Giustizia, Berlusconi avanti tutta
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Giustizia, Berlusconi avanti tutta
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno IV - n.96 giovedì 3 luglio 2008 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 L’Ue contro le impronte digitali Ancora polemiche sul provvedimento anti-rom. Maroni replica: ”Non si tratta di schedatura” Marco Montanari [email protected] Vladimir Spidla: “In Europa è impossibile dare ad alcuni cittadini, per motivi etnici, doveri diversi rispetto ad altri. L’eguaglianza è il valore primordiale, la non discriminazione e le pari opportunità sono la cosa più importante dell’Europa” a pagina 2 Giustizia, Berlusconi avanti tutta Via libera a “lodo Alfano” e “salva processi”. Di Pietro: “Così la dittatura è alle porte” Cleto Romantini [email protected] D Il piano per la rinascita del Po Wwf e Cirf hanno presentato un progetto per la riqualificazione ambientale del più grande fiume italiano 2 L’ oppio via libera per Berlusconi sulla giustizia. Nello stesso giorno in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano autorizza la presentazione alle Camere del contestato “lodo Alfano” (edizione “remixata” del già noto “lodo Schifani”), il disegno di legge in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato, l’aula di Montecitorio boccia le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni sul “pacchetto sicurezza”, che comprende l’altrettanto contestata norma cosidetta “blocca-processi”. Nessun cedimento da parte della maggioranza, che ha votato compatta con 302 voti contrari e 265 favorevoli, con una massiccia presenza ostaggio franco-colombiano Ingrid Betancourt ed altri tre ostaggi di nazionalità americana in mano ai guerriglieri delle Farc sono stati liberati. Lo hanno reso noto nella tarda serata di ieri le autorità colombiane. La notizia ha, comprensibilmente, fatto subito il giro del mondo. Ingrid Betancourt venne rapita dalle Farc il 23 febbraio del 2002. Quarantasei anni, figlia di un ex ambasciatore a Parigi, candidata alle presidenziali e giovane personaggio politico di spicco della politica sudamericana, senatrice celebre per le sue battaglie anticorruzione nel parlamento colombiano, la Betancourt fu sequestrata in un’imboscata a San Vicente del Caguan, ad appena tre mesi dalle elezioni in cui era candidata per il Partito Oxigeno Verde. Secondo il racconto dei testimoni delle ore precedenti il rapimento, Betancourt non volle in alcun modo ascoltare i consigli di chi tentava di non farla viaggiare attraverso quella zona insicura e controllata dai ribelli delle forze armate rivoluzionarie colombiane. La donna venne rapita tre giorni dopo la rottura del processo di pace con le Farc da parte dell’allora presidente, Andres del governo alla votazione. Tra le file dell’opposizione si distingue, ancora una volta, il leader dell’Italia dei Valori, mento del decreto per farsi i cavoli suoi”. Secondo l’ex pm il disegno di legge per la conversione del decreto sicurez- Intanto è bufera sulle parole del direttore di Micromega Paolo Flores D’Arcais, che ha definito “una vergogna” la lettera di Napolitano al Csm e rilancia per una manifestazione a piazza Navona l’8 luglio “contro le leggi-vergogna del governo Berlusconi”. Dure critiche dal Pd Antonio Di Pietro, che intervenendo sulle pregiudiziali ha attaccato frontalmente sia il provvedimento, sia Berlusconi, definito un “incallito furbacchione che utilizza lo stru- Ingrid Betancourt è libera! Pastrana. Al momento del sequestro, viaggiava con lei Clara Rojas, sua fidata collaboratrice, di cui non si hanno piu’ notizie. Sposata a un cittadino francese, molto amata a Parigi, dove ha studiato da giovane, tanto che la Francia ha sempre fatto della sua liberazione una battaglia quasi ‘di Statò, la Betancourt è madre di due figli, Melanie e Lorenzo, adolescenti quando fu rapita e ora entrambi maggiorenni, che stanno portando avanti delle personali campagne in Francia per promuovere la strada dell’“accordo umanitario”. “Aspettavamo questa notizia da anni”. La liberazione di Ingrid Betancourt è un evento straordinario per il quale gioiscono tutti i Verdi e coloro che hanno a cuore la democrazia e la libertà. Adesso Ingrid potrà tornare a portare il suo messaggio di pace e democrazia nel mondò. Lo ha dichiarato l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. za “ha in sé tutti i parametri per una dittatura alle porte”. Di Pietro, incontenibile nei confronti del “presidente del Consiglio che non c’è”, ha detto senza peli sulla lingua che Berlusconi “ha raggirato il presidente della Repubblica” facendo inserire la norma blocca-processi “da un suo dipendente” in un testo “con cui non c’entra niente”. Più cauto il Pd, quantomeno nello stile, che si limita ad annunciare la presentazione di 100 emendamenti. Altri 110 circa saranno presentati dal partito di Di Pietro, mentre l’Udc sta ancora esaminando i testi. L’esame nel merito del provvedimento, ora nelle commissioni Bilancio e Finanze, inizierà in aula martedì 15 luglio. Intanto divampa la polemica sulle parole del direttore di Micromega Paolo Flores D’Arcais, che in un’intervista al Riformista ha definito “una vergogna” la lettera che Napolitano ha inviato al Csm per invitare l’organo di autogoverno della magistratura a non dare giudizi di costituzionalità e a non interferire con il Parlamento. Contro le parole di Flores, che insieme al deputato del Pd Furio Colombo e il senatore dell’IdV Francesco “Pancho” Pardi è uno degli organizzatori di una manifestazione “contro le leggi-vergogna del governo Berlusconi” convocata a Roma in piazza Navona il prossimo 8 luglio, si sono schierati i maggiorenti del partito di Walter Veltroni, dal responsabile Organizzazione Andrea Orlando al deputato Giorgio Merlo. Lo stesso Furio Colombo ha precisato di “voler partecipare a qualcosa di politicamente serio e utile” e che “non sia contro Veltroni e Napolitano”, pena il ritiro dell’adesione alla manifestazione dell’8 luglio. Il direttore di Micromega però, che incassa le adesioni di Beppe Grillo e Umberto Eco, non molla di un millimetro, e in un video pubblicato sul sito della sua rivista sferra un duro attacco a Veltroni, accusato di “inciucio per omissione” dopo aver dichiarato di non partecipare alla manifestazione di piazza Navona “insieme ai soliti noti” e che il Pd “è un grande partito che non partecipa a manifestazioni a gratis”. Il lavoro che non c’è 3 Employment Outlook 2008 dell’Ocse: aumento tra le file dei disoccupati. Nel 2009 arriveremo a 35 milioni Maternità, quel desiderio tardivo Elida Sergi [email protected] Quando anche la maternità diventa un lusso concesso a poche. E arriva dopo i quarant’anni, perché prima si privilegia la carriera o si è alla ricerca di una stabilità economica che tarda ad arrivare. I dati diffusi ieri dall’Istat in una ricerca su “Natalità e fecondità” evidenziano che sono sempre di più le donne italiane che diventano madri in età adulta: raccontano le statistiche che nel 1995 erano 12.383, ma sono salite a 27.938 nel 2006. Mamme over 40 lo si diventa con una scelta meditata, dettata da una certa “saggezza” che proviene dall’età, nell’Italia del post calo demografico in cui le donne stanno lentamente tornando a fare figli. Ma questa maternità irrinunciabile e al tempo stesso posticipata, una contraddizione in termini in buona sostanza, si trasforma sempre più in una sfida biologica irta di ostacoli, che provoca più aspettative che risultati, una scelta ansiosa in cui i trionfi sono pochi e le sconfitte molte. Una corsa affannosa contro il tempo, un desiderio che in molti casi è alimentato dalla necessità di cementare rapporti di coppia che la frenesia quotidiana rende sempre più fragili. Ma tant’è: a snocciolare i dati pare che le mamme italiane over 40 generino una percentuale di bimbi pari al 5 per cento del totale delle nascite nazionali. E non a caso, forse, il primato in questo campo spetta a una regione come la Sardegna. Dove un lavoro stabile è difficile da trovare, e i cambiamenti di vista imposti alle giovani coppie sono spesso radicali. Ci si sposa, nell’isola, ma quanto ai figli il tempo per pensarci sembra non essere mai troppo. è questa la vera rivoluzione in atto nelle famiglie, che scardina uno dei principi basilari sui quali si fonda il matrimonio di stampo cristiano tanto caro alle nonne e alle mamme, cioé quello della procreazione come fine primario. I dati della ricerca condotta dall’Istat associano il fenomeno della maternità “tardiva” ad un altro che è totalmente figlio dei nostri tempi: sono sempre di più le gravidanze fuori dal matrimonio. I figli nati da coppie non sposate, stando alle statistiche, sarebbero raddoppiati nel giro di undici anni: erano l’8,1 per cento del totale nel 1995, sono diventanti il 16,7 nel 2006. Per dare consistenza alle percentuali, sono attualmente 93mila. Si tratta di una tendenza che altera i pregiudizi e capovolge solide caratteristiche regionali: accanto a zone che tradizionalmente hanno ospitato coppie che convivono (come l’Emilia Romagna e il Trentino) se ne aggiungono altre usualmente “tradizionaliste” come il Veneto, la Lombardia e le Marche. 2 giovedì 3 luglio 2008 SchedaturadeiRomsivaavanti.Comunque L’Unione europea non abbassa la guardia e avverte il Governo Berlusconi: “Seguiremo con attenzione il caso italiano” dalla prima N onostante il secco “no” dell’Unione Europea e il vespaio di polemiche che si è levato intorno alla decisione di Roberto Maroni di raccogliere le impronte digitali a tutti i cittadini rom, il ministro dell’Interno va avanti per la sua strada senza nessun ripensamento. L’identificazione, partita lo scorso 30 maggio, si concluderà il prossimo 15 ottobre con l’obiettivo di “censire per vedere chi c’è, chi ha diritto di restare. Chi questo diritto non lo ha sarà rimpatriato”, spiega Maroni che precisa: ”Riguarderà tutti i nomadi, non solo i rom, che vivono nei 700 campi abusivi”. La replica di Bruxelles non tarda ad arrivare: “Le persone sono uguali, la direttiva Ue dice chiaramente che non si possono fare differenze su base etniche”. Questo il commento del Commissario europeo agli Affari sociali, Vladimir Spidla, presentando a Bruxelles il rapporto sull’inclusione dei rom in Europa. “Non posso parlare del caso italiano – ha aggiunto - perché le mie conoscenze non sono abbastanza approfondite. Ma è chiaro che in Europa è impossibile dare ad alcuni cittadini, per motivi etnici, doveri diversi rispetto ad altri. L’eguaglianza è il valore primordiale, la non discriminazione e le pari opportunità sono la cosa più importante dell’Europa”. Precisando che il caso italiano sarà monitorato dall’Unione Europea: “Almeno in teoria trovo il problema (italiano, ndr) abbastanza grave, ma naturalmente non posso dire quale sarà la reazione della POLITICA De Petris a Boato: sulla partecipazione alla manifestazione dell’8 luglio c’è piena libertà di adesione “Leggiamo con stupore che Marco Boato a proposito della manifestazione dell’8 luglio parla a nome dei Verdi: vorremmo fargli notare che anche lui parla solo a titolo personale e non a nome del Partito. Da parte dell’Esecutivo non è stata presa alcuna decisione sulla manifestazione e tutti gli iscritti ed i militanti, com’è ovvio che sia, hanno la piena libertà di aderire o meno”. Lo dichiara dei Loredana De Petris presidente del Consiglio Federale dei Verdi che aggiunge: “L’Esecutivo arriva dimissionario per propria scelta al Congresso ma non è stato mai dimissionato visto che il Consiglio Federale ha respinto una mozione in tal senso con ben l’80% dei voti”. “Per rispetto del dibattito congressuale, lo stesso rispetto che è evidentemente mancato a Marco Boato che con un comunicato stampa impegna i Verdi, l’Esecutivo in carica non ha dato l’adesione alla manifestazione dell’8 luglio - ha concluso la De Petris -. Ciò non toglie che ogni verde possa decidere, liberamente, se partecipare o meno”. Ecopass Bonelli: è una presa in giro, pronta denuncia a Ue. La nuova Giunta sta smantellando tutte le politiche di tutela ambientale: le Ztl non vanno ridotte, ma ampliate “L’annuncio da parte della Giunta Alemanno di introdurre l’Ecopass è una presa in giro. Si stanno smantellando rigorosamente tutte le politiche di contrasto all’inquinamento e di riqualificazione ambientale e si vuole introdurre il concetto che chi paga può inquinare. Con l’Ecopass si consentirebbe a tutti i cittadini di entrare in città pagando un ticket di 2, 5 o 10 euro mentre con le Ztl l’accesso viene garantito solo ai residenti ed a poche altre categorie che ne hanno diritto e che comunque pagano”. Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi che spiega: “Ora è chiaro che per Alemanno la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini non sono priorità. Dopo il no allo smantellamento della sopraelevata della tangenziale di Roma, dopo lo stop ai due giorni di targhe alterne ed i continui tentativi di riduzione delle ZTL per interessi corporativi adesso è il turno dell’Ecopass e dell’introduzione del principio che chi paga può inquinare. Si tratta di decisioni superficiali ed irresponsabili che rischiano di aumentare il traffico cittadino, l’inquinamento da pm10 e di portare Roma all’ingorgo”. “Se il Campidoglio continuerà con questo disegno irresponsabile noi siamo pronti a denunciare il Comune di Roma alla Comunità Europea chiedendo l’apertura di un’infrazione - ha concluso Bonelli -. Le Ztl sono, infatti, strumenti indispensabili per la riduzione dell’inquinamento ed in particolare delle polveri sottili previste dalla normativa europea e che andrebbero ampliate. Ricordo ad Alemanno che la salute dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”. “Dopo i pesanti tagli ai bilanci del Ministero, inoltre, il governo Berlusconi vuole mettere mano anche al codice ambientale per riscriverlo sotto dettatura di chi vuole continuare ad inquinare come ha fatto negli scorsi decenni - prosegue l’esponente dei Verdi -. Si tratta di un atteggiamento gravissimo che non ha eguali in Europa”. “Per quanto riguarda il nucleare il ministro non sa di cosa parla: con il nucleare non ci saranno riduzioni ma le bollette degli italiani triplicheranno - ha concluso Bonelli -. Ogni centrale costa, nella migliore delle ipotesi, 5 miliardi di euro e i finanziamenti necessari per costruire le centrali di cui parla il governo graveranno tutti sulle tasche degli italiani”. Commissione. Seguiremo attentamente il caso concreto e non quello teorico”. Una dura condanna arriva, invece, da un gruppo di eurodeputati che attaccano il progetto del Governo italiano, proposta, che a loro dire, riporta alla mente periodi bui della storia europea. “è inconcepibile – dichiara il deputato liberale tedesco Alexander Navaro – che in uno Stato membro dell’Ue, i cui valori comuni includono la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali, un gruppo sociale specifico sia interessato da una misura di raccolta di impronte digitali. Ciò ci ricorda periodi bui della storia europea”, invitando, poi, il Governo di Roma a non procedere con “questo esercizio di razzismo e di schedatura etnica”. Altrettanto duro il commento dei socialisti Claudio Fava e Jan Marinus Wiersma: “Oggi non c’è posto per stru- messa in pratica, violerebbe gli standard internazionali sui diritti umani che vietano la discriminazione”. Secondo rispetto alla quale ci saremmo aspettati un chiaro e responsabile cambio di rotta da parte del Governo italiano; che Alexander Navaro: “è inconcepibile che in uno Stato membro dell’Ue, i cui valori comuni includono la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali, un gruppo sociale specifico sia interessato da una misura di raccolta di impronte digitali. Ciò ci ricorda periodi bui della storia europea” menti del genere nell’Unione Europea” visto che la misura “potrebbe portare alla ricomparsa di registri di popolazione basati sulla razza”. Contro il provvedimento è scesa in campo anche la sezione italiana di Amnesty International, che in una nota sottolinea come “la proposta è discriminatoria, sproporzionata e ingiustificata e, se l’organizzazione per i diritti umani “prevedere misure di controllo nei confronti di una specifica minoranza, sarebbe discriminatorio e costituirebbe un’ingiustificata restrizione alla vita privata”. Inoltre, conclude la nota, “le dichiarazioni del ministro Maroni contribuiscono a quell’escalation di insicurezza e di paura che abbiamo denunciato più volte e invece appare sordo rispetto ai continui richiami delle organizzazioni internazionali e cieco innanzi al rischio che il susseguirsi di dichiarazioni di questo tipo rendano più probabili gli attacchi xenofobi”. Tutto questo in attesa di capire, concretamente, a cosa serva tutto ciò e di come questo “censimento” possa incidere sulla sicurezza. Il piano per la rinascita del Po Wwf e Cirf hanno presentato un progetto per la riqualificazione ambientale del più grande fiume italiano Andrea Drudi [email protected] “L a rinascita del Po. Una proposta per il più grande fiume d´Italia” è il titolo del rapporto presentato dal Wwf e dal Centro italiano per la riqualificazione fluviale in occasione del IV Convegno internazionale sulla Riqualificazione fluviale, organizzato dallo stesso Cirf con la partecipazione tra gli altri di Fao e Unesco, che ha visto il coinvolgimento di centinaia di ricercatori, tecnici e amministratori pubblici da tutto il mondo. Il progetto parte dalla “rinaturazione” del fiume, riforestando le sponde, ripristinando le aree naturali di esondazione, rimuovendo canalizzazioni e strutture artificiali obsolete che ne hanno compromesso funzionalità ed equilibri, operazione fondamentale per ridurre il rischio idrogeologico e migliorare la qualità delle acque. E poi una gestione del fiume a livello di bacino, che superi e coordini gli interessi spesso contrastanti delle regioni o dei diversi usi dell´acqua, con l´obiettivo ben puntato sui vantaggi ambientali, economici e Il piano si basa sulla “rinaturazione” e sulla gestione del fiume a livello di bacino, che superi e coordini gli interessi spesso contrastanti delle regioni o dei diversi usi dell’acqua, con l´obiettivo puntato sui vantaggi ambientali, economici e sociali che derivano da un flusso più naturale sociali che derivano da un fiume più naturale. I dati sul Po e sulle sue criticità non mancano: degrado generale degli ambienti naturali, inquinamento delle acque, dissesto idrogeologico, diffusione di specie aliene pericolose soprattutto per la biodiversità locale, ingresso di acqua salata dal mare che in questi ultimi 4-5 anni ha superato i 25 chilometri e competizione sempre più frequente negli usi dell´acqua. Tra l’altro non manca nemmeno la buona volontà politica tradotta poi in finanziamenti, dato che il Comitato Interministeriale Programmazione Economica ha da poco stanziato 180 milioni di euro per il progetto strategico “Valle del fiume Po” con l´obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza, potenziare la rete ecologica, promuovere la fruizione culturale e ambientale del fiume. “L´evidenza dei processi di degrado ambientale e il ricorso a continui interventi di emergenza non sistematici - ha affermato Andrea Agapito Ludovici, responsabile Acqua del Wwf Italia - hanno reso improrogabile la necessità di uscire dalle logiche di intervento fin qui adottate e di orientare le politiche di gestione del bacino idrografico su scenari strategici di ampio respiro. Il progetto Valle del fiume Po è un´ottima opportunità che deve essere usata per affrontare in modo organico, integrato e partecipato le enormi criticità del nostro più grande fiume”. Sul corretto utilizzo dei fondi del progetto strategico “Valle del fiume Po” stanno nascendo dubbi da più parti visto che è stato rispolverato il progetto, di “bacinizzazione” del fiume attraverso la costruzione di opere artificiali come chiuse, dighe, traverse, massicciate, canalizzazioni a supporto della navigazione commerciale, progetto illustrato come “riqualificazione ambientale” ma in realtà avrebbe un impatto devastante sull´ecosistema del fiume. Secondo Andrea Goltara, direttore generale di Cirf, occorrerebbe “rafforzare il ruolo dell’Autorità di bacino, realizzare interventi in cui la riqualificazione ecologica sia orientata anche alla riduzione del rischio idrogeologico e sostenere lo sviluppo e le aspettative locali attraverso un percorso partecipato, sono elementi fondamentali affinché il progetto Valle del fiume Po diventi un grande piano per la riqualificazione ambientale e la valorizzazione sociale ed economica del più grande fiume italiano, anche in attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) e della Direttiva sul rischio alluvionale (2007/60/CE)”. Si tratterebbe di un vero e proprio ritorno alle origini per il Po, con una gestione a livello di bacino, che superi gli interessi spesso contrastanti delle regioni o dei diversi usi dell’acqua, con l’obiettivo creare di un fiume più naturale che potrebbe dare non pochi vantaggi ambientali, economici e sociali. giovedì 3 luglio 2008 SPIAGGE Redazione Qualità della balneazione, cambiano i parametri di valutazione Cambia l’approccio alla qualità della balneazione. Sarà pubblicata, oggi, in Gazzetta Ufficiale la nuova direttiva 7/2006/CE sulla gestione della qualità delle acque di balneazione, che abroga la direttiva 76/160/CE al fine di adeguarla agli sviluppi tecnico-scientifici, agli studi dell’Oms e alle nuove normative europee adottate nel settore delle acque. È quanto è stato comunicato ieri alla presentazione del Rapporto Acque di Balneazione 2008 presso il ministero della Salute. La nuova direttiva, recepita con dl nel Consiglio dei Ministri del 30 maggio, privilegia la gestione integrata della qualità delle acque per permettere azioni volte a prevenire l’esposizione dei bagnanti in acque inquinate non solo attraverso il monitoraggio, ma anche attraverso misure di gestione in grado di riconoscere e ridurre le cause di inquinamento. Al posto dei precedenti 19 parametri di valutazioni, la direttiva - evidenzia il materiale allegato al Rapporto Acque di Balneazione - individua solo due indicatori di contaminazione fecale di provata rilevanza sanitaria, che sono gli streptococchi fecali e l’escherichia coli. Le acque di balneazione verranno dunque classificate in quattro diverse classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Per quanto riguarda invece cianobatteri, macro-alghe, fitoplancton marino, residui bituminosi e altri materiali (vetro, plastica, gomma, rifiuti) qualora si individui un rischio per la salute, si dovranno adottare provvedimenti di gestione adeguati a prevenire l’esposizione inclusa l’informazione ai cittadini. Le acque di balneazione saranno inoltre individuate con un approccio integrato ambientale e secondo aree omogenee, escludendo le acque non adibite a balneazione e dunque aree portuali, foci di fiumi, aree militari e simili. Afrakà, ecco la nuova edizione Quest’anno la rassegna Afragola Estate propone 14 spettacoli che spaziano tra rock, blues, jazz e etno Lino Vairetti P arte la XIV edizione di Afrakà Rock Festival inserita nel più ampio cartellone di “Afragola Estate 2008” promossa e patrocinata dal Comune di Afragola. La kermesse vede da anni il proliferare di eventi musicali, culturali ed artistici di grande rilievo nazionale ed internazionale ospitando accanto ad artisti napoletani ed italiani come Eugenio Finardi, Enzo Gragnaniello, Teresa De Sio, Verdena, Sud Sound Sistem, Banco, Jenny Sorrenti, Vincenzo Zitello, Enzo Avitabile, Peppe Barra e tanti altri; artisti stranieri in esclusiva per il sud Italia, tra cui Animals, Spencer Davis Group, Noel Redding, Cousteau, Kelly Joe Phelps, Suzanne Vega, Odetta, The Wailers, John Wetton, Alvin Lee, Rachel Z, Tony Levin, Ritchie Blackmoore, Brian Auger, Peter Hammill, Carl Palmer e Keith Emerson, Procol Harum, Asia, Eliades Ochoa di Buena Vista Social Club, Tm Stevens & Shocka Zooloo e Twin Dragon. Artisti che hanno offerto performance di grande qualità nelle precedenti edizioni, riscuotendo sempre ampi consensi di critica e di pubblico. Quest’anno la rassegna Afragola Estate propone 14 spettacoli che spaziano tra il rock, il blues, il prog, il jazz, l’etno e la tradizione partenopea, offrendo anche uno spazio ai musicisti emergenti e le nuove tendenze giovanili. La rassegna è divisa in tre fasi: una prima fase in giugno con 4 concerti già effettuati per le festività di Sant’Antonio che ha visto artisti popolari quali: Sal Da Vinci, Francesco Merola, Antonio Ottaiano e un cultore della canzone classica napoletana come Carlo Missaglia. La seconda fase con Afrakà Rock Festival che propone 6 concerti tra il 9 e il 18 luglio e una terza fase dal 18 al 21 settembre con la rassegna “Afragola in…Musica” dedicata agli artisti locali sotto la direzione di Enzo Gambardella. Afragola Estate diventa una kermesse aperta ad un pubblico eterogeneo, offrendo, parallelamente alla parte più Il lavoro che non c’è Employment Outlook 2008 dell’Ocse: aumento tra le file dei disoccupati. Nel 2009 arriveremo a 35 milioni Rosanna Calabrò I [email protected] l problema della disoccupazione nell’area dei paesi Ocse sembrava negli ultimi anni essere sotto controllo. Si sa, per l’Italia occorre sempre fare un discorso a parte, ma secondo il rapporto presentato a Parigi, nel 2008 ci saranno in tutta l’area un milione di disoccupati in più. E nel 2009 saranno addirittura il doppio. Un dato inquietante, da tenere a mente, specie se si considera che le prospettive di crescita per il nostro Paese sono stimate attorno allo 0,5%. Nel 2009 ci saranno 35 milioni di disoccupati, con un tasso che supererà il 6%. Dopo piccoli segnali di miglioramento, - l’Italia aveva sempre mantenuto valori attorno all’1 per cento – oggi si registra appena lo 0,7%, di crescita e nel 2009 ancora meno della media degli altri Paesi, raggiungendo a fatica lo 0,4%. Regno Unito, Messico e Portogallo sono gli unici Paesi che non rientrano in questo trend negativo. A pagare il prezzo più alto saranno gli Stati Uniti – si stima che nel 2009 i disoccupati saranno 9,5 milioni – ed in Europa toccherà a noi pagare il prezzo più alto. La disoccupazione in Italia tornerà infatti a salire, toccando il 6,5% nel 2009. Le paghe continueranno a cresce- 3 re sempre troppo poco rispetto all’inflazione, giorno dopo giorno più incidente sui consumi e la vita quotidiana dei cittadini. Permangono discriminazioni di gruppo: essere donne, giovani, lavoratori “maturi” o appartenenti a minoranze etniche influisce pesantemente, sia all’ingresso nel mondo del lavoro che nei percorsi di carriera. Ben un 20% in meno di possibilità di assunzione, rispetto ai colleghi uomini, per le donne di venire assunte, e 17% in meno sulla busta paga. Non va meglio agli appartenenti a gruppi e minoranze etniche, pagati un decimo meno degli altri. Quanto all’occupazione femminile, nella fascia d’età considerata più attiva (25-59 annni), l’Italia si posiziona agli ultimi posti, poco prima di Messico, Turchia e Grecia, con un 59,6% (dato che si aggrava nel caso di chi vive al sud, o di chi possiede solo il diploma). L’analisi realizzata e contenuta nel rapporto Ocse “suggerisce che persistenti pratiche discriminatorie nel mercato del lavoro sono un fattore chiave alla base di queste disparità”. Si lavora tanto in Italia, contrariamente ai luoghi comuni (secondo il rapporto, trenta ore di più della media dei paesi Ocse), e si guadagna di meno, dati al di sotto della media Ocse, e dati inferiori anche a livello europeo (31.995 dollari in Italia contro la media europea di 37.156 dollari). Toccherebbe al governo pensare a provvedimenti mirati, come anche l’Ocse auspica, per limitare i danni e trovare soluzioni che abbiano ripercussioni di ampio respiro sull’occupazione. Ma questa è un’altra storia. Prospettive desolanti secondo il rapporto presentato a Parigi sull’occupazione mondiale. In Italia la crescita prevista per il 2008 sarà solo dello 0,5. Essere donne, giovani o appartenenti a minoranze etniche continua ad essere un aggravante per chi cerca lavoro tematica e di settore programmata in Afrakà Rock Festival, alcuni concerti che spaziano tra i gusti musicali di più livelli di età e di target sociale e popolare. Un’ estate di spettacoli, quindi, da vivere con uno spirito sia culturale che ludico, attraverso una programmazione creata per un pubblico locale e per i più attenti e appassionati cultori di musica di qualità, che da sempre seguono gli appuntamenti della rassegna venendo da più parti della regione e del sud Italia. Ospiti esclusivi internazionali di Afrakà Rock Festival saranno: Bettye LaVette, Frank Gambale, The Platters, Eric Martin, Richie Kotzen e David Jackson. A questi si aggiungono artisti italiani e napoletani di grande spessore artistico quali: Eugenio Bennato, Le Orme, I Delirium e gli Osanna, oltre ai più giovani Presence, Ciccio Merolla e Terra Sonora. Tutti impegnati a presentare le nuove produzioni musicali. La kermesse vede da anni l’insieme di eventi musicali, culturali ed artistici di grande rilievo nazionale ed internazionale, grazie a tanti artisti napoletani ed italiani come Eugenio Finardi, Enzo Gragnaniello, Teresa De Sio, Verdena, Sud Sound Sistem, Banco, Vincenzo Zitello, Enzo Avitabile… APPUNTAMENTI VERDI Redazione Villavallelonga (Aq) 5 luglio 2008 ore 17,30 - Sala Polivalente Pipistrelli, guardiani della notte. Orgoglio e pregiudizio Convegno di studi sui pipistrelli Info: http://www.parcoabruzzo.it Ferentino (FR) 8 luglio 2008 - ore 9.00 Terme di Pompeo via Casilina, km 76 Giornata studio ed approfondimento sul recupero dei rifiuti Il seminario è a numero chiuso, la quota di partecipazione è di 200 euro + IVA Info; [email protected] Roma 10 luglio 2008 ore 9.30 Città dell’Altraeconomia (Sala Conferenze) Largo Dino Frisullo, ex mattatoio Testaccio Presentazione linee guida per la valorizzazione e realizzazione della filiera biologica nelle aree protette Workshop conclusivo del progetto “Bioeccellenze nei parchi nazionali italiani” realizzato da AIAB (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) per conto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con Federparchi, INEA, Legambiente, LIPU, WWF. Info: [email protected] tel. 0645437485 Pisa 10 luglio 2008 Tenuta di San Rossore Contro ogni razzismo. Capire le differenze, valorizzare le diversità Ottava edizione del Meeting di San Rossore L’iniziativa sarà dedicata all’approfondimento del tema del razzismo, delle sue declinazioni storiche e delle sue manifestazioni contemporanee. Sono inoltre previsti alcuni eventi collaterali nel Parco, durante il Meeting, e nella città di Pisa, con musica, cinema e teatro, le sere del 9 e 10 luglio. Il tema di quest’anno assume un rilievo particolare e offre spunti di attenta riflessione, dato che proprio nella Tenuta di San Rossore vennero promulgate nel 1938, esattamente settant’anni fa, le leggi razziali. Info: [email protected] Ogilvy&Mather Per la salute e la dignità, prendi posizione. Dentro i problemi, dentro le comunità, dentro la realtà africana in rapido cambiamento. Questo, da 50 anni, è il modo di operare di AMREF: uomini e donne africani impegnati a costruire salute e dignità per i popoli più svantaggiati del continente. 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