SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO

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SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO
(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ASSOCIAZIONE COMUNITA’ IL GABBIANO ONLUS
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ00967
ALBO REGIONE LOMBARDIA
4
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“VENGO ANCH’IO”: PERCORSI PER CONOSCERE E LAVORARE IN
COMUNITA’ – II EDIZIONE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
SETTORE ASSISTENZA: AREA D’INTERVENTO: Tossicodipendenti ed etilisti
in percorso di recupero e/o utenti di interventi a bassa soglia (A10)
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
L’area in cui il progetto intende intervenire è la prevenzione e il trattamento delle
tossicodipendenze, settore in cui la nostra Associazione opera da trent’anni.
L’Associazione Comunità il Gabbiano Onlus, infatti, è un’Associazione di
volontariato nata nel 1983 con una mission orientata all’accoglienza delle persone in
condizioni di disagio psicologico e sociale, con particolare riferimento alle persone
con problemi di tossicodipendenza, alla co-costruzione insieme ad esse di percorsi
personalizzati di responsabilizzazione, cambiamento e reinserimento sociale.
Nello specifico settore d’intervento progettuale, l’Associazione è riconosciuta a
livello regionale come Ente Ausiliario gestore di strutture di riabilitazione e
reinserimento di persone multi problematiche con problemi connessi con l’abuso e
la dipendenza da sostanze psico-attive.
In quest’area, Il Gabbiano fa riferimento ad una rete di connessioni con CNCA –
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, CRCA – Coordinamento
Regionale Comunità Accoglienza, CEAL ‐ Coordinamento Enti Ausiliari
Lombardia, CESC – Coordinamento Enti Servizio Civile, , SO.LE.VOL –
Solidarietà Lecco Volontariato.
Il raggio d’azione territoriale dell’Associazione si estende nelle province di Sondrio,
Lecco, Como, Lodi e Milano, nelle cui realtà locali è presente con numerose unità di
offerta residenziale e con progettualità attive nei contesti sociali, scolastici, del
tempo libero, del divertimento. Ai fini del presente progetto, si interverrà nei
contesti territoriali della provincia di Lecco.
La presenza consolidata dell’Associazione sul territorio lecchese e gli scambi di rete
con le agenzie locali, istituzionali e non, hanno consentito di costruire un
osservatorio privilegiato da cui studiare i cambiamenti che hanno interessato il
consumo di alcol e sostanze negli ultimi decenni, permettendo di programmare unità
di offerta ed iniziative progettuali innovative in grado di rispondere ai bisogni
mutevoli di questo specifico ambito socio-sanitario.
Negli ultimi decenni, infatti, sono cambiati i contesti e le tipologie del consumo,
nonché le problematiche ad esso associate; si sono modificate le tipologie di utenti
che si rivolgono ai servizi tradizionali per le tossicodipendenze e alle strutture
terapeutiche di tipo residenziale; sono emersi nuovi stili e differenti motivazioni al
consumo da parte delle nuove generazioni; sono sopraggiunti nuovi allarmi sociali,
nuovi bisogni, nuove necessità di interventi, sia sul versante del trattamento che
della prevenzione.
Sul versante terapeutico riabilitativo, le persone con problematiche di alcol e/o
tossicodipendenza che si rivolgono ai servizi specialistici del territorio e che si
trovano ad intraprendere un percorso trattamentale in strutture di tipo residenziale
sono sempre di più caratterizzate da una multiproblematicità derivata dalla
combinazione di fattori di gravità sanitaria, psicopatologica e sociale che ostacola
in modo temporaneo o permanente la loro autonomia e l’assunzione di ruoli
socialmente attesi (autonomia abitativa, lavoro e indipendenza economica, buone
relazioni familiari, inclusione sociale, cura di sé). Questi adulti soffrono molto
spesso della scarsità di risorse personali e relazionali e di una complessità di
problematiche sottese alla loro condizione, per le quali sono necessarie risposte
socio-sanitarie sempre più complesse, in una logica di continuità assistenziale e di
supporto al loro reinserimento sociale e lavorativo.
Sul versante preventivo, nell’ultimo decennio l’attenzione si è soffermata sul
preoccupante abbassamento dell’età d’esordio del consumo di alcol e droghe negli
adolescenti; sull’affermazione dello stile anglosassone nel consumo di alcol
caratterizzato dal cosiddetto binge drinking, cioè dal consumo di più unità alcoliche
consecutive finalizzate all’ubriacatura e alla perdita di controllo, generalmente
durante il fine settimana; sulla diffusione del consumo di cannabinoidi e sulla scarsa
percezione di pericolosità ad esso associata; sul disorientamento del mondo adulto
di fronte a tali cambiamenti e sulle difficoltà che i genitori incontrano nel dialogo e
nella relazione educativa con le nuove generazioni.
Questi cambiamenti del fenomeno (tra l’altro documentati e recepiti dal Piano di
Zona del Distretto di Lecco 2012-2014) hanno richiesto alla nostra Associazione
progressivi adattamenti degli interventi terapeutici e preventivi volti a contrastarlo,
un nuovo modo di operare sempre più aperto ad una logica di dialogo e
collaborazione tra le altre realtà locali, tra i servizi, tra le professionalità. Sulla
spinta di queste nuove esigenze, le attività proposte all’interno delle strutture
residenziali dell’Associazione sono andate via via integrandosi con nuove offerte
terapeutiche e di reinserimento sociale e le attività di intervento sul territorio si sono
aperte a nuove sperimentazioni.
Nell’ultimo biennio la spinta innovativa si è concretizzata sul nella realizzazione di
due progettualità sperimentali specifiche, finanziate ai sensi della D.g.r. 4 Aprile
2012 - n. IX/3239 “Linee guida per l’attivazione di sperimentazioni nell’ambito
delle politiche di Welfare” e realizzate sul territorio di riferimento dell’ASL di
LECCO:
• il progetto RE-START di housing sociale protetto per persone segnalate dai
servizi per le dipendenze che hanno difficoltà a ripristinare una condizione
stabile di autonomia personale dal punto di vista abitativo, lavorativo e sociale
(AREA TERAPEUTICO-RIABILITATIVA);
• il progetto CAMBIO DI ROTTA per la prevenzione selettiva e la riduzione dei
rischi di dipendenza nelle nuove generazioni (AREA PREVENZIONE).
Questi progetti sono stati realizzati in una logica di integrazione sia all’interno della
nostra Associazione, con le due comunità residenziali presenti nel territorio
lecchese, sia all’esterno, con la costituzione di partnership ampie e di reti operative
direttamente impegnate nella realizzazione dei due progetti.
Il progetto Re-Start inoltre è sostenuto da parte dell’Ufficio di Piano di Lecco, come
esplicitato nel già citato Piano di Zona 2012-2014 (p.48), anche con il supporto
socio-assistenziale dei servizi sociali di zona.
Questo ha permesso di attivare e consolidare, in stretta collaborazione con l’Asl di
Lecco e il relativo Dipartimento Dipendenze nonché con la rete delle agenzie locali
pubbliche e private competenti:
• un sistema territoriale per la presa in carico delle persone con problemi di
dipendenza in condizioni di cronicità personale, sanitaria e sociale (dal servizio
territoriale, alla comunità, alla struttura di housing sociale protetto);
• un sistema per la prevenzione delle dipendenze e la riduzione dei rischi del
consumo tra i giovani.
E’ all’interno di questi sistemi che riteniamo importante l’apporto delle risorse dei
Volontari del Servizio Civile Nazionale (VSCN), coerentemente con le
DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA MODALITA' DI REALIZZAZIONE
DEI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE IN LOMBARDIA, ANNO
2014 (D.g.r. X/1767/2014) di “proseguire la sperimentazione, avviata anche con il
supporto dei giovani in Servizio Civile, per lo sviluppo di servizi ed interventi
innovativi a sostegno delle differenti realtà operanti sul territorio lombardo”.
AREA TERAPEUTICO - RIABILITATIVA
Nell’area terapeutico-riabilitativa, Il Gabbiano gestisce 7 unità di offerta: tre
strutture per persone con problemi di alcolismo e tossicodipendenza (Pieve Fissiraga
‐ Lo; Olgiasca di Colico ‐ Lc e Tirano ‐ So); una comunità pedagogico–riabilitativa
(Calolziocorte ‐ Lc); una casa alloggio che ospita persone in HIV/AIDS (Tirano ‐
So), una comunità per minori a grave rischio di marginalità e un alloggio per
l’autonomia situati a Morbegno (So). Dall’inizio del 2011 partecipa all’esperienza
dell’Addiction Center di Lacchiarella (Mi), insieme alla Cooperativa Lotta
all’Emarginazione, all’Associazione Saman e alla Cooperativa di Bessimo, per
programmi terapeutici brevi e intensi rivolti a persone con problemi di
pluridipendenza. Da Settembre 2012, nella provincia di Lecco gestisce RE-START
progetto sperimentale di residenzialità protetta per soggetti fragili e con grave
marginalità sociale e per le loro famiglie, in partnership con la cooperativa sociale
Accoglienza e Lavoro ed in collaborazione con il Dipartimento dipendenze
dell’ASL locale.
I destinatari del progetto nell’area terapeutico-riabilitativa sono costituiti dagli ospiti
delle strutture residenziali gestite dall’Associazione, presso le quali saranno
inseriti i volontari del Servizio Civile Nazionale. In particolare, si tratta della
Comunità terapeutica di Colico (LC) e della comunità pedagogico-riabilitativa di
Calolziocorte (LC).
Nelle strutture residenziali per tossicodipendenti adulti, nel corso del 2013
l’Associazione ha accolto 165 persone di cui:
n. 63 su segnalazione del Ser.T (Servizio Tossicodipendenze) di residenza
n. 87 da parte dei servizi degli Istituti Carcerari
n. 15 persone attraverso il libero accesso (persone che si sono presentate al servizio
con un certificato di tossicodipendenza rilasciato da un Ente preposto).
Nel 2013 hanno fatto il loro ingresso in comunità 69 nuovi ospiti e ne sono stati
dimessi altri 69, di cui 42 per aver portato a termine il programma comunitario e 7
per aver svolto la parte essenziale del programma; 3 ospiti sono stati trasferiti in
altre comunità. Su 165 ospiti complessivi, 10 hanno abbandonato il percorso, 3 sono
rientrati in carcere e 4 sono stati allontanati per violazioni significative delle regole
comunitarie. Nel 2013 tra le 165 persone ospitate si è rilevata la presenza di 27
persone sieropositive e di 66 persone in situazioni di sofferenza psichica.
All’interno delle strutture comunitarie gli ospiti svolgono, nel rispetto delle loro
risorse, attività riguardanti la gestione della casa come la pulizia degli ambienti
comuni e delle proprie camere; la manutenzione e la gestione degli spazi aperti
come orti, giardini, aiuole e laboratori; i lavori di gruppo. Oltre alle riunioni di
gruppo e ai colloqui con gli educatori, sono previsti i colloqui individuali o di
coppia con lo psicoterapeuta e, quando ritenuto utile e necessario insieme all’ospite,
con lo psichiatra. Affiancati dai maestri di lavoro gli ospiti svolgono, accompagnati
soprattutto all’esterno della struttura, attività nell’ambito della cura del verde. Nella
struttura di Olgiasca di Colico è presente un piccolo laboratorio per la creazione di
oggetti in cera, quali candele e centrotavola, affiancato da uno spazio espositivo
aperto al pubblico. Nella Comunità di Calolziocorte sono presenti laboratori per
piccoli assemblaggi. Peculiarità della struttura di Calolziocorte è inoltre un bel
laboratorio di florocomposizione nel quale gli ospiti, affiancati da un maestro di
lavoro, preparano composizioni floreali per l’allestimento di matrimoni e ricorrenze
particolari.
A tutti gli ospiti accolti, dopo un percorso terapeutico‐educativo finalizzato alla
ri‐acquisizione delle personali capacità di relazione e di autonomia, viene data la
concreta possibilità di reinserimento sociale. Tramite il monitoraggio dell’équipe
educativa, alla persona viene offerta la possibilità di sperimentarsi attraverso la
ricerca lavorativa, l’attivazione di borse lavoro e di tirocini formativi in grado di
permettere di raggiungere l’autonomia economica.
I beneficiari del progetto nell’area terapeutico –riabilitativa sono i familiari e le
persone significative degli ospiti, che vegnono coinvolti fin dall'inizio nei progetti
educativi individualizzati dei loro cari e per i quali sono previste visite in comunità,
colloqui di aggiornamento, etc. Nel progetto “Vengo anch’Io – II edizione”, si
prevede di raggiungere circa 50 tra familiari e persone di riferimento.
AREA PREVENZIONE
Nel 2013-2014, l’Associazione ha attivato servizi e progetti per la prevenzione e la
riduzione dei rischi di dipendenza presso le nuove generazioni e la popolazione
generale, talora come Ente capofila, talora come Ente partner in collaborazione con
le altre realtà del privato sociale locale. Attraverso tali progetti ed interventi, gli
operatori dell’Associazione riescono ad intercettare contesti, consumi e persone a
rischio che difficilmente arrivano all’attenzione dei servizi tradizionali per le
dipendenze e a sviluppare insieme ad essi percorsi di prevenzione generale, selettiva
ed indicata finalizzati a ridurre le situazioni di problematicità connesse al consumo
di alcol e droghe e/o a problematiche di disagio personale, familiare e sociale.
Limitandoci al territorio provinciale interessato dal progetto qui proposto (Lecco),
nel 2013-2014 la nostra Associazione ha attivato le seguenti progettualità.
CAMBIO DI ROTTA. Progetto sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia
per l’Attivazione di un servizio di Unità Mobile Giovani e di prevenzione selettiva
nei contesti scolastici, finalizzato alla prevenzione dei rischi connessi all’uso e
all’abuso di sostanze psico‐attive e a prevenire i rischi della guida in stato di
ebbrezza. Progetto realizzato in partnership con Coop. Soc. La Linea dell’Arco,
Omnia Language ed Aeris/Atipica.
CAMBIO DI ROTTA INCONTRA L’AZZARDO. Progetto di prevenzione selettiva
e sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo e al gioco d’azzardo
patologico presso contesti scolastici ed educativi del territorio. Progetto finanziato
dall’ASL di Lecco tramite fondi dedicati al Piano Locale Azzardo. Progetto
realizzato in collaborazione con Coop. Soc. La Linea dell’Arco, Omnia Language ed
Aeris/Atipica.
RE‐START Progetto sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia per
l’Attivazione di percorsi specifici residenziali per persone che presentano problemi
di cronicità sociale e sanitaria legati alla dipendenza da sostanze. Progetto realizzato
in partnership con coop. Sociale Accoglienza e Lavoro.
PORTE APERTE Progetto finanziato da Regione Lombardia, Ente Capofila
Consorzio di cooperative Consolida per l’Attivazione di percorsi di reinserimento
socio lavorativo per persone con vincoli giuridici.
OLTRE IL MURO Fondazione della provincia di Lecco. Ristrutturazione del muro
di cinta della comunità di Calolziocorte come attività educativa di formazione e
crescita lavorativa degli ospiti.
RELI: ROBA DA LAVORATORI Fondo Nazionale. Attivazione di borse lavoro
per persone tossicodipendenti.
I destinatari del progetto nell’area prevenzione sono, in particolare, i ragazzi e
giovani intercettati tramite le azioni di prevenzione selettiva e riduzione dei
rischi.
Data la portata e la specificità dei progetti attivi nel 2013-2014, prevediamo un
numero di destinatari di circa 2.500 persone, includendo sia i ragazzi e giovani
intercettati sul territorio, nei contesti del tempo libero, del divertimento e
dell’associazionismo; sia gli studenti incontrati nei diversi contesti scolastici in cui
sono realizzate le attività di prevenzione.
I beneficiari del progetto sono i genitori, gli insegnanti, il personale scolastico, i
gestori dei locali pubblici e dei luoghi della notte, gli operatori dei contesti di
socializzazione formale ed informale in cui i ragazzi trascorrono il loro tempo
libero, svolgono attività sportive, di volontariato ecc., la cittadinanza più in
generale. Tra queste categorie di beneficiari, si prevede di raggiungere un minimo
di 500 persone
7) Obiettivi del progetto:
OBIETTIVO GENERALE: Proseguire la sperimentazione, avviata anche con il
supporto dei giovani in Servizio Civile nella precedente annualità di progetto, per lo
sviluppo di servizi ed interventi innovativi a sostegno delle persone con problemi di
dipendenza da alcol e sostanze e dei giovani con consumi problematici.
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA TERAPEUTICO-RIABILITATIVA
a. Incrementare il servizio di after care territoriale, vale a dire di accompagnamento
e monitoraggio in fase di reinserimento lavorativo e sociale degli ospiti in uscita
dal percorso comunitario, anche in connessione con il progetto sperimentale ReStart.
b. Migliorare l’organizzazione delle attività ricreative per il tempo libero fruibili
dagli ospiti, sia all’interno della comunità e delle strutture di housing protetto,
che sul territorio in collaborazione con gli enti sostenitori e altre agenzie della
rete dell’Associazione.
c. Aumentare gli accompagnamenti ai servizi territoriali di varia natura presso i
quali gli ospiti delle comunità e degli appartamenti di housing devono svolgere
attività sanitarie, sociali, formative, lavorative, burocratico-amministrative
diverse.
Gli INDICATORI DI RISULTATO per il raggiungimento di tali obiettivi saranno:
a. il miglioramento delle attività di reinserimento per le persone in uscita dalle
strutture comunitarie, sia dal punto di vista qualitativo (varietà e tipologia delle
attività sicio-lavorative proposte), sia da un punto di vista quantitativo (numero
di accompagnamenti e attività di monitoraggio avviate dai volontari durante
l’annualità del progetto SCN);
b. l’incremento del numero di attività per il tempo libero fruibili all’interno delle
strutture comunitarie sedi di SCN (minimo 8 attività organizzate e realizzate dai
volontari del SCN durante l’annualità di progetto) e l’incremento del numero di
accompagnamenti sul territorio finalizzati alla gestione del tempo libero;
c. l’aumento degli accompagnamenti degli ospiti ai servizi territoriali.
Tali indicatori saranno monitorati e verificati attraverso l’analisi delle griglie di
valutazione dei progetti educativi individualizzati dei singoli ospiti, all'interno delle
quali sono definite le tipologia di intervento da realizzare e le singole attività da
svolgere per raggiungere gli obiettivi terapeutici desiderati.
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA PREVENZIONE
a.
Migliorare l’efficacia delle attività di sensibilizzazione e informazione realizzate
nell’ambito dei progetti di prevenzione sul territorio, attraverso il
coinvolgimento dei giovani volontari del SCN più vicini ai destinatari finali
degli interventi preventivi per età, bisogni espressi e linguaggi adottati;
b. Incrementare le possibilità di intervento territoriale tramite la partecipazione dei
volontari del SCN alle attività previste dai singoli progetti, con funzioni
integrative e di supporto operativo alle équipe.
Gli INDICATORI DI RISULTATO per il raggiungimento di tali obiettivi saranno:
a. partecipazione dei volontari a minimo 3 processi di elaborazione dei materiali
informativi e dei sistemi di comunicazione e informazione da attivare nei singoli
progetti;
b. realizzazione di minimo 15 iniziative di sensibilizzazione e informazione nei
contesti territoriali di socializzazione intercettati dai progetti (scuole, luoghi del
tempo libero e del divertimento, piazze, ecc.), in cui i volontari siano presenti in
affiancamento ad uno o più operatori esperti; incremento del 20% delle attività
di prevenzione rivolte direttamente all’utenza previste nei progetti grazie
all’impiego dei volontari in affiancamento agli operatori esperti delle singole
équipe progettuali.
Tali indicatori saranno rilevati durante le attività di valutazione dei singoli progetti
che si avvalgono abitualmente di griglie di confronto tra obiettivi previsti e risultati
raggiunti.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Anche per le attività progettuali in cui saranno coinvolti i volontari in servizio civile
è utile operare una declinazione specifica secondo le due aree di intervento, quella
terapeutico-riabilitativa e quella di prevenzione.
In entrambe le aree, i volontari saranno affiancati da operatori esperti, ciò soprattutto
nelle prime fasi del loro percorso di formazione e inserimento all’interno delle
strutture residenziali e delle attività progettuali.
Per quanto possibile, i volontari saranno coinvolti nei processi di organizzazione e
gestione della vita comunitaria delle singole strutture, così come nei processi di
progettazione e realizzazione degli interventi sul territorio; ciò al fine di promuovere
le loro competenze organizzative e gestionali e rendere più attiva la loro
partecipazione in tutte le fasi di erogazione dei servizi.
In ogni fase, i volontari del SCN faranno riferimento agli operatori delle équipe
delle strutture residenziali e ai loro responsabili, così come agli operatori delle
équipe progettuali e ai responsabili di progetto.
Per le attività rivolte direttamente all’utenza, sia in ambito terapeutico-riabilitativo
che preventivo, i volontari faranno riferimento all’educatore/operatore di riferimento
del percorso terapeutico o preventivo di ciascun ospite/utente preso in carico.
Trasversalmente alle due aree, i volontari potranno essere coinvolti in quelle attività
che la nostra Associazione sta realizzando dal 2013 sul piano culturale-educativo
con partner quali Distretto Culturale del Barro, Cittadellarte Fondazione
Michelangelo Pistoletto, Stazione Creativa Lecco e Centro Ricerca Arte Musica e
Spettacolo di Lecco – Monticello Brianza. Tali attività sono realizzate con
l’obiettivo di integrare il mondo dell’assistenza, del sociale e dell’educazione a cui
Il Gabbiano fa riferimento con quello della cultura e dell’arte, attraverso iniziative
culturali e ricreative sul territorio che vedano la partecipazione dei destinatari e
beneficiari dei nostri servizi e progetti.
Il cronoprogramma delle attività previste è sintetizzato nella Tabella “AttivitàTempi_risorse-2014” allegata al presente formulario.
ATTIVITA' PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
PROGETTUALI NELL’AREA TERAPEUTICO - RIABILITATIVA
Per una maggiore comprensione è importante sottolineare che le equipe educative
sono composte da: un responsabile di struttura, 5 operatori/educatori professionali, 1
maestro di lavoro (che si occupa delle attività ergo-terapiche) e uno psicologo
clinico.
Orientati dall’affiancamento di questi operatori e da essi supervisionati, i volontari
saranno coinvolti nelle seguenti attività declinate come fasi successive del loro
percorso di SCN.
i. Presentazione della comunità (struttura, équipe, organizzazione e
funzionamento) e pianificazione delle attività che il volontario dovrà realizzare
al suo interno; a cura del responsabile della struttura; tempi: primo mese del
progetto di SCN.
ii. Familiarizzazione con gli ospiti e gli strumenti educativi: ciascun volontario
sarà incaricato di seguire un numero di ospiti dai 4 agli 8; l’abbinamento tra il
volontario presente in ciascuna comunità e gli ospiti che dovrà seguire sarà
curato dall’équipe della struttura e dal suo responsabile, secondo le situazioni
problematiche dell’ospite e le caratteristiche e capacità del volontario; tempi:
primi tre mesi del progetto di SCN.
iii. Partecipazione alle riunioni di équipe: tale attività costituirà un momento
centrale per la conoscenza delle decisioni organizzative ed educative prese
dall’équipe nella gestione della struttura residenziale e delle singole situazioni
degli ospiti, per la definizione delle attività che il volontario potrà svolgere
direttamente con l’ospite (uscite, accompagnamenti sul territorio, organizzazione
attività varie, etc.), nonché dei criteri, dei tempi e delle modalità di monitoraggio
delle attività stesse; questa fase sarà curata dall’intera équipe della comunità
comprensiva anche dello psicologo clinico; tempi: dal secondo mese.
iv. Realizzazione delle attività definite, da effettuarsi in affiancamento al case
manager dell'utente e ai maestri di lavoro, a partire dalla fase precedente e per
tutta la durata del progetto di SCN;
a. attribuzione di compiti specifici al volontario relativi alla singola utenza
e/o all'andamento di alcuni aspetti della comunità;
b. attivazione di un gruppo volontari e utenti finalizzato a organizzare le
attività ludico- ricreative in comunità; all’interno del gruppo, i volontari
rivestiranno il ruolo di facilitatori della realizzazione delle attività
proposte dagli utenti, di facilitatori della comunicazione e di moderatori
degli eventuali contrasti nati a riguardo;
c. uscite con gli ospiti - tempo libero
d. uscite con gli ospiti - accompagnamento ai servizi
e. attività di supporto al potenziamento delle capacità relazionali e sociali;
questa fase sarà curata dall’intera équipe della comunità e dagli operatori di
riferimento degli ospiti coinvolti tempi: dal terzo mese.
v. Valutazione in itinere e finale dei progetti educativi degli ospiti assegnati ai
volontari e delle attività realizzate dai volontari stessi; la valutazione sarà
effettuata a cura dell’operatore di riferimento di ciascun ospite, dal responsabile
di struttura e dal coordinatore educativo; essa sarà orientato a monitorare le
attività dei volontari, sondare le eventuali difficoltà, sottolineare le risorse,
ipotizzare azioni di miglioramento, etc. tempi: il monitoraggio in itinere sarà
realizzato a cadenza quindicinale per l’intera durata del progetto, dal momento
dell’assegnazione dell’utente al volontario fino a conclusione dell’esperienza di
SCN. La valutazione finale sarà effettuata nell’ultimo mese di realizzazione del
SCN a cura del Nucleo interno di valutazione.
ATTIVITA' PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI PROGETTUALI NELL’AREA PREVENZIONE
L’Area Progetti del Gabbiano si avvale delle prestazioni di operatori che lavorano
esclusivamente per i progetti ed operatori che vengono individuati ad hoc per la
realizzazione di singoli progetti; questi ultimi possono provenire dalle comunità del
Gabbiano od essere collaboratori esterni individuati per competenze specifiche.
L’AREA PROGETTI è coordinata da un GRUPPO PROGETTI composta da
persone del Gabbiano che si occupano di: pianificazione e controllo, progettazione,
rendicontazione, comunicazione, ricerca e sviluppo e rapporti istituzionali. L'Area
progetti dispone di una segreteria tecnica ed organizzativa.
Negli ultimi anni il lavoro richiesto per la stesura, il coordinamento, la realizzazione
e il monitoraggio dei progetti è molto aumentato; ciò ha comportato anche
l’aumento delle persone impiegate per realizzarli. Proprio a seguito di questo
incremento di lavoro, si è deciso, recentemente, con il direttore del personale, di
sperimentare un nuovo assetto organizzativo dell’Area Progetti così da facilitare e
promuovere la circolazione delle informazioni, sia all’interno del Gabbiano che
all’esterno. Si è deciso quindi di rendere più ordinato ed organizzato il lavoro
coordinato del Gruppo Progetti mediante équipe territoriali stabili e strumenti di
lavoro, di comunicazione e di reporting definiti e condivisi (ad esempio matrice
organizzativa, piattaforma web di gestione documentale, calendari).
Da novembre sono iniziate dunque le prime équipe territoriali di progetto che si
riuniscono in funzione dell’avanzamento lavori e, comunque, generalmente una
volta al mese, insieme al responsabile delle comunità del territorio di appartenenza.
Obiettivo di tali riunioni è quello di aggiornarsi sui progetti e sul loro andamento e
di potenziare l’integrazione con le comunità per produrre sinergie utili.
Nel progetto “Vengo anch’io – II edizione” saranno coinvolti in modo specifico gli
interventi progettuali di prevenzione, realizzati a favore di ragazzi e giovani a
rischio di consumo problematico o di dipendenza da alcol e droghe e delle loro
famiglie.
I volontari SCN saranno coinvolti nelle riunioni mensili del Gruppo progetti
territoriale di Lecco, nei processi di progettazione degli interventi, nella
realizzazione e nel monitoraggio delle attività previste dai singoli progetti, facendo
continuo riferimento al referente territoriale dell’Area progetti.
In sintesi, le attività previste in quest’area sono le seguenti.
i.
Presentazione del gruppo progetti di Lecco e dei progetti al momento
attivi (contesti territoriali, obiettivi, attività, operatori coinvolti, tempi di
realizzazione) a cura del responsabile dell’Area progetti e del Referente
territoriale per Lecco; tempi: primo mese.
ii.
Familiarizzazione con gli strumenti della progettazione sociale attraverso
la partecipazione ai percorsi formativi coerenti previsti dal piano della
formazione specifica, l’osservazione non partecipante delle équipe del
gruppo progetti, l’affiancamento degli operatori esperti nella realizzazione
delle attività progettuali al momento in corso; questa fase sarà curata dal
responsabile dell’Area progetti e dal Referente territoriale per Lecco;tempi:
primi due mesi.
iii. Partecipazione alle attività di elaborazione dei materiali informativi e
dei sistemi di comunicazione dei singoli progetti; tra le attività previste dai
sistemi di comunicazione dei singoli progetti, abitualmente vi sono la
redazione di comunicati stampa, la diffusione di materiali informativi, la
realizzazione di incontri ed eventi di presentazione e restituzione delle
attività, la pubblicazione di informazioni ed aggiornamenti sui canali
informatici disponibili (sito e social network in particolare); tale fase potrà
essere realizzata in diversi momenti del SCN, a seconda degli stadi di
avanzamento dei progetti di volta in volta attivi; essa sarà curata dal
Referente territoriale per Lecco, in collaborazione con gli operatori esperti
coinvolti al suo interno: tempi: a partire dal secondo mese e per tutta la
durata dei dieci mesi successivi, secondo una tempistica coerente con lo
svolgimento dei progetti in corso.
iv.
Programmazione e realizzazione delle attività previste nei singoli
progetti.
Le attività considerate potranno essere svolte con i destinatari diretti ed
indiretti dei progetti, con gli stake holders, con la popolazione generale.
Nella realizzazione delle attività, i volontari saranno affiancati dagli
operatori esperti impiegati nei singoli progetti e saranno supervisionati dai
responsabili di progetto. .
Tra le attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione in cui i
volontari potranno essere coinvolti figurano:
a. uscite di prossimità nei contesti del divertimento serale e notturno
b. uscite informative e di sensibilizzazione nei contesti del tempo libero,
nelle feste in piazza e nelle manifestazioni del territorio
c. incontri nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dei territori
considerati
d. incontri con i genitori, gli insegnanti e gli adulti di riferimento
e. partecipazione a gruppi di informazione e consulenza sul tema del
consumo di alcol e sostanze
f. altre attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione
programmate in itinere.
La partecipazione a tali attività sarà realizzata a partire dal secondo mese e
per tutta la durata dei dieci mesi successivi.
v. Monitoraggio in itinere e valutazione finale del contributo dei volontari SCN
alla realizzazione ed efficacia dei progetti posti in essere dall’associazione, del
perseguimento degli obiettivi specifici previsti dal progetto “Vengo anch’io – II
edizione” per l’area progettazione e sviluppo. Tali attività saranno sovrintese dal
responsabile d’area, dai referenti territoriali e dal nucleo interno di valutazione.
Le azioni di monitoraggio saranno realizzate a partire dal secondo mese e per
tutta la durata dei dieci mesi successivi; le azioni di verifica finale saranno
svolte nell’ultimo mese del progetto SCN.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Di seguito specifichiamo le risorse umane dell'Associazione che saranno coinvolte
nell’espletamento delle attività del progetto di SCN “Vengo anch’io- II edizione”,
indicandone l’area di riferimento e la figura professionale.
AREA TERAPEUTICO RIABILITATIVA
n. 2 responsabili di comunità (uno per ciascuna sede), si occuperanno di coordinare
e supervisionare le attività i, ii, iii e v dell’area terapeutico riabilitativa sopra
descritte
n. 8 educatori professionali (4 per ciascuna sede), si occuperanno in particolare di
affiancare i volontari nelle attività ii e iv dell’area terapeutico riabilitativa sopra
descritte
n. 2 maestri di lavoro (1 per ciascuna sede) si occuperanno in particolare di
raccordarsi con i volontari per lo svolgimento delle attività ergoterapeutiche in cui
gli ospiti saranno coinvolto
n. 1 psicologo clinico parteciperà alle riunioni di équipe descritte nel punto iii
n. 1 coordinatore educativo si occuperà di monitorare e valutare i percorsi dei
singoli ospiti seguiti dai VSCN e delle attività realizzate dagli stessi VSCN
n. 1 supervisore – psicologo psicoterapeuta parteciperà alle riunioni d’équipe
n. 1 responsabile del personale si occupa di coordinare e verificare che il SCN
realizzato nelle strutture si raccordi al meglio con le altre risorse umane in forza
all’Associazione
n. 2 amministrativi (1 dipendente 1 collaboratore esterno) si occuperanno degli
aspetti amministrativi e contabili connessi al progetto
AREA PREVENZIONE
n. 1 psicologa psicoterapeuta con funzioni di responsabile d’area, si occuperà di
affiancare i VSCN nello svolgimento delle attività i, ii e v dell’area prevenzione
n. 1 psicologa con funzioni di referente territoriale dell’area, si occuperà di
affiancare il VSCN in tutte le attività dell’area prevenzione sul territorio lecchese, in
particolare monitorandone l’andamento
n. 6 operatori con diverse qualifiche, in prevalenza psicologi ed educatori
professionali, si occuperanno di affiancare i VSCN nella realizzazione delle attività
di prevenzione sul territorio lecchese
n. 1 avvocato, curerà il coordinamento del progetto SCN
n. 1 ingegnere gestionale, si occupa della parte amministrativa e gestionale di tutti i
progetti dell’Associazione
n. 1 segretaria, con funzioni di supporto al Gruppo progetti, si occupa inoltre degli
aspetti comunicativi e della gestione dei canali di comunicazione internet
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il coinvolgimento dei VSCN nelle attività previste dal progetto sarà orientato a
sviluppare una partecipazione attiva e collaborativa non solo nell’erogazione dei
servizi direttamente ai destinatari e beneficiari, ma anche nelle azioni di
programmazione, organizzazione e gestione delle attività stesse. In entrambe le aree
d’intervento, i volontari verranno introdotti nelle diverse attività gradualmente,
inizialmente in affiancamento agli operatori, e successivamente con una graduale
responsabilizzazione, in modo da renderlo sempre più autonomo (questo sempre
anche in funzione delle sue risorse e competenze).
Ciò, nelle nostre intenzioni, al fine di:
• favorire lo sviluppo nei volontari SCN di quelle competenze in uscita descritte
come competenze di contesto, di ruolo e tecnico specifiche,
• consentire l’acquisizione di una visione più di sistema e di un atteggiamento
consapevole e riflessivo,
• promuovere una continuità di esperienza nel mondo del sociale, della cura e
dell’assistenza a persone in condizioni di fragilità anche a conclusione del SCN.
Considerato il buon esito derivante dall'inserimento dei volontari all'interno delle
attività previste nelle annualità precedenti, con il presente progetto intendiamo
sistematizzare e valorizzare gli apprendimenti organizzativi maturati a riguardo,
direzionandoli verso maggiori sviluppi utili sia ai volontari stessi, che ai destinatari,
che alle strutture organizzative interessate (comunità e progetti). Coerentemente con
ciò e con l’impianto progettuale sopra descritto, i volontari SCN saranno coinvolti
nelle seguenti attività.
ATTIVITA' VOLONTARI NELL'AREA TERAPEUTICO RIABILITATIVA
• Partecipazione alle riunioni di gruppo realizzate all’interno della comunità e alla
gestione della vita comunitaria;
• partecipazione alla stesura dei progetti individualizzati;
• accompagnamento e sostegno delle persone inserite in struttura;
• accompagnamento e sostegno nel reinserimento lavorativo;
•
ideazione e attivazione di attività ludico-ricreative.
ATTIVITA' VOLONTARI NELL'AREA PREVENZIONE
•
•
•
•
9)
Partecipazione alle équipe del gruppo progetti Lecco
Elaborazione di materiali informativi, sistemi e linguaggi di comunicazione utili
ad intercettare e coinvolgere gli adolescenti e giovani destinatari dei progetti
Partecipazione agli incontri e alle attività di informazione e sensibilizzazione sui
singoli progetti
Partecipazione come operatori di supporto alle seguenti attività di prevenzione:
o uscite di prossimità nei contesti del divertimento serale e notturno
o uscite informative e di sensibilizzazione nei contesti del tempo libero,
nelle feste in piazza e nelle manifestazioni del territorio
o incontri nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dei territori
considerati
o partecipazione a gruppi di informazione e consulenza sul tema del
consumo di alcol e sostanze.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0
12) Numero posti con solo vitto:
2
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1.440
Monte ore annuale = 1.440. Monte ore settimanale obbligatorio = 30
6
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
•
Obblighi del Volontario: mantenere la riservatezza sulle persone, sui fatti e
circostanze di cui giunge a conoscenza nell’esercizio del SCN, in particolare a
riguardo degli ospiti delle strutture comunitarie con cui entra direttamente o
indirettamente a contatto.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Associazione
Comunità Il
Colico
Gabbiano
Onlus
Associazione
Comunità Il Caolozio
Gabbiano
corte
Onlus
Indirizzo
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
Villa Malpensata,
s.n.c.
Fraz. Olgiasca
6638
1
CAROLA 20.11.1 MLTCRL69S60
MOLTENI
969
B729S
Via Volta, 21 Villa Guagnellini
1868
1
GUIDO
10.11.1
GIANGRA
955
SSO
GNGGDU55A1
0C351H
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La sensibilizzazione al Servizio Civile Nazionale e la promozione del progetto
proposto dall’Associazione si articolerà nelle seguenti attività:
• comunicati stampa sulle principali testate giornalistiche locali in merito
all’approvazione del progetto di SCN dell’Associazione e all’avvio delle fasi di
selezione dei candidati;
• pubblicazione delle informative di aggiornamento sullo stato d’avanzamento del
progetto SCN (approvazione, obiettivi e finalità, selezione dei candidati,
svolgimento e conclusione del percorso) sui seguenti canali di comunicazione:
il sito internet dell’Associazione www.gabbianoonlus.it,
la
pagina
Facebook
dell’Associazione
www.facebook.com/pages/Associazione-Comunità-IL-GABBIANO-onlus,
il giornale del Gabbiano “Se me lo dicevi prima”, scaricabile dal sito
ufficiale de Il Gabbiano ed inviato in forma elettronica alle diverse realtà
della rete istituzionale e non dell’Associazione;
• promozione del SCN durante le attività formali ed informali di presentazione
delle attività associative realizzate dai referenti dell’Associazione nei diversi
contesti del territorio (scuole, Enti locali, Associazioni locali /Centri servizi di
promozione del volontariato, Manifestazioni di promozione sociale, Servizi
sociali e sanitari pubblici e privati, ecc.);
• incontri/conferenze di promozione e sensibilizzazione al Servizio Civile e al
volontariato realizzati nei territori coinvolti, in collaborazione con le agenzie
della rete (es. SOLEVOL).
Le attività di promozione e sensibilizzazione saranno programmate e realizzate in
collaborazione con i soggetti della rete di supporto al progetto e, nelle fasi
successive alla selezione dei candidati, vedranno la partecipazione degli stessi
volontari in qualità di testimoni ed operatori peer-to-peer per la sensibilizzazione al
valore del Servizio Civile Volontario presso le nuove generazioni.
TOTALE ORE DEDICATE ALLA PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
DEL SCN = 40
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
In conformità con quanto previsto dalla normativa specifica vigente, la selezione dei
candidati è effettuata dall’Associazione Il Gabbiano onlus in qualità di Ente che
realizza il progetto, secondo criteri autonomi di selezione di cui l’ente stesso si
impegnerà a dare adeguata pubblicità precedentemente alle prove selettive sul
proprio sito internet e tramite i più idonei canali di promozione e diffusione del
progetto di SCN tra quelli elencati al punto 17.
L’Associazione Il Gabbiano si impegnerà a verificare per ciascun candidato i
requisiti di partecipazione al bando previsti dalla normativa, ad accertare la
correttezza formale della domanda di partecipazione e comunicare all’interessato gli
eventuali motivi di esclusione.
MODALITA’ DI SELEZIONE
La selezione dei candidati avverrà per titoli, curriculum vitae e colloquio.
I candidati ammessi alla selezione saranno contattati e informati delle date dei
rispettivi colloqui di selezione.
Il processo di selezione sarà sovrinteso da un Nucleo di selezione costituito dalla
dott.ssa Patrizia De Filippi, psicologa, psicoterapeuta, Responsabile dell’Area
Progettazione e Sviluppo dell’Associazione coadiuvata dalle seguenti altre figure:
dott. Francesco Bellosi Coordinatore educativo dell’Associazione, dott.
Massimiliano Pirovano Responsabile del Personale, dott.sa Bruna Dighera
14
Psicologa-psicoterapeuta Responsabile dell’Area Formazione, dott.sa Sofia Muccio
Avvocato componente del Nucleo interno di valutazione descritto al punto 20.
CRITERI DI SELEZIONE
I principali elementi di valutazione presi in considerazione riguardano:
• i titoli di studio e professionali posseduti,
• le esperienze e conoscenze documentate nel curriculum vitae coerenti con le
attività proposte dal progetto SCN “Vengo anch’io – II Edizione”,
• altre esperienze e conoscenze documentate,
• le motivazioni, le aspettative, gli obiettivi di formazione personale e di
cittadinanza attiva che il singolo candidato associa alla partecipazione allo
specifico progetto di SCN “Vengo anch’io – II Edizione”,
• il possesso da parte del candidato dei requisiti aggiuntivi descritti al punto 22.
Per ciascuno di tali elementi, sono previsti i seguenti criteri di selezione e i
corrispettivi punteggi attribuibili.
IL PUNTEGGIO TOTALE RAGGIUNGIBILE E’ DI 110 PUNTI.
TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI (MASSIMO 12 PUNTI)
Laurea di secondo livello (quinquennale) attinente progetto = punti 8 ;
Laurea di secondo livello (quinquennale) non attinente al progetto = punti 7;
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 7;
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 6;
Diploma attinente progetto = punti 6;
Diploma non attinente progetto = punti 5;
Frequenza scuola media superiore = fino a 4 punti
Titoli professionali attinenti al progetto = fino a punti 4
Titoli professionali non attinenti al progetto = fino a punti 3
ESPERIENZE E CONOSCENZE DOCUMENTATE DAL C.V. (MASSIMO 36
PUNTI)
Esperienze maturate nell’ultimo triennio nell’ambito d’intervento del progetto
presso l’Associazione comunità Il Gabbiano Onlus = max 12 punti (1 punto per ogni
trimestre di esperienza maturato).
Esperienze maturate nell’ultimo triennio nell’ambito d’intervento del progetto
presso Enti terzi = max 9 punti (0,75 punti per ogni trimestre di esperienza
maturato).
Esperienze maturate nell’ultimo triennio presso l’Associazione comunità Il
Gabbiano Onlus o presso Enti terzi in ambiti di assistenza alle persone diversi da
quelli del progetto = max 6 punti (0,50 punti per ogni trimestre di esperienza
maturato).
Partecipazione nell’ultimo triennio a corsi e seminari coerenti con gli ambiti di
attività del progetto = max 9 punti
MOTIVAZIONE, ASPETTATIVE ED OBIETTIVI PERSONALI EMERSI DAL
COLLOQUIO (MASSIMO 50 PUNTI)
15
Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario:
(max 10 punti)
Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto:
(max 10 punti)
Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità
previste dal progetto: (max 10 punti)
Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto:
(max 10 punti)
Disponibilità/Interesse alla continuazione delle attività al termine del servizio:
(max 10 punti)
POSSESSO DEI REQUISITI AGGIUNTIVI RICHIESTI (MASSIMO 12 PUNTI)
Interesse e motivazione nell’ambito degli interventi sul disagio e la devianza = max
3 punti (0 assenti, 1 scarsi, 2 buoni, 3 ottimi)
Disponibilità al lavoro di gruppo = max 3 punti (0 assente, 1 scarsa, 2 buona, 3
ottima)
Disponibilità a spostamenti sul territorio di pertinenza del progetto = max 3 punti (0
assente, 1 scarsa, 2 buona, 3 ottima)
Flessibilità dell’orario di servizio in ragione delle attività ed iniziative in corso =
max 3 punti (0 assente, 1 scarsa, 2 buona, 3 ottima).
Data la specificità delle attività proposte in seno al progetto, i candidati che sulla
voce “possesso dei requisiti aggiuntivi richiesti” totalizzeranno un punteggio pari a
zero (punteggio = 0) non saranno positivamente selezionati. Ciò in quanto essi –
seppure in possesso dei titoli, delle esperienze e conoscenze e motivazioni
necessarie – risulterebbero difficilmente impiegabili nelle attività progettuali
previste, con grave danno per l’efficacia del progetto stesso, per la ricaduta
organizzativa, per la significatività dell’esperienza di SCN degli stessi volontari e,
non da ultimo, per il beneficio dei destinatari diretti.
Successivamente allo svolgimento dei colloqui, il Nucleo di selezione effettuerà le
valutazioni necessarie all’individuazione dei volontari SCN per l’anno 2013,
tenendo conto dei punteggi attribuiti ai diversi criteri. I volontari selezionati saranno
avvisati dell’esito positivo del colloquio e ad essi sarà comunicata la prima data di
convocazione successiva all’approvazione della selezione e alla pubblicazione
ufficiale degli esiti.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
NESSUNO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Nucleo interno di monitoraggio e valutazione:
Il processo di monitoraggio in itinere e di valutazione finale sarà realizzato in modo
autonomo e sovrinteso da un nucleo interno di valutazione così costituito:
16
Responsabile:
dott.ssa Patrizia De Filippi, psicologa, psicoterapeuta, Responsabile dell’Area
Progettazione e Sviluppo dell’Associazione
Operatori:
dott.sa Sofia Muccio, Avvocato, Consulente dell’Associazione
i 2 O.L.P. di progetto
-
Metodologie e Strumenti previsti:
Coerentemente con la logica di gestione dei processi di qualità, che costituisce la
linea guida dell’organizzazione e del funzionamento dei servizi e dei progetti
dell’Associazione, anche il progetto qui presentato sarà monitorato in tutte le sue
fasi di svolgimento e sarà valutato alla sua conclusione.
Tale processo di valutazione in itinere e finale sarà sovrinteso dal nucleo interno di
valutazione in una logica di collaborazione con i Volontari, le Strutture presso cui
svolgeranno servizio e i destinatari diretti delle attività da essi realizzate. Esso sarà
condiviso nei suoi aspetti salienti con la rete e la comunità territoriale attraverso le
azioni previste dal piano di sensibilizzazione e promozione descritto al punto 17.
Gli strumenti qualitativi di monitoraggio e valutazione previsti sono i seguenti:
Incontri individuali e di gruppo
Questionari di gradimento e apprendimento
Report intermedio di monitoraggio e report conclusivo di verifica finale
Gli strumenti saranno differentemente utilizzati, secondo le modalità descritte nel
piano seguente.
Piano di monitoraggio:
Durante il progetto, saranno realizzate le seguenti attività di monitoraggio:
Incontri individuali di monitoraggio
• Incontri periodici di monitoraggio e verifica con gli O.L.P. delle singole
strutture.
• Incontri trimestrali con la dott.sa Sofia Muccio – Operatrice del monitoraggio –
finalizzati a valutare: a) l’andamento del progetto nelle diverse fasi della sua
attuazione, b) la partecipazione ai corsi di formazione previsti, c) l’esito
conclusivo del progetto in riferimento agli obiettivi iniziali, alla qualità
dell’esperienza, al gradimento da parte dei volontari del SCN e dei destinatari
diretti delle attività da essi erogate.
• Incontri quadrimestrali o al bisogno con la dott.sa Patrizia De Filippi Responsabile del monitoraggio - al fine di valutare le risorse, le criticità ed
eventuali difficoltà incontrate nel corso dello svolgimento del SCN e per cocostruire, in connessione con i Responsabili delle strutture presso cui i Volontari
prestano servizio, azioni correttive utili al superamento delle criticità incontrate
e/o alla valorizzazione delle risorse messe in campo. L’incontro individuale del
terzo quadrimestre si configurerà come colloquio conclusivo di valutazione
finale dell’esperienza effettuata.
Questionari di gradimento e apprendimento
Per le attività formative, saranno utilizzati questionari finali di soddisfazione e di
valutazione dell’apprendimento. Gli esiti di tali questionari saranno oggetto di
condivisione tra il Volontario e l’operatore del monitoraggio, nel corso degli
incontri trimestrali di valutazione sopra descritti.
Incontro finale di gruppo
A conclusione del progetto, sarà svolto un incontro con tutti i Volontari del SCN per
una valutazione finale dell’esperienza effettuata.
Redazione di un report di monitoraggio e verifica
Il Responsabile e gli operatori del monitoraggio redigeranno un report semestrale di
17
monitoraggio del progetto in corso e un report finale di verifica.
I report riguarderanno i seguenti aspetti: andamento generale del progetto,
andamento personalizzato dei singoli percorsi di SCN, verifica dei percorsi
formativi e del profilo di competenze in uscita, criticità e risorse incontrate, azioni
correttive apportate o da apportare.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
NESSUNO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
•
•
•
•
Interesse e motivazione nell’ambito degli interventi sul disagio e la devianza
Disponibilità al lavoro di gruppo
Disponibilità a spostamenti sul territorio di pertinenza del progetto (i costi sono
a carico dell’Associazione)
Flessibilità dell’orario di servizio in ragione delle attività ed iniziative in corso.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Di seguito si elencano i costi che l'Associazione dovrà sostenere per la realizzazione
del progetto, si evidenziano esclusivamente i costi aggiuntivi rispetto a quelli relativi
alle normali attività dell'ente.
1. Spese relative alla formazione specifica dei volontari: personale interno ed
esterno e materiale di consumo. 900 euro
2. spese per attività supplementari di accompagnamento sul territorio 1.400
euro
3. spese per attività supplementari ricreative sul territorio 1.000
4. costi supplementari di monitoraggio e valutazione progetto 600 euro
5. costi vitto volontari SCN: 800 euro
Totale risorse finanziarie aggiuntive per al realizzazione del progetto 4.700,00 euro
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
SOLEVOL: Centro di Servizi per il Volontariato di Lecco e provincia. Il contributo
del SOLEVOL sarà rilevante in fase di pubblicizzazione dell’iniziativa ai giovani
candidati e nella realizzazione delle attività di sensibilizzazione e promozione del
SCN previste al punto 17.
C.R.A.M.S.: Centro di Ricerca Arte Musica e Spettacolo. Il contributo del CRAMS
sarà importante nella realizzazione delle attività culturali e ricreative previste dal
progetto, in cui i VSCN saranno direttamente impegnati sia nell’Area terapeuticoriabilitativa che nell’Area prevenzione.
ACCOGLIENZA E LAVORO: Cooperativa sociale. Il Contributo della
Cooperativa sarà rilevante nella realizzazione delle attività del VSCN nell’ambito
del progetto Re-Start di cui la cooperativa è partner.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
18
Per la realizzazione di tutte le attività previste dal progetto, sia quelle finalizzate alla
formazione dei Volontari del SCN che quelle direttamente rivolte all’utenza,
l’Associazione Comunità Il Gabbiano impegnerà le seguenti risorse:
• Strumenti informatici: computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, accesso a
internet, telefono;
• Spazi per la realizzazione delle attività ludiche e ricreative;
• Spazi per la realizzazione delle attività formative;
• Materiale didattico per la formazione specifica
• Spazi degli uffici dell’Area progettazione e sviluppo per lo svolgimento delle
riunioni e delle équipe specifiche;
• Automezzi per l’accompagnamento degli utenti e per la realizzazione delle
attività previste dal progetto;
• Materiale bibliografico specifico: libri, riviste, dispense riguardanti l’area e
l’ambito d’intervento del progetto.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
L’Associazione ha stipulato convenzioni per il riconoscimenti dei Crediti Formativi
Universitari con le seguenti Università, in base alle nuove norme regionali vigenti :
• Università Cattolica di Milano
• Università degli Studi di Bergamo.
L’Associazione è inoltre riconosciuta come provider E.C.M. (Educazione Continua
in Medicina) Riconoscimento avvenuto il 17.05.2005 dal Ministero della Salute.
(*si allegano le rispettive convenzioni)
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
L’Associazione ha stipulato convenzioni per i tirocini formativi con le seguenti
Università, in base alle nuove norme regionali vigenti :
• Università Statale Milano Bicocca
• Università degli Studi di Bergamo.
Inoltre, è stata attivata una convenzione con Istituto Medea dell’Assoc. La nostra
Famiglia per studenti del corso di laurea in educazione professionale.
L’Associazione ha infine stipulato convenzioni per i tirocini formativi di
specializzazione in psicoterapia con:
•
la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva di Milano
denominata “Studi Cognitivi”
•
la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicanalisi della
relazione denominata SIPRE (Società Italiana di Psicoanalisi della
Relazione) di Milano
•
La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-relazionale di
Milano denominata Centro Milanese di Terapia della Famiglia.
(*si allegano le rispettive convenzioni)
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
19
Partecipazione ai corsi di formazione:
• attestato di partecipazione rilasciato dall’Associazione relativo alla formazione
specifica svolta all’interno del Gabbiano (per ciascun modulo sarà rilasciato un
attestato specifico)
• crediti E.C.M. qualora i volontari appartenessero a categorie professionali che
necessitano di effettuare una formazione continua, accreditata e riconosciuta.
Partecipazione al progetto:
• sviluppo di competenze nell’area terapeutico-riabilitativa:
o conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento generale delle
comunità residenziali per tossicodipendenti,
o abilità di accoglienza ed ascolto empatico dell’altro,
o abilità di osservazione e gestione delle dinamiche relazionali e di gruppo
all’interno dei contesti comunitari,
o abilità di organizzazione e gestione di attività ludiche e ricreative in
contesti educativi e terapeutici;
• sviluppo di competenze nell’area prevenzione:
o conoscenza dei principi base della progettazione in ambito sociale,
o conoscenza dei principi e delle linee guida per la prevenzione generale,
indicata e specifica delle dipendenze patologiche
o conoscenza delle principali reti istituzionali e non con cui l’Associazione
opera,
o capacità di analisi dei bisogni, dei fenomeni e dei contesti,
o capacità di elaborare un progetto d’intervento nell’area della prevenzione
delle dipendenze;
• sviluppo di competenze trasversali:
o conoscenza del contesto organizzativo di svolgimento del SCN (struttura,
ruoli, funzioni, assetti, reti),
o capacità di assumersi le responsabilità connesse al proprio ruolo e
rispondere delle proprie azioni,
o capacità di attivare processi di riflessione critica sul proprio operato e la
propria esperienza,
o capacità di lavorare in équipe con atteggiamento collaborativo,
o capacità di elaborare un piano personalizzato di analisi dei propri bisogni
formativi e di effettuare un bilancio delle competenze acquisite a
conclusione dell’esperienza di SCN.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Caritas Ambrosiana via S. Bernardino n. 4 – 20122 - Milano
30) Modalità di attuazione:
In base al programma formativo della CARITAS ITALIANA – Ente Diocesi,
Caritas Ambrosiana - Ente accreditato di 1’ classe per la formazione rivolta a i
volontari del servizio civile. La Caritas Ambrosiana, per rispondere alle
sollecitazioni pervenute da molti Enti di servizio civile, affinché si attivino percorsi
formativi capaci di rispondere alle richieste dell'UNSC, organizzerà corsi di
formazione rivolti ai volontari in Servizio Civile in servizio presso gli enti presenti
sul territorio lombardo.
Il percorso formativo è stato programmato a partire dall’esperienza maturata in
questi anni dalla Caritas Ambrosiana nell’ambito della formazione prima degli
20
obiettori di coscienza e ora dei giovani in servizio civile. É in questa prospettiva che
si pone il percorso formativo, che Caritas Ambrosiana vuole offrire agli Enti che lo
richiedano, con un percorso di 43 ore, suddiviso in 8 incontri, nei quali gli itinerari,
differenziati e strutturati con modalità di ascolto, di partecipazione, di interattività e
di confronto, aiuteranno i giovani a prendere coscienza del valore e a riflettere sul
significato di questo tempo, dedicato alla “difesa (con mezzi ed attività non militari)
della Patria”. Filo conduttore sono e saranno alcuni passi della Costituzione
repubblicana, testo e patto fondamentale di autoriconoscimento e di appartenenza
dei cittadini del nostro Paese: luogo ove si ricomprendono e si ricompongono, in
unitarietà di intenti, di reciprocità tra doveri e diritti, in un rinnovato consenso etico
e civile, responsabilità, solidarietà, sussidiarietà, diritti di cittadinanza e cittadinanza
dei diritti. Riferimento per il percorso sono le nuove “Linee guida per la formazione
generale“ pubblicate dall’UNSC nello scorso mese di luglio del 2013. A partire da
queste sono state definite le tematiche che verranno affrontate con i giovani.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
CARITAS ITALIANA codice NZ01752
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
21
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi sono riassumibili nel:
1. favorire conoscenza e confronto con altri giovani che operano in servizi omologhi
e/o analoghi e/o differenziati, per la crescita di una corretta e matura coscienza
civica;
2. favorire conoscenza e confronto sull’evoluzione del concetto di difesa della Patria
(art. 11 e 52 Cost.), nell’ottica della promozione sociale e della protezione civile;
3. favorire conoscenza e confronto sui temi della pace, del ripudio della guerra come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali (art. 11 cost.), della promozione della giustizia, della
difesa dei diritti umani;
4. favorire conoscenza e confronto delle prospettive di politica sociale, di
organizzazione dei servizi alla persona, di protezione civile, di politiche culturali e
ambientali, a partire dalle singole e personali esperienze di servizio civile;
5. favorire conoscenza e confronto sulla globalizzazione e sulle implicanze, dentro
l’orizzonte economico e finanziario, per i percorsi della solidarietà, che pure evoca e
invoca globalizzazione;
6. favorire conoscenza e confronto sulle prospettive di costruzione e costituzione di
una propria identità, a partire dall’incontro con le differenziate fragilità esistenziali;
7. favorire conoscenza e confronto sulle dimensioni istitutive e costitutive della
condizione giovanile, anche in ordine ai rischi del moltiplicarsi delle forme di
disagio personale, sociale e spesso esistenziale;
8. favorire conoscenza e confronto sui principi fondamentali del patto costituzionale,
con particolare riferimento ai rapporti civili, ai rapporti etico-sociali, ai rapporti
economici, ai rapporti politici;
9. favorire conoscenza e confronto sulla virtuosa crescita di un buon rapporto con se
stessi (identità), con la realtà (esperienza), con gli altri (relazione interpersonale),
proprio a partire dall’esperienza del servizio civile;
10. favorire conoscenza e confronto di possibili ambiti di sviluppo e di continuazione
(professionale e/o volontaria) dell’esperienza del servizio civile, come
testimonianza e implementazione personale e personalizzata dell’inderogabile
dovere di solidarietà.
FORMATORI
Il percorso è progettato e coordinato da formatori accreditati di Caritas Ambrosiana. Per
garantire una gestione coordinata e dare una continuità formativa, sarà prevista la
presenza di un coordinatore d’aula in tutti gli incontri. Saranno invitati alcuni esperti a
seconda delle tematiche trattate.
METODOLOGIE E STRUMENTI
Con i partecipanti verrà definito un “Patto Formativo” per cui la frequenza è
obbligatoria a tutto il percorso. Attività interattive e coinvolgenti, brainstorming, lavori
di gruppo, simulazioni, giochi di ruolo, testimonianze, favorendo la circolarità delle
esperienze, la comunicazione e l’ascolto. Saranno distribuite brevi dispense, riferimenti
bibliografici, sitografie e testimonianze scritte per approfondimenti.
33) Contenuti della formazione:
1. Servizio civile: io, persona e cittadino. Cittadinanza delle solidarietà
I fondamenti giuridici e le regole del Servizio Civile
Obiettivo: durante questo modulo vengono indicati ai/lle giovani i principi
giuridici e costituzionali (art. 11 e 52 cost. e simili) da cui discende il servizio civile
e i riferimenti normativi da cui dipende il loro servizio (legge 64/01, decreto
legislativo 77/02, circolare applicative)
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3; Macro
area 3 – moduli 3.4
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense,
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Durata: 4 ore e mezza
2. Servizio civile: io con l’ente
Dove e con chi farò il mio servizio
Obiettivo: fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si
troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente
accreditato.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.1
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense
Durata: 4 ore e mezza
3. Servizio civile: io con (gli) altri. Perché?
Le mie aspettative dal servizio
Obiettivo: attraverso animazione e dinamiche di gruppo i/le giovani vengono
stimolati a interrogarsi sulle loro motivazioni, a esplicitare aspettative e desideri
inerenti il servizio, all’acquisizione soggettiva dell’esperienza che hanno iniziato a
vivere. Diventa occasione anche per lavorare sulla identità del gruppo e su come
lavorare in gruppo.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.1- Macro area 3
– moduli 3.1
Metodo: Lavori di gruppo, role playing
Durata: 8 ore
4. Servizio civile: io con (gli) altri. Dove?
Gli attori del servizio civile e la Carta Etica del Servizio Civile
Obiettivo: accompagnare i giovani ad entrare nel sistema servizio civile presentato
i diversi attori che a questo sistema partecipano: le istituzioni (Stato UNSC,
Regioni), gli enti, i giovani. Andando a definire le relazioni che si istaurano tra essi.
Approfondimento della Carta Etica del Servizio Civile.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.4 - Macro area
3 – moduli 3.3 -3.4
Metodo: Lavori di gruppo, role playing
Durata: 4 ore e mezza
5. Servizio civile: gli altri con me. Come?
Il Servizio Civile in rapporto alla progettazione
Obiettivo: in questo modulo si affronteranno tematiche ed aspetti relativi al
progettare (caratteristiche, fasi, tecniche). Partendo dalla definizione di “progetto”, i
volontari saranno chiamati ad una lettura critica del proprio progetto di servizio
civile e successivamente ad una simulazione vera e propria di progettazione.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.2
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense,
Durata: 8 ore
6. Servizio civile: dalla globalizzazione alle globalizzazioni
La pace e la non violenza
Obiettivo: partendo dall’analisi di alcune dinamiche del tempo presente,
essenzialmente la globalizzazione, e da alcuni eventi significativi del nostro tempo,
i/le giovani vengono aiutati a cogliere le ricadute nella collettività del proprio agire,
in termini di solidarietà e condivisione. Attenzione viene posta anche ad un’attenta
riflessione sul valore della non violenza, sulla difesa dei diritti umani, sulla
promozione della giustizia e sulla pace.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3 Macro
area 3 – moduli 3.5
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, utilizzo strumentazione
multimediale
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Durata: 4 ore e mezza
7. Servizio civile: io e tutti gli altri: dalla difesa alla promozione dell’aiuto e delle
tutele
La relazione d’aiuto
Obiettivo: a partire dalle esperienze concrete dei servizi ai giovani vengono forniti
spunti di riflessione e indicazioni circa la relazione d’aiuto.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, lavori di gruppo
Durata: 4 ore e mezza
8. Servizio civile: gli altri con me nella città
Il Servizio Civile scuola di cittadinanza
Obiettivo: Si approfondiranno i concetti di cittadinanza attiva e di responsabilità
sociale, a partire dal possibile incontro con testimoni che operano nella società.
Essendo anche il modulo conclusivo si vuole verificare il percorso formativo
compiuto, per cogliere le acquisizioni e le consapevolezze assunte dai giovani
rispetto alla loro esperienza di servizio civile.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2 – 2.3 – 2.4
Metodo: Lavori di gruppo, questionario d’uscita e di valutazione
Durata: 4 ore e mezza
34) Durata:
43 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Olgiasca di Colico (LC) – Località Villa Malpensata s.n.c.
Calolziocorte (LC) - Villa Guagnellini, Via Volta n. 21
36) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’Ente, realizzata a cura del Settore Formazione dell’Associazione
Comunità Il Gabbiano Onlus
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
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Francesco Bellosi, nato a Isola Comacina (CO) il 09/09/1948
Bruna Dighera, nata a Ivrea (TO) il 17/04/1962
Patrizia De Filippi, nata a Torino (TO) il 07/06/67
Sofia Bianca Maria Muccio, nata a Milano il 09.05.1977
Marco Bellotto, nato a Torino (TO) il 12/12/1965
Cristina Copes nata a Morbegno (SO) il 15/12/1973
Stefania Del Giorgio nata a Chiavenna (SO) il 24/05/1972
Tiziana Mannello nata a Catanzaro il 23/06/1980
Aurelie Potier nata in Belgio il 01/03/1981
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
1. Francesco Bellosi: Laurea in filosofia, Direttore Educativo del Gabbiano dal
2005
2. Bruna Dighera: Psicologa, Psicoterapeuta, dirigente di struttura semplice per le
attività socio sanitarie integrate distrettuali e psicologa presso il Servizio
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Dipendenze dell' A.S.L. di Sondrio distretto di Chiavenna, svolge attività
didattica e di tutoring presso l'Università degli Studi di Bergamo, facoltà di
Lettere e Filosofia corsi di laurea in Scienze dell'Educazione e Psicologia. È
Responsabile dell’Area Attività Psicologiche e Formative dell’Associazione.
Patrizia de Filippi: Psicologa, Psicoterapeuta, è Responsabile dell’Area
progettazione e sviluppo del Gabbiano e membro dell’Area Attività Psicologiche
e Formative dell’Associazione.
Sofia Bianca Maria Muccio, Avvocato e Consulente dell’Associazione.
Coordina i progetti di Servizio Civile dell’Associazione e cura i rapporti con i
referenti istituzionali del mondo del volontariato nel territorio di Lecco.
Marco Bellotto: psicologo psicoterapeuta, lavora come psicologo clinico presso
le comunità del Gabbiano dal 2003. Fa parte dell’Area Attività Psicologiche e
Formative dell’Associazione.
Cristina Copes: è Assistente Sociale presso il Gabbiano dal 1996, si occupa di
gestire gli aspetti legali degli ospiti, ha contatti con le Carceri e i gli U.E.P.E.
della Lombardia.
Stefania Del Giorgio: Educatrice professionale, Responsabile di comunità dal
1997, attualmente fa parte dell’Area progettazione e sviluppo dell’Associazione
in qualità di Referente territoriale per la provincia di Sondrio, è O.L.P. dal 2007
Tiziana Mannello: è psicologa e mediatrice dei conflitti, collabora dal 2009 con
il Gabbiano in qualità di consulente dell’Area progettazione e sviluppo,
attualmente Referente territoriale per la provincia di Lodi.
Aurelie Potier, è psicologa dell’Area progettazione e sviluppo
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
APPROCCIO FORMATIVO COSTRUZIONISTA
Le attività formative specifiche proposte dall’Associazione sono progettate e
realizzate secondo una metodologia formativa costruzionista, attenta ai processi
formativi attivati oltreché ai contenuti proposti.
Questa metodologia è coerente con l’approccio formativo utilizzato dall’Area delle
Attività Psicologiche e formative dell’Associazione, a cui fanno capo la
progettazione, realizzazione e valutazione di tutte le attività formative del Gabbiano,
comprese quelle rivolte ai volontari del Servizio Civile Nazionale.
Si tratta di un approccio che: a) tende a responsabilizzare il volontario rispetto al
proprio percorso di apprendimento, ponendolo al centro del proprio processo
formativo; b) favorisce lo sviluppo di una conoscenza “situata”, cioè strettamente
collegata al contesto in cui viene appresa e successivamente applicata; c) riconosce
nel gruppo di formazione il contesto d’elezione per l’elaborazione di una
conoscenza e di una competenza originata dalla collaborazione e negoziazione
sociale.
METODI E TECNICHE
Coerentemente con l’approccio costruzionista, la metodologia adottata per i corsi di
formazione rivolti ai Volontari SCN integrerà sia attività formative tradizionali
d’aula, sia attività formative “di training on the job” calate nei contesti operativi.
Ciò al fine di promuovere le competenze in uscita, sia nei termini di conoscenze
acquisite, sia nei termini di abilità di lettura ed analisi dei contesti operativi.
Le tecniche formative utilizzate prevedranno: a) discussioni guidate con i formatori
esperti sui vari temi previsti nei moduli formativi, per la condivisione di
informazioni e lo sviluppo di conoscenze; b) tecniche attive quali lavori di gruppo,
simulazioni, role palyng e giochi di problem solving, per lo sviluppo di abilità
specifiche nelle aree terapeutico-riabilitativa e di progettazione e sviluppo; c)
attività di analisi della pratica e di supervisione sul campo, per lo sviluppo delle
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competenze auto-riflessive e trasversali.
FINALITA’ E OBIETTIVI FORMATIVI
Il percorso formativo specifico è finalizzato a sviluppare nei partecipanti
competenze di contesto, di ruolo e specifiche coerenti con l’area d’intervento, gli
ambiti e le azioni progettuali.
Tali competenze si declinano in obiettivi formativi specifici secondo le diverse aree
di attività in cui i volontari saranno impiegati. In particolare:
•
Nell’area terapeutico-riabilitativa:
o conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento generale delle comunità
residenziali per tossicodipendenti,
o capacità di stendere un progetto educativo personalizzato e monitorarne
l’andamento,
o abilità di accoglienza ed ascolto empatico dell’altro,
o abilità di osservazione e gestione delle dinamiche relazionali e di gruppo;
• Nell’area prevenzione:
o conoscenza dei principi base della progettazione in ambito sociale,
o conoscenza dei principi e delle linee guida per la prevenzione, la riduzione
del danno e il trattamento delle dipendenze patologiche,
o conoscenza delle principali reti con cui l’Associazione opera,
o capacità di elaborare un progetto d’intervento o formazione nell’area
dipendenze.
Particolare attenzione, inoltre, sarà riservata allo sviluppo delle seguenti
competenze trasversali:
o conoscenza del contesto organizzativo di svolgimento del SCN,
o capacità di assumersi le responsabilità connesse al proprio ruolo e rispondere
delle proprie azioni,
o capacità di attivare processi di riflessione critica sul proprio operato e la
propria esperienza,
o capacità di lavorare in équipe con atteggiamento collaborativo.
40) Contenuti della formazione:
I MODULO
Il contesto comunitario e il lavoro educativo nell’ambito delle tossicodipendenze
Totale ore: 28
Docenti: dott. Francesco Bellosi, dott.sa Bruna Dighera, dott.sa Patrizia De Filippi
Principali argomenti trattati:
•
Comunità d’accoglienza e percorsi terapeutici nell’area delle tossicodipendenze
•
I servizi coinvolti e il loro ruolo: il Ser.D., il privato sociale, ruoli, compiti e
mandati istituzionali
•
La mission e la struttura organizzativa del Gabbiano;
•
Il lavoro educativo con il singolo e con il gruppo
•
La co-costruzione del progetto educativo dall’accoglienza alla costruzione del
progetto
•
La gestione dei conflitti e dell’aggressività in comunità con i singoli e con il
gruppo
•
I sentimenti di frustrazione, burn out, rabbia, impotenza: quando l’operatore
fatica a lavorare in comunità;
•
La cultura delle competenze e dello sviluppo dell’”empowerment”.
II MODULO
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Rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile in contesti
comunitari
Totale ore: 8
Docenti: dott. Francesco Bellosi, dott.sa Cristina Copes
Principali argomenti trattati:
• Rischi per la sicurezza e la salute nelle comunità d’accoglienza
• La tutela della salute e sicurezza degli ospiti e dei lavoratori: le normative
vigenti
• Le misure e le attività di protezione e prevenzione attuate dall’Associazione eni
contesti comunitari
• Procedure che riguardano il pronto soccorso e la azioni antincendio
• I nominativi dei lavoratori incaricati dei compiti speciali (antincendio, pronto
soccorso, gestione delle emergenze in genere)
III MODULO
Il consumo di alcol e droghe nelle nuove generazioni: percorsi di prevenzione e
riduzione dei rischi
Totale ore: 16
Docenti: dott.sa Patrizia De Filippi, dott. Marco Bellotto, dott.sa Tiziana Mannello
Principali argomenti trattati:
• Fenomenologia dei nuovi consumi di alcol e droghe
• Prevenzione generale, selettiva ed indicata: definizioni, target ed azioni
• Linee guida internazionali, nazionali e regionali in materia di prevenzione delle
dipendenze
• I contesti della prevenzione: la famiglia, la scuola, il tempo libero, il gruppo dei
pari, la comunità
• Azioni preventive in adolescenza: tipologie e strategie di attuazione
• Psicologia sociale dell’adolescenza: compiti di sviluppo, fattori di rischio e
protezione, resilienza e abilità di coping
IV MODULO
Progettazione e sviluppo degli intereventi di prevenzione sul territorio
Totale ore: 16
Docenti: dott.sa Patrizia De Filippi, dott.sa Tiziana Mannello, dott.sa Aurélie Potier
Principali argomenti trattati:
Dall’idea al progetto: le fasi del processo di progettazione
Analisi dei bisogni, dei contesti e dei fenomeni: metodologie e tecniche
Lo sviluppo di un piano strategico per la progettazione
La progettazione partecipata: reti collaborative per lo sviluppo sociale
Valutazione in itinere e finale: dal processo al risultato
V MODULO
Percorsi vincolati: lavorare con ospiti di comunità con vincoli giuridici
Totale ore: 16
Docenti: dott. Francesco Bellosi, dott.sa Cristina Copes, dott.sa Stefania Del
Giorgio
Principali argomenti trattati:
I percorsi giudiziari in ambito penale adulti e minori: possibili traiettorie di arrivo
degli ospiti delle comunità
La normativa di riferimento nell'ambito delle dipendenze (D.P.R. 309/'90)
Misure cautelari e pene alternative alla detenzione
Piccoli gulag: carcere e comunità
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I servizi coinvolti nella a presa in carico dell'utente con misure alternative alla pena
La norma, l’aiuto e il controllo nell’intervento sulle dipendenze
Verso il territorio e l’uscita dai percorsi giudiziari: progetti di reinserimento sociale
e lavorativo
41) Durata:
84
28
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
MONITORAGGIO
Le attività formative specifiche previste dal progetto SCN rientrano nella
programmazione dell’Area formazione dell’Associazione, dotata di propri processi
per la raccolta dei bisogni formativi e la verifica del soddisfacimento degli stessi e
supervisionata dalla Responsabile d’Area.
ANALISI DELLE COMPETENZE IN ENTRATA
All’inizio dei percorsi formativi specifici, ai volontari sarà somministrata
un'intervista semi-strutturata finalizzata a sondare le conoscenze specifiche e le
competenze in entrata.
MONITORAGGIO IN ITINERE
Durante la frequenza dei percorsi formativi proposti, sarà effettuata una valutazione
sia degli apprendimenti maturati che del grado di soddisfazione rispetto
all’esperienza formativa. Ciò attraverso:
• la richiesta a ogni corsista di un piccolo report degli incontri;
• la somministrazione di un questionario di gradimento a ogni fine modulo.
VALUTAZIONE FINALE
A conclusione dell’esperienza formativa, sarà oggetto di verifica il raggiungimento
delle finalità ed obiettivi formativi preventivati oltreché la qualità complessiva della
formazione ricevuta. A tal fine, sono previsti:
• la somministrazione di un questionario di gradimento complessivo;
• un questionario di auto-valutazione.
Indicatori generali per valutare l’esito della formazione:
•
partecipazione dei volontari a tutte le giornate formative organizzate;
•
risultati dei questionari di soddisfazione e auto-valutazione;
•
esito e andamento della valutazione finale fatta in gruppo;
•
gradimento del corso da parte degli allievi.
Colico, 24/07/2014
Il Responsabile Legale dell’ente
Roberto Sardano
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