L`arte croata del possesso del centrocampo

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L`arte croata del possesso del centrocampo
di Paride Coti, 03 Marzo 2016
Ai più amanti ed analizzatori del calcio non saranno certamente sfuggite tutte le rose che la nazionale della Croazia ha
presentato ad ogni competizione ufficiale, che sia un Europeo o Mondiale. Purtroppo i cosiddetti Vatreni non godono di
un passato glorioso, e anche nella storia recente, pur esprimendo un bel calcio, mai sono riusciti a spingere fino in fondo
raggiungendo grandi obbiettivi.
Tuttavia non può passare inosservata la lunga lista di centrocampisti che hanno giocato con la maglia croata nel corso
degli anni: andiamo ad analizzare chi si è preso le redini della selezione negli ultimi 25 anni.
Negli Europei del 1996, così come nei Mondiali del 1998, e a quelli del 2002 come fulcro della squadra allenata ai tempi
da Miroslav Blazevic c'era un certo Robert Prosinecki, giocatore che impersonificava alla perfezione l'eleganza e la
genialità di gioco, e che divenne il faro nella notte in quasi tutte le squadre di club in cui mise piede, tranne forse il
Barcellona. La sua qualità estrema gli consentì di indossare per ben 50 volte la maglia croata, e di militare in club come
Dinamo Zagabria, Real Madrid, Siviglia, e la nobile decaduta del Portsmouth. Per la cronaca, Robert divenne anche viceallenatore della nazionale nel periodo che va dal 2006 al 2010, per poi allenare Stella Rossa e Kayserispor. Al giorno
d'oggi Prosinecki siede sulla panchina della nazionale dell'Ajerbaigian, e rimane un uomo di grande influenza in tutto il
calcio croato.
Analizzando invece la situazione negli anni successivi, un altro grandissimo centrocampista divenne protagonista di una
Croazia in cui insieme a lui stavano crescendo anche Olic, Klasnic, Prso e il già affermato Davor Suker. Si parla di Nico
Kovac, che indossò la maglia bianco-rossa per ben 83 volte, trovando il gol in 15 occasioni. Fu, è e sarà per sempre una
vera leggenda per i croati, e trascorse la maggior parte della carriera in Bundesliga, tra Hertha Berlino, Bayer Leverkusen,
Amburgo e Bayern Monaco. Kovac, così come suo fratello Robert, divenne anno per anno sempre di più il punto di
riferimento di una nazionale che aveva grandi ambizioni, ma che non riuscì a lasciare il segno in nessuna occasioni. Per
quanto riguarda Robert, lui fu un giocatore della Juventus tra le altre, così come del Borussia Dortmund, del Bayern
Monaco e del Bayer Leverkusen, ma essendo un difensore non divenne celebre come il suo elegantissimo fratello,
calcisticamente parlando. Nico allenò la nazionale dal 2013 al 2015, e nei Mondiali brasiliani del 2014 espresse un gioco
molto bello, ma venne eliminato nei gironi da un Messico e da un Brasile particolarmente competivi.
Avanziamo negli anni, ed intorno al 2006 inizia l'avventura di uno dei più forti centrocampisti attualmente in
circolazione. Si tratta di Luka Modric, che al giorno d'oggi vanta già 90 presenze e 10 gol in nazionale, oltre all'onore di
giocare nel Real Madrid, una della squadre più forti del mondo. Luka lo conoscono tutti, ed escludendo qualche
infortunio di troppo, si potrebbe anche considerare il miglior centrocampista al mondo. La sua visione di gioco perfetta, e
la precisione nei passaggi, oltre che a delle doti d'inserimento da fare invidia a chiunque lo hanno aiutato a diventare ciò
che è oggi. Ogni partita che gioca è una poesia, e non ci mette molto tempo a mettere in difficoltà qualsiasi avversario...
L'Inghilterra fu la nazione in cui esplose: con il Tottenham, a Londra, il ragazzo si divertiva parecchio, ed è lì che i
riflettori del calcio si sono spostati su di lui, per farlo crescere moltissimo.
Più o meno contemporaneo a lui, anche se esploso decisamente dopo, è Ivan Rakitic, fulcro del gioco del Barcellona e
rivale del connazionale in campionato. Lui ha una mansione di gestire i tempi di gioco, e dal 2007 ad oggi ha collezionato
75 presenze in nazionale, nonostante trascorse i suoi tempi in U-21 con la maglia della Svizzera, per una questione di
antenati.
Il mondo del calcio ora si chiede: la scuola croata sarà in grado di far nascere e crescere altri campioni di questo calibro?
Di recente la stellina futura sembrerebbe essere Mateo Kovacic, compagno di squadra di Modric ed ex Inter, l'attuale
squadra di Brozovic, altro giocatore su cui molti scommettono. Il futuro sembra comunque essere roseo per la nazionale
balcanica. Nomi come Gruijc, Coric e Halilovic si sentono quasi tutte le settimane, e noi amanti del calcio speriamo che
prima o poi, anche per errore, si sviluppi un centrocampista croato, come ormai da tradizione.