Comunicazione-generale-Russia-2014

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Comunicazione-generale-Russia-2014
RUSSIA — RELAZIONE ANNUALE
delle ATTIVITA’ del SOSTEGNO a
DISTANZA 2014
A cura di Maksora
Dicembre 2014
Il 2014, un anno non semplice
Sommario:
Il 2014, un anno non
semplice
1
Ne riconoscete
qualcuno?
2
Zaton, una storia cominciata quasi per
2
O sole mio: un luo- 3
go di incontro alla
scuola 94
Di tutto un po’
4
Scriveteci!
4
Carissimi amici,
inutile dirvi che il momento che stiamo vivendo,
soprattutto in questi ultimi
mesi, e’ particolarmente
incerto e drammatico. A
cominciare dai problemi in
Ucraina (gli sfollati ucraini
sono arrivati fino in Siberia), fino alla crisi del petrolio e il conseguente
crollo del rublo. A soffrirne
di più e’ sicuramente la
gente semplice, che si trova improvvisamente a veder aumentare quasi di
giorno in giorno il costo
del latte, della grechka
(che potremmo paragonare alla nostra polenta), del
riso … Per non parlare di
bisogni e costi ancora più
importanti, come la sanità,
i cui servizi di qualità sono
sempre più soltanto a pagamento. Gli stipendi sono
fermi, mentre il budget
cittadino e regionale per le
attività sociali si riduce
sempre di più …
In questo contesto ci sembra che il nostro lavoro
diventi ancora più utile,
rimanendo coscienti di
essere
una
pulce
nell’immenso spazio di
questo splendido Paese.
Un lavoro comunque utile
da tanti punti di vista:
l’aiuto materiale che possiamo dare ai bambini del
SAD e alle loro famiglie, la
ridistribuzione, a loro be-
neficio, di ciò che ci viene
donato a livello locale
(vestiti, cibo, pannolini,
detersivi in quantità sempre più significative, con
nostra grande gratitudine); una compagnia e
un’amicizia a chi non desidera solo fermarsi alla
superficie delle difficoltà’;
la possibilità di incontrare
persone che possono raccontare, ad un livello professionalmente e umanamente interessante, del
proprio lavoro e della propria esperienza.
Come sapete, il nostro
lavoro e’ molto variegato:
abbiamo in gestione le
due case di accoglienza
per ragazze madri, Golubka e Margarita (5 mamme ospitate in ciascuna
casa); vi sono i progetti
con gli orfanotrofi, dove
prepariamo i ragazzi più
grandi ad una vita autonoma e diamo ai più piccoli
la possibilità di partecipare a vari laboratori accompagnati dagli educatori; i
progetti con le scuole e le
scuole materne; il lavoro
con alcuni degli abitanti
del villaggio di Polovinnoe
(dove il parroco è un nostro amico e si fa spesso
anche portavoce dei bisogni che incontra); il lavoro
con le famiglie e con le
ragazze madri uscite dalle
case di accoglienza, i cui
figli sono ormai cresciuti;
i progetti culturali e formativi …
Senza di voi tutto questo
non sarebbe materialmente possibile.
Nelle pagine che seguono
presentiamo alcuni racconti e immagini per testimoniare l’importanza
di ciò che state facendo
insieme a noi.
Katja, Vladimir e
Simonetta
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Ne riconoscete qualcuno?
Vova, Vitja, Dima, Lola, Sasha, Malika’e
Danja, sono i primi ospiti della casa di
accoglienza
per
ragazze
madri
“Golubka”. Arrivati neonati o ancora
nella pancia della mamma, hanno ora
dai 13 ai 16 anni.
Per la maggior parte di loro la vita non
e’ semplice: pochi soldi, mamme spesso
problematiche (con problemi di instabilità affettiva, spesso di dipendenze) e
padri inesistenti …
Il 10 e l’11 giugno scorso abbiamo realizzato un desiderio che avevamo da
tempo, andando insieme a loro a visitare la città di Tomsk, tra le più antiche
della Siberia. Abbiamo invitato 10 ragazzi e ragazze tra i primi che hanno vissuto
nella nostra casa di accoglienza. Molti di
loro non erano mai usciti da Novosibirsk, se non per brevi escursioni nelle
campagne vicine.
Abbiamo affittato un pulmino, cercato
l’ostello e prenotato due visite guidate,
una per ciascuna giornata, Nina ha preparato i panini per tutti (certa che qualche mamma si sarebbe dimenticata di
rifornire i figli) e siamo partiti.
Alla partenza c’era un po’ di malumore
… Quando siamo arrivati, abbiamo scoperto che l’ostello prenotato ci aveva
riservato dei letti in stanze comuni, assieme ad altre persone sconosciute. Le
stanze puzzavano di fumo, e non c’era
Zaton, una storia cominciata
quasi per caso
Con la scuola di Zaton il lavoro e’ cominciato un po’ per caso: molti dei bambini
che seguivamo alla scuola materna dello
stesso quartiere (periferico, povero e
disagiato) si sono poi iscritti alla scuola
69. Dopo essere andati a trovare la preside per avere loro notizie, abbiamo pensato di proporre ai ragazzi un lavoro comune. La scuola non dispone di mezzi e i
genitori non si possono permettere delle
spese extra. Tuttavia c’e’ molto bisogno
che i ragazzi possano rimanere a scuola
molta pulizia: insomma, un
disastro! Per fortuna abbiamo trovato subito un’altra
soluzione, pur rimanendo
un po’ accampati (otto in
una stanza e sei in un’altra).
Sistemate le borse, abbiamo
cominciato il giro. Siamo
partiti con una visita
all’Università Statale di
Tomsk, proseguendo con
una visita guidata al giardino
botanico, pranzo e visita
guidata alla città. Abbiamo
poi cenato (spiedini e insalata a volontà), e finalmente
siamo andati a dormire
(alcuni a giocare a carte,
almeno per un po’...). Il giorno dopo, al mattino, ci hanno portato a vedere la casa
che ospita il Centro Culturale Tataro, la
tenuta del mercante K.A. Hamitov. La
guida era molto competente e ci ha
raccontato l’origine della città, la storia
della casa e della famiglia che l’ha costruita. Infine ci ha portato a vedere i
sotterranei,
spiegandoci
l’utilizzo
dell’ambiente e raccontando qualche
leggenda locale. Poi ci hanno offerto il
te e il chakchak, il dolce tipico dei tatari.
del previsto.
Nel viaggio di ritorno e’ stato tuttavia evidente che tutto i malumori e i
timori iniziali erano ormai passati, e
che le belle giornate passate insieme
avevano riallacciato i rapporti di amicizia un po’ perduti.
Arrivati a quel punto, purtroppo, ha
cominciato a diluviare e abbiamo deciso
di rientrare a Novosibirsk un po’ prima
anche fino a tardo pomeriggio, occupando
il tempo in modo proficuo e costruttivo,
evitando di stare a casa da soli davanti alla
televisione o, peggio, abbandonati a se
stessi per le strade. Ed ecco cos’e’ nato:
due laboratori attivi dal 2014, uno di elettrotecnica e l’altro di sartoria. La persona
che segue il laboratorio di elettrotecnica
e’ un volontario, un piccolo imprenditore
che utilizza parte del proprio tempo per
insegnare ai ragazzi, in modo semplice e
concreto, i “trucchi del mestiere”. Dalla
sartoria invece sono usciti dei capi
d’abbigliamento (molto in stile russo, per
la verità), che le ragazze hanno potuto
sfoggiare durante una sfilata di moda
appositamente organizzata a scuola.
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«O sole mio»: un luogo di incontro alla scuola № 94
Questa notizia “nuova di zecca” è frutto
di un lungo lavoro fatto soprattutto da
Tatjana, che segue il SAD alla scuola 94,
insegna italiano e tiene un laboratorio di
pittura su vetro per i più piccoli.
Il 12 dicembre, in occasione della giornata “Porte aperte”, abbiamo deciso, insieme alla direttrice della scuola, di aprire
per la prima volta ai visitatori l’angolo di
lingua e cultura italiane “O sole mio”.
L’idea di creare questo “angolo” e’ nata
circa un anno fa, sotto la direzione della
nostra cara amica Tatjana Leonidovna
Karpatovskaja, che ha lasciato l’incarico
l’anno scorso. In qualità di “controparte
italiana” e di collaboratori di lunga data
della scuola, abbiamo colto subito con
entusiasmo l’idea. Alla fine dello scorso
anno scolastico la scuola ci ha assegnato
uno spazio, abbastanza grande, da attrezzare. Durante l’estate abbiamo fatto
qualche lavoro di ristrutturazione, poiché
per molto tempo lo spazio assegnatoci è
rimasto inutilizzato e vuoto. Con l’inizio
del nuovo anno, pian piano, abbiamo
trovato gli arredi, le tende, i fiori ed altro
materiale. Abbiamo fatto qualche ulteriore lavoro di trapano e martello
(abbiamo appeso gli stand, sistemato i
ripiani, montato gli armadi, assieme al
prezioso aiuto di Viktor Nikolaevich, marito della responsabile di casa Golubka,
sempre disponibile ad aiutarci). Lo spazio
e’ stato suddiviso in due parti: la prima,
più spaziosa, dedicata alle lezioni e agli
incontri, la seconda (il corridoio), ospita
materiale di informazione e alcune curiosità sulla cultura italiana. All’inizio di Dicembre abbiamo terminato di arredare
la parte per le lezioni con tavoli, sedie,
una zona per il relax e un armadio per la
cucina. La sistemazione della seconda
parte, suddivisa per temi (architettura,
cinema, musica, regioni d’Italia, pittura)
e’ ancora in corso. Sono infatti ancora in
elaborazione i materiali da esporre, le
fotografie, mentre e’ quasi terminata la
pittura sui vetri delle finestre.
I primi ospiti sono stati i funzionari
dell’amministrazione comunale, tra cui: la
direttrice del dipartimento per
l’istruzione Svetlana Viktorovna Parunova, alcuni ex insegnanti della scuola ed
uno dei precedenti direttori, Pjotr Efimovich Petrov. Anche gli attuali insegnanti,
alcuni studenti ed i loro genitori hanno
visitato con interesse la sala. Le prime
reazioni sono state tutte di stupore per
aver trovato, tra le severe mura della
scuola, uno spazio così insolito. Qualcuno
l’ha chiamato “salotto italiano”, qualcuno
“giardino italiano”. Molti visitatori si sono
rivolti all’insegnante di italiano della
scuola e collaboratrice di MAKSORA Tatjana Molchanova, per saperne di più e
capire la futura destinazione di questo “angolo”.
Dopo la visita c’e’ stato un concerto,
dove gli ospiti hanno ascoltato poesie e canzoni eseguite dagli studenti
in varie lingue. Il gruppo degli studenti delle classi seste ha anche cantato “Azzurro” (qui Celentano e’ una
celebrità ancora più che in Italia!).
Speriamo che questo spazio costituisca una bella novità e un luogo di
incontro nella vita quotidiana di scolari e insegnanti. Ora si vuole valorizzare questo spazio, svolgendo al suo
interno lezioni fuori programma di
lingua e cultura italiana, lezioni di
storia della musica e della pittura,
incontri culturali e mostre.
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Di tutto un po’ ...
Alla scuola materna, imparando nel gioco nuove parole
Nastja, 5 anni, a casa Golubka con la
mamma e la sorellina da 6 mesi
La festa per i cinque anni del Centro
Italiano di cultura
Scriveteci! Una lettera, un regalino, una cartolina sono il modo attraverso il quale lui si sente
voler bene. Il materiale può essere inviato
all’attenzione di:
MAKSORA
Ul. Krasnyj Prospekt 200
630099 Novosibirsk
Federazione Russa
• Indicate sempre il codice e il nome del bambino sostenuto, all’interno della busta. Potete scrivere in italiano.
• Non scrivete mai all’interno della lettera il
vostro indirizzo, e— mail o telefono.
• Non mettete mai denaro. Per fare una donazione extra, contattate il Sostegno a Distanza.
Polina, 3 anni, ha appena lasciato casa
Margarita con la mamma, che si e’
risposata
Natalja, Kazakstan, tiene il corso
“L’essenziale e’ invisibile agli occhi” per
gli educatori di bambini con disabilità
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Sito Web: www.itl.maksora.ru. che cerchiamo di aggiornare spesso per farci conoscere.
Se siete in Russia per lavoro, se conoscete qualcuno che
viene a Novosibirsk, se volete far avere tramite loro qualcosa per il bambino che sostenete, se volete darci suggerimenti, indicazioni, se volete sapere qualcosa in piu’ … scriveteci!!