Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni `40 a Palma di
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Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni `40 a Palma di
Bimestrale di informazione del Movimento dei Cursillos di Cristiandad di Bologna - Direttore responsabile: Andrea Stagni Autorizzazione del Tribunale di Bologna n° 6704/97 del 14 agosto 1997 Direzione, Amministrazione, Redazione e Stampa: Giorgio Gamberini CURSILLOS DE CRISTIANDAD – c/o Parrocchia di S. Maria Madre della Chiesa – Via Porrettana, 121 – 40135 Bologna Codice Fiscale 91335620372 – e-mail: [email protected] Stampato in proprio - ANNO 17° – N. 1 - 3 Gennaio - Aprile 2014 Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro “Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 45) art. 1, comma 2, DCB Bologna” IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP – VIA ZANARDI 30 – 40131 BOLOGNA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE IL PRESCRITTO DIRITTO POSTALE Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni ’40 a Palma di Maiorca, ad opera di un gruppo guidato da Edoardo Bonnin. Il MCC ha avuto un determinato sviluppo con il passare degli anni, soprattutto nel suo METODO, mentre ha cercato di rimanere fedele alla sua finalità: la condivisione del fondamentale cristiano. Il metodo del MCC è stato sviluppato iniziando dallo STUDIO DEGLI AMBIENTI, proprio per il fatto che l’uomo è influenzato dal proprio ambiente. Riuscendo quindi ad influenzare l’ambiente attraverso alcune persone, denominate “vertebre”, si riusciva ad arrivare a molte più persone e così si poteva trasformare l’ambiente rendendolo più cristiano. Come si è sviluppato il metodo in questi anni? Noi di Bologna, avendo avuto guide illuminate e sempre presenti nel nostro cuore, corriamo il rischio di rimanere “indietro”, legati a delle “abitudini” metodologiche, senza interessarci al cammino che il MCC fa non solo in Italia, ma anche a livello mondiale. D’altronde, quello che è indicato dalle Idee Fondamentali deve essere messo in pratica avendo presente e studiando gli ambienti così come si presentano oggi. Infatti all’alba del terzo millennio lo sviluppo mondiale è stato tale da cambiare in modo profondo l’uomo ed il suo ambiente.L’uomo è un essere sociale, ma mai come oggigiorno si può sentire l’isolamento in cui ogni persona rischia di trovarsi. Anni fa, l’adulto passava, dopo aver vissuto il momento dello studio in cui era immerso nell’ambiente della scuola, dell’università vissuto insieme ai propri compagni, all’ambiente di lavoro, anche qui insieme ai colleghi. L’ambiente della famiglia, poi, si evolveva naturalmente passando dalla propria famiglia di origine a quella che si formava personalmente, sposandosi ed avendo dei figli. Negli anni ’60-70 ogni cristiano aveva la possibilità di incontrare tante persone, aveva mille occasioni di dialogo con gli altri, in particolare con i colleghi di lavoro. In quegli anni sono nate le grandi aziende, dove le persone passavano la gran parte della propria giornata insieme o comunque a contatto con i colleghi, con i quali il più delle volte si condivideva la maggior parte della propria vita lavorativa. Si avevano quindi più occasioni di poter stringere amicizie e così poter condividere anche la propria fede in Cristo. Abbiamo invece in questi ultimi anni avuto un’evoluzione particolare dell’ambiente di lavoro: oggi le grandi aziende incorporano le piccole cambiando in continuazione il personale, togliendo così la possibilità di una conoscenza fra i colleghi. Inoltre il mondo telematico ha inserito un nuovo modo di lavorare: oggi si ha la possibilità di svolgere il proprio lavoro da casa, da soli, in “isolamento”. Il mondo telematico ha cambiato anche la modalità della comunicazione fra le persone: una volta per fare amicizia con qualcuno era obbligatorio la vicinanza fisica, così da aver la possibilità di parlare e scambiarsi i pensieri e Eduardo Bonnin fondatore del Movimento, è tornato al Padre il 6 febbraio 2008, anche se lui avrebbe giustamente detto che l’unico fondatore del Movimento, è lo Spirito Santo. le idee. Adesso molte persone hanno più amici in “chat” che conoscenze in carne ed ossa… La cosa buona è che si può comunicare a distanza; ma dall’altra parte non si è più abituati al rapporto “fisico” con le persone, con anche conseguenze dal punto di vista caratteriale. Ecco che il nostro metodo di evangelizzazione, che parte dall’amicizia e dal rapporto che si instaura con l’altro, ha subito un notevole scossone. Esistono ancora gli “ambienti”? Sono ancora così importanti per la vita di ciascuno? Oppure le persone ormai vivono ognuno “da solo”, senza un vero e proprio ambiente che lo circonda? Forse è meglio dire che l’ambiente c’è (in ogni caso la persona è inserita in un qualche contesto), ma questi ambienti sono cambiati moltissimo … Già nelle Idee Fondamentali è sottolineata l’importanza di evangelizzare prima le persone e poi gli ambienti… Ma come fare per evangelizzare le persone, se non si condivide l’ambiente? Come fare per evangelizzare un ambiente che non esiste più, o comunque si è trasformato così tanto? Parliamone nei nostri gruppi, nelle nostre ultreye, nella Scuola Responsabili … Cerchiamo di essere sempre più disponibili a tutto ciò che il MCC ci propone, per cercare di poter sempre essere in grado di poter annunciare a tutti la salvezza di Gesù. Fidiamoci dello Spirito Santo, che ha ispirato il nostro Movimento. Come diciamo in una preghiera delle lodi, “ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri ed i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò deve fare ed abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Auguro a tutti noi una serena e santa Pasqua di Resurrezione con le parole di papa Francesco: “Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza! Non lasciamoci rubare la forza missionaStefania ria!” (E.G. 109) Santa Pasqua 2014 niente a che fare, per condurlo delicatamente a riva. Ancor più, noi che siamo battezzati nel Santo Nome di Gesù; siamo invitati a salire su quella divina onda, che ci invita a compiere un “passaggio”, dalla creatura solamente carnale a quella spirituale, da figlio della terra a figlio di Dio, da egoista a persona capace di amare e perdonare, da essere interessato solo ai miei interessi, ad essere innamorato del Signore della Vita e a quella vita nuova che Lui a caro prezzo ce l’ha conquistata e donata. Cari corsisti, non lasciamoci rubare le nostre cose migliori, non teniamole egoisticamente solo per noi, viviamo profondamente e radicalmente questo “passaggio”, e cerchiamo per quanto possibile di farlo vivere anche a quei fratelli che attendono il nostro annuncio. Perciò, avanti con i precursillo, le nostre ultreye attendono nuovi fratelli… DE COLORES!!! BUONA SANTA PASQUA DA DON LORENZO PEDRIALI Cari corsisti, anche quest’anno ci avviciniamo alla santa Pasqua, il cardine e il centro di tutto l’anno liturgico. Il cammino quaresimale ci invita a predisporre il cuore e la vita alla sempre più piena conformazione a Cristo nostro Signore. Pasqua significa anche passaggio; nell’ Esodo il popolo eletto dalla schiavitù passa alla libertà dell’essere e vivere da figli di Dio. Vogliamo per un attimo rappresentare questo salutare passaggio con un’onda del mare, mar Rosso o fiume Giordano che sia. Un’onda da una parte ossigena l’acqua dando vita a tutte le forme viventi che in essa vi sono contenute; dall’altra spazza via, porta con sé tutto quanto con il mare non ha Convivenza di fine inverno - 16 marzo 2014 a Osteria Grande il Regno di Dio, il Suo regnare; obiettivo del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa è cambiare la società, e il percorso mira a portare ad una società rinnovata sul modello del Regno di Dio (onestà, rispetto, dignità della persona..). L’impegno è di contrastare la propensione alle aspirazioni esclusivamente materiali, al possesso dei beni, l’attaccamento ai quali è uno sviamento della società. Bisogna dare all’uomo altri obiettivi e altri contenuti. Altro fondamento sono le relazioni sociali che arricchiscano gli uni gli altri, superare il senso di disturbo, la competitività, il sentirsi avversari: ognuno è una tessera di un mosaico, il bene di ognuno è il bene di tutti, perché tutti insieme collaboriamo ad un unico progetto. Dal n. 180: le azioni giuste ci portano ad essere persone giuste come in una complessa armonia, il cui motivo continuo e profondo è l’amore di Dio verso tutto il mondo e verso ogni singolo, come le note compongono l’intera armonia del creato, e così amare Dio nel mondo è amare Lui in ogni cosa, persona e comunità. Dal IV cap.: Impegno per i poveri e impegno per la Pace Nella bella chiesa di San Giorgio di Varignana, Parrocchia alle porte di Osteria Grande si è tenuta il 16 marzo la Convivenza dei cursisti della Diocesi di BolognaFerrara. Anche se ci si ritrova anche in altre occasioni, come le Penitenziali e i rientri dai Cursillos, l’occasione della Convivenza è particolarmente invitante e festosa, ed infatti erano tanti gli amici fraterni che si sono ritrovati, abbracciati, pronti all’ascolto della relazione di Don Gian Luca Guerzoni, dopo l’introduzione del Parroco, Responsabile spirituale del Movimento a livello generale della Diocesi Don Lorenzo Pedriali. Non è stata davvero una delusione delle aspettative, e non poteva essere altrimenti. Sviluppando la Dottrina Sociale dal VII cap. dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco, Don Guerzoni ha ricordato che l’”esortazione apostolica” è alla base della vita cristiana. Il Vangelo deve arrivare ovunque ed essere portato dal cristiano a tutti. Il Vangelo non deve essere tenuto per se stessi, non è un tesoro segreto, ma è stato dato per essere donato e diffuso. Dal n. 176: evangelizzare è rendere presente nel mondo 2 nori. Marco Zanini ha citato una proposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che delineando orizzonti educativi sulla sessualità, fa realisticamente prevedere un disegno che ispirandosi a valori di uguaglianza e libertà, in realtà mira alla costruzione di coscienze prive di sostegni morali e di valori certi e fondati nella storia dell’uomo voluto da Dio (oltre che dalla biologia). Ha rimarcato la problematica che si va ponendo nella Scuola ed anche nelle famiglie, in proposito. La stessa Bibbia, citata anche da Don Francesco, non lesina esempi di traviamenti e perversioni singole e soprattutto devastanti in alcune comunità, tutti esempi che hanno portato a tragiche conseguenze. Questi spunti hanno sollevato una forte risposta da parte dei fratelli presenti, con domande, timori, incertezze, e da parte di tutti senza una risposta univoca, ma tanto timore di sbagliare, di giudicare troppo, di non saper cogliere il giusto e il senso di queste ondate sociali e culturali. Un invito di Frate Carmine al dialogo, alla comprensione, alla tolleranza è stato uno dei contributi. Infine Don Lorenzo ha tratto le conclusioni, non nascondendo alcuna sfumatura di incertezza nel momento attuale, che pare denso di suggestioni, e piuttosto difficile. Ha accolto con ampia disponibilità le diverse ombre e incertezze sorte in questa Convivenza, così come deve essere in un incontro sincero e assolutamente autentico di fratellanza nella verità. Ha invitato a camminare insieme ispirati dalla volontà di comprensione e dialogo, confidando che verrà data risposta, così come nei tempi sempre ha fatto il Padre. Come sempre tutti avevano contribuito con abbondanza anche al ristoro dei corpi con piacevoli vivande e bevande, che hanno rallegrato la conclusione della Convivenza. Alda Cicognani – a questa è legata la sorte dell’umanità. Principio della destinazione universale dei beni della Creazione. Tutti gli uomini devono partecipare, usufruire e diffondere. La proprietà privata è una realtà controversa, causa di contraddizioni, anche se indiscutibilmente legata alle differenze fra gli uomini e alla loro libertà, ma proprio per questo ricopre di maggiori responsabilità. L’uomo è relazione: prima di tutto con Dio, e con tutti gli altri uomini ed esseri viventi. La cristianità è soprattutto relazione. Si deve vedere in ognuno degli altri un fratello, avendo una comune Paternità. Il tema della Povertà, così caro a Papa Francesco, è un dipanarsi della relazione e della fraternità: come si può in una famiglia non contribuire ad attenuare lo stato di necessità degli altri fratelli? La Pace: è un punto di arrivo del bene comune ed è anche la strada per raggiungerlo. Occorre dare e ricevere, rispettare e comprendere, sia materialmente che spiritualmente. A completamento, l’impegno nel sociale è un impegno di evangelizzazione. A seguire, ad apertura del dibattito con la partecipazione attiva dei presenti, Marco Zanini ha introdotto un argomento di sentita attualità. Come oggi la formazione dei giovani, e fino dalla più tenera età, sia particolarmente difficile, specialmente per la grande rilevanza che è data alla sessualità, non solo rendendola esplicita e spesso aggressiva nelle immagini alla portata di tutti anche nelle case, attraverso la televisione, ma anche mediante una tendenza alla destrutturazione di valori, usi, costumi e regole, appartenenti alla tradizione, alla morale, persino alla ragione. Se appare giusta la promozione dell’uguaglianza, di atteggiamenti aperti e non giudicanti, allarma però l’insistenza su discrezionalità e relativismo morale, addirittura anzi incoraggiamento ad ignorare limiti e rischi per l’equilibrato sviluppo dei mi- Purtroppo nel numero di Natale del Notiziario, per la fretta di finirlo, non ho inserito fra i sacerdoti che avevano celebrato i 60 anni di sacerdozio Mons. Ivo Manzoni. Ciò mi dispiace molto anche perché, avendo fatto per la prima volta il cameriere con direttore spirituale don Ivo, gli sono molto affezionato. Cerco di rimediare in parte proponendo le seguenti due lettere: Carissimo don Lorenzo Grazie a te e ai responsabili del cursillo per il notiziario veramente ricco e fatto bene. L’ho letto tutto d’un fiato e ho goduto per la condivisione e testimonianza.(…) Per parte mia, non riesco più, data la mia “giovane età”, a partecipare alle ultreye, però, ad ogni corso, qui nella Casa del Clero riceviamo i biglietti per le intendenze, che facciamo insieme ad altri sacerdoti (…). Mi permetto di farti notare che anch’io il 19 luglio scorso ho celebrato il 60° di sacerdozio (…) Ti ricordo con affetto al Signore, Don Ivo Manzoni Carissimo don Ivo, ascoltarti è sempre un piacere, mi sono permesso di pubblicare una parte della tua lettera indirizzata a me, innanzitutto per colmare pubblicamente questa nostra mancanza nei confronti del tuo 60° anniversario di consacrazione sacerdotale, spesi in maniera lodevole e degna agli “occhi del Signore”(so di non essere l’unico ad affermare ciò); e poi per ringraziarti a nome di tutti i corsisti di Bologna per quanto hai fatto per ciascuno di loro. Con il tuo esempio e la tua testimonianza, ma soprattutto per tutti coloro che hai condotto al cursillos di persona, sei stato e sei ancora una vera colonna portante per tutto il movimento dei Cursillos di Cristianità. Grazie per le tue intendenze e le tue preghiere da parte di tutte le ultreye di Bologna, ciao don Ivo. Don Lorenzo Pedriali 3 TESTIMONIANZE Il mio ricordo di Don Gian Pietro Fuzzi don Piero ha manifestato e vissuto. Basti pensare agli ospiti della Casa della Carità che lo sentivano padre, fratello e amico. Oppure penso ai bambini dell’asilo, delle elementari, ai ragazzi e giovani a cui don Piero si rapportava con grande spontaneità e naturalezza. Anche il Cursillo fu vissuto da don Piero non come una qualsiasi iniziativa, ma come dono di amore per avvicinare a Cristo tante persone in ricerca. Così l’ho conosciuto e così ho potuto ammirare sino alla fine della sua esistenza. La sua ultima malattia e la sua morte sono state la manifestazione estrema di quanto aveva vissuto e testimoniato: una vita donata totalmente e con gioia al Signore e ai fratelli. Così lo ricordo: e spero che il suo esempio continui a portare frutto. Augusta Martignoni L a mia vita si è sviluppata per vari decenni nella parrocchia di S. Maria Assunta in Borgo Panigale, guidata per 34 anni da don Piero Fuzzi. La sua caratteristica principale per me è stata la carità: quasi un anticipo del messaggio che Papa Francesco sta donando alla Chiesa oggi. Per don Piero era una scelta obbligata: i poveri, i bisognosi, i piccoli, coloro che sono alla ricerca di Dio e di una nuova realizzazione di vita, da qualunque situazione provenissero. È impossibile dire quanta carità e autentico amore ligione è una persona squisita, aperta a tutti, sempre col sorriso, vera testimone di Cristo. Il ragazzo l’ha presa come bersaglio di molte delle sue battute; spesso lei mi confida di starci molto male ma di non rispondere per amor di pace. Una mattina, durante una conversazione, il collega in questione ha ironizzato pesantemente sulle “preghierine” della maestra di religione e sulla religione in sé. Ho sentito dentro di me salire tanta rabbia; non riuscivo a tollerare che una collega tanto cara fosse per l’ennesima volta presa in giro ma, soprattutto, non me la sentivo di far passare la critica pungente rivolta alla religione cattolica e a chi crede. Con il sorriso sulle labbra, che mi è costato molto e con voce molto ferma ho detto al collega che anche io sono credente e che per me la preghiera è importante, anzi gli ho consigliato un Ricordo di don Luigi Venturi S abato 22 marzo è deceduto don Luigi Venturi. Nel suo testamento spirituale rivolgendosi a suoi parrocchiani li ringrazia per il bene che gli hanno voluto e perché hanno accettato quanto don Luigi ha cercato di dare loro con difetti e omissioni e perciò chiede loro perdono. Ringrazia quindi Dio per il dono della vita, della grazia del Battesimo e del sacerdozio. Tra colleghi Insegno in una scuola elementare. La mattina ci si trova qualche minuto prima delle lezioni per quattro chiacchiere e un caffè. Tra i miei colleghi c’è un maestro bello, simpatico ma con una visione della vita molto diversa dalla mia. Ama tirare battute e fare scherzi, a volte di cattivo gusto. La mia collega di re- TUTTI PER UNO... ...UN BOLLETTINO POSTALE PER TUTTI!!! Inserito in questo numero del notiziario trovate un modulo di conto corrente postale. Perché? Perché il Cursillo ha bisogno di sostegno economico. Nel Cursillo e per il Cursillo tutti lavorano gratuitamente ed a spese proprie: ma per l’organizzazione dei Corsi e per il loro svolgimento si affrontano spese che, come è già stato ricordato, non è più possibile coprire con le offerte alle Messe Penitenziali né con la “dolorosa” al Cursillo. Il modulo di conto corrente postale serve a raccogliere offerte spontanee ormai indispensabili. Non aggiungiamo altro. “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia” ( 2 Cor. 9, 7) Ringraziamo tutti coloro che in questi giorni hanno dimostrato la loro generosità.....grazie...grazie 4 bellissimo corso di tre giorni a Tossignano nel quale anche lui avrebbe potuto incontrare Cristo. Anche in un centro commerciale si può testimoniare la propria fede. Per circa di tre anni ho trasferito la mia attività in un centro commerciale. Col tempo si creano nuove conoscenze, amici e clienti, il direttore del centro commerciale e anche qui, in questo nuovo ambiente di lavoro faccio percepire la mia fede. Tutte le attività di attrazione, gli eventi di un centro commerciale sono sostenute dai commercianti. Ricordo il primo evento intitolato: la Pasqua Giurassica. Andai giù di testa, primo perché per affittare i finti dinosauri utilizzati da Quark la trasmissione di Piero Angela dovevamo spendere una barca di euro per un breve periodo, secondo perché mi scontrai pesantemente col direttore per il nome dell’evento: La pasqua giurassica. Dissi che per me, ma anche per altre persone la Pasqua è un’altra cosa, è la risurrezione di Cristo Gesù... cambiamo nome non so Primavera Giurassica. Niente da fare... vinse Lui e la direzione, si era accorto del vangelo posto in negozio e capiva il mio rammarico, ma un centro commerciale non è una chiesa, mi disse. Non posso nascondere che era bello vedere questi animali sparsi nel centro commerciale e i bambini che ci giocavano attorno. Ma purtroppo è stato un flop. Affluenza scarsa e tanti euro spesi per niente. A quel punto volevo riscattarmi e chiesi al Signore un’idea: E se organizzassi una mostra di Presepi a Natale? Prima mi confrontai con il mio Parroco, che mi aiutò a scrivere una lettera per chiedere l’adesione ai Parroci delle Parrocchie limitrofe e proposi la cosa al Direttore del Centro Commerciale che quando ha saputo che era un evento a costo zero accettò subito. E’ stata secondo me una cosa bellissima perché ci fu la collaborazione di tutti i negozianti, anche di quelli non credenti, con l’aiuto di volontari delle 8 parrocchie partecipanti. Il direttore alla fine accettò anche di elargire un premio al miglior presepe. Per partecipare alla votazione stampai all’inizio solo 500 biglietti, ma finirono subito. Ne stampai altri e altri ancora, alla fine ne produssi 5000. Quindi, per il periodo di Avvento, Natale ed Epifania, 5000 persone hanno partecipato a questo evento: anche un centro commerciale può essere un luogo dove si può respi- rare la presenza del Signore, che ringrazio perché mi ha sostenuto e ancora di più perché questo evento ha rafforzato la mia fede e il coraggio di proporlo. In seguito, a Pasqua, il direttore mi chiese se potevo chiamare il Parroco del presepe vincente per poter benedire il centro commerciale. Con la Grazia del Signore anche momenti dolorosi possono essere vissuti con gioia. Mia madre viveva in Abruzzo, lontana da me. Per gli impegni familiari e lavorativi, andavo a trovarla una volta ogni due mesi circa, per non più di un fine settimana. Negli ultimi anni mia madre soffriva di demenza senile: la sua memoria era sempre più labile, il suo disorientamento nello spazio e nel tempo peggiorava, le manifestazioni affettive da parte sua si facevano sempre più rare e sempre meno cose la interessavano. Oltre alla pena grandissima per questo suo stato, mi dispiaceva che non andasse più in chiesa e che non partecipasse più alla messa, ma la sua capacità di camminare era pressoché scomparsa e le ormai poche uscite da casa la stancavano e confondevano oltre misura. Avrei voluto chiedere al nuovo parroco di portarle la comunione a casa, ma rimandavo di continuo perché non lo conoscevo e perché, nel poco tempo che stavo con mia madre, non riuscivo mai a trovare il momento per andare a presentarmi; né volevo fargli avere la mia richiesta per il tramite della badante che, ortodossa, non aveva alcuna simpatia per i preti cattolici. Un giorno, in occasione di uno di quei brevi fine settimana di visita a mia madre, decisi che sarei andata a cercare il parroco in parrocchia, senza alcun preavviso, non volendo più rimandare oltre e rendendomi conto che dipendeva tutto da me: trovai il parroco e ci accordammo perché venisse di lì a poco a casa, ad impartire a mia madre l’unzione degli infermi. Non immaginavo che sarebbe stato un bellissimo momento di fede e di gioia, mia madre era visibilmente felice e commossa. Ecco perché non smetto di ringraziare il Signore che mi ha dato quell’improvvisa determinazione di recarmi dal parroco senza più alcun indugio. Tre mesi dopo mia madre se ne è andata, per un infarto notturno. Foto festa al Santuario della Madonna di San Luca il 4/02/2014 per il novantesimo compleanno di Mons. Giovanni Marchi 5 Preghiere…. Preghiere…. Preghiere Il 25 febbraio il nostro diacono Gianfranco Muratori è stato colpito da emorragia celebrale, e dopo due interventi chirurgici, il nostro fratello è uscito dal coma farmacologico. Oggi è ricoverato a “Villa Bellombra - Bologna” dove, grazie ai notevoli miglioramenti e alle preghiere si sta riprendendo. Continuiamo a pregare per Franco, la Lalla e per tutti i suoi famigliari. Forza Franco abbiamo ancora tanto bisogno di te. attraverso la Chiesa. La fede non rende inutile la ragione, anzi ne ha bisogno: deve infatti ritenere credibile il fatto della parola e della rivelazione di Dio. La ragione è l’ unico strumento di conoscenza attraverso cui conoscere la Persona in cui crediamo ed i contenuti della nostra fede; e chi crede deve anche potere e saper ragionare circa la sua fede. Ma anche la ragione ha bisogno della fede. La ragione è capace di porre domande alle quali però non è capace di rispondere, di cercare verità che però non è in grado di conoscere. La fede ci dona queste verità di cui abbiamo bisogno, ed impedisce alla ragione di restare paralizzata di fronte alla propria impotenza. E’ ragionevole credere ? Si, perché, nonostante le pretese della scienza, non riusciamo a trovare un senso ultimo della vita : dobbiamo dunque, proprio per ragione, credere che esista una ragionevolezza che può essere svelata solo da una parola di Dio accolta nella fede. Se rinuncia alla fede , la ragione deve concludere che l’ esistenza è assurda, senza una finalità. Per accedere alla fede dobbiamo però sconfiggere il pregiudizio scientista, secondo cui solo la conoscenza scientifica, sperimentale, ha il diritto di dire se un’ affermazione è vera o falsa: la fede si ridurrebbe quindi a una affermazione senza senso, inverificabile, un’emozione, un sentimento. Questo pregiudizio non solo è scientificamente infondato, ma finisce per rendere inutile la ragione di fronte alle grandi questioni, per esempio di fronte all’ inquietudine radicale dell’ uomo, all’ esperienza del male, al destino dell’ uomo dopo la morte, al valore assoluto di ogni persona, al senso ultimo della storia. Solo la fede può dare le vere risposte. La fede salva la ragione perché non le chiede di estinguere il suo slancio verso una verità totale, di richiudersi dentro alle pure percezioni sensibili; ma anche perché non le chiede di elevarsi a misura ultima della verità. Sono molte altre le indicazioni di questo libro, ma non vogliamo impoverirle riassumendole inadeguatamente. Vogliamo però concludere con una esortazione: fare di questo libro uno strumento da approfondire nei nostri incontri della Scuola responsabile. Può infatti suggerirci considerazioni preziose per l’evangelizzazione di noi stessi e dei fratelli. Marco Zanini Il Libro “Cercare Dio”: come fare? Ce lo insegna, con amore e dottrina, con profondità di pensiero e finezza psicologica, il nostro cardinale Carlo Caffarra, in un libriccino piccolo ma prezioso, contenente le catechesi svolte dallo stesso cardinale ai giovani durante l’Anno della fede. (“Cercare Dio “ – ed. Marcianum Press - 2014- E 9) Il cardinale parte da una convinzione: la ricerca di Dio è una esigenza dell’uomo, di tutto l’uomo; è ciò che può trasformare la vita da un girovagare senza senso in un cammino alla cui fine sta la soddisfazione di ogni nostro desiderio. Dio viene incontro all’ uomo, ci manda dei segnali. Ha messo nel nostro cuore un riflesso della sua bellezza e della sua grandezza, sul quale misuriamo ogni nostro risultato; e vi ha messo anche l’ esperienza morale, la voce della coscienza, che è la sua stessa voce. Dio ci ha rivolto e ci rivolge la sua parola, e si rivela diventando in Gesù uomo senza cessare di essere Dio. Per incontrare Dio basta leggere la Bibbia ? Basta imitare ciò che Gesù ha fatto ? No : bisogna stare con Gesù, vivere in sua compagnia; e questo è possibile solo nella Chiesa, che è la presenza di Cristo in mezzo a noi, la comunità visibile del Signore. Nella Chiesa godiamo dell’ insegnamento che viene dalla tradizione apostolica, della Grazia frutto dei Sacramenti, dell’ azione dello Spirito Santo dentro di noi; e sperimentiamo il vincolo della carità.Ma cos’è la fede ? E’ l’assenso che la persona dona a Dio in Gesù che le parla, nella certezza che Egli non dice il falso e non l’ inganna. E’ un assenso della ragione che ha come contenuto la persona di Gesù. E’ una decisione della nostra libertà, effetto di un intervento in noi dello Spirito che ci muove verso Gesù 6 La scuola responsabili del Cursillo in ogni Chiesa locale, in comunione col Vescovo e sotto la guida del Coordinamento diocesano. Mi soffermo su queste parole perchè la Scuola viene definita “strumento di promozione apostolica”: è, questa una precisa scelta di fondo, per la quale la Scuola Responsabili non si configura primariamente come una “scuola” intesa nel senso corrente del termine, ma come un mezzo che si prefigge a formare le persone all’apostolato e come uno strumento che promuove opere di apostolato. La Scuola Responsabili del MCC non si riduce ad una serie di “lezioni” o di riunioni formative, ma si configura come una struttura permanente, che porta avanti l’opera apostolica di tutto il Movimento. Ciò vuol dire che non si riduce a qualcosa di teorico, ma rende all’azione apostolica, fondandola sulla pietà e sullo studio. La stretta connessione fra formazione e azione fa sì che la Scuola non può ridursi ad alcuni momenti della vita del Movimento, ossia solo ad una serie di riunioni periodiche. Va sottolineato che la Scuola Responsabili è una struttura permanente, ossia esistente anche quando non si riunisce, il che concretamente vuol dire che i Responsabili sono sempre tali, ventiquattro ore su ventiquattro, e s’impegnano a lavorare costantemente per la loro formazione e la loro azione apostolica. Si può dire che la Scuola non si “frequenta”, perché ad essa si “appartiene” stabilmente. La Scuola da parte sua, offre alcuni stimoli e si propone, in modo continuativo, come luogo nel quale tutte le decisioni e le azioni riguardanti il Movimento prendono corpo. Con questo slogan è appena terminato il “Primo Ciclo 2014” della Scuola Responsabili tenuto presso la Parrocchia di Funo. La parte metodologiga, svolta da alcuni membri del Movimento, si è concentrata nei “Tre Giorni del Cursillo” e la parte dottrinale è stata onorevolmente condotta dal Prof. Giampaolo Venturi sul tema:“Attualità della dottrina sociale”. Vorrei comunque concentrarmi sul valore della “Scuola Responsabili”. I Cursillos di Cristianità nacquero da un intenso lavoro di preghiera, studio e progettazione, che conobbero diverse sperimentazioni, prima di approdare al Cursillo così come lo conosciamo oggi. Esso è nato da un gruppo di persone, che hanno formato una Scuola Responsabili, la quale ha progettato e portato avanti questa iniziativa apostolica, certamente voluta e benedetta dallo Spirito Santo. La realtà fondante e portante del Cursillo in ogni singola Diocesi è, perciò la Scuola Responsabili. Essa si può definire come “IL CUORE” della Metodologia dei Cursillos”. Ciò vuol dire che l’intera vita del Movimento ruota intorno alla Scuola Responsabili, la quale porta avanti tutte le iniziative formative e apostoliche Elenco delle Utreyas operanti nell’Arcidiocesi di Bologna Bologna – Madonna di S.Luca presso la Parrocchia di S. Maria Madre della Chiesa, Via Porrettana, 121 Bologna - Via Libia presso la Parrocchia di S. Maria del Suffragio, Via Libia 59 Bologna - S. Severino presso la Parrocchia di S. Severino, Largo Card. G. Lercaro, 1 San Giovanni in Persiceto presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista, Piazza del Popolo, 22 San Pietro in Casale presso la Parrocchia di Ss. Pietro e Paolo, Piazza Giovanni XXIII, 6 Cento presso la Collegiata di S. Biagio, Via U. Bassi, 47 Incontri tutti i mercoledì feriali alle ore 21 Diocesi di Imola Imola presso il Santuario di B. V. del Piratello Incontri tutti i martedì alle 20.30 Dalle Ultreyas Impegno di pietà per tutte le ultreyas per le necessità del Movimento: Tutti i giorni a mezzogiorno recita dell’Angelus (o Regina Caeli in tempo pasquale). Bologna Madonna di San Luca Il mercoledì della settimana successiva alla Messa penitenziale “Ora Apostolica” dalle ore 20 alle 21. Il mercoledì che precede immediatamente la partenza alle ore 22: Santa Messa. Durante lo svolgimento di tutti i corsi Adorazione Eucaristica dalle 18 del sabato alle 18 della domenica. Bologna Via Libia Primo mercoledì del mese, prima dell’ultreya, ore 20.30: Santo Rosario ed impegni intendenze per i cursillos in Italia e nel mondo che si tengono nel mese. Bologna San Severino Primo giovedì del mese, presso la parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, ore 18.00: Santa Messa. San Pietro in Casale Durante lo svolgimento di tutti i cursillos: Adorazione Eucaristica dalle ore 18 del secondo giorno, presso il Santuario della Divina misericordia in Gherghenzano. 7 Detto questo, invito veramente col “CUORE” tutti i fratelli e sorelle che per “vari motivi” non sono riusciti a partecipare a questo ciclo, ad esserci al prossimo in modo di “formare” sempre di più la nostra missione di apostolato negli ambienti che Nostro Signore ci dona quotidianamente. Andrea Ultreya, Ultreya, Ultreya Da scrivere in Agenda: Giovedì 1 Maggio: Partenza 165° Cursillo Uomini. Domenica 4 Maggio: Rientro 165° Cursillo Uomini. Domenica 8 giugno Convivenza Diocesana presso la parrocchia di Vergato - Ore 14,30 19 - 21 Giugno assemblea nazionale elettivapresso Istituto Il Carmelo (Sassone) Ciampino. 24 - 27 Luglio Convivenza Nazionale di studio a Perugia. Ricordiamo che per chi intende dare il proprio contributo nel movimento la partecipazione a un Cursillo Responsabili è fortemente consigliata 24 settembre messa penitenziale per il 95° cursillo donne presso la parrocchia di Penzale a Cento 29 settembre inizio scuola responsabili presso lo studentato 9 ottobre partenza 95° cursillo donne alla parrocchia Corpus Domini. il Cursillo si terrà a Villa Imelda di Idice 12 ottobre: chiusura 95° donne alla parrocchia Corpus Domini 26 ottobre: Convivenza diocesana alle Budrie. 12 novembre: Messa penitenziale 166° cursillo uomini a San Giovanni in Persiceto dal 20 al 23 novembre: 108° Cursillo Responsabili, in Lombardia. 27 novembre: partenza 166° curs. uomini 30 novembre: rientro 166° curs. uomini N.B. Le partenze e i rientri dei prossimi cursillos si terranno presso la Parrocchia del Corpus Domini Via F. Enriques, 56 Bologna. Notizie di famiglia Sono tornati alla casa del Padre Mons. Antonio Samaritani fratello di Sandro Samaritani, la moglie di Pietro Piretti, Enrico Bonzagni, Beatrice figlia di Gaetano Soriani, Maria Virginia Ferioli Corni, Alfredo Cervi, il fratello di Lucia Neri Gilli - Ultreya di Cento; Teresa Giovanna Negri Dondi, Don Gian Pietro Fuzzi,Tina Cecchini Miniati, Gastone Rivani, Anna Guerra Marchesini, Carla Colombari Tenan, don Luigi Venturi, dell’Ultreya di Bologna - Madonna di San Luca; Floriano Roncarati - dell’Ultreya di San Severino; Lodovico Pasquali, Montella Maria sorella di Raffaella dell’Ultreya di San Giovanni in Persiceto. il papà di Nerino Arcangeli - Ultreya di Piratello. All’ultimo momento apprendiamo che è ritornata alla casa del Padre la sorella di don Giorgio Paganelli. Festeggiano 50 anni di Matrimonio Giuliano e Paola Pizzi Celebrerà i 60 anni di sacerdozio il nostro caro Don Arturo Bergamaschi Domenica 29 Giugno alle ore 10,00 presso la chiesa del Santissimo Sacramento in Via Masi, 42 Dopo la Cerimonia siamo tutti invitati a far “FESTA” nel cortile di Don Arturo in Via Murri, 68 Don Arturo Vi aspetta col Cuore e con qualche cosa di “conviviale” da condividere. CRISTO CONTA SU DI TE!!!