Museo Paleontologico

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Museo Paleontologico
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Museo
Paleontologico
di Roncà
di Roberto Zorzin
R
R
oncà
oncà si
si trova nel
cuore
cuore della
della Valle
d’Alpone,
d’Alpone, la
la più
orientale delle valli dei
Monti Lessini Veronesi. La
valle èè principalmente
principalmente
valle
incisa in rocce di origine
vulcanica, eruttive e piroclastiche di natura basaltica, mentre affioramenti
di un
di rocce
roccesedimentarie
sedimentarie
di
certocerto
spessore
ed estenun
spessore
ed
sione, del Cretaceo
(Scaestensione,
del Cretaceo
glia
Rossa
Veneta)
(Scaglia Rossa Veneta) e
dell’Eocene (Calcari numdell’Eocene
mulitici), sono presenti
presenti
mulitici),
nella porzione Nord-occidentale della stessa.
Il territorio comunale di
Roncà è noto agli studiosi
Paleontologia e di
di Paleontologia
Geologia di tutto il mondo
per la
per
la straordinaria
straordinaria ricricchezza
di
chezza di molluschi
molluschi fossili
fossili
dell’Eocene ee per
dell’Eocene
perlalagrande
gran-
Corbis
variabilità
dei
de variabilità
dei fenomeni
fenomeni
vulcanici
vulcanici che
che lo hanno
interessato.
Risalgono
finefine
del ’600
Risalgonoalla
alla
del
le
prime
notizie
su
questo
‘600 le prime notizie
su
importante
giacimento
questo importante
giacifossilifero:
il vescovo astimento
fossilifero:
il
giano
Simone Simone
Maioli
vescovo astigiano
scrisse,
in un in
volume
di
Maioli scrisse,
un voluoltre
di aver
me dimille
oltrepagine,
mille pagine,
osservato
nell’area
di
di aver osservato
nell’area
Roncà
qualcosa
comecome
tufi
di Roncà
qualcosa
59
fossiliferi.
Achille Achille
Fortis,
tufi
fossiliferi.
l’abate
agostiniano
di
Fortis, l’abate
agostiniano
Arzignano,
che ilche
15 aprile
di Arzignano,
il 15
1776
trovava
nel capoaprile si1776
si trovava
nel
luogo,
come
risulta
dal
capoluogo, come risulta
suo
“Diario
orittologico”
dal suo
“Diario
orittologiparla
di un
“Orizzonte
di
co” parla
di un
“Orizzonte
Roncà”.
di Roncà”.Qualche
Qualche anno
dopo, e più precisamente
nel
1778, pubblicò
pubblicò a
nel 1778,
Venezia
memoria
Venezia una memoria
paleontologica dal titolo
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Basalto con cristalli di calcite
Museo Civico Paleontologico di RONCA’
vulcanico“Della valle vulcanicomarina di Roncà nel territorio veronese”.
’70 ’70
alA partire
partiredagli
daglianni
anni
cuni appassionati
di Palealcuni
appassionati
di
ontologia
hanno
fondato
a
Paleontologia hanno fondaRoncà
un
Centro
di
Cultura
to a Roncà un Centro di
Naturalistica
in cui si
Cultura
Naturalistica
in incui
contravano
giovani
e
meno
si incontravano giovani
e
giovanigiovani
del paese,
dal
meno
deluniti
paese,
comune
di conouniti
dal interesse
comune interesse
scere
e, soprattutto
prodi
conoscere
e, soprattutto
teggere,
le varie
evidenze
proteggere,
le varie
evinaturalistiche
del loro terdenze naturalistiche
del
ritorio.
In particolare,
nel
loro territorio.
In partico1974
si costituisce
l’Assolare, nel
1974 si costituiciazione
Paleontologica
sce l’Associazione
Paleondella
Val della
d’Alpone
Gruppo
tologica
Val d’Alpone
“Val
Nera”,
mentre
- Gruppo “Val Nera”,l’anno
mensuccessivo
inaugutre l’annoviene
successivo
rato,
due locali messi
a
vienenei
inaugurato,
nei due
disposizione
dall’Amminilocali messi a disposizione
strazione
comunale,
il
dall’Amministrazione
comuMuseo
che sarà
nale, il Civico
Museo Civico
che
60
gestito
per alcuni
anni anni
dalsarà gestito
per alcuni
l’Associazione
stessa.
dall’Associazione
stessa.
La collezione
collezione di
di ostensione
ostensione
era composta da una
una cincinquantina di esemplari
esemplari fosfossili, provenienti
provenienti
da
da giacigiacimenti
ubicati
in prosmenti ubicati
in prossimità
simità
del capoluogo
e rapdel capoluogo
e rappresenpresentati
da vertebrati,
tati da vertebrati,
inverteinvertebrati
e vegetali
cabrati e vegetali
caratterizratterizzanti
zanti l’Orizzontel’Orizzonte
geologico
geologico
Roncà (Barto-di Roncà di(Bartoniano
niano-Eocene
medio/supeEocene medio/superiore),
riore),
alcune
di
alcune specie specie
di grossi
grossi
gasteropodi
e lamelgasteropodi
e lamellibranlibranchi
di particolare
vachi di particolare
valore
lore
scientifico.
scientifico.
Successivamente
Successivamente, ilil matemateriale paleontologico fu trasferito presso la Scuola
Media, purtroppo in situazioni logistiche precarie
che hanno causato
causato alcuni
alcuni
smarrimenti e deterioradeterioramenti dei reperti. La sede
era temporanea, in attesa
del restauro,
restauro, da parte
dell’Amministrazione
d e l l ’ A m m i n i s t r a z i ocone
munale,
comunale,dell’edificio
dell’edificio che
aveva ospitato il museo
museo
quasi trent’anni prima.
prima.
L’inaugurazione
L’inaugurazione
della
nuova struttura è avvenuta nel febbraio
febbraio 2004 con
l’allestimento
l’allestimento del nuovo
Museo Paleontologico
Paleontologico su
progetto
di Roprogetto scientifico
scientifico
di
berto
Zorzin.
Roberto
Zorzin.
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Le collezioni del Museo
Paleontologico sono costituite da 365 reperti, di cui
346 appartengono a resti
fossili, 13 sono campioni
di rocce e minerali e 6 i
frammenti di vasellame in
ceramica.
I più comuni ed importanti resti fossili esposti
appartengono ai gasteropodi, lamellibranchi, coralli, foraminiferi, anellidi,
rettili e mammiferi.
Il nuovo Museo si sviluppa
su tre sale. Quella a piano
terra è dedicata all’attuale
ambiente naturalistico della Valle d’Alpone che viene
rappresentato con un diorama, mentre al piano
superiore sono ospitate,
attraverso un percorso
didattico ben articolato, le
collezioni paleontologiche,
petrografiche e mineralogiche. Dapprima vengono
Le collezioni
Museo
illustrati
i vari del
processi
di
Paleontologico sono
fossilizzazione
e la costistoria
tuite da 365
di cui
geologica
delreperti,
territorio
di
346 appartengono
a resti
Roncà,
mentre un grande
fossili, 13 sono
campioni
pannello
schematizza
di
rocce
e
minerali
6 i
l’evoluzione della eVita.
frammenti
di
vasellame
Seguono, poi, le rocce edini
ceramica.
minerali
in esse contenuti.
I più comuni
ed importanti
Disegni
e particolareggiaresti
fossili esposti
te
descrizioni
sonoappardeditengono
ai gasteropodi,
cati
all’antico
vulcano del
Scheletro di Prototherium
Monte Calvarina, alle
ricostruzioni
paleoambientali, ai nummuliti e ai
molluschi, che per bellezza
e rarità, sono i protagonisti
della seconda sala assieme allo stupendo calco di
lamellibranchi,
foPrototherium, il coralli,
cui scheleraminiferi,
anellidi, rettili
e
tro quasi completo
è stato
mammiferi.
rinvenuto negli strati calIl
nuovo
sviluppa
carei
del Museo
Monte si
Duello.
su
tre
sale.
Quella
piano
Le segnalazioni dia mamterra
è
dedicata
all’attuale
miferi
marini
nel
ambiente
delPaleogenenaturalistico
italiano risultala
d’Alpone
che anche
viene
noValle
piuttosto
rare,
rappresentato
con
un
diose i sireni sono meglio
rama,
mentre al
piano surappresentati
rispetto
ai
periore
sono
ospitate,
cetacei. In
passato,
nelle
61
Sala superiore
del Museo Paleontologico
di Roncà
rocce eoceniche del Veneto
sono stati rinvenuti alcuni
resti di sireni tra i più antichi e meglio conservati al
mondo. Tali resti fossili
sono stati attribuiti alla
famiglia Dugongidae, un
attraverso
percorso
gruppo cheun
si è
originatodie
dattico
ben nel
articolato,
le
diversificato
mare della
collezioni
paleontologiche,
Tetide. Dal
giacimento del
petrografiche
e mineraloMonte Duello,
scoperto
giche.
Dapprima
vengono
nella
seconda
metà
illustrati
i vari processi
di
dell’800, proviene
uno stufossilizzazione
e
la
storia
pendo scheletro quasi comgeologica
del territorio
di
pleto di Prototherium
veroRoncà,
mentre
un
grande
nense, associato ad altri
pannello
schematizza
reperti attribuiti
alla stessa
l’evoluzione
della Vita. Sespecie.
Museo Civico Paleontologico di RONCA’
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Ricostruzione
dell’antico ambiente
(disegno R. Zanetti)
Museo Civico Paleontologico di RONCA’
L’ultima
sala le
è dedicata
guono, poi,
rocce ed ai
questo
mammineraliimportante
in esse contenuti.
mifero.
stupendo
Disegni e Uno
particolareggiadiorama
te descrizioni ricostruisce
sono dedil’ambiente
di
cati all’antico marino
vulcano del
circa
40
milioni
di
anni
fa,
Monte
Calvarina,
alle
mentre
un pannello
rapricostruzioni
paleoambienpresenta
la distribuzione
tali, ai nummuliti
e ai
dei sireniiche
attuali
e del
molluschi,
per bellezza
passato.
e
rarità sono i protagonisti
Il Museo
Paleontologico
di
della
seconda
sala assieme
Roncà,
per le sue
collezioni
allo
stupendo
calco
di Prodi lamellibranchi
gasterototherium,
il cui escheletro
podi
dell’Eocene,
vuole
quasi completo è stato
rinessere negli
un centro
docuvenuto
strati di
calcarei
mentazione,
di ricerca
del
Monte Duello.
62
Le
segnalazioni
di mamscientifica
e di divulgazione
miferi
nel
didattica. marini
La
funzione
Paleogene
italiano
risulscientifica e didattica è
tano
piuttosto
rare, anche
coordinata
d’intesa
con il
se
i sireni
sono
Museo
Civico
di meglio
Storia
rappresentati
rispetto
Naturale di Verona
e con ai
la
cetacei.
passato, nelle
ComunitàIn Montana
della
rocce
eoceniche
del gestore
Veneto
Lessinia
- Soggetto
sono
rinvenuti
alcuni
del stati
Parco
Naturale
resti
di sireni
tra i più
antiRegionale.
L’attività
didattichi
e meglio
al
ca consiste
in conservati
attività cultumondo.
Tali resti
rali qualificate,
comefossili
visite
sono
stati
attribuiti alla
faguidate,
conferenze,
escurmiglia
Dugongidae,
un
sioni di carattere geologicogruppo
che si è e
originato
e
paleontologico
naturalidiversificato
nel mare
stico sul territorio,
ecc.della
Tetide. Dal giacimento del
Monte
Duello,
scoperto
I BASALTI
COLONNARI
nella
seconda
metà
Area di Riserva
Naturale
ad
dell’800,
proviene del
unoParco
stuIndirizzo didattico
pendo
scheletro
quasi
della Lessinia
nei dintorni
completo
di Prototherium
del capoluogo,
dove è posveronense,
associato
ad
sibile osservare
magmi
altri
reperti
attribuiti
alla
basaltici solidificati in partistessa
specie. Si tratta di
colari condizioni.
L’ultima
sala è dedicata
a
basalti colonnari
(molto
questo
importante
mamfamosi quelli
di S. Giovanni
mifero.
Ilarione)Uno
che stupendo
devono la dioloro
rama
l’amorigine ricostruisce
al consolidamento
biente
marino
di sia
circa
40
di colate
di lava
sottomilioni
fa, menmarine di
cheanni
subaeree.
Le
tre
un pannello
rapprecolonne,
che presentano
senta
la distribuzione
una sezione
trasversale
dei
sirenidi
e del
poligonale, attuali
esagonale
o
passato.
pentagonale, possono ragIl
Museo l’altezza
Paleontologico
di
giungere
di alcune
Roncà,
per
le
sue
collezioni
decine di metri e contengodi
e gasteno lamellibranchi
aggregati granulari
di
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ropodi dell’Eocene,
cristalli
di Olivina vuole
(S.
essere unIlarione).
centro di
Giovanni
Si docutratta
mentazione,
di
un mineraledi di ricerca
colore
scientifica
e di divulgazione
verde,
giallastro
o bruno,
didattica. da La
funzione
costituito
magnesio,
siliscientifica
cio
e ferro.e didattica è coordinata sono
d’intesa
con il
Quattro
le principali
Museo della
Civico
di dove
Storia
località
vallata
si
Naturale dirinvenire
Verona e esem
con la
possono
Comunità
Montana
della
plari
molto belli
di minerali:
Lessinia -S.Soggetto
gestore
Roncà,
Giovanni
Iladel
Parco
Naturale
rione,
Fittà-Brognoligo
e
Regionale.
L’attività
didatMontecchia di Crosara.
tica quanto
consisteriguarda
in attività
culPer
il territurali di qualificate,
torio
Roncà sonocome
noti
visite guidate,
conferenze,
numerosi
“distretti”
dove
escursioni
di carattere
geosono
piuttosto
comuni
le
logico-paleontologico
nazeoliti.
Si tratta di e una
turalisticodisul
territorio,
ecc.
famiglia
minerali
defini-
Museo Civico Paleontologico di RONCA’
Fossile abbondante ed esclusivo
del giacimento di Roncà
(Strombus fortisi)
I BASALTI COLONNARI
Diorama con Sirenio
Nei
dintorni del capoluogo,
area di Riserva Naturale ad
Indirizzo didattico del Parco
della Lessinia, è possibile
osservare magmi basaltici
solidificati in particolari condizioni. Si tratta di basalti
colonnari (molto famosi
quelli di S. Giovanni Ilarione) che devono la loro
origine al consolidamento di
colate di lava sia sottomarine che subaeree. Le
colonne, che presentano
una sezione trasversale
poligonale, esagonale o
pentagonale, possono rag-
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Sala superiore
del Museo Paleontologico
di Roncà
Diorama con Sirenidi
Museo Civico Paleontologico di RONCA’
giungere l’altezza di alcune
decine di metri e contengono aggregati granulari di
cristalli di Olivina (S.
Giovanni Ilarione). Si tratta
di un minerale di colore
verde, giallastro o bruno,
costituito da magnesio, silicio e ferro.
Quattro sono le principali
località della vallata dove
si
rinvenire esembilipossono
strutturalmente
come
plari
molto
di minerali:
tectosilicati,belli
identificati
per
Roncà,
Giovanni
Ilala prima S.
volta
nel 1756.
Il
rione,
Fittà-Brognoligo
nome deriva
dal greco e
e
Montecchia
di Crosara.
significa “pietra
che bolle”.
Per
quanto riguarda
Le principali
localitàil tercon
zeoliti del territorio di
Roncà sono: Monte Calvarina (Analcime, Cabasite,
Armotomo-Phillipsite); S.
Margherita (Phillipsite) e
Roncà (Natrolite).
ritorio di Roncà sono noti
numerosi “distretti” dove
sono piuttosto comuni le
zeoliti. Si tratta di una famiglia di minerali definibili
strutturalmente come tectosilicati, identificati per
la prima volta nel 1756. Il
nome deriva dal greco e
significa “pietra che bolle”.
Le principali località con
zeoliti
del territorio di
RICETTIVITA’
Roncà sono: Monte CalvaOrari:
rina
(Analcime, Cabasite,
solo sabato e domenica,
Armotomo-Phillipsite);
9-12;
15-18.
S.
Margherita
(Phillipsite)
GliRoncà
altri giorni
su prenotazione,
e
(Natrolite).
gruppi di almeno 10 persone.
Visitabile da
diversamente abili:
accessibile
64
RICETTIVITA’
Orari:
solo sabato e domenica,
9-12; 15-18.
Gli altri giorni su prenotazione,
gruppi di almeno 10 persone.
Visitabile da
diversamente abili:
accessibile
CONTATTI
CONTATTI
Indirizzo:
Indirizzo:
Piazza
Marconi - Roncà
Piazza Marconi - Roncà
Telefono:
Telefono:
045
7460477
045prenotazioni,
7460477
Per
Per prenotazioni,
045
6540268 (9-12),
045 6540268Moscleda
(9-12),
Cooperativa
Cooperativa Moscleda
E-mail:
E-mail:
[email protected]
[email protected]