Speciale - Dental Tribune International
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it à Ip er se ns ib il ci al e Sp e HYGIene TrIBune The World’s Dental Hygiene Newspaper • Italian Edition Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 - anno IX n. 12 Dicembre 2013 - anno VI n. 3 Ipersensibilità dentinale semplificata www.dental-tribune.com Rapporto tra capacità tampone della saliva ed erosione dentale Luca Levrini risponde ad alcune domande su rapporto saliva ed erosione dentale. Su quest’ultimo tema si è tenuto a Milano il 27-28 settembre il Congresso nazionale Aidi. pagina 14 Fay<Goldstep La Sapienza (Dipartimento di Odontostomatologia) e l’Arma dei CC per la salute orale dei bambini Inaugurato il 26 ottobre il progetto “Odontoiatria a misura di bambino”, nato dalla collaborazione del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza e l’Arma dei Carabinieri con il supporto di Johnson & Johnson Italia. pagina 23 Il Ministero chiarisce L’igienista dentale può aprire uno studio autonomo Tutti gli studi odontoiatrici hanno pazienti che soffrono di ipersensibilità dentinale. Molti pazienti evitano i trattamenti dentali proprio a causa dell’ipersensibilità. Stranamente, molti studi non dispongono di un approccio sistematico per la diagnosi e il trattamento di questa condizione. Questo semplicemente perché sembra troppo complicato. Esiste una moltitudine di prodotti. Quale funziona? In che modo? Molti professionisti in passato hanno avuto scarso successo con il trattamento della sensibilità e sono riluttanti a provare nuovamente. I prodotti attuali sono efficaci e facili da usare. Questo articolo cercherà di semplificare e chiarire la diagnosi e il trattamento dell’ipersensibilità dentinale. Il dott. Leonardi, direttore del Ministero della Salute, il 18 novembre risponde all’Associazione Igienisti Dentali Italiani (AIDI), in ordine alla richiesta di chiarimenti sulla possibilità giuridica per l’igienista dentale di aprire uno studio professionale autonomo. Qui di seguito la nota inviata dalla vice presidente nazionale, Clelia Mazza a nome della presidente Marialice Boldi. >< pagina 14 Definizione L’ipersensibilità dentinale è definita come un dolore breve e intenso che proviene dalla dentina esposta in risposta a: - variazione termica; - vaporazione di aria; - stimolo tattile; - pressione osmotica; - stimolo chimico. > pagina 18 Master di I livello in Igiene implantare > pagina 26 L’ampia gamma di scovolini TePe offre una soluzione per ogni esigenza. Gli scovolini TePe sono disponibili con: manico lungo o corto, testina dritta o angolata, setole dalle texture diverse e un’eccezionale varietà di misure adatta per ogni spazio interprossimale. TePe, la scelta numero 1 in Europa, dal 1965 sviluppa prodotti per la pulizia interprossimale ed oggi è la scelta quotidiana di professionisti e pazienti in 70 paesi nel mondo. E Tu, quale scovolino TePe scegli? 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La scelta è Tua WEB ARTICLE 14 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Rapporto tra capacità tampone della saliva ed erosione dentale In occasione del Congresso nazionale Aidi dedicato all’erosione dentale, svoltosi a Milano il 27-28 settembre scorsi, abbiamo posto alcune domande sul tema a Luca Levrini (in foto), presidente del Corso di Laurea in Igiene dentale all’Università dell’Insubria e direttore del Centro di Ricerca universitario Oro Cranio Facial Disease and Medicine. Esiste un problema emergente, secondo lei, in odontoiatria? Sì: nella sensibilità del clinico odontoiatra è emergente il fatto che smalto e dentina non possono ridursi solo per una eziopatogenesi cariosa. L’usura, infatti, è sempre più oggetto di attenzione nella ricerca e ai convegni, ma soprattutto nella clinica dove l’odontoiatra osserva sempre e guida il paziente verso un corretto percorso di prevenzione e cura delle usure. Come si è sviluppato il vostro interesse nell’ambito delle usure? Da tempo analizzavamo l’importanza e le variazione del pH salivare, e ci siamo resi conto da subito che il bicarbonato poteva essere un elemento importante nella sua gestione, quindi fondamentale nella prevenzione dell’usura e della patologia cariosa. Abbiamo perciò collaborato con un’azienda che, dopo averci dato ascolto, ha condiviso con noi il progetto di realizzare uno spray che potesse far permanere il bicarbonato nel cavo orale per mantenere la sua efficacia nel tempo. Esiste una correlazione tra carie e pH? Come noto, la patologia cariosa è in stretta correlazione con dieta, salivazione e biofilm batterico dentale. Un frequente consumo di carboidrati e conseguente variazione del pH, generata dalla fermentazione degli zuccheri da parte dei batteri presenti nella placca batterica, crea un ambiente che favorisce la crescita di microrganismi acidofili, come lo Streptococcus mutans e i Lattobacilli che vengono a trovarsi in condizioni ideali per promuovere ulteriori abbassamenti del pH ed even- tuali aree di demineralizzazione dello smalto. L’abbassamento del pH della placca costituisce una spinta selettiva a favore di specie batteriche acidofile in grado di mantenere, se adeguatamente nutrite, condizioni di persistente acidità nell’ambito del biofilm stesso. Come funziona la capacità tampone della saliva? Quando vengono introdotti alimenti nel cavo orale e si verifica un abbassamento del pH, questo è seguito da una risalita verso valori più basici, grazie all’azione tampone della saliva sul pH. Il che permette, in condizioni di salute, una restituzione del tessuto minerale perso in seguito all’attacco acido dello smalto. In questo equilibrio tra fenomeni di demineralizzazione e remineralizzazione, la capacità tampone della saliva gioca quindi un ruolo fondamentale. Il bicarbonato è un farmaco? No, è un principio naturale. L’idrogenocarbonato di sodio o bicarbonato di sodio è un sale di sodio dell’acido carbonico usato in diverse preparazioni farmaceutiche come antiacido. In campo odontoiatrico ne è stato studiato l’effetto sul pH orale, veicolato in gomme da masticare, in gel e in compresse, ottenendo un considerevole effetto di sostegno della capacità tampone della saliva. Esiste un rapporto tra capacità tampone ed erosione dentale? È stata riscontrata un’insufficiente capacità di contrastare la discesa del pH in soggetti affetti da erosione. La capacità tampone della saliva sembra quindi avere un ruolo fondamentale nei casi di erosione. Cosa succede applicando spray al bicarbonato in bocca? Il prodotto innalza in maniera significativa il pH della saliva, dopo applicazione di glucosio, portandolo al di sopra dei valori soglia di demineralizzazione dello smalto. In particolare, applicando spray mucoadesivo con bicarbonato (cariex), si osserva un innalzamento dei valori di pH salivare, nei valori medi sui 40 minuti, ma anche nei tempi di permanenza a pH < 6. Si tratta di variazioni rilevanti, essendo indicato a 5,7 il (pur soggettivo) valore di pH vicino al quale si possono osservare fenomeni di demineralizzazione dello smalto. Sembra pertanto che l’effetto bioadesivo consenta un rilascio progressivo del bicarbonato e un aumento della capacità tampone della saliva prolungato nel tempo. Quando utilizzare lo spray al bicarbonato? La portabilità dello spray muco adesivo lo rende uno strumento versatile, utilizzabile dal paziente in diversi momenti della giornata. È ipotizzabile un utilizzo (cariex) dopo assunzione di snack, bevande o alimenti, ogni qualvolta si verifica un abbassamento del pH e consumiamo qualcosa che non sia acqua. In particolare in pazienti cario recettivi, con erosione, con ipersensibilità dentale, xerostomia, reflusso gastroesofageo, disturbi alimentari, nuotatori, sportivi che assumono integratori liquidi… Può essere usato prima di spazzolarsi i denti, in accordo con autori che sostengono l’utilità di attendere la fine dell’attacco acido sullo smalto prima di effettuare lo spazzolamento dei denti per minimizzare i fenomeni di erosione. Importante, in dentatura decidua, la sinergia con il fluoro. Quanto affermato non deve prescindere da un’adeguata educazione alimentare, che odontoiatra e/o igienista dentale possono guidare in modo efficace. Il Ministero chiarisce L’igienista dentale può aprire uno studio autonomo << pagina 13 +(/%2 I CAM IFI PR I NN A 10 ENTE E DI SUCC HELBO SS O VA T I S C I E N T é efficace contro le infezioni batteriche Per maggiori informazioni visitate il sito http://helbo.bredent-medical.com o chiamate il numero 0471 / 469576. Scannerizzate questo codice QR Siete interessati ad integrare la terapia HELBO alla vostra prassi quotidiana per il benessere dei vostri pazienti? Distributore per I’Italia: bredent s.r.l. Via Roma 10 · 39100 Bolzano www.bredent.it · e-mail [email protected] con il Vs. smartphone o il Vs. tablet! 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Al fine di supportare validamente il ricorso, abbiamo posto al dott. Leonardi, direttore del Ministero della Salute, un esplicito quesito che chiarisse, una volta per tutte, ogni dubbio in relazione alla possibilità per l’igienista dentale di lavorare senza la presenza dell’odontoiatra, di aprire studi autonomi e di acquistare attrezzature per l’esercizio della professione, ben inteso limitatamente alle sue competenze. Dopo un incon- tro al Ministero, telefonate ed e-mail, finalmente è arrivato il parere che, come ci aspettavamo, chiarisce perfettamente ogni aspetto e risponde ai quesiti in modo positivo. Grazie all’intervento di AIDI, quindi, si sta finalmente facendo luce su di una problematica da tempo dibattuta e mai pienamente chiarita perché, sino a ora, il Ministero non si era mai espresso in maniera così esplicita. Attendiamo ora la sentenza del TAR che chiuderebbe definitivamente e positivamente la questione». Un’altra occasione, dunque per L’Aidi per evidenziare il costante lavoro per la categoria e i suoi soci. Ci teniamo a far risaltare il lavoro che facciamo per i soci e come l’Aidi realizzi fatti e non parole! Nota dell’Editore: avverso l’apertura è pendente un ricorso al TAR di Emilia Romagna. Ne daremo notizia nei prossimi numeri. ULTIMA ORA: Il Presidente Andi, Prada, in una recente nota esprime un parere contrario all’interpretazione del Ministero. Fonte: www.andi.it IL NUOVO SPRAY CHE SOSTIENE L’EFFETTO TAMPONE SALIVARE, PROTEGGENDO DALLA CARIE E DALL’EROSIONE DENTALE. con cariex senza cariex CARIEX® è lo Spray che aderisce alle mucose, rilasciando gradualmente sodio bicarbonato e xilitolo. Sono sufficienti tre spruzzi per inibire la caduta del pH in zona acida e sostenere la capacità tampone salivare per oltre quaranta minuti. Abbate GM, Colangelo G, Levrini L. Effetto sul pH salivare di uno spray mucoadesivo a base di bicarbonato applicato sulle mucose orali. Studio preliminare. Rivista Italiana Igiene Dentale. 2013 Jan-Apr; 9(1): 12-18. QUANDO MANCA LO SPAZZOLINO - PAZIENTI CARIORECETTIVI - XEROSTOMIA APPARECCHI ORTODONTICI - EROSIONE DENTALE - SENSIBILITÀ DENTINALE - MICOSI (CANDIDOSI) Per scaricare l’articolo scientifico o richiedere campioni omaggio: Cariex.it/professional Cariex è un prodotto Brux S.r.l. Cislago (VA) - Italy www.drbrux.com 16 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Maintenance of dental implants for the hygienist ARTICOLO IN LINGUA ORIGINALE Amit<Patel Implant dentistry has become more and more prominent in our everyday practice as patients are keen to have implant-borne prostheses than a conventional bridge work or removable dentures. One of the most important factors for long term success of dental implants is the maintenance of healthy peri-implant tissues. Hygienist are now seeing more of their patients with dental implant and this is only going to increase in the future as implant therapy become cheaper. The role of the hygienist has increased in many ways with regards to dental implants. It is important for a hygienist to be able to diagnose peri-implantitis and to be have the knowledge to treat simple to moderate peri-implantitis and to monitor the health of dental implants in the long term as part of the patients regular maintenance. How do you know when an implant has problems? It is essential to be methodical when monitoring the peri-implant tissues at review appointments to spot the early signs of peri-implantitis. The clinical markers that are used to assess the presence and severity of inflammation around the implant are: – plaque and calculus accumulation; – inflammation of the peri-implant tissues; – increase in peri-implant probing depths; – bleeding on probing; – suppuration from the peri-implant pocket; – implant mobility; – radiographic changes. When probing peri-implant tissues it is essential that a light force is used (0.25 Ncm) to avoid trauma to the tissues. There is a parallel attachment of the junctional epithelium around the implant surface, therefore there is less resistance when probing around the implant. This will result in deeper peri-implant pro- bing depths compared to probing around natural teeth. Peri-implant probing depths of implants placed in sites excluding the aesthetic zone range between 2-4 mm under healthy conditions. In the aesthetic zone where the implant is usually placed deeper, the probing depths are greater than the normal range. It is important to note that most implant systems show evidence of a small amount of marginal bone loss within the first year of function. Smoking has been shown to be a risk factor to affect the long-term prognosis of dental implants therefore If there is on-going bone loss it is important to ascertain the cause. The causes of bone loss are: – occlusal overload; – bacterial induced inflammation. Any occlusal overloading needs to be corrected by the implant dentist. Plaque induced inflammation is initially treated non-surgically but depends on the initial clinical presentation. This involves the removal of dental plaque with or without the use of locally delivered or systemic adjuncts. Lesions with probing depth of 5 mm or more and bone loss of greater than 2 mm would need surgical intervention as recommended by the International Team for Implantology (ITI) consensus report Figure 1. A common cause of plaque induced peri-implantitis is excess cement which has been forced into the tissue when the crown is cemented. If the excess cement is not thoroughly removed by the implant dentist this Fig. 4b - Note the excess cement on the implant crown. Fig. 4c - A healthy gingival cuff around an implant. it is essential to assess the health of the peri-implant tissues regularly in smokers. What to do if there is bone loss? Figs. 2a-f - Cross over flossing technique. Fig. 1 - Cumulative Interceptive Supportive Therapy (CIST) Protocol. Fig. 4a - Subgingival inflammation due excess cement. will induce inflammation of the tissue and possible bone loss. How to maintain dental implants? It is important that good oral hygiene is performed to maintain healthy peri-implant tissues. The use of toothbrushes either manual or electric helps to reduce the amount of plaque biofilm. Floss including superfloss and interdental brushes is essential for access interproximally. Fig. 3a - Excess cement on implant surface. Fig. 3b - Severe bone loss due to excess cement forced in to the tissues. Fig. 5 - Plastic Scalers. > pagina 17 Speciale 17 Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Fig. 6a - 8 mm pocketing UR2. << pagina 16 It is very important that oral hygiene for the patient is not made too complicated thereby prolonging the time required by using too many oral hygiene aids. In the aesthetic zone, a cross over flossing technique can be used (Figs. 2a-f). A poor flossing technique or no flossing at all can lead to subgingival inflammation of the peri-implant tissues. It is essential that if a cement retained crown is placed that all the cement is removed as subgingival irritants such as excess cement can provoke an acute peri-implantitis which can cause soreness, swelling, bleeding on probing and eventual bone loss (Figs. 3 & 4). In premolar and molar areas the use of floss or interdental brushes can be easier for the patient in the case of single unit implant, and in fixed bridgework. Calculus formation on dental implants is very similar to that found on teeth the only difference is that the abutment and the porcelain are very highly polished therefore the calculus is not as tenacious as on a natural tooth. When removing supragingival calculus from the implant crowns it is very important not to use stainless steel scalers as this will damage the titanium surfaces. Therefore it is recommended that one uses a material that is softer than titanium either gold plated or reinforced plastic instruments (Fig. 5). It is very important that an ultrasonic is never used on an implant as this will heat up the implant and could kill the bone that helps integrate the implant. When pocketing has been noted then using the CIST protocol will help treat the majority of peri-implantitis cases. Below is an example of an UR2 with 8 mm pocketing, the site was treated non-surgically with local delivery antimicrobials and with the patient using chlorhexidine gel with the largest interdental brush (Figs. 6a-c). At the 2 week review the pocketing associated with the UR2 has reduced to 5 mm with simple non-surgical therapy any further intervention will need to reviewed by the implant dentist. Conclusion Good oral hygiene performed by the patient has a significant affect on the stability of the marginal bone around dental implants. Therefore regular hygienist appointments are necessary to ensure that your patients are maintaining a high standard of oral hygiene around their dental implants. Fig. 6b - After subgingival currettage of the pocket the patient was shown how to use a large interdental brush with chlorhexidine gel twice a day. Fig. 6c - Patient reviewed at 2 weeks. The inflamed tissue have reduced exposing the crown margin. Fig. 6d - U2 pocketing has reduced 5 mm. Un’igiene orale eccezionale richiede un tocco delicato. Grazie a Oral-B uno spazzolamento senza eccessiva pressione. IL 93% DEI PAZIENTI CHE FA USO DI ORAL-B TRIUMPH 5000 HA RIDOTTO L’ECCESSIVA FORZA DI SPAZZOLAMENTO IN 1 MESE1 TRIPLO CONTROLLO DELLA PRESSIONE: Il sensore interno si attiva quando 1 il paziente supera una forza di spazzolamento sicura (>3 N) L’indicatore luminoso lampeggia 2 per ricordare al paziente di ridurre la pressione 3 Per ulteriori informazioni sugli spazzolini elettrici Oral-B visiti il sito www.dentalcare.com Lo spazzolino riduce la velocità del 35% e ferma le pulsazioni Reference: 1. Janusz K et al. J Contemp Dent Pract. 2008;9(7):1-13. © 2012 P&G PGW-5036 ORAL-13137 Attenzione continua per i pazienti, a casa come nel suo studio La bibliografia è disponibile presso l’Editore. P13056.02 Parthenon 2 JournalAd ITA 210x297+5.indd 1 13/03/2013 09:59 WEB ARTICLE 18 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Ipersensibilità dentinale semplificata Fay<Goldstep < pagina 13 Non può essere ascritta, inoltre, da alcun difetto o patologia1. Le tre componenti essenziali dell’ipersensibilità dentinale sono (Fig. 1)2: 1. superfici dentinali esposte; 2. orifizi tubulari aperti sulle superfici dentinali esposte; 3. tubuli pervi che portano a polpa vitale. È stato riportato che l’ipersensibilità dentinale interessa fino al 57% della popolazione3-10. Si verifica più frequentemente in pazienti di 3040 anni11. Sono suscettibili tutti i denti, ma i canini e i premolari sono quelli maggiormente interessati. Una ricerca internazionale del 2002 su 11.000 adulti ha rilevato che solo metà degli individui affetti aveva parlato con il proprio dentista riguardo alla propria sensibilità, e solo metà di questo gruppo aveva effettivamente ricevuto raccomandazioni di trattamento14 . Molti pazienti non vogliono parlare di questo problema al proprio dentista, o semplicemente pensano di non venire presi sul serio. Meccanismo di azione La teoria maggiormente accettata riguardo al meccanismo che causa l’ipersensibilità dentinale è la teoria idrodinamica, proposta per la prima volta da Brännström nel 196315. Quando nei denti vitali si espongono e si aprono i tubuli dentinali, il fluido nei tubuli fluisce in direzione interna o esterna, in base alle differenze di pressione nel tessuto circostante. Questo passaggio di fluido attiva i recettori del dolore nei nervi intratubulari o nella polpa superficiale, e il paziente avverte dolore (Fig. 2)2. Diagnosi Prima di stabilire la diagnosi di ipersensibilità dentinale, bisogna escludere le altre condizioni che mostrano sintomi similari2: - carie; - pulpite; - infiltrazione marginale; - frattura del restauro; - dente incrinato; - contrazione da polimerizzazione. È importante usare con il paziente aggettivi clinici specifici (come: localizzato, acuto, breve) per differenziare l’ipersensibilità dentinale dal dolore pulpare (che è un dolore sordo prolungato, localizzato e di durata maggiore)2. Tra i fattori di rischio per l’ipersensibilità dentinale vi sono16: - malattia parodontale; - recessione gengivale; - parafunzione (abfraction); - dieta acida; - xerostomia; - sbiancamento. Questi fattori predispongono il paziente alle componenti essenziali dell’ipersensibilità dentinale: tubu- Fig. 1 - I componenti essenziali dell’ipersensibilità dentinale sono le superfici dentali esposte con tubuli pervi che portano alla polpa vitale (immagine su concessione di GSK). Fig. 2 - Il passaggio del fluido nei tubuli dentinali attiva i recettori del dolore, causando dolore (immagine su concessione di GSK). Ingrediente attivo Vantaggi e indicazioni Somministrazione Esempi di prodotti Fluoruri Una certa efficacia. Il migliore è il fluoruro stannoso. Per sensibilità media in pazienti con anche gengivite. Dentifricio/domiciliare Crest Pro-Health (Procter & Gamble) Vernici al fluoro Una certa efficacia. Per sensibilità media in pazienti che necessitano anche di un effetto anti carie. Vernice/in studio Vanish XT Extended Contact Varnish Vanish 5% Sodium White Varnish (tutti 3M ESPE) X-PUR White Varnish (Oral Science) Fissativi tissutali Forte efficacia. Applicazione lontana da gengiva. Liquido/in studio GLUMA Desensitizer (Heraeus) Oxalati Forte efficacia. Azione rapida. Duraturo. Liquido/in studio Super Seal (Phoenix Dental) Novamin Forte efficacia. Azione cumulativa. Remineralizzatore. Dentifricio/domiciliare X-PUR (Oral Science) Sensodyne Repair and Protect (GlaxoSmithKline) Recaldent Forte efficacia. Azione cumulativa. Remineralizzatore. Pasta extra/domiciliare MI Paste MI Paste Plus (GC Europe) Pro-Argin Technology Forte efficacia. Azione rapida. Duraturo. Pasta/in studio Sensitive Pro-Relief (Colgate) Forte efficacia. Azione cumulativa. Miglior trattamento per la sensibilità da sbiancamento. Dentifricio/domiciliare Sensodyne (GlaxoSmithKline) Crest Sensitivity Protection (Procter & Gamble) Dentifricio/mascherina/domiciliare Sensodyne (GlaxoSmithKline) Crest Sensitivity Protection (Procter & Gamble) Gel/domiciliare Soothe desensitizer (SDI) Ultra EZ (Ultradent) Relief ACP (Discus Dental) Nitrato di potassio 5% Dentifricio/domiciliare Tab. 1 - Trattamento dell’ipersensibilità dentinale. li dentinali esposti, aperti e pervi che portano alla polpa vitale. Vi può essere anche un passaggio di fluidi attraverso lo smalto. Lo smalto può essere considerato come una membrana semipermeabile che permette il passaggio di fluidi e piccole molecole attraverso i difetti organici tra i cristalli di smalto. Con il tempo, i canali organici si ostruiscono a causa della formazio- ne di un biofilm organico. Quando ciò avviene, il flusso bidirezionale dei fluidi si interrompe, e così il dolore. Durante lo sbiancamento, i tappi organici si possono dissolvere, riaprendo i canali di smalto e causando sensibilità17. Trattamento Ovviamente, la prima linea di trattamento dell’ipersensibilità den- tinale è la prevenzione. Per prima cosa, bisogna gestire tutti i fattori predisponenti e questo può non essere semplice. La malattia parodontale, la recessione, le forze occlusali e la dieta presentano molte sfide. In confronto, il trattamento della sensibilità è di gran lunga più semplice. Se esaminiamo il meccanismo di azione dell’ipersensibilità dentinale, è facile capire l’ampia gamma di prodotti disponibili per il trattamento. Il prodotto deve bloccare il movimento del fluido nei tubuli o interrompere la trasmissione della risposta dolorifica alla polpa. Per una maggior semplificazione, è importante focalizzarsi sull’ingrediente attivo e non solo sulla moltitudine di prodotti (Tab. 1). > pagina 19 Speciale 19 Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Figg. 3a, 3b - Nelle concentrazioni usate per i dentifrici, il floruro stannoso è più efficace del fluoruro di sodio nell’occludere i tubuli dentinali (immagine su concessione di Procter&Gamble). Fig. 4 - Super Seal forma un complesso con il calcio e la dentina peritubulare per creare un tappo di cristalli attraverso i tubuli dentinali (immagine su concessione di Tammy Bonstein). << pagina 18 Sono disponibili prodotti per applicazione professionale e domiciliare. Il trattamento dovrebbe limitarsi a una sola di queste opzioni. Non vi è una soluzione che vada bene per tutti. Si possono provare e modificare trattamenti diversi, in base alla risposta del paziente. Occlusione dei tubuli dentinali Fluoruro Si ritiene che l’applicazione di fluoruro operi grazie alla reazione tra gli ioni di fluoro e il calcio ionizzato nel fluido tubulare. Questa reazione forma un precipitato insolubile di fluoruro di calcio nei tubuli18. Fluoruri diversi mostrano una diversa efficacia. Il fluoruro stannoso è più efficace del fluoruro di sodio nelle concentrazioni utilizzate per i dentifrici (Figg. 3a, 3b). Vernici al fluoro Le vernici al fluoro possono essere utilizzate per alleviare la sensibilità, ma sono principalmente indicate per il controllo della carie e la remineralizzazione. L’effetto di desensibilizzazione è transitorio, dato che il materiale si abrade velocemente dopo la sua applicazione. Per un’efficacia maggiore, possono essere necessarie molte applicazioni. Si ritiene che il vantaggio derivi dal blocco fisico dei tubuli da parte della base di vernice, piuttosto che dal fluoruro in sé18. Fissativi tissutali I fissativi tissutali per desensibilizzazione contengono agenti come glutaraldeide o HEMA. Questi agenti legano le proteine del fluido tissutale nei tubuli dentinali, e le cellule superficiali della polpa sotto adiacente e denaturano (coagulano) queste proteine. Questi prodotti non possono essere dentifricio con nitrato di potassio possa essere definito desensibilizzante, deve contenere il 5% dell’ingrediente. Il nitrato di potassio penetra nello smalto e nella dentina per raggiungere la polpa ed esercita un effetto calmante sul nervo. Questo effetto può essere ritenuto di tipo anestetico28. I prodotti con nitrato di potassio sono ideali per la sensibilità da sbiancamento. La sensibilità da sbiancamento si verifica a causa del facile passaggio del perossido attraverso lo smalto (una membrana semipermeabile) e la dentina verso la polpa. I prodotti desensibilizzan- Figg. 5a, 5b - L’ACP forma una barriera minerale di idrossiapatite che occlude i tubuli dentinali esposto (immagine su concessione di GC). posizionati vicino all’epitelio gengivale, dal momento che possono causare la necrosi della gengiva nonché perdita di attacco biologico17. Oxalati I desensibilizzanti che contengono sali metallici, soprattutto oxalati, formano precipitati chimici insolubili nella dentina peritubulare. Non è necessaria alcuna mordenzatura fotopolimerizzante. Essi non causano irritazione al tessuto gengivale. Un esempio di questi prodotti è il Super Seal (Phoenix Dental). Super Seal forma un complesso con la zona ricca di calcio della dentina peritubulare per creare un tappo di cristallo. Questo elimina in modo efficace la sensibilità dentale quasi interamente (Fig. 4)19. Paste remineralizzanti Le paste remineralizzanti vengono utilizzate in studio o a casa per ripristinare i minerali persi dai denti dei pazienti a causa di carie, dieta ecc. Queste paste hanno l’ulteriore vantaggio di ridurre la sensibilità mediante l’occlusione tubulare. A questo scopo, due ingredienti attivi hanno dimostrato di essere i più efficaci: 1. Novamin (vetro bioattivo al fosfosilicato di sodio di calcio) e fosfato di calcio amorfo: i dentifrici contenenti Novamin hanno dimostrato di ridurre significativamente l’ipersensibilità dentinale con l’uso domiciliare continuato20,21. L’effetto è cumulativo fino a circa 6 mesi e poi si stabilizza. 2. ACP: l’ACP forma una barriera minerale protettiva di idrossiapatite che occlude i tubuli dentinali esposti (Figg. 5a, 5b)22. L’ACP è più efficace nella forma chiamata Recaldent (caseina fosfopeptide – fosfato di calcio amorfo) in cui la parte di caseina (derivata dal latte) si lega all’APC della superficie dentale, dove può fare il suo lavoro. Le paste contenenti Recaldent vengono posizionate sulle aree affette dopo regolare spazzolamento. Pro-Argin Technology In pazienti sani, normalmente la saliva è molto efficace nella riduzione dell’ipersensibilità dentinale. La saliva fornisce calcio e fosfato che, nel tempo, occludono i tubuli dentinali aperti. Pro-Argin Technology è stato sviluppato sulla base di questo ruolo che la saliva riveste nel ridurre in modo naturale l’ipersensibilità23,24 . La formula di Pro-Argin contiene arginina, un aminoacido presente nella saliva. L’arginina caricata positivamente si lega alla superficie dentinale caricata negativamente. Questo attrae uno strato ricco di calcio dalla saliva per infiltrare e bloccare i tubuli dentinali (Fig. 6)16. Questa tecnologia è disponibile per l’applicazione professionale mediante una pasta applicabile con una coppetta da profilassi. Esiste anche un dentifricio per uso domiciliare. La pasta professionale, quando applicata come fase finale della pulizia professionale, ha dimostrato di esplicare un sollievo immediato e duraturo dell’ipersensibilità per quattro settimane25. Usata prima della procedura, ha dimostrato di diminuire il disagio della profilassi dentale26. Depolarizzazione del nervo Il secondo gruppo principale di prodotti desensibilizzanti opera depolarizzando il nervo che trasmette la risposta dolorosa. Dopo che il nervo è stato depolarizzato, non può ripolarizzarsi e quindi diminuisce la sua eccitabilità. L’ingrediente che produce questo effetto è il nitrato di potassio27. Secondo l’FDA, affinché un stato associato a una maggior irritazione gengivale, soprattutto in caso di contatto prolungato. 3. Somministrazione in siringa di nitrato di potassio e fluoro: il materiale viene applicato secondo necessità sulle aree specifiche di sensibilità. 4. Incorporazione di nitrato di potassio nello stesso gel sbiancante: l’efficacia sbiancante non sembra essere influenzata da questa aggiunta30. Conclusioni Il trattamento dell’ipersensibilità dentinale è un processo semplice e Fig. 6 - La formulazione Pro-Argin attrae lo strato ricco di calcio dalla saliva per infiltrare e bloccare i tubuli dentinali (immagine su concessione di Colgate). ti che operano occludendo i tubuli dentinali sono inefficaci nella prevenzione del passaggio della piccola molecola di perossido, che può viaggiare negli spazi interstiziali tra i tubuli28. Il nitrato di potassio può essere somministrato in diversi modi efficaci per contrastare la sensibilità da sbiancamento: 1. pre spazzolamento con dentifricio al 5% di nitrato di potassio per due settimane prima dello sbiancamento e durante lo sbiancamento: occorrono circa due settimane affinché il nitrato di potassio raggiunga il picco dell’efficacia desensibilizzante29. 2. Somministrazione di nitrato di potassio tramite mascherina per sbiancamento per 10-30 minuti durante il trattamento sbiancante: questo sembra essere molto efficace per la sensibilità più acuta28. È preferibile utilizzare un dentifricio senza sodio lauril solfato, che è l’ingrediente principale della maggior parte dei dentifrici e crea l’effetto schiuma. Il sodio lauril solfato è chiaro. Inizia con una diagnosi differenziale, eliminando le altre possibili eziologie, come carie, pulpite, incrinature, infiltrazione marginale ecc. Successivamente, si effettua il tentativo di eliminare i fattori predisponenti come la malattia parodontale, la parafunzione, la dieta acida e la xerostomia. Allo stesso tempo, il paziente viene valutato relativamente a un insieme di potenziali ingredienti di desensibilizzazione e di prodotti che li contengono. È essenziale che l’odontoiatra abbia familiarità con questi ingredienti, il loro meccanismo di azione, i vantaggi e le indicazioni. Alcuni pazienti possono richiedere più di un tipo di trattamento. Il trattamento deve essere modulato fino a trovare una soluzione di successo. Non vi è più motivo per cui un paziente dovrebbe sopportare l’ipersensibilità dentinale. Ora, per questo annoso problema, sono state trovate risposte semplici, e l’odontoiatra ha acquisito un paziente per la vita. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. autore La dott.ssa Fay Goldstep è stata relatrice delle ADA Seminar Series e ha tenuto relazioni nei congressi di: American Dental Association,Yankee, American Academy of Cosmetic Dentistry, Academy of General Dentistry, e Big Apple. È stata relatrice nazionale e internazionale sui temi di conservativa, innovazioni in igiene, salute orale, ingrandimento e organizzazione dello studio. Ha insegnato in programmi post graduate di estetica dentale presso la SUNY Buffalo, University of Florida, University of Minnesota e University of Missouri-Kansas City. Ha contribuito come autrice a tre libri di testo e ha pubblicato più di 30 articoli. È fellow di: American College of Dentists, International Academy for Dental-Facial Esthetics e Academy of Dentistry International. Fa parte dei comitati di redazione di Oral Health Journal (salute orale/prevenzione) e Dental Tribune US Edition. È stata citata come uno dei leader nella continuing education da Dentistry Today fin dal 2002. La d.ssa Goldstep è consulente per diverse aziende del settore dentale e ha uno studio privato a Toronto, Canada. WEB ARTICLE 20 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Ipersensibilità dentinale G.M.<Nardi, ricercatore universitario confermato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università “Sapienza” di Roma, Dip. di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali (Direttore: prof. L. Ottolenghi). La teoria fisiopatologica più accreditata sull’ipersensibilità dentinale continua ad essere la teoria idrodinamica studiata da Martin Brannstrom, che attribuisce all’induzione di stimoli tattili, chimici, termici e osmotici la risposta dolorosa, conseguenza di uno spostamento di fluidi nei tubuli dentinali e stiramento delle terminazioni nervose dell’organo pulpo-dentinale. Stimolo ° Variazione del flusso dentinale ° Deformazione dei processi odontoblasti. Uno stimolo caldo prolungato induce un dolore mite rispetto a uno stimolo freddo, che trasmette una fitta acuta ed è molto più frequente. La sintomatologia è variabile, condizionata spesso da approccio psicologico condizionato da percezione di dolore provato in precedenza. È necessario che il clinico faccia una diagnosi differenziale avvalendosi di test diagnostici e che provveda al management clinico del paziente sia domiciliare che professionale. L’alimentazione deve essere controllata, chiedendo al paziente di limitare uso di alimenti e bevande particolarmente acidi, fino a che il problema dell’ipersensibilità non sia stato risolto. Va controllata la presenza di eventuali disturbi, quali il reflusso gastroesofageo, disturbi alimentari e rigurgiti, altamente erosivi. A disposizione della pratica clinica per ovviare alla fastidiosa sintomatologia sono state studiate diverse terapie professionali e domiciliari per diminuire la permeabilità tubulare attraverso l’occlusione meccanica degli stessi o mediante apposizione superficiale di un rivestimento. Si possono usare i sali di stronzio, ossalati e fluoru- ri che occludono i tubuli dentinali, o i sali di potassio, che invece contengono l’eccitabilità delle terminazioni nervose. Il fluoruro amminico (Fig. 1) è un efficace principio attivo nel trattamento dell’ipersensibilità, poiché le molecole di AmF si distribuiscono in maniera uniforme e, Fig. 1 - Elmex gel dentale (Colgate - Gaba). grazie alle loro proprietà tensioattive, formano uno strato superficiale uniforme di fluoruro di calcio che funge da riserva di ioni fluoro, forma uno strato protettivo contro gli attacchi acidi e diventa un agente occludente i tubuli dentinali. Inoltre, l’attività antiglicolitica inibisce la formazione di placca batterica. È opportuno consigliare dentifrici (Figg. 2a, 2b) che abbiano, oltre ad alta concentrazione di fluoruro amminico (1400 ppm), un basso potere di abrasività (RDA 30). Fig. 2a - Elmex sensitive professional (Colgate - Gaba). Fig. 2b - Erosioni multiple sulla superficie vestibolare. Figg. 3a, 3b - Fluoroprofilassi con apparecchiatura per ionoforesi (Jonofluor Praxis Master - Medical). Fig. 4 - Applicazione Voco Profluorid Varnish, vernice al fluoro che aderisce alla superfici umide e tollera la presenza di umidità (fluoruro di sodio). Figg. 5a, 5b - Vernice al fluoro per le aree cervicali Voco Bifluorid 10 con fluoruro di sodio e fluoruro di calcio. Fig. 7 - Valutazione delle aree di demineralizzazione (foto realizzata con la videocamera cs 1600 - Carestream Dental). Fig. 6a - Applicazione di gel al fluoro - Ivoclar Vivadent. Fig. 6b - Fluor protector Gel - Ivoclar Vivadent lacca protettiva. Figg. 9a, 9b - Modalità perio per mappatura cromatica della presenza di biofilm batterico per creare adherence ai protocolli domiciliari. Figg. 8a, 8b - SoproCare - Acteon, videocamera per attività motivazionale. La fluorescenza rileva con colore rosso il rischio di processo carioso, smalto dentinale. L’apparecchio per ionoforesi (Figg. 3a, 3b) va usato con docce caricate di gel di fluoro M.F.P., un’applicazione ogni 2 giorni fino a scomparsa dei sintomi, con un tempo di applicazione di 2 minuti a 2,5 mA e 1 minuto a 3 mA a seconda della sensibilità in- dividuale. Per applicazioni topiche professionali con docce caricate con gel al fluoro M.F.P. non acidulato, applicazioni quotidiane per 4 minuti fino alla scomparsa dei sintomi. > pagina 21 Speciale 21 Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Fig. 10 - Applicazione sigillante altamente riempita Control Seal Voco, trasparent, prima della fotopolimerizzazione. < pagina 20 Le tecnologie a disposizione come agenti desensibilizzanti sono sempre più performanti: fluoruri, lacche vernici, sigillanti (Figg. 4, 5a, 5b, 6a, 6b), adesivi smalto-dentinali, compomeri e cementi vetroionomerici). Effettuata la diagnosi di ipersensibilità dentinale (Fig. 7), si modifica la dieta, si controlla l’efficacia del controllo di placca domiciliare (Figg. 8a, 8b, 9a, 9b) e si indica l’uso di dentifrici con sostanze desensibilizzanti, eliminando così i fattori predisponenti. È importante l’ascolto del paziente per indagare sui suoi stili di vita, che magari possono favorire la problematica. Si sceglie l’agente topico desensibilizzante professionale e – dopo un’attenta e delicata decontaminazione del cavo orale, fatta con una strumentazione che ha la possibilità di scegliere una modalità di lavoro “soft” (Multipiezo Touch Mectron) con il vantaggio di poter calibrare l’intensità delle vibrazioni – si appone il desensibilizzante sulle superfici da trattare. Nei casi di dolore persistente, si scelgono materiali adesivi con trattamenti con agenti ostruttivi come vernici, lacche, fluoruri e sigillanti. Le vernici sono composte da resine sintetiche che svolgono un’azione isolante, proteggendo la superficie da stimoli temici e chimici, e grazie al fluoruro di calcio e di sodio proteggono remineralizzando. Le lacche svolgono un’azione antibatterica oltre che ostruttiva e, contenendo clorexidina e fluoruri che rilasciano gradatamente i fluoruri, trasformano l’idrossiapatite in fluoro apatite, procurando maggiore resistenza all’azione del pH acido e formando precipitazioni di fosfato di calcio nei tubuli dentinali. I sigillanti esplicano un effetto barriera (Fig. 10) occludendo i tubuli con il contenuto di microriempitivi fotopolimerizzati. Mousse di caseina fosopeptide e calcio amorfo (GC Italia) e Remin Pro (Voco) con fluoro e idrossiapatite, sono indicati dopo ogni seduta di profilassi per remineralizzare le superfici dentali e prevenire il fastidioso sintomo di ipersensibilità post trattamento. La tecnologia offre sospensione al 30% di nano idrossidossiapatite in alcol assoluto. L’idrossiapatite (HA) presenta caratteristiche strutturali, dimensionali e biofunzionali tali da replicare quelle della dentina naturale (Fig. 11). È necessario, inoltre, controllare lo spazzolamento eseguito con spazzolini dai filamenti idonei per un’azione delicata, e suggerire l’aggiunta del controllo chimico attraverso l’utilizzo dei collutori dedicati al problemi dell’ipersensibilità (Fig. 12). Fig. 11 - Mentadent Professional Sensitive - Fase 1. Fig. 12 - Listerine Professional, trattamento per l’ipersensibilità dentinale. WEB ARTICLE 22 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Ipersensibilità dentinale: dalla ricerca alla clinica In occasione del 46° meeting della Continental European Division of the International Association for Dental Research (CED-IADR), svoltosi a Firenze a inizio settembre, si è tenuto il Simposio Colgate/GABA dal titolo “L’impatto dell’ipersensibilità dentinale nel vostro paziente. Reale o immaginario?”. Qual è l’importanza dell’ipersensibilità dentinale nel 2013 e come si configurerà l’impatto epidemiologico di tale patologia nel corso degli anni? L’ipersensibilità dentinale interessa oggi un quarto della popolazione e, nonostante si possa manifestare sin dall’adolescenza, si presenta tipicamente nella popolazione adulta, con il picco d’incidenza nella terza decade. Inoltre, sembra avere una leggera predilezione per il sesso femminile. Canini e premolari sono gli elementi dentari maggiormente interessati, in particolare nelle regioni cervicovestibolari. Nei pazienti adulti affetti da parodontite, nei giovani che presentano erosioni e, in generale, nei pazienti che praticano in modo assiduo lo spazzolamento (specie se traumatico) la prevalenza è più alta. I dati disponibili sono pochi e molto variabili, perché derivanti da studi condotti con criteri di arruolamento e di diagnosi molto eterogeni. Sono necessari studi su campioni rappresentativi della popolazione, meglio se condotti a livello nazionale. I dati in nostro possesso, infatti, spesso provengono da campioni altamente selezionati di pazienti (parodontopatici, studenti, pazienti ospedalizzati). È ipotizzabile un aumento della prevalenza dell’ipersensibilità in futuro, a causa del prolungamento della vita media e dell’allungato mantenimento dei denti in arcata, dell’aumentata diffusione della dieta erosiva e del frequente utilizzo dello spazzolino in modo traumatico; il trend in crescita potrebbe essere particolarmente importante in paesi con consolidata tradizione di prevenzione dentaria e ampia diffusione delle cure dentali. Quali sono le cause dell’insorgere di questo disturbo? L’ipersensibilità dentinale è caratterizzata da un dolore intenso, a rapida insorgenza e di breve durata, evocato da stimoli di varia natura (per esempio, cibi e bevande fredde, contatto dello spazzolino, aria in transito attraverso la bocca), in presenza di esposizione della dentina e di tubuli dentinali beanti, con comunicazione diretta della polpa con l’ambiente orale. Le modalità attraverso cui si realizza l’esposizione della dentina sono la recessione del margine gengivale (dovuta principalmente a una tecnica di spazzolamento incongrua e alla parodontite cronica) e la perdita di tessuti duri dentali. Le cause principali della perdita di tessuto duro sono da ricercarsi nei fenomeni dell’erosione chimica e dell’abrasione meccanica; questi ultimi, in azione sinergica, possono essere responsabili anche della rimozione dello smear layer, con conseguente apertura dei tubuli dentinali. Gli stimoli che evocano Sono intervenuti a questo importante appuntamento, presieduto da David Gillam, illustri esponenti del panorama scientifico internazionale: Christian Hirsch, Christoph Ramseier e Giuseppe Pizzo, con il quale abbiamo avuto il piacere di parlare e al quale abbiamo posto alcune domande. l’ipersensibilità attraverso studi clinici randomizzati e controllati che forniscano dati sul sollievo dall’ipersensibilità indotto sia a breve che a lungo termine. È inoltre sempre più sentita l’esigenza di valutare l’efficacia clinica dei prodotti non soltanto in senso numerico-statistico, ma anche in termini di impatto del trattamento sulla qualità della vita del paziente e sulle attività quotidiane del paziente associate all’insorgenza di dolore. Prof. Giuseppe Pizzo, Università degli Studi di Palermo. la sintomatologia dolorosa, secondo la teoria idrodinamica di Brannstrom, inducono un movimento del fluido contenuto nei tubuli dentinali, movimento che attiva le fibre nervose presenti nei tubuli, nella zona di confine polpadentina, con conseguente insorgenza del dolore. Quali sono le terapie oggi disponibili? L’approccio terapeutico tradizionale prevedeva l’uso di dentifrici contenenti sali di potassio (nitrato/cloruro di potassio o cloruro) per ridurre l’eccitabilità delle fibre nervose intradentali; tale metodo, tuttavia, non in grado né di dare rapido sollievo né di risolvere il problema in modo definitivo. Un altro approccio, attualmente oggetto d’intensa attività di ricerca, consiste nell’occlusione dei tubuli dentinali, al fine di limitare il flusso di fluido al loro interno e, di conseguenza, la risposta dolorosa associata. Un agente occludente molto studiato negli ultimi anni, con risultati positivi in termini di efficacia sia immediata che duratura, è il complesso arginina-carbonato di calcio (Pro-Argin). Tale principio attivo è disponibile sotto forma di dentifricio e di collutorio per uso domiciliare, ma anche sotto forma di pasta desensibilizzante per applicazioni professionali. L’argomento dell’ipersensibilità dentinale è stato trattato dai suoi colleghi anche sotto l’aspetto dell’influenza di questa patologia sulla qualità della vita e sulle modalità di approccio al paziente che “oppone resistenza” a cambiare le abitudini dannose per la sua salute… Nel corso del Simposio sono state presentate e discusse le metodologie di ricerca per valutare l’impatto dell’ipersensibilità sulla qualità della vita dei pazienti (prof. Christian Hirsch, University of Leipzig, Germany) nonché le modalità di realizzazione di interventi di counselling per affrontare anche sotto il profilo psicologico-comportamentale il management di questi pazienti (dott. Christoph Ramseier, University of Berne, Switzerland). Si tratta di argomenti che solo in apparenza possono apparire di nicchia; in realtà, sono tematiche di grande attualità e che nei prossimi anni entreranno a pieno titolo nella gestio- Immagine per gentile concessione di Colgate/GABA. ne quotidiana del paziente affetto da ipersensibilità dentinale. È necessario, quindi, disporre di validi metodi di valutazione dell’impatto dell’ipersensibilità sulla qualità della vita da utilizzarsi nei futuri studi sull’efficacia dei trattamenti desensibilizzanti. L’ipersensibilità è fortemente influenzata nella sua insorgenza e nel suo decorso da fattori comportamentali legati, per esempio, all’assunzione di cibi e bevande a pH fortemente acido. Pertanto, un efficace management di tale condizione clinica non può prescindere da un approccio psicologico-comportamentale, da attuare in parallelo all’applicazione, domiciliare e/o professionale, di agenti desensibilizzanti. Qual è l’impatto dell’ipersensibilità dentinale nella richiesta del trattamento negli studi dentistici? Non esistono dati attendibili riguardanti la situazione italiana. I trend epidemiologici internazionali, tuttavia, indicano un aumento della prevalenza di tale condizione nel prossimo futuro, sia nei giovani adulti che nei soggetti di mezza età. Tale fenomeno determinerà una maggiore richiesta di trattamento presso gli studi dentistici. Fondamentale a riguardo sarà l’aggiornamento degli odontoiatri sugli algoritmi diagnostico-terapeutici e sull’efficacia comparativa dei prodotti disponibili in commercio per il trattamento dell’ipersensibilità. Come viene trattato l’argomento dalle università e dalle aziende? Alcune fra le più importanti multinazionali del settore hanno dimostrato grande attenzione al “problema ipersensibilità”, investendo in ricerca sperimentale e clinica; negli ultimi anni sono stati introdotti in commercio nuovi principi attivi e diversi workshop ed eventi congressuali sull’ipersensibilità sono stati realizzati grazie al contributo delle aziende. Il Simposio – che si è svolto nell’ambito del Meeting CED-IADR, supportato da Colgate/GABA – è un felice esempio di come le aziende possano supportare eventi congressuali di elevata qualità scientifica e funzionali anche per l’aggiornamento professionale. Le università italiane dovrebbero e potrebbero prestare più attenzione al problema dell’ipersensibilità, organizzando indagini di tipo epidemiologico e trial clinici multicentrici; analoga attenzione dovrebbe essere posta alla formazione, con l’inserimento del management dell’ipersensibilità nei programmi di Master e Corsi di perfezionamento, e assicurando un’adeguata presenza di tale problematica nei programmi dei corsi “undergraduate” di Odontoiatria preventiva e di Parodontologia. Chiara<Siccardi I focus della sua relazione sono stati gli studi in vitro e in vivo: cosa ci dice in proposito? Gli studi in vitro forniscono importanti informazioni sulle modificazioni morfologiche che si realizzano sulle superfici radicolari e all’imbocco dei tubuli dopo applicazione di dentifrici o paste per profilassi contenenti agenti occludenti. Questi studi, inoltre, contribuiscono a chiarire i meccanismi di azione di tali principi attivi e possono fornire prova della resistenza dell’occlusione dei tubuli rispetto al pH acido, alla saliva, allo spazzolamento. Tuttavia, i modelli in vitro soffrono ancora di alcuni limiti nel riprodurre i comportamenti dei soggetti della vita reale e le peculiarità proprie dell’ambiente orale. Pertanto è necessario dimostrare l’efficacia clinica dei prodotti per Da sinistra: C. Hirsch, D. Gillam, G. Pizzo e C. Ramseier. Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 WEB ARTICLE Speciale 23 WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM Odontoiatria a misura di bambino Un Progetto nato dalla collaborazione tra la “Sapienza” e l’Arma dei Carabinieri, con il sostegno di Johnson & Johnson Italia Sabato 26 ottobre 2013 è stato inaugurato il progetto “Odontoiatria a misura di bambino”, nato dalla collaborazione del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali della Sapienza Università di Roma e l’Arma dei Carabinieri e sostenuto da Johnson & Johnson Italia. L’evento è stato l’occasione per l’attivazione di un nuovo servizio ambulatoriale dedicato all’odontoiatria infantile, all’interno del presidio infermieristico di una delle caserme più grandi e importanti del paese, la Caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma. Nella splendida cornice dei Saloni di rappresentanza, altissime autorità si sono susseguite nei loro interventi di fronte al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. Leonardo Gallitelli, il Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma, Prof. Luigi Frati, il direttore generale dell’Azienda Policlinico Umberto I, Dott. Domenico Alessio, il Direttore della cattedra di Odontoiatria pediatrica del Policlinio, Prof.ssa Antonella Polimeni, che ha ringraziato l’azienda «perché il progetto che inauguriamo oggi, non si sarebbe potuto realizzare e neanche pensare, senza il contributo concreto di Johnson & Johnson Italia». Il contributo consente di garantire l’attività del nuovo ambulatorio, presso il quale, settimanalmente, sarà presente un medico odontoiatra della Sapienza Università di Roma, la più grande università europea, nel corso della quale si effettuerà uno screening di odontoiatria pediatrica e ortodontica per bambini da 0 a 12 anni, figli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, verranno inoltre fornite indicazioni per una corretta igiene orale quotidiana. L’Arma dei Carabinieri rappresenta una delle istituzioni più amate e rispettate in Italia per professionalità, abnegazione e vicinanza alle popolazioni, in tutte le occasioni di intervento svolte per la tutela dell’ordine pubblico, per la salvaguardia delle popolazioni in occasioni di calamità naturali, sia in patria che nelle tante missioni internazionali in cui è coinvolta. La partnership fra J&J Italia e Università Sapienza a sostegno di questa attività dedicata ai bambini dei militari dell’Arma dei Carabinieri, conferma l’impegno dell’azienda nelle attività di prevenzione alla salute orale, in particolare per i piccoli pazienti. LISTERINE® PROFESSIONAL Trattamento per l’Ipersensibilità Dentinale Occlusione del 92% dei tubuli dentinali dopo sole 6 applicazioni*1 Da LISTERINE®, il primo collutorio con tecnologia a base di cristalli di ossalato di potassio, due applicazioni al giorno, per un’occlusione profonda dei tubuli dentinali e una prolungata protezione dall’ipersensibilità dentinale.2,3 LISTERINE® PROFESSIONAL Trattamento per l’Ipersensibilità Dentinale, dopo sole 6 applicazioni, occlude il 92% dei tubuli dentinali; un’efficacia due volte superiore rispetto a molti dentifrici raccomandati per l’ipersensibilità dentinale.1,4 Può essere utilizzato come unico trattamento specifico per un’azione mirata contro l’ipersensibilità dentinale, in aggiunta ad un qualsiasi dentifricio di uso quotidiano. L’uso in combinazione con la maggior parte dei dentifrici raccomandati per l’ipersensibilità, come dimostrato in vitro, aumenta significativamente l’occlusione dei tubuli, rispetto all’utilizzo del solo dentifricio.4,5 *Valutazione in vitro basata sulla % di riduzione della conduttanza idraulica Bibliografia: 1. Dentine Tubule Occlusion, DOF 1 – 2012. 2. Tubule Occlusion Stability, DOF 3 – 2012. 3. Relief of Hypersensitivity, DOF 4 – 2012. 4. TNS – Sensitivity Market Research 1 – 2012. 5. Combination Tubule Occlusion, DOF 2 – 2012. Uso non raccomandato in pazienti con storia di nefropatia, iperossaluria, litiasi renale, sindrome da malassorbimento o in terapia con dosi elevate di vitamina C (≥1000 mg/die). Pagina.indd 2 LISTERINE® PROFESSIONAL Trattamento per l’Ipersensibilità Dentinale, dai professionisti dell’igiene orale. Linea esclusiva farmacia. 20/09/13 18.00 24 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Quale approccio deve avere l’igienista dentale con il paziente? Il contesto in cui opera l’igienista è la salute orale in collegamento con la promozione della salute più in generale. Per operare si avvale di una componente scientifica, legata alla terapia, ma anche strategica, nella gestione del paziente, perché suo compito è far guardare alla prevenzione come investimento per la vita. Diceva infatti Ippocrate che «non basta insegnare la malattia e come la si cura. Occorre insegnare la salute e come conservarla». Essendo le patologie cronico-degenerative la prima causa di morte, la prevenzione attraverso un sano stile di vita appare prioritaria. Di qui la necessità di competenze professionali e comunicative per facilitare il trasferimento dei messaggi: non bastano formazione e aggiornamento, bensì consapevolezza della propria responsabilità. Nel Rapporto sulla salute europea, l’OMS ha individuato fattori di maggior Il tuo Filo Spugnoso è una matassa? Passa all’innovativo dispenser! Filo facile da estrarre Praticità d’uso e massima igiene Ideale per apparecchi ortodontici, ponti, impianti e spazi interdentali ampi . è .. c’ iù E p di Pagina 210x297 Ortho Floss.indd 1 rischio: fumo, ipertensione, sovrappeso, abuso d’alcol, ipercolesterolemia, scarsa attività fisica, poca frutta e verdura. Da queste aree prioritarie, dal dire no al tabagismo, a troppo alcol, allo stress psico-sociale, scaturisce la promozione di determinanti della salute: corretta alimentazione e regolare attività fisica. La salute orale richiede un approccio integrato tra valutazione di evidenze scientifiche, analisi bio-psico-sociale del paziente ed esperienza clinica. Importante creare un circolo virtuoso che, tramite una comunicazione efficace, favorisca la sua adesione per una maggior efficacia e soddisfazione finale. Si passa quindi dalla compliance (adesione) al trattamento condiviso, dal modello centrato sulla malattia a quello sulla persona. Motivare un paziente vuol dire costruire un rapporto di fiducia (occorrono anni!) e anche il linguaggio conta: secondo la PNL la comunicazione dovrà essere orientata sulle soluzioni più che sui problemi. Con la diffusione dei principi di medicina basata sulle evidenze (EBM) si sono analizzati studi, casi, dati statistici e percentuali di successo. Dalla fine degli anni Novanta la medicina narrativa (NBM) guarda invece alle storie di malattia per comprendere meglio pazienti e patologie. Ispirato da Rita Charon, docente di Clinica medica alla Columbia University (NY) il movimento parte dall’idea che la Medicina clinica sia costituita da conoscenze scientifiche, dati e decisioni, ma anche dall’aiuto di persone composte di corpo e psiche. Non si parla quindi solo, oggettivamente, di “disease”, ma di “illness” cioè di malessere soggettivo, sapendo che la EBM è più tecnicistica ma che il paziente potrebbe fornire utili elementi per la cura. Di qui la malattia come insieme di sintomi e segni clinici con, da un lato, migliori possibilità diagnostiche, dall’altro, minor capacità d’ascolto del paziente. Fondata sull’ascolto, la medicina narrativa restituisce invece centralità del paziente, dando all’operatore una visione più completa della malattia. Secondo studi citati da Divinski, il paziente in ambulatorio infatti ha oggi in media solo 18 secondi per illustrare i sintomi prima di essere interrotto da domande. TUTTO PER LA SALUTE DELLA TUA BOCCA! 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Per ottemperare a questa esigenza sociale, economica e culturale, l’Unione nazionale igienisti dentali (Unid) – come riferisce in un comunicato il segretario generale Rita Coniglio – porta avanti da anni la prerogativa di far emergere la professione invogliando Stato e Regioni ad attuare le norme sulla sua collocazione. In ambito regionale, l’Unid ha sviluppato diversi contatti con le sedi assessoriali con cui collabora da anni, portando l’attenzione sulla professione. In Sicilia, in particolare, l’Unid, in rappresentanza della categoria, è stata inserita nel progetto “Tetra”, che prevede la creazione di una rete di “professionisti-sentinella” in grado di riconoscere i segni del cancro orale per segnalarli tempestivamente ai centri di riferimento. In Sicilia è partito anche il progetto pilota di prevenzione ed educazione alla salute in ambito scolastico intitolato: “Un sorriso da salvare”. Ha coinvolto il Convitto nazionale G. Falcone, storico e prestigioso istituto a carattere comprensivo, che ha aperto a molti altri progetti in ambito scolastico nella regione, come quello in collaborazione con l’Unità operativa per la prevenzione alla salute del Distretto 46, che ha coinvolto decine di scuole in varie province. L’Unid ha anche portato in piazza la prevenzione in collaborazione con Telethon e ha realizzato uno spot sull’abusivismo in ambito provinciale, mentre in quello regionale sono stati realizzati eventi d’informazione sulla prevenzione orale come: “L’igienista fra gli scacchi” (un mini congresso all’interno del 23° Campionato italiano giovanile di scacchi) o come: “Al centro del sorriso”, che ha coinvolto i clienti di un centro commerciale. «Ci siamo inoltre occupati della riapertura del Corso universitario a Palermo, disattivato ormai da troppi anni insieme alla sede di Catania – continua Coniglio nel comunicato. Si è fatto presente alle istituzioni l’esigenza di inserire la figura dell’igienista dentale nel servizio pubblico attraverso documentazione presentata e protocollata all’Assemblea regionale o all’Assessorato alla Salute. Oggi – continua il segretario Unid – possiamo gioire per un altro piccolo passo verso la realizzazione dei nostri obiettivi grazie alla presentazione (luglio 2013) del Ddl n. 475 sull’inserimento della professione a cura degli onorevoli Digiacomo e Dina, ridiscusso a settembre. Non ci aspettiamo che si trasformi a breve in legge – conclude la Coniglio – ma CONTRO BATTERI E PLACCA VITTORIA ASSICURATA. IN FARMACIA a base di CLOREXIDINA dal sapore GRADEVOLE Addio a batteri e placca dentale con Forhans Clexidin, la linea di prodotti per l’igiene orale Forhans a base di Clorexidina, dal sapore gradevole, favorisce un’azione antibatterica ancora più efficace. In differenti formati e concentrazioni, sono adatti a tutte le necessità. Testati clinicamente anche su pazienti oncologici trattati con bifosfonati. (Tuscany School of Dental Medicine, University of Florence and Siena. “Donati D. et al. Clorexidina e bifosfonati in pazienti oncologici. Dental Clinics 2012 Anno IV (1): 33-39”) 100 80 60 40 20 0 1 2 3 4 5 Riduzioni in percentuale della quantità di batteri presenti nel cavo orale dopo sciacquo con soluzione di Clorexidina 0,12% da 60 anni aiuta il dentista ad aiutare il paziente Uragme Srl - Roma - Tel. 06.87201580 www.uragme.it 26 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Master di I livello in Igiene implantare tePe ItalIa È giunto il momento di celebrare il successo dei prodotti TePe! < pagina 13 Il Master si pone l’obiettivo di sviluppare conoscenze specializzate in tema di preparazione del paziente alla riabilitazione protesica implanto-supportata, nonché di acquisire un’approfondita conoscenza dei componenti della protesi implantosupportata e delle tecniche di manutenzione igienica dei manufatti protesici. Il Master è in grado di fornire un apprendimento teorico-pratico sulle problematiche della riabilitazione protesica a supporto implantare per gli aspetti relativi alla professione dell’igienista dentale. Il percorso formativo è articolato in 11 moduli e al suo termine, superata la prova finale, si conseguono 60 crediti formativi universitari. Temi dei moduli 1) Implicazioni biologiche della protesi supportata da impianti (crediti 1); 2) Classificazione della protesi su impianti e sue indicazioni (crediti 1); 3) Componentistica protesica e soluzioni implanto-protesiche (crediti 2); 4) Biologia dei tessuti molli perimplantari (crediti 3); 5) La preparazione igienica del candidato alla riabilitazione implanto-protesica (crediti 3); 6) Il ruolo dell’igienista dentale durante la terapia implantoprotesica (crediti 3); 7) Igiene professionale su protesi implanto-supportata (crediti 4); 8) Igiene domiciliare (crediti 3); 9) Controllo periodico del manufatto protesico (crediti 3); 10) La manutenzione dei manufatti protesici rimovibili ad ancoraggio implantare (crediti 3); 11) Complicanze a carico della struttura protesica (crediti 3). Possono essere ammessi al Master coloro che sono in possesso del diploma universitario in Igiene dentale, o della laurea triennale in Igiene dentale o titolo equipollente. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissato per il 18 dicembre 2031. Come prova di ammissione verranno valutati i titoli presentati: tesi di laurea ed eventuali pubblicazioni. Per maggiori informazioni Consultare il bando pubblicato sul sito dell’Università degli Studi di Pisa, all’indirizzo: http://www. unipi.it/index.php/master/master/1774. Oppure contattare direttamente: Prof. Ugo Covani Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica E-mail: [email protected] Cellulare: 335.6817701 Segreteria prof. Covani E-mail: [email protected] Tel.: 0584.6058641 - Fax.: 0584.6058716 COME ORDINARE TUEOR SERVIZI Srl • Corso Sebastopoli, 225 • 10137 Torino Tel. 011 0463350 • Fax 011 0463304 • [email protected] www.tueorservizi.it O UT ND VE Diventa un professionista dell´ igiene dentale per lavorare nei migliori studi odontoiatriCI. IN O TT TU IL ! DO ON M Manuale professionale di igiene orale Imparando dall´ Esperienza L´autrice di questo manuale, la dott.ssa Antonella Tani, opera come igienista dentale da oltre 20 anni all´interno di un moderno poliambulatorio a stretto contatto con un team altamente specializzato formato da medici odontoiatri e da ricercatori di fama internazionale. Il successo di questo manuale, ha spinto la dott.ssa Antonella Tani a ripubblicare dopo anni di vendite una nuova versione del manuale, completamente aggiornata nei contenuti e nelle grafiche, con 900 foto cliniche e 200 tavole e schemi create con immagini 2D e 3D ad altissimo dettaglio per migliorare e potenziare l´apprendimento dei concetti e delle tecniche. SEZIONE 1 La prima sezione, “I Fondamenti”, espone tutti i concetti di base dell´Odontoiatria dal punto di vista dell´Igienista Dentale. SEZIONE 2 La seconda sezione, “Il Paziente Parodontopatico”, presenta i protocolli e le terapie differenti per il trattamento specifico del paziente affetto dalla Malattia Parodontale, dando suggerimenti utili e consigli pratici, sia dal punto di vista psicologico che pratico. PAGINE: 400 IMMAGINI: ILLUSTRAZIONI A COLORI FORMATO: 24,5 X 30,5 CM CD IN OMAGGIO TS_prodotti_2013_156x185.indd 18 Quest’anno, due noti prodotti svedesi per l’igiene orale festeggiano un anniversario speciale. 40 anni fa, presso la casa madre svedese TePe, situata a Malmö, viene realizzato il primo spazzolino. 20 anni fa invece, viene introdotto anche lo scovolino. «Questi sono due importanti pilastri della storia dell’azienda TePe» afferma Joel Eklund, il terzo della generazione Eklund e amministratore delegato dal 2012. «I nostri spazzolini e i nostri scovolini sono la combinazione tra innovazione e tradizione nella tipica maniera TePe». TePe è stata fondata nel 1965, quando l’intagliatore di legno Henning Eklund ha sviluppato un innovativo stick dentale triangolare in collaborazione con la facoltà di odontoiatria di Malmö. Nel 1973 TePe ha sviluppato il primo spazzolino TePe, dotato dello stesso manico ergonomico del popolare TePe SelectTM. Dati recenti mostrano che 7 spazzolini su 10, venduti nelle farmacie svedesi, sono spazzolini TePe (Fonte: Nielsen, pharmacies, MAT TY (toothbrushes), 2012/12/30). Il 1993 è stata l’epoca della successiva grande innovazione: lo scovolino. Inizialmente è stato realizzato in tre misure: giallo, verde e viola, ma già negli anni successivi sono stati introdotti il rosso e il blu. Oggi lo scovolino TePe è disponibile in nove misure e ha contribuito a stabilire lo standard internazionale per gli scovolini. Le misure più piccole sono state realizzate con punta flessibile per un migliore accesso e una migliore durabilità. In più, alla serie di originali si sono aggiunte altre due varianti per soddisfare maggiormente la scelta individuale: gli extra soft con setole più morbide e TePe AngleTM con testina angolata e manico più lungo. TePe continua a investire sullo sviluppo dei prodotti facendo della qualità e della funzionalità i due principi guida. Durante gli anni, la collaborazione tra TePe ed esperti dentali si è verificata in un’ampia gamma di prodotti per l’igiene orale. Oggi gli spazzolini, gli scovolini e altri prodotti TePe sono distribuiti in circa 70 paesi nel mondo. Inoltre, un altro importante anniversario giunge ormai alle porte: nel 2015 TePe compie 50 anni. TePe Oral Hygiene Products AB è un marchio leader in prodotti per l’igiene orale. Tutta la progettazione, lo sviluppo e la produzione si svolgono nella struttura all’avanguardia a Malmö, in Svezia. L’azienda è stata fondata 1965, ha 190 dipendenti e un fatturato di 320 MSEK. TePe ha filiali in Germania, Inghilterra, Italia, Olanda e Spagna, ed esporta spazzolini, scovolini e stick dentali in circa 70 paesi nel mondo. SEZIONE 3 La terza sezione, “Il Paziente Cariorecettivo”, presenta i protocolli per il trattamento specifico del paziente affetto dalla Carie, dando suggerimenti utili e consigli pratici, sia dal punto di vista psicologico che pratico. SEZIONE 4 La quarta sezione, “Il Paziente con Impianti”, espone le diverse tecniche di igiene per il mantenimento specifico del paziente che si è sottoposto all´installazione di impianti, dando suggerimenti utili e consigli pratici, sia dal punto di vista psicologico che pratico. 160,00 euro TePe Italia Tel.: +39.02.93291475 - [email protected] Angelica Nilsson: responsabile commerciale 01/07/13 12:12 Speciale 27 Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 IVoclar VIVaDent VivaStyle®: la soluzione di sbiancamento dentale personalizzata per ogni singola esigenza Si chiama VivaStyle il sistema per lo sbiancamento di denti vitali e non vitali. Oggi con formulazione ottimizzata, VivaStyle si presenta in versione gel e lacca. Denti naturalmente bianchi: il desiderio sempre più diffuso in molti pazienti. Il gel sbiancante VivaStyle consente al dentista di soddisfare questa richiesta attraverso un trattamento sbiancante con mascherina. VivaStyle si presenta in gel in diverse versioni, per rispondere in modo mirato ai requisiti di ogni singolo paziente. I preparati sono disponibili per un’applicazione in studio o domiciliare. VivaStyle è disponibile con una concentrazione in perossido di carbammide al 10%, 16% o 30%. Questo principio attivo è di provata efficacia nello sbiancamento dentale, garantendo un’azione delicata e mirata. La nuova composizione è arricchita inoltre con nitrato di potassio per attenuare l’eventuale sensibilità dentale che può verificarsi in seguito a una seduta di sbiancamento. Un delicato aroma alla menta, la mascherina in materiale morbido e i brevi tempi di applicazione garantiscono un impiego di massima praticità e confort per il paziente. VivaStyle ® La soluzione professionale per un bianco senza precedenti Sbiancamento efficace senza mascherina VivaStyle Paint On Plus è una formulazione in forma di lacca al 6% di perossido di idrogeno e arricchita di provitamina D pantenolo. È indicata per lo sbiancamento di denti vitali e non vitali discromici. La lacca viene prescritta dopo attenta diagnosi da parte del dentista, che istruirà il paziente sulle modalità del trattamento e sui passi da seguire per una sua corretta esecuzione. Acquista VivaStyle e ricevi in omaggio il materiale per la sala d’aspetto tramite cartolina allegata o online su www.ivoclarvivadent.it/vivastyle > pagina 28 information chart VivaStyle flyer per il paziente poster www.ivoclarvivadent.it Ivoclar Vivadent Srl Via Isonzo 67/69 | 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel. 051/6113555 | Fax 051/6113565 | [email protected] 28 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 < pagina 27 IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI Direttore Scientifico: Prof. Giuseppe Banfi In collaborazione con UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche Clinica Odontoiatrica (Direttore Prof. Roberto L.Weinstein) CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN IMPLANTOLOGIA ORALE 2014 Progetto ed impaginazione: Tipolitografia Lucchi - Milano 6 incontri con didattica frontale e sessioni video 21 Febbraio 2014 21 Marzo 2014 04 Aprile 2014 16 Maggio 2014 20 Giugno 2014 26 Settembre 2014 In aggiunta 2 incontri: Workshop a numero chiuso su modelli didattici delle più moderne tecniche di sutura 24 Ottobre 2014 Workshop a numero chiuso sulla programmazione implantare con software dedicati 21 Novembre 2014 Incontro aperto a tutti anche a chi non ha partecipato al Corso di Alta Formazione Incontro a numero chiuso (max 30 partecipanti) in base all’ordine cronologico d’iscrizione Accreditato per Odontoiatri e Maxillo Facciali con 50 crediti ECM Il corso è a numero chiuso, si accettano solo 100 partecipanti PRESIDENTE: Prof. Roberto Lodovico Weinstein DIRETTORE DEL CORSO: Dr. Tiziano Testori COORDINATORE SCIENTIFICO: Dr. Massimo Del Fabbro RELATORI: Testori T, Del Fabbro M, Bianchi F, Capelli M, Carinci F, DeFlorian M, Francetti L, Fumagalli L, Galli F, Grecchi F, Guabello G, Mantovani M, Parenti A, Perrotti G, Pignataro L, Rossi MC, Scaini R, Scarpelli M, Scutellà F, Taschieri S, Zuffetti F Per informazioni ed iscrizioni: SEDE DEI CORSI: Segreteria Organizzativa Tel. 0521.290191 [email protected] www.mvcongressi.com Major Sponsor Per scaricare il programma completo Aula Magna IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi Via Riccardo Galeazzi, 4 - 20161 Milano Il paziente applicherà la lacca a casa secondo il piano di trattamento formulato dal professionista dentale. In seguito all’accurato esame iniziale e diagnosi, si potranno fornire indicazioni precise al paziente sui risultati realmente ottenibili con la procedura di sbiancamento. In sostanza, le procedure di sbiancamento non potranno mai rendere i denti più bianchi del loro colore intrinseco naturale. Il bersaglio dei principi attivi del sistema sbiancante sono le sostanze che provocano le discromie nel tessuto dentale. Prima del trattamento sbiancante è fondamentale che venga effettuata una pulizia professionale, utilizzando una pasta profilassi indicata (ad esempio, Proxyt, Ivoclar Vivadent). In studio VivaStyle Paint On Plus può essere utilizzato quale trattamento intensivo, procedendo con una applicazione della lacca step by step più volte in una sola seduta. VivaStyle Paint On Plus si applica direttamente sui denti con un pennellino. Le vaschette monouso ne facilitano il dosaggio. Una volta asciutta, lasciare agire la lacca sui denti per 10 minuti. In questo breve arco di tempo il preparato riuscirà a esplicare tutta la sua azione non dissolvendosi nella saliva. Il prodotto può essere utilizzato sia per lo sbiancamento di singoli elementi sia per lo sbiancamento dell’intera arcata dentale, superiore e inferiore. VivaStyle può essere applicato una volta al giorno per 14 giorni o due volte al giorno per 7 giorni, ogni giorno senza perdere un giorno. Il consumo di caffè, tè nero, vino rosso, bevande tipo cola e il fumo devono essere evitati o ridotti al minimo fino a quando il processo di sbiancamento è completato per prevenire il rischio di macchiare i denti. Publishing Sponsor www.odontoiatriagaleazzi.it Ivoclar Vivadent Srl Via Isonzo 67/69 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel.: +39.0516113555 Fax: +39.0516113565 [email protected] www.ivoclarvivadent.it