speciale università

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speciale università
Anno I, Numero 3 – Luglio – Agosto - Settembre 2005
- La voce degli studenti universitari di Romania e Bulgaria: due interessanti
sondaggi sul processo di integrazione nei nuovi paesi candidati
- L’intervista al Rettore dell’Accademia degli Studi Economici a Bucarest
- L’Università di Malta
- La Turchia e il negoziato per l’ingresso nell’Unione Europea: gli ultimi
sviluppi
- Rubrica viaggi e letteratura
- Accade in Europa - Flash
- Rubrica viaggi: Viaggio in Bulgaria
- Rubrica letteratura: Mihai Eminescu - Romania
- Accade in Europa flash
SPECIALE UNIVERSITÀ
a cura di Giuliana Tulino
http://projects.um.edu.mt/imediterranei
La voce degli studenti universitari di
Romania e Bulgaria: due interessanti
sondaggi
di Giuliana Tulino
Sondaggio Comunitario inter - università
L’apertura al mondo esterno, nella direzione
dell’internazionalizzazione
tanto
della
formazione quanto degli studi, è ormai da
tempo il principio ispiratore dei profondi
processi di trasformazione delle Università.
In essi, sono fortemente impegnati vari Paesi
europei, e in modo eminente quelli
dell’Unione, nello sforzo di dare una risposta
quanto più possibile comune alla sfida nel
campo del sapere, che è ormai decisamente
giocata su scala mondiale. E si tratta di una
risposta fatta di vicendevole confronto, non
meno che di stretta collaborazione. La
realizzazione di un effettivo Spazio Europeo
dell’Istruzione Superiore di certo potrà
proficuamente avvalersi della capacità di
attuazione e crescita del correlativo,
indispensabile Spazio Europeo della Ricerca.
Come sempre è stato per il passato, anche per
l’avvenire le possibilità di raggiungimento di
un alto livello di formazione e il grado di
qualità dimostrato dalla ricerca scientifica e
tecnologica resteranno fra loro intimamente
legati; in effetti, non è pensabile di riuscire ad
elevare in maniera sensibile la prima, se non si
riescono a raggiungere significativi risultati
nella seconda. Questa è dunque condizione di
quella; almeno nel mondo universitario, in cui
la trasmissione del sapere è principalmente
comunicazione di frutti, maturati grazie ad un
diligente approfondimento e ad un costante
avanzamento degli studi.
In coerenza a queste premesse abbiamo il
piacere di presentare i risultati di un sondaggio
curato da due brillanti studentesse dell’azione
Jean Monnet e realizzato in due Università
dell’Est Europeo, Romania e Bulgaria, insieme
ad un’intervista al Rettore dell’Accademia
degli Studi Economici di Bucarest. Il tema è il
processo di integrazione europea e le varie
opinioni al riguardo; sono emerse interessanti e
realistiche informazioni circa le opinioni degli
studenti e del mondo accademico in generale.
PAESE:
UNIVERSITA’:
CITTA’:
ETA’:
SESSO:
Buona lettura……
7. Pensi che ci siano delle differenze tra il
tuo Paese e gli altri paesi membri dell’UE
riguardo a: l’educazione – istruzione, il costo
della vita, lo sviluppo economico, altro.
Queste sono le domande del questionario che
sono state somministrate agli intervistati
1 . Ti tieni
informato sul processo
d’integrazione europea? Lo trovi
un
argomento interessante?
o si, spesso
o raramente
o no
2.
Quali sono le principali fonti di
informazione per te sull’attività dell’UE?
o TV, giornali, internet
o università
o altro.................
3. Come valuti l’adesione del tuo paese
all’UE?
o positiva
o negativa
o neutrale
4. Come valuti
il continuo processo
dell’allargamento?
o positivo
o negativo
o neutrale
5. Conosci quali sono i criteri necessari per
l’adesione di un paese all’UE?
o si
o no
o forse
6. Pensi che il tuo paese è pronto e/o rispetta
effettivamente le regole indispensabili
per l’adesione e/o la reale integrazione?
o si
o no
o non lo so
o
si
o
o
no
abbastanza
o
8. Secondo te qual è la principale barriera da
superare tra i paesi membri per una
migliore integrazione?
o
o
o
o
i pregiudizi religiosi
la barriera linguistica
il diverso sviluppo economico
altro...........................
9. Hai visitato qualche Paese
dell’UE? Quale?
o si,.............
o no
membro
10. A quale paese dell'UE ti senti più vicino (
usi, costumi, tradizioni, stile di vita )?
……………………………………………
11. Quale pensi sia un punto di forza e un
punto di debolezza del tuo Paese
rispetto agli altri paesi europei ?
..............................................................
12. Qual’è l’idea principale su cui si basa
l’UE,
secondo
te?
........................................................................
13. Quanti sono attualmente i paesi membri
dell’UE?
........................................................................
14. Quando si festeggia il Giorno d’Europa?
........................................................................
15. Cosa
rappresentano le stelle sulla
bandiera dell'Unione Europea?
o il simbolo della perfezione
o il numero dei Stati membri
dell'UE
o altro
16. Condividi l’idea di un’unica moneta
europea, l’ EURO?
o si
o no
o non lo so
17. Pensi sia possibile per tutti gli Stati
facenti parte dell’UE raggiungere lo stesso
livello di sviluppo?
o sicuramente
o impossibile
18. Ti senti
o
o
o
forse
un “cittadino europeo”?
si
no
non ancora
19. Hai partecipato a qualche progetto o
programma
finanziato
dalla
Commissione Europea? Se si quale?
o si,…………..
o no
20. Pensi che l’istruzione nel tuo Paese ti
possa offrire opportunità uguali a
quella di altri paesi membri per quanto
riguarda la tua futura realizzazione
professionale?
o si
o no
o non lo so
21.
Se avessi
l’opportunità vorresti
continuare i tuoi studi in uno dei paesi
membri dell’UE? Quale?
o si.......................
o no
o non ho ancora deciso
Risultati del sondaggio in Romania
Il campione di riferimento a cui sono state
somministrate le domande del sondaggio è
costituito da studenti universitari, per il 95%,
in particolare delle Università di Bucarest,
anche se provenienti da altre città, Oradea
(Transilvania) e Bacau (Moldavia), regioni del
nord della Romania. Il rimanente 5% del
nostro campione è costituito da soggetti
appartenenti comunque al mondo accademico.
La maggioranza, l’80% circa, sono
studenti dell’Accademia degli Studi Economici
di Bucarest, mentre il resto degli studenti
intervistati provengono da altre facoltà come
Storia e Geografia, Architettura, Informatica,
Istituto Nazionale di Chimica, Università
Rumeno-Americana, Politecnico di Bucharest,
Meccanica, Giornalismo e Comunicazione,
facoltà di Lettere e Scienze Umanistiche di
Bucarest.
L’età media degli studenti intervistati è
di 23 anni, la maggioranza degli studenti infatti
frequenta il quarto anno cioè l’ultimo anno di
studio per le facoltà economiche e il penultimo
per quelli dei Politecnici.
Il segmento di età va dai 21 anni fino a
27 anni e l’età massima è 31 anni.
Il questionario è stato compilato da
ragazzi per il 31% e da ragazze per il 69%.
Questa rilevante differenza di percentuale di
partecipazione tra i due sessi può essere
spiegata dal fatto che all’Accademia degli
Studi Economici di Bucarest il 60% degli
studenti sono ragazze e il 40% ragazzi e gli
studenti di questa facoltà rappresentano l’80%
del nostro campione di riferimento.
Ci chiediamo di nuovo, perchè questa
percentuale di pessimisti? La spiegazione si
rileva dalle risposte ai quesiti 6, 7 e 16.
In generale, l’opinione sugli sviluppi
del processo di integrazione europea è realista,
ma si può osservare una tendenza
all’ottimismo riguardo al processo di
integrazione del nostro paese.
Anche se tutti sono consapevoli della
difficile situazione della Romania, l’opinione
generale è che possiamo cambiare le cose e
superare il divario che ci separa dagli altri Stati
europei.
6 - La percentuale di pessimisti circa il
processo di allargamento (domanda n. 4) può
essere spiegata in collegamento con un’altra
domanda e cioè se si pensa che la Romania sia
pronta per una reale integrazione?
Per l’82%, la risposta è stata chiara:
NO. Soltanto il 2% è ottimista e vede la
Romania come un Paese pronto per fare il
grande passo. Il restante 6% non ha opinione.
1 - Tutti sono interessati al tema
dell’integrazione perchè questo rappresenta
una delle principali possibilità per il futuro del
Paese, e implicitamente, per il proprio futuro.
Il
74%
si
informa
costantemente
sull’andamento delle negoziazioni con le varie
strutture europee per essere costantemente
informati circa gli sviluppi in questa direzione.
Il rimanente 16% non segue gli
sviluppi così di frequente, tuttavia, questo è un
argomento che in genere preoccupa tutti.
2 - Per quanto riguarda le fonti
d’informazione preferite tutte e tre le varianti
sono state scelte. Comunque, la piu importante
fonte sembra essere costituita dalla TV seguita
dai giornali e dalla rete internet, la seconda
fonte d’informazione sono le Università e il
luogo di lavoro. Tra le altre fonti di
informazione sono stati citati i libri, i
congressi, le conferenze e altre manifestazioni
scientifiche.
3 – Relativamente all’opinione
generale circa l’adesione della Romania
all’Unione il parere favorevole è netto: il 74%
ha risposto che è un fatto positivo, il 20% non
ha una opinione chiara (sono neutrali) e il
restante 6% pensa che è un fatto negativo.
La percentuale dei contrari è spiegata
alla successiva risposta n. 6.
4 - La maggior parte degli intervistati
cioè l’ 86%, è favorevole al processo continuo
di allargamento dell’Unione Europea, il 6%
pensa che è un fatto negativo e il restante 8%
non ha una opinione precisa.
5 – Il 63% ritiene di conoscere
abbastanza quali siano i criteri di convergenza
da rispettare perché un Paese possa aderire
all’UE, il 28% non è sicuro di conoscerli e il
restante 9% non li conosce sicuramente.
In realtà siamo tutti curiosi e
impazienti di vedere i cambiamenti successivi
all’integrazione anche se le previsioni per i
primi anni dopo la nostra entrata nell’Unione
non sono molto buone. I pessimisti circa
l’integrazione della Romania (domanda n. 3)
sono tuttavia delle persone che conoscono la
situazione di debolezza del Paese e pensano
che la Romania non sia ancora pronta ad
affrontare la concorrenza degli altri paesi
dell’Unione.
7 - 8 Il grande problema della
Romania, il ritardo economico, da cui deriva il
rilevante divario fra Romania e gli altri paesi
europei; ciò è sottolineato dalle risposte a
questa domanda: il 92% ha evidenziato che il
divario fra la Romania e gli altri europei è
nello sviluppo economico e soltanto il 3%
pensa che la mentalità è ciò che fa la
differenza. Il resto delle risposte è suddiviso
fra i pregiudizi religiosi e la barriera
linguistica.
9 - In genere, ci sono delle persone che
hanno viaggiatto nei paesi dell’Unione
Europea (71%), e per questo abbiamo più
fiducia nelle loro opinioni, cioè le loro opinioni
ci sembrano più giustificate perchè hanno
avuto l’occasione di osservare la vita degli altri
cittadini europei e fare il confronto con la
nostra situazione.
Fra i paesi piu visitati risultano la
Francia (18%), Italia (14%), Ungheria (12%),
Austria e Spagna (11%), Germania (10%),
Grecia (9%), Inghilterra (6%), Belgio (4%),
Repubblica Ceca, Malta e Portogallo (2%),
Polonia, Finlandia, Slovenia e Slovacchia
(1%). Ma c’è anche un rilevante numero di
intervistati (29%) che non hanno mai visitato
un paese dell’Unione, ma che ha visitato paesi
come Turchia, Bulgaria, Russia in quanto paesi
confinanti e quindi di più facile accesso; altri
non hanno avuto ancora la possibilità di recarsi
all’ estero.
10 – Il paese che tutti noi rumeni
sentiamo
essere più vicino alle nostre
tradizioni, stile di vita ecc. è certamente l’Italia
(35%), poi, a grande distanza seguono la
Spagna (15%) e la Francia (10%). Altri paesi
sono: Inghilterra (9%), Portogallo, Ungheria,
Grecia, Germania (3%), Polonia e Austria
(1%).
La scelta di alcuni paesi può apparire
strana, ma probabilmente alcuni intervistati
hanno scoperto stili comuni con i popoli dei
diversi paesi durante i loro viaggi.
Questo ci conferma come sia sempre
più possibile sentirci tutti membri dello stesso
grande paese, l’Europa, e che si possono
riscoprire tante cose in comune per costruire
una vera Unione.
11 – Tutti noi rumeni siamo in
generale ottimisti circa l’entrata della Romania
nell’Unione Europea. Dal sondaggio sono
venuti fuori i seguenti potenziali vantaggi ma
anche punti di debolezza della Romania come
paese membro:
PUNTI DI FORZA
DEBOLEZZA
e
PUNTI
DI
- la posizione geo - strategica 19%
- lo sviluppo economico 37%
- le risorse umane 16%
- la corruzione 25%
- un buon mercato 11%
- la mentalità 10%
- la volontà di progredire 9%
- l’organizzazione della giustizia 9%
- l’ingegnosità 9%
- le infrastrutture 3%
- un grande potenziale 7%
- la pubblica amministrazione 1%
- l’educazione e la cultura 7%
- il ritardo tecnologico 1%
- il potenziale turistico 4%
- la volontà di integrarsi 4%
- l’unità della gente 2%
Si può osservare che i
vantaggi
individuati sono molti e aggiungiamo che ce ne
possono essere sicuramente di altri. Così come
è successo per altri paesi ora divenuti membri a
pieno titolo.
12 – Riguardo all’idea principale sulla
quale si fonda l’Unione Europea sono state
date diverse risposte e questo conferma una
democratica diversità di opinione.
La più popolare idea è risultata l’unione
economica, 39%, a seguire un’unione
economica, sociale, culturale e politica, 25%,
questa è risultata anche la definizione più
completa.
Le altre idee espresse sono state la
cooperazione economica e finanziaria 9%,
anche se
unità non significa soltanto
cooperazione, ma molto di più; stato
sovranazionale 7%, potere 5% (in Romania un
detto popolare recita che quando si è in molti
anche il potere e più grande), la libera
circolazione fra i paesi membri 4%, pace 3%,
prosperità 3%, mercato unico 1%, solidarietà
1%.
13 – A questa domanda il 77% ha saputo
rispondere esattamente, il restante 23% ha
risposto approssimativamente.
14 – Per quanto riguarda la conoscenza
del giorno in cui si festeggia il giorno
dell’Europa, 69% ha risposto esattamente il
resto sbagliando.
15 – Il più grande errore è stato
commesso rispondendo alla domanda sulla
bandiera dell’Unione: soltanto il 27% ha
risposto correttamente, la maggioranza ha
sbagliato.
Il 54% pensa che le stelle rappresentino
solo gli Stati membri, o gli Stati fondatori
(19%).
16 – Un’ altra risposta che dimostra il
favore degli intervistati all’adesione è che il
92% ha risposto affermativamente alla
domanda sulla moneta unica, l’euro. Già, più o
meno, abbiamo iniziato tutti a pensare e fare i
calcoli in euro e questo grazie alle nostre
relazioni commerciali con gli Stati già membri.
Soltanto il 5% non è d’accordo con la
moneta comune mentre gli altri non sanno che
dire, non hanno opinione. Probabilmente
avranno bisogno di più tempo per
familiarizzare con la nuova moneta.
17 – Anche alla domanda sul livello di
sviluppo uniforme, dove il 37% (una
percentuale abbastanza alta per una risposta
così categorica) ha risposto che sarebbe
impossibile arrivare allo stesso livello per tutti
gli Stati membri.
Il campione di intervistati crede in
questa Unione infatti la percentuale più
elevata, 58%, è ottimista e il 5% è sicuro che
possiamo raggiungere un livello di sviluppo
più o meno uguale a quello di tutti gli Stati
membri. E’ certo che per questo occorrerà del
tempo, ma con perseveranza ce la possiamo
fare.
18 – Il 59% degli intervistati non si sente
“ancora” cittadino europeo e questo è
spiegabile dal fatto che la Romania in effetti
non fa ancora parte dell’Unione. A sorpresa
tuttavia, una buona fetta, il 30%, si sente già
come un vero cittadino europeo, forse grazie ai
viaggi all’estero o ad altri tipi di relazioni con
i paesi stranieri; soltanto l’11% non si sente
cittadino europeo neanche un pò.
19 – L’83% dei partecipanti al sondaggio
non ha avuto mai l’opportunità di partecipare
ad un progetto finanziato dalla Commissione
Europea.
Fra quelli che hanno partecipato (17%),
la maggior parte ha partecipato al programma
Socrates/Erasmus, e ad altre iniziative della
propria Università come diverse presentazioni,
convegni e scuole estive soprattutto su La
Protezione Sociale in Europa.
20 – Il 42% è sicuro che l’educazione in
Romania offre le stesse possibilità come
l’educazione in un altro paese dell’Unione (è
risaputo che il sistema educativo e formativo
rumeno e uno di migliori in Europa).
Il 47% pensa che possa trovare più
opportunità all’estero per il proprio futuro
professionale e il restante 11% è indeciso, non
sa.
21 – Sicuramente la maggior parte degli
studenti intervistati, il 75%, vogliono studiare
o partecipare a un programma di studio o di
lavoro all’ estero per fare un’esperienza in un
altro ambito. La rimanente percentuale è
indecisa.
Fra le mete preferite per un’esperienza di
studio all’estero ci sono: Francia 21%,
Inghilterra 16%, Italia 11%, Spagna 10%,
Grecia 6%, Olanda e Austria 4%.
Possiamo concludere che, in genere, i
risultati del nostro sondaggio ci mostrano una
visione dei rumeni aperta ai rapporti con
l’estero, con un grande desiderio di entrare a
far parte della grande famiglia europea, con la
volontà di migliorare le cose e con una visione
ottimistica circa la possibilità di vivere tutti
insieme in un mondo migliore.
Si è anche consapevoli del fatto che
ognuno di noi dovrà dare un contributo al
processo di integrazione facendo anche dei
sacrifici, ma traspare la disponibilità e la voglia
a farlo.
Ana-Maria Pamfilie (Romania)
[email protected]
Simona Bolos( Romania)
[email protected]
Risultati del sondaggio in Bulgaria
Bulgaria
Università di Sofia -100 studenti (48% studentesse,
52% studenti).
Le facoltà partecipanti sono diverse: materie di
specializzazione - Economia; Amministrazione del
business; Relazioni Pubbliche; Filologia.
Gli studenti che partecipano al sondaggio sono del
primo, secondo, terzo e ultimo anno di studio; età
compresa fra 20 e 25 anni.
1. Il 49% degli studenti (20% ragazze e 29%
ragazzi si informano spesso sul processo
d’integrazione europea e 48% (28% e 20%)
ricevono informazioni raramente, solo il 3% è
disinteressato agli sviluppi europei.
2. Le principali fonti di informazione per la
maggior parte degli studenti, 96% (44% ragazze e
52% ragazzi) sono i giornali, la TV, internet; solo
il 4% accedono alle informazioni tramite le
Università.
3. L’81% degli studenti (32% ragazze e 49%
ragazzi) valutano l’adesione della Bulgaria all’UE
positiva; il 3% non sono ottimisti e il 16% non
hanno una opinione, sono neutrali.
4. Il 71% degli studenti (24% ragazze e 47%
ragazzi) sostengono di essere d’accordo con il
continuo allargamento dell’Unione; il 13% (8% e
5%) non sono favorevoli e l’altra parte dei
studenti, il 16% non hanno risposto, sono neutrali
(solo ragazze).
Si può dire che i ragazzi sono più favorevoli
all’adesione della Bulgaria, sono più ottimisti
rispetto al processo di allargamento e di solito
rispondono “ positivo” oppure ”negativo” senza
dubbi, senza tentennamenti.
Le ragazze sono più indecise e rispondono in modo
più “neutrale”.
5. Il 40% ragazzi e 40% ragazze (80%) conoscono
alcuni dei criteri per l’adesione di un paese
all’Unione; il 12% (4% ragazze e 8% ragazzi) sono
informati anche sia sui criteri politici che sui criteri
economici; solo l’8% non hanno nessuna idea (4%
ragazze e 4% ragazzi).
6. Il 65% degli studenti bulgari (37%ragazze e
28% ragazzi) pensano che la Bulgaria non sia
pronta per l’adesione nel 2007 contro il 22% (12%
e 10%) i quali sono sicuri che la Bulgaria riuscirà
ad entrare nell’Unione; il 13% non hanno
opinione, non sanno.
I dati raccolti dimostrano che i ragazzi rispetto
alle ragazze sono più informati e più ottimisti circa
l’entrata della Bulgaria nell’UE.
7. Quasi tutti gli studenti intervistati, il 93%, sono
d’accordo col il fatto che la Bulgaria
sia
completamente diversa dagli altri paesi europei e
solo il 7% pensa che la differenza è minimale.
Nessuno ha risposto “no”.
8. Sempre la maggior parte degli studenti, il 90%
(40% ragazze e 50% ragazzi), crede che la
barriera principale da superare sia il diverso
sviluppo economico; il 10% hanno indicato anche
altre barriere come “la mentalità balcanica che è
molto diversa della mentalità europea”, ”il
patriottismo”, “il funzionamento della giustizia”,
”il sistema legislativo”.
9. Il 56% degli intervistati afferma di aver visitato
già un paese-membro dell’UE (28%ragazze e 28%
ragazzi); il 44% invece non lo ha ancora fatto
(20% e 24%).
I paesi più visitati sono Francia, Grecia,Germania,
Italia, Polonia e Slovenia; i paesi meno visitati
sono Irlanda, Spagna, Olanda, Belgio, Svezia,
Inghilterra e Cipro.
10. Il paese più vicino alla Bulgaria per stile di vita
è, secondo gli studenti, la Grecia per l’78%, la
Polonia per il 14%, la Slovenia e la Repubblica
Ceca per il 4%, e un gruppo dei paesi a Sud del
Mediterranea come Spagna, Portogallo, Italia per il
3%; solo l’1% ha risposto Romania (che non è
ancora un membro a pieno titolo, così come la
Bulgaria).
11. I PUNTI DI FORZA E I PUNTI DI DEBOLEZZA:
-le risorse naturali
il basso livello di vita media
-le risorse umane
-lo sviluppo economico
-il buon sistema educativo
l’assenza di concorrenza
-il turismo
-il basso livello di motivazione
-la posizione geografica
-il sistema legislativo
(la Bulgaria è il ponte fra l’Europa e l’Asia)
la politica e lobbismo
-il patriottismo
la corruzione
-la tolleranza etnica
assenza dei specialiste nel business
-assenza dei investimenti
-la criminalità e l’assenza del potere della Polizia
L’80% degli studenti bulgari hanno saputo
esprimere la loro opinione sui punti di forza e di
debolezza che la Bulgaria ha rispetto agli altri
paesi-membri; il 20% non ha risposto; il 2% hanno
indicato solo i punti di debolezza.
12. Le idee principali sulle quali si basa l’Unione
Europea secondo gli studenti sono:
-Unita’
-Cooperazione
-Europa senza confini
-Aiuti finanziari:finanziamenti, investimenti
-Sviluppo economico per tutti i cittadini europei
-Modello simile agli USA
E poi libera circolazione di beni, servizi, capitali e
persone, quindi adeguamento alle economie più
sviluppate come quella americana; unita nella
diversità, unità economica e politica.
Questo è il concetto che è stato sottolineato: la
forza è nell’unità.
13. Più della metà degli studenti conoscono il
numero preciso dei paesi attualmente membri
dell’Unione Europea, il 56% (27% ragazze e 29%
ragazzi); il 34% non sono invece informati e
rispondono in modo errato (da 20 fino 30 paesi); il
10% non ha risposto. Questo significa che 44%
non conosce questo dato.
14. Il 63% ha indicato la data precisa, il 9 maggio,
il restante 37% (16% ragazzi e 21% ragazze) non
conoscono il significato di questa data.
15. La maggior parte degli studenti, l’83% non sa
cosa rappresentano le stelle sulla bandiera,
suppongono che indichino il numero dei paesi
aderenti; il 16% hanno scelto ”altro”e solo l’1%
hanno scritto il simbolo vero (ragazze).
16. Quasi tutti gli studenti sono favorevoli
all’adozione dell’EURO come
moneta unica
europea; l’altro 6% non condividono l’idea.
17. Un quinto degli studenti sono ottimisti circa la
capacità della Bulgaria di raggiungere lo stesso
livello di sviluppo degli altri paesi europei, il 72%
non crede in questa possibilità e solo l’8% ha
risposto ”forse”.
18. Il 17% degli studenti bulgari si sentono già
“cittadini europei”, il 72% no, e l’11% non ancora.
19. Solo l’8% degli studenti ha partecipato a
qualche progetto europeo (6% ricevendo borse di
studio tipo Socrates - Erasmus e il 3%
partecipando a lezioni e conferenze); la maggior
parte il 92% no.
20. “La Bulgaria non ci può offrire realizzazione
professionale come gli altri paesi europei” hanno
risposto circa il 60% degli intervistati, il 23% non
sa, il 17% sono ottimisti.
21. La metà degli studenti bulgari intervistati, il
52% (20%ragazze e 22% ragazzi) vogliono
continuare i propri studi all’estero in Europa; il
28% non sono entusiasti di questa eventuale
prospettiva (17% e 11%) e il 20% non hanno
opinione. Il paese più popolare per recarsi a
studiare è considerata l’Inghilterra, poi la
Germania, la Francia, l’Italia, la Svezia, la
Danimarca e il Belgio.
VyaraTomanova ( Bulgaria )
[email protected]
Intervista al Rettore dell’Accademia
degli Studi Economici di Bucarest
Le parole del Rettore dell’Accademia degli
Studi Economici di Bucarest, Romania
Professore Dottor ION GH. ROSCA, sulla
riforma delle università prima dell’adesione
della Romania all’Unione Europea nel 2007 (la
Dichiarazione di Bologna).
Il processo di Bologna arriverà anche a
Bucarest in autunno!
“La nostra priorità in questo periodo è di
spiegare agli studenti e all’intera comunità
universitaria quali sono le implicazioni
profonde di questa nuova riforma universitaria
in conformità con gli impegni della
Dichiarazione di Bologna.
Prima di tutto, cosa succederà a cominciare dal
mese di Ottobre con la riorganizzazione di tutti
i livelli di preparazione universitaria.
Rinunceremo al vecchio modello di
formazione dello studente dalla A alla Z nel
ciclo di laurea. Abbiamo scelto, penso, la
migliore formula in questo senso.
Il corso di laurea durerà 3 anni più 2 anni di
masterato/specializzazione.
Importante è capire che l’anno accademico si
esprime in numero di crediti: 180 crediti per il
ciclo di laurea e 60 crediti per il
masterato/specializzazione.
Questo significa che uno studente può
raccogliere un numero di crediti per il periodo
di laurea in solo 2 anni, mentre altri studenti
avranno bisogno di 3-4 anni per laurearsi.
Penso che il più grande cambiamento sarà
rappresentato
dal fatto di
avere più
opportunità e interesse per gli studenti di
adattarsi allo studio.
Il secondo punto
importante della
Dichiarazione di Bologna è di creare un
sistema pan-europeo di certificati e diplomi
universitari.
Penso che sarà un vero vantaggio quello di
avere i diplomi universitari riconosciuti
ovunque in Europa. Per noi, la difficoltà più
grande è di assicurare un controllo fermo e un
audit constante della qualità del processo di
educazione universitaria.
Si dice spesso che nessuna università rumena
si trova tra le 500 migliori nel mondo.
Se saremo capaci di creare in un modo
professionale la qualità del nostro sistema
educativo, potremmo anche noi applicare per
le valutazioni e le iscrizioni gli standard top
internazionali.
Il sistema di crediti esiste da tanto tempo in
Romania, ma questi crediti non erano
veramente transferibili, cioe: i crediti da Parigi
non erano sempre accettati in Romania e
viceversa. Ciò ha comportato seri problemi di
riconoscimento reciproco di titoli di studio.
E’successo, per esempio, che uno studente
nell’ultimo anno di studio, il quarto, alla
Facoltà
di
Relazioni
Internazionali
(all’Accademia degli Studi Economici) si è
trasferito a Parigi, entrando al primo anno di
masterato, concluso il programma di master, ha
conseguito il diploma ma ritornando in
Romania si è ritrovato senza il riconoscimento
della laurea.
Allo stesso tempo, la convalidazione dei crediti
di studio significa che dobbiamo rivalutare le
materie per non avere delle sopravalutazioni
oppure sottovalutazioni.
Solo in questo modo possiamo contribuire a
realizzare il terzo obiettivo della Dichiarazione
di Bologna e cioè la crescita della mobilità sia
degli studenti che dei professori.
La visione generale è di creare uno spazio
universitario comune nello così come si è
creato un mercato unico nell’Unione Europea.
L’Accademia degli Studi Economici di
Bucarest è il primo istituto universitario della
Romania che ha le approvazioni di tutti i nuovi
piani educativi in conformità con il processo di
Bologna.
Sono convinto che questa riforma profonda del
sistema universitario rumeno avrà come
risultato una restaurazione del prestigio della
comunita universitaria Rumena ed un altro
inizio nel contesto internazionale.”
Simona Bolos (Romania)
[email protected]
L’Università di Malta
L’Università di Malta trae le sue origini dal
collegio maltese fondato nel 1952.
I corsi di laurea nell’Università sono strutturati
per produrre figure professionali altamente
qualificate con esperienza nella ricerca, che
potranno
giocare
un
ruolo
chiave
nell’industria, nel commercio e negli affari
pubblici. Associata all’Università è l’
accademia
Mediterranea
degli
studi
diplomatici, mentre il Campus è anche la sede
dell’ IMO International Maritime Law Institute
and the International Ocean Institute Malta
Operational Centre.
L’Università della terza età è stata inaugurata
nel 1993 e ha raggiunto circa 820 iscritti. Ci
sono numerosi temi che l’Università ha
identificato come aree prioritarie: le relazioni
con l’industria e il consolidamento dei rapporti
con il dipartimento di ingegneria, gli sviluppi
dell’informatizzazione,
informatica
e
intelligenza
artificiale,
il
contributo
dell’Università
al
miglioramento
dell’insegnamento primario e secondario e la
creazione di collegamenti universitari per
simulare la crescita e lo scambio internazionale
della conoscenza. L’Università di Malta è un
membro del Council for International
Educational Echange (CIEE), NAFSA, L’
International Student Exchange Program
(ISEP) così come dello Santander Network e
del gruppo Compostela. L’organizzazione
dell’Università di Malta coinvolge un ampio
numero di membri accademici e non
accademici.
L’eccellente
reputazione
dell’Università è riconosciuta da tutte le
Università del mondo come Harward,
Princeton, Edinburg, Oxford e Cambridge.
Nel 1968 si e’ inaugurata la nuova sede del
campus di Msida che da allora ha continuato a
espandersi e migliorare. Non sono aumentate
soltanto le aule ma anche gli spazi aperti e i
giardini, dove gli studenti possono studiare,
chiacchierare e rilassarsi nel mite clima
mediterraneo.
L’Università lavora insieme a Malta Sport
Council e al Comitato Olimpico di Malta; il
suo scopo primario e’ l’addestramento iniziale
per insegnanti e l’organizzazione di corsi
pedagogici e di scienze sportive per allenatori.
Nei sotterranei dell’Università è stata
recentemente costruita una piscina olimpionica
riscaldata e una piscina per i tuffi che è
disponibile quotidianamente per gli studenti.
Altre strutture esistenti un campo di football,
un campo di basket e tre campi da tennis.
All’interno del centro sportivo ci sono biliardi,
tavoli da ping-pong, tiro a bersaglio. Un
piccolo centro fitness è a disposizione di tutti
gli studenti.
Lo sport club dell’Università offre differenti
attività sportive dal football al wrestling.
Negli anni scorsi l’Università ha creato una
Unità Europea per offrire una ulteriore guida ai
membri del suo staff che desiderano
partecipare
al
programma
educativo
dell’Unione Europea ed ai programmi di
ricerca come Leonardo da Vinci e il quinto e
sesto programma di ricerca. L’Università di
Malta e’ perfettamente in linea con il processo
di Bologna.
L’ alloggio universitario
La University Residence dista 2 Km dal
campus, a Lija., un villaggio che ha conservato
carattere tradizionale e vanta il giardino
pubblico più grande dell’isola. L’alloggio
universitario è ben servito dagli autobus per
Valletta o per le belle spiagge sabbiose del
Nord. Offre anche un servizio navetta per il
campus. Il complesso offre varie possibilità di
alloggio, un grande appartamento isolato, una
casetta rustica tradizionale, appartamenti con
cucina e camere per studenti. Esso offre anche
vari servizi: cartolerie con fotocopiatrice,
lavanderia, mini-market, bar, ristorante e
piccola colazione; è dotato di una grande
piscina, un campo da tennis, e una pista per il
footing. E’ possibile anche il soggiorno in
famiglia, in alloggio o in appartamenti
indipendenti su richiesta.
Scuola internazionale di inglese
Collegata con l’Università vi è la International
School of English (ISE) che è stata fondata dal
Ministero dell’Istruzione Pubblica nel 1972 per
organizzare
corsi
di
lingua
inglese
appositamente per studenti stranieri. Dal 1988
fa parte dell’Università di Malta e oggi offre
un’ampia gamma di servizi a studenti di ogni
età tutto l’anno. Accanto ai normali corsi di
lingua è in grado di fornire corsi di inglese per
settori particolari creati su misura per le
esigenze dei partecipanti. La direzione della
ISE e’ affidata alla Malta University Services.
Gli Uffici e le aule sono situati nel campus
dell’Università. Tutti i docenti sono insegnanti
d’inglese che oltre alla laurea in inglese hanno
conseguito il diploma di specializzazione nella
didattica dell’inglese come lingua straniera
(TEFL).
Il Certificato della International English
Language Testing System (IELTS) apre le
porte delle Università dove la lingua veicolare
è l’inglese. A chi supera l’esame finale la
Malta University Services rilascia un
certificato di merito. Agli studenti che hanno
frequentato regolarmente ma non hanno
superato l’esame finale si rilascia un certificato
di frequenza. Gli studenti che seguono il corso
di due settimane non sostengono il test di fine
corso e pertanto ricevono solo il certificato di
frequenza. Tutti i corsi ISE si organizzano
sotto la supervisione e l’ispezione del
personale docente dell’Università di Malta.
University of Malta ( English version)
The University of Malta, traces its origins to
the Collegium Melitense founded in 1592.
The degree courses at the University are
designed to produce highly qualified
professionals, with experience of research,
who will play key roles in industry, commerce
and public affairs in general. Associated with
the University is the Mediterranean Academy
of Diplomatic Studies while the campus is also
home to the IMO International Maritime Law
Institute and the International Ocean Institute
Malta Operational Centre. The University of
the Third Age was inaugurated in 1993 and
membership has reached the 820 mark.
There are a number of fields which the
University has identified as priority areas:
relations with industry and the strengthening of
the Engineering departments; the further
development of information technology,
computer science and artificial intelligence; the
University’s contribution to the improvement
of primary and secondary education and the
forging of inter-university links to stimulate a
burgeoning of international educational
exchange.
The University of Malta is a member of the
Association of Commonwealth Universities,
the Utrecht Network, the Council for
International Educational Exchange (CIEE),
NAFSA, the International Student Exchange
Program (ISEP) as well as the Santander
Network and the Compostela Group.
The administrative set up of the University of
Malta involves a number of academic and nonacademic staff members.
The main governing bodies are the Council,
the Senate and the Faculty Boards. The
University's excellent reputation is recognised
by universities worldwide, such as Harvard,
Princeton, Edinburgh, Oxford and Cambridge.
In 1968 the University moved from its original
building in Valletta to a new more spacious
campus located at Msida. Students may enjoy
open areas and gardens where they can study
or chat and relax in the glorious Mediterranean
weather.
The Physical Education Programme set up
within the Faculty of Education of the
University is made up of four full- time staff
and two part timers. The Programme works
along with the Malta Sports Council and the
Malta Olympic Committee and its primary aim
is initial teacher training and the organization
and consultation of pedagogical and sports
science courses for coaches.
In the University grounds there are a recently
built, Olympic-size, heated swimming pool
and separate diving pool which are available
for daily use by all students. Other facilities
include a football pitch, an outdoor basketball
court and three tennis courts. Inside the Sports
Pavilion there are full-size billiard/snooker
tables, several table-tennis tables and a darts
room. A small fitness centre is also available to
all students.
The University Sports Club organises many
different sporting activities from 5-aside
football to wrestling and would be happy to
introduce overseas students to windsurfing,
scuba diving, football, tennis and many other
sports.
In the last years the University has created a
European Unit to offer further guidance to its
members of staff who wish to participate in
European Union Education and Research
Programme such as Leonardo da Vinci and the
5th/6th Framework Programme. The University
of Malta has undergone a period of European
Harminisation and is completely inline with
the Bologna Process.
Accomodation
The Official University Residence is situated
on extensive private grounds at Lija. The town
includes various traditional buildings and the
island’s largest public gardens. The residence
lies on the main bus route to the capital city of
Valletta and to the north of the island, where
the major beaches are located. The residence
offers a direct private bus service to the
University.
The estate offers a choice of accommodation
ranging from an exclusive chalet and
traditional style farmhouse to self-catering
apartments and student accommodation. The
extensive amenities at the residence include:
conference
facilities,
photocopy
bureau/stationery, launderette, large outdoor
swimming pool, games room, tennis court,
Jogging track, mini-market, bar/snack and
breakfast service. We also offer alternative
lodiging such as family stay, hotel and selfcatering apartments, on request.
International School of English
The International School of English (ISE) was
set up in 1972 by the Ministry of Education
with the objective of providing courses in
English for foreign students. The University of
Malta took over the school in April 1998 and
has expanded its services considerably. Today
ISE caters for large numbers of students of all
ages throughout the year. We offer courses in
General English as well as for Specific
Purposes (ESP), which are tailored to the
participants’ requirements. ISE is managed by
Malta University Services and our courses are
held on the most attractive University of Malta.
All our teachers are professionally trained
teachers of English holding University degrees
as well as other recognized certificates and
diplomas in the Teaching of English as a
Foreign Language. They all have a vast
experience in teaching English to foreigners,
and they keep abreast with current TEFL
trends through periodic in-service courses.
This is a long – term course intended for
prospective students wishing to obtain entry
qualification to English speaking Universities,
including the University of Malta.
Certificates of Proficiency, issued by the Malta
University Services, are awarded to students
who are successful in the Achievement Test
held at the end of each course. Students who
have attended regularly, but fail the
Achievement Test are presented with a
Certificate of Attendance. Students on a two –
week course do not sit for the Achievement
test and are issued a Certificate of Attendance.
All ISE courses are supervised and monitored
by University of Malta senior academic staff.
Maria Grazia Ignoto (Italia)
[email protected]
La Turchia e il negoziato per l’ingresso
nell’Unione Europea: gli ultimi sviluppi
La Commissione Europea ha approvato il
quadro negoziale che guiderà le trattative con
la Turchia per l’adesione all’Ue.
La decisione è giunta nel corso di una riunione
del collegio esecutivo comunitario e si basa sul
Consiglio europeo del dicembre scorso che ha
indicato il prossimo 3 ottobre la data per
l’avvio dei negoziati.
Il commissario all’allargamento Olli Rehn ha
commentato che è “nell’interresse europeo
avere una Turchia stabile, democratica e
prospera che adotti e attui tutti i valori, le
politiche e gli standard dell’Ue. L’avvio dei
negoziati di adesione è un riconoscimento delle
riforme già compiute in Turchia; dà a questo
paese una chance di dimostrare attraverso un
processo giusto e rigoroso se sarà capace di
soddisfare tutti ti criteri per aderire all’Ue. Ma
tutti sappiamo che sarà un viaggio lungo e
difficile e che dobbiamo tenere in conto delle
preoccupazioni dei cittadini”.
Nelle raccomandazioni si ribadisce che
“l’obiettivo dei negoziati è l’adesione” ma le
trattative costituiscono “un processo ‘openended’ cioè il cui risultato non può essere
garantito in anticipo”.
Nel documento si afferma ancora che finchè la
Turchia non sarà membro ”bisogna far si che il
paese sia pienamente ancorato alle strutture
europee attraverso il legame più forte
possibile”.
La Commissione inoltre “chiede al Consiglio
di promuovere un dibattito e il consenso tra gli
europei sulle relazioni tra Ue e Turchia”. Si
ricorda che “l’Unione europea si aspetta che la
Turchia continui ad adempiere ai criteri politici
e migliori i suoi risultati nel corso dei
negoziati”. Si avverte che “in caso di seria e
persistente violazione da parte della Turchia
dei principi di libertà, democrazia, rispetto dei
diritti umani e libertà fondamentali e dello
stato di diritto su cui l’Unione è fondata sarà
possibile sospendere i negoziati”. Si avverte
ancora che “la Turchia dovrà adottare i diritti e
gli obblighi dell’Unione europea ed applicarli
entro la data di adesione”. La Commissione
ribadisce
infine
che
“sarà
possibile
considerare lunghe misure di transazione,
deroghe, soluzioni specifiche e clausole di
salvaguardia permanente”. I negoziati saranno
condotti capitolo per capitolo che sono in
totale 35 e sarà verificato il raggiungimento dei
parametri fissati per ogni capitolo. La proposta
della Commissione dovrà essere ora approvata
dagli Stati membri dell’UE prima dell’avvio
dei negoziati del prossimo 3 ottobre. Questi
ultimi poi non potranno concludersi prima
della definizione della prospettive finanziarie
per il periodo dal 2014 in poi.
Si aprirà quindi un processo lungo e difficile il
cui esito non è garantito.
Il Parlamento ha comunque constatato che le
Autorità di Ankara si sono fortemente
impegnate nel campo dei diritti dell’uomo,
soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione
della pena di morte e della tortura nonché la
tutela delle minoranze etniche e religiose anche
se persistono taluni problemi legati ai diritti
delle minoranze, alle libertà religiose, ai diritti
sindacali e a quelli delle donne che incidono
seriamente sulla vita economica, politica e
sociale della Turchia.
Sul piano internazionale la Turchia è invitata
ad intrattenere buone relazioni di vicinato e ad
astenersi da attività militari suscettibili di
creare tensioni. Gli eurodeputati hanno
auspicato che essa rispetti i diritti del popolo
curdo e prosegua gli sforzi di riconciliazione
con l’Armenia: il genocidio iniziò il 24 aprile
1915 quando un milione e mezzo di persone di
ogni età vennero sterminate, 100.000 bambini
vennero sradicati e solo 600.000 armeni
sopravvissero. Quel massacro ha lasciato in
eredità, oltre a rancori profondi, l’assenza di
rapporti diplomatici, la chiusura delle frontiere
e un contenzioso riguardante i confini. La
questione potrà risolversi solo con il
riconoscimento delle responsabilità nel
genocidio e con l’apertura delle frontiere verso
questo Stato.
Altra questione rilevante è Cipro e su questa i
parlamentari europei hanno preteso i maggiori
sforzi da parte delle autorità turche. Dopo il
conflitto del 1974 e la proclamazione
unilaterale della Repubblica turca di Cipro
Nord nel 1983, l’isola è tutt’ora divisa in due
entità, una di lingua greca e una di lingua
turca, solo la prima delle quali è membro
dell’Ue. La Turchia non ha mai riconosciuto il
governo di Nicosia e quindi si pone il
problema di come possa entrare nell’Ue senza
riconoscere uno Stato che già ne fa parte.
Nel rispetto della volontà della comunità
greco-cipriota , che ha detto no al referendum
sulla riunificazione, i deputati si sono
rammaricati che ancora non si sia pervenuti ad
una soluzione equa della questione ed esortano
le autorità turche a mantenere un
atteggiamento costruttivo e ad agire sulla base
del piano Annan e dei principi che sono alla
base dell’Unione. Essi considerano che il ritiro
delle forze turche sia una tappa necessaria sulla
via della distensione e che l’apertura dei
negoziati presuppone il riconoscimento di
Cipro da parte della Turchia.
Il punto di vista della Turchia: la soddisfazione
per la conferma della data di inizio del
negoziato è a metà e restano diverse incognite.
Il premier turco Recep Tayyp Erdogan è
intervenuto sulla spinosa questione dell’avvio
dei negoziati affermando che “ la Turchia ha
già ottemperato a tutti i criteri di Copenaghen,
chi si aspetta altre cose da noi sbaglia”. In
occasione della consegna del premio
Mediterraneo istituzioni 2005 assegnatogli
dalla Fondazione Mediterraneo, Erdogan ha
sottolineato che la Turchia da anni si sta
preparando all’adesione ed è più pronta di altri
paesi che sono entrati nell’unione con l’ultimo
allargamento.Ha affermato inoltre che questa è
un’occasione da non mancare per unire e
creare un’alleanza tra Islam e Occidente; che la
Turchia ha contribuito alla pace e alla stabilità
in Europa.
Anche il ministro degli esteri turco Abdullah
Gul ha dichiarato al settimanale inglese The
Economist in una intervista: “Se l’Ue ci
propone qualunque cosa al di sotto della piena
membership o qualunque nuova condizione ,
noi abbandoneremo il negoziato”. “Noi
abbiamo adempiuto alla nostra parte degli
impegni, ora tocca all’Ue adempiere alla sua
parte” ha aggiunto Gul, prendendo parte a
Newport (Galles) alla seconda parte, in cui
sono ammessi i paesi candidati all’adesione tra
cui la Turchia, dell’incontro informale tra i
ministri degli esteri dell’Ue, aggiungendo di
essere sicuro che il negoziato di adesione della
Turchia all’Ue comincerà, come previsto, il 3
ottobre prossimo perché la Turchia ha
adempiuto ai suoi impegni.
Tuttavia ad Ankara non mancano motivi di
ansietà, manca ancora circa un mese e le cose
potrebbero cambiare. I paesi membri ancora
non hanno trovato un accordo sulla posizione
da prendere rispetto al rifiuto persistente della
Turchia di riconoscere la Repubblica di Cipro
e probabilmente una dichiarazione in proposito
sarà presto emessa. Questa attesa preoccupa la
Turchia soprattutto per la posizione di alcuni
paesi membri come la Francia che insistono
sull’impossibilità di aprire un negoziato che si
svolge tra ciascuno stato membro e il paese
candidato e non tra l’Ue e lo stato candidato,
cioè sarebbe inconcepibile che la Turchia
iniziasse un negoziato con un’unione di paesi,
uno dei quali non è da essa riconosciuto.
Significativo invece è stato l’atteggiamento del
ministro degli esteri di Nicosia, Ghiorgos
Iacovoun ottimista sull’avvio dei negoziati con
Ankara il 3 ottobre escludendo il ricorso di
Cipro ad un veto ma affermando che se
Ankara non farà i passi necessari il negoziato
potrebbe arenarsi molto presto.
Alcuni dati di geopolitica ed economici sulla
Turchia:
E’ in gran parte situata in Asia ma una piccola
zona fa parte dell’Europa, cioè il 3% del
territorio complessivo del paese. E’ una
Repubblica parlamentare. Abitanti 66.494.000
(stime 2001). I gruppi etnici sono turchi per
90%, Curdi ed altri per il 10%. I paesi
confinanti sono Bulgaria e Grecia ad Ovest,
Georgia e Armenia a Nord, Iran a Est, Iraq e
Siria a Sud. La lingua ufficiale è il Turco, la
religione è musulmana per il 98%, la moneta è
la lira turca.Il reddito annuo pro capite è di
circa 6.000 euro, pari a quello di Romania e
Bulgaria; nell’Ue è di 20.000. L’inflazione è al
54,9%, contro il 10 della Bulgaria e il 45,7
della Romania.Migliore la situazione della
disoccupazione, 6,6% contro il 16,4 della
Bulgaria e il 7,1 della Romania.
La Turchia diventerebbe il paese più popoloso
e più povero dell’Ue. Il suo potenziale
economico però ed energetico è notevole, con
una forza lavoro giovane e dinamica. Il tasso di
crescita nel 2002 è stato del 6,5% con un
aumento del PIL del 50% in 10 anni.
Ci sarebbe, dunque, una complementarità
virtuosa con l’Ue sempre più vecchia e più
povera di energia.
Giuliana Tulino (Italia)
[email protected]
Students Jean Monnet around the world
Rubrica viaggi
Viaggio in Bulgaria
di Maria Grazia Ignoto
Ho avuto modo di visitare la bella Bulgaria e
conservo nella mia mente dei piacevoli ricordi: la
cordialità degli amici bulgari, la voglia di amicizia
e di rispetto. Ho apprezzato l’intelligenza della
popolazione bulgara e soprattutto degli studenti
che a mio avviso, avvicinandosi e studiando la
metodologia europea, esprimono fortemente la
voglia di imparare per poter poi investire,
lavorare, migliorare la loro terra. Bella la
tradizione di accogliere, in costume storico bulgaro, l’ ospite con un vassoio di pane e una ciotolina di
miele augurandogli il benvenuto.
- Prodotti tipici
I prodotti tipici della Bulgaria sono lo yoghurt, insaccati, formaggio, grappa. Personalmente ritengo
che il latte bulgaro con un sapore molto particolare, dolce, gradevole abbia una qualità nutrizionale
superiore a quello italiano e maltese. Ho apprezzato molto il formaggio, gli insaccati e anche la
grappa.
- Luoghi turistici
La Bulgaria vanta di luoghi molto belli. L’ambiente è prevalentemente formato da montagne. Molto
verde, poche costruzioni edili all’esterno della città Sofia. Carente però di infrastrutture turistiche e
molti luoghi abbandonati a se stessi. Una risorsa per l’economia bulgara penso sia oltre al rilancio
dell’ottima qualità dei suoi prodotti tipici anche l’ambiente. Attraverso una valorizzazione di questi
luoghi e uno sviluppo con infrastrutture turistiche la Bulgaria potrebbe vantare nei prossimi anni di un
gap economico positivo considerevole.
- Infrastrutture pubbliche
Infrastrutture turistiche carenti o completamente assenti. Infrastrutture pubbliche insoddisfacenti alle
normali e minime esigenze – servizi richiesti in una struttura pubblica. Una scuola di Formazione
Edile Bulgara che ho visitato era un edificio inagibile in base alla legge sulla sicurezza Maltese ed
Italiana. Completamente assenti i servizi per gli studenti: laboratori d’informatica, laboratori tecnici,
biblioteca, mensa. Il servizio igenico scadente. L’edificio inoltre era completamente semi distrutto da
un processo di logorio erosivo (muffa, intonaco assente, pittura semi assente). Ciò che mi ha molto
colpito eè stato il non rendersi conto da parte della Direttrice dello stato obsoleto della sua Scuola.
Inoltre affermava che il suo ufficio era tra quelli presenti in Bulgaria più moderno. L’ufficio aveva un
solo computer (non all’avanguardia), assente una stampante, assente un telefono, assente un archivio,
assente una fotocopiatrice, assente un fax. Le aule erano arredate da suppellettili e mobili (banchi,
sedie, cattedra) rotti.
- Costo della vita
Levi Bulgari = 2 volte l’euro es. 10 LB = 5 euro
La vita nonè’ costosa, si compra bene. Il mercato ortofrutticolo e i vari negozi di alimentari offrono
cibo di qualità a basso prezzo. Inoltre i negozi offrono merce di ogni genere a prezzi molto bassi.
Sono stata nei migliori alberghi, ristoranti di Sofia, ma nella vita vi è anche l’altra faccia della
medaglia come il signore bulgaro che ho visto frugare nel bidone dell’immondizia davanti al mio
albergo.
RIFLESSIONI
Penso che la Bulgaria traendo forza dalle sue risorse naturali e umane potrà vantare in futuro
un’economia in ripresa. Nella vita, in base all’esperienza passata, ci si comporta in modo diffidente,
proprio perchè non si vuole ritornare indietro ma si vuole andare avanti nel migliore dei modi.
Soprattutto quando si è sofferto molto. Ma penso anche che aprirsi un pò, fidarsi e accogliere la mano
di chi tenta di aiutarci sia un’occasione per una svolta.
Conoscere l’Europa attraverso la poesia
Rubrica letteratura
Mihai Eminescu (15.01.1850-15.06.1889) Romania
Luceafarul
A fost odata
ca-n povesti,
A fost ca
niciodata,
Din rude mari
imparatesti,
O prea
frumoasa fata.
Si era una la părinti
Si mindra-n toate cele,
Cum e Fecioara intre sfinti
Si luna intre stele.
Din umbra falnicelor bolti
Ea pasul si-l indreapta
Linga fereastra, unde-n colt
Luceafarul asteapta.
Privea în zare cum pe mari
Rasare si straluce,
Pe miscatoarele carari
Corabii negre duce.
Il vede azi, il vede mini,
Astfel dorinta-i gata;
El iar, privind de saptamini,
Ii cade draga fata.
Cum ea pe coate-si razima
Visind ale ei timple
De dorul lui si inima
Si sufletu-i se imple.
Si cât de viu s-aprinde el
In orisicare sara,
Spre umbra negrului castel
Când ea o să-i apara.
* Si pas cu pas pe urma ei
Aluneca-n odaie,
Tesind cu recile-i scântei
O mreaja de vapaie.
Si când în pat se-ntinde drept
Copila să se culce,
I-atinge miinile pe piept,
I-nchide geana dulce;
Si din oglinda luminis
Pe trupu-i se revarsa,
Pe ochii mari, batind inchisi
Pe fata ei intoarsa.
Ea il privea cu un suris,
El tremura-n oglinda,
Căci o urma adânc în vis
De suflet să se prinda.
Iar ea vorbind cu el în somn,
Oftind din greu suspina:
- "O, dulce-al noptii mele domn,
De ce nu vii tu? Vina!
Căci eu sunt vie, tu esti mort,
Si ochiul tau mă-ngheata."
Cobori în jos, luceafar blind,
Alunecind pe-o raza,
Patrunde-n casa si în gând
Si viata-mi lumineaza!"
* Trecu o zi, trecura trei
Si iarasi, noaptea, vine
Luceafarul deasupra ei
Cu razele-i senine.
El asculta tremurator,
Se aprindea mai tare
Si s-arunca fulgerator,
Se cufunda în mare;
Ea trebui de el în somn
Aminte să-si aduca
Si dor de-al valurilor domn
De inim-o apuca:
Si apa unde-au fost cazut
In cercuri se roteste,
Si din adânc necunoscut
Un mândru tinar creste.
- "Cobori în jos, luceafar blind,
Alunecind pe-o raza,
Patrunde-n casa si în gând
Si viata-mi lumineaza!"
Usor el trece ca pe prag
Pe marginea ferestrei
Si tine-n mâna un toiag
Incununat cu trestii.
Cum el din cer o auzi,
Se stinse cu durere,
Iar ceru-ncepe a roti
In locul unde piere;
Parea un tinar voievod
Cu par de aur moale,
Un vinat giulgi se-ncheie nod
Pe umerele goale.
In aer rumene vapai
Se-ntind pe lumea-ntreaga,
Si din a chaosului vai
Un mândru chip se-ncheaga;
Iar umbra fetei stravezii
E alba ca de ceara Un mort frumos cu ochii vii
Ce scânteie-n afara.
Pe negre vitele-i de par
Coroana-i arde pare,
Venea plutind în adevar
Scaldat în foc de soare.
- "Din sfera mea venii cu greu
Ca să-ti urmez chemarea,
Iar cerul este tatal meu
Si muma-mea e marea.
Din negru giulgi se desfasor
Marmoreele brate,
El vine trist si ginditor
Si palid e la fata;
Ca în camara ta să vin,
Să te privesc de-aproape,
Am coborit cu-al meu senin
Si m-am născut din ape.
Dar ochii mari si minunati
Lucesc adânc himeric,
Ca doua patimi fără sat
Si pline de-ntuneric.
O, vin'! odorul meu nespus,
Si lumea ta o lasa;
Eu sunt luceafarul de sus,
Iar tu să-mi fii mireasa.
- "Din sfera mea venii cu greu
Ca să te-ascult s-acuma,
Si soarele e tatal meu,
Iar noaptea-mi este muma;
Colo-n palate de margean
Te-oi duce veacuri multe,
Si toata lumea-n ocean
De tine o s-asculte."
O, vin', odorul meu nespus,
Si lumea ta o lasa;
Eu sunt luceafarul de sus,
Iar tu să-mi fii mireasa.
- "O, esti frumos, cum numa-n vis
Un inger se arata,
Dara pe calea ce-ai deschis
N-oi merge niciodata;
O, vin', în parul tau balai
S-anin cununi de stele,
Pe-a mele ceruri să rasai
Mai mindra decât ele."
Strain la vorba si la port,
Lucesti fără de viata,
- "O, esti frumos cum numa-n vis
Un demon se arata,
Dara pe calea ce-ai deschis
N-oi merge niciodata!
Mă dor de crudul tau amor
A pieptului meu coarde,
Si ochii mari si grei mă dor,
Privirea ta mă arde."
- "Dar cum ai vrea să mă cobor?
Au nu-ntelegi tu oare,
Cum ca eu sunt nemuritor,
Si tu esti muritoare?"
- "Nu caut vorbe pe ales,
Nici stiu cum as incepe Desi vorbesti pe inteles,
Eu nu te pot pricepe;
Dar daca vrei cu crezamint
Să te-ndragesc pe tine,
Tu te coboara pe pământ,
Fii muritor ca mine."
- "Tu-mi cei chiar nemurirea mea
In schimb pe-o sarutare,
Dar voi să stii asemenea
Cât te iubesc de tare;
Da, mă voi naste din pacat,
Primind o alta lege;
Cu vecinicia sunt legat,
Ci voi să mă dezlege."
Si se tot duce... S-a tot dus.
De dragu-unei copile,
S-a rupt din locul lui de sus,
Pierind mai multe zile.
* In vremea asta Catalin,
Viclean copil de casa,
Ce imple cupele cu vin
Mesenilor la masa,
Un paj ce poarta pas cu pas
A-mparatesii rochii,
Baiat din flori si de pripas,
Dar indraznet cu ochii,
Cu obrajei ca doi bujori
De rumeni, bata-i vina,
Se furiseaza pinditor
Privind la Catalina.
Dar ce frumoasa se facu
Si mindra, arz-o focul;
Ei Catalin, acu-i acu
Ca să-ti incerci norocul.
Si-n treacat o cuprinse lin
Intr-un ungher degraba.
- "Da' ce vrei, mari Catalin?
Ia du-t' de-ti vei de treaba."
- "Ce voi? As vrea să nu mai stai
Pe ginduri totdeuna,
Să rizi mai bine si să-mi dai
O gura, numai una."
- "Dar nici nu stiu macar ce-mi
ceri,
Da-mi pace, fugi departe O, de luceafarul din cer
M-a prins un dor de moarte."
- "Daca nu stii, ti-as arata
Din bob în bob amorul,
Ci numai nu te minia,
Ci stai cu binisorul.
Un cer de stele dedesupt,
Deasupra-i cer de stele Parea un fulger nentrerupt
Ratacitor prin ele.
Cum vinatoru-ntinde-n cring
La pasarele latul,
Când ti-oi intinde bratul sting
Să mă cuprinzi cu bratul;
Si din a chaosului vai,
Jur imprejur de sine,
Vedea, ca-n ziua cea dentii,
Cum izvorau lumine;
Si ochii tai nemiscatori
Sub ochii mei ramiie...
De te inalt de subtiori
Te-nalta din calciie;
Cum izvorind il inconjor
Ca niste mari, de-a-notul...
El zboara, gând purtat de dor,
Pin' piere totul, totul;
Când fata mea se pleaca-n jos,
In sus ramii cu fata,
Să ne privim nesatios
Si dulce toata viata;
Căci unde-ajunge nu-i hotar,
Nici ochi spre a cunoaste,
Si vremea-ncearca în zadar
Din goluri a se naste.
Si ca să-ti fie pe deplin
Iubirea cunoscuta,
Când sarutindu-te mă-nclin,
Tu iarasi mă saruta."
Nu e nimic si totusi e
O sete care-l soarbe,
E un adânc asemene
Uitarii celei oarbe.
Ea-l asculta pe copilas
Uimita si distrasa,
Si rusinos si dragalas,
Mai nu vrea, mai se lasa,
- "De greul negrei vecinicii,
Parinte, mă dezleaga
Si laudat pe veci să fii
Pe-a lumii scara-ntreaga;
Si-i zise-ncet: - "Inca de mic
Te cunosteam pe tine,
Si guraliv si de nimic,
Te-ai potrivi cu mine...
O, cere-mi, Doamne, orice pret,
Dar da-mi o alta soarte,
Căci tu izvor esti de vieti
Si datator de moarte;
Dar un luceafar, răsărit
Din linistea uitarii,
Da orizon nemarginit
Singuratatii marii;
Reia-mi al nemuririi nimb
Si focul din privire,
Si pentru toate da-mi în schimb
O ora de iubire...
Si tainic genele le plec,
Căci mi le imple plinsul
Când ale apei valuri trec
Calatorind spre dinsul;
Din chaos, Doamne,-am aparut
Si m-as intoarce-n chaos...
Si din repaos m-am născut.
Mi-e sete de repaos."
Luceste c-un amor nespus,
Durerea să-mi alunge,
Dar se inalta tot mai sus,
Ca să nu-l pot ajunge.
- "Hyperion, ce din genuni
Rasai c-o-ntreaga lume,
Nu cere semne si minuni
Care n-au chip si nume;
Patrunde trist cu raze reci
Din lumea ce-l desparte...
In veci il voi iubi si-n veci
Va raminea departe...
Tu vrei un om să te socoti,
Cu ei să te asameni?
Dar piara oamenii cu toti,
S-ar naste iarasi oameni.
De-aceea zilele îmi sunt
Pustii ca niste stepe,
Dar noptile-s de-un farmec sfânt
Ce-l nu mai pot pricepe."
Ei numai doar dureaza-n vint
Deserte idealuri Când valuri afla un mormânt,
Rasar în urma valuri;
- "Tu esti copila, asta e...
Hai s-om fugi în lume,
Doar ni s-or pierde urmele
Si nu ne-or sti de nume.
Ei doar au stele cu noroc
Si prigoniri de soarte,
Noi nu avem nici timp, nici loc,
Si nu cunoastem moarte.
Căci amindoi vom fi cuminti,
Vom fi voiosi si teferi,
Vei pierde dorul de părinti
Si visul de luceferi."
Din sinul vecinicului ieri
Traieste azi ce moare,
Un soare de s-ar stinge-n cer
S-aprinde iarasi soare;
* Porni luceafarul. Cresteau
In cer a lui aripe,
Si cai de mii de ani treceau
In tot atitea clipe.
Parind pe veci a rasari,
Din urma moartea-l paste,
Căci toti se nasc spre a muri
Si mor spre a se naste.
Iar tu, Hyperion, ramii
Oriunde ai apune...
Cere-mi cuvintul meu dentii Să-ti dau intelepciune?
El tremura ca alte dati
In codri si pe dealuri,
Calauzind singuratati
De miscatoare valuri;
Vrei să dau glas acelei guri,
Ca dup-a ei cântare
Să se ia muntii cu paduri
Si insulele-n mare?
Dar nu mai cade ca-n trecut
In mari din tot inaltul:
- "Ce-ti pasa tie, chip de lut,
Dac-oi fi eu sau altul?
Vrei poate-n fapta să arati
Dreptate si tarie?
Ti-as da pamintul în bucati
Să-l faci imparatie.
Traind în cercul vostru strimt
Norocul va petrece,
Ci eu în lumea mea mă simt
Nemuritor si rece."
Iti dau catarg lângă catarg,
Ostiri spre a strabate
Pamintu-n lung si marea-n larg,
Dar moartea nu se poate...
LUCIFERO
traduzione di Sauro Albisani
(il volume “Mihai Eminescu Poesie/Poezii”, Pontica 2000)
Si pentru cine vrei să mori?
Intoarce-te, te-ndreapta
Spre-acel pământ ratacitor
Si vezi ce te asteapta."
Ci fu come nelle leggende,
ci fu una volta sola,
di celebri re discendente
una splendida figliola.
* In locul lui menit din cer
Hyperion se-ntoarse
Si, ca si-n ziua cea de ieri,
Lumina si-o revarsa.
Unica in mezzo ai suoi parenti,
bella come nessuna,
come la Vergine fra i santi,
fra le stelle la luna.
Căci este sara-n asfintit
Si noaptea o să-nceapa;
Rasare luna linistit
Si tremurind din apa.
Dall’ombra dei vasti soffitti
s’allontana, si sporge
a una bifora: nei suoi tragitti
Lucifero la scorge.
Si imple cu-ale ei scântei
Cararile din cringuri.
Sub sirul lung de mindri tei
Sedeau doi tineri singuri:
Guarda di lassù come invade
il mar della sua luce
e lungo le liquide strade
nere chiglie conduce.
- "O, lasa-mi capul meu pe sin,
Iubito, să se culce
Sub raza ochiului senin
Si negrait de dulce;
Gli occhi al cielo ogni giorno
protesi,
alla voglia soggiace;
e anche lui che la fissa da mesi,
la ragazza gli piace.
Cu farmecul luminii reci
Gindirile strabate-mi,
Revarsa liniste de veci
Pe noaptea mea de patimi.
Si de asupra mea ramii
Durerea mea de-o curma,
Căci esti iubirea mea dentii
Si visul meu din urma."
Hyperion vedea de sus
Uimirea-n a lor fata;
Abia un brat pe git i-a pus
Si ea l-a prins în brate...
Miroase florile-argintii
Si cad, o dulce ploaie,
Pe crestetele-a doi copii
Cu plete lungi, balaie.
Ea, imbatata de amor,
Ridica ochii. Vede
Luceafarul. Si-ncetisor
Dorintele-i increde:
- "Cobori în jos, luceafar blind,
Alunecind pe-o raza,
Patrunde-n codru si în gând,
Norocu-mi lumineaza!"
Quando sopra i suoi gomiti china
come in sogno le tempie,
nel cuore la voglia s’insinua
e l’anima riempie.
Egli sembra di luce più bella
ogni notte avvampare
quando dentro il suo tetro castello
lei nell’ombra gli appare.
•Nella stanza, seguendo dappresso
la donna, s’introduce,
coi suoi gelidi strali egli tesse
una rete di luce.
E quando si stende sul letto
la ragazza, e sbadiglia,
le sfiora le mani sul petto
e le chiude le ciglia.
Un raggio lo specchio precipita
sopra il corpo supino,
sui grandi occhi che palpitano,
sul suo volto reclino.
Lei lo guarda con un sorriso,
nello specchio, che spasima,
giacchè la rincorre deciso
a catturarle l’anima.
Gli parla nel sogno con rotti
sospiri profondi:
«Signore delle mie notti,
perchè non vieni? Scendi!
Quaggiù! Soave Lucifero, scendi,
su di un raggio precipita,
la mia casa la mia anima prendi,
rischiara la mia vita!»
Lui l’ascolta tremante,
gia più fulgido appare,
rapido in un istante
s’inabissa nel mare;
E l’acqua dov’egli è caduto
vortica a mulinello
e dall’abisso sconosciuto
esce un giovane bello.
Poi lieve attraversa il vetro
della finestra come una soglia
e tiene nel pugno uno scettro
circondato di foglie.
Un giovane voivoda pare
dai soffici capelli,
indossa un grigio sudario
sopra le nude spalle.
Ahi l’ombra della sua effigie
e come un cereo stampo un morto dagli occhi vigili
che mandano un lampo.
«Fu arduo udendo il tuo appello
dalla mia sfera arrivare,
poichè padre m’è il cielo
e madre il mare.
Per giungere al tuo luogo
a guardarti dappresso
son sceso dal mio firmamento
e dal mar sono riemerso.
Oh vieni! tesoro mio solo,
abbandona ogni cosa!
Io sono Lucifero in cielo,
tu sarai la mia sposa.
Lassù nel palazzo superno
vivrai per l’eternità
e tutto l’immenso oceano
a te obbedirà».
«Sei bello, siccome nei sogni
un angelo può apparire,
ma lungo la via che m’insegni
non ti potrò seguire;
Straniero all’aspetto ed al volto
non han vita i tuoi raggi,
che io sono viva, e tu morto,
e il tuo sguardo mi ghiaccia».
•Passa un giorno, ne passan tre,
ed ecco a notte viene
Lucifero sopra di lei
coi suoi raggi sereni.
Di lui forse, ad un tratto, nel sogno
l’assaliva il ricordo,
e il re delle onde agogna
dai profondi precordi:
«Ch’io abiuri la mia eternità
per un bacio reclami,
ma noto così ti sarà
quanto t’ami;
Ascolta il giovinetto
offesa e incuriosita,
pudibonda e civetta
lo respinge, lo invita.
«Quaggiù! Soave Lucifero, scendi,
su di un raggio precipita,
la mia casa la mia anima prendi,
rischiara la mia vita!».
Rinasco perciò dal peccato,
un’altra legge accolgo;
io sono all’eterno legato,
adesso me ne sciolgo».
E piano gli dice: «Da bambino
t’imparai a conoscere,
e scansafatiche e birichino
noi ci potremmo intendere...
S’estinse dal grande dolore
com’egli in ciel l’udì
e il cielo comincia a ruotare
ove l’astro peri.
Di nuova va via… un’altra volta.
Per amor di una fanciulla
si strappa cosi dalla volta
celeste, più giorni.
•Intanto pero Catalino,
un paggio astuto ed abile
che riempie le coppe di vino
ai commensali a tavola,
Ma un astro ha abbandonato
la quiete dell’oblio,
il cielo sconfinato
del suo marino esilio;
Nell’aria una fiamma rubente
il pianeta squaderna,
dal regno del caos, risplendente
un bel volto s’incarna.
Sui neri capelli ha cinto
un diadema che sembra bruciare,
avanza fluttuando sospinto
dalla fiamma solare.
Dal nero mantello gli sortono
marmoree le braccia,
avanza tristissimo, smorto,
e pallido in faccia;
Ma gli occhi grandi e magici
brillan ne loro spechi,
due tormenti selvaggi
chimerici e ciechi.
il paggio che regge il mantello
della regina, al seguito
di chi l’adotto trovatello,
ma con lo sguardo illecito,
come due peonie rosse
le gote in quel visino,
ratto ratto s’apposta
a spiar Catalina.
Si fa bella come non mai,
lei, e fiera, la bruci il fuoco!
Eh via! Catalino, ora! dai!
rischia adesso il tuo gioco.
e abbasso le ciglia furtiva
perche le bagna il pianto
se sento flottar l’onda viva
che va a morirgli accanto;
perche sia sconfitto il mio duolo
d’ognoto amore ei brilla,
ma sempre piu su, sale in volo,
ch’io non posso seguirlo...
Coi gelidi raggi s’esterna
dal suo mondo lontano
e l’amo in eterno e in eterno
mi rimarra lontano…
Lei passa e, in un canto, vicino
a se la stringe sagace.
«Su, basta! Che vuoi, Catalino?
Va’ via, lasciami in pace».
E lascio che i giorni mi passino
aridi come steppe,
ma odora la notte d’un fascino
che mai prima non seppi».
«Ancora tu sei bambinella…
fuggiremo alla busca,
ch’ogni orma di noi si cancelli,
nessuno ci conosca.
«Che voglio? Vorrei non trovarti
sempre sempre in ambasce,
che ridessi più spesso, e rubarti
per una volta un bacio».
Entrambi saremo prudenti
e ilari e belli
e tu scorderai i tuoi parenti
e la voglia di stelle».
«Che sono codeste richieste?
lasciami alla mia sorte Per Lucifero l’celeste
sento un diolo di morte».
•Si mosse Lucifero. L’ali
gli crebbero nel cielo,
brucio millenarïe calli
in un secondo solo.
«L’amore per filo e per segno
io ti vorrei mostrare
a patto che tu non ti sdegni
e ti lasci guidare.
Un mondo di stelle superno,
laggiù di stelle un mondo sembrava un lampo eterno
la in mezzo, vagabondo.
Mi bruciano tutta i tuoi sguardi,
pel tuo crudele amore
m’angoscian quegli occhi maliardi,
duole nel petto il cuore».
Qual tende il cacciatore
all’uccellino
nel bosco il laccio,
se io tendo il braccio mancino
cingimi col tuo braccio;
Vedeva d’intorno dai gorghi
del caos guizzare,
come accadde ai primordi,
immense luminare;
«Ma come vuoi ch’io scenda
e a te mi faccia uguale,
che sono un essere eterno
mentre tu sei mortale?».
e fissami gli occhi se vedi
che il mio sguardo t’invita...
sollevati in punta di piedi
se ti stringo la vita;
«Ignoro il linguaggio eletto,
non lo so proprio dire Benchè tu dialoghi schietto,
non ti posso capire;
e quando il mio volto si china,
che il tuo resti levato,
e duri cosi senza fine
quello sguardo assetato;
Se vuoi che con fede profonda
m’innamori di te,
discendi quaggiù nel mio mondo,
mortale come me».
perchè dell’amore tu imperi
adesso ogni virtù,
appena mi chino a baciarti
baciami anche tu».
«Soltanto con grande dolore
io lasciai la mia sfera
poichè padre m’è il sole
e madre la sera;
Oh vieni! tesoro mio solo
abbandona ogni cosa:
io sono Lucifero in cielo,
tu sarai la mia sposa.
Oh vieni, sui biondi capelli
porrò serti di stelle,
perchè tu risplenda nei cieli
più fulgida di quelle».
«Sei bello, siccome nei sogni
un demone può apparire,
ma lungo la via che m’insegni
non ti potrò seguire!
ed ecco nascendo l’accerchiano
come un mare… e lui vola, nuota,
pensier che la voglia soverchia,
fin quando scompare nel vuoto;
che giunge ove non c’e frontiera
ne occhio che s’orienti,
e invano anche l’attimo spera
di nascere dal niente.
E il niente, ed e nondimeno
la sete che l’arde e travia,
e un abisso
simile al cieco oblio.
«Dal peso dell’orrido eterno
se m’avrai liberato,
nei secoli a te si prosterni,
Padre, tutto il creato;
ogni cosa, Signor, mi puoi
chiedere
ma dammi un’altra sorte,
o tu che sei fonte dell’essere
e datore di morte;
ah questo immutabile nimbo
ritoglimi e il fuoco allo sguardo,
e dammi soltanto in cambio
un attimo d’ardore…
Nel caos, Signore, io giacqui,
rigettami nel caos…
e se dal riposo io nacqui,
ho sete di riposo».
«O tu che da fonde voragini
sorgi col mondo intero,
non chiedere segni e miraggi;
sono solo chimere;
tu dunque vorresti farti uomo,
assomigliarti a loro?
Ma quelli se muoiono a sciami,
ne nasceranno ancora.
E durano quanto nel cielo
qualche vuoto ideale Se l’onda incontra un avello
ecco un’altr’onda uguale;
soltanto le stelle hanno amiche,
schiavi della sorte:
senza tempo ne spazio noi neanche
conosciamo la morte.
Dal seno dell’ieri immortale
nasce l’ora che fugge,
se un sole nel cielo scompare
un altro sole sorge;
e se anche ora sembri risorto
poi la morte lo pasce,
che nata ogni cosa alla morte
morirà per rinascere.
Tu solo, Iperione, tu solo
identico tramonti…
Mi chiedi - mia prima parola
- che ti faccia sapiente?
Tu vuoi che ti dia una voce
che a sentirla cantare,
si muovano i boschi e le rocce
e l’isole del mare?
Vuoi forse mostrar se si può
esser giusto eppur fiero?
La terra in frantumi ti do
perchè tu abbia il tuo impero.
Ogni sorta di navi e di barche
e legioni ti do
perchè i mari e le terre tu varchi,
la morte no…
E la morte com’e che t’allieta?
Ora volgiti e intendi
verso quel roteante pianeta:
guarda ciò che t’attende!».
•Nel luogo assegnatogli in cielo
Iperione ritorna
e piove cosi come ieri
il suo lume d’attorno.
Ed anche la notte imbruna
poichè la luce scema;
tranquilla rispunta la luna
sulla laguna tremula
e riempie di raggi e barbagli
gl’intricati viottoli.
Nascosti dall’ombra dei tigli
stan due giovani, soli:
«Oh lascia che il capo sul seno
io t’appoggi, amore,
al raggio dell’occhio sereno
e dolce da morire;
la loro luce diaccia
getta sui miei dilemmi,
spandi l’eterna pace
sui notturni patemi.
Lenisci il mio dolore,
sopra di me rimani,
tu che sei il primo amore
e l’ultimo domani».
Dall’alto Lucifero scorge
l’ebbrezza su quelle facce;
appena il suo braccio le porge
lei gli tende le braccia...
Odorano i fiori d’argento
in dolce pioggia s’effondono,
sul capo dei piccoli amanti
dai lunghi boccoli biondi.
Ma lei tutta presa d’amore
alza gli occhi. E vede
Lucifero. Senza parole
una grazia gli chiede:
«Quaggiù! soave Lucifero, scendi,
su di un raggio precipita,
la mia casa la mia anima prendi,
rischiara la mia vita!»
E lui come un tempo s’accende
sulle vette e sui boschi,
remoti deserti movendo
di rabide burrasche;
ne più come allora è caduto
dentro il mare dall’alto:
«Che t’importa, figura di luto,
se sarò io o un altro?
Nel circolo angusto vivendo
fortuna vi governa,
mentre io nel mio mondo mi sento
gelido ed eterno».
Accade in Europa – Flash
- Il 2005 è l’anno europeo della cittadinanza
attraverso l’educazione
- Malta ratifica all’unanimità la Costituzione
europea: mercoledì 6 luglio, il Parlamento
maltese ha ratificato la Costituzione europea
con il primo voto unanime dell’attuale fase di
ratifiche. Il meno popoloso degli Stati membri
dell’UE (circa 400.000 abitanti) in questo
modo è diventato il dodicesimo Paese ad
approvare la nuova Carta costituzionale
europea.
- Vince il “JO” (SI) nel referendum sulla
Costituzione europea nel Granducato del
Lussemburgo
Il Lussemburgo, dopo l’esito negativo dei due
referendum tenutisi nel quadro del processo
di ratifica del "Trattato che adotta una
Costituzione per l’Europa" in Francia e
Olanda, ha riportato un po’ di serenità sul
futuro costituzionale europeo. Il 56,52 % dei
cittadini del Granducato hanno dato il loro
parere favorevole alla ratifica del testo di
Costituzione europea, con una partecipazione
alla consultazione dell’86,8%.
Congratulazioni ad Ana Maria Pamfilie
laureatasi di recente all’Accademia degli
Studi Economici di Bucarest …!!
Hanno collaborato:
Simona Bolos, Maria Grazia Ignoto, AnaMaria Pamfilie, Vyara Tomanova, Giuliana
Tulino.
Studenti «Jean Monnet», dai colloqui dei
corsi sull'integrazione europea del Prof.
Pasquale Saccà.
- Il Parlamento europeo si riunisce a
Strasburgo in seduta plenaria dal 5 all'8
Settembre 2005.
La sessione si aprirà Lunedì 5 Settembre alle
ore 17.00 con delle importanti Dichiarazioni
della Commissione europea:
.sulle recenti Catastrofi naturali in Europa e
nel mondo
.sul dialogo con le chiese e le organizzazioni
non confessionali in Europa.
.sulla sicurezza dei vettori aerei, tragicamente
tornata d'attualità dopo i numerosi incidenti
accaduti durante il mese di agosto. A questo
proposito il Presidente della commissione
trasporti del Parlamento Europeo Paolo
COSTA (ALDE/ ADLE, IT) ha proposto il 30
Agosto scorso di rendere pubblici i nomi delle
compagnie aeree che non rispettano le norme
di sicurezza internazionali. Il Consiglio ha
all'unanimità incaricato la Commissione di
pubblicare sulla base di elenchi forniti da
ciascuno Stato membro una "lista nera
europea" di tutti i vettori aerei non autorizzati
ad effettuare servizio passeggeri negli
aeroporti dei Paesi membri.