“DIRE FARE E PENSARE” - Confartigianato Vicenza

“DIRE FARE E PENSARE”
SCUOLA
GIOVANNI PASCOLI
CLASSE
3^ SEZ. A
LABORATORIO/PROGETTO
LIBERI LIBRI
Anno Scolastico 2014 - 2015
Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
“Il gesto della pratica ha le sue radici nel pensiero così
come il pensiero non potrebbe esistere senza il gesto”
(Donata Fabbri)
PRIMA DI COMINCIARE: LE MIE ASPETTATIVE
Per favore, descrivi in poche parole le tue aspettative per questo laboratorio: cosa speri di
imparare, cosa pensi di portarti a casa, forse qualche difficoltà da superare
Questo progetto mi ha incuriosito da subito...Io, i libri, sono abituato a
leggerli…mica a costruirli!!!
Però l’idea mi sembra buona: se mi troverò senza un libro, me ne potrò
fare uno da solo e scriverci quello che voglio (magari anche i miei segreti
più segreti, così li tengo solo per me!)
Ho anche un po’ di timore: sarò capace di fare una cosa così
impegnativa? La maestra dice che avremo una SUPER ESPERTA che ci
guiderà passo dopo passo, così mi sento più tranquillo
Diario di Laboratorio
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
Cosa abbiamo fatto, cosa ho fatto io
STUPORE: Elena, così si chiama l’esperta con cui lavoreremo,
ci ha mostrato una serie di libri fatti da lei…magnifici, non ci si
stancava di guardarli, ma eccoci al lavoro. Ognuno di noi ha
provato a piegare dei fogli bianchi che diventeranno le pagine
di un libro. Non sembra facile… ma con pazienza e impegno ce
l’abbiamo fatta.
Le prime immagini, l’inizio del percorso
Diario di Laboratorio
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
Le prime immagini, l’inizio del percorso
Le mie impressioni sul lavoro, sul gruppo, sul laboratorio. I
miei commenti
Bello lavorare con le mani! Ci dicono di usare la testa, ma vuoi mettere quanto è
divertente vedere nascere delle cose che hai fatto tu.
Parti da un foglio che non sembra niente e un po’ alla volta capisci cosa ne uscirà.
E poi, puoi anche copiare dagli altri: non è mica una verifica, questa! Lavorare in
gruppo ti aiuta perché tutti si possono aiutare e alla fine, nessuno è più bravo e
prende in giro gli altri.
Diario di Laboratorio
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
Cosa abbiamo fatto, cosa ho fatto io
Colori a tempera, pennelli, piatti… qui ci si diverte!!! Elena ci dà dei
grandi fogli bianchi da riempire stampando delle mattonelle che prima
ricopriamo di colori, facendo una specie di spirale.
Poi le capovolgiamo e le teniamo premute sul foglio. Ne facciamo così
tante che alla fine il foglio è tutto pieno e fa proprio un bell’effetto.
Ma ora è il momento di scegliere quale libro fare e che cosa ci
metteremo dentro.
Siccome andremo in gita sul Monte Grappa, con la maestra pensiamo
di costruire una specie di diario che racconterà questa avventura. Per
la copertina, useremo carte veline di colori “militari” per avere un
effetto mimetico, proprio come le divise dei soldati.
La magia ce la insegna Elena: sovrapponiamo fogli di colori diversi, li
spuzziamo come “per benedirli” e …sorpresa! Appaiono macchie dalle
forme più strane. Dobbiamo lasciarle asciugare …
Una o due immagini per raccontare il laboratorio di oggi
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
Le mie impressioni sul lavoro, sul gruppo, sul laboratorio. I miei commenti
Troppo bello… le macchie sembrano coccodrilli, serpenti e mostri di ogni tipo! Ma siamo
sicuri che le divise siano così? Poi guardiamo i pantaloni mimetici di un compagno e ci
accorgiamo che ci assomigliano proprio: obiettivo centrato, questa carta sarà la
copertina del nostro diario di “guerra”…si fa per dire!
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
osa abbiamo fatto, cosa ho fatto io
Si mangia la pizza? Maestra Marina arriva con dei cartoni da pizza… ma servono ad altro:
saranno la copertina rigida del nostro diario.
Prendiamo le misure, le segniamo con la matita, ritagliamo con SUPERPRECISIONE e ci
incolliamo sopra la nostra carta mimetica. Ora inseriamo le pagine a fisarmonica, piegate in
precedenza. Dovremo aspettare che la colla asciughi e mettere tutto sotto dei pesi in modo
che la copertina non si pieghi. Intanto Elena e Marina provano una chiusura con dei
legnetti…Boh!
Una o due immagini per raccontare il laboratorio di oggi
Diario di Laboratorio
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Progetto Dire Fare e Pensare
2014-2015
Le mie impressioni sul lavoro, sul gruppo, sul laboratorio. I miei commenti
Oggi è stato veramente emozionante: si comincia a vedere il nostro libro, fatto
proprio da noi e quasi non riusciamo a crederci. C’è gioia e fretta di completare
l’opera, ma l’invito alla pazienza ci aiuta ad aspettare…
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Progetto Dire Fare e Pensare
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Cosa abbiamo fatto, cosa ho fatto io
Elena controlla i nostri diari di guerra… il suo sguardo approva! Quindi, passiamo ad
altro. Oggi faremo un libro partendo da un sacchetto di carta con i manici di
spago…Incredibile come si possano usare oggetti normali per costruirne di diversi.
Pieghiamo e incolliamo il sacchetto come ci spiega Elena; poi inseriamo dei fogli
colorati per fare le pagine, E adesso che ci tocca vedere? Aghi infilati con dello
spago…non è un corso di cucito: speriamo bene.
Infatti capiamo subito che legheremo il tutto passando e ripassando l’ago e lo spago in
punti precisi, segnati prima con la matita. Sembra sia un metodo antico per fare i
libri…ed è molto più bello che usare graffette o colla.
Una o due immagini per raccontare il laboratorio di oggi
Le mie impressioni sul lavoro, sul gruppo, sul laboratorio. I miei commenti
Bello, bellissimo…potremo aprire un laboratorio di… legatoria ci suggeriscono Elena e la
maestra. Tutti sono riusciti a fare bene il lavoro, nessuno è rimasto indietro.
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Cosa abbiamo fatto, cosa ho fatto io
Recuperiamo il cartellone con gli stampi colorati, lo ritagliamo e incolliamo un pezzo su
una sola parte del sacchetto, poi con un pezzetto di “strap” (sembra si chiami “
VELCRO”) facciamo la chiusura ed ecco un LIBROMANICO da viaggio…SUPER!!!
Una o due immagini per raccontare il laboratorio di oggi
Le mie impressioni sul lavoro, sul gruppo, sul laboratorio. I miei commenti
Qui è finito il lavoro con Elena, non sembra vero, ma queste ore di laboratorio sono
stravolate! Che bello lavorare così!
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2014-2015
IL LABORATORIO E’ FINITO: COSA MI PORTO A CASA
Spiega in breve cosa ritieni di aver “guadagnato” in questo laboratorio, dal punto di vista
operativo e concreto, ma anche da quello dell’esperienza personale
Di sicuro siamo diventati più ricchi, ma non solo per quello che siamo riusciti a
fare…Il bello è stato essere insieme attorno ai tavoloni su cui ognuno di noi ha
messo in pratica la sua voglia di provare a costruire, senza il timore di sbagliare.
Ora dobbiamo dare un “ripieno” ai libri costruiti e questa sarà la nuova sfida!
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