Con il Teambuilding si scopre come le persone ragionano e lavorano
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Con il Teambuilding si scopre come le persone ragionano e lavorano
novembre 2009 Con il Team Building si scopre come le persone ragionano e lavorano Traduzione di Nadia Puflea Introduzione I programmi di team building sono un fenomeno in crescita in tutto il mondo. Oggi è ormai una pratica consueta per la maggior parte delle organizzazioni organizzare eventi di team building sia a livello di dipartimento che a livello aziendale, almeno una volta all'anno. Uno dei principali motivi è che la maggior parte dei manager di oggi ritiene che gli eventi di team building facilitano la connessione fra i membri dell’organizzazione tanto orizzontalmente (tra i collaboratori) che verticalmente (tra manager e collaboratori). In ogni caso, quello che manca è la comprensione del concetto di team building. Di conseguenza, gli eventi di team building, di questi tempi, spesso finiscono per diventare mere passeggiate al parco, una notte di pernottamento in un resort elegante oppure un pomeriggio di giochi. Il risultato lascia molto a desiderare, a meno che il concetto di Team Building sia ben compreso, cosa essenziale per massimizzare i benefici del tempo impegnato. Robbins e Coulter (1999) nel loro libro “Management” definiscono il team building come “interazione fra i membri di gruppi di lavoro per imparare come ragiona e lavora ogni membro”. Sfortunatamente, nella pratica di oggi, la definizione di team building è stata mal interpretata. La frase chiave qui è “imparare come ragiona e lavora ogni membro”. Gli eventi di Team building dunque dovrebbero superare l’idea di “passeggiata nel parco”. Devono facilitare la conoscenza di come ogni membro del gruppo di lavoro ragiona e lavora in relazione al luogo di lavoro. Al contrario, la maggior parte dei professionisti di team building usano gli eventi di teambuilding semplicemente per incoraggiare le persone a lavorare insieme, non per imparare come ogni membro del gruppo ragiona e si comporta. Il messaggio trasmesso il più delle volte tramite le esercitazioni di team-building è “dovete imparare tutti a lavorare come una squadra”. Il facilitatore deve fare di più, deve fornire opportunità strutturate per aiutare i membri del gruppo ad approfondire le strutture di pensiero ed i comportamenti di ogni persona coinvolta nelle attività lavorative. La percezione sbagliata del team building può emergere a causa di professionisti del settore che svolgono eventi di team-building con uno stile simile a quello militaresco. Anche se i giochi e le attività sono state modificate per essere compatibili con i civili, la metodologia che sta alla base di molti team building è ancora di stampo militaresco. Nei contesti militari sei forzato a lavorare in squadra. Se non lo fai, l’intera squadra ne risente. Se una persona è in ritardo, il resto dei membri del plotone dovranno sopportare punizioni fisiche 1 www.formazione-esperienziale.it [email protected] novembre 2009 insieme a lui. Nell’esercito sei obbligato a lavorare in squadra. E’ un requisito per la sopravvivenza, non è una scelta. In ogni caso, questo non vale per il mondo aziendale. Non tutte le organizzazioni sono fatte in modo che, se non si lavora in squadra, l’organizzazione non sopravviva. Difatti, alcune organizzazioni promuovono l’individualismo. AT&T, Ford, Motorola, Google e altre grandi società basate negli Stati Uniti sono esempi di compagnie che incoraggiano l’apprendimento ed il riconoscimento individuale (Robbins, 2001). Gli adulti non imparano a lavorare in squadra in un evento di uno o due giorni. Ma perché le persone non imparano a lavorare in squadra partecipando a qualche esercitazione e attività di un evento di team-building? Barriera 1: gli adulti sono più complicati rispetto ai bambini Da adulti siamo più complicati di quando eravamo più giovani. Paragoniamoci a quando eravamo più giovani, diciamo 13 anni. A quell’età, le persone generalmente hanno interagito facilmente con i compagni di classe, hanno lavorato e giocato con loro. In media, non sono necessari sforzi particolari per “imparare a lavorare con gli altri”, perché i bambini vivono e crescono insieme. Man mano che maturiamo, impariamo a diventare più scettici nei confronti degli altri. Questo atteggiamento è spesso rinforzato culturalmente. Non siamo più ingenui nelle nostre considerazioni sulle altre persone. Associato ai rapidi cambiamenti ambientali e di personale nei luoghi di lavoro, questo atteggiamento rende più difficile il lavoro in squadra. Barriera 2: gli adulti sono più inflessibili nell’accettare i cambiamenti ed i valori delle altre persone Crescendo, diventiamo più inflessibili ed intolleranti nei confronti degli altri. Possiamo non accettare opinione o punti di vista altrui e di conseguenza risulta difficile cambiare noi stessi per poter lavorare con gli altri. Tuttavia, tentiamo di raggiungere un compromesso via via che ci lavoriamo. Ecco perché non è la metodologia giusta il mero chiedere agli adulti di lavorare insieme. Lavorare insieme richiede tempo, richiede impegno. Alcune persone neanche si frequentano dopo anni passati nello stesso ufficio. Non è utile chiedere alle persone di lavorare in squadra; devono sperimentarsi e capire come lavorano e si comportano gli altri per poter davvero credere nelle proprie capacità di trovare modi efficaci di lavorare insieme. Barriera 3: è rilevante per i fabbisogni lavorativi insegnare il team building? Gli adulti sono capaci di imparare cose che tornano loro utili. Insegna a qualcuno come usare il PC e lui/lei probabilmente lo imparerà in pochi minuti se ne possiede uno. Al contempo, insegnagli come risolvere alcuni esercizi matematici e lei/lui probabilmente se ne dimenticherà in poche ore se non ha il bisogno di applicarsi. Per questo gli adulti non hanno bisogno di imparare a lavorare come una squadra. Hanno già ottenuto le abilità di lavorare con gli altri. Vi sono delle eccezioni a questo, certamente! Se il lavoro esige che devono lavorare insieme, lavoreranno. Per questo è spesso ridondante o comunque non è necessario insegnare alle persone a lavorare come se fossero una squadra. Se non lo fanno, parlategliene semplicemente, avranno deciso di non farlo e si atterranno a questa 2 www.formazione-esperienziale.it [email protected] novembre 2009 decisione. Per questo motivo gli eventi di team building non sono la soluzione per le squadre che falliscono. Per far diventare pratici ed avere benefici dagli eventi di team building, considerate le seguenti soluzioni: Soluzione 1: consentire l'interazione che porta alla comprensione Una “passeggiata al parco” non funzionerà. Potrebbe facilitare l’interazione, tutti possono farsi una bella risata, ma non è strutturato. Il miglior ricordo che potrebbero avere sarebbe probabilmente che hanno passato un bel pomeriggio. Deve essere strutturato. Bisogna essere in grado di tracciarsi i propri obiettivi. Lo scopo dell’interazione è creare comprensione, che poi aiuterà entrambi a capire quali sono i presupposti e perché si comportano in un certo modo. Informazioni utili possono essere acquisite ad esempio dagli aspetti personali, come la persona è stata educata, quali sono i suoi passatempi, chi sono i suoi amici. Tutto questo potrebbe venire a galla nell’interazione, ma generalmente c’è bisogno di contesti più strutturati. Soluzione 2: fornire opportunità di comportamento per rivelare la struttura di pensiero ed i modelli di comportamento I giochi di problem solving sono utilizzati per vedere come ci comportiamo. Ognuno dei membri del gruppo può avere una soluzione diversa per risolvere il problema. Consentendo ai membri del gruppo di capire perché il Signor A o il Signor B o il Signor C prendono certe decisioni si faciliterà la loro migliore comprensione riguardo i motivi per i quali il Signor A prende decisioni simili anche sul lavoro. E fondamentale il processo, non il risultato. Durante un’attività di costruzione di una zattera un facilitatore gridò alla squadra: “ se la vostra zattera affonda sarà la dimostrazione che non siete capaci di lavorare in gruppo”. Non è importante se la zattera affonda oppure no, molto più importante è come ognuno dei membri della squadra prende le decisioni e reagisce dinanzi al proprio team! Conclusione Eventi di team building sono destinati a portare la gente fuori dall'ufficio e metterla in un luogo non familiare. Le persone sono tendenzialmente vestite casual e sono informali anche nei comportamenti. In queste occasioni, i ruoli nell’ufficio sono spesso dimenticati ed in questo modo emerge la vera personalità dell’individuo. Come ha detto una volta un partecipante: “tendiamo ad abbassare la guardia e comportarci diversamente”. Non solo agiamo diversamente, ma diciamo anche cose diverse. Il modo in cui ci comportiamo e agiamo fuori dal normale contesto lavorativo è spesso il più vicino alla nostra vera personalità. Le esperienze di team building dovrebbero aiutarci a mostrare la nostra vera natura. Potremmo iniziare a notare che il Direttore A ha un gran senso dell’umorismo – è un vero giocherellone. Oppure il Direttore delle Risorse Umane ha un grande cuore. Conoscere gli atteggiamenti ed i comportamenti naturali degli altri spesso facilita il cambiamento delle proprie percezioni sui colleghi di lavoro. La prossima volta che incontrerete il Direttore A sul corridoio probabilmente gli sorriderete amichevolmente, ricordandovi cosa è successo al team building dell’altro giorno! 3 www.formazione-esperienziale.it [email protected] novembre 2009 Gli eventi di team building pertanto saranno più efficaci quando c’è un programma mirato all’interazione con determinate situazioni. Attività che diventano opportunità di mostrare il nostro modo di ragionare, come prendiamo decisioni, e lo schema delle nostre reazioni faciliteranno una maggior coesione fra i colleghi. Infine, un evento di team building che permette alle nostre attitudini e comportamenti di emergere creerà relazioni migliori in ufficio. In ogni caso, si ricorda ai manager che il team building non si verifica solo in uno o due giorni, ma deve verificarsi nei luoghi di lavoro tutti i giorni, ci vuole tempo. I manager devono promuovere l’interazione fra colleghi sul posto di lavoro per poter imparare come ogni persona ragiona e lavora, per incentivare il team building. Questo potrebbe anche voler dire dover attuare diversi percorsi di training, inclusa la formazione d’aula, il role playing, i test di profilo e molti altri. I manager devono contribuire attivamente al processo piuttosto che attendere passivamente di raggiungere risultati ottimali da uno o due eventi di team building. Fonte: La presente traduzione è tratta dal sito www.wilderdom.com Note sull’autore Nadia Puflea, giovane consulente HR, collabora come free-lance con diverse società di consulenza su aree di competenza specifiche e gestisce un Blog News sulle Risorse Umane ospitato sul suo sito. Fa parte dello staff di formazione-esperienziale.it curando la traduzione e l’elaborazione dei materiali in lingua inglese. [email protected] 4 www.formazione-esperienziale.it [email protected]