16 maggio 2016 - Federazione Moda Italia

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16 maggio 2016 - Federazione Moda Italia
La vigilanza del mercato
su prodotti tessili e calzature
Il ruolo delle Camere di Commercio
16 maggio 2016
Federmoda Milano
Maria Giulia Di Noia
Responsabile
Servizio Accertamenti a tutela
della fede pubblica
Quadro normativo applicabile
ai prodotti tessili e calzature
L’Unione europea ha emanato una
legislazione
di
armonizzazione
affinché i prodotti tessili e calzature
possano liberamente circolare nei 28
Paesi membri se conformi a requisiti
di etichettatura e di sicurezza
Principali riferimenti normativi
Etichettatura tessile
Reg. UE 1007/2011
Legge 883/73 e DPR 571/76
d.Lgs 194/99
Etichettatura calzature
Direttiva 94/11
DM 20,4,96 e DM 30,1,2001
Sicurezza generale dei prodotti
direttiva 2001/95
d.Lgs 206/2005 artt 102-112
Vigilanza e sanzioni
Reg UE 765/2008
Legge 689/81
La vigilanza del mercato
Il buon funzionamento del mercato unico dell’UE non
può prescindere da un’efficace attività di vigilanza
negli Stati.
Rischi
Scarsa tutela dei consumatori
Gli operatori corretti subiscono la concorrenza sleale
di quelli che non rispettano i costi del rispetto delle
norme e che, paradossalmente, diventano più
competitivi
Cosa si intende per vigilanza nell’UE
art 2
Regolamento (UE) 765/2008
l’insieme di attività svolte e dei
provvedimenti emessi dalle autorità
competenti per garantire che i prodotti
siano conformi ai requisiti applicabili stabiliti
dalla normativa di armonizzazione e non
pregiudichino la salute, la sicurezza o
qualsiasi altro aspetto della protezione del
pubblico interesse
Scopo della vigilanza
Garantire il rispetto della normativa e operare
affinché solo prodotti conformi possano circolare
liberamente
a tutela dei consumatori
a tutela della concorrenza leale tra operatori
Come
incrementando la conoscenza della normativa e
inducendo un cambiamento nei comportamenti
strumenti
 Prevenzione
 incontri informativi
 newsletter
 pubblicazione di linee guida alla conformità dei prodotti
 opuscoli e altro materiale divulgativo
 Controllo
Ispezioni e azioni appropriate in caso di prodotti non conformi
La combinazione degli strumenti e la declinazione
della proporzionalità degli interventi è lasciata agli
Stati membri
Vigilanza e sanzioni
Autorità di vigilanza
Ministero dello Sviluppo economico che si avvale dei propri uffici
provinciali (dal 2000 Camere di Commercio)
Organi di controllo a competenza generale
Agenzia delle Dogane
le Camere di commercio ricevono i rapporti e verbali di contestazione
elevati per violazione delle disposizioni vigenti, eventuali memorie
difensive, e comminano le sanzioni amministrative valutando la
fondatezza dell’accertamento- legge 689/81-
verifiche ispettive delle
Camere di commercio
Input
programmazione locale o nazionale
segnalazioni da consumatori/associazioni/imprese/PA
dove
presso sedi/unità locali di
produttori
Importatori
distributori
su siti di vendita online
come


Controllo visivo- consente di verificare la corretta
presentazione del prodotto e l’assenza di non
conformità palesi-consiste nella verifica visiva del
prodotto, dell’etichettatura del prodotto, dei
documenti informativi a corredo del prodotto
Controllo fisico-consente di verificare la reale
composizione del prodotto sottoponendo il prodotto
prelevato dal mercato ad analisi di laboratorio e
verificando la correttezza di quanto dichiarato dal
produttore.
Qualche dato
2014/2015
Milano tessile 73 verifiche non conformità 36
Milano calzature 35 verifiche non conformità 13
Italia tessili 202 verifiche non conformità 55
Italia calzature 85 verifiche non conformità15
Cosa si intende per non conformità




Il prodotto non risponde a requisiti «visivi formali»; es
etichette non riportano le indicazioni di
composizione in modo corretto
le informazioni su fabbricante/importatore e
identificativo prodotto sono assenti, o incomplete
La composizione del prodotto è risultata alle analisi
diversa da quella dichiarata
Il prodotto non possiede requisiti generali di sicurezza
Cosa dice l’UE
 Gli
Stati Membri devono definire le
penalità da applicare in caso di nonconformità:
 le sanzioni dovrebbero essere efficaci,
proporzionate e dissuasive
 dovrebbero tenere conto del livello di
non-conformità e del numero di unità
non-conformi immesse sul mercato
comunitario
sanzioni previste in Italia per il
settore tessile
La composizione fibrosa dichiarata in etichetta non
corrisponde a quella verificata con analisi di laboratorio
Sanzione pecuniaria amministrativa da 1.032 a 5.164 euro per
il fabbricante/importatore . La sanzione è applicabile anche
al distributore se non dimostra che sul documento di fornitura
era riportata la stessa composizione indicata sull’etichetta
Segnalazione all’AG
Sequestro
La composizione fibrosa non è riportata
secondo le disposizioni vigenti
Sanzione pecuniaria amministrativa da 103 a 3.098 euro
Sequestro (per le violazioni più gravi)
Mancata conservazione ed
esibizione della
documentazione commerciale
Sanzione pecuniaria amministrativa da 258 a
3.098 euro
I
prodotti non possiedono requisiti di
sicurezza
Richiamo e ritiro dei prodotti pericolosi
 Richiamo-
le misure volte ad ottenere la
restituzione di un prodotto pericoloso che
il fabbricante o il distributore ha già fornito
o reso disponibile ai consumatori
 Ritiro- qualsiasi misura volta a impedire la
distribuzione e l’esposizione di un prodotto
pericoloso per la sua offerta al
consumatore
Condivisione e scambi di
informazione
è il sistema rapido di allarme (Rapid Exchange)
dell’UE che permette il rapido scambio di
informazioni e azioni fra Autorità nazionali per
bloccare prodotti che rappresentano
un
grave rischio per i consumatori
dati pubblicati su rapex
rapporto settimanale
13 maggio 2016
notifiche settore tessile e moda
rischio grave
5 prodotti (2 calzature e 3 tessili)
 www.mi.camcom.it
 [email protected]
 www.sportelliriemergo.it
 [email protected]