Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni `40 a Palma di

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Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni `40 a Palma di
Bimestrale di informazione del Movimento dei Cursillos di Cristiandad di Bologna - Direttore responsabile: Andrea Stagni
Autorizzazione del Tribunale di Bologna n° 6704/97 del 14 agosto 1997
Direzione, Amministrazione, Redazione e Stampa: Giorgio Gamberini
CURSILLOS DE CRISTIANDAD – c/o Parrocchia di S. Maria Madre della Chiesa – Via Porrettana, 121 – 40135 Bologna
Codice Fiscale 91335620372 – e-mail: [email protected]
Stampato in proprio - ANNO 17° – N. 1 - 3 Gennaio - Aprile 2014
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro “Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 45) art. 1, comma 2, DCB Bologna”
IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP – VIA ZANARDI 30 – 40131 BOLOGNA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE
CHE SI IMPEGNA A CORRISPONDERE IL PRESCRITTO DIRITTO POSTALE
Carissimi,Tutti sappiamo che il MCC è nato negli anni
’40 a Palma di Maiorca, ad opera di un gruppo guidato
da Edoardo Bonnin. Il MCC ha avuto un determinato
sviluppo con il passare degli anni, soprattutto nel suo
METODO, mentre ha cercato di rimanere fedele alla sua
finalità: la condivisione del fondamentale cristiano. Il
metodo del MCC è stato sviluppato iniziando dallo STUDIO DEGLI AMBIENTI, proprio per il fatto che l’uomo
è influenzato dal proprio ambiente. Riuscendo quindi
ad influenzare l’ambiente attraverso alcune persone, denominate “vertebre”, si riusciva ad arrivare a molte più
persone e così si poteva trasformare l’ambiente rendendolo più cristiano.
Come si è sviluppato il metodo in questi anni?
Noi di Bologna, avendo avuto guide illuminate e sempre
presenti nel nostro cuore, corriamo il rischio di rimanere “indietro”, legati a delle “abitudini” metodologiche,
senza interessarci al cammino che il MCC fa non solo in
Italia, ma anche a livello mondiale. D’altronde, quello
che è indicato dalle Idee Fondamentali deve essere messo in pratica avendo presente e studiando gli ambienti
così come si presentano oggi. Infatti all’alba del terzo
millennio lo sviluppo mondiale è stato tale da cambiare
in modo profondo l’uomo ed il suo ambiente.L’uomo è
un essere sociale, ma mai come oggigiorno si può sentire l’isolamento in cui ogni persona rischia di trovarsi.
Anni fa, l’adulto passava, dopo aver vissuto il momento
dello studio in cui era immerso nell’ambiente della scuola, dell’università vissuto insieme ai propri compagni,
all’ambiente di lavoro, anche qui insieme ai colleghi.
L’ambiente della famiglia, poi, si evolveva naturalmente passando dalla propria famiglia di origine a quella
che si formava personalmente, sposandosi ed avendo
dei figli. Negli anni ’60-70 ogni cristiano aveva la possibilità di incontrare tante persone, aveva mille occasioni di dialogo con gli altri, in particolare con i colleghi
di lavoro. In quegli anni sono nate le grandi aziende,
dove le persone passavano la gran parte della propria
giornata insieme o comunque a contatto con i colleghi,
con i quali il più delle volte si condivideva la maggior
parte della propria vita lavorativa. Si avevano quindi più
occasioni di poter stringere amicizie e così poter condividere anche la propria fede in Cristo. Abbiamo invece
in questi ultimi anni avuto un’evoluzione particolare
dell’ambiente di lavoro: oggi le grandi aziende incorporano le piccole cambiando in continuazione il personale, togliendo così la possibilità di una conoscenza fra
i colleghi. Inoltre il mondo telematico ha inserito un
nuovo modo di lavorare: oggi si ha la possibilità di svolgere il proprio lavoro da casa, da soli, in “isolamento”.
Il mondo telematico ha cambiato anche la modalità della
comunicazione fra le persone: una volta per fare amicizia con qualcuno era obbligatorio la vicinanza fisica, così
da aver la possibilità di parlare e scambiarsi i pensieri e
Eduardo Bonnin fondatore del Movimento, è tornato al Padre il 6
febbraio 2008, anche se lui avrebbe giustamente detto che l’unico
fondatore del Movimento, è lo Spirito Santo.
le idee. Adesso molte persone hanno più amici in “chat”
che conoscenze in carne ed ossa… La cosa buona è che
si può comunicare a distanza; ma dall’altra parte non si
è più abituati al rapporto “fisico” con le persone, con anche conseguenze dal punto di vista caratteriale. Ecco che
il nostro metodo di evangelizzazione, che parte dall’amicizia e dal rapporto che si instaura con l’altro, ha subito
un notevole scossone. Esistono ancora gli “ambienti”?
Sono ancora così importanti per la vita di ciascuno?
Oppure le persone ormai vivono ognuno “da solo”, senza un vero e proprio ambiente che lo circonda? Forse è
meglio dire che l’ambiente c’è (in ogni caso la persona
è inserita in un qualche contesto), ma questi ambienti
sono cambiati moltissimo … Già nelle Idee Fondamentali è sottolineata l’importanza di evangelizzare prima le
persone e poi gli ambienti… Ma come fare per evangelizzare le persone, se non si condivide l’ambiente? Come
fare per evangelizzare un ambiente che non esiste più, o
comunque si è trasformato così tanto?
Parliamone nei nostri gruppi, nelle nostre ultreye, nella
Scuola Responsabili … Cerchiamo di essere sempre più
disponibili a tutto ciò che il MCC ci propone, per cercare
di poter sempre essere in grado di poter annunciare a
tutti la salvezza di Gesù. Fidiamoci dello Spirito Santo,
che ha ispirato il nostro Movimento. Come diciamo in
una preghiera delle lodi, “ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri ed i propositi del tuo popolo in
preghiera, perché veda ciò deve fare ed abbia la forza di
compiere ciò che ha veduto.
Auguro a tutti noi una serena e santa Pasqua di Resurrezione con le parole di papa Francesco:
“Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti,
ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza! Non lasciamoci rubare la forza missionaStefania
ria!” (E.G. 109)
Santa Pasqua 2014
niente a che fare, per condurlo delicatamente a riva.
Ancor più, noi che siamo battezzati nel Santo Nome
di Gesù; siamo invitati a salire su quella divina onda,
che ci invita a compiere un “passaggio”, dalla creatura solamente carnale a quella spirituale, da figlio
della terra a figlio di Dio, da egoista a persona capace
di amare e perdonare, da essere interessato solo ai
miei interessi, ad essere innamorato del Signore della
Vita e a quella vita nuova che Lui a caro prezzo ce
l’ha conquistata e donata. Cari corsisti, non lasciamoci rubare le nostre cose migliori, non teniamole
egoisticamente solo per noi, viviamo profondamente
e radicalmente questo “passaggio”, e cerchiamo per
quanto possibile di farlo vivere anche a quei fratelli
che attendono il nostro annuncio.
Perciò, avanti con i precursillo, le nostre ultreye attendono nuovi fratelli… DE COLORES!!!
BUONA SANTA PASQUA
DA DON LORENZO PEDRIALI
Cari
corsisti,
anche
quest’anno ci avviciniamo
alla santa Pasqua, il cardine e il centro di tutto
l’anno liturgico. Il cammino quaresimale ci invita a
predisporre il cuore e la
vita alla sempre più piena
conformazione a Cristo
nostro Signore. Pasqua
significa anche passaggio;
nell’ Esodo il popolo eletto dalla schiavitù passa alla libertà dell’essere e vivere
da figli di Dio. Vogliamo per un attimo rappresentare questo salutare passaggio con un’onda del mare,
mar Rosso o fiume Giordano che sia. Un’onda da una
parte ossigena l’acqua dando vita a tutte le forme viventi che in essa vi sono contenute; dall’altra spazza
via, porta con sé tutto quanto con il mare non ha
Convivenza di fine inverno
- 16 marzo 2014 a Osteria Grande
il Regno di Dio, il Suo regnare; obiettivo del Compendio
della Dottrina Sociale della Chiesa è cambiare la società,
e il percorso mira a portare ad una società rinnovata sul
modello del Regno di Dio (onestà, rispetto, dignità della
persona..). L’impegno è di contrastare la propensione
alle aspirazioni esclusivamente materiali, al possesso
dei beni, l’attaccamento ai quali è uno sviamento della
società. Bisogna dare all’uomo altri obiettivi e altri contenuti.
Altro fondamento sono le relazioni sociali che arricchiscano gli uni gli altri, superare il senso di disturbo, la
competitività, il sentirsi avversari: ognuno è una tessera
di un mosaico, il bene di ognuno è il bene di tutti, perché
tutti insieme collaboriamo ad un unico progetto.
Dal n. 180: le azioni giuste ci portano ad essere persone giuste come in una complessa armonia, il cui motivo continuo e profondo è l’amore di Dio verso tutto il
mondo e verso ogni singolo, come le note compongono
l’intera armonia del creato, e così amare Dio nel mondo
è amare Lui in ogni cosa, persona e comunità.
Dal IV cap.: Impegno per i poveri e impegno per la Pace
Nella bella chiesa di San Giorgio di Varignana, Parrocchia alle porte di Osteria Grande si è tenuta il 16 marzo la Convivenza dei cursisti della Diocesi di BolognaFerrara. Anche se ci si ritrova anche in altre occasioni,
come le Penitenziali e i rientri dai Cursillos, l’occasione
della Convivenza è particolarmente invitante e festosa,
ed infatti erano tanti gli amici fraterni che si sono ritrovati, abbracciati, pronti all’ascolto della relazione di Don
Gian Luca Guerzoni, dopo l’introduzione del Parroco,
Responsabile spirituale del Movimento a livello generale
della Diocesi Don Lorenzo Pedriali.
Non è stata davvero una delusione delle aspettative, e
non poteva essere altrimenti. Sviluppando la Dottrina
Sociale dal VII cap. dell’Evangelii Gaudium di Papa
Francesco, Don Guerzoni ha ricordato che l’”esortazione apostolica” è alla base della vita cristiana. Il Vangelo
deve arrivare ovunque ed essere portato dal cristiano a
tutti. Il Vangelo non deve essere tenuto per se stessi, non
è un tesoro segreto, ma è stato dato per essere donato
e diffuso.
Dal n. 176: evangelizzare è rendere presente nel mondo
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nori. Marco Zanini ha citato una proposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che delineando orizzonti
educativi sulla sessualità, fa realisticamente prevedere
un disegno che ispirandosi a valori di uguaglianza e libertà, in realtà mira alla costruzione di coscienze prive
di sostegni morali e di valori certi e fondati nella storia
dell’uomo voluto da Dio (oltre che dalla biologia). Ha rimarcato la problematica che si va ponendo nella Scuola
ed anche nelle famiglie, in proposito. La stessa Bibbia,
citata anche da Don Francesco, non lesina esempi di traviamenti e perversioni singole e soprattutto devastanti in alcune comunità, tutti esempi che hanno portato
a tragiche conseguenze. Questi spunti hanno sollevato
una forte risposta da parte dei fratelli presenti, con domande, timori, incertezze, e da parte di tutti senza una
risposta univoca, ma tanto timore di sbagliare, di giudicare troppo, di non saper cogliere il giusto e il senso di
queste ondate sociali e culturali.
Un invito di Frate Carmine al dialogo, alla comprensione, alla tolleranza è stato uno dei contributi. Infine Don
Lorenzo ha tratto le conclusioni, non nascondendo alcuna sfumatura di incertezza nel momento attuale, che
pare denso di suggestioni, e piuttosto difficile.
Ha accolto con ampia disponibilità le diverse ombre e
incertezze sorte in questa Convivenza, così come deve
essere in un incontro sincero e assolutamente autentico
di fratellanza nella verità.
Ha invitato a camminare insieme ispirati dalla volontà
di comprensione e dialogo, confidando che verrà data
risposta, così come nei tempi sempre ha fatto il Padre.
Come sempre tutti avevano contribuito con abbondanza
anche al ristoro dei corpi con piacevoli vivande e bevande, che hanno rallegrato la conclusione della Convivenza.
Alda Cicognani
– a questa è legata la sorte dell’umanità.
Principio della destinazione universale dei beni della
Creazione. Tutti gli uomini devono partecipare, usufruire e diffondere. La proprietà privata è una realtà controversa, causa di contraddizioni, anche se indiscutibilmente legata alle differenze fra gli uomini e alla loro libertà,
ma proprio per questo ricopre di maggiori responsabilità. L’uomo è relazione: prima di tutto con Dio, e con
tutti gli altri uomini ed esseri viventi.
La cristianità è soprattutto relazione. Si deve vedere in
ognuno degli altri un fratello, avendo una comune Paternità. Il tema della Povertà, così caro a Papa Francesco,
è un dipanarsi della relazione e della fraternità: come
si può in una famiglia non contribuire ad attenuare lo
stato di necessità degli altri fratelli?
La Pace: è un punto di arrivo del bene comune ed è anche la strada per raggiungerlo.
Occorre dare e ricevere, rispettare e comprendere, sia
materialmente che spiritualmente. A completamento,
l’impegno nel sociale è un impegno di evangelizzazione.
A seguire, ad apertura del dibattito con la partecipazione attiva dei presenti, Marco Zanini ha introdotto un
argomento di sentita attualità. Come oggi la formazione dei giovani, e fino dalla più tenera età, sia particolarmente difficile, specialmente per la grande rilevanza
che è data alla sessualità, non solo rendendola esplicita
e spesso aggressiva nelle immagini alla portata di tutti anche nelle case, attraverso la televisione, ma anche
mediante una tendenza alla destrutturazione di valori,
usi, costumi e regole, appartenenti alla tradizione, alla
morale, persino alla ragione. Se appare giusta la promozione dell’uguaglianza, di atteggiamenti aperti e non
giudicanti, allarma però l’insistenza su discrezionalità e
relativismo morale, addirittura anzi incoraggiamento ad
ignorare limiti e rischi per l’equilibrato sviluppo dei mi-
Purtroppo nel numero di Natale del Notiziario, per la fretta di finirlo, non ho inserito fra i sacerdoti che avevano celebrato i 60 anni di sacerdozio Mons. Ivo Manzoni. Ciò mi dispiace molto anche perché, avendo fatto
per la prima volta il cameriere con direttore spirituale don Ivo, gli sono molto affezionato.
Cerco di rimediare in parte proponendo le seguenti due lettere:
Carissimo don Lorenzo
Grazie a te e ai responsabili del cursillo per il notiziario veramente ricco e fatto bene.
L’ho letto tutto d’un fiato e ho goduto per la condivisione e testimonianza.(…) Per parte mia, non riesco più,
data la mia “giovane età”, a partecipare alle ultreye, però, ad ogni corso, qui nella Casa del Clero riceviamo i
biglietti per le intendenze, che facciamo insieme ad altri sacerdoti (…). Mi permetto di farti notare che anch’io
il 19 luglio scorso ho celebrato il 60° di sacerdozio (…)
Ti ricordo con affetto al Signore, Don Ivo Manzoni
Carissimo don Ivo, ascoltarti è sempre un piacere, mi sono permesso di pubblicare una parte della tua lettera
indirizzata a me, innanzitutto per colmare pubblicamente questa nostra mancanza nei confronti del tuo 60°
anniversario di consacrazione sacerdotale, spesi in maniera lodevole e degna agli “occhi del Signore”(so di
non essere l’unico ad affermare ciò); e poi per ringraziarti a nome di tutti i corsisti di Bologna per quanto hai
fatto per ciascuno di loro. Con il tuo esempio e la tua testimonianza, ma soprattutto per tutti coloro che hai
condotto al cursillos di persona, sei stato e sei ancora una vera colonna portante per tutto il movimento dei
Cursillos di Cristianità. Grazie per le tue intendenze e le tue preghiere da parte di tutte le ultreye di Bologna,
ciao don Ivo.
Don Lorenzo Pedriali
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TESTIMONIANZE
Il mio ricordo di
Don Gian Pietro
Fuzzi
don Piero ha manifestato e vissuto. Basti pensare
agli ospiti della Casa della Carità che lo sentivano
padre, fratello e amico. Oppure
penso ai bambini dell’asilo, delle elementari, ai ragazzi e giovani a
cui don Piero si rapportava con grande spontaneità e
naturalezza.
Anche il Cursillo fu vissuto da don Piero non come
una qualsiasi iniziativa, ma come dono di amore per
avvicinare a Cristo tante persone in ricerca.
Così l’ho conosciuto e così ho potuto ammirare sino
alla fine della sua esistenza.
La sua ultima malattia e la sua morte sono state la
manifestazione estrema di quanto aveva vissuto e
testimoniato: una vita donata totalmente e con gioia
al Signore e ai fratelli.
Così lo ricordo: e spero che il suo esempio continui a
portare frutto.
Augusta Martignoni
L
a mia vita si è sviluppata per
vari decenni nella parrocchia
di S. Maria Assunta in Borgo
Panigale, guidata per 34
anni da don Piero Fuzzi. La
sua caratteristica principale
per me è stata la carità: quasi
un anticipo del messaggio che Papa Francesco sta
donando alla Chiesa oggi. Per don Piero era una scelta
obbligata: i poveri, i bisognosi, i piccoli, coloro che
sono alla ricerca di Dio e di una nuova realizzazione
di vita, da qualunque situazione provenissero.
È impossibile dire quanta carità e autentico amore
ligione è una persona squisita, aperta a tutti, sempre col sorriso, vera testimone di Cristo. Il ragazzo
l’ha presa come bersaglio di molte delle sue battute;
spesso lei mi confida di starci molto male ma di non
rispondere per amor di pace. Una mattina, durante
una conversazione, il collega in questione ha ironizzato pesantemente sulle “preghierine” della maestra
di religione e sulla religione in sé. Ho sentito dentro di me salire tanta rabbia; non riuscivo a tollerare
che una collega tanto cara fosse per l’ennesima volta
presa in giro ma, soprattutto, non me la sentivo di
far passare la critica pungente rivolta alla religione
cattolica e a chi crede. Con il sorriso sulle labbra, che
mi è costato molto e con voce molto ferma ho detto
al collega che anche io sono credente e che per me
la preghiera è importante, anzi gli ho consigliato un
Ricordo di don Luigi Venturi
S
abato 22 marzo è deceduto don Luigi Venturi. Nel
suo testamento spirituale rivolgendosi a suoi parrocchiani li ringrazia per il bene che gli hanno voluto e
perché hanno accettato quanto don Luigi ha cercato
di dare loro con difetti e omissioni e perciò chiede
loro perdono. Ringrazia quindi Dio per il dono della
vita, della grazia del Battesimo e del sacerdozio.
Tra colleghi
Insegno in una scuola elementare. La mattina ci si
trova qualche minuto prima delle lezioni per quattro chiacchiere e un caffè. Tra i miei colleghi c’è un
maestro bello, simpatico ma con una visione della
vita molto diversa dalla mia. Ama tirare battute e fare
scherzi, a volte di cattivo gusto. La mia collega di re-
TUTTI PER UNO...
...UN BOLLETTINO POSTALE PER TUTTI!!!
Inserito in questo numero del notiziario trovate un modulo di conto corrente postale.
Perché? Perché il Cursillo ha bisogno di sostegno economico.
Nel Cursillo e per il Cursillo tutti lavorano gratuitamente ed a spese proprie: ma per
l’organizzazione dei Corsi e per il loro svolgimento si affrontano spese che, come è già
stato ricordato, non è più possibile coprire con le offerte alle Messe Penitenziali né
con la “dolorosa” al Cursillo. Il modulo di conto corrente postale serve a raccogliere
offerte spontanee ormai indispensabili. Non aggiungiamo altro.
“Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per
forza, perché Dio ama chi dona con gioia” ( 2 Cor. 9, 7)
Ringraziamo tutti coloro che in questi giorni
hanno dimostrato la loro generosità.....grazie...grazie
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bellissimo corso di tre giorni a Tossignano nel quale
anche lui avrebbe potuto incontrare Cristo.
Anche in un centro commerciale si
può testimoniare la propria fede.
Per circa di tre anni ho trasferito la mia attività in un
centro commerciale. Col tempo si creano nuove conoscenze, amici e clienti, il direttore del centro commerciale e anche qui, in questo nuovo ambiente di
lavoro faccio percepire la mia fede. Tutte le attività di
attrazione, gli eventi di un centro commerciale sono
sostenute dai commercianti. Ricordo il primo evento
intitolato: la Pasqua Giurassica. Andai giù di testa,
primo perché per affittare i finti dinosauri utilizzati
da Quark la trasmissione di Piero Angela dovevamo
spendere una barca di euro per un breve periodo, secondo perché mi scontrai pesantemente col direttore
per il nome dell’evento: La pasqua giurassica. Dissi
che per me, ma anche per altre persone la Pasqua è
un’altra cosa, è la risurrezione di Cristo Gesù... cambiamo nome non so Primavera Giurassica. Niente
da fare... vinse Lui e la direzione, si era accorto del
vangelo posto in negozio e capiva il mio rammarico,
ma un centro commerciale non è una chiesa, mi disse. Non posso nascondere che era bello vedere questi animali sparsi nel centro commerciale e i bambini
che ci giocavano attorno. Ma purtroppo è stato un
flop. Affluenza scarsa e tanti euro spesi per niente.
A quel punto volevo riscattarmi e chiesi al Signore
un’idea: E se organizzassi una mostra di Presepi a
Natale? Prima mi confrontai con il mio Parroco, che
mi aiutò a scrivere una lettera per chiedere l’adesione ai Parroci delle Parrocchie limitrofe e proposi la
cosa al Direttore del Centro Commerciale che quando
ha saputo che era un evento a costo zero accettò subito. E’ stata secondo me una cosa bellissima perché
ci fu la collaborazione di tutti i negozianti, anche di
quelli non credenti, con l’aiuto di volontari delle 8
parrocchie partecipanti. Il direttore alla fine accettò
anche di elargire un premio al miglior presepe. Per
partecipare alla votazione stampai all’inizio solo 500
biglietti, ma finirono subito. Ne stampai altri e altri
ancora, alla fine ne produssi 5000. Quindi, per il periodo di Avvento, Natale ed Epifania, 5000 persone
hanno partecipato a questo evento: anche un centro
commerciale può essere un luogo dove si può respi-
rare la presenza del Signore, che ringrazio perché mi
ha sostenuto e ancora di più perché questo evento
ha rafforzato la mia fede e il coraggio di proporlo.
In seguito, a Pasqua, il direttore mi chiese se potevo
chiamare il Parroco del presepe vincente per poter
benedire il centro commerciale.
Con la Grazia del Signore
anche momenti dolorosi possono
essere vissuti con gioia.
Mia madre viveva in Abruzzo, lontana da me. Per gli
impegni familiari e lavorativi, andavo a trovarla una volta ogni due mesi circa, per non più di un fine settimana.
Negli ultimi anni mia madre soffriva di demenza senile: la sua memoria era sempre più labile, il suo disorientamento nello spazio e nel tempo peggiorava,
le manifestazioni affettive da parte sua si facevano
sempre più rare e sempre meno cose la interessavano.
Oltre alla pena grandissima per questo suo stato, mi
dispiaceva che non andasse più in chiesa e che non partecipasse più alla messa, ma la sua capacità di camminare era pressoché scomparsa e le ormai poche uscite
da casa la stancavano e confondevano oltre misura.
Avrei voluto chiedere al nuovo parroco di portarle la
comunione a casa, ma rimandavo di continuo perché
non lo conoscevo e perché, nel poco tempo che stavo
con mia madre, non riuscivo mai a trovare il momento per andare a presentarmi; né volevo fargli avere la
mia richiesta per il tramite della badante che, ortodossa, non aveva alcuna simpatia per i preti cattolici.
Un giorno, in occasione di uno di quei brevi fine settimana di visita a mia madre, decisi che sarei andata
a cercare il parroco in parrocchia, senza alcun preavviso, non volendo più rimandare oltre e rendendomi
conto che dipendeva tutto da me: trovai il parroco
e ci accordammo perché venisse di lì a poco a casa,
ad impartire a mia madre l’unzione degli infermi.
Non immaginavo che sarebbe stato un bellissimo momento di fede e di gioia, mia madre era visibilmente
felice e commossa. Ecco perché non smetto di ringraziare il Signore che mi ha dato quell’improvvisa determinazione di recarmi dal parroco senza più alcun
indugio.
Tre mesi dopo mia madre se ne è andata, per un infarto notturno.
Foto festa al Santuario della Madonna di San Luca il 4/02/2014
per il novantesimo compleanno di Mons. Giovanni Marchi
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Preghiere…. Preghiere…. Preghiere
Il 25 febbraio il nostro diacono Gianfranco Muratori è stato colpito da emorragia celebrale,
e dopo due interventi chirurgici, il nostro fratello è uscito dal coma farmacologico.
Oggi è ricoverato a “Villa Bellombra - Bologna” dove, grazie ai notevoli miglioramenti e alle
preghiere si sta riprendendo. Continuiamo a pregare per Franco, la Lalla e per tutti i suoi
famigliari. Forza Franco abbiamo ancora tanto bisogno di te.
attraverso la Chiesa.
La fede non rende inutile la ragione, anzi ne ha bisogno: deve infatti ritenere credibile il fatto della parola e della rivelazione di Dio. La ragione è l’ unico
strumento di conoscenza attraverso cui conoscere la
Persona in cui crediamo ed i contenuti della nostra
fede; e chi crede deve anche potere e saper ragionare circa la sua fede. Ma anche la ragione ha bisogno
della fede. La ragione è capace di porre domande alle
quali però non è capace di rispondere, di cercare verità che però non è in grado di conoscere. La fede ci
dona queste verità di cui abbiamo bisogno, ed impedisce alla ragione di restare paralizzata di fronte alla
propria impotenza. E’ ragionevole credere ? Si, perché, nonostante le pretese della scienza, non riusciamo a trovare un senso ultimo della vita : dobbiamo
dunque, proprio per ragione, credere che esista una
ragionevolezza che può essere svelata solo da una parola di Dio accolta nella fede. Se rinuncia alla fede ,
la ragione deve concludere che l’ esistenza è assurda,
senza una finalità. Per accedere alla fede dobbiamo
però sconfiggere il pregiudizio scientista, secondo cui
solo la conoscenza scientifica, sperimentale, ha il diritto di dire se un’ affermazione è vera o falsa: la fede
si ridurrebbe quindi a una affermazione senza senso,
inverificabile, un’emozione, un sentimento. Questo
pregiudizio non solo è scientificamente infondato,
ma finisce per rendere inutile la ragione di fronte alle
grandi questioni, per esempio di fronte all’ inquietudine radicale dell’ uomo, all’ esperienza del male, al
destino dell’ uomo dopo la morte, al valore assoluto
di ogni persona, al senso ultimo della storia. Solo la
fede può dare le vere risposte.
La fede salva la ragione perché non le chiede di estinguere il suo slancio verso una verità totale, di richiudersi dentro alle pure percezioni sensibili; ma anche
perché non le chiede di elevarsi a misura ultima della
verità.
Sono molte altre le indicazioni di questo libro, ma
non vogliamo impoverirle riassumendole inadeguatamente. Vogliamo però concludere con una esortazione: fare di questo libro uno strumento da approfondire nei nostri incontri della Scuola responsabile. Può
infatti suggerirci considerazioni preziose per l’evangelizzazione di noi stessi e dei fratelli.
Marco Zanini
Il Libro
“Cercare Dio”:
come fare?
Ce lo insegna, con
amore e dottrina,
con profondità di
pensiero e finezza
psicologica, il nostro
cardinale
Carlo
Caffarra,
in
un
libriccino piccolo ma
prezioso, contenente
le catechesi svolte
dallo stesso cardinale
ai giovani durante
l’Anno della fede.
(“Cercare Dio “ – ed. Marcianum Press - 2014- E 9)
Il cardinale parte da una convinzione: la ricerca di
Dio è una esigenza dell’uomo, di tutto l’uomo; è ciò
che può trasformare la vita da un girovagare senza
senso in un cammino alla cui fine sta la soddisfazione
di ogni nostro desiderio. Dio viene incontro all’ uomo,
ci manda dei segnali. Ha messo nel nostro cuore un
riflesso della sua bellezza e della sua grandezza, sul
quale misuriamo ogni nostro risultato; e vi ha messo
anche l’ esperienza morale, la voce della coscienza,
che è la sua stessa voce. Dio ci ha rivolto e ci rivolge
la sua parola, e si rivela diventando in Gesù uomo
senza cessare di essere Dio.
Per incontrare Dio basta leggere la Bibbia ? Basta
imitare ciò che Gesù ha fatto ? No : bisogna stare
con Gesù, vivere in sua compagnia; e questo è possibile solo nella Chiesa, che è la presenza di Cristo in
mezzo a noi, la comunità visibile del Signore. Nella
Chiesa godiamo dell’ insegnamento che viene dalla tradizione apostolica, della Grazia frutto dei Sacramenti, dell’ azione dello Spirito Santo dentro di
noi; e sperimentiamo il vincolo della carità.Ma cos’è
la fede ? E’ l’assenso che la persona dona a Dio in
Gesù che le parla, nella certezza che Egli non dice
il falso e non l’ inganna. E’ un assenso della ragione che ha come contenuto la persona di Gesù.
E’ una decisione della nostra libertà, effetto di un intervento in noi dello Spirito che ci muove verso Gesù
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La scuola
responsabili
del Cursillo in ogni Chiesa locale, in comunione col
Vescovo e sotto la guida del Coordinamento diocesano.
Mi soffermo su queste parole perchè la Scuola viene definita “strumento di promozione apostolica”:
è, questa una precisa scelta di fondo, per la quale la
Scuola Responsabili non si configura primariamente
come una “scuola” intesa nel senso corrente del termine, ma come un mezzo che si prefigge a formare
le persone all’apostolato e come uno strumento che
promuove opere di apostolato.
La Scuola Responsabili del MCC non si riduce ad una
serie di “lezioni” o di riunioni formative, ma si configura come una struttura permanente, che porta avanti l’opera apostolica di tutto il Movimento.
Ciò vuol dire che non si riduce a qualcosa di teorico,
ma rende all’azione apostolica, fondandola sulla pietà
e sullo studio.
La stretta connessione fra formazione e azione fa sì
che la Scuola non può ridursi ad alcuni momenti della
vita del Movimento, ossia solo ad una serie di riunioni
periodiche. Va sottolineato che la Scuola Responsabili
è una struttura permanente, ossia esistente anche
quando non si riunisce, il che concretamente vuol dire
che i Responsabili sono sempre tali, ventiquattro ore su
ventiquattro, e s’impegnano a lavorare costantemente
per la loro formazione e la loro azione apostolica.
Si può dire che la Scuola non si “frequenta”, perché
ad essa si “appartiene” stabilmente.
La Scuola da parte sua, offre alcuni stimoli e si
propone, in modo continuativo, come luogo nel quale
tutte le decisioni e le azioni riguardanti il Movimento
prendono corpo.
Con
questo slogan è
appena
terminato
il
“Primo Ciclo 2014” della
Scuola
Responsabili
tenuto
presso
la
Parrocchia di Funo.
La parte metodologiga,
svolta da alcuni membri
del Movimento, si è
concentrata nei “Tre
Giorni del Cursillo” e la
parte dottrinale è stata onorevolmente condotta dal
Prof. Giampaolo Venturi sul tema:“Attualità della
dottrina sociale”.
Vorrei comunque concentrarmi sul valore della “Scuola Responsabili”.
I Cursillos di Cristianità nacquero da un intenso lavoro di preghiera, studio e progettazione, che conobbero diverse sperimentazioni, prima di approdare al
Cursillo così come lo conosciamo oggi. Esso è nato da
un gruppo di persone, che hanno formato una Scuola
Responsabili, la quale ha progettato e portato avanti
questa iniziativa apostolica, certamente voluta e benedetta dallo Spirito Santo.
La realtà fondante e portante del Cursillo in ogni singola Diocesi è, perciò la Scuola Responsabili. Essa si
può definire come “IL CUORE” della Metodologia dei
Cursillos”. Ciò vuol dire che l’intera vita del Movimento ruota intorno alla Scuola Responsabili, la quale
porta avanti tutte le iniziative formative e apostoliche
Elenco delle Utreyas operanti nell’Arcidiocesi di Bologna
Bologna – Madonna di S.Luca presso la Parrocchia di S. Maria Madre della Chiesa, Via Porrettana, 121
Bologna - Via Libia presso la Parrocchia di S. Maria del Suffragio, Via Libia 59
Bologna - S. Severino presso la Parrocchia di S. Severino, Largo Card. G. Lercaro, 1
San Giovanni in Persiceto presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista, Piazza del Popolo, 22
San Pietro in Casale presso la Parrocchia di Ss. Pietro e Paolo, Piazza Giovanni XXIII, 6
Cento presso la Collegiata di S. Biagio, Via U. Bassi, 47
Incontri tutti i mercoledì feriali alle ore 21
Diocesi di Imola
Imola presso il Santuario di B. V. del Piratello
Incontri tutti i martedì alle 20.30
Dalle Ultreyas
Impegno di pietà per tutte le ultreyas per le necessità del Movimento:
Tutti i giorni a mezzogiorno recita dell’Angelus (o Regina Caeli in tempo pasquale).
Bologna Madonna di San Luca
Il mercoledì della settimana successiva alla Messa penitenziale “Ora Apostolica” dalle ore 20 alle 21.
Il mercoledì che precede immediatamente la partenza alle ore 22: Santa Messa.
Durante lo svolgimento di tutti i corsi Adorazione Eucaristica dalle 18 del sabato alle 18 della domenica.
Bologna Via Libia
Primo mercoledì del mese, prima dell’ultreya, ore 20.30:
Santo Rosario ed impegni intendenze per i cursillos in Italia e nel mondo che si tengono nel mese.
Bologna San Severino
Primo giovedì del mese, presso la parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù,
ore 18.00: Santa Messa.
San Pietro in Casale
Durante lo svolgimento di tutti i cursillos:
Adorazione Eucaristica dalle ore 18 del secondo giorno,
presso il Santuario della Divina misericordia in Gherghenzano.
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Detto questo, invito veramente col
“CUORE” tutti i fratelli e sorelle che
per “vari motivi” non sono riusciti a
partecipare a questo ciclo, ad esserci al
prossimo in modo di “formare” sempre
di più la nostra missione di apostolato
negli ambienti che Nostro Signore ci
dona quotidianamente.
Andrea
Ultreya, Ultreya, Ultreya
Da scrivere in Agenda:
Giovedì 1 Maggio: Partenza 165° Cursillo Uomini.
Domenica 4 Maggio: Rientro 165° Cursillo Uomini.
Domenica 8 giugno
Convivenza Diocesana presso la parrocchia di Vergato - Ore 14,30
19 - 21 Giugno
assemblea nazionale elettivapresso Istituto Il Carmelo (Sassone) Ciampino.
24 - 27 Luglio
Convivenza Nazionale di studio a Perugia.
Ricordiamo che per chi intende dare il proprio contributo nel movimento la partecipazione a un Cursillo
Responsabili è fortemente consigliata
24 settembre messa penitenziale per il 95° cursillo donne presso la parrocchia di Penzale a Cento
29 settembre
inizio scuola responsabili presso lo studentato
9 ottobre partenza 95° cursillo donne alla parrocchia Corpus Domini.
il Cursillo si terrà a Villa Imelda di Idice
12 ottobre: chiusura 95° donne alla parrocchia Corpus Domini
26 ottobre: Convivenza diocesana alle Budrie.
12 novembre: Messa penitenziale 166° cursillo uomini a San Giovanni in Persiceto
dal 20 al 23 novembre: 108° Cursillo Responsabili, in Lombardia.
27 novembre: partenza 166° curs. uomini
30 novembre: rientro 166° curs. uomini
N.B. Le partenze e i rientri dei prossimi cursillos si terranno presso la Parrocchia del Corpus Domini
Via F. Enriques, 56 Bologna.
Notizie di famiglia
Sono tornati alla casa del Padre
Mons. Antonio Samaritani fratello di Sandro Samaritani, la moglie di Pietro Piretti, Enrico Bonzagni,
Beatrice figlia di Gaetano Soriani, Maria Virginia Ferioli Corni, Alfredo Cervi,
il fratello di Lucia Neri Gilli - Ultreya di Cento;
Teresa Giovanna Negri Dondi, Don Gian Pietro Fuzzi,Tina Cecchini Miniati, Gastone Rivani, Anna Guerra
Marchesini, Carla Colombari Tenan, don Luigi Venturi, dell’Ultreya di Bologna - Madonna di San Luca;
Floriano Roncarati - dell’Ultreya di San Severino;
Lodovico Pasquali, Montella Maria sorella di Raffaella dell’Ultreya di San Giovanni in Persiceto.
il papà di Nerino Arcangeli - Ultreya di Piratello.
All’ultimo momento apprendiamo che è ritornata alla casa del Padre la sorella di don Giorgio Paganelli.
Festeggiano 50 anni di Matrimonio
Giuliano e Paola Pizzi
Celebrerà i 60 anni di sacerdozio
il nostro caro Don Arturo Bergamaschi
Domenica 29 Giugno alle ore 10,00
presso la chiesa del Santissimo Sacramento in Via Masi, 42
Dopo la Cerimonia siamo tutti invitati a far “FESTA” nel cortile di Don Arturo in Via Murri, 68
Don Arturo Vi aspetta col Cuore e con qualche cosa di “conviviale” da condividere.
CRISTO CONTA SU DI TE!!!