Giornalino dicembre 2005

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Giornalino dicembre 2005
Anno 8 n.2
Dicembre 2005
GIORNALE DELL’ASSOCIAZIONE GENITORI DELLA SCUOLA MOROSINI - MANARA
Chi ha paura della scuola “MANNARA”?
Avete letto i manifesti affissi
fuori dalla scuola ai primi di novembre, in cui quattro genitori
e s p o n e vano qualche (buona)
ragione per iscrivere i propri figli alla scuola media Manara?
I quattro siamo noi, e ora abbiamo più spazio per ra c c o ntarvi che cosa ci ha spinto a
esprimere pubblicamente le
nostre opinioni. Vogliamo da
subito precisare che è stata
una iniziativa spontanea, nata
e meditata durante un lungo fine settimana davanti alle caldarroste!
Anno dopo anno, le iscrizioni al-
la Scuola Manara sono costantemente diminuite fino ad arrivare agli attuali 70 alunni, di cui
40 in terza media, che – glielo
auguriamo - otterranno quest’anno il diploma di
scuola media inferiore. Qual è il mot i vo dell’allontanamento dell’utenza
dalla scuola media
della nostra zo n a ,
c i s i a m o chiesti?
Abbiamo cercato di
capirlo visitando la
sc uola, parl ando
co n i pr ofes sor i,
Un'assemblea da ricord a re
È stata una bella ri unione,
quella del 21 novembre alla
media Manara. L’ a u d i t o r i u m
della scuola quasi pieno, come
accade solo durante assemblee
particolarmente sentite. Al
centro della sala, a fianco della
Dirigente d'Istituto, sono seduti i professori di cui si percepisce una leggera (e sana) tensione, a sottolineare quanto sia
alta la loro motivazione: è proprio la compattezza del corpo
docenti, la loro determinazione
nel difendere la scuola e il loro
senso di responsabilità condivisa a rimanere impresso.
Nelle ultime file sono seduti
alcuni genitori di alunni della
scuola. Anche questo sostegno inatteso, e per questo importante, rafforza la sensazione di una forte coesione interna tra i diversi soggetti dell’is t i t u t o. D’altra parte si capisce
s u b i t o, dopo poche battute,
che chi lavora in questa scuola
o ci manda i figli sconta una
serie di pregiudizi che ra c c o ntano di una situazione di deg rado e di anarchia.
La realtà è un'altra. I ragazzi
che frequentano ra p p r e s e n t a-
no un normale spaccato del
nostro quartiere, i professori
sono preparati e motivati, la
struttura bella e moderna: non
sarà l a scuol a mi gl iore del
m o n d o, ma non ha niente da
i nvidiare alle altre scuole medie milanesi.
Il passato è un lontano ricordo,
molte cose funzionano e bene:
dalla compresenza dei professori (che consente momenti di
approfondimento e di recupero), al tempo prolungato a 34
ore. I programmi? Gli stessi
delle altre scuole... I professori?
Quasi la totalità di ruolo... E per
i pochi altri? Supplenze annuali.
Adesso tocca a noi genitori di
quinta. Abbiamo l’opportunità
di dare la svolta decisiva, di
re-immettere la Manara nel
circuito delle scuole “eleggibili”. In fondo ci vuole poco: partecipiamo alla giornata scuola
aperta del 17 dicembre, guardiamoci negli occhi, confrontiamoci. Siamo sempre noi con
i nostri ragazzi...
Serghei Lazzaretti
[email protected]
con la dirigente e con quanti
più genitori possibile, ma non
abbiamo riscontrato nessuna
causa concreta, solo un costante e efficacissimo “passaparola”
n e g a t i vo legato a qualche episodio di bullismo risalente a ben
cinque anni fa, episodi tra l’altro
non molto diversi da quelli che
accadono in molte scuole medie
attuali. Per quanto ci riguarda,
invece, più conosciamo la scuola Manara e più ci piace.
La scuola la conosciamo tutti:
è la più moderna del centro di
M i l a n o, in mezzo al verde. Può
vantare laboratori, un grande
auditorium, una ve ra palestra
con campi di basket e pallavolo
e campi sportivi all’aperto!!
Questa è solo la “forma”. Pe nsiamo al contenuto, decisamente più importante: l’ambiente
scolastico. Il corpo docente è
molto motivato e, d a l l ’ a n n o
prossimo, sarà formato da docenti di ruolo a eccezione di un
insegnante di educazione tecnica (con un incarico di supplenza
annuale).
L’ambiente, oltre
che dal corpo insegnante, è anche determinato dagli studenti che frequentano la scuola: a d
oggi sono pochissimi, s pett a a no i
genitori contribuire
a creare un clima
p o s i t i vo ed educativo quale
quello della scuola elementare
che frequentano i nostri figli.
Infine, non meno importante
per la qualità della vita relazionale dei ragazzi, è la comodità di avere una scuola così
vicina, frequentata da residenti nella zona.
Questo messaggio vuole essere il primo passo di un confronto finalizzato a cogliere
un’opportunità per tutti noi e
per i nostri figli.
Alberto e Silvia Mazza
Serghei e Roberta Lazzaretti
[email protected]
Sabato 17 dicembre siete tutti invitati alla
SCUOLA APERTA
dell’Istituto Morosini-Manara
Alle elementari dalle 9 alle 11 potrete visitare la scuola,
conoscere gli insegnanti e partecipare ai laboratori.
Alle 11 gli insegnanti delle quinte accompagneranno ragazzi
e genitori alla scuola Manara per illustrare i lavori svolti
in collaborazione con la scuola media.
L’Associazione Genitori ringrazia le aziende che hanno
contribuito alla realizzazione della festa di maggio 2005.
Alle medie l’orario è dalle 10.30 alle 13;
anche qui potrete visitare la scuola, conoscere gli insegnanti,
sentire un po’ di musica suonata dai ragazzi
e partecipare alla rappresentazione teatrale conclusiva.
GLI SPONSOR DELLA FESTA DI FINE ANNO:
GUT - Supermercato GS di Via Maestri Campionesi
Stabilo S.p.A. – Ristorante Charlie di via Morosini
Il Libraccio – La Fiera del Libro – Cartolibreria da Stefania
Bellani – Il Punto – Ricky – Linea Donna – Rizzoli.
LA REDAZIONE DI EMILIO & BEATRICE: Vinicio Civinini, III E elem.
• Giorgio Coppin, II F elem. • Alfredo Distefano, III E elem. •
Michele Fe r rari, II E elem. • Email: [email protected]
La Scuola Elementare
II D
Ricordi di un’estate
L’estate è ormai lontana, ma il ricordo è ancora vivo...
Gli alunni della II D ci raccontano le loro esperienze estive
Quest’estate sono andato
in campagna e mi è
piaciuto passeggiare nel
bosco, dove ho visto un
fungo azzurro e un riccio.
Leo
Io quest’estate sono
andato ad Alba Adriatica.
Ho fatto tanti castelli di
sabbia e tanti bagni.
Riccardo
Quest’estate sono andato
al mare in Marocco. Mi
sono divertito molto e
dopo sono ritornato a
Milano. Wassim
Durante le vacanze estive
sono andata a Chioggia. Ho
fatto tanti bagni, ho giocato
con la sabbia e mi sono
divertita tanto. Miriana
Io quest’estate sono
andato a Como. Ho visto il
lago che è bellissimo,
tante barche e sono stato
a casa dello zio. Renzo
Io quest’estate sono stata
ad Alba Adriatica. Sono
andata in bicicletta, ho
fatto tanti bagni e tanti
castelli di sabbia e ho visto
i carri. Daniela
Io quest’estate sono
andata al mare in Sicilia e
mi è piaciuto giocare con
mia sorella e fare i bagni.
Francesca
Quest’estate sono stato
nelle Filippine. Sono
andato sempre in bicicletta
e ho giocato al mare con i
miei cugini. Joshua
Io quest’estate sono
andato in Toscana e mi
sono divertito a nuotare in
piscina. Shady
Quest’estate sono andato
al mare in Bangladesh con
mamma e papà. Ho
giocato sempre con i miei
amici. Aklak
Io quest’estate sono
andato al mare in
Campania, al lido Paradiso.
Ho giocato con gli
animatori e ho fatto tanti
sport insieme a nuovi
amici. Daniele
Q u e s t’estate sono andato
al mare a Forte dei Marmi,
mi è piaciuto nuotare,
stare in hotel, fare i castelli
di sabbia e cavalcare le
onde. Vittorio
Io in vacanza mi sono
divertito all’Isola d’Elba.
Ho fatto molti sport e dopo
due settimane sono
ritornato a casa. Dario
Io e la mia famiglia
quest’estate siamo andati
in piscina all’Idroscalo e ho
nuotato tantissimo. Nino
Quest’estate sono andata
al mare in Calabria e mi è
piaciuto salire sugli scogli.
Giada
Io quest’estate sono
andato a Pesaro, mi è
piaciuto stare in spiaggia a
giocare con i miei amici a
fare le gare. Gabriele
Io quest’estate sono
andata al mare in Grecia e
mi sono divertita in barca
a vela con degli amici e la
mia mamma. Noemi
Q u e s t’estate sono andata
al mare a Deiva Marina, ho
fatto le ruote con le amiche
e tanti bagni. Alice
FROTTAGE
Una divertente tecnica per disegnare le foglie
• PRENDO UNA FOGLIA
• L’APPOGGIO CON LE VENATURE VERSO L’ALTO
SOTTO UN FOGLIO LEGGERO
• STROFINO SOPRA UN PASTELLO MORBIDO
FACENDO PRESSIONE
• APPARIRÀ LA FOGLIA CON LE SUE NERVATURE
II C
L’ALBERO “MILLEFOGLIE”... SENZA FOGLIE.
Ecco come i bambini della II C hanno realizzato un albero davvero speciale
1) In giardino abbiamo raccolto le foglie cadute di ogni forma.
2) Abbiamo disegnato a matita su un cartellone un grosso albero con i rami spogli.
3) Abbiamo fissato con lo scotch le foglie vere ai rami.
4) Abbiamo messo il pennello nella tempera grigio-azzurra e spruzzato il foglio di colore.
5) Abbiamo tolto le foglie, colorato rami e tronco:
tutte le foglie dell’albero sono... volate via.
Alessia, Iulian, Cristian, Kirby, Marco, Nada, Elena, Giorgio, Doriana, Luca, Asia, Gaia,
Simon, Brian, Camilla, Robert, Michelle, Alessandro, Nicolò
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La Scuola Elementare
STATI D’ANIMO E SENTIMENTI
II E
Dal ricordo personale dello stato d’anima provato dei bambini il primo giorno di scuola in prima elementare siamo
passati alla sintesi della storia “il ranocchio felice”, alla stesura dei dialoghi dei personaggi nei fumetti e all’analisi dei
vari stati d’animo provati dal ra n o c c h i o. Sui quaderni i
bambini hanno riflettuto sulle proprie motivazioni nei confronti di due sentimenti opposti: la felicità e la tristezza.
Qui di seguito, il risultato delle loro riflessioni.
SONO FELICE QUANDO: SONO TRISTE QUANDO:
lavoro penso al primo giorno di scuola
Airowl
vedo un gelato e la mamma me la mamma va al mare e mi lascia
lo compra a casa con mio papà e mio fratello
Simona
scrivo un compagno non vuole farmi
giocare Daniel
costruisco i robot con il Lego non vengo a scuola Raul
guardo la televisione devo disegnare Paola
sono a scuola mia mamma mi mette in castigo
Daniele
la mia mamma mi fa gli scherzi non mi diverto Alessio
faccio i tuffi in piscina con mio mia sorella mi ruba i giochi
papà Simone
IN CASCINA:
gioco con Giulia al mare sono ammalata Elisa
a scuola gioco con le mie amiche vado a vedere la tomba di mio
papà Andrea
come nasce il formaggio Primo sale
gioco con i miei cuginetti vedo la mamma triste Gaia
gioco con la mamma sbaglio sul quaderno o litigo con
gli amici Leo
vedo i cartoni o gioco a calcio qualche mio compagno cambia
scuola Michael
la mia sorellina viene a prendermi dico di non essere più amica di
a scuola con la mia mamma Gaia Sofia
al mare mi tuffo nell’acqua sono a casa, sul divano e non
faccio niente Giulia
la mamma mi porta al parco e mia cugina va nelle Filippine e io
corro in bici mi sento sola Princess
vado nelle Filippine a giocare sono a scuola e ho paura di
con il mio amico sbagliare tutto Jacopo
siamo in vacanza e vado in barca mio papà si arrabbia o mi mette
in castigo Sebastian
Dopo aver completato il cartellone “La nostra fattoria”
composto dai bambini, abbiamo ricordato l’ambiente della
cascina Rosina visitata lo scorso anno.
E dopo aver ripensato alle fasi della lavo razione del latte
abbiamo evidenziato, sull’altro cartellone, la successione
delle azioni che portano alla produzione del formaggio.
Per fare il formaggio bisogna:
intiepidire il latte - aggiungere il caglio - mescolare fino a
ottenere cagliata e siero - tagliare la cagliata in piccoli
pezzi - trasferire i pezzetti in cestelli forati - fare sgocciolare il siero.
Questo formaggio si chiama Primo sale: è fresco, dolce e
morbido.
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La Scuola Elementare
II F
BLU COME IL CIELO
BLU COME IL MARE
Abbiamo osservato l’immagine del quadro “Bambino che
guarda il cielo e il mare” di Shomei Yoh e l’immagine del
dipinto “Notte stellata” di Van Gogh.
Con gli acquerelli, utilizzando le gradazioni di blu e di azz u r r o, abbiamo dipinto, ascoltando brani di musica classica.
RICORDI ESTIVI
I NOSTRI ESPERIMENTI AL LABORATORIO
DI EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA
La maestra ci ha fatto vedere
un suo strumento costruito a
mano: un tamburello un po’
grande e diverso dal solito.
Piano piano, uno per volta
e stando in silenzio, lo facevamo ruotare con la mano
e sentivamo un “rumore”
particolare.
All’interno del tamburello ci
sono tanti semi, diversi tra
loro e a seconda della rotazione dello str ument o e
della velocità dei movimenti, collegavamo il rumore al
mare tranquillo o al mare in
burrasca.
Ritornati in classe abbiamo
parlato ancora dei nostri
“Ricordi estivi”, a b b i a m o
ascoltato una cassetta di Musica Classica (Bach, Beethoven, Chopin) con “Rumori –
Suoni” dati dal mov i m e n t o
del mare e abbiamo disegnato il tamburello.
Il mare nella conchiglia
Nella nostra classe abbiamo tante conchiglie;
abbiamo provato a metterle all’orecchio e abbiamo
detto che si sentiva il rumore del mare.
La maestra ci ha chiesto:
“Siete sicuri di sentire il rumore del mare?”
Noi abbiamo ascoltato ancora e ci sembrava proprio di udire il rumore delle onde! Allora abbiamo
accostato all’orecchio un va s e t t o, un bicchiere di
plastica: il rumore si sentiva anche con essi.
Così abbiamo scoperto che:
nella conchiglia non è rimasto il rumore del mare,
ma si sentono i rumori che ci sono intorno a noi.
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La Scuola Elementare
III A-E
UNA SETTIMANA
SPECIALE
Con una settimana speciale si intende
una settimana di Scuola Natura a Ghiffa.
All’inizio, quando ero ancora a scuola,
si era diffusa la notizia di Scuola Natura
e non ci credevo, ma dopo tutti i lavori
che abbiamo fatto su Ghiffa, sì!
(Giorgio)
LA CASA E
I GIOCHI
NEL PARCO
Questa casa era bellissima:
al piano sotto c’era la mensa, al piano terra la discoteca e la televisone, al primo piano c’erano i nostri
letti e i servizi. (Luca)
Mi è piaciuta perché i letti
5
erano comodi (Margherita)
… e ra molto spaziosa (Viola) …perch é il par co era
stupendo (Miguel – Andrada – Christinella – Martina)
…perché c’era un giardino
gigante (Cecilia) …perché
si mangiava benissimo (Federico – Andrada – Cecilia
– Claudia – Gaia – Martina)
…perché ave va un parco
molto grosso e molto bello
con tantissimi giochi (Gaia
La Scuola Elementare
– Simone) …perché era una
villa molto bella (Giacomo
– Andrea) …perché le camere ave vano disegni bellissimi (Charisma) …perché
e ra molto accogliente (Lor e n zo – Martina) …perché
era tanto medioevale (Marcello) …perché si mangiava
bene, ave va un cortile super bello e sembrava una
villa ( Francesco ) … mi è
rano dei cappelli magnifici
di tanto tempo fa e perché
ce li hanno fatti toccare e
provare. (Gaia)
Al museo del cappello mi sono stupita perché c’era n o
tanti cappelli bellissimi e perché i cappelli si facevano con
la pelle di coniglio. (Claudia)
Mi è piaciuto il museo del
cappello perché abbiamo
fatto la foto con i cappelli.
(Andrea)
A me è piaciuta l’Isola Madre perché ci siamo andati
con il motoscafo e perché
ho visto un albero stupendo. (Andrada)
È stata interessante la cereria perché il signor Angelo ci
ha spiegato tante cose sulle
apii e sul miele. (Federico)
E ra interessante il museo
dell’acqua: abbiamo visto
un sacco (anzi un mare) di
pesci! (Giacomo)
(Lorenzo)
parsa bella perché era ben
arredata, ma l’avrei preferita se il grado dei servizi
igienici fosse stato più alto.
(Giorgio).
LE ATTIVITÀ
Sono stati divertentissimi i
l a b o ratori perché è stato
come fare un ricordo della
casa vacanze. (Giacomo)
I laboratori sono stati molto divertenti perchè abbiamo lavorato con il legno e
con il rame che è una cosa
che io non avevo mai fatto.
(Gaia)
Il laboratorio di falegnameria è stato bello perché ho
dis egn ato un c io ndolo.
(Margherita)
E ra molto interessante il
l a b o ratorio del legno perché erano belli i ciondoli
LE GITE
A me è piaciuto il bosco
perché abbiamo fatto la castagnata. (Miguel)
È stato bello il bosco perché
abbiamo memorizzato i nomi degli alberi. (Marcello)
Il museo del cappello mi è
piaciuto molto perché c’e-
A l l ’Acquamondo c’era n o
tante specie di animali di
acqua dolce. (Luca)
All’ Isola Madre c’erano molti alberi, tanti pavoni e la villa Borromeo. (Margherita)
Dentro, la villa era bellissima. (Martina)
Il museo dell’acqua mi ha
impressionato per la bellezza e perché abbiamo visto al microscopio. (Cecilia)
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La Scuola Elementare
LE SERATE
Mi sono piaciuti i giochi della sera perché abbiamo imparato delle canzoni. (Viola)
Al venerdì sera siamo andati
in discoteca, e ci siamo scatenati un mondo e mi sono divertita. (Gaia)
La discoteca e i giochi serali
mi sono piaciuti perché ci si
muoveva tanto. (Francesco)
La discoteca è stata stupenda perché c’era una sfera
che faceva illuminare tutta
la stanza. (Simone)
miei amici (Margherita –
Charisma – Andrea – Lorenzo – Marcello – Francesco)
… e ra meravigliosa perché
non avevo mai dormito con
le mie amiche ed erano come sorelle. (Cecilia)
…è stato divertente dormire
con Marcello e Lorenzo perché potevo chiacchiera r e .
(Miguel)
…è stata bella perché le
maestre ci facevano le coccole (Andrada – Christinella
– Gaia)
…perché ero in compagnia.
(Viola)
…stupendo, perché era bello dormire insieme ai miei
amici. (Martina)
…mi è piaciuta perché si
p o t e va chiacchierare e gio-
LA NANNA
INSIEME
…è stata bella perché potevo
parlare con le mie amiche o i
care. (Federico)
…buffissimo, ma anche divertentissimo perché qualcuno continuava a parlare.
(Giacomo)
…è stata bella perché i miei
compagni sembravano degli angioletti. (Simone)
...era troppo rumorosa.
(Giorgio)
CONCLUSIONI
È stata la più bella settimana trascorsa in vita mia!
(Giorgio)
Questa vacanza è stata interessante e molto educativa, mi sono divertito molto.
(Marcello)
Venerdì sera abbiamo ballato
e poi, tutti tristi, siamo andati a dormire. (Margherita)
Vorrei ritornarci. (Charisma)
Mi è piaciuta questa esperienza: grazie Emanuela e
grazie Rosy. (Luca)
Sabato è av venuta la nos t ra scomparsa: purtroppo
e ravamo partiti per Milano.
(Viola)
Questa settimana è stata
veramente speciale. (Cecilia)
Mi sono divertito tantissimo
e vorrei rifare questa esperienza. (Giacomo)
È stata un’esperienza belliss ima st ar e con i mie i
compagni e con le mie bravissime maestre e spero di
r if ar la l’ a nn o p ro ss imo.
(Federico)
Questa vacanza mi è piaciuta molto, perché abbiamo fatto tante cose. L’anno
prossimo ci vorrei ritornare
però in un altro posto cioè
in montagna. (Gaia)
VC
PROGETTO CONTINUITA’ ELEMENTARI-MEDIE
Stravinskij all’auditorium Manara:
una fiaba musicale per crescere a scuola
Nel mese di ottobre sono ripresi gli incontri, iniziati lo scorso
anno scolastico, tra gli alunni delle classi Quinte e quelli delle
classi delle Medie previsti dal progetto “Continuità ElementariMedie” dell’ ICS Morosini Manara.
ra t i ve. Il pubblico, gli alunni delle elementari, ha seguito con
attenzione e stupore il lavoro dei loro colleghi “maggiori” e alla fine ha rivolto loro parecchie domande sulla storia, sui personaggi e anche su tante parole di cui non conoscevano il significato. I ragazzi delle Medie hanno dato il meglio di se stessi, sia nella recita della fiaba sia nelle risposte alle domande,
dimostrando un impegno e un coinvolgimento personale che
ha davvero colpito i ragazzini delle Elementari, tra in quali non
pochi, una volta tornati alla Morosini, esclamavano: “Accidenti
sono più bravi di noi!” oppure “La musica era difficile ma i ragazzi delle Medie non hanno chiacchierato mai!”.
Tale progetto, rintracciabile nel P. O. F. (Piano dell’Offerta Formativa) della scuola, istituisce una serie di incontri, guidati dagli insegnanti. Quest’anno il lavoro di continuita’ tra Elementari e Medie prevede lo svolgimento di brevi unità didattiche di Informatica, Educazione all’Immagine, Educazione alla Musica e Inglese.
I prodotti realizzati ve r ranno esposti durante la giornata di
Scuola Aperta del 17 dicembre prossimo.
Il prossimo incontro alla Manara prevede un approfondimento
della fiaba di Stravinskij da parte della Quinta C e un ulteriore
progresso nella sua messa in scena da parte della Terza Media. L’esperienza all’Auditorium della Manara, anche se non
a n c o ra conclusa, è stata accolta con entusiasmo dagli alunni,
è stata valutata molto positivamente dagli insegnanti e ha ribadito che l’arte, sempre, fa crescere sia i grandi sia i piccoli.
In particolare, per quanto riguarda l’attività di Educazione alla
Musica, giovedì 13 ottobre gli alunni della Quinta C hanno part e c i p a t o, nell’Auditorium della scuola Manara, alle prove della
realizzazione della fiaba musicale di Stravinskij “Histoire du
soldat” sulla quale stanno lavorando i ragazzi della Terza B insieme agli insegnanti di Lettere e Musica. I ragazzi hanno interpretato i personaggi di una fiaba russa oppure si sono alternati nella recitazione della voce narrante che accompagna
gli attori. La musica di Stravinskij ha fatto da sottofondo alle
piccole prove di recitazione, caratterizzando le situazioni nar-
Giuliana Sammartino, insegnante
7
La Scuola Media
IA
Ottobre 2005: una settimana
a scuola con la classe I A
LUNEDÌ
La settimana comincia con due
ore di Educazione artistica; abbiamo finito le prove di ingresso e
abbiamo, quindi, cominciato a disegnare le linee, provando a riflettere sulle emozioni che trasmettono. (Luca)
È la fine della seconda ora: facciamo 10 minuti di i n t e r v a l l o.
(Fabio)
Segue l'ora di A n t o l o g i a: la prof
ci ha letto la fiaba di "Fantaghirò"!
Ormai abbiamo imparato a distinguere la favola dalla fiaba: la favola è un racconto che ha per protagonisti degli animali con caratteristiche umane ed è un ra c c o n t o
breve; la fiaba invece è più lunga
e i protagonisti sono esseri umani
circondati da tanti personaggi fantastici. (Gabriele e Jolanda)
È l'ora della G r a m m at i c a: abbiamo finito le
schede che servivano alla
prof di Lettere per capire il
nostro livello di conoscenza della lingua italiana,
ora siamo passati allo studio dei verbi. (Stefano).
È la fine della quarta ora,
facciamo ancora 10 minuti di i n t e r v a l l o. (Stefany)
Nell'ora di compresenza
Lettere/Ed. Fisica, nel
primo quadrimestre, lavoriamo per prepararci alle
gare di atletica e al torneo di pallavolo contro le scuole della zona 4 di
Milano. (Iulian - Gabriele).
Che cosa serve per affrontare le
gare? Resistenza, velocità, potenza, forza e conoscenza delle
regole. (Luca)
Compresenza L e t t e r e / M u s i c a:
gli alunni che non sono italiani,
con l'insegnante di Lettere, fanno
lezioni di recupero della lingua
(Ahmed H.); gli altri vanno nell'aula di musica e si esercitano
con gli strumenti a riprodurre dei
ritmi. (Anna)
Sono le 1 3 . 4 5, andiamo a m e nsa con la prof di Geografia. Dopo
pranzo si fa la ricreazione in giardino fino alle 14.40. (Monica)
Si torna in classe: è l'ora di Musica, abbiamo già fatto le prove di
ingresso, quindi il prof ha cominciato a spiegare le caratteristiche
dei suoni. (Ahmed W.)
Iulian, Ahmed H., Adrian ed io anLUNEDÌ
I
Ed. Artistica
II
Ed. Artistica
III
L e t t e re (Bandi): Antologia
IV
L e t t e re (Bandi): Grammatica
V
L e t t e re (De Luca) + Ed. Fisica
VI
L e t t e re(De Luca) + Ed. Musicale
Mensa
--VII
Ed. Musicale
VIII
Aritmetica
diamo in un'altra classe a seguire
il corso di italiano: c'è tre volte
la settimana, il lunedì, il mercoledì
e il giovedì, dalle 14.40 alle 16.30.
Insieme con noi ci sono alunni
della classe seconda e alunni delle
classi terze. (Emanuel)
Ultima ora, Aritmetica, ci esercitiamo sulla divisione e sulle altre
o p e razioni per prepararci ad affrontare le espressioni. (Luca)
parlare italiano: è possibile solo comunicare in
lingua inglese! (Jolanda e
Iulian)
MERCOLEDÌ
Dopo la lezione di Storia,
n e l l ’ o ra di Grammatica,
studiamo i verbi. Ci esercitiamo a trovare l’infinito
e facciamo l'analisi delle
voci di modo indicativo.
(Stefano)
Dopo l'ora di M u s i c a ,
ecco finalmente l'ora di E d u c azione fisica; la prof ci sta insegnando a giocare a basket: giocare bene, rispettando tutte le
r egole, no n è sempl ice come
giocare con gli amici al parco.
(Ahmed H., Gabriele)
Nelle ultime due ore della mattinata, continuiamo il nostro programma di
Aritmetica e Geometria. (Iolanda e Monica)
Ore 13.45, mensa e ricr eazione in cortil e!
(Adrian)
Nel pomeriggio, andiamo nel laboratorio di
i n f o r m a t i c a con l e
prof di Geografia e di
Matematica: stiamo lavo rando a un ipertesto
di geografia sulle regioni italiane. Quando ci
sarà la giornata aperta,
mostreremo il lavoro a chi verrà a
t r ovarci. A proposito: siete invitati
tutti! (Luca)
Ultima ora, G e o g r a f i a: veniamo
interrogati sull’argomento spiegato
nella lezione precedente. (Fabio)
MARTEDÌ
Si comincia con S c i e n z e: stiamo
studiando la classificazione degli
animali (Stefano); prima di iniziare la nuova lezione, veniamo interrogati sul contenuto della lezione precedente. (Fabio)
Segue l'ora di S t o r i a. All'inizio
dell'anno abbiamo riflettuto sulla
nostra storia, per abituarci a di-
stinguere il passato dal presente
e per imparare a capire quali sono
gli av venimenti importanti. (Anna) Abbiamo parlato di quando
inizia la storia, con l'invenzione
della scrittura, e abbiamo studiato la preistoria e le caratteristiche
degli antenati dell'uomo. (Luca,
Stefano e Gabriele)
C'è l'interva l l o, quindi, geometria: stiamo facendo i problemi
sui segmenti. (Monica)
Nelle ore di A n t o l o g i a del martedì ci dedichiamo alla scrittura:
abbiamo scritto la nostra versione
di fiabe molto famose e abbiamo
riflettuto sulle loro varianti. (Luca
e Anna)
Nell'ora di compresenza di Inglese e Tecnica, stiamo preparando
cappelli da strega e zucche, per la
festa di Halloween. Festeggeremo
venerdì 28 insieme agli alunni
delle elementari con giochi e indovinelli. Attenzione però, vietato
GIOVEDÌ
Prima ora, compresenza F r a ncese e Lettere: i ragazzi non italiani escono con la prof di geografia e, nell’aula di sostegno, studiano l’italiano; la classe si esercita in
francese. (Emanuel e Ahmed H.)
N e l l ’ o ra di Geografia del giovedì,
la prof spiega. Finora abbiamo stud i a t o, delle regioni settentrionali
d’Italia, la storia, il rilievo, la struttura geologica, il rischio sismico e
l’idrografia. (Anna e Stefano)
Nell'ora di Educazione tecnica,
stiamo studiando i materiali:
leggiamo dal libro, la prof spiega e poi aggiunge altre informazioni.(Gabriele)
M A RT E D Ì
MERCOLEDÌ
G I OV E D Ì
Scienze
L e t t e re(Bandi): Storia
Geometria
L e t t e re(Bandi): Antologia
Inglese/Ed. Tecnica
L e t t e re(Bandi): Antologia
L e t t e re (Bandi): Storia
L e t t e re (Bandi): Grammatica
Ed. Musicale
Ed. Fisica
Scienze
Aritmetica
--Informatica
L e t t e re (De Luca): Geogra f i a
L e t t e re (De Luca) +Francese
L e t t e re (De Luca): G e o gra f i a
Ed. Tecnica
Informatica
Religione
Inglese
Siamo giunti alla seconda ora di
Informatica della settimana con
le prof di Matematica e di Tecnica:
stiamo imparando ad usare tutte
le funzioni di Word e ci esercitiamo ad utilizzare meglio il computer. (Iulian, Ahmed W. e Luca)
Il giovedì, abbiamo l'ora di R e l igione: abbiamo imparato quando
e come è nata la religione. (Emanuel) Chi ha scelto di fare un’ora
di alternativa fa esercizi di ortografia e grammatica con la prof di
Italiano. (Ahmed H.)
Ultima ora, I n g l e s e: la prof non
parla mai in italiano, dobbiamo
ascoltare tutta la lezione in inglese; all'inizio è stata dura, ma ora
riusciamo a seguire tutti. (Anna e
Jolanda)
VENERDÌ
Nell’ora di Aritmetica ci esercitiamo a fare le espressioni; nell'ora successiva, continuiamo il nostro programma di Scienze. (Luca e Gabriele).
È molto pesante questa giornata:
ci aspettano, infatti, ancora le ore
di A n t o l o g i a e G r a m m a t i c a,
u n ' o ra di I n g l e s e ed un'ora di
Francese, la nostra seconda lingua straniera. (Monica)
In Francese ormai sappiamo salutare, presentarci e chiedere
informazioni personali. (Jolanda)
Il francese, però, è una lingua
complessa, con accenti difficili.
(Stefano)
Chiudiamo la settimana con l'ora
di Ed. Fisica: che bello potersi
scaricare! (Emanuel)
Finalmente, dopo una settimana
così dura, ci aspettano due giorni
di riposo! (Tutti)
Arrivederci bambini!
Vi siete spaventati?
Tranquilli, vi abituerete,
come abbiamo
VENERDÌ
fatto noi, ad avere
Aritmetica
tanti prof…
L e t t e re(Bandi): Storia
Dopo un po’ ci si
L e t t e re (Bandi): Antologia
abitua!
Inglese
Vi aspettiamo per
Francese
Ed. Fisica
la giornata aperta.
Gli alunni della I A
Coordinatori: docenti
De Luca e Lacchini
8
La Scuola Media
Lo spettacolo“Il carnevale degli animali”
Lo spettacolo è nato ascoltando un brano musicale, composto da Camille Saint-Saens
e intitolato “Il carnevale degli
animali”, e alcune filastrocche
sullo stesso tema.
All’inizio dove vamo fare dei
disegni a piacere sugli animali di cui si parlava nei testi; poi abbiamo iniziato a
pensare che poteva essere
un’idea per lo spettacolo di
fine anno.
Durante le ore di compresenza tra italiano e musica, abbiamo impostato i balletti,
mentre nelle altre ore libere
o nei rientri abbiamo disegna to e r ea liz za to le ma -
schere e i vestiti per lo spettacolo, con l’aiuto dei professori Riva, Lacchini, Salbe, Lo
Vecchio, Abrami, Coppadoro,
Balestra e Pirovano.
Prima dello spettacolo siamo
andati alla scuola elementare
Morosini a fare una sfilata insieme ai bambini della scuola.
Poi ci siamo preparati per la
recita: eravamo molto nervosi, soprattutto Claudio, Omar,
D avid e Antonio. Lo spettacolo è stato un successone ed è
piaciuto quasi a tutti; gli animali più belli erano i leoni, il
c ava l l o, le ombre cinesi, le
tartarughe e infine i cigni.
Claudio Scuraci
II A
Parliamo di fossili
Ad un certo punto “Il carnevale degli animali” parla di fossili!
Cosa potevamo inventare? Il disegno è stato semplice: tutti
noi abbiamo visto sui libri fotografie di fossili, ma come trovare un testo divertente da inserire nello spettacolo?
Con l’aiuto degli insegnanti di italiano e di musica….ecco!!!
A NOSOTROS LOS JOVENES
NOS GUSTA LA MUSICA MO D E R NA .
PARA NOSOTROS MOZART
ES COMO UN FOSSILE.
ROSSINI TIENE TO DAVIA QUE
SER DESCUBIERTO .
MA AVESES ESTOS FOSSILI
NO ESTAN MAL.
Noua tinerilor ne place
muzica moderna.
Pentru noi MOZART
E cum un FOSSILE.
ROSSINI trebuie inca sa
fie descoperit.
Dar cate o data acesti
FOSSILI
Nu sunt asa rau.
Kaming mga ka b at a a n ,
Gu s to namin ang mga awitin modern a .
Pa ra sa amin, si MOZA RT Ay parang FOSSILE.
Si ROSSINI ay kailangan pa niyang maging sikat.
Pero minsan, ang FOSSILI ay hindi masyadong pangit.
Aiuto!
Cosa significano queste
parole?
Niente paura:
questo il testo italiano
L’ipertesto
Ogni venerdì, durante l’ora
di inf or mat ica, noi della
classe 2°A, insieme alla prof
Girardo e al prof Bigi andiamo nell’aula computer per
realizzare un ipertesto inventato da noi. I personaggi
della storia e le loro caratteristiche sono stati decisi insieme in classe: li abbiamo
scelti per mezzo di una votazione e i loro nomi sono
Abdul e Jessica.
Quando avremo finito di scrivere i singoli pezzi, li collegheremo tutti in un gra n d e
ipertesto in cui ci saranno dei
“link” e “cliccando” su queste
parole si potranno leggere gli
episodi della storia.
L’ipertesto è un testo super
dove puoi fare i collegamenti
ipertestuali. Per esempio se
A NOI GIOVANI PIACE LA MUSICA
MODERNA.
PER NOI MOZART È COME UN FOSSILE.
ROSSINI DEVE ESSERE ANCORA SCOPERTO.
MA A VOLTE QUESTI FOSSILI
NON SONO MALE.
Il prof Bigi ci ha organizzato
in tanti gruppi, e ciascuno ha
scelto l’argomento di cui des i d e ra parlare; i nostri compagni hanno deciso di compiere i seguenti viaggi nella
storia, nella geografia, nella
il personaggio Abdul è nello
spazio e il lettore vuole che
vada in Francia, basta che
“clicchi” sulla parola Francia,
e attraverso un collegamento ipertestuale si apre l’episodio di Abdul in Francia.
COME SI REALIZZA UN IPERTESTO
L’ipertesto tratta diverse materie e permette al lettore di scegliere il proprio percorso tra i vari argomenti. Nell’ipertesto si
può scrivere e inserire delle immagini o della musica. Le immagini e anche le scritte si possono animare. Per animare le
scritte bisogna “cliccare” su “Animazione personalizzata”, nel
menu “Presentazione”. Per inserire le immagini bisogna andare su Clip Art, nel menu “Inserisci” e si sceglie il disegno; se
non c’è quello che cerchi apri il programma Paint con cui puoi
disegnare ciò che vuoi. Quando hai finito di disegnare devi
evidenziare il disegno e dopo averlo evidenziato schiacci il tasto destro del mouse: appare un menu in cui devi scegliere
“Copia”. A questo punto torni all’ipertesto e nella pagina vo l uta incolli il disegno. E poi continui a scrivere.
Per collegare i vari argomenti si utilizzano i collegamenti
ipertestuali.
David Quille
9
fantascienza e nella matematica:
M o i ra e David: un viaggio a
Parigi;
Alessandro e Salvador: un
viaggio in Spagna;
Giovanni e Miriana: un viaggio nel tempo al tempo dei
Romani;
Omar e Alessio: un viaggio
nello spazio e poi in Ger mania;
D e b o rah e Alian: un viaggio
a Londra;
Kaycee e Winilyn: un viaggio
in Islanda;
Francisco e Ronald: la macchina del tempo;
Antonio e Harrison: le avventure di Abdul a scuola e il
m. c.m . ( min imo co mune
multiplo);
Hu Liye e Hu Liang: un viaggio nella matematica.
Omar Merino e
Winilyn Espiridion
La Scuola Media
III A
I “pinocchi” della III A
L'anno precedente, nel corso del Laboratorio di Lettere/Educazione Artistica, abbiamo visto due versioni del
film "Pinocchio": quella, più
classica, della RAI (con l’attore Nino Manfredi nei panni
di Mastro Geppetto) e quella
con Roberto Benigni nel
ruolo di Pinocchio. La prof di
Lettere, Dora Lapolla, ci ha
letto alcuni passi del libro e
siamo quasi giunti a metà.
Da questo laboratorio abbiamo tratto indicazioni utilissime che ci sono poi servite per la realizzazione di
alcuni lavori tra cui, per
esempio, il "Pinocchio nella
pentola" e il"Pinocchio che
legge il libro". Questi Pinocchi sono stati eseguiti da
Manuel e Rociel, con la collaborazione di Marco, men-
tre i “Pinocchi snodabili” sono stati realizzati da Mael e
Vincent. Si è trattata di
un'esperienza particolarmente interessante, sebbene molto faticosa, e ci siamo
d i vertiti tantissimo, anche
perché durante questo laboratorio alcuni dei nostri
compagni si “tra s f o r m avano” in Pinocchi… e con eccellenti risu ltat i! D ue di
questi Pinocchi, alla fine, si
sono pure fidanzati! Inoltre
Ma nu el e C ar o la h an no
battuto al computer alcuni
capitoli del libro. Ci sembra
P.S. A proposito dei
nostri “capolavo r i ”…
se qualcuno “ardesse” dal desiderio di
a m m i rar li, siete
tutti caldamente inv itat i a lla sc uola
media “CarmelitaManara”. Vi aspettiamo numerosi!
Mael, Manuel, Marco
e Vincent
d ove r o s o, per concludere
questo articolo, ricordare i
preziosi suggerimenti della
prof Lapolla e del prof Mario Puelli e ringraziarli per i
bei lavori che ci hanno permesso di eseguire.
Shakespeare,
“Giulietta e Romeo” e la III A
L'anno scorso abbiamo realizzato una rappresentazione teatrale di "Giulietta e Romeo" di W. Shakespeare grazie alla compresenza Lettere/Inglese. Quando ci avevano riassunto il contenuto di questa famosa tragedia, non avevamo idea che sarebbe stata così difficile, senza escludere,
inoltre, che durante quelle ore abbiamo
anche dovuto tradurre il testo dall'inglese
all'italiano. La prima fase del nostro lavoro
è consistita nel guardare il film tratto dall'opera di Shakespeare e la seconda di parlarne tra di noi. Dopo una o due settimane
le prof avevano deciso quali ruoli avremmo
d ovuto interpretare. Oltre a quelli dei protagonisti, c'erano dei narratori che raccont ava n o, sia in inglese sia in italiano, lo
s volgersi della trama, e c'era pure un
gruppo che suonava della musica solamente durante le scene più importanti,
scene che ve n i vano “proiettate” sopra un
telo bianco grazie alla tecnica delle “ombre
cinesi”. Un’altra nostra compagna, infine,
Margaret, interve n i va per descrivere gli
avvenimenti più significativi.
Carola e Sheila
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PROSSIMAMENTE
SUGLI SCHERMI
DELLA III A
Ne l pr imo q ua dr ime stre, durante la compresenza Lettere/Inglese, stiamo prepara n d o,
noi della III sezione A,
un lavoro importante
sulle caratteristiche dei
film "gialli". A tale scop o, infatti, abbiamo iniz ia t o g i à d a t e mp o a
scrivere tutte le "parol e - c h i ave" che riguard a n o, p e r l' a p pu nto,
questo genere. Pe r c h é
tutto ciò? La risposta è
semplicissima: perché
più in là abbiamo l'intenzione, dopo aver visto alcuni film “gialli”,
d i p rova r e a g i ra r n e
uno noi stessi, confezionandone sia la trama sia la colonna sonora (riguardo alla parte
musicale, ov v i am e n t e ,
chiederemo al prof Lacchini di aiutarci).
Valentina
La Scuola Media
L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
III B
Il 28 maggio 2005, al termine dell’anno scolastico, la classe 2B ha
rappresentato uno spettacolo intitolato “L’uomo che piantava gli alberi” tratto dal testo di Jean Giono.
La storia è ve ra, si svolge nel periodo tra le due guerre mondiali in
Provenza.
Qui vive da sempre un pastore che, rimasto solo nel villaggio ormai da
anni abbandonato per mancanza di risorse naturali dopo un selva g g i o
disboscamento, decide di piantare alberi.
Casualmente lo scrittore incontra, durante un viaggio attraverso la regione, questo uomo straordinario e segue negli anni la sua storia.
Incredibile, ma vero! Nel giro di 40 anni, è sorta una foresta: gruppi di
persone tornano nei villaggi e ricomincia la vita.
Alla fine dello spettacolo eravamo tutti felici e contenti e anche il pubblico si è divertito tanto.
A proposito dello spettacolo
“Lo spettaco lo dell’anno
scorso mi è piaciuto perché
mi ha permesso di interpretare tante parti diverse e di
non annoiarmi: il soldato
nella trincea, il boscaiolo, il
narratore, il ballerino…”
Franco
“Ho interpretato la parte del
pastore, il protagonista; difficile, ma coinvolgente: ho
i m p a rato a stare in scena
superando la mia timidezza.”
Luis
“La parte che mi è piaciuto
di più rappresentare è stata
la guerra.”
Gianluca
“Dello spettacolo “L' u o m o
che piantava gli alberi” la
scena che abbiamo interpretato più volentieri è stata quella delle trincee nella
prima guerra mon diale.
Perché? Perché erava m o
tutti presenti e ci sostenevamo a v icenda e anch e
per ché abbiamo recitato
ruoli maschili.
Imane e Carla
La storia non ci ha coinvo l t o
particolarmente però ci siamo divertite a far personaggi
d i versi che sono stati inter-
pretati da tutti
bene.
Jessica e
Roberta
Da tutta questa esperienza
ho imparato a conoscere i
modi di vivere durante la
g u e r ra, l’orrore, la solitudine, ma anche la gioia delle
persone che si dive r t i va n o
in modo semplice con balli,
feste e banchetti.
Francesca
L’ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE
Lo spettacolo comprendeva anche l’esecuzione di musiche
eseguite dal vivo dai ragazzi della 3F e della 3G.
Il compito dell’orchestra era quello di accompagnare con
pezzi differenti le azioni sceniche.
L’orchestra era composta da flauti, chitarra, percussioni.
I musicisti, a un certo punto dello spettacolo hanno commesso qualche piccolo errore… ma noi li abbiamo perdonati!!!
BRAVI!
IL SOLDATO
E IL DIAVOLO
Noi della 3B abbiamo pensato di mostrare ai bambini di
quinta elementare cosa abbiamo imparato in questi due
anni di “laboratorio teatrale“.
Il giorno 13 ottobre nell’Audito rium della s cuo la media
abbiamo letto la fiaba “Il soldato e il diavolo“ agli alunni
della 5C.
Abbiamo preparato questo
l avoro nell’ora di compresenza del giovedì con gli insegnanti di musica e di lettere:
11
il lavoro è cominciato ascoltando brani di Stravinskij e
con una semplice lettura del
testo in classe.
Abb ia mo p iù vo l te l et to il
brano e lo abbiamo analizzato e spiegato ai ragazzi stranieri il significato delle parole
che non capivano.
Abbiamo riassunto a voce la
storia e discusso insieme il
significato.
Abbiamo ascoltato la musica
di Stravinskij e il professore
di musica ci ha raccontato la
vita di questo musicista.
Abbiamo insieme diviso in
s e q u e n ze la fiaba e ognuno
di noi ha letto, cercando di
essere espressivo, la propria
parte.
Dopo un po’ di lezioni di prova è arrivato il giorno tanto
atteso.
E ravamo molto agitati e ansiosi ma la voglia di fare uno
spettacolo bello e piacevo l e
era tanta.
Il prossimo lavoro sarà quello
di leggere e approfondire il
testo teatrale “Histoire du
s o l d a t” scritto da C.F. Ra m u z
che speriamo di poter ra ppresentare alla fine dell’anno.
Luis, Paolo, Josè,
Alessandro, Carla
Il mondo della scuola
Che fine ha fatto la Riforma?
Nel mese di ottobre si è concluso l’iter legislativo della “Riforma Moratti”.
Tutti i decreti previsti dalla legge 28 marzo 2005, n. 53 sono stati approvati
dal Consiglio dei Ministri. Gli ultimi due tasselli mancanti, il decreto sulle
scuole superiori e quello sulla formazione e il reclutamento dei docenti, sono
stati aggiunti al quadro complessivo che comprendeva già il decreto su scuo la elementare e media, il decreto sull’Inva lsi, il decreto sul diritto/dovere e
quello sull’alternanza scuola/lavoro. Tutto questo è quel che è stato scritto, che
cosa però è stato effettivamente attuato, che cosa non è ancora attuabile?
Cerchiamo di considerare una cosa per volta.
Taglio dell’organico nella scuola elementare
La politica del Governo è stata quella
di attuare la Riforma solo attraverso i
tagli dell’organico. Riducendo il personale docente di ogni scuola, anche solo di una o due unità, il Governo ha
impedito alle singole istituzioni scolastiche di garantire il proprio Piano dell’Offerta Fo r m a t i va (P. O. F.). Alcune
scuole sono riuscite a garantire tempo
pieno e modulo di qualità, altre solo il
tempo scuola previsto, ma non per
esempio le compresenze degli insegnanti, altre ancora per salvare la
qualità del servizio hanno ridotto il
tempo scuola. In alcune situazioni limite, a un solo insegnante è stata assegnata la maggior parte del carico
orario, mentre sul resto delle ore si alternano anche tre o quattro insegnanti, producendo disorientamento sui
bambini ed effetti negativi sui tempi di
a p p r e n d i m e n t o. Anche nella nostra
scuola ci sono stati dei ca mbiamenti
dovuti ai tagli: quest’anno la prima e
la seconda modulo hanno un rientro in
meno e nei giorni di rientro il tempo
dedicato alla mensa, è stato ridotto.
E per il prossimo anno cosa ci aspetta? Altri tagli, sicuramente, e di conseguenza meno scuola di qualità. All’inizio di ottobre il Ministero, attrave rso i suoi uffici territoriali, ha inviato a
tutti i dirigenti una nota nella quale si
richiedeva di inviare entro il 27 ottobre: il numero totale delle classi funzionanti, il numero di quelle funzionanti a 27 ore (cioè con il solo orario
obbligatorio), a 30 ore (comprensive
delle 3 ore facoltative), a 37 ore con
“mensa e dopo mensa” e infine a 40
ore. La manov ra è chiara: l’obiettivo è
quello di fare i conti per ulteriori tagli.
Per intenderci, se invece di sei insegnanti su tre prime a tempo pieno ce
ne sono cinque (solo uno di meno,
non cento) tutto salta: le compresenze saltano, subentra l’insegnante prevalente e un bambino può ve d e r s i
passare davanti anche tre o quattro
insegnanti in una stessa giornata.
Indicazioni nazionali
Le indicazioni nazionali (cioè i prog rammi riformati, per intenderci)
non hanno completato ancora il loro
iter legislativo e per questo non sono
vincolanti, ma sono ent rate nelle
scuole attraverso i libri di testo. Le
case editrici hanno completamente
adeguato alle indicazioni nazionali i
libri di testo che risultano in questo
momento non aderenti ai programmi
attualmente vigenti. I nostri figli studiano su libri riformati pur dove n d o
seguire svolgimenti di progra m m i
non riformati: la contraddizione è
evidente.
Scuola media
Nella scuola media la Riforma ha av uto decisamente più effetto rispetto alla scuola elementare: il tempo prolungato è scomparso quasi completamente sia come scuola di qualità che
semplicemente come tempo scuola.
Nella nostra scuola la riduzione di orario è stata contenuta e le compresenze sono ancora garantite. La Riforma
aveva provocato la riduzione delle ore
di insegnamento dell’educazione tecnologica e della lingua inglese a va ntaggio di una seconda lingua comunitaria. Nell’ultimo decreto approva t o
sulla scuola superiore il Governo però
ha pensato bene di infilarci dentro anche alcune cose che riguardano la
scuola media, risolvendo una vo l t a
per tutte le due questioni appen a citate. Cosa è successo ? La Confindustria in un documento pubblicato all’inizio d’agosto ha chiesto al Gove r n o
di permettere agli studenti di scuole
medie e superiori di poter scegliere
t ra lo studio sia della lingua inglese
sia di una seconda lingua comunitaria, e lo studio esclusivo della lingua
inglese, utilizzando tutte le ore previste per lo studio delle lingue straniere. La proposta è stata pienamente
accettata dal Governo. Ma allora non
è vero che non ascoltano nessuno!
La battaglia contro la riduzione delle
ore di tecnologia, condotta da molti,
è stata soprattutto portata ava n t i
dallo SNALS, uno dei diversi sindacati della Scuola, che notoriamente non
si è mai schierato contro la Riforma.
Nei giorni immediatamente precedenti l’approvazione del decreto sulle
superiori la richiesta di reintegra r e
l’insegnamento di tecnologia è stata
esplicitamente fatta dallo SNALS, e
cosi è stato: il Governo ha accettato.
Evidentemente la non belligera n z a
vale bene un favore.
Tutor e portfolio
La Riforma prevede che tra tutti gli insegnanti di una classe ce ne sia uno in
particolare, il tutor appunto, che, oltre
a svolgere il ruolo nella scuola elementare di insegnante prevalente, si
occupi della compilazione del portfolio
degli alunni, delle relazioni con le fa-
UN DONO PER GIOCARE E IMPARARE
L’editore IDG Communications Italia ha deciso di donare all’Associazione Genitori Morosini Manara un abbonamento alla rivista GameStar Gioca & Impara. L’opera, che esce ogni
mese in edicola al costo di 7,5 euro, è dedicata ai bambini
dai 5 ai 10 anni, include un gioco educativo per PC e spiega
nella rivista come utilizzare il personal computer divertendosi. I primi due numeri, ora a disposizione nell’aula informatica della scuola, includono un libro intera t t i voper PC
(“A spasso sulle pareti”) e il gioco “La magica av ventura del cinema” che, con la scusa di aiutare un animatore a completare il suo film,
consente ai bambini di svolgere diverse attività formative e dive r t e n t i .
L’Associazione, dopo aver valutato le riviste, ha concesso a IDG Communications Italia di poter citare il suo nome in qualità di associazione genitori che ha approvato l’opera, a partire dal terzo numero.
miglie e complessivamente della “personalizzazione” del percorso dell’alunn o. Di tutto questo cosa è stato sperimentato? Poco. Cosa si potrà attuare?
Nulla. Nel Contratto Collettivo Nazionale della Scuola l’art. 43 prevede che
ogni figura professionale nuova, tipo il
t u t o r, non possa essere introdotta
senza adeguato accordo tra le parti.
Per il tutor questo accordo non è ancora stato raggiunto e sembra difficile
che ciò possa av venire. Detto questo,
la questione del portfolio si risolve automaticamente: se deve essere compilato dal tutor, e il tutor non c’è, allora
il portfolio non è altro che lettera morta. Il Ministero però è inarrestabile
perché, ignorando completamente l’inesistenza del tutor, ha emanato il 10
n ovembre la circolare n.84/05 sulle linee guida per la definizione e l’impiego del portfolio. Il portfolio, nelle intenzioni di chi lo ha progettato, do-
contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non sono le scuole in
coda ad avere più soldi, bensì quelle
in testa. Le graduatorie sono pubbliche, i genitori le consultano e se la
scuola frequentata dai loro figli è in
coda decidono, se ne hanno la possibilità, di trasferirli in scuole che stanno in testa alla graduatoria. La diva r icazione tra testa e coda diventa sempre più evidente: scuole ricche che
continuano a essere sempre più ricche e scuole povere che continuano a
essere sempre più povere. Gli insegnanti, per fare in modo che la loro
scuola non finisca in coda, puntano
allora moltissimo sui test, non importa se gli alunni sappiano o meno,
l’importante è che facciano bene i test: la didattica cambia e punta solo
su queste prove.
In Italia per fortuna non siamo arrivati ancora fino a questo punto, ma il ri-
vrebbe essere la raccolta di una serie
di documenti che ricostruiscono la vita
scolastica degli alunni dalla scuola
materna alla scuola superiore. Ma vediamo un po’ cosa è successo fino a
questo momento. Lo scorso anno in
qualche scuola, pur in assenz a di tutor, si è sperimentato il portfolio. Questa estate però l’Autorità di Gara n z i a
per la Tutela della Privacy ha sostanzialmente bocciato tutte le sperimentazioni e ha invitato il Ministero a individuare un Regolamento sul portfolio
che dovrà essere esaminato dall’Autorità stessa. Il Regolamento deve definire quali sono i dati sensibili che le
scuole possono raccogliere, e quali le
modalità del loro trattamento e della
loro conservazione. Di questo Re g o l amento naturalmente non si hanno notizie. Visto però che è previsto che anche la famiglia si occupi con il tutor
della compilazione del portfolio, forse
le scuole dovrebbero informare i genitori di cosa sta accadendo.
schio è reale. Il nostro Governo ha
stanziato un sacco di soldi per le attività che deve svolgere l’Invalsi e cont e m p o raneamente continua a tagliare
sulla Scuola Statale, riducendo i fondi
previsti per gli Enti locali che in questo modo non potranno più essere in
g rado di garantire tutta una serie di
servizi tipo, per fare un esempio a noi
v i c i n o, la ristrutturazione e la messa
in sicurezza delle strutture scolastiche. Da una parte quindi si co ntrolla
la qualità del servizio, mentre dall’altra si impedisce alle scuole di gara n t ire un servizio adeguato: anche in
questo caso la contraddizione è evidente. Se si pensa poi come i fondi
dati direttamente o indirettamente alle scuole private stiano aumentando a
discapito di quelli stanziati per la
Scuola Statale, il cerchio si chiude e
risultano chiari gli obiettivi reali di
questo Gove r n o. Per quest’anno le
p r ove Invalsi sono previste dal 28 novembre al 2 dicembre. Non so come
andrà a finire nella nostra scuola, ma
un atto di disobbedienza civile congiunto che veda da una parte i genitori chiedere che ai propri figli non vengano somministrati i test e dall’altra
gli insegnanti rifiutarsi di somminis t rare i test ai loro alunni, sarebbe
g ra n d i o s o. In ogni caso sarebbe un
buon inizio anche cominciare a parlarne sia tra genitori sia con gli insegnanti.
A proposito di Riforma tante altre cose si potrebbero dire. I temi caldi sono molti: il doppio canale alle superiori, la sostituzione dell’obbligo scolastico con il diritto/dovere, l’alternanza scuola/lavo r o, l’apprendista to
e altro ancora. Su queste questioni se
sarà possibile cercherò di scrivere un
articolo sul prossimo numero perché
sono cose che riguardano noi e sop rattutto i nostri figli. La cosa importante è cercare di tenersi il più possibile informati e non subire decisioni
che non si condividono.
Prove Invalsi
L’ I nvalsi è un istituto di va l u t a z i o n e
che esiste già da tempo ed è stato
istituito nella passata legisl atura. In
questa legislatura è stato riformato
nel quadro generale della scuola mediante apposito decreto. L’ i s t i t u t o,tra
le tante cose, si occupa della sommin i s t razione annuale di prove o test
agli alunni di classe seconda e quarta
elementare, prima media e prima e
terza superiore. L’indagine non è a
campione, riguarda tutti e si pone l’ob i e t t i vo di determinare i livelli di apprendimento sulle materie: italiano,
matematica e scienze. Le prove sono
test a scelta multipla e di cara t t e r e
assolutamente nozionistico: tante
crocette e poche riflessioni. Cosa temono alcuni genitori e alcuni insegnanti di tutto questo? Partiamo dall’esperienza inglese. In Inghilterra da
più di dieci anni vengono somministrati agli alunni test tipo Invalsi, ma
i dati raccolti vengono utilizzati per
fare una graduatoria delle scuole: in
testa quelle con i risultati migliori, in
coda quelle con i risultati peggiori. La
g raduatoria viene utilizzata per la distribuzione dei finanziamenti, ma
Mario Piemontese
[email protected]
www.retescuole.net