Vento Largo 13 - zig zag libri cd

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Vento Largo 13 - zig zag libri cd
Vento largo (tredici)
La letteratura è vecchia quanto il parlare. E’ nata da un bisogno umano e non è cambiata se non per
diventare ancora più necessaria. (John Steinbeck, 1963)
Il nostro vento largo continua a soffiare e anche se non ha le risposte che “soffiano nel vento”, come
diceva Bob Dylan, qualche suggerimento su come schivare l’indifferenza e la banalità dilaganti ci pare si
possa scovare nei libri e nei dischi che seguono. Anche nei nostri piccoli incontri: ricordiamo tra i
prossimi appuntamenti, il 15 novembre tutto dedicato a Johnny Cash e il 29 per il gran finale con i Rolling
Stones.
(libri) Garcia Lorca, Poeta a New York, Einaudi
Una delle più belle ballate di tutta la storia della poesia: il giovane Garcia Lorca incantato e
meravigliato dalla “New York di fango, New York di fil di ferro e di morte” scrive una florida e
spudorata dedica che è “ufficio e denuncia”. Con il ritmo di una musica irrequieta (Tom Waits su
queste visioni ci ha costruito una carriera e Van Morrison non di meno), oltre a New York celebra
anche il grande bardo americano, Walt Whitman. Indispensabile.
(libri) David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore, Mondadori
Con il cuore spezzato dalla tragedia per la perdita del figlio, Uri, carrista ucciso due giorni dopo che David
Grossman, con Amos Oz e Abraham Yehoshua, nell’agosto 2006, chiedevano il cessate il fuoco, scrive
una lunga e accorata storia che nasce da un’amicizia adolescenziale e attraversa anni e anni di un paese
sempre in guerra.
(libri) Charles Simic, Club Midnight, Adelphi
L’America vista con un occhio particolare, quasi sbirciando dal buco della serratura: come in un quadro
di Edward Hopper i bassifondi, la notte, il cielo, le luci e le ombre e “il silenzio che l'insegnante ama,
il gusto dell'infinito che trattiene. Le stelle come le impronte di denti sulle matite dei bambini ”
diventano parole, immagini, musica. Poesia che ferma il tempo.
(libri) Giorgio Bocca, E’ la stampa, bellezza!, Feltrinelli
Una sorta di autobiografia attraverso il proprio lavoro: Giorgio Bocca racconta la sua storia
rivivendola nelle esperienze professionali che, per la cronaca e per la passione, hanno visto da vicino
tutta la storia dell’Italia. Una grande lezione di stile e di rigore (ma anche di classe) per uno dei pochi
protagonisti di quello strano mestiere che è il giornalismo che può ancora camminare a testa alta.
(libri) John Steinbeck, L’America e gli americani, Alet
Dal suo discorso di accettazione del premio Nobel (era il 1963 e da lì abbiamo attinto per l’epigrafe di
questo numero) ai saggi pro e/o contro la guerra del Vietnam, dalle interviste agli inediti fino ai ritratti
di amici che si chiamavano Robert Capa e (soprattutto) Woody Guthrie questa raccolta antologica di
John Steinbeck è un utilissimo strumento per cominciare o approfondire la conoscenza di uno dei più
grandi scrittori americani di sempre.
(dischi) B.B. King, One Kind Favor, Geffen
La musica non si può piegare, torcere, trasformare e B.B. King con tutta la sua venerabile esperienza,
lo sa che è essenzialmente questione di classe. Allora senza cambiare troppo le due o tre note che ha
sempre suonato, si lascia guidare da uno dei migliori produttori (T-Bone Burnett) e lascia scorrere i
suoni in mano a (tra gli altri) Jim Keltner (batteria) e Dr. John (piano) gente che, come lui, alla
musica ha dedicato la vita.
(dischi) Tracy Chapman, Our Bright Future, Elektra
Non capita spesso di trovarsi di fronte ad un disco così: ci vuole una ritrovata Tracy Chapman, più
semplice, aperta e elegante nel muoversi tra le voci e le canzoni, e ci vuole uno stato di grazia che ha
coinvolto tutti i musicisti, da Steve Gadd a Larry Klein, bassista e anche produttore. Pochi tocchi, molta
classe e una raffinatezza particolare fanno di questo disco un piccolo gioiello, se non proprio un
capolavoro.
(dischi) Buena Vista Social Club, At Carnegie Hall, World Circuit
La celebrazione, giusta e doverosa, di una grande, infinita avventura: Buena Vista Social Club, una
volta completate le registrazioni dell’omonimo album, si trasferirono, non senza le ovvie difficoltà
umane e politiche a New York per un concerto memorabile. Tutti insieme, Ry Cooder compreso (ma
molto discreto dietro le quinte) festeggiarono una delle più belle scoperte della musica degli ultimi
anni. Splendido omaggio alla musica cubana, e non solo.
(dischi) Willie Nile, Live From The Streets Of New York, On Stage
Un concerto senza un attimo di pausa, con le chitarre che hanno sempre il volume sparato al massimo e
Willie Nile che canta con il trasporto e la passione di un esordiente che sale per la prima volta su un palco,
ma anche con l’esperienza di un veterano che ha coltivato una grande classe. E forse, dopo tanto rumore,
basta il finale di Streets Of New York, solo piano e voce per rendersi conto della grandezza di Willie Nile
e del suo affetto per New York City.
(dischi) David Johansen, David Johansen/Live It Up, BGO
L’inizio e la fine di una grande carriera, dopo le New York Dolls e prima delle infinite trasformazioni:
cantante feroce e soulful, David Johansen racchiude in un sono disco il suo esordio solista e uno dei più
grandi dischi dal vivo di sempre. Live It Up è una celebrazione della musica soul, del rhythm and blues,
del rock’n’roll rivisto con i suoni torbidi e elettrici di New York e con uno spirito romantico degno
dei grandi troubadour. Consigliatissimo.
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Con un grazie per la collaborazione e la partecipazione ad Antonio Marchitelli, Giuseppe Bandirali, Paolo
Belloni, Silvano Brambilla, Fabio Cerbone (www.rootshighway.it), Concetta A. Colavecchio
(www.lettera.com), Gianni Del Savio e, last but not least, ai Forensic and the Navigators.
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Vento largo è la newsletter di Zig Zag, libri, dischi, caramelle e altro ancora,
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