PAURA A VILLA CORRIDI Crolla il solaio, giovane salvato
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PAURA A VILLA CORRIDI Crolla il solaio, giovane salvato
Livorno IL TIRRENO Domenica 26 Aprile 2009 V PAURA A VILLA CORRIDI Crolla il solaio, giovane salvato tra le macerie LIVORNO. Non si concluderà mercoledì, al ritorno in aula, il processo a carico di Matteo Fioriti, il giovane che il 29 maggio dello scorso anno uccise suo padre Fabrizio a coltellate. E, con tutta probabilità, neppure il 14 maggio, giorno nel quale era stata fissata l’udienza conclusiva. I tempi del processo si allungano perché il professor Giovan Battista Traverso, perito nominato dal tribunale per accertare se il 25enne fosse o no pienamente in grado di intendere e di volere al momento di compiere il delitto, ha chiesto una proroga, che naturalmente gli sarà accordata. le al primo piano. Muove qualche passo, poi un boato. Sotto i suoi piedi, nel pavimento si apre una voragine nella quale lui cade, a capofitto. Urla, chiede aiuto: si sente in trappola. Intorno non ci sono vie d’uscita perché il palazzo è tutto murato e per di più pericolante. Elemento questo che rende molto difficoltoso l’intervento dei vigili del fuoco, che arrivano con il nucleo Saf (Speleo alpino fluviale) e poi con un’auto scala. Gli arrampicatori raggiungono il primo piano, quello dove c’è stato il crollo e cercano di calarsi dall’alto. Ma questa soluzione si rivela impraticabile: il solaio è instabile e dal piano superiore cadono dei pezzi di calcinacci sul giovane, che si trova al piano terra. Allora si tenta una seconda strada: sfondare la porta murata in corrispondenza del punto dove si trova il sedicenne. Però anche questo tentativo va a vuoto. Le picconate terrorizzano l’adolescente e il rumore è assordante. «Ho paura, aiuto!», grida al telefono ai volontari che lo hanno chiamato, per assisterlo. A quel punto, i vigili del fuoco decidono di spaccare una porta che si trova due stanze più in là. Drammatico il momento dell’incontro tra il pompiere e il giovane: alla vista del soccorritore, il ragazzo riesce ad alzarsi e lo abbraccia. È spaventato, ma felice, felice di essere vivo. Lara Loreti «Non mi arrampicherò mai più sulle impalcature» LIVORNO. «Non salirò mai più su un’impalcatura». Sconvolto e sgomento dall’avventura appena subita, il ragazzino di 16 anni scampato al pericolo ringrazia il Cielo per averlo salvato e promette che non farà mai più “bimbettate”. Si è reso conto di aver fatto un gesto avventato e di aver rischiato grossissimo. Per terra, dolorante, al buio, nell’incertezza di poter esser salvato, il giova- ne è rimasto per quasi un’ora. Minuti terribili in cui le immagini di quel crollo e di quel terribile volo di quattro metri, nel vuoto, non lo lasciavano. Tuttavia, per fortuna a tenerlo sveglio e consolarlo ci hanno pensato i vigili del fuoco e i volontari della Misericordia, col medico del 118, che lo hanno trattenuto al telefono per tutto il tempo. Parlandogli continuamente, per non farlo sentire solo. Enorme spavento anche per i compagni, con cui aveva trascorso la giornata di festa, e anche per i familiari. La reazione più drammatica è stata quella della madre che, appena saputo dell’incidente si è sentita male e per curarla è dovuta intervenire un’ambulanza. l.l. Delitto Fioriti, Traverso chiede tempo Proroga per il perito che ha lavorato al caso Cogne, il processo slitta Non è chiaro se si tratti di una richiesta derivante dal fatto che altri impegni gli hanno impedito di portare avanti il suo compito o se, invece, sia la delicatezza della questione ad averlo indotto a prendersi un po’ di tempo in più. Il giudice Elsa Iadaresta, davanti al quale si svolge il processo, che viene celebrato con rito abbreviato, ha deciso di incaricare il professor Tra- Pc nella discarica abusiva denunciato un nomade COLTANO. Una ditta toscana compra per pochi euro l’uno un centinaio di vecchi computer. Dopo averli svuotati di ciò che riteneva ancora utile, contatta una ditta di Livorno per lo smaltimento. Quest’ultima contatta un nomade, residente a Oratoio, titolare di una ditta individuale di trasporto. Il nomade porta tutto in discarica, all’inceneritore o presso un’isola ecologica? No, si sbarazza del materiale gettandolo a Coltano in mezzo ad altri rifiuti. Per questo motivo è stato denunciato per abbandono di rifiuti pericolosi e sarà processato. Tutta la catena è stata scoperta dalla polizia municipale di Pisa. Qualcuno aveva segnalato alcuni computer ammassati fra i rifiuti nella zona di Coltano. Gli agenti hanno fatto un sopralluogo e dai numeri seriali dei pc sono risaliti alle forniture. I computer erano stati acquistati, anni indietro, da uffici della pubblica amministrazione in provincia di Firenze. Ormai superati, gli uffici della pubblica amministrazione avevano deciso di rinnovare il parco delle macchine Il palazzo dentro villa Corridi transennato dopo il crollo e i vigili del fuoco tra le macerie da cui è stato tratto in salvo il giovane informatiche: computer, video, tastiere e stampanti. Una ditta della zona acquista per pochi euro ogni vecchio computer e, dopo avere prelevato ciò che gli serviva, contatta una ditta livornese per lo smaltimento di tutti i pezzi. La ditta livornese subappalta il lavoro ad una ditta individuale il cui titolare è il nomade di Oratoio. Compito di quest’ultimo sarebbe stato quello di smaltire i vecchi computer e tutto il resto. Ma, invece di recarsi in una discarica o presso uninceneritore, sceglie un’altra strada, sicuramente più vantaggiosa dal punto di vista economico: scaricare tutto a Coltano dove c’è già una montagna di rifiuti. Con un’indagine a ritroso, la polizia municipale è riuscita a risalire - dal residuo di computer trovato a Coltano a tutta la filiera fino all’ultimo anello, alla persona che aveva preso in carico il materiale e lo aveva scaricato dove è vietato. In diverse zone di Coltano ci sono discariche abusive con detriti, rifiuti, gomme, carcasse di scooter e di auto. G.P. I vecchi computer sono stati trovati tra i rifiuti a Coltano L’uomo aveva avuto l’incarico di smaltirli da una ditta livornese verso, docente all’Università di Siena, personaggio conosciuto anche per aver fatto parte del pool di superesperti che ha lavorato sul caso di Cogne, nell’udienza del 15 gennaio scorso. In quella occasione, infatti, erano emerse versioni contrastanti dalle consulenze di parte che sono state svolte dalla Procura e dalla difesa. Da un lato, il dottor Vincenzo Pastore, nominato dal pubblico ministero, nega- LIVORNO. “Bus...siamo per un’aria pulita”. Niente di più chiaro per un progetto che vede coinvolti quattro enti, Ealp, Provinca, Comune, Atl, quattro scuole (Orlando, Galilei, Buontalenti, Cecioni. “Bus...siamoci” ovvero usiamo il mezzo pubblico per migliorare l’ambiente. «Iniziamo questa campagna dai giovani - spiega Emiliano Carnieri dell’Ealp, ente per l’energia della Provincia di Livorno nella conferenza stampa a Palazzo della Gherardesca - chiedendo proprio ai ragazzi perché preferiscono altri mezzi di trasporto e di suggerirci soluzioni per invertire questo trend». I ragazzi sono stati interpellati attraverso quattromila questionari nei quali sono state poste domande sul mezzo che usano di più per andare a scuola e perché scelgono quello e non un altro. «La scelta delle scuole non è certo casuale - dice ancora Carnieri - Si trovano tutte nell’area di via Galilei, fortemente congestionata nell’ora di entrata ed uscita degli studenti». I primi risultati del progetto, che prende il via dal marzo 2007 con il piano di azione internazionale “Una politica energetica per l’Europa”, dicono che i ragazzi preferiscono andare a scuola in scooter o con l’auto. Il 15 per cento sceglie i bus dell’Atl, risultato neanche troppo negativo. «Perché scelgono bus e auto? Il campionario di 40 questionari analizzati fino ad oggi dice che per lo più si usa il mo- va la presenza di una infermità clinicamente attestata, pur ammettendo che la capacità di intendere di Matteo Fioriti fosse diminuita. Sul fronte opposto, la consulenza svolta dal professor Mauro Mauri per la difesa — curata dall’avvocato Anna Francini — si è pronunciata per una capacità di intendere «grandemente scemata». E’ chiaro che, a questo punto, anche ai fini delle richie- ste di pena del pubblico ministero Giuseppe Rizzo (che ha ereditato il fascicolo dalla collega Carmen Santoro, poi trasferitasi alla Procura di Bergamo), diventa decisivo il pronunciamento del perito nominato dal tribunale. Nessun dubbio che sia stato Matteo Fioriti a compiere il delitto: una volta fermato e trasferito in carcere, ci ha messo pochi giorni a rendere la sua confessione al magistrato che stava Studenti livornesi all’uscita dalla scuola PENTAFOTO LIVORNO. Giochi pericolosi. Un ragazzo è con gli amici a villa Corridi: una scampagnata per festeggiare il 25 aprile. Ha 16 anni, non ha paura di nulla. A un tratto s’intrufola in un palazzo abbandonato, ex sanatorio, tutto sassi e impalcature: è pericolante. S’arrampica al primo piano, comincia a camminare. È un attimo. Il solaio cede. Il pavimento crolla, diventa macerie e il sedicenne precipita verso il buio. Un volo di quattro metri, da cui esce miracolosamente illeso: ha solo un trauma a una spalla. Ma sono momenti di panico: tutto il palazzo è murato, le porte sono state chiuse dagli operai proprio per non farci entrare nessuno. Come si fa a tirarlo fuori di lì? Lui grida, è terrorizzato. Ma per fortuna ha con sé il cellulare. Gli amici chiamano aiuto. Si precipitano due squadre dei vigili del fuoco e i soccorritori della Misericordia. Un salvataggio eccezionale che dura quasi un’ora. Ma alla fine il ragazzo è salvo e può riabbracciare gli amici e soprattutto i genitori. Appresa la notizia, la mamma, sconvolta, viene colta da malore e deve essere soccorsa da un’ambulanza. Ma vediamo i momenti drammatici delle fasi del soccorso. Sono circa le 16, il ragazzo sta giocando con gli amici quando gli viene in mente di fare una bravata. S’avventura nel “palazzo del mistero” e sa- ALBERTOVINCENZONI/PENTAFOTO Si arrampica in un palazzo pericolante, ma il pavimento cede. Volo di 4 metri Un sondaggio sui mezzi usati per andare a scuola: meglio lo scooter del bus torino per comodità, abitudine o costume - spiega ancora Carnieri - Ma qualcuno ha fornito risposte anche più... colorite. Del tipo: sull’autobus ci sono tante persone che puzzano; le vecchiette vogliono sempre tenere il finestrino chiuso perché hanno freddo e noi abbiamo caldo; ci sono persone che fanno la “mano morta”». A queste osservazioni Atl, presente alla presentazione del progetto col suo presidente Alfredo Fontana, l’amministratore Massimiliano Palloni e Riccardo Nannipieri responsabile della comunicazione, è già in grado di dare risposte. «Intanto per le molestie possiamo assicurare che il servizio di vigilanza è assicurato oltre che dal nostro personale, dall’accordo che abbiamo con la questura: in qualsiasi momento - dice il presidente - possiamo far intervenire poliziotti in caso di bisogno. Gli autobus inoltre sono muniti di uno speciale sistema di collegamento con la centrale operativa per cui, premendo un pulsante, il conducente può far sentire tutto quello che accade a bordo del mezzo». Fontana ricorda poi che, indagando. Ha ucciso suo padre a coltellate nel parcheggio di via Fontana, a due passi dall’ingresso agli impianti sportivi dei Salesiani, ponendo fine a un rapporto intenso e difficile. L’accusa non ha mai contestato all’imputato l’aggravante della premeditazione, pur convinta del fatto che sia stato lui a ammazzare il genitore. E tutto ruota attorno all’esito di questa perizia: la difesa spera ovviamente che Traverso concluda per una capacità di intendere attenuata, condizione necessaria per incassare una condanna più leggera. lu.dem. proprio per migliorare il servizio, in quest’ultimo anno sono state prese moltissime iniziative, dai concerti al vernacolo sugli autobus, agli spettacoli alle fermate. «I risultati si sono visti subito: abbiamo incrementato gli incassi dell’8 per cento e siamo dunque, dopo tanti anni, in attivo. Da non dimenticare comunque - sottolinea - che ben 40mila persone ogni giorno salgono sui nostri mezzi». Ma si può fare di più ed progetto “Bus...siamoci” serve proprio a questo come ricorda poi Susanna Ceccanti, sempre dell’Ealp. Mentre Irene Nicotra, responsabile dell’Ufficio trasporti della Provincia sottolinea l’importanza di ridurre l’inquinamento, riducendo l’uso del motorino e Simone Benetti che nella conferenza stampa rappresenta il Comune di Livorno ricorda anche che il progetto dovrebbe servire anche a diminuire il numero dei mezzi sulle strade e. dunque, migliorare il traffico. «Il progetto ora andrà avanti con l’analisi dei questionari distribuiti in febbraio - spiega Susanna Ceccanti - Nel giro di un mese e dunque prima della fine della scuola, renderemo noti i risultati. A settembre si andrà avanti con le proposte degli studenti ed il lavoro iniziato, sempre con le classi pilota ovvero quelli che ora sono in prima (ed a settembre in seconda) B - Omt dell’Orlando; la prima P del Galilei, seconda B del Buontalenti, prima scientifico Brocca del Cecioni».