Collovati Ferruccio
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Collovati Ferruccio
Campomolle e dintorni Collovati Ferruccio Inviato da Willy domenica 10 giugno 2007 Ultimo aggiornamento lunedì 11 giugno 2007 Collovati Ferruccio nasce a Teor (UD) giovedì 19 ottobre 1922 Collovati Ferruccio nasce a Teor (UD) giovedì 19 ottobre 1922 da Paolo e Teresa Merlini, dopo varie esperienze lavorative nella piccola campagna di famiglia e nelle bonifiche locali di Torviscosa e' chiamato alle armi il 3 febbraio 1942 con destinazione Fossano (CN), il giorno 1 agosto dello stesso anno viene trasferito via terra nella zona di operazione in Grecia. Edda e Ferruccio Collovati Ferru 1943 viene fatto prigioniero dai Tedeschi e trasferito via terra in un campo di prigionia a Spandau (Berlino) nel quale e' costretto a lavorare in una fabbrica bellica. L'8 maggio 1945 e' stato liberato dall'esercito Russo e ha potuto riabbracciare la sua famiglia il 7 settembre 1945. Il 6 novembre dello stesso anno prende servizio nella Polizia Ferroviaria di Udine restandovi fino al 3 marzo 1949, in quanto nel frattempo era stato assunto dalle Ferrovie dello Stato, quindi viene trasferito a Milano nella Sezione Smistamento e in seguito il 19 ottobre 1949 sposa Governo Elena Maria (Edda) nata a Glaunicco di Codroipo (UD) l'8 settembre 1929, dal loro marimonio nasce Roberto (30 novembre 1950) e Renzo (2 febbraio 1955).Dal 1964 al 1994 dedica tutto il suo tempo libero ad allenare alcune squadre di calcio dei quartieri locali e lavorando presso la fonderia M.A.F. Milano da dove sono uscite preziose ed importanti opere d'arte quali: *le due porte centrali della Basilica di S. Pietro a Roma (scultori Manzu' e Crocetti) *le porte e diversi bassorilievi della Cattedrale di S. Mary a S. Francisco (USA) Ferruccio militare fonderia Nel gennaio 1979 giunto all'eta pensionabile e volendosi dedicare ancora al calcio decide di trasferirsi frequentemente a Teor dove allena la locale squadra del settore giovanile. COS'E' SOPRATTUTTO IL GIOCO DEL CALCIO PER ME Un aspetto particolare del gioco del calcio ignorato da molti, è la classifica disciplina: una graduatoria che premia il rispetto delle regole di gioco, la lealtà e la moralità del comportamento della squadra. E' giusto soffermarci a guardare questo aspetto. Un punto irrinunciabile dello sport è quello della formazione morale ed educativa, oltre che fisica, degli atleti. E questo vale ancora di più per la Polisportiva Comunale di Teor, che può vantare la propria superiorità nella classifica disciplina al confronto con paesi più grossi e con maggiori possibilità per quel che riguarda il parco giocatori e quindi l'eventuale conquista della classifica ordinaria. Non che il risultato agonistico ci manchi, ma è motivo di particolare soddisfazione per i giocatori e sopratutto per i dirigenti avere costantemente la prima posizione in questa classifica e quasi sempre senza alcuna penalità. Di questo dovrebbero essere orgogliosi anche i genitori, rendendosi conto che, almeno nell'ambito della Polisportiva, i nostri ragazzi sono seguiti ed imparano o completano l'apprendimento corretto e leale di una socializzazione senza litigi e di un linguagio senza volgarita'.Ferruccio Collovati TEOR IL GRAZIE DEI "SUOI" RAGAZZI A FERRUCCIO COLLOVATI Una festa fatta in casa con la pertecipazione di tanti giovani calciatori che, alla fine di un torneo da loro organizzato sul campo di Teor, si sono riuniti per testimoniare la riconoscenza e la simpatia verso il loro primo allenatore, Ferruccio Collovati. Molti di loro hanno ricordato il loro primo impatto da giovanissimi con Collovati quando, nel 1979, ritornato al suo paese natio da Milano, dove operava nelle ferrovie, comincio' i primi allenamenti e la nuova atmosfera da lui creata in cui l'ordine nelle cose, il buon comportamento, i buoni rapporti con i responsabili della società erano la piattaforma indispensabile per lavorare fruttuosamente e raggiungere gratificanti risultati. I frutti sono subito maturati con la "Coppa Disciplina" per esordienti (1980/81) e quella dei giovanissimi (1981/82) e molti altri risultati agonistici. Collovati è stato tra i sostenitori dell'idea della fusione delle società calcistiche tra i paesi vicini, proposta dall'architetto Giovanni Moretti, per poter partecipare ai campionati con tutte le categorie giovanili. Idea vincente realizzata nel 1986 con la fondazione della società "Stella Verde" che ora comprende i giovani calciatori di Teor, Pocenia, Rivignano e Tamassons. Ferruccio Collovati può inoltre essere chiamato lo "storico" del calcio Teorese. Ogni incontro, ogni fatto accaduto sul campo, nelle partite e negli allenamenti è stato da lui registrato e commentato. Il suo archivio contiene ormai tutto ciò che riguarda non solo la collettività calcistica ma anche la storia, le fortune, i meriti di ogni singolo atleta, in modo particolare il suo comportamento in gioco. Un uomo volutamente festegiato dai giovani che hanno ricevuto da lui quei valori verso i quali il mondo d'oggi pare sempre più indifferente. ERMES COMUZZI dal Messaggero Veneto di venerdì 5 luglio 1996 Gruppo ex calciatori di Collovati Ferruccio e dirigenti Teor durante il torneo Ferruccio Collovati svolto a Teor il 12/05/1996. In piedi da sx: Dirig.Massarutto Giuseppe, Calciatori, Paron Bruno, Bettin Claudio, Collovati Roberto I, Maurizio Stefano, Fioravanzo Claudio, Gallici Ivano, Mattiussi Fabrizio, Cosatto Michele, Castellani Giovanni, Zanin Massimiliano, Odorico Luigino, Scussolin Paolo, Della Bianca Fabio, Comisso Franco, Mauro Rizzieri, Gazzola Massimo, Allenatore Collovati Ferruccio. http://campomolle.altervista.org/joomla Realizzata con Joomla! Generata: 30 September, 2016, 02:02 Campomolle e dintorni Accosciati da sx: Dirig. Mattiussi Arrigo, Calciatori Campeotto Beppino, Burba Fulvio, Pitton Claudio, Bisaggio Luciano, Mainardis Luca, Fioravanzo Andrea, Collovati Roberto II, Zorzetto Luca, Cecco Cristian, Massarutto Fausto, Collovati Manlio. FERRUCCIO SEMPRE CON I SUOI PULCINI Vi è mai capitato ultimamente di seguire una squadra di pulcini? Ricordo bene una fredda domenica in un campo vicino Udine: eravamo al seguito di un amico che arbitrava questi bambini. Pensavo di vedere la solita partita con una palla che si muove sul campo e una nuvola di maglie attorno a creare un groviglione di piccoli campioni. Altro che: parcheggio gremito di Mercedes, Station Wagons e una Panda, sugli spalti una folla di feroci mamme impelliciate ed in campo i bambini disposti in un 4-4-2 con terzini fluidificanti contro un 3-5-2 con tornante di fascia, tutti disposti a zona. I giocatori si muovevano con innaturale automatismo, calzando le costosissime scarpette di Weah, Vialli e Baggio: solo uno, naturalmente panchinaro, aveva le scarpe firmate dal vecchio Zico. Molto curioso era quello che le feroci mamme urlavano: "Mister togli quel deficiente del dieci, non passa mai al mio John, Mister fai entrare il mio Jackie (diminutivo di Giacomo N.d.R), Mister ...". Ma cos'era questo Mister, a cosa serviva? Io quando giocavo nei pulcini avevo Ferruccio, un allenatore ben preciso, non un'entità intercambiabile come un "Mister". Ricordo che non ero proprio un campione, e infatti la mia carriera non durò a lungo, con discreto sollievo dei miei compagni. Ma nelle squadre di Ferruccio c'era posto per tutti, anche se talvolta ne risentiva il risultato, ma non era imprtante. Importante era non arrivare ultimi in classifica e vincere "Coppa Disciplina". Per chi non lo sa, Ferruccio Collovati ha allenato il settore giovanile del Teor per circa 8 anni ottenendo anche ottimi risultati di classifica. Dalle sue squadre esigeva massima correttezza e pochissimi noiosi tatticismi, indispensabile era andare a messa il sabato per essere liberi la domenica mattina per la partita e la pulizia delle scarpe non demandata alle mamme, pena inesorabile la panchina. Per meglio capire la sua infinita passione per il Teor basta pensare alla ciclopica banca dati che conserva a casa con presenze, goal fatti, subiti, sostituzioni, condizioni climatiche delle giornate e altre note tecniche, poi ancora fotografie, medaglie, trofei, vecchi palloni e così via. Dal suo lavoro ha un ricordo talmente limpido che potrebbe parlarti per un giorno e una notte senza neanche lasciarti andare in bagno. Era una sua consuetudine coniare medaglie o piccoli trofei che donava ai giocatori a fine stagione, preparando lui stesso le matrici. Per tutto questo lavoro semplice e impagabile gli ex allievi di Ferrccio hanno deciso di scendere in campo il 12 Maggio scorso per farlo dirigere ancora una volta come ai bei tempi, sempre nel segno dello sport e dell'amicizia, senza agonismo esasperato. La partita finita con tutti gli ex presenti scesi a turno in campo e con un unico vincitore: Ferruccio, naturalmente. ALESSANDRO http://campomolle.altervista.org/joomla GALLICI (OTTOBRE 1996) Realizzata con Joomla! Generata: 30 September, 2016, 02:02