Il sentiero Europeo E1, un contributo per riscoprire, tutelare e

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Il sentiero Europeo E1, un contributo per riscoprire, tutelare e
CESARE SILVI, GIUSEPPE VIRZÌ
Il sentiero Europeo E1, un contributo per riscoprire, tutelare e valorizzare il territorio
Un’infrastruttura tra storia e futuro della Valle del Salto
Simbolo ufficiale del Sentiero Europeo E1
1. Sentieri ed escursionismo nel mondo e in Europa
Una delle più grandi base di dati e informazioni sull’escursionismo in tutto il mondo
può essere consultata al sito www.traildino.com, il quale spazia in tutti i continenti e
descrive 1.732 sentieri per un totale di 306.728 miglia. Si tratta di sentieri cosiddetti di
“lunga percorrenza”, dalla lunghezza media di 177 miglia o comunque superiori, per definizione, a 50 chilometri. Traildino raccoglie anche i giudizi degli escursionisti su percorribilità ed attrattività dei singoli sentieri, i quali, in una scala da 1 a 10, possono essere giudicati “da incubo” a “un sentiero dei migliori” 1.
Nel sito è inoltre possibile consultare nelle lingue inglese, tedesca, spagnola, francese
ed olandese mappe e guide e condividere le proprie esperienze con quelle di altri escursionisti di circa 50 paesi.
Un’importante rete di sentieri europei è promossa dalla Federazione Europea Escursionisti (FEE) 2. Si tratta di 12 itinerari di lunga percorrenza (European Long Distance Paths),
ognuno di diverse migliaia di chilometri, che attraversano più paesi europei da Nord a Sud e
da Est a Ovest e per questo detti europei. Ogni sentiero è indicato con la lettera E più il
1
2
La classifica dei sentieri di Traildino va da 1 a 10: 1 nightmare (da incubo), 2 terrible (terribile), 3 bad
(cattivo), 4 not recommended (non raccomandabile), 5 so so (così e così), 6 okay (okay), 7 good
(buono), 8 very good (molto buono), 9 excellent (eccellente), 10 one of the best (uno dei migliori).
European Ramblers’ Association (ERA); Fédération Européenne de la Randonnée Pédestre (FERP);
Europäische Wandervereinigung (EWV).
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numero. Vanno dall’E1 all’E12 (Fig. 1). Nel sito della FEE (http://www.era-ewv-ferp.com),
nelle lingue inglese, francese e tedesca, si trovano le informazioni sull’origine, circa 40 anni
fa, di questa rete di sentieri, sui singoli sentieri e sul loro attuale stato di sviluppo.
Fig. 1 - Sentieri europei di lunga percorrenza (da www.traildino.com)
2. Il sentiero europeo E1
L’E1 è stato inaugurato a Costanza nel 1972. Dai siti web di Traildino e della FEE
apprendiamo che si tratta di un sentiero della lunghezza di circa 7.000 km che attraversa
l’Europa da Capo Nord in Norvegia a Capo Passero in Sicilia in provincia di Siracusa. Il
tratto aperto agli escursionisti ha inizio a Grövel Lake in Svezia, attraversa poi Danimarca,
Germania, Svizzera per arrivare a Castelluccio di Norcia in Italia (Fig. 2). Il tempo per
percorrerlo è indicato in 350 giorni.
Fig. 2 - Tracciato dell’E1 da Capo Nord in Norvegia a Castelluccio di Norcia, in fotografia, nel centro Italia
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Nei due siti sono anche indicati i chilomentri dell’E1 percorribili in ogni paese: Norvegia 2.105 3; Svezia 1.200; Danimarca 378; Germania 1.838; Svizzera 348. Per l’Italia si
danno solo alcune generiche informazioni, anche perché sono ancora da completare il tracciamento e la segnaletica, secondo gli standard adottati dalla FEE e dalla sezione italiana
della FEE, la Federazione Italiana Escursionismo FIE (http://www.fieitalia.com).
Al momento è noto che l’E1 entra in Italia a Lugano, raggiunge quindi l’Alta Via dei
Monti Liguri (Fig. 3), un itinerario di crinale che percorre tutto l’arco montuoso della
Liguria e costituisce la spina dorsale di una vasta rete di sentieri che collega i centri costieri con i paesi dell’entroterra e con le cime dei monti. Si tratta, come sottolineato al sito
www.altaviadeimontiliguri.it “di sentieri dalle origini antichissime, che un tempo erano
percorsi da mercanti, pastori, contadini e taglialegna: abbandonati con l’avvento delle
strade carrozzabili e dei mezzi a motore, in gran parte recuperati, ripuliti e segnalati ad
opera dei volontari della Federazione Italiana Escursionismo (F.I.E.) e del Club Alpino
Italiano (C.A.I.), e oggi frequentati per diletto da centinaia di escursionisti”.
Fig. 3 - Un primo piano di un tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri
Dai monti liguri l’E1 prosegue poi verso il centro Italia attraverso la Grande Escursione
Appennina fino a Castelluccio di Norcia e quindi verso il sud d’Italia attraverso Lazio,
Abruzzo e Molise, regioni nelle quali i tratti dell’E1 sono in fase di progettazione o in via
di definizione come nel caso del tratto che attraversa la Valle del Salto 4.
3
4
In Norvegia, il 4 giugno 2013 è stato inaugurato il tratto dell’E1 che raggiunge Capo Nord.
Secondo Traildino “il secondo grande progetto di un sentiero di lunga percorrenza in Italia è l’E1, che
coincide in parte con il Grande sentiero dell’Appennino e il sentiero ligure delle alte montagne. Se
questo percorso sarà mai completato, si può partire da Como proseguire per Genova, scendere attraverso Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania fino a Reggio Calabria, Palermo e Siracusa in Sicilia”.
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3. Il tratto del sentiero europeo E1 lungo la valle del Salto 5
Il tratto del sentiero europeo E1 di 85 km che dalle Terme di Cotilia va ad Alba Fucens
attraversa otto comuni (Massa d’Albe, Magliano dei Marsi, Borgorose, Pescorocchiano,
Fiamignano, Petrella Salto, Castel Sant’Angelo e Cittaducale) e si snoda per la maggior
parte del suo percorso lungo la valle del Salto.
La ricognizione del suo tracciamento fu avviata intorno al 1980 dalla FIE 6. La sua
sistemazione è in fase avanzata. A riguardo proficua risulta la collaborazione che si è
instaurata tra valledelsalto.it e FederTrek Escursionismo e Ambiente (www.federtrek.org),
subentrata alla Federazione Italiana Escursionismo (FIE) dal 2011, con l’intento di combinare la realizzazione del sentiero E1 del Salto con le attività di riscoperta, protezione e
valorizzazione dei monumenti circostanti.
Nel 2012 l’E1 del Salto è stato ripulito dalla vegetazione che l’ostruiva per tutta la sua
lunghezza 7 e FederTrek ne ha tracciato l’itinerario georeferenziandolo e pubblicandolo
sulla rete 8. Nelle immagini che seguono, scaricate da Google Earth, è evidenziato in rosso
il tracciato dell’E1 nella Valle del Salto e nelle aree circostanti Massa d’Albe e Alba
Fucens (Fig. 4,5).
Fig. 4 - E1 nella Valle del Salto
Fig. 5 - E1 nell’area di Alba Fucens
FederTrek e valledelsalto.it hanno informato costantemente del progetto dell’E1, attraverso la rete Web o nel corso di manifestazioni pubbliche, istituzioni, associazioni e pubblico in generale. Inoltre hanno promosso e organizzato incontri presso le sedi municipali
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6
7
8
In questo scritto lo indichiamo come l’E1 del Salto.
Pietro Pieralice, “Il sentiero europeo E1 nel Cicolano da Cotilia a Alba Fucens” in Quaderno n. 3 di
valledelsalto.it, 2011. Come riferito da Pietro Pieralice, già Presidente della Federazione Italiana Escursionismo, “a partire dal 1980 sono state identificate dell’E1 nel Cicolano le caratteristiche naturalistiche, culturali, storiche, artistiche e archeologiche e sono state coinvolte nell’iniziativa istituzioni, associazioni e popolazioni locali nell’idea di aprire la strada a un turismo europeo e internazionale motivato
da interessi per ambiente, natura e cultura”.
Alla ripulitura hanno contribuito volontarie e volontari delle associazioni FederTrek, valledelsalto.it,
Valle Amara, Capulaterra, Cai Rascino e singoli individui, attrezzati di motoseghe, decespugliatori, forbicioni, forbici, falcetti. Il via ufficiale alla ripulitura è stato dato il 25 aprile 2012 partendo da Pagliara
di Petrella Salto in direzione, verso nord, delle Terme di Cotilia e, verso sud, di Alba Fucens. Il lavoro,
svolto in successivi weekend, è stato completato a metà giugno.
Vedere www.valledelsalto.it e www.escursionigep.it.
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degli otto comuni attraversati dall’E1 (Massa d’Albe, Magliano de’ Marsi, Borgorose,
Pescorocchiano, Fiamignano, Petrella Salto, Castel Sant’Angelo, Cittaducale) nel corso
dei quali hanno consegnato ai sindaci o a loro rappresentanti il progetto dell’E1 del Salto
preparato dalla Commissione sentieri della FederTrek nel marzo 2012.
Nel progetto, sulle carte topografiche al 25.000 dell’Istituto Geografico Militare (IGM)
che lo accompagnano, sono illustrati i tracciati preliminari dell’E1 dalla Terme di Cotilia
ad Alba Fucens e le relative tappe e fornita una stima dei costi per una segnaletica iniziale
di tutto il tratto del sentiero 9. Le fotografie di seguito mostrano i tipi di segnaletica proposta dalla FederTrek (Fig. 6, Fig. 7).
Fig. 6 - Palo e frecce direzionali
Fig. 7 - Tabellone con informazioni sul percorso
Le tappe proposte al momento dell’E1 del Salto sono:
I. Terme di Cotilia - Pendenza - Staffoli
II. Staffoli - Petrella Salto - Colle della Sponga - Mareri - Pagliara - Mercato - Marmosedio
III. Marmosedio, Fontefredda, S. Salvatore, Collemazzolino, Valle di S. Antonio, S. Elpidio
IV. S. Elpidio, Castagneta, Alzano, Colleviati, Collemaggiore, Castelmenardo, S. Stefano
del Corvaro, Corvaro
V. Corvaro, Cartore, S. Maria in Valle Porclaneta, Rosciolo
VI. Rosciolo, Corona, Massa d’Albe, Alba Fucens
L’identificazione di tali tappe ha comportato una serie di verifiche su vari aspetti, da
quelli tecnici a quelli storici.
Si è voluto costruire un percorso tutto su vecchi sentieri demaniali, una volta utilizzati
per andare da un paese all’altro o per il raggiungimento dei campi coltivati, che fosse il più
9
Il progetto presentato nel 2012, del costo stimato totale di Euro 40.000 per la segnaletica con pali e
frecce direzionali e tabelloni informativi dell’intero percorso all’interno dei principali centri abitati, è
stato nei mesi successivi oggetto di integrazioni e correzioni in base alle verifiche sul campo effettuate
da FederTrek, che continuano tuttora. Il progetto è a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla
sua realizzazione.
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vario possibile dal punto di vista escursionistico e paesaggistico, sempre immerso nella
natura, percorribile in tutte le stagioni da tutti, piccoli, grandi, famiglie, e in tutta la sua
lunghezza, mai troppo lontano dai borghi per facilitarne sia la frequentazione sicura non
solo di turisti ed escursionisti ma anche per attività sportive e per il tempo libero da parte
degli abitanti residenti nella Valle del Salto sia per l’accesso immediato ad altri sentieri
diretti sulle cime delle montagne del Cicolano o in altre sue zone.
Per il tracciato sul piano storico sono state utilizzate antiche cartografie e le indicazioni
fornite dagli uffici tecnici comunali e dalle testimonianze di persone del posto. Le scelte
sono poi state fatte soprattutto in base alla evidente antichità di strade, viottoli di campagna, tratturi e vie della transumanza nonché seguendo le vie percorse da famosi viaggiatori
europei, archeologi, antiquari ed esploratori, in visita nella Valle del Salto all’inizio dell’Ottocento, tra questi Giuseppe Simelli, Edward Dodwell, Virginio Vespignani, Karl Bunsen, Kappel Craven ed Edward Lear.
Fig. 8 - L’E1 Staffoli-Petrella Salto lungo
un antico itinerario percorso a inizio Ottocento da Giuseppe Simelli, Edward
Dodwell, Edward Lear ed altri
Fig. 9 - Escursione FederTrek del 6 settembre 2009
sull’E1 da Corvaro a S. Elpidio; nella foto escursionisti sull’E1 prima dell’arrivo a Castelmenardo
A costoro, e soprattutto al Petit-Radel e al nostro conterraneo Felice Martelli di Colle
della Sponga si deve il merito di aver fatto riemergere dagli abissi dell’oblio i resti delle
c.d. mura in opera poligonale che in ragione della loro imponenza sono state chiamate
ciclopiche o anche pelasgiche in relazione all’ipotizzato popolo, per l’appunto i pelasgi,
che le avrebbero costruite. A quel periodo di fervore culturale, di scoperte archeologiche
che hanno interessato il territorio del Cicolano, nei primi decenni dell’Ottocento, coagulato essenzialmente intorno all’Istituto di corrispondenza archeologica di Roma e documentato dai suoi Annali, è poi subentrata la dimenticanza, rimanendo la cognizione della esistenza degli antichi manufatti circoscritta unicamente tra pochi studiosi.
Ciò ha convinto valledelsalto.it a rinverdirne la memoria sia con la pubblicazione del
suo Quaderno n. 3 10 sia mettendo in atto iniziative di divulgazione (il cui effetto ha assun-
10
La Valle del Salto nei disegni e nei racconti dei viaggiatori europei dell’Ottocento” a cura di Rodolfo
Pagano e Cesare Silvi, anche consultabile al link http://valledelsalto.it/images/pdfs/quaderno3.pdf.
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to il sapore di una “scoperta” per gli abitanti e le istituzioni locali) nonché azioni di stimolo per la riscoperta, tutela, manutenzione e valorizzazione di tali resti monumentali 11.
Presenti in modo spettacolare nella cinta poligonale di circa tre chilometri di Alba
Fucens e negli oltre 40 siti sparsi e nascosti nei boschi della Valle del Salto, per una lunghezza non inferiore a 500 metri, le costruzioni poligonali costituiscono una delle attrattive culturali, storiche e archeologiche lungo il percorso dell’E1 del Salto.
Fig. 10 - Mura poligonali ripulite dalla vegetazione in Alba Fucens nel 2013
Fig. 11 - Muro di sostruzione del primo terrazzamento del complesso archeologico della Grotta del Cavaliere di Alzano nel comune di Pescorocchiano visibile attraverso il bosco diradato
ed avviato all’alto fusto nel 2010
L’itinerario del sentiero continua a tutt’oggi ad essere oggetto di revisioni e integrazioni da
parte di FederTrek e valledelsalto.it, a seguito di esperienze escursionistiche, verifiche sul
campo, commenti e suggerimenti di istituzioni, associazioni locali e escursionisti. Si tratta di
migliorarne l’itinerario fin qui costruito, visto che l’E1 del Salto sfiora o attraversa decine di
piccoli centri e antichi borghi, alcuni oggetto di iniziative di rinascita, altri invece abbandonati
e in rovina, caratteristici per le loro architetture rurali, le chiese di campagna, i resti di antichi
castelli e rocche. Una particolare attenzione è rivolta all’accesso dall’E1 ad altri sentieri diretti
in varie località di richiamo della valle o verso le cime delle montagne del Cicolano.
Negli oltre quattro anni di lavoro si è andata così delineando una nuova infrastruttura
nella Valle del Salto, che combina l’escursionismo con la valorizzazione dell’antico patrimonio monumentale. Tale infrastruttura potrà tuttavia essere a pieno titolo detta europea e
rivolta al futuro solo se realizzata secondo gli standard adottati per la sentieristica di successo in altre parti d’Italia e d’Europa più avanti di noi nel campo dell’escursionismo
ambientale e culturale. In particolare FederTrek e valledelsalto.it sono convinte che la promozione e lo sviluppo dell’E1 Terme di Cotilia/Alba Fucens debba essere fatta come un’u11
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A partire dal 25 aprile 2013 è stata avviata con volontarie e volontari la ripulitura dalla vegetazione dei
resti di antiche mura in opera poligonale. Tra i siti scelti: i resti della cinta poligonale di Alba Fucens,
della Grotta del Cavaliere e di Colle Vetere o Ara e Collaetri, quest’ultimi in prossimità dei centri abitati di Torre di Taglio e S. Elpidio.
FederTrek e valledelsalto.it hanno convenuto che il 25 aprile sia una data ricorrente nei prossimi anni per
le future azioni di ripulitura e manutenzione del sentiero E1 del Salto e dei circostanti resti monumentali.
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Fig. 12 - Villaggio di Offeio, borgo
sito nel comune di Petrella Salto nel
quale da 20 anni opera un comitato per
la sua rinascita e per il quale transita
un sentiero che collega la zona di
Petrella Salto al lago del Turano
Fig. 13 - I resti di Roccarandisi nel comune di Pescorocchiano per il quale transita l’E1. In primo piano i resti dell’antica rocca e delle case sottostanti abbandonate negli
anni sessanta del Novecento.
nica entità e che eventuali interventi con fondi pubblici debbano essere omogeneamente
distribuiti su tutto il citato tratto Cotilia/Alba 12.
Infatti il “marketing” del sentiero, per avere successo e competere con quello di altre
aree europee ed italiane impegnate in progetti analoghi, deve riguardare tutto il tratto in
questione e non può essere assolutamente trattato in modo frammentario. Ed è proprio
questa la sfida per la Valle del Salto ed il territorio reatino-aquilano.
Fig. 14 - La Cloaca di Alba Fucens ispezionata, rilevata e fotografata tra il 2010 e il 2011 dal Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio su proposta di valledelsalto.it e la supervisione della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo nel corso delle ricerche sui siti con mura in opera poligonale disegnate da Edward Dodwell e Virginio Vespignani nei loro sopralluoghi nel reatino aquilano
nel settembre del 1830.
12
L’argomento è stato posto nella lettera “Leading Quality Trails - Best of Europe” per il tratto dell’E1
Terme di Cotilia/Alba Fucens del 21 maggio 2012 inviata a istituzioni, associazioni e altre entità del
21 maggio 2012 (consultabile su www.valledelsalto.it).
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Alle attrattive riscoperte nel corso della costruzione dell’E1 sul territorio si aggiungono
infine i potenziali punti di richiamo in corso di realizzazione da parte delle amministrazioni locali in importanti centri come Corvaro e Petrella Salto, sedi di strutture museali ed
espositive potenzialmente idonee, una volta completate, ad ospitare mostre ed eventi di
possibile richiamo per escursionisti e turisti.
Fig. 15 - Un primo piano del grande sentiero della transumanza orizzontale che dalla Valle del Salto
conduceva ad Alba Fucens per proseguire poi verso la Puglia. Riscoperto nel 2012 dagli archeologi
Tommaso Mattioli e Paolo Camerieri, nel corso dei loro studi sulla centuriazione romana nella piana
di Corvaro territorio reatino aquilano, questo sentiero è stato illustrato dai due archeologi al X
incontro Lazio e Sabina svoltosi a Roma dal 4 al 6 giugno 2013
Fig. 16 - A sinistra, Corvaro, primo piano del
Museo Archeologico del Cicolano in fase di
completamento (2013)
Fig. 17 - A destra, Petrella Salto, una delle sale
espositive di Palazzo Maoli dove fu allestita nel
2010 la mostra di valledelsalto.it “Alla riscoperta
dei monumenti della Valle del Salto da disegni e
racconti dei viaggiatori europei dell’Ottocento”
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4. Il Sentiero europeo E1 nelle aree confinanti con la Valle del Salto
I tracciati dell’E1, dalle Terme di Cotilia verso nord e da Alba Fucens verso sud, sono
già stati identificati dalla FederTrek.
Per il 2014 è in programma il congiungimento del tratto laziale nord con il tratto umbro
dell’E1, già completo e illustrato in una guida Kompass. Inoltre l’Umbria negli ultimi anni
ha proceduto al riordino della propria rete sentieristica puntando sugli “itinerari connotati
da una marcata valenza regionale” 13.
Fig. 18 - Copertina della guida Kompass del tratto umbro dell’E1
Questo ha portato a selezionare una rete sentieristica di 1.500 km contro i 10.000 km
della rete esistente, avente anche in mente l’incremento della domanda di mobilità ciclabile, turistica, locale e per il tempo libero e l’esigenza di assicurare funzionalità e manutenzione nel tempo degli itinerari promossi.
La delibera della Regione Umbria ci ha interessato in quanto il territorio della Valle del
Salto e, più in generale quelli reatino ed aquilano, hanno caratteristiche similari al territorio umbro, le quali finiscono, pertanto, nel porre analoghe problematiche e soluzioni.
13
La rete sentieristica dell’Umbria è stata oggetto di una delibera della Giunta regionale del 16 dicembre
2011 dal titolo “Individuzione ed approvazione dello schema di mobilità ecologica di interesse regionale”. Si tratta di un documento che fornisce numerosi spunti di riflessione, che spaziano dallo stesso
linguaggio utilizzato per trattare l’argomento alle soluzioni adottate per fare in modo che la rete sentieristica dell’Umbria costituisca una vera e propria infrastruttura al servizio e per la valorizzazione del
territorio.
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Tra queste quelle relative alla realizzazione di una rete sentieristica essenziale della
Valle del Salto per il turismo a piedi, in mountain bike e a cavallo.
L’immagine di seguito riguarda una mappa della Valle del Salto realizzata dalla FederTrek,
nella quale è riportato il tratto dell’E1 ed i sentieri proposti di essere allo stesso collegati 14.
Fig. 19 - Mappa di una proposta di rete sentieristica di interesse per la Valle del Salto, avente come
itinerario di riferimento quello del sentiero europeo E1 dalle Terme di Cotilia ad Alba Fucens (nell’immagine in colore rosso). La rete comprende sentieri esistenti e dotati di segnaletica come anche
sentieri da ripulire e da segnare (mappa a cura di FederTrek)
5. Conclusioni
Il sentiero europeo E1 nella Valle del Salto ripercorre per lunghi tratti gli itinerari di
viaggiatori, studiosi, archeologi, antiquari che visitarono nell’Ottocento la nostra vallata e i
territori reatino ed aquilano confinanti.
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I sentieri da collegare all’E1 sono stati proposti da: stesse FederTrek e valledelsalto.it, CAI Rascino,
CAI Rosciolo, A.p.s. Amici di Staffoli, Associazione Gergenti Onlus, Associazione Offeio Libero.
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Giuseppe Simelli è tra questi viaggiatori in visita nei Cicoli alla riscoperta delle mura
pelasgiche. Ispirato da queste antiche costruzioni annotò “Ora, l’Europa si vanta della
maggiore civilizzazione, chi darebbe l’animo di far de’ muri consimili? Questa osservazione di Giuseppe Simelli è riportata nella trascrizione scientifica dei suoi appunti di viaggio
promossa da valledelsalto.it con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Archeologia e
Storia dell’Arte (INASA) e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte (BiASA), curata dagli archeologi Giorgio Filippi, Adriano La Regina e Fausto Zevi, la cui pubblicazione
è in programma nel 2014.
Con la costruzione dell’E1, un’infrastruttura tra storia e futuro della Valle del Salto,
potremmo consentire agli escursionisti europei di conoscere non solo le mura delle quali parla
il Simelli, ma tante altre realtà storiche, culturali ed ambientali al momento dimenticate.
Impegnamoci tutti perché questo progetto possa rapidamente diventare realtà.
Fig. 20 - Escursionisti sul sito dei resti del complesso archeologico della Grotta del Cavaliere di
Alzano, 14 aprile 2013 (foto valledelsalto.it)
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