RELAZIONE di CALCOLO STRUTTURALE loculi interrati S
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RELAZIONE di CALCOLO STRUTTURALE loculi interrati S
COMUNE DI LONATE POZZOLO Provincia di Varese SISTEMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE CIMITERO S.ANTONINO RELAZIONE DI CALCOLO PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE IN C.A. CIMITERO FRAZIONE DI S.ANTONINO TICINO - LOCULI INTERRATI. 1 1. DESCRIZIONE GENERALE Nell'ambito di sistemazione e riqualificazione del cimitero di S.Antonino T. si prevede la realizzazione di opera in cemento armato interrata ad uso loculi per tumulazione. La superficie complessiva dei loculi interrati è di circa 100 mq; l’altezza è di 3,60 m per i loculi a quattro posti, mentre quella della porzione a due posti è di 2,35 m. Il volume totale del manufatto interrato è di circa 260 mc. Realizzata la paratia di contenimento ed effettuato lo scavo alle quote di progetto si procede al getto della fondazione a platea. L’edificio interrato avrà muri in elevazione e solette in cemento armato ordinario, che formano un complesso scatolare, in grado di ben ridistribuire pressioni e sovrappressioni orizzontali, dovute alle spinte delle terre e della paratia a tempo infinito. Le solette dei singoli loculi saranno realizzate in modo tale da avere una pendenza verso l’interno pari al 2% per evitare l’eventuale fuoriuscita di liquido. Il vestibolo sarà coperto con lastre prefabbricate rimovibili di tipo carrabile, e sulla parte terminale da griglie a pavimento in ferro zincato. La trave di coronamento della paratia è stata prevista per ridistribuire le eventuali disomogeneità delle spinte orizzontali del terrapieno da sostenere. Sono stati, inoltre, previsti n. 05 puntoni in c.a. tali da contrastare lo spostamento orizzontale del contromuro in c.a. lato paratia. La reazione di scarico, attraverso la soletta, sarà assorbita dai setti in c.a. costituenti i loculi interrati. PARAMETRI DELLA STRUTTURA: Tipo di costruzione: 2 (opera ordinaria) VN ≥ 50 anni Classe d'uso II VR = VN · CU = 50 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa considerata nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente: Legge 05/11/71 n° 1086 Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, ed a struttura metallica. Decreto Ministeriale 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Circolare 2 febbraio 2009 n.617 Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Istruzioni per l'applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M 14/01/08" DPR n. 380 del 6 giugno 2001 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia 3 3. MATERIALI Per l'esecuzione delle opere in oggetto è previsto l'impiego di materiali aventi le seguenti caratteristiche minime di resistenza: Calcestruzzo magro per sottofondazioni: Classe di resistenza ≥ C15/20 Calcestruzzo per opere di fondazioni: Classe di esposizione ≥ XC2 Classe di resistenza ≥ C25/30 Classe di lavorabilità ≥ S3 Copriferro nominale = 25 mm Calcestruzzo per struttura in elevazione (muri, travi-corree e solette, trave di coronamento palificata di micropali) Classe di esposizione ≥ XC1 Classe di resistenza ≥ C25/30 Classe di lavorabilità ≥ S4 Copriferro nominale = 16/20 mm Calcestruzzo: C25/30; Rck=30.00; Ec= 31447.16; N/mm²; GammaC: 1.50 fck=24.90; fcd=14.11; fctk=1.79; fctd=1.19; fctm=2.56; fcfm=3.07; (in N/mm²) Grafico tensioni/deformazioni cls: f2=14.11 N/mm²; epsCu2=0.0035; epsC2=0.0020 ACCIAIO BARRE: B450C; GammaS : 1.15 fyk=450.00; fyd=391.30; fbd=2.69; Es=206000 (N/mm²); Grafico tensioni/deformazioni acciaio: epsSu=0.0675; k=1.15 ACCIAIO TUBOLARI PALIFICATA Per la realizzazione della palificata di micropali in progetto si dovranno utilizzare armature caratterizzate da tubi in acciaio conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 10210-1 E 2: Profili cavi per la costruzione formati a caldo in acciai non legati e a grana fine per impieghi strutturali, recanti la Marcatura CE: 4 ACCIAIO S355J0H Spessore nominale dell’elemento t ≤ 16 mm fyk [N/mmq] = 355 ftk [N/mmq] = 510 GETTI DI COMPLETAMENTO PALIFICATA IN MICROPALI Il materiale di riempimento è costituito da miscela cementizia o malta cementizia o betoncino in pressione, dal basso verso l'alto mediante tubo posto all'interno dell'armatura tubolare. Resistenza minima richiesta: Rck 25 MPa 5 4. ANALISI DEI CARICHI Nella progettazione si sono presi in considerazione i seguenti carichi strutturali, non strutturali e variabili: Calcestruzzo armato 25,00 kN/m3 Acciaio per barre d'armatura 78,50 kN/m3 Soletta di copertura Permanenti strutturali (getto pieno cm 20): 5,00 kN/m2 Permanenti non strutturali (impermeabilizzazioni+massetti pendenze+completamento marmoreo) Variabili (neve) 10,00 kN/m2 2,00 kN/m2 Solette in c.a. intermedie (deposizione feretri) Permanenti strutturali (getto pieno cm 13): 3,25 kN/m2 Permanenti non strutturali 2,50 kN/m2 Variabili 0,50 kN/m2 Copertura vestibolo (lastre prefabbricate) Permanenti strutturali elementi prefabbricati: 2,50 kN/m2 Variabili (pedonabilità): 3,00 kN/m2 Variabili (neve): 1,30 kN/m2 I carichi di progetto relativi al carico di neve sulla soletta di copertura sono quelli previsti con riferimento ad un'altitudine di 205 metri sul livello del mare, altitudine del Comune di Lonate Pozzolo. NEVE Area di ubicazione dell'edificio: Area 1 mediterranea Altitudine sul livello del mare: 205 <m> Tipologia di copertura: Ad una falda Pressione della neve ps = µ1*qsk*Ce*Ct Parametri d'input ed intermedi: Categoria del coefficiente d'esposizione: Normale 6 Ce (Coefficiente d'esposizione): 1 Ct (Coefficiente termico): 1 Angolo d'inclinazione della falda: 0 <grad> µ1 (Coefficiente di forma della copertura): 0,80 Carichi agenti: qsk (Valore di riferimento del carico neve al suolo): 153,73 <Kg/mq> qss (Carico provocato dalla neve sulle coperture): 122,98 <Kg/mq> ragguagliato a 130 <Kg/mq> SISMA e SPINTE DELLE TERRE in condizioni sismiche Le azioni sismiche derivanti dalle eccitazioni delle masse strutturali durante il moto del terreno non vengono prese in considerazione in quanto trattasi di struttura completamente interrata. Si considerano però le sovrappressioni del cuneo spingente del terreno, generate dal sisma sui muri laterali. 7 Tratto muro H=3,65 m Tratto muro H=2,50 m 8 5. RIFERIMENTI GRAFICI TAV01: LOCULI INTERRATI: Casseri Fondazioni, Muri e Solette di Copertura TAV02:LOCULI INTERRATI: Dettagli Palificata di Micropali. Sezioni trasversali. TAV03:LOCULI INTERRATI: Sezioni longitudinali. 9 6. MODELLAZIONE STRUTTURALE Il calcolo e le verifiche delle opere in oggetto sono state eseguite con l'ausilio di un software basato sul metodo degli Elementi Finiti. E' stato creato un modello tridimensionale completo allo scopo di cogliere correttamente l'entità dei carichi tarsmessi nelle varie combinazioni di carico elementari, previste dalle norme. Affidabilità dei codici utilizzati e giudizio motivato di accettibilità dei risultati Il software è completo di modellatore, solutore e post-processore per la verifica dei risultati. È sul mercato italiano da parecchi anni ed è già stato testato, da chi scrive, in diverse occasioni; consente la modellazione di strutture spaziali, analisi elastico-lineare, dinamica per instabilità, non lineare, etc... Prevede la possibilità di utilizzare i più comuni tipi di elementi finiti: biella, trave, bidimensionale, membranale, molla. Indipendentemente dalle certificazioni fornite dal produttore, l'affidabilità dei risultati viene comunque sempre verificata mediante calcoli sommari, ad esempio controllando la pressione attesa sul terreno, le risultanti globali delle azioni esterne, etc... Il produttore del software ha provveduto a rilasciare insieme al programma una dichiarazione di affidabilità corredata da un manuale di validazione con numerosi esempi risolti a disposizione presso lo studio del Progettista. Tipo di analisi svolta Si è svolta il seguente tipo di calcolo: Analisi elastico-lineare Per il dimensionamento delle fondazioni dirette si è adottato un modello a platea su suolo elastico, con costante di Winkler pari a 10000 kN/m3 (1 kg/cm3). 10 Visualizzazione del modello 3D Geometria - Nodi - Aste 11 7. CALCOLO DELLA STRUTTURA CON METODO FEM Dati di input 12 Condizioni di carico elementari (CCE) Combinazioni di carico elementari (CC) Carichi uniformemente ripartiti su aste c.a. (CCE 5-permenenti strutturali solettine pref. Vestibolo e solettine gettate in opera per deposizione feretri) 13 Carichi uniformemente ripartiti su aste c.a. (CCE 6-permenenti non strutturali solettine pref. Vestibolo) Carichi uniformemente ripartiti su aste c.a. (CCE 7-Variabili solettine pref. Vestibolo e solettine gettate in opera per deposizione feretri) 14 Carichi sui muri perimetrali in c.a. (CCE 2-Spinte delle terre) Azioni interne: Momenti flettenti CC1 – SLU travi in c.a. 15 Soletta superiore loculi in c.a 16 DIMENSIONAMENTI STRUTTURALI MURO PERIMETRALE IN C.A. FILA X2-U2 Da linea V0 fino a linea V1, l'armatura metallica prevista è: (1+1)∅12/20 vert. (1+1)∅10/20 orizz. Per il calcolo della sollecitazione max sulla parete (spessore cm 25), si assume uno schema di trave appoggio-appoggio. Non si tengono in conto i vincoli intermedi offerti dalle solettine intermedie dei loculi, né tanto meno l'azione assiale, stabilizzante in pressoflessione. Dall'analisi strutturale del muro, la spinta complessiva max è pari a: 49,03+7,73 = 56,76 kN La sollecitazione flettente massima è pari a Msoll.= 56,76 kN(/m) (2/3)*3,65/3= 46,04 kNm(/m) L'azione tagliante max è pari a Vsoll.= 56,76 kN(/m) (2/3)= 37,84 kN(/m) Si sono previste barre verticali Ø12/20'' per un'area complessiva (al metro) di cmq 5,65 17 Si riporta l'andamento del dominio di rottura della sezione in c.a. Il momento resistente, pari a 47,67 kNm è maggiore di quello sollecitante. Nella modellazione ad elementi finiti è possibile cogliere un comportamento bidimensionale dellla parete, con conseguente ridistribuzioni delle sollecitazioni flessionali nelle due direzioni principali (così come si evince dalle mappature di sollecitazioni Mxx e Mzz). 18 Si ricorda inoltre che nella modellazione strutturale non si sono “svincolate” flessionalmente le pareti dalla platea di fondazione, con conseguente riduzione dei momenti in “pancia”, al positivo, in quanto si “richiama” un momento negativo sulla sezione di interfaccia della platea di fondazione (incastro). Nella pratica si sono dimensionati i muri inviluppando le due situazioni di vincolo di base della parete (incastro e cerniera). Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti Elementi senza armature trasversali resistenti a taglio Nel caso specifico, per sezione 25x100 cm, con armatura Ø12/20'' Vrd=95 kN> Vsoll.= 37,84 kN 19 MURO PERIMETRALE IN C.A. FILA X0-U0 Da linea Y0 fino a linea Y1 l'armatura metallica prevista è: (1+1)∅14/16'' vert. (1+1)∅12/20 orizz. Per tale elemento strutturale, adottando uno schema di vincolo comunque conservativo, si è considerato un vincolo di incastro alla base, in quanto il muro ha estremo libero in sommità. Msoll.= 56,76 kN(/m)*3,65/3= 69,06 kNm/m L'azione tagliante max è pari a Vsoll.= 56,76 kN(/m) Da linea Y0 fino Y1 si sono previste barre verticali Ø14/16'', corrispondenti a 6 barre Ø14 al metro, per un'area complessiva (al metro) di cmq 9,24 cmq 20 MURO PERIMETRALE IN C.A. LINEA Y0-V0 (tratto X0 - X1) Per tale elemento strutturale, avente spessore cm 20, si adotta lo schema di vincolo di appoggio-appoggio. La sollecitazione flettente massima è pari a Msoll.= 56,76 kN(/m) (2/3)*3,55/3= 44,78 kNm(/m) L'azione tagliante max è pari a Vsoll.= 56,76 kN(/m) (2/3)= 37,84 kN(/m) Si sono previste: barre verticali Ø14/20'' sul entrambi i lati, per un'area complessiva (al metro) di cmq 7,70 per lato. 21 MURO PERIMETRALE IN C.A. LINEA Y0-V0 (tratto X1 - X2) Per tale elemento strutturale, avente spessore cm 20, si adotta lo schema di vincolo di appoggio-appoggio. La sollecitazione flettente massima è pari a Msoll.= 32,24 kN(/m) (2/3)*2,50/3= 17,91 kNm(/m) L'azione tagliante max è pari a Vsoll.= 32,24 kN(/m) (2/3)= 21,50 kN(/m) Si sono previste: barre verticali Ø12/20'' sul lato verso i micropali e sul lato verso il vestibolo, per un'area complessiva (al metro) di cmq 5,65 per lato. La verifica di resistenza ha dato esito positivo. 22 MURO PERIMETRALE IN C.A. LINEA Y2-V2 Per tale elemento strutturale, avente spessore cm 20, si adotta lo schema di vincolo di appoggio-appoggio, questi ultimi costituiti dai setti trasversali. Lo schema di carico è quella di una trave di larghezza unitaria (cm 100) e altezza cm 20, di luce pari a cm 125 (distanza max fra due setti adiacenti), sollecitata dalla massima spinta del terreno. La sollecitazione flettente è pertanto: Msoll.= 56,76 kN(/m) 1,25*1,25 /8 = 11,09 kNm(/m) L'azione tagliante max è pari a Vsoll.= 56,76 kN(/m) 1,25/2= 35,48 kN(/m) Armatura prevista: barre orizzontali Ø10/20'' (cmq 3,93), barre verticali Ø10/20'' (cmq 3,93), su entrambi i lati del muro. Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti Elementi senza armature trasversali resistenti a taglio Nel caso specifico, per sezione 25x100 cm, con armatura Ø10/20'' Vrd=74 kN> Vsoll.= 35,48 kN 23 SOLETTA IN C.A. (quota +0,00m) Si procede ad il dimensionamento della soletta in questione, adottando uno schema di vincolo semplificato e conservativo dal punto di vista della determinazione dell'azione sollecitante, ossia lo schema di soletta in semplice appoggio. Luce di calcolo: 1,20 m Altezza soletta: 20 cm Msoll.(SLU)= 1,20^2/8*(1,30*5,00+1,50*10,00+1,50*2,00)= 4,45 kNm Vsoll. (SLU)= 1,20/2*(1,30*3,75+1,50*2,50+1,50*5,00)= 14,70 kN Si sono previste barre inferiori Ø10/20'' per un'area complessiva (al metro) di cmq 3,93 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti Elementi senza armature trasversali resistenti a taglio Nel caso specifico Vrd=66 kN> Vsoll. 24 CORREA SUPERIORE MURO C.A. (allineamento Y0-V0) Tale elemento strutturale ha la funzione di trave di irrigidimento superiore del muro in c.a. dislocato sull'allineamento Y0-V0. Esso risulta vincolato ai due muri laterali (fili X0 e X2) e alle travi intermedie T12-1314-15-16, per cui lo schema statico adottato è quella di trave su sette appoggi. La trave in oggetto svolge la funzione di ritegno traslazionale per la parete in c.a. soggetta alla spinta delle terre, in condizioni di spinta attiva. A fronte di tale ipotesi le barre verticali del muro, sul lato del vestibolo, dovranno essere posta con la massima cura ed attenzione secondo lo schema grafico, qui allegato: facendo attenzione a sovrapporle sulle barre inferiori (3∅16) della correa sommitale. In seguito verrà sviluppata la verifica dell'ancoraggio delle barre verticali del muro, al fine di garantire lo schema di appoggio in sommità del muro stesso. Tratto X0-X1 Il carico distribuito è dato dal taglio in sommità del muro controterra allo SLU è pari a : Vsoll.= 56,76 kN(/m) (1/3)= 18,92 kN(/m) Tratto X1-X2 Il carico distribuito è dato dal taglio in sommità del muro controterra allo SLU è pari a : Vsoll.= (25,28+6,96) kN(/m) (1/3)= 10,75 kN(/m) 25 Diagramma del momento flettente Ms max= - 18,40 kNm Diagramma del Taglio Vs max=26,40 kN 26 Verifiche flessionali La sezione resistente ha le seguenti caratteristiche geometriche: Base=20 cm Altezza= 20 cm Tale sezione identifica la porzione direttamente a contatto con i puntoni di contrasto. Armatura prevista ai fini del calcolo: 3∅16 inferiori 3∅16 superiori staffe∅8 passo cm 12. Il momento resistente è pari a 31,85 kNm> Msoll. 27 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti Elementi con armature trasversali resistenti a taglio Nel caso specifico, con il passo di staffe previsto, staffe∅8 passo cm 12, si ha: Vrd=52,90 kN> Vsoll. = 26,40 kN Verifica ancoraggio barre verticali muro in c.a. Si procede al calcolo della tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo in accordo al punto 4.1.2.1.1.4 delle NTC2008. Calcestruzzo: C25/30; Rck=30.00; Ec= 31447.16; N/mm²; GammaC: 1.50 fck=24.90; fcd=14.11; fctk=1.79; fctd=1.19; fctm=2.56; fcfm=3.07; (in N/mm²) Grafico tensioni/deformazioni cls: f2=14.11 N/mm²; epsCu2=0.0035; epsC2=0.0020 Nel caso di armature molto addensate o ancoraggi in zona di calcestruzzo teso, la resistenza di aderenza è stata ridotta dividendola almeno per 1,5. fbk=2,25 x 1 x 1,79 / 1,5 =2,68 MPa fbd= fbk/gammaC = 2,68 / 1,5 = 1,79 MPa 28 Per il tratto X0-X1 Vsoll.= 18,92 kN(/m) Su ogni singola barra, avrò una forza di trazione pari a: 18,92 kN(/m) / 5 (barre/m) = 3,78 kN/barra cui corrisponde una tensione nell'acciaio teso pari a : 3,78 kN / 78 mmq = 48,5 MPa lunghezza ancoraggio= ∅/4 fys/fbd =10 mm / 4 x 48,5/1,79 = 68 mm, valore certamente garantito dalla piegatura della barra verticale. VERIFICA PUNTONI DI CONTRASTO (travi T12-13-14-15-16) La tabella mostra i valori di reazione vincolare max che sarà assorbita, a compressione, dai puntoni in calcestruzzo T12-13-14-15-16 e trasferita ai setti in c.a. Il valore max è pari a 51,05 kN, valore modesto che provoca una tensione locale sulla sezione resistente di calcestruzzo 200x150= 30000mmq pari ad un valore di: sc=51050 N / 30000 mmq = 1,70 MPa Allo SLU, la compressione max raggiungibile per una sezione di cm 20 x 15, è pari a circa 700 kN VERIFICA A PRESSOFLESSIONE PUNTONI DI CONTRASTO Carichi gravitazionali agenti sui puntoni: peso proprio: 0,20 x 0,27 x 25 kN/mc = 1,35 kN/m permanente di 2,50 kN/mq su area di influenza pari alla larghezza del puntone variabile di 5,00 kN/mq su area di influenza pari alla larghezza del puntone Msoll.(SLU)= 2,50^2/8*(1,30*1,35+1,50*0,20*2,50+1,50*0,20*5,00)= 3,15 kNm Vsoll. (SLU)= 2,50/2*(1,30*1,35+1,50*0,20*2,50+1,50*0,20*5,00)= 5,00 kN Nsoll: 51,05 kN 29 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti Elementi con armature trasversali resistenti a taglio Nel caso specifico, con il passo di staffe previsto, staffe∅8 passo cm 15. Vrd=57,14 kN> Vsoll. = 5,00 kN 30 8. VERIFICA DELLA CAPACITA' PORTANTE DEL TERRENO La caratterizzazione geotecnica del terreno si deduce non sulla base di prove in situ, ma sulla base di rilievi ed esperienze condotte in lavori identici in zona, da cui risulta che il sedime è prevalentemente composto da un deposito alluvionale di sabbia e ghiaia più o meno addensato, con assenza di falda per la profondità interessata dall’opera in progetto. Ai fini del calcolo di stabilità si sono adottati i seguenti parametri geotecnica: Angolo di attrito del terreno Coesione ultima Peso di volume del terreno asciutto Ø = 32° c = 0 daN/mq t =18,00 kN/mc La capacità portante ammissibile è stata calcolata imponendo un coefficiente di sicurezza pari a 3, come prescritto dal D.M. 11/03/1988. Nello spirito del DM 14 gennaio 2008 si sono condotte per gli elementi di fondazione verifiche nei confronti di meccanismo agli stati limite ultimi, SLU di tipo geotecnico (GEO), in particolare nei confronti del collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno. Adottando l'Approccio di verifica di tipo 2 in cui il coefficiente parziale “gR” per le verifiche agli stati limite ultimi di fondazioni superficiale (capacità portante) è posto pari a 2,3. Si procede ora alla quantificazione della resistenza di progetto Metodo di Vesic 31 Capacità portante Qult (kPa) Rd (kPa) 635 kN 635 276 Nc = 35.490 Nq= 23.177 Nga= 30.215 Fattori di forma sc = 1.653 sq= 1.625 sga= 0.600 Fattori di profondità del piano di posa dc = 1.240 dq= 1.166 dga= 1.000 Fattori di inclinazione del carico ic = 1.000 iq= 1.000 iga= 1.000 Fattori di inclinazione del piano di posa gc = 1.000 gq= 1.000 gga= 1.000 Fattori di inclinazione del pendio bc = 1.000 bq= 1.000 bga= 1.000 Fattori di capacità portante corretti Nc'= 72.747 Nq'= 43.899 Nga'= 18.129 Dall'analisi strutturale dell'intervento in progetto si ottiene, allo SLU, un valore max di pressione di contatto sul terreno pari a 56,33 kPa, inferiore alla resistenza di progetto del terreno. 32 DIMENSIONAMENTO STRUTTURALE PLATEA DI FONDAZIONE Per i tre campi di platea di fondazione in progetto, il valore di momento flettente massimo, nella direzione longitudinale e trasversale è pari a Mzz: 25,35 kNm L'armatura prevista nella direzione trasversale e principale è 1∅10/20 superiore. 1∅10/20 inferiore. 33 Mappatura delle sollecitazioni flettenti (SLU)- Mxx Mappatura delle sollecitazioni flettenti (SLU) – Mzz 34 9. PARATIA DI CONTENIMENTO IN MICROPALI Aspetti generali Il dimensionamento della paratia di contenimento è condotto sulla base di ipotesi e condizioni al contorno che ne determinano la forma e le dimensioni. Il grado di correttezza e di attendibilità dei risultati sono strettamente dipendenti dalla bontà di ipotesi, che dovranno essere verificate e confermate in fase esecutiva dalla Direzione Lavori strutturale. Le ipotesi assunte alla base dei calcoli sono: Lo scavo da piano campagna posto alla quota 0,00 sino alla quota -4,00 m dal filo X0 al filo X1, e a -2,75 m dal filo X1 al filo X2. La paratia dovrà sostenere il terrapieno che si viene a generare con lo scavo per un’altezza di m 4,00 e 2,75 m. Per tutta la sua lunghezza la paratia sarà adiacente alla parte vecchia del cimitero, a ridosso di una fila di tombe esistenti. Si ipotizza che tale condizione al contorno trasferisca al terreno un carico di 2,00 kN/mq Caratteristiche del terreno Angolo di attrito del terreno Coesione ultima Peso di volume del terreno asciutto Ø = 32° c = 0 daN/mq t = 1800 daN/mc Per le ipotesi fatte, si esegue il predimensionamento utilizzando i coefficienti di spinta attiva e passiva calcolati in base alla teoria di Coulomb. Rankine, Caquot & Kerisel I pali che costituiscono la paratia saranno collegati da una trave di coronamento atta a ridistribuire le eventuali disomogeneità delle spinte orizzontali. Verifiche agli stati limite Per le paratie in progetto si sono presi in considerazione i seguenti stati limite ultimi: - SLU di tipo geotecnico (GEO) - collasso per rotazione intorno a un punto dell’opera (atto di moto rigido); - collasso per carico limite verticale; - SLU di tipo strutturale (STR) - raggiungimento della resistenza strutturale della paratia, Le verifiche sono state condotte considerando le seguenti combinazioni di coefficienti: - Combinazione 1: (A1+M1+R1) - Combinazione 2: (A2+M2+R1) tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.5.I. delle NTC2008 35 Analisi carichi sismici: Nei metodi pseudostatici l’azione sismica è definita mediante un’accelerazione equivalente costante nello spazio e nel tempo. Le componenti orizzontale e verticale ah e av dell’accelerazione equivalente devono essere ricavate in funzione delle proprietà del moto sismico atteso nel volume di terreno significativo per l’opera e della capacità dell’opera di subire spostamenti senza significative riduzioni di resistenza. In mancanza di studi specifici, ah può essere legata all’accelerazione di picco amax attesa nel volume di terreno significativo per l’opera mediante la relazione: ah= kh·g = a·b ·amax dove g è l’accelerazione di gravità, kh è il coefficiente sismico in direzione orizzontale, a £1 è un coefficiente che tiene conto della deformabilità dei terreni interagenti con l’opera e b £1 è un coefficiente funzione della capacità dell’opera di subire spostamenti senza cadute di resistenza. Per le paratie si può porre av = 0. L’accelerazione di picco amax è valutata mediante un’analisi di risposta sismica locale, ovvero come amax = S·ag = SS· ST·ag dove S è il coefficiente che comprende l’effetto dell’amplificazione stratigrafica e dell’amplificazione topografica, ed ag è l’accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido. Il valore del coefficiente a può essere ricavato a partire dall’altezza complessiva H della paratia e dalla categoria di sottosuolo mediante il diagramma 36 Per la valutazione della spinta nelle condizioni di equilibrio limite passivo deve porsi a = 1. Il valore del coefficiente b può essere ricavato dal diagramma in funzione del massimo spostamento us che l’opera può tollerare senza riduzioni di resistenza. Per us = 0 è b = 1. Deve comunque risultare: us £ 0,005×H. Se a×b £ 0,2 deve assumersi kh = 0,2×amax/g. Possono inoltre essere trascurati gli effetti inerziali sulle masse che costituiscono la paratia. 37 Dati input Vita nominale Opere ordinarie VN< 50 anni classi d'uso: normali affollamenti coeffIciente Cu=1,00 Categoria di sottosuolo: C A partire dalle coordinate del sito di costruzione, in base al reticolo di riferimento si perviene alla determinazione della “pericolosità sismica” 38 SLO SLD SLV SLC 0,0144 0,0181 0,0377 0,0451 val max del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale Fo 2,5594 2,5286 2,6147 2,6205 periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale Tc* 0,1590 0,1682 0,2754 0,3029 accelerazione orizzontale massima del terreno ag ALTEZZA DELLA PARATIA Tratto X0-X1: 8,50 m Tratto X1-X2: 5,80 m Spinta in condizioni di equilibrio limite passivo: Sì coefficiente di deformabilità a= 1,00 Massimo spostamento che l'opera può tollerare senza riduzioni di resistenza us = coefficiente di spostamento b = ab= 0,043 m (0,005 x 8,50 m) 0,50 0,50 Coefficiente di amplificazione topografica ST=1 CATEGORIA TOPOGRAFICA: T1 39 Coefficiente di amplificazione stratigrafica SS SLO SLD SLV SLC 1,50 1,50 1,31 1,18 amax = ag*SS*ST coefficiente sismico orizzontale Kh SLO SLD SLV SLC 0,0216 0,0272 0,0494 0,0532 SLO SLD SLV SLC 0,0108 0,0136 0,0247 0,0266 Grazie alle determinazione di kh, si perviene direttamente alla determinazione del carico sismico “pseudostatico” moltiplicando kh per le “forze di gravità” che qui sono considerate essere quelle relative al solo peso del terreno. Quota strato Peso specifico Pressioni verticali Spinte sismiche [kN/m2] [m] [kN/m3] [kN/m2] SLO 0 0 0 0 0 0 0 4 18 72 0,78 0,98 1,78 1,92 2,75 18 49,5 0,54 0,67 1,22 1,32 SLD SLV SLC Ne deriva un carico aggiuntivo sismico di tipo pseudo-triangolare (o trapezoidale se si considera anche il sovraccarico nelle “forze di gravita”). 40 L'azione sismica, ai fini delle verifiche strutturali verrà tenuta in conto maggiorando il valore del sovraccarico distribuito a monte. Si deciderà di portare il valore del sovraccarico da 2,00 a 5,00 kN/m (anche per tenere in conto di possibili incertezze sull'impostazione della cantieristica, che può portare a depositi di materiale a monte della palificata) ed effettuando analisi strutturali allo stato limite ultimo, nelle due distinte combinazioni. Tali verifiche sono comunque conservative, in quanto nella fase sismica tutti i gF sono unitari. STEP DI VERIFICA 1) Terreno indisturbato, sovraccarico a monte già preesistente 2) Formazione palificata 3) Esecuzione dello scavo sino alla quota di progetto ANALISI STRUTTURALE Passo 1) Determinazione dei parametri caratteristici del terreno (Xk); Passo 2) Calcolo dei parametri di progetto del terreno mediante utilizzo dei coefficienti parziali indicati dalla tabella 6.2.II: 41 Nello specifico si ha: Xk Con M1 Con M2 gd [kN/m3] 18 18 18 gds [kN/m3] 21 21 21 Ø'k 32° 32° 26,50° 42 43 Passo 3): Si stabilisce a priori che (nello specifico), in relazione ai più casi di carico possibili, dipendenti da diversi gF (caso A1-tabella 6.2.I) corrispondenti a diversi abbinamenti di permanenti, portati e accidentali favorevoli o sfavorevoli, c’è un unico caso peggiore; quanto sopra sulla base del fatto che i carichi effettivi di sollecitazione della paratia sono la spinta del terreno e quella provocata dai sovraccarichi, massimizzata con i massimi coefficienti parziali del permanente e dell’accidentale (hp semplificativa) Passo 4) Fattorizzazione degli effetti delle azioni (A1) per ottenere un coeff. Parziale unico (gF) da applicare ai risultati del passo 3 per ottenere un primo set di azioni allo SLU per la struttura (comb. M1/A1), in alternativa alla creazione di un nuovo modello d’analisi in cui amplificare direttamente le azioni. Nel caso specifico, per tutta la sua lunghezza la paratia sarà adiacente alla parte vecchia del cimitero, a ridosso di una fila di tombe esistenti. Si ipotizza che tale condizione al contorno trasferisca al terreno un carico di 2,00 kN/mq gF (A1) H 8,5 Altezza parete g 18,00 kN/m3 peso specifico terreno medio qk 2,00 kN/m2 sovraccarico accidentale gF 1,31 coefficiente con cui moltiplicare le azioni 44 Passo 5): Calcolo più propriamente geotecnico (GEO) (A2/M2/R1) in cui: • si rifà l’intero calcolo per fasi • si utilizzano i parametri del terreno di progetto Xd (M2); • si utilizzano le azioni Ed (A2) (in pratica sono le azioni Ek: solo l’azione variabile sfavorevole è maggiorata di 1.3 volte). Si ottiene un dimensionamento geotecnico agli SLU della paratia; in tale fase basta che la stabilità sia verificata (ovvero che il programma converga), indipendentemente dalla deformazione. Il fatto che il programma dia convergenza in questa fase significa che tutte le condizioni di stabilità GEO sono soddisfatte PRINCIPALI RISULTATI PER PARATIA DA FILO X0 A X1 (SLU A1/M1 - A2/M2) I risultati numerici di cui ai vari passi illustrati sono i seguenti: Momento in 'pancia' Taglio massimo SLU A1+M1 SLU A2+M2 SLU INVILUPPO 143 kNm/m 172,50 kNm/m 172,50 kNm/m 72 kN/m 113 kN/m 113 kN/m Si riportano i principali diagrammi di momento, taglio, pressioni verticali ed orizzontali, a valle e a monte, per le varie combinazioni. 45 SLU (A1+M1+R1) 46 47 48 49 SLU (A2+M2+R1) 50 51 52 PRINCIPALI RISULTATI PER PARATIA DA FILO X1 A X2 (SLU A1/M1 - A2/M2) I risultati numerici di cui ai vari passi illustrati sono i seguenti: Momento in 'pancia' Taglio massimo SLU A1+M1 SLU A2+M2 SLU INVILUPPO 53 kNm/m 62 kNm/m 62 kNm/m 35 kN/m 68 kN/m 68 kN/m Si riportano i principali diagrammi di momento, taglio, pressioni verticali ed orizzontali, a valle e a monte, per le varie combinazioni. 53 Downhill Uphill 54 SLU (A2+M2+R1) 55 Downhill Uphill 56 DIMENSIONAMENTO DEI TUBOLARI METALLICI TIPOLOGIA ACCIAIO: S355 J0H fy=355 N/mm2 fu=510 N/mm2 CLASSIFICAZIONI DELLE SEZIONI Nel caso in esame e^2=0,66 50e^2= 33 70e^2= 46,2 90 e ^2=59,4 per classe 1 d < t 50e^2= t 33 per classe 2 d < t 70e^2= t 46,2 per classe 3 d < t 90e^2=t 59,4 Per la palificata in progetto si utilizzeranno tubolari rientranti in classe 1, con d < t 50e^2= t 33. Coefficienti di sicurezza per la resistenza delle membrature e la stabilità Resistenza delle Sezioni di Classe 1-2-3-4: gM0 = 1,05 57 FLESSIONE MONOASSIALE (RETTA) Il momento flettente di calcolo MEd deve rispettare la seguente condizione: La resistenza di calcolo a flessione retta della sezione Mc,Rd vale: TAGLIO Il valore di calcolo dell’azione tagliante VEd deve rispettare la condizione dove la resistenza di calcolo a taglio Vc,Rd, in assenza di torsione, vale per sezioni circolari cave e tubi di spessore uniforme: Av=2A/p dove A è l’area lorda della sezione del profilo, 58 DIMENSIONAMENTO TUBOLARI TRATTO X0-X1 Verifiche Resistenza Flessione retta Msoll=172,50 kNm/m Md soll=Msoll x i =172,50 kNm/m x 0,25 m = 43,13 kNm Mcrd= 139E+03 x 355/1,05 = 46,99 kNm > Mdsoll Taglio Vsoll=113 kNm/m Vd soll=Vsoll x i =113 kNm/m x 0,25 m = 28,25 kN A=pD^2/4=p139,70^2/4 mmq Av=2A/p = (2/p)pD^2/4=139,70^2/2=9758 mmq Vcrd= 9758 mmq 355 N/mmq/(1,05*3^0,5)= 1900 kN > Vd soll. 59 DIMENSIONAMENTO TUBOLARI TRATTO X0-X1 Verifiche Resistenza Flessione retta Msoll=62 kNm/m Md soll=Msoll x i =62 kNm/m x 0,45 m = 27,90 kNm Mcrd= 83E+03 x 355/1,05 = 28,06 kNm > Mdsoll Taglio Vsoll=68 kNm/m Vd soll=Vsoll x i =68 kNm/m x 0,45 m = 31 kN A=pD^2/4=p127^2/4 mmq Av=2A/p = (2/p)pD^2/4=127^2/2=8064 mmq Vcrd= 8064 mmq 355 N/mmq/(1,05*3^0,5)= 1575 kN> Vd soll. Lonate Pozzolo, 14 novembre 2011 IL PROGETTISTA DELLE STRUTTURE …........................................................ (Ing. Salvatore Guarino) 60 AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI LONATE POZZOLO (VA) PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE IN C.A. CIMITERO FRAZIONE DI S.ANTONINO TICINO - LOCULI INTERRATI. DICHIARAZIONE del PROGETTISTA STRUTTURALE *************** Il sottoscritto Dott. Ing. Salvatore Guarino, con studio in via G.Matteotti n.3 –Lonate Pozzolo (VA)- iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Varese al n° 2432, in qualità di calcolatore delle opere sopra descritte, dichiara che i calcoli e le verifiche di stabilità sono state effettuate in ottemperanza alle disposizioni della vigente normativa tecnica secondo il criterio degli stati limite, nel formato espresso nelle NTC2008. Tutte le verifiche hanno dato esito positivo ed i risultati sono congruenti alle disposizioni esposte nel suddetto Decreto Ministeriale 14/01/2008 “Norme tecniche per le Costruzioni”. Dichiara inoltre che gli elaborati prodotti sono completi e sufficienti ad individuare le opere da eseguire. Ci si impegna inoltre a presentare eventuali tavole di progetto esecutivo di completamento o variante delle strutture prima della loro esecuzione e con le medesime caratteristiche di cui al punto precedente. Lonate Pozzolo, 14 novembre 2011 IL PROGETTISTA DELLE STRUTTURE …........................................................ (Ing. Salvatore Guarino) 61 AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI LONATE POZZOLO (VA) PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLE OPERE IN C.A. CIMITERO FRAZIONE DI S.ANTONINO TICINO - LOCULI INTERRATI. RELAZIONE SUI MATERIALI UTILIZZATI *************** Premessa I materiali ed i prodotti per uso strutturale, utilizzati nel presente progetto devono essere: - identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; - qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili; - accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. 1. Calcestruzzo magro per sottofondazioni: Classe di resistenza ≥ C15/20 Calcestruzzo per opere di fondazioni: Classe di esposizione ≥ XC2 Classe di resistenza ≥ C25/30 Classe di lavorabilità ≥ S3 Copriferro nominale = 25 mm Calcestruzzo per struttura in elevazione (muri, travi-corree e solette, trave di coronamento palificata di micropali) Classe di esposizione ≥ XC1 Classe di resistenza ≥ C25/30 Classe di lavorabilità ≥ S4 Copriferro nominale = 25 mm 62 Calcestruzzo: C25/30; Rck=30.00; Ec= 31447.16; N/mm²; gC: 1.50 fck=24.90; fcd=14.11; fctk=1.79; fctd=1.19; fctm=2.56; fcfm=3.07; (in N/mm²) Grafico tensioni/deformazioni cls: f2=14.11 N/mm²; epsCu2=0.0035; epsC2=0.0020 ACCIAIO BARRE: B450C; gS : 1.15 fyk=450.00; fyd=391.30; Es=206000 (N/mm²); Grafico tensioni/deformazioni acciaio: epsSu=0.0675; k=1.15 ACCIAIO TUBOLARI PALIFICATA Per la realizzazione della palificata di micropali in progetto si dovranno utilizzare armature caratterizzate da tubi in acciaio conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 10210-1 E 2: Profili cavi per la costruzione formati a caldo in acciai non legati e a grana fine per impieghi strutturali, recanti la Marcatura CE: ACCIAIO S355J0H Spessore nominale dell’elemento t ≤ 16 mm fyk [N/mmq] = 355 ftk [N/mmq] = 510 GETTI DI COMPLETAMENTO PALIFICATA IN MICROPALI Il materiale di riempimento è costituito da miscela cementizia o malta cementizia o betoncino in pressione, dal basso verso l'alto mediante tubo posto all'interno dell'armatura tubolare. Resistenza minima richiesta: Rck 25 MPa Lonate Pozzolo, 14 novembre 2011 IL PROGETTISTA DELLE STRUTTURE IL DIRETTORE LAVORI DELLE STRUTTURE …........................................................ (Ing. Salvatore Guarino) …........................................................ (Geom. Glauco Martines) 63