speciale università
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Anno I, Numero 3 – Luglio – Agosto - Settembre 2005 - La voce degli studenti universitari di Romania e Bulgaria: due interessanti sondaggi sul processo di integrazione nei nuovi paesi candidati - L’intervista al Rettore dell’Accademia degli Studi Economici a Bucarest - L’Università di Malta - La Turchia e il negoziato per l’ingresso nell’Unione Europea: gli ultimi sviluppi - Rubrica viaggi e letteratura - Accade in Europa - Flash - Rubrica viaggi: Viaggio in Bulgaria - Rubrica letteratura: Mihai Eminescu - Romania - Accade in Europa flash SPECIALE UNIVERSITÀ a cura di Giuliana Tulino http://projects.um.edu.mt/imediterranei La voce degli studenti universitari di Romania e Bulgaria: due interessanti sondaggi di Giuliana Tulino Sondaggio Comunitario inter - università L’apertura al mondo esterno, nella direzione dell’internazionalizzazione tanto della formazione quanto degli studi, è ormai da tempo il principio ispiratore dei profondi processi di trasformazione delle Università. In essi, sono fortemente impegnati vari Paesi europei, e in modo eminente quelli dell’Unione, nello sforzo di dare una risposta quanto più possibile comune alla sfida nel campo del sapere, che è ormai decisamente giocata su scala mondiale. E si tratta di una risposta fatta di vicendevole confronto, non meno che di stretta collaborazione. La realizzazione di un effettivo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore di certo potrà proficuamente avvalersi della capacità di attuazione e crescita del correlativo, indispensabile Spazio Europeo della Ricerca. Come sempre è stato per il passato, anche per l’avvenire le possibilità di raggiungimento di un alto livello di formazione e il grado di qualità dimostrato dalla ricerca scientifica e tecnologica resteranno fra loro intimamente legati; in effetti, non è pensabile di riuscire ad elevare in maniera sensibile la prima, se non si riescono a raggiungere significativi risultati nella seconda. Questa è dunque condizione di quella; almeno nel mondo universitario, in cui la trasmissione del sapere è principalmente comunicazione di frutti, maturati grazie ad un diligente approfondimento e ad un costante avanzamento degli studi. In coerenza a queste premesse abbiamo il piacere di presentare i risultati di un sondaggio curato da due brillanti studentesse dell’azione Jean Monnet e realizzato in due Università dell’Est Europeo, Romania e Bulgaria, insieme ad un’intervista al Rettore dell’Accademia degli Studi Economici di Bucarest. Il tema è il processo di integrazione europea e le varie opinioni al riguardo; sono emerse interessanti e realistiche informazioni circa le opinioni degli studenti e del mondo accademico in generale. PAESE: UNIVERSITA’: CITTA’: ETA’: SESSO: Buona lettura…… 7. Pensi che ci siano delle differenze tra il tuo Paese e gli altri paesi membri dell’UE riguardo a: l’educazione – istruzione, il costo della vita, lo sviluppo economico, altro. Queste sono le domande del questionario che sono state somministrate agli intervistati 1 . Ti tieni informato sul processo d’integrazione europea? Lo trovi un argomento interessante? o si, spesso o raramente o no 2. Quali sono le principali fonti di informazione per te sull’attività dell’UE? o TV, giornali, internet o università o altro................. 3. Come valuti l’adesione del tuo paese all’UE? o positiva o negativa o neutrale 4. Come valuti il continuo processo dell’allargamento? o positivo o negativo o neutrale 5. Conosci quali sono i criteri necessari per l’adesione di un paese all’UE? o si o no o forse 6. Pensi che il tuo paese è pronto e/o rispetta effettivamente le regole indispensabili per l’adesione e/o la reale integrazione? o si o no o non lo so o si o o no abbastanza o 8. Secondo te qual è la principale barriera da superare tra i paesi membri per una migliore integrazione? o o o o i pregiudizi religiosi la barriera linguistica il diverso sviluppo economico altro........................... 9. Hai visitato qualche Paese dell’UE? Quale? o si,............. o no membro 10. A quale paese dell'UE ti senti più vicino ( usi, costumi, tradizioni, stile di vita )? …………………………………………… 11. Quale pensi sia un punto di forza e un punto di debolezza del tuo Paese rispetto agli altri paesi europei ? .............................................................. 12. Qual’è l’idea principale su cui si basa l’UE, secondo te? ........................................................................ 13. Quanti sono attualmente i paesi membri dell’UE? ........................................................................ 14. Quando si festeggia il Giorno d’Europa? ........................................................................ 15. Cosa rappresentano le stelle sulla bandiera dell'Unione Europea? o il simbolo della perfezione o il numero dei Stati membri dell'UE o altro 16. Condividi l’idea di un’unica moneta europea, l’ EURO? o si o no o non lo so 17. Pensi sia possibile per tutti gli Stati facenti parte dell’UE raggiungere lo stesso livello di sviluppo? o sicuramente o impossibile 18. Ti senti o o o forse un “cittadino europeo”? si no non ancora 19. Hai partecipato a qualche progetto o programma finanziato dalla Commissione Europea? Se si quale? o si,………….. o no 20. Pensi che l’istruzione nel tuo Paese ti possa offrire opportunità uguali a quella di altri paesi membri per quanto riguarda la tua futura realizzazione professionale? o si o no o non lo so 21. Se avessi l’opportunità vorresti continuare i tuoi studi in uno dei paesi membri dell’UE? Quale? o si....................... o no o non ho ancora deciso Risultati del sondaggio in Romania Il campione di riferimento a cui sono state somministrate le domande del sondaggio è costituito da studenti universitari, per il 95%, in particolare delle Università di Bucarest, anche se provenienti da altre città, Oradea (Transilvania) e Bacau (Moldavia), regioni del nord della Romania. Il rimanente 5% del nostro campione è costituito da soggetti appartenenti comunque al mondo accademico. La maggioranza, l’80% circa, sono studenti dell’Accademia degli Studi Economici di Bucarest, mentre il resto degli studenti intervistati provengono da altre facoltà come Storia e Geografia, Architettura, Informatica, Istituto Nazionale di Chimica, Università Rumeno-Americana, Politecnico di Bucharest, Meccanica, Giornalismo e Comunicazione, facoltà di Lettere e Scienze Umanistiche di Bucarest. L’età media degli studenti intervistati è di 23 anni, la maggioranza degli studenti infatti frequenta il quarto anno cioè l’ultimo anno di studio per le facoltà economiche e il penultimo per quelli dei Politecnici. Il segmento di età va dai 21 anni fino a 27 anni e l’età massima è 31 anni. Il questionario è stato compilato da ragazzi per il 31% e da ragazze per il 69%. Questa rilevante differenza di percentuale di partecipazione tra i due sessi può essere spiegata dal fatto che all’Accademia degli Studi Economici di Bucarest il 60% degli studenti sono ragazze e il 40% ragazzi e gli studenti di questa facoltà rappresentano l’80% del nostro campione di riferimento. Ci chiediamo di nuovo, perchè questa percentuale di pessimisti? La spiegazione si rileva dalle risposte ai quesiti 6, 7 e 16. In generale, l’opinione sugli sviluppi del processo di integrazione europea è realista, ma si può osservare una tendenza all’ottimismo riguardo al processo di integrazione del nostro paese. Anche se tutti sono consapevoli della difficile situazione della Romania, l’opinione generale è che possiamo cambiare le cose e superare il divario che ci separa dagli altri Stati europei. 6 - La percentuale di pessimisti circa il processo di allargamento (domanda n. 4) può essere spiegata in collegamento con un’altra domanda e cioè se si pensa che la Romania sia pronta per una reale integrazione? Per l’82%, la risposta è stata chiara: NO. Soltanto il 2% è ottimista e vede la Romania come un Paese pronto per fare il grande passo. Il restante 6% non ha opinione. 1 - Tutti sono interessati al tema dell’integrazione perchè questo rappresenta una delle principali possibilità per il futuro del Paese, e implicitamente, per il proprio futuro. Il 74% si informa costantemente sull’andamento delle negoziazioni con le varie strutture europee per essere costantemente informati circa gli sviluppi in questa direzione. Il rimanente 16% non segue gli sviluppi così di frequente, tuttavia, questo è un argomento che in genere preoccupa tutti. 2 - Per quanto riguarda le fonti d’informazione preferite tutte e tre le varianti sono state scelte. Comunque, la piu importante fonte sembra essere costituita dalla TV seguita dai giornali e dalla rete internet, la seconda fonte d’informazione sono le Università e il luogo di lavoro. Tra le altre fonti di informazione sono stati citati i libri, i congressi, le conferenze e altre manifestazioni scientifiche. 3 – Relativamente all’opinione generale circa l’adesione della Romania all’Unione il parere favorevole è netto: il 74% ha risposto che è un fatto positivo, il 20% non ha una opinione chiara (sono neutrali) e il restante 6% pensa che è un fatto negativo. La percentuale dei contrari è spiegata alla successiva risposta n. 6. 4 - La maggior parte degli intervistati cioè l’ 86%, è favorevole al processo continuo di allargamento dell’Unione Europea, il 6% pensa che è un fatto negativo e il restante 8% non ha una opinione precisa. 5 – Il 63% ritiene di conoscere abbastanza quali siano i criteri di convergenza da rispettare perché un Paese possa aderire all’UE, il 28% non è sicuro di conoscerli e il restante 9% non li conosce sicuramente. In realtà siamo tutti curiosi e impazienti di vedere i cambiamenti successivi all’integrazione anche se le previsioni per i primi anni dopo la nostra entrata nell’Unione non sono molto buone. I pessimisti circa l’integrazione della Romania (domanda n. 3) sono tuttavia delle persone che conoscono la situazione di debolezza del Paese e pensano che la Romania non sia ancora pronta ad affrontare la concorrenza degli altri paesi dell’Unione. 7 - 8 Il grande problema della Romania, il ritardo economico, da cui deriva il rilevante divario fra Romania e gli altri paesi europei; ciò è sottolineato dalle risposte a questa domanda: il 92% ha evidenziato che il divario fra la Romania e gli altri europei è nello sviluppo economico e soltanto il 3% pensa che la mentalità è ciò che fa la differenza. Il resto delle risposte è suddiviso fra i pregiudizi religiosi e la barriera linguistica. 9 - In genere, ci sono delle persone che hanno viaggiatto nei paesi dell’Unione Europea (71%), e per questo abbiamo più fiducia nelle loro opinioni, cioè le loro opinioni ci sembrano più giustificate perchè hanno avuto l’occasione di osservare la vita degli altri cittadini europei e fare il confronto con la nostra situazione. Fra i paesi piu visitati risultano la Francia (18%), Italia (14%), Ungheria (12%), Austria e Spagna (11%), Germania (10%), Grecia (9%), Inghilterra (6%), Belgio (4%), Repubblica Ceca, Malta e Portogallo (2%), Polonia, Finlandia, Slovenia e Slovacchia (1%). Ma c’è anche un rilevante numero di intervistati (29%) che non hanno mai visitato un paese dell’Unione, ma che ha visitato paesi come Turchia, Bulgaria, Russia in quanto paesi confinanti e quindi di più facile accesso; altri non hanno avuto ancora la possibilità di recarsi all’ estero. 10 – Il paese che tutti noi rumeni sentiamo essere più vicino alle nostre tradizioni, stile di vita ecc. è certamente l’Italia (35%), poi, a grande distanza seguono la Spagna (15%) e la Francia (10%). Altri paesi sono: Inghilterra (9%), Portogallo, Ungheria, Grecia, Germania (3%), Polonia e Austria (1%). La scelta di alcuni paesi può apparire strana, ma probabilmente alcuni intervistati hanno scoperto stili comuni con i popoli dei diversi paesi durante i loro viaggi. Questo ci conferma come sia sempre più possibile sentirci tutti membri dello stesso grande paese, l’Europa, e che si possono riscoprire tante cose in comune per costruire una vera Unione. 11 – Tutti noi rumeni siamo in generale ottimisti circa l’entrata della Romania nell’Unione Europea. Dal sondaggio sono venuti fuori i seguenti potenziali vantaggi ma anche punti di debolezza della Romania come paese membro: PUNTI DI FORZA DEBOLEZZA e PUNTI DI - la posizione geo - strategica 19% - lo sviluppo economico 37% - le risorse umane 16% - la corruzione 25% - un buon mercato 11% - la mentalità 10% - la volontà di progredire 9% - l’organizzazione della giustizia 9% - l’ingegnosità 9% - le infrastrutture 3% - un grande potenziale 7% - la pubblica amministrazione 1% - l’educazione e la cultura 7% - il ritardo tecnologico 1% - il potenziale turistico 4% - la volontà di integrarsi 4% - l’unità della gente 2% Si può osservare che i vantaggi individuati sono molti e aggiungiamo che ce ne possono essere sicuramente di altri. Così come è successo per altri paesi ora divenuti membri a pieno titolo. 12 – Riguardo all’idea principale sulla quale si fonda l’Unione Europea sono state date diverse risposte e questo conferma una democratica diversità di opinione. La più popolare idea è risultata l’unione economica, 39%, a seguire un’unione economica, sociale, culturale e politica, 25%, questa è risultata anche la definizione più completa. Le altre idee espresse sono state la cooperazione economica e finanziaria 9%, anche se unità non significa soltanto cooperazione, ma molto di più; stato sovranazionale 7%, potere 5% (in Romania un detto popolare recita che quando si è in molti anche il potere e più grande), la libera circolazione fra i paesi membri 4%, pace 3%, prosperità 3%, mercato unico 1%, solidarietà 1%. 13 – A questa domanda il 77% ha saputo rispondere esattamente, il restante 23% ha risposto approssimativamente. 14 – Per quanto riguarda la conoscenza del giorno in cui si festeggia il giorno dell’Europa, 69% ha risposto esattamente il resto sbagliando. 15 – Il più grande errore è stato commesso rispondendo alla domanda sulla bandiera dell’Unione: soltanto il 27% ha risposto correttamente, la maggioranza ha sbagliato. Il 54% pensa che le stelle rappresentino solo gli Stati membri, o gli Stati fondatori (19%). 16 – Un’ altra risposta che dimostra il favore degli intervistati all’adesione è che il 92% ha risposto affermativamente alla domanda sulla moneta unica, l’euro. Già, più o meno, abbiamo iniziato tutti a pensare e fare i calcoli in euro e questo grazie alle nostre relazioni commerciali con gli Stati già membri. Soltanto il 5% non è d’accordo con la moneta comune mentre gli altri non sanno che dire, non hanno opinione. Probabilmente avranno bisogno di più tempo per familiarizzare con la nuova moneta. 17 – Anche alla domanda sul livello di sviluppo uniforme, dove il 37% (una percentuale abbastanza alta per una risposta così categorica) ha risposto che sarebbe impossibile arrivare allo stesso livello per tutti gli Stati membri. Il campione di intervistati crede in questa Unione infatti la percentuale più elevata, 58%, è ottimista e il 5% è sicuro che possiamo raggiungere un livello di sviluppo più o meno uguale a quello di tutti gli Stati membri. E’ certo che per questo occorrerà del tempo, ma con perseveranza ce la possiamo fare. 18 – Il 59% degli intervistati non si sente “ancora” cittadino europeo e questo è spiegabile dal fatto che la Romania in effetti non fa ancora parte dell’Unione. A sorpresa tuttavia, una buona fetta, il 30%, si sente già come un vero cittadino europeo, forse grazie ai viaggi all’estero o ad altri tipi di relazioni con i paesi stranieri; soltanto l’11% non si sente cittadino europeo neanche un pò. 19 – L’83% dei partecipanti al sondaggio non ha avuto mai l’opportunità di partecipare ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea. Fra quelli che hanno partecipato (17%), la maggior parte ha partecipato al programma Socrates/Erasmus, e ad altre iniziative della propria Università come diverse presentazioni, convegni e scuole estive soprattutto su La Protezione Sociale in Europa. 20 – Il 42% è sicuro che l’educazione in Romania offre le stesse possibilità come l’educazione in un altro paese dell’Unione (è risaputo che il sistema educativo e formativo rumeno e uno di migliori in Europa). Il 47% pensa che possa trovare più opportunità all’estero per il proprio futuro professionale e il restante 11% è indeciso, non sa. 21 – Sicuramente la maggior parte degli studenti intervistati, il 75%, vogliono studiare o partecipare a un programma di studio o di lavoro all’ estero per fare un’esperienza in un altro ambito. La rimanente percentuale è indecisa. Fra le mete preferite per un’esperienza di studio all’estero ci sono: Francia 21%, Inghilterra 16%, Italia 11%, Spagna 10%, Grecia 6%, Olanda e Austria 4%. Possiamo concludere che, in genere, i risultati del nostro sondaggio ci mostrano una visione dei rumeni aperta ai rapporti con l’estero, con un grande desiderio di entrare a far parte della grande famiglia europea, con la volontà di migliorare le cose e con una visione ottimistica circa la possibilità di vivere tutti insieme in un mondo migliore. Si è anche consapevoli del fatto che ognuno di noi dovrà dare un contributo al processo di integrazione facendo anche dei sacrifici, ma traspare la disponibilità e la voglia a farlo. Ana-Maria Pamfilie (Romania) [email protected] Simona Bolos( Romania) [email protected] Risultati del sondaggio in Bulgaria Bulgaria Università di Sofia -100 studenti (48% studentesse, 52% studenti). Le facoltà partecipanti sono diverse: materie di specializzazione - Economia; Amministrazione del business; Relazioni Pubbliche; Filologia. Gli studenti che partecipano al sondaggio sono del primo, secondo, terzo e ultimo anno di studio; età compresa fra 20 e 25 anni. 1. Il 49% degli studenti (20% ragazze e 29% ragazzi si informano spesso sul processo d’integrazione europea e 48% (28% e 20%) ricevono informazioni raramente, solo il 3% è disinteressato agli sviluppi europei. 2. Le principali fonti di informazione per la maggior parte degli studenti, 96% (44% ragazze e 52% ragazzi) sono i giornali, la TV, internet; solo il 4% accedono alle informazioni tramite le Università. 3. L’81% degli studenti (32% ragazze e 49% ragazzi) valutano l’adesione della Bulgaria all’UE positiva; il 3% non sono ottimisti e il 16% non hanno una opinione, sono neutrali. 4. Il 71% degli studenti (24% ragazze e 47% ragazzi) sostengono di essere d’accordo con il continuo allargamento dell’Unione; il 13% (8% e 5%) non sono favorevoli e l’altra parte dei studenti, il 16% non hanno risposto, sono neutrali (solo ragazze). Si può dire che i ragazzi sono più favorevoli all’adesione della Bulgaria, sono più ottimisti rispetto al processo di allargamento e di solito rispondono “ positivo” oppure ”negativo” senza dubbi, senza tentennamenti. Le ragazze sono più indecise e rispondono in modo più “neutrale”. 5. Il 40% ragazzi e 40% ragazze (80%) conoscono alcuni dei criteri per l’adesione di un paese all’Unione; il 12% (4% ragazze e 8% ragazzi) sono informati anche sia sui criteri politici che sui criteri economici; solo l’8% non hanno nessuna idea (4% ragazze e 4% ragazzi). 6. Il 65% degli studenti bulgari (37%ragazze e 28% ragazzi) pensano che la Bulgaria non sia pronta per l’adesione nel 2007 contro il 22% (12% e 10%) i quali sono sicuri che la Bulgaria riuscirà ad entrare nell’Unione; il 13% non hanno opinione, non sanno. I dati raccolti dimostrano che i ragazzi rispetto alle ragazze sono più informati e più ottimisti circa l’entrata della Bulgaria nell’UE. 7. Quasi tutti gli studenti intervistati, il 93%, sono d’accordo col il fatto che la Bulgaria sia completamente diversa dagli altri paesi europei e solo il 7% pensa che la differenza è minimale. Nessuno ha risposto “no”. 8. Sempre la maggior parte degli studenti, il 90% (40% ragazze e 50% ragazzi), crede che la barriera principale da superare sia il diverso sviluppo economico; il 10% hanno indicato anche altre barriere come “la mentalità balcanica che è molto diversa della mentalità europea”, ”il patriottismo”, “il funzionamento della giustizia”, ”il sistema legislativo”. 9. Il 56% degli intervistati afferma di aver visitato già un paese-membro dell’UE (28%ragazze e 28% ragazzi); il 44% invece non lo ha ancora fatto (20% e 24%). I paesi più visitati sono Francia, Grecia,Germania, Italia, Polonia e Slovenia; i paesi meno visitati sono Irlanda, Spagna, Olanda, Belgio, Svezia, Inghilterra e Cipro. 10. Il paese più vicino alla Bulgaria per stile di vita è, secondo gli studenti, la Grecia per l’78%, la Polonia per il 14%, la Slovenia e la Repubblica Ceca per il 4%, e un gruppo dei paesi a Sud del Mediterranea come Spagna, Portogallo, Italia per il 3%; solo l’1% ha risposto Romania (che non è ancora un membro a pieno titolo, così come la Bulgaria). 11. I PUNTI DI FORZA E I PUNTI DI DEBOLEZZA: -le risorse naturali il basso livello di vita media -le risorse umane -lo sviluppo economico -il buon sistema educativo l’assenza di concorrenza -il turismo -il basso livello di motivazione -la posizione geografica -il sistema legislativo (la Bulgaria è il ponte fra l’Europa e l’Asia) la politica e lobbismo -il patriottismo la corruzione -la tolleranza etnica assenza dei specialiste nel business -assenza dei investimenti -la criminalità e l’assenza del potere della Polizia L’80% degli studenti bulgari hanno saputo esprimere la loro opinione sui punti di forza e di debolezza che la Bulgaria ha rispetto agli altri paesi-membri; il 20% non ha risposto; il 2% hanno indicato solo i punti di debolezza. 12. Le idee principali sulle quali si basa l’Unione Europea secondo gli studenti sono: -Unita’ -Cooperazione -Europa senza confini -Aiuti finanziari:finanziamenti, investimenti -Sviluppo economico per tutti i cittadini europei -Modello simile agli USA E poi libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone, quindi adeguamento alle economie più sviluppate come quella americana; unita nella diversità, unità economica e politica. Questo è il concetto che è stato sottolineato: la forza è nell’unità. 13. Più della metà degli studenti conoscono il numero preciso dei paesi attualmente membri dell’Unione Europea, il 56% (27% ragazze e 29% ragazzi); il 34% non sono invece informati e rispondono in modo errato (da 20 fino 30 paesi); il 10% non ha risposto. Questo significa che 44% non conosce questo dato. 14. Il 63% ha indicato la data precisa, il 9 maggio, il restante 37% (16% ragazzi e 21% ragazze) non conoscono il significato di questa data. 15. La maggior parte degli studenti, l’83% non sa cosa rappresentano le stelle sulla bandiera, suppongono che indichino il numero dei paesi aderenti; il 16% hanno scelto ”altro”e solo l’1% hanno scritto il simbolo vero (ragazze). 16. Quasi tutti gli studenti sono favorevoli all’adozione dell’EURO come moneta unica europea; l’altro 6% non condividono l’idea. 17. Un quinto degli studenti sono ottimisti circa la capacità della Bulgaria di raggiungere lo stesso livello di sviluppo degli altri paesi europei, il 72% non crede in questa possibilità e solo l’8% ha risposto ”forse”. 18. Il 17% degli studenti bulgari si sentono già “cittadini europei”, il 72% no, e l’11% non ancora. 19. Solo l’8% degli studenti ha partecipato a qualche progetto europeo (6% ricevendo borse di studio tipo Socrates - Erasmus e il 3% partecipando a lezioni e conferenze); la maggior parte il 92% no. 20. “La Bulgaria non ci può offrire realizzazione professionale come gli altri paesi europei” hanno risposto circa il 60% degli intervistati, il 23% non sa, il 17% sono ottimisti. 21. La metà degli studenti bulgari intervistati, il 52% (20%ragazze e 22% ragazzi) vogliono continuare i propri studi all’estero in Europa; il 28% non sono entusiasti di questa eventuale prospettiva (17% e 11%) e il 20% non hanno opinione. Il paese più popolare per recarsi a studiare è considerata l’Inghilterra, poi la Germania, la Francia, l’Italia, la Svezia, la Danimarca e il Belgio. VyaraTomanova ( Bulgaria ) [email protected] Intervista al Rettore dell’Accademia degli Studi Economici di Bucarest Le parole del Rettore dell’Accademia degli Studi Economici di Bucarest, Romania Professore Dottor ION GH. ROSCA, sulla riforma delle università prima dell’adesione della Romania all’Unione Europea nel 2007 (la Dichiarazione di Bologna). Il processo di Bologna arriverà anche a Bucarest in autunno! “La nostra priorità in questo periodo è di spiegare agli studenti e all’intera comunità universitaria quali sono le implicazioni profonde di questa nuova riforma universitaria in conformità con gli impegni della Dichiarazione di Bologna. Prima di tutto, cosa succederà a cominciare dal mese di Ottobre con la riorganizzazione di tutti i livelli di preparazione universitaria. Rinunceremo al vecchio modello di formazione dello studente dalla A alla Z nel ciclo di laurea. Abbiamo scelto, penso, la migliore formula in questo senso. Il corso di laurea durerà 3 anni più 2 anni di masterato/specializzazione. Importante è capire che l’anno accademico si esprime in numero di crediti: 180 crediti per il ciclo di laurea e 60 crediti per il masterato/specializzazione. Questo significa che uno studente può raccogliere un numero di crediti per il periodo di laurea in solo 2 anni, mentre altri studenti avranno bisogno di 3-4 anni per laurearsi. Penso che il più grande cambiamento sarà rappresentato dal fatto di avere più opportunità e interesse per gli studenti di adattarsi allo studio. Il secondo punto importante della Dichiarazione di Bologna è di creare un sistema pan-europeo di certificati e diplomi universitari. Penso che sarà un vero vantaggio quello di avere i diplomi universitari riconosciuti ovunque in Europa. Per noi, la difficoltà più grande è di assicurare un controllo fermo e un audit constante della qualità del processo di educazione universitaria. Si dice spesso che nessuna università rumena si trova tra le 500 migliori nel mondo. Se saremo capaci di creare in un modo professionale la qualità del nostro sistema educativo, potremmo anche noi applicare per le valutazioni e le iscrizioni gli standard top internazionali. Il sistema di crediti esiste da tanto tempo in Romania, ma questi crediti non erano veramente transferibili, cioe: i crediti da Parigi non erano sempre accettati in Romania e viceversa. Ciò ha comportato seri problemi di riconoscimento reciproco di titoli di studio. E’successo, per esempio, che uno studente nell’ultimo anno di studio, il quarto, alla Facoltà di Relazioni Internazionali (all’Accademia degli Studi Economici) si è trasferito a Parigi, entrando al primo anno di masterato, concluso il programma di master, ha conseguito il diploma ma ritornando in Romania si è ritrovato senza il riconoscimento della laurea. Allo stesso tempo, la convalidazione dei crediti di studio significa che dobbiamo rivalutare le materie per non avere delle sopravalutazioni oppure sottovalutazioni. Solo in questo modo possiamo contribuire a realizzare il terzo obiettivo della Dichiarazione di Bologna e cioè la crescita della mobilità sia degli studenti che dei professori. La visione generale è di creare uno spazio universitario comune nello così come si è creato un mercato unico nell’Unione Europea. L’Accademia degli Studi Economici di Bucarest è il primo istituto universitario della Romania che ha le approvazioni di tutti i nuovi piani educativi in conformità con il processo di Bologna. Sono convinto che questa riforma profonda del sistema universitario rumeno avrà come risultato una restaurazione del prestigio della comunita universitaria Rumena ed un altro inizio nel contesto internazionale.” Simona Bolos (Romania) [email protected] L’Università di Malta L’Università di Malta trae le sue origini dal collegio maltese fondato nel 1952. I corsi di laurea nell’Università sono strutturati per produrre figure professionali altamente qualificate con esperienza nella ricerca, che potranno giocare un ruolo chiave nell’industria, nel commercio e negli affari pubblici. Associata all’Università è l’ accademia Mediterranea degli studi diplomatici, mentre il Campus è anche la sede dell’ IMO International Maritime Law Institute and the International Ocean Institute Malta Operational Centre. L’Università della terza età è stata inaugurata nel 1993 e ha raggiunto circa 820 iscritti. Ci sono numerosi temi che l’Università ha identificato come aree prioritarie: le relazioni con l’industria e il consolidamento dei rapporti con il dipartimento di ingegneria, gli sviluppi dell’informatizzazione, informatica e intelligenza artificiale, il contributo dell’Università al miglioramento dell’insegnamento primario e secondario e la creazione di collegamenti universitari per simulare la crescita e lo scambio internazionale della conoscenza. L’Università di Malta è un membro del Council for International Educational Echange (CIEE), NAFSA, L’ International Student Exchange Program (ISEP) così come dello Santander Network e del gruppo Compostela. L’organizzazione dell’Università di Malta coinvolge un ampio numero di membri accademici e non accademici. L’eccellente reputazione dell’Università è riconosciuta da tutte le Università del mondo come Harward, Princeton, Edinburg, Oxford e Cambridge. Nel 1968 si e’ inaugurata la nuova sede del campus di Msida che da allora ha continuato a espandersi e migliorare. Non sono aumentate soltanto le aule ma anche gli spazi aperti e i giardini, dove gli studenti possono studiare, chiacchierare e rilassarsi nel mite clima mediterraneo. L’Università lavora insieme a Malta Sport Council e al Comitato Olimpico di Malta; il suo scopo primario e’ l’addestramento iniziale per insegnanti e l’organizzazione di corsi pedagogici e di scienze sportive per allenatori. Nei sotterranei dell’Università è stata recentemente costruita una piscina olimpionica riscaldata e una piscina per i tuffi che è disponibile quotidianamente per gli studenti. Altre strutture esistenti un campo di football, un campo di basket e tre campi da tennis. All’interno del centro sportivo ci sono biliardi, tavoli da ping-pong, tiro a bersaglio. Un piccolo centro fitness è a disposizione di tutti gli studenti. Lo sport club dell’Università offre differenti attività sportive dal football al wrestling. Negli anni scorsi l’Università ha creato una Unità Europea per offrire una ulteriore guida ai membri del suo staff che desiderano partecipare al programma educativo dell’Unione Europea ed ai programmi di ricerca come Leonardo da Vinci e il quinto e sesto programma di ricerca. L’Università di Malta e’ perfettamente in linea con il processo di Bologna. L’ alloggio universitario La University Residence dista 2 Km dal campus, a Lija., un villaggio che ha conservato carattere tradizionale e vanta il giardino pubblico più grande dell’isola. L’alloggio universitario è ben servito dagli autobus per Valletta o per le belle spiagge sabbiose del Nord. Offre anche un servizio navetta per il campus. Il complesso offre varie possibilità di alloggio, un grande appartamento isolato, una casetta rustica tradizionale, appartamenti con cucina e camere per studenti. Esso offre anche vari servizi: cartolerie con fotocopiatrice, lavanderia, mini-market, bar, ristorante e piccola colazione; è dotato di una grande piscina, un campo da tennis, e una pista per il footing. E’ possibile anche il soggiorno in famiglia, in alloggio o in appartamenti indipendenti su richiesta. Scuola internazionale di inglese Collegata con l’Università vi è la International School of English (ISE) che è stata fondata dal Ministero dell’Istruzione Pubblica nel 1972 per organizzare corsi di lingua inglese appositamente per studenti stranieri. Dal 1988 fa parte dell’Università di Malta e oggi offre un’ampia gamma di servizi a studenti di ogni età tutto l’anno. Accanto ai normali corsi di lingua è in grado di fornire corsi di inglese per settori particolari creati su misura per le esigenze dei partecipanti. La direzione della ISE e’ affidata alla Malta University Services. Gli Uffici e le aule sono situati nel campus dell’Università. Tutti i docenti sono insegnanti d’inglese che oltre alla laurea in inglese hanno conseguito il diploma di specializzazione nella didattica dell’inglese come lingua straniera (TEFL). Il Certificato della International English Language Testing System (IELTS) apre le porte delle Università dove la lingua veicolare è l’inglese. A chi supera l’esame finale la Malta University Services rilascia un certificato di merito. Agli studenti che hanno frequentato regolarmente ma non hanno superato l’esame finale si rilascia un certificato di frequenza. Gli studenti che seguono il corso di due settimane non sostengono il test di fine corso e pertanto ricevono solo il certificato di frequenza. Tutti i corsi ISE si organizzano sotto la supervisione e l’ispezione del personale docente dell’Università di Malta. University of Malta ( English version) The University of Malta, traces its origins to the Collegium Melitense founded in 1592. The degree courses at the University are designed to produce highly qualified professionals, with experience of research, who will play key roles in industry, commerce and public affairs in general. Associated with the University is the Mediterranean Academy of Diplomatic Studies while the campus is also home to the IMO International Maritime Law Institute and the International Ocean Institute Malta Operational Centre. The University of the Third Age was inaugurated in 1993 and membership has reached the 820 mark. There are a number of fields which the University has identified as priority areas: relations with industry and the strengthening of the Engineering departments; the further development of information technology, computer science and artificial intelligence; the University’s contribution to the improvement of primary and secondary education and the forging of inter-university links to stimulate a burgeoning of international educational exchange. The University of Malta is a member of the Association of Commonwealth Universities, the Utrecht Network, the Council for International Educational Exchange (CIEE), NAFSA, the International Student Exchange Program (ISEP) as well as the Santander Network and the Compostela Group. The administrative set up of the University of Malta involves a number of academic and nonacademic staff members. The main governing bodies are the Council, the Senate and the Faculty Boards. The University's excellent reputation is recognised by universities worldwide, such as Harvard, Princeton, Edinburgh, Oxford and Cambridge. In 1968 the University moved from its original building in Valletta to a new more spacious campus located at Msida. Students may enjoy open areas and gardens where they can study or chat and relax in the glorious Mediterranean weather. The Physical Education Programme set up within the Faculty of Education of the University is made up of four full- time staff and two part timers. The Programme works along with the Malta Sports Council and the Malta Olympic Committee and its primary aim is initial teacher training and the organization and consultation of pedagogical and sports science courses for coaches. In the University grounds there are a recently built, Olympic-size, heated swimming pool and separate diving pool which are available for daily use by all students. Other facilities include a football pitch, an outdoor basketball court and three tennis courts. Inside the Sports Pavilion there are full-size billiard/snooker tables, several table-tennis tables and a darts room. A small fitness centre is also available to all students. The University Sports Club organises many different sporting activities from 5-aside football to wrestling and would be happy to introduce overseas students to windsurfing, scuba diving, football, tennis and many other sports. In the last years the University has created a European Unit to offer further guidance to its members of staff who wish to participate in European Union Education and Research Programme such as Leonardo da Vinci and the 5th/6th Framework Programme. The University of Malta has undergone a period of European Harminisation and is completely inline with the Bologna Process. Accomodation The Official University Residence is situated on extensive private grounds at Lija. The town includes various traditional buildings and the island’s largest public gardens. The residence lies on the main bus route to the capital city of Valletta and to the north of the island, where the major beaches are located. The residence offers a direct private bus service to the University. The estate offers a choice of accommodation ranging from an exclusive chalet and traditional style farmhouse to self-catering apartments and student accommodation. The extensive amenities at the residence include: conference facilities, photocopy bureau/stationery, launderette, large outdoor swimming pool, games room, tennis court, Jogging track, mini-market, bar/snack and breakfast service. We also offer alternative lodiging such as family stay, hotel and selfcatering apartments, on request. International School of English The International School of English (ISE) was set up in 1972 by the Ministry of Education with the objective of providing courses in English for foreign students. The University of Malta took over the school in April 1998 and has expanded its services considerably. Today ISE caters for large numbers of students of all ages throughout the year. We offer courses in General English as well as for Specific Purposes (ESP), which are tailored to the participants’ requirements. ISE is managed by Malta University Services and our courses are held on the most attractive University of Malta. All our teachers are professionally trained teachers of English holding University degrees as well as other recognized certificates and diplomas in the Teaching of English as a Foreign Language. They all have a vast experience in teaching English to foreigners, and they keep abreast with current TEFL trends through periodic in-service courses. This is a long – term course intended for prospective students wishing to obtain entry qualification to English speaking Universities, including the University of Malta. Certificates of Proficiency, issued by the Malta University Services, are awarded to students who are successful in the Achievement Test held at the end of each course. Students who have attended regularly, but fail the Achievement Test are presented with a Certificate of Attendance. Students on a two – week course do not sit for the Achievement test and are issued a Certificate of Attendance. All ISE courses are supervised and monitored by University of Malta senior academic staff. Maria Grazia Ignoto (Italia) [email protected] La Turchia e il negoziato per l’ingresso nell’Unione Europea: gli ultimi sviluppi La Commissione Europea ha approvato il quadro negoziale che guiderà le trattative con la Turchia per l’adesione all’Ue. La decisione è giunta nel corso di una riunione del collegio esecutivo comunitario e si basa sul Consiglio europeo del dicembre scorso che ha indicato il prossimo 3 ottobre la data per l’avvio dei negoziati. Il commissario all’allargamento Olli Rehn ha commentato che è “nell’interresse europeo avere una Turchia stabile, democratica e prospera che adotti e attui tutti i valori, le politiche e gli standard dell’Ue. L’avvio dei negoziati di adesione è un riconoscimento delle riforme già compiute in Turchia; dà a questo paese una chance di dimostrare attraverso un processo giusto e rigoroso se sarà capace di soddisfare tutti ti criteri per aderire all’Ue. Ma tutti sappiamo che sarà un viaggio lungo e difficile e che dobbiamo tenere in conto delle preoccupazioni dei cittadini”. Nelle raccomandazioni si ribadisce che “l’obiettivo dei negoziati è l’adesione” ma le trattative costituiscono “un processo ‘openended’ cioè il cui risultato non può essere garantito in anticipo”. Nel documento si afferma ancora che finchè la Turchia non sarà membro ”bisogna far si che il paese sia pienamente ancorato alle strutture europee attraverso il legame più forte possibile”. La Commissione inoltre “chiede al Consiglio di promuovere un dibattito e il consenso tra gli europei sulle relazioni tra Ue e Turchia”. Si ricorda che “l’Unione europea si aspetta che la Turchia continui ad adempiere ai criteri politici e migliori i suoi risultati nel corso dei negoziati”. Si avverte che “in caso di seria e persistente violazione da parte della Turchia dei principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e libertà fondamentali e dello stato di diritto su cui l’Unione è fondata sarà possibile sospendere i negoziati”. Si avverte ancora che “la Turchia dovrà adottare i diritti e gli obblighi dell’Unione europea ed applicarli entro la data di adesione”. La Commissione ribadisce infine che “sarà possibile considerare lunghe misure di transazione, deroghe, soluzioni specifiche e clausole di salvaguardia permanente”. I negoziati saranno condotti capitolo per capitolo che sono in totale 35 e sarà verificato il raggiungimento dei parametri fissati per ogni capitolo. La proposta della Commissione dovrà essere ora approvata dagli Stati membri dell’UE prima dell’avvio dei negoziati del prossimo 3 ottobre. Questi ultimi poi non potranno concludersi prima della definizione della prospettive finanziarie per il periodo dal 2014 in poi. Si aprirà quindi un processo lungo e difficile il cui esito non è garantito. Il Parlamento ha comunque constatato che le Autorità di Ankara si sono fortemente impegnate nel campo dei diritti dell’uomo, soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione della pena di morte e della tortura nonché la tutela delle minoranze etniche e religiose anche se persistono taluni problemi legati ai diritti delle minoranze, alle libertà religiose, ai diritti sindacali e a quelli delle donne che incidono seriamente sulla vita economica, politica e sociale della Turchia. Sul piano internazionale la Turchia è invitata ad intrattenere buone relazioni di vicinato e ad astenersi da attività militari suscettibili di creare tensioni. Gli eurodeputati hanno auspicato che essa rispetti i diritti del popolo curdo e prosegua gli sforzi di riconciliazione con l’Armenia: il genocidio iniziò il 24 aprile 1915 quando un milione e mezzo di persone di ogni età vennero sterminate, 100.000 bambini vennero sradicati e solo 600.000 armeni sopravvissero. Quel massacro ha lasciato in eredità, oltre a rancori profondi, l’assenza di rapporti diplomatici, la chiusura delle frontiere e un contenzioso riguardante i confini. La questione potrà risolversi solo con il riconoscimento delle responsabilità nel genocidio e con l’apertura delle frontiere verso questo Stato. Altra questione rilevante è Cipro e su questa i parlamentari europei hanno preteso i maggiori sforzi da parte delle autorità turche. Dopo il conflitto del 1974 e la proclamazione unilaterale della Repubblica turca di Cipro Nord nel 1983, l’isola è tutt’ora divisa in due entità, una di lingua greca e una di lingua turca, solo la prima delle quali è membro dell’Ue. La Turchia non ha mai riconosciuto il governo di Nicosia e quindi si pone il problema di come possa entrare nell’Ue senza riconoscere uno Stato che già ne fa parte. Nel rispetto della volontà della comunità greco-cipriota , che ha detto no al referendum sulla riunificazione, i deputati si sono rammaricati che ancora non si sia pervenuti ad una soluzione equa della questione ed esortano le autorità turche a mantenere un atteggiamento costruttivo e ad agire sulla base del piano Annan e dei principi che sono alla base dell’Unione. Essi considerano che il ritiro delle forze turche sia una tappa necessaria sulla via della distensione e che l’apertura dei negoziati presuppone il riconoscimento di Cipro da parte della Turchia. Il punto di vista della Turchia: la soddisfazione per la conferma della data di inizio del negoziato è a metà e restano diverse incognite. Il premier turco Recep Tayyp Erdogan è intervenuto sulla spinosa questione dell’avvio dei negoziati affermando che “ la Turchia ha già ottemperato a tutti i criteri di Copenaghen, chi si aspetta altre cose da noi sbaglia”. In occasione della consegna del premio Mediterraneo istituzioni 2005 assegnatogli dalla Fondazione Mediterraneo, Erdogan ha sottolineato che la Turchia da anni si sta preparando all’adesione ed è più pronta di altri paesi che sono entrati nell’unione con l’ultimo allargamento.Ha affermato inoltre che questa è un’occasione da non mancare per unire e creare un’alleanza tra Islam e Occidente; che la Turchia ha contribuito alla pace e alla stabilità in Europa. Anche il ministro degli esteri turco Abdullah Gul ha dichiarato al settimanale inglese The Economist in una intervista: “Se l’Ue ci propone qualunque cosa al di sotto della piena membership o qualunque nuova condizione , noi abbandoneremo il negoziato”. “Noi abbiamo adempiuto alla nostra parte degli impegni, ora tocca all’Ue adempiere alla sua parte” ha aggiunto Gul, prendendo parte a Newport (Galles) alla seconda parte, in cui sono ammessi i paesi candidati all’adesione tra cui la Turchia, dell’incontro informale tra i ministri degli esteri dell’Ue, aggiungendo di essere sicuro che il negoziato di adesione della Turchia all’Ue comincerà, come previsto, il 3 ottobre prossimo perché la Turchia ha adempiuto ai suoi impegni. Tuttavia ad Ankara non mancano motivi di ansietà, manca ancora circa un mese e le cose potrebbero cambiare. I paesi membri ancora non hanno trovato un accordo sulla posizione da prendere rispetto al rifiuto persistente della Turchia di riconoscere la Repubblica di Cipro e probabilmente una dichiarazione in proposito sarà presto emessa. Questa attesa preoccupa la Turchia soprattutto per la posizione di alcuni paesi membri come la Francia che insistono sull’impossibilità di aprire un negoziato che si svolge tra ciascuno stato membro e il paese candidato e non tra l’Ue e lo stato candidato, cioè sarebbe inconcepibile che la Turchia iniziasse un negoziato con un’unione di paesi, uno dei quali non è da essa riconosciuto. Significativo invece è stato l’atteggiamento del ministro degli esteri di Nicosia, Ghiorgos Iacovoun ottimista sull’avvio dei negoziati con Ankara il 3 ottobre escludendo il ricorso di Cipro ad un veto ma affermando che se Ankara non farà i passi necessari il negoziato potrebbe arenarsi molto presto. Alcuni dati di geopolitica ed economici sulla Turchia: E’ in gran parte situata in Asia ma una piccola zona fa parte dell’Europa, cioè il 3% del territorio complessivo del paese. E’ una Repubblica parlamentare. Abitanti 66.494.000 (stime 2001). I gruppi etnici sono turchi per 90%, Curdi ed altri per il 10%. I paesi confinanti sono Bulgaria e Grecia ad Ovest, Georgia e Armenia a Nord, Iran a Est, Iraq e Siria a Sud. La lingua ufficiale è il Turco, la religione è musulmana per il 98%, la moneta è la lira turca.Il reddito annuo pro capite è di circa 6.000 euro, pari a quello di Romania e Bulgaria; nell’Ue è di 20.000. L’inflazione è al 54,9%, contro il 10 della Bulgaria e il 45,7 della Romania.Migliore la situazione della disoccupazione, 6,6% contro il 16,4 della Bulgaria e il 7,1 della Romania. La Turchia diventerebbe il paese più popoloso e più povero dell’Ue. Il suo potenziale economico però ed energetico è notevole, con una forza lavoro giovane e dinamica. Il tasso di crescita nel 2002 è stato del 6,5% con un aumento del PIL del 50% in 10 anni. Ci sarebbe, dunque, una complementarità virtuosa con l’Ue sempre più vecchia e più povera di energia. Giuliana Tulino (Italia) [email protected] Students Jean Monnet around the world Rubrica viaggi Viaggio in Bulgaria di Maria Grazia Ignoto Ho avuto modo di visitare la bella Bulgaria e conservo nella mia mente dei piacevoli ricordi: la cordialità degli amici bulgari, la voglia di amicizia e di rispetto. Ho apprezzato l’intelligenza della popolazione bulgara e soprattutto degli studenti che a mio avviso, avvicinandosi e studiando la metodologia europea, esprimono fortemente la voglia di imparare per poter poi investire, lavorare, migliorare la loro terra. Bella la tradizione di accogliere, in costume storico bulgaro, l’ ospite con un vassoio di pane e una ciotolina di miele augurandogli il benvenuto. - Prodotti tipici I prodotti tipici della Bulgaria sono lo yoghurt, insaccati, formaggio, grappa. Personalmente ritengo che il latte bulgaro con un sapore molto particolare, dolce, gradevole abbia una qualità nutrizionale superiore a quello italiano e maltese. Ho apprezzato molto il formaggio, gli insaccati e anche la grappa. - Luoghi turistici La Bulgaria vanta di luoghi molto belli. L’ambiente è prevalentemente formato da montagne. Molto verde, poche costruzioni edili all’esterno della città Sofia. Carente però di infrastrutture turistiche e molti luoghi abbandonati a se stessi. Una risorsa per l’economia bulgara penso sia oltre al rilancio dell’ottima qualità dei suoi prodotti tipici anche l’ambiente. Attraverso una valorizzazione di questi luoghi e uno sviluppo con infrastrutture turistiche la Bulgaria potrebbe vantare nei prossimi anni di un gap economico positivo considerevole. - Infrastrutture pubbliche Infrastrutture turistiche carenti o completamente assenti. Infrastrutture pubbliche insoddisfacenti alle normali e minime esigenze – servizi richiesti in una struttura pubblica. Una scuola di Formazione Edile Bulgara che ho visitato era un edificio inagibile in base alla legge sulla sicurezza Maltese ed Italiana. Completamente assenti i servizi per gli studenti: laboratori d’informatica, laboratori tecnici, biblioteca, mensa. Il servizio igenico scadente. L’edificio inoltre era completamente semi distrutto da un processo di logorio erosivo (muffa, intonaco assente, pittura semi assente). Ciò che mi ha molto colpito eè stato il non rendersi conto da parte della Direttrice dello stato obsoleto della sua Scuola. Inoltre affermava che il suo ufficio era tra quelli presenti in Bulgaria più moderno. L’ufficio aveva un solo computer (non all’avanguardia), assente una stampante, assente un telefono, assente un archivio, assente una fotocopiatrice, assente un fax. Le aule erano arredate da suppellettili e mobili (banchi, sedie, cattedra) rotti. - Costo della vita Levi Bulgari = 2 volte l’euro es. 10 LB = 5 euro La vita nonè’ costosa, si compra bene. Il mercato ortofrutticolo e i vari negozi di alimentari offrono cibo di qualità a basso prezzo. Inoltre i negozi offrono merce di ogni genere a prezzi molto bassi. Sono stata nei migliori alberghi, ristoranti di Sofia, ma nella vita vi è anche l’altra faccia della medaglia come il signore bulgaro che ho visto frugare nel bidone dell’immondizia davanti al mio albergo. RIFLESSIONI Penso che la Bulgaria traendo forza dalle sue risorse naturali e umane potrà vantare in futuro un’economia in ripresa. Nella vita, in base all’esperienza passata, ci si comporta in modo diffidente, proprio perchè non si vuole ritornare indietro ma si vuole andare avanti nel migliore dei modi. Soprattutto quando si è sofferto molto. Ma penso anche che aprirsi un pò, fidarsi e accogliere la mano di chi tenta di aiutarci sia un’occasione per una svolta. Conoscere l’Europa attraverso la poesia Rubrica letteratura Mihai Eminescu (15.01.1850-15.06.1889) Romania Luceafarul A fost odata ca-n povesti, A fost ca niciodata, Din rude mari imparatesti, O prea frumoasa fata. Si era una la părinti Si mindra-n toate cele, Cum e Fecioara intre sfinti Si luna intre stele. Din umbra falnicelor bolti Ea pasul si-l indreapta Linga fereastra, unde-n colt Luceafarul asteapta. Privea în zare cum pe mari Rasare si straluce, Pe miscatoarele carari Corabii negre duce. Il vede azi, il vede mini, Astfel dorinta-i gata; El iar, privind de saptamini, Ii cade draga fata. Cum ea pe coate-si razima Visind ale ei timple De dorul lui si inima Si sufletu-i se imple. Si cât de viu s-aprinde el In orisicare sara, Spre umbra negrului castel Când ea o să-i apara. * Si pas cu pas pe urma ei Aluneca-n odaie, Tesind cu recile-i scântei O mreaja de vapaie. Si când în pat se-ntinde drept Copila să se culce, I-atinge miinile pe piept, I-nchide geana dulce; Si din oglinda luminis Pe trupu-i se revarsa, Pe ochii mari, batind inchisi Pe fata ei intoarsa. Ea il privea cu un suris, El tremura-n oglinda, Căci o urma adânc în vis De suflet să se prinda. Iar ea vorbind cu el în somn, Oftind din greu suspina: - "O, dulce-al noptii mele domn, De ce nu vii tu? Vina! Căci eu sunt vie, tu esti mort, Si ochiul tau mă-ngheata." Cobori în jos, luceafar blind, Alunecind pe-o raza, Patrunde-n casa si în gând Si viata-mi lumineaza!" * Trecu o zi, trecura trei Si iarasi, noaptea, vine Luceafarul deasupra ei Cu razele-i senine. El asculta tremurator, Se aprindea mai tare Si s-arunca fulgerator, Se cufunda în mare; Ea trebui de el în somn Aminte să-si aduca Si dor de-al valurilor domn De inim-o apuca: Si apa unde-au fost cazut In cercuri se roteste, Si din adânc necunoscut Un mândru tinar creste. - "Cobori în jos, luceafar blind, Alunecind pe-o raza, Patrunde-n casa si în gând Si viata-mi lumineaza!" Usor el trece ca pe prag Pe marginea ferestrei Si tine-n mâna un toiag Incununat cu trestii. Cum el din cer o auzi, Se stinse cu durere, Iar ceru-ncepe a roti In locul unde piere; Parea un tinar voievod Cu par de aur moale, Un vinat giulgi se-ncheie nod Pe umerele goale. In aer rumene vapai Se-ntind pe lumea-ntreaga, Si din a chaosului vai Un mândru chip se-ncheaga; Iar umbra fetei stravezii E alba ca de ceara Un mort frumos cu ochii vii Ce scânteie-n afara. Pe negre vitele-i de par Coroana-i arde pare, Venea plutind în adevar Scaldat în foc de soare. - "Din sfera mea venii cu greu Ca să-ti urmez chemarea, Iar cerul este tatal meu Si muma-mea e marea. Din negru giulgi se desfasor Marmoreele brate, El vine trist si ginditor Si palid e la fata; Ca în camara ta să vin, Să te privesc de-aproape, Am coborit cu-al meu senin Si m-am născut din ape. Dar ochii mari si minunati Lucesc adânc himeric, Ca doua patimi fără sat Si pline de-ntuneric. O, vin'! odorul meu nespus, Si lumea ta o lasa; Eu sunt luceafarul de sus, Iar tu să-mi fii mireasa. - "Din sfera mea venii cu greu Ca să te-ascult s-acuma, Si soarele e tatal meu, Iar noaptea-mi este muma; Colo-n palate de margean Te-oi duce veacuri multe, Si toata lumea-n ocean De tine o s-asculte." O, vin', odorul meu nespus, Si lumea ta o lasa; Eu sunt luceafarul de sus, Iar tu să-mi fii mireasa. - "O, esti frumos, cum numa-n vis Un inger se arata, Dara pe calea ce-ai deschis N-oi merge niciodata; O, vin', în parul tau balai S-anin cununi de stele, Pe-a mele ceruri să rasai Mai mindra decât ele." Strain la vorba si la port, Lucesti fără de viata, - "O, esti frumos cum numa-n vis Un demon se arata, Dara pe calea ce-ai deschis N-oi merge niciodata! Mă dor de crudul tau amor A pieptului meu coarde, Si ochii mari si grei mă dor, Privirea ta mă arde." - "Dar cum ai vrea să mă cobor? Au nu-ntelegi tu oare, Cum ca eu sunt nemuritor, Si tu esti muritoare?" - "Nu caut vorbe pe ales, Nici stiu cum as incepe Desi vorbesti pe inteles, Eu nu te pot pricepe; Dar daca vrei cu crezamint Să te-ndragesc pe tine, Tu te coboara pe pământ, Fii muritor ca mine." - "Tu-mi cei chiar nemurirea mea In schimb pe-o sarutare, Dar voi să stii asemenea Cât te iubesc de tare; Da, mă voi naste din pacat, Primind o alta lege; Cu vecinicia sunt legat, Ci voi să mă dezlege." Si se tot duce... S-a tot dus. De dragu-unei copile, S-a rupt din locul lui de sus, Pierind mai multe zile. * In vremea asta Catalin, Viclean copil de casa, Ce imple cupele cu vin Mesenilor la masa, Un paj ce poarta pas cu pas A-mparatesii rochii, Baiat din flori si de pripas, Dar indraznet cu ochii, Cu obrajei ca doi bujori De rumeni, bata-i vina, Se furiseaza pinditor Privind la Catalina. Dar ce frumoasa se facu Si mindra, arz-o focul; Ei Catalin, acu-i acu Ca să-ti incerci norocul. Si-n treacat o cuprinse lin Intr-un ungher degraba. - "Da' ce vrei, mari Catalin? Ia du-t' de-ti vei de treaba." - "Ce voi? As vrea să nu mai stai Pe ginduri totdeuna, Să rizi mai bine si să-mi dai O gura, numai una." - "Dar nici nu stiu macar ce-mi ceri, Da-mi pace, fugi departe O, de luceafarul din cer M-a prins un dor de moarte." - "Daca nu stii, ti-as arata Din bob în bob amorul, Ci numai nu te minia, Ci stai cu binisorul. Un cer de stele dedesupt, Deasupra-i cer de stele Parea un fulger nentrerupt Ratacitor prin ele. Cum vinatoru-ntinde-n cring La pasarele latul, Când ti-oi intinde bratul sting Să mă cuprinzi cu bratul; Si din a chaosului vai, Jur imprejur de sine, Vedea, ca-n ziua cea dentii, Cum izvorau lumine; Si ochii tai nemiscatori Sub ochii mei ramiie... De te inalt de subtiori Te-nalta din calciie; Cum izvorind il inconjor Ca niste mari, de-a-notul... El zboara, gând purtat de dor, Pin' piere totul, totul; Când fata mea se pleaca-n jos, In sus ramii cu fata, Să ne privim nesatios Si dulce toata viata; Căci unde-ajunge nu-i hotar, Nici ochi spre a cunoaste, Si vremea-ncearca în zadar Din goluri a se naste. Si ca să-ti fie pe deplin Iubirea cunoscuta, Când sarutindu-te mă-nclin, Tu iarasi mă saruta." Nu e nimic si totusi e O sete care-l soarbe, E un adânc asemene Uitarii celei oarbe. Ea-l asculta pe copilas Uimita si distrasa, Si rusinos si dragalas, Mai nu vrea, mai se lasa, - "De greul negrei vecinicii, Parinte, mă dezleaga Si laudat pe veci să fii Pe-a lumii scara-ntreaga; Si-i zise-ncet: - "Inca de mic Te cunosteam pe tine, Si guraliv si de nimic, Te-ai potrivi cu mine... O, cere-mi, Doamne, orice pret, Dar da-mi o alta soarte, Căci tu izvor esti de vieti Si datator de moarte; Dar un luceafar, răsărit Din linistea uitarii, Da orizon nemarginit Singuratatii marii; Reia-mi al nemuririi nimb Si focul din privire, Si pentru toate da-mi în schimb O ora de iubire... Si tainic genele le plec, Căci mi le imple plinsul Când ale apei valuri trec Calatorind spre dinsul; Din chaos, Doamne,-am aparut Si m-as intoarce-n chaos... Si din repaos m-am născut. Mi-e sete de repaos." Luceste c-un amor nespus, Durerea să-mi alunge, Dar se inalta tot mai sus, Ca să nu-l pot ajunge. - "Hyperion, ce din genuni Rasai c-o-ntreaga lume, Nu cere semne si minuni Care n-au chip si nume; Patrunde trist cu raze reci Din lumea ce-l desparte... In veci il voi iubi si-n veci Va raminea departe... Tu vrei un om să te socoti, Cu ei să te asameni? Dar piara oamenii cu toti, S-ar naste iarasi oameni. De-aceea zilele îmi sunt Pustii ca niste stepe, Dar noptile-s de-un farmec sfânt Ce-l nu mai pot pricepe." Ei numai doar dureaza-n vint Deserte idealuri Când valuri afla un mormânt, Rasar în urma valuri; - "Tu esti copila, asta e... Hai s-om fugi în lume, Doar ni s-or pierde urmele Si nu ne-or sti de nume. Ei doar au stele cu noroc Si prigoniri de soarte, Noi nu avem nici timp, nici loc, Si nu cunoastem moarte. Căci amindoi vom fi cuminti, Vom fi voiosi si teferi, Vei pierde dorul de părinti Si visul de luceferi." Din sinul vecinicului ieri Traieste azi ce moare, Un soare de s-ar stinge-n cer S-aprinde iarasi soare; * Porni luceafarul. Cresteau In cer a lui aripe, Si cai de mii de ani treceau In tot atitea clipe. Parind pe veci a rasari, Din urma moartea-l paste, Căci toti se nasc spre a muri Si mor spre a se naste. Iar tu, Hyperion, ramii Oriunde ai apune... Cere-mi cuvintul meu dentii Să-ti dau intelepciune? El tremura ca alte dati In codri si pe dealuri, Calauzind singuratati De miscatoare valuri; Vrei să dau glas acelei guri, Ca dup-a ei cântare Să se ia muntii cu paduri Si insulele-n mare? Dar nu mai cade ca-n trecut In mari din tot inaltul: - "Ce-ti pasa tie, chip de lut, Dac-oi fi eu sau altul? Vrei poate-n fapta să arati Dreptate si tarie? Ti-as da pamintul în bucati Să-l faci imparatie. Traind în cercul vostru strimt Norocul va petrece, Ci eu în lumea mea mă simt Nemuritor si rece." Iti dau catarg lângă catarg, Ostiri spre a strabate Pamintu-n lung si marea-n larg, Dar moartea nu se poate... LUCIFERO traduzione di Sauro Albisani (il volume “Mihai Eminescu Poesie/Poezii”, Pontica 2000) Si pentru cine vrei să mori? Intoarce-te, te-ndreapta Spre-acel pământ ratacitor Si vezi ce te asteapta." Ci fu come nelle leggende, ci fu una volta sola, di celebri re discendente una splendida figliola. * In locul lui menit din cer Hyperion se-ntoarse Si, ca si-n ziua cea de ieri, Lumina si-o revarsa. Unica in mezzo ai suoi parenti, bella come nessuna, come la Vergine fra i santi, fra le stelle la luna. Căci este sara-n asfintit Si noaptea o să-nceapa; Rasare luna linistit Si tremurind din apa. Dall’ombra dei vasti soffitti s’allontana, si sporge a una bifora: nei suoi tragitti Lucifero la scorge. Si imple cu-ale ei scântei Cararile din cringuri. Sub sirul lung de mindri tei Sedeau doi tineri singuri: Guarda di lassù come invade il mar della sua luce e lungo le liquide strade nere chiglie conduce. - "O, lasa-mi capul meu pe sin, Iubito, să se culce Sub raza ochiului senin Si negrait de dulce; Gli occhi al cielo ogni giorno protesi, alla voglia soggiace; e anche lui che la fissa da mesi, la ragazza gli piace. Cu farmecul luminii reci Gindirile strabate-mi, Revarsa liniste de veci Pe noaptea mea de patimi. Si de asupra mea ramii Durerea mea de-o curma, Căci esti iubirea mea dentii Si visul meu din urma." Hyperion vedea de sus Uimirea-n a lor fata; Abia un brat pe git i-a pus Si ea l-a prins în brate... Miroase florile-argintii Si cad, o dulce ploaie, Pe crestetele-a doi copii Cu plete lungi, balaie. Ea, imbatata de amor, Ridica ochii. Vede Luceafarul. Si-ncetisor Dorintele-i increde: - "Cobori în jos, luceafar blind, Alunecind pe-o raza, Patrunde-n codru si în gând, Norocu-mi lumineaza!" Quando sopra i suoi gomiti china come in sogno le tempie, nel cuore la voglia s’insinua e l’anima riempie. Egli sembra di luce più bella ogni notte avvampare quando dentro il suo tetro castello lei nell’ombra gli appare. •Nella stanza, seguendo dappresso la donna, s’introduce, coi suoi gelidi strali egli tesse una rete di luce. E quando si stende sul letto la ragazza, e sbadiglia, le sfiora le mani sul petto e le chiude le ciglia. Un raggio lo specchio precipita sopra il corpo supino, sui grandi occhi che palpitano, sul suo volto reclino. Lei lo guarda con un sorriso, nello specchio, che spasima, giacchè la rincorre deciso a catturarle l’anima. Gli parla nel sogno con rotti sospiri profondi: «Signore delle mie notti, perchè non vieni? Scendi! Quaggiù! Soave Lucifero, scendi, su di un raggio precipita, la mia casa la mia anima prendi, rischiara la mia vita!» Lui l’ascolta tremante, gia più fulgido appare, rapido in un istante s’inabissa nel mare; E l’acqua dov’egli è caduto vortica a mulinello e dall’abisso sconosciuto esce un giovane bello. Poi lieve attraversa il vetro della finestra come una soglia e tiene nel pugno uno scettro circondato di foglie. Un giovane voivoda pare dai soffici capelli, indossa un grigio sudario sopra le nude spalle. Ahi l’ombra della sua effigie e come un cereo stampo un morto dagli occhi vigili che mandano un lampo. «Fu arduo udendo il tuo appello dalla mia sfera arrivare, poichè padre m’è il cielo e madre il mare. Per giungere al tuo luogo a guardarti dappresso son sceso dal mio firmamento e dal mar sono riemerso. Oh vieni! tesoro mio solo, abbandona ogni cosa! Io sono Lucifero in cielo, tu sarai la mia sposa. Lassù nel palazzo superno vivrai per l’eternità e tutto l’immenso oceano a te obbedirà». «Sei bello, siccome nei sogni un angelo può apparire, ma lungo la via che m’insegni non ti potrò seguire; Straniero all’aspetto ed al volto non han vita i tuoi raggi, che io sono viva, e tu morto, e il tuo sguardo mi ghiaccia». •Passa un giorno, ne passan tre, ed ecco a notte viene Lucifero sopra di lei coi suoi raggi sereni. Di lui forse, ad un tratto, nel sogno l’assaliva il ricordo, e il re delle onde agogna dai profondi precordi: «Ch’io abiuri la mia eternità per un bacio reclami, ma noto così ti sarà quanto t’ami; Ascolta il giovinetto offesa e incuriosita, pudibonda e civetta lo respinge, lo invita. «Quaggiù! Soave Lucifero, scendi, su di un raggio precipita, la mia casa la mia anima prendi, rischiara la mia vita!». Rinasco perciò dal peccato, un’altra legge accolgo; io sono all’eterno legato, adesso me ne sciolgo». E piano gli dice: «Da bambino t’imparai a conoscere, e scansafatiche e birichino noi ci potremmo intendere... S’estinse dal grande dolore com’egli in ciel l’udì e il cielo comincia a ruotare ove l’astro peri. Di nuova va via… un’altra volta. Per amor di una fanciulla si strappa cosi dalla volta celeste, più giorni. •Intanto pero Catalino, un paggio astuto ed abile che riempie le coppe di vino ai commensali a tavola, Ma un astro ha abbandonato la quiete dell’oblio, il cielo sconfinato del suo marino esilio; Nell’aria una fiamma rubente il pianeta squaderna, dal regno del caos, risplendente un bel volto s’incarna. Sui neri capelli ha cinto un diadema che sembra bruciare, avanza fluttuando sospinto dalla fiamma solare. Dal nero mantello gli sortono marmoree le braccia, avanza tristissimo, smorto, e pallido in faccia; Ma gli occhi grandi e magici brillan ne loro spechi, due tormenti selvaggi chimerici e ciechi. il paggio che regge il mantello della regina, al seguito di chi l’adotto trovatello, ma con lo sguardo illecito, come due peonie rosse le gote in quel visino, ratto ratto s’apposta a spiar Catalina. Si fa bella come non mai, lei, e fiera, la bruci il fuoco! Eh via! Catalino, ora! dai! rischia adesso il tuo gioco. e abbasso le ciglia furtiva perche le bagna il pianto se sento flottar l’onda viva che va a morirgli accanto; perche sia sconfitto il mio duolo d’ognoto amore ei brilla, ma sempre piu su, sale in volo, ch’io non posso seguirlo... Coi gelidi raggi s’esterna dal suo mondo lontano e l’amo in eterno e in eterno mi rimarra lontano… Lei passa e, in un canto, vicino a se la stringe sagace. «Su, basta! Che vuoi, Catalino? Va’ via, lasciami in pace». E lascio che i giorni mi passino aridi come steppe, ma odora la notte d’un fascino che mai prima non seppi». «Ancora tu sei bambinella… fuggiremo alla busca, ch’ogni orma di noi si cancelli, nessuno ci conosca. «Che voglio? Vorrei non trovarti sempre sempre in ambasce, che ridessi più spesso, e rubarti per una volta un bacio». Entrambi saremo prudenti e ilari e belli e tu scorderai i tuoi parenti e la voglia di stelle». «Che sono codeste richieste? lasciami alla mia sorte Per Lucifero l’celeste sento un diolo di morte». •Si mosse Lucifero. L’ali gli crebbero nel cielo, brucio millenarïe calli in un secondo solo. «L’amore per filo e per segno io ti vorrei mostrare a patto che tu non ti sdegni e ti lasci guidare. Un mondo di stelle superno, laggiù di stelle un mondo sembrava un lampo eterno la in mezzo, vagabondo. Mi bruciano tutta i tuoi sguardi, pel tuo crudele amore m’angoscian quegli occhi maliardi, duole nel petto il cuore». Qual tende il cacciatore all’uccellino nel bosco il laccio, se io tendo il braccio mancino cingimi col tuo braccio; Vedeva d’intorno dai gorghi del caos guizzare, come accadde ai primordi, immense luminare; «Ma come vuoi ch’io scenda e a te mi faccia uguale, che sono un essere eterno mentre tu sei mortale?». e fissami gli occhi se vedi che il mio sguardo t’invita... sollevati in punta di piedi se ti stringo la vita; «Ignoro il linguaggio eletto, non lo so proprio dire Benchè tu dialoghi schietto, non ti posso capire; e quando il mio volto si china, che il tuo resti levato, e duri cosi senza fine quello sguardo assetato; Se vuoi che con fede profonda m’innamori di te, discendi quaggiù nel mio mondo, mortale come me». perchè dell’amore tu imperi adesso ogni virtù, appena mi chino a baciarti baciami anche tu». «Soltanto con grande dolore io lasciai la mia sfera poichè padre m’è il sole e madre la sera; Oh vieni! tesoro mio solo abbandona ogni cosa: io sono Lucifero in cielo, tu sarai la mia sposa. Oh vieni, sui biondi capelli porrò serti di stelle, perchè tu risplenda nei cieli più fulgida di quelle». «Sei bello, siccome nei sogni un demone può apparire, ma lungo la via che m’insegni non ti potrò seguire! ed ecco nascendo l’accerchiano come un mare… e lui vola, nuota, pensier che la voglia soverchia, fin quando scompare nel vuoto; che giunge ove non c’e frontiera ne occhio che s’orienti, e invano anche l’attimo spera di nascere dal niente. E il niente, ed e nondimeno la sete che l’arde e travia, e un abisso simile al cieco oblio. «Dal peso dell’orrido eterno se m’avrai liberato, nei secoli a te si prosterni, Padre, tutto il creato; ogni cosa, Signor, mi puoi chiedere ma dammi un’altra sorte, o tu che sei fonte dell’essere e datore di morte; ah questo immutabile nimbo ritoglimi e il fuoco allo sguardo, e dammi soltanto in cambio un attimo d’ardore… Nel caos, Signore, io giacqui, rigettami nel caos… e se dal riposo io nacqui, ho sete di riposo». «O tu che da fonde voragini sorgi col mondo intero, non chiedere segni e miraggi; sono solo chimere; tu dunque vorresti farti uomo, assomigliarti a loro? Ma quelli se muoiono a sciami, ne nasceranno ancora. E durano quanto nel cielo qualche vuoto ideale Se l’onda incontra un avello ecco un’altr’onda uguale; soltanto le stelle hanno amiche, schiavi della sorte: senza tempo ne spazio noi neanche conosciamo la morte. Dal seno dell’ieri immortale nasce l’ora che fugge, se un sole nel cielo scompare un altro sole sorge; e se anche ora sembri risorto poi la morte lo pasce, che nata ogni cosa alla morte morirà per rinascere. Tu solo, Iperione, tu solo identico tramonti… Mi chiedi - mia prima parola - che ti faccia sapiente? Tu vuoi che ti dia una voce che a sentirla cantare, si muovano i boschi e le rocce e l’isole del mare? Vuoi forse mostrar se si può esser giusto eppur fiero? La terra in frantumi ti do perchè tu abbia il tuo impero. Ogni sorta di navi e di barche e legioni ti do perchè i mari e le terre tu varchi, la morte no… E la morte com’e che t’allieta? Ora volgiti e intendi verso quel roteante pianeta: guarda ciò che t’attende!». •Nel luogo assegnatogli in cielo Iperione ritorna e piove cosi come ieri il suo lume d’attorno. Ed anche la notte imbruna poichè la luce scema; tranquilla rispunta la luna sulla laguna tremula e riempie di raggi e barbagli gl’intricati viottoli. Nascosti dall’ombra dei tigli stan due giovani, soli: «Oh lascia che il capo sul seno io t’appoggi, amore, al raggio dell’occhio sereno e dolce da morire; la loro luce diaccia getta sui miei dilemmi, spandi l’eterna pace sui notturni patemi. Lenisci il mio dolore, sopra di me rimani, tu che sei il primo amore e l’ultimo domani». Dall’alto Lucifero scorge l’ebbrezza su quelle facce; appena il suo braccio le porge lei gli tende le braccia... Odorano i fiori d’argento in dolce pioggia s’effondono, sul capo dei piccoli amanti dai lunghi boccoli biondi. Ma lei tutta presa d’amore alza gli occhi. E vede Lucifero. Senza parole una grazia gli chiede: «Quaggiù! soave Lucifero, scendi, su di un raggio precipita, la mia casa la mia anima prendi, rischiara la mia vita!» E lui come un tempo s’accende sulle vette e sui boschi, remoti deserti movendo di rabide burrasche; ne più come allora è caduto dentro il mare dall’alto: «Che t’importa, figura di luto, se sarò io o un altro? Nel circolo angusto vivendo fortuna vi governa, mentre io nel mio mondo mi sento gelido ed eterno». Accade in Europa – Flash - Il 2005 è l’anno europeo della cittadinanza attraverso l’educazione - Malta ratifica all’unanimità la Costituzione europea: mercoledì 6 luglio, il Parlamento maltese ha ratificato la Costituzione europea con il primo voto unanime dell’attuale fase di ratifiche. Il meno popoloso degli Stati membri dell’UE (circa 400.000 abitanti) in questo modo è diventato il dodicesimo Paese ad approvare la nuova Carta costituzionale europea. - Vince il “JO” (SI) nel referendum sulla Costituzione europea nel Granducato del Lussemburgo Il Lussemburgo, dopo l’esito negativo dei due referendum tenutisi nel quadro del processo di ratifica del "Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa" in Francia e Olanda, ha riportato un po’ di serenità sul futuro costituzionale europeo. Il 56,52 % dei cittadini del Granducato hanno dato il loro parere favorevole alla ratifica del testo di Costituzione europea, con una partecipazione alla consultazione dell’86,8%. Congratulazioni ad Ana Maria Pamfilie laureatasi di recente all’Accademia degli Studi Economici di Bucarest …!! Hanno collaborato: Simona Bolos, Maria Grazia Ignoto, AnaMaria Pamfilie, Vyara Tomanova, Giuliana Tulino. Studenti «Jean Monnet», dai colloqui dei corsi sull'integrazione europea del Prof. Pasquale Saccà. - Il Parlamento europeo si riunisce a Strasburgo in seduta plenaria dal 5 all'8 Settembre 2005. La sessione si aprirà Lunedì 5 Settembre alle ore 17.00 con delle importanti Dichiarazioni della Commissione europea: .sulle recenti Catastrofi naturali in Europa e nel mondo .sul dialogo con le chiese e le organizzazioni non confessionali in Europa. .sulla sicurezza dei vettori aerei, tragicamente tornata d'attualità dopo i numerosi incidenti accaduti durante il mese di agosto. A questo proposito il Presidente della commissione trasporti del Parlamento Europeo Paolo COSTA (ALDE/ ADLE, IT) ha proposto il 30 Agosto scorso di rendere pubblici i nomi delle compagnie aeree che non rispettano le norme di sicurezza internazionali. Il Consiglio ha all'unanimità incaricato la Commissione di pubblicare sulla base di elenchi forniti da ciascuno Stato membro una "lista nera europea" di tutti i vettori aerei non autorizzati ad effettuare servizio passeggeri negli aeroporti dei Paesi membri.