ACERRA - Città Metropolitana di Napoli

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ACERRA - Città Metropolitana di Napoli
ACERRA
Acerra è una città, fra le più antiche della Campania, in base a recenti ricerche archeologiche
probabilmente fu fondata dagli Ausoni e in seguito fu chiamata dagli Osci Akeru (Acerrae è il nome
latino), e fece più tardi parte della Dodecapoli osca o etrusca della Campania. Nel 332 a.C.
Da vedere in città:
Il Castello dei Conti di Acerra detto "baronale", distrutto dai Longobardi nell'834, divenne feudo
degli Aquino fino al XIII secolo. Vi dimorò Manfredi di Sicilia come attestato da un documento del
1255. In seguito fu conquistato dal conte Roberto Sanseverino; entrò poi nel possesso di Gurello Orilia
che lo abbellì per ospitare degnamente il consorte della regina Giovanna II, Giacomo de La Marche.
Nel 1421 il castello fu assediato dagli aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza del
popolo acerrano.
In seguito appartenne ai de Cardenas; gli ultimi proprietari del palazzo furono gli Spinelli che lo tennero
fino al 1925. Nel 1925 fu acquistato dall'Amministrazione Comunale e divenne sede del Comune; oggi è
sede di numerosi musei. Nelle fondamenta del lato orientale (scuderie) sono stati rinvenuti i resti di un
teatro romano.
Eventi e tradizioni
Pulcinella
Secondo la tradizione, riportata da un testo del '500, ed a un famoso dipinto attribuito a Ludovico
Carracci, la città ha dato i natali alla celeberrima maschera di Pulcinella, assurta dai Napoletani a loro
simbolo.
Nel castello dei Conti è presente uno tra i più ricchi musei dedicati alla maschera di Pulcinella. Oltre le
numerose testimonianze sulla vita e la storia dell'icona napoletana, il museo si caratterizza per la sua
multimedialità ed il coinvolgimento dei visitatori in rappresentazioni estemporanee con Pulcinella.
Pulcinella porta il volto coperto da una maschera che copre la fronte il naso e le guance,
lasciando libero il viso dalla bocca in giù, denominata "mezza maschera" o anche detta lupo. Il 'lupo'
pulcinellesco ha un enorme naso ricurvo, un viso disseminato di rughe e nei e gli occhi piccolissimi.
Queste caratteristiche unite alla voce stridula, ottenuta di solito grazie all'ausilio della pivetta
(strumento musicale costituito da metallo e filo che applicati al palato conferiscono a pulcinella la
caratteristica voce “chioccia”), rendono la maschera molto simile ad un gallinaccio, ed è proprio
Polliceno la voce latina del pullus gallinaceus (gallinaccio) a far si che etimologicamente Polliceno
diventi in dialetto “pollicino” ossia pulcino da cui il diminutivo “polliceniello”.
Alcuni lo identificano, invece , proprio perché, Pulcinella agli esordi incarnava il tipico rozzo
villano, con un tale Paoluccio della Cerra, Paolo Cinella (zotico proveniente dalla città di Acerra, da qui
anche il vezzeggiativo Pulcinella Cetrulo de la cerra.
La 'processione'
Uno degli eventi più attesi e di più alto richiamo per i turisti e per i molti fedeli dei comuni limitrofi è la
tradizionale Processione del Venerdì Santo.
Sono circa 1000 i figuranti che partecipano all'attesissimo evento, arricchito di nuove scene a partire
dagli anni Settanta, che si perpetua ormai da oltre un secolo. La prima uscita dovrebbe risalire, infatti,
con una certa probabilità, alla fine del 1800 ad opera della Confraternita del Suffragio.
In costumi tipici dell'epoca i figuranti rappresentano la Passione e la Morte di Cristo, questo evento fa
si che si intreccino storia, tradizioni popolari, religione, folklore e cultura.
Il corteo parte nel primo pomeriggio da Piazza Castello, dove avviene l'incontro tra le statue
dell'Addolorata, seguita dalle pie donne, e del Cristo Morto, deposto dalla croce, il tutto fra struggenti
canti e lamenti ("Gesù mio Perdon Pietà") per poi ricongiungersi al resto delle scene (corredate anche
con figuranti a cavallo).
La Processione riproduce otto scene della Passione : si apre con l'ingresso di Cristo a Gerusalemme, poi
l'Ultima Cena, il tradimento, la condanna a morte e per ultimo la Crocifissione di Gesù e dei due
ladroni.
Quest'ultima si compie con enfasi ed emozione alla fine del corteo, sulle mura del Castello Baronale, a
sera inoltrata e rappresenta il momento più suggestivo della cerimonia.
Carnevale
In qualche corte del centro storico si conserva ancora la tradizione di celebrare la morte di Carnevale. Il
martedì Grasso, al centro del cortile, viene sistemato un letto funebre su cui è disposto un fantoccio di
stracci e paglia che rappresenta "Vecienzo Carnevale", morto, secondo la tradizione, per aver
ingurgitato troppo in fretta una polpetta. Nel primo pomeriggio alcune donne si raccolgono intorno al
"defunto" ed intonano antichissime litanie, vere e proprie lamentazioni funebri i cui testi assumono toni
ironici e bizzarri.
Museo di Pulcinella, del Folklore e della Civiltà Contadina
c/o Castello Baronale - Piazza Castello - 80011 Acerra (NA)
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 081.8857249 - Fax: 081.5200051
E-mail: [email protected]
Sito web: www.pulcinellamuseo.it
Orari di apertura:
- Aperto tutti i giorni feriali, escluso il Sabato, dalle 9.30 alle 13.00
- Domenica dalle 10.00 alle 12.00, su prenotazione
- Lunedì e Mercoledì, il Museo è aperto anche dalle 16.00 alle 18.00
- Ingresso gratuito
- Visite guidate e spettacolo con Pulcinella su prenotazione
- Presso il Museo è allestita anche una Biblioteca contenente circa 2000 volumi, cassette e dvd riferite
alle tradizioni popolari e alla filmografia su Pulcinella, fruibili nella sala-video. L' indirizzo bibliografico e
documentario della Biblioteca è specificatamente orientato verso la ricerca storica locale e verso la
ricerca folklorica e demo-etno-antropologica. La biblioteca organizza mostre e convegni riferiti in modo
particolare alla storia e tradizioni locali.
Museo della Banda Musicale "Città di Acerra"
c/o Castello Baronale - Piazza Castello - 80011 Acerra (NA)
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 081.5203187 - 333.1072231
E-mail: [email protected]
Sito web: www.bandadiacerra.it
Orari di apertura:
- Aperto tutti i giorni feriali, escluso il Sabato, dalle 9.30 alle 13.00
- Sabato e Domenica, su prenotazione
- Lunedì e Mercoledì, il Museo è aperto anche dalle 16.00 alle 18.00
- Ingresso gratuito
- Gruppi e scuole su prenotazione
Museo Diocesano di Acerra
c/o Complesso del Corpus Domini - Piazza Duomo - 80011 Acerra (NA)
Per informazioni:
Sito web: www.diocesidiacerra.it/museo/museo.htm
Orari di apertura:
- Giovedì e Sabato dalle 16.00 alle 19.00
- Domenica dalle 9.30 alle 12.30
- Ingresso gratuito
- Gruppi e scuole su appuntamento
Maggiori informazioni sul sito del comune: www.comune.acerra.na.it
Alcune notizie sono tratte dal sito istituzionale del Comune