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Numero 23 - anno 2003 Rivista di informazione e cultura DOSSIER a cura di Antonio Ferrante crimini sulla murgia Pag: 16 Opinioni Amministrare Disinformando di Francesco Clemente Grafica e impaginazione Pag: 6 DOSSIER crimini sulla Murgia di Antonio Ferrante Via Imbriani, 50 - Altamura (Ba) Tipografia: Modulex srl Via dei Mestieri Matera (Mt) Collaboratori: Ferdinando Conte Vincenzo Taccogna Giacinto Fiore Luigi Burdo Stefano Mascolo Giuseppe Loiudice Domenico Lucatuorto Info line: - 338 3754853 - 080 3106263 e-mail: [email protected] Pag: 12 Interviste Sindaco di Gravina di Peppino Disabato Pag: 14 Società: Cerco Sud di Antonio Nuzzi Pag: 20 Società Cinesi... di Gianluca Iacovuzzi Pag: 20 Zoom: Lav... di Valentina Saponara Numero 23 - anno 2003 Rivista di informazione e cultura Registrazione del Tribunale di Bari: n° 1532 del 20/09/2001 Pag: 23 Interviste Biagio Izzo... di Cinzia Clemente Pag: 30 Old Music Rock... di Lia Squicciarini e Vincenzo Taccogna Direttore editoriale Isabella TAFUNO Direttore Responsabile Ivan COMMISSO Caporedattore: Peppino Disabato [email protected] Redazione: Valentina D’Aprile, Francesco Clemente, Pamela Patella, Boogiesound staff, Antonio Ferrante, Anna Loiudice, Gianluca Iacovuzzi, Edito da: Associazione Culturale “FREEDOM” Copertina: Foto di “Luca Bellarosa” Pag: 28 Zoom Purosangue di Valentina Saponara Pag: 29 Viaggi Istanbul di Anna Loiudice Pag: 31 Cinema Aldo Moro... di Francesco Clemente Pag: 37 Musica Uccio Desantis... di Michele Wad e Francesco Caretta Pag: 41 Sport: Ciclismo di Ivan Commisso DOSSIER a cura di Antonio Ferrante 6 crimini sulla murgia Improvvisamente tutti si scagliano contro la TERSAN PUGLIA per farla passare a tutti i costi come unica responsabile della catastrofe ambientale che sta interessando la Murgia. Tutti pensano che l'unica causa dell'inquinamento siano gli ormai famigerati “fanghi”. Io non sono sicuro di questo. Lo stupro della Murgia non è una novità, va avanti da molti anni e l' azienda di Modugno è forse quella che in questa storia centra di meno. Ricordo che sulla Murgia non ci sono solo fanghi tossici; ci sono vere e proprie discariche di inerti che sono altamente tossiche. LA MURGIA E' TUTTA UNA DISCARICA. Però guarda caso gli organi competenti se ne accorgono solo ora. E' per questo motivo che chiediamo una volta per tutte che si faccia una pulizia soprattutto di rifiuti umani. Una discarica per loro ci sarebbe già: IL CARCERE!! DOSSIER 8 Proviamo a fare una ricostruzione di quello che è accaduto in questi ultimi mesi. Domenica 13 Luglio. LA DENUNCIA. Fanghi industriali sulla Murgia. CIA, Coldiretti, Torre di Nebbia, Legambiente, WWF, Coordinamento per lo sviluppo e la qualità della vita presentano una denuncia inviata a Comune e Polizia Municipale, segnalando che in alcuni fondi agricoli lungo la Provinciale Gravina-Ruvo, in agro di Altamura “è in atto da alcuni mesi un' operazione di smaltimento di fanghi direttamente sul suolo”. 1 Lunedi 21 Luglio. Toritto. Il Sindaco Nicola Tarullo dice no alle scorie radioattive. E' infatti previsto lo stoccaggio di oltre 55 mila metri cubi di scorie radioattive sulla Murgia, tutta la “spazzatura” del nucleare rimasta in Italia. 2 Fanghi inquinati Giovedi 24 luglio. Sopralluogo nell'area che potrebbe divenire sito per rifiuti radioattivi. Quest'area si trova tra Palombaio e Ruvo. L'assessore provinciale alla Protezione Civile e Pianificazione del territorio Cesare Veronico afferma che l'unica garanzia contro il nucleare è approvare al più presto il Parco dell'Alta Murgia. Cesare Veronico Giovedi 24 Luglio. La malavita del contrabbando si è riciclata, diventando Mafia fondiaria. Il cuore del business sono le campagne a Sud-Est di Bari e il Brindisino Settentrionale. 3 Rachele Popolizio Sabato 23 Agosto. Si attendono i risultati delle analisi effettuate dal Presidio Multizonale di Prevenzione di Bari. Le prospettive però, non sono delle migliori. Il Sindaco di Altamura Rachele Popolizio vieta sui suoli interessati ogni operazione di spandimento dei fanghi Giovedi 4 settembre. Gravina. Pecore che pascolano e trattori che arano a pochi metri dai fanghi industriali inquinati e maleodoranti. Grano, latte e verdura Un trattore ara sui luoghi inquinati in quei luoghi sono stati e sono tossici. L' ASL ha eseguito campionamenti sul latte di alcune aziende della zona, inviati all'Istituto Zooprofilattico di Foggia. 4 DOSSIER 9 Giovedi 4 Settembre. Alessandro Reina, geologo del Politecnico di Bari dichiara osservando i fanghi:” Incredibile! I metalli pesanti contenuti qui sono altamente solubili.” Venerdì 5 Settembre. Il Sindaco Impianto di Compostaggio sulla Statale 96 di Gravina Barbi vieta tutt' intorno all'area in località Finocchio ogni attività di pascolo, di lavorazione e coltivazione dei terreni. Si è in presenza (ormai accertata n.d.r.) di fanghi tossici fatti passare per compost di materie organiche. Finiti i campionamenti sul latte, cominciano quelli sui mattatoi della zona e sui mangimi. La bonifica è urgente. Si punta inevitabilmente l'indice alla TERSAN. Dichiarano AN, UDC e FI : ” La Provincia ha concesso la possibilità di trattare ben 5000 quintali al giorno di fanghi derivanti da impianti di depurazione industriale, del tessile, conciarie. Diventeremo la pattumiera d'Italia. Quell'impianto è pericoloso per la salute pubblica e va fermato! “. 5 6 Silvestro Delle Foglie Venerdi 5 Settembre. La TERSAN replica alle accuse dichiarando:” La TERSAN non ha nulla da spartire. Le accuse alla ditta sono infondate”. Silvestro Delle Foglie, procuratore generale della Tersan di Modugno si difende da quella che definisce una guerra Santa. ( Sull' attività dell'azienda barese, autorizzata alla produzione di fertilizzanti per l'agricoltura ottenuti mediante il trattamento di fanghi, è pendente dal Febbraio scorso dinanzi al Tribunale di Bari un Processo per violazione dello svolgimento di attività di trattamento, riciclo e stoccaggio. In particolare alla TERSAN viene contestato di “ aver trattato fanghi con caratteristiche diverse da quelle contenute nella autorizzazione”. N.d.r.) Mercoledi 17 Settembre. Attestata anche la presenza di salmonella nei fanghi della Murgia. I sostituti procuratori della Repubblica di Bari Roberto Rossi e Renato Nitti dichiarano che “emerge una contaminazione da metalli pesanti ed una presenza di salmonella”. Da queste e da altre rilevazione emerge un dato sconcertante :il fenomeno dei fanghi tossici non è isolato. Dopo il caso Quintano (che è l'unico iscritto nel registro degli indagati), la TERSAN per difendere la sua ditta punta il dito contro diFonzo di Altamura, Gatto di Cassano e Casillo di Spinazzola che autorizzerebbero sui loro terreni lo scarico di fanghi tossici. 7 Terreni inquinati Mercoledi 17 Settembre. Dopo i sequestri dei terreni inquinati e di 400 tonnellate di grano al piombo, la Provincia di Bari sospende cautelativamente le autorizzazioni rilasciate alla TERSAN PUGLIA. Mercoledi 17 Settembre. Il CODACONS chiede la sospensione della vendita del Pane di Altamura. Foto 1-2-4-6 tratte dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” Foto 7 di Luca Bellarosa DOSSIER 10 Questi gli eventi che hanno caratterizzato e animato le cronache. Tutt' un tratto tutti si scagliano contro i fanghi e le scorie radioattive. Bisogna fare chiarezza non solo per il nostro territorio e per il nascente Parco dell'Alta Murgia, ma soprattutto per i danni alla nostra salute. I tassi di leucemie ad Altamura sono aumentati in maniera sconcertante nel triennio 1998-2000 e il grafico che qui segue ne attesta la cruda veridicità. I dati sono stati resi noti dalla AUSL BA/3 in data 8 Settembre 2003. ---------------- Il grafico parla chiaro: dal 1998 al 2000 i casi di leucemia ad Altamura sono RADDOPPIATI. La cosa che più fa paura però è che non si conoscono i dati relativi agli anni 2001-2003. Ad Altamura si continua quindi a morire di leucemia con continuità allarmante. Impossibile non puntare il dito contro le vicende che stanno interessando la Murgia ultimamente. Ma a contribuire a questo aumento di decessi c'è anche l' aumento del tasso di benzene reso noto da una rilevazione di Legambiente di cui segue l' attestazione. Benzene: valori del primo rilevamento cittadino Luogo del rilevamento Porta Bari V.le Regina Margherita Via dei Mille Via XX Settembre V.le Martiti Porta Matera Valore rilevato (ug/m3) 20 18 21 30 Limite consentito (ug/m3) (DM 25/11/94) 15,8 10 10 10 10 10 Periodo 23-30/01 23-30/01 23-30/01 23-30/01 01/02 ore 9,00 - 17,00 In alcuni casi il tasso supera di ben 3 volte il limite consentito dal DM 25/11/1994. Ricordo che il benzene risulta uno dei più potenti agenti cancerogeni. Con tutta questa vicenda la TERSAN dichiara di non avere nulla a che fare. Il caso che ha fatto alzare il polverone è stato il rilevamento dei fanghi in contrada Finocchio sito in agro di Gravina. Di questi fanghi sono sati analizzate alcune porzioni e i dati sono sconcertanti. Rame } } 2.228 150 150 1 120 33 411 Valori riscontrati in mg/kg Valori limite ammissibili in mg/kg C.da Cervone Cromo Totale Zinco Stagno 502 100 C.da Finocchio Piombo 170 Piombo 100 5.074 150 1.148 150 39 178 120 1 Cromo Totale Zinco Stagno Rame DOSSIER 11 Tutti questi metalli pesanti sono altamente inquinanti e tossici, soprattutto il cromo. Queste analisi effettuate dal Presidio Multizonale di Prevenzione della AUSL BR/1 sono il manifesto della catastrofe ambientale che sta interessando la Murgia. I valori riscontrati superano i valori-limite previsti dal DM 25/10/1999 n. 471. Ma allora cosa ci faceva il 16 Agosto 2003 un camion della TERSAN proprio in C.da Finocchio in cui sono stati rinvenuti i fanghi? Forse è una coincidenza, forse la TERSAN non centra nulla in questa storia. Una cosa è certa: la ditta di Modugno dovrà rispondere a molte domande! Ecco la bolla di accompagnamento di uno scarico in c.da Finocchio; ditta proprietaria dei fanghi TERSAN PUGLIA. Giudicate voi. Sui risultati delle rilevazione della AUSL BA/3 nel triennio 1998/2000 risultano inopinabili due constatazioni: Primo : i dati si riferiscono solo alla mortalità e non anche agli effettivi malati del triennio preso in considerazione. Secondo: Tralasciando l'esclusione dei malati e considerando solo i decessi dall'analisi risultano queste semplici eppure non evidenziate conclusioni: -62.420 altamurani rappresentano il 35% della AUSL nell'anno 1998 su una popolazione complessiva di 217.179 (la AUSL BA/3 comprende i Comuni di Acquaviva delle FontiAltamura-Binetto-Cassano Murge-Gravina di PugliaGrumo Appula-Palo del CollePoggiorsini-SannicandroSanteramo in Colle-Totitto N.d.r) -88 sono i morti per cause tumorali e rappresentano ben il 41% dei morti complessivi per la stessa causa in tutta la Ausl Ba/3 -In conclusione su 100 abitanti della AUSL BA/3 , 35 sono altamurani, invece per ogni 100 decessi per neoplasie sull'intero territorio AUSL BA/3 ben 42 sono altamurani. Questi sono i dati sconcertanti!!! Se Federico II conoscesse questi dati si rivolterebbe nella tomba, proprio lui che grazie all' aria purissima di Altamura ormai simbolo della stessa città insieme all'acqua pregiata, riuscì a guarire i suoi soldati. Realtà o leggenda che sia ormai di tutte quelle caratteristiche che rendevano la nostra città e la Murgia un esempio di genuinità e ambiente incontaminato è rimasto ben poco. Free continuerà a denunciare questi scempi (come ha sempre fatto) e pretenderà insieme a tutti i cittadini altamurani e non solo, che si faccia chiarezza su questi crimini affinché tutti i criminali coinvolti, che sicuramente si staranno ARRICCHENDO a spese dei nostri amici e parenti la paghino cara. I loro guadagni illeciti sono sporchi del sangue di povere vittime innocenti. Pretendiamo chiarezza subito! DA GRAVINA Peppino Disabato 12 interviste Remo Barbi, sindaco di Gravina: “mantenere la rotta su una progettualità” Nel pieno turbinio dei fatti accaduti sulla Murgia, ho ottenuto una serena chiacchierata con il sindaco di Gravina, Remo Barbi. Un'ora di tempo per parlare del suo operato, dei suoi rapporti con la città, con la politica.. Si presenti.. Remo Barbi, sindaco di Gravina dal 1995, forse da troppo tempo (ride..). Come mai in politica? Nel '95, tempi di formazione dell'ulivo, i partiti del centrosinistra hanno candidato me, segretario territoriale della Cisl. Fino a quel momento c'erano stati cinque sindaci nel volgere di pochi anni. Grazie alla nuova legge elettorale abbiamo ottenuto la stabilità di un sindaco, la continuità, primo valore per una città che ha bisogno di tempi lunghi per vedere realizzata le sue opere.. Da qui le costanti diatribe con l'opposizione.. È difficile fare il sindaco, lo era prima, oggi lo è ancor di più..Un sindaco rappresenta per il cittadino il primo approccio verso la dimensione pubblica : qualsiasi cosa succede in una città sarà sempre colpa del sindaco..Sicuramente per governare occorre fare scelte quotidiane, piccoli usi che non si vogliono perdere (vedi il cambio dei sensi unici), a ciò si aggiunge un modo sbagliato di fare opposizione, a tutti i livelli. Si fa politica gridata, ci si oppone a priori, senza entrare nel merito, tant'è che non si vota insieme neanche quando si approva un'opera pubblica, utile a tutti.. Come vede la “politica” oggi? Perché i giovani non si avvicinano alla dimensione pubblica? Cattivo esempio dei politici? I giovani con la politica hanno un rapporto difficile. Una città che cresce aumenta i suoi bisogni e la coperta finanziaria è sempre troppo corta... Gravina ha un deficit atavico di spazi sportivi, sociali; quest'amministrazione sta cercando di recuperare un rapporto con l'associazionismo culturale. Non è facile rapportarsi ai giovani in una società che esalta la videocrazia a dispetto della politica.. Ci spieghi meglio Stiamo vivendo una lunga fase di transizione, in cui i partiti hanno visto rivoluzionato il loro ruolo. Parliamoci chiaramente: i partiti, da essere centro di formazione costante, di crescita, di selezione di una classe dirigente oggi non riescono più ad intercettare gli umori della città, e non riescono neanche a comunicare quello che un sindaco fa. La comunicazione con la città è fondamentale, un sindaco può compensare la mancata forza dei partiti, ma deve sempre mediare tra i partiti della coalizione. Mediare con i partiti e mediare con i consiglieri, che a volte non rispondono ai partiti perché l'appartenenza ad un gruppo non è più sentita come dieci anni fa. Forse ciò è dovuto perché manca ancora una nuova classe dirigente, o meglio si sta formando lentamente. Quali i suoi meriti in otto annidi amministrazione? Abbiamo completato la zona industriale, una zona moderna, ben GRAVINA IN P... strutturata, dove operano 90 aziende e ci sono concessioni per altre 120. Con un finanziamento dei POR arricchiremo la zona con un centro servizi, non sarà più solo il posto dove vanno gli operai ma ci saranno del verde, delle mense, insomma una zona vivibile. Abbiamo approvato il progetto esecutivo recentemente finanziato dal Patto territoriale per la creazione di un sottovia che collegherà la zona industriale direttamente alla statale 96, evitando l'imbuto del passaggio a livello. Sempre in tema di riammodernamento, stiamo ultimando il sottopassaggio di Via Corato (Gravina è divisa in due dalla ferrovia, ndr), abbiamo provveduto al ripristino della pineta comunale, all'istituzione del museo civico, alla riqualificazione del complesso monumentale di San Sebastiano. Come vede la fiera nei prossimi anni? Abbiamo ottenuto un finanziamento di 4 miliardi e ottocento milioni per l'ammodernamento degli spazi fieristici, quindi più stando, per fare della fiera una vetrina del territorio e non solo del nostro paese, collegandola alla rivalutazione del territorio e dei prodotti tipici. Tema attualissimo. Ma è così difficile far sviluppare il turismo da queste parti? Perché non pensare al triangolo turistico AltamuraMatera.Gravina? 13 interviste Con i sindaci di Altamura e Matera ci siamo incontrati per creare un distretto turistico, non è facile perché occorrono risorse ma ci stiamo lavorando..Gravina fa parte del progetto Pis per le Gravine, che comprende comuni fino a Grottaglie. Come si sta muovendo per l'emergenza fanghi? Le responsabilità penali le lasciamo alla magistratura che dovrà accertare i responsabili. Ho emesso un'ordinanza sindacale di messa in sicurezza dei luoghi, è aumentata la vigilanza, adesso occorre un recupero di immagine, disciplinari per i prodotti tipici, per sconfiggere una minoranza di persone senza scrupoli. Certo che il Parco della Murgia sarebbe un ottimo passo in avanti, un grande megafono a livello nazionale per i prodotti tipici, si creerebbe il marchio della Murgia, utile soprattutto a chi vi opera. I ritardi dell'istituzione, imputabili soprattutto alla passata amministrazione Plotino di Altamura, le incomprensioni con la categoria della Coldiretti non hanno aiutato, adesso occorre istituirlo sul serio. Ogni amministratore ha un suo pallino; qual è il suo? Senza dubbio il recupero del rione Piaggio e della parte vecchia di Gravina, quella degradata che si affaccia sul costone della Gravina. Vorremmo farne fruire ai turisti, con la sistemazione di operatori di prodotti artigianali, magari la sistemazione di camere d'albergo, ma occorrono molti miliardi, forse chi mi succederà potrà iniziare quest'opera. La mia attività amministrativa è sempre stata improntata al mio motto personale “mantenere la rotta su una progettualità”, cioè avere ben chiaro che gli obiettivi che si vogliono raggiungere richiedono sempre del tempo, e non bisogna farsi distogliere dalle emergenze che continuamente accadono. Sindaco la ringrazio per la disponibilità e le auguro buon lavoro. Ringraziamo l’addetto stampa del Comune di Gravina in Puglia Michele Pizzillo di Antonio Nuzzi alias Do Iò nù SUD cerco Siamo Sud. Il che vuol dire tanto. Vediamo. Siamo colorati, e anche carnevaleschi, gesticoliamo molto e parliamo con la gola più che con il diaframma. Certi vecchietti, sembra che gracchiano, quando parlano, e mi piace pensare che il loro fosse il solo modo di parlare, qui, prima. Viviamo le piazze e la strada più di quanto fanno al nord. Lì sono chiusi. E' un luogo comune dire che è un luogo comune. Qui siamo estroversi, non si discute. Ci siamo abituati, lungo i secoli, a vivere all'aperto, portare tutto sulla piazza, le scarpe nuove da mostrare, l'acconciatura, la fidanzata, il lutto. Ci abbiamo portato addirittura Gesù Cristo e la Madonna, nella strada, anche se la strada è laica e appartiene al popolo non alla Chiesa (ma non fa niente, noi mischiamo…). E quindi sono nate le processioni. Tutte colorate, coi fuochi d'artificio e le lampadine gialle rosse e blu. In certi casi, come nel nostro caso, in strada sfilano anche i cavalli bardati, una sera l'anno.Siamo bizzarri, facciamo cose strane. 14 società Per esempio, noi Altamurani, ogni anno, mettiamo all'asta una bandiera dal valore religioso, protettivo e scaramantico. Se compri la bandiera, i tuoi affari vanno bene per un anno, protetta sarà la salute, e la casa avrà lontani gatti neri e monacelli. Per questo più competitori se la contendono a suon di migliaia di euro, alternandosi ad essere protagonisti di un drammatico e interattivo coinvolgimento popolare. Se non la compri, la bandiera, puoi battere le mani, puoi fischiare, puoi esultare insieme agli altri, guardando lo spettacolo di cui tu stesso fai parte! Siamo fuori dal normale? Proprio così. Ma è il nostro romanticismo, questo. Romantico è quell'insieme di cose che definiscono un'unicità, un'eccezione. E le nostre manifestazioni popolari sono eccezionali quanto scintillanti. Lo stesso spazio urbano nei momenti di festa si mette il trucco, si maschera violentemente, gioca con le luci, diventa un tunnel colorato illuminato a giorno. Luminarie kitch, ridondanti, fastidiose, a parer di molti. Ma anche briose, festose, estensione di un nostro modo di festeggiare, di non farci problemi a eccedere nell'allestimento. Noi facciamo le cose in grande, che si deve vedere, e sentire, coi tamburi e le fanfare. Siamo istintivi e chiassosi, in quanto popoli latini. E' per quest'istintività che sfuggiamo facilmente ai dogmi. Siamo i campioni, noi meridionali, a mischiare le carte, mescoliamo il sacro con il profano, le preghiere con gli scongiuri, i santi coi calciatori, la chiesa con la strada, la madonna con qualcos' altro, il romanico con qualcos'altro, la legge con qualcos'altro e ci ritroviamo invischiati, “barocchi”, inqualificabili, e indefinibili. Madonna del Buon Cammino, ti prego, non fare mai sparire la processione della Madonna del Buon Cammino. In questa nostra meridionalità, in questi episodi briosi di un popolo protagonista nella sua città e nella sua piazza, c'è la beffa anarchica e sarcastica in faccia alle convenzioni globali. E allora un invito a riflettere: cosa c'è di più “no-global” dell'asta della bandiera, della “Cavalcata” e delle luminarie di Corso Federico? di Francesco Clemente [email protected] 16 opinioni AMMINISTRARE DISINFORMANDO perché il cittadino non sa mai nulla L'era dell'informazione comporta che ognuno abbia accesso in ogni momento e ovunque a tutte le informazioni. Non ci sono più censure e nessuno ha paura di varcare la soglia di una veneranda biblioteca universitaria. Il professore di Harward può avere accesso alla fonte della sapienza esattamente come l'egiziano che studia il corano o il pastore di capre mongolo, se hanno a portata di mano un Pc. Un click sul mouse e tutti e tre diventano cellule con pari diritti del gigantesco cervello di internet. Informazione totale. Comunicazione totale. Confusione totale. Perché se non viene elaborata in maniera sensata, l'informazione produce il contrario di ciò che promette, uno può essere considerato stupido, se lo si priva delle informazioni. Si ottiene lo stesso risultato se gli si riversa addosso un calderone di informazioni. Tuttavia può accadere che non vi sia affatto informazione o meglio, direbbe il Petrarca, di essa si “desir perde la traccia”, questo accade nel “paradiso dell'assurdità”, Altamura. Non viene garantito al cittadino il diritto all'informazione, secondo cui l'amministrazione pubblica cerca in svariati modi di andare incontro ai cittadini nella tutela dei loro diritti, istituendo “Uffici per le relazioni con il pubblico” (Urp) che hanno il compito di migliorare i rapporti tra Pubblica amministrazione e cittadini, aiutandoli anche a seguire più facilmente i percorsi burocratici. L'incompetenza governativa di quest'attuale amministrazione Popolizio, si riflette sulla cittadinanza, trasformatasi parte marginale nell'architettura sociale della città. Un'amministrazione che impedisce al cittadino comune di conoscere atti, deliberazioni, ordinanze comunali, che di norma si trovano nell'Albo pretorio comunale. Non viene garantito il “diritto di accesso” (Art.13 Statuto Comunale), secondo cui tutti i cittadini hanno il diritto di ricevere informazioni, vedere od ottenere copia dei documenti degli Enti pubblici. AMMINISTRARE... Un cittadino estraneo, disinformato, perciò inefficace nel comprendere, nel partecipare e nel proporre, è il prodotto di un'amministrazione sempre più assente, sempre più lontana dalle istanze di informazione. Diffusa è la convinzione di non poter o dover far nulla per migliorare la comunicazione o l'accessibilità dei propri servizi, perché ad Altamura, oramai, la politica è “l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda”. Non vi è alcun obiettivo di diffondere e radicare la semplificazione dei rapporti fra cittadino e uffici pubblici, né l'esigenza di considerare il cittadino come unico beneficiario, né alcuna strategia per rendere concreto l'esercizio dei diritti e delle opportunità introdotti dalla L. 241/90 e dalle leggi “Bassanini”. Porre il cittadino come nucleo fondamentale dell'organizzazione comunale, intendere la comunicazione come strumento di conoscenza del lavoro svolto dal Comune, promuovere e garantire accessibilità e fruibilità ai servizi offerti migliorandone la qualità, costituiscono alcune linee guida di tale strategia. NULLA E' STATO FATTO. Orgoglioso nel consegnare agli altamurani lo “Statuto della città di Altamura”, il più importante atto che regola l'attività amministrativa comunale, il sindaco Popolizio 17 opinioni continua intenzionalmente a dimenticare l'Art.65 di tale statuto, l'istituzione del Difensore Civico prevista dalla legge n. 142 dell'8 giugno 1990 che conferisce agli enti territoriali minori (regioni, province, comuni) la facoltà di eleggere un Difensore civico e l'onere di precisarne le funzioni e i metodi d'azione nei propri statuti e regolamenti. Il Difensore Civico è un organo indipendente che opera a tutela e garanzia della persona nei confronti della pubblica amministrazione, assicurando e promuovendo il pieno rispetto dei principi di imparzialità e di buon andamento. Cerca di venir incontro alle giuste attese dei cittadini che sovente, dinanzi a carenze della Pubblica Amministrazione, sentono forte un senso di frustrazione e non sanno come reagire, esercita la sua attività in piena libertà di giudizio e indipendenza. Il Difensore civico è, dunque, un organo di natura bivalente: da un lato egli si pone come garante delle situazioni soggettive dei cittadini, soprattutto di quelle che non riescono ad accedere ai tradizionali strumenti di tutela, e dall'altro, rilevando le inefficienze e le disfunzioni dell'amministrazione svolge anche una funzione di vigilanza e controllo sul corretto esercizio del potere amministrativo. NULLA E' STATO FATTO. Che dire del consiglio comunale dei ragazzi? Art. 12 (Statuto comunale) “Il comune allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva promuove l'elezione del consiglio comunale dei ragazzi, teso alla prevenzione della devianza minorile”. NULLA E' STATO FATTO. Purtroppo la strada della comunicazione non è quella scelta dalla nostra classe politica, rendere il cittadino informato dell'ignobile mostruosità di un'amministrazione, costituirebbe una possibilità democratica per un esemplare “dittatura della partitocrazia”, una prospettiva fin troppo civile per un ammasso di svergognati. Per dirla con Max Weber, alcuni vivono per la politica, molti della politica… di Gianluca Iacovuzzi 18 società E se i cinesi comprassero l'auto? Quest'anno abbiamo assistito certamente ad una delle estati più calde della storia. Gli scienziati non sanno ancora quantificare di quanto il cambiamento è da attribuire alla mano dell'uomo e quanto invece ai mutamenti climatici naturali che avvengono nel corso della storia (es. le glaciazioni). Si è sentito parlare anche di alcune teorie che attribuivano le motivazioni di questa caldissima estate ad un aumento dei venti solari; fatto sta che non può escludersi nei fatti, visto l'aumento delle alluvioni e le estati sempre più roventi, la responsabilità decisiva dell'inquinamento causata dall'attività umana e in particolare dai paesi industrializzati. E già, sono proprio i paesi industrializzati i principali e i maggiori responsabili dell'inquinamento del pianeta e quindi a questi saranno da imputare le maggiori colpe. Si sa che il benessere e il consumismo tipici dei paesi industrializzati comportano un notevole spreco di materie prime a scapito dell'ambiente, cosa che non può dirsi invece per quella parte povera del mondo che non avendo industrie nè autovetture, emette nell'aria solo l'anidride carbonica derivante dalla respirazione dei suoi abitanti. Tra i paesi in via di sviluppo c'è uno che negli ultimi anni sta conoscendo un grande boom economico (10% circa P.I.L. annuale) e che da solo conta più di 1/5 della popolazione mondiale: la CINA; a questi si aggiunge, anche se con un livello di crescita inferiore, l'INDIA ,che insieme contano circa 1/3 della popolazione mondiale. L'apertura della Cina al mercato mondiale ha attratto un'ingente quantità di capitali stranieri, spinti questi ultimi dal bassissimo costo del lavoro: conseguenza di un enorme serbatoio umano in stato di disoccupazione disposto a lavorare anche con salari sufficenti solo alla sopravvivenza. Questa situazione ha consentito e sta consentendo all'India e soprattutto alla Cina di conoscere uno sviluppo economico mai visto in precedenza, ma anche di dare la possibilità ad ampie fasce della popolazione di fare un balzo verso la modernità e cominciare ad acquistare ciò che qualche decennio fa ignoravano, cioè: cellulari, televisori, stereo e ogni altra sorta di tecnologie, ma soprattutto, e questa è la nota dolente, le “autovetture”. Ora se si prova ad immaginare quali conseguenze potrebbe provocare il processo di modernizzazione e meccanizzazione del più popoloso paese del mondo, spinto dalla crescita economica, ci sarebbe solo da farsi il segno della croce e attendere la distruzione della razza umana fatta con le proprie stesse mani. L'aumento della ricchezza di ciascuna famiglia cinese o indiana porterebbe la stessa ad aumentare i consumi di ogni genere, soprattutto di energia (che significa aumento della combustione di combustibili fossili) e se moltiplichiamo l'aumento di questi consumi per la popolazione che tali paesi contano, ci renderemo conto dell'enormità del danno in cui il pianeta terra sta per incorrere. Ma senza andare troppo lontano nei calcoli, basti pensare che se almeno l'80% delle famiglie cinesi acquistasse un autovettura raddoppierebbe, data l'enormità della popolazione, il parco auto mondiale e di conseguenza l'emissione di gas prodotti dagli autoveicoli nell'aria. Praticamente sarebbe un emergenza insostenibile dato che ai livelli attuali è difficile controllare e ridurre le emissioni delle autovetture già in circolazione. TERRA... 19 società Estensione delle foreste mondiali dal 1800 al...2020 1800 2000 2020 Come fare allora? NIENTE, non si può fare proprio nulla perché non si può impedire ad un paese di svilupparsi e meccanizzarsi e non si può neanche obbligarlo a non inquinare visto che i paesi industrializzati l'hanno già fatto nel periodo dell'industrializzazione e continuano ancora a farlo senza riuscire a trovare un accordo per ridurre le emissioni (vedasi il fallimento del trattato di Kyoto). A questo proposito ricordo che il fallimento del trattato di Kyoto è il risultato dell'astensione di questi paesi in via di sviluppo, dell'Australia, Canada e soprattutto degli Stati Uniti, proprio perché ridurre le emissioni di gas serra o inquinanti significa rallentare le economie (ridurre la produzione di energia, vendere meno autovetture, ecc.). Si potrebbe far pagare ai paesi che emettono più gas serra una tassa che andrebbe a favore di quei paesi (per lo più poveri, vedesi Brasile, Congo, Indonesia, etc.) che non intaccano più di tanto l'ambiente, anzi posseggono nel loro territorio le foreste tropicali (ormai ridotte solo a poche aree nel mondo) utili a ripulire l'aria e così creare una “giustizia ambientale”. Tale denaro potrebbe anche servire a salvaguardare le stesse foreste dalla distruzione proprio perché è una fonte importante di reddito per questi paesi poveri visto il valore del loro legname. Altrimenti si dovrà sperare nel riequilibrio apportato di solito dall'economia che vede associato allo sviluppo di un area (in questo caso la Cina) la recessione di un'altra area (in questo caso l'Europa ha tutti i numeri per vivere una recessione); di conseguenza all'aumento dei consumi di una si assoceranno la diminuzione dei consumi dell'altra e si raggiungerebbe così nuovamente l'equilibrio. Vedremo come andrà a finire. zoom Basta, è ora di LAVarsi di Valentina Saponara Ehi! Aspetta a dare giudizi affrettati: chi ti scrive non è la matta di turno che, pur di avere il suo nome su di un giornale, scrive frasi fatte o prive di significato nè tantomeno una convinta igienista insoddisfatta del grado di pulizia della nostra città… Sono semplicemente una fervida pacifista e un 'animalista sfegatata che vorrebbe sfogarsi un po' con te! Il titolo è appositamente provocatorio perché possa attirare l'attenzione di un gran numero di lettori; il suo significato è metaforico e deve essere inteso come: la necessità di purificare le nostre 20 coscienze e avvicinarci al mondo dei nostri amici animali una volta per tutte. Non si può più sopportare la crudeltà di quanti, ogni giorno, si macchiano di crimini indicibili nei loro confronti magari senza subire alcuna pena. Non si può più restare fermi dinanzi allo schermo a guardare sdegnati qualche servizio in TV sulle innumerevoli e atroci sofferenze che vedono puntualmente protagonisti gli animali, vittime innocenti di abbandoni, maltrattamenti, torture, sfruttamento ,cattività. Magari fossero mie esagerazioni ma purtroppo sono eventi all'ordine del giorno nella cronaca odierna! Perché tanto odio? Perché tanta ignoranza ?Perché tanta indifferenza? Forse lo meritano? Ah, già! Noi non centriamo…Sono gli animali che inquinano l'ambiente,distruggono gli ecosistemi, ribaltano le leggi della natura, annientano gli equilibri biologici, vero? Perciò meritano di essere considerati come oggetti, come esseri inanimati che ,all'occorrenza, possiamo lasciare sul ciglio di una strada o picchiare e ferire quando vogliamo sfogare la nostra rabbia (o la nostra pazzia! ) o ,ancora, addestrare a combattere per fruttarci degli sporchi soldi puntando nelle scommesse clandestine(come se non bastasse spesso le razze usate nelle lotte vengono ingiustamente considerate pericolose e aggressive di natura e quindi sono soppresse o tenute alla larga dal mondo civilizzato ).E che dire della loro intrinseca comicità: li deridiamo e umiliamo durante gli spettacoli circensi esaltando il nostro orgoglio di appartenere a una razza talmente superiore da riuscire a soggiogare questi stupidi esseri:-Almeno così hanno un tetto sulla loro testa e godono di un pasto sicuro-a detta della maggioranza, ignara delle lunghe distanze che gli animali devono percorrere incatenati, rinchiusi in gabbie e spesso soggetti a climi incompatibili con la loro natura, delle ore di duro addestramento(con il costante terrore di frustate e digiuno!) perché i loro numeri siano un successo: ché un elefante si volti su sé stesso, ché un leone attraversi un cerchio di fuoco, ché una tigre si sdrai per terra ,che un cavallo ruoti attorno a una pista senza sostare o che delle LAV... 21 zoom appare l' iscrizione”NON TESTATO SUGLI ANIMALI”.Cosa possiamo fare noi? Scegliere prodotti che riportino questa sigla in modo da incentivare le nuove tecniche di sperimentazione e contribuire a salvare circa 125.000 animali che muoiono ogni anno perché costretti a inalare talco per 6 ore al giorno , a respirare decolorante per capelli per 4 ore di seguito ,a ingoiare del dentifricio ,o perché irradiati con s c i m m i e c o m p i a n o raggi UV o accecati con creme e meccanicamente gesti particolari e shampoo spalmati sugli occhi per verificarne il potere irritante. Quasi ridicoli… E che dire del grande business della dimenticavo dell'orribile commercio caccia, praticata ovunque e spesso della pelliccia ,indumento a mio con l'appoggio d politici che così si assicurano un buon numero di voti da parte della moltitudine dei cacciatori. Questi ultimi si ergono a veri eroi ambientalisti impegnati negli abbattimenti selettivi e nel controllo della fauna nociva e attribuiscono la scomparsa degli animali a fattori come inquinamento ,uso di pesticidi e cementificazione che, pur se determinanti, non assolvono i praticanti della caccia. E perché tacere sugli esperimenti parere antiquato, di cattivo gusto e eseguiti nei laboratori di ricerca e assolutamente inutile perché non nelle industrie farmaceutiche e più caldo della pelliccia finta. E finalizzati a testare la validità di allora, perché comprarla? Naturale, sostanze cancerogene e di affinché signore di una certa età ,e cosmetici da immettere nel non ,abbiano di che vantarsi commercio? Da decenni ormai si sfoggiando i resti di povere creature eseguono esperimenti sugli che, colpevoli solo di avere un bel animali(cani,gatti,topi ,pecore, manto ,CI HANNO LASCIATO LA cavie, primati)ma i successi sono PELLE. Come? Prima le hanno stati ben pochi perché naturalmente rinchiuse in piccole gabbie di rete ci si basa su un modello diverso da metallica a gruppi di 6 o di 7;poi al quello umano. Basti pensare che il momento dell'esecuzione ,gli hanno virus VIH (virus di immuno applicato degli elettrodi alla bocca e deficienza umana)e il virus all'ano ;così i poveri esserini sono dell'epatite B sono innocui in stati uccisi dalle scariche elettriche esemplari di scimpanzé, nostri necessarie a conferire volume e cugini nella catena evolutiva mentre morbidezza alla pelliccia. Crudele, per l'uomo essi sono risultati letali. no? Eppure è solo uno dei tanti Fortunatamente esistono tecniche metodi utilizzati ,oltre a rottura delle alternative di sperimentazione che ossa cervicali, asfissia, colpo alla consistono in analisi biochimiche su nuca, colpo contundente al muso colture cellulari-proteine vegetali- ,iniezione letale. E non finisce qui! pelle artificiale, eticamente più A d e s s o s i s t a v e n e n d o a giuste e sempre più accreditate a conoscenza di molti casi di CANILI livello europeo. Molte aziende LAGER, veri e propri bunker gestiti f a r m a c e u t i c h e h a n n o g i à privatamente da nuclei mafiosi e provveduto a eliminare i test sugli implicati in giri d' affari molto animali e infatti sui loro prodotti proficui: pensa che ogni cane rinchiuso, purchè microchippato e quindi riconosciuto dallo Stato, può fruttare fino ai 7 euro al giorno ai gestori dei canili che invece ne spendono molto meno della metà per le necessità basilari di ogni “prigioniero”(cibo e cure mediche). Perché facciamo tutto ciò? Si può parlare di umanità riferendoci a questi tragici fatti? Gandhi diceva che la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Beh! Rileggendo queste righe mi vergogno di essere un uomo ma nello stesso tempo non vorrei essere nei panni di un animale. Apriamo gli occhi difronte alla realtà, LAViamo le nostre anime dal sudiciume che abbiamo creato nel mondo e alziamo la voce per cambiare quanto in esso c'è di sbagliato. Un gesto concreto? Unisciti a noi e iscriviti alla LAV(Lega AntiVivisezione) perché per migliorare il mondo bisogna agire ognuno nel proprio piccolo …e Altamura può essere molto più pulita! Per informazioni contatta il n°3286568500. a cura dell’accademia Obiettivo successo 22 zoom Obiettivo Successo: il sogno s'avvera… Nasce ad Altamura un'accademia di teatro e danza, un'opportunità per i giovani di studiare da professionisti, rimanendo nel territorio. Il progetto, l'organizzazione, la direzione artistica è di Cinzia Clemente. Diplomata in Danza Classica alla Fondazione Piccinni di Bari, in danza moderna, vanta nel suo curriculum esperienze da attrice professionista (“Miseria e Nobilità”, Teatro Bracco, Napoli, “Del perduto amore”, film di M. Placido) e conduttrice radio-televisiva. Lasciamo a lei la parola… “Sono convinta che ad Altamura ci sia materiale umano per poter lavorare seriamente a questo progetto. Tutti gli anni trascorsi a Napoli mi sono serviti per fare gavetta, ma soprattutto per rendermi conto di quanto fossi stata fortunata ad essere accolta da una città dal grande valore artistico, che tanto offre ai giovani. Mi sono detta: perché ad Altamura non è possibile la stessa cosa? Cosa manca al mio paese natio per essere competitivo con altre realtà? Davvero nulla. Io ci credo molto in questa cosa. Vedo a Napoli ragazzi pugliesi che quotidianamente, con grossi sacrifici economici, viaggiano, si spostano lontano dalle famiglie in cerca di un posto tra le stelle dello spettacolo… Perché spostarti sempre quando si potrebbe farlo nel proprio paese? Allora, quando anni fa partii e chiusi la mia scuola di danza, lasciai Altamura con una promessa: che sarei tornata presto portando dietro la mia esperienza, per metterla a frutto. E il mio sogno s'avvera. Devo certamente ringraziare chi mi sta appoggiando. E a chi con tanto entusiasmo ha creduto in me. In primis, sicuramente Donato Cosmo, caro amico di gioventù che ho ritrovato proprietario d'un cine-teatro che è davvero un gioiello. Poi l'appoggio del Diamond, di Pasquale Denora e Rocco Proscia che danno spazio ai corsi di danza è determinante. Questo perché gli attori imparano ad essere disinibiti sul palco se hanno meno remore verso il proprio corpo e la danza fa stare bene sia fisicamente che psicologicamente. Certamente i ringraziamenti vanno ai docenti che fanno parte del direttivo artistico Gianni Tullo e Francesco Zingariello. Gli altamurani conoscono Gianni Tullo come attore comico, ma non tutti sanno della sua esperienza all'Abeliano di Bari, i suoi anni di regia della CTG81, i tanti anni di docenza al laboratorio “Giovane protagonista”. Mi fido ciecamente di lui, abbiamo un ottimo feeling artistico dal momento che abbiamo lavorato quasi tre anni insieme. Francesco Zingariello è un'artista prodigio, nel senso che il nostro incontro avvenne tanto tempo fa perché dovevo presentare un suo festival canoro. Da quel momento ho sempre pensato che l'attuale posizione come docente di canto al Conservatorio di Bari e la sua attività di tenore e direttore d'orchestra fossero più che meritate. E la cosa bella è che siamo tutti amici. L'armonia tra i docenti darà serenità ai ragazzi, ne sono certa. Ringrazio Gaetano Liguori, direttore artistico del Teatro Totò di Napoli che oltre che essere stato mio docente ha appoggiato pienamente il mio progetto. Tanti amici napoletani credono in me e vorrei che finalmente ad Altamura si tornasse ad amare il vero teatro, la vera danza. Cose che purtroppo sono venute a mancare per lungo tempo. Il mio pensiero va a Fodor Tibor e a Paolo Siena (Paolo era coinvolto nel progetto che è slittato di mesi a causa della sua dolorosa scomparsa). Grazie ancora Maestri. Vi anticipo, infine, che è in progetto una compagnia stabile del teatro Cosmo e per questo inverno vi regalerà molti momenti brillanti. Perciò sia che siate giovani con tanta voglia d'imparare sia che siate semplici spettatori e avete voglia di gustare delle belle piece teatrali vi aspettiamo”. di Cinzia Clemente 23 interviste Biagio Izzo consacra l'Accademia di Obiettivo Successo Fra i padrini morali di questa iniziativa c'è un caro amico di Cinzia, Biagio Izzo, che come racconterà nell'intervista ha avuto esordi difficili: la sua gavetta è stata la strada. Per questo, sostiene con calore l'apertura dell'Accademia di Obiettivo Successo. Biagio, cosa pensi di questa Accademia che sta per sorgere in una città come Altamura, in provincia e soprattutto nel Sud? Sicuramente è una bella cosa, perché rappresenta una possibilità per i giovani, soprattutto per quelli più sfortunati, di mettersi in mostra, di farsi vedere. Se si pensa che non ci sono strutture adeguate avere un punto d'inizio per realizzare dei progetti, lontano dai centri come Roma e Milano, è una cosa meravigliosa. Io mi dichiaro un grande sostenitore di queste strutture, infatti c'è un sacco di giovani che mi chiede sempre come fare, a chi rivolgersi… Bella iniziativa!Un consiglio a chi affronterà i corsi di formazione. Il consiglio è di prenderla con grande serietà, perché è importante. Questo mestiere è una passione, chi intraprende questa strada lo fa con l'amore e non con un entusiasmo passeggero. Pensare di diventare un divo, di arrivare al top, non porta che al fallimento. Partire da zero e mettersi in discussione, con sacrificio e volontà e grande amore per il proprio lavoro si raggiungono grandi risultati. Altrimenti finisce tutto. Dall'esterno, il mondo dello spettacolo sembra tutto rose e fiori, poi dopo ci si rende conto che i sacrifici da fare sono immensi. Per te gli inizi sono stati duri. Per aver raggiunto, però, i risultati di oggi… ne è valsa la pena!Sono uno di quelli che da Napoli, precisamente da Portici, è partito dal niente: non c'erano strutture, non c'era un'Accademia. Magari avessi avuto questa fortuna a disposizione. Mi sono fatto le ossa sui matrimoni, sulle feste in piazza, che non disdegno affatto. D'altra parte, questa antica tradizione del Sud ci consente di fare esperienza sulla strada (feste popolari, cerimonie private…). Se superi questo ostacolo non hai più problemi nella vita artistica. La gavetta quella dura, quella tosta, in cui ti trovi di fronte a gente che ti sfida, ti tempra moltissimo. Superato quello… sei pronto ad affrontare le situazioni più impegnative. Io ho subito mille mortificazioni e insulti ma alla fine io c'ho creduto. Crederci e volerlo. Questo è il consiglio. I tuoi progetti lavorativi nell'immediato futuro. Ora mi trovo a Bologna, è in cantiere il film “Natale in India”, di Neri Parenti con Boldi, De Sica e Salvi (Biagio è uno degli attori preferiti da Neri Parenti, ndR). Inoltre, farò parte del cast di B u o n a Domenica e, sempre su Canale 5, parteciperò al Costanzo Show. Sulle reti Rai farò Miss Italia l'11 settembre. Infine, il mio grande desiderio s'avvera: girerò con una compagnia tutta mia, finalmente incominciamo a muoverci un po'. Magari verrai a trovarci… Certo, per me sarebbe un grandissimo piacere incontrare i ragazzi di Obiettivo Successo. Speriamo bene! Allora salutali almeno!!! Io voglio dare un in bocca al lupo e una pacca sulla spalla a tutti, lo dico con il cuore. Ricordando che volere è potere: credeteci e ce la farete. Chi ama questo mestiere sa che le soddisfazioni e le gioie che si posso ricevere. Arrivederci! di Squicciarini Lia e Taccogna Vincenzo 27 OLD STYLE Rock'n' 'n' roll Rock roll Da questo mese parte una nuova rubrica musicale, creata da due giovani amanti della musica, Vincenzo Taccogna e Lia Squicciarini, ogni mese ripercorreremo la storia dei generi musicali che più ci appassionano. Buona lettura. L'America negli anni '50 godeva di una tranquillità sicuramente maggiore rispetto a ciò che vivevano le nazioni europee, preoccupate di ricostruire quanto la guerra aveva distrutto. In contrasto con la tranquilla vita americana nacquero nuove culture come la beat generation, nuove musiche come il rhythm 'n' blues e il rock 'n' roll, ma soprattutto per la prima volta i giovani imposero i propri idoli, reagirono con il rock 'n' roll alla apparente tranquillità degli anni '50. Insomma furono proprio la nascita del consumismo e il benessere a generare i primi disagi in una generazione che non aveva scelto la monotonia e la sicurezza dell'americano medio. Certo non fu un atteggiamento politicamente rilevante e determinante come quello dei futuri hippies degli anni '60, ma certamente fu un forte scossone per quel sistema che in base ad ostinato puritanesimo voleva imporre i propri valori reazionari senza tener conto delle culture emergenti. Un giorno del 1951 il dj Alan Freed coniò questo termine per definire la musica che stava conquistando i giovani di quei fantastici anni '50, il termine piacque molto ai discografici a tal punto che dopo qualche anno scomparve il termine rockabilly e la parola ufficiale fu: rock 'n' roll. C'e' chi preferisce far risalire la nascita del rock 'n' roll alle prime incisioni di Elvis, un giovanotto c l a s s e 1 9 3 5 , m a precedentemente c'erano già state diverse registrazioni di Little Richard e soprattutto di Bill Haley and His Saddlemen con il suo Rock Around The Clock (1954), e non dimentichiamo le innumerovoli band di boogie e di western swing che iniziarono a modificare il proprio stile dando origine al tipico sound rockabilly. Se proprio vogliamo dare una "ufficialità" alla nascita del rock 'n' roll occorre riferirsi ad un film del 1955: "Il Seme della Violenza". Si preferisce rifersi a questo film in quanto battezzò il rock 'n' roll come musica dei teen agers degli anni '50, anche se conferì a tale musica il marchio improprio di musica violenta e degenere che facilitava il consumo di alcool e una amoralità contrastante con l'innato puritanesimo dell’America. PURO SANGUE di Valentina Saponara PURO SANGUE Sabato 16 e Domenica 17 Ottobre non prendere impegni, vieni in piazza Duomo!La LAV(Lega Anti Vivisezione) organizza la campagna nazionale per la tutela dei diritti del cavallo e contro ogni forma di maltrattamento nei confronti della razza equina . Fine della manifestazione è la divulgazione di materiale informativo sulla condizione di sfruttamento del cavallo in Europa e più specificatamente in Italia oltre che la possibilità di firmare una petizione per ottenere l' approvazione della proposta di 28 zoom legge che riconosce il cavallo come animale d'affezione al pari di cani e gatti. Solo chi possiede uno di questi magnifici quadrupedi converrà con me nell'affermare che si tratta di animali intelligenti ed estremamente affettuosi(non per altro sono impiegati nella pet therapy) che purtroppo vivono tempi duri .Infatti ora ,anche in Italia. vengono usati nei rodei dove il più delle volte non giungono come animali selvaggi ma vengono resi tali perché legati con una cinghia(flank) stretta intorno alla groppa la quale, comprimendone gli organi genitali, li rende nervosi e indomabili -e chi non lo sarebbe?.Inoltre essi vengono utilizzati nei palii e nelle competizioni sportive alle quali il puledro viene avvicinato già intorno ai 18 mesi, quando non è ancora definitivamente sviluppato, a quale condizione gli costerà una serie di lesioni articolari tra cui le più dannose ai delicatissimi tendini ,da cui dipende la sua carriera sportiva. Per non parlare di tutti i farmaci antinfiammatori e le sostanze dopanti introdotte nell'animale per migliorare le sue prestazioni atletiche! E poi ,che fine fanno? Giungono tutti nel vortice della macellazione. Dopo viaggi lunghissimi(anche di 100 ore) e stressanti ,ne restano solo pochi superstiti che ,una volta sacrificati, prima giungono nei banchi delle macellerie, poi nei piatti della gente che elogia questo piatto perché molto salutare .Ma forse non tutti sanno che la carne equina può essere equiparata a molti altri alimenti relativamente alla concentrazione di calcio, ferro e proteine parametri base impiegati per definire la carne di cavallo “nutriente”.Inoltre c'è da tenere in considerazione anche la sicurezza sanitaria visto che la maggior parte dei cavalli che giungono ai macelli vengono importati da paesi lontani quindi non si conosce la loro origine e inoltre per le carni di cavallo manca tutta una serie di certificazioni prevista invece per bovini e ovini;a ciò si aggiunge il rischio che le carni possono contenere dosi elevate di medicinali ,che siano antibiotici, ormoni, anabolizzanti o antinfiammatori. E allora perché aspettare? Accorrete numerosi .Inoltre in omaggio vi verrà offerto un delizioso cavallino di peluche in cambio di una piccola donazione così potrete contribuire anche voi a rendere più serena l'esistenza di questi ,da sempre ,amici dell'uomo. di Anna M. Loiudice 29 Tra Oriente e Occidente: Asia e Europa sono divise dal Bosforo, dal Mar di Marmara e dallo stretto dei Dardanelli. Istanbul rappresenta l'unione dei due mondi sia dal punto di vista geografico, che da quello culturale. Infatti, in questa magica città si sposano antico e moderno, tradizione e innovazione. Possiamo dire che Istanbul rappresenta la città europea più vicina all'Asia e la città asiatica più vicina all'Europa.Ma il fascino di questa città viene anche dal passato: fondata nel 600 dai greci aveva il nome di Bisanzio; poi fu capitale dell'impero romano con il nome di Costantinopoli e acquisì il nome attuale solo nel 1453 con l'invasione turco-ottomana. A Istanbul ci sono zone particolarmente sfarzose e altre poverissime, una parte della città è piena di strade che possono ricordare via dei Condotti o via Montenapoleone, come in quasi tutte la città del mondo, ma rimane una città fiera del suo passato e ricca di tradizioni, profumi e colori. L'alchimia di Istanbul non si troverà di certo nei quartieri rumorosi e moderni ma risiede sotto le volte dei bazar, nelle moschee, tra le stoffe e i tappeti pregiati.Ci sono molte varietà di tappeti, di cui i più pregiati vengono da Hereke, una cittadina vicino Istanbul ma i prezzi per questi prodotti sono elevati perché sono fatti a mano con seta e disegnati pazientemente in una lavorazione che può durare anche due mesi per un singolo tappeto.Il bazar più grande si trova al coperto e ha più di 4000 negozi in un intreccio di strade, stradine e vialetti. I prodotti più venduti sono tappeti, le bellissime stoffe, vestiti, ISTANBUL oro e gioielli in quantità, articoli per turisti come i vari cappellini e pendagli delle danzatrici del ventre, donne che allietano le notti turche con questa danza antichissima. Otre alla danza del ventre c'è un'altro spettacolo cui vale la pena assistere: quello mistico dei dervisci ruotanti, che danzano su se stessi così velocemente che sembra che da un momento all'altro debbano prendere il volo. Istanbul è inoltre famosa per la sue moschee, che sono circa 1500, tra cui le più importanti: Eyup, Fatih, Yeni e la famosa Sultanahmet meglio conosciuta come la "moschea blu". Questo spettacolare edificio ha un'ampia cupola centrale alla quale si appoggiano quattro semicupole e ad esse altre semicupole, tutte adornate di finestre i cui vetri colorati producono suggestivi giochi di luce. La moschea porta questo nome perché la pareti sono rivestite da maioliche il cui colore predominante è il blu. Prima di visitare una moschea è importante ricordarsi di non indossare abiti troppo succinti o provocanti; una volta lì è d'obbligo togliersi le scarpe e la donne dovrebbero indossare un velo, mentre gli uomini non dovrebbero indossare pantaloncini corti. Lo stato turco è uno stato laico e anche se il 90% della popolazione è musulmana e la religione permea tutta la vita dei turchi, non tutte le donne indossano il burka o veli; nelle moschee di soliti c'è una specie di muro divisorio fatto di legno per le donne, per non distrarre la loro preghiera. Un altro edificio da visitare è il museo di Santa Sofia:, che in greco significa sapienza divina. Nacque come chiesa nel 548 ad opera di Giustiniano, poi Maometto la trasformò in moschea. C'è un foro in una colonna in cui si dice che il sultano abbia il pollice per far leva e ruotare con la mano l'edificio, quando divenne moschea, in direzione di La Mecca.Il labirinto di costruzioni del Topkapi è stato invece il palazzo del sultano dal XV secolo alla fine dell'ottocentoSe si vuole entrare a pieno nell'ambiente bisogna assaggiare qualche piatto tipico: il Kebab cioè carne di montone o di agnello servito con salse, il pilav (riso), lo yogurt, molto buono, usato in molte ricette come nel cecik (yogurt, cetrioli, finocchi).Anche la musica turca è molto particolare perché unisce sound locali e nuove correnti: si chiama turku.Ho parlato di Istanbul, e non dell'intera Turchia per l'unicità di questa città e il suo fascino particolare, ma gli itinerari possibili sono moltissimi.La Turchia è culla delle civiltà più antiche e qui sono sorte le prime città del mondo (nel 6500 a.C.).Sarebbe interessante visitare l'altopiano dell'Anatolia, che s'innalza progressivamente verso est, tagliato da profonde valli e da fiumi quali il Tigri e l'Eufrate.In mezzo alla semidesertica Anatolia centrale sorge Ankara, la capitale. Nell'altopiano troviamo anche l'arida regione della Cappadocia, dove s'innalza uno straordinario paesaggio fatto di singolari piramidi di pietra, detti "i camini delle Fate", che sfidano la leggi dell'equilibrio.La Turchia è anche ricca di città storiche come Smirne e Troia, belle spiagge, paesaggi naturali incontaminati. Cosa aspettate?! da Matera di Domenico Casamassima 30 società Un giorno in una comunità per TOSSICODIPENDENTI Parcheggiai la macchina, presi la valigetta dal sedile posteriore e mi diressi verso la struttura comunitaria. Davanti ai miei occhi si aprì la masseria adibita a comunità terapeutica per tossicodipendenti “Casa dei Giovani” di Matera, mi resi subito conto di trovarmi in un posto diverso da come me lo immaginavo. Q u a n d o s i p a r l a d i tossicodipendenza, si pensa sempre a qualcosa da temere, forse per i connotati culturalmente ascritti a chi fa uso di sostanze stupefacenti. Certo, molti tossicodipendenti vivono situazioni disagiate e spesso sono costretti a vivere per strada, abbandonati a se stessi, e per analogia si tende ad assimilare tutto ciò che concerne il mondo della tossicodipendenza a quest' immagine, ma in realtà le cose sono molto diverse. Al mio ingresso in comunità mi venne incontro la mia tutor, operatrice presso il centro. Parlammo un po' del problema tossicodipendenza e mi spiegò le diverse pratiche sul tirocinio da psicologo che andavo a svolgere presso il centro. Mi ha raccontato delle difficoltà di relazione che in genere hanno i ragazzi affetti da questa patologia, di come l'incontro con la sostanza stupefacente inizialmente provochi in loro ampio senso di benessere e negazione del disagio che in realtà stanno vivendo. Riguardo a ciò sono stato molto colpito dal fatto che ci siano due tempi nella tossicodipendenza. Il primo tempo è quello della cosiddetta “Luna di miele”, in cui il soggetto è padrone del piacere ricevuto dalla droga assunta, finché nel secondo tempo ne diviene dipendente. Da qui le diverse problematiche, sia psicologiche che fisiche, dovute alla dipendenza dalla droga. Mi ha poi informato che oltre la comunità residenziale, la “Casa dei Giovani” gestisce anche un'altra struttura, il centro d'accoglienza che offre gratuitamente, a quanti ne fanno richiesta: informazioni sanitarie, consulenza psicologica, un servizio di ristoro, uso di bagno e doccia, posto letto d'emergenza, strumenti di profilassi preventiva (siringhe, preservativi, acqua distillata e fiale di Narcon utili in caso di overdose). Dopo un po' chiamò un ragazzo ospite del centro e diede a lui l'incarico di mostrarmi la struttura. In sua compagnia visitai le diverse stanze del centro che si sviluppa su due piani (uffici amministrativi, sala ricreativa, stanze da letto etc.) tutte molto ordinate e curate nei minimi particolari. Annessi alla masseria vi erano altri locali adibiti a diverse funzioni (falegnameria, lavanderia, stalla, produzione, cucina etc.). In ogni locale c'erano ragazzi impegnati in diverse mansioni. Tutti mi guardavano con occhio critico, senza mostrare apparente curiosità nei miei confronti. Dai loro sguardi si poteva capire il disagio che avevano vissuto e le difficoltà che stavano incontrando, di certo nessuno però, aveva perso la speranza di poter cambiare e dare un senso diverso alla loro vita. Per scrivermi, inviate un'email a [email protected] o inviate le vostre lettere al Centro d'Accoglienza “Casa dei Giovani” via Dante, 84/a 75100 Matera tel. 0835/388068. musica 37 BOOGIESOUND di M. Wad - Francesco C. intervista ad: UCCIO DESANTIS Eccolo qua, per chi non lo conosce, 36 anni, 37 per chi legge questo numero di free l'anno prossimo. 10 anni di animazione per feste per bambini, 3 anni nei villaggi turistici, 1000 donne all'attivo (forse una fesseria?).Il noto comico pugliese si è piacevolmente intrattenuto con noi per dire la sua sul mondo musicale; tanti i momenti divertenti con lui, perfino una battuta su Alan Sorrenti. Se volete saperne di più su di lui “buttate” uno sguardo all'intervista qui sotto riportata. In quello che fai un aspetto importante è anche la m u s i c a , q u a n t a importanza le dai, sapendo che anche tu te ne occupi? Nonostante non sappia cantare più di tanto, la musica ha tanta importanza nel mio lavoro, vedi le barzellette dove inseriamo tanta musica, vedi le scenette che facciamo sul palco che contengono tanta musica, le nostre siglette… stiamo attenti che siano musiche frizzanti, allegre, simpatiche, quindi la musica ha molta importanza. Ma all'uomo Uccio De Santis che musica piace? Mi piace la musica country, la musica da cantautore, cantautori italiani… i vecchi Dalla, Degregori, Baglioni… …Sorrenti? Eh, Sorrenti un po' di meno ma non è male… (Risata generale) Questa è la musica che mi piace di più, poi per il lavoro che faccio da anni forse, sono costretto, ma in maniera piacevole, a seguire quei pezzi simpatici, allegri, molto vecchi tipo Arbore.E della musica demenziale tipo Elio e le storie tese, che fanno ridere, cosa ne pensi? Il più delle volte va bene ma poi stancano un po'. A proposito dei giovani che praticano attività quali la musica, la recitazione, la danza, l'arte in genere, un consiglio per chi inizia nel mondo dello spettacolo? Eh,…in bocca al lupo…(Risata Gen) Se sono convinti, andate avanti, perché prima o poi sono convinto che alla fine una cosa viene fuori, se lo fai solamente perché pensi che nel mondo dello spettacolo è bello l'autografo, l'intervista, i soldi, allora è meglio che lasci in partenza. Devi avere le piccole delusioni, le porte in faccia che hai all'inizio,devi essere costante nel tuo lavoro e alla fine qualche cosa succede. Sei tu l'autore delle sigle e dei testi nei tuoi programmi? No, non sono solo, sono sempre aiutato da molti, sia nelle barzellette dove facciamo delle ricerche, che per le canzoni: io scelgo la musichetta che mi piace, poi c'è chi mi aiuta a inserire le parole e via dicendo. Grazie Uccio Grazie a voi, quando volete un caffè… di Ivan Commisso 41 sport UN SOGNO NEL VENTO E A CAVALLO DI DUE RUOTE I chilometri pesano, soprattutto controvento. E' la dura legge del ciclismo, sport massacrante e bello come pochi. Contro vento anche nelle consuetudini sociali, i ciclisti. Dai più presi per mezzi pazzi che si ammazzano di fatica in bici, dai restanti ammirati ma a debita distanza… la distanza che passa dalla passione che si traduce nell'alzarsi alle 7.30 la domenica mattina o mangiare al volo per salire in sella dopo pranzo alla routine del borsone in spalla e il motorino pronto per andare in palestra un giorno sì e uno no. Due mondi diversi, soprattutto se osservati dalla prospettiva giovanile. Palestra e campo da calcio le abitudini locali, radicate, con una tradizione anche interessante, e che ora si confrontano con chi sulla strada ha trovato il proprio universo sportivo. Da poco più di un anno è nata la prima formazione ciclistica giovanile altamurana, non a caso chiamata con orgoglio Gruppo Sportivo Leonessa di Puglia. Sedici al momento i tesserati, dai giovanissimi agli juniores, ossia dai sei agli otto anni. Fondatore, istruttore, direttore sportivo e anima del sodalizio Nicola Ceglie, 39 anni, ex ciclista dilettante che alla passione per la bicicletta ha consacrato una vita: «La società è nata per far correre i due fratelli Massaro, poi si è aggiunto il cugino e poi gli amici e gli amici degli amici. Si è formato un gruppo sull'esempio dei primi ed eccoci qui». Eccoci qui, tradotto in numeri, significa quindici vittorie (9 in Puglia e 6 in giro per l'Italia così suddivise: 4 gli esordienti, 10 gli allievi, 1 gli juniores), una maglia di campione regionale allievi, convocazioni per i campionati italiani e al Giro di Basilicata e un credito crescente presso la Federazione Ciclistica Italiana. L'ambizione è quella di fare ciclismo agonistico giovanile ad alti livelli anche al Sud, senza essere costretti ad emigrare per mancanza di fondi e strutture. Una scommessa difficilissima: «Servono risorse per permettere ai ragazzi di essere al via delle corse più importanti, praticamente tutte al Centro-Nord, oltre che per le biciclette e il materiale tecnico. Non a caso già dal prossimo anno un paio di nostri tesserati passeranno a società toscane e venete per continuare il loro percorso di crescita sportiva. La Leonessa di Puglia per ora può fino a un certo livello». Ancora numeri, tanto per gradire. Quelli degli allenamenti. Un esordiente coscienzioso percorre in media 200 chilometri a settimana con uscite di massimo due ore. Gli allievi arrivano a 400 chilometri, aumentando di 60' il tempo di allenamento. Un'ora in più per gli juniores, che toccano anche i 600 chilometri a settimana. A queste distanze, coperte con minimo cinque uscite, si aggiunge la gara del fine settimana. Durante la scuola («uno sport pulito e lo studio prima di tutto», ammonisce Ceglie) si esce alle 14.30, utilizzando la palestra della sede sociale (Via Torquato Tasso 79) quando il tempo non permette. Tanta Murgia per gli allenamenti in pianura, mentre per la preparazione più dura si va sulla collina materana, “assaggiando” le salite di Picciano, Grottole, Tricarico e Irsina. Ancora il ds Ceglie: «Stiamo gettando un seme, sperando che attecchisca forte e sano. Il sogno è poter dare tutto dall'A alla Z a chi decide di correre con noi, magari avendo sul posto un velodromo in cui allenarsi per far avvicinare i più piccoli». Fantascienza, ma se è vero che anche i viaggi più lunghi iniziano con un piccolo passo…