controindicazioni generali
Transcript
controindicazioni generali
29/11/2016 TECNICHE ARTICOLATORIE INTRODUZIONE Docente: E. Spagnolo Osteopata D.O. Per esclusivo uso interno a fini didattici www.centrostudisynapsy.it CONTROINDICAZIONI GENERALI • ELONGAZIONI/DISTORSIONI/STRAPPI IN ACUTO • FRATTURE/LUSSAZIONI O INSTABILITA’ ARTICOLARE • ALCUNE CONDIZIONI DI STATI INFIAMMATORI • NEOPLASIE/METASTASI IN LOCO • OSTEOPOROSI (A SECONDA DEL GRADO) 1 29/11/2016 CONTROINDICAZIONI SPECIFICHE PER IL RACHIDE CERVICALE • ERNIE CERVICALI • COLPI DI FRUSTA RECENTI • TRAUMA CRANICO • DISSECAZIONI ARTERIA VERTEBRALE • FITTE / TORCICOLLO IN ACUTO • FORMICOLIO ALLE BRACCIA/MANI • VERTIGINI/NAUSEA/SBANDAMENTI/DISTURBI VISIVI Mobilizzazione spalle a 45° Mobilizzazione lenta delle spalle con spinta a 45° (verso il lettino e piedi) 1-Posizionare il palmo delle mani sull’acromion con l’arto superiore esteso, dita delle mani in direzione caudale. 2-Esercitare una spinta lenta e progressiva prima su una spalla e poi l’altra alternativamente percependo il rilassamento dei tessuti 3- ed infine esercitare una spinta simultanea con entrambi gli arti superiori mantenendo per alcuni secondi. Gli avambracci dell’operatore sono a 45° rispetto al lettino. Nella spinta usare il peso del corpo 2 29/11/2016 Mobilizzazione delle spalle con spinta verticale 1-Posizionare il palmo delle mani sull’articolazione acromion-claveare con l’arto superiore esteso, dita delle mani in direzione postero-laterale. 2-Esercitare una spinta lenta e progressiva verso il lettino prima su una spalla e poi l’altra alternativamente percependo il rilassamento dei tessuti 3- ed infine esercitare una spinta simultanea con entrambi gli arti superiori mantenendo per alcuni secondi. Gli avambracci dell’operatore sono quasi a 90° rispetto al lettino. Nella spinta usare il peso del corpo Mobilizzazione lenta delle spalle con spinta orizzontale Mobilizzazione lenta delle spalle con spinta orizzontale (verso i piedi) 1-Posizionare il palmo delle mani sull’acromion con il gomito leggermente piegato. 2-Esercitare una spinta lenta e progressiva prima su una spalla e poi l’altra alternativamente percependo il rilassamento dei tessuti. 3- ed infine esercitare una spinta simultanea con entrambi gli arti superiori mantenendo per alcuni secondi. Osservare se durante la spinta di una spalla la testa viene «trascinata» ruotando omolateralmente… Gli avambracci dell’operatore sono paralleli al lettino. Nella spinta usare il peso del corpo. 3 29/11/2016 Trazioni scivolate alternate del collo A 1-Posizionare le mani come in A partendo dalla base del collo. 2-Far scivolare la mani lentamente verso di sé mantenendo il dorso della mano a contatto del lettino. 3-Quando la prima mano esce da sotto l’occipite riportala a contatto con la base del collo mentre l’altra mano continua lo scivolamento. 4-Continuare alternando le mani in modo che la mano che esce da sotto l’occipite riprenda il movimento di scivolamento ripartendo dalla base del collo. Continuare lentamente per 10 passaggi max. Stiramento collo-spalla 1-Porre il palmo di una mano sull’acromion e stabilizzare la spalla, avambraccio inclinato a 45° 2-Porre l’altra mano a aperta a culla sotto l’occipite e tenere fermamente la base dell’occipite. 3-Ruotare, flettere e inclinare leggermente il collo, poi trazionare il capo delicatamente con la mano sotto l’occipite e contemporaneamente spingere la spalla in direzione opposta, esercitando una coppia di forze progressiva. 4-Mantenere per alcuni secondi fino al rilascio delle tensioni. 5-E’ possibile variare i parametri di flesso/estensione, rotazione e inclinazione laterale in funzione delle tensioni percepite. Muscoli maggiormente interessati : • SCOM • Fasci superiori del trapezio • Elevatore della scapola • Scaleni 4 29/11/2016 Flessione / estensione del capo 1-Posizionare la mani sotto l’occipite. 2-Far espirare il soggetto e durante l’espirazione flettere delicatamente e lentamente il capo sostenendo l’occipite e cercando di portare il mento a contatto dello sterno, mantenere per qualche secondo. 3-Successivamente estendere il collo facendo cadere lentamente e delicatamente il capo all’indietro, non mantenere la posizione e tornare subito in posizione neutra se il Cliente avverte fastidio. 4-Ripetere lentamente 3 – 5 volte fino a percepire un movimento libero e fluido. Decontrazione dei muscoli profondi del collo 1 2 3 Posizionamento delle mani sotto l’occipite 1-Posizione iniziale : pugni affiancati con nocche a contatto del lettino 2-Posizione intermedia : i pugni ruotano, le nocche vengono a contatto tra di loro e l’occipite viene sollevato dal lettino e si posiziona al disopra dei pugni. 3-Posizione finale: i pugni ruotano, la mani si aprono e le dita si verticalizzano posizionandosi esattamente alla base dell’occipite dove inizia la muscolatura suboccipitale. 5 29/11/2016 Decontrazione dei muscoli del collo Posizionamento delle mani sotto l’occipite 1-Iniziare con pugni affiancati con nocche a contatto del lettino e delle spalle poi farli scivolare fino a contattare la base dell’occipite. 2-Ruotare i pugni (le nocche vengono a contatto), sollevare l’occipite dal lettino e porlo al disopra dei pugni che rimangono a contatto del lettino. Decontrazione dei muscoli del collo 3-Ruotare i pugni esternamente e verticalizzare le dita dritte e rigide posizionando i polpastrelli alla base dell’occipite dove inizia la muscolatura sub-occipitale, tra l’osso occipitale e l’inserzione dei fasci superiori del trapezio. Spingere bene il capo verso l’alto e assicurarsi che l’occipite non tocchi il palmo delle mani. 5-Attendere ….tutto il tempo necessario affinché i muscoli profondi del collo si rilascino , la testa ruoti e cada lentamente all’indietro e l’occipite vada in estensione ad adagiarsi sul palmo delle mani. Ciò può richiedere decine di secondi o anche alcuni minuti secondo il livello di tensione muscolare. 6-Effetture alcune leggere trazioni con le dita per provocare una piccolo movimento di flesso-estensione. 6 29/11/2016 Mobilizzazione del rachide cervicale 1-Posizione le mani a culla sotto l’occipite, con presa stabile ma non costrittiva, senza coprire l’orecchio 2-Mobilizzare lentamente il collo nei vari piani dello spazio combinando : • Rotazione dx/sin • Flesso/estensione • Inclinazione dx/sin Fare attenzione a percepire eventuali resistenze o tensioni. Il movimento deve diventare ampio e fluido e il mento deve poter arrivare a contatto con la spalla. Mobilizzazione del rachide cervicale 3-Spingere il capo delicatamente in avanti ed in alto (in anteposizione) come per portare il naso al soffitto. I pollici posizionati sull’apice del cranio aiutano il movimento spingendo in avanti. 4-poi riportare in posizione neutra e cambiando la posizione delle mani spingere in avanti ed in flessione portando il mento sullo sterno 7 29/11/2016 Stiramento in flessione in appoggio 1-Sollevare il capo e farlo appoggiare sul palmo delle mani portandolo in flessione massimale. L’operatore ha gli avambracci a 45° con i gomiti in appoggio sul lettino. 2-Chiedere al soggetto di lasciarsi andare e di respirare tranquillamente, mantenere la posizione almeno per un minuto. 3-Successivamente ruotare più volte il capo di pochi gradi a destra e a sinistra lentamente, aiutando il movimento finché non diventa fluido. Rotazione/contro-rotazione del capo a 8 1-Prendere l’occipite con le mani a culla e sostenerlo fermamente. 2-Mantenendo il capo in leggera flessione, effettuare lentamente un movimento combinato di : • Inclinazione dx + rotazione dx • Rotazione sin + inclinazione sin Il capo descrive un ampio movimento a 8. Percepire tensioni, rigidità e limitazioni di movimento. Ripetere il movimento più volte. 8 29/11/2016 Front-occipital holding 1-Porre una mano aperta a culla sotto l’occipite. Il dorso della mano appoggia sul lettino. 2-Porre l’altra mano aperta a culla sopra la fronte (al di sopra della linea delle sopracciglia). 3-Mantenere la posizione esercitando una leggerissima compressione ritmica tra le due mani e invitando il soggetto a respirare liberamente con il diaframma. 4-Lasciar respirare per qualche minuto finché che il respiro non diventi lento e profondo. Oscillazione simultanea delle braccia Posizione iniziale 1-Prendere saldamente le mani del Pz. come indicato 2-Posizione di partenza: sostenere le braccia del Pz. con gomiti piegati, in linea con le spalle e distaccate dal lettino, libere di oscillare. Abduzione 3-Mantenendo i gomiti piegati, far oscillare ripetutamente le braccia del soggetto in abduzione e adduzione inducendo il movimento a partire dai polsi. Adduzione Ricercare la massima scioltezza e la massima ampiezza di movimento. 9 29/11/2016 Stretching 1 1-Prendere saldamente le mani del Pz. come indicato 2-Posizione di partenza: tirare verso di se le braccia del Pz. facendole distendere completamente, con un angolo di circa 30° rispetto al lettino. 3-Tenendo saldamente la presa effettuare uno stiramento lento, controllato e continuo, spostando all’indietro il peso del proprio corpo, facendo attenzione a percepire l’allungamento dei tessuti coinvolti. 4-Mantenere lo stiramento per alcuni secondi ricercando il massimo allungamento dopo aver raggiunto la barriera elastica. Stretching 2 1 e 2-Come in precedenza 3-Tenendo saldamente la presa di una mano effettuare uno stiramento lento, controllato e continuo, spostando all’indietro il peso del proprio corpo, prima verso destra e poi verso sinistra, facendo attenzione a percepire l’allungamento dei tessuti coinvolti. Un arto superiore è ben disteso mentre l’altro è leggermente flesso. 4-Mantenere lo stiramento per alcuni secondi ricercando il massimo allungamento dopo aver raggiunto la barriera elastica. 10 29/11/2016 FINE TECNICHE ARTICOLATORIE PER RACHIDE CERVICALE Per esclusivo uso interno a fini didattici 11