Discorso del Sindaco Raffaele Cortesi

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Discorso del Sindaco Raffaele Cortesi
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DISCORSO DEL SINDACO DI LUGO RAFFAELE CORTESI
ALLA CERIMONIA UFFICIALE DI CONFERIMENTO AL COMUNE DI LUGO
DELLA TARGA D'ONORE 2012 DEL CONSIGLIO D'EUROPA
Lunedì 10 dicembre 2012 – ore 10,30
Teatro Rossini
Rivolgo innanzitutto un sincero e caloroso indirizzo di benvenuto ai nostri ospiti:
– al Sig. Presidente Sir Alan Meale deputato del Parlamento Britannico,
Deputato Europeo, Vice Presidente del Consiglio d'Europa, Presidente del
Premio Europa;
– al Sig. Marco Monesi Presidente dell'AICCRE Emilia-Romagna e Sindaco di
Castel Maggiore;
– al Sig. Prefetto della Provincia di Ravenna Dott. Bruno Corda;
– al Vice Presidente della Provincia di Ravenna Dott. Gianni Bessi;
– ai Sindaci della città gemellate e amiche di Lugo presenti stamattina: Daniel
Davisse Sindaco di Choisy le Roi, Jim Allen Sindaco di Wexford, Fiorenzo
Berton Sindaco di Nervesa della Battaglia;
– ai Sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna;
– alle autorità civili, militari, religiose;
– agli studenti ed agli insegnanti delle scuole lughesi;
– a tutti i cittadini di Lugo.
Permettetemi di salutare anche le città gemelle o amiche di Lugo che oggi, per diversi
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motivi, non sono presenti ma che ci hanno inviato la loro adesione:
– Kulmbach in Germania,
– Yoqneam in Israele,
– Tai'an in Cina,
– São Bernardo do Campo in Brasile,
– Agustin Codazzi in Colombia.
Oggi è una grande giornata di festa, una giornata di cui la nostra comunità, assieme a
tutta la comunità della Bassa Romagna, può essere orgogliosa. Lugo è stata insignita
della Targa d'Onore del Consiglio d'Europa 2012, il secondo più alto riconoscimento
che viene conferito alle municipalità europee. Questa onorificenza fa seguito al
Diploma ottenuto nel 1995 e alla Bandiera d'Onore conferita nel 1996. Dopo 16 anni
Lugo torna a fregiarsi di un titolo particolarmente significativo e importante. Un
titolo la cui ultima assegnazione ad una città italiana risale al 2006 e che ci ha visto
superare una selezione di oltre 600 città europee.
Quando ci è stata notificata l'assegnazione del premio, nello scorso aprile, abbiamo
scelto per la consegna della Targa una data non casuale: oggi è il 10 dicembre 2012 e
sessantaquattro anni fa, il 10 dicembre 1948, veniva firmata a Parigi la Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani, uno dei documenti più alti che siano stati scritti
dall'umanità per l'umanità. Voleva dire quel documento (e vuole dire ancora oggi) a
voce alta e forte “un mai più” assoluto rispetto alle atrocità che connotarono il
secondo conflitto mondiale e, prima ancora, la grande carneficina della prima Guerra
Mondiale.
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Queste guerre furono combattute prevalentemente in Europa ed essa ne uscì distrutta.
L'Unione europea è figlia di quelle tragedie; essa è nata affinché non potessero
ripetersi cose simili e perché l'Europa divenisse un luogo di pace e di collaborazione,
di democrazia, di libertà, esempio per il mondo intero.
Dopo un cammino di oltre sessant'anni, il 12 ottobre 2012 l'Unione europea ha
ricevuto il Premio Nobel per la pace, premio che viene consegnato proprio oggi a
Oslo, con questa motivazione: “per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento
della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa e nel
mondo”. Ecco perché abbiamo scelto questa data: perché un filo rosso congiunge lo
sforzo per la pace, per la democrazia e per i diritti umani portato avanti nel mondo
con il destino stesso dell'Europa, antica culla di civiltà. Una civiltà in cui si fondono
radici culturali ed ideali diverse, capaci di confrontarsi e di parlarsi, di intrecciarsi e
di crescere.
Lugo ha dato il suo contributo a questo cammino.
Lugo è da secoli una città mercato. Il mercato, ancora prima di essere un luogo di
scambio delle merci, è un luogo di incontro e confronto di idee, culture, sensibilità
diverse. E’ un luogo dell’apertura, del dialogo e della ricerca. Quando ci riferiamo
all’espressione “libero mercato”, dobbiamo intendere innanzitutto un sistema di
relazioni in cui si realizzi una libera circolazione delle idee attraverso il libero
confronto.
Sia la presenza della Signoria Estense fino al termine del XVI secolo, che quella della
maggiore comunità ebraica in Emilia-Romagna dopo Ferrara, hanno favorito la
nascita di uno dei maggiori mercati in Italia e hanno connotato Lugo come luogo
appunto di incontro e di libero scambio delle idee e delle merci. Questa vocazione
non è andata perduta nel corso della contemporaneità, anzi essa si è rafforzata man
mano che la logica del mercato è divenuta nel tempo strutturale rispetto allo sviluppo
della società moderna. Non è forse un caso che una piccola città nel cuore della
Romagna abbia dato i natali a tante figure decisive, non solo per l'Italia,
nell’innovazione della cultura e delle scienze: Giuseppe Compagnoni, Agostino
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Codazzi, Gregorio Ricci Curbastro, Francesco Balilla Pratella, Francesco Baracca,
per citarne solo alcuni. Ciascuno di loro ha dato un contributo, in campi diversi, alla
storia dell'umanità.
Questa vocazione all'apertura è chiaramente delineata anche nel preambolo allo
Statuto del Comune di Lugo:
“… L’identità e il futuro di Lugo trovano dunque radice in questo peculiare
patrimonio storico e nei suoi aspetti culturali e artistici, come pure nella tradizione
di lavoro, spirito di iniziativa e di impresa ed infine nell’antica e tipica vocazione di
città aperta all’incontro tra comunità, culture, interessi diversi, di cui il mercato
settimanale è ancor oggi testimonianza”.
Questi concetti fondamentali, sui quali si è via via costituita l'identità della nostra
comunità, rispecchiano lo sforzo che sta alla base del sostegno e dell'apporto alla
costruzione dell'unità europea. E' questo il motivo per cui a Lugo è sempre stata forte
l'attenzione al progetto europeo. Lugo ha dato un grande contributo, rispetto alle sue
dimensioni, al percorso che ha portato all’Europa di oggi: con l’intelligenza, la
creatività, la ricerca scientifica, con la dottrina giuridica di Giuseppe Compagnoni e
la militanza attiva di tanti lughesi nel pensiero e nel movimento mazziniano (punto
embrionale per l'affermazione dei concetti di federalismo e di europeismo) e nelle
lotte risorgimentali, con la Resistenza contro il nazifascismo, con l’impegno e la
vigilanza sulle conquiste democratiche dopo l’ultimo conflitto mondiale. C'è un
segno preciso di queste azioni nella Medaglia di Bronzo al valore Militare concessa a
Lugo per la partecipazione alla Resistenza. Tra i partigiani ricordiamo in particolare,
in questa occasione il lughese Paride Baccarini, che insieme a Piero Calamandrei,
Ernesto Rossi, Corrado Tumiati ed altri fondava a Firenze nel 1944 l’Associazione
Federalista Europea che confluirà poi nel Movimento Federalista Europeo di Altiero
Spinelli, associazione tuttora attiva e presente in molte città della nostra regione. Dal
16 dicembre 2007 anche a Lugo i cittadini impegnati nella discussione e promozione
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dell’ideale europeo e federalista possono contare, oltre a tutti i supporti istituzionali,
in una locale sezione del MFE intitolata appunto a Paride Baccarini, e in una sezione
della Gioventù Federalista Europea.
Molte sono state le opere che, fin dalla metà degli anni '60, la nostra città ha saputo
mettere in campo a sostegno dello spirito e dell'orizzonte dell'Europa a cominciare da
una dinamica attività su gemellaggi e rapporti internazionali, avviata dal Sindaco
Adriano Guerrini con le città di Choisy le Roi, Kulmbach e Nervesa della Battaglia.
Significativo è stato l’impegno di promozione della partecipazione alle elezioni del
Parlamento Europeo che hanno sempre visto Lugo tra le città a più alta percentuale di
voto a livello nazionale.
E’ importante riconoscere e valorizzare il grande impegno delle scuole lughesi
iniziato negli anni ‘70 e cresciuto in maniera rilevante. Esse effettuano attività di
scambio di studenti, sperimentano il lavoro in rete tra più paesi in vari campi dello
studio e della ricerca, organizzano visite alle istituzioni europee, formano gli studenti
alla consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla cittadinanza europea.
Anche in occasione del Cinquantenario del Trattato di Roma, le scuole sono state in
prima linea nell’attività di sensibilizzazione che l’Amministrazione Comunale ha
promosso.
Elevatissimo è il numero degli studenti universitari lughesi che hanno partecipato ad
Erasmus e vivace la partecipazione delle scuole a vari progetti europei come
Comenius, Socrates e altri ancora.
Le istituzioni culturali di Lugo (per brevità ne cito solo alcune), ed in particolar modo
la Biblioteca Comunale “Fabrizio Trisi”, sono state e continuano ad essere efficaci
punti informativi sulle opportunità di studio, lavoro svago, impegno civile e sociale
offerte dall’Unione Europea nonché sulle campagne di promozione dei valori
fondanti dell’idea Europea promosse dal Consiglio d’Europa. Così come il nostro
teatro è da tempo aperto a proficue collaborazioni con teatri europei . Cito quella più
solida con il Wexford Festival Opera. E infine il museo dedicato a Francesco Baracca
ha avviato relazioni con i musei europei dedicati alla fase pionieristica dell'aviazione
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ed agli studi sulla Prima Guerra Mondiale
Continuo è stato l’impegno a fronte dei patti di gemellaggio e di cooperazione
internazionale già in essere e, dal 2005, si è aperta una nuova fase tesa ad allargare le
relazioni con città di paesi europei ed extraeuropei con particolare attenzione agli
scambi economici e commerciali. Il gemellaggio concluso con Yoqneam, in Israele, e
il patto di amicizia con la città cinese di Tai'An, le innumerevoli attività di aiuti
umanitari si muovono in questa direzione.
L’obiettivo è la crescita e la diffusione, nei cittadini di Lugo, della consapevolezza
che la costruzione dell’Unione europea è il primo caso nella storia umana di nascita
di un’entità politica, economica e sociale non fondata su conquiste militari o
rivoluzioni violente, ma su un percorso di cooperazione, di scelte di civiltà giuridica,
di tutela dei diritti umani, di relazioni positive con le altre regioni del mondo. Un
percorso tuttora intriso di contraddizioni, di dubbi, di accelerazioni e rallentamenti
dei processi ma con una direzione di marcia inarrestabile.
Infine voglio ricordare che la nascita nel 2011 dell'Associazione per i Gemellaggi e le
relazioni internazionali intitolata ad Adriano Guerrini, cioè all'indimenticato Sindaco
che diede avvio alle politiche di gemellaggio fin dagli anni '60 (un'associazione che si
è posta fin da subito come un motore inesauribile di iniziative), testimonia la crescita
del senso di appartenenza all'Europa della nostra comunità e la volontà di proseguire
in questa strada con energia e capacità continua di rinnovamento. Vedrete ed
ascolterete di seguito i protagonisti di queste attività.
Tutto questo è accaduto in nome e per l’affermazione della Dignità, Libertà,
Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia che sono oggi e per il futuro i valori
fondanti dell’Unione Europea. A questi principi, unitamente a quelli sanciti dalla
Costituzione della Repubblica Italiana, frutto della lotta di Liberazione, dedicheremo
nei prossimi mesi una stele monumentale che sarà denominata la Meridiana dei
Popoli per simboleggiare anche fisicamente la nostra volontà.
Desideriamo ardentemente che questa intensa attività prosegua nel futuro, nella
consapevolezza che i rapporti di amicizia fra paesi diversi sono uno strumento
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indispensabile e fecondo per la nascita di quel senso di appartenenza ad un unico
popolo che connota sempre più le nostre comunità civili.
Per questo vogliamo dedicare la TARGA assegnata dal Consiglio d'Europa alla città
di Lugo, ai nostri Sindaci, a tutti gli amministratori di qualsiasi parte politica che nel
passato e negli anni più recenti si sono impegnati in questa azione di crescita delle
coscienze.
Vogliamo dedicarlo a tutti i nostri cittadini che hanno sostenuto e accompagnato con
convinzione e con entusiasmo questo lavoro, agli studenti agli insegnanti; agli
imprenditori che ci hanno sempre fatto capire che la prosperità della nostra economia
ha una condizione essenziale nella pace e nei rapporti
di cooperazione, senza
frontiere e senza protezionismi; vogliamo dedicarlo a tutti coloro, infine, che
dall'Europa ci hanno aiutato a superare momenti difficili, a crescere e a far parte di
una comunità ampia e libera.
Se fino a 70 anni fa (considerate: è meno del tempo medio di vita di una persona), i
giovani europei si combattevano in una guerra assurda e fratricida, oggi possiamo
constatare con orgoglio legittimo che un giovane di qualsiasi paese europeo può
pensare di studiare, di lavorare e di vivere in ogni regione d'Europa, senza limitazioni
ed in piena libertà.
Queste felice constatazione non ci impedisce comunque di notare i limiti che ancora
affliggono la causa europea, limiti resi più evidenti e più pesanti della crisi
economica attuale. Sono limiti che rischiano di mettere a repentaglio il futuro delle
giovani generazioni. Sale dai giovani, e non solo, sempre più forte la domanda di
un'Europa che garantisca la giustizia sociale, la prospettiva di occupazione e di vita in
un ambiente sostenibile, che liberi le energie creative e che renda più solida la sua
legittimazione, innanzitutto politica.
Io credo che tutti noi ed in particolare i giovani debbano contribuire a rafforzare
l'Europa, il suo sistema democratico, i suoi pilastri economici e sociali chiedendosi,
nello spirito del pensiero di J.F. Kennedy non “cosa può fare per noi l'Europa, ma
che cosa possiamo fare noi per l'Europa”.
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Se saremo capaci di lavorare con questo spirito per tenere alto l'orizzonte europeo,
allora possiamo pensare che l'Europa possa rappresentare effettivamente l'alveo
naturale nel quale indirizzare il futuro di tutti noi.
Noi continueremo ad impegnarci con tenacia e con determinazione per questo
obiettivo.