relazione tecnica depuratore
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relazione tecnica depuratore
Relazione tecnica del processo depurativo La presente Relazione ha lo scopo di illustrare il processo depurativo, dell’impianto di trattamento acque reflue civili, sito in Riva Ligure (IM). L’impianto tratta i liquami del comprensorio della Valle Argentina, relativamente ai Comuni di Badalucco, Castellaro, Montalto Ligure, Pompeiana, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Taggia e Terzorio e con una potenzialità di trattamento equivalente ai 100.000 a.e. Il processo di depurazione consiste delle seguenti sezioni: Linea liquami: Pretrattamento: Grigliatura grossolana, (nelle stazioni di carico di Arma e di Riva Ligure, dalle quali i reflui sono collettati all’impianto ); Rotostacciatura ; Dissabbiatura-disoleatura; Trattamenti: Sediflottazione primaria; _______________________________________1__________________________________ Sede legale ed amministrativa: Via San Francesco 441 – 18011 Taggia – C/o Palazzo Civico Partita IVA 01232160083 – Codice Fiscale 90014570080 Tel. 0184-47.53.95 oppure 0184-47.62.22– Fax 0184-47.53.95 Vasca d’ossidazione, con tecnologia MBBR processo a biomassa adesa e a letto mobile con ricircolo; Sediflottazione secondaria; Clorazione, quando richesta; Sollevamento e scarico a mare, ad una distanza di 1350 m e alla profondità di m 40. Linea fanghi: Preispessimento, Postispessimento, Disidratazione per centrifugazione. DATI DI PROGETTO Abitanti equivalenti n 100.000 Portate ... giornaliera Qd mc/d 22.000 … media oraria Q24 mc/h 917 … di punta mc/h 1.100 Solidi Sospesi Totali … carico pro capite g/ab*d … carico giornaliero kg/d 9.000 … concentrazione ppm 409 … carico pro capite g/ab*d 110 … carico giornaliero kg/d 11.000 … concentrazione ppm 500 90 COD BOD … carico pro capite g/ab*d … carico giornaliero kg/d 6.000 … concentrazione ppm 273 Temperatura liquami minima 60 dei °C 15 _______________________________________2__________________________________ DESCRIZIONE DEL TRATTAMENTO LINEA LIQUAMI GRIGLIATURA GROSSOLANA L’impianto è alimentato dalle due sottostazioni di sollevamento Poste rispettivamente sui due argini di Riva Ligure ed Arma di Taggia. In ciascuna delle due stazioni, è posta una griglia grossolana, per effettuare una prima filtrazione del refluo in modo da alleggerire notevolmente il carico sulla grigliatura fine in testa all’impianto. Il grigliato viene raccolto in cassonetti e inviato a discarica. GRIGLIATURA FINE La grigliatura fine viene realizzata mediante tre grigliatori rotanti autopulenti, (due sempre in funzione, uno di supporto) L’acqua grezza viene convogliata all’impianto dalle sottostazioni attraverso il collettore di mandata, il quale riversa nella dei filtri canala di alimentazione (nella quale confluiscono anche i colaticci dell’impianto). dall’esterno delle diverse Il liquame all’interno la sezioni attraversa superficie del tamburo filtrante, che ruota lentamente. Le particelle solide si depositano sulla superficie esterna del cilindro e vengono rimosse dalla lama scolmatrice. L’acqua filtrata, per uscire, attraversa una seconda volta il cilindro, nella parte inferiore dall’interno verso l’esterno, esercitando un’efficace azione di controlavaggio. In questo modo la porzione di cilindro che riceve il flusso di acqua grezza _______________________________________3__________________________________ è sempre pulita. Il materiale trattenuto dalla lama viene convogliato al compattatore, e in seguito inviato a discarica. DISSABBIATURA – DISOLEATURA Come noto, nel depuratore di Riva Ligure convogliano le acque di località balneari ad alta componente turistica estiva, da qui la forte presenza di sabbie nei liquami influenti. Pertanto, la sezione di rimozione delle sabbie, in questa tipologia di impianti, assume rilevanza determinante. Il refluo già sottoposto a grigliatura grossolana e fine, viene convogliato in una vasca longitudinale e aerato, a mezzo di aria compressa, per tenere in sospensione le particelle più leggere e per permettere la flottazione di oli e grassi. L’asportazione di tali materiali galleggianti, avviene per mezzo di una lama superficiale, che li convoglia in un pozzetto di ispessimento. Da qui sono inviati al silo di raccolta, dal quale vengono periodicamente allontanati a mezzo autospurgo. Nel contempo, una raschiatrice posta sul fondo della vasca, allontana le sabbie depositate, facendole ricadere in un pozzetto di raccolta; da qui un idroestrattore invia la miscela di acqua e sabbia a un lavatore-classificatore delle sabbie. Dal classificatore le sabbie disidratate vengono raccolte in un cassone scarrabile e inviate a discarica. Al fondo della vasca, il liquame trattato viene recapitato in un pozzetto di scarico, collegato direttamente sia alla vasca di rilancio a mare per un primo by-pass d’impianto, sia alla sezione di flottazione primaria. All’interno del pozzetto vengono inoltre dosati i reagenti chimici quali il Policloruro di Alluminio (PAC) ed il polielettrolita anionico, necessari per la flocculazione nella successiva sezione di flottazione primaria. FLOTTAZIONE PRIMARIA Il bacino circolare di sediflottazione primaria, completamente interrato ed al chiuso, ha diametro pari a 15 m, La flottazione del liquame viene compiuto insufflando all’interno della vasca una miscela di aria e acqua. In tal modo le particelle di materiale flocculato formatesi grazie all’utilizzo del policloruro d’alluminio e polielettrolita anionico, vengono spinte a galla. Per mezzo di carroponte, una coclea superficiale, raccoglie il fango flottato, e lo convoglia ad una tramoggia centrale di raccolta, dove i fanghi vengono veicolati nel pozzetto primario e da lì sollevati al pozzetto dei fanghi misti . _______________________________________4__________________________________ Sul fondo della vasca è collocata una lama raschiatrice che raccoglie i fanghi sedimentati, troppo pesanti perché siano portati a galla. Il materiale raccolto viene sempre convogliato al centro della vasca, in un pozzetto di raccolta, e periodicamente svuotato. I fanghi raccolti sono inviati al pozzetto fanghi primari. SEZIONE BIOLOGICA: MBBR I processi depurativi di tipo biologico avvengono per opera di batteri e di altri microrganismi che si occupano di trasformare e/o assimilare gli inquinanti presenti nel liquame in modo da permetterne la loro rimozione dall’acqua contaminata. Nei processi a biomassa adesa, la biomassa attiva si sviluppa all’interno del reattore biologico sotto forma di una pellicola biologica (biofilm) più o meno spessa, adesa alla superficie di supporti inerti. L’ispessirsi della pellicola per effetto della crescita biologica, unitamente alle azioni idrodinamiche presenti nel reattore biologico, ne determina il distacco dal supporto (il cosiddetto “spoglio” della biomassa): questo rappresenta il fango in eccesso (supero) prodotto dal sistema, da allontanare per mantenere il sistema in condizioni stazionarie. Si definiscono reattori a letto mobile (MBBR) quelli la cui biomassa si sviluppa principalmente su supporti che sono allora liberi di muoversi lungo tutto il reattore biologico. Il materiale di riempimento impiegato nel nostro processo, è prodotto secondo i più avanzati standard qualitativi e appartiene all’ultima generazione dei materiali di riempimento alla rinfusa. Il prodotto è costituito da tronchetti cilindrici con superficie regolarmente corrugata sia esternamente che internamente, a mezzo di alette incrementandone così la superficie utile di contatto. _______________________________________5__________________________________ Il liquame proveniente dalla sezione di sedi flottazione primaria, viene convogliato nella vasca del reattore biologico. Qui, entra in contatto con i supporti mobili sopra menzionati, e il tutto viene mantenuto in movimento ed ossigenato grazie ad aria compressa. L’insufflazione dell’aria è garantita attraverso numerose calate, poste sul fondo del reattore, che diffondono omogeneamente l’aria in tutta la vasca. Qui il refluo viene mantenuto in agitazione e per un tempo utile affinché possano avvenire i processi biologici atti a una buona depurazione del liquame. Alla fine del processo biologico, le acque trattate sono inviate alla sezione di sediflottazione secondaria; in questo passaggio vengono addizionati nuovamente agenti flocculanti, quali policloruro d’alluminio e polielettrolita cationico, per garantire una migliore flottazione e asportazione dei fanghi di supero . FLOTTAZIONE SECONDARIA Il liquame proveniente dal reattore biologico, viene suddiviso in due vasche parallele e “gemelle”, dove sarà sottoposto nuovamente a flottazione per separarne i fanghi di processo raccolti nella sezione biologica. Nella prima parte delle due vasche sono ricavate le due sezioni di flocculazione. Due gruppi di saturatori alimentano di miscela aria/acqua le due vasche. Delle lame montate su catenarie, percorrono in superficie e controcorrente tutta la lunghezze delle vasche, accumulando in tal modo il fango flottato, che verrà sospinto in testa alla vasca nel pozzetto di raccolta. Stessa operazione viene compiuta dalle lame montate su catenarie poste sul fondo della vasca, per asportare il fango che sedimenta, non riuscendo a flottare in superficie. I fanghi flottati vengono fatti defluire nel pozzetto dei faghi secondari, e poi inviati al pozzetto _______________________________________6__________________________________ fanghi misti, mentre i fanghi sedimentati vengono inviati direttamente a quest’ultimo. I reflui trattati vengono diretti alla sezione di clorazione. DISINFEZIONE FINALE La sezione di clorazione è costituita da una vasca realizzata a setti per permettere una buona miscelazione dell’ipoclorito di sodio con l’effluente. Va sottolineata la non obbligatorietà della disinfezione finale sull’effluente, trattandosi appunto di scarico a mare. L’ipoclorito non verrà quindi normalmente dosato, salvo nei casi eccezionali in cui l’Autorità sanitaria competente lo ritenga indispensabile ed emetta apposite ordinanze nei confronti di chi gestisce l’impianto. STAZIONE DI RILANCIO A MARE L’effluente depurato viene successivamente rilanciato a mare dalle 3 pompe sommerse, attraverso una condotta sottomarina di circa 1.350 m di lunghezza, e che raggiunge i 40 m di profondità. Detta condotta, oltre ad aumentare il tempo di contatto con l’ipoclorito laddove venisse impiegato, porta comunque i liquami ad una distanza dalla battigia tale che le correnti ed il moto ondoso li portino a largo e non verso la spiaggia. LINEA FANGHI PREISPESSITORE I fanghi raccolti nel pozzetto di fanghi misti, vengono inviati alla vasca di preispessimento, dove sono sottoposti ad omogeneizzazione per mezzo di un agitatore. In questa sezione i fanghi non subiscono alcun trattamento particolare; l’unico processo fisico è una parziale stabilizzazione ed ispessimento del fango per separazione di parte dell’acqua in essi contenuta. L’acqua superficiale di risulta viene allontanata e inviata in testa all’impianto. POSTISPESSITORE _______________________________________7__________________________________ I fanghi dopo esser stati stivati nel preispessitore, vengono convogliati in un'altra vasca di raccolta. La differenza primaria tra le due vasche è la staticità dello stoccaggio, in questo caso il fango viene solo accumulato e non mantenuto in movimento. Qui il fango rimane immagazzinato in previsione della disidratazione meccanica finale. CENTRIFUGAZIONE Il fango, prima di venire sottoposto a disidratazione meccanica in centrifuga, viene addizionato con una soluzione di polielettrolita cationico per una migliore flocculazione che ne garantisca un’ottimale separazione dell’acqua. I fanghi disidratati in uscita dalla centrifuga, sono caricati, in un cassone e inviati a discarica per lo smaltimento o per il recupero mezzo compostaggio. Le acque di risulta insieme ai colaticci delle diverse sezioni, vengono rinviate in testa all’impianto e sottoposte a trattamento. SE.COM. s.p.a. _______________________________________8__________________________________