Bilancio Consolidato 2013 - AEB

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Bilancio Consolidato 2013 - AEB
AMBIENTE ENERGIA BRIANZA SOCIETA’ PER AZIONI
SEDE SOCIALE: Via Palestro, 33 - 20831 SEREGNO (MB)
CAPITALE SOCIALE Euro 82.412.000,00 i.v.
REGISTRO IMPRESE DI MONZA E BRIANZA N 02641080961 - R.E.A. N . 1518951
CODICE FISCALE E PARTITA IVA N. 02641080961
INFORMAZIONI GENERALI
ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Maurizio Bottoni
Chiara Cassina
Giuseppe Borgonovo
Cristian Missaglia
Marco Ballabio
In carica sino all’approvazione del bilancio 2013
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Giovanni Bolis
Mauro Arachelian
Aldo Grasso
In carica sino all’approvazione del bilancio 2013
REVISORE
AGKNSERCA S.n.c. di
Pacchiani Giuliano, Girelli
Antonino, Bertocchi Valter
In carica sino all’approvazione del bilancio 2013
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
BILANCIO D’ESERCIZIO 2013
SOMMARIO
RELAZIONE SULLA GESTIONE
3
PROSPETTI DI BILANCIO
Situazione Patrimoniale Finanziaria
33
Conto Economico Complessivo
36
Rendiconto finanziario
38
Variazioni del Patrimonio Netto
40
NOTE ESPLICATIVE
1
Informazioni societarie
43
2
Appartenenza ad un Gruppo
43
3
Dichiarazione di conformità e criteri di redazione
45
4
Prima applicazione dei principi contabili internazionali
45
5
Criteri di consolidamento
46
6
Criteri di valutazione
47
7
Commenti alle principali voci di bilancio
58
8
Rapporti con i soggetti controllanti
90
9
Impegni contrattuali e garanzie
90
10
Compenso amministratori, sindaci e società di revisione
91
ALLEGATI
A
Prospetti di riconciliazione tra i principi contabili italiani e i
principi contabili internazionali
B
Relazione della Società di Revisione
104
C
Relazione del Collegio Sindacale
107
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
RELAZIONE SULLA GESTIONE
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Premessa
AEB SpA, con l’esercizio 2013, ha esercitato la facoltà, ai sensi del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n.38, di
redigere il bilancio consolidato e d’esercizio in conformità ai principi contabili internazionali. Le società
soggette al suo controllo diretto (Gelsia Srl, Gelsia Reti Srl) e indiretto (Gelsia Ambiente Srl) hanno
esercitato la stessa facoltà per la redazione del bilancio 2013.
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 è stato pertanto redatto da AEB SpA e dalle società
sopra indicate per la prima volta in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS)
emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione Europea. Il riferimento
agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti.
La data di transizione ai Principi Contabili Internazionali IFRS/IAS è il 1° gennaio 2012 (nel seguito la “Data
di Transizione”). Conseguentemente, nella presente relazione i dati comparativi per l’esercizio 2012 sono
stati riesposti e rideterminati secondo i nuovi principi contabili.
Si precisa inoltre che sono stati predisposti e vengono presentati in un’apposita Appendice alle Note
Esplicative i Prospetti di riconciliazione previsti dal Principio Contabile Internazionale IFRS 1 “Prima
adozione degli International Financial Reporting Standards”, corredati dalle relative note che illustrano gli
effetti della transizione ai Principi IFRS/IAS.
I valori della presente relazione sono espressi, ove non diversamente specificato, in migliaia di euro.
ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO SOCIETARIO
La Vostra società è a capo di un Gruppo così composto:
•
Gelsia Srl, controllata direttamente e operativa nei settori della vendita di gas metano e energia elettrica,
produzione di energia termica ed elettrica da cogenerazione gas metano e da fonti rinnovabili,
teleriscaldamento e gestione calore. La società detiene una partecipazione totalitaria in Gelsia Ambiente
Srl e partecipazioni di collegamento in Gelsia Reti Srl e AMSC Commerciale Gas Srl;
•
Gelsia Reti Srl, controllata direttamente e operativa nei settori della distribuzione del gas metano e
dell’energia elettrica, servizi destinati ad essere affidati mediante gara rispettivamente non prima del
2015 per il gas metano e del 2025 (con scadenza 2030) per l’energia elettrica.
Nel corso del 2013 è stata fusa per incorporazione da AEB SpA la società Farmacia Comunale di Giussano
Srl, controllata integralmente e che gestiva una farmacia in comune di Giussano.
Cenni sul Gruppo e sulla sua attività
Il bilancio consolidato al 31.12.2013 trae origine dal bilancio d'esercizio di AEB SpA (Holding) e da quelli
delle Società nelle quali la stessa ha detenuto fino al 31.12.2013, direttamente o indirettamente, una quota di
controllo del capitale. Ai sensi dell’art. 38, 2° comma, del D. Lgs 127/91 l’elenco delle imprese incluse nel
consolidamento con il metodo integrale è il seguente:
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Quota Posseduta
dall’Azionista
Ragione sociale e sede
%
società
dal Gruppo
% di consolidamento
Società Capogruppo (Holding):
- AEB SpA
Capitale Sociale euro 82.412.000
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
Controllate dirette:
- GELSIA Srl
Capitale Sociale euro 20.345.267
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
- Gelsia Reti Srl
Capitale Sociale euro 68.906.294
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
72,88
AEB SpA
72,88
65,43
22,79
AEB SpA
Gelsia Srl
65,43
16,60
100,00
Gelsia Srl
72,88
Controllate indirette:
- Gelsia Ambiente Srl
Capitale Sociale euro 3.269.854
Sede: Via Caravaggio26/a, Desio (MB)
Quanto sopra riportato rappresenta un’integrazione al bilancio d’esercizio di AEB SpA ai fini di un’adeguata
informazione sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Società e del Gruppo.
Le attività del Gruppo AEB
Il Gruppo AEB svolge la propria attività nel settore dei servizi di pubblica utilità ed in particolare si occupa di
servizi ambientali, di vendita e distribuzione gas metano, di distribuzione e vendita energia elettrica per il
mercato vincolato e per il mercato libero, produzione energia elettrica, gestione calore, cogenerazione e
teleriscaldamento, gestisce inoltre un centro sportivo, sette farmacie, l’illuminazione pubblica e votiva e reti di
telecomunicazione.
AEB S.p.A.
Le società gestisce direttamente sette farmacie, un Centro Sportivo e svolge inoltre attività minori. La società
ha conseguito nel corso dell’esercizio 2013 ricavi delle vendite e prestazioni per 11.152 migliaia di euro e
altri ricavi e proventi per 656 migliaia di euro. Il valore della produzione ammonta a 11.808 migliaia di euro. I
costi della produzione sono stati pari a 13.461 migliaia di euro e sono composti principalmente da spese per
acquisti di materie prime, servizi e oneri diversi, costi del personale e ammortamenti. L’utile al lordo delle
imposte dell’esercizio 2013 è risultato pari a 2.122. migliaia di euro dei quali 3.155 migliaia derivanti da
dividendi delle società controllate, mentre l’utile netto è risultato pari a 2.604 migliaia di euro.
Società controllate direttamente
Gelsia Srl
Le società gestisce direttamente la vendita di gas metano ed energia elettrica, la produzione di energia
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termica e elettrica con sistemi di cogenerazione e impianti a fonti rinnovabili, il teleriscaldamento e la
gestione calore; inoltre controlla integralmente Gelsia Ambiente Srl ed ha partecipazioni di collegamento in
Gelsia Reti Srl e AMSC Commerciale Gas Srl.. La società disponeva al 31.12.2013 di un capitale sociale
interamente versato di euro 20.345.267, un patrimonio netto di euro 76.418.034 ed è controllata al 72,88%
da AEB SpA. La società ha conseguito nel corso dell’esercizio 2013 ricavi delle vendite e prestazioni per
252.076 migliaia di euro e altri ricavi e proventi per 3.819 migliaia di euro. Il valore della produzione
ammonta a 255.662 migliaia di euro. I costi della produzione sono stati pari a 245.880 migliaia di euro e sono
composti principalmente da spese per acquisti di materie prime destinate alla rivendita, servizi e oneri
diversi, costi del personale, ammortamenti ed accantonamenti. L’utile al lordo delle imposte dell’esercizio
2013 è risultato pari a 10.855 migliaia di euro mentre l’utile netto è risultato pari a 6.274 migliaia di euro.
Gelsia Reti Srl
La società, costituita in data 4.12.2003, disponeva al 31.12.2013 di un capitale sociale interamente versato
di euro 74.148.600 ed è controllata al 65,43% da AEB SpA, la restante partecipazione è detenuta per
22,79% da Gelsia Srl e per 11,78% da ASML SpA. La società gestisce reti di distribuzione gas metano, reti
di trasporto energia elettrica e sistemi di illuminazione pubblica ed ha conseguito nel 2013 ricavi da vendite e
prestazioni per 32.618 migliaia di euro, altri ricavi per 3.063 migliaia di euro. Il valore della produzione
ammonta a 35.681 migliaia di euro. I costi della produzione, pari a 28.062 migliaia di euro comprendono
anche capitalizzazioni per 8.800 migliaia di euro; sono composti principalmente da acquisti di beni per la
realizzazione delle reti, spese per servizi, costi per utilizzo beni di terzi, canoni affidamento servizi, oneri
diversi, ammortamenti e accantonamenti, costi del personale. Il risultato netto dell’esercizio vede un utile di
4.260 migliaia di euro, mentre quello ante imposte è risultato di 7.386 migliaia di euro.
Società controllate indirettamente
Gelsia Ambiente Srl
La società, costituita in data 4.12.2003, disponeva al 31.12.2013 di un capitale sociale interamente versato
di euro 3.269.854 detenuto integralmente da Gelsia Srl. La società gestisce servizi di raccolta, spazzamento,
trasporto rifiuti urbani e piattaforme ecologiche di tredici comuni nell’ambito della Provincia di Monza e
Brianza e nel Comasco ed ha conseguito nel 2013 ricavi da vendite e prestazioni per 25.308 migliaia di euro
e altri ricavi per 519 migliaia di euro. Il valore della produzione ammonta a 25.827 migliaia di euro. I costi
della produzione sono pari a 24.533 migliaia di euro e sono composti principalmente da acquisti di materiali
da consumo, spese per servizi, ammortamenti e accantonamenti, costi del personale. Il risultato netto
dell’esercizio vede un’utile di 771 migliaia di euro; quello ante imposte è risultato di 1.581 migliaia di euro.
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Andamento complessivo del Gruppo
Di seguito presentiamo i dati economici, la situazione patrimoniale riclassificata secondo criteri di liquidità ed
alcuni indici rappresentativi della situazione del Gruppo.
Conto economico riclassificato
Esercizio
2013
%
Esercizio
2012
%
289.489
97,8
257.240
96,6
32.249
12,5
6.639
2,2
9.144
3,4
-2.505
-27,4
296.128
100,0
266.384
100,0
29.744
11,2
-231.809
-78,3
-200.816
-75,4
-30.993
15,4
64.319
21,7
65.568
30,2
-1.249
-1,9
-27.962
-9,4
-25.036
-9,4
-2.926
11,7
36.357
12,3
40.532
15,2
-4.175
-10,3
1.283
0,4
0
0,0
1.283
37.640
12,7
40.532
15,2
-2.892
-7,1
Amm.ti e svalutaz. di immobilizzazioni
-12.675
-4,3
-11.890
-4,5
-785
6,6
Accant.ti per rischi su crediti e diversi
-5.740
-1,9
-8.508
-3,2
2.768
-32,5
Margine Operativo Netto (Ebit)
19.225
6,5
20.134
7,6
-909
-4,5
-646
-0,2
-837
-0,3
191
-22,8
0
0,0
0
0,0
0
0,0
Risultato ante imposte
18.579
6,3
19.297
7,2
-718
-3,7
Imposte sul reddito
-8.529
-2,9
-9.951
-3,7
1.422
-14,3
Risultato netto
10.050
3,4
9.346
3,5
704
7,5
(Euro '000)
Ricavi delle vendite delle prestazioni
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi operativi
Costi operativi
Valore aggiunto
Costo del personale
Margine Operativo Lordo (Ebitda)
Ricavi/(Costi) non ricorrenti
MOL post partite non ricorrenti
Risultato gestione finanziaria
Rettifiche di attività finanziarie
Delta
2013/2012
%
Risultato netto del gruppo
7.541
7.021
520
7,4
Risultato netto di terzi
2.509
2.325
1.224
52,6
Il risultato netto del Gruppo vede una crescita di 704 mila Euro (+7,5%), anche se il margine operativo lordo
ha subito una contrazione di 4.175 migliaia di Euro, dovuta per 1.108 migliaia di Euro alla diversa
contabilizzazione nel bilancio 2013 dei contributi di allacciamento decisa da Gelsia Reti Srl, al contenimento
dei margini dei settori gestiti a seguito degli interventi normativi dell’AEEG, delle minori vendite dovute a
motivi climatici e per la riduzione dei consumi di famiglie ed imprese a causa della crisi economica che
colpisce il mercato nazionale dal 2008, al minor apporto delle attività gestite dalla Capogruppo (986 migliaia
di euro), ai maggiori oneri (226 migliaia di euro) derivanti dalla più intensa attività di recupero crediti (che ha
comportato una consistente riduzione degli accantonamenti a fondo svalutazione crediti) e ai maggiori oneri
necessari (212 migliaia di euro) per rafforzare la struttura commerciale e di gestione dei clienti che nei
prossimi anni dovrebbe dare un maggior contribuito ai risultati delle vendite; oltre alle minusvalenze (200
migliaia di euro) imputabili all’acquisizione dei Titoli di Efficienza Energetica, agli oneri per i certificati CO2
(131 migliaia di euro) e alla scelta di aiutare le famiglie in difficoltà nel pagare i propri consumi (190 migliaia
di euro). Il risultato operativo netto (MON) è sostanzialmente allineato ai dati 2012 (-909 migliaia di euro)
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grazie al saldo (+1.283 migliaia di euro) dei ricavi e costi non ricorrenti, ai minori accantonamenti (-2.768
migliaia di euro), solo in parte compensati da maggiori ammortamenti (785 migliaia di Euro). La gestione
finanziaria ha visto un miglioramento con una riduzione del saldo negativo da 837 migliaia di euro a 646
migliaia di euro. L’utile lordo dell’esercizio 2013 è pari a 18.579 migliaia di euro (dato 2012: 19.297 migliaia
di euro).
Gli aspetti che maggiormente hanno influito sul risultato consolidato sono stati:
Per i servizi gestiti da AEB SpA (gestione centro sportivo, gestione farmacie comunali, gestione
illuminazione votiva, altri servizi minori):
•
la perdita derivante dalla gestione del Centro Sportivo, dovuta alla concorrenza dei centri sportivi
limitrofi, che hanno aumentato l’offerta di servizi e attività, alla vetustà dell’impianto e alle difficoltà
economiche di molte famiglie che hanno ridotto la spesa per attività non necessarie;
•
il risultato economico della gestione delle farmacie che, seppur positivo, risente della congiuntura
economica sfavorevole.
Per i servizi gestiti da Gelsia Srl (vendita di gas metano ed energia elettrica, cogenerazione,
teleriscaldamento, gestione calore e servizi amministrativi):
•
la riduzione dei margini complessivi dovuti anche agli oneri della logistica oltre che all’intervento della
AEEGSI sulle tariffe di vendita ed un andamento climatico particolarmente mite;
•
la riduzione dei prezzi unitari di vendita dell’energia elettrica prodotta;
•
l’incremento degli oneri di gestione dovuta ad un rafforzamento della struttura commerciale e di gestione
dei clienti che comprendono anche i maggiori oneri di gestione della morosità che ha permesso un
contenimento degli accantonamenti a fondo svalutazione crediti;
•
la scelta di aiutare le famiglie in difficoltà con un fondo di circa 200 mila euro.
Per i servizi gestiti da Gelsia Reti Srl (distribuzione del gas metano ed energia elettrica, gestione
illuminazione pubblica):
•
gli effetti della revisione delle tariffe da parte della AEEGSI ed un maggior accantonamento degli
oneri per la perequazione;
•
la modifica del criterio di partecipazione dei contributi di allacciamento al risultato economico
dell’esercizio.
Per i servizi gestiti da Gelsia Ambiente Srl (attività di raccolta, trasporto e spazzamento):
•
la modifica delle attività gestite con passaggio del sistema di riscossione dei corrispettivi
direttamente agli enti locali che ha ridotto i corrispettivi della società e nel contempo trasferito il
rischio credito verso i cittadini in capo agli enti locali;
•
la scelta di coprire con fondi rischi i crediti residui che da contratto dovrebbero essere recuperati o in
tariffa o direttamente dagli enti locali, anche in considerazione delle difficoltà interpretative dei
contratti stessi e delle evoluzioni normative in corso che non garantiscono la continuità di gestione
dei servizi a meno della scelta da parte degli enti locali della celebrazione della gara a doppio
oggetto.
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Dati fisici per attività
Attività del Gruppo
Dati quantitativi
Unità di
misura
Gas transitato
Mc.‘000
377.200
346.724
30.476
Gas venduto al mercato
Mc.‘000
283.758
288.655
-4.897
Energia elettrica transitata
Mwh
142.980
146.446
-3.466
Energia venduta mercato maggior tutela
Mwh
55.093
57.892
-2.799
Energia venduta mercato libero
Mwh
258.371
217.039
41.332
Energia venduta in trading
Mwh
96.422
53.109
43.313
Energia elettrica prodotta
Mwh
34.806
39.377
-4.571
Energia termica per teleriscaldamento
Mwht
46.395
43.545
2.850
Kg.‘000
11.953
13.022
-1.069
Certificati verdi prodotti
N.
16.523
16.870
-347
Igiene ambientale - Comuni gestiti
N.
13
12
1
Igiene ambientale - Abitanti gestiti
N.
321.500
306.000
15.500
Kg.’000
127.552
117.640
9.912
7
7
0
Vapore prodotto
Rifiuti raccolti
Farmacie gestite
Esercizio
2013
N.
Esercizio
2012
Delta
2013/2012
Nella tabella sopra riportata si indicano i dati fisici delle diverse attività effettuate dal Gruppo; si specifica che
il gas ed energia transitati sono le quantità di spettanza della società del Gruppo che opera nel campo della
distribuzione, mentre le quantità vendute sono relative ovviamente alla società di vendita.
Distribuzione gas ed energia elettrica
Questa attività ha rilevato una crescita nei quantitativi di gas gestiti di quasi il 9%, grazie alla acquisizione dei
tre nuovi territori di Arosio, Carugo e Lentate sul Seveso. Al contrario si registra una diminuzione nei
quantitativi di energia elettrica transitati sul Comune di Seregno di circa il 2%, a seguito del protrarsi della
congiuntura economica negativa che ha portato ad un ulteriore calo delle attività produttive.
Vendita gas ed energia elettrica
Per maggior chiarezza si è preferito indicare le quantità di gas ed energia vendute al mercato, comprese le
quantità destinate all’autoconsumo ed a società del Gruppo, ed eventualmente ad altri operatori in attività di
trading, trascurando le vendite a grossisti o in borsa elettrica essendo queste ultime connesse alla normale
operatività ma non costituendo pura attività che genera valore. Relativamente all’attività di vendita bisogna
evidenziare:
•
la riduzione delle vendite nel mercato gas (-1,7%), in seguito ad una leggera erosione della clientela
ed a fattori climatici;
•
la riduzione fisiologica delle vendite ai clienti elettrici sul mercato di maggior tutela (-4,8%), a fronte
di un forte incremento delle vendite sul mercato libero (+19%).
Gestione impianti
La società di vendita si occupa anche della gestione di impianti di cogenerazione e teleriscaldamento. A
questo proposito si precisa che l’energia elettrica prodotta proviene principalmente dall’impianto di
cogenerazione di Seregno
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
per 33.609 Mwh, oltre che dall’impianto presso il Centro sportivo e da diversi impianti fotovoltaici di varia
taglia. La produzione di energia ha rilevato una contrazione di circa 11% rispetto al 2012 a seguito della forte
riduzione dei prezzi di vendita che ha reso non conveniente la produzione stessa in diverse fasce orarie.
Analogamente,
l’energia
termica
per
teleriscaldamento
proviene
principalmente
dall’impianto
di
cogenerazione di Seregno per 39.742 Mwht, oltre che dai due impianti minori di Giussano e del Centro
sportivo di Seregno.
Altre attività
Per quanto riguarda l’igiene ambientale, Gelsia Ambiente gestisce un Comune in più (Besana in Brianza),
arrivando così a gestire oltre 320 mila abitanti; dal 2013 inoltre gestisce direttamente il servizio anche nel
Comune di Seregno, prima in appalto ad un terzo nell’attività di raccolta rifiuti e spazzamento strade.
La Capogruppo ha la gestione diretta di sette farmacie, dopo l’incorporazione della farmacia di Giussano già
consolidata nel 2012, e del Centro sportivo di Seregno.
Ricavi settori energetici ed ambientali
Di seguito si riportano i ricavi riguardanti il servizio di distribuzione e vendita gas ed energia, i servizi di
cogenerazione, teleriscaldamento e gestione calore, l’attività di raccolta rifiuti e pulizia strade.
Energia e ambiente
Esercizio
2013
Ricavi (Euro ‘000)
Esercizio
2012
Delta
2013/2012
Gas trasportato e venduto
Euro
183.952
163.675
20.277
Energia elettrica trasportata e venduta
Euro
61.100
51.115
9.985
Cogenerazione e teleriscaldamento
Euro
6.390
6.112
278
Gestione calore
Euro
734
1.033
-299
Igiene ambientale
Euro
25.336
24.599
737
Euro
277.512
246.534
30.978
Totale
Si rimanda a quanto precedentemente detto riguardo all’andamento delle vendite di gas metano, energia
elettrica e cogenerazione; l’attività di igiene ambientale, nonostante l’incremento di un Comune gestito ed
oltre 15 mila abitanti, vede una sostanziale stabilità nell’andamento dei ricavi complessivi.
Ricavi altri settori gestiti dal Gruppo
Di seguito si riportano i ricavi riguardanti gli altri settori gestiti dal gruppo.
Altri settori
Ricavi (Euro ‘000)
Esercizio
2013
Esercizio
2012
Delta
2013/2012
Canoni idrici
Euro
1.795
1.750
45
Ricavi farmacie
Euro
7.538
7.238
300
Ricavi gestione centro sportivo
Euro
871
1.020
-149
Ricavi gestione illuminazione pubblica
Euro
1.129
1.099
30
Ricavi gestione lampade votive
Euro
190
188
2
Euro
11.523
11.295
228
Totale
L’incremento degli altri settori gestiti dal gruppo è imputabile alle due nuove farmacie di Besana in Brianza
(dal 1 novembre 2012) e Giussano; senza questo apporto si sarebbe riscontrato un trend negativo, come del
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
resto è negativo l’andamento degli ingressi al Centro sportivo.
Ricavi attività accessorie
Di seguito si riportano i ricavi accessori dei settori gestiti dal gruppo.
Attività accessorie
Esercizio
2013
Ricavi (Euro ‘000)
Esercizio
2012
Delta
2013/2012
Prestazioni diverse a clienti
Euro
2.009
1.406
603
Contributi da clienti
Euro
742
1.975
-1.233
Contributi pubblici in c/esercizio
Euro
253
151
102
Rilascio contributi c/impianti
Euro
528
512
16
Ricavi e rimborsi diversi
Euro
707
656
51
Proventi straordinari caratteristici
Euro
2.853
3.855
-1.002
Euro
7.092
8.555
-1.463
Totale
I ricavi da attività accessorie vedono:
-
un aumento delle prestazioni effettuate da Gelsia Reti ai clienti finali, a seguito di richieste sia da parte
di questi ultimi (es. per switching, ossia cambio venditore), sia da parte delle società di vendita (es. per
richieste di chiusura per morosità);
-
una forte riduzione dei contributi di allacciamento da clienti imputati all’esercizio, a seguito della diversa
metodologia di contabilizzazione con il risconto dei medesimi agli esercizi successivi;
-
una forte riduzione delle componenti straordinarie.
Personale
Di seguito si riporta una tabella che rappresenta il numero di dipendenti occupati in ogni società del Gruppo.
PERSONALE - NUMERO MEDIO
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
%
Delta 13/12
%
AEB Spa
N°
37,55
6,7
30,32
6,0
7,23
23,8
Gelsia Srl
N°
104,14
18,7
100,95
20,1
3,19
3,2
46,9
43,66
18,6
5,21
3,9
Gelsia Ambiente Srl
N°
278,38
49,9
234,72
Gelsia Reti Srl
N°
137,50
24,7
132,29
26,4
0,6
-3,21
NS
100,0
56,08
11,2
Farmacia Comunale di Giussano Srl
Consolidato AEB
N°
--
--
3,21
N°
557,57
100,00
501,49
PERSONALE - DIPENDENTI AL 31 DICEMBRE
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
%
Delta 13/12
%
AEB Spa
N°
39
6,9
34
6,7
5
14,7
Gelsia Srl
N°
110
19,4
105
20,6
5
4,8
46,4
Gelsia Ambiente Srl
N°
278
49,1
236
42
17,8
Gelsia Reti Srl
N°
139
24,6
130
25,5
9
6,9
0,8
-4
NS
100,0
57
11,2
Farmacia Comunale di Giussano Srl
N°
--
--
4
Consolidato AEB
N°
566
100,0
509
Pag. 10
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
PERSONALE - INQUADRAMENTO AL 31 DICEMBRE
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
%
7
1,2
7
1,4
Dirigenti
N°
Quadri
N°
31
5,5
29
Impiegati
N°
202
35,7
184
Operai
N°
322
56,9
284
100,0
Apprendisti
N.
4
0,7
5
Consolidato AEB
N°
566
100,00
509
Delta 13/12
%
--
--
5,8
2
6,9
36,1
18
9,8
55,8
38
13,4
1,0
-1
-20,0
Pag. 11
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
11,2
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
Stato patrimoniale riclassificato
Esercizio
2013
%
Esercizio
2012
%
181.624
77,8
180.903
76,6
721
0,4
4.109
1,8
4.109
1,7
0
0,0
21.960
9,4
20.581
8,7
1.379
6,7
8.538
3,7
5.514
2,3
3.024
54,8
-7.807
-3,3
-12.167
-5,2
4.360
-35,8
7.831
3,4
7.585
3,2
246
3,2
Fondi per il personale
-4.999
-2,1
-5.042
-2,1
43
-0,9
Altri fondi rischi
-9.277
-4,0
-9.423
-4,0
146
-1,5
201.979
86,7
192.060
81,2
9.919
5,2
1.615
0,7
1.892
0,8
-277
-14,6
Crediti commerciali
89.042
38,0
102.783
43,6
-13.741
-13,4
Debiti commerciali
-52.573
-22,6
-66.479
-28,1
13.906
-20,9
1.065
0,5
2.845
1,2
-1.780
-62,6
Altre attività/(passività) correnti
-7.680
-3,3
3.109
1,3
-10.789
-347,0
Capitale circolante
31.469
13,3
44.150
18,8
-12.681
-28,70
233.448
100,0
236.210
100,0
-2.762
-1,2
Capitale
82.412
35,3
82.412
34,9
0
0,0
Riserve e utili a nuovo
59.505
25,5
54.601
23,1
4.904
9,0
7.541
3,2
7.021
3,0
520
7,4
149.458
64,0
144.034
61,0
5.424
3,8
36.833
15,8
35.574
15,1
1.259
3,5
2.509
1,1
2.325
1,0
184
7,9
Patrimonio netto di terzi
39.342
16,9
37.899
16,1
1.443
3,8
Finanziamenti a medio e lungo termine
39.330
16,8
38.298
16,2
1.032
2,7
Finanziamenti a breve termine
11.423
4,9
24.294
10,2
-12.871
-53,0
0
0,0
0
0,0
0
0,0
Disponibilità liquide
-6.105
-2,6
-8.315
-3,5
2.210
-26,6
Posizione finanziaria netta
44.648
19,1
54.277
22,9
-9.629
-17,7
FONTI DI FINANZIAMENTO
233.448
100,0
236.210
100,0
-2.762
-1,2
(Euro '000)
Immobili, impianti e macchinari
Avviamenti
Altre attività immateriali
Partecipazioni e altre attività finanziarie
Altre attività/(passività) non correnti
Attività/(passività) fiscali differite
Capitale immobilizzato
Rimanenze
Crediti/(debiti) per imposte
CAPITALE INVESTITO NETTO
Utile d’esercizio
Patrimonio netto del Gruppo
Capitale
Utile d’esercizio
Attività finanziarie a breve
Delta
2013/2012
%
La situazione patrimoniale del Gruppo è molto solida e vede un capitale netto investito finanziato per il
80,9% da capitale proprio (77% nel 2012) ed un indebitamento complessivo contenuto (19,1% del capitale
investito), in riduzione rispetto al 2012 di ben 4%.
Sul medio lungo periodo il Gruppo ha in essere finanziamenti residui per 39.330 migliaia di euro ottenuti da
AEB SpA per un importo residuale di 9.661 migliaia di euro per realizzazione degli impianti fognari ed idrici e
per lo sviluppo nel settore farmacie; da Gelsia Srl per un importo residuale di 12.612 migliaia di euro ottenuti
a suo tempo per il completamento dei lavori dell’impianto di cogenerazione e teleriscaldamento di Seregno;
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
da Gelsia Reti Srl per un importo residuale di 14.765 migliaia di euro essenzialmente per lo sviluppo
territoriale e per l’innovazione tecnologica (sostituzione dell’intero parco misuratori elettrici di Seregno); da
Gelsia Ambiente Srl per un importo residuale di 2.292 migliaia di euro per il rinnovo del parco automezzi e
per l’acquisizione dei nuovi territori che ha determinato fabbisogno di nuovi automezzi.
La posizione finanziaria netta è la risultante di una riduzione dell’indebitamento a breve termine per 10.661
migliaia di euro e dall’incremento dell’indebitamento a medio lungo termine per 1.032 migliaia di euro
derivante dall’ottenimento di finanziamenti per 4.963 migliaia di euro e rimborsi di rate di finanziamenti già in
essere per 3.931 migliaia di euro.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
(in migliaia di euro)
Denaro e altri valori in cassa
Depositi bancari e postali
Debiti verso banche a breve
Debiti verso altri finanziatori a breve
PFN corrente
Esercizio
2013
Debiti verso altri a medio lungo termine
Esercizio
2012
Delta
2013/2012
%
%
86
88
-2
-2,3
6.018
8.228
-2.210
-26,9
-10.698
-23.877
13.179
-55,2
-724
-418
-306
0,0
10.661
-66,7
-5.318
Debiti verso banche a medio lungo termine
%
11,9
-15.979
29,4
-35.051
-34.561
-490
1,4
-4.279
-3.737
-542
14,5
PFN non corrente
-39.330
88,1
-38.298
70,6
-1.032
2,7
PFN TOTALE
-44.648
100,0
-54.277
100,0
9.629
-17,7
PFN / Patrimonio netto
0,24
0,30
-0,06
-20,0
PFN / Capitale investito netto
0,19
0,23
-0,04
-17,4
PFN / Ebitda
1,23
1,34
-0,11
-8,2
INDICATORI
Di seguito presentiamo diversi indicatori finanziari, di solvibilità e di redditività:
FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI (Euro ‘000)
2013
2012
-48.400
-45.679
0,80
0,80
26.153
28.173
1,11
1,12
Differenza fra
Margine primario di struttura
Mezzi propri e Attivo non corrente
Rapporto fra
Quoziente primario di struttura
Mezzi propri e Attivo non corrente
Margine secondario di struttura
Quoziente secondario di struttura
Differenza fra Mezzi propri + Passivo
non corrente e Attivo non corrente
Rapporto fra Mezzi propri + Passivo
non corrente e Attivo non corrente
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STRUTTURA DEI FINANZIAMENTI
2013
2012
0,81
0,97
0,27
0,34
0,17
0,23
0,81
0,77
32,82
29,70
0,72
0,65
2013
2012
26.153
28.173
1,34
1,27
24.538
26.281
1,32
1,26
2013
2012
115,4
130,7
5,3%
5,1%
8,5%
8,7%
1,32
1,15
6,5%
7,6%
Rapporto fra
Indebitamento complessivo
Debito complessivo e Mezzi propri
Rapporto fra
Indebitamento finanziario
Finanziamenti e Mezzi propri
Rapporto fra
Intensità dei finanziamenti
Finanziamenti e Ricavi
Rapporto fra
Autonomia finanziaria
Mezzi propri e Fonti totali
Rapporto fra
Copertura degli oneri finanziari
Ebitda ed Oneri finanziari
Rapporto fra
Copertura dei finanziamenti
Ebitda e Finanziamenti
SOLVIBILITA’ (Euro ‘000)
Differenza fra
Margine di disponibilità
Attivo corrente e Passivo corrente
Rapporto fra
Quoziente di disponibilità
Attivo corrente e Passivo corrente
Differenza fra Attivo corrente
Margine di tesoreria
liquidabile e Passivo corrente
Rapporto fra Attivo corrente
Quoziente di tesoreria
liquidabile e Passivo corrente
INDICI DI REDDITIVITA’
Valore aggiunto per
dipendente (Euro ‘000)
Rapporto fra
Valore aggiunto e N. dipendenti f.t.e.
Rapporto fra
ROE netto
Risultato netto e Mezzi propri
Rapporto fra Ebit e
ROI operativo (RCI x ROS)
Capitale investito netto operativo
Rapporto fra Ricavi e
Rotazione Capitale Investito
Capitale investito netto operativo
Rapporto fra
ROS operativo
Ebit e Ricavi
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Da questi indici si evidenzia:
• una struttura finanziaria equilibrata, con l’evidenziazione della possibilità di far fronte alle passività
correnti con le attività correnti, con un margine superiore del 32%;
• di riflesso, un attivo non corrente ampiamente finanziato da un passivo non corrente, proprio e di terzi,
con una eccedenza di quest’ultimo di oltre 26 milioni di euro;
• un basso livello di indebitamento: le fonti interne rappresentano l’81% delle fonti complessive di
finanziamento, in crescita rispetto al 77% del 2012, ed un rapporto debito finanziario/equity in ulteriore
calo da 0,34 a 0,27;
• un calo del valore aggiunto generato dal singolo dipendente di circa 11,7%; questo principalmente a
causa del fattore termico che influisce in modo fondamentale sull’attività della Società ed ha inciso in
modo particolarmente negativo nel 2013;
• un ROI operativo del 8,5% sostanzialmente allineato al dato 2012 (8,7%), grazie ad una maggiore
rotazione del capitale in presenza di un ROS in calo del 1,1%; su questi indici pesa ovviamente in modo
preponderante la variazione del volume dei ricavi e crediti di Gelsia Srl.
Investimenti
Il Gruppo ha realizzato investimenti per 18,4 milioni di euro, di cui circa 9,9 milioni (quasi il 55%) effettuati da
Gelsia Reti Srl per impianti di distribuzione gas ed energia, 2,8 milioni di euro da Gelsia Ambiente Srl
principalmente per rinnovo automezzi e attrezzature per la raccolta dei rifiuti, 5,2 milioni di euro da Gelsia Srl
per l’acquisizione del 25% della società AMSC Commerciale Gas Srl (3 milioni di euro) e per l’impianto di
cogenerazione di Seregno ed impianti fotovoltaici di produzione di energia elettrica, 0,5 milioni di euro da
AEB SpA.
Immobilizzazioni
Esercizio 2013
Settori
Acqua potabile
Fognature
Gas metano
Energia elettrica
Energia elettrica – altre attività
Cogenerazione e teleriscaldamento
Fotovoltaico
Igiene ambientale
Centro sportivo
Farmacie
Sedi, IT, beni comuni e diversi
Partecipazioni
Euro
Totale
Esercizio 2012
%
Euro
%
0
0
5.302
3.601
66
1.311
227
2.845
21
293
1.725
3.023
0,00
0,00
28,79
19,56
0,36
7,12
1,23
15,45
0,11
1,59
9,37
16,42
355
611
13.758
1.343
28
2.135
467
1.868
39
2.492
2.856
0
1,37
2,35
53,02
5,17
0,11
8,23
1,80
7,20
0,15
9,60
11,00
0,00
18.414
100,00
25.952
100,00
Quadro normativo di riferimento nazionale
A seguito dell’esito referendario, che ha determinato l’abrogazione, a decorrere dal 21 luglio 2011 (vedi
D.P.R. 18 luglio 2011, n. 113) dell’art. 23-bis del D.L. 112/08, convertito in L.133/08 e s.m.i., il legislatore era
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intervenuto nuovamente a disciplinare il settore dei servizi pubblici locali, dettando una normativa, contenuta
nell’art. 4 del D.L. 138/2011, convertito in L. 148/2011, e modificato dalla L. 183/2011, che in buona parte
ricalcava quella oggetto di abrogazione referendaria.
Con sentenza 20 luglio 2012, n. 199, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del
summenzionato art. 4 rilevando che l’esito del referendum popolare sull’art. 23 bis non era stato considerato
dall’articolo citato, che aveva reintrodotto le disposizioni abrogate senza modificare i principi ispiratori della
disciplina normativa e i contenuti essenziali dei singoli precetti.
Il Legislatore, con Decreto Legge n. 179/2012, convertito con modificazioni in Legge n. 221/2012, ha,
nuovamente introdotto una disciplina, seppur parziale, dei servizi pubblici locali.
Infatti, l’art. 34 del dettato normativo in commento prevede che per i servizi pubblici locali di rilevanza
economica, al fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità tra gli operatori, l'economicità
della gestione e di garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento, l'affidamento del servizio
sia effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che dia conto
delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento
prescelta e che definisca i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale,
indicando le compensazioni economiche se previste (comma 20).
La norma prevede che gli affidamenti in essere alla data di entrata in vigore del decreto legge non conformi
ai requisiti previsti dalla normativa europea debbano essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013
pubblicando, entro la stessa data, la relazione prevista al comma 20. Per gli affidamenti in cui non è prevista
una data di scadenza, gli enti competenti devono provvedere contestualmente ad inserire nel contratto di
servizio, o negli altri atti che regolano il rapporto, un termine di scadenza dell'affidamento. Il mancato
adempimento degli obblighi sopra descritti determina la cessazione dell'affidamento alla data del 31
dicembre 2013 (comma 21).
Permane nella norma una disciplina di favore per le società quotate, poiché è disposto che gli affidamenti
diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale
data, e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessino alla scadenza
prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto; mentre per gli affidamenti che non
prevedono una data di scadenza è prevista la cessazione, improrogabile e senza necessità di apposita
deliberazione dell'ente affidante, il 31 dicembre 2020 (comma 22).
Il legislatore ha espressamente previsto (comma 25) che le disposizioni che precedono non si applicano al
servizio di distribuzione di gas naturale, di cui al decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, al servizio
di distribuzione di energia elettrica, di cui al decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, e alla legge 23
agosto 2004, n. 239, nonché alla gestione delle farmacie comunali, di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 475.
Restano inoltre ferme le disposizioni di cui all'articolo 37 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito,
con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.
Il comma 23, dell’art. 34 in commento, aggiungendo il comma 1 bis all'articolo 3-bis del decreto-legge 13
agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, ha stabilito che le
funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, compresi quelli
appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe
Pag. 16
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all'utenza per quanto di competenza, di affidamento della gestione e relativo controllo siano esercitate
unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei istituiti o designati ai
sensi del comma 1 dello stesso articolo. La norma vede l’inserimento del settore dei rifiuti urbani nel novero
dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, fornendo così consacrazione normativa a quelle che
in precedenza erano apparse come isolate tesi dottrinali.
L’intervento normativo ha riguardato anche i servizi di illuminazione votiva (comma 26) chiarendo che
nella procedura di affidamento in concessione degli stessi devono trovare applicazione le disposizioni di cui
al decreto legislativo n.163 del 2006, e in particolare l'articolo 30 e, qualora ne ricorrano le condizioni,
l'articolo 125.
Le norme lasciano quindi all’ente la scelta tra i tre modelli possibili e consentiti dal diritto comunitario:
l’affidamento (o concessione) con procedura ad evidenza pubblica; la società mista con socio privato
industriale scelto con procedura corrispondente; la società in house.
Successivamente l’art. 13 del D.L. 30 dicembre 2013, n. 150 (cosiddetto “milleproroghe”), con riferimento ai
servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica e in deroga espressa a quanto previsto dall'articolo 34,
comma 21 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221,
ha stabilito che al fine di garantire la continuità del servizio, laddove l'ente di governo dell'ambito o bacino
territoriale ottimale e omogeneo abbia già avviato le procedure di affidamento, il servizio sia espletato dal
gestore o dai gestori già operanti fino al subentro del nuovo gestore e comunque non oltre il 31 dicembre
2014.
La norma statuisce altresì che la mancata istituzione o designazione dell'ente di governo dell'ambito
territoriale ottimale ai sensi del comma 1 dell'articolo 3-bis del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con
modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, ovvero la mancata deliberazione dell'affidamento entro il
termine del 30 giugno 2014, comportano l'esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Prefetto competente per
territorio, le cui spese sono a carico dell'ente inadempiente, che dovrà provvedere agli adempimenti
necessari al completamento della procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2014.
Il dettato legislativo prevede che il mancato rispetto dei termini di cui sopra comporta la cessazione degli
affidamenti non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea alla data del 31 dicembre 2014.
In sede di conversione in legge (L. 94/2012), la norma ha subito sostanziali modifiche che ne ampliano
l’applicazione a tutti i servizi pubblici locali nella misura in cui le Amministrazioni abbiano pubblicato la
relazione prevista dall’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012 (convertito in L. 221/2012)
Risulta degna di menzione la disciplina dei controlli degli enti locali sulle società partecipate non quotate
introdotta dalla lettera d) del comma 1 dell’art. 3, D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, come modificata dalla legge
di conversione 7 dicembre 2012, n. 213. Questa norma, tra le altre disposizioni, ha inserito nel T.U.E.L. l’art.
147 quater. Il suddetto disposto normativo obbliga l'ente locale a definire, secondo la propria autonomia
organizzativa, un sistema di controlli sulle società non quotate, partecipate dallo stesso ente locale. Tali
controlli devono essere esercitati dalle strutture proprie dell'ente locale, che ne sono responsabili.
L'amministrazione deve definire preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società
partecipata, secondo parametri qualitativi e quantitativi, e deve organizzare un idoneo sistema informativo
finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società, la situazione contabile, gestionale
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e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui
vincoli di finanza pubblica.
Sulla base delle informazioni assunte, l'ente locale deve effettuare il monitoraggio periodico sull'andamento
delle società non quotate partecipate, analizzare gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individuare
le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il
bilancio dell'ente.
I risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende non quotate partecipate sono rilevati
mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica.
Le disposizioni di cui all’articolo in commento trovano applicazione agli enti locali con popolazione superiore
a 100.000 abitanti in fase di prima applicazione, a 50.000 abitanti per il 2014 e a 15.000 abitanti a decorrere
dal 2015. Le stesse non si applicano alle società quotate e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo
2359 del codice civile.
Non risulta ancora chiaro quale possa essere la modalità di attuazione del disposto normativo nei casi in cui
le società siano partecipate da più enti locali.
L’art. 4, comma 5, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. n.135/2012 (c.d.
“Spending Review”), ha stabilito nuove regole di governance nelle società a totale partecipazione pubblica,
diretta o indiretta, prevedendo che i Consigli di Amministrazione delle stesse devono essere composti da tre
o cinque membri, tenendo conto della rilevanza e della complessità delle attività svolte. Nel caso di Consigli
di Amministrazione composti da tre membri, la composizione deve essere determinata sulla base dei
seguenti criteri: due dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e
vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, per le società a partecipazione diretta, ovvero due
scelti tra dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione della società controllante o di poteri di
indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, e dipendenti della stessa società
controllante per le società a partecipazione indiretta. Il terzo membro svolge le funzioni di amministratore
delegato.
Nel caso di Consigli di Amministrazione composti da cinque membri, la composizione dovrà assicurare la
presenza di almeno tre dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e
vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, per le società a partecipazione diretta, ovvero
almeno tre membri scelti tra dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione della società
controllante o di poteri di indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, e dipendenti
della stessa società controllante per le società a partecipazione indiretta. In tale ultimo caso le cariche di
Presidente e di Amministratore delegato sono disgiunte e al Presidente potranno essere affidate dal
Consiglio di Amministrazione deleghe esclusivamente nelle aree relazioni esterne e istituzionali e
supervisione delle attività di controllo interno.
Vi è l'obbligo di riversamento all’amministrazione o alla società di appartenenza dei compensi percepiti dai
consiglieri di amministrazione da questi nominati.
La disposizione del presente comma si applica con decorrenza dal primo rinnovo dei Consigli di
Amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto.
Quanto alla composizione degli organi delle società controllate da pubbliche amministrazioni, ai sensi
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dell'articolo 2359, commi 1° e 2°, del codice civile, non quotate in mercati regolamentati, il DPR 30 novembre
2012, n. 251 ha dettato i termini e le modalità di attuazione della disciplina concernente la parità di accesso
agli organi di amministrazione e di controllo.
La nomina degli stessi, ove a composizione collegiale, deve essere effettuata secondo modalità tali da
garantire che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo dei componenti di ciascun organo La
quota si applica anche ai sindaci supplenti.
Le società devono assicurare il rispetto della composizione degli organi sociali, anche in caso di sostituzione,
per tre mandati consecutivi a partire dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del DPR. Per
il primo mandato la quota riservata al genere meno rappresentato è pari ad almeno un quinto del numero dei
componenti dell'organo.
La vendita di gas metano ed energia elettrica è un’attività libera che comunque sconta la regolazione, in
teoria meno invasiva rispetto alla distribuzione, dell’AEEGSI. Questa normativa, in continua evoluzione,
incide sulla qualità dei servizi minimi offerti alla clientela, sulle offerte che ogni società di vendita può
presentare al mercato e sulla gestione del cliente dalla sua acquisizione alla cessazione del contratto di
somministrazione. A parte questi aspetti, già molto impegnativi per le organizzazioni aziendali, l’AEEGSI
assicura un prezzo di riferimento per i clienti gas metano ed energia elettrica soggetti a tutela, lasciando però
liberi i venditori di presentare altri prodotti ed i clienti di decidere se restare nel mercato di tutela o
sottoscrivere un contratto di libero mercato.
L’Autorità con la delibera 196/2013R/gas ha proseguito nell’attività di revisione delle condizioni economiche
per la fornitura del servizio di tutela del gas metano con decorrenza dal 1° Ottobre 2013, indicizzando le
variazioni del costo della materia prima ai prezzi del mercato spot ed abbandonando definitivamente il
riferimento ai contatti di lungo termine. L’effetto dell’intervento normativo è stata una riduzione delle tariffe ai
clienti finali che hanno inciso anche sulla marginalità delle società di vendita, solo in parte compensata
grazie alla revisione dei contratti di acquisto sul mercato spot e alla revisione del contratto di lungo termine
tra Sinergie Italiane e Gazprom che ha determinato una riduzione dei costi di acquisto. Ricordiamo che i
contratti spot hanno una durata annuale e il contratto di Sinergie Italiane Srl in liquidazione sarà oggetto di
rinegoziazione entro il 30 settembre 2015.
Gli interventi normativi del governo (Decreto Legge 69/2013) fatti propri dall’AEEGSI con delibera
280/2013/R/gas, hanno visto un ridimensionamento del mercato di tutela in quanto a partire dal 1° Luglio
2013 tutte le partite IVA ed i clienti del servizio pubblico sono passati al mercato libero. La società ha preso
atto di questa modifica ed ha approntato un’offerta commerciale dedicata a questo segmento con
applicazione nel corso del 2014.
L’AEEGSI, in data 10 ottobre 2013, ha pubblicato la Deliberazione n. 447/2013/R/GAS avente ad oggetto
“Meccanismo per la promozione della rinegoziazione dei contratti pluriennali di approvvigionamento di gas
naturale”, contenente il meccanismo facoltativo “c.d. APR” al quale le imprese di vendita con contratti a
lungo termine possono accedere per poter mitigare l’impatto economico sfavorevole dei Take or Pay. Il
meccanismo prevede per le imprese di vendita un corrispettivo a sostegno della rinegoziazione dei contratti
Long Term e comporta: obbligo di offerte gas metano sul mercato a termine; il rischio di dover rimborsare
anche somme superiori a quelle assegnate nel caso di inversione dei prezzi tra contratti Take or Pay e
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mercato spot. La società ha inviato tutta la documentazione necessaria ed è stata ammessa al meccanismo
di compensazione, ma, unitamente ad altre aziende, ha ritenuto di dover impugnare la delibera dell’Autorità
in quanto ritenuta discriminante rispetto ai maggiori operatori nazionali. Dopo una prima sospensiva, Il TAR
deciderà nel merito nel corso del 2014.
Nel 2013 inoltre è divenuta operativa la normativa (anche se vi sono ancora ricorsi da parte dei distributori)
riguardo ai clienti morosi per i quali, per i motivi più svariati, i contatori non erano accessibili. La società, nel
rispetto delle procedure operative definite, ha rinunciato a poco meno di un migliaio di clienti che da anni non
onoravano le loro scadenze. Nel contempo ha deciso di proseguire nella politica di sostegno alle fasce
deboli concedendo rateizzazioni ai clienti in difficoltà, ma meritevoli di tale attenzione ed ha messo a
disposizione una somma importante (circa 200 mila euro) per aiutare, tramite i servizi sociali degli enti locali,
le famiglie in difficoltà.
Nel settore vendita di energia elettrica è proseguita la crescita sia per linee interne sia tramite agenzie
esterne e nel contempo si sono ottimizzati gli acquisti sia attraverso fornitori che attraverso il GME riuscendo
così ad ottenere maggiori margini. Quest’attività, unitamente all’incremento dei volumi venduti, ha permesso
di tornare ai livelli di marginalità del 2011, nonostante la forte concorrenza su tutti i segmenti di mercato.
Il periodo transitorio relativo al servizio di distribuzione di gas naturale era stato, inizialmente, fissato in
cinque anni a decorrere dal 31 dicembre 2000 e, quindi, con scadenza al 31 dicembre 2005 (art. 15, comma
7, D.Lgs. 23 maggio 2000, n.164). Il detto periodo poteva, tuttavia, essere “incrementato” al verificarsi di
determinate condizioni di crescita sul mercato dei soggetti gestori, che dovevano realizzarsi entro il 31
dicembre 2004. L’incremento, essendo consentita la sommatoria delle condizioni da cui dipendeva, poteva
andare da un minimo di un anno ad un massimo di cinque. Le disposizioni suddette valevano, peraltro, per i
soli affidamenti e concessioni effettuati senza gara, posto che quelli attribuiti con gara venivano, invece,
“mantenuti per la durata in essi stabilita […] e comunque per un periodo non superiore a dodici anni a partire
dal 31 dicembre 2000” (art. 15, comma 10, D.Lgs.164/2000). Nell’approssimarsi della scadenza del periodo
transitorio “ordinario” (31 dicembre 2005), il legislatore è intervenuto prorogando al 31 dicembre 2007 tale
scadenza e stabilendo un “automatico” prolungamento della stessa al 31 dicembre 2009 al verificarsi di
“almeno una” delle condizioni indicate al comma 7 dell’art. 15 del D.Lgs.164/2000. I termini del 31 dicembre
2007 e del 31 dicembre 2009 potevano, poi, essere prorogati di un anno (con conseguente scadenza al 31
dicembre 2008 e al 31 dicembre 2010), “con atto dell’ente locale affidante o concedente, per comprovate e
motivate ragioni di pubblico interesse”. Inoltre, agli enti locali veniva riconosciuta la facoltà, se prevista
nell’atto di affidamento o di concessione, di esercitare il “riscatto anticipato durante il periodo transitorio” (art.
23, comma 1, 2 e 3, D.L. 30 dicembre 2005, n. 273, convertito in L. 23 febbraio 2006, n. 51), al fine di
consentire agli enti medesimi di affidare il servizio mediante gara, essendo questa, nel sistema del
D.Lgs.164/2000, l’unica modalità attraverso cui poteva (e può) avvenire l’affidamento del servizio in
questione. I termini del 31 dicembre 2007 e del 31 dicembre 2009 sono stati ulteriormente prorogati di due
anni con l’art. 46-bis, comma 3, del D.L. 1 ottobre 2007, n. 159, convertito dalla L. 29 novembre 2007, n.
222. Tale disposizione ha avuto, però, vita assai breve, essendo stata integralmente sostituita con l’art. 2,
comma 175, della L. 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge Finanziaria 2008), a sua volta, modificato dall’art. 23bis, comma 1, periodo 4, del D.L. 112/08, convertito in L.133/08, introdotto con l’art. 15 del D.L.135/09,
convertito in L.166/09. In virtù del combinato disposto delle norme da ultimo citate risulta che:
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
le gare per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas devono essere bandite per bacini ottimali
di utenza;

a tal fine è, però, necessario che prima vengano individuati gli ambiti territoriali minimi (ATEM) con
provvedimento da adottare (dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per i
rapporti con le regioni, sentite la Conferenza unificata di cui al D.Lgs. n. 281 del 1997 e l’Autorità per
l’energia elettrica e il gas) entro il 31 dicembre 2012, tenendo anche conto delle interconnessioni
degli impianti di distribuzione e con riferimento alle specificità territoriali e al numero dei clienti finali.
In ogni caso l’ambito non può essere inferiore al territorio comunale;

la gara per l’affidamento del servizio, infine, deve essere bandita per ciascun bacino ottimale entro
due anni dall’individuazione degli ambiti territoriali minimi.
Ne consegue che le scadenze degli affidamenti e delle concessioni effettuati senza gara (per quelli effettuati
con gara, anche se bandita successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs. 164/2000, resta ferma la
scadenza “naturale”) devono essere determinate con riferimento al citato provvedimento ministeriale di
individuazione degli ambiti territoriali minimi. Dalla data di emanazione di tale provvedimento decorrono,
infatti, i due anni entro i quali dovrà essere bandita la gara per l’affidamento del servizio. Sino a quando il
nuovo affidatario o concessionario non inizierà la propria attività, gli affidamenti e le concessioni in essere si
devono, pertanto, considerare prorogati ope legis.
Il 1° aprile 2011 è entrato in vigore il Decreto 19 gennaio 2011, titolato “Determinazione degli ambiti
territoriali del settore della distribuzione del gas naturale”, che ha fissato in 177 il numero degli Ambiti
Territoriali Minimi e stabilito l’impossibilità degli Enti Locali di indire individualmente la gara per l’affidamento
delle concessioni gas.
Il 5 maggio 2011 è entrato in vigore il Decreto Interministeriale 21 aprile 2011, recante “Disposizioni per
governare gli effetti connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione gas in attuazione del
comma 6, dell’art. 28 del Decreto Legislativo 23 maggio 2000, n.164, recante norme comuni per il mercato
del gas”, che stabilisce l’obbligo di assunzione da parte del gestore di un numero complessivo di lavoratori
determinato da un valore soglia minimo di 1.500 PdR per addetto.
Il 29 giugno 2011 è entrato in vigore il D.Lgs 1 giugno 2011, n. 93, il cui art. 24, comma 4, stabilisce che
“….a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto le gare per l'affidamento del servizio di
distribuzione sono effettuate unicamente per ambiti territoriali di cui all'articolo 46-bis, comma 2, del decretolegge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222”.
Il 18 ottobre 2011 è stato pubblicato il Decreto interministeriale contenente l’elenco dei comuni che rientrano
in ciascuno dei 177 ATEM.
Il 27 gennaio 2012 è stato pubblicato il Decreto 12 novembre 2021 n. 226 avente per oggetto “Regolamento
per i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio della distribuzione del gas
naturale, in attuazione dell’art. 46-bis del decreto legge 1 ottobre 2007 n. 159, convertito in legge, con
modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222”. All’interno del Regolamento, oltra ai criteri di gara, è
contenuto un Allegato con identificazione della "data limite" entro cui per ciascun ATEM i Comuni devono
essere convocati dalla Provincia per la determinazione della Stazione Appaltante. La data limite è definita in
funzione della scadenza media delle concessioni di ATEM.
L’8 marzo 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con la Delibera n. 77/2012/R/ gas ha avviato il
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procedimento per l’attuazione degli adempimenti ad essa attribuiti dal Regolamento per i criteri di gara e per
la valutazione dell’offerta del servizio di distribuzione del gas naturale, approvato con il Decreto
interministeriale 12 novembre 2011, n. 226. Tali adempimenti sono relativi:

alla predisposizione del contratto di servizio (articolo 9, comma 8, del D.M. n. 226/2011);

alla definizione dei criteri per la determinazione del corrispettivo a copertura degli oneri di gara da
corrispondere alla stazione appaltante (articolo 8, comma 1);

all’emanazione del prezziario per la valutazione degli investimenti a costi standard (articolo 5,
comma 7);

all’individuazione di formati e procedure standard, per la trasmissione all’Ente Locale concedente dei
dati sullo stato di consistenza degli impianti (articolo 4, comma 7).
La Legge 7 agosto 2012, n. 134, di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 22 giugno 2012, n. 83,
recante “Misure urgenti per la crescita del Paese” introduce, in materia di distribuzione gas, alcune modifiche
al D.Lgs n. 164/00.
In particolare, il divieto di partecipazione alle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas,
imposto ai soggetti che, a livello di gruppo societario, gestiscono servizi pubblici locali in virtù di affidamento
diretto o di una procedura non a evidenza pubblica, non si applica alle società quotate in mercati
regolamentati e alle società da queste direttamente o indirettamente controllate, ai soci privati delle società
miste selezionati con gara e alle stesse società miste pubblico-private, mentre rimane in vigore per le società
non quotate. La disposizione è valida, tuttavia, solo per le gare d’ambito “a regime” che saranno svolte al
termine del periodo transitorio disciplinato dallo stesso D.Lgs n. 164/00. La norma intende assicurare la più
ampia partecipazione alle prime gare d’ambito che stanno per essere bandite. Il provvedimento chiarisce,
inoltre, che la disciplina generale in materia di ambiti territoriali individuati a livello provinciale e di tutela
dell’occupazione nei servizi pubblici locali di rilevanza economica, dettata dall’articolo 25 del D.L. sulle
Liberalizzazioni, non è applicabile al settore della distribuzione del gas, per il quale resta pienamente in
vigore la disciplina speciale già emanata.
L’11 ottobre 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con la Delibera n. 407/2012/R/ gas ha approvato
i criteri per la definizione del corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara sostenuti dai
comuni e dalla stazione appaltante per l’affidamento del servizio di distribuzione gas nei nuovi ambiti
territoriali minimi e posti a carico del soggetto aggiudicatario dal Decreto 12 novembre 2011, n. 226. Tra le
principali disposizioni, la delibera consente il riconoscimento in tariffa degli oneri di gara e ne fissa
l’ammontare in euro/pdr, il cui ammontare varia in funzione del numero di utenti serviti e del numero di
comuni appartenenti al singolo ambito territoriale minimo.
Il 25 ottobre 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con il Documento di consultazione n.
433/2012/R/efr ha illustrato i primi orientamenti per la definizione delle modalità operative attraverso cui
riconoscere e valorizzare le offerte delle imprese di distribuzione gas in merito agli interventi di efficienza
energetica che saranno effettuati nel quadro delle gare per l’affidamento del servizio.
Il 13 dicembre 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con la Delibera n. 532/2012/R/ gas ha dato
attuazione alle disposizioni dell’articolo 4, comma 7, del Decreto sui criteri di gara n. 226/11, stabilendone le
regole, i dati ed i formati per l’invio dello stato di consistenza delle reti alle stazioni appaltanti.
Il 5 febbraio 2013 il Ministro dello Sviluppo Economico, su proposta dall’Autorità con la Delibera n.
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514/2012/R/gas del 6 dicembre 2012, ha approvato il contratto di servizio tipo per lo svolgimento dell’attività
della distribuzione del gas naturale ai sensi dell’articolo 14 del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164.
Nonostante l’emanazione del “Regolamento Criteri”, le tempistiche previste per le prime tre tornate di gara
non sono state rispettate. Per ovviare alla situazione di stallo l’art. 4 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69 (c.d.
Decreto del Fare), convertito con modificazioni in L. 9 agosto 2013, n. 98, stabilisce un termine perentorio
per la selezione della stazione appaltante e l’emissione del bando per le gare ricadenti nelle prime due
tornate, trascorso il quale la Regione potrà intervenire designando un commissario ad acta, il quale, in caso
di inerzia della stessa, sarà nominato in via sostitutiva dal Ministero dello Sviluppo Economico. Più
precisamente, l’articolo in commento ha disposto che:

i termini introdotti dall’articolo 3 del D.M. 12 novembre 2011 n. 226 (c.d. Regolamento Criteri) in
merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alle gare d’ambito (selezione stazione appaltante
ed emissione bando di gara) sono di natura perentoria ed il prospettato intervento della Regione per
avviare la procedura di gara in caso di non rispetto di suddetti termini avverrà attraverso la nomina di
un commissario ad acta;

le date limite dei primi due scaglioni di gare, qualora tali termini siano già scaduti o in scadenza entro
ottobre 2013, sono prorogate di 4 mesi. In qualsiasi caso il termine per l’intervento della Regione
competente in assenza della nomina della stazione appaltante non potrà essere precedente al 1°
gennaio 2014. Decorsi i 4 mesi dalle scadenze di cui sopra, nel caso in cui la Regione non abbia
nominato un commissario ad acta, il Ministero dello Sviluppo Economico provvederà a nominarlo;

per gli ambiti nei quali non è presente il capoluogo di provincia, la nomina della stazione appaltante
avviene tramite votazione a maggioranza qualificata dei due terzi dei comuni che rappresenti almeno
i due terzi dei punti di riconsegna dell’ambito;

nel caso in cui le scadenze, così come prorogate dal Decreto del Fare, non vengano ulteriormente
rispettate, il 20% degli oneri spettanti annualmente ai comuni a seguito della gara sarà versato dal
gestore subentrante alla Cassa conguaglio per il settore elettrico al fine di ridurre le tariffe di
distribuzione dell’ambito.
Da ultimo, l'art. 1, comma 16, del recente D.L. n. 145/2013, ha modificato in modo sostanziale l'art. 15,
comma 5, D.Lgs. n. 164/2000, che stabiliva che al gestore uscente fosse riconosciuto un rimborso costituito
dal cosiddetto V.I.R. (Valore Industriale Residuo).
Il 19 febbraio 2014 il Decreto Legge è stato convertito con modifiche nella Legge n. 9.
In particolare, il provvedimento stabilisce che il rimborso riconosciuto ai gestori uscenti del servizio di
distribuzione gas, titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è calcolato nel
rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, e, per quanto non desumibile dalla volontà delle
parti, anche per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su
criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso, che il Ministero dello Sviluppo
Economico può predisporre, ai sensi dell’articolo 4, comma 6, del Decreto Legge n. 69/13, convertito, con
modificazioni, dalla Legge n. 98/13. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi
ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente.
Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del 10% del valore delle immobilizzazioni nette di località
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calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati
relativi ai cespiti di località, l'ente locale trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso
all'Autorità, per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara. Delle osservazioni dell’Autorità terrà
conto la stazione appaltante, ai fini della determinazione del valore di rimborso da inserire nel bando di gara.
Per alcuni ambiti territoriali vengono infine prorogate le date limite di cui all’Allegato 1 del Decreto n. 226/11,
entro cui la provincia, in assenza del comune capoluogo di provincia, convoca i comuni dell’ambito per la
scelta della stazione appaltante e da cui decorre il tempo per l’eventuale intervento sostitutivo della regione
di cui all’articolo 3 del medesimo Decreto n. 226/11. In particolare:

per gli ambiti ricadenti nel primo e nel secondo raggruppamento, le date limite che sono scadute o
che verrebbero a scadere entro il mese di ottobre 2013, già prorogate di 4 mesi dal comma 3
dell’articolo 4 del Decreto Legge n. 69/13, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 98/13, sono
prorogate di ulteriori quattro mesi;

per quelli ricadenti nel terzo raggruppamento, la proroga è di 4 mesi.
Al fine di dare impulso all’indizione delle gare d’ambito, i gestori uscenti del servizio di distribuzione gas
anticipano alla stazione appaltante l'importo equivalente al corrispettivo una tantum per la copertura degli
oneri di gara, come riconosciuto dall'Autorità con le delibere n. 407/2012/R/gas e n. 230/2013/R/gas. Nel
caso di due o più gestori, l'anticipazione è proporzionale ai punti di riconsegna serviti nei comuni dell'ambito
territoriale di riferimento, come risultanti dai dati pubblicati sul sito internet del Ministero dello Sviluppo
Economico. Tale anticipazione sarà rimborsata, comprensiva di interessi, dal concessionario subentrante
all'atto dell'avvenuta aggiudicazione del servizio, con modalità definite dall'Autorità.
Con la deliberazione 6 marzo 2014, 93/2014/R/GAS l’Autorità ha avviato un procedimento per la formazione
di provvedimenti attuativi delle disposizioni previste in materia di affidamento delle concessioni per il servizio
di distribuzione del gas naturale dall'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 come
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, integrativi rispetto a quelli adottati nell'ambito
del procedimento avviato con la deliberazione 77/2012/R/GAS.
Nel documento per la consultazione 13 febbraio 2014, 53/2014/R/GAS sono stati illustrati gli orientamenti
dell'Autorità in materia di regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas da applicare con
riferimento alle gestioni per ambito nel quarto periodo di regolazione.
Il 17 aprile 2014 l’autorità ha pubblicato il documento per la consultazione 178/2014/R/GAS che illustra gli
orientamenti dell’Autorità per la definizione delle procedure e dei metodi di analisi parametrica e per indici al
fine della valutazione degli scostamenti tra VIR e RAB, secondo quanto previsto dalle disposizioni
dell’articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, come convertito, con modificazioni,
dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9.
L’Autorità, partendo dall’assunto che la soglia di attenzione, individuata a +10% dal decreto-legge n. 145/13,
potrebbe essere raggiunta in un numero consistente di località, dando luogo ad un flusso rilevante di
informazioni da parte degli Enti locali verso la medesima Autorità, intende sviluppare una procedura che
consenta di contenere l’onere amministrativo di verifica e garantisca la massima efficacia in termini di
promozione della concorrenza e tutela dei clienti del servizi.
La procedura, nelle intenzioni dell’Autorità, si svilupperebbe in più stadi:
a)
verifica formale della documentazione;
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b)
test parametrico di congruità del VIR;
c)
riallineamento vite utili e nuova verifica dello scostamento VIR-RAB;
d)
verifica di congruenza con linee guida;
e)
analisi per indici;
f)
analisi di dettaglio.
Una volta effettuate le prime tre fasi, qualora la differenza VIR-RAB risulti inferiore al 10%, il processo di
verifica si completa, con esito positivo. In caso contrario si passa allo stadio successivo e così di seguito.
Da ultimo, il Ministero dello Sviluppo Economico il 22 maggio 2014, con proprio decreto, ha approvato il
documento “Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli
impianti di distribuzione del gas naturale” del 7 aprile 2014”, attualmente in fase di pubblicazione sulla
G.U.R.I.
Le Linee Guida si applicano se i contratti di concessione stipulati prima dell’11 febbraio 2012 – giorno di
entrata in vigore del DM 226/2011 (regolamento gara) – non prevedono criteri e metodi per il calcolo del
valore di rimborso della rete gas.
L’applicazione retroattiva delle Linee guida, nell’ipotesi in cui il Comune ed il gestore uscente abbiano
stipulato un accordo sui criteri di stima del valore della rete dopo l’11 febbraio 2012 – ma prima della
pubblicazione delle Linee Guida – rimane uno degli aspetti più problematici della disciplina.
Il capitolo 2 stabilisce che le Linee guida si applicano nei seguenti casi:

nei casi in cui alla scadenza naturale della concessione è prevista la devoluzione a titolo oneroso al
gestore entrante della rete gas (o di una sua porzione) e la cessazione del servizio è anticipata
rispetto alla scadenza naturale oppure la concessione è a tempo indeterminato, se:

i documenti contrattuali stipulati prima dell’11 febbraio 2012 non prevedono alcun criterio o
metodo per la stima della rete,

gli atti integrativi stipulati dopo l’entrata in vigore del d.lgs. 164/2000 indicano il valore di rimborso,
senza specificare nel dettaglio la metodologia utilizzata per la sua determinazione,

se i documenti contrattuali, per la valutazione del valore di rimborso, fanno un riferimento generico
all’art. 24, comma 4, del RD 2578/1925 o stabiliscono che la valutazione deve essere effettuata a
prezzi di mercato, senza fornire una metodologia dettagliata;

nei casi in cui le concessioni prevedono alla scadenza naturale la devoluzione gratuita al Comune
dell’intero impianto o di una sua porzione, ma la cessazione effettiva del servizio è anticipata per legge
(cioè a causa del d.lgs. 164/2000);

nei casi di cessazione effettiva del servizio alla scadenza contrattuale naturale o in una data
successiva a quella indicata nella concessione, se gli atti di concessione stabiliscono espressamente
che il calcolo del valore di rimborso dell’impianto alla scadenza naturale avverrà applicando i criteri
stabiliti dall’art. 24, comma 4, RD 2578/1925.
Se i documenti contrattuali (stipulati prima dell’11 febbraio 2012) fanno riferimento all’applicazione di un
prezziario regionale o della Camera di commercio provinciale, senza specificare le modalità applicative, si
applicano ugualmente le disposizioni delle Linee guida per l’utilizzo del prezziario. Il Ministero, infatti, ritiene
che i prezziari regionali e provinciali non siano adeguati per valorizzare la fornitura e posa di un numero
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rilevante di componenti necessari per la ricostruzione degli impianti di distribuzione. In altri termini, il
Ministero pensa che i prezziari regionali e provinciali sono elaborati per determinare il costo di lavori di
modesta estensione o dimensione, per cui non sono adatti per stimare il rifacimento dell’intero impianto.
In ogni caso, per una verifica degli effetti economici delle Linee guida ministeriali è necessaria un’analisi
accurata delle nuove regole emanate dal Ministero ed una simulazione - almeno parziale - della loro
applicazione alla situazione concreta degli impianti di proprietà della società.
L’attività di distribuzione dell’energia elettrica è svolta in regime di concessione rilasciata dal Ministro
dell’industria, del commercio e dell’artigianato (ora dello sviluppo economico). Per ogni ambito comunale può
essere rilasciata una sola concessione di distribuzione (artt. 9, commi 3, D.Lgs. 79/99). La gara per
l’affidamento del servizio predetto deve essere indetta non oltre il quinquennio precedente la scadenza del
periodo transitorio e, quindi, non oltre il 31 dicembre 2025. Alle imprese distributrici operanti al 1° aprile 1999
(data di entrata in vigore del D.Lgs. 79/99) è stato, infatti, attribuito il diritto di continuare a svolgere il servizio
di distribuzione sulla base di concessioni rilasciate dal Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato
(ora dello sviluppo economico) e “aventi scadenza il 31 dicembre 2030” (art. 9, comma 1, D.Lgs. cit.).
Per quanto riguarda il servizio Farmacie, come già anticipato, la riforma dei servizi pubblici locali non
dispiega effetti nel relativo settore e pertanto AEB S.p.A. potrà continuare nella gestione in corso. Occorre
rilevare che il nuovo Governo nazionale sta inserendo un sempre maggior grado di liberalizzazione nel
settore e che è necessario disporre di un sempre maggior quantitativo di prodotti da commercializzare per
poter accentrare gli acquisti ed ottenere sconti sempre più importanti. La parziale liberalizzazione
intervenuta, che determinerà un incremento delle farmacie esistenti sul territorio, rende necessario verificare,
sin da subito, il posizionamento delle farmacie gestite e la dimensione delle stesse.
La normativa ha previsto la scadenza anticipata al 31 dicembre 2014 di diversi servizi pubblici e l’obbligo per
l’ente locale di celebrare la gara pubblica per la sua gestione; ne consegue che dal 1° gennaio 2014 la
società si è attivata per concordare con il Comune di Seregno le modalità di riconsegna della gestione del
servizio che nei prossimi mesi il Comune di Seregno dovrà mettere a gara. Il Centro sportivo necessita
comunque di interventi strutturali importanti, perché i locali non presentano più confort allineati a quelli della
concorrenza.
INFORMAZIONI SUI PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE (art. 2428, comma 1, c.c.)
I rischi del Gruppo sono strettamente legati al tipo di attività svolta, oltre che a rischi più generali riguardanti il
sistema in cui lo stesso opera.
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La congiuntura economica negativa sembra quasi alle spalle, ma le famiglie e le imprese, dopo anni di crisi e
caduta dei consumi, presentano sempre maggiori difficoltà a rispettare le scadenze dei pagamenti e hanno
ridotto, i consumi, anche perché non vi ancora certezza né sulla ripresa né sui livelli occupazionali che potrà
portare.
Il sistema finanziario internazionale sembra aver ritrovato fiducia nel nostro paese con conseguente calo del
differenziale tra i tassi sui titoli pubblici tedeschi e quelli italiani. Il vero problema italiano è il forte impatto
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delle imposte che sta incidendo sulla capacità di spesa degli italiani provocando riduzione dei consumi.
Tutti gli economisti sono concordi sulla necessità di adottare, a livello europeo, una politica favorevole agli
investimenti e all’occupazione, con contenimento della spesa pubblica improduttiva.
Il 2014 ha visto timidi segnali di ripresa, ma soprattutto le importanti riforme istituzionali, ormai indifferibili,
potranno dare una svolta decisiva; certamente la mancata attuazione delle stesse potrebbe peggiorare la
situazione di fiducia nei confronti del sistema paese con conseguente impatto negativo sulla situazione
patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi all’andamento della domanda
Come già illustrato nel paragrafo relativo all’andamento del settore, i rischi connessi all’andamento della
domanda riguardano il Gruppo in quanto operante nei mercati energetici nazionali, nell’igiene ambientale,
nelle farmacie e centro sportivo, mercati comunque collegati con la realtà economica circostante.
Per fronteggiare eventuali ulteriori cali di domanda il Gruppo sta attuando delle politiche commerciali più
aggressive ed una politica di acquisizione di società e rami d’azienda per rafforzare i settori gestiti. Aspetto
fondamentale perché queste politiche abbiano successo è la disponibilità di prodotti a prezzi competitivi; per
questo motivo il Gruppo è alla ricerca di accordi, anche commerciali con altri operatori e/o produttori.
Rischi operativi e connessi all’andamento dei prezzi delle materie prime
Il Gruppo si occupa prevalentemente di gas metano ed energia elettrica (vendita e trasporto), di energie
termica ed elettrica (produzione) e servizi connessi, è presente nei territori gestiti con diversi sportelli aperti
al pubblico.
Per limitare al massimo i rischi di natura operativa, oltre a gestire in modo ottimale tutti gli impianti, si è
anche eliminata la possibilità di riscuotere direttamente dai clienti.
La gestione degli impianti che rientrano nella responsabilità operativa del Gruppo avviene tramite personale
interno, assistito da società specializzate nei diversi settori di interesse.
Il Gruppo ha sottoscritto con primarie compagnie di assicurazioni idonei contratti a copertura dei rischi
operativi e, inoltre, esistono polizze assicurative stabilite direttamente dall’AEEG.
Le vendite, in generale, sono coperte da contratti di acquisto che si basano su panieri identici e pertanto il
rischio prezzi è molto limitato.
Rischi di concentrazione del fatturato
Il Gruppo per il settore energetico ed ambientale ha un’attività caratterizzata da una scarsa concentrazione
del proprio fatturato, gestendo circa 200.000 clienti per la maggior parte con consumi per uso domestico.
Per le altre attività, svolte dalla capogruppo, riceve dei corrispettivi da società partecipate e dagli enti locali
soci e dei corrispettivi giornalieri dalla diffusa clientela del centro sportivo e delle farmacie.
Le relazioni con i clienti, considerati nella loro globalità, sono normalmente stabili e di lungo periodo,
ancorché abitualmente regolate con contratti di durata non superiore all’anno, rinnovabili e senza previsione
di livelli minimi garantiti.
Alla data attuale, non vi sono tuttavia indicazioni tali da far ritenere probabile la perdita, entro i prossimi mesi,
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di un numero rilevante di clienti.
Rischio cambi
Durante l’esercizio la società ha effettuato acquisti e vendite di gas metano in valuta estera rilevando a conto
economico gli utili e le perdite su cambi. Dal 1° ottobre una diversa definizione dei contratti di acquisto gas
metano ha permesso di superare il rischio cambio perché la società acquista tutto in euro. Si ritiene pertanto
che l’attività della società non sia sostanzialmente soggetta a rischi su cambi.
Rischio credito
Il Gruppo per il settore energetico ed ambientale gestisce circa 200.000 clienti, soprattutto con consumi
domestici e, in misura inferiore, imprese industriali e/o artigianali con consumi medi non particolarmente
rilevanti.
Per i settori gestiti dalla capogruppo, ad esclusione dei corrispettivi di società partecipate e di enti locali soci,
percepisce corrispettivi al momento della cessione del prodotto o della prestazione.
Il momento di crisi dell’economia continua a generare un aumento del rischio di insolvenza dei clienti del
settore energetico ed ambientale. Per la minimizzazione di tale rischio, il Gruppo, ove è possibile, tende a
prediligere i contratti con clienti domestici e clienti industriali con un target di consumi non eccessivamente
elevato rispetto alla generalità della clientela.
Considerata la mole consistente di clienti e di micro fatturazioni realizzate durante l’anno, nonché la
tempistica di rientro della clientela, il gruppo ha provveduto a costituire un consistente fondo svalutazione
che al 31.12.2013 ammonta a 14.141 migliaia di euro.
Il Gruppo si avvale, oltre che di legali esterni, anche del servizio legale interno e di società di recupero
crediti; nell’ultimo anno si è proceduto ad una profonda revisione dei sistemi informatici utilizzati e
dell’organizzazione interna per poter ridurre i tempi di recupero e di conseguenza ridurre l’indice di morosità.
Rischio liquidità
La situazione finanziaria del Gruppo, come sopra dettagliata, non presenta particolari problematicità in
quanto il Gruppo ha bisogno di mezzi finanziari solo sporadicamente.
ALTRE INFORMAZIONI
Di seguito presentiamo ulteriori informazioni utili alla comprensione della situazione societaria.
Attività di ricerca e sviluppo
Nell’anno 2013 non sono stati sostenuti costi di ricerca e sviluppo.
Ambiente
Segnaliamo che nel corso del 2013 non vi sono stati danni causati all’ambiente; né sanzioni o pene inflitte
alle società del Gruppo per reati o danni ambientali.
Uso di strumenti finanziari (art. 2428, comma 6-bis, c.c.)
Per quanto riguarda le informazioni richieste dalla lettera a) del comma in oggetto, si precisa che la Società
non ha fatto ricorso a strumenti finanziari derivati.
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Per quanto riguarda le informazioni richieste dalla lettera b) del comma in oggetto, si rimanda a quanto in
precedenza illustrato nelle informazioni relative ai rischi ed incertezze.
Operazioni atipiche o inusuali
La società nel 2013 non ha realizzato operazioni atipiche o inusuali.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la data di riferimento del bilancio
AEB SpA
Contenzioso
Il Comune di Meda ha citato, nel 2011, la società dinanzi il giudice ordinario per ottenere la condanna della
stessa a rimettere il Comune nella piena proprietà degli impianti a suo tempo conferiti, previo accertamento
della nullità dell’atto d’intenti e del protocollo di accordo stipulati tra le parti nel 2003 e dell’atto di
sottoscrizione di aumento di capitale con conferimenti di impianti da parte del Comune di Meda. AEB SpA si
è costituita in giudizio contestando ogni allegazione, deduzione e richiesta avversaria. Il giudice adito ha
disposto consulenza tecnica d’ufficio. Nel mese di dicembre 2012 il Consulente ha depositato l’elaborato
peritale evidenziando la necessità di aggiornamento del patrimonio e relativa implementazione a favore del
Comune di Meda per Euro 279.425. Nel contempo ha evidenziato che a causa del fallimento della Meda
Servizi Pubblici SpA; la società ha subito un onere imprevisto per Euro 792.586 riconducibile al
conferimento. La società ha costituito da tempo apposito fondo rischi. Nel mese di Aprile il Giudice ha
dovuto, ulteriormente rinviare decisioni in merito al mese di Ottobre perché i legali di controparte non erano
presenti.
La società San Marco ha citato in giudizio la società MBM SpA e AEB SpA, in quanto incorporante della
stessa, richiedendo il riconoscimento del lucro cessante per mancata attuazione di contratto di riscossione
coattiva morosità da parte di MBM. Il giudice adito ha disposto consulenza tecnica d’ufficio tuttora in corso.
MBM nel corso del 2011 aveva costituito, prudentemente, apposito fondo rischi.
C.R.U. 20
Avvicinandosi la scadenza della Convenzione per l’attuazione del Comparto di Riqualificazione Urbana
C.R.U. 20, stipulata nel 2002 e legata alla riqualificazione edilizia del complesso immobiliare che costituisce
la sede della società, AEB ha chiesto ed ottenuto dal Comune di Seregno una proroga della stessa per la
durata di 36 mesi. Nel contempo la società ha presentato osservazioni nell’ambito della procedura in essere
per l’adozione del nuovo piano di governo del territorio del Comune di Seregno.
Sinergie Italiane Srl in liquidazione
In data 21 gennaio 2014 l’Assemblea ha approvato il bilancio intermedio di liquidazione periodo 01.10.2012 30.09.2013 con un utile netto di 7,7 milioni. Nel bilancio intermedio citato i liquidatori hanno provveduto,
cautelativamente, a iscrivere rettifiche di liquidazione per 32,8 milioni di euro. Si tratta di rettifiche prudenziali
in contropartita della svalutazione di immobilizzazioni immateriali già iscritte nei conti della società e dello
stanziamento del Fondo per costi e oneri della liquidazione.
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Il bilancio di liquidazione evidenzia la riduzione dei rischi e delle attività della società. Ad oggi la società ha in
essere esclusivamente il contratto con Gazprom Export LLC di acquisto del gas metano per le commercial
companies dei soci. Come gran parte degli operatori del settore che stanno gestendo con i propri fornitori
contratti a lungo termine (cosiddetti take or pay), anche i liquidatori di SINIT Srl hanno dato avvio alla
rinegoziazione del contratto di acquisto chiusa il 30 settembre 2013 con una riduzione dei costi di
approvvigionamento. AEB SpA, a seguito di accordo sottoscritto al momento del ripiano e della successiva
messa in liquidazione di SINIT Srl, ha limitato ogni ulteriore impegno derivante da necessità finanziarie della
società ad un milione di euro.
Processo verbale di constatazione con rilievi
Nel mese di Gennaio 2013 la società ha ricevuto il controllo dell’Agenzia delle Entrate competente per
l’effettuazione di una verifica fiscale ai fini dell’IRES, dell’IRAP e dell’IVA sul periodo d’imposta 2009. La
verifica fiscale sì è conclusa in data 8 Marzo 2013 con la redazione di un processo verbale di constatazione
(PVC) con rilievi inerenti l’Imposta sul Valore Aggiunto per Euro 137.347 e l’IRES e l’IRAP per complessivi
Euro 125.300. La società ha presentato Osservazioni al PVC ritenendo infondate le pretese
dell’Amministrazione Finanziaria e, dopo una significativa fase contradditoria di verifica congiunta della
documentazione e delle motivazioni in fatto ed in diritto poste a fondamento della verifica stessa e dei relativi
esiti, in data 28 maggio 2014 ha presentato istanza di proposta di accertamento con adesione ai sensi
dell’art. 6, comma 1, D.Lgs. n. 218/97, anche al fine di evitare ulteriori atti amministrativi ed eventuali
contenziosi e col presupposto di vedersi riconosciute la quasi totalità delle Osservazioni fatte.
Aggregazione
Il Consiglio di Amministrazione di AEB SpA ha avuto mandato dai Soci di esplorare opportunità di
aggregazione in grado di garantire lo sviluppo di tutti i settori in cui il Gruppo opera. Dopo aver esplorato le
diverse possibilità partendo da Gruppi similari con una consistente partecipazione pubblica, si è deciso di
verificare tale opportunità con il Gruppo ACSM-AGAM, quotato in Borsa, in quanto territorialmente
confinante e con elementi in comune che, nel caso di aggregazione, consentirebbero importanti sinergie,
oltre ad operare negli stessi settori o in settori complementari a quelli gestiti dal Gruppo.
GELSIA SRL
Nei primi mesi del 2014 la società ha ridefinito i contratti con tutti i clienti con partita IVA che, a seguito di
normativa, non potevano più utilizzare le tariffe del mercato di tutela.
GELSIA RETI Srl
In data 31 marzo 2014 l’Assemblea di Gelsia Reti ha deliberato l’aumento del capitale sociale da Euro
68.906.294,12 ad Euro 74.148.600,15 e, quindi, per complessivi Euro 5.242.306,03, a seguito del
conferimento, effettuato da ASSP SpA, del ramo d'azienda costituito dal complesso di attività, passività,
contratti e rapporti giuridici relativi al servizio di distribuzione e misura del gas metano nel Comune di
Cesano Maderno analiticamente descritto e valutato nella perizia di stima, riferita alla data del 30 novembre
2013, redatta dal dott. Marco ETTORRE con studio in Milano, Galleria S. Carlo n. 6, iscritto al Registro dei
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Revisori Contabili, asseverata con verbale a rogito notarile, che attesta in Euro 9.484.325,00 il valore del
ramo di azienda conferito.
Il progetto denominato “LIFE GREEN GAS NETWORK”, presentato da Gelsia Reti in partnership con
Terranova e Fiorentini nell’ambito del programma Life della Comunità Europea e finalizzato a dimostrare
l'applicabilità di un nuovo sistema di gestione e controllo per la regolazione dei livelli di pressione nelle reti di
distribuzione del gas naturale è stato uno dei 225 progetti approvati dalla Commissione Europea ed
ammessi al finanziamento, su un totale di 1.468 domande presentate.
GELSIA AMBIENTE SRL
Dal 1° gennaio 2014 la Società gestisce la Piattaforma Ecologica di Besana Brianza che si aggiunge alla
gestione del più ampio servizio di Igiene urbana avviata nello stesso comune in data 01 gennaio 2013.
Il 2014 sarà un anno importante per la Società in quanto la normativa nazionale, in tema di affidamento di
servizi pubblici, prevede che entro il 31 dicembre 2014 gli affidamenti diretti siano resi conformi alla direttiva
europea. La società si sta adoperando per acquisire le caratteristiche utili per diventare società conforme ed
è a supporto degli enti locali brianzoli per valutare e scegliere come modalità di affidamento dei servizi di
igiene ambientale la gara a doppio oggetto. In questo ambito ha anche dato la propria disponibilità ad
assistere i comuni oggi non serviti, ma che stanno valutando come risolvere il problema gestionale che gli
deriverà dalla liquidazione del Consorzio Brianza Milanese. Nello stesso tempo ha rafforzato la propria
struttura per partecipare alle eventuali gare bandite nel territorio di riferimento. Alla data di redazione del
bilancio 15 enti locali hanno già deliberato gli indirizzi scegliendo la gara a doppio oggetto come modalità di
affidamento dei servizi di igiene urbana ed altri sono in procinto di deliberare. La società dovrà quindi
predisporre il progetto da far approvare agli enti locali per bandire la gara a doppio oggetto.
Evoluzione prevedibile della gestione
Gli obiettivi da perseguire e che influenzeranno l’evoluzione del Gruppo riguardano principalmente:
 l’acquisizione, tramite aggregazione, di altre farmacie pubbliche, oltre ad eventuali accordi con altre
aziende pubbliche del settore per migliorare i margini e ottimizzare i costi;
 la ricerca di risorse finanziarie da destinare a Gelsia Reti Srl per permetterle di partecipare alle future
gare ATEM;
 la ricerca e l’impegno in iniziative di efficiente produzione di energia elettrica e di ricerca di partner
affidabili per garantire l’approvvigionamento di gas metano ed energia elettrica per garantire
l’acquisizione di nuova clientela;
 la definizione di un percorso di preparazione di Gelsia Ambiente Srl alle future gare e, in base alle
modifiche normative in corso, la valutazione sull’opportunità di ricercare aggregazione con altri
soggetti locali che presidiano solo segmenti del sistema integrato dei rifiuti per coprire a 360 gradi
tutto il settore con risultati positivi per la società, il Gruppo e i Comuni soci ed affidatari dei servizi.
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Il Gruppo ha definito le nuove linee strategiche che tengono conto degli obiettivi sopra fissati e individuano
come obiettivo la verifica di un rafforzamento acquisendo asset dai propri soci e valutando possibili
aggregazioni/acquisizioni come indicato nel paragrafo precedente.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Direttore Amministrazione Finanza e
Controllo
Dott. Paolo Cipriano
Il Presidente
Dott. Maurizio Bottoni
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SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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Situazione Patrimoniale Finanziaria
valori espressi in euro
ATTIVITA'
31.12.2013
31.12.2012
Rif Nota Attività non correnti
01
Immobili, impianti e macchinari
02
Avviamento e altre attività a vita non definita
03
Altre attività immateriali
04
Partecipazioni
05
Altre attività finanziarie non correnti
06
Altre attività non correnti
07
Imposte differite attive (Imposte anticipate)
08
Attività non correnti disponibili per la vendita
181.623.876
180.902.890
4.108.629
4.108.629
21.959.925
20.581.270
8.537.928
5.514.243
-
-
7.586.990
2.987.390
13.382.960
13.517.887
-
Totale Attività non correnti
-
237.200.308
227.612.309
1.614.711
1.891.621
Rif Nota Attività correnti
09
Rimanenze
10
Crediti commerciali
89.043.139
102.784.119
11
Crediti per imposte
3.708.175
5.118.287
12
Altre attività correnti
3.336.780
12.856.208
13
Altre attività finanziarie correnti
14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
-
Totale Attività correnti
Totale Attivo
-
6.104.624
8.315.344
103.807.429
130.965.579
341.007.737
358.577.888
Pag. 34
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Situazione Patrimoniale Finanziaria
valori espressi in euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
31.12.2013
31.12.2013
Rif Nota Patrimonio netto
15
Patrimonio netto
Capitale Sociale
82.412.000
82.412.000
Riserve
59.505.435
54.600.975
7.541.355
7.021.067
149.458.790
144.034.042
36.832.710
35.574.233
2.508.756
2.325.140
39.341.466
37.899.373
188.800.256
181.933.415
Utile (perdita) dell'esercizio
Patrimonio netto di pertinenza del gruppo
Capitale e riserve di terzi
Utile (perdita) dell'esercizio di competenza di terzi
Patrimonio netto di pertinenza di terzi
Totale Patrimonio netto
Rif Nota Passività non correnti
16
Finanziamenti
39.330.439
38.297.710
17
Altre passività non correnti
15.393.709
15.154.754
18
Fondi per benefici a dipendenti
4.999.054
5.042.327
19
Fondi per rischi ed oneri
9.277.454
9.423.459
20
Fondo Imposte differite passive
5.552.053
5.933.355
Totale Passività non correnti
74.552.709
73.851.605
Rif Nota Passività correnti
21
Finanziamenti
11.423.230
24.293.673
22
Debiti Commerciali
52.572.265
66.477.872
23
Debiti per imposte
2.642.876
2.273.767
24
Altri debiti
11.016.401
9.747.556
Totale Passività correnti
77.654.772
102.792.868
341.007.737
358.577.888
Totale Patrimonio netto e Passivo
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CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
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Conto Economico Complessivo
valori espressi in euro
31.12.2013
Rif Nota
Ricavi delle vendite
26
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
27
Altri ricavi e proventi
Totale Ricavi delle vendite
Rif Nota
31.12.2012
289.488.608
257.239.793
6.638.824
9.143.734
296.127.432
266.383.527
(173.627.614)
(155.929.219)
(277.499)
(18.561)
Costi operativi
28
Acquisti
29
Variazione delle rimanenze
30
Servizi
(64.076.471)
(51.589.994)
31
Costi per il personale
(27.962.155)
(25.036.212)
32
Altri costi operativi
(2.975.838)
(2.196.331)
33
Costi per lavori interni capitalizzati
9.149.514
8.918.468
Totale costi operativi
(259.770.063)
Risultato operativo ante ammortamenti, svalutazioni e
accantonamenti (EBITDA)
Rif Nota
Ammortamenti e svalutazioni
35
Accantonamenti
Ricavi e costi non ricorrenti
Risultato operativo (EBIT)
Proventi da partecipazioni
38
Proventi finanziari
39
Oneri finanziari
40
Proventi e oneri netti su strumenti finanziari e differenze di cambio
(8.507.818)
(17.131.560)
(20.397.589)
19.225.809
20.134.089
23.538
1.674
475.061
525.907
(37.296)
(646.316)
Rettifica di valore di partecipazioni e attività finanziarie
Risultato ante imposte
-
18.579.493
(8.529.382)
Imposte
Utile (perdita) dell'esercizio
Risultato di pertinenza di terzi
Risultato di pertinenza del gruppo
43
(5.739.578)
(1.107.619)
Totale gestione finanziaria
42
(11.889.771)
Gestione finanziaria
37
41
(12.674.748)
1.282.766
Totale ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti,
plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di valore di attività
non correnti
Rif Nota
40.531.678
Ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti,
plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di valore di attività
non correnti
34
36
36.357.369
(225.851.849)
Componenti del conto economico complessivo
179
(836.917)
-
19.297.172
(9.950.965)
10.050.111
9.346.207
2.508.756
7.541.355
2.325.140
7.021.067
-
Utile (perdita) complessivo dell'esercizio
(1.364.677)
10.050.111
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-
9.346.207
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RENDICONTO FINANZIARIO
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Rendiconto finanziario
valori espressi in euro
A. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI INIZIALI
31.12.2013
31.12.2012
8.315.344
1.375.879
10.050.111
9.346.207
B. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO
Risultato netto dell'esercizio
Flussi non monetari
Ammortamenti
Variazione nelle imposte anticipate e differite
Ricavi e costi non ricorrenti
Variazione netta fondi per benefici a dipendenti
Accantonamento fondo svalutazione crediti
Variazione netta fondi rischi ed oneri
12.674.748
(246.375)
(1.282.766)
(43.273)
2.957.493
(146.005)
Totale Flussi non monetari
13.913.822
11.889.771
(1.546.697)
(340.469)
4.597.773
(5.113.664)
9.486.714
Variazione del capitale circolante netto
Rimanenze
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Crediti e debiti per imposte
Altri crediti e debiti
Totale variazione del capitale circolante netto
TOTALE FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO
276.910
10.783.487
(13.905.607)
1.779.221
10.788.274
(159.459)
(20.130.291)
29.346.434
1.033.724
(5.454.914)
9.722.285
4.635.494
33.686.218
23.468.415
(12.114.025)
(3.276.129)
(3.023.685)
(3.316.834)
238.955
419.895
195.870
(15.968.675)
(10.268.530)
(292.805)
(621.463)
90.687
73.516
(20.875.953)
(26.987.270)
C. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Investimenti in
Immobili, impianti e macchinari
Attività immateriali
Partecipazioni
Variazione nelle attività non correnti
Variazione nelle passività non correnti
Disinvestimenti netti di immobili, impianti, macchinari
Disinvestimenti di attività immateriali
TOTALE FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
D. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nuovi finanziamenti (quota a medio-lungo termine)
Variazione nei finanziamenti e trasferimenti a breve termine di quote di
finanziamenti a medio-lungo
Variazione nei finanziamenti correnti
Variazione nelle attività finanziarie correnti
TOTALE FLUSSO MONETARIO DA ATT. FINANZIARIE
4.963.786
12.400.933
(3.931.057)
(2.606.728)
(12.870.443)
3.325.144
(11.837.714)
13.119.349
E. VARIAZIONE DEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO
Altre variazioni nel patrimonio netto
Pagamento dividendi
TOTALE VARIAZIONE DEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO
F. FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B+C+D+E)
G. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI FINALI (A+F)
29.929
(3.213.200)
28.217
(2.689.246)
(3.183.271)
(2.661.029)
(2.210.720)
6.939.465
6.104.624
8.315.344
Pag. 39
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VARIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO
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82.412.000
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Patrimonio Netto al 31.12.2013
Risultato dell'esercizio
Altri movimenti
Destinazione risultato esercizio precedente
Distribuzione ulteriori dividendi
Patrimonio Netto al 31.12.2012
Risultato dell'esercizio
Altri movimenti
Destinazione risultato esercizio precedente
Vendita azioni proprie
82.412.000
82.412.000
Patrimonio Netto al 01.01.2012 IFRS/IA 82.412.000
Transizione IFRS/IAS
Patrimonio Netto al 01.01.2012
Capitale sociale
Riserva legale
13.610.659 11.880.622
146.680
13.610.659 11.733.942
28.217
754.338
13.582.442 10.979.604
13.582.442 10.979.604
Riserva da
sovrapprezzo
1.755.977
Riserve
IFRS/IAS
803.803
480.974
6.746.537 1.755.977 21.661.076
440.041
7.021.067
7.021.067
3.850.564
181.965
7.541.355
7.541.355
4.087.464 (7.021.067)
(432.664)
13.799
101.803
10.193.656 (14.064.932) (1.021.819)
6.306.496 1.755.977 21.180.102
2.263.014
1.021.819
1.021.819
Utili (perdite) Utile (perdita)
portati a nuovo del periodo
10.986.446 13.173.125
Altre riserve
4.043.482 1.755.977 10.986.446 13.976.928
4.043.482
Riserve
statutarie
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
230.197
(101.803)
(152.036)
149.458.790 36.832.710
7.541.355
181.965
(1.865.908) 1.410.513
(432.664)
144.034.042 35.574.233
7.021.067
101.803
(1.875.743) 1.452.929
28.217
138.758.698 34.223.107
2.559.780
Totale PN
9.346.207
-
(2.689.245)
28.217
10.050.111
29.929
(2.780.535)
(432.664)
2.508.756 188.800.256
2.508.756
(2.325.140)
2.325.140 181.933.415
2.325.140
(2.266.431)
2.266.431 175.248.236
2.789.977
2.266.431 172.458.259
Capitale e Utile (perdita) del
riserve di terzi periodo di terzi
136.198.918 33.992.910
Totale PN del
Gruppo
valori espressi in euro
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NOTE ESPLICATIVE
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1 - Informazioni societarie
AEB SpA è la società capogruppo del Gruppo AEB-Gelsia, è totalmente partecipata da enti pubblici e
controllata dal Comune di Seregno.
Il Gruppo AEB svolge la propria attività nel settore dei servizi di pubblica utilità ed in particolare nella vendita
e distribuzione gas metano; nella distribuzione energia elettrica; nella vendita energia elettrica per il mercato
vincolato e per il mercato libero; nella produzione energia elettrica; nella gestione calore, cogenerazione e
teleriscaldamento; nella gestione di servizi di igiene urbana; gestisce inoltre un centro sportivo, sette
farmacie, illuminazione pubblica e votiva, fibra ottica e impianti di videosorveglianza.
Il bilancio consolidato del Gruppo AEB al 31/12/2013 evidenzia un utile netto di euro 10.050.111, di cui euro
7.541.355 di pertinenza del Gruppo ed euro 2.508.756 di pertinenza di terzi, ed un patrimonio netto di euro
188.800.256, di cui euro 149.458.790 di pertinenza del Gruppo ed euro 39.341.466 di pertinenza di terzi
2 - Appartenenza ad un Gruppo
La capogruppo AEB SpA detiene partecipazioni di controllo in Gelsia Srl e Gelsia Reti Srl; inoltre controlla
indirettamente Gelsia Ambiente Srl e pertanto ha redatto il bilancio consolidato, che rappresenta
un’adeguata informativa complementare sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società
e delle sue controllate.
AEB SpA, a partire dall’esercizio chiuso al 31/12/2013, ha esercitato la facoltà, unitamente alle sue
controllate, ai sensi del D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, di redigere il bilancio consolidato e di esercizio in
conformità ai principi contabili internazionali
Il Gruppo AEB al 31.12.2013 è composto da quattro società:
•
AEB SpA (Holding), Capogruppo, che detiene la partecipazioni di maggioranza assoluta in Gelsia Srl e
in Gelsia Reti Srl e partecipazioni in altre società operative nei servizi pubblici. La stessa gestisce sette
farmacie, un centro sportivo, il servizio lampade votive, alcuni servizi di telecomunicazioni e detiene la
proprietà di reti e impianti idrici del comune di Seregno e altri comuni limitrofi.
•
Gelsia Srl, controllata al 72,88% da AEB SpA ed operativa nella vendita di energia elettrica e gas
metano, cogenerazione e teleriscaldamento, servizio energia; offre ad AEB SpA e Gelsia Ambiente Srl
servizi amministrativi, logistici e tecnici;
•
Gelsia Ambiente Srl, società di scopo costituita alla fine dell’esercizio 2003 ed operativa nella gestione
dell’igiene ambientale detenuta interamente da Gelsia Srl;
•
Gelsia Reti Srl, società di scopo costituita alla fine dell’esercizio 2003 ed operativa, dal 16 Febbraio
2004, nella distribuzione di gas metano ed energia elettrica, detenuta per il 22,79% da Gelsia Srl, per il
65,43 da AEB Spa e per il residuo da ASML SpA.
La società Farmacia Comunale di Giussano Srl, che al 31.12.2012 era interamente posseduta da AEB
SpA, è stata fusa per incorporazione nella capogruppo con atto del 26.11.2013. Ai fini contabili e fiscali la
data a decorrere dalla quale le operazioni della società incorporata sono imputabili al bilancio della società
incorporante è stata fissata al 01.01.2013.
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Il Gruppo, per il tramite di Gelsia S.r.l., detiene una partecipazione di collegamento, pari al 25% del Capitale,
della società AMSC Commerciale Gas Srl, acquistata nel corso dell’esercizio 2013. Tenuto conto che la
partecipazione è stata acquistata nel mese di agosto 2013 e che la stessa partecipata ha chiuso il bilancio al
30 settembre 2013, il valore della partecipazione nella società collegata non è stato iscritto utilizzando il
metodo del patrimonio netto, ma è stato mantenuto iscritto al costo di acquisto. La società disponeva, al
30.09.2013, di un capitale sociale interamente versato di Euro 2.750.000 e un patrimonio netto, escluso
l’utile dell’esercizio, di euro 3.300.000 detenuto, a tale data, per il 25% cadauno oltre che da Gelsia Srl, da
Acel Service Srl, Agesp Energia Srl, Canarbino Srl. La società si occupa di vendita gas metano ed il bilancio
chiuso al 30.09.2013 evidenziava un utile netto di Euro 298.026. La società detiene il 21,29% del capitale di
Energy Trade SpA, società costituita unitamente ad altri operatori del settore per esercitare l’attività di
shipping e provvedere all’approvvigionamento sul mercato nazionale e internazionale del gas metano.
Oltre alle società sopra indicate, il Gruppo detiene partecipazioni nelle seguenti società:
•
17,654% della società Brianzacque Srl, società costituita in data 12.06.2003 con capitale sociale di 600
mila Euro, suddiviso in 60.000 quote del valore nominale di 10,00 Euro ciascuna. In data 20 giugno 2007
ha ottenuto il conferimento dei rami idrici e delle partecipazioni nelle società di erogazione della
depurazione di diverse società portando il proprio capitale sociale a Euro 29.171.450. La società ha per
oggetto sociale la gestione del servizio idrico integrato nella zona omogenea Brianza e, con atto di
fusione del 12.05.2014, incorpora la società ALSI SpA con effetto 1° giugno 2014. Il bilancio
dell’esercizio 2012 evidenzia un utile di Euro 616.521.
•
0,9643% della società Azienda Servizi Multisettoriali Lissone SpA (ASML SpA). La società, costituita
a seguito della trasformazione dell’azienda speciale del Comune di Lissone detiene partecipazioni in
Gelsia Srl e in Brianzacque Srl; gestisce acqua potabile e fognature civiche, un centro sportivo in
Comune di Lissone ed il servizio affissioni. Nel 2010 ha completato il processo di fusione con ASML
Investimenti SpA, società partecipata allo 0,98% dalla Vostra società. La partecipazione posseduta in
ASML SpA dopo l’incorporazione è pari al 0,9643% per un valore nominale di 179.489 Euro. Il bilancio
dell’esercizio 2013 evidenziava un utile di Euro 395.509;
•
Il 7,182% della società Sinergie Italiane in liquidazione Srl. In data 21 gennaio 2014 l’Assemblea ha
approvato il bilancio intermedio di liquidazione periodo 01.10.2012 - 30.09.2013 con un utile netto di 7,7
milioni. Nel bilancio intermedio citato i liquidatori hanno provveduto, cautelativamente, a iscrivere
rettifiche di liquidazione per 32,8 milioni di euro. Si tratta di rettifiche prudenziali in contropartita della
svalutazione di immobilizzazioni immateriali già iscritte nei conti della società e dello stanziamento del
Fondo per costi e oneri della liquidazione. Il bilancio di liquidazione evidenzia la riduzione dei rischi e
delle attività della società. Ad oggi la società ha in essere esclusivamente il contratto con Gazprom
Export LLC di acquisto del gas metano per le commercial companies dei soci. Come gran parte degli
operatori del settore che stanno gestendo con i propri fornitori contratti a lungo termine (cosiddetti take
or pay), anche i liquidatori di SINIT Srl hanno dato avvio alla rinegoziazione del contratto di acquisto
chiusa il 30 settembre 2013 con una riduzione dei costi di approvvigionamento. AEB SpA, a seguito di
accordo sottoscritto al momento del ripiano e della successiva messa in liquidazione di SINIT Srl, ha
limitato ogni ulteriore impegno derivante da necessità finanziarie della società ad un milione di euro.
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3 - Dichiarazione di conformità e criteri di redazione
Il bilancio consolidato, chiuso al 31 dicembre 2013, è stato redatto per la prima volta in conformità ai principi
contabili internazionali (“IFRS/IAS”) emanati dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e
adottati dall’Unione Europea, incluse tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting
Interpretations Committee (“IFRIC”).
Il bilancio, redatto in unità di euro e comparato con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente redatto in
omogeneità di criteri, è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico complessivo,
dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative
redatte in migliaia di euro.
4 - Prima applicazione dei principi contabili internazionali
Principio generale
AEB SpA ha optato per l’adozione dei principi contabili IFRS/IAS a partire dalla redazione del bilancio
consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, come consentito dal D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio
2005.
La data di transizione ai principi contabili internazionali IFRS/IAS è il 1° gennaio 2012 (nel seguito la “Data di
Transizione”).
Si precisa che i principi contabili applicati per la redazione del bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31
dicembre 2013 sono conformi a quelli adottati per la redazione della situazione patrimoniale-finanziaria
consolidata di apertura al 1° gennaio 2012, nonché del conto economico complessivo consolidato e della
situazione patrimoniale-finanziaria consolidata dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, così come illustrati
nell’Appendice allegata (Allegato A). Tale appendice riporta le riconciliazioni tra i dati risultanti
dall’applicazione dei precedenti principi contabili (principi contabili italiani) ed i dati risultanti dall’applicazione
dei principi contabili IFRS/IAS, presentati ai fini comparativi, come richiesto dall’IFRS 1 “Prima adozione
degli IFRS/IAS”, nonché le relative note esplicative.
Schemi di bilancio
La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:
• un prospetto della situazione Patrimoniale Finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non
correnti, il Patrimonio Netto e le Passività Correnti e non Correnti;
• un prospetto di Conto Economico Complessivo che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione
basata sulla natura degli stessi;
• un Rendiconto Finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall’attività operativa utilizzando il
metodo indiretto.
• un prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto.
L’adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale,
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economica e finanziaria del Gruppo.
Area e metodi di consolidamento
Il bilancio consolidato trae origine dal bilancio d'esercizio di AEB SpA (Holding) e delle Società nelle quali
detiene direttamente o indirettamente la quota di controllo del capitale.
Ai sensi dell’art. 38, 2° comma, del D.Lgs. 127/91 l’elenco delle imprese incluse nel consolidamento con il
metodo integrale, variate rispetto all’esercizio precedente a seguito della fusione per incorporazione della
Farmacia Comunale Giussano Srl, è il seguente:
Quota Posseduta
dal Gruppo
dall’Azionista
Ragione sociale e sede
%
società
% di consolidamento
Società Capogruppo (Holding):
- AEB SpA
Capitale Sociale euro 82.412.000
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
Controllate dirette:
- GELSIA Srl
Capitale Sociale euro 20.345.267
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
72,88
AEB SpA
72,88
65,43
22,79
AEB SpA
Gelsia Srl
65,43
16,60
100,00
Gelsia Srl
72,88
- Gelsia Reti Srl
Capitale Sociale euro 68.906.294
Sede: Via Palestro, 33 Seregno (MB)
Controllate indirette:
- Gelsia Ambiente Srl
Capitale Sociale euro 3.269.854
Sede: Via Caravaggio26/a, Desio (MB)
Come precedentemente segnalato, la partecipazione nella società collegata AMSC Commerciale Gas Srl,
acquistata nell’esercizio 2013, è stata mantenuta iscritta al costo.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.
5 - Criteri di consolidamento
I principali criteri di consolidamento adottati sono i seguenti:
•
Gli elementi dell’attivo e del passivo, i ricavi e i costi delle imprese incluse nel consolidamento sono stati
ripresi secondo il metodo dell’integrazione globale.
•
Il valore contabile delle partecipazioni in Società consolidate viene eliminato contro la corrispondente
frazione di patrimonio netto.
•
Le quote di Patrimonio Netto di competenza di azionisti terzi sono iscritte nell'apposita voce della
Situazione
Patrimoniale
Finanziaria.
Nel
Conto
Economico
Complessivo
viene
evidenziata
separatamente la quota di risultato di competenza di terzi.
•
Le differenze fra il valore della partecipazione e il Patrimonio netto delle società consolidate, determinate
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con riferimento ai valori contabili esistenti alla data di acquisizione e/o alla data in cui l’impresa è stata
consolidata per la prima volta, sono state iscritte, se negative nella voce del Patrimonio Netto
denominata “Riserva da consolidamento”; se positive sono state iscritte nella voce dell’attivo denominata
“Differenza da consolidamento”. Le differenze determinatesi nei periodi successivi, a seguito dei risultati
e delle altre variazioni di Patrimonio Netto delle partecipate, verificatesi successivamente alle predette
date, sono state rilevate rispettivamente nella voce “Utili/(Perdite) consolidati portati a nuovo” o nella
corrispondente voce del Patrimonio Netto consolidato.
•
I rapporti patrimoniali ed economici tra le Società incluse nell'area di consolidamento sono eliminati. Gli
utili e le perdite di ammontare significativo emergenti da operazioni tra Società consolidate, che non
siano realizzati con operazioni con terzi, sono eliminati tenendo conto, ove necessario, delle imposte
differite.
6 - Criteri di valutazione
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre
2013 sono di seguito riportati:
6
01
Immobili, impianti e macchinari
Come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 16, paragrafo 15, al momento della rilevazione gli
Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, determinato secondo le modalità previste dal
paragrafo 16 e seguenti; detti beni, in applicazione del modello del costo previsto dal paragrafo 30, sono
iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite per riduzione durevole di
valore accumulate.
In fase di prima adozione dei criteri di valutazione IFRS, limitatamente alle classi di immobili, impianti e
macchinari il cui fair value può essere attendibilmente determinato, si è optato per la rideterminazione del
valore secondo quanto previsto dal paragrafo n. 31 del principio contabile internazionale IAS 16;
conseguentemente le classi di immobili, impianti e macchinari il cui fair value può essere attendibilmente
determinato sono state iscritte a un valore rideterminato, pari al loro fair value alla data del 1° gennaio 2012,
risultante da apposita perizia giurata redatta da esperti indipendenti all’uopo incaricati.
A tal fine sono stati conferiti incarichi a esperti professionalmente qualificati ed indipendenti per la
determinazione del “fair value” degli immobili, impianti e macchinari di proprietà della Gruppo alla data di
transizione, con specifico riferimento alla classe dei terreni e fabbricati di proprietà della capogruppo AEB
S.p.A. e alla classe degli automezzi specifici, della controllata Gelsia Ambiente S.r.l., necessari per lo
svolgimento dell'attività caratteristica del settore Igiene Ambientale.
In conformità con quanto previsto dallo IAS 16, paragrafo 36, a seguito della rideterminazione del valore di
un elemento appartenente alla classe sopra indicata, l’intera classe alla quale quell’elemento appartiene è
stata rideterminata.
La rideterminazione dei valori è avvenuta con specifico riguardo alle caratteristiche dei beni oggetto di
valutazione e dell’attività svolta. A tal fine, per le proprietà immobiliari della capogruppo e per gli automezzi
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specifici del settore Igiene Ambientale è stato determinato il loro “fair value”.
I valori risultanti dalla perizie giurate sono stati contabilizzati in sostituzione dei precedenti valori contabili ed
assoggettati ad ammortamento secondo uno specifico piano idoneo a ripartire sistematicamente i valori
rideterminati durante la vita utile dei relativi beni.
Per quanto riguarda gli ammortamenti accumulati alla data di rideterminazione di valore, gli stessi sono stati
eliminati a fronte del valore contabile lordo di ogni singola attività, e il valore netto della stessa è stato iscritto
in bilancio in base al suo valore rideterminato, conformemente a quanto previsto dallo IAS 16, paragrafo
35.b.
Per quanto riguarda le altre classi della voce Immobili, Impianti e Macchinari, diverse dai terreni e fabbricati e
degli automezzi specifici del settore Igiene Ambientale, in considerazione della loro natura, delle loro
caratteristiche e della formazione storica si è ritenuto appropriato mantenere la loro iscrizione in bilancio al
costo, al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita di valore accumulata, secondo quanto
previsto dallo IAS 16, paragrafo 30.
In particolare, per quanto riguarda gli impianti di distribuzione del Gruppo, alla luce delle complessità
interpretative che caratterizzano la disciplina delle concessioni nell’attuale fase transitoria, pur in presenza di
significativi plusvalori latenti, si è ritenuto preferibile applicare il criterio sopra indicato rispetto alla
rideterminazione del valore, stante l’oggettiva incertezza riguardo alla possibilità di determinare in modo
univoco il relativo fair value.
Processo di ammortamento
Le quote di ammortamento sono state così determinate nelle società del gruppo:
AEB SPA
• per gli immobili per i quali si è optato per la rideterminazione del valore il calcolo è avvenuto utilizzando il
periodo di vita residuo stimato per ogni cespite;
• per le altre classi di Impianti e Macchinari il calcolo è stato fatto atteso l’utilizzo, la destinazione e la
durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione,
criterio che si ritiene ben rappresentato dalle aliquote di seguito riportate.
Descrizione
Aliquote
Terreni e fabbricati
Fabbricati civili
Fabbricati sedi-uffici
Fabbricati pozzi
Costruzioni leggere
Vita utile perizia (33 anni)
Vita utile perizia (5-35 anni)
a)
Vita utile perizia (10 anni)
Impianti e macchinario
Impianti di sollevamento – quadri elettrici pozzi acqua
Impianti di sollevamento acqua
Impianti serbatoi acqua
Impianti di debatterizzazione e potabilizzazione acqua
Rete di trasporto e di distribuzione acqua
a)
a)
a)
a)
a)
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Rete fognaria
Rete trasmissione dati e telecomunicazione
Rete e allacciamenti Lampade Votive Seregno
Impianti telecomunicazione
Impianti fotovoltaici sede
Impianti generici fabbricati
a)
6,70
5,00
18,00
9,00
12,50
Attrezzature industriali e commerciali
Attrezzature industriali generiche
Cartografia TLC
Cartografia acqua e fognature
Strumenti misura e controllo acqua
12,50
10,00
a)
a)
Altri beni
Automezzi
Autovetture
Telefonia
Mobili, arredi e macchine ordinarie d’ufficio
Macchine elettroniche e CED
Attrezzatura fissa
a)
20,00
20,00
20,00
8,30 – 12,50
20,00
10,00
I cespiti del settore acqua potabile e fognature sono dati in uso a Brianzacque Srl e sono stati ammortizzati per il periodo
contrattualmente stabilito nell’accordo sottoscritto. Il processo di ammortamento si completerà entro il 31 dicembre 2024.
Si precisa che i cespiti del settore acqua potabile e fognature sono stati ammortizzati per il periodo
contrattualmente stabilito nell’accordo sottoscritto con Brianzacque Srl e ratificato dall’ATO. Tale accordo
prevede un corrispettivo che determini l’ammortamento di tutte le immobilizzazioni acqua e fognature di
proprietà della società, entro il 31 dicembre 2024 e che le eventuali minusvalenze restino a carico di
Brianzacque Srl.
I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell’esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del
valore o della vita utile del cespite sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di
utilizzo dei cespiti ai quali si riferiscono.
L’ammortamento dei beni gratuitamente devolvibili e inseriti in bilancio nella voce “altri beni” scaturisce da un
processo di ammortamento per durata.
In presenza di indicatori che facciano ritenere probabile l’esistenza di perdite di valore le immobilizzazioni
sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (Impairment test). La recuperabilità è verificata
confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo di vendita, qualora esista un
mercato, e il valor d’uso del bene.
Il valore d’uso è definito attualizzando i flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene, o da un’aggregazione di
beni, oltre che dall’eventuale valore che ci si attende dalla dismissione al termine di vita utile.
Le perdite di valore sono contabilizzate nella voce ammortamenti e svalutazioni e possono essere oggetto di
successivi ripristini di valore.
Al momento della vendita o se il bene non è più utile al processo produttivo aziendale, lo stesso è eliminato
dal bilancio e la eventuale perdita o utile, determinata come differenza tra valore di vendita e netto contabile
del bene, viene rilevato nel conto economico dello stesso anno.
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GELSIA SRL
Per Gelsia Srl si segnala che il calcolo è stato fatto atteso l’utilizzo, la destinazione e la durata economicotecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, criterio che si ritiene ben
rappresentato dalle aliquote di seguito riportate.
Terreni e fabbricati
Fabbricati
Aliquote applicate
3,33
Impianti e macchinari
Impianto Cogenerazione
Impianti generici fabbricati
Centrali termiche
Opere elettromeccaniche
Vapordotto
Rete teleriscaldamento
Allacciamento clienti
Sottocentrali teleriscaldamento
Telecontrollo e telemisure
Rete di controllo
Impianti fotovoltaici
Attrezzature
Aliquote applicate
5,0 - 9,0
12,5
5,0 - 9,0
5,0
5,0
3,33
3,33
5,0 – 9,0
18,0
5,0
9,0
10,0
Altri beni
Strumenti di misura e controllo
Autovetture
Autoveicoli
Hardware e software di base
Mobili e arredi
Telefonia
Cartografia
Impianti generici
Aliquote applicate
10,0
20,0
12,5
20,0
8,3
20,0
10,0
12,5
I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell’esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del
valore o della vita utile del cespite sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di
utilizzo dei cespiti ai quali si riferiscono.
In presenza di indicatori che facciano ritenere probabile l’esistenza di perdite di valore le immobilizzazioni
sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (Impairment test). La recuperabilità è verificata
confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo di vendita, qualora esista un
mercato, e il valor d’uso del bene.
Il valore d’uso è definito attualizzando i flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene, o da un’aggregazione di
beni, oltre che dall’eventuale valore che ci si attende dalla dismissione al termine di vita utile.
Le perdite di valore sono contabilizzate nella voce ammortamenti e svalutazioni e possono essere oggetto di
successivi ripristini di valore.
Al momento della vendita o se il bene non è più utile al processo produttivo aziendale, lo stesso è eliminato
dal bilancio e la eventuale perdita o utile, determinata come differenza tra valore di vendita e netto contabile
del bene, viene rilevato nel conto economico dello stesso anno.
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GELSIA AMBIENTE SRL
Per Gelsia Ambiente Srl si segnala che:
• per gli automezzi specifici per i quali si è optato per la rideterminazione del valore il calcolo è avvenuto
utilizzando il periodo di vita residuo stimato per ogni cespite;
• per le altre classi di Impianti e Macchinari il calcolo è stato fatto atteso l’utilizzo, la destinazione e la
durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione,
criterio che si ritiene ben rappresentato dalle aliquote di seguito riportate.
Dettaglio categorie
Realizzati dalla società
10,00
8,33
10,00
10,00
10,00
20,00
8,30
20,00
Costruzioni leggere
Automezzi nuovi (per igiene urbana)
Container e cassoni
Attrezzature industriali specifiche
Attrezzatura d’officina
Hardware e software di base
Mobili e arredi
Telefonia
I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell’esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del
valore o della vita utile del cespite sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di
utilizzo dei cespiti ai quali si riferiscono.
In presenza di indicatori che facciano ritenere probabile l’esistenza di perdite di valore le immobilizzazioni
sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (Impairment test). La recuperabilità è verificata
confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo di vendita, qualora esista un
mercato, e il valor d’uso del bene.
Il valore d’uso è definito attualizzando i flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene, o da un’aggregazione di
beni, oltre che dall’eventuale valore che ci si attende dalla dismissione al termine di vita utile.
Le perdite di valore sono contabilizzate nella voce ammortamenti e svalutazioni e possono essere oggetto di
successivi ripristini di valore.
Al momento della vendita o se il bene non è più utile al processo produttivo aziendale, lo stesso è eliminato
dal bilancio e la eventuale perdita o utile, determinata come differenza tra valore di vendita e netto contabile
del bene, viene rilevato nel conto economico dello stesso anno.
GELSIA RETI SRL
Per Gelsia Reti Srl si segnala che:
•
per quanto riguarda i beni conferiti al 31.12. 2011 da parte di AEB SpA e ASML SpA la vita utile residua
dei cespiti è stata determinata sulla base di un’apposita perizia tecnica redatta da un esperto
indipendente, tenuto conto delle indicazioni fornite dal perito incaricato di determinare i valori di
conferimento. Su tali basi, la vita tecnica economica residua dei beni conferiti è stata determinata
analiticamente ed utilizzata per determinare l’aliquota di ammortamento delle singole categorie di cespiti
in rapporto alle specificità di ogni località.
•
per tutti gli altri impianti sono state utilizzate le aliquote di ammortamento utilizzate dalle aziende di
settore ed indicate anche dall’AEEG per la determinazione delle tariffe di distribuzione.
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Di seguito si riportano le aliquote ordinarie (ridotte alla metà nell’esercizio di entrata in funzione del bene)
che si è ritenuto essere espressione dei criteri sopra elencati.
Descrizione categoria cespite
Aliquote
Impianti di decompressione
5
Rete distribuzione
2
Linee mt
3,33
Linee bt
3,33
Stazioni elettriche
3,33
Allacciamenti
2,5/3,33
Strumenti di misura e controllo
6
5/6,67
Attrezzature di reparto
12,5
Attrezzature comuni
12,5
Autovetture
20
Autoveicoli
20
Hardware e software di base
20
Mobili e arredi
8,3
Cartografia
10
02
Beni in leasing
Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria e che sostanzialmente trasferiscono
alle società del gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato sono contabilizzate,
secondo la metodologia finanziaria, alla data di inizio del leasing al valore equo del bene locato o, se minore,
al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti pro quota fra quota di capitale e quota di interessi in modo
da ottenere un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. In contropartita dell’iscrizione del
bene vengono contabilizzati i debiti verso l’ente finanziario locatore. Gli oneri finanziari sono imputati
direttamente a conto economico.
I beni sono esposti tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento.
L’ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali applicando lo stesso criterio seguito per gli
immobili, impianti e macchinari di proprietà.
6
03
Avviamenti e altre attività a vita non definita
L’avviamento rilevato in un’aggregazione aziendale è un’attività che rappresenta i benefici economici futuri
derivanti da altre attività acquisite nell’aggregazione che non sono identificate individualmente e rilevate
separatamente, al netto delle passività acquisite e delle passività potenziali assunte alla data di acquisizione.
Detta voce, già rilevata come attività in conformità con i principi contabili precedentemente applicati, è stata
inizialmente iscritta al costo, in quanto rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di
pertinenza del valore equo netto delle attività e delle passività, anche potenziali, acquisite nell’aggregazione
(principio contabile internazionale IFRS 3). Dopo l’iscrizione iniziale l’avviamento non viene più
ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se ne venga ravvisata la necessità, a
specifiche verifiche per individuare se abbia subito riduzioni di valore o se specifici eventi o modificate
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circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto
dal principio contabile internazionale IAS 36.
Considerato quanto sopra, detta voce è stata mantenuta iscritta al valore determinato in applicazione dei
principi contabili precedentemente applicati, pari al costo di acquisizione al netto degli ammortamenti in
precedenza accumulati, previa verifica della sussistenza di eventuali perdite di valore.
Tale verifica, come richiesto dai principi IAS/IFRS, è stata effettuata svolgendo una specifica analisi sulla
sussistenza di eventuali riduzioni di valore dell’avviamento (“impairment test”), applicando la procedura
richiesta dallo IAS 36.
A tal fine si è provveduto a conferire apposito incarico ad un esperto professionalmente qualificato ed
indipendente per l’effettuazione dell’impairment test, con riferimento sia alla Data di Transizione che al 31
dicembre 2013, data del primo bilancio d’esercizio predisposto in piena conformità agli IFRS/IAS.
6
04
Altre attività immateriali
Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente sono iscritte nell’attivo, secondo
quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e
quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali acquisite
tramite operazioni di aggregazione sono valutate al fair value.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente in modo che il valore netto alla
chiusura dell’esercizio corrisponda ragionevolmente alla loro residua utilità o all’importo recuperabile
secondo i piani aziendali di svolgimento dell’attività.
Per le immobilizzazioni conferite con i rami d’azienda e/o derivanti dalle fusioni completate a tutto il
31.12.2013, si è proseguito con i piani di ammortamento in essere; a meno di situazioni motivate e particolari
che hanno determinato la necessità di utilizzo di aliquote più elevate.
In particolare:
• i diritti di brevetto e di utilizzazione di opere dell’ingegno (software) sono ammortizzati in cinque - quote
costanti ;
• i diritti di concessione, considerati gli impegni derivanti dai contratti di servizio, vengono ammortizzati o
per il periodo contrattualmente stabilito o per un periodo inferiore nel caso in cui sussistano fondati motivi
che possano prudenzialmente far ipotizzare una riduzione “ope legis” del periodo stabilito dal contratto;
• le manutenzioni straordinarie su beni di terzi sono esposte alla voce “altre” ed ammortizzate secondo il
periodo più breve tra la durata del contratto e la stimata vita utile delle opere effettuate.
• il disavanzo di fusione di Gelsia Calore Srl è ammortizzato in quote costanti, dal 2010 al 2017, periodo di
godimento dei certificati verdi;
• i costi sostenuti per l’installazione di impianti fotovoltaici di proprietà di terzi sono ammortizzati dalla data
di entrata in funzione dell’impianto per un periodo pari alla durata della convenzione sottoscritta con i
comuni proprietari;
• le spese sostenute su fabbricati di terzi per la ristrutturazione delle piattaforme ecologiche sono state
ammortizzate ipotizzando la gestione in proroga del servizio fino al 2014 o alla scadenza della
concessione, ove già espletata la gara; per la piattaforma di Limbiate le spese di ristrutturazione sono
state ammortizzate ipotizzando la vita utile residua di 10 anni, in quanto i beni verranno ceduti a titolo
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oneroso;
• le altre spese pluriennali immateriali sostenute da Gelsia Ambiente Srl sono state ammortizzate
ipotizzando prudentemente la gestione in proroga del servizio fino al 2014 anche se, soddisfacendo le
condizioni previste dalla normativa, la società potrebbe continuare la gestione fino a scadenza;
• gli investimenti inseriti nella voce “Altre” e riguardanti il settore idrico-fognature vengono ammortizzati
sulla base della durata residua dell’affidamento stabilito dal contratto;
• le infrastrutture per accordi in concessione (IFRIC 12): Il processo di ammortamento delle infrastrutture
relative agli accordi in concessione è effettuato per quote costanti secondo le attese di ritorno di benefici
economici futuri derivanti dal loro utilizzo e dal loro valore residuo a scadenza.
Non si evidenzia la necessità di operare svalutazioni ai sensi dell’articolo 2426 n.3 del Codice Civile,
eccedenti quelle previste dal piano di ammortamento prestabilito.
Perdite durevoli di valore
Ad ogni chiusura di bilancio, viene rivisto il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per
determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste
indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’importo della
svalutazione.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della
unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore
recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la
svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.
6
05
Partecipazioni
Le partecipazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico e sono valutate, nel rispetto del
principio della continuità di applicazione dei criteri di valutazione, al costo di acquisto o di sottoscrizione,
eventualmente ridotto per perdite durevoli di valore. Tale riduzione non può essere mantenuta negli esercizi
successivi se sono venuti meno i motivi della rettifica.
Le partecipazioni che non presentano le sopraccitate caratteristiche sono classificate nelle attività finanziarie
non correnti.
6
06
Altre Attività finanziarie non correnti
Le attività finanziarie non correnti sono iscritte al minore tra il loro valore contabile ed il relativo valore equo o
di presumibile realizzo.
6
07
Altre Attività non correnti
Le altre attività non correnti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.
6
08
Rimanenze
Le rimanenze sono costituite da prodotti destinati alla vendita nelle farmacie gestite dalla capogruppo e dalle
rimanenze di prodotti, materiali e merci necessarie all’attività delle società del gruppo.
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6
09
Crediti
I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al
valore presunto di realizzo, è ottenuto mediante l’iscrizione a diretta diminuzione, di un apposito fondo
svalutazione calcolato a copertura dei crediti ritenuti inesigibili, nonché al generico rischio relativo ai
rimanenti crediti.
6
10
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide, rappresentate dal denaro in cassa e dai depositi bancari e postali a vista e a breve
con scadenza originaria non oltre 3 mesi, sono iscritte al valore nominale. Gli interessi maturati sono
contabilizzati in base al criterio della competenza economico temporale.
6
11
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali
tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli
stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo qualora esista una obbligazione
legale o implicita che determini l’impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l’adempimento della
stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante,
gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione
stimato al lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro
e dei rischi specifici connessi alla passività.
6
12
Fondi per benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei
confronti dei dipendenti, in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo
aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all’applicazione di indici fissati dalla normativa
vigente.
A seguito della riforma della previdenza complementare e delle conseguenti modifiche legislative, si è
determinata la situazione seguente:
-
l’obbligazione per il TFR maturato al 31 dicembre 2006 ha conservato le caratteristiche di un Piano a
benefici definiti (Defined Benefit Plan per lo IAS 19), con la conseguente necessità di una valutazione
effettuata attraverso l’utilizzo di tecniche attuariali, che però deve escludere la componente relativa ad
incrementi salariali futuri, ma deve tenere conto della stima della durata dei rapporti di lavoro, nonché di
altre ipotesi demografico-finanziarie;
-
l’obbligazione per le quote maturande a partire dal 1 gennaio 2007, dovute alla previdenza
complementare, ha assunto la caratteristica di un Piano a contribuzione definita (Defined Contribution
Plan per lo IAS 19) e pertanto il relativo trattamento contabile è assimilato a quello in essere per i
versamenti contributivi di altra natura.
Alcune società del Gruppo applicano annualmente degli sconti tariffari a ex dipendenti derivanti per accordi
pregressi non più in vigore; inoltre, a seguito di assoggettamento di tutto il personale dipendente (escluso i
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Dirigenti) al CCNL Unico Gas Acqua, il solo personale già regolato da Contratto Elettrico, ha mantenuto,
come da accordo sindacale, il diritto alle mensilità aggiuntive per tutti i dipendenti prima regolati da CCNL
Lavoratori addetti al settore elettrico, se cessano la propria attività lavorativa a condizioni definite dalle regole
del contratto sopra precisato.
Alla luce di quanto sopra descritto, AEB SpA, per l’intero Gruppo, ha provveduto a richiedere ad un esperto
professionalmente qualificato ed indipendente la valutazione del TFR, degli sconti forniture e delle mensilità
aggiuntive secondo quanto previsto dallo IAS 19. Le valutazioni attuariali così eseguite hanno evidenziato
per il TFR che le differenze di valutazione emergenti dall’applicazione della metodologia prevista dallo IAS 19
rispetto ai dati contabili non sono risultate significative. Le valutazioni eseguite degli sconti forniture e delle
mensilità aggiuntive hanno evidenziato differenze di valutazione emergenti dall’applicazione della
metodologia prevista dallo IAS 19 rispetto ai dati contabili che trovano capienza in un apposito fondo rischi
all’uopo costituito e che risulta capiente anche con riferimento ai dati 2013. Per il dettaglio del fondo rischi si
rimanda allo specifico paragrafo.
6
13
Debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del loro valore di estinzione.
6
14
Finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere
conto dell’eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti, a meno che si abbia il diritto incondizionato di differire
l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
6
15
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte
direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.
I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi
connessi alla proprietà del bene e l’ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
6
16
Costi
I costi sono esposti in bilancio quando i beni e i servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione
sistematica o se non è possibile individuarne un’utilità futura. Le transazioni con i soci e tra le società del
Gruppo sono effettuate a normali condizioni di mercato.
6
17
Proventi finanziari
I proventi finanziari includono gli interessi attivi, le differenze di cambio attive, i dividendi da imprese
partecipate e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell’ambito di operazioni
di copertura.
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il
rendimento effettivo.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che
generalmente coincide con la delibera di distribuzione.
6
18
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse
effettivo e le differenze cambio passive.
6
19
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile delle Società consolidate.
Sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o
accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto ed
evidenziato nelle altre componenti del conto economico complessivo. Le altre imposte non correlate al
reddito sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello
stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono
tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le imposte differite attive sulle perdite
fiscali e sui crediti d’imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile
che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le
passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla
medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali
differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le
differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
La capogruppo AEB SpA ha optato per il consolidato fiscale nazionale disciplinato dagli articoli 117 e
seguenti del TUIR DPR 917/86, Gelsia Srl, Gelsia Ambiente Srl e Gelsia Reti Srl, vi hanno aderito
manifestando la necessaria opzione.
I rapporti derivanti dalla partecipazione al Consolidato sono regolati da uno specifico Regolamento approvato
e sottoscritto da tutte le società aderenti.
6
20
Continuità aziendale
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale.
6
21
Incertezza sull’uso delle stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli
Amministratori l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle
passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati
che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività
materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test come sopra descritto, oltre che per rilevare gli
accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri
accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
sono riflessi a conto economico.
L’attuale congiuntura economica negativa sta determinando per le imprese e per le famiglie sempre maggiori
difficoltà economiche che determinano una progressiva riduzione dei consumi e la difficoltà a rispettare le
scadenze dei pagamenti o la necessità di indebitarsi.
Un peggioramento della situazione aumenterebbe le incertezze sull’andamento economico futuro, per cui
non è oggi possibile escludere la possibilità di risultati diversi da quanto stimato con effetti, ad oggi non
stimabili né prevedibili, su alcune voci contabili. In particolare le voci interessate sono fondo svalutazione
crediti, fondi rischi, avviamenti e imposte differite attive.
Fondo svalutazione crediti
Il Gruppo ha provveduto a costituire un consistente fondo svalutazione che al 31.12.2013 ammonta a 14.141
migliaia di euro. L’organizzazione per il recupero dei crediti si avvale, oltre che di legali esterni, anche di
servizi legali interni, e sta svolgendo un’attività sempre più incisiva per ridurre i tempi di recupero e di
conseguenza l’indice di morosità.
Fondi rischi
Il Gruppo ha iscritto nella situazione Patrimoniale Finanziaria fondi per rischi per Euro 9.277 migliaia di euro
che rappresentano rischi per benefici per il personale dipendente e per rischi connessi all’attività delle
società consolidate. La stima è stata fatta dal management tenendo conto delle vertenze in corso e dei
potenziali rischi inerenti la sua attività operativa.
Imposte differite attive
Il Gruppo evidenzia nella situazione patrimoniale - finanziaria imposte differite attive per Euro 13.383
migliaia. La verifica sulla recuperabilità delle stesse si è basata sui piani triennali della società e sui budget
annuali, che hanno fatto emergere che non è necessario rettificare queste poste dell’attivo. La verifica sulla
recuperabilità delle stesse si è basata anche sull’adozione al consolidato fiscale nazionale da parte delle
società controllate.
7 – Commenti alle principali voci di bilancio
4 Situazione Patrimoniale Finanziaria
01
Immobili, impianti e macchinari
Saldo al 31/12/2013
Euro
181.624
Saldo al 31/12/2012
Euro
180.903
Variazione
Euro
721
Gli immobili, impianti e macchinari sono esposti in bilancio al netto dei relativi ammortamenti calcolati sulla
base delle aliquote enunciate nella sezione “Criteri di valutazione” e sono ritenute rappresentative della
residua possibilità di utilizzo delle stesse immobilizzazioni.
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
TOTALE
Immobilizzazion
i in corso e
acconti
Movimenti
Altri beni
Terreni e
fabbricati,
impianti e
macchinari
I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio vengono riportati nella tabella sottostante:
Costo storico
251.770
7.650
4.690
264.110
Fondi ammortamenti precedenti
-78.862
-4.345
-
-83.207
Valori al 31.12.2012
172.908
3.305
4.690
180.903
Acquisizioni
7.847
1.003
3.264
12.114
Spostamento di voci/riclassifiche
3.326
-46
-4.130
-850
-1.049
-484
-18
-1.551
720
411
-
1.131
Ammortamenti 2013
-9.293
-830
-
-10.123
Valori al 31.12.2013
174.459
3.359
3.806
181.624
Alienazioni/Svalutazioni
Decremento Fondi ammortamenti
I Terreni e fabbricati comprendono tutte le proprietà immobiliari del gruppo, sede sociale, sedi operative a
disposizione del gruppo, terreni e fabbricati dove sono dislocati impianti, proprietà immobiliari non
direttamente collegate alle attività del gruppo, che in parte vengono locate a terzi. Sono, inoltre, ricompresi gli
oneri di urbanizzazione sostenuti e riconosciuti relativi al ex CRU 20, attualmente vigente.
Nel dettaglio risultano così costituiti:
Valore netto al
31.12.2013
Descrizione
Valore netto al
31.12.2012
Terreni
9.249
9.167
Oneri urbanizzazione ex CRU 20
1.734
1.734
Fabbricati civili
2.449
2.529
Fabbricati industriali
1.895
1.951
Fabbricati sede/uffici
5.205
5.283
Fabbricato pozzi
1.380
1.506
Fabbricato cabine decompressione Gas metano
553
541
Fabbricato cabine sottostazione energia elettrica
118
122
Fabbricato cabine trasformazione energia elettrica
483
514
13
16
23.079
23.363
Costruzioni leggere
Totale
Gli Impianti e macchinari comprendono tutti gli impianti di proprietà del gruppo utilizzati direttamente per le
attività del gruppo medesimo e in parte concessi in uso a società terze. Questi ultimi sono costituiti dagli
impianti relativi al settore acqua potabile e fognature che sono stati concessi in uso a fronte di un canone
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annuale di utilizzo. Sono stati, inoltre, ricompresi i beni in leasing (Automezzi specifici) utilizzati per il settore
igiene ambientale. Nel dettaglio risultano così costituiti:
Valore netto al
31.12.2013
Descrizione
Impianti generici fabbricati
Impianti industriali specifici
Impianti sollevamento/spinta acqua potabile e
fognature
Valore netto al
31.12.2012
178
200
1.131
1.630
1.043
1.138
Impianti serbatoi acqua potabile
106
116
Impianti depurazione acqua potabile
335
366
Impianti decompressione gas metano
5.075
5.096
Impianti trasformazione energia elettrica
2.766
2.712
Impianti cogenerazione
8.852
9.488
Centrali termiche principali
1.877
1.968
Opere elettromeccaniche
1.807
1.907
Vapordotto
285
311
Impianti Rete
76.412
77.509
Impianti rete allacciamenti
29.684
27.638
Automezzi specifici igiene urbana
3.854
3.963
Automezzi specifici igiene urbana (leasing)
1.619
-
Centrali termiche utenza
2.762
2.589
Impianti di controllo
558
575
Impianti rete di controllo
970
1.058
Impianti di telecomunicazione
25
37
Impianto dist. rifornimento gas
50
40
Impianti di telelettura
18
-
Impianti controllo misuratori
71
-
139.478
138.341
Totale
Le Attrezzature industriali e commerciali sono costituite da beni di proprietà del gruppo e vengono usati
direttamente o date in uso a fronte di un canone annuale di utilizzo. Nel dettaglio risultano così costituiti:
Valore netto al
31.12.2013
Descrizione
Misuratori dei consumi acqua, gas metano, energia
elettrica, calore
Attrezzatura d'officina generica
Valore netto al
31.12.2012
10.153
9.570
716
613
Attrezzature industriali generiche
77
81
Container, cassoni igiene urbana
296
246
Cartografia
660
694
11.902
11.204
Totale
Gli Altri beni sono costituiti da beni di proprietà del gruppo utilizzati direttamente per le attività del gruppo
medesimo. Nel dettaglio risultano così costituiti:
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Valore netto al
31.12.2013
Descrizione
Valore netto al
31.12.2012
Impianti di telelettura
-
26
Impianti controllo misuratori
-
82
400
354
Autoveicoli da trasporto
Autovetture
Hardware e software
Telefonia fissa e mobile
Mobili e altre dotazioni tecniche
attrezzatura fissa
Impianti gratuitamente devolvibili
Totale
13
47
956
934
23
32
1.781
1.677
31
19
155
134
3.359
3.305
Le Immobilizzazioni in corso sono relative a impianti e progetti non ancora ultimati alla data del 31
dicembre 2013 e ammontano a 3.806 migliaia di euro (dato 2012: 4.690 migliaia di euro).
02
Avviamento e altre attività a vita non definita
Saldo al 31/12/2013
Euro
4.108
Saldo al 31/12/2012
Euro
4.108
Variazione
Euro
-
La voce è costituita da avviamento per 2.816 migliaia di euro e da differenze da consolidamento per 1.292
migliaia di euro. Dette voci sono state mantenute iscritte al valore determinato in applicazione dei principi
contabili precedentemente applicati, pari al costo di acquisizione al netto degli ammortamenti in precedenza
accumulati, previa verifica della sussistenza di eventuali perdite di valore. Tale verifica, come richiesto dai
principi IAS/IFRS, è stata effettuata svolgendo una specifica analisi sulla sussistenza di eventuali riduzioni di
valore dell’avviamento e delle differenze di consolidamento (“impairment test”), applicando la procedura
richiesta dallo IAS 36. A tal fine è stato conferito apposito incarico ad un esperto professionalmente
qualificato ed indipendente per l’effettuazione dell’impairment test, con riferimento sia alla Data di
Transizione sia al 31 dicembre 2013, data del primo bilancio d’esercizio predisposto in piena conformità agli
IFRS/IAS. Per lo svolgimento delle verifiche di impairment si è posto a confronto il valore contabile della voce
Avviamento e altre attività a vita non definita con il valore recuperabile della/e Cash Generating Unit (CGU)
individuata/e come componenti fondamentali delle attività gestite dal Gruppo. Il procedimento valutativo, oltre
che sui dati finanziari consuntivi, si è basato principalmente sulle proiezioni elaborate nel Piano Industriale
2014-2016 approvato in data 28 aprile 2014 dal Consiglio di Amministrazione della Società controllata Gelsia
S.r.l., titolare dell’avviamento e delle altre attività a vita utile non definita assoggettate ad impairment.
Ai fini della determinazione del valore d’uso della CGU identificata come principale dagli esperti incaricati è
stata utilizzata la metodologia dei flussi di cassa attualizzati DCF (“Discounted Cash Flow”), ispirata al
concetto generale che il valore di una CGU è pari al valore attualizzato dei flussi di cassa che genererà in
futuro. Al valore attuale dei flussi di cassa attesi dalla gestione operativa si aggiunge il valore attuale del
complesso aziendale alla fine del periodo di riferimento della valutazione (“terminal value”). Quest’ultimo è
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stato calcolato capitalizzando, con la formula del valore attuale della rendita perpetua, un flusso di cassa
finanziario medio sostenibile in perpetuo ed attualizzando il valore così determinato alla data di riferimento
dell’analisi. Il valore attuale della rendita perpetua così ottenuta è stato calcolato utilizzando un costo medio
ponderato del capitale (“WACC”) derivante dalla somma del costo del capitale proprio e di quello di debito
(quest’ultimo al netto degli oneri fiscali), ponderati in funzione della struttura finanziaria della Società
assoggettata alla verifica di impairment (Gelsia S.r.l.). Nel caso specifico, il WACC determinato dagli esperti
indipendenti all’uopo incaricati è risultato pari al 8,23%. La verifica così effettuata ha condotto a determinare
una complessiva valutazione della CGU operativa stimata largamente superiore al valore dell’avviamento e
delle altre attività a vita utile non definita iscritte a bilancio. Pertanto non sono emerse riduzioni di valore.
03
Altre attività immateriali
Saldo al 31/12/2013
Euro
21.960
Saldo al 31/12/2012
Euro
20.581
Variazione
Euro
1.379
Le altre attività immateriali sono esposte in bilancio al netto dei relativi ammortamenti calcolati sulla base
delle aliquote enunciate nella sezione “Criteri di valutazione” e sono ritenute rappresentative della residua
possibilità di utilizzo delle stesse. I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio vengono riportati nella tabella
Netto contabile 31.12.2012
Totale
Software
Altre
immobilizzazio
ni
Concessioni
e altro
Brevetti
e altro
Movimenti
Immobilizzazio
ni in corso
sottostante:
81
16.170
708
1.844
1.778
20.581
Acquisizioni
-
336
1.060
947
933
3.276
Spostamento di voci
-
-128
-224
978
224
850
Alienazioni/Svalutazioni
-
-42
-77
-253
-
-372
Alienazione fondi
-
-
-
177
-
177
Ammortamenti 2013
-8
-788
-
-755
-1.001
-2.552
Netto contabile 31.12.2013
73
15.548
1.467
2.938
1.934
21.960
Nel dettaglio risultano così costituiti:
Valore netto al
31.12.2013
Descrizione
Brevetti industriali
Totale Brevetti
Concessioni
Marchi
Valore netto al
31.12.2012
73
73
81
81
8.910
16.158
19
12
4
-
Infrastrutture per accordi in concessione:
Cabine Decompressione gas metano
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Impianti decompressione gas metano
642
-
Impianti rete gas metano
2.596
-
Impianti allacciamento gas metano
2.627
-
Impianti di controllo gas metano
75
-
Impianti rete di controllo gas metano
46
-
625
-
4
15.548
16.170
969
708
Infrastrutture per accordi in concessione in costruzione
Totale imm.ni in corso
498
1.467
708
Spese incrementative fabbricati di terzi
1.538
1.364
9
8
1.391
2.938
472
1.844
Software di terzi illimitato
442
252
Software interno tutelato
39
95
1.326
717
127
1.934
21.960
714
1.778
20.581
Misuratori consumi gas metano
Cartografia
Totale Concessioni
Immobilizzazioni in corso
Spese incrementative impianti di terzi
Altre immobilizzazioni immateriali
Totale altre imm.ni immateriali
Software di terzi in licenza d'uso
Software interno non tutelato
Totale software
Totale
I diritti di brevetto sono costituiti dai costi per la realizzazione del sito internet.
Le Concessioni, licenze e marchi sono relativi a:
• canone di concessione al Comune di Besana in Brianza per la gestione della farmacia dal 01.11.2012
(1.003 migliaia di euro), le cui condizioni economiche sono regolate da relativo contratto di servizio di
durata pari ad anni 29;
• canone di concessione erogato al Comune di Biassono per la gestione della farmacia (1.345 migliaia di
euro), le cui condizioni economiche sono regolate dal relativo contratto di servizio di durata pari ad anni
29;
• importo residuale di 110 mila Euro relativo al Canone di concessione per le tre farmacie di Seregno;
• importo derivante dalla fusione della Farmacia Comunale di Giussano Srl (1.474 migliaia di euro). Le
condizioni economiche sono regolate dal relativo contratto di servizio avente durata di 29 anni;
• importo derivante dalla fusione della società MBM SpA (1.322 migliaia di euro) e relativo alla farmacia
comunale di Bovisio Masciago; le condizioni economiche sono regolate da relativo contratto che, con la
prima proroga, dovrebbe permettere la gestione per 21 anni;
• gli oneri concessione gas metano costituiti dall’una-tantum corrisposto ad alcuni comuni per l’affidamento
del servizio distribuzione gas metano;
• disavanzo di Fusione Gelsia Calore Srl: trattasi di un’attività immateriale a vita utile definita ammortizzata
in funzione del periodo di godimento dei certificati verdi che terminerà nell’esercizio 2017.
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Le spese su beni di terzi riguardano le manutenzioni straordinarie delle sedi e degli sportelli utenze presenti
sul territorio e delle piattaforme ecologiche
Il Gruppo utilizza software applicativo acquisito da terzi, ma dispone anche di un proprio centro informatico
che elabora ed aggiorna il software applicativo necessario per il Gruppo. Trattasi di costi ad utilità pluriennale
che vengono ammortizzati in un periodo di cinque anni.
04
Partecipazioni
Saldo al 31/12/2013
Euro
8.538
Saldo al 31/12/2012
Euro
5.515
Variazione
Euro
3.023
Il Gruppo detiene partecipazioni in imprese collegate e in altre imprese.
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Partecipazioni in imprese collegate
3.004
-
Partecipazioni in Altre imprese
Totale partecipazioni
5.534
5.515
8.538
5.515
La variazione delle immobilizzazioni finanziarie è dovuta all’acquisizione della partecipazione in AMSC
Commerciale Gas Srl e alla variazione della quota di partecipazione in Brianzacque Srl. Di seguito si
espongono le movimentazioni intervenute nell’anno in relazione alle partecipazioni:
Movimenti
Imprese collegate
Saldo al 31.12.12
---
Fondo svalutazione 31.12.12
Saldo al 31.12.2012
Acquisizioni
--3.004
Totale
Altre imprese
5.731
5.731
-216
-216
5.515
5.515
19
3.023
Riclassificazioni
--
Decrementi
--
Totale al 31.12.2013
3.004
5.534
8.538
La composizione della voce Partecipazioni è la seguente:
Denominazione
AMSC Commerciale Gas Srl
ASML Spa
Brianzacque Srl
SINIT Srl in liquidazione
Valore Contabile
3.004
% partecipazione
25,000
263
0,9643
5.199
17,654
72
7,182
Pag. 64
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
05
Altre attività finanziarie non correnti
Tale voce non presenta alcun valore iscritto sia al 31 dicembre 2013 sia al 31 dicembre 2012.
06
Altre attività non correnti
Saldo al 31/12/2013
Euro
7.587
Saldo al 31/12/2012
Euro
2.987
Variazione
Euro
4.600
La tabella che segue ne dettaglia la composizione e le relative variazioni:
Descrizione
31/12/2013
Crediti commerciali
31/12/2012
609
554
Crediti per certificati CO2
1.153
1.362
Crediti per depositi cauzionali passivi
4.227
542
54
45
990
-
-
13
35
35
Crediti diversi
145
279
Risconti attivi
374
157
7.587
2.987
Crediti v/personale dipendente
Crediti v/erario per IRES
Crediti v/erario per bollo virtuale
Crediti per accise e add.li
Totale
La voce “Crediti da certificati CO2” è relativa all’ammontare delle quote CO2 acquistate/assegnate nel
rispetto dei vincoli imposti dall’AEEGSI.
La voce “Depositi cauzionali” comprende un deposito cauzionale infruttifero pari a 3.694 migliaia di euro
versato al fornitore principale di gas metano a garanzia delle forniture 2014.
Il credito verso erario per IRES deriva da istanza rimborso IRES per mancata deduzione IRAP relativa alle
spese per il personale dipendente e assimilato (D.L. 201/2011).
I crediti diversi ricomprendono il credito di 145 mila euro verso il Comune di Meda derivante dal concordato
fallimentare proposto (ed accettato dai creditori) con liquidazione del 55% (importo originario pari a 968 mila
euro) dei debiti chirografari della società Meda Servizi Pubblici SpA, di spettanza ad AEB SpA (subentrata a
IANOMI SpA).
07
Imposte differite attive
Saldo al 31/12/2013
Euro
13.383
Saldo al 31/12/2012
Euro
13.518
Variazione
Euro
-135
Pag. 65
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
La tabella che segue dettaglia la composizione e le relative variazioni:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Imposte differite attive per IRES
12.847
12.885
Imposte differite attive per IRAP
536
633
13.383
13.518
Totale
08
Attività non correnti disponibili in vendita
Tale voce non presenta alcun valore iscritto sia al 31 dicembre 2013 sia al 31 dicembre 2012.
09
Rimanenze
Saldo al 31/12/2013
Euro
1.615
Saldo al 31/12/2012
Euro
1.891
Variazione
Euro
-276
Le rimanenze risultano essere così costituite:
Descrizione
31/12/2013
Materie prime, sussidiarie e di consumo
884
1.209
1
-
730
682
1.615
1.891
Lavori in corso su ordinazione
Merci da rivendere
Totale
31/12/2012
Le rimanenze di materie prime, sussidiare e di consumo sono costituite da materiali destinati alla costruzione
e manutenzione degli impianti e dai materiali necessari per l’operatività delle società del gruppo. Le merci da
rivendere si riferisco alle rimanenze di fine anno di prodotti farmaceutici presenti nelle sette farmacie gestite
dal gruppo.
10 Crediti commerciali
Saldo al 31/12/2013
Euro
89.044
Saldo al 31/12/2012
Euro
102.784
Variazione
Euro
-13.740
La composizione dei crediti commerciali è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
Crediti verso clienti
31/12/2012
100.443
111.715
83
158
Crediti da Certificati verdi
1.394
1.423
Crediti v/controllante
1.265
3.335
Crediti v/Servizio Sanitario nazionale
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Totale crediti commerciali
103.185
116.631
- Fondo svalutazione crediti
-14.141
-13.847
89.044
102.784
Totale
La composizione dei crediti verso clienti è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Crediti per fatture emesse
54.456
58.508
Crediti per fatture da emettere
45.987
53.207
100.443
111.715
-809
-1.254
-13.332
-12.593
86.302
97.868
Totale crediti
-Fondo svalutazione crediti fiscale
-Fondo svalutazione crediti non fiscale
Totale crediti al netto del fondo
La composizione dei crediti verso controllante è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Crediti per fatture emesse
750
464
Crediti per fatture da emettere
515
2.871
1.265
3.335
Totale
11 Crediti per imposte
Saldo al 31/12/2013
Saldo al 31/12/2012
Euro
Euro
3.708
5.118
Variazione
Euro
-1.410
La composizione dei crediti per imposte è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Crediti IRES
2.869
612
Crediti IRAP
200
84
54
60
444
297
Credito per imposte consumo gas metano ed energia
elettrica
63
4.029
Crediti per altre imposte
78
36
3.708
5.118
Credito verso erario per IVA non trasferito al gruppo
Credito verso erario per IVA di gruppo
Totale
Ai fini dell’IVA, la capogruppo AEB SpA ha aderito al regime previsto per le società controllanti e controllate
c.d. “Iva di gruppo”, con le altre società del gruppo (Gelsia Srl, Gelsia Ambiente Srl e Gelsia Reti Srl).
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
12 Altre attività correnti
Saldo al 31/12/2013
Euro
3.337
Saldo al 31/12/2012
Euro
12.856
Variazione
Euro
-9.519
La composizione delle altre attività correnti è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
Crediti verso istituti previdenza
31/12/2012
19
25
Crediti verso CCSE
386
865
Crediti da certificati CO2
137
-
Crediti per contributi c/impianti
-
2.338
Acconti a fornitori
-
4.840
Crediti per perequazione
-
1.856
1.489
1.482
Crediti v/controllante
90
90
Ratei e risconti attivi
1.216
1.360
3.337
12.856
Crediti diversi
Totale
La voce “Crediti da certificati CO2” è relativa all’ammontare delle quote CO2 acquistate/assegnate nel
rispetto dei vincoli imposti dall’AEEG.
13 Altre attività finanziarie correnti
Tale voce non presenta alcun valore iscritto sia al 31 dicembre 2013 sia al 31 dicembre 2012.
14 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Saldo al 31/12/2013
Euro
6.105
Saldo al 31/12/2012
Euro
8.315
Variazione
Euro
-2.210
La composizione del disponibilità liquide e mezzi equivalenti è la seguente:
Descrizione
31/12/2013
Denaro e valori in cassa
Depositi bancari e postali
Totale
31/12/2012
86
87
6.019
8.228
6.105
8.315
Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura
dell’esercizio.
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Patrimonio Netto e Passività
15
Patrimonio Netto
Saldo al 31/12/2013
Euro
188.800
Saldo al 31/12/2012
Euro
181.933
Variazione
Euro
6.867
in migliaia di euro
Patrimonio Netto
DI GRUPPO
DI TERZI
Saldo al 31/12/2013
149.752
39.048
188.800
Saldo al 31/12/2012
143.857
38.076
181.933
5.895
972
6.867
Variazione
TOTALE
Il patrimonio netto è così composto:
Parziali
Patrimonio netto
Importo
Capitale
82.412
Riserva sovrapprezzo azioni
13.611
Riserva legale
11.881
Riserva statutaria
6.746
Altre riserve:
Riserva da trasformazione D.Lgs267/00
6.812
Fondo contributi in conto capitale per investimenti
1.291
Riserva per imposte anticipate
1.022
Riserva straordinaria
12.536
21.661
Riserva da transizione IFRS/IAS
1.756
Utili (perdite) consolidati a nuovo
3.851
Utile (perdita) d’esercizio di Gruppo
7.541
Totale Patrimonio netto di Gruppo
149.459
Patrimonio netto di Terzi
Capitale e riserve di Terzi
36.832
Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di Terzi
Totale Patrimonio netto di Terzi
2.509
39.341
Totale Patrimonio netto consolidato di Gruppo e di
Terzi
188.800
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Capitale sociale
Il capitale sociale ammonta ad euro 82.412.000=, è composto da 824.120 azioni del valore nominale di 100
Euro e non ha subito variazioni nel corso dell’esercizio.
Riserva sovrapprezzo azioni
La riserva sovrapprezzo azioni ammonta al 31 dicembre 2013 complessivamente a 13.611 migliaia di euro e
si era originata per effetto di conferimenti in contanti, di partecipazioni, di impianti e rami d’azienda realizzati
tra il 2002 e il 2003.
Altre riserve
Le altre riserve ammontano complessivamente a 21.661 migliaia di euro e sono originate:
 dal fondo contributi in conto capitale per investimenti concesso dal Comune di Seregno con il
trasferimento della gestione del servizio fognario cittadino (euro 1.291 migliaia);
 dalla riserva da trasformazione da azienda speciale in società per azioni come disposto dal D.lgs 267/00
(euro 6.812 migliaia);
 dalle riserve per imposte anticipate stanziate nel 2001 (euro 1.022 migliaia);
 dalla riserva straordinaria (euro 12.536 migliaia).
Utili (perdite) portati a nuovo di pertinenza del Gruppo
La voce è costituita dagli utili e perdite originati dalle rettifiche di consolidamento.
Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto della Società Capogruppo ed il
patrimonio netto consolidato
Il prospetto di raccordo fra il risultato netto consolidato ed il patrimonio netto consolidato e l’ammontare
dell’utile netto e del patrimonio netto risultanti dal bilancio d’esercizio della Società Capogruppo al 31
dicembre 2013, comparato con quello al 31 dicembre 2012, è il seguente:
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Descrizione
Saldo da Bilancio d'esercizio AEB S.p.A.
31.12.2013
Risultato
Patrimonio
esercizio
Netto
2.604
144.068
31.12.2012
Risultato Patrimonio
esercizio
Netto
1.193
143.764
25.752
21.190
Eliminazione valore di carico partecipazioni
consolidate
- Differenza fra valore di carico e valore proquota del patrimonio netto delle partecipate
Risultati
partecipate
pro-quota
conseguiti
dalle
8.631
Differenza di consolidamento
7.684
1.292
(32)
1.419
Alienazione imprese collegate con il metodo del
patrimonio netto
Eliminazione operazioni intercompany
- eliminazione operazioni straordinaria di
conferimento ramo d'azienda a Gelsia Energia
realizzata nel 2003
(2.983)
(2.983)
- eliminazione operazioni straordinaria di
conferimento rami d'azienda da Gelsia a Gelsia
Reti ed AEB realizzata nel 2010
- eliminazione operazioni straordinaria di
conferimento rami d'azienda a Gelsia Reti
realizzati nel 2011
- eliminazione dei dividendi da controllate
Risultato d'esercizio e Patrimonio Netto di
pertinenza del GRUPPO
Risultato d'esercizio e Patrimonio Netto di
pertinenza di terzi
Risultato d'esercizio e Patrimonio Netto
Consolidati
686
(18.670)
(4.380)
738
(19.356)
(2.562)
7.541
149.459
7.021
144.034
2.509
39.341
2.325
37.899
10.050
188.800
9.346
181.933
Per quanto riguarda le variazioni intervenute nel patrimonio netto consolidato nel corso dell’esercizio 2013 si
rimanda allo specifica prospetto di bilancio.
La composizione del capitale sociale della società capogruppo è il seguente:
Ultima modifica 27.05.2013
Capitale sociale
Soci
Besana in Brianza
Biassono
Bovisio Masciago
Cabiate
Carate Brianza
Cesate
Giussano
n. azioni
%
159
1.604
0,019
0,195
12.032
1,459
4.148
282
0,504
0,034
75
27.555
0,009
3,343
Pag. 71
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Limbiate
45.484
5,519
Meda
Muggiò
25.068
16.087
3,042
1,952
Seregno
Sovico
601.132
17.529
72,942
2,126
Trezzo sull’Adda
30.771
3,734
Varedo
Verano Brianza
23.110
350
2,804
0,043
18.734
824.120
2,275
Azioni Proprie
Totale
16 – 21
100,000
Finanziamenti
La composizione dei finanziamenti è il seguente:
31/12/2013
Voce di bilancio
16
Scadenza Non Correnti
31/12/2012
21
16
21
Correnti
Non Correnti
Correnti
-
2.281
-
21.088
230
449
678
436
Mutuo concesso da BPS (10 milioni)
7.429
663
8.092
649
Mutuo concesso da BPS (3,5 milioni)
2.547
224
2.772
217
Mutuo concesso da BPS (6 milioni)
4.620
402
5.022
396
Mutuo concesso da BPS (2 milioni)
1.565
128
1.693
125
Mutuo concesso da BPS (3,6 milioni)
2.952
265
3.217
257
Mutuo concesso da BPS (9 milioni)
7.745
840
8.585
415
Mutuo concesso da BPS (4 milioni)
3.442
373
3.816
184
Mutuo concesso da BPS (0,77 milioni)
698
72
-
-
Mutuo concesso da BCC Barlassina
576
108
684
109
Mutuo concesso da BCC Lesmo (4
milioni)
3.247
753
-
-
Mutuo Bo-Dexia
2.576
254
2.830
248
Mutuo concessi da CDP
229
66
295
63
Mutui per realizzazione fognature
122
114
237
107
-
4.000
-
-
Finanziamento TLR Regione Lombardia
333
-
375
-
Leasing Alba-leasing per acquisto mezzi
1.019
290
-
-
-
141
2
39.330
11.423
38.298
Debiti v/banche
Mutuo concesso da BPS (4 milioni)
Debito per finanziamenti a breve
Ratei passivi su finanziamenti
Totale
24.294
Non vi sono mutui assistiti da privilegi speciali. I debiti per mutui concessi da CDP, i debiti per mutui contratti
per la realizzazione di fognature e debiti per contratti di leasing hanno scadenza entro i 5 anni. Il debito
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
scadente oltre i 5 anni, relativo ai finanziamenti sporta indicati è pari a 18.142 migliaia di euro.
17
Altre passività non correnti
Saldo al 31/12/2013
Euro
15.394
Saldo al 31/12/2012
Euro
15.155
Variazione
Euro
239
Descrizione
31/12/2013
Depositi cauzionali da clienti
6.796
7.152
391
421
8.137
7.558
70
24
15.394
15.155
Risconto su contributo a fondo perso L. 488
Risconti su contributi c/impianti
Ratei e risconti passivi
Totale
31/12/2012
I depositi cauzionali a titolo oneroso sono richiesti ai clienti a garanzia dei consumi come previsto dalle
delibere AEEGSI. I risconti su contributi c/impianti riguardano i contributi ricevuti per la realizzazione di nuovi
impianti che vengono rilasciati annualmente in quota parte con la stessa aliquota di ammortamento dei beni
realizzati con il contributo stesso.
18
Fondi per benefici ai dipendenti
Saldo al 31/12/2013
Euro
4.999
Saldo al 31/12/2012
Euro
5.042
Variazione
Euro
43
Il gruppo, in applicazione dello IAS 19, ha incaricato un esperto indipendente per la valutazione attuariale dei
debiti verso dipendenti a benefici definiti. Le risultanze del calcolo attuariale hanno portato a differenze non
significative rispetto ai dati contabili; pertanto si è optato per il mantenimento di quest’ultimi. Il fondo
accantonato rappresenta l’effettivo debito della società verso i dipendenti in forza alla chiusura dell’esercizio
ed è adeguato alle norme di legge e a quelle contrattuali vigenti. Nello stesso è ricompreso l’importo
trasferito dalle società conferenti.
Descrizione
31/12/2013
Saldo inziale del valore delle obbligazioni relative al TFR
Benefici pagati
Incrementi al fondo
Totale
19
31/12/2012
5.042
5.458
-135
-571
92
155
4.999
5.042
Fondi per rischi e oneri
Saldo al 31/12/2013
Euro
9.277
Saldo al 31/12/2012
Euro
9.423
Variazione
Euro
-146
Pag. 73
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
I fondi accantonati rappresentano il possibile debito del gruppo e sono così composti:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Fondo rischi vertenze personale
110
46
Fondo oneri contrattuali
321
436
8.846
8.941
9.277
9.423
Altri fondi rischi
Totale
I fondi per rischi ed oneri in essere al 31.12.2013 pari a 9.277 migliaia di euro risultano così costituiti:
•
per 110 mila euro per “Fondo rischi vertenze personale” a copertura di potenziali rischi in
conseguenza del fatto che alcuni dipendenti o ex dipendenti hanno citato il gruppo;
•
per 1.490 mila euro a copertura dei rischi derivanti dai conferimenti che hanno permesso la
costituzione del Gruppo e delle successive operazioni di cessioni di attività a soggetti terzi;
•
per 20 mila euro a garanzia di un eventuale contenzioso con un fornitore della società incorporata
MBM SpA;
•
per 881 mila euro a copertura di rischi inerenti l’ammortamento dell’avviamento derivante dalla
valutazione della farmacia acquisita di Bovisio Masciago;
•
per 600 mila euro a garanzia del PVC del 2013 in corso di definizione e al mancato riconoscimento
degli investimenti realizzati nei settori che dovrebbero essere oggetto di gara nel prossimo futuro.
•
per 232 mila euro quali stima degli oneri per la perequazione del mercato vincolato 2013;
•
per 378 mila euro quali rischio inerente i crediti per CO2 per gli anni 2010-2011-2012-2013;
•
per 1.097 mila euro stima oneri inerenti gli adempimenti imposti dalle Autorità;
•
per 774 mila euro per rischi contrattuali dovuti alla possibilità che alcuni crediti non vengano
riconosciuti in modo integrale nonostante gli impegni sottoscritti;
•
per 1.500 mila euro per adeguamento obblighi sostituzione contatori gas metano da completarsi nei
prossimi 3 anni;
•
per 334 mila euro per oneri correlati alla richiesta del cosiddetto “canone ricognitorio” e di TOSAP da
parte di alcune Amministrazioni comunali oggetto di contenzioso;
20
•
per 1.000 mila euro per rischi normativi e di perequazione;
•
per 330 mila euro per oneri correlati alle transazioni dei TEE;
•
per 70 mila euro per stima conguaglio 2013 polizza RCT/RCO automezzi;
•
per 451 mila euro per rischi e oneri vari.
Fondi imposte differite passive
Saldo al 31/12/2013
Euro
5.552
Saldo al 31/12/2012
Euro
5.933
Variazione
Euro
-381
Pag. 74
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
La tabella che segue ne dettaglia la composizione e le relative variazioni:
Descrizione
31/12/2013
31/12/2012
Imposte differite per IRES
5.004
5.346
Imposte differite per IRAP
548
587
5.552
5.933
Totale
22
Debiti commerciali
Saldo al 31/12/2013
Euro
52.572
Saldo al 31/12/2012
Euro
66.478
Variazione
Euro
-13.906
I debiti commerciali sono così composti:
Descrizione
31/12/2013
Debiti verso fornitori per fatture ricevute
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere
31/12/2012
23.898
30.875
29.588
36.103
Debiti verso fornitori per appalti
138
311
Debiti verso controllante
661
476
55.572
66.478
Totale
I debiti verso fornitori riguardano debiti per fatture ricevute e da ricevere inerenti l’attività del gruppo.
23
Debiti per imposte
Saldo al 31/12/2013
Euro
2.643
Saldo al 31/12/2012
Euro
2.274
Variazione
Euro
369
I debiti per imposte sono così composti:
Descrizione
31/12/2013
Debiti per imposte consumo gas metano ed energia elettrica
31/12/2012
2.178
368
386
431
3
1
Debiti v/erario per IRAP
76
152
Debiti v/erario per IRES
-
1.322
2.643
2.274
Debiti v/erario per ritenute alla fonte
Debiti v/erario per bollo virtuale
Totale
24
Altri debiti
Saldo al 31/12/2013
Euro
11.016
Saldo al 31/12/2012
Euro
9.747
Variazione
Euro
1.269
Pag. 75
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Gli altri debiti sono così composti:
Descrizione
31/12/2013
Debiti v/INPS
31/12/2012
1.083
892
540
504
52
10
137
172
4
4
2.082
1.744
Debiti v/Comuni per addizionali rifiuti
252
587
Acconti da clienti
500
535
Debiti v/CCSE gas metano e energia elettrica
3.553
1.173
Debiti comp. Distribuzione
1.899
823
Debiti v/controllante per utili
-
1.400
Debiti vari v/controllante
-
274
Debiti v/soci per utile
-
491
180
189
30
30
Risconti su contributi c/impianti
503
522
Altri ratei e risconti
201
397
11.016
9.747
Debiti v/INPDAP
Debiti v/INAIL
Fondi previdenza complementare
Debiti v/ENASARCO
Debiti v/personale
Altri debiti
Risconto su contributo a fondo perso L. 488
Totale
I depositi cauzionali a titolo oneroso sono richiesti ai clienti a garanzia dei consumi come previsto dalle
delibere AEEGSI. I risconti su contributi c/impianti riguardano i contributi ricevuti per la realizzazione di nuovi
impianti che vengono rilasciati annualmente in quota parte con la stessa aliquota di ammortamento dei beni
realizzati con il contributo stesso.
Conto economico complessivo
25
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Saldo al 31/12/2013
Euro
289.489
Saldo al 31/12/2012
Euro
257.240
Variazione
Euro
32.249
Pag. 76
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
ricavi da vendite e prestazioni suddivisi per tipologia, sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
183.952
163.172
61.060
51.040
4.924
4.689
734
1.033
25.275
24.571
Canoni idrici
1.795
1.750
Vendite prodotti farmaceutici
7.509
7.230
868
940
1.095
1.099
190
188
1.814
1.237
273
291
Vendita e distribuzione gas metano
Vendita e distribuzione energia elettrica
Cogenerazione, teleriscaldamento e produzione energia
Gestione calore
Igiene ambientale
Centro Sportivo
Illuminazione pubblica
Lampade votive
Prestazioni alla clientela
Ricavi da altre attività
Totale
289.489
257.240
Il Gruppo AEB è operativo direttamente o tramite società collegate nella Lombardia occidentale.
Settore gas metano
I ricavi relativi al servizio gas metano sono costituiti dai corrispettivi per la vendita e per la distribuzione di
gas metano. Il gruppo, con le sue società, ha gestito entrambe le precitate attività rilevando ricavi verso terzi
per 183.952 migliaia di euro (163.172 migliaia di euro nel 2012) così composti:

8.339 migliaia di euro riguardano il servizio di distribuzione fatturato da Gelsia Reti a venditori terzi;

5.106 migliaia di euro rimborsati da Gelsia Reti a CCSE per perequazione tariffaria;

180.719 migliaia di euro quale fatturato di settore di Gelsia Srl, dei quali 30.512 migliaia di euro derivano
da attività di vendita all’ingrosso, relativi a 89 milioni di metri cubi, e 150.207 migliaia di euro derivano da
attività di vendita ai clienti finali esterni al Gruppo. Comprendendo anche gli autoconsumi e le vendite a
società del Gruppo, i ricavi per vendite complessive di gas a consumatori finali ammontano a 155.991
migliaia di euro (158.836 migliaia di euro nel 2012). I metri cubi standard complessivamente venduti da
Gelsia Srl alla clientela finale, comprensivi degli autoconsumi del Gruppo, ammontano a 283,8 milioni di
metri cubi (288,6 milioni di mc. nel 2012). I metri cubi trasportati complessivamente da Gelsia Reti Srl
ammontano a 377,2 milioni di metri cubi standard (346,7 milioni di mc. nel 2012).
Settore energia elettrica
I ricavi relativi al settore elettrico comprendono sia la vendita sia la distribuzione e riguardano sia il mercato
vincolato sia il mercato libero. Le attività sono svolte da due società del Gruppo e rilevano ricavi per 61.060
migliaia di euro (51.040 migliaia di euro nel 2012) di cui:

891 migliaia di euro riguardano il servizio di distribuzione fatturato da Gelsia Reti a venditori terzi;
Pag. 77
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013

1.123 migliaia di euro rimborsati da Gelsia Reti a CCSE per perequazione tariffaria;

61.292 migliaia di euro quale fatturato di settore di Gelsia Srl, dei quali 5.050 migliaia di euro derivano da
attività di trading, relativi a 96.422 Mwh, 1.926 migliaia di euro riguardano altre vendite in borsa, 54.316
migliaia di euro derivano da attività di vendita ai clienti finali esterni al Gruppo. Comprendendo anche gli
autoconsumi del Gruppo, i ricavi per vendite complessive di energia elettrica a consumatori finali
ammontano a 55.784 migliaia di euro per 313.464 Mwh (46.209 migliaia di euro per 274.931 Mwh nel
2012). Di questi sono relativi al mercato tutelato di Seregno 11.443 migliaia di euro per 55.093 Mwh
(11.592 migliaia di euro per 57.892 Mwh nel 2012) e al mercato libero 44.341 migliaia di euro per
258.371 Mwh (34.617 migliaia di euro per 217.039 Mwh nel 2012).
Settore cogenerazione, teleriscaldamento e produzione energia elettrica
I ricavi relativi alla cogenerazione elettrica ed al teleriscaldamento sono 4.924 migliaia di euro (4.689 migliaia
di euro nel 2012) derivanti:
 dalla vendita di energia termica per teleriscaldamento per 4.365 migliaia di euro ad oltre 450 clienti, per
fatturato principalmente composti da condomini, utenze artigianali ed industriali, enti pubblici;
comprendendo anche gli autoconsumi e le vendite a società del Gruppo, i ricavi per vendite complessive
di energia termica ammontano a 4.724 migliaia di euro (46.395 Mwht).
 dalla vendita di energia elettrica prodotta e fatturata a terzi per 119 migliaia di euro; considerando anche i
corrispettivi autofatturati perché utilizzati dalla società per fornire i clienti elettrici, la produzione
complessiva di 34.806 Mwh ha generato ricavi per 2.383 migliaia di euro (3.136 migliaia di euro per
39.377 Mwh nel 2012), di cui 2.265 migliaia dall’impianto di cogenerazione di viale Cimitero a Seregno
(33.609 Mwh), 89 migliaia di euro dall’impianto presso il Centro sportivo di Seregno (701 Mwh) ed infine
29 migliaia di euro dalla produzione di impianti fotovoltaici (496 Mwh), a cui sono da aggiungere 126
migliaia di euro per contributi da tariffa incentivante;
 dalla vendita di vapore a società specializzata nella produzione di detersivi per 440 migliaia di euro (11,9
milioni di kg).
Settore gestione calore
I ricavi per l’attività di gestione calore, consistente nella manutenzione degli impianti termici e nella fornitura
di metano ad uso riscaldamento, effettuata da Gelsia Srl a favore di circa 25 utenze condominiali ed enti
pubblici, ammontano a 734 migliaia di euro (dato 2012: 1.033 migliaia di euro).
Settore igiene ambientale
I ricavi per la gestione del servizio igiene ambientale derivano dai corrispettivi per la gestione dei servizi
ambientali in tredici Comuni. Gli stessi ammontano a 25.275 migliaia di euro (dato 2012: 24.571 migliaia di
euro), dei quali 23.216 migliaia di euro da corrispettivi da prestazioni da enti locali, 1.385 migliaia di euro da
contributi Conai e 674 migliaia di euro da vendite e prestazioni diverse.
Settore idrico
I ricavi per l’utilizzo delle reti idriche di proprietà a Brianzacque Srl ammontano a 1.795 migliaia di euro (dato
2012: 1.750 migliaia di euro).
Pag. 78
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Settore farmacie
I ricavi per la gestione del servizio farmacie pari a 7.509 migliaia di euro (dato 2012: 7.230 migliaia di euro)
derivano dall’attività delle tre farmacie presenti sul territorio di Seregno, oltre ai punti vendita di Biassono,
Bovisio Masciago, Besana in Brianza e Giussano.
Settore Centro sportivo
I ricavi per la gestione del Centro sportivo di Seregno, pari a 868 migliaia di euro (dato 2012: 940 migliaia di
euro) derivano dall’attività dell’impianto gestito dalla società capogruppo e sono principalmente generati
dalle piscine coperte e scoperte, oltre che dagli altri impianti (campi da tennis, campo da calcetto e rugby,
palazzetto sportivo).
Settore illuminazione pubblica
I ricavi per il servizio dell’illuminazione pari a 1.095 migliaia di euro (1.099 nel 2012) derivano dalla gestione
della rete e dalla realizzazione degli impianti all’interno del Comune di Seregno.
Settore lampade votive
I ricavi per il servizio lampade votive pari a 190 migliaia di euro (dato 2012: 188 migliaia di euro) derivano
dalla gestione della rete dei cimiteri di Seregno e Giussano.
Prestazioni alla clientela e altri ricavi diversi
Le prestazioni alla clientela riguardano essenzialmente le prestazioni accessorie effettuate alla clientela dal
distributore, mentre gli altri ricavi diversi sono principalmente costituiti per attività residuali prestate a favore
di terzi.
26
Altri ricavi e proventi
Saldo al 31/12/2013
Euro
6.639
Saldo al 31/12/2012
Euro
9.144
Variazione
Euro
-2.505
Gli altri ricavi e proventi sono così composti:
Descrizione
Ricavi da locazioni immobili
Rimborsi diversi
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Parziali
36
Parziali
35
Totali
583
602
1.394
1.423
Altri ricavi e proventi
359
584
Proventi straordinari
2.834
3.862
Certificati verdi
Totale Altri
5.206
Utilizzo contributi c/impianti
528
Totali
6.506
512
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Contributi c/esercizio
905
2.126
Totale contributi
1.433
2.638
Altri ricavi e proventi
6.639
9.144
27
Acquisti
Saldo al 31/12/2013
Euro
173.627
Saldo al 31/12/2012
Euro
155.929
Variazione
Euro
17.698
I costi per acquisti sono così composti:
Esercizio 2013
Descrizione
Acquisti gas metano
Esercizio 2012
134.246
119.478
30.175
26.924
Acquisti prodotti farmaceutici
5.202
5.033
Acquisti macchinari e materiale di consumo
1.377
2.284
742
775
1.480
1.186
405
249
173.627
155.929
Acquisti energia elettrica
Acquisti sacchi e contenitori per igiene urbana
Acquisto carburante per autotrazione
Acquisti diversi
Totale
28
Variazione delle rimanenze
Saldo al 31/12/2013
Euro
277
Saldo al 31/12/2012
Euro
19
Variazione
Euro
258
Trattasi delle variazioni delle rimanenze finali di materie prime, sussidiare e di consumo costituite da materiali
destinati alla costruzione e manutenzione degli impianti e dai materiali necessari per l’operatività delle
società del gruppo e dei prodotti farmaceutici presenti nelle sette farmacie gestite dal gruppo e destinate alla
vendita.
29
Servizi
Saldo al 31/12/2013
Euro
64.076
Saldo al 31/12/2012
Euro
51.590
Variazione
Euro
12.486
I costi per servizi sono suddivisi tra prestazioni di servizi e costi per godimento di beni di terzi che qui di
seguito vengono dettagliate.
Pag. 80
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Costi per prestazioni
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Spese per lavori e manutenzioni
8.535
9.476
Spese per prestazioni tecniche e amministrative
3.445
3.869
Spese per pubblicità e promozione
381
337
Spese per vigilanza pulizie e simili
419
421
1.240
1.143
342
288
Spese per servizi per il personale
1.412
1.207
Spese per assicurazioni
1.310
1.294
205
542
Spese per trasporto su reti gas metano
11.786
4.042
Spese per trasporto su reti energia elettrica
23.234
18.050
596
591
2.123
2.118
Canoni di manutenzione.
862
754
Spese per servizi diversi
561
548
56.451
44.680
Spese per comunicazioni
Spese per trasporti
Spese per consumi acqua, gas ed energia
Compensi organi sociali
Spese per smaltimento rifiuti
Totale
Le spese per funzionamento organi sociali delle società del Gruppo sono così costituite:
Spese funzionamento organi sociali
Esercizio 2013
Compensi CDA
Compenso Collegio Sindacale
Esercizio 2012
312
176
314
164
Compenso Revisore Legale
94
99
Altri organi sociali
14
14
596
591
Totale
Le spese per spese prestazioni tecniche e amministrative sono così costituite:
Spese prestazioni tecniche e amministrative
Prestazioni amministrative
Prestazioni tecniche
Esercizio 2013
Esercizio 2012
788
965
729
1.301
8
240
Prestazioni per recupero crediti
185
79
Prestazioni informatiche
453
581
Prestazioni legali
295
216
Prestazioni per centro sportivo
259
281
43
32
Lettura contatori
235
242
Stampa e imbustamento
175
165
Prestazioni agenti e venditori
Prestazioni per farmacie
Pag. 81
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Altre prestazioni
Totale
Costi per godimento di beni di terzi
39
3
3.445
3.869
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Affitti sedi, uffici, magazzini
Noleggi impianti, macchinari, automezzi
1.203
602
1.156
526
Diritti affidamento servizio
4.481
3.863
Canoni uso impianti
1.294
1.305
44
59
7.624
6.909
Atri costi
Totale
30
Costi per il personale
Saldo al 31/12/2013
Euro
27.963
Saldo al 31/12/2012
Euro
25.036
Variazione
Euro
2.927
La voce comprende l’intero costo sostenuto dal Gruppo per il personale dipendente, ivi compresi i
miglioramenti di merito, passaggi di categoria, scatti di anzianità, costo delle ferie non godute e
accantonamenti di legge e contratti collettivi.
Descrizione
Esercizio 2013
Salari e stipendi
Costo lavoro temporaneo
Oneri sociali
Esercizio 2012
19.649
17.148
447
870
6.389
5.694
6
14
Trattamento di fine rapporto
-
Quota accantonamento al fondo
-
Quota fondo tesoreria INPS
649
573
-
Quota ai fondi pensione
552
488
271
249
27.963
25.036
Altri costi
Totale
Si segnala, separatamente per categorie, il numero dei dipendenti delle imprese incluse nel consolidamento
con il metodo integrale presenti al 31.12.2013.
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
Delta 13/12
%
%
AEB SpA
N°
37,55
6,7
30,32
6,0
7,23
23,8
Gelsia Srl
N°
104,14
18,7
100,95
20,1
3,19
3,2
Pag. 82
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Gelsia Ambiente Srl
N°
278,38
49,9
234,72
46,9
43,66
18,6
Gelsia Reti Srl
N°
137,50
24,7
132,29
26,4
5,21
3,9
Farmacia Comunale di Giussano Srl
N°
--
--
3,21
0,6
-3,21
NS
N°
557,57
100,00
501,49
100,0
56,08
11,2
Consolidato AEB
PERSONALE - DIPENDENTI AL 31 DICEMBRE
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
%
AEB SpA
N°
39
Delta 13/12
%
6,9
34
6,7
20,6
5
4,8
42
17,8
5
14,7
Gelsia Srl
N°
110
19,4
105
Gelsia Ambiente Srl
N°
278
49,1
236
46,4
Gelsia Reti Srl
N°
139
24,6
130
25,5
9
6,9
Farmacia Comunale di Giussano Srl
N°
--
--
4
0,8
-4
NS
Consolidato AEB
N°
566
100,0
509
100,0
57
11,2
PERSONALE - INQUADRAMENTO AL 31 DICEMBRE
U.M.
Esercizio 2013
Esercizio 2012
%
%
Delta 13/12
%
Dirigenti
N°
7
1,2
7
1,4
--
--
Quadri
N°
31
5,5
29
5,8
2
6,9
Impiegati
N°
202
35,7
184
36,1
18
9,8
Operai
N°
322
56,9
284
55,8
38
13,4
Apprendisti
N.
4
0,7
5
1,0
-1
-20,0
Consolidato AEB
N°
566
100,00
509
100,0
31
11,2
Altri costi operativi
Saldo al 31/12/2013
Euro
2.976
Saldo al 31/12/2012
Euro
2.196
Variazione
Euro
780
Gli Altri costi operativi sono costituiti da tutte quelle poste di gestione caratteristica che non sono comprese
nelle altre categorie di costi e sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Imposte e tasse
435
361
Contributi associativi
185
164
Liberalità
212
98
Altri oneri
647
247
1.497
1.326
2.976
2.196
Oneri straordinari
Totale
Pag. 83
AEB SpA Via Palestro, 33 20831 Seregno (MB) Cod. Fiscale e P.IVA: 02641080961
Bilancio Consolidato Esercizio 2013
32
Costi per lavori interni capitalizzati
Saldo al 31/12/2013
Euro
9.150
Saldo al 31/12/2012
Euro
8.918
Variazione
Euro
232
I costi per lavori interni capitalizzati sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Costi per acquisti materiali
1.076
1.499
Costi per prestazioni di lavori
5.421
4.763
12
58
2.621
2.521
20
77
9.150
8.918
Costi per prestazioni di servizi
Costi del personale
Altri costi
Totale
Si tratta prevalentemente dei lavori eseguiti dalla società del Gruppo Gelsia Reti Srl per la realizzazione di
impianti gas metano ed energia elettrica.
33
Ammortamenti e svalutazioni
Saldo al 31/12/2013
Euro
12.675
Saldo al 31/12/2012
Euro
11.890
Variazione
Euro
785
La voce comprende le quote di ammortamento di competenza dell’esercizio, suddivise tra ammortamento
delle attività immateriali e ammortamento di immobili, impianti e macchinari dettagliati per tipo. Gli
ammortamenti sono stati calcolati secondo quanto già descritto nel paragrafo relativo ai criteri di valutazione.
Descrizione
Esercizio 2013
Parziali
Totali
Esercizio 2012
Parziali
Totali
8
8
Ammortamento concess., licenze e marchi
564
513
Ammortamento infrastrutture per accordi in concessione
224
158
1.001
782
755
777
Amm.to diritti di brevetto e util. opere ingegno
Amm.to software
Amm.to altre immobilizzazioni immateriali
2.552
Totale ammortamenti attività immateriali
Ammortamento fabbricati
2.238
610
591
Ammortamento impianti e macchinari
7.602
7.194
Ammortamento attrezzature industriali-commerciali
1.081
967
830
900
Ammortamento altri beni
Totale ammortam. immobili impianti macchinari
10.123
9.652
Totale ammortamenti
12.675
11.890
Pag. 84
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
34
Accantonamenti
Saldo al 31/12/2013
Euro
5.740
Saldo al 31/12/2012
Euro
8.508
Variazione
Euro
-2.768
Gli accantonamenti sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Accantonamenti per rischi su crediti
2.958
4.598
Accantonamenti per rischi e oneri
2.782
3.910
5.740
8.508
Totale
35
Ricavi e costi non ricorrenti
Saldo al 31/12/2013
Euro
1.283
Saldo al 31/12/2012
Euro
-
Variazione
Euro
1.283
La voce riguarda il credito derivante da istanza rimborso IRES per mancata deduzione IRAP relativa alle
spese per il personale dipendente e assimilato (D.L. 201/2011).
Gestione finanziaria
36
Proventi da partecipazioni
Saldo al 31/12/2013
Euro
24
Saldo al 31/12/2012
Euro
2
Variazione
Euro
22
I proventi da partecipazione sono costituiti dai dai dividendi percepiti dalle altre società partecipate dal
Gruppo.
37
Proventi finanziari
Saldo al 31/12/2013
Euro
475
Saldo al 31/12/2012
Euro
526
Variazione
Euro
-51
I Proventi finanziari sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Interessi attivi su depositi bancari
Esercizio 2012
96
79
Interessi da clienti per ritardato pagamento
359
425
Interessi da clienti per dilazioni pagamento
19
21
1
1
475
526
Interessi attivi da altri
Totale
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
38
Oneri finanziari
Saldo al 31/12/2013
Euro
1.108
Saldo al 31/12/2012
Euro
1.364
Variazione
Euro
-256
Gli oneri finanziari sono così composti:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Interessi passivi bancari
139
237
Interessi passivi su finanziamenti
616
757
Interessi passivi su leasing
51
-
Interessi passivi v/fornitori
25
11
150
162
Altri interessi attivi
35
31
Interest cost TFR
92
166
1.108
1.364
Interessi passivi a clienti su depositi
Totale
39
Proventi e oneri netti su strumenti finanziari e differenze cambio
Saldo al 31/12/2013
Euro
37
Saldo al 31/12/2012
Euro
-
Variazione
Euro
37
Durante l’esercizio Gelsia Srl ha effettuato acquisti e vendite di gas metano in valuta estera rilevando a conto
economico gli utili e le perdite su cambi. Dal 1° ottobre, una diversa definizione dei contratti di acquisto gas
metano ha permesso di superare il rischio cambio in quanto gli acquisti avvengono tutti in euro.
40
Rettifiche di valore di partecipazioni e attività finanziarie
Tale voce non presenta alcun valore iscritto sia al 31 dicembre 2013 sia al 31 dicembre 2012.
41
Imposte
Saldo al 31/12/2013
Euro
8.529
Saldo al 31/12/2012
Euro
9.951
Variazione
Euro
-1.422
Le imposte sono così composte:
Descrizione
Esercizio 2013
Esercizio 2012
Imposte correnti IRES
7.301
9.540
Imposte correnti IRAP
1.875
1.958
Pag. 86
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Totale imposte correnti
9.176
11.498
Imposte differite passive IRES
-342
-211
Imposte differite passive IRAP
-39
-22
Totale imposte differite passive
-381
-233
Imposte differite attive IRES
-362
-1.379
Imposte differite attive IRAP
96
65
-266
-1.314
8.529
9.951
Totale imposte differite attive
Totale imposte
Ai fini dell’IRES, la capogruppo AEB Spa ha aderito al c.d. “consolidato nazionale”, di cui agli articoli da 117
a 129 DPR 917/86 con le altre società del gruppo (Gelsia Srl, Gelsia Ambiente Srl e Gelsia Reti Srl). A tal
fine è stato stipulato apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi e degli svantaggi fiscali trasferiti
con specifico riferimento alle poste correnti. La fiscalità differita calcolata in sede di determinazione del
reddito, ai fini IRES, non viene trasferita alla controllante, ma vengono fatte transitare dal conto economico
ogni qualvolta vi sia una divergenza tra imponibile fiscale e risultato civilistico, dovuta alla presenza di
differenze temporanee. La fiscalità differita indicata in conto economico è calcolata esclusivamente con
riferimento alle divergenze tra proprio reddito imponibile fiscale e proprio utile civilistico. L’IRES corrente è
calcolata sul proprio reddito imponibile e non si sono avuti benefici/oneri dalla partecipazione al consolidato
fiscale.
42
Informativa sull’impiego di strumenti finanziari
In relazione all’utilizzo di strumenti finanziari, il Gruppo è esposto ai seguenti rischi:
- rischio di credito
- rischio di liquidità
- rischio di mercato
Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relativamente a ciascuna classe di rischio
evidenziata.
Classi di strumenti finanziari
Gli strumenti finanziari iscritti nello situazione patrimoniale finanziaria sono così raggruppabili per classi.
Il fair value degli strumenti finanziari non è stato calcolato puntualmente, poiché il corrispondente valore di
carico nella sostanza approssima lo stesso.
31/12/2013
A Fair
Value a
C/E
A Fair
Value a
PN
A Costo
Ammortiz
zato
31/12/2012
Totale
voce di
bilancio
Fair Value
alla data
di bilancio
A Fair
Value a
C/E
A Fair
Value a
PN
A Costo
Ammortiz
zato
Totale
voce di
bilancio
Fair Value
alla data
di bilancio
ATTIVITA' FINANZIARIE
Crediti commerciali
89.043
89.043
89.043
102.784
102.784
102.784
Altre attività correnti
3.337
3.337
3.337
12.856
12.856
12.856
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
6.105
6.105
6.105
8.315
8.315
8.315
98.485
98.485
98.485
123.955
123.955
123.955
Totale
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
PASSIVITA' FINANZIARIE
(42.827)
(42.827)
(42.827)
(41.273)
(41.273)
(41.273)
Debiti verso banche per finanziamenti a
breve
(6.280)
(6.280)
(6.280)
(20.944)
(20.944)
(20.944)
Leasing
(1.308)
(1.308)
(1.308)
(338)
(338)
(338)
(375)
(375)
(6.796)
(6.796)
(6.796)
(7.151)
(7.151)
(7.151)
Debiti Commerciali
(52.572)
(52.572)
(52.572)
(66.478)
(66.478)
(66.478)
Totale
(59.368)
(110.121)
(110.121)
(73.629)
(136.221)
(136.221)
Finanziamenti M/L Termine
Altri debiti finanziari
Depositi cauzionali da clienti
(50.753)
(375)
(62.592)
Rischio di credito
L’esposizione al rischio di credito da parte del Gruppo è essenzialmente attribuibile all’ammontare dei crediti
commerciali che non presentano una particolare concentrazione, essendo l’esposizione creditizia suddivisa
su un largo numero di controparti e clienti.
Il Gruppo ha posto in atto azioni che permettono di gestire efficacemente i crediti commerciali attraverso un
sistema che consente di raccogliere le informazioni necessarie per il monitoraggio e il controllo, oltre alla
definizione di strategie atte a ridurre l’esposizione del credito. Le società consolidate accantonano un fondo
svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle possibili perdite sui crediti commerciali, le cui
componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e
svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze. Di seguito viene fornita un’analisi
dell’anzianità dei crediti commerciali e degli eventuali adeguamenti al presunto valore di realizzo effettuati.
Crediti commerciali
31/12/2013
31/12/2012
Crediti commerciali totali
Fondo svalutazione crediti
Crediti commerciali netti
103.184
(14.141)
89.043
116.631
(13.847)
102.784
Crediti commerciali totali
di cui scaduti da più di 12 mesi
103.184
11.379
116.631
13.172
Fondo svalutazione crediti
31/12/2013
Fondo al 1° gennaio
Accantonamenti
Utilizzi
Fondo al 31 dicembre
13.847
2.958
(2.664)
14.141
31/12/2012
9.896
4.598
(647)
13.847
La massima esposizione al rischio di credito è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie ed è
parzialmente mitigata da garanzie ricevute dai clienti. Di seguito si fornisce il dettaglio dei valori contabili e
delle garanzie ricevute.
Esposizione al rischio di credito
31/12/2013
Crediti commerciali totali
Altre attività correnti
31/12/2012
103.184
116.631
3.337
12.856
Pag. 88
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Altre attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
Garanzie ricevute
0
0
6.105
8.315
112.626
137.802
31/12/2013
Depositi cauzionali da clienti
Totale
31/12/2012
6.796
6.796
7.151
7.151
Rischio di tasso
Il Gruppo risulta esposto al rischio di variazione dei tassi di interesse, poiché tutti i finanziamenti onerosi
sono a tasso variabile. Di seguito si fornisce un’analisi della composizione per variabilità del tasso.
Strumenti finanziari fruttiferi
A tasso fisso
Attività finanziarie
Passività finanziarie
A tasso variabile
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Totale
31/12/2013
Strumenti finanziari infruttiferi
31/12/2013
Attività finanziarie
Passività finanziarie
31/12/2012
6.105
(7.134)
8.315
(7.526)
(50.415)
(51.444)
(62.217)
(61.428)
31/12/2012
92.380
115.640
(52.572)
(66.478)
La misura dell’esposizione è quantificabile simulando l’impatto sul conto economico e sul patrimonio netto
della società di una variazione della curva dell’EURIBOR. Di seguito si riporta la variazione che avrebbero
subito l’utile netto e il patrimonio netto nel caso in cui alla data di bilancio la curva dell’EURIBOR fosse stata
più alta o più bassa di 25 basis points rispetto a quanto rilevato nella realtà.
Analisi di sensitività
31/12/2013
Effetto su
Patrimonio
Conto
netto
Economico
Incremento di [25] bp della curva EURIBOR
Riduzione di [25] bp della curva EURIBOR
(139)
139
(139)
139
31/12/2012
Effetto su
Patrimonio
Conto
netto
Economico
(162)
162
(162)
162
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a
passività finanziarie. L’approccio del Gruppo nella gestione di questo rischio è descritto nella relazione sulla
gestione. Di seguito viene fornita un’analisi per scadenza dei flussi di cassa a servizio delle passività
finanziarie iscritte in bilancio.
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
Passività finanziarie al 31/12/2013
Passività finanziarie non derivate
Finanziamenti M/L Termine
Debiti verso banche per finanziamenti a breve
Leasing
Altri debiti finanziari
Depositi cauzionali da clienti
Debiti Commerciali
Totale
Passività finanziarie al 31/12/2012
Passività finanziarie non derivate
Finanziamenti M/L Termine
Debiti verso banche per finanziamenti a breve
Altri debiti finanziari
Depositi cauzionali da clienti
Debiti Commerciali
Totale
Valore
Flussi
entro 2 entro 5
<1 anno
contabile contrattuali
anni
anni
(42.827)
(6.280)
(1.308)
(338)
(6.796)
(52.572)
(110.121)
(46.329)
(6.280)
(1.442)
(350)
N/D
(52.572)
(106.973)
(5.371) (5.172) (14.581) (21.205)
(6.280)
(344)
(344)
(754)
(5)
(144)
(201)
N/D
N/D
N/D
N/D
(52.572)
(64.572) (5.516) (15.479) (21.406)
Valore
Flussi
entro 2 entro 5
<1 anno
contabile contrattuali
anni
anni
(41.273)
(20.944)
(375)
(7.151)
(66.478)
(136.221)
(44.471)
(20.944)
(388)
N/D
(66.478)
(132.281)
oltre 5
anni
oltre 5
anni
(3.805) (4.422) (12.027) (24.217)
(20.944)
(43)
(76)
(269)
N/D
N/D
N/D
N/D
(66.478)
(91.270) (4.422) (12.103) (24.486)
43 Accordi non risultanti dalla situazione Patrimoniale e Finanziaria
Non vi sono in essere accordi non risultanti dalla situazione patrimoniale finanziaria che comportano rischi e
benefici significativi la cui descrizione sia necessaria per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria e il
risultato economico del Gruppo.
8 – Rapporti con soggetti controllanti
I rapporti intrattenuti dal Gruppo con tutti i soci identificati come parti correlate in quanto soci della
controllante AEB SpA, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti sulla base di
convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi
servizi da parte della società.
9 – Impegni contrattuali e garanzie
Il Gruppo ha richiesto al sistema creditizio fidejussioni a garanzia della propria operatività come di seguito
dettagliato.
Fidejussioni rilasciate dal sistema creditizio
Rete illuminazione cimiteriale
Esercizio 2013
Esercizio 2012
68
68
Centro sportivo in gestione e immobili farmacie
39.051
39.051
Avalli e fidejussioni
22.849
23.819
61.968
62.938
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
La società ha inoltre rilasciato lettere di patronage:
-
4.000 migliaia di Euro a favore della Banca Popolare di Sondrio per finanziamento concesso a società
del Gruppo;
-
6.447 migliaia di Euro a Gelsia Reti Srl a garanzia degli oneri di distribuzione del gas metano di
competenza di Gelsia Srl.
Ha ricevuto fidejussioni da clienti per 2.036 migliaia di euro e da fornitori per 7.479 migliaia di euro. Nel corso
dell’esercizio non sono stati sottoscritti ulteriori impegni contrattuali.
10 – Compenso amministratori, sindaci e società di revisione
Nella tabella successiva sono indicati i compensi spettanti al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio
Sindacale.
Organico
31/12/2013
Consiglio di Amministrazione
312
Collegio Sindacale
176
Totale
488
I corrispettivi spettanti alla società di revisione, relativi alla revisione legale dei conti annuali, sono pari a 94
mila Euro, mentre non vi sono corrispettivi spettanti alla stessa per servizi di consulenza fiscale né per altri
servizi diversi dalla revisione contabile.
Seregno, 30 maggio 2014
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Dott. Maurizio Bottoni
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
ALLEGATO A - GRUPPO AEB
Prospetti di Riconciliazione tra i principi contabili italiani e i principi
contabili internazionali
1.
Premessa
A partire dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, il Gruppo AEB redigerà il bilancio consolidato
conformemente ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
A tal fine, sono stati predisposti e vengono nel seguito presentati i Prospetti di riconciliazione
previsti dai paragrafi 24 e 25 del principio contabile internazionale IFRS 1 “Prima adozione degli
International Financial Reporting Standards” (nel seguito i “Prospetti di Riconciliazione”), corredati
dalle relative note illustrative dei criteri di redazione e delle voci che figurano nei Prospetti di
Riconciliazione.
2.
Applicazione dell’IFRS 1: introduzione e definizione delle scelte opzionali
I Prospetti di Riconciliazione sono stati predisposti solo ai fini del progetto di transizione per la
redazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2013, che sarà per il Gruppo AEB il primo
bilancio consolidato redatto secondo gli IFRS omologati dall’Unione Europea.
Pertanto, i suddetti Prospetti di Riconciliazione sono privi dei dati comparativi e delle necessarie
note esplicative che sarebbero richiesti per una completa rappresentazione della situazione
patrimoniale-finanziaria e del risultato economico del Gruppo AEB in conformità agli IFRS.
La data di transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS è il 1° gennaio 2012 (nel seguito
la “Data di Transizione”) e pertanto è stata anzitutto predisposta la situazione patrimoniale di
apertura a tale data.
Il bilancio di apertura alla data di transizione ai principi IAS/IFRS è stato redatto tenendo presenti i
seguenti presupposti:

sono state rilevate tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi
IAS/IFRS;

non sono state rilevate quelle attività e passività la cui iscrizione non è consentita dai principi
IAS/IFRS;

i principi IAS/IFRS sono stati applicati nella valutazione di tutte le attività e le passività rilevate;

sono state effettuate le opportune riclassifiche per assicurare la corretta classificazione delle
voci in base ai principi IAS/IFRS;

tutte le rettifiche risultanti dalla prima applicazione dei principi IAS/IFRS sono state rilevate con
contropartita un’apposita riserva di Patrimonio Netto (Riserva di FTA), la cui composizione
viene dettagliata nel prospetto di riconciliazione del Patrimonio Netto.
L’IFRS 1 prevede esenzioni facoltative ed obbligatorie allo scopo di agevolare la transizione
fornendo comunque un’informazione attendibile.
Per quanto attiene alle opzioni utilizzate dal Gruppo AEB in fase di prima adozione dei criteri di
valutazione IFRS, di seguito sono riportate le principali opzioni effettuate con riferimento al bilancio
di apertura:
Aggregazioni di imprese: in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali
IAS/IFRS si è optato per non applicare in modo retroattivo le indicazioni contenute nel principio
IFRS 3 (“Aggregazioni aziendali”), e di conseguenza non sono stati rideterminati i valori delle
aggregazioni di imprese avvenute antecedentemente alla Data di Transizione. Pertanto, come in
seguito più ampiamente illustrato, l’avviamento generato da aggregazioni avvenute in data
anteriore al 1° gennaio 2012 è stato mantenuto iscritto al valore determinato in applicazione dei
principi contabili precedentemente applicati, previa verifica della sussistenza di eventuali perdite di
valore.
Immobili, impianti e macchinari: come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 16,
paragrafo 15, al momento della rilevazione gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al
costo, determinato secondo le modalità previste dal paragrafo 16 e seguenti; detti beni, in
applicazione del modello del costo previsto dal paragrafo 30, sono iscritti in bilancio al netto degli
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Bilancio Consolidato Esercizio 2013
ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore accumulate.
In fase di prima adozione dei criteri di valutazione IFRS, limitatamente alle classi di immobili,
impianti e macchinari il cui fair value può essere attendibilmente determinato, si è optato per la
rideterminazione del valore secondo quanto previsto dal paragrafo n. 31 del principio contabile
internazionale IAS 16; conseguentemente le classi di immobili, impianti e macchinari il cui fair
value può essere attendibilmente determinato sono state iscritte a un valore rideterminato, pari al
loro fair value alla data del 1° gennaio 2012, risultante da apposita perizia giurata redatta da
esperti indipendenti all’uopo incaricati.
La scelta di tale opzione, limitata alla fase di prima adozione dei criteri di valutazione IFRS, non
elimina comunque il processo di ammortamento anche dei beni il cui valore è stato rideterminato,
con imputazione dello stesso nel conto economico.
Accordi per servizi in concessione: l’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” ha definito i
criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi
allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione,
nei casi in cui il soggetto concedente controlla/regola, determinandone il prezzo, i servizi di
pubblica utilità che sono offerti dalle società concessionarie tramite le infrastrutture che il
concessionario ottiene in gestione o realizza, e mantiene, tramite la proprietà o in altri modi, un
interesse residuo sull’attività.
Per il Gruppo AEB il principio è applicabile alle attività di distribuzione dell’energia elettrica e del
gas. La natura delle concessioni gestite dalle Società del Gruppo, gran parte delle quali derivano
da affidamenti risalenti ad anni non recenti o da operazioni straordinarie (conferimenti), unitamente
alle incertezze legate al quadro regolatorio ed alle inevitabili complessità interpretative che si
manifestano nell’attuale fase transitoria, ne hanno suggerito l’applicazione relativamente alle
fattispecie chiaramente identificabili come rientranti nel nuovo regime concessorio.
L’applicazione dell’IFRIC 12 ha pertanto comportato nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria la
classificazione delle infrastrutture già rientranti nel nuovo regime concessorio tra le attività
immateriali.
Avviamento - Attività immateriali a vita indefinita: l’avviamento rilevato in un’aggregazione
aziendale è un’attività che rappresenta i benefici economici futuri derivanti da altre attività acquisite
nell’aggregazione che non sono identificate individualmente e rilevate separatamente, al netto
delle passività acquisite e delle passività potenziali assunte alla data di acquisizione. Detta voce,
già rilevata come attività in conformità con i principi contabili precedentemente applicati, è stata
inizialmente iscritta al costo, al netto degli ammortamenti accumulati fino alla Data di Transizione,
in quanto rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di pertinenza del valore
equo netto delle attività e delle passività, anche potenziali, acquisite nell’aggregazione (principio
contabile internazionale IFRS 3).
Dopo l’iscrizione iniziale l’avviamento non viene più ammortizzato, ma viene sottoposto
annualmente, o più frequentemente se ne venga ravvisata la necessità, a specifiche verifiche per
individuare se abbia subito riduzioni di valore o se specifici eventi o modificate circostanze indicano
la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dal
principio contabile internazionale IAS 36.
Attività immateriali: non si è derogato dal principio del costo storico nella valutazione delle altre
attività immateriali, che sono quindi iscritte al costo, al netto degli ammontari complessivi degli
ammortamenti e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore accumulati, secondo
quanto previsto dal paragrafo n. 74 del principio contabile internazionale IAS 38.
Benefici ai dipendenti: in applicazione dello IAS 19 sono state valutate le informazioni risultanti
dalle valutazioni attuariali eseguite da esperti indipendenti all’uopo incaricati, al fine di accertare la
significatività delle differenze di valutazione attuariali rispetto ai dati contabili dei debiti per benefici
a dipendenti; non essendo risultate differenze significative, si è optato per il mantenimento dei
valori contabili.
Fondi per rischi ed oneri: in applicazione dello IAS 37 sono stati valutati i fondi per rischi ed oneri
accantonati a fronte delle passività di ammontare o scadenza incerti, rilevati in bilancio secondo
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quanto previsto dal citato principio.
3.
Sintesi degli impatti patrimoniali, economici e finanziari per l’esercizio 1 gennaio 2012 - 31
dicembre 2012
Relativamente al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2012, dall’applicazione dei principi
contabili internazionali è emerso che le principali poste oggetto di variazione rispetto ai principi
contabili italiani sono le seguenti:
-
gli immobili, impianti e macchinari, per quanto riguarda in particolare:
o
le classi di immobili, impianti e macchinari il cui valore è stato rideterminato in misura pari
al loro fair value alla data del 1° gennaio 2012, ed è stato successivamente assoggettato
ad ammortamento in modo da ripartire sistematicamente il valore ammortizzabile di
ciascun bene durante la sua vita utile;
o
l’identificazione delle fattispecie rientranti nell’ambito di applicazione dell’IFRIC 12
“Accordi per servizi in concessione” e la loro classificazione tra le altre attività immateriali
-
le attività immateriali, con particolare riferimento al trattamento contabile dell’avviamento, dei
costi di impianto e di ampliamento, e dei costi di ricerca, sviluppo e pubblicità;
-
gli ammortamenti, tenuto conto che, come sopra descritto, l’avviamento non è stato
ammortizzato, ma è stata condotta una specifica analisi (“impairment test”) per verificare se
abbia subito riduzioni di valore o se specifici eventi o modificate circostanze indicano la
possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore;
-
la valutazione dei fondi per rischi ed oneri;
-
le conseguenti appostazioni fiscali, con particolare riferimento al trattamento contabile della
fiscalità differita.
In estrema sintesi gli impatti economici e patrimoniali possono essere così riassunti:
4.
-
il patrimonio netto al 1° gennaio 2012 passa da € 172.458 migliaia secondo i precedenti
principi contabili (di cui € 136.199 migliaia di pertinenza del Gruppo), a € 175.248 migliaia
secondo gli IFRS (di cui € 138.759 migliaia di pertinenza del Gruppo);
-
il risultato netto dell’esercizio 2012 passa da un utile di € 8.556 migliaia secondo i precedenti
principi contabili (di cui € 6.647 migliaia di pertinenza del Gruppo), ad un utile di € 9.346
migliaia secondo gli IFRS (di cui € 7.021 di pertinenza del Gruppo);
-
il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 passa da € 178.353 migliaia secondo i precedenti
principi contabili (di cui € 141.100 migliaia di pertinenza del Gruppo), a € 181.933 migliaia
secondo gli IFRS, di cui € 144.034 migliaia di pertinenza del Gruppo;
-
la posizione finanziaria netta, tanto al 1° gennaio 2012 quanto al 31 dicembre 2012, non
subisce variazioni per effetto dell’adozione degli IFRS.
Tabelle di riconciliazione dei dati patrimoniali, economici e finanziari dai precedenti principi
contabili agli IAS/IFRS
Come richiesto dall’IFRS 1, paragrafi 24 e 25, sono stati predisposti i Prospetti di Riconciliazione
necessari per consentire all’utilizzatore del bilancio di comprendere le rettifiche (e le riclassifiche)
rilevanti apportate allo Stato Patrimoniale e al Conto Economico per effetto del passaggio agli
IFRS.
I Prospetti di Riconciliazione sono stati predisposti adottando i seguenti schemi:

un prospetto della Situazione Patrimoniale-Finanziaria che espone separatamente le attività
correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
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
un prospetto di Conto Economico Complessivo che espone i costi usando una classificazione
basata sulla natura degli stessi;

un prospetto di riconciliazione del Patrimonio Netto che illustra la movimentazione del Capitale
e delle Riserve e dei risultati economici di periodo per gli esercizi interessati dalla transizione.
Si riportano nel seguito i prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata al 1°
gennaio 2012 e al 31 dicembre 2012 e del Conto Economico Complessivo Consolidato
dell’esercizio 2012, che evidenziano:

i valori secondo i principi contabili italiani, riclassificati secondo gli schemi IAS/IFRS;

le rettifiche per l’adeguamento dei suddetti valori ai principi IAS/IFRS;

le riclassifiche per la corretta esposizione dei suddetti valori in base ai principi IAS/IFRS.
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RICONCILIAZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
AL 1° GENNAIO 2012
(in migliaia di euro)
ATTIVO
Principi
contabili
nazionali
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobili, impianti e macchinari
Avviamento e altre attività a vita non definita
Altre attività immateriali
Partecipazioni
Altre attività non correnti
Imposte differite attive
Totale attività non correnti
172.349
5.282
11.176
5.514
2.695
11.918
208.934
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Crediti per imposte
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
1.732
87.252
8.486
5.985
0
1.376
104.831
TOTALE ATTIVO
313.765
Rettifiche
conversione
agli IFRS
3.463
Riclassifiche
0
174.676
5.282
11.451
5.514
2.695
12.234
211.852
0
0
1.732
87.252
8.486
5.985
0
1.376
104.831
2.918
0
316.683
(861)
(1.136)
IFRS
1.136
316
2.918
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserve
Utile (perdita) dell'esercizio 2011
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Capitale e riserve di pertinenza di terzi
Utile (perdita) dell’esercizio 2011 dei terzi
Patrimonio netto di pertinenza dei terzi
Totale patrimonio netto
82.412
52.765
1.022
136.199
33.993
2.266
36.259
172.458
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti
Altre passività non correnti
Fondi per benefici a dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
Imposte differite passive
Totale passività non correnti
28.504
15.776
5.383
15.504
5.101
70.268
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti
Debiti commerciali
Debiti per imposte
Altre passività correnti
Totale passività correnti
20.969
37.131
4.607
8.332
71.039
313.765
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
2.560
2.560
230
230
2.790
0
82.412
55.325
1.022
138.759
34.223
2.266
36.489
175.248
0
28.504
15.776
5.383
14.537
6.196
70.396
0
0
20.969
37.131
4.607
8.332
71.039
2.918
0
316.683
(967)
1.095
128
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RICONCILIAZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
AL 31 DICEMBRE 2012
(in migliaia di euro)
Principi
contabili
nazionali
Rettifiche
conversione
agli IFRS
Riclassifiche
IFRS
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobili, impianti e macchinari
Avviamento e altre attività a vita non definita
Altre attività immateriali
Partecipazioni
Altre attività non correnti
Imposte differite attive
Totale attività non correnti
184.026
2.955
14.542
5.514
2.987
13.887
223.911
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Crediti per imposte
Altre attività correnti
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
1.892
102.784
5.118
12.856
0
8.316
130.966
TOTALE ATTIVO
354.877
3.701
82.412
52.041
6.647
141.100
35.344
1.909
37.253
178.353
2.560
374
2.934
230
416
646
3.580
3.466
1.154
(550)
(6.589)
0
180.903
4.109
20.581
5.514
2.987
13.518
227.612
0
1.892
102.784
5.118
12.856
0
8.316
130.966
0
358.578
0
82.412
54.601
7.021
144.034
35.574
2.325
37.899
181.933
6.589
(369)
3.701
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserve
Utile (perdita) dell'esercizio
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Capitale e riserve di pertinenza di terzi
Utile (perdita) dell’esercizio dei terzi
Patrimonio netto di pertinenza dei terzi
Totale patrimonio netto
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti
Altre passività non correnti
Fondi per benefici a dipendenti
Fondi per rischi ed oneri
Imposte differite passive
Totale passività non correnti
38.298
15.155
5.042
10.358
4.878
73.731
(934)
1.055
121
0
38.298
15.155
5.042
9.424
5.933
73.852
PASSIVITA' CORRENTI
Finanziamenti
Debiti commerciali
Debiti per imposte
Altre passività correnti
Totale passività correnti
24.294
66.478
2.274
9.747
102.793
0
0
24.294
66.478
2.274
9.747
102.793
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
354.877
3.701
0
358.578
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RICONCILIAZIONE DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
DELL’ESERCIZIO 2012
Principi
contabili
nazionali
(in migliaia di euro)
COMPONENTI ECONOMICHE
Rettifiche
conversione
agli IFRS
Riclassifiche
IFRS
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi
Altri proventi
Totale ricavi e proventi operativi
257.240
9.144
266.384
COSTI OPERATIVI
Acquisti
Variazione delle rimanenze
Servizi
Costi del personale
Altri costi operativi
Costi per lavori interni capitalizzati
Totale costi operativi
(155.929)
(19)
(51.564)
(25.203)
(2.222)
9.066
(225.871)
26
(148)
(148)
167
(155.929)
(19)
(51.590)
(25.036)
(2.196)
8.918
(225.852)
40.513
(148)
167
40.532
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITA'
NON CORRENTI (EBITDA)
Ammortamenti
Svalutazione crediti
Accantonamenti per rischi ed oneri
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di attività non
correnti
Ricavi e costi non ricorrenti
0
0
(26)
167
257.240
9.144
266.384
(13.506)
(4.598)
(3.910)
1.616
(11.890)
(4.598)
(3.910)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)
18.499
1.468
Proventi da partecipazioni
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi e oneri su strumenti finanziari e utili (perdite)
su cambi
2
526
(1.198)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
17.829
1.468
Imposte sul reddito
(9.273)
(678)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
8.556
790
0
9.346
UTILE (PERDITA) COMPLESSIVO DEL
PERIODO
8.556
790
0
9.346
Utile (perdita) complessivo del periodo di pertinenza dei
terzi
1.909
416
UTILE (PERDITA) COMPLESSIVO DEL
PERIODO DEL GRUPPO
6.647
374
167
20.134
(167)
2
526
(1.365)
0
19.297
(9.951)
Componenti del conto economico complessivo
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2.325
0
7.021
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RICONCILIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
01.01.2012
(in migliaia di euro)
Bilancio principi contabili italiani
172.458
Risultato
esercizio 2012
Patrimonio netto
31.12.2012
8.556
178.353
Rettifiche IAS/IFRS
IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari
Contabilizzazione al fair value di:
Terreni e Fabbricati
Impianti e macchinari
Imposte differite
IFRS 3 - IAS 36 – Avviamento
Ammortamento Avviamenti
Altre rettifiche minori
Imposte differite
IAS 38 - Attività immateriali
Costi di impianto e ampliamento
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
Altre attività immateriali
Imposte differite
IAS 37 – Fondi per rischi ed oneri
Adeguamento fondi per rischi ed oneri
Adeguamento fondo per imposte differite
Imposte differite
2.570
894
(1.090)
2.374
(50)
52
11
13
2.520
946
(1.079)
2.387
(18)
7
(11)
1.153
6
(591)
568
1.153
(12)
(584)
557
(148)
(31)
(682)
342
(519)
128
4
180
(123)
189
(20)
(27)
(502)
219
(330)
165
802
(63)
904
IAS 27 – Bilancio consolidato
Rettifiche connesse al processo di consolidamento
Bilancio IFRS
165
802
(63)
904
42
42
20
20
62
62
175.248
9.346
181.933
Pag. 99
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5.
Note di commento alle principali rettifiche IAS/IFRS apportate alle voci della Situazione
Patrimoniale-Finanziaria al 1° gennaio 2012 e al 31 dicembre 2012.
Analisi dei principali impatti della transizione agli IAS/IFRS
Come richiesto dall’IFRS 1, paragrafo 23, vengono di seguito descritti i principi adottati nella
preparazione secondo gli IAS/IFRS della Situazione Patrimoniale-Finanziaria di apertura al 1°
gennaio 2012 che hanno comportato le principali differenze rispetto ai principi contabili italiani
utilizzati nel redigere il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012, e vengono commentate le
conseguenti riconciliazioni tra i valori a suo tempo pubblicati, predisposti secondo i principi contabili
italiani, e i corrispondenti valori rideterminati sulla base degli IAS/IFRS.
5.1. Immobili, impianti e macchinari (IAS 16)
Come già anticipato, in applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, paragrafo 15, al
momento della rilevazione gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, secondo le
modalità previste dal paragrafo 16 e seguenti; detti beni, in applicazione del modello del costo
previsto dal paragrafo 30, sono iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti accumulati e delle
eventuali perdite per riduzione durevole di valore accumulate.
In fase di prima adozione dei criteri di valutazione IFRS, limitatamente alle classi di immobili,
impianti e macchinari il cui fair value può essere attendibilmente determinato, si è optato per la
rideterminazione del valore secondo quanto previsto dal paragrafo n. 31 del principio contabile
internazionale IAS 16; conseguentemente, le classi di immobili, impianti e macchinari il cui fair
value può essere attendibilmente determinato sono state iscritte a un valore rideterminato, pari al
loro fair value alla data del 1° gennaio 2012, risultante da apposita perizia giurata.
A tal fine sono stati conferiti incarichi a esperti professionalmente qualificati ed indipendenti per la
determinazione del “fair value” degli immobili, impianti e macchinari di proprietà della Gruppo alla
data di transizione, con specifico riferimento alla classe dei terreni e fabbricati di proprietà della
capogruppo AEB S.p.A. e alla classe degli automezzi specifici, della controllata Gelsia Ambiente
S.r.l., necessari per lo svolgimento dell'attività caratteristica del settore Igiene Ambientale.
In conformità con quanto previsto dallo IAS 16, paragrafo 36, a seguito della rideterminazione del
valore di un elemento appartenente alla classe sopra indicata l’intera classe alla quale
quell’elemento appartiene è stata rideterminata.
La rideterminazione dei valori è avvenuta con specifico riguardo alle caratteristiche dei beni
oggetto di valutazione e dell’attività svolta. A tal fine, per le proprietà immobiliari della capogruppo
e per gli automezzi specifici del settore Igiene Ambientale è stato determinato il loro “fair value”.
I valori risultanti dalla perizie giurate sono stati contabilizzati in sostituzione dei precedenti valori
contabili ed assoggettati ad ammortamento secondo uno specifico piano idoneo a ripartire
sistematicamente i valori rideterminati durante la vita utile dei relativi beni.
Per quanto riguarda gli ammortamenti accumulati alla data di rideterminazione di valore, gli stessi
sono stati eliminati a fronte del valore contabile lordo di ogni singola attività, e il valore netto della
stessa è stato iscritto in bilancio in base al suo valore rideterminato, conformemente a quanto
previsto dallo IAS 16, paragrafo 35.b.
Per quanto riguarda le altre classi della voce Immobili, Impianti e Macchinari, diverse dai terreni e
fabbricati e degli automezzi specifici del settore Igiene Ambientale, in considerazione della loro
natura, delle loro caratteristiche e della formazione storica si è ritenuto appropriato mantenere la
loro iscrizione in bilancio al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita di
valore accumulata, secondo quanto previsto dallo IAS 16, paragrafo 30.
In particolare, per quanto riguarda gli impianti di distribuzione del Gruppo, alla luce delle
complessità interpretative che caratterizzano la disciplina delle concessioni nell’attuale fase
transitoria, pur in presenza di significativi plusvalori latenti, si è ritenuto preferibile applicare il
criterio sopra indicato rispetto alla rideterminazione del valore, stante l’oggettiva incertezza
riguardo alla possibilità di determinare in modo univoco il relativo fair value.
Dalle procedure sopra descritte sono derivati i seguenti effetti:
Pag. 100
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i)
un incremento del valore delle immobilizzazioni materiali al 1° gennaio 2012 di € 3.464
migliaia, che al netto del relativo effetto fiscale di € 1.090 migliaia, determina un incremento
del patrimonio netto alla Data di Transizione di € 2.374 migliaia;
ii)
un effetto non significativo sugli ammortamenti dell’esercizio 2012 e sul relativo risultato.
5.2. Accordi per servizi in concessione (IFRIC 12)
L’IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” ha definito i criteri di rilevazione e valutazione da
adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione
e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione.
L’applicazione dell’IFRIC 12 ha comportato nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria la
classificazione delle infrastrutture in concessione, come in precedenza identificate, tra le attività
immateriali per € 1.136 migliaia al 1° gennaio 2012 e per € 6.589 migliaia al 31 dicembre 2012.
5.3. Attività immateriali a vita non definita – Avviamento (IFRS 3 – IAS 36)
Come già in precedenza illustrato, l’Avviamento costituisce l’eccedenza del costo di aggregazioni
aziendali rispetto alla quota d’interessenza del Gruppo nel fair value (valore equo) netto delle
attività e passività acquisite e delle passività potenziali assunte alla data di acquisizione.
I principi contabili nazionali prevedevano l’ammortamento dell’avviamento nel periodo di durata
della sua vita utile. Secondo i principi IAS/IFRS l’avviamento è considerato un’attività immateriale
con vita utile non definita, e di conseguenza non viene ammortizzato, ma è soggetto alla periodica
verifica di eventuali riduzioni di valore (“impairment test”).
Considerato quanto sopra, detta voce è stata mantenuta iscritta al valore determinato in
applicazione dei principi contabili precedentemente applicati, pari al costo di acquisizione al netto
degli ammortamenti in precedenza accumulati, previa verifica della sussistenza di eventuali perdite
di valore.
Tale verifica, come richiesto dai principi IAS/IFRS, è stata effettuata svolgendo una specifica
analisi sulla sussistenza di eventuali riduzioni di valore dell’avviamento (“impairment test”),
applicando la procedura richiesta dallo IAS 36.
A tal fine è stato conferito apposito incarico ad un esperto professionalmente qualificato ed
indipendente per l’effettuazione dell’impairment test, con riferimento sia alla Data di Transizione
che al 31 dicembre 2013, data del primo bilancio d’esercizio predisposto in piena conformità agli
IFRS/IAS.
Per lo svolgimento delle verifiche di impairment si è posto a confronto il valore contabile della voce
Avviamento con il valore recuperabile della/e Cash Generating Unit (CGU) individuata/e come
componenti fondamentali delle attività gestite dal Gruppo.
Il procedimento valutativo, oltre che sui dati finanziari consuntivi, si è basato principalmente sulle
proiezioni elaborate nel Piano Industriale 2014-2016 approvato in data 28 aprile 2014 dal Consiglio
di Amministrazione della Società controllata Gelsia S.r.l., titolare dell’avviamento assoggettato ad
impairment.
Ai fini della determinazione del valore d’uso della CGU identificata come principale dagli esperti
incaricati è stata utilizzata la metodologia dei flussi di cassa attualizzati DCF (“Discounted Cash
Flow”), ispirata al concetto generale che il valore di una CGU è pari al valore attualizzato dei flussi
di cassa che genererà in futuro. Al valore attuale dei flussi di cassa attesi dalla gestione operativa
si aggiunge il valore attuale del complesso aziendale alla fine del periodo di riferimento della
valutazione (“terminal value”). Quest’ultimo è stato calcolato capitalizzando, con la formula del
valore attuale della rendita perpetua, un flusso di cassa finanziario medio sostenibile in perpetuo
ed attualizzando il valore così determinato alla data di riferimento dell’analisi.
Il valore attuale della rendita perpetua così ottenuta è stato calcolato utilizzando un costo medio
ponderato del capitale (“WACC”) derivante dalla somma del costo del capitale proprio e di quello di
debito (quest’ultimo al netto degli oneri fiscali), ponderati in funzione della struttura finanziaria della
Società assoggettata alla verifica di impairment (Gelsia S.r.l.).
Nel caso specifico, il WACC determinato dagli esperti indipendenti all’uopo incaricati è risultato pari
al 8,23%.
La verifica così effettuata ha condotto a determinare una complessiva valutazione della CGU
operativa stimata largamente superiore al valore dell’avviamento iscritto a bilancio.
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Pertanto non sono emerse riduzioni di valore.
Poiché nel conto economico dell’esercizio 2012, redatto secondo i precedenti principi contabili,
erano stati contabilizzati ammortamenti dell’avviamento per € 1.153 migliaia, gli stessi sono stati
stornati nel conto economico redatto secondo i principi IAS/IFRS.
L’impatto conseguente è un incremento delle attività immateriali a vita non definita di € 1.153
migliaia e, al netto delle imposte differite di € 588 migliaia (calcolate sulla quota di ammortamento
deducibile fiscalmente), un aumento del risultato d’esercizio e del patrimonio netto al 31 dicembre
2012 di € 565 migliaia.
5.4. Attività immateriali (IAS 38)
Lo IAS 38 definisce “Attività Immateriali” quelle attività non monetarie, identificabili e prive di
consistenza fisica che siano controllate dall’impresa in conseguenza di eventi passati e dalle quali
siano attesi benefici economici futuri per l’impresa.
In assenza di una delle predette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare l’attività
immateriale deve essere rilevata come costo dell’esercizio in cui è stata sostenuta.
Tenuto conto dei principi sopra enunciati, è stato eliminato dall’Attivo il valore residuo alle date di
fine esercizio delle voci, iscritte in base ai principi contabili nazionali, che sono risultate non idonee
a soddisfare i requisiti posti dallo IAS 38.
Ciò ha comportato il venir meno dei relativi ammortamenti a carico dell’esercizio 2012.
Dalle procedure sopra descritte sono derivati i seguenti effetti:
i)
un decremento del valore delle attività immateriali al 1° gennaio 2012 di € 861 migliaia, che al
netto del relativo effetto fiscale di € 342 migliaia, determina un decremento del patrimonio
netto alla Data di Transizione di € 519 migliaia;
ii)
un decremento dei costi capitalizzati per € 148 migliaia e un decremento degli ammortamenti
a carico dell’esercizio 2012 per € 460 migliaia che, al netto del relativo effetto fiscale di € 123
migliaia, hanno comportato un miglioramento del risultato dell’esercizio per € 189 migliaia.
5.5. Fondi per rischi ed oneri (IAS 37)
E’ stata svolta l’analisi dei fondi rischi e in particolare una puntuale valutazione circa
l’aggiornamento degli accantonamenti, dei rischi e delle passività potenziali, nonché delle imposte
differite relative ai conferimenti avvenuti in esercizi precedenti, che nei bilanci redatti secondo i
principi contabili nazionali avevano comportato l’iscrizione e/o il mantenimento, in ossequio al
principio della prudenza, di alcuni fondi a suo tempo accantonati o conferiti alle società del Gruppo.
Sulla base di tali analisi, l’ammontare complessivo dei fondi per rischi ed oneri alla data di
transizione, rivisto alla luce dei nuovi principi contabili di riferimento, è risultato eccedente per un
importo stimato pari a € 967 migliaia che, al netto delle relative imposte, è stato imputato alla
riserva da FTA.
5.6. Benefici per i dipendenti (IAS 19)
Il Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR), istituto obbligatorio per le imprese
italiane ai sensi della Legge n. 297/82, è stato interessato dalle modifiche introdotte dalla Legge 27
dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti.
A seguito della riforma della previdenza complementare, le quote di TFR maturate fino al 31
dicembre 2006 rimangono in Azienda, mentre quelle maturande a partire da 1 gennaio 2007
devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero
essere mantenute in Azienda, la quale provvede a trasferirle al Fondo di tesoreria gestito
dall’INPS.
Fino all’introduzione di tali modifiche, il TFR è stato considerato un Piano a benefici definiti, e
pertanto rientrante nell’ambito di applicazione dello IAS 19, paragrafi 48-60.
Ciò comporta che, nella logica del principio contabile internazionale, l’importo del TFR calcolato
secondo le modalità stabilite dall’articolo 2120 del Codice Civile deve essere proiettato al futuro per
stimare l’ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e poi
attualizzato mediante l’applicazione del Projected Unit Credit Method per tenere conto del tempo
che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento.
La determinazione del TFR secondo lo IAS 19 richiede pertanto l’elaborazione di ipotesi attuariali e
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finanziarie per tener conto degli incrementi salariali futuri, della stima della durata dei rapporti di
lavoro, nonché di altre ipotesi demografico-finanziarie.
Le modifiche legislative sopra citate, hanno comportato quanto segue:
i)
ii)
l’obbligazione per il TFR maturato al 31 dicembre 2006 conserva le caratteristiche di un Piano
a benefici definiti (Defined Benefit Plan per lo IAS 19), con la conseguente necessità di una
valutazione effettuata attraverso l’utilizzo di tecniche attuariali, che però dovranno escludere la
componente relativa ad incrementi salariali futuri;
l’obbligazione per le quote maturande a partire dal 1 gennaio 2007, dovute alla previdenza
complementare o al Fondo di tesoreria gestito dall’INPS, assume la caratteristica di un Piano
a contribuzione definita (Defined Contribution Plan per lo IAS 19), e pertanto il relativo
trattamento contabile è assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra
natura.
Alla luce di quanto sopra descritto, è stato richiesto ad un esperto professionalmente qualificato ed
indipendente la valutazione del TFR secondo quanto previsto dallo IAS 19, con riferimento sia alla
Data di Transizione che alle successive date di fine esercizio.
Le valutazioni attuariali così eseguite hanno evidenziato che le differenze di valutazione emergenti
dall’applicazione della metodologia prevista dallo IAS 19 rispetto ai dati contabili non sono risultate
significative; conseguentemente, si è optato per il mantenimento dei valori contabili.
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RELAZIONE SOCIETA’ DI REVISIONE
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RELAZIONE COLLEGIO SINDACALE
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