Il Paradiso può attendere

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Il Paradiso può attendere
stampato
in proprio
OTTOBRE - NOVEMBRE - DICEMBRE 2010
CASA FAMIGLIA
VILLA CORTESE
“Progetto Vita” “Progetto Casa Aperta”
per una migliore qualità della vita
LA RILEVAZIONE DEL GRADO
DI SODDISFAZIONE DI OSPITI
E PARENTI:
ESITI 2009 - 2010
Michele Franceschina Direttore Generale
S
apere se gli ospiti della Casa Famiglia si trovano bene e sono contenti dei servizi ricevuti, oltre che un requisito per l’accreditamento regionale, è un obiettivo prioritario
del progetto qualità di Sodalitas, che quest’anno
compie i 10 anni di mantenimento della certificazione ISO 9000. Questo significa che ogni anno, per
10 anni, la Casa Famiglia è stata verificata da una
commissione esterna di esperti, che ha espresso
un giudizio ampiamente positivo sull’organizzazione delle attività assistenziali, confermando la
certificazione di qualità. Anche ospiti e famigliari
hanno espresso le loro valutazioni dichiarando il
loro grado di soddisfazione sintetizzato negli esiti
sotto riportati:
continua a pag. 10
Grado di soddisfazione
per nulla soddisfatti
poco soddisfatti
abbastanza soddisfatti
molto soddisfatti
anno 2009
0,4%
6,1%
42,3%
51,2%
E’ NATALE
"E' Natale ogni volta che
sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta che
riconosci con umiltà i tuoi
limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta che
permetti al
Signore di rinascere per
donarlo agli altri. "
(Madre Teresa
di Calcutta)
anno 2010
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3,70%
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L’ATTIVITA’ MOTORIA
...star bene in Casa Famiglia...
12 buoni motivi per cui
è indispensabile fare moto
Lucia Fumo e Sara Ghidotti - Fisioterapiste
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ome tutte le fasi di sviluppo
della nostra vita, anche l’invecchiamento è un processo
assai complesso: non deve essere inteso come malattia, ma come
l’insieme di modificazioni morfologiche, psicologiche e biologiche conseguenti all’azione del tempo sugli esseri viventi. L’apparato locomotore è
posto in primo piano per sviluppare
una medicina preventiva, atta a ridurre i danni dell’invecchiamento e la
perdita dell’autonomia fisica. L’inattività, infatti, induce ad una diminuzione della capacità di adattamento allo
sforzo; questo spiegherebbe alcuni
insuccessi della ginnastica intrapresa
troppo tardivamente.
Occorre pertanto un intervento precoce, in quanto la regressione psicomotoria e l’immobilizzazione dovuta
alla sedentarietà o ad una malattia,
costituiscono un forte elemento di
insuccesso.
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Ecco 12 buoni motivi per cui è indispensabile fare moto:
1. per conservare un’esistenza ottima, nei limiti delle proprie possibilità, onde evitare forme di
disadattamento
2. per combattere alcune malattie
3. per
aiutare a potenziare la
respirazione
4. per ritardare l’usura dell’organismo, assicurando a tutti i tessuti
una buona ossigenazione
5. per mantenere il più a lungo possibile l’efficienza delle varie funzioni
6. per accrescere la forza muscolare, i riflessi, la vivacità e l’energia vitale
7. per conservare o ritrovare la propria autonomia e conoscere le
proprie possibilità fisiche
8. per rivalutare il proprio corpo,
troppo a lungo considerato “attrezzo da lavoro”
9. per ampliare le proprie relazioni
e conoscere meglio altre persone
coetanee
10.perché la ginnastica è interessante, distensiva, divertente
11. per avere un punto di riferimento durante la settimana
12.e soprattutto, per imparare a vivere la senilità come un’età nuova e diversa.
Buona ginnastica a tutti!
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L’INVERNO
La magia di un paesaggio candido
e delle luci di Natale
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Pinuccia Scappagnini - Impiegata
E
’ inverno. Sembra che la
campagna dorma, gli alberi
si sono spogliati dai bellissimi colori dell’autunno e
allungano verso il cielo grigio i loro
rami spogli. E’ inverno quando la
mattina usciamo di casa e le gocce
di rugiada sono diventate ghiaccio e scricchiolano sotto le scarpe.
E’ inverno quando senti il freddo
pungente che a volte fa battere
i denti; quando vedi la gioia
dei bambini all’arrivo della prima
neve e quando tutto si copre di un
manto candido, silenzioso e sembra di essere in mezzo a un paesaggio di fiaba. E’ inverno quando le strade
si ravvivano con le luci del Natale, le vetrine dei negozi risplendono e si
riempiono di oggetti che ricordano la festa più importante di tutto l’anno,
e allora tutto diventa magico, pensi ai regali, alla grande tavola imbandita
dove si sta in tanti, al calore del focolare domestico. E’ inverno quando ti
fermi a riflettere e pensi alla fanciullezza, a quelle lunghe sere passate davanti al camino, con il fuoco che ti riscalda anche l’anima e i nonni con i loro
racconti di storie vissute; ora ci sono i termosifoni a scaldarci e la televisione
che racconta storie. E’ inverno quando balli e canti la notte di Capodanno
e fantastichi sul nuovo anno con la speranza e l’augurio che sia migliore;
quando pensi al tepore della nuova stagione che arriverà e allora il freddo
non ti fa più paura.
Citazioni e proverbi:
Impara nella semina, insegna nel raccolto, ed in inverno godi.
(William Blake)
La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi
bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalle labbra del cielo, dalla
mano di Dio. Ha un nome. Un nome dal candore smagliante. Neve.
(Maxence Fermine)
La gente non si accorge se è estate o inverno quando è felice.
(Anton Cechov)
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SANTA TERESA D’AVILA
...vivere in Casa Famiglia...
Donna di una ricchezza femminile eccezionale.
Mistica dalle esperienze spirituali uniche.I suoi
scritti l’hanno resa Dottore della Chiesa.
Fondatrice delle Monache e Frati Carmelitani
scalzi.
Tratto dal sito internet: www.ocds.it
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vila, Spagna 1534. Una giovane donna di 19 anni bussa alle porte del
monastero delle Carmelitane. Veste in maniera elegante e raffinata.
E’ bella. Non le manca nulla apparentemente, la aspetta un brillante
avvenire ed è guardata da tutti con ammirazione. E perchè dunque
vuole entrare al Carmelo? Perchè ha una sete profonda, che nessuna acqua
al mondo è capace di soddisfare. Si è convinta che solo Gesù può donarle
quest’acqua viva, che disseta. E’ un amore che è nato e cresce dentro di lei,
irresistibile; altro non è che “una conversazione d’amicizia sostenuta nel
silenzio e nella solitudine con
Colui da cui sa di essere amata” e un giorno di primavera
del 1554 Donna Teresa de Ahumada y Cepeda diventa Teresa
di Gesù. Da qual momento, la
sua vita non le appartiene più,
Gesù si fa sempre più presente
e diventerà un tale amore che
la porterà progressivamente a
non ricercare altro che l’onore e l’interesse di Lui. La Carmelitana intende fare della
sua vita un sacrificio di lode,
d’amore, di gioia, partecipando totalmente al mistero di
Cristo e della Chiesa. La Santa del Carmelo ci ha lasciato
il suo pensiero e la sua grande
esperienza mistica in libri, in
cui l’orazione è l’elemento dominante, che sono considerati veri gioielli della
letteratura spagnola e cristiana. Teresa di Gesù muore a 67 anni, consumata
dalle fatiche per la fondazione dei suoi 17 monasteri. Prima di spirare esclama: “Signore mio e Sposo mio, è arrivata finalmente l’ora in cui potrò
saziarmi di Te, che ho tanto desiderato!”
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SOLSTIZIO D’INVERNO
Un significato magico
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...vivere in Casa Famiglia...
Tratto da: guide.supereva.it
a tempi immemorabili, dalle gelide foreste del Nord Europa al caldo
Mediterraneo, dagli aridi altopiani d’Armenia alle sconfinate pianure d’Asia, i nostri progenitori aspettavano, con ansia, questo giorno
sacro, il 21 dicembre, il giorno in cui la luce sembra soccombere al
buio delle tenebre: il Solstizio d’Inverno. Immensi fuochi, tra canti e preghiere, si innalzavano al cielo, come per aiutare il cammino ascendente dell’astro
del giorno, con il trionfo della luce, del calore e della vita. E’, questo del Solstizio, il momento in cui le foglie, perduti i bellissimi colori, ridottesi a ruderi
accartocciati, mescolate alla Madre Terra, formano il nuovo humus, pronto
ad alimentare il seme che una mano sapiente ha affidato al solco. La Roma
imperiale evocava l’inversione di marcia del sole nei Saturnali, feste dedicate
al dio Saturno, durante le quali venivano invertiti i ruoli sociali: gli schiavi
davano ordini ai padroni, i padroni obbedivano agli schiavi.
La Roma precristiana festeggiava il “giorno della nascita del
Sole” che, successivamente, la Roma cristiana trasformò nel
“giorno della nascita di Cristo”, la nuova Luce Nascente. Non
a caso il Solstizio d’Inverno si identifica con la festa di San
Giovanni Evangelista, il discepolo prediletto che ride della
tradizione popolare e che, diffondendo la sua novella, offrì
al mondo intero la fiamma eterna della speranza. Un nuovo
anno sta arrivando, nessuno sa cosa porterà, ma tutti sappiano che, se la fedeltà alla tradizione continuerà ad essere salda, se l’amore per il prossimo sarà profondo e sincero, allora
sicuramente potremo crescere e procedere, con passo sicuro,
tenendoci per mano, lungo quella strada, tortuosa e faticosa,
che un’ancestrale saggezza ci ha indicato.
“SOLSTIZIO D’INVERNO”
Parxifal
Come è limpida questa notte cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella, raccolgo il sorriso delle
stelle, questo meraviglioso dono del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi del’incommesurabile,
Musetta guarda la luna che gira intorno al cuore,
che si fa stella, fiore, sogno.
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L’angolo della Poesia
Un dono che non manca in Casa Famiglia
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FORTUNA
Maria Rita Colombo
Fortuna cos’è?
qualcuno si chiede.
Chi l’ha vista
da molto lontano
tutti la vorrebbero,
ma non è da tutti averla.
Io la rincorro
da quando ero ben piccina
e non ho perso
ancora la speranza.
Chissà se un giorno
si ricorderà di me
e si fermerà.
La poesia non è un modo di
esprimere un’opinione. E’ un canto
che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar.
Tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
LA RECENSIONE :
“L’OMBRA DEL VENTO” di Carlos Ruiz Zafon
Ed. Mondatori - pag. 439 - € 13.00
Barcellona, 1945. Daniel, figlio di un libraio, è portato dal
padre nel Cimitero dei Libri Dimenticati, una gigantesca biblioteca dove sono conservati libri destinati a scomparire;
come da tradizione di famiglia deve “adottare” un libro e
averne cura per tutta la vita. Daniel è attratto da un libro
di autore sconosciuto. E’ talmente catturato dal racconto che vuole avere maggiori notizie sull’autore; incomincia così ad indagare riportando alla luce storie di famiglie
scomparse, amori, infanzie difficili, ma anche amicizie incondizionate e lealtà assoluta.
Una ricerca che dura un decennio e che accompagna Daniel nella sua crescita, fino a
quando diventa un uomo; alla fine la trama intricata si scioglie e si scopre un parallelismo sorprendente tra le vite dei due personaggi. Il linguaggio è scorrevole e curato
e tra i messaggi l‘autore ha voluto comunicarci il valore dell’amicizia, dell’amore e
soprattutto la voglia di dimostrarci che la gente può cambiare.
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San Martino
di Giosuè Carducci
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SPAZIO AGLI OSPITI
Sara e Simona - Animatrice
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C’E’ UN AMICO IN PIU’, SE
SPOSTI UN PO’ LA SEGGIOLA STAI COMODO ANCHE TU……
Con gli ospiti, seduti intorno al tavolo nel grande salone, ci siamo dilettati
nella preparazione di una torto squisita…
LA TORTA AL CIOCCOLATO
L’iniziativa ha coinvolto tutti gli ospiti, sia le donne che gli uomini. La partecipazione, inaspettata, è stata quella del sig. Luigi S., addetto alla buona
riuscita dell’impasto.
Il motto è stato “CARPE DIEM” (cogli
il giorno, normalmente si dice: cogli
l’attimo), in quanto gli ospiti, raggirando astutamente le animatrici,
dopo aver infornato il capolavoro,
hanno spazzolato ciò che rimaneva
nelle ciotole. E’ stata una mattinata
piacevole, dove il cioccolato ancora
una volta è riuscito nell’intento di
creare atmosfera e allegria.
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...
Beccati con le mani in pasta
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.... CIOCCOLATO FONDENTE
CIOCCOLATO AL LATTE….
PRONTI E VIA CON LA SFIDA!
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ue squadre e tanta voglia di gareggiare e di vincere….
I due gruppi, si sono confrontati nella degustazione di cioccolatini di
diverso sapore, nel gioco del cruciverbone e in quello della composizione di ricette.
L’iniziativa ha ottenuto molto successo e ha
conquistato gli ospiti, i numerosi parenti e i
volontari. Per addolcire i toni, inaspettatamente frizzanti, è bastato il “ cin cin ” che,
al posto di un bicchiere con le mille bollicine ha visto protagonista una bella tazza di
cioccolata calda.
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Sara e Simona - Animatrici
STORIA O LEGGENDA?
ome per tutte le piante di elevato significato sociale e simbolico, anche il cacao vantava origine divina. Molti secoli or sono, una Principessa atzeca, lasciata a guardia delle ricchezze dello sposo, un
grande guerriero partito a difendere i confini dell’impero, venne
assalita dai nemici che, invano, tentarono di costringerla a rivelare l’ubicazione del tesoro. Per vendetta venne uccisa e, dal sangue versato dalla fedele
sposa, nacque la pianta del cacao, il cui frutto nasconde un tesoro di semi, “…
amari come le sofferenze dell’amore, forti come la virtù, lievemente arrossati
come il sangue”. Con questi frutti, il marito Topiltzin Quetzalcoàtl (“Serpente Piumato”) volle riconoscere ed esaltare la fedeltà pagata con la morte,
dell’amatissima moglie. La stessa fedeltà che, nell’immenso impero azteco,
legava i sudditi dell’imperatore. Il vedovo Quetzalcoatl, ammalato e sofferente
per la terribile perdita, un giorno bevve una pozione magica offertagli da uno
stregone che invece di guarirlo lo portò a smarrire completamente il senno.
Si narra che il povero re fuggì verso il mare, dove trovò una zattera di serpenti
aggrovigliati e si allontanò scomparendo misteriosamente.
Ma prima di abbandonare quel mondo,
Quetzalcoàtl promise che avrebbe fatto ritorno per riprendersi il suo regno, nell’anno posto sotto il segno del Ce Acatl. Il
seme dell’albero di cacao fu chiamato, in
suo onore, dapprima cacahualt e poi chocolatl, anticipatore della parola con cui
oggi è conosciuto e apprezzato in più di
trecento lingue del mondo.
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ANZIANI?...SI GRAZIE!
Una risorsa per la società.
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Sara e Simona Animatrici
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a parola “anziano” non ha una connotazione negativa, indica semplicemente una persona “ nata prima ”. Eppure, nel sentimento comune, diventare anziano significa, il più delle volte, andare incontro
a una fase della vita caratterizzata dall’insorgere di eventi negativi:
manifestazione di una malattia, perdita dell’autonomia, solitudine e discriminazione da parte di una società fortemente investita da processi di individualizzazione improntati alla realizzazione del sé, piuttosto che dalla doverosità
e dall’impegno nei confronti della classe apparentemente più fragile. In realtà,
dei circa 10 milioni di italiani oltre i 65 anni, coloro che hanno bisogno di
aiuto sono meno di due milioni, mentre più di un terzo degli ultraottantenni
ha gravi difficoltà a livello individuale e sociale. Dall’analisi dei dati emerge
che, per salvaguardare il benessere di quest’ultima categoria svantaggiata,
occorrono riflessioni consapevoli in merito a due esigenze distinte: si auspica
che gli organismi competenti in materia previdenziale approfondiscano sia
misure assistenziali al fine di garantire una vita dignitosa agli
anziani in difficoltà, sia interventi verso gli anziani attivi per
favorire l’espressione delle loro potenzialità a vantaggio della
comunità intera. La prevenzione dei disagi è il presupposto
per una terza età ancora ricca di risorse, mentre rimuovere
gli ostacoli alla continuazione di una vita attiva scongiura il
rischio dell’emarginazione, del degrado fisico e senile. L’anziano è prima di tutto una persona e come tale ha diritti
inalienabili:
- assistenza fisica: mantenimento della salute mediante le
misure più appropriate (servizi adatti all’igiene, alle cure e
all’assistenza geriatrica); anche i servizi sociali, gestiti dagli
enti locali, si mobilitano per rispondere a questi bisogni mediante un’opera di assistenza domiciliare o all’organizzazione
di punti d’incontro dove l’anziano possa arricchire la propria
vita sociale. Altri interventi sono testimoniati da un lavoro
capillare di rete che si estende dalle case di riposo, all’aiuto domestico per
le attività quotidiane, ai servizi per la sicurezza e l’assistenza a distanza, alla
facilitazione nell’uso del trasporto pubblico, a iniziative per il tempo libero
atte alla gestione della quotidianità, etc...
- assistenza sociale: possibilità di vivere con dignità conservando la propria
personalità, di frequentare i propri simili e di evitare la solitudine;
- assistenza culturale: possibilità di accedere liberamente ai mezzi di informazione e di diffusione delle notizie, possibilità di esercitare un’attività culturale e di trasmettere alle generazioni future il proprio ingegno, la propria
esperienza e saggezza;
- libertà di opinione e di espressione e di avere un proprio concetto del Casa Famiglia
mondo e una propria spiritualità interiore.
VILLA
Questi concetti sono tratti dalla Carta dei Diritti dell’Anziano che deve essere
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un punto di riferimento costante per chiunque si relazioni con questo mondo.
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Le barzellette dei nostri Ospiti
Rosa Passerini e M. Rita Colombo - Ospiti di Casa Famiglia
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In autostrada ci sono una Cinquecento e una Mercedes che la supera. Poco dopo i
conducenti si sono ritrovati all’ospedale. Conducente della
cinquecento: “ Ma lei è quello dell’autostrada… cosa ha
fatto?” Conducente Mercedes: “Eh! Andavo veramente forte e sono andato fuori strada, e lei cosa ha fatto? Quando
l’ho superata era così tranquillo…” Conducente della cinquecento: “E’ colpa sua…. quando lei è passato io credevo
di essere fermo e sono sceso dalla macchina!”
Ci sono tre frati cappuccini che escono dal Paradiso e vanno in giro
per il mondo. Quando ritornano, bussano alla porta e dall’altra
parte San Pietro chede:
“Chi è?”e si sente rispondere: “Siamo i tre cappuccini!”
San Pietro: “ E chi li ha ordinati alle tre di notte?!.”
...e gli indovinelli...
??
?
In cielo c’è
in terra non ce n’è,
le gemelle ne hanno due,
Luigi ce l’ha davanti,
Michele ce l’ha dietro,
e il povero Pietro non ce l’ha
né davanti né dietro.
Cos’è?
Tondo, rotondo
vassoio senza fondo,
bicchiere non è
indovina cos’è?
?
soluzioni pag 12
Si accorcia davanti...
E si allunga dietro...Cos’è?
...continua da pag.1
Il giudizio è evidentemente molto positivo, con un
tendenziale miglioramento nell’ultimo anno. Condividiamo questo risultato positivo con il Coordinatore della Casa Famiglia, il Medico Responsabile, tutti gli
operatori, i volontari, ai quali va il nostro più sentito grazie per l’impegno e
la dedizione quotidianamente profusi nel rapporto con gli ospiti. Un sentito
ringraziamento anche agli ospiti ed ai loro famigliari: Sodalitas ritiene infatti
che l’assistenza in Casa Famiglia si fondi sulla relazione d’aiuto che coinvolge da una parte l’ospite con la sua famiglia e dall’altra l’operatore con tutta
l’équipe. Tale relazione non prevede tanto un operatore che assiste ed un
ospite che riceve assistenza, quanto piuttosto due persone (ospite ed operatore), entrambe aiutate da altre persone che stanno loro vicine (famigliari ed
équipe), che insieme collaborano in base alle proprie capacità ed alla propria
professionalità, affinché si realizzi il miglior grado di benessere complessivo
possibile. Questa convinzione contribuisce a creare un clima di comprensione
reciproca e di confronto, nel quale l’ospite, aiutato dai suoi famigliari, può
essere attivo ed il più possibile partecipe delle attività che lo coinvolgono, nel
rispetto della professionalità degli operatori che mettono a disposizione delle
necessità di cura le loro competenze ed il loro lavoro. Per il futuro, Sodalitas si Casa Famiglia
propone di mantenere il suo impegno al miglioramento continuo, sforzandosi
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di rafforzare tale clima di collaborazione e cercando di coinvolgere un numero CORTESE
sempre maggiore di ospiti e famigliari nella valutazione del servizio.
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CALEDARIO DELLE
FESTIVITA’ NATALIZIE
Sabato 4 Dicembre ore 15.00
Inaugurazione mostra “Paesaggi “di P. Colombo
Domenica 12 dicembre ore 15.00
Concerto corpo bandistico di Villa Cortese
Martedì 14 dicembre ore 14.45 Scambio di auguri
con i bambini della scuola primaria di Villa Cortese
Casa Famiglia...Casa Aperta
Venerdì 10 dicembre ore 15.30 Festa di Natale con i Volontari
Inaugurazione del mercatino di Natale e
della Mostra “Merende d’altri tempi”
Mercoledì 15 dicembre ore 10.00 Scambio di auguri con
i bambini della scuola materna di Villa Cortese
Giovedì 16 dicembre ore 9.30 Confessioni e Santa Messa Natalizia.
Martedì 21 dicembre 2010 ore 15.30
Scambio d’auguri con i ragazzi del C.A.G. di Villa Cortese
Mercoledì 22 dicembre ore 14.30
Scambio di auguri con i ragazzi dello SFA di Arconate
Venerdì 24 dicembre “Vigilia in Famiglia”
Ore 10.00 Scambio di auguri con i ragazzi dell’oratorio
Ore 15.30 appuntamento con gli
Zampognari di Arconate con Babbo Natale
Sabato 25 dicembre ore 12.00
Pranzo di Natale in famiglia
Mercoledì 29 dicembre ore 15.00
Proiezione film delle feste “Miracolo della 34a strada”
Venerdì 31 dicembre ore 15.30
Grande Gioco dell’oca e brindisi di Fine Anno
Giovedì 6 gennaio ore 15.30
Tombola dell’Epifania con Estrazioni della Lotteria
Buone Feste a tutti !
Casa Famiglia
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LA RICETTA
TORTA AL CIOCCOLATO
Auguri a
Dal Ricettario di Casa Famiglia
di tutto un po’
INGREDIENTI
200 gr. di cioccolato fondente
200 gr. di farina tipo 00
100 gr. di zucchero
100 gr. di burro, 100 gr. di latte
4 uova intere
1 bustina di lievito e
1 di vanillina
1 pizzico di sale
PREPARAZIONE:
Fate fondere a fuoco basso il cioccolato
ridotto a scaglie con il burro, lontano
dal fuoco aggiungete lo zucchero e il
latte, la farina setacciata, il lievito e la
vanillina e mescolate il tutto energicamente, sbattete le uova con un pizzico
di sale e unite al composto. Imburrate e infarinate una tortiera e versate
il composto; ponete nel forno caldo a
180° per circa 45 minuti. Sentirete che
bontà.
CURIOSITA’: I SEGNI ZODIACALI DI QUESTO TRIMESTRE
BILANCIA:
Giorno fortunato = VENERDI’
Pietra = LAPISLAZZULO, Colore = BLU’
Fiore = ROSA – MANDORLO
Metallo = BRONZO, Numero = 6
SCORPIONE: Giorno fortunato = MARTEDI’
Pietra = TOPAZIO, Colore = NERO/ROSSO
Fiore = AZALEA, Metallo = SODIO
Numero = 9
SAGITTARIO: Giorno fortunato = GIOVEDI’
Pietra = TURCHESE, Colore = MARRONE
Fiore = NARCISO - IRIS,
Metallo = STAGNO, Numero = 5
Soluzioni: (La lettera L) (Anello) (La Strada)
Casa Famiglia
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Ottobre
Regina Barlocco
Angelina Bettinelli
Antonia Binaghi
Silvia Bossi
Luigia Colombo
Lucia Ferri
Maria Incerti
Alessandrina Pinetti
Teresa Pinetti
Agata Provenzi
Felicita Turri
Giovannina Zanzottera
Novembre
Mercedes Accorti
Savina Bucci
Bruna Carnevali
Elisa Colombo
Giuseppe Loi
Alfonsina Marchetti
Giovanna Parotti
Maria Senno
Orestina Turino
Dicembre
Carmelo Bonacina
Domenica Boccaglio
M. Rita Colombo
Cesare Mazzucchelli
Elena Pavero
M. Bambina Pinciroli
Anna M. Robbiati
Maria Zilio
Per la realizzazione de «IL PARADISO PUÒ ATTENDERE» hanno
collaborato: gli ospiti della Casa Famiglia, le signore Rosa Passerini
e M. Rita Colombo, il Coordinatore Renato Pobbiati, la signora
Marinella Restelli, Il Direttore Michele Franceschina le fisioterapiste:
Lucia Fumo e Sara Ghidotti, le animatrici: Simona Crivelli e Sara Gioia,
l’impiegata Pinuccia Scappagnini.
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