Giornalino dicembre 2005
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Giornalino dicembre 2005
Anno 8 n.2 Dicembre 2005 GIORNALE DELL’ASSOCIAZIONE GENITORI DELLA SCUOLA MOROSINI - MANARA Chi ha paura della scuola “MANNARA”? Avete letto i manifesti affissi fuori dalla scuola ai primi di novembre, in cui quattro genitori e s p o n e vano qualche (buona) ragione per iscrivere i propri figli alla scuola media Manara? I quattro siamo noi, e ora abbiamo più spazio per ra c c o ntarvi che cosa ci ha spinto a esprimere pubblicamente le nostre opinioni. Vogliamo da subito precisare che è stata una iniziativa spontanea, nata e meditata durante un lungo fine settimana davanti alle caldarroste! Anno dopo anno, le iscrizioni al- la Scuola Manara sono costantemente diminuite fino ad arrivare agli attuali 70 alunni, di cui 40 in terza media, che – glielo auguriamo - otterranno quest’anno il diploma di scuola media inferiore. Qual è il mot i vo dell’allontanamento dell’utenza dalla scuola media della nostra zo n a , c i s i a m o chiesti? Abbiamo cercato di capirlo visitando la sc uola, parl ando co n i pr ofes sor i, Un'assemblea da ricord a re È stata una bella ri unione, quella del 21 novembre alla media Manara. L’ a u d i t o r i u m della scuola quasi pieno, come accade solo durante assemblee particolarmente sentite. Al centro della sala, a fianco della Dirigente d'Istituto, sono seduti i professori di cui si percepisce una leggera (e sana) tensione, a sottolineare quanto sia alta la loro motivazione: è proprio la compattezza del corpo docenti, la loro determinazione nel difendere la scuola e il loro senso di responsabilità condivisa a rimanere impresso. Nelle ultime file sono seduti alcuni genitori di alunni della scuola. Anche questo sostegno inatteso, e per questo importante, rafforza la sensazione di una forte coesione interna tra i diversi soggetti dell’is t i t u t o. D’altra parte si capisce s u b i t o, dopo poche battute, che chi lavora in questa scuola o ci manda i figli sconta una serie di pregiudizi che ra c c o ntano di una situazione di deg rado e di anarchia. La realtà è un'altra. I ragazzi che frequentano ra p p r e s e n t a- no un normale spaccato del nostro quartiere, i professori sono preparati e motivati, la struttura bella e moderna: non sarà l a scuol a mi gl iore del m o n d o, ma non ha niente da i nvidiare alle altre scuole medie milanesi. Il passato è un lontano ricordo, molte cose funzionano e bene: dalla compresenza dei professori (che consente momenti di approfondimento e di recupero), al tempo prolungato a 34 ore. I programmi? Gli stessi delle altre scuole... I professori? Quasi la totalità di ruolo... E per i pochi altri? Supplenze annuali. Adesso tocca a noi genitori di quinta. Abbiamo l’opportunità di dare la svolta decisiva, di re-immettere la Manara nel circuito delle scuole “eleggibili”. In fondo ci vuole poco: partecipiamo alla giornata scuola aperta del 17 dicembre, guardiamoci negli occhi, confrontiamoci. Siamo sempre noi con i nostri ragazzi... Serghei Lazzaretti [email protected] con la dirigente e con quanti più genitori possibile, ma non abbiamo riscontrato nessuna causa concreta, solo un costante e efficacissimo “passaparola” n e g a t i vo legato a qualche episodio di bullismo risalente a ben cinque anni fa, episodi tra l’altro non molto diversi da quelli che accadono in molte scuole medie attuali. Per quanto ci riguarda, invece, più conosciamo la scuola Manara e più ci piace. La scuola la conosciamo tutti: è la più moderna del centro di M i l a n o, in mezzo al verde. Può vantare laboratori, un grande auditorium, una ve ra palestra con campi di basket e pallavolo e campi sportivi all’aperto!! Questa è solo la “forma”. Pe nsiamo al contenuto, decisamente più importante: l’ambiente scolastico. Il corpo docente è molto motivato e, d a l l ’ a n n o prossimo, sarà formato da docenti di ruolo a eccezione di un insegnante di educazione tecnica (con un incarico di supplenza annuale). L’ambiente, oltre che dal corpo insegnante, è anche determinato dagli studenti che frequentano la scuola: a d oggi sono pochissimi, s pett a a no i genitori contribuire a creare un clima p o s i t i vo ed educativo quale quello della scuola elementare che frequentano i nostri figli. Infine, non meno importante per la qualità della vita relazionale dei ragazzi, è la comodità di avere una scuola così vicina, frequentata da residenti nella zona. Questo messaggio vuole essere il primo passo di un confronto finalizzato a cogliere un’opportunità per tutti noi e per i nostri figli. Alberto e Silvia Mazza Serghei e Roberta Lazzaretti [email protected] Sabato 17 dicembre siete tutti invitati alla SCUOLA APERTA dell’Istituto Morosini-Manara Alle elementari dalle 9 alle 11 potrete visitare la scuola, conoscere gli insegnanti e partecipare ai laboratori. Alle 11 gli insegnanti delle quinte accompagneranno ragazzi e genitori alla scuola Manara per illustrare i lavori svolti in collaborazione con la scuola media. L’Associazione Genitori ringrazia le aziende che hanno contribuito alla realizzazione della festa di maggio 2005. Alle medie l’orario è dalle 10.30 alle 13; anche qui potrete visitare la scuola, conoscere gli insegnanti, sentire un po’ di musica suonata dai ragazzi e partecipare alla rappresentazione teatrale conclusiva. GLI SPONSOR DELLA FESTA DI FINE ANNO: GUT - Supermercato GS di Via Maestri Campionesi Stabilo S.p.A. – Ristorante Charlie di via Morosini Il Libraccio – La Fiera del Libro – Cartolibreria da Stefania Bellani – Il Punto – Ricky – Linea Donna – Rizzoli. LA REDAZIONE DI EMILIO & BEATRICE: Vinicio Civinini, III E elem. • Giorgio Coppin, II F elem. • Alfredo Distefano, III E elem. • Michele Fe r rari, II E elem. • Email: [email protected] La Scuola Elementare II D Ricordi di un’estate L’estate è ormai lontana, ma il ricordo è ancora vivo... Gli alunni della II D ci raccontano le loro esperienze estive Quest’estate sono andato in campagna e mi è piaciuto passeggiare nel bosco, dove ho visto un fungo azzurro e un riccio. Leo Io quest’estate sono andato ad Alba Adriatica. Ho fatto tanti castelli di sabbia e tanti bagni. Riccardo Quest’estate sono andato al mare in Marocco. Mi sono divertito molto e dopo sono ritornato a Milano. Wassim Durante le vacanze estive sono andata a Chioggia. Ho fatto tanti bagni, ho giocato con la sabbia e mi sono divertita tanto. Miriana Io quest’estate sono andato a Como. Ho visto il lago che è bellissimo, tante barche e sono stato a casa dello zio. Renzo Io quest’estate sono stata ad Alba Adriatica. Sono andata in bicicletta, ho fatto tanti bagni e tanti castelli di sabbia e ho visto i carri. Daniela Io quest’estate sono andata al mare in Sicilia e mi è piaciuto giocare con mia sorella e fare i bagni. Francesca Quest’estate sono stato nelle Filippine. Sono andato sempre in bicicletta e ho giocato al mare con i miei cugini. Joshua Io quest’estate sono andato in Toscana e mi sono divertito a nuotare in piscina. Shady Quest’estate sono andato al mare in Bangladesh con mamma e papà. Ho giocato sempre con i miei amici. Aklak Io quest’estate sono andato al mare in Campania, al lido Paradiso. Ho giocato con gli animatori e ho fatto tanti sport insieme a nuovi amici. Daniele Q u e s t’estate sono andato al mare a Forte dei Marmi, mi è piaciuto nuotare, stare in hotel, fare i castelli di sabbia e cavalcare le onde. Vittorio Io in vacanza mi sono divertito all’Isola d’Elba. Ho fatto molti sport e dopo due settimane sono ritornato a casa. Dario Io e la mia famiglia quest’estate siamo andati in piscina all’Idroscalo e ho nuotato tantissimo. Nino Quest’estate sono andata al mare in Calabria e mi è piaciuto salire sugli scogli. Giada Io quest’estate sono andato a Pesaro, mi è piaciuto stare in spiaggia a giocare con i miei amici a fare le gare. Gabriele Io quest’estate sono andata al mare in Grecia e mi sono divertita in barca a vela con degli amici e la mia mamma. Noemi Q u e s t’estate sono andata al mare a Deiva Marina, ho fatto le ruote con le amiche e tanti bagni. Alice FROTTAGE Una divertente tecnica per disegnare le foglie • PRENDO UNA FOGLIA • L’APPOGGIO CON LE VENATURE VERSO L’ALTO SOTTO UN FOGLIO LEGGERO • STROFINO SOPRA UN PASTELLO MORBIDO FACENDO PRESSIONE • APPARIRÀ LA FOGLIA CON LE SUE NERVATURE II C L’ALBERO “MILLEFOGLIE”... SENZA FOGLIE. Ecco come i bambini della II C hanno realizzato un albero davvero speciale 1) In giardino abbiamo raccolto le foglie cadute di ogni forma. 2) Abbiamo disegnato a matita su un cartellone un grosso albero con i rami spogli. 3) Abbiamo fissato con lo scotch le foglie vere ai rami. 4) Abbiamo messo il pennello nella tempera grigio-azzurra e spruzzato il foglio di colore. 5) Abbiamo tolto le foglie, colorato rami e tronco: tutte le foglie dell’albero sono... volate via. Alessia, Iulian, Cristian, Kirby, Marco, Nada, Elena, Giorgio, Doriana, Luca, Asia, Gaia, Simon, Brian, Camilla, Robert, Michelle, Alessandro, Nicolò 2 La Scuola Elementare STATI D’ANIMO E SENTIMENTI II E Dal ricordo personale dello stato d’anima provato dei bambini il primo giorno di scuola in prima elementare siamo passati alla sintesi della storia “il ranocchio felice”, alla stesura dei dialoghi dei personaggi nei fumetti e all’analisi dei vari stati d’animo provati dal ra n o c c h i o. Sui quaderni i bambini hanno riflettuto sulle proprie motivazioni nei confronti di due sentimenti opposti: la felicità e la tristezza. Qui di seguito, il risultato delle loro riflessioni. SONO FELICE QUANDO: SONO TRISTE QUANDO: lavoro penso al primo giorno di scuola Airowl vedo un gelato e la mamma me la mamma va al mare e mi lascia lo compra a casa con mio papà e mio fratello Simona scrivo un compagno non vuole farmi giocare Daniel costruisco i robot con il Lego non vengo a scuola Raul guardo la televisione devo disegnare Paola sono a scuola mia mamma mi mette in castigo Daniele la mia mamma mi fa gli scherzi non mi diverto Alessio faccio i tuffi in piscina con mio mia sorella mi ruba i giochi papà Simone IN CASCINA: gioco con Giulia al mare sono ammalata Elisa a scuola gioco con le mie amiche vado a vedere la tomba di mio papà Andrea come nasce il formaggio Primo sale gioco con i miei cuginetti vedo la mamma triste Gaia gioco con la mamma sbaglio sul quaderno o litigo con gli amici Leo vedo i cartoni o gioco a calcio qualche mio compagno cambia scuola Michael la mia sorellina viene a prendermi dico di non essere più amica di a scuola con la mia mamma Gaia Sofia al mare mi tuffo nell’acqua sono a casa, sul divano e non faccio niente Giulia la mamma mi porta al parco e mia cugina va nelle Filippine e io corro in bici mi sento sola Princess vado nelle Filippine a giocare sono a scuola e ho paura di con il mio amico sbagliare tutto Jacopo siamo in vacanza e vado in barca mio papà si arrabbia o mi mette in castigo Sebastian Dopo aver completato il cartellone “La nostra fattoria” composto dai bambini, abbiamo ricordato l’ambiente della cascina Rosina visitata lo scorso anno. E dopo aver ripensato alle fasi della lavo razione del latte abbiamo evidenziato, sull’altro cartellone, la successione delle azioni che portano alla produzione del formaggio. Per fare il formaggio bisogna: intiepidire il latte - aggiungere il caglio - mescolare fino a ottenere cagliata e siero - tagliare la cagliata in piccoli pezzi - trasferire i pezzetti in cestelli forati - fare sgocciolare il siero. Questo formaggio si chiama Primo sale: è fresco, dolce e morbido. 3 La Scuola Elementare II F BLU COME IL CIELO BLU COME IL MARE Abbiamo osservato l’immagine del quadro “Bambino che guarda il cielo e il mare” di Shomei Yoh e l’immagine del dipinto “Notte stellata” di Van Gogh. Con gli acquerelli, utilizzando le gradazioni di blu e di azz u r r o, abbiamo dipinto, ascoltando brani di musica classica. RICORDI ESTIVI I NOSTRI ESPERIMENTI AL LABORATORIO DI EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA La maestra ci ha fatto vedere un suo strumento costruito a mano: un tamburello un po’ grande e diverso dal solito. Piano piano, uno per volta e stando in silenzio, lo facevamo ruotare con la mano e sentivamo un “rumore” particolare. All’interno del tamburello ci sono tanti semi, diversi tra loro e a seconda della rotazione dello str ument o e della velocità dei movimenti, collegavamo il rumore al mare tranquillo o al mare in burrasca. Ritornati in classe abbiamo parlato ancora dei nostri “Ricordi estivi”, a b b i a m o ascoltato una cassetta di Musica Classica (Bach, Beethoven, Chopin) con “Rumori – Suoni” dati dal mov i m e n t o del mare e abbiamo disegnato il tamburello. Il mare nella conchiglia Nella nostra classe abbiamo tante conchiglie; abbiamo provato a metterle all’orecchio e abbiamo detto che si sentiva il rumore del mare. La maestra ci ha chiesto: “Siete sicuri di sentire il rumore del mare?” Noi abbiamo ascoltato ancora e ci sembrava proprio di udire il rumore delle onde! Allora abbiamo accostato all’orecchio un va s e t t o, un bicchiere di plastica: il rumore si sentiva anche con essi. Così abbiamo scoperto che: nella conchiglia non è rimasto il rumore del mare, ma si sentono i rumori che ci sono intorno a noi. 4 La Scuola Elementare III A-E UNA SETTIMANA SPECIALE Con una settimana speciale si intende una settimana di Scuola Natura a Ghiffa. All’inizio, quando ero ancora a scuola, si era diffusa la notizia di Scuola Natura e non ci credevo, ma dopo tutti i lavori che abbiamo fatto su Ghiffa, sì! (Giorgio) LA CASA E I GIOCHI NEL PARCO Questa casa era bellissima: al piano sotto c’era la mensa, al piano terra la discoteca e la televisone, al primo piano c’erano i nostri letti e i servizi. (Luca) Mi è piaciuta perché i letti 5 erano comodi (Margherita) … e ra molto spaziosa (Viola) …perch é il par co era stupendo (Miguel – Andrada – Christinella – Martina) …perché c’era un giardino gigante (Cecilia) …perché si mangiava benissimo (Federico – Andrada – Cecilia – Claudia – Gaia – Martina) …perché ave va un parco molto grosso e molto bello con tantissimi giochi (Gaia La Scuola Elementare – Simone) …perché era una villa molto bella (Giacomo – Andrea) …perché le camere ave vano disegni bellissimi (Charisma) …perché e ra molto accogliente (Lor e n zo – Martina) …perché era tanto medioevale (Marcello) …perché si mangiava bene, ave va un cortile super bello e sembrava una villa ( Francesco ) … mi è rano dei cappelli magnifici di tanto tempo fa e perché ce li hanno fatti toccare e provare. (Gaia) Al museo del cappello mi sono stupita perché c’era n o tanti cappelli bellissimi e perché i cappelli si facevano con la pelle di coniglio. (Claudia) Mi è piaciuto il museo del cappello perché abbiamo fatto la foto con i cappelli. (Andrea) A me è piaciuta l’Isola Madre perché ci siamo andati con il motoscafo e perché ho visto un albero stupendo. (Andrada) È stata interessante la cereria perché il signor Angelo ci ha spiegato tante cose sulle apii e sul miele. (Federico) E ra interessante il museo dell’acqua: abbiamo visto un sacco (anzi un mare) di pesci! (Giacomo) (Lorenzo) parsa bella perché era ben arredata, ma l’avrei preferita se il grado dei servizi igienici fosse stato più alto. (Giorgio). LE ATTIVITÀ Sono stati divertentissimi i l a b o ratori perché è stato come fare un ricordo della casa vacanze. (Giacomo) I laboratori sono stati molto divertenti perchè abbiamo lavorato con il legno e con il rame che è una cosa che io non avevo mai fatto. (Gaia) Il laboratorio di falegnameria è stato bello perché ho dis egn ato un c io ndolo. (Margherita) E ra molto interessante il l a b o ratorio del legno perché erano belli i ciondoli LE GITE A me è piaciuto il bosco perché abbiamo fatto la castagnata. (Miguel) È stato bello il bosco perché abbiamo memorizzato i nomi degli alberi. (Marcello) Il museo del cappello mi è piaciuto molto perché c’e- A l l ’Acquamondo c’era n o tante specie di animali di acqua dolce. (Luca) All’ Isola Madre c’erano molti alberi, tanti pavoni e la villa Borromeo. (Margherita) Dentro, la villa era bellissima. (Martina) Il museo dell’acqua mi ha impressionato per la bellezza e perché abbiamo visto al microscopio. (Cecilia) 6 La Scuola Elementare LE SERATE Mi sono piaciuti i giochi della sera perché abbiamo imparato delle canzoni. (Viola) Al venerdì sera siamo andati in discoteca, e ci siamo scatenati un mondo e mi sono divertita. (Gaia) La discoteca e i giochi serali mi sono piaciuti perché ci si muoveva tanto. (Francesco) La discoteca è stata stupenda perché c’era una sfera che faceva illuminare tutta la stanza. (Simone) miei amici (Margherita – Charisma – Andrea – Lorenzo – Marcello – Francesco) … e ra meravigliosa perché non avevo mai dormito con le mie amiche ed erano come sorelle. (Cecilia) …è stato divertente dormire con Marcello e Lorenzo perché potevo chiacchiera r e . (Miguel) …è stata bella perché le maestre ci facevano le coccole (Andrada – Christinella – Gaia) …perché ero in compagnia. (Viola) …stupendo, perché era bello dormire insieme ai miei amici. (Martina) …mi è piaciuta perché si p o t e va chiacchierare e gio- LA NANNA INSIEME …è stata bella perché potevo parlare con le mie amiche o i care. (Federico) …buffissimo, ma anche divertentissimo perché qualcuno continuava a parlare. (Giacomo) …è stata bella perché i miei compagni sembravano degli angioletti. (Simone) ...era troppo rumorosa. (Giorgio) CONCLUSIONI È stata la più bella settimana trascorsa in vita mia! (Giorgio) Questa vacanza è stata interessante e molto educativa, mi sono divertito molto. (Marcello) Venerdì sera abbiamo ballato e poi, tutti tristi, siamo andati a dormire. (Margherita) Vorrei ritornarci. (Charisma) Mi è piaciuta questa esperienza: grazie Emanuela e grazie Rosy. (Luca) Sabato è av venuta la nos t ra scomparsa: purtroppo e ravamo partiti per Milano. (Viola) Questa settimana è stata veramente speciale. (Cecilia) Mi sono divertito tantissimo e vorrei rifare questa esperienza. (Giacomo) È stata un’esperienza belliss ima st ar e con i mie i compagni e con le mie bravissime maestre e spero di r if ar la l’ a nn o p ro ss imo. (Federico) Questa vacanza mi è piaciuta molto, perché abbiamo fatto tante cose. L’anno prossimo ci vorrei ritornare però in un altro posto cioè in montagna. (Gaia) VC PROGETTO CONTINUITA’ ELEMENTARI-MEDIE Stravinskij all’auditorium Manara: una fiaba musicale per crescere a scuola Nel mese di ottobre sono ripresi gli incontri, iniziati lo scorso anno scolastico, tra gli alunni delle classi Quinte e quelli delle classi delle Medie previsti dal progetto “Continuità ElementariMedie” dell’ ICS Morosini Manara. ra t i ve. Il pubblico, gli alunni delle elementari, ha seguito con attenzione e stupore il lavoro dei loro colleghi “maggiori” e alla fine ha rivolto loro parecchie domande sulla storia, sui personaggi e anche su tante parole di cui non conoscevano il significato. I ragazzi delle Medie hanno dato il meglio di se stessi, sia nella recita della fiaba sia nelle risposte alle domande, dimostrando un impegno e un coinvolgimento personale che ha davvero colpito i ragazzini delle Elementari, tra in quali non pochi, una volta tornati alla Morosini, esclamavano: “Accidenti sono più bravi di noi!” oppure “La musica era difficile ma i ragazzi delle Medie non hanno chiacchierato mai!”. Tale progetto, rintracciabile nel P. O. F. (Piano dell’Offerta Formativa) della scuola, istituisce una serie di incontri, guidati dagli insegnanti. Quest’anno il lavoro di continuita’ tra Elementari e Medie prevede lo svolgimento di brevi unità didattiche di Informatica, Educazione all’Immagine, Educazione alla Musica e Inglese. I prodotti realizzati ve r ranno esposti durante la giornata di Scuola Aperta del 17 dicembre prossimo. Il prossimo incontro alla Manara prevede un approfondimento della fiaba di Stravinskij da parte della Quinta C e un ulteriore progresso nella sua messa in scena da parte della Terza Media. L’esperienza all’Auditorium della Manara, anche se non a n c o ra conclusa, è stata accolta con entusiasmo dagli alunni, è stata valutata molto positivamente dagli insegnanti e ha ribadito che l’arte, sempre, fa crescere sia i grandi sia i piccoli. In particolare, per quanto riguarda l’attività di Educazione alla Musica, giovedì 13 ottobre gli alunni della Quinta C hanno part e c i p a t o, nell’Auditorium della scuola Manara, alle prove della realizzazione della fiaba musicale di Stravinskij “Histoire du soldat” sulla quale stanno lavorando i ragazzi della Terza B insieme agli insegnanti di Lettere e Musica. I ragazzi hanno interpretato i personaggi di una fiaba russa oppure si sono alternati nella recitazione della voce narrante che accompagna gli attori. La musica di Stravinskij ha fatto da sottofondo alle piccole prove di recitazione, caratterizzando le situazioni nar- Giuliana Sammartino, insegnante 7 La Scuola Media IA Ottobre 2005: una settimana a scuola con la classe I A LUNEDÌ La settimana comincia con due ore di Educazione artistica; abbiamo finito le prove di ingresso e abbiamo, quindi, cominciato a disegnare le linee, provando a riflettere sulle emozioni che trasmettono. (Luca) È la fine della seconda ora: facciamo 10 minuti di i n t e r v a l l o. (Fabio) Segue l'ora di A n t o l o g i a: la prof ci ha letto la fiaba di "Fantaghirò"! Ormai abbiamo imparato a distinguere la favola dalla fiaba: la favola è un racconto che ha per protagonisti degli animali con caratteristiche umane ed è un ra c c o n t o breve; la fiaba invece è più lunga e i protagonisti sono esseri umani circondati da tanti personaggi fantastici. (Gabriele e Jolanda) È l'ora della G r a m m at i c a: abbiamo finito le schede che servivano alla prof di Lettere per capire il nostro livello di conoscenza della lingua italiana, ora siamo passati allo studio dei verbi. (Stefano). È la fine della quarta ora, facciamo ancora 10 minuti di i n t e r v a l l o. (Stefany) Nell'ora di compresenza Lettere/Ed. Fisica, nel primo quadrimestre, lavoriamo per prepararci alle gare di atletica e al torneo di pallavolo contro le scuole della zona 4 di Milano. (Iulian - Gabriele). Che cosa serve per affrontare le gare? Resistenza, velocità, potenza, forza e conoscenza delle regole. (Luca) Compresenza L e t t e r e / M u s i c a: gli alunni che non sono italiani, con l'insegnante di Lettere, fanno lezioni di recupero della lingua (Ahmed H.); gli altri vanno nell'aula di musica e si esercitano con gli strumenti a riprodurre dei ritmi. (Anna) Sono le 1 3 . 4 5, andiamo a m e nsa con la prof di Geografia. Dopo pranzo si fa la ricreazione in giardino fino alle 14.40. (Monica) Si torna in classe: è l'ora di Musica, abbiamo già fatto le prove di ingresso, quindi il prof ha cominciato a spiegare le caratteristiche dei suoni. (Ahmed W.) Iulian, Ahmed H., Adrian ed io anLUNEDÌ I Ed. Artistica II Ed. Artistica III L e t t e re (Bandi): Antologia IV L e t t e re (Bandi): Grammatica V L e t t e re (De Luca) + Ed. Fisica VI L e t t e re(De Luca) + Ed. Musicale Mensa --VII Ed. Musicale VIII Aritmetica diamo in un'altra classe a seguire il corso di italiano: c'è tre volte la settimana, il lunedì, il mercoledì e il giovedì, dalle 14.40 alle 16.30. Insieme con noi ci sono alunni della classe seconda e alunni delle classi terze. (Emanuel) Ultima ora, Aritmetica, ci esercitiamo sulla divisione e sulle altre o p e razioni per prepararci ad affrontare le espressioni. (Luca) parlare italiano: è possibile solo comunicare in lingua inglese! (Jolanda e Iulian) MERCOLEDÌ Dopo la lezione di Storia, n e l l ’ o ra di Grammatica, studiamo i verbi. Ci esercitiamo a trovare l’infinito e facciamo l'analisi delle voci di modo indicativo. (Stefano) Dopo l'ora di M u s i c a , ecco finalmente l'ora di E d u c azione fisica; la prof ci sta insegnando a giocare a basket: giocare bene, rispettando tutte le r egole, no n è sempl ice come giocare con gli amici al parco. (Ahmed H., Gabriele) Nelle ultime due ore della mattinata, continuiamo il nostro programma di Aritmetica e Geometria. (Iolanda e Monica) Ore 13.45, mensa e ricr eazione in cortil e! (Adrian) Nel pomeriggio, andiamo nel laboratorio di i n f o r m a t i c a con l e prof di Geografia e di Matematica: stiamo lavo rando a un ipertesto di geografia sulle regioni italiane. Quando ci sarà la giornata aperta, mostreremo il lavoro a chi verrà a t r ovarci. A proposito: siete invitati tutti! (Luca) Ultima ora, G e o g r a f i a: veniamo interrogati sull’argomento spiegato nella lezione precedente. (Fabio) MARTEDÌ Si comincia con S c i e n z e: stiamo studiando la classificazione degli animali (Stefano); prima di iniziare la nuova lezione, veniamo interrogati sul contenuto della lezione precedente. (Fabio) Segue l'ora di S t o r i a. All'inizio dell'anno abbiamo riflettuto sulla nostra storia, per abituarci a di- stinguere il passato dal presente e per imparare a capire quali sono gli av venimenti importanti. (Anna) Abbiamo parlato di quando inizia la storia, con l'invenzione della scrittura, e abbiamo studiato la preistoria e le caratteristiche degli antenati dell'uomo. (Luca, Stefano e Gabriele) C'è l'interva l l o, quindi, geometria: stiamo facendo i problemi sui segmenti. (Monica) Nelle ore di A n t o l o g i a del martedì ci dedichiamo alla scrittura: abbiamo scritto la nostra versione di fiabe molto famose e abbiamo riflettuto sulle loro varianti. (Luca e Anna) Nell'ora di compresenza di Inglese e Tecnica, stiamo preparando cappelli da strega e zucche, per la festa di Halloween. Festeggeremo venerdì 28 insieme agli alunni delle elementari con giochi e indovinelli. Attenzione però, vietato GIOVEDÌ Prima ora, compresenza F r a ncese e Lettere: i ragazzi non italiani escono con la prof di geografia e, nell’aula di sostegno, studiano l’italiano; la classe si esercita in francese. (Emanuel e Ahmed H.) N e l l ’ o ra di Geografia del giovedì, la prof spiega. Finora abbiamo stud i a t o, delle regioni settentrionali d’Italia, la storia, il rilievo, la struttura geologica, il rischio sismico e l’idrografia. (Anna e Stefano) Nell'ora di Educazione tecnica, stiamo studiando i materiali: leggiamo dal libro, la prof spiega e poi aggiunge altre informazioni.(Gabriele) M A RT E D Ì MERCOLEDÌ G I OV E D Ì Scienze L e t t e re(Bandi): Storia Geometria L e t t e re(Bandi): Antologia Inglese/Ed. Tecnica L e t t e re(Bandi): Antologia L e t t e re (Bandi): Storia L e t t e re (Bandi): Grammatica Ed. Musicale Ed. Fisica Scienze Aritmetica --Informatica L e t t e re (De Luca): Geogra f i a L e t t e re (De Luca) +Francese L e t t e re (De Luca): G e o gra f i a Ed. Tecnica Informatica Religione Inglese Siamo giunti alla seconda ora di Informatica della settimana con le prof di Matematica e di Tecnica: stiamo imparando ad usare tutte le funzioni di Word e ci esercitiamo ad utilizzare meglio il computer. (Iulian, Ahmed W. e Luca) Il giovedì, abbiamo l'ora di R e l igione: abbiamo imparato quando e come è nata la religione. (Emanuel) Chi ha scelto di fare un’ora di alternativa fa esercizi di ortografia e grammatica con la prof di Italiano. (Ahmed H.) Ultima ora, I n g l e s e: la prof non parla mai in italiano, dobbiamo ascoltare tutta la lezione in inglese; all'inizio è stata dura, ma ora riusciamo a seguire tutti. (Anna e Jolanda) VENERDÌ Nell’ora di Aritmetica ci esercitiamo a fare le espressioni; nell'ora successiva, continuiamo il nostro programma di Scienze. (Luca e Gabriele). È molto pesante questa giornata: ci aspettano, infatti, ancora le ore di A n t o l o g i a e G r a m m a t i c a, u n ' o ra di I n g l e s e ed un'ora di Francese, la nostra seconda lingua straniera. (Monica) In Francese ormai sappiamo salutare, presentarci e chiedere informazioni personali. (Jolanda) Il francese, però, è una lingua complessa, con accenti difficili. (Stefano) Chiudiamo la settimana con l'ora di Ed. Fisica: che bello potersi scaricare! (Emanuel) Finalmente, dopo una settimana così dura, ci aspettano due giorni di riposo! (Tutti) Arrivederci bambini! Vi siete spaventati? Tranquilli, vi abituerete, come abbiamo VENERDÌ fatto noi, ad avere Aritmetica tanti prof… L e t t e re(Bandi): Storia Dopo un po’ ci si L e t t e re (Bandi): Antologia abitua! Inglese Vi aspettiamo per Francese Ed. Fisica la giornata aperta. Gli alunni della I A Coordinatori: docenti De Luca e Lacchini 8 La Scuola Media Lo spettacolo“Il carnevale degli animali” Lo spettacolo è nato ascoltando un brano musicale, composto da Camille Saint-Saens e intitolato “Il carnevale degli animali”, e alcune filastrocche sullo stesso tema. All’inizio dove vamo fare dei disegni a piacere sugli animali di cui si parlava nei testi; poi abbiamo iniziato a pensare che poteva essere un’idea per lo spettacolo di fine anno. Durante le ore di compresenza tra italiano e musica, abbiamo impostato i balletti, mentre nelle altre ore libere o nei rientri abbiamo disegna to e r ea liz za to le ma - schere e i vestiti per lo spettacolo, con l’aiuto dei professori Riva, Lacchini, Salbe, Lo Vecchio, Abrami, Coppadoro, Balestra e Pirovano. Prima dello spettacolo siamo andati alla scuola elementare Morosini a fare una sfilata insieme ai bambini della scuola. Poi ci siamo preparati per la recita: eravamo molto nervosi, soprattutto Claudio, Omar, D avid e Antonio. Lo spettacolo è stato un successone ed è piaciuto quasi a tutti; gli animali più belli erano i leoni, il c ava l l o, le ombre cinesi, le tartarughe e infine i cigni. Claudio Scuraci II A Parliamo di fossili Ad un certo punto “Il carnevale degli animali” parla di fossili! Cosa potevamo inventare? Il disegno è stato semplice: tutti noi abbiamo visto sui libri fotografie di fossili, ma come trovare un testo divertente da inserire nello spettacolo? Con l’aiuto degli insegnanti di italiano e di musica….ecco!!! A NOSOTROS LOS JOVENES NOS GUSTA LA MUSICA MO D E R NA . PARA NOSOTROS MOZART ES COMO UN FOSSILE. ROSSINI TIENE TO DAVIA QUE SER DESCUBIERTO . MA AVESES ESTOS FOSSILI NO ESTAN MAL. Noua tinerilor ne place muzica moderna. Pentru noi MOZART E cum un FOSSILE. ROSSINI trebuie inca sa fie descoperit. Dar cate o data acesti FOSSILI Nu sunt asa rau. Kaming mga ka b at a a n , Gu s to namin ang mga awitin modern a . Pa ra sa amin, si MOZA RT Ay parang FOSSILE. Si ROSSINI ay kailangan pa niyang maging sikat. Pero minsan, ang FOSSILI ay hindi masyadong pangit. Aiuto! Cosa significano queste parole? Niente paura: questo il testo italiano L’ipertesto Ogni venerdì, durante l’ora di inf or mat ica, noi della classe 2°A, insieme alla prof Girardo e al prof Bigi andiamo nell’aula computer per realizzare un ipertesto inventato da noi. I personaggi della storia e le loro caratteristiche sono stati decisi insieme in classe: li abbiamo scelti per mezzo di una votazione e i loro nomi sono Abdul e Jessica. Quando avremo finito di scrivere i singoli pezzi, li collegheremo tutti in un gra n d e ipertesto in cui ci saranno dei “link” e “cliccando” su queste parole si potranno leggere gli episodi della storia. L’ipertesto è un testo super dove puoi fare i collegamenti ipertestuali. Per esempio se A NOI GIOVANI PIACE LA MUSICA MODERNA. PER NOI MOZART È COME UN FOSSILE. ROSSINI DEVE ESSERE ANCORA SCOPERTO. MA A VOLTE QUESTI FOSSILI NON SONO MALE. Il prof Bigi ci ha organizzato in tanti gruppi, e ciascuno ha scelto l’argomento di cui des i d e ra parlare; i nostri compagni hanno deciso di compiere i seguenti viaggi nella storia, nella geografia, nella il personaggio Abdul è nello spazio e il lettore vuole che vada in Francia, basta che “clicchi” sulla parola Francia, e attraverso un collegamento ipertestuale si apre l’episodio di Abdul in Francia. COME SI REALIZZA UN IPERTESTO L’ipertesto tratta diverse materie e permette al lettore di scegliere il proprio percorso tra i vari argomenti. Nell’ipertesto si può scrivere e inserire delle immagini o della musica. Le immagini e anche le scritte si possono animare. Per animare le scritte bisogna “cliccare” su “Animazione personalizzata”, nel menu “Presentazione”. Per inserire le immagini bisogna andare su Clip Art, nel menu “Inserisci” e si sceglie il disegno; se non c’è quello che cerchi apri il programma Paint con cui puoi disegnare ciò che vuoi. Quando hai finito di disegnare devi evidenziare il disegno e dopo averlo evidenziato schiacci il tasto destro del mouse: appare un menu in cui devi scegliere “Copia”. A questo punto torni all’ipertesto e nella pagina vo l uta incolli il disegno. E poi continui a scrivere. Per collegare i vari argomenti si utilizzano i collegamenti ipertestuali. David Quille 9 fantascienza e nella matematica: M o i ra e David: un viaggio a Parigi; Alessandro e Salvador: un viaggio in Spagna; Giovanni e Miriana: un viaggio nel tempo al tempo dei Romani; Omar e Alessio: un viaggio nello spazio e poi in Ger mania; D e b o rah e Alian: un viaggio a Londra; Kaycee e Winilyn: un viaggio in Islanda; Francisco e Ronald: la macchina del tempo; Antonio e Harrison: le avventure di Abdul a scuola e il m. c.m . ( min imo co mune multiplo); Hu Liye e Hu Liang: un viaggio nella matematica. Omar Merino e Winilyn Espiridion La Scuola Media III A I “pinocchi” della III A L'anno precedente, nel corso del Laboratorio di Lettere/Educazione Artistica, abbiamo visto due versioni del film "Pinocchio": quella, più classica, della RAI (con l’attore Nino Manfredi nei panni di Mastro Geppetto) e quella con Roberto Benigni nel ruolo di Pinocchio. La prof di Lettere, Dora Lapolla, ci ha letto alcuni passi del libro e siamo quasi giunti a metà. Da questo laboratorio abbiamo tratto indicazioni utilissime che ci sono poi servite per la realizzazione di alcuni lavori tra cui, per esempio, il "Pinocchio nella pentola" e il"Pinocchio che legge il libro". Questi Pinocchi sono stati eseguiti da Manuel e Rociel, con la collaborazione di Marco, men- tre i “Pinocchi snodabili” sono stati realizzati da Mael e Vincent. Si è trattata di un'esperienza particolarmente interessante, sebbene molto faticosa, e ci siamo d i vertiti tantissimo, anche perché durante questo laboratorio alcuni dei nostri compagni si “tra s f o r m avano” in Pinocchi… e con eccellenti risu ltat i! D ue di questi Pinocchi, alla fine, si sono pure fidanzati! Inoltre Ma nu el e C ar o la h an no battuto al computer alcuni capitoli del libro. Ci sembra P.S. A proposito dei nostri “capolavo r i ”… se qualcuno “ardesse” dal desiderio di a m m i rar li, siete tutti caldamente inv itat i a lla sc uola media “CarmelitaManara”. Vi aspettiamo numerosi! Mael, Manuel, Marco e Vincent d ove r o s o, per concludere questo articolo, ricordare i preziosi suggerimenti della prof Lapolla e del prof Mario Puelli e ringraziarli per i bei lavori che ci hanno permesso di eseguire. Shakespeare, “Giulietta e Romeo” e la III A L'anno scorso abbiamo realizzato una rappresentazione teatrale di "Giulietta e Romeo" di W. Shakespeare grazie alla compresenza Lettere/Inglese. Quando ci avevano riassunto il contenuto di questa famosa tragedia, non avevamo idea che sarebbe stata così difficile, senza escludere, inoltre, che durante quelle ore abbiamo anche dovuto tradurre il testo dall'inglese all'italiano. La prima fase del nostro lavoro è consistita nel guardare il film tratto dall'opera di Shakespeare e la seconda di parlarne tra di noi. Dopo una o due settimane le prof avevano deciso quali ruoli avremmo d ovuto interpretare. Oltre a quelli dei protagonisti, c'erano dei narratori che raccont ava n o, sia in inglese sia in italiano, lo s volgersi della trama, e c'era pure un gruppo che suonava della musica solamente durante le scene più importanti, scene che ve n i vano “proiettate” sopra un telo bianco grazie alla tecnica delle “ombre cinesi”. Un’altra nostra compagna, infine, Margaret, interve n i va per descrivere gli avvenimenti più significativi. Carola e Sheila 10 PROSSIMAMENTE SUGLI SCHERMI DELLA III A Ne l pr imo q ua dr ime stre, durante la compresenza Lettere/Inglese, stiamo prepara n d o, noi della III sezione A, un lavoro importante sulle caratteristiche dei film "gialli". A tale scop o, infatti, abbiamo iniz ia t o g i à d a t e mp o a scrivere tutte le "parol e - c h i ave" che riguard a n o, p e r l' a p pu nto, questo genere. Pe r c h é tutto ciò? La risposta è semplicissima: perché più in là abbiamo l'intenzione, dopo aver visto alcuni film “gialli”, d i p rova r e a g i ra r n e uno noi stessi, confezionandone sia la trama sia la colonna sonora (riguardo alla parte musicale, ov v i am e n t e , chiederemo al prof Lacchini di aiutarci). Valentina La Scuola Media L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI III B Il 28 maggio 2005, al termine dell’anno scolastico, la classe 2B ha rappresentato uno spettacolo intitolato “L’uomo che piantava gli alberi” tratto dal testo di Jean Giono. La storia è ve ra, si svolge nel periodo tra le due guerre mondiali in Provenza. Qui vive da sempre un pastore che, rimasto solo nel villaggio ormai da anni abbandonato per mancanza di risorse naturali dopo un selva g g i o disboscamento, decide di piantare alberi. Casualmente lo scrittore incontra, durante un viaggio attraverso la regione, questo uomo straordinario e segue negli anni la sua storia. Incredibile, ma vero! Nel giro di 40 anni, è sorta una foresta: gruppi di persone tornano nei villaggi e ricomincia la vita. Alla fine dello spettacolo eravamo tutti felici e contenti e anche il pubblico si è divertito tanto. A proposito dello spettacolo “Lo spettaco lo dell’anno scorso mi è piaciuto perché mi ha permesso di interpretare tante parti diverse e di non annoiarmi: il soldato nella trincea, il boscaiolo, il narratore, il ballerino…” Franco “Ho interpretato la parte del pastore, il protagonista; difficile, ma coinvolgente: ho i m p a rato a stare in scena superando la mia timidezza.” Luis “La parte che mi è piaciuto di più rappresentare è stata la guerra.” Gianluca “Dello spettacolo “L' u o m o che piantava gli alberi” la scena che abbiamo interpretato più volentieri è stata quella delle trincee nella prima guerra mon diale. Perché? Perché erava m o tutti presenti e ci sostenevamo a v icenda e anch e per ché abbiamo recitato ruoli maschili. Imane e Carla La storia non ci ha coinvo l t o particolarmente però ci siamo divertite a far personaggi d i versi che sono stati inter- pretati da tutti bene. Jessica e Roberta Da tutta questa esperienza ho imparato a conoscere i modi di vivere durante la g u e r ra, l’orrore, la solitudine, ma anche la gioia delle persone che si dive r t i va n o in modo semplice con balli, feste e banchetti. Francesca L’ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE Lo spettacolo comprendeva anche l’esecuzione di musiche eseguite dal vivo dai ragazzi della 3F e della 3G. Il compito dell’orchestra era quello di accompagnare con pezzi differenti le azioni sceniche. L’orchestra era composta da flauti, chitarra, percussioni. I musicisti, a un certo punto dello spettacolo hanno commesso qualche piccolo errore… ma noi li abbiamo perdonati!!! BRAVI! IL SOLDATO E IL DIAVOLO Noi della 3B abbiamo pensato di mostrare ai bambini di quinta elementare cosa abbiamo imparato in questi due anni di “laboratorio teatrale“. Il giorno 13 ottobre nell’Audito rium della s cuo la media abbiamo letto la fiaba “Il soldato e il diavolo“ agli alunni della 5C. Abbiamo preparato questo l avoro nell’ora di compresenza del giovedì con gli insegnanti di musica e di lettere: 11 il lavoro è cominciato ascoltando brani di Stravinskij e con una semplice lettura del testo in classe. Abb ia mo p iù vo l te l et to il brano e lo abbiamo analizzato e spiegato ai ragazzi stranieri il significato delle parole che non capivano. Abbiamo riassunto a voce la storia e discusso insieme il significato. Abbiamo ascoltato la musica di Stravinskij e il professore di musica ci ha raccontato la vita di questo musicista. Abbiamo insieme diviso in s e q u e n ze la fiaba e ognuno di noi ha letto, cercando di essere espressivo, la propria parte. Dopo un po’ di lezioni di prova è arrivato il giorno tanto atteso. E ravamo molto agitati e ansiosi ma la voglia di fare uno spettacolo bello e piacevo l e era tanta. Il prossimo lavoro sarà quello di leggere e approfondire il testo teatrale “Histoire du s o l d a t” scritto da C.F. Ra m u z che speriamo di poter ra ppresentare alla fine dell’anno. Luis, Paolo, Josè, Alessandro, Carla Il mondo della scuola Che fine ha fatto la Riforma? Nel mese di ottobre si è concluso l’iter legislativo della “Riforma Moratti”. Tutti i decreti previsti dalla legge 28 marzo 2005, n. 53 sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri. Gli ultimi due tasselli mancanti, il decreto sulle scuole superiori e quello sulla formazione e il reclutamento dei docenti, sono stati aggiunti al quadro complessivo che comprendeva già il decreto su scuo la elementare e media, il decreto sull’Inva lsi, il decreto sul diritto/dovere e quello sull’alternanza scuola/lavoro. Tutto questo è quel che è stato scritto, che cosa però è stato effettivamente attuato, che cosa non è ancora attuabile? Cerchiamo di considerare una cosa per volta. Taglio dell’organico nella scuola elementare La politica del Governo è stata quella di attuare la Riforma solo attraverso i tagli dell’organico. Riducendo il personale docente di ogni scuola, anche solo di una o due unità, il Governo ha impedito alle singole istituzioni scolastiche di garantire il proprio Piano dell’Offerta Fo r m a t i va (P. O. F.). Alcune scuole sono riuscite a garantire tempo pieno e modulo di qualità, altre solo il tempo scuola previsto, ma non per esempio le compresenze degli insegnanti, altre ancora per salvare la qualità del servizio hanno ridotto il tempo scuola. In alcune situazioni limite, a un solo insegnante è stata assegnata la maggior parte del carico orario, mentre sul resto delle ore si alternano anche tre o quattro insegnanti, producendo disorientamento sui bambini ed effetti negativi sui tempi di a p p r e n d i m e n t o. Anche nella nostra scuola ci sono stati dei ca mbiamenti dovuti ai tagli: quest’anno la prima e la seconda modulo hanno un rientro in meno e nei giorni di rientro il tempo dedicato alla mensa, è stato ridotto. E per il prossimo anno cosa ci aspetta? Altri tagli, sicuramente, e di conseguenza meno scuola di qualità. All’inizio di ottobre il Ministero, attrave rso i suoi uffici territoriali, ha inviato a tutti i dirigenti una nota nella quale si richiedeva di inviare entro il 27 ottobre: il numero totale delle classi funzionanti, il numero di quelle funzionanti a 27 ore (cioè con il solo orario obbligatorio), a 30 ore (comprensive delle 3 ore facoltative), a 37 ore con “mensa e dopo mensa” e infine a 40 ore. La manov ra è chiara: l’obiettivo è quello di fare i conti per ulteriori tagli. Per intenderci, se invece di sei insegnanti su tre prime a tempo pieno ce ne sono cinque (solo uno di meno, non cento) tutto salta: le compresenze saltano, subentra l’insegnante prevalente e un bambino può ve d e r s i passare davanti anche tre o quattro insegnanti in una stessa giornata. Indicazioni nazionali Le indicazioni nazionali (cioè i prog rammi riformati, per intenderci) non hanno completato ancora il loro iter legislativo e per questo non sono vincolanti, ma sono ent rate nelle scuole attraverso i libri di testo. Le case editrici hanno completamente adeguato alle indicazioni nazionali i libri di testo che risultano in questo momento non aderenti ai programmi attualmente vigenti. I nostri figli studiano su libri riformati pur dove n d o seguire svolgimenti di progra m m i non riformati: la contraddizione è evidente. Scuola media Nella scuola media la Riforma ha av uto decisamente più effetto rispetto alla scuola elementare: il tempo prolungato è scomparso quasi completamente sia come scuola di qualità che semplicemente come tempo scuola. Nella nostra scuola la riduzione di orario è stata contenuta e le compresenze sono ancora garantite. La Riforma aveva provocato la riduzione delle ore di insegnamento dell’educazione tecnologica e della lingua inglese a va ntaggio di una seconda lingua comunitaria. Nell’ultimo decreto approva t o sulla scuola superiore il Governo però ha pensato bene di infilarci dentro anche alcune cose che riguardano la scuola media, risolvendo una vo l t a per tutte le due questioni appen a citate. Cosa è successo ? La Confindustria in un documento pubblicato all’inizio d’agosto ha chiesto al Gove r n o di permettere agli studenti di scuole medie e superiori di poter scegliere t ra lo studio sia della lingua inglese sia di una seconda lingua comunitaria, e lo studio esclusivo della lingua inglese, utilizzando tutte le ore previste per lo studio delle lingue straniere. La proposta è stata pienamente accettata dal Governo. Ma allora non è vero che non ascoltano nessuno! La battaglia contro la riduzione delle ore di tecnologia, condotta da molti, è stata soprattutto portata ava n t i dallo SNALS, uno dei diversi sindacati della Scuola, che notoriamente non si è mai schierato contro la Riforma. Nei giorni immediatamente precedenti l’approvazione del decreto sulle superiori la richiesta di reintegra r e l’insegnamento di tecnologia è stata esplicitamente fatta dallo SNALS, e cosi è stato: il Governo ha accettato. Evidentemente la non belligera n z a vale bene un favore. Tutor e portfolio La Riforma prevede che tra tutti gli insegnanti di una classe ce ne sia uno in particolare, il tutor appunto, che, oltre a svolgere il ruolo nella scuola elementare di insegnante prevalente, si occupi della compilazione del portfolio degli alunni, delle relazioni con le fa- UN DONO PER GIOCARE E IMPARARE L’editore IDG Communications Italia ha deciso di donare all’Associazione Genitori Morosini Manara un abbonamento alla rivista GameStar Gioca & Impara. L’opera, che esce ogni mese in edicola al costo di 7,5 euro, è dedicata ai bambini dai 5 ai 10 anni, include un gioco educativo per PC e spiega nella rivista come utilizzare il personal computer divertendosi. I primi due numeri, ora a disposizione nell’aula informatica della scuola, includono un libro intera t t i voper PC (“A spasso sulle pareti”) e il gioco “La magica av ventura del cinema” che, con la scusa di aiutare un animatore a completare il suo film, consente ai bambini di svolgere diverse attività formative e dive r t e n t i . L’Associazione, dopo aver valutato le riviste, ha concesso a IDG Communications Italia di poter citare il suo nome in qualità di associazione genitori che ha approvato l’opera, a partire dal terzo numero. miglie e complessivamente della “personalizzazione” del percorso dell’alunn o. Di tutto questo cosa è stato sperimentato? Poco. Cosa si potrà attuare? Nulla. Nel Contratto Collettivo Nazionale della Scuola l’art. 43 prevede che ogni figura professionale nuova, tipo il t u t o r, non possa essere introdotta senza adeguato accordo tra le parti. Per il tutor questo accordo non è ancora stato raggiunto e sembra difficile che ciò possa av venire. Detto questo, la questione del portfolio si risolve automaticamente: se deve essere compilato dal tutor, e il tutor non c’è, allora il portfolio non è altro che lettera morta. Il Ministero però è inarrestabile perché, ignorando completamente l’inesistenza del tutor, ha emanato il 10 n ovembre la circolare n.84/05 sulle linee guida per la definizione e l’impiego del portfolio. Il portfolio, nelle intenzioni di chi lo ha progettato, do- contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non sono le scuole in coda ad avere più soldi, bensì quelle in testa. Le graduatorie sono pubbliche, i genitori le consultano e se la scuola frequentata dai loro figli è in coda decidono, se ne hanno la possibilità, di trasferirli in scuole che stanno in testa alla graduatoria. La diva r icazione tra testa e coda diventa sempre più evidente: scuole ricche che continuano a essere sempre più ricche e scuole povere che continuano a essere sempre più povere. Gli insegnanti, per fare in modo che la loro scuola non finisca in coda, puntano allora moltissimo sui test, non importa se gli alunni sappiano o meno, l’importante è che facciano bene i test: la didattica cambia e punta solo su queste prove. In Italia per fortuna non siamo arrivati ancora fino a questo punto, ma il ri- vrebbe essere la raccolta di una serie di documenti che ricostruiscono la vita scolastica degli alunni dalla scuola materna alla scuola superiore. Ma vediamo un po’ cosa è successo fino a questo momento. Lo scorso anno in qualche scuola, pur in assenz a di tutor, si è sperimentato il portfolio. Questa estate però l’Autorità di Gara n z i a per la Tutela della Privacy ha sostanzialmente bocciato tutte le sperimentazioni e ha invitato il Ministero a individuare un Regolamento sul portfolio che dovrà essere esaminato dall’Autorità stessa. Il Regolamento deve definire quali sono i dati sensibili che le scuole possono raccogliere, e quali le modalità del loro trattamento e della loro conservazione. Di questo Re g o l amento naturalmente non si hanno notizie. Visto però che è previsto che anche la famiglia si occupi con il tutor della compilazione del portfolio, forse le scuole dovrebbero informare i genitori di cosa sta accadendo. schio è reale. Il nostro Governo ha stanziato un sacco di soldi per le attività che deve svolgere l’Invalsi e cont e m p o raneamente continua a tagliare sulla Scuola Statale, riducendo i fondi previsti per gli Enti locali che in questo modo non potranno più essere in g rado di garantire tutta una serie di servizi tipo, per fare un esempio a noi v i c i n o, la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle strutture scolastiche. Da una parte quindi si co ntrolla la qualità del servizio, mentre dall’altra si impedisce alle scuole di gara n t ire un servizio adeguato: anche in questo caso la contraddizione è evidente. Se si pensa poi come i fondi dati direttamente o indirettamente alle scuole private stiano aumentando a discapito di quelli stanziati per la Scuola Statale, il cerchio si chiude e risultano chiari gli obiettivi reali di questo Gove r n o. Per quest’anno le p r ove Invalsi sono previste dal 28 novembre al 2 dicembre. Non so come andrà a finire nella nostra scuola, ma un atto di disobbedienza civile congiunto che veda da una parte i genitori chiedere che ai propri figli non vengano somministrati i test e dall’altra gli insegnanti rifiutarsi di somminis t rare i test ai loro alunni, sarebbe g ra n d i o s o. In ogni caso sarebbe un buon inizio anche cominciare a parlarne sia tra genitori sia con gli insegnanti. A proposito di Riforma tante altre cose si potrebbero dire. I temi caldi sono molti: il doppio canale alle superiori, la sostituzione dell’obbligo scolastico con il diritto/dovere, l’alternanza scuola/lavo r o, l’apprendista to e altro ancora. Su queste questioni se sarà possibile cercherò di scrivere un articolo sul prossimo numero perché sono cose che riguardano noi e sop rattutto i nostri figli. La cosa importante è cercare di tenersi il più possibile informati e non subire decisioni che non si condividono. Prove Invalsi L’ I nvalsi è un istituto di va l u t a z i o n e che esiste già da tempo ed è stato istituito nella passata legisl atura. In questa legislatura è stato riformato nel quadro generale della scuola mediante apposito decreto. L’ i s t i t u t o,tra le tante cose, si occupa della sommin i s t razione annuale di prove o test agli alunni di classe seconda e quarta elementare, prima media e prima e terza superiore. L’indagine non è a campione, riguarda tutti e si pone l’ob i e t t i vo di determinare i livelli di apprendimento sulle materie: italiano, matematica e scienze. Le prove sono test a scelta multipla e di cara t t e r e assolutamente nozionistico: tante crocette e poche riflessioni. Cosa temono alcuni genitori e alcuni insegnanti di tutto questo? Partiamo dall’esperienza inglese. In Inghilterra da più di dieci anni vengono somministrati agli alunni test tipo Invalsi, ma i dati raccolti vengono utilizzati per fare una graduatoria delle scuole: in testa quelle con i risultati migliori, in coda quelle con i risultati peggiori. La g raduatoria viene utilizzata per la distribuzione dei finanziamenti, ma Mario Piemontese [email protected] www.retescuole.net