Untitled - Comune di Lipomo
Transcript
Untitled - Comune di Lipomo
Giovedì 5 marzo ELLING Giovedì 19 marzo LO SCAFANDRO E LA FARFALLA Regia Petter Naess Sceneggiatura Axel Hellstenius Fotografia Svein Krovel Musiche Lars Lillo Stenberg Interpreti Per Christian Ellefsen, Sven Nordin, Marit Pia Jacobsen, Jørgen Langhelle Norvegia 2001 – 89 minuti. Regia Julian Schnabel Sceneggiatura Ronald Harwood Fotografia Janus Kaminski Musiche Paul Cantelon Interpreti Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Marie-Josée Croze, Anne Consigny, Patrick Chesnais. Francia 2007- 112 minuti. Elling e Kjell Bjarne hanno passato gli ultimi due anni chiusi in un istituto per malati di mente. Ora che sono fuori stanno cercando di vivere la loro vita come persone normali anche se Elling scrive poesie e le nasconde nelle confezioni di crauti al supermercato aspettando che prima o poi qualcuno le legga, e Kjell Bjarne è fissato con le donne. “Privo di sentimentalismi e ricco di sentimenti, il film non solo è una curata descrizione della post-nevrosi, ma anche una commedia che, grazie a due attori superlativi, recapita in platea una parola di speranza, veicolata dalla poesia”. (Maurizio Porro, ‘Corriere della Sera’, 23 novembre 2002) “In buon equilibrio tra piccoli drammi e incalzanti comicità, la convivenza fra un gigante allergico alla pulizia e fissato col sesso e un ometto troppo affezionato a mammà che soffre di gravi fobie sociali. (...) Tenerezze, scene madri, chiara origine teatrale (con gli stessi, collaudati, interpreti), forti iniezioni di ‘volemose bene’: nessuna crudezza picchiatella incresperà l’ottimista cielo di Norvegia”. (Alessio Guzzano, ‘City’, 2 dicembre 2002). Giovedì 12 marzo L’OSPITE INATTESO Regia Thomas McCarthy Sceneggiatura Thomas McCarthy Fotografia Olivier Bekelberg Musiche Jan A. P. Kaczmarek Interpreti Hiam Abbass, Amir Arison, Danai Jekesai Gurira, Richard Jenkins, Maggie Moore Usa 2007- 104 minuti. Nel film L’ospite inatteso Walter Vale, professore universitario di Economia, vedovo da cinque anni, vive una vita monotona in una cittadina del Connecticut. Quando Walter di malavoglia accetta di sostituire un collega a una conferenza a New York City, scopre con sorpresa che il suo appartamento, da tempo disabitato, è stato affittato con un imbroglio a una giovane coppia, il siriano Tarek e l’africana Zainab. Dopo un primo momento di sconcerto Walter decide di farli restare finché non si siano trovati un altro posto. Anche attraverso una comune passione per la musica, in breve, tra Walter e Tarek prende forma un’amicizia che la più guardinga Zainab disapprova. Quando però un contatto accidentale con la polizia fa finire Tarek, immigrato irregolare, in un centro di detenzione dell’I.C.E. (Immigration and Customs Enforcement), Walter risulta essere l’unica persona che gli può far visita. L’impegno di Walter nei confronti del suo giovane amico si rafforza ancor di più con la comparsa di Mouna, la madre di Tarek venuta in cerca del figlio. Mentre i quattro affrontano le desolanti realtà del sistema di immigrazione americano e i problemi della loro vita, affiora la loro umanità attraverso situazioni ora goffe e comiche, ora tenere e drammatiche. L’8 dicembre 1995 un ictus getta Jean-Dominique Bauby in coma profondo. Quando ne esce, tutte le sue funzioni motorie sono deteriorate. Colpito da quella che la medicina chiama locked-in syndrome, e che lascia perfettamente lucidi ma prigionieri del proprio corpo inerte, Bauby non può più muoversi, mangiare, parlare o anche semplicemente respirare senza aiuto. In quel corpo rigido e incontrollabile come lo scafandro di un palombaro, solo un occhio si muove. Quell’occhio, il sinistro, è il suo legame con il mondo, con gli altri, con la vita. Sbattendo una volta le palpebre del suo occhio Bauby dice di sì, due volte significano un no. Sempre con un battito di ciglia, ferma un interlocutore su una lettera dell’alfabeto che gli viene recitato secondo l’ordine di frequenza della lingua francese: “E, S; A, R, I, N, T...”. E, lettera dopo lettera, Bauby detta parole, frasi, pagine intere... Con il suo occhio Bauby scrive addirittura un libro libro: per settimane intere, ogni mattina prima dell’alba, pensa e memorizza un capitolo che più tardi detta a una redattrice del suo editore. Così, da dietro l’oblò del suo scafandro, invia le cartoline di un mondo che si può solo immaginare, dove vola leggera la farfalla del suo spirito. Giovedì 26 marzo COSA PIOVE DAL CIELO? Regia Sebastian Borensztejn Sceneggiatura Sebastian Borensztejn Fotografia Rodrigo Pulpeiro Musiche Lucio Godoy Interpreti Ricardo Darin, Ignacio Huang, Muriel Santa Ana, Enric Rodriguez, Ivan Romanelli Argentina, Spagna 2011- 93 minuti. Roberto, introverso proprietario di una negozio di ferramenta, è un uomo profondamente segnato dall’esperienza come soldato nella guerra delle Falkland. Ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita alienato dal mondo, maltrattando perfino i clienti del suo negozio. L’unico interessa che ha è quello di collezionare ritagli di giornale che raccontino strane storie. Per uno scherzo del destino si ritrova coinvolto proprio in una di queste vicende quando accoglie in casa il cinese Jun, appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell’unico parente ancora vivo, uno zio. Jun ha perso la propria amata a causa di una mucca caduta letteralmente dal cielo. Incapace di abbandonarlo Roberto lo aiuta e, attraverso la loro singolare convivenza, l’esistenza di entrambi cambierà.