Formato famiglia - Roberta Andaloro
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Formato famiglia - Roberta Andaloro
In pillole ❋ Tipologia: giardino privato. Dove si trova: Venetico (Me). Estensione: 1.500 m2 circa. Punti di forza: è un angolo verde che si apre inaspettatamente proprio nel cuore della cittadina, tra palazzi medio-alti. Presenza di alcune piante tropicali e subtropicali acclimatate. in sicilia di S amantha G aiara _ foto di F erruccio C arassale Formato famiglia Abitato da oltre 30 piante arboree ben illuminate, il Un giardino di piante esotiche e mediterranee sorge inaspettatamente tra il cemento di un piccolo centro abitato. è diventato il punto d’incontro di quattro generazioni, grazie al progetto di una giovane paesaggista 1 1. L’antico torchio di famiglia è ora un elemento d’arredo. 2. I fusti contorti di Erytrina falcata, la specie più vetusta del giardino. 3. Il portico fatto costruire davanti alla casa padronale, regala un angolo protetto e intimo. Pagina a fronte: una delle aiuole realizzate con lapillo vulcanico su cui svettano due Yucca rostrata e numerose succulente tra cui si riconoscono Opuntia rotundifolia, Aloe striata e A. ferox. C ala la sera ma il vociare allegro e spensierato dei bambini non si placa, anzi aumenta. «Sono i miei nipoti», racconta Roberta Andaloro, giovane paesaggista sicula che ha progettato e realizzato questo grazioso e inaspettato angolo verde di sua proprietà nel cuore di Venetico, cittadina di circa 5.000 anime in provincia di Messina. «Sul far della sera», continua, «terminate le varie attività, si ritrovano in giardino a giocare. Nonostante il chiasso mi mettono allegria e mi fanno venire in mente quando anche io ero piccola e non vedevo l’ora di scendere in questo stesso luogo, che per me era magico e segreto, pieno di stimoli e posti dove nascondersi». 2 zione di rose da taglio e Ficus benjamin, teneva le serre». Quattro anni fa Roberta ha avuto l’incarico, dai suoi genitori, di far rivivere questo spazio, diventato ormai una selva — pieno zeppo di Ficus benjamin piantati a caso in ogni angolo libero — e utilizzato solo come passaggio per spostarsi dalla casa padronale a quella delle sorelle di Roberta, al negozio di ceramiche. «è stato un compito entusiasmante e insieme difficile», racconta Roberta, «non solo perché ho dovuto guardare que- Palme e succulente si mescolano in modo armonico alle essenze mediterranee 3 Un luogo trasformato In realtà il giardino di oggi non ha nulla a che fare con quello di un tempo. «Io lo vedevo bellissimo, ma era un semplice cortile circondato da palazzi, dove mio padre, costruttore ma, per passione, vivaista specializzato nella vendita e coltiva- ga rde ni a 5 Gli alti palazzi che delimitano il giardino a due passi dal mare, proteggono le piante da vento forte e salsedine 1 2 3 4 sto luogo a me caro con gli occhi obiettivi del professionista, abbandonando lo sguardo carico d’affetto che vede i difetti come amabili peculiarità, ma anche perché nel progetto ho dovuto tener conto e metter d’accordo le idee di genitori, sorelle, generi e nonni...». Proprio da questo conflitto, vissuto sin dai primi momenti, nasce l’idea di giocare tutto il progetto sul susseguirsi di due forme geometriche molto diverse: il cerchio e il quadrato, nel tentativo di armonizzarle, intersecandole, sovrapponendole o alternandole. Così la piscina, che è il fulcro di tutto il giardino, ha una forma irregolare con un lato curvo, quello dedicato all’ingresso, e gli altri lineari. Lo specchio d’acqua è poi interrotto da una pedana circolare in legno e da un’originale aiuola riempita di ghiaia chiara e piantumata con Sempervivum spp.. Tutt’intorno alla piscina si sviluppa il giardino che prevede diversi camminamenti di collegamento tra le varie abitazioni, aree sosta ben attrezzate con tavoli, sedie e divani e un’ampia area a prato, dove i bambini possono correre e giocare senza limitazioni, attraversata da un semplice camminamento, realizzato con listoni di legno grezzo. Le piante, essenzialmente arboree, sono sistemate in ampie macchie che in più punti Roberta ha voluto evidenziare ricoprendo il terreno con ghiaia chiara o lapillo vulcanico nero. A parte due araucarie ormai quarantenni e due splendidi esemplari di Erytrina falcata, albero di origine brasiliana che raggiunge i 20 metri d’altezza, chiamato anche albero dei coralli, per la vistosa fioritura primaverile rossa, tutte le altre piante sono state introdotte da Roberta. Sono specie tropicali — palme come Raphis excelsa, Trachycarpus fortunei, Washingtonia robusta e Yucca rostrata e succulente come Opuntia rotundifolia, Aloe ferox e A. striata e Euphorbia quadrangularis — oppure mediterranee — Quercus suber, Olea europaea, Citrus spp. — che qui si sono sviluppate rapidamente anche grazie alla particolare posizione del giardino: assolata ma riparata dai venti forti e dalla salsedine, grazie agli alti palazzi che lo circondano. ❃ idee per creare la stessa atmosfera Sopra: un ritratto di Roberta Andaloro. In basso: un angolo del giardino. 1. I vialetti che congiugono le varie abitazioni sono delimitati da sinuosi muretti in pietra. 2. Lotus berthelotii, tappezzante di origine australiana. 3. Fiorita di bordeux da giugno a ottobre Verbena peruviana forma un bel contrasto con la scalinata in legno. 4. Tra la ghiaia chiara che copre la terra delle aiuole sono state piantate diverse tappezzanti. Il verde entra in acqua Tutto il progetto di Roberta Andaloro è giocato sull’alternanza di forme due forme geometriche molto diverse: il cerchio e il quadrato. Il tentativo è quello di armonizzarle intersecandole, sovrapponendole o accostandole. Ciò è molto evidente nel disegno della piscina, che è anche il punto focale di tutto il giardino, dove un quadrato riempito di ghiaia chiara, che sembra essere stato ritagliato nell’acqua, ospita rosette tondeggianti di Sempervivum disposte ordinatamente in file parallele. «L’effetto è insolito e piacevole», racconta Roberta, e io l’ho sfruttato anche per dissuadere l’ingresso in piscina da questo lato, dedicato esclusivamente ai tuffi». Setterosso, studio di architettura di giardini e paesaggio, via Grotte Bianche 150, 95128 Catania, tel. 095 227471, cell. 374 8831695, www.setterosso.it L’albero ubriaco Un muro di sassi e massi Relax sopra un fungo Per sdrammatizzare, per rendere meno formale e rigido questo giardino dalle forme geometriche ben definite la paesaggista Roberta Andaloro ha inserito, lungo il muretto in pietra che delimita uno dei numerosi camminamenti, alcune rocce vulcaniche scure, tipiche di queste zone. Il muretto è stato costruito intorno alle sagome irregolari delle pietre, come per dare l’idea che le rocce si trovassero in quel posto da sempre. I motori dell’idromassaggio non possono essere interrati, in quanto necessitano di una buona aerazione per funzionare. Così sono stati nascosti da una struttura in legno verniciato che ricorda un fungo. Apribile all’occorrenza, può essere utilizzata come tavolo o per sdraiarsi a prendere il sole. Ai piedi dell’originale struttura c’è un letto circolare di ghiaia, dove cresce Dymondia margaretae, una tappezzante dalle foglie argentate molto resistente al calpestio. Chorisia speciosa, albero originario dell’Australia che può raggiungere i 15-20 metri d’altezza, deve il suo soprannome al fatto che il tronco spinoso spesso è gonfio alla base poichè i tessuti accumulano acqua per sopravvivere ai periodi di siccità. è molto apprezzato per la splendida fioritura rosa o rossa, che avviene tra ottobre e novembre. Vivai Emmanuele, San Giovanni Montebello, Giarre (Ct), tel 095 960018, www.vivaiemmanuele.com Idromassaggio Per rendere più intimo l’angolo dell’idromassaggio e separarlo dalla “zona tuffi”, al centro della piscina è stato costruito un muretto lungo due metri e alto tre. Quest’ultimo è anche un piacevole elemento d’arredo grazie al rivestimento in mosaico vetroso color testa di moro, formato da tesserine quadrate dal lato di 1,5 cm. Dalla sua sommità sgorgano due getti d’acqua che, quando non vengono utilizzati per l’idromassaggio cervicale, diffondono tutt’intorno un piacevole e rilassante rumore. ga rde ni a 7