di folco paola

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di folco paola
ISTITUTO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE
Via Ateneo Salesiano, 81 - 00139 RO M A
Carissime sorelle,
nella mattinata dell’11 marzo 2014 dall’Ospedale “Umberto I” di Roma, il Signore ha chiamato
improvvisamente alla pienezza della vita la nostra cara sorella,
Suor Paola DI FOLCO
Nata a Rocca d’Arce (Frosinone) il 18 aprile 1947
Professa a Castelgandolfo (Roma) il 5 agosto 1971
Appartenente alla Casa generalizia – Roma
Da appena un mese suor Paola aveva lasciato la comunità della Casa generalizia, dove aveva lavorato
per circa trent’anni, per far parte della Casa “Madonna del Divino Amore“ di Roma via Dalmazia. Quel
giorno, nel salutarla, una sorella si sentì dire da lei stessa: «Sono serena, mi sento avvolta dall’abbraccio di
Dio!». Ora la pensiamo per sempre in questo abbraccio d’amore, felice di avere non solo creduto in Lui, ma
anche sofferto per Lui.
Suor Paola proveniva da una famiglia di radicati principi cristiani e dove fin da piccola ha respirato
“aria salesiana”: il papà, impiegato alla Snia Viscosa, e la mamma casalinga erano Salesiani Cooperatori.
Avevano promesso a Maria Ausiliatrice che la prima figlia sarebbe stata affidata alla sua speciale
protezione. Con le due sorelle e un fratello, Paola crebbe in un clima di affetto e di serenità. Quando
si
trasferirono a Colleferro, poté frequentare molto presto l’oratorio delle FMA dove restò attirata dallo spirito
di don Bosco. Fin dall’adolescenza condivise con le suore il carisma salesiano come animatrice
dell’oratorio e come catechista. Quando manifestò ai genitori il desiderio di essere anche lei FMA, pur nel
dolore del distacco, non trovò resistenza. Un anno prima di iniziare l’Aspirantato, ebbe il dono della guida
e dell’accompagnamento da parte di madre Rosetta Marchese, allora Ispettrice a Roma.
Il 31 gennaio 1969 fu ammessa al Postulato a Castelgandolfo. Di questo periodo ci resta un suo
sintetico commento: “un paradiso!”. Del Noviziato suor Paola ricordava alcune difficoltà, ma il colloquio
settimanale con madre Rosetta la sosteneva nel continuare con impegno il cammino formativo. Il suo
temperamento pronto ed esuberante si armonizzava con la generosità e la bontà del cuore.
Dopo la professione emessa il 5 agosto 1971, trascorse un anno a Torino per lo Iuniorato intensivo, poi
nella casa di Roma “S. Giovanni Bosco” frequentò l’Istituto Magistrale. Conseguito il diploma di maestra,
si dedicò all’insegnamento nelle scuole elementari di Roma “Asilo Macchi”, Monserrato, Roma “M.
Mazzarello” e “Istituto S. Cecilia”. Nel 1983 fu scelta come segretaria della Consigliera generale suor
Elisabetta Maioli.
Dopo il XX Capitolo generale, nel 1997, tornò per circa un anno nella sua Ispettoria: nella casa di via
Dalmazia. Dal 1998 fu richiamata in Casa generalizia come incaricata dei computer e dell’internet. Suor
Paola, con la sua intelligenza e tenacia, si era arricchita di una buona competenza in campo informatico e
cercava di avviare anche le sorelle a questa conoscenza. Chi le viveva accanto percepiva la sua lotta per
moderare l’impulsività e, al tempo stesso, la sua schiettezza e disponibilità all’aiuto fraterno.
Il contatto con tante sorelle provenienti dalle varie Ispettorie e l’esperienza della mondialità dell’Istituto,
come lei stessa scriveva, le aprivano ampi orizzonti e rafforzavano il senso di appartenenza alla grande
Famiglia fondata da don Bosco e da madre Mazzarello.
Le difficoltà di salute erano in questi ultimi anni la sua croce quotidiana. Nel 2010 fu operata al cuore e,
dopo una lunga convalescenza, ebbe una discreta ripresa, ma i vari disturbi fisici rendevano le sue giornate,
e spesso anche le notti, molto faticose.
La sostennero nel cammino quotidiano, aiutandola a rendere feconda la sua sofferenza, la preghiera
assidua, le cure mediche, la fraternità delle consorelle e l’affetto profondo della sua famiglia, specialmente
del fratello Vincenzo, che ha amato e seguito con grande dedizione.
Alla metà di febbraio suor Paola era stata ricoverata d’urgenza al Policlinico “Umberto I” per gravi
disturbi respiratori e cardiaci. Il martedì 11 marzo, dopo la colazione, avvertì un malore improvviso e aprì
la finestra per cercare una boccata d’aria. Morì poco dopo per un arresto cardiaco. Il Signore le spalancò, in
quell’attimo, la sua casa e l’accolse dolcemente nella sua dimora di luce e di pace.
Grazie, cara suor Paola, della tua vita tutta consegnata all’amore, della tua creatività e competenza
sempre messe a servizio delle sorelle, grazie della tua offerta silenziosa con cui ti sei conformata al Signore
Gesù. Egli, che ti ha fatta anticipare la gioia della Pasqua, ti conceda ora la pienezza della sua beatitudine.
Offriamo per lei la nostra riconoscente preghiera di suffragio.
La Vicaria generale
Suor Emilia Musatti