un sistema informatico per la gestione delle merci pericolose nei porti

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un sistema informatico per la gestione delle merci pericolose nei porti
DOTT. UBALDO COSTA
Chemical Controls s.r.l.
Via L. da Vinci,5
57100 – Livorno
R.I. di Livorno n. 00362100497
Cap. Soc. euro 100.000,00 i.v.
Tel 0586401204
Fax 0586445522
Web www.chemicalcontrols.it
UN SISTEMA INFORMATICO PER LA GESTIONE DELLE MERCI PERICOLOSE
NEI PORTI
Il sistema HACPACK sin dalla sua nascita si è sempre adattato alle varie realtà portuali dove è
stato implementato, pur mantenendo la sua filosofia “operativa/funzionale”.
Per questo sistema riveste grande importanza, ai fini della determinazione del Rischio d’area,
lo studio/relazione iniziale fatto per i vari Terminal dalla Chemical Controls..
Ci sono, ad oggi, 4 metodi di utilizzo/implementazione del sistema HACPACK nei vari Porti:
1) METODO 1 (es. Gioia Tauro)
Le Agenzie Marittime utilizzando HACPACK AGENZIE marittime inviano i dati delle merci di
imbarco/sbarco/transito al Chimico di Porto.
Il Chimico di Porto utilizzando HACPACK SCP valuta/vaglia le merci pericolose e i relativi
multimodali e calcola gli indici di rischio.
A questo punto esprime il suo parere circa la sosta in area portuale, l’imbarco e lo sbarco , e/o
l’eventuale transito a bordo nave.
Il parere del Chimico di Porto arriva al Terminalista che provvede ad accettare il container a
Piazzale.
Il posizionamento a Piazzale è effettuato in base allo studio preliminare effettuato da Chemical
Controls S.r.l. che ha permesso di suddividere le aree in base alle regole di segregazione a
terra.
In HACPACK TERMINAL sono presenti le schede di emergenza tratte dal NIOSH .
Le informazioni inerenti le merci pericolose sono complete di tutti i dati previsti dalle
normative vigenti e controllati dal Chimico di Porto che nel caso di errore interagisce
direttamente con l’Agenzia Marittima .
Le Agenzie Marittime tramite il software HACPACK AGENZIE marittime possono creare in modo
corretto e automatico tutta la modulistica (liste imbarco/sbarco, HAZMAT, Dangerous Good
Manifest etc.)
2) METODO 2 (Es. Livorno)
Le Agenzie Marittime utilizzando HACPACK AGENZIE Marittime inviano i dati delle merci di
imbarco/sbarco/transito al Chimico di Porto.
Il Chimico di Porto utilizzando HACPACK SCP valuta/vaglia le merci pericolose e i relativi
multimodali e calcola gli indici di rischio.
A questo punto esprime il suo parere circa la sosta in area portuale, l’imbarco e lo sbarco , e/o
l’eventuale transito a bordo nave.
DOTT. UBALDO COSTA
Chemical Controls s.r.l.
Via L. da Vinci,5
57100 – Livorno
R.I. di Livorno n. 00362100497
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Dopodiché l’Autorità Portuale presa visione del parere del Chimico di Porto provvede ad
“autorizzare” (modello AP_MP1) la sosta in area Portuale.
Tale “autorizzazione” (modello AP_MP1) arriva in modo telematico al terminalista che
provvede ad accettare il container a Piazzale.
Il posizionamento a Piazzale è effettuato in base allo studio preliminare effettuato da Chemical
Controls S.r.l. che ha permesso di suddividere le aree in base alle regole di segregazione a
terra.
In HACPACK TERMINAL sono presenti le schede di emergenza tratte dal NIOSH .
Le informazioni inerenti le merci pericolose sono complete di tutti i dati previsti dalle
normative vigenti e controllati dal Chimico di Porto che nel caso di errore interagisce
direttamente con l’Agenzia Marittima .
Le Agenzie Marittime tramite il software HACPACK AGENZIE marittime possono creare in modo
corretto e automatico tutta la modulistica (liste imbarco/sbarco, HAZMAT, Dangerous Good
Manifest etc.)
3) METODO 3 (LA SPEZIA )
a)Le compagnie di Navigazione inviano via email/fax i dati delle merci che intendono far
sostare presso il terminal al Chimico di Porto.
b)Il Chimico di Porto utilizzando un suo software collegato ad HACPACK SCP valuta/vaglia le
merci pericolose e i relativi multimodali e calcola gli indici di rischio.
Nel caso di merci N.O.S., se ritenuto necessario,il Chimico di Porto richiede alla Compagnia di
Navigazione l’invio della scheda di emergenza a 16 punti e provvede a caricarla nel sistema
HACPACK.
A questo punto esprime il suo parere circa la sosta in area portuale, l’imbarco e lo sbarco ,
e/o l’eventuale transito a bordo nave (rilascia un numero di autorizzazione univoco per ogni
container).
c)Il terminalista, tramite HACPACK TERMINAL, può visionare i containers di cui il Chimico di
Porto ha inserito i dati e i pareri.
Nel caso in cui il container non abbia prescrizioni per la sosta, l’ufficio data entry, sempre
tramite HACPACK, invia alla compagnia di navigazione una mail in cui sono indicati il numero di
autorizzazione rilasciato dal Chimico di Porto e la data di ingresso autorizzata da DATA ENTRY.
Questa email viene inviata anche al Ced del terminal.
Il sistema informatico del Terminal provvede in automatico ad importare i dati delle merci
pericolose nel suo database (compreso il numero di autorizzazione).
In questo modo quando il container si presenta al Gate (presentando la documentazione
ricevuta via email comprensiva del numero di autorizzazione) gli operatori del Gate tramite il
software verifica se il container è effettivamente autorizzato e verificano inoltre se le merci
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dichiarate in fase di prenotazione sono quelle presenti nelle documentazione in possesso del
camionista.
Nel caso di incongruenze il container non viene fatto entrare fino a che il Chimico di Porto non
riceve e inserisce nel sistema la documentazione corretta.
A questo punto la posizione a terra è data in automatico dal software del terminalista che,
avendo importato i dati di HACPACK, è in grado di scegliere la posizione migliore.
d)Nel caso di container con prescrizioni prima che avvenga quanto descritto al punto c) è
necessario che il reparto QSA del Terminal accetti tramite HACPACK le prescrizioni.
Inoltre in caso di prescrizioni particolari (ES. posizionare il container in Area C lontano da….) il
sistema informatico del terminalista non assegna in automatico la posizione ma permette
all’operatore di assegnare manualmente la posizione.
In HACPACK TERMINAL sono presenti le schede di emergenza tratte dal NIOSH e inoltre
quando ritenuto necessario dal Chimico di Porto sono presenti anche le schede a 16 punti .
Le informazioni inerenti le merci pericolose sono complete di tutti i dati previsti dalle
normative vigenti e controllati dal Chimico di Porto che nel caso di errore interagisce
direttamente con la Compagnia di Navigazione.
METODO 4) (GENOVA) In questo caso il sistema ha interagito con il software della Autorità
Portuale. Nel circuito non sono previste interazioni con agenzie marittime o con autorità
marittima (niente liste di imbarco/sbarco, niente informazioni sul transito).
Nei primi tre i casi i dati sono completi e precisi e permettono quindi di gestire la situazione a
piazzale (attenuazione del rischio e gestione della segregazione) in modo efficiente.
Nel caso di Genova la mancanza di alcuni dati (Es. Limited Quantity) e/o la loro incongruenza
non permette una efficiente gestione del piazzale.
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