Focus NON C`E` ESTATE SENZA GELATO!

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Focus NON C`E` ESTATE SENZA GELATO!
Focus
NON C’E’ ESTATE SENZA GELATO!
I NUMERI SUI CONSUMI ESTIVI DEL GELATO D’ESTATE
Il gelato, è vero, ormai si mangia tutto l’anno. Ma è pur sempre l’estate la sua stagione
ideale: sono infatti ben 25 milioni gli italiani che, da giugno a settembre, mangiano il
gelato 3 o 4 volte alla settimana, mentre 10 milioni si concedono questo piacere fresco
tutti i giorni. E questo perché, soprattutto durante la bella stagione, il gelato è sempre più
un piacere per il palato, un momento di relax, ma può diventare anche un fresco e
veloce spuntino, una merenda energetica e digeribile e persino un valido e gustoso
modo di pranzare o cenare.
D’estate, tra l’altro si registra un’interessante crescita anche nel consumo casalingo di
questo alimento. In effetti stando alla ricerca IGI-Eurisko “Gli italiani e il gelato”, si può
addirittura parlare di vero e proprio testa a testa tra chi lo mangia in casa (29%) e chi fuori
casa (35%). Per quanto riguarda le principali occasioni di consumo, sembra essere il
pomeriggio (55%) il momento migliore per un break di freschezza, magari tra un bagno e
l’altro. Seguito a ruota dal dopocena (47%). Ma, negli ultimi tempi il “dolce freddo” si sta
sempre più attestando come parte integrante o addirittura come sostitutivo di uno dei tre
pasti principali della giornata: tra chi lo consuma per colazione (1%), al posto del pranzo
(3%), a pranzo come dessert (11%), al posto della cena (3%) e a cena come dessert (14%),
si arriva a collezionare il 32% di consensi. Come dire: 1 Italiano su 3.
E anche quest’anno, ci fa sapere l’Istituto del Gelato Italiano-IGI (www.istitutodelgelato.it),
si stima che 1 gelato su 4 consumato d’estate sarà mangiato sotto l’ombrellone, in
spiaggia o comunque nel contesto delle vacanze al mare, per un giro di affari di circa
280 milioni di euro. Tra i più consumati nelle locali balneari, i formati più pratici e nutrienti,
come lo stecco (ricoperto di cioccolato o no), il cono con la cialda, il biscotto e le varie
coppe e coppette. E “tirano” anche sorbetti, ghiaccioli e praline.
Ma quanto gelato si mangia tra luglio e settembre? Secondo stime dell’AIDI (Associazione
delle Industrie Dolciarie Italiane) nei 120 giorni estivi i consumi di gelato industriale saranno
di 2,5 kg pro capite, rispetto ai complessivi 4 kg annui. E tra coni, coppette, stecchi,
secchielli, torte e tranci, si stima che quest’estate gli italiani consumeranno circa 125
milioni di chilogrammi di gelati alla frutta e alle creme. Nello specifico, 438 milioni di
porzioni di gelato da passeggio (ovvero coni, stecchi, biscotti e ghiaccioli), 810 milioni di
porzioni da confezioni in vaschette o secchielli, 557 milioni di porzioni da confezioni
multipack (ovvero confezioni famiglia delle diverse specialità), 175 milioni di porzioni di
gelato sfuso, 73 milioni di porzioni da torte e tranci, 24 milioni di porzioni di specialità da
tavola in confezioni singole.
Numeri importanti, ma, una volta tradotti in “morsi” e “leccate”, dicono che ogni italiano
consumerà l’equivalente di due porzioni di gelato (stecco, cono o biscotto) a settimana,
per un totale di poco meno di 150 grammi a testa.
IL MEZZO SECOLO DEL GELATO SULLE SPIAGGE ITALIANE
Gelato uguale spiaggia e mare, soprattutto in estate. Piacevole merenda per i bambini,
modo simpatico di socializzare per gli adulti, a volte persino pasto veloce e digeribile per
tenersi “leggeri” in vista dei bagni, il gelato è diventato, a partire dagli anni del boom
economico e grazie all’avvento del gelato confezionato (pratico e igienico in spiaggia), il
fedele compagno delle vacanze estive degli italiani.
Il connubio spiaggia/gelato coincide, non a caso, con la nascita del gelato industriale,
grazie al quale questo alimento rinfrescante e nutriente si trasforma da sfizio per l’“alta
borghesia” a golosità alla portata di tutti. È la fine degli anni Cinquanta e la società
italiana, reduce dalla seconda guerra mondiale, può finalmente dedicarsi a passioni più
“leggere” come le vacanze al mare. Coppie, famiglie con nonni e bimbi al seguito,
gruppi di amici e di studenti riempiono le Cinquecento Fiat o montano in sella della Vespa
abbandonano le torride città per dirigersi verso gli stabilimenti marittimi. La Versilia, le
coste di Rimini e il litorale romano diventano meta dei “pellegrinaggi” per prendere la
tintarella. E una volta arrivati in spiaggia, il baracchino/bar con il pozzetto pieno di gelati
confezionati rappresenta una felice parentesi fra un bagno e l’altro.
Alcuni gelati, ad esempio i vari tipi di stecco (e più avanti, di cono e biscotto), complice
la pubblicità, che sancisce l’accoppiata mare/gelato, diventano anche sinonimo del
maschio italiano sempre alla ricerca di turiste da corteggiare, specialmente sulla Riviera
Romagnola, fra Rimini e Riccione.
In tv c’era Carosello, mentre nei mangiadischi imperversavano i 45 giri di Patty Pravo e
Rita Pavone, quando sulle spiagge italiane arriva il gelato confezionato da passeggio che
non sgocciola, poi divenuto il simbolo e il portabandiera dell’amore estivo e delle
chiacchiere sotto l’ombrellone. L’Italia del nuovo benessere si rispecchiava anche nel
boom dei consumi di gelato industriale prodotto da aziende che ancora oggi sono leader
nel settore.
IL BON TON DEL GELATO IN SPIAGGIA
Ma i tempi cambiano e anche le mode. Se negli anni Sessanta si andava in spiaggia per
mangiare lasagne e arrosto, replicando il modello di alimentazione dell’epoca, oggi lo
stile di vita attivo e all’insegna della moderazione impone nuove regole e nuove
tendenze. Come comportarsi, quindi, sotto l’ombrellone per non fare gaffe mentre si
mangia un gelato? Un buon consiglio è quello di non entrare nei negozi del lungomare
mangiando il gelato, perché potreste sgocciolare e sporcare, anche involontariamente,
la merce.
Se vi squilla il telefonino fate attenzione a non parlare mangiando il gelato in
contemporanea. Se, invece, dalla spiaggia vi recate al bar dello stabilimento per
acquistare un gelato, è buona norma indossare un pareo (per le donne) o dei
pantaloncini (per gli uomini) e non andare scalzi. Quando mangiate il gelato, poi, non
dimenticate mai di avere con voi una salviettina o un tovagliolino di carta per pulirvi il
contorno della bocca.
E, dopo averlo consumato, ricordatevi di buttate carta, legnetto o palettina negli appositi
cestini portarifiuti.
ROBERTO PICCINELLI: QUESTE LE SPIAGGE E GLI STILI DI CONSUMO DEL GELATO
<<L’abbinamento fra gelati e mare è cross over, ovunque nelle spiagge italiane è ormai
presente il gelato>>, afferma Roberto Piccinelli, sociologo del piacere e trend setter,
grande esperto di luoghi vacanzieri balneari nonché autore dell’annuale “Guida al
Piacere e al Divertimento”. <<Il gelato in spiaggia è sempre molto di moda, anche
perché è economico ed è un ottimo metodo di sostituire il pranzo senza appesantirsi. Direi
che ci sono cinque tipologie di consumo e di target dei gelati sui litorali italiani>>. Ed ecco
qui le HIT del gelato secondo Piccinelli:
¾ Eolie: il gelato con vista, per via del panorama mozzafiato e delle belle ragazze
che d’estate affollano le isole siciliane.
¾ Rimini: il gelato con conquista, dove – al contrario dello stereotipo che vede il
maschio cavaliere offrire il gelato alla sua bella - sempre più sono le ragazze che
offrono il gelato al bar dello stabilimento ai ragazzi che piacciono loro e che
vorrebbero “conquistare”.
¾ Viareggio: il gelato snob, come mezzo di “auto-compiacimento”, simbolo di
bellezza ed eleganza, ideale per fare struscio sul lungomare al tramonto.
¾ Salento: gelato selvaggio, perché consumato in zone dalla natura esplosiva e
ricca, dove però non manca mai il chioschetto dei gelati.
¾ Iesolo: il gelato internazionale. Qui vi sono tanti turisti stranieri e il gelato è anche un
mezzo per socializzare.
BARBARA CHIAPPINI: IL MIO PREFERITO È IL CONO AL CIOCCOLATO
Gli fa eco la bella Barbara Chiappini che, da romagnola “doc”, ricorda le sue vacanze
da bambina a Marebello di Rimini: <<Non vedevo l’ora che arrivasse la sera perché mia
madre mi portava a fare una passeggiata sul lungomare di Riccione e a prendere il
gelato. Per me questo momento era una vera gioia. Il mio tipo di gelato preferito era
quello a forma di cono, preferibilmente con il cioccolato. E tuttora –specialmente
d’estate in spiaggia - sono una grande golosa di gelato!>>.
GIADA DE BLANCK: ADORO IL GHIACCIOLO ALL’AMARENA O ALLA FRAGOLA
Anche Giada de Blanck, ormai lanciatissima nel mondo dello spettacolo, ha tantissimi
ricordi che legano le sue vacanze estive al mare con il gelato: <<Fin da piccola non
potevo concepire la spiaggia d’estate senza un bel gelato! Anche adesso spesso vado a
Ponza per il fine settimana, con mia madre Patrizia. Devo dire che siamo tutte e due
molto golose di gelati, specialmente con questo caldo. A me piace fare merenda al
Frontone con un bel ghiacciolo ai gusti di frutta (amarena e fragola sono i miei preferiti):
questo break nel pomeriggio – ancora meglio se in compagnia di amici - è una “mano
santa” contro l’afa e mi ricarica per tutta la serata>>.
LINO BANFI: IO SONO PER LA PRATICITÀ DEL GELATO AL BISCOTTO
Il simpatico Lino Banfi, invece, preferisce il formato di gelato biscotto: <<è più comodo,
perché si mangia e non si lecca!>>, scherza l’attore, che ama, i weekend estivi liberi dal
lavoro, recarsi al Circeo a casa di suo figlio, per passare un po’ di tempo in tranquillità con
i nipotini.
<<Di pomeriggio, a luglio e agosto, porto i miei nipoti a fare una passeggiata sulla
spiaggia e c’è il “rito” pomeridiano del gelato al bar sul mare: loro vanno pazzi per i
ghiaccioli, forse perché sono i più colorati e colpiscono l’immaginario dei bambini>>.
VINCENZO BOCCIARELLI: UN GELATO AL POSTO DEL PRANZO PER STARE LEGGERI
Il gelato al mare è un rito anche per il giovane attore Vincenzo Bocciarelli, volto della
nota serie tv “Orgoglio”: <<Non potrei stare senza gelato d’estate! Ne mangio moltissimo,
a volte quando sono al mare lo sostituisco al pranzo, per non appesantirmi e potermi fare
il bagno già nel primo pomeriggio. Il mio tipo di gelato preferito è quello in coppetta,
perché lo trovo più leggero di quelli con la cialda del cono o con il biscotto. Ricordo con
un pizzico di nostalgia le passeggiate che facevo da piccolo, prima del tramonto, con i
miei genitori sulla spiaggia di Castiglion della Pescaia a Roccamare, in Toscana: la tappa
per prendere il gelato al chiosco degli stabilimenti più in voga era d’obbligo!>>.
IL GELATO D’ESTATE? UN PIACERE PER TUTTI, BASTA SAPER SCEGLIERE
Spiega il prof. Giovanni Caldarone, nutrizionista, medico dello sport e Presidente
dell’Istituto del Gelato Italiano-IGI (www.istitutodelgelato.it): «Premesso che bisogna
inserirlo correttamente nel piano dei pasti giornalieri e in rapporto al proprio stile di vita,
direi che un gelato d’estate non si deve negare proprio a nessuno. Del resto il vantaggio
del gelato - e in particolare, va detto, di quello industriale - è la grande varietà di porzioni
e di tipologie di prodotti (si va da pezzature piccolissime a mega coni e stecchi e da un
minimo di poche decine di calorie fino ad alcune centinaia) che ci permette di scegliere
quello più adatto alle nostre esigenze. L’importante è informarsi e leggere le etichette
nutrizionali che sui gelati industriali sono presenti su ogni confezione, regolandosi di
conseguenza...
Chi non ha problemi di calorie e fa una vita molto attiva può, infatti, concedersi
tranquillamente un gelato più grande e ricco. Chi, invece, deve stare più attento,
sceglierà un gelato più piccolo, o addirittura un minigelato, mentre chi vuole limitare i
grassi preferirà un sorbetto alla frutta o un ghiacciolo».
Quali sono i vantaggi e i benefici legati all’assunzione del gelato d’estate, che spiegano
in qualche modo il segreto del suo successo? «D’estate il gelato – continua il prof.
Caldarone – piace e fa bene soprattutto perché ci rinfresca. Infatti quando lo gustiamo,
la sua freschezza manda un segnale positivo al nostro cervello e ci procura una
sensazione di benessere che allevia il disagio dovuto alla calura. Inoltre il gelato d’estate
ci disseta, perché contiene una buona percentuale di acqua (dal 35% fino al 70%,
secondo le tipologie) aiutandoci, quindi, a combattere la disidratazione che con il caldo
è sempre in agguato. Infine, il gelato d’estate fa bene perché ci nutre, fornendoci
nutrienti ed energia in modo piacevole e senza appesantire i processi digestivi, anche
quando le temperature elevate ci rendono inappetenti e mangiare diventa difficile».
E SE AVETE SENSI DI COLPA NEL MANGIARLO ECCO COME RIMEDIARE…
L’estate, specie durante le vacanze, è anche un ottimo periodo per muoverci di più e
dedicarci allo sport preferito. Ricordando sempre che quello che conta per mantenere il
giusto peso è che il bilancio tra le entrate (calorie assunte con gli alimenti) e le uscite
(calorie spese) rimanga sempre in pari. Ecco perciò le indicazioni su come fare a bruciare
le calorie dei tipi di gelato più comuni. L’IGI le ha chieste alla dottoressa Loredana Torrisi,
dietista esperta del CONI.
Tipo gelato
Kcal
Gelato con
257
stecco (gr. 88)
Cono gelato
233
(gr 75)
Gelato con
224
biscotto (gr. 80)
Porzione di
145
gelato al
cioccolato
(gr. 55-60)
Ghiacciolo alla 72
frutta (gr. 70)
MINUTI DI ATTIVITA’ FISICA
Tennis
Calcetto
Nuoto
Ciclismo
43
17
26
20
Jogging
35
39
16
24
18
31
37
15
16
17
30
24
10
10
11
20
12
5
5
6
10