Da Maratea ai monti del Parco del Pollino

Transcript

Da Maratea ai monti del Parco del Pollino
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.22
Pagina
4
Da Maratea ai monti del Parco del Pollino
Maratea, cittadina della Basilicata affacciata sul Mar Tirreno, e i comuni del suo entroterra (Trecchina, Rivello, Lauria, Lagonegro) rappresentano un'area ricca di valenze paesaggistiche e storiche. In un territorio
non vastissimo, visitabile dunque in tempi ristretti, è possibile fruire di
uno splendido tratto di costa caratterizzato da numerosi reperti di
archeologia subacquea, delle vette e dei boschi del Parco Nazionale
del Pollino e del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano (in corso di
istituzione), di aree termali e di centri storici di origine medioevale di
grande suggestione. Un territorio, che comprende non più di 30 mila
abitanti, che negli ultimi anni è stato valorizzato attraverso interventi di miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità turistica, promossi dalla Regione per un ammontare complessivo di 3,4 milioni di euro finanziati attraverso i Fondi europei del Programma Operativo Regionale (POR) 20002006 della Basilicata. Il comprensorio turistico è oggi uno dei più rilevanti e integrati della regione, assicura adeguate strutture ricettive e un'offerta enogastronomica di ottimo livello basata sulla
tradizione locale e per la sua promozione è stato coniato lo slogan "mari, monti, terme". Dagli interventi del POR si attende ora un incremento dei flussi turistici sia a Maratea, il cui porto è diventato un importante attracco attrezzato e punto di partenza per la navigazione alle Isole Eolie, sia verso
l'interno.
Rispondono alla finalità di rafforzare l’attrattività del territorio gli interventi di riqualificazione del
porto di Maratea, che si trova nella parte orientale del Golfo di Policastro ed è protetto dal molo
Nord a gomito lungo 275 metri (orientato per S/SE) e dal molo Sud di 260 metri (orientato per
WNW/NW). Nello specchio acqueo interno si trovano un molo secondario con direzione W/SW e
alcuni pontili galleggianti. L'ormeggio è libero per 70 posti (su una banchina di 110 metri) e a
pagamento per 270 posti (su una banchina di 350 metri). I natanti da diporto possono ormeggiare a 4 pontili (a,b,c,d) in concessione al Consorzio Porto di Maratea, a 1 pontile (f) in concessione alla Lega Navale Italiana, e a 1 pontile (e) non in concessione. Il molo Nord è destinato all'ormeggio delle imbarcazioni da pesca e alle unità da diporto di passaggio previa autorizzazione
dell'Autorità Marittima.
4
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.22
Pagina
5
Nel tratto banchinato del molo Sud e in rada
avamporto si può ormeggiare solo nel periodo estivo e sempre su autorizzazione
dell'Autorità Marittima. Gli interventi hanno
riguardato l'adeguamento funzionale degli
spazi tecnici del porto di Maratea (recinzioni,
parcheggi riservati, ecc.), la riconfigurazione
architettonica del molo Nord (rivestimento in
pietra, realizzazione di nuove architetture edilizie coperte per i servizi portuali, illuminazione), la realizzazione di una suggestiva passeggiata pedonale sulla banchina di riva (pavimentazione, illuminazione, arredi), la realizzazione di opere di arredo urbano con la sistemazione (ampliamento, pavimentazione, illuminazione, pedonalizzazione) dell'antica piazzetta del borgo del porto. Attualmente la struttura portuale è in grado di erogare tutti i servizi connessi con il turismo nautico: distribuzione di benzina, gasolio e miscela in banchina (dalle ore 8
alle 20), prese d'acqua ed energia elettrica, prese telefono tramite centralino, illuminazione banchina, fontanella acqua, scivolo, scalo di alaggio, gru fissa fino a 5 tonnellate, gru mobile fino a
18 tonnellate, rimessaggio all'aperto/coperto, riparazione motori, riparazioni elettriche ed elettroniche, riparazione scafi in vetroresina, guardianaggio, ormeggiatori, servizio antincendio, ritiro
rifiuti, parcheggio auto, cabina telefonica, servizio raccolta olii esausti e batterie esauste con relative zone custodite di stoccaggio.
Di notevole interesse è il centro storico di Maratea, località famosa come "la città delle 44 chiese".
Nell'antico borgo si erge la mole della Pontificia Basilica di San Biagio, la più antica del luogo, in
cui sono custodite le spoglie del Santo, patrono della città. Nei pressi della Chiesa dell'Addolorata,
restaurata da poco, si trova l'Obelisco omonimo, monumento con base a forma di piramide triangolare sul quale si poggia una statua della Madonna eretta nel 1788 ad opera di un ignoto scultore, mentre appena fuori città sono situati il Convento dei minori osservanti e la Chiesa del Rosario,
POR Basilicata
5
fondi europei 2004.qxd
6
23/09/2004
13.23
Pagina
6
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.23
Pagina
7
risalente al 1574, che forse è il complesso architettonico più interessante di Maratea. Interessanti
per la tipologia edilizia inusuale sono anche le sei torri difensive cinquecentesche che, insieme al
Castello di Castrocucco, costituivano la linea di avvistamento più avanzata per la difesa del territorio dal mare. Nel territorio di Maratea, in una posizione da cui si può ammirare una vista mozzafiato della costa e della valle, si trova la Statua del Redentore, sicuro punto di riferimento per i
naviganti. Dal centro storico si diramano diverse passeggiate lungo sentieri sinuosi, dominati da
una folta vegetazione di carpini, olivastri e lecci.
Lungo la costa di Maratea a spiagge, cale e calette raggiungibili solo dal mare e immerse nel fascino di una natura incontaminata, si susseguono le spiagge attrezzate della zona Glicini. Di grande
suggestione la Grotta di Marina, una cavità profonda oltre 100 metri e ricca di concreazioni e delicate stalattiti, e il tratto di mare davanti all'isolotto di Santojanni, dove si trova un consistente giacimento di ancore che testimoniano l'utilizzo di approdo e di rifornimento che di quel tratto di costa
veniva fatto ai tempi della Magna Grecia e della successiva dominazione romana. Nella frazione
di Acquafredda, l'ultimo lembo di costa verso Nord al confine con la Campania, si trova Villa Nitti,
buen ritiro dello statista lucano Francesco Saverio Nitti, a picco sul mare e con un ampio parco sul
retro.
Dalla costa si dirama una articolata rete viaria che consente di raggiungere agevolmente altri
attrattori turistici presenti nell'immediato entroterra e nelle zone montane retrostanti. Interessante è
il paese di Trecchina, nell'immediato retroterra, noto soprattutto per i suoi boschi e per i tipici dolci
a base di noci. Nella zona centrale del borgo, già oggi di interesse turistico, sono stati di recente
riqualificati gli spazi urbani di Piazza del Popolo con Fondi europei del POR 2000-2006 della
Basilicata.
Comoda è la via di accesso al borgo medioevale di Rivello, fra le più antiche e interessanti testimonianze di comunità basiliana e oggetto di lunghe contese tra Bizantini e Longobardi. Il centro
storico del borgo, arroccato in posizione panoramica sul crinale di un colle, è oggetto di interventi di riqualificazione finanziati con il POR 2000-2006 della Basilicata, realizzati in sinergia con altri
interventi di recupero edilizio finanziati a seguito del sisma che colpì l'area nel settembre 1997.
POR Basilicata
7
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.23
Pagina
8
Il rafforzamento dell'attrattività turistica del borgo consentirà di valorizzare l'interessante patrimonio
storico e architettonico e in particolare le numerose chiese, che conservano l'originario impianto
bizantino con rimaneggiamenti barocchi e influenze catalane. L'abitato si sviluppa sulla via principale lungo il crinale, con una serie di vicoli trasversali a gradoni ed è costituito da un'edilizia molto
vivace per la presenza di numerose decorazioni e di una varietà di motivi architettonici (logge, portalini, ringhiere). A breve distanza dal paese, in località Città, recenti scavi archeologici hanno
riportato alla luce resti di abitazioni di età romana e il materiale fittile recuperato è visibile presso
il Museo archeologico di Potenza. Rivello è anche un vivace centro artigianale, noto in particolare
per gli oggetti in rame, ed è sede di numerose manifestazioni religiose e culturali, quali la sfilata di
Carnevale e le sagre dei mesi di luglio ed agosto, con degustazione di prodotti tipici.
I paesi di Lauria e Lagonegro fanno parte, insieme a Rivello, del sistema montuoso del Massiccio
del Sirino, la cui vetta più alta supera i 2000 metri. A Lauria il POR Basilicata ha finanziato interventi a favore del turismo invernale con la realizzazione di una pista di collegamento alla stazione
Sciistica "Conserva" e il completamento della stazione stessa. A Lagonegro sono di particolare interesse storico-architettonico un ardito ponte in ferro ad otto arcate paraboliche, da lunghi anni interrotto per problemi geologici, e il Monastero di Santa Maria degli Angeli, fondato nel IX secolo da
eremiti basiliani in fuga dai Saraceni.
A un'ora di macchina dal porto di Maratea, nel Parco Nazionale del Pollino, si trova il comune di
Latronico, dove il POR 2000-2006 della Basilicata ha consentito di completare un rifugio montano e aree attrezzate per il turismo estivo e invernale, in una zona dominata dal verdeggiante Monte
Alpi e famosa soprattutto per le cure termali. A due chilometri dall'abitato di Latronico si trova infatti la "Calda di Latronico", dove le acque emergono da due sorgenti a una temperatura di 22,5 gradi
centigradi e sono utilizzate principalmente nelle terapie per le malattie dell'apparato respiratorio e
auditivo ma anche per le malattie artroreumatiche, epatobiliari, gastroenteriche e delle vene. Il
complesso termale comprende quattro alberghi (per un totale di 100 camere), servizi di ristorazione, un'ampia area di parcheggio e un parco di circa 7ettari.
8
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.23
Pagina
9
POR Basilicata
9
fondi europei 2004.qxd
10
23/09/2004
13.23
Pagina
10
fondi europei 2004.qxd
23/09/2004
13.23
Pagina
11
Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta senza dubbio un grande attrattore turistico dell'area.
Costituito da un territorio vasto (192.565 ettari) che interessa due Regioni (Basilicata e Calabria) e
56 Comuni, il parco custodisce endemismi rari ed eccezionali, come il pino loricato, l'aquila reale
e il capriolo. I luoghi naturali, coperti da vaste faggete, costituiti da rocce dolomitiche, accumuli
morenici e circhi glaciali, nascondono grotte, siti paleontologici (come la Grotta del Romito e la
Valle del Mercuri) e archeologici risalenti alla colonizzazione greca. Il territorio del Parco è, inoltre,
punteggiato di santuari, conventi, castelli e borghi storici, con presenza di minoranze etnico-linguistiche di origine albanese risalenti ai secoli XV e XVI.
Per maggiori informazioni:
www.parcopollino.it
www.comune.latronico.pz.it
www.comune.rivello.pz.it
www.comune.lagonegro.pz.it
POR Basilicata
11