Philips,torna il colore sempre vivo
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Philips,torna il colore sempre vivo
10 HOME MEDIA Il centro globale di intrattenimento domestico SPECIALE NATALE n TH-D51, impianto 3.1 surround compatto da JVC - Da JVC arriva il sistema compatto TH-D51,un mini impianto surround 3.1,ovvero con canali frontali e centrale (che contribuisce alla migliore localizzazione e chiarezza dei dialoghi rispetto alla configurazione del convenzionale sur- round frontale 2.1).La linea è elegante e un telecomando universale viene fornito in dotazione; tra le caratteristiche salienti troviamo docking station per iPod, porta USB e uscita HDMI con upscaling fino a 1080i.Non manca il supporto ai formati MP4 e DivX. Il prezzo al pubblico consigliato è di 499,00 euro . www.jvcitalia.it © PHILIPS Perché è importante investire in ICT per competere Correre, correre, correre, innovare, innovare, innovare. L’ansia di non perdere il treno della competizione darà i propri frutti? Da anni si parla di questo treno che parte dalla stazione che si chiama “investimenti in Ict”. Al- Investimenti in ICT: all’Italia mancano i soldi per fare il biglietto oppure i soldi ce li ha ma preferisce spenderli in altro modo? l’Italia mancano i soldi per fare il biglietto oppure i soldi ce li ha ma preferisce spenderli in altro modo? A quanto dicono i dati dell’ultimo rapporto Assinform elaborati da NetConsulting relativi al primo semestre del 2007 sugli investimenti Ict in Italia, pare proprio che il Sistema Italia non abbia ben capito qual è l’antifona. Calma piatta infatti sulla spesa italiana nell’It pari all’1,7% del Pil, in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. Il mercato complessivo dell’Ict è cresciuto solo dello 0,8%, soprattutto per la spesa delle famiglie in informatica (+25,8%). Qualche segnale positivo c’è, con una crescita di circa il 6% della spesa delle aziende nel middleware, con una particolare attenzione agli investimenti nella Soa (Services oriented architecture), nei web services, nel consolidamento e nella sicurezza. Un segnale questo, come sottolinea Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting, che le imprese stanno sviluppando progetti innovativi. Il contesto politico-economico di incertezza penalizza fortemente gli investimenti in servizi innovativi e nelle infrastrutture, in particolare nelle Tlc. E l’Italia quindi fa uno scivolone nella classifica dei paesi industrializzati: secondo l’ultimo rapporto che Business International ha presentato sulla Competitività del Sistema Italia, il Bel Paese, sulla base dei complessi parametri adottati, si colloca a metà della classifica mondiale, al 41esimo posto, e in Europa al sedicesimo, dietro il Portogallo e davanti a Grecia e Turchia. Una posizione aggravata anche da una politica fiscale che non aiuta le imprese a crescere, con una pressione fiscale vicina al 50% dell’imponibile. A questo si aggiunge anche la difficoltà che le Pmi hanno nell’accesso al credito, una complessità legislativa che frena la possibilità di colmare il gap digitale tra le varie regioni italiane (vedi ultime decisioni in merito alle licenze per il Wi-max) e lo scarso interesse che, a differenza dell’UE, il governo italiano sta dando all’Information Technology. Nel programma Industria 2015 infatti non è previsto un sostegno diretto all’It ma solo marginale, dove sia strumentale allo sviluppo dei settori che sono stati considerati prioritari (energia, made in Italy, logistica, biotech, beni culturali). Tuttavia esiste un Programma per l’innovazione, la crescita e l’innovazione (Pico), stilato dal governo per attuare il rilancio della strategia di Lisbona. Il piano prevede stanziamenti per un totale di 46,4 miliardi di euro di cui 29,9 miliardi già assegnati nel 2005, 3,8 miliardi per il periodo 2006-2008 e 12,7 miliardi di nuovi fondi. L’Italia tuttavia continua a soffrire per uno scarso supporto finanziario alla ricerca e sviluppo, un problema sottolineato dall’ultima indagine Ceris-Cnr “Scienza e tecnologia in cifre. Statistiche sulla ricerca e sull'innovazione” dove si evidenzia il nono posto dell’Italia, con i suoi 15 milioni di euro investiti (1,1% del Pil, dati 2004), tra i paesi Ocse, Cina e Israele. Al primo posto della graduatoria gli Stati Uniti con 312,5 miliardi di dollari (a parità di potere di acquisto), seguiti da Giappone con 118, Cina con 94, Germania (59,2) Francia (38,9) e Regno Unito (32,2), Corea (28,3), Canada (20,8). L’Italia quindi si colloca ben lontano da quel 3% prevista a Lisbona. Che fare? Cambiare mentalità e cultura e iniziare a sfruttare il momento propizio per sviluppare l’industria italiana del software, puntando sulla qualità dei servizi e sulla creatività, diventando quindi non solo fruitori ma anche produttori di It. Perché come dice Ennio Lucarelli, presidente Assitech-Assinform “è vero che piccolo è bello ma bisogna darsi da fare e cogliere le opportunità che altrimenti possono trasformarsi in problemi”. Philips,torna il colore sempre vivo Ricordate, anni, forse decenni, fa, lo slogan 'Philips, colore sempre vivo' riferito ai propri televisori a colori? L'azienda olandese torna su questo tema proponendo questa volta una serie di lampade, anzi un sistema di illuminazione davvero speciale, che nel nome Living Colors - rimanda proprio a quello slogan. Living Colors permette permette di visualizzare una gamma di colori pressoché infinita, e quindi aiutando ad assecondare il proprio mood in funzione dei momenti della giornata, degli stati d'animo e così via, e creare l'amosfera giusta per ogni occasione. Per la massima comodità d’uso, a corredo è fornito un telecomando touch sensitive che permette di regolare l'intensità della luce come la tonalità, molto semplicemente e con grande efficacia: basta dire che è possibile creare fino a 16 milioni di colori.. Le nuove lampade Living Color basate sull'impiego di LED, il che si traduce in bassi consumi e lunga durata - sono caratterizzate da un design compatto ed elegante che permette il posizionamento in ogni angolo della casa, e testimoniano l'interesse della Philips nel cercare nuove strade per il comfort domestico a tutto tondo. Strade che la casa olandese ha già imboccato con successo da anni con i televisori della serie Ambilight, e continua a percorrere anche in tempi recenti con il lancio sul mercato di Aurea (già presentato su Technoshopping), il Flat TV che spinge l'ambilight olter i confini precedenti. Insomma, d’ora in poi dovremmo prestare attenzione non solo alla qualità del suono e dell’immagine, ma anche all’illuminazione... A sinistra, il nuovissimo televisore Philips 52PFL9632D, un LCD 52’’ dell’ultima generazione con tecnologia Ambilight, in prova in anteprima sul numero 44 di Tutto Digitale, in edicola in questi giorni.