Comunicato regionale 30 aprile 2014 n. 59

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Comunicato regionale 30 aprile 2014 n. 59
Comunicato regionale 30 aprile 2014 n. 59
Avviso pubblico per manifestazione di interesse per l'adesione alla rete regionale di
prevenzione e contrasto delle discriminazioni di cui alla Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013.
(Lombardia, BUR 7 maggio 2014, n. 19)
Regione Lombardia con Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013 (4) ha inteso sostenere la definizione di una
rete regionale attraverso un coinvolgimento attivo degli enti locali, delle associazione del terzo settore,
nonché degli organismi di parità e di rappresentanza, al fine di definire una proficua collaborazione
interistituzionale in grado di promuovere azioni congiunte a livello territoriale ed una presenza capillare e
omogenea di servizi ed interventi a favore della popolazione per lo sviluppo di percorsi di prevenzione e
rimozione delle discriminazioni, con attenzione alla popolazione particolarmente vulnerabile.
A tal fine
AVVISA
Che sono aperti i termini per raccogliere le manifestazioni di interesse per poter far parte della costituente
rete regionale dei soggetti che si occupano di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nei termini e
nelle modalità contenenti nell'allegato A) alla presente comunicazione.
Possono presentare domanda i seguenti soggetti, così come indicato all'art. 4 dell'allegato avviso:
• enti locali;
• organismi di diritto pubblico;
• associazioni e altri soggetti del Terzo settore, che siano:
- iscritti nei registri regionali di riferimento;
- oppure iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di cui
all'articolo 42, comma 2, del D.Lgs. 286/1998 (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);
- oppure essere Associazioni e altri soggetti del Terzo settore iscritti nei registri di riferimento (volontariato,
promozione sociale, cooperazione) operanti nel campo del contrasto alle discriminazioni;
- oppure iscritti al Registro Nazionale UNAR delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo
della lotta alle discriminazioni, istituito ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 215
(attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla
razza e dall'origine etnica), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari
Opportunità;
• patronati, organizzazioni sindacali;
• altre associazioni e soggetti del terzo settore, non iscritti nei registri di riferimento sopra citati, ma che
sono interessati ad aderire alla rete in qualità di Punto Informativo.
I soggetti di cui sopra possono aderire alla rete regionale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni con
uno dei seguenti ruoli, in ottemperanza alle linee guida UNAR:
• Nodo di raccordo, con compito di costituire e coordinare una rete territoriale con valenza provinciale,
comunale o distrettuale e di fare emergere le discriminazioni segnalandole direttamente a UNAR, tramite il
software collegato con il Contatc Center UNAR o tramite le antenne territoriali;
• Antenna territoriale, con la funzione di concreto punto di accesso per l'utenza, in grado di raccogliere le
segnalazioni, utilizzando il software direttamente connesso al Contact Center UNAR e tutta la modulisitica
UNAR;
• Punto Informativo con il compito di fornire all'utenza indicazioni generali, segnalare criticità e problemi su
specifici aspetti, nonché svolgere attività di sensibilizzazione sui temi della lotta alla discriminazione. Non
svolgendo attività di sportello dovranno orientare l'utenza che vuole segnalare un caso a un'antenna
territoriale o al nodo di raccordo della rete locale.
Il termine per la presentazione della manifestazione di interesse è fissato al 30 maggio 2014.
L'istanza ed i relativi allegati, scansionati in formato pdf non modificabile, anche in un unico file, dovranno
essere trasmessi mediante
- posta elettronica certificata e pervenire entro e non oltre le ore 12 del giorno 30 maggio 2014, al seguente
indirizzo: [email protected];
- Inviate in busta chiusa riportante la seguente dicitura:
AVVISO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L'ADESIONE ALLA RETE REGIONALE DI PREVENZIONE E
CONTRASTO DELLE DISCRIMINAZIONI di cui alla Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013 (4), al seguente
indirizzo:
REGIONE LOMBARDIA
DIREZIONE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
UNITÀ ORGANIZZATIVA PREVENZIONE, ANALISI E TUTELA DELLA DOMANDA
STRUTTURA PROMOZIONE DELLA FAMIGLIA E DEL VOLONTARIATO
P.zza Città di Lombardia 1 - 20124 MILANO
- consegnate a mano:
• al Protocollo Regionale - Viale Francesco Restelli, 2 - 20124 Milano, nell'orario di apertura al pubblico (dalle
9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì e dalle 14.30 alle 16.30 dal lunedì al giovedì)
• oppure ai seguenti indirizzi delle sedi territoriali nell'orario di apertura al pubblico (dalle 9.00 alle 12.00 dal
lunedì al venerdì e dalle 14.30 alle 16.30 dal lunedì al giovedì):
• BERGAMO Viale XX Settembre, 18/A - BERGAMO
• BRESCIA Via Dalmazia, 92/94 - BRESCIA
• COMO Via L. Einaudi, 1 - COMO
• CREMONA Via Dante, 136 - CREMONA
• LECCO Corso Promessi Sposi, 132 - LECCO
• LEGNANO Via F. Cavallotti, 11/13
• LEGNANO - LODI Via Haussmann, 7 - LODI
• MILANO - Via Fabio Filzi 22 - MILANO
• MANTOVA Corso Vittorio Emanuele, 57 - MANTOVA
• MONZA Via Cernuschi 8 - MONZA
• PAVIA Viale Cesare Battisti, 150 - PAVIA
• SONDRIO Via del Gesù, 17 - SONDRIO
• VARESE Viale Belforte, 22 - VARESE
(4) NDR: La deliberazione n. 1190 del 2013 non è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale.
Allegato A
Avviso manifestazione di interesse per l'adesione alla rete regionale di prevenzione e contrasto delle
discriminazioni di cui alla Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013 (5)
Art. 1 Premessa.
In seguito alla direttiva 43/2000/CE, in molti Stati europei sono stati istituiti gli Equality Bodies, organismi
indipendenti, dotati di autonomia organizzativa e gestionale, con poteri in materia di prevenzione, contrasto
e assistenza alle vittime di discriminazione, che sviluppano forti relazioni con istituzioni e associazioni attive
sul territorio (rete nazionale/locale), nonché funzioni di coordinamento e supporto delle stesse attività. A
livello nazionale è UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali) che espleta tali funzioni e che, per
un maggiore radicamento sul territorio e una più capillare risposta ai bisogni connessi alla lotta alle
discriminazioni, stabilisce accordi con le Regioni per istituire sui territori organismi dedicati alla prevenzione e
contrasto alle discriminazioni.
Regione Lombardia con Delib.G.R. X/2787 del 8 Dicembre 2011 ha approvato il protocollo di intesa con
l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) del Dipartimento Pari Opportunità in materia di
prevenzione e contrasto delle discriminazioni razziali. Nel protocollo d'intesa, sottoscritto in data 28 dicembre
2011, l'UNAR e la Regione Lombardia si impegnano a identificare i centri territoriali per la costituzione di una
rete regionale contro le discriminazioni razziali o di origine etnica. Individuando quale struttura di riferimento
operativa, per lo svolgimento delle attività previste, la Fondazione ISMU di Milano. In data 12 luglio 2012
Regione Lombardia, con decreto n. 6322, ha istituito il Tavolo di coordinamento di cui all'art. 3 lettera d) del
Protocollo di Intesa.
Successivamente, in data 8 marzo 2013, UNAR e Regione Lombardia hanno sottoscritto un accordo
operativo, approvato con Decreto n. 1792 del 4 marzo 2013, che prevede la realizzazione di un "Piano
annuale in materia di prevenzione e contrasto alle discriminazioni razziali" da realizzarsi entro il 2014. La
gestione e realizzazione delle attività previste nel Piano Annuale sono state affidate alla Fondazione ISMU
con un Accordo di Gestione approvato con Decreto n. 2309 del 14 marzo 2013 e sottoscritto il 18 marzo
2013.
Si da atto che con Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013 (6) Regione Lombardia ha inteso rafforzare la
costituenda rete regionale, attraverso un coinvolgimento attivo degli enti locali, delle associazione del terzo
settore, nonché degli organismi di parità e di rappresentanza, al fine di definire una proficua collaborazione
interistituzionale in grado di promuovere azioni congiunte a livello territoriale ed una presenza capillare e
omogenea di servizi ed interventi.
Si fa presente che sul territorio regionale sono attivi centri contro le discriminazioni sui territori di Milano,
Pavia e Mantova, in collaborazione con UNAR.
(5) NDR: La deliberazione n. 1190 del 2013 non è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale.
(6) NDR: La deliberazione n. 1190 del 2013 non è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale.
Art. 2 Oggetto.
Con il presente avviso Regione Lombardia - DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, intende
raccogliere manifestazioni di interesse per la costituente rete regionale dei soggetti che si occupano di
prevenzione e contrasto delle discriminazioni, stabilendo, in armonia con le linee guida formulate dall'UNAR, i
requisiti minimi di uniformità necessari per l'adesione alla rete.
L'avviso si propone in altresì di assicurare una raccolta dei dati omogenea e compatibile ai fini dell'analisi del
fenomeno.
Ai fini del presente avviso i soggetti possono aderire alla rete regionale di prevenzione e contrasto delle
discriminazioni con uno dei seguenti ruoli:
• Nodo di raccordo, con compito di costituire e coordinare una rete territoriale con valenza provinciale,
comunale o distrettuale e di fare emergere le discriminazioni segnalandole direttamente a UNAR, tramite il
software collegato con il Contatc Center UNAR o tramite le antenne territoriali;
• Antenna territoriale, con la funzione di concreto punto di accesso per l'utenza, in grado di raccogliere le
segnalazioni, utilizzando il software direttamente connesso al Contact Center UNAR e tutta la modulisitica
UNAR;
• Punto Informativo con il compito di fornire all'utenza indicazioni generali, segnalare criticità e problemi su
specifici aspetti, nonché svolgere attività di sensibilizzazione sui temi della lotta alla discriminazione. Non
svolgendo attività di sportello dovranno orientare l'utenza che vuole segnalare un caso a un'antenna
territoriale o al nodo di raccordo della rete locale.
Art. 3 Funzione della rete.
L'adesione alla rete regionale comporta la partecipazione ad un sistema che mette in relazione gli operatori e
le operatrici, attraverso forme di comunicare e condivisione di risorse, informazioni, prassi e strumenti in
raccordo con UNAR. Quest'ultimo sul territorio nazionale assicura un servizio centralizzato per il monitoraggio
dei fenomeni discriminatori attraverso la possibilità di utilizzare il Sistema Informativo di raccolta e gestione
dei casi di discriminazione, messo a disposizione del territorio lombardo in virtù dei protocolli d'intesa
summenzionati.
Entrare a far parte della rete regionale lombarda dà, altresì, la possibilità agli operatori e alle operatrici
aderenti, di partecipare a momenti formativi, informativi e di sensibilizzazione organizzati da Regione
Lombardia in collaborazione con UNAR, sia per l'utilizzo del sistema informativo che per garantire un
apprendimento permanente in materia di legislazione antidiscriminatoria e di conoscenza più diretta e
operativa del fenomeno, dall'analisi e valutazione dei casi, all'assistenza alle vittime e monitoraggio
dell'azione.
Nello specifico tali funzioni si individuano in:
a) collegamento delle attività e dei servizi, inclusi gli sportelli legali, di Associazioni di settore operanti sul
territorio provinciale al fine di valorizzarne la capillare diffusione e la condizione di prossimità alle potenziali
vittime di discriminazioni;
b) individuazione di percorsi per facilitare il trattamento delle segnalazioni di fenomeni discriminatori in
raccordo con il Contact Center UNAR;
c) raccolta di dati per l'elaborazione e l'analisi sulle forme di discriminazione razziale e sulle iniziative di
contrasto a tale fenomeno a livello regionale, e inserimento nel sistema informatico del Contact Center
dell'UNAR per favorire la più efficace raccolta, lettura ed elaborazione dei dati concernenti il fenomeno anche
a livello nazionale.
d) lo sviluppo della rete nazionale dei centri e degli osservatori regionali per il contrasto delle discriminazioni
al fine di rafforzarne l'azione e uniformare la procedura di presa in carico dei casi.
Art. 4 Soggetti.
Sono destinatari del presente avviso i seguenti soggetti:
• enti locali;
• organismi di diritto pubblico;
• associazioni e altri soggetti del Terzo settore, che siano:
○ iscritti nei registri regionali di riferimento;
○ oppure iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di
cui all'articolo 42, comma 2, del D.Lgs. 286/1998 (testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);
○ oppure essere Associazioni e altri soggetti del Terzo settore iscritti nei registri di riferimento (volontariato,
promozione sociale, cooperazione) operanti nel campo del contrasto alle discriminazioni;
○ oppure iscritti al Registro Nazionale UNAR delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo
della lotta alle discriminazioni, istituito ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 215
(attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla
razza e dall'origine etnica), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari
Opportunità;
• patronati, organizzazioni sindacali;
• altre associazioni e soggetti del terzo settore, non iscritti nei registri di riferimento sopra citati, ma che
sono interessati ad aderire alla rete territoriale in qualità di Punto Informativo.
Art. 5 Tipologia di servizi.
Per ciascun ruolo di cui all'art. 2 devono essere garantiti le seguenti tipologie servizi:
A) Nodi di raccordo
I Nodi di raccordo devono garantire:
• istituzione di tavoli di coordinamento locale e convocazione di incontri periodici;
• attivazione e coordinamento della rete locale;
• organizzazione di incontri periodici con le antenne territoriali;
• partecipazione a incontri periodici con gli altri nodi raccordo e UNAR, Regione Lombardia;
• attivazione di un collegamento con il Contact Center dell'UNAR finalizzato a garantire un flusso di
segnalazioni costante nonché il loro inserimento nel sistema informatico dell'UNAR per favorire la più efficace
raccolta, lettura ed elaborazione di dati concernenti il fenomeno anche a livello nazionale.
I Nodi di raccordo devono altresì garantire la capacità di attivare uno o più dei seguenti servizi, anche
attraverso accordi e protocolli con organizzazioni specializzate:
• mediazione linguistico-culturale;
• consulenza legale (7) ;
• mediazione dei conflitti;
• percorsi di conciliazione;
B) Antenne Territoriali
Le Antenne territoriali sono punti di accesso che sono in grado di svolgere attività di orientamento in almeno
uno dei seguenti ambiti:
• pratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno, il ricongiungimento familiare, il decreto flussi, l'iscrizione
anagrafe;
• istanze di asilo politico e riconoscimento dello status;
• accesso ai servizi di assistenza sociale;
• accesso al Servizio Sanitario Nazionale;
• accesso al Servizio per l'impiego;
• accesso al sistema scolastico;
• accesso alla casa;
• discriminazione sul posto di lavoro e accesso al lavoro, alla scuola e alla casa;
• altre forme di discriminazione basate sulla razza, l'origine etnica, la religione, le convinzioni personali, le
disabilità, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere.
Le Antenne territoriali devono altresì attivare uno/o due o più delle seguenti tipologie di servizi, anche
attraverso accordi e protocolli con organizzazioni specializzate:
•
•
•
•
mediazione linguistico-culturale;
consulenza legale;
mediazione dei conflitti;
percorsi di conciliazione.
C) Punti Informativi
I soggetti che intendono aderire alla rete territoriale, ma che non abbiamo i requisiti richiesti per i punti A e
B del presente articolo, possono candidarsi per il ruolo di Punto Informativo. Tali soggetti devono essere in
grado di:
• attivare le risorse informative presenti sul territorio per fornire risposte adeguate;
• veicolare comunicazioni scritte nelle principali lingue straniere;
• orientare l'utente verso le Antenne territoriali o altri soggetti competenti qualora la richiesta non risulti
pertinente;
• individuare un referente con funzioni di interfaccia sia con i nodi territoriali e le antenne sia con UNAR;
• collaborare ad attività di sensibilizzazione sui temi della lotta alla discriminazione
(7) Nella tutela è indispensabile il servizio legale interno o con convenzioni con tariffe agevolate e il ricorso,
ove possibile, al gratuito patrocinio. La tutela è intesa come servizio basato sull'esercizio solidale o del
volontariato e comunque non lucrativo.
Art. 6 Requisiti di partecipazione.
A) Nodi Territoriali
I Nodi Territoriali devono avere i seguenti requisiti minimi:
• iscrizione ai Registri regionali di riferimento o iscrizione al Registro delle associazioni e degli enti che
svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all'articolo 42, comma 2, del D.Lgs. 286/1998, quando
previsto;
• iscrizione al Registro Nazionale UNAR, ovvero avere fatto la domanda, laddove previsto;
• avere esperienza pluriennale maturata nei servizi svolti.
Si precisa che suddetti requisiti sono da intendersi necessari anche nel caso di eventuale affidamento del
servizio, nei termini e nelle modalità previste dalla normativa in materia.
B) Antenne Territoriali
Le Antenne territoriali dovranno pertanto possedere i seguenti requisiti minimi:
• apertura settimanale, con la previsione di ore dedicate esclusivamente alle attività di front office contro le
discriminazioni;
• nel caso di svolgimento di attività di consulenza legale dichiarazione di collaborazione con
un'organizzazione o studio che fornisca consulenza legale (8) ;
• iscrizione ai Registri regionali di riferimento oppure iscrizione al Registro delle associazioni e degli enti che
svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all'articolo 42, comma 2, del D.Lgs. 286/1998, o ad albi per
l'ambito e/o il settore di competenza, laddove previsto;
• esperienza pluriennale maturata nei servizi svolti.
Si precisa che suddetti requisiti sono da intendersi necessari anche nel caso di eventuale affidamento del
servizio, nei termini e nelle modalità previste dalla normativa in materia.
C) Punti Informativi
I Punti informativi, in quanto luoghi fisici aperti all'accesso dell'utenza, dovranno avere i seguenti requisiti
minimi:
• assicurare il trattamento dei dati personali e/o sensibili raccolti nell'ambito del progetto, nel rispetto delle
disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 (codice in materia di protezione dei dati
personali).
• conformità alla normativa in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro;
• facile raggiungibilità e accessibilità.
(8) Nella tutela è indispensabile il servizio legale interno o con convenzioni con tariffe agevolate e il ricorso,
ove possibile, al gratuito patrocinio. La tutela è intesa come servizio basato sull'esercizio solidale o del
volontariato e comunque non lucrativo.
Art. 7 Modalità di manifestazione di interesse.
L'istanza di manifestazione di interesse, in forma di autodichiarazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000
n. 445, firmata dal legale rappresentante, dovrà contenere:
a) la completa denominazione, la natura, la forma giuridica, la data di costituzione, la sede legale e la sede
operativa, i numeri di CF e P. IVA e di posizione INPS, INAIL e il CCNL applicato, le generalità del legale
rappresentante e dell'idoneità dei suoi poteri alla sottoscrizione degli impegni connessi con la istanza di
manifestazione di interesse, il possesso dello statuto e atto costitutivo e/o in alternativa iscrizione ai Registro
delle Associazioni e degli Enti di cui all'art. 4) del presente avviso, laddove dovuto;
b) Il nominativo di un referente, l'indirizzo di posta elettronica certificata utilizzato per la trasmissione
dell'istanza (laddove è disponibile), il numero di telefono, il numero di fax, l'indirizzo di posta elettronica per
ricevere comunicazioni dalla Regione;
c) L'indicazione della tipologia del ruolo e della tipologia di servizi che si intendono erogare, secondo quanto
indicato al precedente art. 5;
d) La dichiarazione di esperienza pluriennale maturata nei servizi svolti, in caso di adesione in qualità di
nodo territoriale o antenna territoriale.
All'istanza va allegata la copia di un documento di identità del dichiarante.
L'istanza ed i relativi allegati in originale o scansionati in formato pdf non modificabile anche in un unico file
(in caso di trasmissione mediante pec), potranno essere inviati secondo una delle seguenti modalità:
- trasmessi mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: [email protected];
- inviati in busta chiusa e riportare sulla busta la seguente dicitura: AVVISO MANIFESTAZIONE DI
INTERESSE PER L'ADESIONE ALLA RETE REGIONALE TERRITORIALE DI PREVENZIONE E CONTRASTO
DELLE DISCRIMINAZIONI di cui alla Delib.G.R. 1190 del 20 dicembre 2013 (9), complete della
documentazione indicata, e essere indirizzati a:
REGIONE LOMBARDIA
DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato
Unità Organizzativa Prevenzione, analisi e tutela della domanda
Struttura Promozione della Famiglia e del Volontariato
Piazza Città di Lombardia 1 - 20124 MILANO
- consegnate a mano:
▪ al Protocollo Regionale - nell'orario di apertura al pubblico (dalle 9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì e
dalle 14.30 alle 16.30 dal lunedì al giovedì)
▪ oppure ai seguenti indirizzi delle sedi provinciali nell'orario di apertura al pubblico (dalle 9.00 alle 12.00 dal
lunedì al venerdì e dalle 14.30 alle 16.30 dal lunedì al giovedì):
• BERGAMO Viale XX Settembre, 18/A
• BRESCIA Via Dalmazia, 92/94
• COMO Via L. Einaudi, 1
• CREMONA Via Dante, 136
• LECCO Corso Promessi Sposi, 132
• LEGNANO Via F. Cavallotti, 11/13
• LODI Via Haussmann, 7
• MANTOVA Corso Vittorio Emanuele, 57
• MONZA via Cernuschi, 8
• PAVIA Viale Cesare Battisti, 150
• SONDRIO Via del Gesù, 17
• VARESE Viale Belforte, 22
La manifestazione di interesse dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 30 maggio 2014.
Per le manifestazioni di interesse pervenute a mezzo posta, ai fini del rispetto del termine sopraindicato, farà
fede la data del timbro postale di spedizione se inviate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Le manifestazioni di interesse di soggetti privi dei requisiti ivi indicati non saranno prese in considerazione.
Le istanze pervenute dopo tale termine non saranno prese in considerazione.
In calce all'ultima pagina dovranno essere apposti data, timbro e firma per esteso del rappresentante legale
del soggetto capofila.
Alla manifestazione di interesse dovrà essere allegata tutta la documentazione richiesta, pena
l'inammissibilità della manifestazione stessa.
(9) NDR: La deliberazione n. 1190 del 2013 non è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale.
Art. 8 Effetti della manifestazione di interesse.
Con il presente Avviso non viene messa in atto alcuna procedura concorsuale. L'Amministrazione si riserva
l'insindacabile facoltà di valutare le istanze pervenute al fine della realizzazione delle attività di progetto,
eventualmente riorientando le richieste tenendo conto delle tipologie indicate all'articolo 2.
Il presente Avviso e le manifestazioni ricevute non comportano per Regione Lombardia alcun obbligo nei
confronti dei soggetti interessati né per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia prestazione e/o impegno da
parte della stessa.
L'Amministrazione si riserva, in ogni caso e in qualsiasi momento, il diritto di sospendere, revocare o
modificare o annullare definitivamente la presente "manifestazione di interesse" consentendo, a richiesta dei
manifestanti, la restituzione della documentazione inviata, senza che ciò possa costituire diritto o pretesa a
qualsivoglia risarcimento, rimborso o indennizzo dei costi o delle spese eventualmente sostenute
dall'interessato o dai suoi aventi causa.
Art. 9 Informazioni e pubblicità.
La responsabile del procedimento è il dirigente competente della Struttura Promozione della Famiglia e del
Volontariato.
Il presente Avviso è disponibile sul sito della Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it.
Eventuali informazioni o chiarimenti possono essere richiesti esclusivamente via posta elettronica al seguente
indirizzo: [email protected].
Art. 10 Trattamento dei dati personali.
I dati raccolti saranno trattati, ex D.Lgs. 196/2003, esclusivamente nell'ambito del presente procedimento e
nel rispetto della suddetta normativa. Tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e
trasparenza e tutelando la riservatezza e i diritti dell'operatore.