Scarica il pdf - Rotolificio Bergamasco
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Lo scontrino fiscale si rinnova Scontrini fi calisptto is riflettori,e no_ n solo per via dell'intensificazioné dei controlli antievasione. Anche la "materia prima", ossia la carta termosensibile sulla quale vengono stampate le prove di acquisto, sta vivendo, a suo modo, una piccola rivoluzione. Un Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate datato 30 gennaio 2012 ha modificato infatti le caratteristiche tecniche della carta da utilizzare per il rilascio degli scontrini fiscali e degli altri documenti fiscali da parte degli operatori commerciali, aggiornando, in particolare, l'allegato "E" al DM 23 marzo 1983, che risale al 1992. In pratica, si amplia gamma delle carte che possono essere sottoposte ad omologazione permettendo alle aziende produttrici di mettere sul mercato soluzioni che in precedenza non rientravano tra quelle previste dalla normativa e agli utilizzatori di scegliere il "rotolino" che meglio si adatta alle proprie esigenze. Prevedendo, inoltre, l'obbligo per l'azienda produttrice di stampare (sul retro, per tutta la lunghezza del rotolo ad una distanza massima di cinque centimetri tra una scritta e l'altra) il proprio marchio d'impresa con gli estremi dell'omologazione rilasciata dall'Azienda speciale Innov . hub si accentua l'attenzione sull'affidabilità di prodotti e produttori. «E un provvedimento portato avanti dal nostro settore in collaborazione con Comufficio — spiega Alessandro Panseri titolare del Rotolificio Bergamasco di Gorle -, in primo luogo per contrastare l'arrivo sul mercato di carte di provenienza estera, spesso di dubbia qualità, non in grado di garantire la conservazione delle tracce impresse. La nuova norma ridefinisce il concetto di scadenza, non più ► Nuove norme sulle caratteristiche delle carte termosensibili. Il produttore: «Un prowedimento che dà più garanzie sulla qualità e permette di portare sul mercato una gamma più ampia di soluzioni» Tempo 18 mesi per esaurire le scorte riferito alla carta, che in sé non subisce deterioramento, ma all'omologazione della stessa, che deve essere effettuata ogni cinque anni. Questo passaggio implica che il rotolificio applichi un controllo costante nel tempo, è perciò un passo avanti a garanzia della serietà del produttore». Anche «gli utenti di apparecchi misuratori fiscali», sono, tra l'altro, chiamati ad aprire gli occhi: «prima di utilizzare rotoli di carta termosensibile — dice infatti il Provvedimento - hanno l'obbligo di verificare che sul retro della carta siano riportate tutte le caratteristiche di identificazione della carta», hanno inoltre l'obbligo di conservare copia della documentazione di acquisto. Quanto alle caratteristiche della carta, l'aggiornamento riguarda aspetti fisicomeccanici e della patina termosensibile. «Ad esempio, la grammatura prevista sino ad oggi — prosegue Panseri — era solo 55 g/m2, ora invece possono essere omologate carte che vanno da 48 a 75. Significa che se un cliente preferi- sce utilizzare uno scontrino più "consistente" può farselo fare o che un supermercato più scegliere, al contrario, una carta più sottile, in modo che, a parità di ingombro, i rotolini durino di più e si riduca la frequenza delle sostituzioni». Nella normativa non mancano le istruzioni per la conservazione, da parte di chi utilizza misuratori fiscali con carta termosensibile, dei rotoli contenenti i dati fiscalmente rilevanti, «in contenitore opaco, di materiale che non danneggi la carta, in particolare diverso da Polivinilcloruro (PVC), al cui interno la temperatura non sia superiore a 35° C e l'umidità relativa sia inferiore all'80%». Indicazioni, queste ultime, utili anche per il consumatore che debba conservare lo scontrino per ragioni fiscali o di garanzia. Le nuove disposizioni entreranno in vigore novanta giorni dopo la pubblicazione del provvedimento: «Credo che saremo pronti — evidenzia Panseri - con le diverse tipologie di carta omologate secondo la nuova norma entro i termini previsti». Sarà invece possibile utilizzare la carte con le "vecchie" certificazioni di conformità fino ad esaurimento scorte e, comunque, entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del Provvedimento. «Per i commercianti e gli esercenti — rilevano alla Brevi Due di Bergamo, specializzata nelle apparecchiature per negozi e locali — il consiglio è di calibrare gli acquisti e le scorte in base a questa scadenza».