opinioni

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opinioni
Numero 23 - anno 2003
Rivista di informazione e cultura
DOSSIER
a cura di Antonio Ferrante
crimini sulla murgia
Pag: 16
Opinioni
Amministrare Disinformando
di Francesco Clemente
Grafica e impaginazione
Pag: 6
DOSSIER
crimini sulla Murgia
di Antonio Ferrante
Via Imbriani, 50 - Altamura (Ba)
Tipografia:
Modulex srl
Via dei Mestieri
Matera (Mt)
Collaboratori:
Ferdinando Conte
Vincenzo Taccogna
Giacinto Fiore
Luigi Burdo
Stefano Mascolo
Giuseppe Loiudice
Domenico Lucatuorto
Info line:
- 338 3754853
- 080 3106263
e-mail:
[email protected]
Pag: 12
Interviste
Sindaco di Gravina
di Peppino Disabato
Pag: 14
Società:
Cerco Sud
di Antonio
Nuzzi
Pag: 20
Società
Cinesi... di Gianluca Iacovuzzi
Pag: 20
Zoom:
Lav... di Valentina Saponara
Numero 23 - anno 2003
Rivista di informazione e cultura
Registrazione del
Tribunale di Bari:
n° 1532 del 20/09/2001
Pag: 23
Interviste
Biagio Izzo...
di Cinzia
Clemente
Pag: 30
Old Music
Rock...
di Lia Squicciarini
e Vincenzo
Taccogna
Direttore editoriale
Isabella TAFUNO
Direttore Responsabile
Ivan COMMISSO
Caporedattore:
Peppino Disabato
[email protected]
Redazione:
Valentina D’Aprile, Francesco
Clemente, Pamela Patella,
Boogiesound staff,
Antonio Ferrante,
Anna Loiudice,
Gianluca Iacovuzzi,
Edito da:
Associazione Culturale
“FREEDOM”
Copertina:
Foto di
“Luca Bellarosa”
Pag: 28
Zoom
Purosangue
di Valentina
Saponara
Pag: 29
Viaggi
Istanbul
di Anna
Loiudice
Pag: 31
Cinema
Aldo Moro...
di
Francesco
Clemente
Pag: 37
Musica
Uccio
Desantis...
di Michele
Wad e
Francesco
Caretta
Pag: 41
Sport:
Ciclismo
di Ivan Commisso
DOSSIER
a cura di Antonio Ferrante
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crimini sulla murgia
Improvvisamente tutti si scagliano contro la TERSAN PUGLIA per farla passare a
tutti i costi come unica responsabile della catastrofe ambientale che sta
interessando la Murgia. Tutti pensano che l'unica causa dell'inquinamento siano
gli ormai famigerati “fanghi”. Io non sono sicuro di questo. Lo stupro della
Murgia non è una novità, va avanti da molti anni e l' azienda di Modugno è forse
quella che in questa storia centra di meno. Ricordo che sulla Murgia non ci sono
solo fanghi tossici; ci sono vere e proprie discariche di inerti che sono altamente
tossiche. LA MURGIA E' TUTTA UNA DISCARICA. Però guarda caso gli organi
competenti se ne accorgono solo ora. E' per questo motivo che chiediamo una
volta per tutte che si faccia una pulizia soprattutto di rifiuti umani. Una discarica
per loro ci sarebbe già: IL CARCERE!!
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Proviamo a fare una ricostruzione di quello
che è accaduto in questi ultimi mesi.
Domenica 13 Luglio. LA DENUNCIA. Fanghi industriali sulla Murgia. CIA, Coldiretti, Torre di
Nebbia, Legambiente, WWF, Coordinamento per lo sviluppo e la qualità della vita presentano
una denuncia inviata a Comune e Polizia Municipale, segnalando che in alcuni fondi agricoli
lungo la Provinciale Gravina-Ruvo, in agro di Altamura “è in atto da alcuni mesi un' operazione
di smaltimento di fanghi direttamente sul suolo”.
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Lunedi 21 Luglio. Toritto. Il Sindaco
Nicola Tarullo dice no alle scorie
radioattive. E' infatti previsto lo
stoccaggio di oltre 55 mila metri cubi
di scorie radioattive sulla Murgia, tutta
la “spazzatura” del nucleare
rimasta in Italia.
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Fanghi inquinati
Giovedi 24 luglio. Sopralluogo nell'area che potrebbe divenire
sito per rifiuti radioattivi. Quest'area si trova tra Palombaio e
Ruvo. L'assessore provinciale alla Protezione Civile e
Pianificazione del territorio Cesare Veronico afferma che l'unica
garanzia contro il nucleare è approvare al più presto il Parco
dell'Alta Murgia.
Cesare Veronico
Giovedi 24 Luglio. La malavita del contrabbando si è riciclata, diventando Mafia fondiaria.
Il cuore del business sono le campagne a Sud-Est di Bari e il Brindisino Settentrionale.
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Rachele Popolizio
Sabato 23 Agosto. Si attendono i risultati delle analisi effettuate dal
Presidio Multizonale di Prevenzione di Bari. Le prospettive però, non
sono delle migliori. Il Sindaco di Altamura Rachele Popolizio vieta sui
suoli interessati ogni operazione di spandimento dei fanghi
Giovedi 4 settembre. Gravina. Pecore che pascolano e trattori che
arano a pochi metri dai fanghi industriali inquinati e maleodoranti.
Grano, latte e verdura
Un trattore ara sui luoghi inquinati
in quei luoghi
sono stati e sono
tossici. L' ASL
ha eseguito
campionamenti
sul latte di alcune
aziende della zona,
inviati all'Istituto
Zooprofilattico di
Foggia.
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Giovedi 4 Settembre. Alessandro Reina, geologo del Politecnico di Bari dichiara osservando i
fanghi:” Incredibile! I metalli pesanti contenuti qui sono altamente solubili.”
Venerdì 5 Settembre. Il Sindaco
Impianto di Compostaggio sulla Statale 96
di Gravina Barbi vieta tutt' intorno
all'area in località Finocchio ogni
attività di pascolo, di lavorazione
e coltivazione dei terreni. Si è in
presenza (ormai accertata n.d.r.)
di fanghi tossici fatti passare per
compost di materie organiche.
Finiti i campionamenti sul latte,
cominciano quelli sui mattatoi
della zona e sui mangimi. La
bonifica è urgente. Si punta inevitabilmente l'indice alla TERSAN. Dichiarano AN, UDC e FI :
” La Provincia ha concesso la possibilità di trattare ben 5000 quintali al giorno di fanghi derivanti
da impianti di depurazione industriale, del tessile, conciarie. Diventeremo la pattumiera d'Italia.
Quell'impianto è pericoloso per la salute pubblica e va fermato! “.
5
6
Silvestro Delle Foglie
Venerdi 5 Settembre. La TERSAN replica alle accuse
dichiarando:” La TERSAN non ha nulla da spartire. Le
accuse alla ditta sono infondate”. Silvestro Delle Foglie,
procuratore generale della Tersan di Modugno si difende da
quella che definisce una guerra Santa. ( Sull' attività
dell'azienda barese, autorizzata alla produzione di
fertilizzanti per l'agricoltura ottenuti mediante il trattamento
di fanghi, è pendente dal Febbraio scorso dinanzi al
Tribunale di Bari un Processo per violazione dello
svolgimento di attività di trattamento, riciclo e stoccaggio.
In particolare alla TERSAN viene contestato di “ aver trattato
fanghi con caratteristiche diverse da quelle contenute nella
autorizzazione”. N.d.r.)
Mercoledi 17 Settembre. Attestata anche la presenza di salmonella nei fanghi della Murgia. I
sostituti procuratori della Repubblica di Bari Roberto Rossi e Renato Nitti dichiarano che
“emerge una contaminazione da metalli pesanti ed una presenza di salmonella”. Da queste e da
altre rilevazione emerge un dato sconcertante :il fenomeno dei fanghi tossici non è isolato. Dopo
il caso Quintano (che è l'unico iscritto nel registro degli indagati), la TERSAN per difendere la
sua ditta punta il dito contro diFonzo di Altamura, Gatto di Cassano e Casillo di Spinazzola che
autorizzerebbero sui loro terreni lo scarico di fanghi tossici.
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Terreni inquinati Mercoledi 17 Settembre. Dopo i sequestri dei terreni
inquinati e di 400 tonnellate di grano al piombo, la
Provincia di Bari sospende cautelativamente le
autorizzazioni rilasciate alla TERSAN PUGLIA.
Mercoledi 17 Settembre. Il CODACONS chiede la
sospensione della vendita del Pane di Altamura.
Foto 1-2-4-6 tratte dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”
Foto 7 di Luca Bellarosa
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Questi gli eventi che hanno
caratterizzato e animato le cronache.
Tutt' un tratto tutti si scagliano contro i
fanghi e le scorie radioattive.
Bisogna fare chiarezza non solo per il
nostro territorio e per il nascente
Parco dell'Alta Murgia, ma
soprattutto per i danni alla nostra
salute. I tassi di leucemie ad
Altamura sono aumentati in maniera
sconcertante nel triennio 1998-2000
e il grafico che qui segue ne attesta la
cruda veridicità. I dati sono stati resi
noti dalla AUSL BA/3 in data 8
Settembre 2003.
----------------
Il grafico parla chiaro: dal 1998 al
2000 i casi di leucemia ad Altamura
sono RADDOPPIATI. La cosa che
più fa paura però è che non si
conoscono i dati relativi agli anni
2001-2003. Ad Altamura si continua
quindi a morire di leucemia con
continuità allarmante. Impossibile non puntare il dito contro le vicende che stanno interessando la Murgia
ultimamente. Ma a contribuire a questo aumento di decessi c'è anche l' aumento del tasso di benzene reso
noto da una rilevazione di Legambiente di cui segue l' attestazione.
Benzene: valori del primo rilevamento cittadino
Luogo del rilevamento
Porta Bari
V.le Regina Margherita
Via dei Mille
Via XX Settembre
V.le Martiti
Porta Matera
Valore
rilevato
(ug/m3)
20
18
21
30
Limite
consentito
(ug/m3)
(DM 25/11/94)
15,8
10
10
10
10
10
Periodo
23-30/01
23-30/01
23-30/01
23-30/01
01/02 ore
9,00 - 17,00
In alcuni casi il tasso supera di ben 3 volte il limite consentito dal DM 25/11/1994. Ricordo che il benzene
risulta uno dei più potenti agenti cancerogeni.
Con tutta questa vicenda la TERSAN dichiara di non avere nulla a che fare. Il caso che ha fatto alzare il
polverone è stato il rilevamento dei fanghi in contrada Finocchio sito in agro di Gravina. Di questi fanghi
sono sati analizzate alcune porzioni e i dati sono sconcertanti.
Rame
} }
2.228
150
150
1
120
33
411
Valori
riscontrati
in mg/kg
Valori limite
ammissibili
in mg/kg
C.da Cervone
Cromo
Totale
Zinco
Stagno
502
100
C.da Finocchio
Piombo
170
Piombo
100
5.074
150
1.148
150
39
178
120
1
Cromo
Totale
Zinco
Stagno
Rame
DOSSIER
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Tutti questi metalli pesanti sono altamente inquinanti e tossici, soprattutto il cromo. Queste analisi effettuate
dal Presidio Multizonale di Prevenzione della AUSL BR/1 sono il manifesto della catastrofe ambientale che
sta interessando la Murgia. I valori riscontrati superano i valori-limite previsti dal DM 25/10/1999 n. 471.
Ma allora cosa ci faceva il 16 Agosto 2003 un camion della TERSAN proprio in C.da Finocchio in cui sono
stati rinvenuti i fanghi? Forse è una coincidenza, forse la TERSAN non centra nulla in questa storia. Una
cosa è certa: la ditta di Modugno dovrà rispondere a molte domande! Ecco la bolla di accompagnamento
di uno scarico in c.da Finocchio; ditta proprietaria dei fanghi TERSAN PUGLIA. Giudicate voi.
Sui risultati delle rilevazione
della AUSL BA/3 nel triennio
1998/2000 risultano
inopinabili due constatazioni:
Primo : i dati si riferiscono
solo alla mortalità e non
anche agli effettivi malati del
triennio preso in
considerazione.
Secondo: Tralasciando
l'esclusione dei malati e
considerando solo i decessi
dall'analisi risultano queste
semplici eppure non
evidenziate conclusioni:
-62.420 altamurani
rappresentano il 35% della
AUSL nell'anno 1998 su una
popolazione complessiva di
217.179 (la AUSL BA/3
comprende i Comuni di
Acquaviva delle FontiAltamura-Binetto-Cassano
Murge-Gravina di PugliaGrumo Appula-Palo del CollePoggiorsini-SannicandroSanteramo in Colle-Totitto
N.d.r)
-88 sono i morti per cause
tumorali e rappresentano
ben il 41% dei morti
complessivi per la stessa
causa in tutta la Ausl Ba/3
-In conclusione su 100
abitanti della AUSL BA/3 ,
35 sono altamurani, invece
per ogni 100 decessi per
neoplasie sull'intero territorio
AUSL BA/3 ben 42 sono
altamurani. Questi sono i
dati sconcertanti!!!
Se Federico II conoscesse questi dati si rivolterebbe nella tomba, proprio lui che grazie all' aria purissima di
Altamura ormai simbolo della stessa città insieme all'acqua pregiata, riuscì a guarire i suoi soldati. Realtà o
leggenda che sia ormai di tutte quelle caratteristiche che rendevano la nostra città e la Murgia un esempio
di genuinità e ambiente incontaminato è rimasto ben poco. Free continuerà a denunciare questi scempi (come
ha sempre fatto) e pretenderà insieme a tutti i cittadini altamurani e non solo, che si faccia chiarezza su
questi crimini affinché tutti i criminali coinvolti, che sicuramente si staranno ARRICCHENDO a spese dei
nostri amici e parenti la paghino cara. I loro guadagni illeciti sono sporchi del sangue di povere vittime
innocenti. Pretendiamo chiarezza subito!
DA GRAVINA
Peppino Disabato
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interviste
Remo Barbi, sindaco di Gravina:
“mantenere la rotta su una progettualità”
Nel pieno turbinio dei fatti accaduti
sulla Murgia, ho ottenuto una serena
chiacchierata con il sindaco di
Gravina, Remo Barbi. Un'ora di
tempo per parlare del suo operato,
dei suoi rapporti con la città, con la
politica..
Si presenti..
Remo Barbi, sindaco di Gravina dal
1995, forse da troppo tempo (ride..).
Come mai in politica?
Nel '95, tempi di formazione
dell'ulivo, i partiti del centrosinistra
hanno candidato me, segretario
territoriale della Cisl. Fino a quel
momento c'erano stati cinque sindaci
nel volgere di pochi anni. Grazie alla
nuova legge elettorale abbiamo
ottenuto la stabilità di un sindaco, la
continuità, primo valore per una città
che ha bisogno di tempi lunghi per
vedere realizzata le sue opere..
Da qui le costanti diatribe con
l'opposizione..
È difficile fare il sindaco, lo era prima,
oggi lo è ancor di più..Un sindaco
rappresenta per il cittadino il primo
approccio verso la dimensione
pubblica : qualsiasi cosa succede in
una città sarà sempre colpa del
sindaco..Sicuramente per governare
occorre fare scelte quotidiane, piccoli
usi che non si vogliono perdere (vedi
il cambio dei sensi unici), a ciò si
aggiunge un modo sbagliato di fare
opposizione, a tutti i livelli. Si fa
politica gridata, ci si oppone a priori,
senza entrare nel merito, tant'è che
non si vota insieme neanche quando
si approva un'opera pubblica, utile a
tutti..
Come vede la “politica” oggi?
Perché i giovani non si avvicinano
alla dimensione pubblica? Cattivo
esempio dei politici?
I giovani con la politica hanno un
rapporto difficile. Una città che
cresce aumenta i suoi bisogni e la
coperta finanziaria è sempre troppo
corta... Gravina ha un deficit atavico
di spazi sportivi, sociali;
quest'amministrazione sta cercando
di recuperare un rapporto con
l'associazionismo culturale. Non è
facile rapportarsi ai giovani in una
società che esalta la videocrazia a
dispetto della politica..
Ci spieghi meglio
Stiamo vivendo una lunga fase di
transizione, in cui i partiti hanno visto
rivoluzionato il loro ruolo. Parliamoci
chiaramente: i partiti, da essere
centro di formazione costante, di
crescita, di selezione di una classe
dirigente oggi non riescono più ad
intercettare gli umori della città, e non
riescono neanche a comunicare
quello che un sindaco fa. La
comunicazione con la città è
fondamentale, un sindaco può
compensare la mancata forza dei
partiti, ma deve sempre mediare tra i
partiti della coalizione. Mediare con i
partiti e mediare con i consiglieri, che
a volte non rispondono ai partiti
perché l'appartenenza ad un gruppo
non è più sentita come dieci anni fa.
Forse ciò è dovuto perché manca
ancora una nuova classe dirigente, o
meglio si sta formando lentamente.
Quali i suoi meriti in otto annidi
amministrazione?
Abbiamo completato la zona
industriale, una zona moderna, ben
GRAVINA IN P...
strutturata, dove operano 90
aziende e ci sono concessioni per
altre 120. Con un finanziamento dei
POR arricchiremo la zona con un
centro servizi, non sarà più solo il
posto dove vanno gli operai ma ci
saranno del verde, delle mense,
insomma una zona vivibile. Abbiamo
approvato il progetto esecutivo
recentemente finanziato dal Patto
territoriale per la creazione di un
sottovia che collegherà la zona
industriale direttamente alla statale
96, evitando l'imbuto del passaggio a
livello. Sempre in tema di
riammodernamento, stiamo
ultimando il sottopassaggio di Via
Corato (Gravina è divisa in due dalla
ferrovia, ndr), abbiamo provveduto al
ripristino della pineta comunale,
all'istituzione del museo civico, alla
riqualificazione del complesso
monumentale di San Sebastiano.
Come vede la fiera nei prossimi
anni? Abbiamo ottenuto un
finanziamento di 4 miliardi e
ottocento milioni per
l'ammodernamento degli spazi
fieristici, quindi più stando, per fare
della fiera una vetrina del territorio e
non solo del nostro paese,
collegandola alla rivalutazione del
territorio e dei prodotti tipici.
Tema attualissimo. Ma è così
difficile far sviluppare il turismo da
queste parti? Perché non pensare
al triangolo turistico AltamuraMatera.Gravina?
13
interviste
Con i sindaci di Altamura e Matera ci
siamo incontrati per creare un
distretto turistico, non è facile perché
occorrono risorse ma ci stiamo
lavorando..Gravina fa parte del
progetto Pis per le Gravine, che
comprende comuni fino a Grottaglie.
Come si sta muovendo per
l'emergenza fanghi?
Le responsabilità penali le lasciamo
alla magistratura che dovrà
accertare i responsabili. Ho emesso
un'ordinanza sindacale di messa in
sicurezza dei luoghi, è aumentata la
vigilanza, adesso occorre un
recupero di immagine, disciplinari
per i prodotti tipici, per sconfiggere
una minoranza di persone senza
scrupoli. Certo che il Parco della
Murgia sarebbe un ottimo passo in
avanti, un grande megafono a livello
nazionale per i prodotti tipici, si
creerebbe il marchio della Murgia,
utile soprattutto a chi vi opera. I ritardi
dell'istituzione, imputabili soprattutto
alla passata amministrazione Plotino
di Altamura, le incomprensioni con la
categoria della Coldiretti non hanno
aiutato, adesso occorre istituirlo sul
serio.
Ogni amministratore ha un suo
pallino; qual è il suo?
Senza dubbio il recupero del rione
Piaggio e della parte vecchia di
Gravina, quella degradata che si
affaccia sul costone della Gravina.
Vorremmo farne fruire ai turisti, con la
sistemazione di operatori di prodotti
artigianali, magari la sistemazione di
camere d'albergo, ma occorrono
molti miliardi, forse chi mi succederà
potrà iniziare quest'opera.
La mia attività amministrativa è
sempre stata improntata al mio motto
personale “mantenere la rotta su una
progettualità”, cioè avere ben chiaro
che gli obiettivi che si vogliono
raggiungere richiedono sempre del
tempo, e non bisogna farsi
distogliere dalle emergenze che
continuamente accadono.
Sindaco la ringrazio per la
disponibilità e le auguro buon
lavoro.
Ringraziamo l’addetto stampa del
Comune di Gravina in Puglia
Michele Pizzillo
di Antonio Nuzzi
alias Do Iò nù
SUD
cerco
Siamo Sud. Il che vuol dire tanto.
Vediamo.
Siamo colorati, e anche
carnevaleschi, gesticoliamo molto
e parliamo con la gola più che con il
diaframma. Certi vecchietti,
sembra che gracchiano, quando
parlano, e mi piace pensare che il
loro fosse il solo modo di parlare,
qui, prima. Viviamo le piazze e la
strada più di quanto fanno al nord.
Lì sono chiusi. E' un luogo comune
dire che è un luogo comune. Qui
siamo estroversi, non si discute. Ci
siamo abituati, lungo i secoli, a
vivere all'aperto, portare tutto sulla
piazza, le scarpe nuove da
mostrare, l'acconciatura, la
fidanzata, il lutto. Ci abbiamo
portato addirittura Gesù Cristo e la
Madonna, nella strada, anche se la
strada è laica e appartiene al
popolo non alla Chiesa (ma non fa
niente, noi mischiamo…). E quindi
sono nate le processioni. Tutte
colorate, coi fuochi d'artificio e le
lampadine gialle rosse e blu. In certi
casi, come nel nostro caso, in
strada sfilano anche i cavalli
bardati, una sera l'anno.Siamo
bizzarri, facciamo cose strane.
14
società
Per esempio, noi Altamurani, ogni
anno, mettiamo all'asta una
bandiera dal valore religioso,
protettivo e scaramantico. Se
compri la bandiera, i tuoi affari
vanno bene per un anno, protetta
sarà la salute, e la casa avrà lontani
gatti neri e monacelli. Per questo
più competitori se la contendono a
suon di migliaia di euro,
alternandosi ad essere protagonisti
di un drammatico e interattivo
coinvolgimento popolare. Se non la
compri, la bandiera, puoi battere le
mani, puoi fischiare, puoi esultare
insieme agli altri, guardando lo
spettacolo di cui tu stesso fai parte!
Siamo fuori dal normale? Proprio
così. Ma è il nostro romanticismo,
questo.
Romantico è quell'insieme di cose
che definiscono un'unicità,
un'eccezione.
E le nostre manifestazioni popolari
sono eccezionali quanto scintillanti.
Lo stesso spazio urbano nei
momenti di festa si mette il trucco, si
maschera violentemente, gioca
con le luci, diventa un tunnel
colorato illuminato a giorno.
Luminarie kitch, ridondanti,
fastidiose, a parer di molti. Ma
anche briose, festose, estensione
di un nostro modo di festeggiare, di
non farci problemi a eccedere
nell'allestimento. Noi facciamo le
cose in grande, che si deve vedere,
e sentire, coi tamburi e le fanfare.
Siamo istintivi e chiassosi, in
quanto popoli latini.
E' per quest'istintività che
sfuggiamo facilmente ai dogmi.
Siamo i campioni, noi meridionali, a
mischiare le carte, mescoliamo il
sacro con il profano, le preghiere
con gli scongiuri, i santi coi
calciatori, la chiesa con la strada, la
madonna con qualcos' altro, il
romanico con qualcos'altro, la
legge con qualcos'altro e ci
ritroviamo invischiati, “barocchi”,
inqualificabili, e indefinibili.
Madonna del Buon Cammino, ti
prego, non fare mai sparire la
processione della Madonna del
Buon Cammino. In questa nostra
meridionalità, in questi episodi
briosi di un popolo protagonista
nella sua città e nella sua piazza,
c'è la beffa anarchica e sarcastica
in faccia alle convenzioni globali.
E allora un invito a riflettere: cosa
c'è di più “no-global” dell'asta della
bandiera, della “Cavalcata” e delle
luminarie di Corso Federico?
di Francesco Clemente
[email protected]
16
opinioni
AMMINISTRARE DISINFORMANDO
perché il cittadino non sa mai nulla
L'era dell'informazione comporta
che ognuno abbia accesso in ogni
momento e ovunque a tutte le
informazioni. Non ci sono più
censure e nessuno ha paura di
varcare la soglia di una veneranda
biblioteca universitaria. Il
professore di Harward può avere
accesso alla fonte della sapienza
esattamente come l'egiziano che
studia il corano o il pastore di capre
mongolo, se hanno a portata di
mano un Pc. Un click sul mouse e
tutti e tre diventano cellule con pari
diritti del gigantesco cervello di
internet. Informazione totale.
Comunicazione totale. Confusione
totale. Perché se non viene
elaborata in maniera sensata,
l'informazione produce il contrario
di ciò che promette, uno può essere
considerato stupido, se lo si priva
delle informazioni. Si ottiene lo
stesso risultato se gli si riversa
addosso un calderone di
informazioni.
Tuttavia può accadere che non vi
sia affatto informazione o meglio,
direbbe il Petrarca, di essa si “desir
perde la traccia”, questo accade nel
“paradiso dell'assurdità”, Altamura.
Non viene garantito al cittadino il
diritto all'informazione, secondo cui
l'amministrazione pubblica cerca in
svariati modi di andare incontro ai
cittadini nella tutela dei loro diritti,
istituendo “Uffici per le relazioni con
il pubblico” (Urp) che hanno il
compito di migliorare i rapporti tra
Pubblica amministrazione e
cittadini, aiutandoli anche a seguire
più facilmente i percorsi burocratici.
L'incompetenza governativa di
quest'attuale amministrazione
Popolizio, si riflette sulla
cittadinanza, trasformatasi parte
marginale nell'architettura sociale
della città. Un'amministrazione che
impedisce al cittadino comune di
conoscere atti, deliberazioni,
ordinanze comunali, che di norma si
trovano nell'Albo pretorio
comunale. Non viene garantito il
“diritto di accesso” (Art.13 Statuto
Comunale), secondo cui tutti i
cittadini hanno il diritto di ricevere
informazioni, vedere od ottenere
copia dei documenti degli Enti
pubblici.
AMMINISTRARE...
Un cittadino estraneo, disinformato,
perciò inefficace nel comprendere,
nel partecipare e nel proporre, è il
prodotto di un'amministrazione
sempre più assente, sempre più
lontana dalle istanze di
informazione.
Diffusa è la convinzione di non poter
o dover far nulla per migliorare la
comunicazione o l'accessibilità dei
propri servizi, perché ad Altamura,
oramai, la politica è “l'arte di
impedire alla gente di impicciarsi di
ciò che la riguarda”.
Non vi è alcun obiettivo di diffondere
e radicare la semplificazione dei
rapporti fra cittadino e uffici pubblici,
né l'esigenza di considerare il
cittadino come unico beneficiario,
né alcuna strategia per rendere
concreto l'esercizio dei diritti e delle
opportunità introdotti dalla L.
241/90 e dalle leggi “Bassanini”.
Porre il cittadino come nucleo
fondamentale dell'organizzazione
comunale, intendere la
comunicazione come strumento di
conoscenza del lavoro svolto dal
Comune, promuovere e garantire
accessibilità e fruibilità ai servizi
offerti migliorandone la qualità,
costituiscono alcune linee guida di
tale strategia. NULLA E' STATO
FATTO.
Orgoglioso nel consegnare agli
altamurani lo “Statuto della città di
Altamura”, il più importante atto che
regola l'attività amministrativa
comunale, il sindaco Popolizio
17
opinioni
continua intenzionalmente a
dimenticare l'Art.65 di tale statuto,
l'istituzione del Difensore Civico
prevista dalla legge n. 142 dell'8
giugno 1990 che conferisce agli enti
territoriali minori (regioni, province,
comuni) la facoltà di eleggere un
Difensore civico e l'onere di
precisarne le funzioni e i metodi
d'azione nei propri statuti e
regolamenti. Il Difensore Civico è un
organo indipendente che opera a
tutela e garanzia della persona nei
confronti della pubblica
amministrazione, assicurando e
promuovendo il pieno rispetto dei
principi di imparzialità e di buon
andamento. Cerca di venir incontro
alle giuste attese dei cittadini che
sovente, dinanzi a carenze della
Pubblica Amministrazione, sentono
forte un senso di frustrazione e non
sanno come reagire, esercita la sua
attività in piena libertà di giudizio e
indipendenza. Il Difensore civico è,
dunque, un organo di natura
bivalente: da un lato egli si pone
come garante delle situazioni
soggettive dei cittadini, soprattutto
di quelle che non riescono ad
accedere ai tradizionali strumenti di
tutela, e dall'altro, rilevando le
inefficienze e le disfunzioni
dell'amministrazione svolge anche
una funzione di vigilanza e controllo
sul corretto esercizio del potere
amministrativo. NULLA E' STATO
FATTO.
Che dire del consiglio comunale dei
ragazzi?
Art. 12 (Statuto comunale) “Il
comune allo scopo di favorire la
partecipazione dei ragazzi alla vita
collettiva promuove l'elezione del
consiglio comunale dei ragazzi,
teso alla prevenzione della
devianza minorile”. NULLA E'
STATO FATTO.
Purtroppo la strada della
comunicazione non è quella scelta
dalla nostra classe politica, rendere
il cittadino informato dell'ignobile
mostruosità di un'amministrazione,
costituirebbe una possibilità
democratica per un esemplare
“dittatura della partitocrazia”, una
prospettiva fin troppo civile per un
ammasso di svergognati.
Per dirla con Max Weber, alcuni
vivono per la politica, molti della
politica…
di Gianluca Iacovuzzi
18
società
E se i cinesi comprassero l'auto?
Quest'anno abbiamo assistito
certamente ad una delle estati più
calde della storia. Gli scienziati non
sanno ancora quantificare di quanto
il cambiamento è da attribuire alla
mano dell'uomo e quanto invece ai
mutamenti climatici naturali che
avvengono nel corso della storia (es.
le glaciazioni). Si è sentito parlare
anche di alcune teorie che
attribuivano le motivazioni di questa
caldissima estate ad un aumento dei
venti solari; fatto sta che non può
escludersi nei fatti, visto l'aumento
delle alluvioni e le estati sempre più
roventi, la responsabilità decisiva
dell'inquinamento causata
dall'attività umana e in particolare dai
paesi industrializzati. E già, sono
proprio i paesi industrializzati i
principali e i maggiori responsabili
dell'inquinamento del pianeta e
quindi a questi saranno da imputare
le maggiori colpe. Si sa che il
benessere e il consumismo tipici dei
paesi industrializzati comportano un
notevole spreco di materie prime a
scapito dell'ambiente, cosa che non
può dirsi invece per quella parte
povera del mondo che non avendo
industrie nè autovetture, emette
nell'aria solo l'anidride carbonica
derivante dalla respirazione dei suoi
abitanti.
Tra i paesi in via di sviluppo c'è uno
che negli ultimi anni sta conoscendo
un grande boom economico (10%
circa P.I.L. annuale) e che da solo
conta più di 1/5 della popolazione
mondiale: la CINA; a questi si
aggiunge, anche se con un livello di
crescita inferiore, l'INDIA ,che
insieme contano circa 1/3 della
popolazione mondiale.
L'apertura della Cina al mercato
mondiale ha attratto un'ingente
quantità di capitali stranieri, spinti
questi ultimi dal bassissimo costo del
lavoro: conseguenza di un enorme
serbatoio umano in stato di
disoccupazione disposto a lavorare
anche con salari sufficenti solo alla
sopravvivenza. Questa situazione ha
consentito e sta consentendo
all'India e soprattutto alla Cina di
conoscere uno sviluppo economico
mai visto in precedenza, ma anche di
dare la possibilità ad ampie fasce
della popolazione di fare un balzo
verso la modernità e cominciare ad
acquistare ciò che qualche decennio
fa ignoravano, cioè: cellulari,
televisori, stereo e ogni altra sorta di
tecnologie, ma soprattutto, e questa
è la nota dolente, le “autovetture”.
Ora se si prova ad immaginare quali
conseguenze potrebbe provocare il
processo di modernizzazione e
meccanizzazione del più popoloso
paese del mondo, spinto dalla
crescita economica, ci sarebbe solo
da farsi il segno della croce e
attendere la distruzione della razza
umana fatta con le proprie stesse
mani. L'aumento della ricchezza di
ciascuna famiglia cinese o indiana
porterebbe la stessa ad aumentare i
consumi di ogni genere, soprattutto
di energia (che significa aumento
della combustione di combustibili
fossili) e se moltiplichiamo l'aumento
di questi consumi per la popolazione
che tali paesi contano, ci renderemo
conto dell'enormità del danno in cui il
pianeta terra sta per incorrere.
Ma senza andare troppo lontano nei
calcoli, basti pensare che se almeno
l'80% delle famiglie cinesi
acquistasse un autovettura
raddoppierebbe, data l'enormità
della popolazione, il parco auto
mondiale e di conseguenza
l'emissione di gas prodotti dagli
autoveicoli nell'aria. Praticamente
sarebbe un emergenza insostenibile
dato che ai livelli attuali è difficile
controllare e ridurre le emissioni delle
autovetture già in circolazione.
TERRA...
19
società
Estensione delle foreste
mondiali dal 1800 al...2020
1800
2000
2020
Come fare allora? NIENTE, non si
può fare proprio nulla perché non si
può impedire ad un paese di
svilupparsi e meccanizzarsi e non si
può neanche obbligarlo a non
inquinare visto che i paesi
industrializzati l'hanno già fatto nel
periodo dell'industrializzazione e
continuano ancora a farlo senza
riuscire a trovare un accordo per
ridurre le emissioni (vedasi il
fallimento del trattato di Kyoto). A
questo proposito ricordo che il
fallimento del trattato di Kyoto è il
risultato dell'astensione di questi
paesi in via di sviluppo, dell'Australia,
Canada e soprattutto degli Stati Uniti,
proprio perché ridurre le emissioni di
gas serra o inquinanti significa
rallentare le economie (ridurre la
produzione di energia, vendere
meno autovetture, ecc.).
Si potrebbe far pagare ai paesi che
emettono più gas serra una tassa che
andrebbe a favore di quei paesi (per
lo più poveri, vedesi Brasile, Congo,
Indonesia, etc.) che non intaccano
più di tanto l'ambiente, anzi
posseggono nel loro territorio le
foreste tropicali (ormai ridotte solo a
poche aree nel mondo) utili a ripulire
l'aria e così creare una “giustizia
ambientale”. Tale denaro potrebbe
anche servire a salvaguardare le
stesse foreste dalla distruzione
proprio perché è una fonte
importante di reddito per questi paesi
poveri visto il valore del loro legname.
Altrimenti si dovrà sperare nel
riequilibrio apportato di solito
dall'economia che vede associato
allo sviluppo di un area (in questo
caso la Cina) la recessione di un'altra
area (in questo caso l'Europa ha tutti i
numeri per vivere una recessione); di
conseguenza all'aumento dei
consumi di una si assoceranno la
diminuzione dei consumi dell'altra e
si raggiungerebbe così nuovamente
l'equilibrio.
Vedremo come andrà a finire.
zoom
Basta, è ora di LAVarsi
di Valentina Saponara
Ehi! Aspetta a dare giudizi affrettati:
chi ti scrive non è la matta di turno
che, pur di avere il suo nome su di
un giornale, scrive frasi fatte o prive
di significato nè tantomeno una
convinta igienista insoddisfatta del
grado di pulizia della nostra città…
Sono semplicemente una fervida
pacifista e un 'animalista sfegatata
che vorrebbe sfogarsi un po' con te!
Il titolo è appositamente
provocatorio perché possa attirare
l'attenzione di un gran numero di
lettori; il suo significato è metaforico
e deve essere inteso come: la
necessità di purificare le nostre
20
coscienze e avvicinarci al mondo
dei nostri amici animali una volta per
tutte.
Non si può più sopportare la
crudeltà di quanti, ogni giorno, si
macchiano di crimini indicibili nei
loro confronti magari senza subire
alcuna pena. Non si può più restare
fermi dinanzi allo schermo a
guardare sdegnati qualche servizio
in TV sulle innumerevoli e atroci
sofferenze che vedono
puntualmente protagonisti gli
animali, vittime innocenti di
abbandoni, maltrattamenti, torture,
sfruttamento ,cattività. Magari
fossero mie esagerazioni ma
purtroppo sono eventi all'ordine del
giorno nella cronaca odierna!
Perché tanto odio? Perché tanta
ignoranza ?Perché tanta
indifferenza? Forse lo meritano?
Ah, già! Noi non centriamo…Sono
gli animali che inquinano
l'ambiente,distruggono gli
ecosistemi, ribaltano le leggi della
natura, annientano gli equilibri
biologici, vero? Perciò meritano di
essere considerati come oggetti,
come esseri inanimati che
,all'occorrenza, possiamo lasciare
sul ciglio di una strada o picchiare e
ferire quando vogliamo sfogare la
nostra rabbia (o la nostra pazzia! ) o
,ancora, addestrare a combattere
per fruttarci degli sporchi soldi
puntando nelle scommesse
clandestine(come se non bastasse
spesso le razze usate nelle lotte
vengono ingiustamente considerate
pericolose e aggressive di natura e
quindi sono soppresse o tenute alla
larga dal mondo civilizzato ).E che
dire della loro intrinseca comicità: li
deridiamo e umiliamo durante gli
spettacoli circensi esaltando il
nostro orgoglio di appartenere a una
razza talmente
superiore da
riuscire a soggiogare questi stupidi
esseri:-Almeno così hanno un tetto
sulla loro testa e godono di un pasto
sicuro-a detta della maggioranza,
ignara delle lunghe distanze che gli
animali devono percorrere
incatenati, rinchiusi in gabbie e
spesso soggetti a climi incompatibili
con la loro natura, delle ore di duro
addestramento(con il
costante
terrore di frustate e digiuno!) perché
i loro numeri siano un successo: ché
un elefante si volti su sé stesso, ché
un leone attraversi un cerchio di
fuoco, ché una tigre si sdrai per terra
,che un cavallo ruoti attorno a una
pista senza sostare o che delle
LAV...
21
zoom
appare l' iscrizione”NON TESTATO
SUGLI ANIMALI”.Cosa possiamo
fare noi? Scegliere prodotti che
riportino questa sigla in modo da
incentivare le nuove tecniche di
sperimentazione e contribuire a
salvare circa 125.000 animali che
muoiono ogni anno perché costretti
a inalare talco per 6 ore al giorno , a
respirare decolorante per capelli per
4 ore di seguito ,a ingoiare del
dentifricio ,o perché irradiati con
s c i m m i e c o m p i a n o raggi UV o accecati con creme e
meccanicamente gesti particolari e shampoo spalmati sugli occhi per
verificarne il potere irritante. Quasi
ridicoli…
E che dire del grande business della dimenticavo dell'orribile commercio
caccia, praticata ovunque e spesso della pelliccia ,indumento a mio
con l'appoggio d politici che così si
assicurano un buon numero di voti
da parte della moltitudine dei
cacciatori. Questi ultimi si ergono a
veri eroi ambientalisti impegnati
negli abbattimenti selettivi e nel
controllo della fauna nociva e
attribuiscono la scomparsa degli
animali a fattori come inquinamento
,uso di pesticidi e cementificazione
che, pur se determinanti, non
assolvono i praticanti della caccia. E
perché tacere sugli esperimenti parere antiquato, di cattivo gusto e
eseguiti nei laboratori di ricerca e assolutamente inutile perché non
nelle industrie farmaceutiche e più caldo della pelliccia finta. E
finalizzati a testare la validità di allora, perché comprarla? Naturale,
sostanze cancerogene e di affinché signore di una certa età ,e
cosmetici da immettere nel non ,abbiano di che vantarsi
commercio? Da decenni ormai si sfoggiando i resti di povere creature
eseguono esperimenti sugli che, colpevoli solo di avere un bel
animali(cani,gatti,topi ,pecore, manto ,CI HANNO LASCIATO LA
cavie, primati)ma i successi sono PELLE. Come? Prima le hanno
stati ben pochi perché naturalmente rinchiuse in piccole gabbie di rete
ci si basa su un modello diverso da metallica a gruppi di 6 o di 7;poi al
quello umano. Basti pensare che il momento dell'esecuzione ,gli hanno
virus VIH (virus di immuno applicato degli elettrodi alla bocca e
deficienza umana)e il virus all'ano ;così i poveri esserini sono
dell'epatite B sono innocui in stati uccisi dalle scariche elettriche
esemplari di scimpanzé, nostri necessarie a conferire volume e
cugini nella catena evolutiva mentre morbidezza alla pelliccia. Crudele,
per l'uomo essi sono risultati letali. no? Eppure è solo uno dei tanti
Fortunatamente esistono tecniche metodi utilizzati ,oltre a rottura delle
alternative di sperimentazione che ossa cervicali, asfissia, colpo alla
consistono in analisi biochimiche su nuca, colpo contundente al muso
colture cellulari-proteine vegetali- ,iniezione letale. E non finisce qui!
pelle artificiale, eticamente più A d e s s o s i s t a v e n e n d o a
giuste e sempre più accreditate a conoscenza di molti casi di CANILI
livello europeo. Molte aziende LAGER, veri e propri bunker gestiti
f a r m a c e u t i c h e h a n n o g i à privatamente da nuclei mafiosi e
provveduto a eliminare i test sugli implicati in giri d' affari molto
animali e infatti sui loro prodotti proficui: pensa che ogni cane
rinchiuso, purchè microchippato e
quindi riconosciuto dallo Stato, può
fruttare fino ai 7 euro al giorno ai
gestori dei canili che invece ne
spendono molto meno della metà
per le necessità basilari di ogni
“prigioniero”(cibo e cure mediche).
Perché facciamo tutto ciò? Si può
parlare di umanità riferendoci a
questi tragici fatti? Gandhi diceva
che la grandezza di una nazione e il
suo progresso morale si possono
giudicare dal modo in cui tratta gli
animali. Beh! Rileggendo queste
righe mi vergogno di essere un
uomo ma nello stesso tempo non
vorrei essere nei panni di un
animale.
Apriamo gli occhi difronte alla realtà,
LAViamo le nostre anime dal
sudiciume che abbiamo creato nel
mondo e alziamo la voce per
cambiare quanto in esso c'è di
sbagliato. Un gesto concreto?
Unisciti a noi e iscriviti alla
LAV(Lega AntiVivisezione) perché
per migliorare il mondo bisogna
agire ognuno nel proprio piccolo
…e Altamura può essere molto più
pulita!
Per informazioni
contatta il
n°3286568500.
a cura dell’accademia
Obiettivo successo
22
zoom
Obiettivo Successo: il sogno s'avvera…
Nasce ad Altamura un'accademia di teatro e danza, un'opportunità per i giovani di studiare da professionisti,
rimanendo nel territorio. Il progetto, l'organizzazione, la direzione artistica è di Cinzia Clemente. Diplomata in
Danza Classica alla Fondazione Piccinni di Bari, in danza moderna, vanta nel suo curriculum esperienze da
attrice professionista (“Miseria e Nobilità”, Teatro Bracco, Napoli, “Del perduto amore”, film di M. Placido) e
conduttrice radio-televisiva. Lasciamo a lei la parola…
“Sono convinta che ad Altamura ci
sia materiale umano per poter
lavorare seriamente a questo
progetto. Tutti gli anni trascorsi a
Napoli mi sono serviti per fare
gavetta, ma soprattutto per
rendermi conto di quanto fossi stata
fortunata ad essere accolta da una
città dal grande valore artistico, che
tanto offre ai giovani. Mi sono detta:
perché ad Altamura non è possibile
la stessa cosa? Cosa manca al mio
paese natio per essere competitivo
con altre realtà? Davvero nulla. Io ci
credo molto in questa cosa. Vedo a
Napoli ragazzi pugliesi che
quotidianamente, con grossi
sacrifici economici, viaggiano, si
spostano lontano dalle famiglie in
cerca di un posto tra le stelle dello
spettacolo… Perché spostarti
sempre quando si potrebbe farlo nel
proprio paese? Allora, quando anni
fa partii e chiusi la mia scuola di
danza, lasciai Altamura con una
promessa: che sarei tornata presto
portando dietro la mia esperienza,
per metterla a frutto. E il mio sogno
s'avvera. Devo certamente
ringraziare chi mi sta appoggiando.
E a chi con tanto entusiasmo ha
creduto in me. In primis,
sicuramente Donato Cosmo, caro
amico di gioventù che ho ritrovato
proprietario d'un cine-teatro che è
davvero un gioiello. Poi l'appoggio
del Diamond, di Pasquale Denora e
Rocco Proscia che danno spazio ai
corsi di danza è determinante.
Questo perché gli attori imparano
ad essere disinibiti sul palco se
hanno meno remore verso il proprio
corpo e la danza fa stare bene sia
fisicamente che psicologicamente.
Certamente i ringraziamenti vanno
ai docenti che fanno parte del
direttivo artistico Gianni Tullo e
Francesco Zingariello. Gli
altamurani conoscono Gianni Tullo
come attore comico, ma non tutti
sanno della sua esperienza
all'Abeliano di Bari, i suoi anni di
regia della CTG81, i tanti anni di
docenza al laboratorio “Giovane
protagonista”. Mi fido ciecamente di
lui, abbiamo un ottimo feeling
artistico dal momento che abbiamo
lavorato quasi tre anni insieme.
Francesco Zingariello è un'artista
prodigio, nel senso che il nostro
incontro avvenne tanto tempo fa
perché dovevo presentare un suo
festival canoro. Da quel momento
ho sempre pensato che l'attuale
posizione come docente di canto al
Conservatorio di Bari e la sua
attività di tenore e direttore
d'orchestra fossero più che
meritate. E la cosa bella è che siamo
tutti amici. L'armonia tra i docenti
darà serenità ai ragazzi, ne sono
certa. Ringrazio Gaetano Liguori,
direttore artistico del Teatro Totò di
Napoli che oltre che essere stato
mio docente ha appoggiato
pienamente il mio progetto. Tanti
amici napoletani credono in me e
vorrei che finalmente ad Altamura si
tornasse ad amare il vero teatro, la
vera danza. Cose che purtroppo
sono venute a mancare per lungo
tempo. Il mio pensiero va a Fodor
Tibor e a Paolo Siena (Paolo era
coinvolto nel progetto che è slittato
di mesi a causa della sua dolorosa
scomparsa). Grazie ancora Maestri.
Vi anticipo, infine, che è in progetto
una compagnia stabile del teatro
Cosmo e per questo inverno vi
regalerà molti momenti brillanti.
Perciò sia che siate giovani con
tanta voglia d'imparare sia che siate
semplici spettatori e avete voglia di
gustare delle belle piece teatrali vi
aspettiamo”.
di Cinzia Clemente
23
interviste
Biagio Izzo consacra l'Accademia di
Obiettivo Successo
Fra i padrini morali di questa
iniziativa c'è un caro amico di Cinzia,
Biagio Izzo, che come racconterà
nell'intervista ha avuto esordi difficili:
la sua gavetta è stata la strada. Per
questo,
sostiene con calore
l'apertura dell'Accademia di
Obiettivo Successo.
Biagio, cosa pensi di questa
Accademia che sta per sorgere in
una città come Altamura, in
provincia e soprattutto nel Sud?
Sicuramente è una bella cosa,
perché rappresenta una possibilità
per i giovani, soprattutto per quelli più
sfortunati, di mettersi in mostra, di
farsi vedere. Se si pensa che non ci
sono strutture adeguate avere un
punto d'inizio per realizzare dei
progetti, lontano dai centri come
Roma e Milano, è una cosa
meravigliosa. Io mi dichiaro un
grande sostenitore di queste
strutture, infatti c'è un sacco di
giovani che mi chiede sempre come
fare, a chi rivolgersi… Bella
iniziativa!Un consiglio a chi
affronterà i corsi di formazione.
Il consiglio è di prenderla con grande
serietà, perché è importante. Questo
mestiere è una passione, chi
intraprende questa strada lo fa con
l'amore e non con un entusiasmo
passeggero. Pensare di diventare un
divo, di arrivare al top, non porta che
al fallimento. Partire da zero e
mettersi in discussione, con sacrificio
e volontà e grande amore per il
proprio lavoro si raggiungono grandi
risultati. Altrimenti finisce tutto.
Dall'esterno, il mondo dello
spettacolo sembra tutto rose e fiori,
poi dopo ci si rende conto che i
sacrifici da fare sono immensi.
Per te gli inizi sono stati duri. Per
aver raggiunto, però, i risultati di
oggi… ne è valsa la pena!Sono uno
di quelli che da Napoli, precisamente
da Portici, è partito dal niente: non
c'erano strutture, non c'era
un'Accademia. Magari avessi avuto
questa fortuna a disposizione. Mi
sono fatto le ossa sui matrimoni, sulle
feste in piazza, che non disdegno
affatto. D'altra parte, questa antica
tradizione del Sud ci consente di fare
esperienza sulla strada (feste
popolari, cerimonie private…). Se
superi questo ostacolo non hai più
problemi nella vita artistica. La
gavetta quella dura, quella tosta, in
cui ti trovi di fronte a gente che ti
sfida, ti tempra moltissimo. Superato
quello… sei pronto ad affrontare le
situazioni più impegnative. Io ho
subito mille mortificazioni e insulti ma
alla fine io c'ho creduto. Crederci e
volerlo. Questo è il consiglio.
I tuoi progetti lavorativi
nell'immediato
futuro.
Ora mi trovo a
Bologna, è in
cantiere il film
“Natale in India”,
di Neri Parenti
con Boldi, De
Sica e Salvi
(Biagio è uno
degli attori
preferiti da Neri
Parenti, ndR).
Inoltre, farò
parte del cast di
B u o n a
Domenica e,
sempre su Canale 5, parteciperò al
Costanzo Show. Sulle reti Rai farò
Miss Italia l'11 settembre. Infine, il
mio grande desiderio s'avvera: girerò
con una compagnia tutta mia,
finalmente incominciamo a muoverci
un po'.
Magari verrai a trovarci…
Certo, per me sarebbe un
grandissimo piacere incontrare i
ragazzi di Obiettivo Successo.
Speriamo bene!
Allora salutali almeno!!!
Io voglio dare un in bocca al lupo e
una pacca sulla spalla a tutti, lo dico
con il cuore. Ricordando che volere è
potere: credeteci e ce la farete. Chi
ama questo mestiere sa che le
soddisfazioni e le gioie che si posso
ricevere. Arrivederci!
di Squicciarini Lia
e Taccogna Vincenzo
27
OLD STYLE
Rock'n'
'n' roll
Rock
roll
Da questo mese parte una nuova rubrica musicale, creata da due giovani amanti della
musica, Vincenzo Taccogna e Lia Squicciarini, ogni mese ripercorreremo la storia dei
generi musicali che più ci appassionano. Buona lettura.
L'America negli anni '50 godeva di
una tranquillità sicuramente
maggiore rispetto a ciò che
vivevano le nazioni europee,
preoccupate di ricostruire quanto
la guerra aveva distrutto. In
contrasto con la tranquilla vita
americana nacquero nuove
culture come la beat generation,
nuove musiche come il rhythm 'n'
blues e il rock 'n' roll, ma
soprattutto per la prima volta i
giovani imposero i propri idoli,
reagirono con il rock 'n' roll alla
apparente tranquillità degli anni
'50. Insomma furono proprio la
nascita del consumismo e il
benessere a generare i primi
disagi in una generazione che non
aveva scelto la monotonia e la
sicurezza dell'americano medio.
Certo non fu un atteggiamento
politicamente rilevante e
determinante come quello dei
futuri hippies degli anni '60, ma
certamente fu un forte scossone
per quel sistema che in base ad
ostinato puritanesimo voleva
imporre i propri valori reazionari
senza tener conto delle culture
emergenti. Un giorno del 1951 il dj
Alan Freed coniò questo termine
per definire la musica che stava
conquistando i giovani di quei
fantastici anni '50, il termine
piacque molto ai discografici a tal
punto che dopo qualche anno
scomparve il termine rockabilly e
la parola ufficiale fu: rock 'n' roll.
C'e' chi preferisce far risalire la
nascita del rock 'n' roll alle prime
incisioni di Elvis, un giovanotto
c l a s s e 1 9 3 5 , m a
precedentemente c'erano già
state diverse registrazioni di Little
Richard e soprattutto di Bill Haley
and His Saddlemen con il suo
Rock Around The Clock (1954), e
non dimentichiamo le
innumerovoli band di boogie e di
western swing che iniziarono a
modificare il proprio stile dando
origine al tipico sound rockabilly.
Se proprio vogliamo dare una
"ufficialità" alla nascita del rock 'n'
roll occorre riferirsi ad un film del
1955: "Il Seme della Violenza". Si
preferisce rifersi a questo film in
quanto battezzò il rock 'n' roll
come musica dei teen agers degli
anni '50, anche se conferì a tale
musica il marchio improprio di
musica violenta e degenere che
facilitava il consumo di alcool e
una amoralità contrastante con
l'innato puritanesimo
dell’America.
PURO SANGUE
di Valentina Saponara
PURO
SANGUE
Sabato 16 e Domenica 17 Ottobre
non prendere impegni, vieni in
piazza Duomo!La LAV(Lega Anti
Vivisezione) organizza la
campagna nazionale per la tutela
dei diritti del cavallo e contro ogni
forma di maltrattamento nei
confronti della razza equina .
Fine della manifestazione è la
divulgazione di materiale
informativo sulla condizione di
sfruttamento del cavallo in Europa e
più specificatamente in Italia oltre
che la possibilità di firmare una
petizione per ottenere l'
approvazione della proposta di
28
zoom
legge che riconosce il
cavallo come animale
d'affezione al pari di
cani e gatti. Solo chi
possiede uno di questi
magnifici quadrupedi
converrà con me
nell'affermare che si
tratta di animali
intelligenti ed
estremamente
affettuosi(non per altro
sono impiegati nella
pet therapy) che
purtroppo vivono tempi
duri .Infatti ora ,anche
in Italia. vengono usati
nei rodei dove il più
delle volte non
giungono come animali
selvaggi ma vengono
resi tali perché legati
con una cinghia(flank)
stretta intorno alla
groppa la quale, comprimendone gli
organi genitali, li rende nervosi e
indomabili -e chi non lo sarebbe?.Inoltre essi vengono utilizzati nei
palii e nelle competizioni sportive
alle quali il puledro viene avvicinato
già intorno ai 18 mesi, quando non
è ancora definitivamente
sviluppato, a quale condizione gli
costerà una serie di lesioni articolari
tra cui le più dannose ai delicatissimi
tendini ,da cui dipende la sua
carriera sportiva. Per non parlare di
tutti i farmaci antinfiammatori e le
sostanze dopanti introdotte
nell'animale per migliorare le sue
prestazioni atletiche! E poi ,che fine
fanno? Giungono tutti nel vortice
della macellazione. Dopo viaggi
lunghissimi(anche di 100 ore) e
stressanti ,ne restano solo pochi
superstiti che ,una volta sacrificati,
prima giungono nei banchi delle
macellerie, poi nei piatti della gente
che elogia questo piatto perché
molto salutare .Ma forse non tutti
sanno che la carne equina può
essere equiparata a molti altri
alimenti relativamente alla
concentrazione di calcio, ferro e
proteine parametri base impiegati
per definire la carne di cavallo
“nutriente”.Inoltre c'è da tenere in
considerazione anche la sicurezza
sanitaria visto che la maggior parte
dei cavalli che giungono ai macelli
vengono importati da paesi lontani
quindi non si conosce la loro origine
e inoltre per le carni di cavallo
manca tutta una serie di
certificazioni prevista invece per
bovini e ovini;a ciò si aggiunge il
rischio che le carni possono
contenere dosi elevate di medicinali
,che siano antibiotici, ormoni,
anabolizzanti o antinfiammatori.
E allora perché aspettare?
Accorrete numerosi .Inoltre in
omaggio vi verrà offerto un delizioso
cavallino di peluche in cambio di
una piccola donazione così potrete
contribuire anche voi a rendere più
serena l'esistenza di questi ,da
sempre ,amici dell'uomo.
di Anna M. Loiudice
29
Tra Oriente e Occidente:
Asia e Europa sono divise dal
Bosforo, dal Mar di Marmara e dallo
stretto dei Dardanelli. Istanbul
rappresenta l'unione dei due
mondi sia dal punto di vista
geografico, che
da quello
culturale. Infatti, in questa magica
città si sposano antico e moderno,
tradizione e innovazione. Possiamo
dire che Istanbul rappresenta la
città europea più vicina all'Asia e la
città asiatica più vicina
all'Europa.Ma il fascino di questa
città viene anche dal passato:
fondata nel 600 dai greci aveva il
nome di Bisanzio; poi fu capitale
dell'impero romano con il nome di
Costantinopoli e acquisì il nome
attuale solo nel 1453 con l'invasione
turco-ottomana. A Istanbul ci sono
zone particolarmente sfarzose e
altre poverissime, una parte della
città è piena di strade che possono
ricordare via dei Condotti o via
Montenapoleone, come in quasi
tutte la città del mondo, ma rimane
una città fiera del suo passato e
ricca di tradizioni, profumi e colori.
L'alchimia di Istanbul non si troverà
di certo nei quartieri rumorosi e
moderni ma risiede sotto le volte
dei bazar, nelle moschee, tra le
stoffe e i tappeti pregiati.Ci sono
molte varietà di tappeti, di cui i più
pregiati vengono da Hereke, una
cittadina vicino Istanbul ma i prezzi
per questi prodotti sono elevati
perché sono fatti a mano con seta e
disegnati pazientemente in una
lavorazione che può durare anche
due mesi per un singolo tappeto.Il
bazar più grande si trova al coperto
e ha più di 4000 negozi in un
intreccio di strade, stradine e
vialetti. I prodotti più venduti sono
tappeti, le bellissime stoffe, vestiti,
ISTANBUL
oro e gioielli in quantità, articoli per
turisti come i vari cappellini e
pendagli delle danzatrici del ventre,
donne che allietano le notti turche
con questa danza antichissima.
Otre alla danza del ventre c'è
un'altro spettacolo cui vale la pena
assistere: quello
mistico dei
dervisci ruotanti, che danzano su se
stessi così velocemente che
sembra che da un momento all'altro
debbano prendere il volo. Istanbul è
inoltre famosa per la sue moschee,
che sono circa 1500, tra cui le più
importanti: Eyup, Fatih, Yeni e la
famosa Sultanahmet meglio
conosciuta come la "moschea
blu". Questo spettacolare edificio
ha un'ampia cupola centrale alla
quale si appoggiano quattro
semicupole e ad esse altre
semicupole, tutte adornate di
finestre i cui vetri colorati producono
suggestivi giochi di luce. La
moschea porta questo nome
perché la pareti sono rivestite da
maioliche il cui colore predominante
è il blu. Prima di visitare una
moschea è importante ricordarsi di
non indossare abiti troppo succinti o
provocanti; una volta lì è d'obbligo
togliersi le scarpe e la donne
dovrebbero indossare un velo,
mentre gli uomini non dovrebbero
indossare pantaloncini corti. Lo
stato turco è uno stato laico e anche
se il 90% della popolazione è
musulmana e la religione permea
tutta la vita dei turchi, non tutte le
donne indossano il burka o veli;
nelle moschee di soliti c'è una
specie di muro divisorio fatto di
legno per le donne, per non
distrarre la loro preghiera. Un altro
edificio da visitare è il museo di
Santa Sofia:, che in greco significa
sapienza divina. Nacque come
chiesa nel 548 ad opera di
Giustiniano, poi Maometto la
trasformò in moschea. C'è un foro in
una colonna in cui si dice che il
sultano abbia il pollice per far leva e
ruotare con la mano l'edificio,
quando divenne moschea, in
direzione di La Mecca.Il labirinto di
costruzioni del Topkapi è stato
invece il palazzo del sultano dal XV
secolo alla fine dell'ottocentoSe si
vuole entrare a pieno nell'ambiente
bisogna assaggiare qualche piatto
tipico: il Kebab cioè carne di
montone o di agnello servito con
salse, il pilav (riso), lo yogurt, molto
buono, usato in molte ricette come
nel cecik (yogurt, cetrioli,
finocchi).Anche la musica turca è
molto particolare perché unisce
sound locali e nuove correnti: si
chiama turku.Ho parlato di Istanbul,
e non dell'intera Turchia per l'unicità
di questa città e il suo fascino
particolare, ma gli itinerari possibili
sono moltissimi.La Turchia è culla
delle civiltà più antiche e qui sono
sorte le prime città del mondo (nel
6500 a.C.).Sarebbe interessante
visitare l'altopiano dell'Anatolia, che
s'innalza progressivamente verso
est, tagliato da profonde valli e da
fiumi quali il Tigri e l'Eufrate.In
mezzo alla semidesertica Anatolia
centrale sorge Ankara, la capitale.
Nell'altopiano troviamo anche
l'arida regione della Cappadocia,
dove s'innalza uno straordinario
paesaggio fatto di singolari piramidi
di pietra, detti "i camini delle Fate",
che sfidano la leggi
dell'equilibrio.La Turchia è anche
ricca di città storiche come Smirne e
Troia, belle spiagge, paesaggi
naturali incontaminati. Cosa
aspettate?!
da Matera
di Domenico Casamassima
30
società
Un giorno in una comunità per
TOSSICODIPENDENTI
Parcheggiai la macchina, presi la
valigetta dal sedile posteriore e mi
diressi verso la struttura comunitaria.
Davanti ai miei occhi si aprì la
masseria adibita a comunità
terapeutica per tossicodipendenti
“Casa dei Giovani” di Matera, mi resi
subito conto di trovarmi in un posto
diverso da come me lo immaginavo.
Q u a n d o s i p a r l a d i
tossicodipendenza, si pensa sempre
a qualcosa da temere, forse per i
connotati culturalmente ascritti a chi
fa uso di sostanze stupefacenti.
Certo, molti tossicodipendenti
vivono situazioni disagiate e spesso
sono costretti a vivere per strada,
abbandonati a se stessi, e per
analogia si tende ad assimilare tutto
ciò che concerne il mondo della
tossicodipendenza a quest'
immagine, ma in realtà le cose sono
molto diverse. Al mio ingresso in
comunità mi venne incontro la mia
tutor, operatrice presso il centro.
Parlammo un po' del problema
tossicodipendenza e mi spiegò le
diverse pratiche sul tirocinio da
psicologo che andavo a svolgere
presso il centro. Mi ha raccontato
delle difficoltà di relazione che in
genere hanno i ragazzi affetti da
questa patologia, di come l'incontro
con la sostanza stupefacente
inizialmente provochi in loro ampio
senso di benessere e negazione del
disagio che in realtà stanno vivendo.
Riguardo a ciò sono stato molto
colpito dal fatto che ci siano due
tempi nella tossicodipendenza. Il
primo tempo è quello della
cosiddetta “Luna di miele”, in cui il
soggetto è padrone del piacere
ricevuto dalla droga assunta, finché
nel secondo tempo ne diviene
dipendente. Da qui le diverse
problematiche, sia psicologiche che
fisiche, dovute alla dipendenza dalla
droga. Mi ha poi informato che oltre
la comunità residenziale, la “Casa
dei Giovani” gestisce anche un'altra
struttura, il centro d'accoglienza che
offre gratuitamente, a quanti ne
fanno richiesta: informazioni
sanitarie, consulenza psicologica, un
servizio di ristoro, uso di bagno e
doccia, posto letto d'emergenza,
strumenti di profilassi preventiva
(siringhe, preservativi, acqua
distillata e fiale di Narcon utili in caso
di overdose). Dopo un po' chiamò un
ragazzo ospite del centro e diede a
lui l'incarico di mostrarmi la struttura.
In sua compagnia visitai le diverse
stanze del centro che si sviluppa su
due piani (uffici amministrativi, sala
ricreativa, stanze da letto etc.) tutte
molto ordinate e curate nei minimi
particolari. Annessi alla masseria vi
erano altri locali adibiti a diverse
funzioni (falegnameria, lavanderia,
stalla, produzione, cucina etc.). In
ogni locale c'erano ragazzi
impegnati in diverse mansioni. Tutti
mi guardavano con occhio critico,
senza mostrare apparente curiosità
nei miei confronti. Dai loro sguardi si
poteva capire il disagio che avevano
vissuto e le difficoltà che stavano
incontrando, di certo nessuno però,
aveva perso la speranza di poter
cambiare e dare un senso diverso
alla loro vita.
Per scrivermi, inviate un'email a
[email protected] o
inviate le vostre lettere al Centro
d'Accoglienza “Casa dei Giovani” via
Dante, 84/a 75100 Matera tel.
0835/388068.
musica
37
BOOGIESOUND
di M. Wad - Francesco C.
intervista ad: UCCIO DESANTIS
Eccolo qua, per chi non lo conosce, 36 anni, 37 per chi legge questo numero di free l'anno prossimo.
10 anni di animazione per feste per bambini, 3 anni nei villaggi turistici, 1000 donne all'attivo (forse una
fesseria?).Il noto comico pugliese si è piacevolmente intrattenuto con noi per dire la sua sul mondo
musicale; tanti i momenti divertenti con lui, perfino una battuta su Alan Sorrenti. Se volete saperne di
più su di lui “buttate” uno sguardo all'intervista qui sotto riportata.
In quello che
fai un aspetto
importante è
anche la
m u s i c a ,
q u a n t a
importanza le
dai, sapendo
che anche tu
te ne occupi?
Nonostante
non sappia
cantare
più
di tanto, la musica ha tanta
importanza nel mio lavoro, vedi le
barzellette dove inseriamo tanta
musica, vedi le scenette che facciamo
sul palco che contengono tanta
musica, le nostre siglette… stiamo
attenti che siano musiche frizzanti,
allegre, simpatiche, quindi la musica
ha molta importanza.
Ma all'uomo Uccio De Santis che
musica piace?
Mi piace la musica country, la musica
da cantautore, cantautori italiani… i
vecchi Dalla, Degregori, Baglioni…
…Sorrenti?
Eh, Sorrenti un po' di meno ma non è
male… (Risata generale)
Questa è la musica che mi piace di
più, poi per il lavoro che faccio da
anni forse, sono costretto, ma in
maniera piacevole, a seguire quei
pezzi simpatici, allegri, molto vecchi
tipo Arbore.E della musica
demenziale tipo Elio e le storie
tese, che fanno ridere, cosa ne
pensi?
Il più delle volte va bene ma poi
stancano un po'.
A proposito dei giovani che
praticano attività quali la musica,
la recitazione, la danza, l'arte in
genere, un consiglio per chi inizia
nel mondo dello spettacolo?
Eh,…in bocca al lupo…(Risata Gen)
Se sono convinti, andate avanti,
perché prima o poi sono convinto che
alla fine una cosa viene fuori, se lo fai
solamente perché pensi che nel
mondo dello spettacolo è bello
l'autografo, l'intervista, i soldi, allora è
meglio che lasci in
partenza. Devi avere le piccole
delusioni, le porte in faccia che hai
all'inizio,devi essere costante nel tuo
lavoro e alla fine qualche cosa
succede.
Sei tu l'autore delle sigle e dei testi
nei tuoi programmi?
No, non sono solo, sono sempre
aiutato da molti, sia nelle barzellette
dove facciamo delle ricerche, che
per le canzoni: io scelgo la
musichetta che mi piace, poi c'è chi
mi aiuta a inserire le parole e via
dicendo.
Grazie Uccio
Grazie a voi, quando volete un
caffè…
di Ivan Commisso
41
sport
UN SOGNO NEL VENTO E A CAVALLO DI DUE RUOTE
I chilometri pesano, soprattutto
controvento. E' la dura legge del
ciclismo, sport massacrante e bello
come pochi. Contro vento anche
nelle consuetudini sociali, i ciclisti.
Dai più presi per mezzi pazzi che si
ammazzano di fatica in bici, dai
restanti ammirati ma a debita
distanza… la distanza che passa
dalla passione che si traduce
nell'alzarsi alle 7.30 la domenica
mattina o mangiare al volo per salire
in sella dopo pranzo alla routine del
borsone in spalla e il motorino pronto
per andare in palestra un giorno sì e
uno no. Due mondi diversi,
soprattutto se osservati dalla
prospettiva giovanile. Palestra e
campo da calcio le abitudini locali,
radicate, con una tradizione anche
interessante, e che ora si
confrontano con chi sulla strada ha
trovato il proprio universo sportivo.
Da poco più di un anno è nata la
prima formazione ciclistica giovanile
altamurana, non a caso chiamata
con orgoglio Gruppo Sportivo
Leonessa di Puglia.
Sedici al momento i
tesserati, dai
giovanissimi agli
juniores, ossia dai sei
agli otto anni.
Fondatore, istruttore,
direttore sportivo e
anima del sodalizio
Nicola Ceglie, 39 anni,
ex ciclista dilettante
che alla passione
per la bicicletta ha consacrato una
vita: «La società è nata per far
correre i due fratelli Massaro, poi si è
aggiunto il cugino e poi gli amici e gli
amici degli amici. Si è formato un
gruppo sull'esempio dei primi ed
eccoci qui». Eccoci qui, tradotto in
numeri, significa quindici vittorie (9 in
Puglia e 6 in giro per l'Italia così
suddivise: 4 gli esordienti, 10 gli
allievi, 1 gli juniores), una maglia di
campione regionale allievi,
convocazioni per i campionati italiani
e al Giro di Basilicata e un credito
crescente presso la Federazione
Ciclistica Italiana. L'ambizione è
quella di fare ciclismo agonistico
giovanile ad alti livelli anche al Sud,
senza essere costretti ad emigrare
per mancanza di fondi e strutture.
Una scommessa difficilissima:
«Servono risorse per permettere ai
ragazzi di essere al via delle corse
più importanti, praticamente tutte al
Centro-Nord, oltre che per le
biciclette e il materiale tecnico. Non a
caso già dal prossimo anno un paio
di nostri tesserati passeranno a
società toscane e venete per
continuare il loro percorso di crescita
sportiva. La Leonessa di Puglia per
ora può fino a un certo livello».
Ancora numeri, tanto per gradire.
Quelli degli allenamenti. Un
esordiente coscienzioso percorre in
media 200 chilometri a settimana
con uscite di massimo due ore. Gli
allievi arrivano a 400 chilometri,
aumentando di 60' il tempo di
allenamento. Un'ora in più per gli
juniores, che toccano anche i 600
chilometri a settimana. A queste
distanze, coperte con minimo cinque
uscite, si aggiunge la gara del fine
settimana. Durante la scuola («uno
sport pulito e lo studio prima di tutto»,
ammonisce Ceglie) si esce alle
14.30, utilizzando la palestra della
sede sociale (Via Torquato Tasso 79)
quando il tempo non permette. Tanta
Murgia per gli allenamenti in pianura,
mentre per la preparazione più dura
si va sulla collina materana,
“assaggiando” le salite di Picciano,
Grottole, Tricarico e Irsina. Ancora il
ds Ceglie: «Stiamo gettando un
seme, sperando che attecchisca
forte e sano. Il sogno è poter dare
tutto dall'A alla Z a chi decide di
correre con noi, magari avendo sul
posto un velodromo in cui allenarsi
per far avvicinare i più piccoli».
Fantascienza, ma se è vero che
anche i viaggi più lunghi iniziano con
un piccolo passo…