Giustizia, Berlusconi avanti tutta

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Giustizia, Berlusconi avanti tutta
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi
Anno IV - n.96  giovedì 3 luglio 2008
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8
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L’Ue contro le impronte digitali
Ancora polemiche sul provvedimento anti-rom. Maroni replica: ”Non si tratta di schedatura”
Marco Montanari
[email protected]
 Vladimir Spidla:
“In Europa è
impossibile dare ad
alcuni cittadini, per
motivi etnici, doveri
diversi rispetto ad
altri. L’eguaglianza
è il valore
primordiale, la non
discriminazione e
le pari opportunità
sono la cosa
più importante
dell’Europa”
 a pagina 2 
Giustizia, Berlusconi avanti tutta
Via libera a “lodo Alfano” e “salva processi”. Di Pietro: “Così la dittatura è alle porte”
Cleto Romantini
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D
Il piano per
la rinascita
del Po
Wwf e Cirf
hanno presentato
un progetto per
la riqualificazione
ambientale del
più grande fiume
italiano
2
L’
oppio via libera per
Berlusconi sulla giustizia. Nello stesso
giorno in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano autorizza la presentazione alle Camere del contestato “lodo Alfano” (edizione
“remixata” del già noto “lodo
Schifani”), il disegno di legge
in materia di processi penali
nei confronti delle alte cariche
dello Stato, l’aula di Montecitorio boccia le pregiudiziali
di costituzionalità presentate
dalle opposizioni sul “pacchetto sicurezza”, che comprende l’altrettanto contestata
norma cosidetta “blocca-processi”. Nessun cedimento da
parte della maggioranza, che
ha votato compatta con 302
voti contrari e 265 favorevoli,
con una massiccia presenza
ostaggio franco-colombiano Ingrid
Betancourt ed altri tre ostaggi di
nazionalità americana in mano ai
guerriglieri delle Farc sono stati liberati.
Lo hanno reso noto nella tarda serata di
ieri le autorità colombiane. La notizia ha,
comprensibilmente, fatto subito il giro del
mondo. Ingrid Betancourt venne rapita
dalle Farc il 23 febbraio del 2002. Quarantasei anni, figlia di un ex ambasciatore a Parigi, candidata alle presidenziali e giovane
personaggio politico di spicco della politica
sudamericana, senatrice celebre per le sue
battaglie anticorruzione nel parlamento
colombiano, la Betancourt fu sequestrata
in un’imboscata a San Vicente del Caguan,
ad appena tre mesi dalle elezioni in cui era
candidata per il Partito Oxigeno Verde.
Secondo il racconto dei testimoni delle ore
precedenti il rapimento, Betancourt non
volle in alcun modo ascoltare i consigli di
chi tentava di non farla viaggiare attraverso
quella zona insicura e controllata dai ribelli
delle forze armate rivoluzionarie colombiane. La donna venne rapita tre giorni
dopo la rottura del processo di pace con le
Farc da parte dell’allora presidente, Andres
del governo alla votazione.
Tra le file dell’opposizione si
distingue, ancora una volta,
il leader dell’Italia dei Valori,
mento del decreto per farsi i
cavoli suoi”. Secondo l’ex pm
il disegno di legge per la conversione del decreto sicurez-
Intanto è bufera sulle parole del
direttore di Micromega Paolo
Flores D’Arcais, che ha definito “una
vergogna” la lettera di Napolitano al
Csm e rilancia per una manifestazione
a piazza Navona l’8 luglio “contro
le leggi-vergogna del governo
Berlusconi”. Dure critiche dal Pd
Antonio Di Pietro, che intervenendo sulle pregiudiziali ha
attaccato frontalmente sia il
provvedimento, sia Berlusconi, definito un “incallito furbacchione che utilizza lo stru-
Ingrid Betancourt
è libera!
Pastrana. Al momento del sequestro, viaggiava con lei Clara Rojas, sua fidata collaboratrice, di cui non si hanno piu’ notizie.
Sposata a un cittadino francese, molto
amata a Parigi, dove ha studiato da giovane,
tanto che la Francia ha sempre fatto della
sua liberazione una battaglia quasi ‘di Statò,
la Betancourt è madre di due figli, Melanie
e Lorenzo, adolescenti quando fu rapita
e ora entrambi maggiorenni, che stanno
portando avanti delle personali campagne in Francia per promuovere la strada
dell’“accordo umanitario”. “Aspettavamo
questa notizia da anni”. La liberazione di
Ingrid Betancourt è un evento straordinario per il quale gioiscono tutti i Verdi e coloro che hanno a cuore la democrazia e la
libertà. Adesso Ingrid potrà tornare a portare il suo messaggio di pace e democrazia
nel mondò. Lo ha dichiarato l’ex ministro
dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. 
za “ha in sé tutti i parametri
per una dittatura alle porte”.
Di Pietro, incontenibile nei
confronti del “presidente del
Consiglio che non c’è”, ha
detto senza peli sulla lingua
che Berlusconi “ha raggirato
il presidente della Repubblica” facendo inserire la norma
blocca-processi “da un suo dipendente” in un testo “con cui
non c’entra niente”. Più cauto
il Pd, quantomeno nello stile,
che si limita ad annunciare la
presentazione di 100 emendamenti. Altri 110 circa saranno
presentati dal partito di Di
Pietro, mentre l’Udc sta ancora esaminando i testi. L’esame
nel merito del provvedimento, ora nelle commissioni Bilancio e Finanze, inizierà in
aula martedì 15 luglio.
Intanto divampa la polemica sulle parole del direttore
di Micromega Paolo Flores
D’Arcais, che in un’intervista al Riformista ha definito
“una vergogna” la lettera che
Napolitano ha inviato al Csm
per invitare l’organo di autogoverno della magistratura a
non dare giudizi di costituzionalità e a non interferire
con il Parlamento. Contro le
parole di Flores, che insieme
al deputato del Pd Furio Colombo e il senatore dell’IdV
Francesco “Pancho” Pardi è
uno degli organizzatori di una
manifestazione “contro le leggi-vergogna del governo Berlusconi” convocata a Roma in
piazza Navona il prossimo 8
luglio, si sono schierati i maggiorenti del partito di Walter
Veltroni, dal responsabile Organizzazione Andrea Orlando al deputato Giorgio Merlo.
Lo stesso Furio Colombo ha
precisato di “voler partecipare a qualcosa di politicamente
serio e utile” e che “non sia
contro Veltroni e Napolitano”,
pena il ritiro dell’adesione alla
manifestazione dell’8 luglio. Il
direttore di Micromega però,
che incassa le adesioni di Beppe Grillo e Umberto Eco, non
molla di un millimetro, e in
un video pubblicato sul sito
della sua rivista sferra un duro
attacco a Veltroni, accusato di
“inciucio per omissione” dopo
aver dichiarato di non partecipare alla manifestazione di
piazza Navona “insieme ai soliti noti” e che il Pd “è un grande partito che non partecipa a
manifestazioni a gratis”. 
Il lavoro che non c’è
3
Employment Outlook 2008
dell’Ocse: aumento tra le file
dei disoccupati. Nel 2009
arriveremo a 35 milioni
Maternità,
quel desiderio
tardivo
Elida Sergi
[email protected]
Quando anche la maternità
diventa un lusso concesso a
poche. E arriva dopo i quarant’anni, perché prima si
privilegia la carriera o si è
alla ricerca di una stabilità economica che tarda ad
arrivare. I dati diffusi ieri
dall’Istat in una ricerca su
“Natalità e fecondità” evidenziano che sono sempre
di più le donne italiane che
diventano madri in età adulta: raccontano le statistiche
che nel 1995 erano 12.383,
ma sono salite a 27.938 nel
2006. Mamme over 40 lo si
diventa con una scelta meditata, dettata da una certa
“saggezza” che proviene
dall’età, nell’Italia del post
calo demografico in cui le
donne stanno lentamente
tornando a fare figli. Ma
questa maternità irrinunciabile e al tempo stesso posticipata, una contraddizione
in termini in buona sostanza, si trasforma sempre più
in una sfida biologica irta
di ostacoli, che provoca più
aspettative che risultati, una
scelta ansiosa in cui i trionfi sono pochi e le sconfitte
molte. Una corsa affannosa
contro il tempo, un desiderio
che in molti casi è alimentato dalla necessità di cementare rapporti di coppia che
la frenesia quotidiana rende
sempre più fragili. Ma tant’è:
a snocciolare i dati pare che
le mamme italiane over 40
generino una percentuale
di bimbi pari al 5 per cento
del totale delle nascite nazionali. E non a caso, forse,
il primato in questo campo
spetta a una regione come
la Sardegna. Dove un lavoro
stabile è difficile da trovare, e i cambiamenti di vista
imposti alle giovani coppie
sono spesso radicali. Ci si
sposa, nell’isola, ma quanto
ai figli il tempo per pensarci
sembra non essere mai troppo. è questa la vera rivoluzione in atto nelle famiglie,
che scardina uno dei principi basilari sui quali si fonda
il matrimonio di stampo cristiano tanto caro alle nonne
e alle mamme, cioé quello
della procreazione come
fine primario. I dati della
ricerca condotta dall’Istat
associano il fenomeno della
maternità “tardiva” ad un
altro che è totalmente figlio dei nostri tempi: sono
sempre di più le gravidanze
fuori dal matrimonio. I figli
nati da coppie non sposate,
stando alle statistiche, sarebbero raddoppiati nel giro di
undici anni: erano l’8,1 per
cento del totale nel 1995,
sono diventanti il 16,7 nel
2006. Per dare consistenza
alle percentuali, sono attualmente 93mila. Si tratta
di una tendenza che altera i
pregiudizi e capovolge solide caratteristiche regionali:
accanto a zone che tradizionalmente hanno ospitato
coppie che convivono (come
l’Emilia Romagna e il Trentino) se ne aggiungono altre
usualmente “tradizionaliste”
come il Veneto, la Lombardia e le Marche.
2
giovedì 3 luglio 2008
SchedaturadeiRomsivaavanti.Comunque
L’Unione europea non abbassa la guardia e avverte il Governo Berlusconi: “Seguiremo con attenzione il caso italiano”
dalla prima
N
onostante il secco
“no” dell’Unione Europea e il vespaio
di polemiche che si è levato
intorno alla decisione di Roberto Maroni di raccogliere le
impronte digitali a tutti i cittadini rom, il ministro dell’Interno va avanti per la sua strada senza nessun ripensamento. L’identificazione, partita lo
scorso 30 maggio, si concluderà il prossimo 15 ottobre
con l’obiettivo di “censire per
vedere chi c’è, chi ha diritto
di restare. Chi questo diritto
non lo ha sarà rimpatriato”,
spiega Maroni che precisa:
”Riguarderà tutti i nomadi,
non solo i rom, che vivono
nei 700 campi abusivi”.
La replica di Bruxelles non
tarda ad arrivare: “Le persone sono uguali, la direttiva
Ue dice chiaramente che non
si possono fare differenze
su base etniche”. Questo il
commento del Commissario
europeo agli Affari sociali,
Vladimir Spidla, presentando a Bruxelles il rapporto
sull’inclusione dei rom in
Europa. “Non posso parlare del caso italiano – ha aggiunto - perché le mie conoscenze non sono abbastanza
approfondite. Ma è chiaro
che in Europa è impossibile
dare ad alcuni cittadini, per
motivi etnici, doveri diversi
rispetto ad altri. L’eguaglianza è il valore primordiale, la
non discriminazione e le pari
opportunità sono la cosa più
importante dell’Europa”. Precisando che il caso italiano
sarà monitorato dall’Unione
Europea: “Almeno in teoria
trovo il problema (italiano,
ndr) abbastanza grave, ma
naturalmente non posso dire
quale sarà la reazione della
POLITICA
De Petris a Boato: sulla partecipazione
alla manifestazione dell’8 luglio c’è
piena libertà di adesione
“Leggiamo con stupore che Marco Boato a proposito della
manifestazione dell’8 luglio parla a nome dei Verdi: vorremmo
fargli notare che anche lui parla solo a titolo personale e non a
nome del Partito. Da parte dell’Esecutivo non è stata presa alcuna decisione sulla manifestazione e tutti gli iscritti ed i militanti,
com’è ovvio che sia, hanno la piena libertà di aderire o meno”.
Lo dichiara dei Loredana De Petris presidente del Consiglio Federale dei Verdi che aggiunge: “L’Esecutivo arriva dimissionario
per propria scelta al Congresso ma non è stato mai dimissionato visto che il Consiglio Federale ha respinto una mozione
in tal senso con ben l’80% dei voti”. “Per rispetto del dibattito
congressuale, lo stesso rispetto che è evidentemente mancato a
Marco Boato che con un comunicato stampa impegna i Verdi,
l’Esecutivo in carica non ha dato l’adesione alla manifestazione
dell’8 luglio - ha concluso la De Petris -. Ciò non toglie che ogni
verde possa decidere, liberamente, se partecipare o meno”.
Ecopass Bonelli: è una presa in giro, pronta denuncia
a Ue. La nuova Giunta sta smantellando tutte
le politiche di tutela ambientale:
le Ztl non vanno ridotte, ma ampliate
“L’annuncio da parte della Giunta Alemanno di introdurre
l’Ecopass è una presa in giro. Si stanno smantellando rigorosamente tutte le politiche di contrasto all’inquinamento e di riqualificazione ambientale e si vuole introdurre il concetto che
chi paga può inquinare. Con l’Ecopass si consentirebbe a tutti
i cittadini di entrare in città pagando un ticket di 2, 5 o 10 euro
mentre con le Ztl l’accesso viene garantito solo ai residenti ed
a poche altre categorie che ne hanno diritto e che comunque
pagano”. Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi che spiega: “Ora
è chiaro che per Alemanno la tutela dell’ambiente e della salute
dei cittadini non sono priorità. Dopo il no allo smantellamento della sopraelevata della tangenziale di Roma, dopo lo stop ai
due giorni di targhe alterne ed i continui tentativi di riduzione
delle ZTL per interessi corporativi adesso è il turno dell’Ecopass
e dell’introduzione del principio che chi paga può inquinare. Si
tratta di decisioni superficiali ed irresponsabili che rischiano
di aumentare il traffico cittadino, l’inquinamento da pm10 e di
portare Roma all’ingorgo”. “Se il Campidoglio continuerà con
questo disegno irresponsabile noi siamo pronti a denunciare il
Comune di Roma alla Comunità Europea chiedendo l’apertura
di un’infrazione - ha concluso Bonelli -. Le Ztl sono, infatti, strumenti indispensabili per la riduzione dell’inquinamento ed in
particolare delle polveri sottili previste dalla normativa europea
e che andrebbero ampliate. Ricordo ad Alemanno che la salute
dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”. “Dopo i pesanti tagli ai bilanci del Ministero, inoltre, il governo Berlusconi vuole
mettere mano anche al codice ambientale per riscriverlo sotto
dettatura di chi vuole continuare ad inquinare come ha fatto negli scorsi decenni - prosegue l’esponente dei Verdi -. Si tratta di
un atteggiamento gravissimo che non ha eguali in Europa”. “Per
quanto riguarda il nucleare il ministro non sa di cosa parla: con
il nucleare non ci saranno riduzioni ma le bollette degli italiani
triplicheranno - ha concluso Bonelli -. Ogni centrale costa, nella
migliore delle ipotesi, 5 miliardi di euro e i finanziamenti necessari per costruire le centrali di cui parla il governo graveranno
tutti sulle tasche degli italiani”.
Commissione. Seguiremo attentamente il caso concreto e
non quello teorico”.
Una dura condanna arriva,
invece, da un gruppo di eurodeputati che attaccano il
progetto del Governo italiano, proposta, che a loro dire,
riporta alla mente periodi bui
della storia europea. “è inconcepibile – dichiara il deputato liberale tedesco Alexander Navaro – che in uno
Stato membro dell’Ue, i cui
valori comuni includono la
democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà
fondamentali, un gruppo sociale specifico sia interessato
da una misura di raccolta di
impronte digitali. Ciò ci ricorda periodi bui della storia
europea”, invitando, poi, il
Governo di Roma a non procedere con “questo esercizio
di razzismo e di schedatura
etnica”.
Altrettanto duro il commento dei socialisti Claudio Fava
e Jan Marinus Wiersma:
“Oggi non c’è posto per stru-
messa in pratica, violerebbe
gli standard internazionali
sui diritti umani che vietano
la discriminazione”. Secondo
rispetto alla quale ci saremmo
aspettati un chiaro e responsabile cambio di rotta da parte del Governo italiano; che
Alexander Navaro: “è inconcepibile che in uno Stato
membro dell’Ue, i cui valori comuni includono la
democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà
fondamentali, un gruppo sociale specifico sia interessato
da una misura di raccolta di impronte digitali.
Ciò ci ricorda periodi bui della storia europea”
menti del genere nell’Unione
Europea” visto che la misura
“potrebbe portare alla ricomparsa di registri di popolazione basati sulla razza”.
Contro il provvedimento è
scesa in campo anche la sezione italiana di Amnesty
International, che in una nota
sottolinea come “la proposta
è discriminatoria, sproporzionata e ingiustificata e, se
l’organizzazione per i diritti
umani “prevedere misure di
controllo nei confronti di una
specifica minoranza, sarebbe
discriminatorio e costituirebbe un’ingiustificata restrizione
alla vita privata”. Inoltre, conclude la nota, “le dichiarazioni
del ministro Maroni contribuiscono a quell’escalation di
insicurezza e di paura che abbiamo denunciato più volte e
invece appare sordo rispetto
ai continui richiami delle organizzazioni internazionali e
cieco innanzi al rischio che il
susseguirsi di dichiarazioni di
questo tipo rendano più probabili gli attacchi xenofobi”.
Tutto questo in attesa di capire, concretamente, a cosa serva tutto ciò e di come questo
“censimento” possa incidere
sulla sicurezza. 
Il piano per la rinascita del Po
Wwf e Cirf hanno presentato un progetto per la riqualificazione ambientale del più grande fiume italiano
Andrea Drudi
[email protected]
“L
a rinascita del Po. Una
proposta per il più grande fiume d´Italia” è il
titolo del rapporto presentato dal
Wwf e dal Centro italiano per la
riqualificazione fluviale in occasione del IV Convegno internazionale
sulla Riqualificazione fluviale, organizzato dallo stesso Cirf con la
partecipazione tra gli altri di Fao
e Unesco, che ha visto il coinvolgimento di centinaia di ricercatori,
tecnici e amministratori pubblici
da tutto il mondo.
Il progetto parte dalla “rinaturazione” del fiume, riforestando le
sponde, ripristinando le aree naturali di esondazione, rimuovendo
canalizzazioni e strutture artificiali obsolete che ne hanno compromesso funzionalità ed equilibri, operazione fondamentale per
ridurre il rischio idrogeologico e
migliorare la qualità delle acque. E
poi una gestione del fiume a livello
di bacino, che superi e coordini gli
interessi spesso contrastanti delle
regioni o dei diversi usi dell´acqua,
con l´obiettivo ben puntato sui
vantaggi ambientali, economici e
Il piano si basa sulla
“rinaturazione” e sulla
gestione del fiume
a livello di bacino,
che superi e coordini
gli interessi spesso
contrastanti delle
regioni o dei diversi
usi dell’acqua, con
l´obiettivo puntato sui
vantaggi ambientali,
economici e sociali che
derivano da un flusso
più naturale
sociali che derivano da un fiume
più naturale.
I dati sul Po e sulle sue criticità non
mancano: degrado generale degli
ambienti naturali, inquinamento
delle acque, dissesto idrogeologico, diffusione di specie aliene pericolose soprattutto per la biodiversità locale, ingresso di acqua salata
dal mare che in questi ultimi 4-5
anni ha superato i 25 chilometri e
competizione sempre più frequente negli usi dell´acqua. Tra l’altro
non manca nemmeno la buona
volontà politica tradotta poi in finanziamenti, dato che il Comitato
Interministeriale Programmazione
Economica ha da poco stanziato
180 milioni di euro per il progetto
strategico “Valle del fiume Po” con
l´obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza, potenziare la
rete ecologica, promuovere la fruizione culturale e ambientale del
fiume.
“L´evidenza dei processi di degrado ambientale e il ricorso a continui interventi di emergenza non
sistematici - ha affermato Andrea
Agapito Ludovici, responsabile Acqua del Wwf Italia - hanno
reso improrogabile la necessità di
uscire dalle logiche di intervento fin qui adottate e di orientare
le politiche di gestione del bacino
idrografico su scenari strategici di
ampio respiro. Il progetto Valle del
fiume Po è un´ottima opportunità
che deve essere usata per affrontare in modo organico, integrato e
partecipato le enormi criticità del
nostro più grande fiume”.
Sul corretto utilizzo dei fondi del
progetto strategico “Valle del fiume Po” stanno nascendo dubbi
da più parti visto che è stato rispolverato il progetto, di “bacinizzazione” del fiume attraverso
la costruzione di opere artificiali
come chiuse, dighe, traverse, massicciate, canalizzazioni a supporto
della navigazione commerciale,
progetto illustrato come “riqualificazione ambientale” ma in realtà avrebbe un impatto devastante
sull´ecosistema del fiume.
Secondo Andrea Goltara, direttore generale di Cirf, occorrerebbe
“rafforzare il ruolo dell’Autorità
di bacino, realizzare interventi in
cui la riqualificazione ecologica sia
orientata anche alla riduzione del
rischio idrogeologico e sostenere
lo sviluppo e le aspettative locali
attraverso un percorso partecipato, sono elementi fondamentali
affinché il progetto Valle del fiume
Po diventi un grande piano per la
riqualificazione ambientale e la
valorizzazione sociale ed economica del più grande fiume italiano,
anche in attuazione della Direttiva
Quadro sulle Acque (2000/60/CE)
e della Direttiva sul rischio alluvionale (2007/60/CE)”.
Si tratterebbe di un vero e proprio
ritorno alle origini per il Po, con
una gestione a livello di bacino, che
superi gli interessi spesso contrastanti delle regioni o dei diversi usi
dell’acqua, con l’obiettivo creare di
un fiume più naturale che potrebbe
dare non pochi vantaggi ambientali, economici e sociali. 
giovedì 3 luglio 2008
SPIAGGE
Redazione
Qualità della balneazione,
cambiano i parametri
di valutazione
Cambia l’approccio alla qualità della balneazione. Sarà pubblicata, oggi, in Gazzetta Ufficiale la
nuova direttiva 7/2006/CE sulla gestione della
qualità delle acque di balneazione, che abroga la
direttiva 76/160/CE al fine di adeguarla agli sviluppi tecnico-scientifici, agli studi dell’Oms e alle
nuove normative europee adottate nel settore
delle acque. È quanto è stato comunicato ieri alla
presentazione del Rapporto Acque di Balneazione 2008 presso il ministero della Salute.
La nuova direttiva, recepita con dl nel Consiglio
dei Ministri del 30 maggio, privilegia la gestione
integrata della qualità delle acque per permettere
azioni volte a prevenire l’esposizione dei bagnanti
in acque inquinate non solo attraverso il monitoraggio, ma anche attraverso misure di gestione in
grado di riconoscere e ridurre le cause di inquinamento. Al posto dei precedenti 19 parametri
di valutazioni, la direttiva - evidenzia il materiale
allegato al Rapporto Acque di Balneazione - individua solo due indicatori di contaminazione
fecale di provata rilevanza sanitaria, che sono gli
streptococchi fecali e l’escherichia coli.
Le acque di balneazione verranno dunque classificate in quattro diverse classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Per quanto
riguarda invece cianobatteri, macro-alghe, fitoplancton marino, residui bituminosi e altri materiali (vetro, plastica, gomma, rifiuti) qualora
si individui un rischio per la salute, si dovranno
adottare provvedimenti di gestione adeguati a
prevenire l’esposizione inclusa l’informazione ai
cittadini. Le acque di balneazione saranno inoltre individuate con un approccio integrato ambientale e secondo aree omogenee, escludendo le
acque non adibite a balneazione e dunque aree
portuali, foci di fiumi, aree militari e simili.
Afrakà, ecco la nuova edizione
Quest’anno la rassegna Afragola Estate propone 14 spettacoli che spaziano tra rock, blues, jazz e etno
Lino Vairetti
P
arte la XIV edizione
di Afrakà Rock Festival inserita nel più
ampio cartellone di “Afragola Estate 2008” promossa
e patrocinata dal Comune
di Afragola. La kermesse
vede da anni il proliferare
di eventi musicali, culturali
ed artistici di grande rilievo
nazionale ed internazionale
ospitando accanto ad artisti
napoletani ed italiani come
Eugenio Finardi, Enzo Gragnaniello, Teresa De Sio,
Verdena, Sud Sound Sistem,
Banco, Jenny Sorrenti, Vincenzo Zitello, Enzo Avitabile, Peppe Barra e tanti altri;
artisti stranieri in esclusiva
per il sud Italia, tra cui Animals, Spencer Davis Group,
Noel Redding, Cousteau,
Kelly Joe Phelps, Suzanne
Vega, Odetta, The Wailers, John Wetton, Alvin
Lee, Rachel Z, Tony Levin,
Ritchie Blackmoore, Brian
Auger, Peter Hammill, Carl
Palmer e Keith Emerson,
Procol Harum, Asia, Eliades Ochoa di Buena Vista
Social Club, Tm Stevens &
Shocka Zooloo e Twin Dragon. Artisti che hanno offerto performance di grande qualità nelle precedenti
edizioni, riscuotendo sempre ampi consensi di critica
e di pubblico. Quest’anno
la rassegna Afragola Estate propone 14 spettacoli
che spaziano tra il rock, il
blues, il prog, il jazz, l’etno
e la tradizione partenopea,
offrendo anche uno spazio
ai musicisti emergenti e le
nuove tendenze giovanili. La rassegna è divisa in
tre fasi: una prima fase in
giugno con 4 concerti già
effettuati per le festività di
Sant’Antonio che ha visto
artisti popolari quali: Sal
Da Vinci, Francesco Merola, Antonio Ottaiano e un
cultore della canzone classica napoletana come Carlo
Missaglia. La seconda fase
con Afrakà Rock Festival
che propone 6 concerti tra
il 9 e il 18 luglio e una terza
fase dal 18 al 21 settembre
con la rassegna “Afragola
in…Musica” dedicata agli
artisti locali sotto la direzione di Enzo Gambardella.
Afragola Estate diventa una
kermesse aperta ad un pubblico eterogeneo, offrendo,
parallelamente alla parte più
Il lavoro che non c’è
Employment Outlook 2008 dell’Ocse: aumento tra le file dei disoccupati. Nel 2009 arriveremo a 35 milioni
Rosanna Calabrò
I
[email protected]
l problema della disoccupazione nell’area dei paesi Ocse
sembrava negli ultimi anni
essere sotto controllo. Si sa, per
l’Italia occorre sempre fare un discorso a parte, ma secondo il rapporto presentato a Parigi, nel 2008
ci saranno in tutta l’area un milione di disoccupati in più. E nel 2009
saranno addirittura il doppio. Un
dato inquietante, da tenere a mente, specie se si considera che le prospettive di crescita per il nostro Paese sono stimate attorno allo 0,5%.
Nel 2009 ci saranno 35 milioni di
disoccupati, con un tasso che supererà il 6%.
Dopo piccoli segnali di miglioramento, - l’Italia aveva sempre
mantenuto valori attorno all’1 per
cento – oggi si registra appena lo
0,7%, di crescita e nel 2009 ancora
meno della media degli altri Paesi,
raggiungendo a fatica lo 0,4%.
Regno Unito, Messico e Portogallo
sono gli unici Paesi che non rientrano in questo trend negativo.
A pagare il prezzo più alto saranno gli Stati Uniti – si stima che nel
2009 i disoccupati saranno 9,5 milioni – ed in Europa toccherà a noi
pagare il prezzo più alto. La disoccupazione in Italia tornerà infatti a
salire, toccando il 6,5% nel 2009.
Le paghe continueranno a cresce-
3
re sempre troppo poco rispetto
all’inflazione, giorno dopo giorno
più incidente sui consumi e la vita
quotidiana dei cittadini.
Permangono discriminazioni di
gruppo: essere donne, giovani, lavoratori “maturi” o appartenenti a
minoranze etniche influisce pesantemente, sia all’ingresso nel mondo
del lavoro che nei percorsi di carriera.
Ben un 20% in meno di possibilità di
assunzione, rispetto ai colleghi uomini, per le donne di venire assunte, e 17% in meno sulla busta paga.
Non va meglio agli appartenenti a
gruppi e minoranze etniche, pagati
un decimo meno degli altri.
Quanto all’occupazione femminile,
nella fascia d’età considerata più
attiva (25-59 annni), l’Italia si posiziona agli ultimi posti, poco prima
di Messico, Turchia e Grecia, con
un 59,6% (dato che si aggrava nel
caso di chi vive al sud, o di chi possiede solo il diploma).
L’analisi realizzata e contenuta
nel rapporto Ocse “suggerisce che
persistenti pratiche discriminatorie nel mercato del lavoro sono un
fattore chiave alla base di queste
disparità”.
Si lavora tanto in Italia, contrariamente ai luoghi comuni (secondo
il rapporto, trenta ore di più della
media dei paesi Ocse), e si guadagna di meno, dati al di sotto della
media Ocse, e dati inferiori anche
a livello europeo (31.995 dollari
in Italia contro la media europea
di 37.156 dollari). Toccherebbe al
governo pensare a provvedimenti
mirati, come anche l’Ocse auspica,
per limitare i danni e trovare soluzioni che abbiano ripercussioni
di ampio respiro sull’occupazione.
Ma questa è un’altra storia. 
Prospettive desolanti
secondo il rapporto
presentato a Parigi
sull’occupazione
mondiale. In Italia
la crescita prevista
per il 2008 sarà solo
dello 0,5. Essere
donne, giovani
o appartenenti a
minoranze etniche
continua ad essere
un aggravante
per chi cerca lavoro
tematica e di settore programmata in Afrakà Rock
Festival, alcuni concerti che
spaziano tra i gusti musicali
di più livelli di età e di target sociale e popolare. Un’
estate di spettacoli, quindi,
da vivere con uno spirito sia
culturale che ludico, attraverso una programmazione
creata per un pubblico locale e per i più attenti e appassionati cultori di musica
di qualità, che da sempre
seguono gli appuntamenti
della rassegna venendo da
più parti della regione e del
sud Italia. Ospiti esclusivi internazionali di Afrakà
Rock Festival saranno: Bettye LaVette, Frank Gambale,
The Platters, Eric Martin,
Richie Kotzen e David Jackson. A questi si aggiungono
artisti italiani e napoletani
di grande spessore artistico quali: Eugenio Bennato,
Le Orme, I Delirium e gli
Osanna, oltre ai più giovani
Presence, Ciccio Merolla e
Terra Sonora. Tutti impegnati a presentare le nuove
produzioni musicali. 
La kermesse
vede da anni
l’insieme di
eventi musicali,
culturali ed
artistici di
grande rilievo
nazionale ed
internazionale,
grazie a tanti
artisti napoletani
ed italiani
come Eugenio
Finardi, Enzo
Gragnaniello,
Teresa De Sio,
Verdena, Sud
Sound Sistem,
Banco, Vincenzo
Zitello, Enzo
Avitabile…
APPUNTAMENTI VERDI
Redazione
Villavallelonga (Aq) 5 luglio 2008
ore 17,30 - Sala Polivalente
Pipistrelli, guardiani della notte. Orgoglio e pregiudizio
Convegno di studi sui pipistrelli
Info: http://www.parcoabruzzo.it
Ferentino (FR) 8 luglio 2008 - ore 9.00
Terme di Pompeo via Casilina, km 76
Giornata studio ed approfondimento sul recupero dei rifiuti
Il seminario è a numero chiuso, la quota di partecipazione
è di 200 euro + IVA
Info; [email protected]
Roma 10 luglio 2008 ore 9.30
Città dell’Altraeconomia (Sala Conferenze)
Largo Dino Frisullo, ex mattatoio Testaccio
Presentazione linee guida per la valorizzazione e realizzazione della filiera biologica nelle aree protette
Workshop conclusivo del progetto “Bioeccellenze nei parchi
nazionali italiani” realizzato da AIAB (Associazione italiana
per l’agricoltura biologica) per conto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con Federparchi, INEA, Legambiente, LIPU, WWF.
Info: [email protected] tel. 0645437485
Pisa 10 luglio 2008
Tenuta di San Rossore
Contro ogni razzismo.
Capire le differenze, valorizzare le diversità
Ottava edizione del Meeting di San Rossore
L’iniziativa sarà dedicata all’approfondimento del tema del
razzismo, delle sue declinazioni storiche e delle sue manifestazioni contemporanee. Sono inoltre previsti alcuni eventi
collaterali nel Parco, durante il Meeting, e nella città di Pisa,
con musica, cinema e teatro, le sere del 9 e 10 luglio.
Il tema di quest’anno assume un rilievo particolare e offre
spunti di attenta riflessione, dato che proprio nella Tenuta di
San Rossore vennero promulgate nel 1938, esattamente settant’anni fa, le leggi razziali.
Info: [email protected]
Ogilvy&Mather
Per la salute e la dignità,
prendi posizione.
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dentro la realtà africana in rapido cambiamento.
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