L`imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona

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L`imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona
L’imprenditoria femminile
nella Provincia di Ancona:
breve analisi statistica
ed esperienze di successo
Realizzata nell’ambito del progetto CO.DI.BA.
“Costruire la differenza” programma di promozione
economica e sociale delle donne
Provincia di Buenos Aires
Aprile 2012
Camera di Commercio dell'Industria
Artigianato e Agricoltura di Ancona
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www.an.camcom.gov.it
Ufficio Statistica e Studi
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Tel. 071 58 98 291-218 - Fax 071 58 98 255
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
INDICE
1. Premessa: alcune considerazioni sulla condizione della donna
pag. 5
2. La rilevazione economico-statistica sull’imprenditoria femminile:
dati 2011 Italia, Regione Marche e Provincia di Ancona
pag. 7
a) L’Italia
pag. 7
b) Regione Marche
pag. 13
c) Provincia di Ancona
pag. 15
3. La Camera di Commercio di Ancona: esperienze di successo
pag. 19
a) Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile
pag. 19
b) Principali iniziative del Comitato per la Promozione
dell’Imprenditoria Femminile
pag. 20
−
Accesso al credito delle imprese femminili
pag. 20
−
Osservatorio statistico: i numeri delle imprese femminili provinciali
pag. 20
−
Mappatura delle imprese femminili della Provincia di Ancona
pag. 21
−
Occasioni di visibilità: “Impronta di impresa”
pag. 21
−
Bando di concorso: “Tempi di vita, tempi di lavoro”
pag. 23
−
La formazione
pag. 23
c) Le esperienze internazionali sul tema
pag. 24
Imprese adriatiche: Women’s Entrepreneurship Workgroup del
Forum delle Camere di Commercio dell’ Adriatico e dello Ionio
pag. 24
−
Partecipazione al programma comunitario Equal
pag. 25
−
Rapporti e relazioni con enti e istituzioni
pag. 25
−
Appendice
pag. 27
a) Bando Impronta di Impresa 2009
pag. 27
3
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
b) Bando per la Concessione di premi alle imprese femminili innovative
dell’Adriatico e dello Ionio – 1’ edizione – REGOLAMENTO
pag. 28
c) Bando “Tempi di vita, tempi di lavoro”
pag. 30
Allegato: Carta dei Valori
pag. 33
4
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Premessa: alcune considerazioni sulla condizione
della donna1
Il lavoro è diventato una componente sempre più importante dell’identità femminile, infatti è cresciuto negli
anni il numero delle donne occupate, il coinvolgimento delle donne in tutti i tipi di lavoro ed è migliorata la
loro posizione lavorativa. Tuttavia restano ancora numerose criticità che vale la pena approfondire.
In linea con il protrarsi della crisi le condizioni del mercato del lavoro in Europa e in Italia sono andate
peggiorando sia per le donne che per gli uomini. Il tasso di occupazione femminile nell’insieme dei paesi
UE27 registra nel corso del 2009 e del 2010 progressivi cali, attestandosi a fine 2010 al 58,2%; in Italia il
tasso di occupazione delle donne è del 46,1%, nettamente inferiore a quello medio dell’UE27 e molto
lontano dall’obiettivo di Lisbona.
Contestualmente alla discesa della domanda di lavoro, la disoccupazione mostra un andamento crescente:
nell’UE27 il tasso di disoccupazione femminile si porta al 9,6% a fine 2010 (era del 9,2% nel novembre del
2009). Il tasso di disoccupazione femminile italiano a fine 2010 è del 9,7%, lievemente superiore a quello
dell’UE27 (era dell’8,6% a fine settembre 2009).
Esso rimane compresso da vasta area di inattività: il tasso di inattività delle donne residenti in Italia è del
48,9% nel 2010, con differenziali penalizzanti per il nostro paese che vanno dai 14 punti nel confronto con la
Spagna ai 26 nel caso della Svezia. La crescita dell’inattività, soprattutto femminile è in generale legata a
fenomeni di scoraggiamento, ovvero al ripresentarsi del tradizionale ruolo in famiglia con l’abbandono della
ricerca di un impiego.
In Italia la maggiore criticità del “fattore lavoro al femminile” emerge anche dall’analisi dei tassi di
occupazione delle donne con o senza figli: in Italia la differenza tra il tasso di occupazione delle donne senza
figli e di quelle con un figlio è di 13 punti, con 2 figli è di circa 22 punti e con 3 figli è addirittura di 39 punti.
A questi dati bisogna aggiungere che la diffusione del lavoro a tempo parziale fra le impiegate donne risulta
in Italia decisamente modesta se confrontata con altri paesi europei: in Italia a dicembre 2010 è del 29,0%
mentre in Olanda, paese dove l’occupazione femminile è maggiore, raggiunge il 76,5%.
Anche la possibilità di svolgere il proprio lavoro da casa in accordo con il proprio datore di lavoro risulta poco
diffusa in Italia rispetto ad altri paesi europei.
Questi elementi ripropongono la questione della conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di vita, dato che
le indagini statistiche condotte dagli Istituti Nazionali di Statistica europei intorno al 2009 dimostrano che nei
paesi avanzati le donne continuano a svolgere la maggior parte del lavoro domestico e di cura.
Anche nel caso in cui la donna sia inserita nel mercato del lavoro la divisione dei ruoli resta ancora molto
lontana da una situazione egualitaria, nonostante un migliore coinvolgimento dei partner.
Ciò che distingue l’Italia nel contesto internazionale è la persistenza di un gap di genere nel lavoro familiare
di entità non riscontrabile altrove. In Italia le donne tra 25 e 44 anni lavorano quasi un ora in più (53’) rispetto
al proprio partner e tale divario cresce in presenza di figli (+1h e 2’).
L’asimmetria è elevata poiché quasi il 72% delle ore dedicate al lavoro familiare nelle coppie di occupati è a
carico delle donne. Nel tempo tuttavia tale asimmetria è diminuita: in venti anni dal 1989 al 2009 è calata del
12%.
1
Le considerazioni espresse in questo paragrafo sono tratte da: “Partecipazione delle donne alla vita economica e sociale: Esame sui
disegni di legge nn. 784-1405-1718 in tema di partecipazione delle donne alla vita economica e sociale. Audizione del Direttore
Centrale per le indagini su condizioni e qualità della vita, Linda Laura Sabbadini Commissione Lavoro, previdenza sociale Senato della
Repubblica” a cura di ISTAT, 26 gennaio 2010, aggiornato con gli ultimi dati disponibili.
5
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Un ultimo elemento da prendere in considerazione per comprendere i profondi divari presenti ancora oggi
nel mercato del lavoro tra uomini e donne è il differenziale salariale, che è una caratteristica che si riscontra
nei mercati del lavoro di quasi tutti i paesi europei. Esso è dovuto da un lato alla composizione
dell’occupazione femminile concentrata maggiormente in posti di lavoro a bassa retribuzione e dall’altro al
2
trattamento sfavorevole per le donne a parità di posto di lavoro. Il gender pay gap dell’Italia nel 2010 (ultimo
dato disponibile) è del 5,5% (era del 4,9% nel 2008) inferiore a quello riscontrato nella media europea, pari
al 16,4% per l’UE27.
In termini di evoluzione nel tempo, si osserva una tendenza al restringimento del differenziale, con un calo
tra il 2002 e il 2007 di circa un punto e mezzo percentuale per la media dell’UE15; tra i grandi paesi, la
diminuzione riguarda soprattutto Spagna e Italia, mentre emerge un incremento in Francia e una sostanziale
stabilità per la Germania.
Nel nostro paese il differenziale salariale è molto diversificato a livello settoriale, riflettendo le specificità,
particolarmente rilevanti in termini di struttura dell’occupazione per qualifica, che caratterizzano la posizione
relativa di uomini e donne in ciascun comparto.
2
Il gender pay gap viene calcolato, per ciascun livello di aggregazione sulla base del valore assunto per sesso dalla retribuzione oraria
lorda (RETRORA) di uno specifico mese (ottobre) di ciascun anno secondo la
formula: (RETRORAMaschiRETRORAFemmine)/RETRORAMaschi*100
6
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
2. La rilevazione economico-statistica sull’imprenditoria
femminile3: dati 2011 Italia, Regione Marche e
Provincia di Ancona
L’analisi dell’imprenditoria femminile svolta con riferimento al 31 dicembre 2011 consente di sviluppare
alcune considerazioni sul ruolo e sullo sviluppo delle imprese “rosa” in Italia, nelle Marche e nella provincia
di Ancona.
a.
L’Italia4
A dispetto della crisi, anche nel 2011 il binomio donna-impresa fa un piccolo passo avanti, allargando la
platea delle imprese a guida femminile. Alla fine di dicembre dello scorso anno, infatti, l’Osservatorio
dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala che sono quasi 7mila le imprese ‘rosa’ in più rispetto al
2010, con un incremento dello 0,5%. A dare maggior significato a questo dato è il saldo delle imprese
femminili che compensa più che completamente la performance poco brillante delle imprese al maschile
5
che, nel 2011, hanno fatto registrare un bilancio in rosso per circa 6mila unità . Grazie al bilancio positivo, lo
stock delle imprese femminili esistenti alla fine del 2011 poteva contare su 1.433.863 imprese, pari al 23,5%
del totale delle imprese italiane.
“Questi dati – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - tratteggiano un universo
femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro la crisi e che dimostra di saper resistere con orgoglio.
Le donne rappresentano un patrimonio di competenze spesso più elevate rispetto a quelle maschili e che va
assolutamente promosso e incoraggiato a misurarsi sul mercato attraverso l’impresa. Purtroppo - ha
proseguito il Presidente di Unioncamere - sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere
appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, anche se il loro contributo si fa sentire da
sempre nelle tante imprese familiari che caratterizzano il nostro tessuto produttivo. Credo che nelle iniziative
che si stanno discutendo per sostenere la crescita, una grande attenzione vada posta a tutti quegli
strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono facilitare l’impegno delle donne
nelle attività economiche. Il sistema camerale ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia
monitorando da vicino il fenomeno, sia sostenendo il lavoro dei Comitati presenti e attivi sul territorio
all’interno delle Camere di commercio ”.
Lazio (+1,3%) e Lombardia (+0,9%) le regioni che nel 2011 hanno fatto registrare gli incrementi percentuali
più consistenti, ma è quasi tutta l’Italia Centro-settentrionale (Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche) a
mostrare una più spiccata vivacità delle imprese femminili.
Quanto a “femminilizzazione” del tessuto imprenditoriale, poi, le regioni leader si confermano quelle della
fascia Centro-meridionale. Sempre nell’ordine: Molise (dove le imprese rosa superano il 30% del totale),
3
L’Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile di Infocamere dal 2009 considera femminili le imprese che soddisfano i seguenti requisiti:
Società di capitale
Società di persone e Ditte
cooperative
individuali
Altre forme
giuridiche
Se l’elenco dei soci è presente nel Registro Imprese:
media [% del capitale sociale + %“Amministratori”] > 50% donne
> 50% “Soci” donne
> 50%
“Amministratori”
donne
Titolare
donna
4
Si riporta per intero il Comunicato stampa Unioncamere Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile – Anno 2011 del 7/03/2012
Tutti i dati dell’Osservatorio si riferiscono al totale delle imprese registrate e non tengono conto delle cessazioni d’ufficio disposte dalle
Camere di commercio nel periodo considerato.
5
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Basilicata (27,8%), Abruzzo (27,7%) e Campania (26,8%). Tra le province, 6 per l’esattezza, (nell’ordine, da
Messina, Ragusa, Monza-Brianza, Fermo, Prato e Catania) mettono a segno una crescita superiore al 2%.
Turismo e servizi alla persona i settori che lo scorso anno, più degli altri, hanno contribuito all’espansione
dell’universo imprenditoriale femminile: rispettivamente con 2.901 e 2.011 imprese in più. Ad attrarre
l’interesse delle nuove imprenditrici sono stati anche settori apparentemente meno femminili come le
costruzioni (+1.348 nuove attività) e le attività immobiliari (+1.324).
In riduzione, invece, la presenza femminile nei comparti delle attività manifatturiere (-852 unità) e del
commercio (-746), mentre continua lo storico calo del settore agricolo, principalmente dovuto alla chiusura di
iniziative individuali (coltivatori diretti), il più delle volte legate a fattori generazionali.
Dal punto di vista dell’organizzazione dell’impresa, l’imprenditoria femminile continua la rincorsa verso
l’adozione di forme giuridiche meglio strutturate. La crescita del 2011, infatti, è dovuta totalmente alle società
di capitale (+7.756 unità) che, pur essendo il 14,8% del totale (tra gli uomini la quota è del 25,1) crescono ad
un ritmo del 3,8% ovvero una volta e mezzo quello delle società di capitale maschili (+2,3).
In aumento anche le forme cooperative e i consorzi (497 unità in più, pari all’1,4%), stabile l’universo delle
ditte individuali, in calo sensibile le società di persone (quasi 2mila unità in meno, lo 0,6%).
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Saldi e variazioni % dello stock delle imprese femminili, maschili e totali
Saldi degli stock
Var. % degli stock
2011-2010
2011/2010
Imprese
Imprese
Totale
Imprese
Imprese
Totale
Regione
maschili
femminili
imprese
maschili
femminili
imprese
ABRUZZO
2
228
230
0,0%
0,5%
0,2%
BASILICATA
-505
-226
-731
-1,1%
-1,3%
-1,2%
CALABRIA
-273
233
-40
-0,2%
0,5%
0,0%
CAMPANIA
3.564
330
3.894
0,9%
0,2%
0,7%
EMILIA ROMAGNA
-240
648
408
-0,1%
0,7%
0,1%
FRIULI-VENEZIA
GIULIA
-355
61
-294
-0,4%
0,2%
-0,3%
LAZIO
5.861
1.785
7.646
1,3%
1,3%
1,3%
LIGURIA
546
-28
518
0,4%
-0,1%
0,3%
LOMBARDIA
-2.828
1.648
-1.180
-0,4%
0,9%
-0,1%
MARCHE
-153
306
153
-0,1%
0,7%
0,1%
MOLISE
-251
-157
-408
-1,0%
-1,4%
-1,1%
PIEMONTE
-2.010
341
-1.669
-0,6%
0,3%
-0,4%
PUGLIA
-1.476
-101
-1.577
-0,5%
-0,1%
-0,4%
SARDEGNA
-915
2
-913
-0,7%
0,0%
-0,5%
SICILIA
-4.330
153
-4.177
-1,2%
0,1%
-0,9%
TOSCANA
-535
714
179
-0,2%
0,7%
0,0%
TRENTINO - ALTO
ADIGE
-30
-3
-33
0,0%
0,0%
0,0%
UMBRIA
-242
186
-56
-0,3%
0,7%
-0,1%
VALLE D'AOSTA
-54
-53
-107
-0,5%
-1,6%
-0,8%
VENETO
-1.726
740
-986
-0,4%
0,7%
-0,2%
TOTALE
-5.950
6.807
857
-0,1%
0,5%
0,0%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere.
Consistenza e distribuzione delle imprese femminili, maschili e totali
Imprese totali
Imprese femminili
Regione
Val. ass
Val %
Val. ass
Val %
ABRUZZO
151.303
2,5%
41.985
2,9%
BASILICATA
61.550
1,0%
17.085
1,2%
CALABRIA
180.922
3,0%
45.469
3,2%
CAMPANIA
557.207
9,1%
149.600
10,4%
EMILIA ROMAGNA
475.716
7,8%
98.284
6,9%
FRIULI VENEZIA GIULIA
109.658
1,8%
26.164
1,8%
LAZIO
608.462
10,0%
143.303
10,0%
LIGURIA
167.579
2,7%
41.276
2,9%
LOMBARDIA
955.088
15,6%
193.323
13,5%
MARCHE
177.656
2,9%
42.841
3,0%
MOLISE
35.497
0,6%
10.679
0,7%
PIEMONTE
467.671
7,7%
112.263
7,8%
PUGLIA
385.856
6,3%
93.628
6,5%
SARDEGNA
169.531
2,8%
40.911
2,9%
SICILIA
463.475
7,6%
115.960
8,1%
TOSCANA
417.200
6,8%
100.045
7,0%
TRENTINO - ALTO ADIGE
110.042
1,8%
22.733
1,6%
UMBRIA
96.266
1,6%
25.044
1,7%
VALLE D'AOSTA
13.928
0,2%
3.362
0,2%
VENETO
505.467
8,3%
109.908
7,7%
ITALIA
6.110.074
100,0%
1.433.863
100,0%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere.
Imprese maschili
Val. ass
Val %
109.318
44.465
135.453
407.607
377.432
83.494
465.159
126.303
761.765
134.815
24.818
355.408
292.228
128.620
347.515
317.155
87.309
71.222
10.566
395.559
4.676.211
2,3%
1,0%
2,9%
8,7%
8,1%
1,8%
9,9%
2,7%
16,3%
2,9%
0,5%
7,6%
6,2%
2,8%
7,4%
6,8%
1,9%
1,5%
0,2%
8,5%
100,0%
9
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Imprese femminili e totale imprese: stock, var. % e tasso di femminilizzazione (*) per provincia
Provincia
Imprese
femminili
2011
Tasso di
femm.
Var. %
imprese
femminili
Var. %
totale
imprese
Provincia
CHIETI
TERNI
VERCELLI
LA SPEZIA
VITERBO
NAPOLI
RAVENNA
NOVARA
BOLZANO
CROTONE
VERONA
CASERTA
TRIESTE
LATINA
TRENTO
MASSA
ROVIGO
7.058
CARRARA
24,6%
1,3%
0,3%
BERGAMO
20.053
PAVIA
20,9%
1,3%
0,9%
VENEZIA
18.137
PESCARA
22,7%
1,3%
0,7%
GORIZIA
PESARO E URBINO
9.686
22,9%
1,3%
0,3%
SALERNO
31.343
FOGGIA
25,8%
1,3%
1,3%
MANTOVA
9.025
LUCCA
21,1%
1,3%
0,1%
CATANZARO
8.042
NUORO
24,6%
1,2%
0,5%
SIRACUSA
9.607
TRAPANI
26,0%
1,2%
0,6%
ASCOLI PICENO
5.992
PORDENONE
24,1%
1,2%
0,9%
REGGIO CALABRIA
13.190
MATERA
26,2%
1,2%
1,0%
LECCE
17.603
RIETI
24,1%
1,1%
0,7%
COMO
10.288
VARESE
20,3%
1,1%
-0,3%
BRESCIA
25.535
CUNEO
20,9%
1,1%
0,6%
MILANO
67.151
ALESSANDRIA
18,9%
1,0%
-0,5%
FIRENZE
24.047
LIVORNO
22,1%
1,0%
-0,3%
PISTOIA
7.627
ISERNIA
22,8%
1,0%
-0,7%
PERUGIA
18.957
BARI
25,6%
0,9%
0,2%
MODENA
15.360
PADOVA
20,3%
0,9%
0,8%
IMPERIA
REGGIO EMILIA
10.393
18,0%
0,9%
-0,2%
ENNA
4.533
SONDRIO
28,5%
0,8%
-0,7%
PISA
10.030
BELLUNO
22,9%
0,8%
1,2%
TORINO
56.344
CAGLIARI
23,7%
0,8%
-0,2%
BOLOGNA
20.669
ASTI
21,2%
0,8%
0,1%
UDINE
12.923
AGRIGENTO
24,2%
0,8%
-0,2%
BIELLA
4.518
MACERATA
23,0%
0,7%
-1,0%
LECCO
5.716
ORISTANO
20,9%
0,7%
0,4%
ANCONA
11.912
FERRARA
25,1%
0,7%
0,5%
GENOVA
19.754
BRINDISI
22,9%
0,6%
0,9%
PIACENZA
7.028
SAVONA
22,1%
0,5%
-0,1%
GROSSETO
8.677
LODI
29,2%
0,5%
0,2%
L'AQUILA
8.577
AVELLINO
27,4%
0,5%
0,9%
COSENZA
16.646
AOSTA
25,1%
0,4%
0,5%
FORLI' - CESENA
9.559
POTENZA
21,3%
0,4%
0,0%
FROSINONE
14.554
CAMPOBASSO
31,3%
0,4%
0,6%
SIENA
7.247
PALERMO
24,7%
0,4%
-0,1%
TARANTO
12.984
VIBO VALENTIA
27,0%
0,4%
0,4%
CREMONA
6.294
CALTANISSETTA
20,4%
0,3%
0,3%
ITALIA
BENEVENTO
11.388
32,5%
0,3%
0,0%
(*) Il tasso di femminilizzazione è il peso relativo delle imprese femminili sul totale
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere
MESSINA
RAGUSA
MONZA E BRIANZA
FERMO
PRATO
CATANIA
AREZZO
ROMA
TERAMO
VERBANO-C.O.
TREVISO
SASSARI
VICENZA
RIMINI
PARMA
13.958
8.744
14.371
5.364
8.373
24.399
9.262
98.208
9.850
3.313
20.033
13.116
18.112
9.093
9.462
23,3%
24,8%
19,7%
23,5%
25,2%
24,2%
23,9%
21,8%
26,8%
23,7%
21,5%
23,6%
20,9%
22,2%
19,9%
2,4%
2,4%
2,3%
2,2%
2,2%
2,1%
1,8%
1,8%
1,7%
1,7%
1,6%
1,5%
1,4%
1,4%
1,4%
-4,1%
2,1%
0,4%
0,1%
0,0%
1,3%
0,5%
1,7%
1,1%
-0,2%
0,5%
0,6%
0,6%
0,4%
0,2%
Imprese
femminili
2011
14.063
6.087
4.234
5.734
10.846
67.902
8.743
7.443
12.458
4.258
21.112
24.584
4.031
15.601
10.275
5.543
11.255
9.495
2.642
19.936
10.399
7.063
12.499
6.568
5.793
4.094
15.969
17.738
12.281
8.840
2.730
34.207
21.784
7.234
4.170
3.672
17.367
6.392
11.243
9.887
3.365
7.977
8.898
8.554
3.496
14.383
3.362
11.292
7.949
24.678
3.333
6.299
1.433.863
Tasso di
femm.
Var. %
imprese
femminili
Var. %
totale
imprese
29,6%
27,5%
23,6%
27,2%
28,2%
25,4%
20,7%
23,2%
21,6%
24,5%
21,4%
27,7%
23,9%
27,0%
19,6%
0,3%
0,2%
0,2%
0,2%
0,2%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,0%
0,0%
0,0%
-0,1%
-0,1%
-0,1%
-0,9%
0,2%
0,3%
0,4%
0,7%
-0,2%
-0,7%
0,7%
-2,2%
-0,8%
0,8%
-0,1%
-0,2%
-0,8%
24,6%
22,4%
26,5%
23,9%
26,8%
23,0%
25,1%
26,1%
23,1%
26,4%
26,9%
21,9%
23,9%
26,4%
27,1%
30,7%
22,3%
21,3%
25,8%
25,9%
22,1%
24,5%
24,6%
26,1%
24,6%
22,6%
21,3%
23,9%
26,7%
19,5%
32,5%
24,1%
28,5%
29,9%
25,0%
23,9%
25,2%
23,5%
-0,1%
-0,1%
-0,2%
-0,3%
-0,3%
-0,3%
-0,4%
-0,4%
-0,4%
-0,4%
-0,5%
-0,5%
-0,5%
-0,5%
-0,5%
-0,5%
-0,6%
-0,6%
-0,7%
-0,7%
-0,8%
-0,8%
-0,8%
-0,8%
-0,8%
-0,8%
-1,0%
-1,0%
-1,2%
-1,2%
-1,2%
-1,6%
-1,7%
-1,8%
-2,2%
-2,6%
-5,1%
0,5%
1,4%
-0,2%
-1,0%
-0,8%
-0,4%
-0,7%
-0,9%
-0,7%
-0,3%
-1,0%
-0,7%
-1,0%
-0,3%
-0,8%
0,3%
-0,1%
-1,0%
-1,6%
-0,5%
-1,4%
-0,8%
-1,0%
-0,5%
-1,5%
-1,1%
-1,9%
-0,9%
-1,2%
-0,6%
-2,1%
-0,9%
-0,8%
-1,3%
-1,5%
-1,2%
-4,2%
-6,0%
0,0%
10
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Tasso di femminilizzazione delle imprese per regione
Regione
MOLISE
BASILICATA
ABRUZZO
CAMPANIA
UMBRIA
CALABRIA
SICILIA
LIGURIA
PUGLIA
VALLE D'AOSTA
Tasso di femm.
30,1%
27,8%
27,7%
26,8%
26,0%
25,1%
25,0%
24,6%
24,3%
24,1%
Regione
SARDEGNA
MARCHE
PIEMONTE
TOSCANA
FRIULI-VENEZIA GIULIA
LAZIO
VENETO
EMILIA ROMAGNA
TRENTINO - ALTO ADIGE
LOMBARDIA
ITALIA
Tasso di femm.
24,1%
24,1%
24,0%
24,0%
23,9%
23,6%
21,7%
20,7%
20,7%
20,2%
23,5%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere
Imprese per forma giuridica
Valori assoluti e pesi percentuali sul totale delle imprese
Classe di Natura Giuridica
Imprese maschili
Stock
Peso %
SOCIETA' DI CAPITALE
SOCIETA' DI PERSONE
IMPRESE INDIVIDUALI
ALTRE FORME
TOTALE
1.173.655
830.498
2.497.739
174.319
4.676.211
25,1
17,8
53,4
3,7
100,0
Imprese Femminili
Stock
Peso %
211.971
319.853
867.144
34.895
1.433.863
14,8
22,3
60,5
2,4
100,0
Totale imprese
Stock
Peso %
1.385.626
1.150.351
3.364.883
209.214
6.110.074
22,7%
18,8%
55,1%
3,4%
100,0%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere
Imprese per forma giuridica
Saldi e variazioni percentuali degli stock 2011-2010
Classe di Natura Giuridica
SOCIETA' DI CAPITALE
SOCIETA' DI PERSONE
IMPRESE INDIVIDUALI
ALTRE FORME
TOTALE
Imprese maschili
Saldi
Var. %
26.039
-15.724
-13.289
-2.976
-5.950
2,3%
-1,9%
-0,5%
-1,7%
-0,1%
Imprese Femminili
Saldi
Var. %
7.756
-1.990
544
497
6.807
3,8%
-0,6%
0,1%
1,4%
0,5%
Totale imprese
Saldi
Var. %
33.795
-17.714
-12.745
-2.479
857
2,5%
-1,5%
-0,4%
-1,2%
0,0%
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere
11
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Imprese femminili per settore di attività economica
Valori assoluti e variazioni % degli stock 2011-2010
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz...
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d...
F Costruzioni
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut...
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J Servizi di informazione e comunicazione
K Attività finanziarie e assicurative
L Attività immobiliari
M Attività professionali, scientifiche e tecniche
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp...
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale...
P Istruzione
Q Sanità e assistenza sociale
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver...
S Altre attività di servizi
X Imprese non classificate
TOTALE
Fonte: Osservatorio Imprenditoria femminile Unioncamere-InfoCamere
Stock
2011
Stock
2010
245.045
522
116.479
568
1.428
66.130
414.827
19.798
127.233
27.738
26.503
66.356
42.050
46.806
19
8.303
13.759
17.154
111.181
81.964
1.433.863
251.730
529
117.331
362
1.383
64.782
415.573
19.489
124.332
27.421
26.489
65.032
41.075
46.006
22
7.875
13.330
16.720
109.170
78.405
1.427.056
Saldo
2010-2011
-6.685
-7
-852
206
45
1.348
-746
309
2.901
317
14
1.324
975
800
-3
428
429
434
2.011
3.559
6.807
Var%
-2,7%
-1,3%
-0,7%
56,9%
3,3%
2,1%
-0,2%
1,6%
2,3%
1,2%
0,1%
2,0%
2,4%
1,7%
-13,6%
5,4%
3,2%
2,6%
1,8%
4,5%
0,5%
12
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
b.
La Regione Marche
Come già evidenziato l’imprenditoria femminile nella regione Marche ha mostrato nel corso del 2011 una
dinamicità piuttosto interessante: se infatti, anche a livello nazionale sono le imprese femminili a trainare la
crescita, sono proprio le regioni dell’Italia centrale dove tale crescita si realizza con intensità maggiore.
Le imprese femminili marchigiane al 31 dicembre 2011 sono 42.841 e rappresentano il 24,1% del totale delle
imprese registrate nel territorio regionale. Nei dodici mesi del 2011 esse sono cresciute dello 0,7%, valore
superiore alla media nazionale. Questo dato è particolarmente significativo se confrontato con la variazione
percentuale della generalità delle imprese regionali che è stata pari ad appena lo 0,1%.
Imprese femminili della regione Marche al 31 dicembre 2011
Imprese femminili
Marche
Imprese
Registrate
2011
42.841
Imprese
Registrate
2010
Variazione %
42.535
% su totale
imprese
0,7%
24,11
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
Dal punto di vista dell’organizzazione d’azienda, l’imprenditoria femminile nella nostra regione privilegia le
imprese individuali che rappresentano il 65% del totale delle imprese femminili (contro una media delle
imprese senza distinzione di genere del 58,6%); tuttavia sono le società di capitale quelle che nel corso
dell’anno in esame hanno registrato la crescita numerica maggiore, +4,5% mentre le imprese individuali
sono cresciute solamente dello 0,5%.
Imprese femminili della regione Marche al 31 dicembre 2011 per natura giuridica
Valori assoluti e pesi percentuali sul totale delle imprese
Imprese femminili
Imprese totali
Classe di Natura Giuridica
Registrate Peso%
Registrate Peso%
12,5%
19,3%
SOCIETA' DI CAPITALE
5.344
34.363
21,0%
19,9%
SOCIETA' DI PERSONE
8.981
35.266
65,0%
58,6%
IMPRESE INDIVIDUALI
27.859
104.176
1,5%
2,2%
ALTRE FORME
657
3.851
100,0%
100,0%
42.841
177.656
Totale
Saldi e variazioni percentuali degli stock 2011-2010
Imprese femminili
Var%
Classe di Natura Giuridica
Saldi
4,5%
SOCIETA' DI CAPITALE
230
-0,8%
SOCIETA' DI PERSONE
-75
0,5%
IMPRESE INDIVIDUALI
135
2,5%
ALTRE FORME
16
0,7%
306
Totale
Imprese totali
Var%
Saldi
1.063
-275
-664
29
153
3,2%
-0,8%
-0,6%
0,8%
0,1%
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
13
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Infine, l’analisi dell’imprenditoria femminile della regione Marche svolta con riferimento ai settori economici
segnala la forte concentrazione nei due settori tradizionalmente prerogativa delle imprese femminili:
l’agricoltura e il commercio. Insieme questi due settori rappresentano il 47% del totale delle imprese
femminili regionali a fine 2011.
Tuttavia analizzando le variazioni percentuali che hanno caratterizzato il 2011 deve essere sottolineata la
crescita delle imprese “rosa” nel settore della fornitura di energia elettrica e gas (+81% ma pari ad un valore
assoluto di appena 20 unità), l’istruzione (+11,9% corrispondente a 151 unità), la fornitura di acqua e reti
fognarie (+5,7% anch’esso settore scarsamente significativo pari a 37 unità) ed infine le attività professionali,
scientifiche e tecniche (+5,5% pari a 1.083 unità).
Imprese femminili della regione Marche al 31 dicembre 2011 per settore economico
Valori assoluti e variazioni % degli stock 2011-2010
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz...
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d...
F Costruzioni
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut...
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J Servizi di informazione e comunicazione
K Attività finanziarie e assicurative
L Attività immobiliari
M Attività professionali, scientifiche e tecniche
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp...
P Istruzione
Q Sanità e assistenza sociale
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver...
S Altre attività di servizi
X Imprese non classificate
Totale
Stock 2011
9.472
11
5.393
20
37
1.494
10.705
453
3.460
642
723
1.757
1.083
1.073
151
326
611
3.710
1.720
42.841
Stock 2010
9.694
11
5.418
11
35
1.438
10.589
451
3.392
622
709
1.701
1.027
1.055
135
316
602
3.621
1.708
42.535
Var. %
-2,3%
0,0%
-0,5%
81,8%
5,7%
3,9%
1,1%
0,4%
2,0%
3,2%
2,0%
3,3%
5,5%
1,7%
11,9%
3,2%
1,5%
2,5%
0,7%
0,7%
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
14
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
c.
La Provincia di Ancona
Le imprese femminili iscritte alla Camera di Commercio di Ancona a fine 2011 ammontano a 11. 912 e sono
cresciute di 83 unità negli ultimi 12 mesi, corrispondenti ad una variazione percentuale positiva dello 0,7%.
La generalità delle imprese doriche nello stesso periodo ha registrato una crescita inferiore, pari allo 0,47%.
L’imprenditoria femminile della provincia di Ancona mostra dunque una vitalità maggiore rispetto alla
generalità delle imprese.
Andamento delle imprese femminili nella provincia di Ancona, Marche, Italia, anno 2011
Imprese
registrate 2011
Imprese
registrate 2010
variazione delle
imprese
registrate
variazione %
Ancona
11.912
11.829
83
0,70
Marche
42.841
42.535
306
0,72
Italia
1.433.863
1.427.056
6.807
0,48
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
La crescita dell’imprenditoria femminile nella provincia di Ancona è sostanzialmente in linea con quanto si è
verificato a livello regionale (+0,72%).
La provincia di Ancona si rivela più rosa sia della media regionale che nazionale: l’incidenza percentuale
delle imprese femminili sul totale delle imprese è pari al 25,1% nella nostra provincia – vale a dire che una
impresa su 4 è donna – nella regione Marche tale percentuale scende al 24,1% e nell’intero Paese al 23,5%.
Nella graduatoria delle 105 province italiane, Ancona è al 36° posto per tasso di femminilizzazione: l a
provincia italiana più rosa è Benevento con il 32,5% di imprese donna sul totale mentre Reggio Emilia è
l’ultima provincia con il 18%.
Incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese nella provincia di Ancona,
Marche, Italia, anno 2011
Imprese
femminili Imprese totali
tasso di
registrate
registrate femminilizzazio
2011
2011
ne
Ancona
Marche
Italia
11.912
42.841
1.433.863
47.445
177.656
6.110.074
25,11
24,11
23,47
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
15
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Nella nostra provincia le imprese femminili si sviluppano a partire dagli anni novanta, grazie forse anche agli
interventi legislativi in loro favore. Oltre l’84% delle imprese donna si è infatti iscritto al Registro Imprese della
Camera di Commercio fra il 1990 ed il 2011. Osservando attentamente i dati appare evidente però che la
loro diffusione abbia avuto un’accelerazione dal 2000; sono infatti 6.748 le aziende che appartengono alle
6
ultime classi di iscrizione, comprese tra il 2000 e il 2010, e rappresentano il 57% del totale .
Imprese femminili per decennio d’iscrizione provincia di Ancona, anno 2011
Classe Anno
Registrate
%
Iscrizione
Antecedente al 1940
12
0,10%
Dal 1940 al 1949
10
0,08%
Dal 1950 al 1959
16
0,13%
Dal 1960 al 1969
99
0,83%
Dal 1970 al 1979
343
2,88%
Dal 1980 al 1989
1.389
11,66%
Dal 1990 al 1999
3.295
27,66%
Dal 2000 al 2009
5.048
42,38%
Dal 2010 al 2019
1.700
14,27%
Grand Total
11.912
100,00%
Fonte: Infocamere-Unioncamere, Stock View
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
La natura giuridica
Il tessuto imprenditoriale femminile della provincia di Ancona è caratterizzato in larga misura da imprese
individuali: esse sono infatti pari a 7.541 unità e rappresentano il 63,3% delle imprese femminili. Nell’ambito
delle imprese femminili, l’incidenza percentuale delle ditte individuali nella nostra provincia risulta essere
sostanzialmente in linea con quella regionale e nazionale.
Nonostante le imprese individuali rappresentino la forma giuridica principale scelta dalle donne per operare
sul mercato, esse mostrano una variazione percentuale di crescita rispetto al 2010 pari allo 0,5%,
nettamente inferiore a quello delle società di capitali che supera il 4% (4,26%).
Le società di capitali rappresentano quindi una piccola quota del sistema imprenditoriale femminile, infatti
con le 1.591 unità esprimono il 13,4% del totale delle imprese donna doriche a fine 2011, ma sono anche la
componente più dinamica dell’imprenditoria femminile provinciale.
Nella nostra provincia sono infine presenti 2.572 società di persone, corrispondenti al 22% del totale delle
imprese femminili (nel corso del 2011 tale tipologia di impresa ha subito una lieve contrazione: –1%) e 208
imprese costituite in “altre forme” quali consorzi, cooperative, ecc…(cresciute del 2,5%).
6
Per la generalità delle imprese le percentuali sono rispettivamente dell’81% e del 54%.
16
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Composizione percentuale delle imprese femminili attive per forma giuridica – dati anno 2011
100%
90%
80%
70%
60%
ALTRE FORME
IMPRESE INDIVIDUALI
50%
SOCIETA' DI PERSONE
SOCIETA' DI CAPITALE
40%
30%
20%
10%
0%
Ancona
Marche
Italia
Fonte: Infocamere
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
I settori economici
I dati di fine 2011 sottolineano come le imprese femminili restino fortemente concentrate in pochi settori:
l’agricoltura raggruppa il 21,1% delle imprese femminili provinciali e il commercio il 26,4%, quindi quasi la
metà delle imprese femminili doriche operano in questi due settori.
Tuttavia, analizzando le variazioni percentuali delle imprese registrate alla fine del 2011 e del 2010, i settori
dove le imprese femminili stanno crescendo più velocemente sono la fornitura di energia elettrica, gas e
vapore (+166,7%), l’istruzione (+12,5%), i servizi di informazione e comunicazione (+8,5%), le attività
finanziarie e assicurative (4%) e le costruzioni (+3,2%).
L’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese nei diversi settori evidenzia nella nostra provincia
alcuni settori tradizionalmente appannaggio di tale tipologia di impresa: le altre attività di servizi, come i
servizi associativi e alle persone hanno un tasso di femminilizzazione che supera il 55%; la sanità e
assistenza sociale hanno un tasso del 47%; l’agricoltura del 32%, il commercio del 27% e la ristorazione del
33%.
Degno di nota tuttavia è anche il progressivo spazio che le imprese femminili si stanno ritagliando in alcune
attività più innovative quali i servizi di supporto alle imprese, il noleggio e le agenzie di viaggio (dove il tasso
di femminilizzazione è del 34%).
17
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Imprese femminili attive anno 2011 per settore economico
Settore
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti
F Costruzioni
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J Servizi di informazione e comunicazione
K Attività finanziarie e assicurative
L Attività immobiliari
M Attività professionali, scientifiche e tecniche
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
P Istruzione
Q Sanità e assistenza sociale
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
S Altre attività di servizi
X Imprese non classificate
Grand Total
Registrate
2.517
2
1.260
8
15
455
3.150
107
900
191
235
536
369
329
45
108
170
1.036
479
11.912
Incidenza sul
totale
21,13
0,02
10,58
0,07
0,13
3,82
26,44
0,90
7,56
1,60
1,97
4,50
3,10
2,76
0,38
0,91
1,43
8,70
4,02
100,00
Tasso di
femminilizzazione
32,0
10,5
23,8
7,9
19,7
7,0
26,5
7,8
32,8
22,7
23,1
26,2
22,1
33,6
25,4
47,4
29,3
55,1
22,4
25,1
Variazione
percentuale
2011/2010
-1,79
0,00
0,24
166,67
0,00
3,17
0,32
-0,93
1,35
8,52
3,98
-0,56
5,43
3,46
12,50
-0,92
1,19
2,47
0,84
0,70
Fonte: Infocamere
Elaborazione: Ufficio Statistica e studi, Camera di Commercio di Ancona
18
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
3. La Camera di Commercio di Ancona: esperienze
di successo
a.
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile è nato nel dicembre del 2000 presso la Camera
di Commercio di Ancona per diffondere, promuovere e sostenere la cultura d’impresa femminile nel territorio
provinciale. L’incarico alle componenti del Comitato, rappresentanti delle Associazioni di Categoria e delle
Organizzazioni Sindacali maggiormente significative in ambito provinciale, è stato rinnovato nei bienni
successivi. Per dodici anni, dunque, il Comitato ha lavorato al servizio delle imprese femminili, assistendo
con soddisfazione all’ampliamento di questa realtà imprenditoriale: da 9.486 unità dall’ottobre 2002 si è
passati alle 11.912 imprese iscritte nel 2011, vale a dire ad un quinto dell’intera imprenditoria provinciale.
I lavori del Comitato hanno seguito gli obiettivi proposti e condivisi dalla Giunta della Camera di Commercio
di Ancona:
- Analizzare lo stato dell’imprenditoria femminile nella provincia per poter elaborare proposte operative
volte a superare le difficoltà evidenziate;
- Individuare strumenti necessari per valutare la fattibilità delle idee imprenditoriali delle donne
interessate ad iniziare o rinnovare le proprie imprese;
- Promuovere una cultura d’impresa che consenta alle donne di esplorare settori innovativi con
maggiori opportunità di mercato;
- Sviluppare proposte e programmi anche per mutare l’approccio delle banche nei confronti dei
progetti presentati dalla donne;
- Creare un partenariato locale che rafforzi il ruolo femminile nelle imprese e che promuova occasioni
di cooperazione nazionale e internazionale.
L’attività del Comitato si è basata sulla creazione di un partenariato per incentivare lo sviluppo delle imprese
gestite da donne, sia a livello locale che nazionale, coinvolgendo in primo luogo le associazioni di categoria
provinciali, per avere proposte, idee e soluzioni ed attivare sinergie e collaborazioni.
Nel 2001 il gruppo si è quindi dotato di un Regolamento interno, attraverso il quale ha proposto alla Giunta
della Camera di Commercio le modalità operative di lavoro e, di conseguenza, ha definito i propri obiettivi e
le priorità da perseguire durante il mandato.
Nello stesso anno il Comitato si è impegnato particolarmente per instaurare un dialogo con la Regione
Marche anche nel monitoraggio dei progetti legati alle legge 215 del 92 “Azioni positive sull’imprenditoria
femminile”, con il coordinamento dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio ed ha promosso e
coordinato incontri tra i Comitati marchigiani nell’intento di dare vita ad un vero e proprio Coordinamento
Regionale.
A simboleggiare e sintetizzare la filosofia sottesa all’operato e all’attività del Comitato, è nato un marchio
logotipo che rappresenta lo sguardo delle donne: l’intento era quello di esprimere il primo degli obiettivi e
l’interesse nell’organizzazione camerale, cioè quello di osservare l’universo femminile, metterne a fuoco le
problematiche, rilevare le esigenze delle donne che fanno impresa e far emergere i problemi e le difficoltà
che le donne incontrano nel loro percorso professionale, per sollecitare soluzioni, azioni di sostegno e
supporto.
Negli ultimi anni il Comitato ha implementato in particolare la diffusione di una rete delle imprese femminili, in
un’ottica di internazionalizzazione, attraverso la realizzazione di un sito internet all’interno delle attività del
Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, l’associazione transnazionale senza scopo di
19
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
lucro che unisce 37 Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio per offrire occasioni di contatto alle
imprenditrici, stimolare lo scambio di idee, buone prassi e soluzioni.
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile di Ancona, attivo nella partecipazione a molteplici
iniziative di carattere regionale, nazionale e internazionale, in questi anni è stato promotore di eventi,
convegni e bandi su temi specifici di particolare interesse per lo sviluppo e la valorizzazione delle imprese
femminili. Qui di seguito vengono riportare le esperienze più significative.
b.
Principali iniziative del Comitato per la Promozione dell’imprenditoria Femminile
•
Accesso al credito delle imprese femminili
Primo impegno del Comitato, su impulso di Unioncamere Nazionale e sulla base di un protocollo di intesa
stipulato tra il Ministero dell’Industria, Mediocredito Centrale e l’ABI, è stato quello di promuovere il “Progetto
fonti di finanziamento”. Il risultato operativo è rappresentato da una convenzione per migliorare la capacità di
accesso delle imprenditrici alle risorse finanziarie e di rafforzare il rapporto tra sistema finanziario e tessuto
produttivo locale.
La convenzione, una delle prime in Italia con queste caratteristiche, firmata nel 2001, ha posto le basi per la
creazione di una corsia preferenziale e di agevolazioni per le aziende gestite dalle donne.
Il Comitato ha svolto un importante ruolo di coordinamento a livello provinciale, coinvolgendo dieci banche e
nove consorzi fidi, dieci associazioni di categoria e il Mediocredito Centrale, nell’ottica di assicurare una
migliore e più snella procedura di accesso al Fondo Nazionale di Garanzia per le piccole e medie imprese.
Il Fondo in questione, infatti, ha fornito garanzia alle banche per i progetti a gestione femminile fino all’80%
del finanziamento su tutto il territorio nazionale.
Sebbene in via sperimentale, l’accordo ha determinato la stipula di convenzioni firmate singolarmente dalle
varie associazioni di categoria, che sono tutt’ora prevalenti nella Provincia, inoltre l’iniziativa ha avuto il
merito di porre l’argomento all’attenzione del Ministero e delle istituzioni locali.
Questa convenzione, come altre promosse sempre nell’ambito del sistema camerale, si sono rivelate risorse
preziose per il sostegno del sistema bancario alla progettualità femminile.
•
Osservatorio statistico: i numeri delle imprese femminili provinciali
Per meglio analizzare il tessuto imprenditoriale femminile, il Comitato di Ancona ha lavorato alla creazione di
un Osservatorio Statistico sulle imprese femminili: l’obiettivo è stato raggiunto nell’anno 2003 con la
pubblicazione della prima analisi statistica sulle imprese femminili della provincia, a cura dell’Ufficio Statistica
e Studi della Camera di Commercio di Ancona.
Lo studio ha avuto avvio da una serie di suggerimenti forniti, a partire dall’anno 2000, dallo stesso Comitato
camerale che ha condotto l’analisi sia a livello provinciale che nazionale, partecipando a diversi tavoli di
lavoro statistici per l’implementazione della prima banca dati in grado di censire il fenomeno imprenditoriale
femminile.
L’azione è stata particolarmente importante e innovativa, dal momento che prima del 2003 non era possibile
individuare l’impresa femminile all’interno delle banche dati esistenti che potevano rilevare solamente le
“cariche ricoperte” da soggetti di genere femminile e pertanto i dati aggregati che ne derivavano erano
inficiati da duplicazioni.
In seguito, anche grazie all’apporto del Comitato di Ancona, questi elementi sono stati presi in
considerazione e successivamente, attraverso la società informatica delle Camere di Commercio,
Infocamere, è stata messa on line la prima banca dati statistica delle imprese femminili, definite ai sensi della
legge 215 del 1992, quella attualmente in uso.
L’Osservatorio statistico provinciale, unica esperienza del genere fino ad allora nel panorama italiano, è
stato presentato ufficialmente il 21 ottobre del 2002, in collaborazione con l’Università Politecnica delle
Marche, e ancora oggi, semestralmente, illustra ed analizza l’andamento delle imprese femminili della
20
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
provincia; lo strumento fornisce al Comitato, alle Associazioni di Categoria, a tutti gli attori del territorio
interessati alla tematica, un’importante indagine quantitativa e qualitativa del tessuto imprenditoriale
femminile.
Nel 2006, con la partecipazione del Comitato di Ancona come partner di rete all’iniziativa comunitaria Equal,
per il monitoraggio dell’imprenditoria femminile nelle Marche, è stato istituito anche un Osservatorio
Regionale, attivo durante i due anni di vita del progetto europeo. Questo Osservatorio a livello regionale ha
prodotto report con cadenza semestrale che hanno dato conto della situazione dell’imprenditoria femminile
nelle Marche, attraverso specifiche analisi territoriali e confronti con le altre aree italiane.
L’auspicio del Comitato di Ancona è che un simile lavoro di analisi statistica dei dati regionali venga ripreso,
trattandosi di uno strumento strategico prezioso, da utilizzare sia in ambito locale che nei rapporti
internazionali, soprattutto in relazione ai Paesi dell’oltre Adriatico.
•
Mappatura delle imprese femminili della Provincia di Ancona
Per analizzare il tessuto imprenditoriale femminile, a partire dalla banca dati di cui si è detto, il Comitato ha
avviato nel 2002 una mappatura delle imprese femminili della provincia di Ancona per mettere in evidenza le
chiavi di lettura del fenomeno dell’imprenditoria femminile e fotografare il profilo dell’imprenditoria locale.
Lo studio ha analizzato i punti di forza e di debolezza dell’attività imprenditoriale femminile, individuando
contemporaneamente le possibili soluzioni e valorizzandone le risorse. Sono state segnalate per la prima
volta modalità innovative per rapportarsi con le istituzioni locali, Provincia e Regione, cogliendo tutte le
opportunità per inserire azioni di mainstreaming. Gli strumenti scelti per l’indagine sono stati due focus
group, una serie di interviste strutturate e un questionario rivolto a 1700 imprenditrici.
La mappatura ha contribuito a mettere in luce un aspetto determinante delle imprese a gestione femminile:
sono numerose e con caratteristiche molto diverse tra loro, legate da una forza trasversale che risiede nel
loro specifico femminile, con aspettative, motivazioni ed esigenze differenti a seconda del settore di attività
e tipologia di impresa. Ne è emerso un quadro significativo ed aggiornato sul territorio provinciale.
In tutte le fasi del lavoro di mappatura, le imprenditrici hanno confermato che tendenzialmente decidono di
mettersi in proprio per tre motivi: necessità economica, ereditarietà e passione verso il proprio lavoro,
investendo i propri mezzi e il proprio coraggio nelle attività economiche e produttive di tutte le dimensioni.
La fase più interessante e significativa delle interviste, realizzata attraverso incontri molto approfonditi e
l’elaborazione dei questionario, ha prodotto materiali importanti che sono stati oggetto di un importante
convegno alla Loggia dei Mercanti di Ancona, nel 2003, dal titolo: “L’imprenditorialità delle donne. Vocazioni,
motivazioni ed aspettative nella Provincia di Ancona”.
•
Occasioni di visibilità: “Impronta di impresa”
Nel 2004, il Comitato ha ideato e promosso il concorso “Impronta di Impresa”, bando dedicato alle imprese
femminili attive nel territorio provinciale, nate negli anni 2001 e 2002, e distintesi per l’originalità dell’attività
svolta, per l’innovazione e per aver favorito occupazione. La prima edizione del concorso, che ha
riconosciuto l’impegno e il valore delle donne imprenditrici, ha assegnato un premio in denaro e in
formazione alla migliore impresa femminile in forma societaria e in forma individuale.
Il successo ottenuto dalla competizione ha portato alla riproposizione dell’iniziativa da parte del Comitato
anche nel 2005, rivolgendo il bando alle imprese femminili con due anni di anzianità; nel 2006 il premio è
stato invece proposto alle imprese iscritte dal 2004 al registro delle imprese della Camera di Commercio di
Ancona.
Per le edizioni 2004 e 2005 del concorso, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori
Commercialisti di Ancona e di Camerino, il Comitato ha voluto omaggiare le imprese partecipanti, con un
catalogo fotografico.
In queste pubblicazioni sono stati raccolti gli atti della premiazione e le schede relative alle imprese finaliste:
da una parte, dunque, sono stati forniti numeri in grado di misurare il fenomeno dell’imprenditoria femminile
nella provincia di Ancona, dall’altra è stata data la parola (e l’esempio) alle imprese protagoniste del mondo
dell’imprenditoria femminile; il fermo immagine eloquente di una realtà dinamica e in continua evoluzione.
Le imprese femminili, infatti, si rilevano spesso un modello concreto di armonia tra la produzione del
mercato, la buona gestione delle relazioni sociali e dell’ambiente. Tutto questo si realizza perché le donne
nelle imprese riassumono in sé una serie di qualità strategiche: oltre alla necessaria capacità
21
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
imprenditoriale, anche la capacità di fare rete, di risolvere i problemi e le situazioni attraverso punti di vista
diversi, di attivare le potenzialità delle persone e di allineare i valori individuali a quelli organizzativi.
Vincitrici 2004: 1. Airone Società Cooperativa Sociale a r.l. di Agugliano (servizi per l’educazione e
assistenza della prima infanzia); 2. Chiucconi Raffaella di Ancona (restauro arazzi, tessuti antichi, paraventi
sacri e costumi d’epoca)
Vincitrici 2005: 1. Merlino Società Cooperativa di Ancona (laboratori didattici e creativi per bambini); 2. Paci
Allegra di Senigallia (servizi di archiviazione)
Per l’edizione 2006, il Comitato di Ancona ha voluto offrire una veste nuova al concorso “Impronta di
Impresa”, trasformando il catalogo fotografico degli anni precedenti in uno strumento multimediale: un DVDRom interattivo, in grado di veicolare e valorizzare in chiave attuale ed accattivante il concorso e le
protagoniste, dell’ultima edizione e delle precedenti.
Premiando – sempre con una vincita in denaro e un corso di formazione specifico – le attività delle donne
intraprendenti, il Comitato ha continuato a riconoscere e dare visibilità all’impresa donna e, al tempo stesso,
“all’impresa di essere donna”.
Vincitrici 2006: 1. Bioaesis srl di Jesi (laboratorio specializzato in biotecnologie molecolari); 2. Antaria di
Robertina Mandolesi di Ancona (agenzia pubblicitaria e di pubbliche relazioni).
Nel 2008 il concorso, aperto alle 10.000 imprese femminili del territorio, è stato rinnovato nei contenuti e
nelle forma, mettendo in rilievo tre tematiche ritenute importanti e di grande sfida per le imprese femminili
della provincia: l’Ambiente, la Responsabilità Sociale e l’Innovazione.
Il Comitato ha voluto premiare le aziende femminili che con le loro scelte “virtuose” hanno contribuito ad
innalzare gli standard di qualità ed hanno creato valore nel tempo.
Alle 15 finaliste è stato offerto un audiovisivo promozionale che ha presentato uno spaccato del mondo
dell’impresa donna della provincia di Ancona attraverso le parole e i volti delle sue protagoniste. Titolari di
imprese del nuovo millennio e provenienti prevalentemente da Jesi, Ancona e Fabriano si sono distinte per
energia, innovazione, talento e intuizione e per la capacità di individuare il nodo dei problemi del quotidiano
e approntare soluzioni.
Vincitrici 2008:
- Impronta d’Ambiente: 1. Polenta Raffaella, azienda agrituristica rustico del Conero di Ancona
(agriturismo);
- Impronta di Responsabilità Sociale: 1. Incarta società cooperativa a r.l. onlus di Fabriano (grafica
pubblicitaria)
- Impronta d’Innovazione: I Rikyestissimi di R. Abbate di Camerino (ideazione e realizzazione di
prodotti per l’infanzia)
L’edizione 2009 del concorso “Impronta di Impresa” (bando in appendice), si è evoluta ancora: le promotrici
hanno deciso di premiare in particolare le “impronte di innovazione” quelle realtà imprenditoriali femminili
che hanno sviluppato prodotti e processi nuovi, che hanno introdotto nuove tecnologie e nuove modalità di
commercializzazione dei servizi offerti al cliente.
L’innovazione viene intesa non come norma o regola, ma come mentalità, come capacità di adattamento ai
cambiamenti che le donne possiedono, unita alla creatività.
Il 2009 è stato infatti l’anno europeo della Creatività e Innovazione e con questo intento il Comitato ha inteso
accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze
chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico delle imprenditrici.
Attraverso “Impronta di Impresa” il Comitato è riuscito a fare emergere le donne che fanno impresa e che si
mettono in gioco, favorendo inoltre l’opportunità di riflettere sulla propria attività, di elaborare un progetto
imprenditoriale e di metterne in evidenza i punti di forza; ha fornito strumenti per presentarsi, per parlare di
se stesse e del proprio spirito imprenditoriale, ma soprattutto le ha messe in contatto tra loro, gettando le
basi della Rete effettiva di cui tanto si parla.
Grande sfida per il Comitato cui spetta il compito di porre l’accento sul valore economico, sociale e culturale
delle imprese femminili, con un network per scambiare idee, soluzioni e progetti. Tutte, e sempre, hanno
risposto con grande entusiasmo, talento e passione.
22
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
•
Bando di concorso:”Tempi di vita, tempi di lavoro”
Il bando di concorso (in appendice) per le imprese del territorio provinciale pubblicato nel corso del 2011 ha
premiato quelle imprese, sia femminili che non, che si sono distinte per aver sviluppato politiche attive volte
a sostenere la conciliazione dei tempi di vita con quelli professionali, favorendo la partecipazione delle
donne nel mondo del lavoro. Le imprese vincitrici sono state:
- 1° classificata Non solo stampa di Enrica Pirani - Tipografia digitale (Camerano): ha introdotto parttime per le lavoratrici madri ed un bonus bebè per ciascun figlio dei propri dipendenti; ha destinato
un’area giochi/asilo bambini e realizzato una lavanderia aziendale.
- 2° classificata: Effepi srl – produzione di capi d i abbigliamento conto terzi (Senigallia): l’impresa che
occupa n. 35 dipendenti, ha attivato una riduzione dell’orario di lavoro da 8 a 7 ore giornaliere, con
un’importante riorganizzazione del lavoro che ha permesso di conciliare la vita familiare con quella
lavorativa. Ha concesso part-time alle lavoratrici madri e flessibilità di orario lavorativo.
- 3° classificata: Idea srl – produzione e vendita d i mobili e semilavorati per hotel e strutture ricettive
(Ancona): ha concesso contratti part-time e orari di lavoro “su misura” a seconda delle esigenze
familiari delle lavoratrici
•
La formazione
Nei programmi di attività di questi anni un ruolo fondamentale è stato riservato dal Comitato alla
qualificazione delle imprese femminili e alla valorizzazione del capitale umano al loro interno incentivata
attraverso l’organizzazione di seminari tematici.
Nel corso degli anni sono state organizzate numerose giornate formative, con un’ottima partecipazione da
parte delle imprenditrici del territorio, dedicate a diversi temi tra i quali il marketing, la comunicazione in
pubblico, le tecniche di promozione della propria azienda.
A partire dalle diverse occasioni di confronto e di scambio di esperienze, ma anche grazie all’assistenza
continua dell’Ufficio Nuove Imprese della Camera di Commercio di Ancona che mantiene i contatti con il
pubblico, la conoscenza delle imprenditrici e la sempre maggior fiducia con cui le stesse si rivolgono agli
uffici preposti, ha portato alla creazione di una vera e propria rete, nata da contatti reali.
In molti casi, per la prima volta, grazie a questo tipo di iniziative, le titolari o coadiutrici d’azienda hanno
avuto la possibilità di esprimersi, di parlare di se stesse e di essere ascoltate nelle difficoltà e nei progressi
del fare impresa.
Una giornata formativa aperta anche alle Associazioni di Categoria è stata organizzata sulle normative del
sistema camerale per diffonder la conoscenza delle norme che regolano i Comitati ed offrire una possibilità
di confronto tra le responsabili nel territorio provinciale.
A richiesta dell’Assemblea Legislativa delle Marche, in collaborazione con la Commissione Regionale di Pari
Opportunità, si è stabilito un interessante confronto in occasione della progettazione di un corso di
formazione dedicato alle donne svantaggiate, esperienza esemplare avviata dal Comitato di Ancona e
replicata successivamente su altre province marchigiane, che ha riscosso un ottimo successo anche per la
possibilità di impiego di personale accuratamente formato e selezionato nelle piccole imprese del settore
turistico.
L’iniziativa è stata valutata una buona prassi tra Enti e proposta anche come progetto al Tavolo
Imprenditoria Femminili del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.
23
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
c.
Le esperienze internazionali sul tema
•
Imprese adriatiche: Women’s Entrepreneurship Workgroup del Forum delle Camere di Commercio
dell’Adriatico e dello Ionio
Il Comitato di Ancona ha sempre partecipato attivamente al Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico
e dello Ionio ( la cui Segreteria è presso la Camera di Commercio di Ancona) promuovendo la tematica delle
imprese-donna attraverso l’istituzione di un tavolo di lavoro specifico nel quale sono stati proposti progetti di
cooperazione tra i diversi paesi coinvolti.
Nel 2003, dopo due edizioni annuali del Forum, con il coordinamento di Jadranka Radovanic, Presidente
della Camera dell’Economia di Spalato e del Forum, a Igoumenitsa, in Grecia, è stato reso operativo il
Tavolo dedicato all’Imprenditoria Femminile, affiancandosi ai Tavoli di lavoro già esistenti e dedicati ad
Agricoltura, Pesca e Acquicoltura, Ambiente, Trasporti e Turismo.
Gli incontri annuali del Tavolo con le varie istituzioni italiane e straniere hanno messo in rilievo il ruolo
dell’imprenditoria femminile: tante in Italia quanto nei Paesi della costa orientale dell’Adriatico e dello Ionio le
imprese delle donne che fanno da traino allo “sviluppo di qualità”.
L’intenso lavoro di questi anni ha reso possibile la diffusione e lo scambio di buone prassi e ha portato alla
nascita dei Comitati presso le Camere dell’Economia del bacino adriatico-ionico, primo passo di
sensibilizzazione verso la costruzione e la valorizzazione della cultura imprenditoriale femminile.
Importante obiettivo del Tavolo è stata l’organizzazione di un congresso annuale stabile per offrire alle
imprenditrici italiane e straniere occasioni di scambio di saperi e conoscenze, di progetti e di idee, favorendo
la cooperazione internazionale tra i paesi delle due sponde.
Questi incontri, caratterizzati da una numerosa partecipazione di operatrici economiche, imprenditrici
internazionali e delegate italiane, hanno sottolineato ancora una volta un’esigenza comune: le donne per
consistenza numerica e per qualità rappresentano una grande potenzialità per favorire un modello di
sviluppo sostenibile, ma non sono adeguatamente valorizzate. Servono pertanto interventi di pari
opportunità, percorsi di formazione, informazione, accesso al credito ed azioni concrete per conciliare tempi
di vita e di lavoro.
Durante il primo congresso svoltosi nell’aprile 2006 a Dubrovnik in Croazia è stata affidata al Comitato di
Ancona la segreteria organizzativa. Da allora sono state affrontate le principali tematiche di comune
interesse per l’imprenditoria delle due sponde e sono state poste le basi per uno scambio reciproco e per il
rafforzamento del ruolo imprenditoriale femminile nei paesi interessati.
Il secondo congresso delle imprese femminili si è svolto ad Ancona (località Portonovo), nel mese di maggio
2007, ed ha visto il prezioso contributo di personalità femminili di rilievo nell’area europea e mediterranea.
Tema centrale della sessione plenaria è stato lo sviluppo e la promozione di progetti in materia di mobilità
del lavoro femminile e la creazione di un network di imprese gestite da donne.
“Women in business living in Adriatic”, è stato lo slogan lanciato durante il congresso dorico che ha
sintetizzato chiaramente l’esigenza delle imprenditrici di conoscersi, di mettersi a confronto, scambiarsi
esperienze e idee per fare business. Durante l’iniziativa è stata consolidata la rete delle imprese femminili
dell’Adriatico e dello Ionio che consente alle Camere di veicolare e diffondere il reciproco scambio di
informazioni e comunicazioni sulle normative con lo scopo di analizzare e valutare le diverse situazioni, per
identificare i problemi imprenditoriali più comuni e insieme cercare proposte nuove e affrontare nuove
prospettive.
Il Comitato di Ancona, a cui è stata affidata l’organizzazione del congresso, ha presentato in tale occasione,
il portale delle imprese femminili adriatico-ioniche “Shop Show” (www.womeninbusiness.forumaic.org)
una vetrina virtuale che offre alle imprese-donna strumenti e idee per lo scambio di informazioni pratiche, ma
vuole anche essere un luogo di promozione e di contatti. Negli anni le imprenditrici iscritte al portale sono
aumentate di numero, anche rispetto alla loro provenienza.
I successivi appuntamenti annuali organizzati dal Tavolo per l’Imprenditoria Femminile, si sono svolti a Przno
in Montenegro, nell’ottobre 2008, sul tema delle risorse e degli strumenti per il credito a sostegno delle
24
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
imprese femminili nei vari paesi dell’area Adriatico-Ionica, nell’ottobre 2009 a Durazzo, in Albania, sul tema
“Creatività ed Innovazione in un periodo di crisi”, con grande partecipazione.
Nel 2010 ad Ancona “La Carta dei Valori e Codice Etico: un modello di sviluppo sostenibile per le imprese
femminili dell'Adriatico e dello Ionio; infine nel 2011 a Budva, in Montenegro, sul tema: “le politiche e gli
strumenti per conciliare i tempi di vita e di lavoro”
Il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio riconosce dunque nell’imprenditoria
femminile uno dei valori fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico dell’intera area.
Si segnala in particolare che, attraverso la Carta dei Valori (allegato) il Tavolo dell’Imprenditoria Femminile
ha inteso riconoscere riconoscere e valorizzare le potenzialità ed i valori di cui le imprese femminili sono
portatrici.
La Carta dei Valori rappresenta uno strumento di Corporate Social Responsibility per "guidare" le
imprenditrici verso un nuovo approccio nella valutazione di un'impresa ossia non solo in termini di
produzione economica e di capacità di generare profitti ma anche in termini sociali e ambientali. Etica,
responsabilità, qualità come fattori di competitività, di crescita, di sviluppo delle imprese.
•
Partecipazione al programma comunitario Equal
Nel corso del 2005 il Comitato ha organizzato e partecipato attivamente a numerose iniziative per favorire la
diffusione della cultura di impresa al femminile ma soprattutto ha aderito, assieme ai comitati provinciali
marchigiani, all’iniziativa comunitaria Equal “il valore della differenza”.
La risorsa femminile nella creazione di impresa nelle Marche “frutto della collaborazione tra il Dipartimento di
Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Camerino, l’Università di Urbino, l’ISTVAS (Istituto di
Istruzione Superiore “Vanvitelli-Stracca-Angelini) di Ancona e la Fondazione Brodolini di Roma.
Il progetto ha coinvolto l’Unioncamere Regionale e diversi partner europei di alcune regioni della Finlandia,
Spagna, Francia, Belgio e Danimarca con l’obiettivo di creare una piattaforma di conoscenze, analisi e
riflessioni sulla specificità di genere del fenomeno imprenditoriale locale.
Oltre alla realizzazione dell’Osservatorio Statistico Regionale, il progetto ha previsto la creazione di network
provinciali sull’imprenditoria femminile e focus group che hanno consentito di evidenziare le problematiche
comuni e di mettere a confronto imprenditrici e istituzioni, facendone emergere le peculiarità e i bisogni.
La rete regionale dei Comitati femminili presso le Camere di Commercio si è allacciata meglio alle altre Reti
Istituzionali che considerano l’imprenditoria femminile un soggetto dotato di motivazioni e di competenze
interessanti.
Nella fase conclusiva del progetto comunitario il Comitato di Ancona ha fornito il suo contributo organizzando
la partecipazione delle imprese anconetane al Salone Internazionale dell’Imprenditoria Femminile, presso
l’Ente Fiera di Pesaro, dove è stato presente con un proprio stand. Attraverso questo salone, il primo
dedicato al “genere femminile” nelle Marche, è stata evidenziata la dimensione (ampia e capillare) delle
creazioni femminili locali; l’iniziativa ha offerto l’opportunità alle imprenditrici del territorio di entrare in
contatto con le rappresentanti di imprese provenienti dalle regioni europee di Mons, Bruxelles, Copenhagen,
Kuopio, Saint-Brieuc e Valencia.
Nei giorni successivi all’evento, il Comitato camerale ha organizzato il Forum conclusivo del progetto Equal a
bordo della nave Costa Marina, attraccata al Porto di Ancona, nell’ambito di un incontro riepilogativo del
percorso svolto nei due anni di lavori, dal quale sono scaturite proposte per continuare la positiva esperienza
condotta insieme dai quattro comitati marchigiani. La conoscenza e gli strumenti valorizzati dal Progetto
hanno individuato prospettive inedite, offerte alle imprese dal comune futuro in Europa.
•
Rapporti e relazioni con enti e istituzioni
Numerosi gli stimoli nati dalle relazioni e dai rapporti creati negli anni dalla partecipazione del Comitato ad
eventi ed iniziative organizzate a tutti i livelli, locale, nazionale ed internazionale. Oltre al collegamento
istituzionale con Unioncamere e Retecamere, il Comitato di Ancona ha voluto cogliere occasioni di incontro
con gruppi femminili affini in ambito europeo, come AFAEMME (Federazione delle Donne del Mediterraneo),
Eurochambres Women Network, Unece (CH).
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Ancona è stato
scelto per la predisposizione di progetti e corsi relativi all’imprenditoria femminile.
Il Comitato ha colto le opportunità offerte da tali legami per promuovere l’organizzazione di momenti di
dibattito e studio anche in collaborazione con le diverse Associazioni femminili presenti sul territorio
provinciale.
I temi affrontati direttamente o con interventi personali delle componenti hanno riguardato anche argomenti
socio economici come l’emigrazione e la povertà delle donne nei paesi in via di sviluppo (2003).
Nel marzo 2005 al Rettorato in collaborazione con AMPEA (Spagna), Università Politecnica delle Marche,
Fidapa e Soroptimist, un importante convegno ha affrontato già allora la gestione etica delle imprese.
La Responsabilità Sociale, le professionalità, le opportunità e i finanziamenti a sostegno della gestione
d’azienda sono stati argomenti di grande interesse nel dibattito generale relativo alla cultura di impresa al
femminile. E’ emersa la consapevolezza che lo stile particolare delle donne nella gestione di impresa non si
è ancora affermato nella prassi: questa non perfetta aderenza rispecchia coerentemente la complessità di un
sentire femminile sempre sospeso tra visione e realtà, progetto e azione.
Si può affermare che il Comitato ha convogliato l’esperienza della Camera di Commercio di Ancona anche
nei Tavoli istituzionali fornendo un contributo specifico sulla tematica delle “ imprese rosa “, riuscendo a
svolgere quel ruolo di promozione inedito prima del 2000 nel dibattito economico locale.
I centri di formazione e l’Università Politecnica delle Marche hanno generosamente fornito il loro supporto
scientifico, garantito il loro contributo all’ impegno profuso in questi anni dal Comitato per la valorizzazione
delle aziende femminili e per la formazione di professioniste dai profili sempre più interessanti per un
mercato che reclama – rispetto alle attività economiche – maggior consolidamento e capacità di gestire gli
strumenti esistenti, organizzando il lavoro ed il passaggio generazionale.
E’ stato istaurato un dialogo proficuo con la Regione Marche, in collaborazione con gli altri Comitati per la
promozione dell’imprenditorialità femminile e con le espressioni delle Associazioni datoriali, grazie al
confronto diretto delle Presidenti avvenuto in più occasioni su temi e problemi di interesse comune.
L’obiettivo finale è tutt’ora quello di stimolare la nascita di un vero e proprio coordinamento regionale, con la
regia dell’Unioncamere Marche.
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Appendice
a.
Bando Impronta di Impresa 2009
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Ancona,
nell’intento di :
analizzare lo stato dell’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona
Individuare gli strumenti necessari per valutare la fattibilità di nuove idee imprenditoriali
Promuovere una cultura di impresa da parte delle donne
Creare un partenariato locale e occasioni di cooperazione nazionale e internazionale
Art. 1 Finalità
Il bando 2009 premierà le più Innovative Impronte di Impresa, che si distinguono, in particolare, per aver
sviluppato:
innovazioni di prodotto
innovazioni di processo produttivo
innovazioni nelle modalità di commercializzazione
innovazioni nei servizi offerti al cliente
innovazioni nella tecnologia applicata
Art. 2 Soggetti destinatari
I beneficiari del concorso sono le imprese femminili aventi sede legale e operativa nel territorio provinciale,,
iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Ancona, attive nei vari settori economici e
in possesso dei requisiti soggettivi di cui alla legge n. 215/92 art. 2: “Le società cooperative e le società di
persone, costituite in misura non inferiore al 60% da donne, le società di capitali le cui quote di
partecipazione spetti in misura non inferire ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano
costituti per almeno i due terzi da donne, nonché, le imprese individuati gestite da donne, che operino nei
settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi”,
I requisiti richiesti dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda: la mancanza di uno
soltanto dei requisiti di ammissione è motivo di esclusione. Sono escluse altresì le imprese femminili che
abbiano già beneficiato dei premi in denaro “Impronta di Impresa” delle precedenti edizioni.
Art. 3 Premi
E’ prevista la concessione di tre premi in denaro:
1° impresa classificata: 6.000, 00 euro
2° impresa classificata: 4.000, 00 euro
3 ° impresa classificata: 3.000, 00 euro
Tutte le imprese partecipanti al concorso avranno diritto ad usufruire di una giornata formativa
Art. 4 Limiti dei contributi
Ai sensi del Reg. CE n. 1998/06 e successive modifiche ed integrazioni il premio in denaro viene erogato nei
limiti del regime “de minimis”.
Ai fini del calcolo dell’importo massimo, il premio è cumulabile con ogni altra forma di aiuti “de minimis”
ricevuti a qualsiasi titolo del medesimo beneficiario.
Art. 5 Modalità di partecipazione
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
1. La domanda va redatta in carta semplice utilizzando l’apposito modulo, corredanto dalla scheda
imprenditoriale e dalla fotocopia di un documento di identità valido. Alla domanda può essere
allegata altra documentazione esplicativa dell’innovazione (depliant, prototipi).
2. I moduli sono disponibili online sul sito della Camera di Commercio di Ancona: www.an.camcom.it,
sezione Sviluppo Economico /Nuove Imprese e Mercato del Lavoro.
3. La documentazione elencata al punto 1 del presente articolo dovrà essere inviata entro e non oltre il
30 settembre 2009 esclusivamente per posta tramite raccomandata A/R. al seguente indirizzo:
“Camera di Commercio di Ancona – Segretaria del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria
Femminile”, piazza XXIV Maggio, 1 – 60124 Ancona indicando sulla busta “domanda di
partecipazione al concorso - Impronta di Impresa” . Le domande incomplete in qualsiasi parte,
presentate secondo altre modalità e oltre il termine stabilito, non saranno prese in esame.
4. La Camera di Commercio di Ancona provvederà ad effettuare d’ufficio gli accertamenti utili a
verificare la veridicità di quanto dichiarato.
5. Le prime dieci imprese ammesse al colloquio riceveranno una comunicazione scritta
6. Attribuzione dei Premi
- L’esame delle domande sarà effettuato dalla Commissione Giudicatrice che, con decisione
insindacabile, procederà alla redazione della graduatoria. Alle prime dieci imprese finaliste la
Commissione effettuerà un colloquio di approfondimento per poi nominare le vincitrici
- La Commissione Giudicatrice, nominata dalla Giunta Camerale, è composta da:
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Ancona
Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona o di un suo delegato
Uno o più esperti tecnico-scientifici
- Le imprese vincitrici verranno premiate entro l’anno 2009 con una cerimonia ufficiale. La graduatoria
sarà resa pubblica sul sito internet della Camera di Commercio di Ancona.
- Ai sensi del D.Lgs. n. 196/03 i dati richiesti dal presente bando e dalla modulistica allegata saranno
utilizzati esclusivamente per le finalità e nei modi previsti dal bando stesso e saranno oggetto di
trattamento nel pieno rispetto della normativa citata e degli obblighi di riservatezza ai quali è ispirata
l’attività dell’Ente.
b.
Bando per la Concessione di premi alle imprese femminili innovative
dell’Adriatico e dello Ionio - 1’ edizione - REGOLAMENTO
Art. 1 Finalità
Il Concorso, promosso Tavolo dell’Imprenditoria del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e
dello Ionio (di seguito Forum) in collaborazione con la Camera dell’Economia croata, la Camera di
Commercio di Ancona e la Provincia di Ancona, intende riconoscere e valorizzare le potenzialità delle
imprese femminili dell’area, nonché rafforzare le sinergie tra parità di genere e occupazione per favorire
la ripresa e stimolare la crescita sostenibile.
In particolare, il Concorso intende premiare le imprese femminili dell’Adriatico e dello Ionio che si
distinguono per:
l’originalità e l’innovazione dell’attività svolta e lo stile di management
la messa in atto di buone pratiche di tutela ambientale e di responsabilità sociale, definita dalla
Commissione Europea come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ambientali
delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”;
la sperimentazione di progetti di conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita, per aver favorito
l’occupazione e valorizzato le risorse umane, promuovendo anche azioni che consentano una
maggiore partecipazione delle donne nel processo decisionale.
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
Art. 2 Destinatarie
7
Sono ammesse al concorso tutte le imprese femminili dell’area dell’Adriatico e dello Ionio, Italia, Croazia,
Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Slovenia, Grecia e Albania, aventi sede legale nei territori delle
8
Camere di Commercio e dell’Economia associate al Forum. I requisiti richiesti devono essere posseduti
alla data di presentazione della domanda, pena esclusione.
Art. 3 Modalità di partecipazione
1. La domanda va redatta in carta semplice utilizzando l’apposito modulo corredato dalla fotocopia di
un documento d’identità valido. Le imprese possono presentare, ad integrazione, ogni sintetica
documentazione ritenuta utile.
2.
Il modulo è disponibile:
online sul sito del Tavolo Imprenditoria Femminile: www.womeninbusiness.forumaic.org
presso la Segreteria del Tavolo Imprenditoria Femminile;
presso le Camere di Commercio socie Forum.
3. La documentazione elencata al punto uno del presente articolo dovrà essere inviata in lingua
inglese, entro e non oltre il primo febbraio 2011, al seguente indirizzo: Segreteria Tavolo
Imprenditoria Femminile AIC FORUM c/o Camera di Commercio di Ancona – piazza XXIV maggio, 1
– 60124 Ancona (Italia) indicando “Bando per la concessione di premi alle imprese femminili
innovative dell’Adriatico e dello Ionio” oppure via email: [email protected]; fax: +39
071 5898255
La domanda di partecipazione potrà essere consegnata a mano anche presso le Camere di Commercio
socie del Forum che provvederanno poi a trasmettere via fax (+398 071 5898255) la documentazione
alla Segreteria del Tavolo.
4. Le Camere di Commercio socie Forum potranno iscrivere al concorso le imprese femminili che
ritengano meritevoli di essere segnalate per una delle motivazioni indicate all’articolo uno del
presente regolamento.
Art. 4 Commissione Giudicatrice
1. L’esame delle domande sarà effettuato da una Commissione Giudicatrice composta da un minimo di
cinque ad un massimo di nove componenti: dalla Presidente del Forum, da una rappresentante della
Provincia di Ancona, da una a tre rappresentanti delle Camere di Commercio socie Forum, da una a
tre rappresentanti delle associazioni femminili e da una esperta delle tematiche oggetto
dell’iniziativa.
2. I lavori della Commissione saranno affiancati dalla Segretaria del Tavolo Imprenditoria Femminile.
Art. 5 Criteri di valutazione
1. La Commissione Giudicatrice, con decisione insindacabile, procederà alla redazione dalla
graduatoria di merito. La formazione della graduatoria sarà strutturata in due fasi:
- istruttoria, che prevede un controllo di tipo formale finalizzato alla verifica della completezza delle
domande e della sussistenza delle condizioni di ammissibilità;
- valutazione di merito tecnico, sul contenuto del progetto.
2. Le domande incomplete in qualsiasi parte e presentate secondo altre modalità e oltre il termine
stabilito non saranno prese in esame.
7
Si definiscono imprese femminili “le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 50% di donne, le
società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferire al 50% a donne i cui organi di amministrazione siano
costituiti per almeno il 50% da donne, nonché, le imprese individuali gestite da donne”
8
Il possesso del requisito “impresa femminile” sarà valutato in base alla DIVERSA normativa nazionale dei paesi dell’area dell’Adriatico
e dello Ionio.
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
3. Nel corso dell’istruttoria sarà facoltà della Commissione richiedere integrazioni e/o chiarimenti sulla
documentazione presentata. Il mancato invio delle stesse, entro il termine perentorio di 10 giorni
dalla data di ricevimento dalla richiesta, comporterà l’automatica esclusione del progetto dalla
graduatoria.
4. La Commissione valuterà ogni progetto mediante attribuzione di un punteggio da 0 a 10, sulla base
dei seguenti criteri:
- innovazione e originalità dell’attività svolta;
- valorizzazione e tutela dell’ambiente e/o delle politiche di responsabilità sociale;
- valorizzazione delle risorse umane anche attraverso progetti di conciliazione dei tempi di lavoro e di
vita;
- completezza e coerenza complessiva del progetto
Art. 6 Premi
1. Al termine della valutazione la Commissione Giudicatrice designerà le tre migliori esperienze di
impresa femminile.
Le imprese vincitrici verranno premiate con una targa di merito e con i seguenti premi in denaro:
1° impresa classificata: 2.000, 00 euro
2° impresa classificata: 1.500, 00 euro
3° Impresa classificata: 1.000, 00 euro
Tutte le imprese partecipanti al concorso avranno diritto ad usufruire di due giornate formative gratuite e
sarà inoltre data a tutte visibilità nei siti istituzionali degli enti promotori dell’iniziativa.
Art. 7 Premiazione
c.
La premiazione avverrà in occasione della XI edizione del Forum delle Camere di Commercio
dell’Adriatico e dello iOnio che si svolgerà in Montenegro (primavera 2011). La graduatoria sarà resa
pubblica sul sito internet del Tavolo Imprenditoria Femminile, del Forum e degli enti promotori del
bando.
d. 2. Ai sensi del DLGs. N. 196/2003 i dati richiesti dal presente bando e dalla modulistica allegata
saranno utilizzati per le finalità e nei modi previsti dal bando stesso e per l’eventuale promozione di
nuove iniziative dal Tavolo Imprenditoria Femminile del Forum. I dati forniti potranno essere
comunicati a soggetti terzi promotori dell’iniziativa nel pieno rispetto della normativa citata e degli
obblighi di riservatezza.
c.
Bando “Tempi di vita, tempi di lavoro”
Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Ancona,
nell’intento di:
• qualificare la presenza delle donne nel mondo imprenditoriale;
• promuovere iniziative a sostegno delle imprese che favoriscono la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro;
• consolidare la rete delle imprese femminili, lo scambio di esperienze e di buone prassi;
• sviluppare le sinergie con gli attori del territorio che si occupano di pari opportunità”;
indice il bando di concorso “Tempi di vita, tempi di lavoro”.
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L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
ART. 1 Finalità
Il bando 2011 del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile premierà le imprese che si
distinguono per aver sviluppato politiche attive volte a sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro, tutt’ora in vigore, in particolare, per aver posto in essere:
• misure tese ad introdurre orari giornalieri e/o turni flessibili (in entrata ed in uscita dal lavoro);
• concessione di part-time reversibili al rientro dalla maternità o per determinare esigenze
personali e/o familiari;
• riorganizzazione del lavoro e di specifiche modalità operative (ad es.introduzione del telelavoro);
• introduzione dell’istituto della “banca delle ore”;
• iniziative di formazione al rientro dalla maternità o dopo lunghi periodi di assenza per favorire il
reinserimento lavorativo;
• interventi migliorativi per i lavoratori in caso di applicazione della legge 53/00 come l’attivazione
di servizi family/personal friendly (ad es. facilitazioni per l’accesso: agli asili nido, ludoteche,
palestre e/o centri di rieducazione motoria, servizi per disabili e anziani, istituzione di servizi di
consulenza personale/familiare);
• partecipazione a progetti anche tra i diversi soggetti del territorio (imprese, impresa e
istituzione);
• istituzione di voucher per acquisto di servizi di assistenza alle persone
ART. 2 Soggetti destinatari
Beneficiari del bando di concorso sono le piccole e medie imprese aventi sede legale e operativa nel
territorio provinciale, iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Ancona, attive nei vari
settori economici.
Sono escluse le imprese femminili che abbiano già beneficiato dei premi in denaro “Impronta di Impresa”.
ART. 3 Premi
E’ prevista la concessione di tre premi in denaro:
1° impresa classificata: 6.000, 00 Euro
2° impresa classificata: 4.000, 00 Euro
3° impresa classificata: 2.000, 00 Euro
Tutte le imprese partecipanti al concorso avranno diritto ad usufruire di una giornata formativa.
ART. 4 Limiti dei contributi
Ai sensi del Reg. CE n. 1998/2006 e successive modifiche ed integrazioni il premio in denaro viene erogato
nei limiti del regime “de minimis”.
Ai fini del calcolo dell’importo massimo, il premio è cumulabile con ogni altra forma di aiuti “de minimis”
ricevuti a qualsiasi titolo dal medesimo beneficiario.
ART. 5 Modalità di partecipazione
1. La domanda va redatta in carta semplice utilizzando l’apposito modulo, corredato dalla scheda
imprenditoriale e dalla fotocopia di un documento d’identità valido. Alla domanda può essere allegata
altra documentazione esplicativa (accordi con le R.S.U. o R.S.A., progetti, convenzioni, ecc.)
2. I moduli sono disponibili presso la Segreteria del Comitato e online sul sito della Camera di Commercio di
Ancona: www.an.camcom.gov.it
3. La documentazione elencata al punto uno del presente articolo dovrà essere inviata entro e non oltre il 31
ottobre 2011 esclusivamente per posta tramite raccomandata A.R. al seguente indirizzo: Camera di
Commercio di Ancona – segreteria del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile – piazza
XXIV maggio, 1 – 60124 Ancona indicando sulla busta - domanda di partecipazione al concorso “Tempi
di vita, tempi di lavoro”.
Le domande incomplete in qualsiasi parte, presentate secondo altre modalità e oltre il termine stabilito,
non saranno prese in esame.
31
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona: breve analisi statistica ed esperienze di successo
4. La Camera di Commercio di Ancona provvederà ad effettuare d’ufficio gli accertamenti utili a verificare la
veridicità di quanto dichiarato.
5. Le prime dieci imprese ammesse al colloquio riceveranno una comunicazione scritta.
ART. 6 Attribuzione dei premi
1. L’esame delle domande sarà effettuato dalla Commissione Giudicatrice che, con decisione
insindacabile, procederà alla redazione della graduatoria. Alle prime dieci imprese finaliste la
Commissione effettuerà un colloquio di approfondimento per poi nominare le vincitrici.
2. La Commissione Giudicatrice, nominata dalla Giunta Camerale, è composta da:
• Il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Ancona
• Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona o un suo delegato
• un rappresentante della Banca sponsor dell’iniziativa
3. Le imprese vincitrici saranno premiate entro l’anno 2011 con una cerimonia ufficiale. La graduatoria
sarà resa pubblica sul sito internet della Camera di Commercio di Ancona.
4. Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 i dati richiesti dal presente bando e dalla modulistica allegata
saranno utilizzati esclusivamente per le finalità e nei modi previsti dal bando stesso e saranno
oggetto di trattamento nel pieno rispetto della normativa citata e degli obblighi di riservatezza ai quali
è ispirata l’attività dell’Ente.
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