Giornata Internazionale della disabilità

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Giornata Internazionale della disabilità
03 DICEMBRE 2012
Rispettare le esigenze
dei disabili è un
segno di civiltà …
«Vuol dire non
impedirmi di volare.»
SCUOLA INFANZIA CASOLI
VIA LAME
LA STORIA DEL BRUCO E DELLA FARFALLA
C’era una volta un piccolo bruco che camminava verso una grande montagna. Lungo la strada
incontrò una coccinella che gli chiese “dove vai”? Il bruco rispose “Ieri ho fatto un sogno nel quale
mi trovavo sulla cima di una montagna e da lì potevo vedere tutta la valle . Oggi voglio realizzare il
mio sogno”. Sorpresa, la coccinella gli disse: “Devi essere pazzo! Tu sei solo un piccolo bruco.”
«Per te, un sassolino sarà una montagna, una pozzanghera sarà un mare e ogni
cespuglio sarà una barriera impossibile da oltrepassare»
Ma il piccolo bruco era già lontano e non la sentì. La stessa cosa accadde con la rana, la talpa e il
topo. Tutti gli consigliarono di fermarsi, dicendo: “Non arriverai mai…!”. Ma il piccolo bruco,
determinato e coraggioso, continuò a camminare.
Stremato e senza forze, ad un tratto decise di fermarsi a riposare. Con un ultimo sforzo
si preparò un posto per dormire durante la notte. “Così mi sentirò meglio” disse il
piccolo bruco. Ma morì. Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì
c’era l’animale più pazzo del mondo, lì c’era l’ultimo rifugio di un piccolo bruco morto
per aver inseguito un sogno.
All’improvviso però quel bocciolo grigiastro, si ruppe. Comparvero due occhioni, due
antenne e due bellissime ali dai colori stupendi. Era una farfalla! Gli animali restarono
senza parole, meravigliati da quella stupenda creatura che in un istante prese il volo e
raggiunse la cima della montagna. Il sogno del bruco, diventato farfalla, si realizzò.
Il sogno per il quale aveva vissuto, per il quale aveva lottato,
era finalmente diventato realtà.
Rielaboriamo la storia
Il bruco inizia il suo viaggio
Gli amici cercano di scoraggiarlo
Il Bruco è stanco e si ferma a riposare …
Il bruco si trasforma e realizza il suo sogno
Questa è una favola senza tempo dove la determinazione, la capacità di non
arrendersi di fronte agli ostacoli che sembrano insuperabili, insegna a continuare a
percorrere la strada che va oltre l’orizzonte, come direbbe Pablo Neruda:
“Nessun momento nella vita è così terribile per cedere”.
Abbi fiducia verrà il tempo in cui i sogni diventeranno realtà!
La scuola assume, un ruolo unico nelle dinamiche dell’integrazione e del sostegno sociale
dei bambini diversamente abili. I nostri piccoli protagonisti sono capaci di raggiungere
traguardi insperati spinti dalla straordinaria forza della vita, dall’amore dei propri cari
e dal lavoro instancabile della scuola.
La disabilità non è un limite
Ecco alcuni esempi
"La qualificazione di Oscar Pistorius ai Giochi di
Londra è un risultato straordinario non solo
per lui, ma per tutto il movimento
paraolimpico. La sua caparbietà nel
raggiungere l'obiettivo è encomiabile» (Luca
Pancalli, presidente del comitato paraolimpico
italiano).
I Giochi paraolimpici invernali
di Vancouver si sono conclusi con belle notizie per gli atleti
italiani: l’oro di Francesca Porcellato nello sci di fondo, Enzo
Masiello l’argento nei 10 km sitting e bronzo 15 km
sitting; Gianmaria Dal Maistro e Tommaso Balasso l’argento
supercombi e doppio bronzo nello slalom e nello slalom gigante
e Melania Corradini l’argento nello sci alpino …
Gli atleti disabili che hanno cambiato le Olimpiadi
Lo sport è un elemento fondamentale nella vita di tutte le persone, siano esse diversamente abili o
normodotate, è il mezzo che ci permette di capire i valori fondamentali più profondi e significativi della vita.
Haki Doku fianco a fianco di grandi atleti è riuscito
a coronare il suo sogno, ha corso a Londra sulla
handbike, su una bicicletta speciale a tre ruote
spinta con la forza delle braccia.
Tanti altri coraggiosi e vincitori
Lo sport
come
integrazione
Riflessioni
“Ognuno di noi svolge certe azioni e trova difficoltà a svolgerne altre.
Nel caso di persone con disabilità, le difficoltà riguardano la vita quotidiana:
esigenze comuni da soddisfare in maniera specifica, diversa da persona a
persona”
Comunicare :
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•
•
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Non farsi condizionare da pregiudizi
Relazionarsi con rispetto ed uguaglianza
Non siamo diversi
Niente è scontato
Adeguamenti sociali indispensabili:
1. superamento delle barriere architettoniche,
2. maggiore fruizione di servizi ed attrezzature rivolti ai cittadini disabili,
3. potenziamento delle attività di natura sociale ed economiche,
4. garanzia di maggiore autonomia,
5. garanzia di massima integrazione grazie all’uso di mezzi adeguati.
Semplicemente… insieme
• Sport, spettacolo, lavoro, tanti settori un’unica regola:
inclusione ed emozione
• Viaggio e vacanza: accessibilità una meta possibile
• Intrattenimento e tempo libero: il piacere dell’inclusione
• Comunicare senza Barriere: la tecnologia al servizio delle persone disabili.
• Casa dolce casa: vivere in Autonomia
• Infanzia: inclusione, educazione e divertimento
• Lavoro: diritto e opportunità di autonomia per ciascuno
• Diventare anziani senza sentirsi vecchi: strategie e tutele
• La disabilità: l’Inclusione sfida i modelli culturali dei mass media
valorizzando il proprio fascino.
Tracce d’ Infinito
Chiesi la forza e mi furono dati ostacoli da superare.
Chiesi la sapienza e mi furono dati problemi da risolvere.
Chiesi la prosperità e mi furono dati cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi l'amore ed incontrai persone con problemi da aiutare.
Chiesi favori e mi furono date delle opportunità.
Non ho ricevuto niente di quello che ho chiesto, ma ho ricevuto
tutto quello di cui avevo veramente bisogno.
A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontare nessun ostacolo,
saremmo limitati.
Non potremmo essere così forti come siamo.
Non potremmo mai volare.
Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli.
Come una rosa blu
Jenny è una bambina….. un’adorabile bambina.
molto prima degli altri micini.
I suoi occhi sono nocciola, i capelli un po’ più scuri.
Ma alcuni non sanno che un gatto simile può avere un udito tanto acuto;
Se i capelli le cadono sugli occhi, li scosta.
vedono solo che gli manca la coda.
Ma la mano non và diritta alla fronte, prima si curva come un fiore
Certi bambini sono crudeli e guardano fisso,
al primo schiudersi dei petali, poi scosta i capelli dagli occhi.
e prendono in giro: “gatto senza coda ! “
Jenny è diversa. Diversa? Si, diversa da quasi tutte le altre.
A volte Jenny correva dalla mamma e le si aggrappava stretta, così, senza
Ma chi ha detto che tutte le persone debbano essere uguali ?
una ragione, o almeno senza una ragione chiara per noi.
Pensare, agire, apparire uguali? Per me Jenny è come una rosa blù.
Pian piano capimmo che il mondo di Jenny era un poco diverso,
Una rosa blù? Avete mai visto una rosa blù ?
un mondo, in un certo senso, a noi ignoto.
Ci sono rose bianche, e rose rosa, e rose gialle,
Cominciammo a pensare che vivesse in un mondo
e una infinità di rose rosse.
nel quale potevamo non sentirci a nostro agio.
Ma blù? Un giardiniere sarebbe felice di avere una rosa blù.
Entrare in quel mondo è un po’ come andare su un altro pianeta.
La gente verrebbe da lontano per vederla, sarebbe rara, diversa, bella. E’ come se Jenny vivesse dietro uno schermo,
Anche Jenny è diversa. Ecco perché, in qualche modo,
uno schermo che non riusciamo a vedere.
è come una rosa blù.
Forse ha colori magnifici, forse quei colori, a volte,
Quando Jenny giunse a casa dalla clinica, “una bambolina rosa,
distraggono Jenny dal prestare attenzione a quel che diciamo.
morbida e paffuta” piangeva spesso, più spesso degli altri bambini.
O forse ascolta una musica che noi non possiamo sentire.
Perché? Chissà, forse vedeva ombre diverse che la spaventavano.
I pesci hanno un linguaggio e una musica tutta loro,
Forse udiva suoni a lei sconosciuti.
portata dalle onde, dicono.
Quando fù più grandicella, stava sempre accanto alla mamma
Una musica che noi non possiamo udir
e le si attaccava alla gonna.
e perché non abbiamo orecchie abbastanza fini.
Per un uccello così, volare è difficile:
Si, forse Jenny ode suoni che noi non udiamo,
ci vuole più forza, più fatica, più tempo.
forse è per questo che a volte balza in piedi
Per un uccello con le ali normali volare è una cosa scontata,
e intreccia misteriosi passi di danza.
ma un uccellino con le ali corte deve impegnarsi molto per imparare.
Jenny è come un uccellino,
Non importa cosa.
un uccello dalle ali molto corte, mi capita di pensare.
Ma c’è un’altra Jenny, una Jenny che, in un triste pomeriggio d’inverno, Ci sono molte cose che Jenny non capisce.
siede in poltrona e si dondola, con la sua bambola fra le braccia.
E ci sono molte cose di Jenny che gli altri non capiscono:
E’ molto turbata, è confusa.
che Jenny è come un gattino senza coda,
Lentamente mi dice: “ Mamma, Sally ha detto che sono ritardata.
che Jenny sente una musica diversa,
Che vuol dire, mamma ? Ritardata? I bambini dicono ritardata, e ridono. che Jenny ha le ali corte, che Jenny deve essere protetta.
Perché ridono, mamma?”
Jenny è come una rosa blù, delicata e bellissima.
Sapete, quando un gattino perde la coda l’udito gli si fa più acuto,
Ma le rose blù sono così rare che ne sappiamo poco, troppo poco.
dicono.
Sappiamo solo che hanno bisogno di essere curate di più.
E’ vero che la coda aiuta un gattino a correre più veloce,
Di essere amate di più.
ma un gatto senza coda ci sente meglio e avverte i passi che s’avvicinano
(Gerda Klein)