Allegato 1

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SEZIONE 1
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE,
DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI
SERVIZI DELL’ENTE
1.1 - POPOLAZIONE
Prospetto preliminare riassuntivo (art.156 D.Lgs. 267/2000)
Popolazione legale al Censimento 2001
n.136.491
Popolazione residente alla fine del penultimo anno
precedente
n. 141.948
maschi
femmine
n. 69.166
n. 72.782
Popolazione scolastica iscritta alle scuole medie
1
superiori di competenza provinciale
1.1.1
n. 5.372
La demografia
I dati degli ultimi dieci anni dimostrano una generale tendenza ad un incremento della popolazione per tutte
le province della Regione, ad eccezion fatta di Trieste.
Tab. 1: Andamento della popolazione nelle province 1998-2007.
PROVINCIA
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Pordenone
278.379
280.326
282.841
285.801
289.580
293.709
297.315
299.640
303.202
307.464
Udine
518.630
518.818
520.449
521.935
523.548
526.144
528.441
529.843
531.777
535.949
Gorizia
137.909
138.305
138.838
139.213
139.521
140.242
140.788
141.088
141.229
141.948
Trieste
248.998
247.723
246.464
245.397
243.903
242.620
241.326
240.332
239.717
239.655
1.183.916
1.185.172
1.188.592
1.192.346
1.196.552
1.202.715
1.207.870
1.210.903
1.216.016
1.224.981
F.V.G.
2
Fonte: ISTAT
La popolazione residente in provincia di Gorizia, alla data del 31.12.2007, è di 141.948 unità ripartita in
69.166 di sesso maschile (48,73%) e in 72.782 di sesso femminile (51,27%).
Figura 1: Distribuzione territoriale al 31/12/2007.
40.000
35.000
Popolazione
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
Comuni
Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007.
1
2
Riferimento a.s. 2008/2009 (dati rilevati a settembre 2008-ufficio Istruzione Provincia di Gorizia).
Sito: www.demo.istat.it
3
Villesse
Turriaco
Staranzano
Savogna
San Pier
San Lorenzo
San Floriano
San Canzian
Sagrado
Ronchi
Romans
Mossa
Moraro
Monfalcone
Medea
Mariano
Grado
Gradisca
Gorizia
Fogliano Redipuglia
Farra
Dolegna
Doberdo del Lago
Cormons
Capriva
0
Secondo i dati rilevabili dal sito dell’ISTAT, la popolazione residente in famiglia è costituita da 140.668
persone, di cui il 51,21% donne e il 48,79% uomini; le persone che vivono in regime di convivenza sono pari
a 1.280 di cui 536 uomini e 744 donne. Il numero di famiglie è pari a 64.246 (+1.34% rispetto al 2006) e le
convivenze sono pari a 103. Il numero medio di componenti per famiglia è pari 2,2 persone.
I dati delle anagrafi comunali sulla consistenza dei nuclei familiari del territorio provinciale evidenziano che
sono più numerose le famiglie con uno o due componenti. Rispetto agli anni precedenti aumentano le
famiglie con più di quattro componenti e diminuiscono le famiglie con solo tre componenti.
Tab. 2: Numero di famiglie divise per componenti nucleo familiare.3
2004
2005
2006
2007
Variazione
%
2004-2005
Variazione
%
2005-2006
Variazione
%
2006-2007
1 componente
20.608
21.147
21.858
22.455
2,62%
3,36%
2,73%
2 componenti
18.603
18.969
19.180
19.591
1,97%
1,11%
2,14%
3 componenti
13.088
13.023
12.758
12.593
-0,50%
-2,03%
-1,29%
4 componenti
7.746
7.614
7.443
7.464
-1,70%
-2,25%
0,28%
5 componenti
1.607
1.567
1.563
1.621
-2,49%
-0,26%
3,71%
538
-1,68%
0,38%
1,89%
535
526
528
più di 5 componenti
Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS.
Analizzando la distribuzione territoriale del numero di famiglie, si nota che i nuclei monocomponenti sono
più numerosi a Gorizia, Monfalcone e Grado; la distribuzione della famiglie con due componenti è più
omogenea su tutto il territorio; mentre le famiglie con maggior numero di componenti (oltre i tre) si
concentrano soprattutto nei comuni più piccoli.
Figura 2: Percentuale di famiglie divise per componente e per Comune .Anno 2007.4
50%
45%
40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
1 componente
2 componenti
3 componenti
4 componenti
5 componenti
6 componenti
Villesse
Turriaco
Staranzano
Savogna d'Isonzo
San Pier d'Isonzo
San Lorenzo Isontino
San Floriano del Collio
San Canzian d'Isonzo
Sagrado
Ronchi dei Legionari
Romans d'Isonzo
Mossa
Moraro
Monfalcone
Medea
Mariano del Friuli
Grado
Gradisca d'Isonzo
Gorizia
Fogliano Redipuglia
Farra d'Isonzo
Dolegna del Collio
Doberdo del Lago
Cormons
Capriva
0%
7 componenti
Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS.
3
4
Sono comprese le convivenze.
La percentuale è data dal rapporto tra il numero di famiglie per componente diviso il numero di famiglie totali relativamente a ciascun comune.
4
Il trend di crescita della famiglie ad un solo componente viene evidenziato anche nella tavola sottostante che
riporta la distribuzione della popolazione per sesso e stato civile. Si nota un aumento progressivo nei divorzi
ed una diminuzione della popolazione residente coniugata.
Tab. 3: Popolazione residente per sesso e per stato civile . Valori assoluti5
Maschi
Maschi
Maschi
Maschi
Totale
Femmine
Femmine
Femmine
Femmine
Totale
Celibi
Coniugati
Divorziati
Vedovi
Maschi
Nubili
Coniugati
Divorziati
Vedove
Femmine
Totale
M/F
2007
28.613
35.578
1.704
1.947
69.175
23.229
34.751
2.228
11.813
72.764
141.948
2006
29.159
36.092
1.648
1.928
68.827
23.347
35.089
2.133
11.833
72.402
141.229
2005
28.758
36.459
1.442
1.937
68.596
22.906
35.250
1.913
12.016
72.085
140.681
2004
28.269
36.116
1.347
1.936
67.668
22.675
35.175
1.809
12.080
71.739
139.407
27.911
2003
Fonte: ISTAT
35.903
1.260
1.944
67.018
22.514
35.097
1.731
12.103
71.445
138.463
L’analisi dell’evoluzione demografica nella provincia di Gorizia, durante l’ultimo decennio, rileva un
costante invecchiamento della popolazione; è infatti salita a 46 anni l’età media della popolazione
provinciale. L’indice di vecchiaia subisce un rialzo grazie all’aumento nelle fasce d’età 0-14 anni e 65+, che
fa ben sperare per il futuro. In particolare si nota un aumento pari a 3.124 persone minori di 15 anni
(+22,67%), che nel 1997 rappresentavano 10,12% della popolazione mentre rappresentano l’11,19% della
popolazione nel 2007. Le persone con 65 anni e più sono aumentate per 4.707 unità, pari ad un aumento
percentuale del 15,79% (la variazione è costruita come rapporto della differenza tra popolazione totale al
31.12.2007 e popolazione totale al 31.12.1997 rispetto alla popolazione totale al 31.12.1997, moltiplicato per
cento).
Tab. 4: Caratteristiche demografiche della popolazione della provincia di Gorizia
31.12.19976
31.12.20077
Classi età
T maschi
T femm.
TOT.
T maschi
T femm.
TOT.
< 15 anni
7.006
6.772
13.778
8.757
8.145
16.902
% < 15 anni
10,77
9,54
10,12
12,66
11,19
11,19
>= 65 anni
11.219
18.587
29.806
13.766
20.747
34.513
% >= 65 anni
17,24
26,18
21,90
19,90
28,51
24,32
15-64 anni pop. attiva
46.856
45.643
92.499
46.652
43.872
90.524
% pop. Età attiva
72,00
64,28
67,97
67,44
60,29
63,78
Indice di vecchiaia
160,13
274,47
216,33
157,2
254,72
204,19
Indice di dipendenza
38,90
55,56
47,12
48,28
65,86
56,79
Età media
43,19
47,68
45,53
44,49
48,82
46,71
Totale Maschi
65.081
Totale Femmine
69.175
71.002
72.764
Totale MF
136.083
141.939
rapporto di mascolinità
91,66
95,07
Indice di struttura attiva
102,52
127,70
Indice di ricambio
161,42
173,01
Fonte: ISTAT e anagrafi comunali.
La composizione per età della popolazione mette in evidenza una notevole presenza di
ultrasessantacinquenni (24,14%) a scapito dei giovanissimi con meno di 14 anni, al cui presenza si attesta
all’11,19%, con un indice di vecchiaia molto elevato (204,19), contro la media nazionale pari a 141,71.
5
I dati relativi all’anno 2007 sono comunque ancora provvisori da verificare con le anagrafi comunali. Ci sono 1333 uomini e 743 donne di cui lo
stato civile non è precisato a causa di errori e/o omissioni nell’indicazione dello stato civile. Fonte OPPS – Provincia di Gorizia.
6
Rielaborazione dati Istat, sito: www.demo.istat.it;
7
Rielaborazione dati anagrafi comunali, rilevati da OPPS-Provincia di Gorizia
5
1.1.2
Movimento migratorio
L'andamento delle principali componenti demografiche provinciali degli ultimi cinque anni è riportato nel
prospetto seguente. Come si vede il saldo migratorio è sempre positivo anche se ridotto rispetto agli anni
2002-2005 ma risulta aumentato di 638 unità rispetto al 2006. Quest’ultima variazione positiva è dovuta
soprattutto alle nuove iscrizioni dall’estero che rispetto alle cancellazioni fanno registrare un aumento di
1.013 unità. Il saldo naturale invece è negativo, confermando il trend degli anni passati e segno del minor
ricambio generazionale caratteristico degli ultimi anni.
Tab. 5: Bilancio demografico
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Nati vivi
1.121
1.110
1.113
1.123
1.111
1.142
1.152
Morti
1.763
1.745
1.719
1594
1.609
1.655
1.618
Saldo naturale
-642
-635
-606
-471
-498
-513
-466
Nuovi Iscritti
4558
6.094
5.729
6.596
5.737
5.504
6.033
Cancellati
3541
3.450
4.179
4.851
4.725
4.957
4.848
Saldo migratorio
1017
2.644
1.550
1.745
1.012
547
1.185
Saldo demografico
375
2009
944
1.274
514
34
719
8
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.
Il grafico sottostante evidenzia la tendenza costante e generalizzata degli ultimi anni che è quella di un
saldo naturale sempre negativo e di un flusso altalenante nel saldo demografico che è reso positivo dal
maggior o minor flusso migratorio registrato.
Figura 3: Trend bilancio demografico dal 2003 al 2007.
2.000
1.500
1.000
saldo naturale
500
saldo migratorio
saldo demografico
0
2003
2004
2005
2006
2007
-500
-1.000
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.9
La tavola sottostante espone il bilancio demografico per singolo comune del territorio. Si nota un saldo
naturale negativo nella maggior parte dei comuni ad eccezione di Farra, San Canzian, San Floriano,
Staranzano e Villesse. Il saldo migratorio è positivo in quasi tutti i comuni tranne che per Dolegna, Morato e
Mossa.
Rispetto al 2006 il flusso migratorio registra un incremento verso i centri di minori dimensioni (ad eccezion
fatta di Gorizia che registra una differenza di 148 persone in più, e Monfalcone con 184 persone in più), e
con particolare riguardo a Staranzano(+103) San Lorenzo Isontino (+60), Turriaco (+60) e Cormòns (+85);
l’andamento negli altri comuni non varia di molto rispetto all’anno precedente.
8
9
Fonte: sito: www.demo.istat.it;
Fonte: sito: www.demo.istat.it;
6
Tab. 6: Flussi demografici per comune nell’anno 2007
popolazione
iniziale
nati vivi
morti
saldo
naturale
saldo
migratorio
Numero di
famiglie
Convivenze
popolazione al
31/12/07
Capriva del Friuli
1727
14
23
-9
19
712
1
1737
Cormons
7699
64
92
-28
85
3306
6
7756
Doberdò del Lago
1458
11
13
-2
14
589
3
1470
Dolegna del Collio
406
2
7
-5
-5
161
2
396
Farra d'Isonzo
1760
24
21
3
16
749
1
1779
Fogliano-Redipuglia
2974
28
37
-9
59
1372
1
3024
Gorizia
36172
250
460
-210
148
16959
50
36110
Gradisca d'Isonzo
6616
49
56
-7
14
2984
3
6623
Grado
8641
57
127
-70
92
4301
7
8663
Mariano del Friuli
1583
14
25
-11
4
729
1
1576
Medea
934
5
12
-7
18
413
1
945
27701
247
307
-60
184
12912
11
27825
Moraro
747
7
10
-3
-2
321
0
742
Mossa
1692
15
21
-6
-15
677
0
1671
Romans d'Isonzo
3705
31
32
-1
31
1613
2
3735
Ronchi dei Legionari
11810
103
120
-17
153
5380
5
11946
Sagrado
2204
21
30
-9
36
998
1
2231
San Canzian d'Isonzo
6326
58
51
7
24
2738
2
6357
San Floriano del C.ollio
816
9
4
5
12
315
2
833
San Lorenzo Isontino
1496
11
20
-9
60
647
1
1547
San Pier d'Isonzo
1926
12
26
-14
28
820
1
1940
Savogna d'Isonzo
1760
12
21
-9
12
702
1
1763
Staranzano
6862
63
59
4
103
2961
1
6969
Turriaco
2595
23
30
-7
60
1185
0
2648
Villesse
1619
22
14
8
35
702
0
1662
141.229
1.152
1.618
-466
1.185
64.246
103
141.948
Comune
Monfalcone
TOTALE
Fonte: ISTAT
10
Alla fine del 2007 la popolazione straniera residente è pari a 8.360 unità con una aumento rispetto all’anno
precedente di 909 in valore assoluto.
La popolazione straniera in provincia di Gorizia costituisce il 10,04% della popolazione straniera in regione,
pari a 83.306 persone.
Tab. 7: Popolazione straniera residente in Provincia di Gorizia. Anno 2007.11
ISCRITTI
11
altri
Popolazione
straniera
Totale al 31.12.2007
455
285
3.472
28.781
539
389
3.646
31.313
147
141
235
1.043
8.360
119
372
83
851
14.852
791
1.507
992
9.012
83.306
per acquis.
per
per
cittadinanza
l'interno l'estero
italiana
Nati
dall'interno
dall'estero
altri
Totale
Morti
Pordenone
590
2.892
3.767
109
7.358
26
2.477
229
Udine
583
2.860
4.664
172
8.279
46
2.376
296
Gorizia
143
590
1.115
104
1.952
11
509
Trieste
163
396
1.698
10
2.267
29
248
6.738
11.244
395
19.856
112
5.610
Friuli-V. G. 1.479
10
CANCELLATI
Fonte: sito: www.demo.istat.it;
Fonte: sito: www.demo.istat.it; dati al 31 dicembre 2007.
7
Rispetto al 2002 la popolazione straniera in provincia è aumentata del 95,19%: in particolare la presenza
delle donne è aumentata del 96% e quella dei minorenni del 141%. Inoltre, dal 2002, la variazione degli
iscritti per nascita è stata pari al 138% mentre l’aumento degli iscritti dall’estero del 143%.
Tab. 8: Bilancio demografico popolazione straniera Provincia di Gorizia 2002-2007.
popolazione straniera
iscritti
totale
iscritti
cancellati
di cui: iscritti
dall'estero
totale
cancellati
cittadinanza
italiana
anni
totale
Uomini
Donne
Minorenni
2002
4.283
2.441
1.842
721
887
458
388
57
2003
5.165
2.967
2.198
861
1.360
898
478
87
2004
5.953
3.534
2.419
1.045
1.682
956
894
93
2005
6.600
3.852
2.748
1.151
1.519
790
872
106
2006
7.451
4.319
3.132
1.499
1.783
866
932
127
2007
8.360
4.748
3.612
1.739
1.952
1.115
1.043
141
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.12
Figura 4: Popolazione straniera distinta per paese di provenienza. Anno 2007.
1068
1334
Bangladesh
Bosnia-Erzegovina
100
Croazia
Serbia e Montenegro
112
929
147
Macedonia
Romania
217
Slovenia
233
Albania
Ucraina
248
918
358
Marocco
Cina Rep. Popolare
Polonia
482
Senegal
857
652
Moldova
altri paesi
705
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.13
La popolazione straniera proviene per la maggior parte dai paesi dell’est (Croazia, Bosnia-Erzegovina,
Serbia-Montenegro, Romania, Macedonia e Slovenia) e da paesi extracomunitari (Bangladesh); la
popolazione proveniente da altri paesi, in totale 1.334, sono rappresentati da realtà europee ed extraeuropee il
cui valore assoluto sul territorio è inferiore a 100 persone.
La variazione della popolazione straniera residente nei singoli comuni del territorio provinciale è
rappresentata nella tabella 9 sottostante.
12
13
Fonte: sito: www.demo.istat.it; bilancio demografico popolazione straniera 2002-2007.
Fonte: sito: www.demo.istat.it; bilancio demografico popolazione straniera 2002-2007.
8
Tab. 9: Popolazione straniera residente per Comune. Anni 2005-2007.
2007
2006
2005
var 07-06
var 06-05
Capriva del Friuli
46
48
28
-4,17
71,43
Cormòns
341
290
264
17,59
9,85
Doberdo' del Lago
32
31
29
3,23
6,90
Dolegna del Collio
6
6
6
0,00
0,00
Farra d'Isonzo
44
38
37
15,79
2,70
Fogliano Redipuglia
88
87
76
1,15
14,47
Gorizia
2610
2523
2186
3,45
15,42
Gradisca d'Isonzo
231
223
215
3,59
3,72
Grado
399
336
346
18,75
-2,89
Mariano del Friuli
48
51
56
-5,88
-8,93
Medea
25
18
15
38,89
20,00
3074
2613
2282
17,64
14,50
Moraro
33
30
23
10,00
30,43
Mossa
46
35
31
31,43
12,90
Romans d'Isonzo
70
58
51
20,69
13,73
Ronchi dei Legionari
503
419
372
20,05
12,63
Sagrado
67
58
51
15,52
13,73
San Canzian d'Isonzo
189
166
147
13,86
12,93
San Floriano del Collio
8
8
12
0,00
-33,33
San Lorenzo Isontino
18
19
20
-5,26
-5,00
San Pier d'Isonzo
59
52
54
13,46
-3,70
Savogna d'Isonzo
45
38
31
18,42
22,58
Staranzano
260
217
191
19,82
13,61
Turriaco
88
63
58
39,68
8,62
Villesse
30
24
19
25,00
26,32
Monfalcone
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.
9
Rispetto all’anno precedente, si nota che i residenti stranieri sono in aumento in tutti i comuni tranne che
nei comuni di Mariano del Friuli, Capriva e San Lorenzo Isontino, che presentano, invece, una variazione
negativa; nei comuni di Dolegna del Collio e San Floriano del Collio, è rimasta invariata. La crescita più
consistente rispetto al 2006 è stata registrata in comuni di minori dimensioni quali Medea (+38%),
Turriaco (+39%) e Mossa (+31%); in questi ultimi tre comuni la variazione è rimasta sostenuta anche
rispetto alla variazione registrata quale differenziale tra il 2005 e il 2006 (variazione 2005-2006:
rispettivamente +20%, +8% e +12%). Anche per i comuni di Cormòns, Farra, Romans, Ronchi, Sagrado e
Staranzano la variazione positiva rimane sostenuta rispetto alla variazione registrata quale differenza tra il
2005 e il 2006. Nei comuni di Grado e San Pier d’Isonzo si passa da una variazione negativa 2005-2006
ad una variazione positiva 2007-2006; Altri comuni quali Savogna, Moraro, Gorizia, FoglianoRedipuglia e Doberdò, pur registrando una variazione positiva tra il 2006 e il 2007, sono in decremento
rispetto alla variazione 2005-2006.
Figura 5: Popolazione straniera residente su popolazione totale residente per Comune 2005-2007.
12,00
Valore percentuale
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
Villesse
Turriaco
Staranzano
Savogna d'isonzo
San pier d'isonzo
San lorenzo isontino
San floriano del collio
San canzian d'isonzo
Sagrado
Ronchi dei legionari
Romans d'isonzo
Mossa
Moraro
Medea
Monfalcone
Mariano del friuli
Grado
Gradisca d'isonzo
Gorizia
Fogliano redipuglia
Farra d'isonzo
Dolegna del collio
Doberdo' del lago
Cormons
Capriva del friuli
0,00
Comuni
2007
2006
2005
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.14
Il grafico della figura 5 evidenzia la percentuale della popolazione straniera sulla popolazione residente in
ogni comune del territorio dal 2005 al 2007. Si nota un generale incremento in tutti i comuni dal 2005 ad
eccezione di alcuni comuni quali Mariano, San Floriano e San Lorenzo Isontino; la concentrazione maggiore
è, per motivi legati al mondo del lavoro, nel comune di Monfalcone (circa 12%), e nel capoluogo (circa 8%);
Intorno al 4% è la presenza degli stranieri rispetto alla popolazione totale nei comuni quali Cormòns, Grado,
Moraro, Ronchi, Staranzano, Turriaco e Gradisca. Più omogenea, con valori all’1 al 3% l’incidenza della
popolazione straniera negli altri comuni della provincia.
Le figure 6 e 7 seguenti evidenziano la distribuzione della popolazione straniera residente nel 2007, divisa
per fasce d’età. Nella prima il rapporto è costruito come quoziente tra il valore assoluto della popolazione
straniera residente nel comune ed il totale della popolazione residente nel comune stesso. Si denota una
maggior presenza in tutti i comuni delle persone d’età compresa tra il 20 e i 40 anni
Nella seconda il quoziente è dato quale rapporto tra la il valore assoluto della popolazione straniera residente
nel comune ed il totale della popolazione residente in provincia, secondo le fasce d’età individuate. Si nota
che i cittadini stranieri residenti in provincia con più di 65 anni sono maggiormente distribuiti nei comuni di
Monfalcone, Gorizia e Grado.
14
Sito: sito: www.demo.istat.it
10
Mossa
Moraro
Romans d'isonzo
Ronchi dei legionari
Sagrado
San canzian d'isonzo
San floriano del collio
San lorenzo isontino
San pier d'isonzo
Savogna d'isonzo
Staranzano
Turriaco
Villesse
Figura 6: Distribuzione degli stranieri rispetto alla popolazione residente per Comune e per fasce d’età
Monfalcone
Medea
5,00
Villesse
Mariano del friuli
4,00
Turriaco
Grado
3,00
Staranzano
Gradisca d'isonzo
2,00
Savogna d'isonzo
Gorizia
1,00
San pier d'isonzo
0,00
San lorenzo isontino
Fogliano redipuglia
>65
San floriano del collio
Farra d'isonzo
50-65
San canzian d'isonzo
Dolegna del collio
40-50
>65
Sagrado
Doberdo' del lago
20-40
50-65
Ronchi dei legionari
Cormons
15-20
Romans d'isonzo
Capriva del friuli
<15
40-50
Mossa
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.15
Moraro
Figura 7: Distribuzione degli stranieri rispetto al totale degli stranieri presenti in provincia, per fasce d’età
20-40
Monfalcone
Medea
45,00
15-20
11
Mariano del friuli
40,00
Grado
35,00
Gradisca d'isonzo
30,00
Gorizia
25,00
Fogliano redipuglia
20,00
Farra d'isonzo
15,00
Dolegna del collio
10,00
Doberdo' del lago
5,00
0,00
Cormons
<15
Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.16
15
Sito: sito: www.demo.istat.it
Sito: sito: www.demo.istat.it
16
Capriva del friuli
Secondo i dati della Questura di Gorizia i permessi di soggiorno al 31/12/2008 sono stati 8359, tra quali
232 per richiesta asilo e asilo, 97 sono stati gli inviti per formalizzazione istanza asilo, 1198 le richieste
formalizzate status rifugiato, 1 le richieste asilo inviati al CARA, 151 i richiedenti asilo trattenuti C.I.E. e
2 i riconoscimenti status rifugiato.
Nello stesso periodo si evidenzia la seguente situazione in merito ai provvedimenti presi dalla suddetta.
Sono stati presi in totale 800 provvedimenti, 51,63% di questi con allontanamento o con
accompagnamento al CPT, 46,63% inviti art. 15 TULPS esclusi per asilo e 1,75% di espulsioni intimate.
Figura 8: Provvedimenti adottati dalla Questura di Gorizia per controllare l’immigrazione – dati al 31/12/2008
4%
1%
15%
17%
48%
9%
0%
6%
0%
inviti per formalizzazione istanza di asilo
richieste formalizzate status rifugiato
richiedenti asilo inviati al CARA
richiedenti asilo trattenuti al C.I.E.
riconoscimenti status rifugiato
soggiornanti per richiesta asilo e asilo
provvedimenti eseguiti con allontanamento dal t.n. ovvero con accompagnamento a C.P.T.
provvedimenti con ordine del Questore e inviti ai sensi dell'art. 15 TULPS
provvedimenti espulsioni intimate
Fonte: Questura di Gorizia
12
1.1.3
Istruzione
La situazione scolastica complessiva nel nostro paese è caratterizzata da 17:
o una leggera diminuzione degli iscritti alla scuola dell’infanzia rispetto all’anno precedente anche se,
complessivamente la scuola accoglie la quasi totalità della popolazione nella fascia d’età interessata;
questo calo si può imputare anche al fatto che per molti bambini che hanno 5 anni viene scelto il
passaggio anticipato alla scuola primaria;
o un aumento nella richiesta per l’orario lungo con una prevalenza al Nord piuttosto che nel resto del
paese:complessivamente l’81% dei bambini iscritti alla scuola statale frequenta sezioni di 40 ore e
oltre;
o un aumento dei servizi idonei per realizzare la permanenza più lunga dei bambini a scuola. Tra
questi rientra sicuramente quello della mensa che le scuole offrono in numero sempre maggiore.
Nell'anno scolastico 2006/2007, infatti, le istituzioni scolastiche con il servizio mensa sono 12.727,
corrispondenti al 93,6% delle scuole statali. La loro presenza è maggiore nelle aree del Nord e del
Centro e si allinea coerentemente con quanto già emerso sugli iscritti per fasce orarie;
o un aumento complessivo della popolazione scolastica nelle regioni del Nord e Centro, legata
sicuramente al fenomeno delle immigrazioni, presente soprattutto nelle zone a più alto sviluppo
industriale. In questo senso, la previsione della popolazione in età 5-13 anni, riconducibile al primo
ciclo di istruzione, presenta per l'anno 2012 un aumento in tutte le aree geografiche; nel 2017 invece,
si riscontra una contrazione a livello nazionale dell'1%, fortemente influenzata dal decremento nel
Nord pari a -5,1%, così significativo da non compensare la crescita che si riscontra nelle altre aree
geografiche. La popolazione in età 14-18 anni, appartenente al secondo ciclo, diminuisce per
entrambi gli anni di riferimento e in tutte le aree geografiche. Unica eccezione è il Nord, dove
nell'anno 2017 è previsto un incremento della popolazione pari al 4,7%;
o una preferenza, per quanto riguarda le scuole superiori, maggiore per gli istituti tecnici al Nord
mentre, il Centro e il Sud sono preferiti i Licei;
o un continuo aumento del numero delle classi ma, in questo dato la nostra regione si pone in
controtendenza con –42 classi nell’a.s. 2006/2007;
o una diminuzione del numero di alunni per classi soprattutto negli ultimi anni di corso, conseguenza
del fenomeno dell’abbandono scolastico che, invece viene ripreso in età adulta determinando un
aumento del ritorno a scuola nelle scuole serali;
o un aumento degli studenti con cittadinanza non italiana (soprattutto nelle aree del Nord che offrono
maggiori opportunità di lavoro), per i quali risulta più difficile il percorso scolastico ed un maggiore
rischio di insuccesso a causa delle difficoltà di apprendimento della lingua;
o un aumento delle lingue straniere studiate: La situazione odierna vede il 98,6% degli iscritti studiare
almeno una lingua straniera mentre il 35,9% ne studia più di una;
o un aumento dell’integrazione degli alunni diversamente abili: Mentre negli ultimi anni l'aumento
della presenza di alunni disabili nella scuola dell'obbligo si mantiene su livelli più o meno contenuti,
in quanto la legge garantisce a tutti il diritto all'istruzione, un incremento maggiore si registra per la
scuola secondaria di
o II grado (si passa da 0,8% di iscritti nel 2001/2002 all'1,5% del 2006/2007): indice del bisogno di
acquisire una maggior competenza, che dia la possibilità anche a chi è disabile di integrarsi
maggiormente nella società e nel mondo del lavoro.
o negli ultimi anni, rimane sostanzialmente invariato il numero degli insegnanti per alunno, con un
valore medio ultimo rilevato pari a 11 alunni per docente;
Per quanto riguarda il territorio provinciale, il patrimonio scolastico statale della provincia di Gorizia risulta
così composto:
4 circoli didattici, 12 istituti comprensivi, 3 istituti di scuola secondaria di I grado, 8 I.S.I.S. (Istituti Superiori
Istruzione Statale), 1 Istituto Professionale e 1 Istituto Tecnico Agrario. 18
Sono presenti sul territorio provinciale 13 scuole non statali di cui: 9 Scuole dell’Infanzia, 2 Scuole Primarie,
1 di I grado e 1 di II grado.19
17
18
19
Fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/news/2008/allegati/libro_la_scuola_in_cifre_2007.pdf , dati a.s. 2006/2007;
Fonte: http://www.scuola.fvg.it/repositR/Indirizzari/IstituzioniScolasticheFVG_as08-09.pdf
Fonte: http://www.scuola.fvg.it/repositR/Indirizzari/Scuole paritarie fvg_0809.pdf
13
Nell’a.s. 2008-2009 la popolazione scolastica in regione e nelle province risulta così composta:
Tab. 10: Distribuzione alunni in regione e province. Dati a.s. 2008/2009.
PROVINCIA
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
I GRADO
SECONDARIA
II GRADO
TOTALI
GORIZIA
2.902
5.575
3.354
5.372
17.203
PORDENONE
3.963
13.699
7.663
11.240
36.565
TRIESTE
1.774
7.860
5.346
8.197
23.177
UDINE
8.887
20.983
12.605
20.364
62.839
REGIONE FVG
17.526
48.117
28.968
45.173
139.784
Fonte: Ufficio Scolastico regionale20
La popolazione scolastica regionale è pari a 139.784 alunni con un aumento percentuale dell’1,81 rispetto
all’a.s. precedente. Gli alunni di ogni ordine e grado della provincia di Gorizia rappresentano il 12,31% del
totale in regione e le scuole elementari e superiori sono più numerose rispetto alle scuole materne e medie.
Tab. 11: Scuola d’infanzia e primaria statale per anno di corso. Dati a.s. 2008/2009 e variazione percentuale rispetto
all’anno scolastico 2007/2008.
Scuola d’infanzia
Scuola primaria
Valore assoluto
Var.% Alunni
Valore assoluto
Var. %Alunni
a.s. 2008/2009
2008/2009-2007/2008
a.s. 2008/2009
2008/2009-2007/2008
GORIZIA
2.858
1,5%
5.575
4,1%
PORDENONE
3.786
4,7%
13.699
3,7%
TRIESTE
1.726
2,8%
7.860
0,1%
UDINE
8.676
2,5%
20.983
2,3%
17.044
2,8%
48.117
2,5%
REGIONE FVG
21
Fonte: Ufficio Scolastico regionale
Analizzando i dati per grado di istruzione, le scuole d’infanzia regionali fanno registrare un incremento del
2,8%. Nella nostra provincia l’aumento è il più basso della regione mentre più importante, pari a 4,7% è nella
provincia di Pordenone. Per quanto riguarda la scuola primaria, nella provincia di Gorizia si registra una
variazione percentuale del 4,1 rispetto all’anno scolastico precedente, dato superiore rispetto alle altre
province e rispetto alla regione.
Tab. 12: Scuola secondaria di I grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale.
A.S.
2005-2006
GORIZIA
A.S.
2006-2007
A.S.
2007-2008
A.S.
2008-2009
classi
alunni
classi
alunni
classi
alunni
alunni
153
3.189
152
3.176
150
3.159
3.354
Var. %Alunni
2008/2009- 2007/2008
6,2%
PORDENONE
357
7.259
359
7.178
354
7.310
7.663
4,8%
TRIESTE
262
5.344
260
5.159
255
5.076
5.346
5,3%
UDINE
621
11.973
615
11.820
614
12.088
12.605
4,3%
TOTALI
1.393
27.765
1.386
27.333
1.373
27.633
28.968
4,8%
Fonte: Ufficio Scolastico regionale22
20
Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008.
Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008.
22
Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008.
21
14
I dati relativi alle scuole secondarie di I grado evidenziano un aumento a livello regionale pari al 4,8%, più
importante nelle province di Gorizia e Trieste (rispettivamente del 6,2% e del 5,3%) rispetto alle altre due
province.
Tab. 13: Scuola secondaria di II grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale.
A.S.
2005-2006
A.S.
2006-2007
A.S.
2007-2008
A.S.
2008-2009
Var. %Alunni
2008/2009- 2007/2008
classi
alunni
classi
alunni
classi
alunni
alunni
296
4.999
278
5.189
271
5.262
5.372
PORDENONE
523
10.731
529
10.925
531
11.255
11.240
-0,1%
TRIESTE
474
8.033
431
8.512
410
8.406
8.197
-2,5%
GORIZIA
2,0%
UDINE
1.024
20.088
1.006
20.085
984
20.173
20.364
0,9%
TOTALI
2.317
43.851
2.206
44.762
2.196
45.096
45.173
0,2%
Fonte: Ufficio Scolastico regionale23
Mentre in provincia di Gorizia anche il numero di iscritti alle scuole secondarie di II grado segue il trend di
variazione positiva che si registra a livello regionale in tutte le scuole di ordine e grado, solamente per le
province di Pordenone e Trieste il trend è in controtendenza e presenta valori negativi.
Figura 8: Numero alunni nell’a.s. 2008/2009, per tipologia d’istituto e per provincia.
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
Infanzia
GORIZIA
PORDENONE
Primaria
TRIESTE
Secondaria
I grado
Secondaria
II grado
UDINE
Fonte24: Ufficio Scolastico regionale
Un ulteriore dato di rilievo per la scuola secondaria di II grado il numero degli alunni iscritti al primo anno
di corso. I dati provvisori al 25 marzo 2008 evidenziano un aumento di un totale nella nostra regione di 152
alunni iscritti in più nell’a.s. 2008/2009 rispetto all’a.s. precedente mentre, a livello nazionale questo dato
diminuisce di ben 7 mila unità con una concentrazione maggiore del fenomeno nelle regioni del centro e del
su del paese. In particolare in regione vi è una preferenza maggiore per gli istituti tecnici commerciali e per
geometri, per i licei artistici e gli istituti professionali mentre i licei classici perdono una quota percentuale
del 5,78.25
23
24
25
Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008.
Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008.
Fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2008/allegati/allprot900_08.pdf
15
Tab. 14: Scuole superiori di II grado per tipologia nella provincia di Gorizia : valori assoluti alunni.
2008-2009
2007-2008
2006-2007
2005-2006
2004-2005
212
Liceo classico
276
251
285
231
Liceo scientifico
1.104
1.128
1.122
1.028
961
Istituti d'arte
232
246
258
239
246
Istituti tecnici
2.434
2.063
2.118
2.069
2.082
Istituti professionali
706
1071
997
986
985
Istituti magistrali
540
503
451
369
333
Fonte: Ministero Istruzione e Provincia di Gorizia26
Nella provincia di Gorizia nelle scuole secondarie di II° grado, come tipologia di scelta, prevalgono gli
istituti tecnici (2.434 alunni), seguiti da licei scientifici (1.104 alunni), istituti professionali (706 alunni),
magistrali (540 alunni) liceo classico (276 alunni) e istituto d’arte (232 alunni).
Dati rilevati a livello nazionale evidenziano che aumenta il numero di studenti che conseguono il diploma
sia per il primo che per il secondo ciclo di studi; sono le studentesse le più studiose sia in qualità dei voti
finali conseguiti che nel numero medio di alunni diplomati: queste ultime inoltre mostrano una maggiore
regolarità nel percorso scolastico risultando diplomate per circa il 73,5% entro i 19 anni mentre, per i
ragazzi questa percentuale si abbassa al 62,5%.
Nella nostra regione la percentuale dei diplomati nella scuola secondaria superiore è leggermente inferiore
alla media nazionale (97,3% contro il 97,5% di valore medio). 27
I dati statistici a livello nazionale28 evidenziano che il numero degli alunni con cittadinanza non italiana,
negli ultimi dieci anni è cresciuto di oltre 500 mila unità portando l’incidenza degli stessi al 6,4% sul totale
della popolazione scolastica (nell’a.s. 2007/2008 gli studenti stranieri rilevati sono pari a 574.133 unità).29
La concentrazione maggiore di studenti stranieri è presente nel segmento scolastico della scuola primaria e
secondaria di I grado, rispettivamente con il 7,7% e 7,3% di presenze. Nonostante la scuola dell’infanzia
non rientri nell’obbligo scolastico, la presenza di studenti non italiani rappresenta una quota significativa
pari al 6,7%. La cittadinanza più rappresentata, a livello nazionale, è quella rumena con il 16,15% del totale
degli alunni stranieri. Altre presenze significative sono alunni con cittadinanza albanese e marocchina,
rispettivamente il 14,84% e il 13,28% del totale degli alunni stranieri.
Il dato allarmante rilevato è la mancanza di regolarità scolastica tra gli studenti stranieri: in media il 42,5%
non è in regola con gli studi e il crescere dell’età aumenta il disagio in ambito scolastico. Ciò è dovuto
principalmente alla scarsa conoscenza della lingua italiana e a problemi di integrazione sociale.
La presenza di alunni stranieri è particolarmente significativa al centro Nord; la nostra regione, assieme alla
Valle d’Aosta, è una delle aree del nord del paese in cui si rileva la concentrazione maggiore di alunni con
cittadinanza non italiana entrati per la prima volta nel sistema scolastico nazionale: la percentuale è pari al
10,7%. 30
In Friuli Venezia Giulia l’incidenza degli alunni stranieri iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, sul totale
alunni nazionale per l’anno 2007-2008 è del 2,43% (pari a 13.956 alunni); in provincia di Gorizia gli
studenti stranieri costituiscono il 9,47% del totale alunni stranieri della regione. La provincia con maggior
numero di studenti stranieri è Udine (5.362 alunni), seguita da Pordenone (5.219 alunni), Trieste (2.054
alunni) e Gorizia (1.321 alunni).
26
Per i dati fino all’a.s. 2007/2008 la fonte è il Ministero della Pubblica Istruzione mentre per l’a.s. in corso i dati sono stati forniti dall’Ufficio
Istruzione della Provincia di Gorizia e rilevati direttamente dalle scuole superiori
27
fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/dg_studieprogrammazione/notiziarioesiti0708.pdf
28
Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione
Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pagg. 2-4.
29
I dati esposti comprendono anche la quota di popolazione straniera irregolare la cui componente in età scolare ha pieno diritto e dovere di
partecipare al sistema scolastico italiano come previsto dal DPR 349/99, art. 45.
30
Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione
Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 13 tavola 11.
16
La distribuzione per ordinamento scolastico, mostra che, a livello provinciale è la scuola primaria a far
registrare il maggior numero di studenti stranieri con 464 alunni iscritti, seguita dalla Scuola Secondaria di II
grado con 368 stranieri e le scuola Secondaria I grado con 255 alunni. Si osserva invece una presenza in
continua crescita bambini stranieri nella scuole dell’infanzia: 234 mentre erano 185 nell’a.s. 2006/2007.
Figura 9: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per
ordinamento.
6.000
5.000
Infanzia
4.000
Primaria
3.000
Secondaria
I grado
2.000
Secondaria
II grado
1.000
GORIZIA
PORDENONE
TRIESTE
UDINE
REGIONE FVG
Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati Ministero dell’Istruzione.31
Per quanto riguarda la distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di II grado del territorio
provinciale, i dati riassunti nella tabella sottostante evidenziano che la maggior parte di essi frequenta gli
Istituti professionali(15,3%), in secondo luogo gli Istituti/Scuole magistrali (6,9%), a seguire gli Istituti
tecnici (5,4%) e di istruzione artistica (4,6%) e da ultimi i licei (3%). A livello regionale e nelle altre
province invece gli Istituti tecnici sono preferiti agli Istituti/Scuole magistrali.
Tab. 15: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per tipo di
scuola.
Licei
Magistrali
Tecnici
Professionali
Artistici
GORIZIA
3
6,9
5,4
15,3
4,6
PORDENONE
3,7
3,7
7,9
17,7
5
TRIESTE
3,1
4,6
7,6
12,6
5,6
UDINE
2,6
5,8
5,9
12,2
3,9
REGIONE FVG
3,1
5,2
6,6
14,1
4,7
ITALIA
1,7
2,8
4,8
8,7
3,4
Fonte: Ministero dell’Istruzione32
La maggioranza degli alunni stranieri del territorio provinciale proviene da paesi europei (65,55%) di cui il
15,97% proviene da paesi UE; rilevante è anche la presenza di studenti provenienti dai paesi asiatici
(16,88%), seguiti dall’Africa (9,84%) e dall’America (5,07%).
31
Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione
Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 19 app. 1.
32
Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione
Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 21 app. 2.
17
Tab. 16: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per
provenienza.
CONTINENTE
33
UE
Africa
America
Asia
Oceania
Apolide
non indicato
Totale
GORIZIA
Europa
866
211
130
67
223
1
-
34
1.321
PORDENONE
3.024
1.070
1.333
379
448
3
4
28
5.219
TRIESTE
1.675
327
71
116
185
6
1
-
2.054
UDINE
3.637
1.028
922
424
335
7
-
37
5.362
REGIONE FVG
9.202
2.636
2.456
986
1.191
17
5
99
13.956
Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione.34
Figura 10: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per
provenienza. (valori percentuali rispetto al totale provinciale)
0,08%
16,88%
2,57%
Europa
UE
5,07%
Africa
America
Asia
Oceania
9,84%
49,58%
Apolide
non indicato
15,97%
Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione
Figura 11: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per
provenienza. (valori percentuali rispetto al totale della regione)
7,12%
Europa
8,00%
UE
34,34%
5,29%
Africa
America
Asia
6,80%
Oceania
Apolide
non indicato
0,00%
18,72%
5,88%
Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione.
33
Il dato dell’Europa comprende gli alunni provenienti dall’UE.
Fonte: Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione
Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 23 app. 3.
34
18
Analizzando la provenienza in dettaglio si può osservare che la maggior parte degli studenti è originaria
dell'area balcanica – Bosnia Erzegovina (12,96%), Macedonia (11,36%), Kosovo (6,55%), Croazia (5,21%)
ed Albania (5,81%) - e dai paesi della vicina Slovenia (8,48%) e Romania (4,74%). Nel comune di
Monfalcone si registra una percentuale pari all’11,76% degli studenti stranieri è originaria del Bangladesh.
Interessante è la percentuale di studenti di origine marocchina del 4,94% e di origine cinese del 4,68% iscritti
nelle scuole della provincia.
Figura 12: Alunni stranieri per paese di provenienza sul totale degli studenti stranieri iscritti nelle scuole della
provincia.
Albania
Algeria
Bangladesh
2,00%
5,81%
Bosnia-Erzegovina
9,55%
8,48%
1,67%
Brasile
Cina
11,76%
Croazia
2,61%
Germania
India
4,74%
12,96%
Kosovo
Macedonia
1,47%
Marocco
1,20%
Mauritania
Moldavia
1,87%
Polonia
1,40%
4,68%
0,94%
Romania
Serbia
Slovenia
0,80%
4,94%
11,36%
6,55%
5,21%
Ucraina
Altro
Fonte: Osservatorio provinciale politiche sociali
Per quel che concerne la qualificazione universitaria si nota un cambio di tendenza rispetto agli ultimi anni:
secondo i dati raccolti dalle banche dati del MIUR (tav. seguente), le iscrizioni per l’a.s. 2007-2008
diminuiscono all’Università di Udine e Trieste (rispettivamente –1,03% e –2,57%) mentre le
immatricolazioni diminuiscono all’Università di Udine ma aumentano in quella di Trieste (rispettivamente
–1,79% e +12,38%). In totale le iscrizioni sono diminuite di 662 unità che per l’Università di Udine
corrispondono al 25,53% e per l’Università di Trieste al 74,47% in meno del totale delle minori iscrizioni.
19
Distinguendo la composizione per genere. Gli iscritti all’a.s. 2007-2008 risultano così composti: il 47,62%
uomini e il 52,38% donne all’Università di Udine e il 42,66% uomini e il 57,34% donne all’Università di
Trieste. Questi si distribuiscono all’interno delle facoltà nel seguente modo:
o all’Università di Udine è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Economico-Statistico, seguito
dalle facoltà di Ingegneria e quelle del gruppo Politico-Sociale; gli studenti maschi si concentrano
per la maggior parte nelle facoltà di Ingegneria, Economia-Statistica e Scientifiche; la distribuzione
delle studentesse è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più numerose alle
facoltà di Economia, del gruppo Politico-Sociale e alle facoltà di Lingue;
o all’Università di Trieste è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Politico-Sociale, seguito dalle
facoltà di Ingegneria e da Economia-Statistica; gli studenti maschi si concentrano per la maggior
parte nelle facoltà di Ingegneria, seguite dal quelle del gruppo Politico-Sociale e quelle di EconomiaStatistica; anche qui la distribuzione è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più
numerose alle facoltà del gruppo Politico-Sociale, Lingue e Insegnamento.
Per quanto riguarda gli iscritti ai corsi di Laurea Specialistica, essi risultano essere in totale pari a 4.900 di
cui 2.276 all’Università di Udine (14,02% del totale iscritti) e di cui 2.624 all’Università di Trieste (14,08%
del totale iscritti; anche in questo caso il numero risulta in ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti
(+17,44% per Udine e +15,64% per Trieste).35
Le facoltà con la percentuale più elevata di studenti iscritti ai corsi di Lauree Specialistiche, in entrambe le
Università, sono le facoltà del gruppo di Ingegneria ( il 22,19% a Udine e 16,58% a Trieste)36; la
distribuzione è differente tra i due atenei per quanto riguarda le altre facoltà.37
Nell’anno solare 2007 il numero complessivo di laureati è stato pari a 6.503 per le due Università della
regione di cui:
o a Trieste sono stati 3.511 (39,85% uomini e 60,15% donne) di cui 235 nella sede di Gorizia; le
percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche,
Ingegneria e Giurisprudenza;
o per l’Università di Udine sono stati 2.992 (44,69% uomini e 55,31% donne) di cui 332 nella sede di
Gorizia; le percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Ingegneria, Lingue e Letterature
straniere, Economia e Medicine e Chirurgia.
Tab. 17: Iscrizioni ed immatricolazioni dal 2002 al 2007.38
Iscrizioni
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2006-2007
2007-2008
UDINE
16.442
16.249
16.636
16.407
16.238
18.641
TRIESTE
Immatricolazioni
UDINE
TRIESTE
23.309
21.030
20.004
19.134
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2006-2007
2007-2008
3.412
3.444
3.363
3.112
3.056
2.941
2.859
3.213
3.533
3.154
Fonte: Elaborazioni ufficio di Statistica del MIUR.. Rilevazione iscritti a.s. 2007-2008. Dati al 31/01/2008.
Il Polo universitario di Gorizia, per l’Università di Udine registra un numero di iscrizioni pari a 1.490 di
cui 215 sono le nuove immatricolazioni; mentre per l’Università di Trieste, il Polo di Gorizia registra un
numero di iscrizioni pari a 887, di cui 165 sono le nuove immatricolazioni. I dati rivelano una diminuzione
delle iscrizioni e delle immatricolazioni per entrambe le Università nel Polo Universitario Goriziano.
35
Nell’a.a. 2006-2007 le iscrizioni alle Lauree Specialistiche sono state pari a 1.938 per Udine e 2.269 per Trieste. Fonte: MIUR Rilevazione iscritti
per lauree specialistiche a.a. 2006-2007.
36
La percentuale è riferita al totale degli iscritti per l’a.a. 2007/2008 alle lauree specialistiche.
37
Si veda www.statistica.miur.it, Rilevazione iscritti a.a. 2007/2008.
38
Per completezza di informazione si riportano anche i dati dell’a.a. in corso ma questi valori sono provvisori in quanto non ancora scaduti i termini
di presentazione delle iscrizioni e dunque tali dati non fanno parte della parte narrativa.
20
Per quel che concerne la struttura dell’offerta universitaria a Gorizia relativamente all’Università di Udine
il numero di iniziative didattiche attivate sono 4 triennali (DAMS, Relazioni Pubbliche, Relazioni Pubbliche
on line, Viticoltura ed Enologia), 7 specialistiche (Discipline della Musica, del Cinema e dello Spettacolo,
Relazioni Pubbliche delle Istituzioni e Relazioni Pubbliche d’Impresa, Traduzione specialistica e
multimediale, Interpretazione).
Per quel che riguarda l’Università di Trieste, le lauree triennali sono 5 (Politica del territorio, Economia e
gestione dei servizi turistici, economia ed ambiente, comunicazione aziendale e gestione delle risorse
umane, scienze internazionali e diplomatiche), quelle specialistiche sono 3 (Economia del turismo e
dell’ambiente, Politica del territorio e Scienze internazionali e diplomatiche).
Si conferma il dato presente da alcuni anni e cioè che la provenienza degli studenti stranieri è superiore
rispetto agli altri paesi esteri, sia presso l’Università di Udine che per quella di Trieste.
21
Figura 13: Studenti stranieri presso il Polo Universitario di Gorizia anno 2007-2008.
ALBANIA
ALGERIA
ARGENTINA
AUSTRIA
BOSNIA AND HERZEGOVINA
BRAZIL
BULGARIA
CAMEROON
COLOMBIA
COTE D'IVOIRE
CROATIA
DOMINICAN REPUBLIC
FRANCE
ISRAEL
LEBANON
MACEDONIA, THE FORMER YUGOSLAV REPUBLIC OF
MOLDOVA, REPUBLIC OF
MOROCCO
NETHERLANDS
NIGERIA
PALESTINIAN TERRITORY, OCCUPIED
PERU
POLAND
ROMANIA
RUSSIAN FEDERATION
SERBIA
SLOVENIA
SPAIN
SWITZERLAND
TOGO
UKRAINE
UNITED KINGDOM
UNITED STATES
Fonte: Ufficio anagrafe studenti MIUR. 39
39
Sito: www.anagrafe.miur.it
22
Per quanto riguarda l’Università della terza età, i dati aggiornati relativi all’anno 2007-2008, evidenziano un
lieve calo nelle iscrizione della sede di Monfalcone e un aumento invece in quelle di Gorizia e Cormòns,
pari rispettivamente al 20.18% e al 2,62%.40
Figura 14: Numero di iscritti nelle Università della terza età della provincia di Gorizia.
700
600
500
400
Gorizia
Monfalcone
Cormons
300
200
100
0
AA 2001-2002 AA 2002-2003 AA 2003-2004 AA 2004-2005 AA 2005-2006 AA 2006-2007 AA 2007-2008
Tab. 17: N. Iscrizioni nelle Università della terza età della provincia di Gorizia. Valori assoluti.
2001-2002
2002-2003
2003-2004
2004-2005
2005-2006
2006-2007
2007-2008
Gorizia
555
553
528
528
515
530
637
Monfalcone
624
583
588
512
446
580
549
Cormòns
303
335
400
365
492
533
547
Fonte: Università della III età di Gorizia, Monfalcone, Cormòns (dati aggiornati a ottobre 2008)
40
I dati dell’anno in corso 2008/2009 non sono rilevati in quanto non ancora disponibili.
23
1.1.4
Condizioni socio-economiche dei residenti
Le caratteristiche socio-economiche dei residenti in provincia di Gorizia sono evidenziabili dai dati qui di
seguito rappresentati.
Si conferma netta la frattura tra Nord e Sud del Paese, anche se nei gruppi peggiori compaiono 12 province
del Nord Ovest. Quindi a fronte di una sostanziale stabilità della situazione sul versante della qualità della
vita nel nord est, centro e Mezzogiorno, si assiste ad un crollo del nord ovest, evidenziando così un processo
di polarizzazione non soltanto tra nord e sud del paese, ma anche tra province dell’Italia centrosettentrionale in vetta alla classifica, e province della stessa ripartizione geografica in cui la qualità della
vita tende a non tradursi mai in eccellenza e, in alcuni casi, peggiorare.
La coda della classifica italiana è data dalla provincia di Caltanissetta, con gravi difficoltà demografiche,
offerta di servizi e business.
La metodologia usata per l’indagine 2008 sulla qualità della vita nelle province italiane tiene conto
dell’analisi di sei aree – tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, ordine pubblico, demografia e
tempo libero -. Rispetto al 2007 ci sono stati degli aggiustamenti infatti nel tenore di vita ritorna il dato
sull’inflazione, invece di quello sull’Ici prima casa. In affari e Lavoro, la novità riguarda l’introduzione dei
fallimenti al posto dei tassi di interesse applicati ai prestiti a breve termine. Piccola modifica in materia di
imprese registrate e di rapporto tra attività nuove e cessate: vengono reintrodotte le ditte individuali. Due le
modifiche in Servizi, Ambiente e Salute, è stato reinserito il parametro sui sinistri auto al posto di quello
della migrazione ospedaliera. In materia scolastica si considera il tasso di abbandono tra gli studenti
superiori invece della disponibilità di sezione nelle scuole per l’infanzia. Sono stati effettuati degli
aggiornamenti nel capitolo sulla Popolazione, gli indicatori considerati riguardano: densità demografica;
saldo tra nuove iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza, rapporto tra giovani
under 30 e over 65; laureati rispetto alla popolazione 25-30 anni, dato cambiato rispetto l’anno precedente
in cui si considerava la fascia di età 19-25 anni, stima massima stranieri soggiornanti. Per quanto riguarda il
Tempo Libero quest’anno compare il dato sulle organizzazioni di volontariato invece della classifica
relativa alle attività culturali e ricreative; il numero di bar e ristoranti prende il posto dell’indice di qualità
enogastronomico e i concerti di musica classica, leggera e jazz sostituiscono mostre ed esposizioni; nel
cinema è considerato il numero di spettacoli invece di quello delle sale.
Il Friuli Venezia Giulia può vantare un’ottima collocazione nella classifica sulla Qualità della vita 2008
elaborata dal Sole 24 Ore, con Trieste e Gorizia nella top ten, Udine che resiste a un buon diciassettesimo
posto e Pordenone che scende dalla 35^ alla 51^ posizione.
Il dossier realizzato dal Sole 24 Ore, che misura la vivibilità delle 103 province italiane e delle regioni
attraverso una serie di dati statistici elaborati in 36 classifiche, pone Gorizia all’ottava posizione, facendole
guadagnare ben 14 posizioni rispetto al 2006.
Gorizia si colloca ai primi posti tra le città italiane più vivibili. Appare evidente il balzo in avanti di Gorizia,
che rispetto al 2007 guadagna ben 14 posizioni, passando dal 22^ all’8^ posto in classifica. A determinare il
piazzamento nelle prime dieci posizioni sono la sicurezza, il tempo libero e i servizi, mentre un aspetto
negativo è rappresentato dalla scarsa vivacità imprenditoriale. Dalla classifica emerge l’immagine di una
città che offre molto sul piano delle attività ricreative, tanto da meritarsi il 5^ posto nella graduatoria, grazie
non solo al numero di associazioni, ma anche agli acquisti in libreria, al numero di spettacoli
cinematografici, alle palestre e alla grande disponibilità di bar e ristoranti.41 La provincia è al 13^ posto in
Italia per numero di libri acquistati in rapporto alla popolazione, in provincia è stato venduto il 2% dei libri
venduti in Italia, 3^ per il numero di concerti proposti, 154 concerti ogni 100 mila abitanti, prima per il
volontariato con 1,3 organizzazioni ogni 1000 abitanti, e 11^ per il cinema, 3294 proiezioni ogni 100 mila
abitanti.42
41
42
Tratto da il “Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici” del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre 2008
Tratto da “Qualità della vita: Isontino all’8° posto” de Il Piccolo di martedì 30 dicembre 2008
24
L’indagine evidenzia risultati lusinghieri per il capoluogo isontino nel tenore di vita (8^ posizione),
determinanti sono il Pil pro capite e il valore delle pensioni che risultano essere più alti che nella maggior
parte delle città italiane, nell’ambito dei servizi e ambiente (18^) e nella classifica dell’ordine pubblico
(20^). Si è registrato un risultato particolarmente positivo nell’ambito delle infrastrutture, che pesa per il
25% nella valutazione del settore Servizi e Ambiente, infatti Gorizia risulta al 9^ posto, alle spalle di città
come Roma, Firenze e Milano ma davanti a metropoli come Bologna, Napoli e Torino.43 Controversa
appare la situazione per quanto riguarda le politiche del lavoro, dal momento che l’occupazione è la più alta
in regione, ma non si può dire accompagnata da un altrettanto spirito imprenditoriale, considerando
l’elevato numero di imprese che sono state costrette a chiudere. Il tenore di vita è influenzato dai risparmi
delle famiglie che nel 2007 sono pari a 10.346,89 € per abitante (depositi bancari) in aumento rispetto al
2006 quando erano pari a 10.078,00 €, infatti Gorizia passa dalla 52^ alla 49^ posizione, e dal Pil pro capite
per abitante in euro che pone la provincia alla 28^ posizione, positiva risulta la posizione occupata per
importo medio mensile pensioni infatti Gorizia passa dalla 34^ alla 18^ con un importo mensile pari a
779,66 €.
Per quanto concerne la sezione Popolazione Gorizia mantiene la stessa posizione per numero di abitanti per
Kmq (84^), mentre migliora nei nati nel 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al 2003 passando dalla 64^ alla
59^, però si deve tenere conto che il dato dell’anno precedente era rapportato al 2002, e la stima massima di
immigrati in percentuale sulla popolazione passando dal 25^ al 15^ posto; per quanto concerne il numero di
laureati ogni mille giovani quest’anno la provincia passa dalla 10^ alla 49^ posizione dovuto al fatto che la
fascia d’età considerata è cambiata. Nella sezione Servizi e Ambiente significativo è il miglioramento della
dotazione di infrastrutture infatti la posizione di Gorizia passa dalla 14^ alla 9^ posizione. Positivo risulta
l’indice di assorbimento libri e il numero di spettacoli cinematografici su 100 mila abitanti perché collocano
la provincia al 13^, mentre nel 2007 la collocava al 24^, e al 16^ posto.
Andando a guardare le diverse tabelle pubblicate, non mancano alcuni campanelli d’allarme. Gorizia è al
100^ posto per lo spirito d’iniziativa economica e all’81^ per la dispersione scolastica. Si tratta di cattive
performance bilanciate dagli indicatori sulla vivacità culturale. La nostra provincia ha il valore più
“pesante” per quanto riguarda il numero di minori oggetto di denuncia o arresto, quasi 39 ogni 100 mila
abitanti, un dato che ricalca la presenza e il transito delle popolazioni immigrate e nomadi nelle località di
frontiera, anche se il numero dei delitti complessi risultano in calo. Tali dati penalizzanti emergono dal fatto
che basta un solo evento all’anno per capovolgere le posizioni e porre la provincia in una posizione
penalizzante. La popolazione non è caratterizzata da grandi sorprese infatti la terza età è sempre superiore ai
giovani.
43
Tratto da il “Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici” del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre 2008
25
Tab. 18: Principali indicatori della qualità della vita secondo Il Sole 24 Ore.
Indici Qualità della vita
riferimento
temporale
pagella finale
affari e lavoro
Gorizia
Udine
Trieste
Pordenone
8°
17°
6°
51°
55°
protesti importo pro capite in euro
ott. 2007 - sett. 2008
10°
6°
7°
24°
in cerca di lavoro/forza lavoro in %
2007
17°
24°
43°
11°
persone 25-34 anni occupate in %
2007
45°
40°
11°
48°
ott. 2007 - sett. 2008
80°
22°
99°
82°
settembre 2008
100°
58°
103°
77°
ott. 2007 - sett. 2008
102°
97°
81°
76°
fallimenti/1000 imprese registrate
imprese registrate/100 abitanti
iscrizioni/cancellazioni Camera di Commercio
20°
ordine pubblico
furti in casa denunciati/ 100 mila abitanti
2007
8°
18°
46°
38°
rapine/ 100 mila abitanti
2007
9°
18°
42°
14°
furti d'auto denunciati/100 mila abitanti
2007
11°
10°
9°
13°
var. del trend dei delitti totali su base 2003
15°
23°
14°
47°
borseggi e scippi/ 100 mila abitanti
2007
41°
44°
95°
51°
minori denunciati/1000 abitanti
2007
103°
80°
101°
66°
83°
popolazione
stima massima immigrati in % su popolazione
2007
15°
55°
41°
13°
laureati ogni mille giovani 25-30 anni
2007
49°
28°
1°
86°
59°
58°
38°
9°
nati 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al 2003
trasferimenti ogni 100 cancellazioni
2007
72°
55°
43°
49°
numero di abitanti per Kmq
2007
84°
28°
101°
37°
persone 15-29 anni rispetto agli over 65
2007
96°
77°
103°
53°
18°
servizi e ambiente
indice Tagliacarne dotazione infrastrutture
2007
9°
68°
1°
79°
indice Legambiente Ecosistema
2008
39°
22°
50°
62°
cause esaurite su nuove e pendenti
41°
8°
1°
24°
differenza gradi mese più caldo più freddo
49°
62°
38°
81°
81°
52°
74°
20°
86°
49°
92°
70°
tasso dispersione alle secondarie
a.s. 2006-2007
incidenti ogni 100 mila abitanti
5°
tempo libero
organizzazioni volontariato/1000 abitanti
2007
1°
59°
10°
35°
concerti ogni 100 mila abitanti
2007
3°
59°
36°
57°
spettacoli cinematografici/100 mila abitanti
indice assorbimento libri in % su popolazione
bar e ristoranti/ 100 mila abitanti
indice sportività
2007
11°
26°
2°
58°
settembre 2008
13°
30°
7°
32°
settembre 2008
16°
15°
17°
69°
2007
55°
31°
5°
67°
8°
35°
2°
51°
tenore di vita
ottobre 2008
8°
36°
53°
43°
importo medio/ mese pensioni in euro
2007
18°
48°
8°
38°
indice Foi costo vita (tabacchi compresi)
2007
26°
49°
31°
61°
Pil pro capite per abitante in euro
2007
28°
22°
26°
40°
spesa pro capite auto-mobili-elet. in euro
2007
45°
41°
31°
61°
2007
49°
26°
1°
46°
costo mq. in semicentro in euro
depositi bancari per abitanti in euro
Fonte: Il Sole 24 Ore
26
Poiché gli indicatori che misurano la percezione e quelli che ne valutano la realtà, in particolare quando si
parla di servizi ai cittadini, non sempre proseguono appaiati e di pari passo e non sempre sono confrontabili
tra loro, il Sole 24 Ore ha affiancato all’analisi dei dati oggettivi e statistici un’indagine sulla percezione
che gli stessi cittadini hanno del territorio, indipendentemente dai dati ufficiali e oggettivi.44 Quindi il
sondaggio sulla percezione dà voce a giudizi, aspettative e problemi.
Nella classifica stilata in base alle interviste ai cittadini è emerso che l’anno scorso i meno colpiti dalla
crescita dei prezzi risultavano gli abitanti di Gorizia , posizionando la provincia al 6^ posto dell’indice di
percezione dell’aumento dei prezzi, ciò dimostra che la città è una di quelle in cui l’inflazione è più
contenuta, preceduta da Udine e Trieste, rispettivamente 1^ e 2^ posto. Si segnala la compattezza del Friuli
Venezia Giulia per quanto riguarda l’indice di percezione della gravità attribuita al problema del lavoro.
La nostra provincia si trova al 35^ posto della classifica della soddisfazione individuale.45
Tab. 19: principali indicatori di percezione sulla qualità della vita utilizzati nell’indagine condotta da Il Sole 24 Ore.
indici di percezione
Gorizia
Udine
Trieste
Pordenone
6°
1°
2°
17°
indice di percezione della gravità attribuita al problema lavoro
19°
20°
16°
17°
indice di percezione di problemi relativi a servizi, assistenza, ambiente e
inquinamento**
23°
26°
11°
24°
indice di percezione della gravità attribuita ai problemi di criminalità e ordine
pubblico**
30°
14°
10°
15°
indice di percezione sul miglioramento della qualità della vita rispetto a 2-3 anni fa***
64°
107°
76°
68°
indice di soddisfazione per le strutture e l'offerta di attività per il tempo libero****
45°
11°
39°
12°
indice di felicità personale*****
35°
23°
17°
7°
indice di percezione dell'aumento dei prezzi nell'ultimo anno*
**
Fonte: Il Sole 24 Ore
44
45
*
Tratto da “Il sentiment dei cittadini integra le statistiche” di A. Noto pubblicato su Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre 2008
Tratto dal dossier “Qualità della vita” de Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre 2008
ordine crescente rispetto alla percezione dell’aumento
ordine crescente rispetto alla gravità
**
***
ordine decrescente rispetto al miglioramento
ordine crescente rispetto all’insoddisfazione
dal valore più alto al più basso
****
*****
27
1.2 – TERRITORIO
Dati riassuntivi:
- Superficie in kmq: 466,02 di cui 397,9 di pianura (85%) e 68,09 di collina (15%)
– STRADE
*Statali
Km:
*Autostrade Km:
138
15
*Provinciali
Km:
128,134
*Comunali
Km:
210
Strumenti di pianificazione territoriale:
1.2.1 Caratteristiche fisiche e protezione civile
Tab. 20: Ripartizione della superficie e della densità.
Collina
Pianura
totale
Val.assoluti
%
Val.assoluti
%
Val.assoluti
%
Numero comuni
3
12%
22
88%
25
100
Superficie km²
57,70
12,38%
408,30
87,61%
466,00
100
Densità di pop per km²
155,66
/
325,55
/
304,6
/
Fonte: elaborazione su dati regionali46
La provincia di Gorizia è organizzata in 25 comuni e presenta un assetto morfologico comprendente 408
kmq di pianura e aree di bonifica e 58 kmq di collina. Nel complesso quindi con la sua superficie totale di
466 kmq, rappresenta solamente un 6% dell’intera Regione Friuli Venezia Giulia.
Dal punto di vista geografico la provincia si trova compresa tra l’estremo bordo meridionale delle Prealpi
Giulie, rappresentate dai rilievi del Collio, e la laguna di Grado sul mare Adriatico ed è limitata ad ovest
dalla pianura friulana e ad est dal confine di stato con la Repubblica di Slovenia e con le alture calcaree del
Carso. I rilievi, ubicati nel settore settentrionale ed orientale, appartengono a due distinte unità geologiche e
precisamente l’area del Collio (Prealpi Giulie) fa parte del sistema delle Alpi Meridionali, con strutture
orientate prevalentemente in direzione E-O, mentre il Carso di Doberdò appartiene al sistema delle Dinaridi,
caratterizzato da elementi strutturali orientati prevalentemente NO-SE.
La densità abitativa è decisamente superiore a quella nazionale e a quella del Nord-Est e colloca la provincia
al 19-esimo posto nella graduatoria nazionale delle province; il 45,05% risiede nei due comuni con più di 20
mila abitanti e dal 1991 il trend dell’urbanizzazione risulta quasi sempre decrescente.
Caratteristiche idrogeologiche e paesaggistiche
Il fiume Isonzo è il principale corso d’acqua della provincia di Gorizia ed il suo bacino caratterizza
fortemente il territorio, sebbene entro i confini nazionali scorra solamente un terzo del suo intero percorso,
poiché con la fine della seconda guerra mondiale il tratto montano è stato assegnato alla Jugoslavia (ora
Slovenia) e quello a valle all’Italia. Il bacino dell’Isonzo, compresi tutti i suoi affluenti, ha una superficie
totale di 3430 kmq di cui 1112 kmq appartengono al territorio italiano.
A valle di Gorizia, dopo la confluenza con il Vipacco, l’Isonzo lambisce con la sponda sinistra il Monte S
Michele e le estreme propaggini occidentali del Carso, mentre con la sponda destra incontra il Torre nella
zona dei magredi e scorre abbastanza rettilineo fino al ponte ferroviario di Pieris, dove avviene la confluenza
con il Torre, che apporta pure le acque del Natisone e dello Judrio. In particolare i suoi principali affluenti
sono il Coritenza, che si trova completamente in territorio sloveno ed il Torre con i suoi subaffluenti Malina,
Judrio e Versa, che scorrono interamente entro i confini nazionali ed il Natisone, che scorre parte in
Slovenia, parte in Italia.
46
Sito.www.regione.fvg.it; Tabella POPOLAZIONE RESIDENTE E SUPERFICIE PER COMUNE - Situazione al 31.12.2007
28
A monte delle risorgive il paesaggio sfuma gradualmente in quello dell’alta pianura, un ambiente rurale che
denota una maggior maturità per la presenza di appezzamenti meno regolari con colture promiscue. I terreni
si fanno più grossolani e la forte permeabilità ha imposto il diffondersi delle pratiche irrigue per agevolare
l’agricoltura, i campi diventano più magri, ma in cambio nell’agro cormonese–gradiscano le condizioni
ambientali e le tradizioni rurali hanno fortemente favorito la viticoltura e la frutticoltura. In questo paesaggio
si elevano le basse colline del Collio, che con i loro declivi arrotondati degradano lentamente verso la
pianura, offrendo la visione di un curato e ben coltivato, soprattutto a vigneto, poiché la generale
disposizione a mezzogiorno offre un clima particolarmente mite, favorevole alle colture di tipo mediterraneo.
Tab. 21: Superfici boschive per Comune.
Superficie censuaria
Kmq
6,22
34,58
26,85
12,49
10,13
7,77
41,11
10,8
114,06
8,36
7,30
20,52
3,5
6,09
15,37
16,98
14,14
33,58
10,57
4,36
9,09
16,41
18,71
5,28
11,75
466,02
Comuni
Capriva del Friuli
Cormòns
Doberdò del Lago
Dolegna del Collio
Farra d'Isonzo
Fogliano-Redipuglia
Gorizia
Gradisca d'Isonzo
Grado
Mariano del Friuli
Medea
Monfalcone
Moraro
Mossa
Romans d'Isonzo
Ronchi dei Legionari
Sagrado
S. Canzian d'Isonzo
S. Floriano del Collio
S. Lorenzo Isontino
S. Pier d'Isonzo
Savogna d'Isonzo
Staranzano
Turriaco
Villesse
TOTALE
Fonte: ISTAT 14° censimento generale della popolazione
Superficie boschiva
Kmq
0,85
6,33
21,01
4,96
0,97
0,89
10,34
0,59
1,51
0,33
1,47
3,79
0,02
0,87
0,74
1,03
9,10
0,92
2,76
0,83
0,67
6,98
0,73
0,09
1,49
79,27
Nel settore sud orientale, compreso tra il Vipacco ed il golfo di Panzano, limitato ad est dalla linea del
confine di stato, troviamo infine il paesaggio degli altopiani carsici, dove la forte permeabilità dei calcari,
intensamente fratturati, favorisce la presenza di una vasta gamma di fenomeni e morfologie carsiche.
L’abbondante piovosità sopperisce alla carenza di circolazione idrica superficiale consentendo una discreta
copertura vegetale, molto varia e complessa, in cui elementi mediterranei sono a contatto con elementi alpini,
illirici e centroeuropei.
In questo paesaggio così variegato si possono trovare anche riserve naturali e biotipi naturali istituiti ai sensi
del L.R. 30/96, aree di rilevante interesse ambientale e parchi comunali istituiti dalla L.R. 42/96 art5 e art.6.,
SIC e ZPS siti appartenenti alla Rete Natura 2000, prevista dalla Direttiva 92/43/CEE, che fanno parte della
rete per la conservazione della natura prevista dalla Unione Europea.
29
Parco o riserva
Comuni interessati
Riserva naturale Val Cavanata
Riserva naturale foce dell’Isonzo
Riserva naturale dei laghi di
Doberdò e Pietrarossa
Grado
Fiumicello, Grado, S. Canzian d’Is. Staranzano
Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari,
Monfalcone
Biotipi
Palude del fiume Cavana
Risorgive Schiavetti
Monfalcone
Monfalcone/ Staranzano
Superficie in
Ha
260
1252
727
40
63,9
Aree di interesse ambientale
Fiume Isonzo
Parchi comunali e intracomunali
Parco dei Laghetti rossi
Parco comunale dell’Isonzo
Parco comunale del Colle di Medea
Fogliano- Redipuglia- Gorizia- Gradisca d’Is.- San
Canzian d’Is – Staranzano- Savogna d’Is.- Turriaco
- Villesse
1798,5
San Lorenzo d’Is
Turriaco
Medea
110,7
119,7
136
Medea
Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari,
Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Sagrado
Duino Aurisina e Monfalcone
Fiumicello, Grado, San canzian, Staranzano
38,7
SIC
Colle di Medea
Laghi di Doberdò e Pietrarossa
Foce del Timavo
Isola della Cona – Foce dell’Isonzo
Valle Cavanata e Bando Mula di
Muggia
Cavana di Monfalcone
1434,50
179,3
2653,2
Grado
856,1
Monfalcone Staranzano
130,7
ZPS
Foce dell’Isonzo
Valle Cavanata e Bando Mula di
Muggia
Laguna di Grado e Marano
Grado, San Canzian d’Is e Staranzano
2653,20
Grado
16289,80
Grado e alcuni Comuni in prov. Di Udine
856,1
Fonte: Regione FVG
Ai sensi della d.m. 27/01/78 è stata decretata zona umida la Val Cavanata e sono state dichiarate aree di
salvaguardia per reperimento prioritario ai sensi dell’art.70 della L.r.42/96 il Banco d’Orio e la Landa
Carsica.
30
Climatologia
Complessivamente l’anno appena trascorso, dal punto di vista termico, può essere suddiviso in tre periodi: il
primo (da gennaio a maggio) in cui si è registrata una temperatura superiore alla media 2000-2007); il
secondo (giugno e luglio) in cui si sono registrate temperature praticamente in media; il terzo (da agosto a
dicembre) in cui si sono registrate temperature inferiori alla media di riferimento.47
Figura 15: Temperature medie in regione. Anno 2007.
Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 48
Alla fine dell’anno la temperatura media è stata di 11,5°C, 0,7°C superiore alla media di riferimento: è stato
l’anno più caldo dal 2000.
La temperatura massima più elevata in regione è stata di 38,3°C, registrata il 19 luglio a Gradisca d’Isonzo
(bassa pianura): è la terza più elevata dal 2000 registrata in regione dopo i 38,7°C dell’agosto 2003 ed i
39,4°C del luglio 2006. La temperatura minima più bassa registrata in regione è stata di -14,2°C, toccata il 15
dicembre sul Monte Lussari (Alpi Giulie, 1760 metri slm): negli anni precedenti non si era mai registrato un
valore così elevato, ma si era sempre sceso al di sotto dei -18,0°C.
Per quanto riguarda la piovosità, da inizio anno fino a settembre la precipitazioni sono risultate essere quasi
sempre superiori alla media, ad eccezione del mese di aprile (molto secco) e del mese di luglio (quasi in
media); il periodo autunnale invece è risultato essere molto secco, tanto da portare l’accumulo annuo delle
precipitazioni sotto la media di riferimento.
Il mese più piovoso dell’anno è stato agosto (173,7 mm) e il giorno in cui si è registrato il maggior accumulo
di pioggia è stato il 24 novembre, quando sul Monte Zoncolan (Alpi Carniche, 1750 metri slm) sono caduti
176,4 mm.
47
Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it;
48
Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it;
31
Figura 16: Andamento delle precipitazioni dal 1998 al 2007.
500
450
400
Gennaio
Febbraio
350
Marzo
Aprile
mm di pioggia
300
Maggio
Giugno
250
Luglio
200
Agosto
Settembre
150
Ottobre
Novembre
100
Dicembre
50
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
anni
Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 49
Costa
Temperatura media
pioggia
49
2007
15,8°
655,2 mm
Media 2000-2006
15,1°
804,2 mm
Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it;
32
differenza
+0,7°
-149 mm
Bassa pianura
Temperatura media
pioggia
2007
14,1°
859,3 mm
Media 2000-2006
13,5°
1157,3 mm
differenza
+0,6°
-298 mm
Sismicità del territorio
Sulla GU 108 dd 11/5/06 è stata pubblicata l'Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3519 recante “criteri
generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle
medesime zone”. Tale provvedimento normativo ha introdotto parecchie novità, rispetto al OPCM n. 3274
del 2003: per esempio ogni zona è individuata mediante valori di accelerazione massima del suolo ag e le
valutazioni di ag da usare sono effettuate sulla base di studi della pericolosità sismica condotti su dati
aggiornati. La situazione sismica della provincia di Gorizia è evidenziata nel seguente prospetto che raffigura
il Friuli Venezia Giulia.
Figura 17: Valori di pericolosità sismica(espressi in termini di accelerazione massima del suolo (OMPC2006).
Fonte: FESN
33
Gli eventi sismici, di maggior rilevanza dal 1279 ad oggi, vedono un'unica volta l’epicentro in provincia di
Gorizia ed in particolare proprio nel 1279 a S. Floriano del Collio. Tuttavia il livello di intensità di altri
terremoti ha comunque causato danni anche nel territorio provinciale (si pensi al terremoto del 1976 a
Gemona). Da segnalare che l’ultimo evento percepito nel territorio regionale di una certa rilevanza è la
scossa di magnitudo 2.9 avvenuta il 16/10/08 a Cimolais (Ud). Nel 2007 l’evento con magnitudo maggiore
in regione si è registrato il 26 febbraio a Claut.
Tab. 22: Terremoti recenti locali.
DATA
ORA
MAGNITUDO
ZONA
16/10/2008
7.57.47
2.09
CIMOLAIS (FRIULI)
16/10/2008
5.00.58
2.05
CIMOLAIS (FRIULI)
16/10/2008
4.19.05
2.02
CIMOLAIS (FRIULI)
14/10/2008
17.41.15
2.04
PULFERO (FRIULI)
09/10/2008
17.03.46
3.02
MONTEBELLUNA (VENETO)
08/10/2008
20.29.07
2.06
ODERZO (VENETO)
02/10/2008
18.37.58
1.08
LONGARONE (VENETO)
02/10/2008
18.37.58
2.02
CIMOLAIS (FRIULI)
24/09/2008
18.35.47
2.02
MANIAGO (FRIULI)
20/09/2008
10.19.55
2.01
TOLMEZZO (FRIULI)
17/09/2008
22.10.44
2.08
PASSO DI VIZZE (ALTO ADIGE)
10/09/2008
19.38.03
2.02
GEMONA (FRIULI)
08/09/2008
5.21.51
2.02
VILLA SANTINA (FRIULI)
04/09/2008
18.20.46
1.07
TAIPANA (FRIULI)
03/09/2008
22.58.49
1.09
CAVE DEL PREDIL (FRIULI)
02/09/2008
10.48.56
1.06
GEMONA (FRIULI)
31/08/2008
4.38.43
2.00
VILLA SANTINA (FRIULI)
31/08/2008
4.33.20
2.08
VILLA SANTINA (FRIULI)
28/08/2008
12.43.36
1.08
M.PRAMAGGIORE (FRIULI)
28/08/2008
12.08.42
1.07
BUIA (FRIULI)
26/08/2008
3.50.43
2.05
M.PRAMAGGIORE (FRIULI)
19/08/2008
9.55.54
2.04
MOGGIO UDINESE (FRIULI)
18/08/2008
19.44.05
1.09
MAIANO (FRIULI)
17/08/2008
10.51.07
1.09
TOLMEZZO (FRIULI)
14/08/2008
4.02.26
2.02
PONTE NELLE ALPI (VENETO)
Fonte: CRS - Centro di Ricerche Sismologiche
34
1.2.2 Stato dell’ambiente
Gestione rifiuti
La gestione dei rifiuti in ambito provinciale è definita in dettaglio nel “Programma provinciale di attuazione
del Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani” adottato dal Consiglio il 3/05/04, poi approvato dalla
Regione il 30/12/2004.
L’articolo 23, comma 1, lettera m) della L.R. 30/1987 “Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti”,
più volte modificata ed integrata, stabilisce che le Province, predispongano “annualmente una relazione sullo
stato della rispettiva gestione delle funzioni spettanti in materia”.
Nel corso degli anni le competenze attribuite alle Province, specie per effetto dell’entrata in vigore del Dlgs
22/97, oggi sostituito dal Dlgs 152/2006, e di altre normative in materia di rifiuti, sono state ampliate.
La produzione si è confermata stabile: 67.611,42 tonnellate rispetto al dato di 68.424 tonnellate del 2006,
con una ulteriore contrazione del 15,38% della frazione indifferenziata (31.809,56 tonnellate rispetto alle
37.592 del 2006) cui corrisponde un aumento della frazione differenziata (30.832 tonnellate nel 2006 e
35.801,86 tonnellate nel 2007).
Figura 18: Trend di crescita dei rifiuti a livello provinciale nel 2007.
85.000
80.000
75.000
70.000
MAX
65.000
MIN
valore reale
60.000
55.000
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
50.000
Fonte: IRIS
I risultati della raccolta differenziata provinciale sono più che positivi, se nel 2004 il dato si assestava al 26,5
%, la raccolta differenziata ha fatto registrare il valore di 42,8% nel 2005, nel 2006 la percentuale provinciale
si attestata a circa il 45 % per il 2007 si prevede la stabilizzazione del sistema con un sostanziale aumento di
differenziata oltre il 50% (soglia prevista dal piano provinciale).
Il dato di raccolta differenziata nel 2007, si attesta al 48,8% con un trend relativo al secondo semestre del
2007 del 51% (successivamente all’avvio della raccolta differenziata domiciliare a Monfalcone).
Se si tiene conto che il dato nel secondo semestre 2007 è comunque fortemente influenzato dall’apporto
derivato all’attività turistica estiva di Grado, si può ritenere l’obiettivo del Programma provinciale di
attuazione del 50% di raccolta differenziata entro il 2007 raggiunto con successo.
La Società Idecom S.r.l. è stata incaricata dalla Provincia di Gorizia, con Determina della Direzione del
Territorio e Ambiente numero 1682/3/2007 del 07 Novembre 2007 e successivo incarico prot. 5170/08 del
06 Febbraio 2008, di ricostruire il flusso dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato dalle utenze della
Provincia.
L’obiettivo generale dello studio è stato quello di raccogliere e riorganizzare le informazioni relative alla
filiera dei rifiuti urbani garantendo una migliore comunicazione e trasparenza.
35
L’obiettivo specifico allo studio è stato, quindi, quello di individuare i soggetti coinvolti nel flusso dei rifiuti
della Provincia di Gorizia indagando i trattamenti eseguiti e la loro efficienza nel recupero materiali.
Nel corso del 2005-2007 la gestione dei rifiuti è cambiata profondamente nella provincia di Gorizia che fino
all’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata spinta domiciliare applicava un sistema di raccolta
“aggiuntivo”, in cui, oltre al circuito stradale per la raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati, si aggiungevano
ulteriori circuiti di raccolta caratterizzati per diverse metodologie a seconda del materiale raccolto.50
Nello schema seguente si presentano i quantitativi del 2007:
RIFIUTI DIFFERENZIATI
35.801,86 t (52,95%)
RIFIUTI INDIFFERENZIATI
31.809,56 t (47,05%)
TOTALE RIFIUTI PRODOTTI
67.611,42 t (100%)
Figura 19: Produzione di rifiuti provinciale dal 1996 al 2007.
produzione rifiuti
t/a
80.000
74.785
75.000
72.500
72.809
73.442
73.112
70.000
69.700
67.712
67.611
65.000
61.858
62.650
60.000
63.046
55.000
50.000
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2005
2006
2007
Fonte: Ufficio tutela ambiente Provincia di Gorizia
50
Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della
Provincia di Gorizia
36
Osservando lo schema si evince la crescita della raccolta differenziata e il trend positivo dal 1996 al 2007:
PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA ANNI 1996 - 2007
70.000
100%
90%
60.000
80%
50.000
70%
60%
40.000
50%
t/a
30.000
40%
30%
20.000
20%
10.000
10%
0
0%
1996
1997
1998
1999
RACCOLTA INDIFFERENZIATA
2000
2001
2002
2003
RACCOLTA DIFFERENZIATA
2004
2005
2006
2007
Picco raccolta differenziata
Fonte: Ufficio Territorio Ambiente
In sintesi si può ravvisare che:
§
il livello di RACCOLTA DIFFERENZIATA medio provinciale è del 56,80% circa.
§ il trasporto rifiuti indifferenziati presso ACEGAS TS dall'intera Provincia per l’anno 2007
è quantificabile in:
TOTALE RIFIUTI INDIFFERENZIATI
17.650 t
In tutta la provincia vi è un forte dibattito sulle modalità di raccolta rifiuti e le varie modifiche introdotte in
ordine sparso dai singoli comuni fanno presagire che vi saranno ulteriori sviluppi a breve termine nelle scelte
delle modalità operative.
Si sottolinea comunque su tutta la provincia la necessità di verificare ed uniformare la soglia dei rifiuti
assimilati RSU sulla base del Dlgs 4 dd. 16/01/2008 art. 36, comma 26 che modifica l’art. 195 del 152/2006
per evitare disparità di trattamento nei confronti del sistema delle imprese. Tale verifica con annesso
impegno sulla tracciabilità di tutti i rifiuti interessati richiede un accordo con il sistema delle imprese
all’interno del Patto dello Sviluppo della Provincia di Gorizia.
37
Se guardiamo agli ultimi dati forniti da IRIS per l’anno 2008 (fino a giugno) articolati per comune :
100,00%
90,00%
74,78%
80,00%
70,00%
60,00%
69,97%
69,01%
67,67%
71,67%
65,13%
69,10%
65,12%
67,11%
69,03%
67,15%
62,80%
64,97%
64,34%
66,31%
68,05%
65,65%
59,69%
60,88%
57,65%
50,00%
61,78% 61,05%
62,88%
56,80%
51,81%
40,00%
30,00%
28,42%
20,00%
10,00%
totale provincia
VILLESSE
TURRIACO
STARANZANO
SAVOGNA D'ISONZO
S. PIER D'ISONZO
S. LORENZO ISONTINO
S. FLORIANO DEL COLLIO
S.CANZIAN D'ISONZO
SAGRADO
RONCHI DEI LEGIONARI
ROMANS D'ISONZO
MOSSA
MORARO
MONFALCONE
MEDEA
MARIANO DEL FRIULI
GRADO
GRADISCA D'ISONZO
GORIZIA
FOGLIANO-REDIPUGLIA
FARRA D'ISONZO
DOLEGNA DEL COLLIO
DOBERDO' DEL LAGO
CORMONS
CAPRIVA DEL FRIULI
0,00%
Fonte: Ufficio tutela ambiente della Provincia di Gorizia su dati Iris
GLI IMPIANTI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI
La provincia di Gorizia dispone di una discarica, di proprietà IRIS, per RSU a Pecol dei Lupi nel Comune di
Cormòns, che copre una quota considerevole del fabbisogno annuo di RSU a smaltimento.
Per il 2008 il quantitativo autorizzato conferibile in discarica è stato fissato dalla provincia in 12.000
tonnellate.
La rimanente quota di rifiuto urbano destinata a smaltimento è coperta dall’inceneritore di Trieste.51
Totale Smaltimento autorizzato dalla provincia negli ultimi quattro anni:
anno 2005 complessivi 30.500 t/a
anno 2006 complessivi 33.000 t/a
anno 2007 complessivi 27.020 t/a a fronte dei 27.500 t/a autorizzati di previsione
anno 2008 complessivi 12.000 t/a
Tab. 23: Piano di coltivazione ad esaurimento della discarica di Pecol dei Lupi (Coeff. Di compattazione 1,044).
2009
2010
Capacità residua
Capacità residua
12.000 t/a
5.000 t/a
Fonte: Ufficio ambiente Provincia di Gorizia
51
Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della
Provincia di Gorizia
38
GLI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI
Esistono due impianti di compostaggio in provincia, uno a morato di proprietà di iris e uno a Staranzano, di
proprietà del Comune ma in concessione ad una società privata.
L’impianto di compostaggio di morato è dimensionato per trattare a regime 18.000 tonnellate annue di rifiuti
provenienti da raccolta differenziata così suddivisi:
frazione organica per 9.00 tonnellate/anno;
fanghi da depurazione biologica per 2.700 tonnellate/anno;
rifiuti verdi da potature e falci per 6.300 tonnellate/anno.
L’impianto nel suo complesso ha iniziato la sua attività nel marzo del 2006 e ha concluso il suo iter
autorizzativi nel mese di dicembre 2007.52
Tab 24: Quantitativi di rifiuti ricevuti dagli impianti di compostaggio di Moraro e Staranzano – anno 2007.
IMPIANTO DI MORARO
IMPIANTO DI STARANZANO
CER
TONNELLATE CONFERITE
ANNO 2007
TONNELLATE CONFERITE
ANNO 2007
RSU
200301
346,22
--
LEGNO
150103
2,36
--
UMIDO
200108
6108,44
477,25
VERDE
200201
5351,38
37,04
11459,82
514,29
TIPOLOGIA RIFIUTO
Totale complessivo
Fonte: Ufficio Territorio Ambiente
LE STRUTTURE DI SUPPORTO AI SERVIZI DI RACCOLTA
Il sistema attuale delle ecopiazzole nella provincia di Gorizia è basato su di un sistema di strutture semplici,
a servizio di un solo comune o di più (sovracomunali). Le ecopiazzole sovracomunali principali sono due,
collocate Moraro e Monfalcone e gestite direttamente da Iris.
Il Comune di Gorizia possiede un’ecopiazzola semplice, mentre il comune di Grado possiede
un’ecopiazzola semplice che dovrebbe trasformarsi in un’ecopiazzola complessa con funzioni di travaso.
Negli altri comuni la situazione è molto variabile: esistono semplici aree per la ricezione del verde o vi sono
strutture che la collocazione e le dimensioni non garantiscono un adeguato servizio.
Solo i comuni di Ronchi dei Legionari, Staranzano, Gradisca d’Isonzo possiedono strutture adeguate come
dimensioni alle necessità dell’utenza domestica del comune e sono facilmente accessibili. In seguito
all’emanazione della L.R. 25/2005, art. 19, è stata bloccata la raccolta di accumulatori in piombo e altri
rifiuti pericolosi. 53
52
Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della
Provincia di Gorizia
53
Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della
Provincia di Gorizia
39
ATTIVITA’ SANZIONATORIA
Tab. 25: Violazioni accertate anno 2007.
NUMERO VIOLAZIONI
ACCERTATE
AMMONTARE PAGAMENTO
ORDINANZA INGIUNZIONE
Art. 133 del D.Lgs. 152/06
51
120.264,00
Art. 190 ed art. 258 del D.Lgs. 152/06
20
32.269,49
Art. 192 del D.Lgs. 152/06,
17
1.942,11
Art. 193 ed art. 258 del D.Lgs. 152/06
11
4.628,34
Art. 233 e 256 del D.Lgs. 152/06
2
516,67
Art. 3 del D.Lgs. 209/99
3
6.716,00
Art. 5 ed art. 13 del D.Lgs. 209/03
1
516,67
105
166.853,28
VIOLAZIONE
Acque
Rifiuti
TOTALE
Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente
Tab. 26: Numero di casi di abbandono dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi – Anno 2007.
Anno
2006
Anno
2007
Segnalazioni siti con abbandono dei rifiuti
18
45
Ripristino dello stato dei luoghi
9
15
Abbandono di Rifiuti
Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente
40
“PROGETTO MICRORACCOLTA E SMALTIMENTO AMIANTO”
E’ stato avviato il “Progetto di Microraccolta di coperture contenenti cemento-amianto (eternit)” ai fini
della bonifica delle coperture nello stesso materiale nocivo nella Provincia di Gorizia, per il quale sono stati
sanziati, nel bilancio dell’Amministrazione Provinciale 100.000 euro.
Sono state presentate, entro il 31/03/2008, 330 richieste di intervento di bonifica a beneficio, per un totale di
contribuzione richiesto di 201.040 euro.
Nella tabella sottoriportata si evidenzia un dettaglio per ciò che riguarda le domande pervenute e quelle
teoricamente finanziabili con copertura finanziaria prevista attualmente.
Tab. 27: Progetto Amianto: risultati delle domande pervenute alla Provincia di Gorizia.
DOMANDE PERVENUTE
DOMANDE FINANZIABILI
NUMERO
DOMANDE
METRI QUADRI
SMALTIBILI
NUMERO
DOMANDE
CAPRIVA DEL FRIULI
4
152
2
89
CORMONS
6
253
6
253
DOBERDO' DEL LAGO
5
122
5
122
DOLEGNA DEL COLLIO
1
160
---
---
FARRA D'ISONZO
4
140
4
140
LOCALITA'
METRI QUADRI
SMALTIBILI
FOGLIANO REDIPUGLIA
9
258
7
170
GORIZIA
57
1652,33
35
901
GRADISCA D'ISONZO
23
1060,5
10
399
GRADO
4
115
4
115
MARIANO DEL FRIULI
11
397,41
3
70
MEDEA
4
133
---
---
MONFALCONE
71
1504,3
24
758
MOSSA
3
211
2
97
ROMANS D'ISONZO
13
603,22
5
300
RONCHI DEI LEGIONARI
42
1086,9
20
626
S. LORENZO ISONTINO
4
146
2
99
SAGRADO
15
310
9
218
SAN CANZIAN D'ISONZO
5
211
4
126
SAN FLORIANO DEL COLLIO
2
26
1
6
SAN PIER D'ISONZO
6
193
2
59
SAVOGNA D'ISONZO
8
198
6
153
STARANZANO
24
820,5
19
680
TURRIACO
8
236
5
158
VILLESSE
1
5
1
5
330
9994,16
176
5543,85
Totale complessivo
Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente
41
Gestione delle acque
Il 98% della popolazione della provincia è servita dal servizio di acquedotto. Le principali opere di presa
dell’acqua destinata all’uso potabile si trovano nei territori comunali di Ronchi dei Legionari e Gorizia, dove
il volume medio captato è rispettivamente di circa 9.144 e 6.600 migliaia di mc l’anno.
L’acqua potabile viene prelevata prevalentemente dalle falde sotterranee e risulta di buona qualità , tanto che
sul territorio esistono solo 4 potabilizzatori.
Con riferimento invece alle acque reflue, in provincia, le reti di raccolta sono circa 628 km. I Comuni nei
quali è maggiore l’estensione della rete fognaria sono quelli territorialmente più ampi e più densamente
abitati, quali Gorizia, Monfalcone, e Grado, ma in generale possiamo dire che in ogni singolo Comune
servito dalla fognatura il quadro di copertura del sistema fognario è maggiore dell’80% della popolazione
residente. L’unico comune non servito da rete fognaria è quello di Doberdò del Lago. Questi valori si
pongono al di sopra dei rispettivi valori medi nazionali che vedono l’86% degli italiani serviti dal servizio di
acquedotto e il 63% da quello di fognatura.
Per quel che concerne la depurazione la copertura raggiunge l’80% della popolazione residente. Esistono
ancora piccoli impianti ad uso abitativo nella zona di Savogna centro e di Grado loc. Fossalon. In totale si
contano 10 impianti di depurazione primaria e 8 impianti di tipo biologico ed un impianto di depurazione
fisico-chimico a servizio del Comune di Grado. La maggior parte degli impianti a trattamento primario sono
posti a servizio di centri abitati con un numero di residenti non superiori alle 500 unità, fatta eccezione per
l’impianto del Comune di Medea ove gli abitanti serviti dal servizio di fognatura/depurazione sono circa 843.
Le acque di scarico dagli impianti vengono scaricate previa depurazione nell’Isonzo, Judrio, Versa e nel
mare Adriatico.
Nell’ambito del settore è stato costituito, con convenzione di cooperazione stipulata il 12 febbraio 1999,
l’AATO Orientale Goriziano. Avendo ultimato la attività di pianificazione, consistente nella approvazione
del Piano d’Ambito, della Convenzione/Contratto e sue successive modifiche ed integrazioni e della Carta
dei Servizi, le principali attività che verranno sviluppate dall’A.A.T.O. Orientale Goriziano nel corso del
2009 riguarderanno la gestione del contratto di servizio ed il controllo sull’operato del gestore nonché la
tutela degli utenti.
La attività di gestione del contratto di servizio consiste nel fatto di garantire agli utenti ed ai Comuni
dell’Ambito che il gestore rispetti gli impegni assunti nei documenti di pianificazione. Per gli aspetti
non espressamente disciplinati nel contratto di servizio, l’attività dell’A.A.T.O. sarà quella di
assumere decisioni, in contraddittorio con il gestore, in merito alle diverse problematiche che si
presenteranno nel rispetto dei principi normativi contenuti nei documenti di pianificazione.
I fattori più rilevanti oggetto della attività di regolazione e controllo sul gestore riguarderanno la
verifica periodica del raggiungimento degli standard di servizio, della corretta applicazione delle
tariffe, della realizzazione degli investimenti previsti nel Piano e di ogni altro adempimento previsto
in Convenzione/Contratto e nella Carta dei Servizi.
La tutela degli utenti rappresenta uno dei compiti istituzionali delle Autorità d’Ambito a seguito
dell’affidamento del servizio idrico integrato, essa si esplica nella verifica che i diritti dei
consumatori vengano rispettati nei rapporti con il gestore del servizio. E’ intenzione dell’A.A.T.O. la
creazione di un proprio sito web nel quale verranno pubblicate tutte le informazioni più rilevanti
riguardanti lo stato del servizio.
La normativa statale e regionale affida all’A.A.T.O. il compito di autorizzare e di controllare gli
scarichi industriali in fognatura. A tal fine è in fase di completamento la raccolta di tutte le
autorizzazioni già rilasciate dai Comuni dell’Ambito, mentre continueranno il progressivo rinnovo
delle stesse e le nuove istruttorie per le autorizzazioni richieste. In particolare nel 2009 verrà avviato
un controllo capillare e puntuale delle autorizzazione rilasciate tramite l’analisi diretta di alcuni
scarichi industriali da parte dell’Arpa di Gorizia; a tal fine con Delibera d’Assemblea 44 del
2/12/2008 sono stati destinati per il 2009, 40.000 Euro da utilizzare nel controllo degli scarichi
industriali della Provincia di Gorizia.
42
Con il 2009, terminato il primo ciclo di regolazione triennale (2006/2008), inizia il nuovo ciclo di
regolazione triennale che vede già dai primi mesi l’AATO impegnata nella redazione del bilancio di
fine ciclo e del rapporto di sintesi. È previsto inoltre l’aggiornamento della pianificazione in base
alle informazioni raccolte nel primo ciclo di attuazione del piano.
Il Sistema Informativo di Audit (SIA), già implementato nel 2008, costituirà per il 2009 lo strumento
di comunicazione digitale delle informazioni tra AATO ed ente gestore oltre che uno strumento di
controllo e di regolazione del Piano d’Ambito. Per la massima divulgazione delle attività inerenti il
Ciclo Idrico Integrato verranno predisposti appositi moduli del SIA di accesso pubblico e/o regolato
da password delle informazioni raccolte.
Tra gli interventi già iniziati e/o in corso di realizzazione nel 2009 verranno in particolare avviati:
la progettazione del depuratore della Destra Isonzo in Comune di Gradisca d’Isonzo (per il
comprensorio dei comuni di Gradisca, Farra, Capriva, Mossa, Mariano, Cormòns e Romans
d’Isonzo)
la realizzazione del depuratore biologico (80.000 a.e.) in Comune di Grado in sostituzione
del depuratore chimico fisico esistente.
Importanti lotti di fognatura nella città di Gorizia e Monfalcone e in altri centri minori.
43
Le tariffe 2008
Fonte: AATO
44
1.3 - I SERVIZI
1.3.1
Personale
Dati vecchia macrostruttura fino al 14/09/2008
Tabella dotazione organica alla luce dell’applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico – area enti
locali
1.3.1.1
Posti previsti in Pianta Organica
5
76
84
34
11
2
5
217
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
PLB
PLA
TOTALE
Posti coperti
4
69
75
28
10
2
4
192
Posti Vacanti
1
7
9
6
1
0
1
25
2 Dipendenti di Categoria D risultano essere assunti a tempo determinato fuori Pianta Organica.
Personale diviso per direzione di competenza:
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.2 – DIREZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA
Posti previsti in Pianta Organica
1
8
15
2
1
27
Posti coperti
1
8
15
2
1
27
1.3.1.3 – DIREZIONE AMMINISTRATIVA GIURIDICO – LEGALE AVVOCATURA E SVILUPPO SOCIALE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
1
1
D
10
10
C
10
10
B
7
7
A
2
2
TOTALE
30
30
1.3.1.4 – DIREZIONE TERRITORIO E AMBIENTE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TECNICO
MANUTENTIVE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
1
1
D
13
13
C
14
14
B
2
2
A
0
0
PLB
2
2
PLA
4
4
TOTALE
36
36
1.3.1.5 – DIREZIONE VIABILITA’ TRASPORTI E ATTIVITA’ TECNICO AMMINISTRATIVE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
1
1
D
13
13
C
16
16
B
10
10
A
5
5
TOTALE
45
45
45
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.6 – MUSEI PROVINCIALI
Posti previsti in Pianta Organica
0
6
3
6
0
15
Posti coperti
0
6
3
6
0
15
1.3.1.7 – SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA – UFFICIO STAMPA
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
0
0
D
3
3
C
2
2
B
0
0
A
0
0
TOTALE
5
5
1.3.1.8 – UFFICIO DIREZIONALE PER LO SVILUPPO DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE RISORSE
UMANE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
0
0
D
13
13
C
11
11
B
1
1
A
2
2
TOTALE
27
27
1.3.1.9 – UFFICIO DIREZIONALE SEGRETERIA GENERALE E DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
0
0
D
2
2
C
4
4
B
0
0
A
0
0
TOTALE
6
6
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.4 – UNITA’ OPERATIVA CULTURA E TERRITORIO
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
1
46
Dati nuova macrostruttura dal 15/09/2008
Tabella dotazione organica alla luce dell’applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico – area enti
locali
1.3.1.1
Posti previsti in Pianta Organica
5
73
85
34
10
2
5
214
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
PLB
PLA
TOTALE
Posti coperti
4
71
75
27
10
2
4
193
Posti Vacanti
1
2
10
7
0
0
1
21
Personale diviso per direzione di competenza:
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.2 – DIREZIONE CULTURA E CREATIVITA’
Posti previsti in Pianta Organica
1
10
9
7
0
27
Posti coperti
0
9
6
6
0
21
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.3 – DIREZIONE LAVORI E MOBILITA’
Posti previsti in Pianta Organica
1
18
19
11
5
54
Posti coperti
1
17
19
11
5
53
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.4 – DIREZIONE LAVORO E WELFARE
Posti previsti in Pianta Organica
1
24
15
5
2
47
Posti coperti
1
24
15
1
2
43
1.3.1.5 – DIREZIONE RISORSE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
1
1
D
7
7
C
20
18
B
2
2
A
1
1
TOTALE
31
29
1.3.1.6 – DIREZIONE SVILUPPO TERRITORIALE E AMBIENTE
Categoria
Posti previsti in Pianta Organica
Posti coperti
Dirigenti
1
1
D
10
10
C
12
10
B
2
0
A
0
0
TOTALE
25
21
47
Categoria
Dirigenti
D
C
B
A
TOTALE
1.3.1.7 – SEGRETERIA GENERALE
Posti previsti in Pianta Organica
0
4
10
7
2
23
Posti coperti
0
4
7
7
2
20
Categoria
PLB
PLA
TOTALE
1.3.1.8 – SERVIZIO POLIZIA PROVINCIALE
Posti previsti in Pianta Organica
2
5
7
Posti coperti
2
4
6
48
1.3.2
Strutture
ESERCIZIO
IN CORSO
TIPOLOGIA
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
Anno 2011
Strutture Scolastiche (edifici) al 31.12
n. 16
Posti n.
5292
Posti n.
5292
Posti n.
5292
Posti n.
5292
Scuole secondarie tecniche
Posti n.
1865
Posti n.
1865
Posti n.
1865
Posti n.
1865
Posti n.
1920
Posti n.
1920
Posti n.
1920
Posti n.
1920
Posti n.
Posti n.
Posti n.
Posti n.
1507
1507
1507
1507
21
21
n. 21
n. 21
Autoveicoli
n. 14
n. 14
n. 14
n. 14
Autocarri
Motocarri
Barca
Trattori
6
3
1
2
6
3
1
2
6
3
1
2
6
3
1
2
Quadriciclo a motore
Rimorchi
0
2
0
2
0
2
0
2
467
78
194
467
78
194
467
78
194
467
78
194
160
30
5
13
160
30
5
13
160
30
5
13
160
30
5
13
Altre Strutture:
Casa albergo “Mons. Faidutti” di Bagni
di Lusnizza
n. letti
92
n. letti
92
n. letti
92
n. letti
92
Quota parte della Ex sede Comunità
montana del Carso - Sistiana
33,17%
33,17%
33,17%
-
n. 6
54
Scuole secondarie Scientifiche
n. 4
Altre scuole di competenza provinciale
n. 6
Mezzi operativi
Personal Computer
in deposito
utilizzati dall’ente
utilizzati nelle scuole
uffici del lavoro
motorizzazione
Servers
54
Nelle scuole secondarie scientifiche rientrano il liceo classico, scientifico e l’istituto magistrale
49
1.3.3
Organismi gestionali
Organismi gestionali
ESERCIZIO IN
CORSO
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Anno 2008
Anno 2009
Anno 2010
Anno 2011
SOCIETA’ PARTECIPATE
11
8
8
8
CONSORZI E ASSOCIAZIONI
9
8
8
8
QUOTE ASSOCIATIVE
10
9
9
9
Attualmente l’ente provinciale partecipa agli organismi gestionali sottoelencati:
Società partecipate:
-
Azienda Provinciale Trasport S.pA.
-
Autovie Venete S.p.A
-
Banca Popolare Etica S.C.p.a.
-
Gestione immobili F.V.G. S.p.A.
-
Autoservizi F.V.G. S.p.A. (S.A.F)
-
Società Consortile Collio S.r.l.
-
Società Consortile A.r.l. “Isontina Sviluppo”
-
Aeroporto “Amedeo Duca d’Aosta” di Gorizia S.p.A.
-
Consorzio Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A.
-
Banca Intesa S.p.A.
-
Gal Carso
-
Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di
Monfalcone
Consorzio di sviluppo e artigianale di Gorizia
Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia
Consorzio universitario del Friuli
Consorzio per lo Sviluppo Internazionale dell’Università
degli Studi di Trieste
Consorzio Gorizia e l’Isontino
Consorzio Isontina Servizi Integrati (C.I.S.I.)
Orchestra Sinfonica
Associazione culturale Palazzo del Cinema (Hisa Filma)
Consorzi e associazioni:
Quote associative:
-
Associazione Regionale Italiana Comuni d’Europa
Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni
d’Europa
Unione della Provincia d’Italia
Unione delle Province della Regione Friuli Venezia Giulia
Lega delle Autonomie
Associazione Nessuno Tocchi Caino
Centro di Ecologia Teorica e Applicata di Gorizia
(C.E.T.A)
Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (I.S.I.G.)
Società Filologica Friulana
Consorzio Salvaguardia Castelli Storici del Friuli Venezia
Giulia
50
1.3.4
Accordi di programma e altri strumenti di programmazione
ACCORDI DI PROGRAMMA E PROTOCOLLI D’INTESA
Nel 2009, finanziati attraverso lo strumento dell’accordo di programma 2003-2005 con la regione FVG,
avranno inizio i lavori di Palazzo Attems, proseguirà la progettazione della ristrutturazione del Palazzo della
Provincia e si concluderanno i lavori all’Istituto alberghiero di Grado.
A seguito del protocollo d’intesa in materia di edilizia scolastica, stipulato con la regione FVG nel corso
2008 ( L.R. 30/07 e del. G.R. 226/08), durante il 2009 verranno avviate le seguenti opere:
-
Liceo scientifico di Gorizia – sede via Randaccio- sistemazione area esterna;
Liceo scientifico di Gorizia – rifacimento delle facciate e del tetto della palestra;
IPSIA professionale di Grado – laboratori di cucina;
ITC Einaudi di Staranzano- rifacimento dell’impermeabilizzazione del tetto;
Istituto d’Arte Marx Fabiani – rifacimento tetto falegnameria;
ITC Einaudi di Staranzano- scala di sicurezza e lavori di adeguamento;
IPSIA di Monfalcone – sistemazione serramenti;
Complesso delle Scuole Slovene – adeguamento normativi 1° lotto
Attraverso lo strumento del protocollo d’intesa in materia di viabilità siglato con la Regione FVG nel 2007,
con l’impiego di risorse provinciali e comunali oltre che regionali, verranno realizzati alcuni importanti
interventi in programmazione per il 2009:
- Prosecuzione della viabilità d’accesso a Grado, principale località turistica provinciale, in particolare con
la prosecuzione dei lavori di allargamento della SP19;
- Realizzazione dell’accesso alla città mandamento di Sagrado;
- Prolungamento della bretella A4-SS14-SP19 sino alla Z.I. di Staranzano;
- Realizzazione della rotatoria in località Ronchi dei Legionari tra la SS305 e l’autostrada;
- Adeguamento funzionale della SP15 nel tratto finale in località Devetachi;
- Realizzazione del sottopasso di S.Polo (in fase di ultimazione);
Nell’ambito della valorizzazione turistico culturale del Carso, la Provincia ha attivato la procedura di
sottoscrizione di apposito accordo di programma con la Regione FVG, finalizzato alla realizzazione di
interventi di recupero storico-culturale e di valorizzazione turistica dei siti legati alla prima guerra mondiale.
Tale accordo è normativamente previsto dalla l.r. 30/07 art.4 comma 18 e dovrà venire sottoscritto entro il
2009.
Nel corso del 2009, in attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria regionale la Provincia realizzerà il
Piano provinciale dell'impiantistica sportiva, anche sulla base del lavoro di mappatura e censimento
effettuato in collaborazione con il CONI e già avviato nel corso del 2008, che verrà ultimato e presentato in
corso d’anno, al fine di individuare le graduatorie di priorità e le risorse da destinare ai singoli interventi. Si
intende in tale modo mettere al più presto a disposizione delle amministrazioni locali le risorse per
l'adeguamento, la messa a norma, il completamento, la ristrutturazione e l'ampliamento dell'impiantistica
sportiva, anche nelle forme di protocolli d’intesa, che saranno per il 75% di provenienza regionale e per il
restante 25% degli enti locali.
51
ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
Nell’ambito delle forme di finanziamento alternative agli accordi di programma si sottolinea che la Provincia
riceverà un contributo statale, che perverrà tramite la Regione, per la realizzazione della ristrutturazione della
palazzina della presidenza dell’ITAS D’Annunzio di Gorizia, i cui lavori avranno inizio nel 2009.
Un finanziamento della CCIAA di Gorizia, a valere sul Fondo Gorizia, garantirà 3.850.000 euro di
investimenti infrastrutturali nell’area del Collio (mobilità lenta).
INIZIATIVE TRANSFRONTALIERE:
Si conferma il ruolo della Provincia quale ente di coordinamento e di raccordo tra gli enti locali più vicini al
cittadino, comuni e la Regione, come previsto dal D.Lgs 267/2000. Poiché è già avviata la nuova
programmazione comunitaria 2007-2013, la Provincia intende svolgere un ruolo di primo piano nel
perseguire la realizzazione dell’obiettivo 3 dell’UE, relativo alla cooperazione territoriale e transfrontaliera.
La provincia ha partecipato nel corso del 2008 al primo bando per i progetti strategici a valere sul
programma di cooperazione Italia - Slovenia, allo scopo di continuare con la collaborazione già avviata con
successo nel periodo precedente di programmazione 2000-2006, puntando, in particolare, sulle progettualità
che possono favorire uno sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero di area vasta.
Nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Slovenia 2007-2013, per i progetti
presentati e, di cui si auspica l’accoglimento, la Provincia di Gorizia è capofila del progetto “WaLKS – Le
vie della prima Guerra Mondiale”. Con tale progetto si intende creare un “parco integrato” della Grande
Guerra attraverso la valorizzazione dei siti, musei e sentieri, rafforzare la collaborazione tra enti locali e
associazioni abbracciando tutta la fascia confinaria italo-slovena dall’Austria a Trieste.
La Provincia è inoltre partner dei seguenti progetti strategici sullo stesso programma:
1) “INTERBIKE – Rete ciclistica intermodale transfrontaliera”, con capofila il Centro regionale di
sviluppo Capodistria, progetto volto a migliorare i sistemi di trasporto e rafforzare l’integrazione tra
le aree urbane e rurali. Ha come obiettivo principale realizzazione di una rete di percorsi ciclabili e
un sistema unico di segnaletica;
2) “MIRBIS – Studi di base per la gestione del bacino internazionale del fiume Isonzo con riguardo agli
obiettivi di gestione delle risorse idriche”, con capofila l’Università di Luviana, che vuole definire
una serie di punti chiave nella gestione integrata bacino dell’Isonzo;
3) “CARSO – Gestione sostenibile di risorse naturali e territoriali”, con capofila la Provincia di Trieste,
che promuove lo sviluppo congiunto del Carso dal punto di vista ambientale e pianificatorio;
4) “VALOPT – turismo nelle aree rurali fondato sulla tutela e sullo sviluppo dei prodotti tipici agricoli,
artigianali e culinari”, con capofila L’Istituto per l’agricoltura di Nova Gorica. Si punta alla
promozione del turismo enogastronomico, attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e di qualità
dell’area transfrontaliera, con interventi di supporto alla produzione ed al marketing integrato dei
prodotti tipici.
5) “BioEdilNet; Progetto Strategico Transfrontaliero sulla Bioedilizia”, con capofila la Provincia di
Treviso, intende favorire un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche e migliorare la qualità
ambientale attraverso la bioedilizia.
6) “OPEN MUSEUMS”, con capofila la Provincia di Ravenna, la Provincia di Gorizia partecipa a
questo progetto che intende innovare l’offerta delle istituzioni mussali tra le quali i Musei Provinciali
di Gorizia;
7) “LABIRINTI.SI”, progetto proposto dal Collegio del Mondo Unito di Duino, per avviare tecniche
innovative nell’istruzione tra Italia e Slovenia.
Infine, la Provincia di Gorizia sta predisponendo ulteriori proposte progettuali in vista dei prossimi bandi del
programma Italia – Slovenia, partecipa ad altre iniziative comunitarie quali, un progetto di ricerca
nell’ambito del 7° programma quadro e intende proseguire la proficua collaborazione avviata nell’ambito di
Obiettivo 3 IPA Adriatico.
52
1.4 - ECONOMIA INSEDIATA
Struttura economica del territorio
Tab. 28: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento:
ottobre 2008).
INDICATORI
Tendenza
% su
(variazioni su stesso periodo dell'anno precedente)
regione
141.948
+3,98% rispetto al Censimento 2001
11,58%1
204,19
in aumento rispetto al censimento 1991 (192,1)
8.360
5,8% della popolazione4
10,03%5
Valore
DINAMICA DEMOGRAFICA
Residenti al 31 dicembre 2007
2
Indice di vecchiaia
Cittadini stranieri residenti in provincia 3
DINAMICA SETTORIALE
Imprese attive 6
10.774
+3,96%
10,47%
Agricoltura e Pesca
1.504
-2,46%
7,59%
Industria
1.168
-3,15%
9,47%
Costruzioni
1.703
5,44%
10,86%
Commercio
3.707
+0,27%
12,20%
Servizi
2.692
+16,89%
10,91%
Imprese attive al netto dell'agricoltura
9.270
+3,70%
11,16%
Imprese attive per 10mila abitanti
759
839 regione
MERCATO DEL LAVORO 7
Forza lavoro
61mila
tasso di attività (15-64) 66,5%; 67,9 t.a. reg.
11,27%
Occupati
59mila
tasso di occupazione (15-64) 64,3%; 65,5 t.o. reg.
11,30%
di cui dipendenti
81,35%
76,81% Regione
Tasso di crescita occupazionale previsto8
+1,6%
+1,0% nazionale; +1,3% regionale
3,2%
Maschile: 2,4%; Femminile: 4,4%
Tasso di disoccupazione9
Avviamento stranieri
5.827
Totale FVG 47.977
Iscritti nelle liste di mobilità
1.107
14,43% degli iscritti in FVG; 1,88% del tot FL
Fonte: Elaborazione dati Ufficio Statistica Provincia di Gorizia, ottobre 2008.10
1
Variazione in valore assoluto rispetto al censimento 2001: +5.457. Fonte: ufficio statistica regione FVG.
Popolazione anziana (da 65 anni in poi) su popolazione giovane (fino 15 anni).
3
Dati al 31.12.2007.
4
Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale della popolazione in provincia (141.948).
5
Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale degli stranieri in Regione (83.306).
6
Rilevazione dati ottobre 2008 dal sito: www.infoimprese.it;
7
Dati anno 2007. Sito regione fvg, Regione in cifre 2008-Lavoro.
8
Stima per l’anno 2008 da Unioncamere, luglio 2008 – Sistema Informativo Excelsior.
9
Valori inferiori alla media regionale, pari a 3,4%. Anno 2007.
10
Fonti utilizzate:
Dinamica demografica: Istat e Regione FVG
Dinamica settoriale: Infoimprese
Mercato del lavoro: Regione FVG
Dati macroeconomici: Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, Capitaneria di Porto di Monfalcone , Camera di Commercio di
Gorizia,Unioncamere, Banca d’Italia.
Interscambio commerciale: Unioncamere, Regione FVG
2
53
Tab. 29: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento:
ottobre 2008) .
INDICATORI
Valore
Tendenza
% su
(variazioni su stesso periodo dell'anno precedente)
regione
MACROECONOMICI
Prodotto interno lordo (2007)11
4.027,4
12
Crescita del Pil regionale (stima anno 2008)
PIL pro capite (2007)13
+ 0,7%
28.517,10
Rispetto al 2006: Gorizia +3,6%, FVG + 2,5%
stima Nord Est: +0,7%
Media PIL pro capite nazionale: 25.921,4
Prezzi al consumo:14
FOI (indice x famiglie operai e impiegati)
134,5
+2,0%15
NIC (indice generale x l’intera collettività)
136,9
+2,2%16
17
4.022.827
Traffico porto di Monfalcone (tonnellate)
Impieghi
19
Depositi 20
Imbarchi: +16,7% ; Sbarchi: -4,5%18
8,48%
2.646
+6,90%
9,40%
2.450
+ 9,08%
7,60%
1.231,39
+13,76%
9,98%
985,46
+3,56%
14,82%
INTERSCAMBIO COMMERCIALE
Esportazioni
21
Importazioni
Saldo commerciale normalizzato
11,09%
11
Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in euro.
“Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2008-2011”, 16 luglio 2008 - Unioncamere
13
Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in milioni di euro.
14
Rilevazione dati dicembre 2008, compresi i tabacchi. Fonte: Istat.
15
Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
16
Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al 2006 la variazione % del 2007 è stata del 1,7%.
17
Rilevazione dati Capitaneria di Porto di Monfalcone, dicembre 2008.
18
Totale movimenti a fine 2007, tonnellate: 4.411.900 Gorizia, 51.983.501 Regione. Variazioni 2006-2007. Ufficio statistica Regione FVG.
19
Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia.
20
Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia.
21
Per import ed export: fonti: Atlante della competitività delle Province e delle Regionei-Unioncamere e Regione in cifre 2008 FVG. Anno 2007. Dati
in milioni di euro.
12
54
1.4.1 Occupazione
A livello nazionale nei primi due trimestri del 2008 si è registrato un aumento delle persone in cerca di
occupazione pari al 20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La mancanza di lavoro
colpisce soprattutto soggetti precedentemente occupati (+27,9%) e persone in cerca di prima occupazione
(+5,8%). Dal 2004 al 2007 il tasso di attività femminile è passato dal 50,6% al 50,7%, il tasso di
occupazione dal 45,2% al 46,6%, il tasso di disoccupazione dal 10,5% al 7,9%.
In generale in regione, l’anno 2007 si chiude con andamenti positivi sul mercato del lavoro. I dati ISTAT
evidenziano infatti, rispetto al 2006, un ulteriore aumento dell’occupazione e del tasso di occupazione,
delle forze di lavoro e del tasso di attività nonché, una diminuzione del tasso di disoccupazione. Le forze
di lavoro superano le 540mila unità, con un incremento di +2,6mila quasi interamente attribuibile alla
componente femminile. L’occupazione cresce in tutte le province ma con alcune peculiarità: per Gorizia e
Pordenone l’incremento si ripartisce pressoché equamente tra i due generi, mentre a Trieste si registra una
diminuzione dell’occupazione maschile (-2,7mila) ed un aumento di quella femminile (+3,2mila); il
segno si inverte in provincia di Udine che presenta un calo dell’occupazione femminile (-1,2mila) ed un
aumento di quella maschile (+2,3mila).55
I differenziali territoriali delle quattro province della regione, negli indicatori fondamentali, sono e
rimangono contenuti a testimonianza di un soddisfacente grado di coesione geografica nel mercato del
lavoro.56
Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, la posizione, in termini occupazionali appare soddisfacente. Il
tasso di disoccupazione totale si attesta al 3,2% (la metà del dato nazionale: 6,10%), in diminuzione
rispetto al 2006 (3,6%), collocandosi così all’82-esimo posto in una classifica decrescente tra le province
italiane. Anche il tasso di attività57(15-64) registra un trend positivo di +0,02%, attestandosi al 66,5%58;
per gli uomini il tasso di attività è pari al 74,3%, con un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2007
e, conferma il trend positivo registrato dal 2004; per le donne il tasso di attività si attesta al 58,4% con
una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2007 ma, in crescita rispetto al 2004 (+5,5% in quattro
anni). Gli occupati sono circa 59mila (di cui 34.217 maschi e 24.777 femmine) e il tasso di occupazione
(15-64) passa dal 63,9% del 2006 al 64,3% nel 2007; per gli uomini il tasso di occupazione è del 72,5%
con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 2,1 punti dal 2004; per le donne il tasso di occupazione è
del 55,7% con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 5,4 punti rispetto al 2004.
Tab. 30: Tasso di attività, occupazione e disoccupazione per Provincia. Anno 2007. Valori percentuali
tasso di attività
tasso di occupazione
tasso di disoccupazione
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Pordenone
79,2
58,8
69,2
77,6
56,4
67,2
1,9
4,2
2,8
Udine
77,3
56,5
67,0
75,6
53,4
64,6
2,1
5,3
3,4
Gorizia
74,3
58,4
66,5
72,5
55,7
64,3
2,4
4,4
3,2
Trieste
75,5
62,7
69,1
72,3
59,8
66,0
4,1
4,4
4,3
75,2
55,7
65,5
2,4
4,7
3,4
Regione FVG
77,1
58,5
67,9
Fonte: Il mercato del lavoro. Rapporto FVG 2008. Pag. 93.
55
Per approfondimenti: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg. 86-93. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione
professionale.
56
Fonte: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pag 93. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale.
57
Forza lavoro (15-64)/popolazione (15-64).
58
Superiore di 4,00 punti percentuali rispetto alla media nazionale (62,5). Fonte dati Unioncamere – Atlante della competitività delle province. Anno
2007. Dati rilevabili anche su regione.fvg.it; regione in cifre 2008.
55
Figura 20: Tasso totale di disoccupazione per Provincia. Anno 2007. Valori percentuali.
Italia
Regione FVG
Trieste
Totale
Femmine
Gorizia
Maschi
Udine
Pordenone
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Fonte : Regione in cifre, sezione lavoro.
Rispetto ai due anni precedenti, la disoccupazione totale in regione nel 2007 diminuisce (-0,7% dal 2005);
anche la disoccupazione distinta per generi diminuisce rispetto al 2005: -0,8% quella maschile e –0,6%
quella femminile.
A livello provinciale le variazioni sono diverse per i due generi: come già evidenziato la disoccupazione
totale diminuisce ma, mentre quella femminile registra un trend in diminuzione (-1,3% rispetto al 2005),
quella maschile diminuisce rispetto al 2005 (-2%) ma aumenta rispetto al 2006 (+0,5%).
La fascia d’età che presenta il maggior grado di disoccupazione è quella tra i 15 e i 24 anni , con un notevole
gap tra maschi e femmine (rispettivamente 15,5% e 29,5%); il gap è molto ridotto nella fascia 25 anni e oltre
per la quale la disoccupazione totale è del 2,3% (1,7% per gli uomini e 3,1% per le donne).59
59
Fonte: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg 283-.287. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione
professionale.
56
Figura 21: Disoccupazione per sesso e provincia nel 2005-2007. Valori percentuali.
8,0
7,0
6,0
5,0
FVG
Udine
4,0
Gorizia
Trieste
3,0
Pordenone
2,0
1,0
maschi
femm
2005
tot
maschi
femm
tot
2006
maschi
femm
tot
2007
Fonte: Regione in cifre, sezione lavoro.
I dati sulla disoccupazione evidenziano il trend occupazionale positivo registrato negli ultimi due anni,
dato che viene confermato anche dall’andamento sugli avviamenti.
Osservando i flussi, a livello regionale si registra un valore assoluto pari a 210.504 avviamenti; dunque
rispetto al 2006 la variazione positiva che si osserva è quasi pari al 34%. Questo valore va però depurato
di alcune poste per le quali negli anni precedenti non vi era l’obbligo di comunicazione imposto dalla
Legge finanziaria 2007. Per rendere dunque i dati più verosimili alla situazione degli anni precedenti, si
deve applicare un processo di stima che porta il valore assoluto degli avviamenti in regione pari a 178.553
unità. La variazione che ne deriva rispetto al 2006 è comunque positiva pari al 13,6% (+5,3 per gli uomini
e +17,1% per le donne), confermando il trend positivo nell’andamento degli avviamenti.60
A livello provinciale, i dati rilevati dagli uffici del lavoro61 per l’anno 2007, rilevano un totale di
avviamenti pari a 24.379, di cui 13.349 uomini (54,76%) e 11.030 donne (45,24%). Le aziende interessate
sono state 4.641 e di queste circa il 49% ha assunto uomini e il 51% donne.
60
Per approfondimenti: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg 93-98. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione
professionale.
61
Rilevazioni Netlabor 2007; fonte: www.provincia.gorizia.it/lavoro/statistiche/
57
Figura 22:Avviamenti valori assoluti dal 2000 al 2007.62
30.000
25.000
20.000
Totale
15.000
Donne
Uomini
10.000
5.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007.
La suddivisione degli avviamenti per macro settori di attività è evidenziata nella seguente tabella. Nel terzo
trimestre del 2007, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, crescono gli avviamenti
nell’Agricoltura e Pesca (+63,8%), nei Servizi (+47,3%) e nell’Industria (+6,8%); valori di crescita minori si
registrano per le Costruzioni (+2,1%); in particolare sono il settore manifatturiero dell’industria e quello dei
servizi turistici nei servizi che registrano i maggiori incrementi.63
Tab. 31: Avviamenti per settori di attività e per genere. Anno 2007. Valori assoluti.
Settori
maschi
femmine
totale
Agricoltura e Pesca
1.839
1.185
3.024
Industria
6.765
1.181
7.946
Servizi
4.745
8.664
13.409
TOTALE
13.349
11.030
24.379
Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007.
62
Il dato 2007 è notevolmente superiore rispetto al precedente anche in conseguenza dell’effetto amministrativo dovuto alle comunicazioni
obbligatorie delle Finanziaria 2007. Per una corretta confrontabilità il dato dovrebbe essere depurato delle poste per le quali la comunicazioni non era
obbligatoria in anni precedenti.
63
Scheda sull’economia e sul mercato del lavoro nella Provincia di Gorizia. Gennaio 2008. Fonte: sito provincia di Gorizia-sezione lavoro.
58
ATTIVITA' ECONOMICHE
Agricoltura
Industria
Servizi
n.a. 64
Pordenone
Udine
Gorizia
Trieste
FVG
M
2.859
4.098
1.839
104
8.902
F
2.175
2.750
1.185
56
6.166
M
14.847
17.563
6.763
4.652
43.825
F
6.171
5.229
1.181
1.133
13.714
M
8.101
21.834
4.745
10.865
45.545
F
17.864
44.072
8.664
21.684
92.284
M
10
9
-
17
36
F
1
11
-
20
32
M
25.817
43.504
13.349
15.638
98.308
26.211
52.062
di cui a
M
17.999
28.345
tempo
F
19.659
38.839
determinato:
Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale.
11.030
22.893
112.196
9.763
11.053
67.160
8.546
18.474
85.518
TOTALE
F
Per quanto riguarda la tipologia di contratto, il tempo determinato si conferma la forma più utilizzata (75%),
anche se il tempo indeterminato (pari al 20%), seppur a ritmi inferiori, registra un buon andamento rispetto al
2006. Pur se in diminuzione rispetto all’anno precedente, nel corso del 2007 si registra un aumento
tendenziale del lavoro interinale e del lavoro a chiamata.
Come si nota dal grafico seguente, la percentuale maggiore di avviamenti per aziende, si registra nel comune
di Monfalcone, dove è anche più alta la percentuale di avviamenti per gli uomini mentre Gorizia registra la
percentuale maggiore di avviamenti per le donne.
64
Settore economico non attribuito. Negli avviamenti a tempo determinato sono compresi i contratti di apprendistato e di formazione
59
Figura 23: Avviamenti per comune e per genere. Anno 2007. Valori percentuali.
35,00
30,00
25,00
20,00
15,00
10,00
5,00
maschi
VILLESSE
TURRIACO
STARANZANO
SAVOGNA D'ISONZO
SAN PIER D'ISONZO
SAN LORENZO ISONTINO
SAN CANZIAN D'ISONZO
SAN FLORIANO DEL COLLIO
SAGRADO
RONCHI DEI LEGIONARI
MOSSA
ROMANS D'ISONZO
MORARO
MONFALCONE
MEDEA
MARIANO DEL FRIULI
GRADO
GRADISCA D'ISONZO
GORIZIA
FOGLIANO REDIPUGLIA
FARRA D'ISONZO
DOLEGNA DEL COLLIO
CORMONS
DOBERDO' DEL LAGO
CAPRIVA DEL FRIULI
0,00
femmine
Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007.
I dati relativi al primo semestre 2008 confermano il brusco calo degli avviamenti sia su base congiunturale
che su base tendenziale, gli avviamenti nel primo semestre 2008 si attestano sulle 11.210 unità. Su base
tendenziale si tratta di un calo del 18,8% degli avviamenti, il dato negativo riguarda in modo particolare la
componente maschile.
Nei primi sei mesi dell’anno gli avviamenti di donne sono 5.761, con una variazione congiunturale del –
12,4% che è meno della metà di quella degli uomini (-28,4%). Per i giovani con meno di 30 anni gli
avviamenti sono stati 4 mila, con una flessione di oltre 1.400 unità (-27%), rimane stabile su base tendenziale
la componente over 50 anni, invece registra un peggioramento su base congiunturale, con una perdita di 570
avviamenti rispetto al valore del secondo semestre 2007 (-38,7%).
Se ci si sofferma sulla tipologia di contratto gli avviamenti a tempo determinato (7.232) si confermano la
tipologia contrattuale più importante, i tempi indeterminati (2.611) flettono di circa un terzo, mentre il dato
sull’apprendistato è molto negativo (-44,2%).
Su base territoriale gli avviamenti registrati dal CPI di Gorizia sono stati 3.801 contro i 7.409 di
Monfalcone, quindi la diminuzione su base tendenziale è per il CPI di Gorizia del –31,5% contro il 10,3%
relativo a Monfalcone.65
65
“Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it
60
Il mercato del lavoro italiano e locale è caratterizzato da una rilevante presenza di lavoratori stranieri. Infatti
il progressivo invecchiamento della popolazione, l’alto tasso di scolarizzazione, l’allungamento dei processi
formativi, l’impossibilità di reperire manodopera italiana disposta a svolgere mansioni scarsamente
qualificate spinge il sistema economico a ricorrere a mercati del lavoro extracomunitari, dove
l’immigrazione temporanea o permanente ed il lavoro transfrontaliero risolvono i problemi dell’ormai
cronica mancanza di figure professionali non più presenti in loco. Per quanto riguarda gli avviamenti di
lavoratori stranieri, nel 2007 questi sono stati di 3.282, pari al 13,46% del totale avviamenti e, le aziende
interessate sono state 1.074 (il 23,14% delle aziende con avviamenti). La maggior parte delle persone risiede
in provincia (54%) mentre, il 43% proviene da altre province della regione o da altre regioni (maggiormente
il Veneto).
Dopo mesi di crescita della componente straniera nel primo semestre 2008 si registra un crollo della
dinamica: circa 2mila avviamenti contro i 2.735 del primo semestre 2007 e i 3.522 del secondo semestre
2007, quindi la flessione è del –25,2% su base tendenziale e del –42,3% su base congiunturale.66
Tab. 32: Avviamenti lavoratori stranieri e aziende interessate. Anno 2007. Valori assoluti.
v.a.
maschi
femmine
totale
Avviamenti
2.483
799
3.282
numero aziende interessate
713
467
1.074
Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007.
Tab. 33: Avviamenti di lavoratori stranieri per cittadinanza e provincia. Anno 2007. Valori assoluti.
Pordenone
Udine
Gorizia
Trieste
FVG
EU27
6.842
7.505
2.597
1.799
18.743
di cui:
Romania
5.540
4.829
891
905
12.165
Polonia
840
835
237
137
2.049
Slovenia
26
413
1.225
375
2.039
3.618
6.622
1.649
3.226
15.115
1.693
1.858
210
374
4.135
Jugoslavia-Serbia
250
1.106
328
1.551
3.235
Ucraina
581
1.341
154
209
2.285
Croazia
144
638
337
570
1.689
5.619
5.306
1.626
1.568
14.119
1.348
514
29
4
1.895
692
714
164
69
1.639
Europa Centro orientale (*)
di cui:
Albania
Altri
di cui:
Ghana
Marocco
435
143
67
1.322
Bangladesh
677
Nota: (*) l'Europa Centro Orientale comprende Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldavia, Russia, Serbia
(Jugoslavia fino al 4 giugno 2006, insieme al Montenegro), Ucraina
Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale.
66
“Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it
61
La distribuzione degli avviamenti per settore di attività in provincia vede il maggior impiego degli stranieri
nell’Industria e nei Servizi; gli uomini sono maggiormente impiegati nell’Industria e le donne nel settore dei
Servizi.
Tab. 34: Avviamenti di lavoratori stranieri in provincia divisi per attività. Valori Assoluti. Anno 2007.
macro attività
maschi
femmine
totale
Agricoltura e Pesca
109
73
182
Industria
1.851
94
1.945
Servizi
523
632
1.155
2.483
799
3.282
TOTALE
Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007.
62
Un’indagine condotta a livello nazionale nel periodo febbraio-maggio 2008 da Unioncamere e Ministero del
Lavoro67, ha evidenziato una prospettiva di crescita per il 2008 per quanto riguarda il lavoro dipendente
(+1%), con una prevalenza delle assunzioni nell’industria (35,3%) e nei servizi (64,7%), concentrate
soprattutto nelle piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda le grandi imprese, anche se
la stima è nel senso di un’espansione della base lavorativa (+0,2%), la congiuntura degli ultimi mesi
preannuncia un ricorso alla cassa integrazione guadagni o la predisposizione di significative operazioni di
ristrutturazione, che porterebbe ad un ridimensionamento del saldo occupazionale delle grandi imprese
rispetto alle previsioni iniziali. La tipologia di contatto utilizzata prevista si ripartisce equamente tra tempo
determinato (42,6% delle assunzioni) e tempo indeterminato (47,4% delle assunzioni), lasciando poco spazio
ad altre forme quali l’apprendistato e il contratto di inserimento, le cui quote rimangono su valori bassi
(<10%) e inferiori al 2007. L’indagine mette in evidenza inoltre che ci sono più opportunità offerte per i
laureati e i diplomati (che insieme rappresentano il 51,1% della domanda di lavoro) a svantaggio degli altri
livelli di istruzione (formazione professionale 14,5% e scuola dell’obbligo 34,3%). Aumenta la domanda di
dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (59,7% del totale) e aumenta anche la richiesta di
operai specializzati (20,1% delle assunzioni, mezzo punto in più rispetto al 2007). In diminuzione invece la
richiesta di personale non qualificato (12,5% cono il 13,7% del 2007). L’indagine pone in evidenza che, a
livello regionale in Friuli Venezia Giulia è previsto un andamento positivo (+1,3% saldo tra entrate e uscite,
contro il +0,8% del 2006) collocando così la regione al sesto posto tra le regioni italiane (assieme a Puglia e
Abruzzo). In particolare per la Provincia di Gorizia è previsto un tasso di crescita occupazionale pari a 1,6%,
con un saldo in valore assoluto di 480 unità (l’indagine prevede un incremento occupazionale di 110mila
unità in tutta Italia).
Tab. 35: Movimenti e tassi previsti per il 2008, per settore di attività e classe dimensionale.
Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei
servizi per il 2008.”
67
Comunicato stampa Unioncamere dd 14/07/2008; sito:www.unioncamere.it. Dati dal Sistema Informatico Excelsior, 2008.
63
Descrivendo brevemente le previsioni evidenziate dall’indagine, nella provincia di Gorizia68, il 33,8%
delle imprese prevede assunzioni, contro il 9,3% che non ne prevede affatto; le assunzioni si
concentrerebbero maggiormente nel settore dell’industria e, in termini di numero di dipendenti, nelle
grandi imprese con più di 50 dipendenti nel settore dei servizi.
Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei
servizi per il 2008.”
68
Indagine Unioncamere e Ministero del Lavoro – Sintesi dei principali risultati 2008 – Sistema Informativo Excelsior.
64
Le imprese che prevedono di non riuscire ad espandere la base occupazionale lo attribuiscono a fattori
quali la difficoltà e le incertezze del mercato (dovute a domanda di prodotto incerta o in calo), oppure al
fatto che hanno già un organico completo o sufficiente. Nell’industria, i settori di attività maggiormente
in espansione sarebbero quelli della chimica, meccanica, elettronica ed energia mentre, nei servizi le
imprese in espansione sarebbero quelle del commercio e dei trasporti, credito/assicurazioni e servizi alle
imprese.
Le aree funzionali per le quali si prevedono maggiori assunzioni sono quelle dedicate alla produzione di
beni o forniture di servizi nel settore dell’industria e, il livello di inquadramento maggiormente richiesto è
quello di operai e apprendisti nel settore delle costruzioni, un po’ in controtendenza rispetto alle
previsioni a livello nazionale che preferiscono figure più specializzate.
Tab. 36: Assunzioni previste nel 2008 per area funzionale e livello di inquadramento.
Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei
servizi per il 2008.”
Le assunzioni previste verranno offerte prevalentemente con contratti a tempo determinato e a carattere
stagionale nel settore dei servizi mentre, minori sono le assunzioni previste con contratti stabili a tempo
indeterminato negli altri settori. In particolare per le assunzioni “non stagionali”69 (totale previsto 2.550), il
livello richiesto è quello degli operai specializzati metalmeccanici e affini (490 assunzioni previste), in
un’età compresa tra i 30 e i 44 anni (pari al 34,7% delle richieste ma, il 36% delle richieste ritiene l’età non
rilevante ai fini dell’assunzione); si conferma la maggiore richiesta di persone diplomate (41,7%) o con la
scuola dell’obbligo (35,6%) mentre minore è la richiesta di laureati (6,9%).
69
Sono considerati i contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, di inserimento, a tempo determinato finalizzati alla prova di nuovo personale e
alla sostituzione temporanea di personale o alla copertura nei picchi di attività.
65
Le richieste previste di personale immigrato riguardano maggiormente il settore delle costruzioni e dei
trasporti e servizi, nelle aziende con più di 50 dipendenti e con necessità di formazione da parte delle
imprese. La richiesta prevista per contratti a tempo parziale si concentra soprattutto nel settore dei servizi
nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato le richieste
maggiori sono verso le qualifiche di impiegati nel settore dei servizi e preferibilmente di persone laureate.
Per quanto riguarda le collaborazioni a progetto nel 2008 quelle previste sono 500 unità (mentre quelle in
essere sono state pari a 730) richieste dal 9,8% delle imprese con più di 50 dipendenti, soprattutto nel settore
dei servizi (330 unità) da inquadrare in professioni ad elevata specializzazione, con livello di istruzione
richiesto di scuola superiore o post diploma e in un’età compresa dai 30 anni e oltre.
Tab. 37: Assunzioni previste per il 2008 per tipo di contratto.
Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei
servizi per il 2008.”
66
L’indagine statistica di Unioncamere ha inoltre evidenziato alcuni risultati per il 2007.
Il 50,9% delle imprese (e di queste il 66,7% nell’industria, la maggior parte delle quali con più di 50
dipendenti) ha utilizzato personale con contratti temporanei: il 34% contratti a tempo determinato (il 28,9%
dei dipendenti a tempo determinato è stato assunto), il 22,9% con contratti di apprendistato, il 7,7% con
contratti di lavoro interinale e il 14,6% contratti per collaboratori a progetto.
Il 16,7% delle imprese ha ospitato personale in tirocinio o stage e la maggior parte nel settore dell’industria:
il 15,4% dei tirocinanti è stato destinato all’assunzione.
Il 28,8% delle imprese hanno effettuato corsi di formazione (interni o esterni all’azienda) per il personale,
maggiormente nel settore dei servizi con più di 50 dipendenti.
Unioncamere70 ha evidenziato che, per il 2008 a livello nazionale, la crescita nel mercato del lavoro prevista
inizialmente con i 110mila nuovi posti, viene confermata soprattutto grazie al contributo delle piccole e
medie imprese (+1,5%) che da sempre caratterizzano il tessuto produttivo nazionale e che dimostrano
maggiori capacità di reazione e di adattamento alle avversità dei mercati. Le grandi imprese71invece
registrano una flessione pari allo 0,2%. L’ultima rilevazione ISTAT relativa al mese di agosto evidenzia,
sempre per le grandi imprese, una variazione negativa dello 0,1% nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo
stesso periodo del 2007; nel solo mese di agosto la variazione è stata pari a –0,5% al lordo della cig.72 I
settori che hanno mostrato segnali di crescita positiva sono i servizi alle imprese (+2,8%), il tessile con
abbigliamento e calzature (+3%), commercio all’ingrosso e di autoveicoli (+1,5%) e le industrie dei metalli
(+1,2%). Una crescita ridimensionata rispetto alle previsioni si registra per le imprese del settore alberghiero
e turistico (+0,3%), del commercio al dettaglio (+0,5%) e delle costruzioni (+0,8%).
La difficile crisi economica degli ultimi mesi porta a rivedere le stime sugli scenari di sviluppo delle
economie territoriali e, per il 2009 per quanto riguarda l’occupazione si prevede una ridottissima crescita
delle unità di lavoro (+0,1%), con crescita negativa al Sud e positiva pari a +0,3% nel Nord Est. Anche il
tasso di disoccupazione è atteso in aumento e, a livello nazionale per il 2008 si prevede al 6,8% mentre per il
2009 è atteso sul 7,2%; nel Nord Est l’incremento della disoccupazione atteso è pari a 0,5% portando il dato
dal 3,1% al 3,6%.73
La distribuzione degli occupati per settore mette in evidenza che, in regione, nel primo semestre dell’anno in
corso, il settore dei servizi è quello che assorbe la maggior parte dei lavoratori (dipendenti e non), con il
66,13% degli occupati (il 12,63 si trovano nel commercio); l’industria assorbe il 31,74% delle risorse (7,45%
nelle costruzioni) e solo il 2,12% è impiegato nel settore agricolo. Il confronto con il primo semestre
dell’anno precedente non mette in risalto particolari variazioni.
70
Comunicato stampa Unioncamere del 16 settembre 2008 con dati consuntivi a giugno 2008. sito: www.unioncamere.it - informazione statistica;
71
Sono considerate grandi imprese quelle con più di 500 dipendenti.
Articolo da Il Sole 24Ore dd 30 ottobre 2008. www.ilsole24ore.com-economia.
72
73
Comunicato stampa del 6 novembre 2008 Unioncamere “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane”
67
Figura 24: Distribuzione degli occupati in FVG per settore di attività.
350
300
250
200
150
100
50
maschi
femmine
totale
maschi
I semestre 2008
femmine
totale
I semestre 2007
Agricoltura
Industria
Servizi
Fonte: ISTAT– Rilevazione sulle forze di lavoro. Dati in migliaia di unità.
Al 30 giugno 2008 la forza lavoro in FVG rappresenta il 45,48% della popolazione e il restante 54,52% è
costituito dalla non forza lavoro. Gli occupati rappresentano il 43,46% mentre il 2,02% sono persone (con o
senza esperienza lavorativa) in cerca di occupazione; tra coloro che costituiscono la parte “non attiva” nel
mercato del lavoro, il 22,10% è rappresentato da persone con più di 64 anni mentre il 17,66% non cerca
lavoro e non è disponibile a lavorare; il tasso di attività rilevato è pari al 69,1%.
La cassa integrazione guadagni, insieme ai dati più prettamente economici, fornisce un indicatore dello stato
di salute delle imprese regionali nei diversi settori di attività economica. Inoltre può essere valutato l’impatto
sociale di tale intervento a seconda delle categorie dei beneficiari (imprese) e dei soggetti implicati
(lavoratori). Essa può essere ordinaria o straordinaria: la prima si attua nel caso di sospensione o riduzione
dell’attività produttiva dovuta ad eventi temporanei non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori; la
seconda quando l’azienda si trova nelle seguenti condizioni: ristrutturazione, riorganizzazione, conversione,
crisi aziendale, procedure concorsuali. Esiste poi la cassa edile, specifica per questo settore di attività.
A livello regionale, dopo il minimo storico del 1999, la cassa integrazione guadagni ha registrato un leggero
incremento nel 2000 e 2001, mentre un aumento notevole si è verificato nel 2002 e ha interessato
prevalentemente il settore meccanico, tessile e dell’edilizia. Il 2003 ha registrato invece un calo soprattutto
nella gestione straordinaria, mentre nel 2004 si è verificato una contrazione nella gestione ordinaria ed un
forte aumento nella straordinaria e nell’edilizia. Nel 2005 si è registrato un ulteriore peggioramento in
particolare per settore tessile che ha visto aumentare notevolmente le ore concesse, seguito dal settore
alimentare e chimico. Nel 2006 invece il numero delle ore concesse per la cassa integrazione ordinaria
straordinaria hanno registrato una flessione rispetto agli aumenti precedenti. Nel 2007 la dinamica della cassa
integrazione è in netto affievolimento: quella ordinaria passa da 53 a 21mila ore e anche le ore concesse
nell’edilizia registrano un calo passando da 87mila a circa 650mila.73 In provincia il settore maggiormente
toccato è quello meccanico con poco più di 202mila ore concesse agli operai (per gli impiegati le ore sono
state 43mila); meno interessati gli altri settori produttivi.
73
” Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia” - Gennaio 2008. sito: www.provincia.gorizia.it-lavoro.
68
Tab. 38: Ore autorizzate per cassa integrazione ordinaria e straordinaria per provincia e settore - Anno 2007.
Pordenone
ATTIVITA'
ECONOMICHE
Udine
Gorizia
Trieste
FVG
Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi
ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari
attività agric. industriali
estrattive
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
legno
14.573
-
47.170
82.383
5.636
-
-
-
67.379
82.383
alimentari
18.828
57.992
7.758
128.816
384
-
-
-
26.970
186.808
409
-
-
4.888
-
-
-
-
409
4.888
meccaniche
83.821
523.711
44.610
51.136
3.708
246.552
1.512
52.786
133.651
874.185
tessili
15.449
30.471
9.153
92.356
7.152
-
-
161.658
31.754
284.485
-
-
6.562
356
-
-
-
-
6.562
356
5.739
-
2.808
-
1.402
-
-
132.538
9.949
132.538
metallurgiche
vest. abbigl. e arredam.
chimiche
pelli e cuoio
trasf. minerali
carta e poligraf.
-
-
7.555
-
-
-
-
-
7.555
-
1.207
-
3.735
-
71
-
638
-
5.651
-
-
-
31.116
13.588
712
-
14.427
62.641
46.255
76.229
8.475
-
6.472
-
1.504
-
5.680
-
22.131
-
energia elettr. e gas
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
trasporti e comun.
1.818
-
472
-
-
2.288
-
-
2.290
2.288
varie
-
-
-
46.648
-
-
134
-
134
46.648
tabacchicoltura
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3N edilizia
commercio
-
51.168
-
12.605
-
-
-
-
-
63.773
TOTALE
150.319
663.342
167.411
432.776
20.569
248.840
22.391
409.623
360.690
1.754.581
Fonte: Regione FVG
Il grafico seguente mette in evidenza il forte rallentamento della componente straordinaria che consente un
ritorno verso i livelli fisiologici dopo i picchi del triennio 2004-2006.
Figura 25: Cassa integrazione guadagni in provincia di Gorizia. Anno 2000-2007.
Fonte: elaborazione su dati INPS. 74
74
“Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia”, pag. 10 - Gennaio 2008 - sito internet: www.provincia.gorizia.it-lavoro.
69
Le ore concesse nel 2007 costituiscono meno del 12% del totale regionale contro quasi il 25% dell’anno
precedente. Ciò è imputabile alla forte contrazione della componente straordinaria che nel 2007 si attesta al
14,2% contro il 37% del 2006. Anche le ore della cassa integrazione ordinaria si riducono notevolmente: dal
92,% del 2006 passano al 5,7% nel 2007.
Figura 26: Cassa integrazione guadagni, incidenza provincia di Gorizia sul totale regionale. Anno 2006-2007.
Fonte: elaborazione su dati INPS. 75
Per quanto concerne la regione nel suo complesso, le ore concesse di CIGO nel corso del 2008 sono
aumentate del 64,99% rispetto al 2007, di queste ore autorizzate il 52,52% ha interessato l’industria e il
47,48% l’edilizia. A livello regionale le ore di CIGS rispetto al 2007 crescono del 47,70%, delle quali
l’industria ha interessato il 97,76% del totale, mentre il commercio il 2,24%. Le ore autorizzate di Cassa
Integrazione Guadagni Ordinaria nel corso del 2008 in provincia per il ramo dell’industria sono state
122.712, di cui 115.275 hanno interessato gli operai e 7.437 gli impiegati; di queste le classi di attività
maggiormente interessate sono state alimentare ( 32.560 ore ripartite tra operai 28.416 ore ed impiegati 4.144
ore), meccaniche (27.535 ore di cui 26.991 ore degli operai e 544 degli impiegati), tessili (17.592 ore), carta
e poligrafici (15.313 ore) e legno (10.554 ore). Per quanto concerne il ramo dell’edilizia le ore autorizzate
hanno interessato l’industria edile (38.715 ore che hanno interessato per 38.691 ore gli operai e 24 ore gli
impiegati) e l’artigianato edile (26.120 ore ripartite tra operai 25.835 ed impiegati 285 ore). Nel complesso
le ore di CIGO autorizzate nel 2008 sono state 187.547 di cui 179.801 hanno interessato gli operai e 7.746
gli impiegati.
75
“Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia”, pag. 11 - Gennaio 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it-lavoro.
70
Tab. 39: Cassa Integrazione Guadagni – gestione ordinaria 2008 – ore autorizzate
Classe di attività
Operai
Impiegati
TOTALE
INDUSTRIA
att. Agr. Industriali
-
-
-
estrattive
8.232
-
8.232
legno
9.180
1.374
10.554
alimentari
28.416
4.144
32.560
-
-
-
meccaniche
26.991
544
27.535
tessili
17.500
92
17.592
-
-
-
metallurgiche
vest. abb. arredamento
chimiche
1.441
724
2.165
pelli e cuoio
-
-
-
trasf. Minerali
-
-
-
carta e poligrafici
14.759
554
15.313
(3N) edilizia
6.212
5
6.217
-
-
-
2.120
-
2.120
424
-
424
tabacchicoltura
-
-
-
servizi
-
-
-
agricoltura
-
-
-
115.275
7.437
122.712
industria edile
38.691
24
38.715
artigianato edile
25.835
285
26.120
-
-
-
energia elettr. e gas
trasp. e comunic.
varie
TOTALI
EDILIZIA
artigianato lapidei
industria lapidei
-
-
-
64.526
309
64.835
INDUSTRIA
115.275
7.437
122.712
EDILIZIA
64.526
309
64.835
-
-
-
179.801
7.746
187.547
TOTALI
COMMERCIO
COMPLESSIVO
Fonte:elaborazione su dati INPS76
Se si analizzano le ore autorizzate nel 2008 di Cassa Integrazione Guadagni Straordinarie si osserva che
queste hanno interessato solamente il settore Industria (546.398 ore ripartite tra operai (431.934) ed
impiegati (114.464)).Delle 431.934 ore che hanno interessato gli operai: 190.608 sono state autorizzate alle
meccaniche, 226.720 alle chimiche e 14.606 ai trasporti e comunicazioni; invece le 114.464 ore che hanno
interessato gli impiegati sono ripartite tra le meccaniche (33.344) e le chimiche (81.120).
76
Sito internet: www.inps.it
71
Tab. 40: Cassa Integrazione Guadagni – gestione straordinaria 2008 – ore autorizzate
Classe di attività
Operai
Impiegati
TOTALE
-
-
-
INDUSTRIA
att. Agr. Industriali
estrattive
-
-
-
legno
-
-
-
alimentari
-
-
-
metallurgiche
-
-
-
190.608
33.344
223.952
tessili
-
-
-
vest. abb. arredamento
-
-
-
226.720
81.120
307.840
meccaniche
chimiche
pelli e cuoio
-
-
-
trasf. Minerali
-
-
-
carta e poligrafici
-
-
-
(3N) edilizia
-
-
-
energia elettr. e gas
-
-
-
trasp. e comunic.
14.606
-
14.606
varie
-
-
-
tabacchicoltura
-
-
-
servizi
-
-
-
agricoltura
-
-
-
431.934
114.464
546.398
industria edile
-
-
-
artigianato edile
-
-
-
artigianato lapidei
-
-
-
industria lapidei
-
-
-
TOTALI
EDILIZIA
TOTALI
INDUSTRIA
-
-
-
431.934
114.464
546.398
EDILIZIA
-
-
-
COMMERCIO
-
-
-
431.934
114.464
546.398
COMPLESSIVO
Fonte:elaborazione su dati INPS
Nel complesso nell’anno 2008 sono state autorizzate tra gestione straordinaria ed ordinaria 733.945 ore, delle
quali l’83,35% ha interessato gli operai e il restante 16,65% gli impiegati .
Tab. 41: Cassa Integrazione Guadagni – gestione straordinaria ed ordinaria 2008 – ore autorizzate
GESTIONE
RAMO DI
ATTIVITA'
ECONOMICA
ore autorizzate ore autorizzate
agli Operai
agli Impiegati
Totale ore
autorizzate
Straordinaria
Industria
431.934
114.464
546.398
Edilizia
-
-
-
Commercio
-
-
-
431.934
114.464
546.398
Industria
115.275
7.437
122.712
Edilizia
64.526
309
64.835
TOTALE
Ordinaria
-
-
-
TOTALE
Commercio
179.801
7.746
187.547
COMPLESSIVO
Fonte:elaborazione su dati INPS
611.735
122.210
733.945
72
Per quanto riguarda gli ingressi in liste di mobilità i flussi fanno registrare una diminuzione nel 2007,
soprattutto per la componente italiana (-196) e quella maschile (-177). Anche la variazione dello stock è
negativa (-792), e passa da 1.847 a 1.055 unità.
Tab 42: Iscritti nelle liste di mobilità per genere e provincia. Anno 2007.
Pordenone
Udine
Gorizia
Trieste
FVG
Maschi
688
1.736
503
621
3.548
Femmine
836
2.032
604
647
4.119
1.107
1.268
7.667
TOTALE
1.524
3.768
Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale.
Figura 26: Lista di mobilità. Flussi annui per tipologia, 2001-2007.
Fonte: elaborazione Netlabor.
I dati sulle liste di mobilità confermano un peggioramento della congiuntura, nel corso del primo semestre
2008 i flussi segnano un incremento del 93%. I nuovi ingressi nel corso dell’anno 2008 sono stati pari a 410
contro i 212 dell’anno precedente. L’incremento interessa per lo più la componente italiana (+160) e quella
maschile (+164). Per quanto concerne l’età, 178 dei 198 ingressi registrati in più nel semestre sono riferibili
agli adulti (30-54 anni).
L’incidenza degli ingressi per licenziamento individuale (L. 236/93) è molto elevata (280 su 410), infatti
sono aumentati, su base tendenziale, sia nel primo (+43) che nel secondo trimestre (+83), invece se si
osservano i valori riferibili alla componente collettiva, si può notare una flessione (-17) nel primo trimestre e
un balzo (+90) nel secondo. La crescita degli ingressi in lista di mobilità è concentrata sul CPI di Gorizia (da
112 a 227 ingressi, +103% contro i 183 di Monfalcone. L’incremento dei licenziamenti individuali è più
marcato sul CPI di Gorizia, quello dei licenziamenti collettivi sul CPI di Monfalcone.77
In generale nel 2007 per il mercato del lavoro si registrano valori della cassa integrazione in calo protesi ad
un ritorno verso i livelli fisiologici del passato e, una forte espansione degli avviamenti su base tendenziale
per i quali però si deve tener in debito conto l’effetto amministrativo imposto dai vincoli della Finanziaria
2007 e che rende difficilmente comparabili i dati con gli anni precedenti, a meno di accurate stime che
possono dar luogo a risultati in valori assoluti anche diversi.
Per quanto riguarda il 2008, le previsioni sono ottimistiche e vengono in gran parte confermate dai
valori registrati fino a giugno ma sembra piuttosto prudente tener conto anche della congiuntura
attuale che evidenzia previsioni pessimistiche per il prossimo anno (pil negativo e stagnazione
economica) e che sicuramente influenzerà i valori tendenziali che si registreranno alla fine
dell’anno.
77
“Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia” – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it
73
Per la provincia di Gorizia, l’indagine Excelsior, prevede per l’intero anno 2008 3.450 entrate e
2.960 uscite, con un saldo positivo di 480 unità. Gran parte delle assunzioni si concentrano nel
settore dei servizi (2.520), poco più di 900 le assunzioni nell’industria, di cui 680 nell’industria in
senso stretto. Il 40% delle assunzioni è previsto per le aziende con più di 50 dipendenti, il 38,6%
per quelle 1-9 e il 21,2% per quelle tra 10-49 dipendenti. In termini di posizione professionale, sono
2.550 le assunzioni previste di operai, 890 di impiegati, 580 di immigrati, di cui 390 nell’industria.
Il 44,4% delle assunzioni riguardano lavoratori per le quali le aziende non esprimono una
preferenza di genere, l’esplicita indicazione di preferenza femminile riguarda circa il 20% del
totale, accrescendosi al 25,4% quando si consideri il settore dei servizi. Ponendo l’attenzione sulla
posizione professionale risultano di più difficile reperimento alcune figure professionali, quali gli
operai specializzati, gli specialisti e i tecnici.78
78
“Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia” – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it
74
1.4.2 Fenomeno infortunistico
I primi dati ufficiali sul fenomeno infortunistico del 2007 fotografano una situazione positiva; a livello
nazionale rispetto al 2006 si registra un incremento delle denunce dell’1,7% che trova conferma nelle
statistiche riferite al Nord-Est per il quale si osserva una riduzione del 2,2% e di quelle del Friuli Venezia
Giulia che indicano una contrazione dello 0,6%.
Dei 28.055 infortuni denunciati nel 2007 nella regione, 26.339 hanno riguardato l’Industria e Servizi, 1.033
l’Agricoltura e 683 i Dipendenti del Conto Stato.79
Tab. 43: Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 per territorio, gestione e anno80
Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale
Alla riduzione degli infortuni in regione ha contribuito in maniera incisiva Gorizia con il –1,8%.
Accanto ai dati sulle denunce grande attenzione suscita la diffusione delle statistiche sui casi mortali che per
il 2007 a livello nazionale sono scesi sotto la soglia dei 1.200, attestandosi a 1.170 dopo la ripresa del 2006,
anno in cui avevano raggiunto i 1.341 casi.
Tab. 44: Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 per territorio, gestione e anno81
Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale
79
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
81
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
80
75
Dei 25 casi mortali avvenuti nel 2007 4 hanno interessato le donne, lo stesso numero era stato conteggiato
per il 2006 quando i decessi erano stati 30. inoltre la metà sono avvenuti nelle attività industriali più
rischiose: 7 nelle Costruzioni, 3 nell’Industria dei metalli e 3 in quella della fabbricazione di mobili, gioielli e
giocattoli.
Tab. 45: Infortuni mortali sul lavoro per settori di attività e territorio – Anno 200782
Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale
82
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
76
Nel 2007 gli infortuni degli stranieri sono aumentati di poco meno del 10% rispetto all’anno precedente e del
16,6% rispetto al 2005. Il tasso di crescita nella regione è stato superiore sia a quello nazionale , dell’8,7%
nel biennio e del 12,6% nel triennio, sia a quello del Nord-Est (8% e 11,5%).
Tab. 46: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri nel periodo 2005-2007 per territorio e anno – Gestione Agricoltura,
Industria e Servizi83
Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale
Gorizia con il 12,7% di infortuni è ultima tra le quattro province, accanto alla ex-Jugoslavia84 vanno
segnalati i casi di infortuni occorsi a cittadini stranieri provenienti dal Bangladesh e della Bosnia-Erzegovina.
83
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
84
Ci si riferisce a coloro che sono nati nella ex-Yugoslavia prima della suddivisione negli stati che da essa sono derivati: Croazia, Slovenia, BosniaErzegovina, Serbia, Montenegro e Macedonia
77
Tab. 47: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri per Paese di nascita e provincia – Anno 200785
Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale
Considerando gli indicatori di rischio, che forniscono informazioni correlate alla effettiva esposizione al
rischio da parte dei lavoratori, la nostra regione risulta occupare la seconda posizione a livello nazionale
perché in Friuli Venezia Giulia sono concentrati i settori produttivi caratterizzati dal più elevato rischio
infortunistico come la metallurgia, il legno-mobilio, la costruzione di mezzi di trasporto, alcuni comparti
della meccanica e l’edilizia.
La provincia di Gorizia è quella connotata dal valore più elevato tra tutte le province italiane dell’indice di
frequenza infortunistica perché si trova concentrata l’industria navalmeccanica che comprende due attività
che si pongono ai primi posti per il rischio connesso, vale a dire l’industria della costruzione di mezzi di
trasporto (al sesto posto della graduatoria settoriale) e quella meccanica (ottavo).86
85
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
86
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
78
Tenendo conto delle malattie professionali denunciate in tutto il Friuli Venezia Giulia sono passate da 1.146
nel 2003 a 1.311 nel 2007, registrando una crescita del 14,4% e una variazione tra il 2006 e il 2007 di circa
l’8,70%.
Tab. 48: Numero di malattie professionali denunciate, nei settori Agricoltura, Industria e Servizi, nelle quattro province
del Friuli Venezia Giulia, nel Nord-Est e in Italia, nel quinquennio 2003-200787
Fonte: INAIL
A Gorizia le denunce sono diminuite, passando da 489 nel 2003, a 282 nel 2004, a 254 nel 2005, a 208 nel
2006 per poi risalire nel 2007 giungendo a 219 (-55,2% nel periodo tra il 2003 e il 2007).
Tra il 2006 e il 2007 a Gorizia il numero di denunce è cresciuto del 5,8%.
Figura 26: Numero di denunce nei settori delle Industrie Manifatturiere, delle Costruzioni e dei Servizi di Gorizia nel
quinquennio 2003-200788
Fonte: INAIL
A Gorizia la distribuzione in base a macrosettore economico ha visto, nel 2003, le Industrie Manifatturiere
aggiudicarsi il 77,9% delle denunce, seguite dalle Costruzioni con l’11,0%, dai Servizi con il 7,7% e dal
Commercio con il 3,3%. Nel 2007 le quote sono state, rispettivamente, dell’80,0%, del 2,6%, del 13,0% e del
4,3%.
87
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
.
88
Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007
79
1.4.3 Credito
L’evoluzione dell’economia reale è fortemente legata alle dinamiche dei mercati creditizi e finanziari.
L’avvicendarsi degli eventi degli ultimi mesi, legati in primo luogo alla crisi dei mercati finanziari americani
e a seguire di quelli europei e internazionali, hanno evidenziato le conseguenze che derivano all’economia
reale da una situazione di crisi e di generalizzata sfiducia dei mercati finanziari. Inoltre, l’analisi delle
dinamiche creditizie è importante per comprendere l’evoluzione dell’economia nazionale e locale in quanto
il credito riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese.
Negli ultimi anni si è assistito ad un radicale cambiamento nel sistema bancario italiano: il processo di
razionalizzazione di espansione del numero degli istituti creditizi, legati al fenomeno della globalizzazione,
ha interessato anche la regione e le province. Il generale rafforzamento delle banche, ha migliorato la loro
capacità di stare sul mercato e la maggior competitività richiesta per contrastare la notevole pressione della
concorrenza estera dovuta anche al fatto di appartenere al sistema dell’Unione monetaria Europea.
La fotografia del credito in Friuli Venezia Giulia nel quinquennio 2003-2008 mostra un sistema bancario di
qualità, che cresce a ritmi inferiori rispetto alla media nazionale (+6,4% di impieghi contro il 7,6% della
media nazionale), ma con una percentuale di sofferenze più contenuta delle altre regioni (2,46% contro un
2,9%) e un volume di depositi che aumenta di un 5,9% annuo contro il 5% nazionale. La qualità del credito
in regione si mantiene positiva, considerando tutte le attività svolte dal sistema bancario la situazione risulta
equilibrata sia per impieghi che per raccolta. Negli ultimi 5 anni la crescita degli impieghi in regione è stata
del 42,5% contro il 53,1% del nord-Est e il 46,8% della media italiana. Il tasso di crescita medio annuo è
stato del 7,3% (8% in Italia e 8,9% a Nord-Est), anche se ha avuto un andamento altalenante. Gli impieghi a
Gorizia sono cresciuti del 40% dal 2003, rispetto al 2007 la crescita è stata del 7,3%.90
Figura 27: Banche e sportelli bancari in attività per provincia. 2002-2007.
500
450
400
350
300
250
Gorizia
200
Pordenone
150
Trieste
Udine
100
2002
2003
2004
2005
2006
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Banche
0
Sportelli
50
2007
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati Banca d’Italia.
Nell’anno 2007 si rileva la presenza sul territorio provinciale di 110 sportelli bancari appartenenti a 5 gruppi
di banche (in totale 21 sedi), che coprono la domanda di 22 comuni. Rispetto all’anno precedente, gli
sportelli sono aumentati di 3 unità e le sedi di una unità. In generale, nelle province della regione, rispetto al
2002 vi è una tendenza all’aumento del numero delle sedi e, soprattutto, degli sportelli degli istituti di credito
e, ciò conferma una politica di espansione della presenza delle banche più capillare e localizzata sul
territorio.
90
Tratto dall’articolo “Credito a prova di sofferenze” de Il Sole 24 ore di mercoledì 14 gennaio 2009
80
Tab. 48: Distribuzione per localizzazione (province) e gruppi istituzionali di banche (al 31/3/08).
Banche S.p.A.
Totale
Banche di credito
cooperativo
Banche popolari
Filiali di banche
estere
Comuni serviti
da banche
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Banche
Sportelli
Friuli Venezia Giulia
26
942
7
656
1
71
16
212
2
3
177
Gorizia
5
110
0
68
0
5
5
36
1
1
22
Pordenone
3
223
1
165
0
17
2
41
0
0
39
Trieste
3
143
1
120
0
8
1
14
1
1
5
Udine
Fonte: Banca d’Italia
15
466
5
303
1
41
8
121
1
1
111
La provincia di Gorizia, è fra i primi posti nella graduatoria nazionale per numero di sportelli con una media
di circa 11 sportelli per 1000 imprese e 8 per 10.000 abitanti.
Con riferimento al numero di ATM attivi e ai servizi di home e corporate banking nel 2007 si registra un
incremento che insieme al phone banking va confermare la tendenza al rialzo di tali strumenti che
agevolano l’accesso al credito. In calo rispetto l’anno precedente il numero dei POS.
Tab. 49: N° di POS, ATM attivi e home e corporate banking per famiglie e imprese (al 31/12/2007).
Trieste
Gorizia
Udine
Pordenone
Fonte: Banca d’Italia
POS
ATM Attivi
Home and
corporate banking
per famiglie
4.895
2.996
10.448
5.682
229
155
645
330
85.597
33.024
130.621
74.182
Home and
corporate
banking per
imprese
7.133
4.077
15.859
9.890
Phone banking
84.886
26.914
104.790
65.729
Il ricorso ai prestiti bancari è rallentato rispetto all’anno precedente: la minore crescita alle famiglie
consumatrici ha riguardato sia i mutui, sia il credito al consumo, mentre i prestiti alle imprese hanno risentito
dell’andamento della congiuntura regionale. La qualità del credito, misurata dalle nuove sofferenze rettificate
in rapporto agli impieghi vivi di inizio periodo, si è mantenuta elevata, ma le posizioni con rate scadute o
relative alla clientela in una situazione di temporanea difficoltà hanno registrato un sostenuto incremento.
La raccolta presso le famiglie consumatrici si è ulteriormente incrementata, con una crescita accentuata per
la componente obbligazionaria. I prestiti alle imprese sono invece diminuiti: tale decelerazione ha riguardato
sia l’industria manifatturiera, sia le costruzioni che i servizi. La minore crescita non ha interessato le imprese
di minori dimensioni (ditte individuali e società non finanziarie con meno di 20 addetti), che hanno invece
registrato un’accelerazione dei debiti bancari. Le Amministrazioni pubbliche hanno proseguito a ridurre il
proprio indebitamento bancario.
Tab.50: Impieghi a Gorizia per settori di attività economica della clientela. 2003-2007.
AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
SOCIETA'
NON
FINANZIARIE
FAMIGLIE
ISTITUZIONI
SENZA
SCOPO DI
LUCRO
AMMINISTRAZIONI
CENTRALI
AMMINISTRAZIONI
LOCALI
31/03/2008
24,215
1.379,619
1.316,908
47,905
2,318
21,898
31/12/2007
25,199
1.347,182
1.313,152
48,993
2,740
22,460
31/12/2006
18,588
1.209,332
1.262,889
48,035
0,001
19,502
31/12/2005
21,419
1.054,171
1.198,213
41,953
0,014
21,406
31/12/2004
21,674
1.030,729
1.081,312
29,337
0,007
20,557
31/12/2003
27,116
1.000,201
1.003,019
21,475
0,01
27,107
Fonte: Banca d’Italia
81
Rispetto al 2006, a livello regionale nel 2007 la raccolta presenta valori crescita: aumentano i depositi del
10,5% e le obbligazioni del 20,9%; mentre, si registra un calo sul lato degli impieghi: i prestiti diminuiscono
dello 0,4% dovuto alla forte diminuzione registrata nella provincia di Trieste (-21%); nelle altre province i
valori della raccolta e degli impieghi presentano variazioni positive.
Tab. 51: Raccolta e prestiti delle banche per provincia
Depositi
Prestiti91
Province
Gorizia
Pordenone
Trieste
Udine
Totale
Gorizia
Pordenone
Trieste
Udine
Totale
31.12.2007
1.749
3.696
7.471
7.454
20.370
2.646
6.891
6.923
11.687
28.148
Var %
+10,5
+6,3
+14,8
+7,7
+10,2
+6,9
+7,9
-21,0
+9,9
-0,4
Fonte: Banca d’Italia
In Friuli Venezia Giulia si è registrata una variazione dei tassi bancari attivi e passivi a breve termine dal
2006 al 2007: i tassi attivi sono passati dal 6,6% al 7,2% del 2007, mentre quelli passivi dal 1,6% al 2,1%.
Tab. 52: Crediti di firma per comparti di attività
SETTORI E
SOCIETA' E
COMPARTI DI
AMMINISTRAZION
ATTIVITA'
QUASI SOCIETA'
I PUBBLICHE
ECONOMICA
NON FINANZIARIE
DELLA CLIENTELA
FAMIGLIE
PRODUTTRICI
TOTALE
CLIENTELA
ORDINARIA
RESIDENTE
IMPRESE
FINANZIARIE E
ASSICURATIVE
FAMIGLIE
CONSUMATRICI,
ISTITUZIONI
SOCIALI PRIVATE
E DATI NON
CLASSIFICABILI
DATA
Valore
Valore
Valore
Valore
Valore
Valore
31/03/2008
162,177
3.722,952
53,879
5.068,781
1.003,778
125,996
31/12/2007
162,105
3.734,279
51,182
4.683,643
596,159
139,920
31/12/2006
188,792
3.404,723
52,207
4.739,616
972,886
121,010
31/12/2005
29,846
2.980,270
51,983
3.945,184
757,541
125,547
31/12/2004
43,974
3.205,455
52,664
4.488,605
1.061,002
125,512
31/12/2003
24,384
3.137,076
60,288
4.124,528
775,303
127,479
31/12/2002
Fonte: Banca d’Italia
1.136,296
3.691,120
56,372
5.910,371
818,523
208,060
91
Esclusi i pronti contro termine e le sofferenze.
82
Guardando gli interventi agevolativi per incrementare gli investimenti locali, si può notare che, nel 2007
è sempre alta la quota di finanziamenti rivolti all’edilizia e alle abitazioni.
Tab. 53: Finanziamenti agevolati per settore di attivita' economica e per provincia(oltre 18 mesi).
Settore
Trieste
Gorizia
Udine
Pordenone
Mezzogiorno e altre aree depresse
0,128
0,009
0,021
0,596
PMI
2,567
19,468
36,796
30,478
Industria, altre imprese
0,312
4,373
31,421
11,041
Commercio, attività finanz. e assic., trasporti e
comunicaz., servizi vari
11,835
11,357
52,350
35,068
Esportazioni
0,008
0,000
n.d.
n.d.
Agricoltura, foreste e pesca
1,746
6,173
24,478
11,520
Edilizia ed abitazioni
15,047
21,244
67,441
40,322
Artigianato
3,488
8,159
36,901
17,112
Calamità naturali
0,303
0,255
0,985
0,518
Altre destinazioni
33,023
27,894
142,048
97,481
Totale
68,457
98,932
392,441
244,136
Fonte: Banca d’Italia. Dati al 31/12/2008. Dati in milioni di euro.
Per quanto concerne il numero dei protesti si è assistito ad un loro aumento. Si può evidenziare l’aumento
dell’insolvibilità in termini di importi e la diminuzione del numero di operazioni non andate a buon fine.
Complessivamente in calo gli assegni protestati, con una diminuzione degli importi soggetti a protesto del
10,61% e in sostanziale stabilità per il numero di assegni emessi.
Tab. 54: Assegni, cambiali e tratte levate in protesto
Gennaio- Ottobre 2008
Gennaio- Ottobre 2007
Variazione
Assegni
Importo
Numero
Importo
Numero
Importo
Gorizia
703.414
125
645.763
127
8,9%
Numero
-1,6%
Pordenone
2.833.928
414
1.864.795
257
52,0%
61,1%
Trieste
2.524.518
503
3.665.986
655
-31,1%
-23,2%
Udine
3.056.041
582
4.023.369
590
-24,0%
-1,4%
Importo
Numero
Importo
Numero
Importo
Numero
1.145.553
1.011
1.641.618
1.191
-30,2%
-15,1%
-9,5%
Cambiali
Gorizia
Pordenone
4.901.172
2.124
3.797.812
2.347
29,1%
Trieste
1.013.754
1.239
1.235.903
1.273
-18,0%
-2,7%
Udine
3.689.401
2.251
2.842.172
2.389
29,8%
-5,8%
Importo
Numero
Importo
Numero
Importo
Numero
n.d.
Tratte
Gorizia
n.d.
n.d.
n.d.
Pordenone
12.049
21
22.269
19
-45,9%
10,5%
Trieste
12.398
17
11.135
14
11,3%
21,4%
-9,1%
113,2%
Udine
446.773
81
491.690
38
Fonte: elaborazioni Unioncamere-Infocamere su dati registro informatico dei protesti
83
1.4.3 Settore agricoltura, silvicoltura e itticoltura
Negli ultimi anni, i forti e i repentini cambiamenti hanno reso il tema della competitività delle aziende
agricole un fattore importante per lo sviluppo futuro dell’intero sistema agroalimentare nazionale; la riforma
della Politica Agricola Comune (PAC), la verifica del bilancio comunitario, l’estrema volatilità dei prezzi
agricoli (soprattutto per mais e frumento tenero che hanno avuto un’impennata del 2007 ma, ora
ridimensionate ai livelli di due anni fa) e, la crisi finanziaria economica internazionale del momento attuale,
hanno fatto riemergere la strategicità della funzione produttiva dell’intero sistema agricolo e la centralità
delle imprese agricole nel sistema economico.92
Nell’XI Rapporto sull’agricoltura italiana “La competitività dell’agricoltura italiana di fronte ai nuovi scenari
evolutivi”, promosso da Confagricoltura e tracciato da Nomisma, emergono alcuni aspetti significativi:
1. Ritardo strutturale dell’agricoltura italiana: a fronte di una media comunitaria di circa 12 ettari di
superficie agricola utilizzata per azienda, nel nostro paese il valore è pari a poco più di 7 ettari
(contro i 49 della Francia e i 44 della Germania). Le imprese che espandono la produzione, su una
superficie superiore ai 50 ettari, pesa per solo il 2%, contro il 35% della Francia e il 22% della
Germania.
2. Competitività sul mercato estero: attualmente il nostro paese è al decimo posto nella graduatoria
internazionale dei paesi esportatori per il settore agroalimentare, valori cresciuti progressivamente
negli ultimi dieci anni (dal 97 al 2007), durante i quali, la quota nelle esportazioni è passata dal 2,8%
al 3,1% e, con una crescita del valore dei prodotti del +104% (mentre la media mondiale è ferma
all’89%). Dunque i mercati esteri sono un fattore di estrema importanza strategica per lo sbocco del
“made in italy alimentare” e ciò rende necessario intervenire con politiche tese a favorire la
competitività delle imprese verso l’estero.
3. Ricambio generazionale ritardato: il ritardo competitivo del settore agricolo deriva anche da un
indice piuttosto basso nel ricambio generazionale dei capi d’azienda. Il dato è misurato come
rapporto tra i conduttori con meno di 35anni e quelli over 65, ed è pari all’8% in Italia, contro, una
media comunitaria pari al 22%. (Spiccano, peraltro, il 125% della Germania e il 66% della Francia).
4. Altri fattori di criticità: un’indagine condotta su un campione di 500 aziende del territorio nazionale,
fa emergere come ulteriori fattori critici il difficile accesso al credito (dovuto a tassi elevati e
all’inesistenza di strumenti di credito adeguati alle esigenze dell’impresa), la complessità e la
lungaggine degli adempimenti amministrativi, la difficoltà di espandere il giro d’affari oltre uil
mercato locale, gli elevati costi della manodopera, la formazione professionale non adeguata e
l’incapacità di reperire forza lavoro con tempestività.
Nelle considerazioni conclusive del rapporto Nomisma viene evidenziato che una migliore strutturazione ed
una maggiore competitività del settore agricolo possono essere raggiunte attraverso leve quali: una maggior
organizzazione produttiva (mediante processi di aggregazione e qualificazione della produzione), migliore
sistema di commercializzazione (attraverso uno sviluppo migliore delle relazioni con la grande distribuzione
ordinaria), nuovi strumenti in grado di migliorare la tutela del rischio e politiche più specifiche efficaci sul
sistema lavoro, sul sistema della semplificazione burocratica e per l’accesso al mercato e al credito.
Dall’analisi delle imprese registrate emergono dati significativi in merito all’andamento negativo sul numero
delle imprese agricole in provincia. Infatti dalle 1.785 aziende del 2000 si è passati alle 1.526 del 2007 (14,5%) Negli anni si è registrata una progressiva tendenza a cessazioni di molto superiori alle nuove
iscrizioni, con un picco nell’anno 2002; rispetto al 2006, nel 2007 ci sono state meno iscrizioni (-9) e più
cancellazioni (+24) con una tendenza ad un peggioramento nel numero totale delle imprese. Per quanto
riguarda la pesca il totale delle imprese è rimasto pressoché stabile, registrando solo un lievissimo calo.
La forma giuridica prevalente è la ditta individuale (85% del totale); rispetto agli anni precedenti sono
aumentate le società di persone (+30%).
92
Comunicato stampa del 4 dicembre 2008 sul XI Rapporto sull’agricoltura italiana condotto da Nomisma.
84
Tab. 55: Numero imprese registrate ed attive nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia.
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive
Agricoltura,
caccia e
servizi
1.654
1.526
1.515
1.641
1.578
1.565
1.490
1.479
1.453
1.443
1.441
1.432
1.400
1.391
Silvicoltura
9
7
7
9
10
10
10
10
10
10
9
9
8
8
Agricoltura,
caccia,
sivicoltura
1.663
1.533
1.522
1.650
1.588
1.575
1.500
1.489
1.463
1.453
1.450
1.441
1.408
1.399
Pesca,
pescicoltura
108
108
107
107
109
108
111
110
116
116
120
120
118
117
Totale
1.771
1.641
1.629
1.757
1.697
1.683
1.611
1.599
1.579
1.569
1.570
1.561
1.526
1.516
Fonte: Infocamere – Movimprese. Anno 2007.
Figura 28: Numero imprese iscritte e cessate nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia.
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Iscritte
Cessate
Iscritte
2001
Cessate
2002
Iscritte
Cessate
Iscritte
2003
Cessate
2004
Agricoltura, caccia, sivicoltura
Iscritte
Cessate
2005
Pesca, pescicoltura
Iscritte
Cessate
2006
Iscritte
Cessate
2007
Totale
Fonte: Infocamere – Movimprese. Anno 2007.
Figura 29: Suddivisione delle aziende agricole e pescicoltura per forma giuridica. Anno 2007.
1800
180
1600
160
1400
140
1200
120
1000
100
Soc. Di capitali
800
80
Soc. Di persone
600
60
400
40
200
20
Ditte individuali
Altre forme
0
0
1998
2001
2002
2003
2004
2005
Fonte: Movimprese
85
2006
2007
In termini occupazionali il settore primario assorbe una quota sempre più bassa di forza lavoro locale. La
maggioranza delle aziende risulta essere a conduzione diretta del coltivatore, che si avvale di salariati e/o
compartecipanti solo nel caso in cui la superficie media a disposizione si attesti intorno ai 50 ha. Altre forme,
come la conduzione a colonia parziaria, scomparsa nel corso degli anni, sono pressoché inutilizzate.
Nel caso di aziende a conduzione diretta, quelle con minor superficie impiegano solo la manodopera
familiare e all’aumentare della superficie totale a disposizione, prevale sempre la manodopera familiare
prevalente e poi si tende ad impiegare in prevalenza manodopera extrafamiliare.
Tab. 56: Occupati in agricoltura in regione e provincia. Anno 2006 e 2007
ATTIVITA' ECONOMICHE
2007
2006
Pordenone
Udine
Gorizia
Trieste
FVG
Italia
Dipendenti
1
2
1
1
5
442
Indipendenti
2
5
2
1
9
481
Totale
3
7
3
2
14
923
Dipendenti
1
[2]
1
[0]
5
475
Indipendenti
3
5
2
[0]
10
506
Totale
4
7
3
[0]
15
981
Fonte: Regione FVG-lavoro. Dati in migliaia.
Per quanto riguarda la superficie dedicata alle principali produzioni agricole si nota come maggiori sono le
aree rivolta alle coltivazioni di cereali (41%), in particolare di mais (20%) e frumento tenero (11%) e ai
vigneti per la produzione del vino (21%); seguono, in ordine di superfici dedicate, altre colture quali
coltivazioni industriali (19%) tra le quali la produzione di soia (20%) che occupa la maggior area, prati e
pascoli (6%), foraggere (7%), erba e graminacee (6%); molto minore, intorno all’2%, la superficie dedicata
alle altre coltivazioni quali frutta, ortaggi, legumi e oliveti.
Per quanto riguarda la quantità prodotta nel 2007 è aumentata la produzione di cereali, che costituiscono il
41% della produzione totale, a discapito delle coltivazioni industriali (soia, barbabietola da zucchero,
girasole e colza) e che comunque rappresentano il 19% della produzione. Anche nell’anno in corso, le
statistiche agricole delle coltivazioni e colture industriali93, rilevano un incremento di superficie totale
dedicata alla coltivazione di frumento duro, frumento tenero e orzo (in regione +94%); l’inversione di
tendenza del 2007 e attuale, rispetto al 2006, è imputabile alla maggior convenienza alla coltivazione dei
cereali e del sensibile incremento dei prezzi di mercato.
Figura 30: Superficie dedicata alle principali produzioni agricole in provincia nel 2007.94
M ais
So ia
2 0%
9%
B arb abieto la, giraso le,
co lza
Frum ento
3%
4%
2 0%
P rati avvicend ati
O rticoltura
Frutta fresca e olivo
V igneto
2 1%
1%
1%
1% 3%
1 7%
Fo raggere p erm aneti
Fo raggere tem po ranee
A ltri cereali (segale, orzo ,
Fonte: ISTAT
93
94
Bollettino Agrit 2/08 del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle Politiche di Sviluppo Economico e Rurale.
Fonte: www.istat.it/agricoltura/datiagri/coltivazioni/anno2007/p0312007.htm
86
Tab. 57: Andamento delle produzioni agricole totali (in q)95
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
frumento
51.330
44.000
48.125
47.000
54.400
58.354
43.000
122.000
orzo
71.000
64.520
81.540
85.000
89.420
91.500
102.000
75.000
avena
45
100
100
100
110
104
60
800
mais
242.000
236.300
239.250
297.000
297.000
299.000
264.000
297.000
ortaggi
26.831
26.824
26.760
26.131
26.154
26.154
26.485
25.395
coltivazioni industriali
779.061
718.237
986.177
672.813
988.020
1.277.399
408.682
148.847
frutta fresca
25.010
41.450
39.750
37.340
30.170
31.412
31.420
27.840
olivo
100
184
280
266
266
285
350
150
foraggere temporanee
472
472
464
431
431
450
166
131
foraggere permanenti
187
121
116
79
79
109
84
84
prati avvicendati
Fonte: ISTAT
273
273
263
229
229
249
117
117
La produzione di uva da vino in provincia di Gorizia, nell’anno 2007 ha rappresentato il 25% del totale delle
produzioni agricole e, il valore percentuale della produzione raccolta è stato pari al valore della produzione
totale, pari a 306mila quintali. La produzione di vino è stata di 198mila quintali, in valore assoluto.
L’orientamento dei produttori, sia di collina che di pianura, è verso la qualità del prodotto e pertanto vi è una
notevole attenzione sia alle pratiche colturali che agli investimenti in cantina. I sistemi di impianto sono
orientati verso la densità medio alta, con ridotte quantità di uva per ceppo e di notevole rilevanza sono gli
interventi dei produttori per l’adozione di metodi di irrigazione ad ala gocciolante interrata. Tali sistemi
consentono di una costante resa qualitativa del vigneto ed un economia della risorsa idrica.
Anche la propensione all’innovazione tecnologica in cantina risulta molto elevata: l’impiego di vinificatori
meccanizzati che consentono macerazioni guidate e i sistemi di microfiltrazione tangenziale per la pulizia di
mosti e/o vini sono solo un esempio del crescente interesse per il miglioramento delle proprie produzioni.
Anche la fase dell’imbottigliamento e del marketing promozionale vedono investimenti in notevole aumento.
Per quanto riguarda le qualità di vino prodotte, come evidenziato anche da esperti del settore, alcune
tipologie possono non presentare valori perché non riconosciute come Doc a causa di una non adeguata
qualità dell’annata, oppure per diverse scelte di classificazione delle uve da parte dei produttori stessi.
Tab. 58: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Carso
Q.tà vino 2002
Q.tà vino 2003
Q.tà vino 2004
Q.tà vino 2005
Q.tà vino 2006
Q.tà vino 2007
146,02
159,04
255,32
166,53
126
473,27
Carso Pinot grigio
25,9
26,04
50,05
25,69
30,1
21,07
Carso Sauvignon
87,5
126
38,5
60,2
60,9
45,53
Carso Malvasia
Traminer aromatico
70
70
101,5
51,1
50,4
0
Cabernet franc
301
301
500,5
301
301
0
Cabernet sauvignon
301
301
400,4
276,5
275,1
0
0
nd
100,1
nd
100,1
65,66
Carso rosso
Carso Merlot
21
27,3
25,9
26,6
26,6
20,3
Refosco p.r.
101,5
101,5
200,2
100,8
100,1
0
Terrano
101,5
103,6
0
0
0
353,36
Vitovska(*)
0
0
0
0
0
512,89
Carso Refosco(*)
0
0
0
0
0
85,05
Carso Chardonnay(*)
0
0
0
0
0
75,74
1.155,42
1.215,48
1.672,47
1.008,42
1.070,30
1.652,87
Totale DOC Carso
Fonte: Camera di Commercio di Trieste. Valori in ettolitri
(*) Si tratta di qualità di vini ammessi a coltura Doc nella sola Provincia di Trieste (area cui i dati si riferiscono) mentre, nella provincia di Gorizia è
ammessa la sola coltivazione dei vigneti e non la produzione di vino Doc.
95
Fonte: www.istat.it/agricoltura/datiagri/coltivazioni/anno2007/p0312007.htm
87
Le considerazioni agronomiche sulla vendemmia del 2007, da parte degli esperti del settore, evidenziano,
con particolare riferimento per la zona del Collio, una raccolta molto precoce, iniziata già dopo ferragosto
segnando così la vendemmia più precoce che si ricordi a memoria d’uomo. L’andamento climatico è stato
buono tale da non favorire il proliferare delle malattie, in particolare gli attacchi di botrite. Pur se si sono
verificate delle grandinate, gli acini non hanno subito danni importanti. Nel 2006 la produzione di uva da
vino è stata di 204mila quintali mentre la produzione di vino ha raggiunto i 136mila ettolitri; rispetto all’anno
precedente dunque il 2007 ha registrato un aumento di 102mila quintali nella produzione di uva e, un
aumento di 62 ettolitri nella produzione di vino.
Tab. 59: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Collio
Q.tà vino 2002
Q.tà vino 2003
Q.tà vino 2004
Q.tà vino 2005
Q.tà vino 2006
268,55
257,1
255,98
216,15
88
0
6.568,87
6.083,66
7.700,70
6.424,27
5.996
6.789
Malvasia istriana
991,6
1.070,79
1.133,78
1.102,02
1.000
1.333
Muller thutgau
169,22
169,51
204,4
160,33
147
108
Picolit
93,79
99
102,12
97,02
125
129
Bianco
Chardonnay
Q.tà vino 2007
Pinot bianco
3.604,17
3.638,63
4.481,40
3.405,84
3.140
3.502
Pinot grigio
18.636,60
18.911,13
23.632,10
21.043,35
20.910
23.724
Ribolla gialla
2.986,17
3.437,57
3.619,20
3.694,08
3.960
4.569
Riesling italico
119,7
157,72
120,6
231,48
25
69
Riesling renano
294,84
259,12
394,6
46,55
191
188
Sauvignon
11.602,96
12.186,49
15.492,06
13.152,85
11.522
14.951
Friuliano
10.403,27
10.873,84
12.618,75
10.260,14
10.652
12.366
580,38
566,94
541
308,67
348
508
21
10,5
0
19,88
23
0
Cabernet franc
3.755,05
3.845,07
4.845,50
4.230,65
3.615
4.567
Cabernet sauvignon
1.684,19
1.673,87
2.088,60
1.576,88
1.245
1.467
Merlot
5.933,35
6.213,94
7.681,00
6.409,48
5.767
6.642
Pinot nero
882,9
1.021,91
1.223,00
1.030,66
957
911
Rosso
45,56
40,74
Traminer aromatico
Cabernet
Totale DOC Collio
68.642,17
70.517,53
Fonte: Consorzio tutela vini Collio. Valori in ettolitri.
46,9
38,5
0
0
86.181,69
73.448,80
69.711,37
81.822,36
Tab. 60: Produzione di vino per tipologia di varietà. Doc Isonzo.
Q.tà vino 2002
Q.tà vino 2003
Q.tà vino 2004
Q.tà vino 2005
Q.tà vino 2006
Q.tà vino 2007
Chardonnay
5.944,58
6.163,16
8.456,06
5.351,22
6.066
6.873,39
Malvasia istriana
1.774,01
1.883,39
1.432,26
1.374,75
1.347
1.630,58
Moscato giallo
471,25
342,43
437,3
520,8
342
514,16
Pinot bianco
3.203,24
3.547,97
3.791,77
3.002,97
2.867
3.444,59
Pinot grigio
11.416,12
12.526,73
15.256,46
12.251,99
13.552
16.193,50
Riesling italico
20,09
294,73
458,64
113,92
0
5,74
Riesling renano
221,55
27,65
0
0
106
156,45
Rosso
0
37,31
38,9
50,89
15
0,00
Sauvignon
6.057,94
6.367,57
8.798,31
6.404,17
6.120
8.503,55
Friuliano
11.534,69
9.609,17
11.319,95
11.276,90
9.925,36
9.922
Traminer aromatico
463,05
440,89
587,3
346,76
373
373,32
Verduzzo friulano
956,24
1.046,77
1.244,75
947,04
742
1.050,15
Cabernet
211,54
260,73
0
143,43
-
0,00
Cabernet franc
6.484,57
6.604,11
7.578,72
6.116,00
5.979
7.145,04
Cabernet sauvignon
3.489,41
3.686,98
4.617,23
3.419,68
3.187
4.090,05
Franconia
164,8
124,9
220,01
159,67
233
256,27
9.562,12
10.117,78
12.299,47
9.193,99
9.099
9.819,54
404,32
563,37
630,07
510,09
715
759,09
Refosco p.r.
1.507,81
1.581,34
1.894,82
1.927,09
1.833
2.238,76
Moscato rosa
89,18
33,71
129,5
40,95
-
2,10
Schiopettino
181,93
206,57
212,14
140,42
187
184,17
79.360,61
61.941,19
62.684,73
74.775,14
Merlot
Pinot nero
Totale DOC Isonzo
62.232,92
67.178,04
Fonte: Consorzio tutela vini Isonzo. Valori in ettolitri.
88
Figura 31: Produzione totale di vino 2002-2007.
totale produzione
180.000,00
167.214,77
160.000,00
132.030,51
158.250,37
140.000,00
138.911,05
ettolitri
133.466,40
136.398,41
120.000,00
100.000,00
80.000,00
60.000,00
40.000,00
20.000,00
0,00
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Elaborazione ufficio statistica su dati Doc Collio, Doc Carso e Doc Isonzo.
Per quanto riguarda la vendemmia 2008, a livello nazionale la produzione stimata è in crescita (+7%, rispetto
ai dati ISTAT) ma non abbastanza da recuperare le quantità prodotte nel 2007.96 Le rilevazioni Ismea
stimano, per la nostra regione, una flessione produttiva (dal 5% al 10%) e, questo principalmente a causa
delle condizioni climatiche che hanno caratterizzano la primavera (con basse temperature ed eccessive
piogge tali da compromettere l’allegagione) e, successivamente il periodo estivo (con i temporali, la grandine
e la bora del mese di agosto); il miglioramento delle condizioni meteorologiche dei mesi successivi possono
aver permesso alle uve di recuperare in qualità e di raggiungere una maturazione ottimale con un
soddisfacente grado zuccherino; non si rileva però un buon stato fitosanitario infatti, i produttori hanno
dovuto fare trattamenti superiori a quelli dello scorso anno per arginare gli attacchi di peronospora, mal
dell’esca e botrite.97
Gli esperti del settore stimano, per quanto riguarda la produzione locale, un calo del 25% nella produzione,
soprattutto per i piccoli produttori a causa del maltempo, delle malattie del vigneto e anche a causa del
fenomeno della presenza dei cinghiali che hanno causato danni soprattutto alle colture a terra (quelle a
pergola hanno avuto meno danni).
Per quel che concerne la pesca si nota un mercato variabile nelle quantità prodotte a seconda delle annate;
nel 2007 la raccolta è di poco aumentata rispetto al 2006 (+0,94%) ma risulta comunque inferiore al 2004 e
2005, con una conseguente diminuzione nei valori di realizzo che per il 2007 si attestano a poco più di
3milioni di euro.
Tab. 61: Pesca marittima: Quantità e prezzi.
PESCI
Quintali
MOLLUSCHI
€/kg
Quintali
CROSTACEI
€/kg
Quintali
TOTALE
€/kg
totale quintali
2001
5526,27
€ 3,03
2470,95
€ 4,21
1139,78
€ 4,90
9137
2002
2706,04
€ 4,74
1689,74
€ 5,44
572,69
€ 3,80
4968,47
2003
2667,8
€ 4,59
1981,02
€ 5,14
755,03
€ 4,25
5403,85
2004
4839
€ 3,42
9474
€ 3,65
661
€ 4,11
14974
2005
2490
€ 5,52
4667
€ 4,06
672
€ 4,30
7829
2006
1982,7
€ 6,07
4066,8
€ 3,93
633,7
€ 5,78
6683,2
2007
1890,31
€ 6,18
4258,6
€ 3,67
597,38
€ 8,47
6746,29
Fonte: Elaborazione CCIAA Gorizia.
96
97
98
98
Stime elaborate da Ismea, settembre 2008. Sito: www.ismea.it
News mercati n. 28, Speciale previsione di produzione vini – Ismea
Dati forniti dal mercato ittico all’ingrosso di Grado.
89
1.4.5 Settore imprenditoriale e attività manifatturiera
I dati rilevati nel corso del 2007 evidenziano un anno iniziato con variazioni positive di crescita rispetto al
precedente e, chiuso con variazioni tendenziali in crescita nel corso dei trimestri ma, con un generale
rallentamento nel settore manifatturiero. Il rallentamento della crescita è comunque generalizzato a tutti i
macro settori dell’economia, anche a livello nazionale, come emerge dalle rilevazioni ISTAT sulla produzione
industriale.
Le imprese del territorio provinciale hanno avuto una dinamica più lenta rispetto al 2006 con minor tasso di
natalità (6,5%) e minor tasso di mortalità (7,6%) : ne consegue un maggior variazione negativa nel tasso di
sviluppo che si è attestato a –1,1%. Le iscrizioni sono state nel complesso 772 mentre le cessazioni sono state
invece 900 e, il saldo negativo è stato di -128 imprese (-83 nel 2006), confermando il calo degli ultimi anni.
Le imprese attive sono state 10.357 alla fine del 2007 e 10.409 alla fine del 2006, registrando un decremento
di 52 unità. Il tasso di attività, cioè il rapporto tra imprese attive e registrate, è stato di 88,2 % contro l’87,8%
dell’anno precedente, confermando una dinamica più attiva delle imprese rispetto all’anno precedente ma,
con valori di presenza comunque in calo.
Per quanto riguarda i singoli settori, il settore dell’agricoltura conferma uno sviluppo negativo (-3,2%),
presente già dal 1998; presentano un andamento negativo anche altri settori, quali alberghi e ristoranti (tasso
di sviluppo -3,9%), commercio all’ingrosso e al dettaglio (-3,5%), trasporti e comunicazioni (-6,1%), attività
immobiliari, noleggio, informatica (-1,5% e, tra queste il settore della ricerca e sviluppo è quello che presenta
il tasso negativo più alto pari a –16,7%). Il settore manifatturiero è ancora in calo (-2,5%): in particolare
presentano valori negativi il settore tessile (-11,6%), l’industria alimentare (-1,9%), della carta (-5,9%);
presentano invece valori di sviluppo positivi le attività manifatturiere del settore del legno (esclusi i mobili
+3,4%), il settore dei prodotti chimici e delle fibre sintetiche (+5,9%), la fabbricazione di elaboratori e
macchine per ufficio (+12,5%).99
Un recente comunicato stampa di Unioncamere, evidenzia che sono, a livello nazionale +20mila le imprese
tra luglio e settembre 2008, con un saldo attivo di 20.358 unità rispetto alla fine del trimestre precedente,
segnando un modesto miglioramento (+0,33%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Seppur a ritmo
più lento, dunque, il sistema imprenditoriale italiano continua ad espandersi.
Tale situazione di espansione non è però confermata dai valori rilevati per la provincia di Gorizia che al 30
settembre presentava un saldo negativo di 20 unità rispetto al trimestre precedente, corrispondente ad un
variazione tendenziale negativa dello 0,17% e che pone la nostra provincia al terzultimo posto in una
graduatoria provinciale nazionale, davanti solo alle province di Trapani e Napoli; assieme alla provincia di
Gorizia anche quella di Trieste presenta un saldo negativo (-0,02%) mentre positive sono le variazioni
tendenziali di Udine (+0,24%) e Pordenone (+0,18%), valori che consentono di avere un saldo regionale
positivo di +0,14% nel tasso di crescita delle imprese.
Tab. 62: Principali indicatori di natalità-mortalità delle imprese italiane nel III trimestre 2008.
stock
tasso di crescita
Go
11.402
-0,17
Ud
54.335
0,24
Pn
28.996
0,18
Ts
17.149
-0,02
FVG
111.882
0,14
La presenza femminile nel mondo dell’imprenditoria rimane sempre bassa rispetto al totale degli
imprenditori (27,82% donne contro il 72,17% uomini) e con valori in calo negli ultimi quattro anni (5.506
donne del 2004 contro le 5.408 nel 2007). Rispetto al totale degli imprenditori e, per carica ricoperta, la
maggior presenza si nota in qualità di socio (le donne rappresentano il 10,74% del totale degli imprenditori e
il 38,60% del totale delle donne imprenditrici), però all’interno degli amministratori la presenza è più elevata
e raggiunge quasi gli uomini (47,17% contro il 54,82%) mentre rimane alta la differenza nelle altre tipologie
99
Elaborazione dati Ufficio Statistica CCIAA Gorizia su dati Infocamere – Relazione 2007 “Andamento economico della Provincia di Gorizia”.
90
di incarichi. La maggior presenza femminile è nelle società di persone (2.256 donne), nelle imprese
individuali (1.862 donne) e poi nelle società di capitali (1.078 donne).
La maggior parte degli imprenditori è di nazionalità italiana anche se la presenza di imprenditori
extracomunitari è in aumento negli ultimi quattro anni (1.185 del 2003 e 1.390 nel 2007), con una variazione
positiva del 17%.
Figura 32: Tassi di natalità, mortalità, sviluppo ed attività anni 1999-2007.
10,0
valori percentuali
8,0
6,0
tasso di natalità
4,0
tasso di mortalità
tasso di sviluppo
2,0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
-2,0
anni
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
Figura 33: Tasso di attività delle imprese dal 1999 al 2007.
90,5
90,0
valore percentuale
89,5
89,0
88,5
tasso di attività
88,0
87,5
87,0
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
86,5
anni
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
Il tessuto imprenditoriale è costituito per il 26,4% da imprese del settore del commercio all’ingrosso e al
dettaglio, e all’interno di questa la prevalenza del commercio al dettaglio (esclusi gli autoveicoli) che
rappresenta il 14,4% delle imprese. Il settore delle costruzioni è rappresentato per il 15,1% mentre, il settore
agricoltura, caccia e silvicoltura, e le attività manifatturiere rappresentano ciascuna il 12% del settore
imprenditoriale; attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca rappresentano il 10% delle imprese
mentre, alberghi e ristoranti sono pari all’8,4%; trasporti, magazzinaggio e comunicazioni sono il 4%,
l’intermediazione finanziaria è pari all’1,8% e gli altri settori quali attività estrattive, pesca istruzione e sanità
hanno un’incidenza che non supera l’1% sul totale delle imprese registrate.
Osservando le imprese attive, le percentuali non si discostano di molto da quelle riportate per le imprese
registrate tranne che per agricoltura, caccia e silvicoltura e per l’intermediazione finanziaria, dove le imprese
attive sono maggiori, in percentuale, di quelle registrate rispettivamente pari al 13,5% e al 2%.
91
Interessanti sono i dati riguardanti i numeri delle imprese individuali condotte da titolari nati fuori dalla Ue
nel 2006, si contano 227.524 imprese che permettono di registrare un aumento del 116% nel periodo 20012006. Nel 2006 un terzo degli avviamenti fanno capo alla componente straniera, mentre tra aprile e giugno
2007 sono state avviate 10.958 ditte individuali a fronte di 4.770 cessazioni. Una crescita di 6.188 iniziative
individuali a fronte di un saldo negativo di –3.999 imprese individuali italiane.100 Gli stranieri titolari
d’impresa sono 290 mila, pari al 19,2% degli occupati di nazionalità estera, in pratica un lavoratore migrante
ogni 5 svolge un’attività autonoma, e all’8,4% di tutte le imprese attive. I comparti prevalenti sono
commercio (38,4%) e costruzioni (31%, con un incremento del 128% tra il 2003 e il 2007). Tra il 2006 e il
2007 il numero di imprese con titolare straniero è cresciuto del 10,2% e l’incremento complessivo nel
periodo 2003-2007 è stato del 65,5%.101
Tab. 63: Imprese attive per settore e per provincia. Stock al 31.12.2007.
ATTIVITA' ECONOMICHE
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Pesca, piscicoltura e servizi connessi
PN
UD
GO
TS
FVG
6.530
11.298
1.399
473
19.700
23
230
117
73
443
Estrazione di minerali
24
45
8
10
87
Attività manifatturiere
3.700
5.897
1.197
1.491
12.285
Prod. distrib.energia elettr. gas e acqua
7
42
6
6
61
Costruzioni
3.872
7.406
1.645
2.509
15.432
Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa
5.647
10.682
2.774
4.847
23.950
Alberghi e ristoranti
1.212
3.397
881
1.364
6.854
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz.
856
1.325
408
891
3.480
Intermediaz. monetaria e finanziaria
459
925
202
425
2.011
2.878
5.538
1.073
2.045
11.534
Istruzione
63
110
35
74
282
Sanità e altri servizi sociali
61
151
46
153
411
1.054
1.998
501
780
4.333
24
57
65
88
234
26.410
49.101
10.357
15.229
101.097
Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca
Altri servizi pubblici, sociali e personali
Imprese non classificate
TOTALE
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
Il processo di terziarizzazione è tuttora in atto: dal 2002 al 2007 il settore agricolo e della pesca hanno perso
assieme 169 imprese (-9,97%), le attività manifatturiere sono diminuite di 61 unità. Il settore delle
costruzioni, come a livello nazionale, mostra il maggior dinamismo +359 (25,38%). Tra i servizi il
commercio perde 249 imprese (-7,43%), delle quali 119 nell’ingrosso e intermediazione e 115 nel dettaglio
(7,7%); dopo un periodo di espansione a tutto il 2006, nel 2007 gli alberghi e ristoranti subiscono una
flessione di 18 unità registrate (-1,78% rispetto al 2006); l’intermediazione monetaria e finanziaria resta
stabile; le attività immobiliari-noleggio - informatica- ricerca aumentano di 207 (+21,31%) trainate
soprattutto dalle immobiliari (+145, ovvero +46,17%). Dal 2001 al 2005 le imprese sono aumentate del
2,068% ma, successivamente hanno subito una flessione riportandosi a valori di poco superiori al quelli
iniziali (10.300 nel 2001, 10.357 nel 2007).
100
Articolo de Il Sole 24 Ore di domenica 7 dicembre 2008 “Le imprese individuali degli immigrati aiutano l’integrazione”
101
Sito internet: www.censis.it
92
Tab. 64: Numero delle imprese attive dei settori più importanti dal 2001 al 2007.
ATTIVITA' ECONOMICHE
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Agricoltura,caccia e silvicoltura
1.650
1.575
1.522
1.489
1.453
1.441
1.399
107
108
107
110
116
120
117
Pesca,piscicoltura
Estrazione di minerali
9
9
8
8
8
8
8
Attività manifatturiera
1.276
1.283
1.311
1.271
1.245
1.194
1.197
Prod-distrib energ e gas
4
4
4
5
5
8
6
Costruzioni
1.210
1.314
1.379
1.486
1.552
1.595
1.645
Commercio ing, dett. E riparaz.
3.083
3.043
2.994
2.972
2.915
2.853
2.774
Alberghi e ristoranti
884
899
918
914
918
896
881
Trasporti e magazzinaggio
446
449
443
459
455
435
408
Intermediazione finanz. E monet.
216
205
205
203
202
211
202
Attività immob, nolo e ricerca
839
867
902
980
1.040
1.029
1.073
Istruzione
27
27
28
29
29
33
35
Sanità e altri servizi
18
24
30
34
42
43
46
Altri servizi pubblici
507
506
513
493
493
499
501
Imprese non classificate
24
34
25
25
40
43
65
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
Per quanto riguarda la forma giuridica delle imprese, le ditte individuali rappresentano nel 2007, il 55,7% del
totale registrate e il 62,6% delle attive; mentre, più omogenea è la distribuzione tra società di capitale e di
persone: per entrambe il peso percentuale sul totale delle imprese registrate è del 20% mentre le imprese
attive sono, rispettivamente, il 15% e il 19%.
Le società di capitale hanno registrato una serie continua di saldi positivi, per cui il loro peso sul totale delle
imprese risulta in costante aumento: se nel 1999 costituivano il 14,5% delle imprese, nel 2004 sono il 17,5%,
nel 2005 18,5%, nel 2006 19,3 % e, nel 2007 sono il 20%. Il sistema produttivo provinciale continua dunque
a rafforzarsi sotto l’aspetto strutturale e organizzativo, in analogia con l’andamento nazionale.
Tab. 65: Imprese iscritte e cancellate dal 2000 al 2007. Valori assoluti.
2002
Iscritte Cessate
società di capitale
società di persone
imprese individuali
179
140
542
60
118
623
2003
Iscritte Cessate
140
130
540
69
122
561
2004
Iscritte Cessate
2005
Iscritte Cessate
2006
Iscritte Cessate
2007
Iscritte Cessate
157
106
583
79
86
530
168
129
601
78
117
633
165
130
580
94
139
724
164
95
495
117
105
657
Altre forme
24
14
12
14
14
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
14
19
36
12
13
18
21
800
700
600
500
società di
capitale
400
300
società di
persone
200
imprese
individuali
100
0
Altre forme
Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate
2002
2003
2004
2005
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere
93
2006
2007
La ”cooperativa” quale forma giuridica di gestione d’impresa è un fenomeno diffuso in Italia, anche se il
numero complessivo delle cooperative diminuisce costantemente: si contano 7.363 imprese attive nel 2006
radicate principalmente nel Mezzogiorno ed operanti in tutti i settori di attività. Per quanto riguarda la
distribuzione regionale,il FVG è tra le ultime regioni per numero di cooperative, con un trend sempre più
negativo. Il numero delle cooperative in FVG è infatti sceso di più di 10% negli ultimi cinque anni.
La tabella della ripartizione settoriale delle cooperative in regione, evidenzia che maggiormente interessati
al fenomeno sono il settore della produzione e del lavoro e quello dell’agricoltura.
Tab. 66: Imprese cooperative dal 2003 al 2007 in regione.
0
15
3
35
18
Mutuo
soccorso
0
2004
101
80
0
14
3
36
17
0
251
2005
104
80
0
14
3
41
18
0
260
2006
101
77
0
14
4
43
18
0
257
2007
100
78
-
11
5
46
17
-
257
2003
386
156
4
51
3
117
42
2
761
2004
372
142
4
46
3
122
36
2
727
2005
370
132
4
37
2
116
34
2
697
2006
360
130
4
28
2
116
34
2
676
2007
342
123
4
23
2
111
35
2
642
2003
107
22
3
20
2
27
6
2
189
2004
103
20
3
19
2
26
5
2
180
2005
105
18
3
14
2
21
3
2
168
2006
98
19
4
15
2
21
4
2
165
2007
109
17
4
13
2
19
4
2
170
2003
251
8
26
19
1
56
17
0
378
2004
248
8
26
17
1
52
15
0
367
2005
247
6
26
17
2
54
15
0
367
2006
244
5
26
15
2
50
15
0
357
2007
Fonte: Regione FVG
246
4
25
14
3
48
13
-
353
Provincia
Anni
2003
PN
UD
GO
TS
Produzione e
Agricoltura
lavoro
102
82
Pesca
Edilizia
Trasporti
Mista
Consumo
Totale
255
Il Friuli Venezia Giulia deve difendersi dalla concorrenza delle regioni confinanti e punta sulla fiscalità di
sviluppo, ossia uno sconto sulle imposte dirette a carico delle imprese, poichè il nord est è stimolato ad
investire nei land austriaci di confine e in Slovenia che offrono: vicinanza alle sedi centrali, fiscalità
contenuta, incentivi per l’insediamento e burocrazia non soffocante.102
A livello nazionale il settore manifatturiero rappresenta il 12% del totale delle imprese registrate e attive ma
il settore è in calo e lo conferma il saldo tra le imprese cessate (51.716) e le imprese iscritte (30.266), pari a
21.450 unità in meno. I dati rilevati nel rapporto dell’ISTAT 2008, relativamente al 2007 evidenziano una
produzione industriale in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente; i settori che hanno registrano
variazioni positive sono stati quello della gomma e delle materie plastiche (+4,5%), tessile e abbigliamento
(+4,4%), macchine e apparecchi meccanici (+3,4%) e raffinerie di petrolio (+3,3%). Le maggiori flessioni si
sono registrate, invece, nel settore degli apparecchi elettrici di precisione (-6%), delle pelli e calzature (5,8%), dei prodotti chimici e fibre sintetiche (-1,7%) e dei minerali non metalliferi (-1,7%). Il fatturato
relativo all’industria ha registrato un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente, con maggiore
influenza del mercato estero (+10,3%) rispetto al mercato interno (+3,7%).
Per quanto riguarda l’indice generale della produzione industriale delle attività manifatturiere,
complessivamente questo si attesta al 96,4 nel 2007 (nel 2006 era 95,8, con un aumento dello 0,6);
all’interno del manifatturiero, i settori che, negli ultimi quattro anni hanno registrato aumenti sono quello
dell’industria alimentare e bevande, del legno e prodotti in legno, della carta , stampa ed editoria, prodotti
chimici e fibre sintetiche, articoli in gomma e materiale plastiche, lavorazione del metallo e prodotti derivati,
fabbricazione mezzi i trasporto; rispetto all’anno precedente quasi tutti i settori del manifatturiero subiscono
una flessione, a parte il settore petrolifero e derivati, fabbricazione di apparecchiature meccaniche ed
elettriche e dei trasporti. Gli indicatori del fatturato e della quantità di ordinativi si presentano in aumento in
tutti i settori, a causa dell’aumento dei prezzi più che del valore in sé della produzione industriale.
102
Articolo “Per la competitività il Friuli V.G. punta sul taglio d’imposta”, mercoledì 3 dicembre 2008.
94
Tab. 67: Indici del fatturato e della produzione industriale 2005-2007 settore manifatturiero in Italia.
2005
2006
2007
Fatturato
Prod ind
Fatturato
Prod ind
Fatturato
Prod ind
Alimentari e bevande
115
107,5
120
108
126,3
107,7
Tessile e abbigliamento
86
81,6
90,6
81
92,1
84,6
Concia e calzature
88,5
67,8
98,4
67,3
102,6
63,4
Legno esclusi i mobili
114,5
106
124,8
105,9
133,1
104,2
101
106
103,5
104
103,8
103,9
Carta e derivati, editoria e stampa
125
108,7
131,6
105,2
133,5
108,7
Prodotti chimici e fibre sintetiche
106,3
99,2
111,5
102,6
117,2
100,9
Gomma e mat. Plastiche
110,2
90,3
119,9
93,2
124,8
97,4
Cooke, raffinerie
Prodotti minerari non metallici
118,9
99,3
122,5
97,6
123,7
95,9
Metallurgia
118,2
102,3
136
106
151,1
106,9
Macchine e app. meccanici
107,7
97,9
117,6
101,6
129,9
105,1
Macchine elettriche e apparecchiature
95,4
76,3
104,4
81,6
108,7
76,7
94
76,4
110,7
81,3
120,1
83,5
Altre industrie
95,8
90,5
99,5
89,7
100,5
92,1
Attività manifatturiera
106
93,9
114,8
95,8
121,4
96,4
Mezzi di trasporto
Fonte: Conti economici delle imprese, anno 2007. Rilevazione ISTAT103
Nella provincia di Gorizia il settore manifatturiero ha nel 2007 un tasso di sviluppo pari a –2,4%,
confermando il trend negativo in atto a ritmi altalenanti, dal 2003. Il tasso di attività si attesta mediamente
sull’84,2% (sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente), con alcuni settori che perdono, quali
vestiario, editoria, industria del legno e, altri che tengono o sono in aumento.
Tab. 68: Tasso di attività imprese manifatturiere in provincia. Anni 200-2007. Valori percentuali.
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Alimentari e bevande
85,6
87
87,2
86,9
86,5
87,7
Tessile
86,4
83,7
78,7
75,6
79,1
80
Vestiario e pellicce
82,5
100
82,9
84,4
86,7
83,3
Concia cuoio e fabb. Artic. Viaggio
83,3
60
60
60
60
60
Legno esclusi i mobili
90,1
87,9
86,2
85,5
79,8
78,2
Carta e pasta carta
64,1
56,3
56,3
58,8
58,8
68,8
Editoria e stampa
96,6
95
92,1
91,9
89,7
87,5
Cooke, raffinerie
100
100
n.d
n.d
n.d
n.d
Prodotti chimici e fibre sintetiche
57,1
55
52,9
52,9
52,9
55,6
Gomma e mat. Plastiche
71,3
71,4
71,4
70,6
68,8
64,7
Prodotti minerari non metallici
74,2
74,5
75,9
75,9
73,5
74,5
Metalli e leghe
77,8
81,8
80
75
75
75
Metalli, escluse macchine
90,7
90,4
89,2
88,9
89,5
89,3
Macchine e app. meccanici
87,4
87,4
85,7
87,3
83,7
86,9
Macchine per ufficio
58,6
64,3
54,5
44,4
50
60
Altre macchine
85,7
82,9
84,2
81,6
86,1
86,5
App. per comunicazione e radioelettrici
88,4
88,4
77,3
77,3
70
70
Medicinali e strumenti ottici
95,4
93,8
95,1
95
93,7
94,8
Autoveicoli e rimorchi
57,1
62,5
66,7
50
66,7
66,7
Altri mezzi di trasporto
83,7
86,5
87,1
85,7
84,8
86,6
Mobili ed altre manifatture
86,6
87
85
83,4
83
79,8
Recupero e prep. Per reciclaggio
100
100
92,3
92,3
93,3
92,9
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
103
Annuario 2008, ISTAT pag. 374-375.
95
Tab. 69: Consuntivo 2007 delle attività manifatturiere. Variazioni percentuali tendenziali.
I trim 2007
II trim 2007
Gorizia
FVG
Gorizia
Produzione
12,8
11,3
Fatturato
12,7
19,2
Fatturato interno
4,7
Fatturato estero
Ordini
Prezzi dei materiali
III trim 2007
FVG
Gorizia
5,4
4
3,6
7,3
14,2
2,5
23,4
22,8
15,4
10,7
6,9
7,4
IV trim 2007
FVG
Gorizia
FVG
8,6
4
7,5
3,5
9,1
4,3
8,1
4,6
8,7
4,1
3
1,7
4,8
6,4
6,7
19,8
7,3
19,2
3,1
2,1
5,6
7,5
9,6
4,9
1
-0,01
3,3
7,3
3
3,7
2,3
Prezzi prodotti finiti
2,8
5,7
-0,2
2,2
5,3
2,1
2,7
2,4
Grado utilizzo impianti
88,1
86,1
83,5
85,1
77,4
86,6
80,4
85
62
97
41
143
56
67
47
29
Giorni di produzione
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Confindustria.
I dati riassuntivi del 2007 sull’andamento del settore, registrano variazioni percentuali tendenziali in
diminuzione rispetto ai rispettivi trimestri dell’anno precedente, in diminuzione per quanto riguarda la
produzione, il fatturato, gli ordinativi e i prezzi dei materiali. I prezzi dei prodotti finiti rimangono invece
tendenzialmente invariati.
Il 2007 si apre con il primo trimestre che presenta valori positivi per fatturato (+9,1%) e produzione (+6,2%)
ma leggermente inferiori rispetto al trimestre precedente; una buona performance delle vendite, trainata
soprattutto dal fatturato estero e una buona prospettiva per la domanda interna confortata dall’aumento nel
quantitativo degli ordini. Nel secondo trimestre i risultati sono positivi e incoraggianti ma, nel terzo
trimestre, i dati sulle variazioni di produzione e fatturato, pur continuando ad essere positivi, subiscono un
forte rallentamento; cala anche il fatturato ma si mantiene positiva la variazione sul dato occupazionale: le
prospettive di crescita in generale sono meno ottimistiche rispetto ai due trimestri precedenti. L’anno si
chiude confermando le minori prospettive di crescita evidenziate nel terzo trimestre e, la produzione interna
è quella che segnala le variazioni al ribasso con ordinativi in calo dell’1,3%.
Le prospettive di crescita stabile o negativa avanzate a fine 2007, vengono confermate dai dati del primo
semestre dell’anno in corso che, a giugno vede variazioni tendenziali della produzione in calo dell’1,7% e un
calo delle vendite (soprattutto con la domanda interna) che porta il fatturato ad una variazione di –0,1%
rispetto al periodo precedente. La crisi americana e quella finanziaria degli ultimi tempi aggiungono elementi
di preoccupazione e, le previsioni non sono particolarmente incoraggianti. Le previsioni aggiornate parlano
della recessione più lunga dal dopoguerra in poi, con un Pil per il 2008 a –0,4% e per il 2009 a –1% e con
previsioni più pessimistiche rispetto alle valutazioni precedenti; le nuove previsioni sono dettate dalla caduta
dell’attività produttiva nel secondo e terzo trimestre, ben superiore alle attese e, interessa tanto il settore
industriale che il terziario. La flessione del prodotto interno lordo nell’ultimo trimestre del 2008 è pari
all’1,8%, mentre è del 2,6% rispetto al IV trimestre del 2007. Il pessimo andamento dell’ultimo trimestre
2008 fa archiviare l’intero 2008 con una flessione del Pil italiano pari allo 0,9%. La performance negativa di
fine anno lascia in eredità al 2009 un effetto di trascinamento statistico pari all’1,8%, perciò le stime per
l’anno in corso si avvicinano a un –3% piuttosto che al –2% stimato in precedenza. La crisi ha investito
simultaneamente e ovunque quasi tutte le attività economiche.104
La crisi finanziaria ed il livello di sfiducia nei mercati, hanno contagiato l’economia reale: in Italia le
tendenze al peggioramento sono evidenti nel calo degli ordini interni ed esteri e negli indicatori qualitativi, in
particolare nel settore manifatturiero e, la sfiducia delle imprese è scesa ai minimi dal 1993. Stabilità e
crescita necessitano di scelte strategiche atte a consentire lo sviluppo del territorio per ripristinare trend
virtuosi, coerenti con le potenzialità dell’economia e della società locale. A livello europeo è necessario
adeguare il taglio dei tassi reali per tener conto dell’effettivo costo del denaro pagato dalle imprese. In
particolare, in generale, ai governi locali dei paesi europei viene richiesto di sostenere la domanda attraverso
una politica espansiva con maggiori investimenti pubblici, riduzione delle imposte sui redditi e agevolazioni
agli investimenti delle imprese.
104
Articolo: “Pil:-1,8% nell’ultimo trimestre del 2008” – Il Sole 24 Ore di sabato 14 febbraio 2009
96
1.4.6 Artigianato
Nel 2007 le imprese artigiane costituiscono il 26,24% del totale delle imprese registrate in provincia. Il tasso
di sviluppo è ancora negativo (-0,9%) seppur inferiore rispetto all’anno precedente: il tasso di natalità è pari
al 9,2% mentre, il tasso di mortalità è pari al 10,1%, indice di un turnover sostenuto, di un sistema che si
basa sulla ditta individuale e su investimenti contenuti. Il tasso di attività delle imprese artigiane è del 99,2%,
in aumento rispetto al 2006, con punto di totale impiego nel settore agricolo, del turismo e delle attività
immobiliari, noleggio e informatica.
Tab. 70: Imprese artigiane in provincia di Gorizia 2000-2007.
anni
Attive
Registrate
Iscritte
Cessate
Saldo
2000
2886
2942
259
226
33
2001
2943
2998
293
237
56
2002
3002
3053
273
218
55
2003
3055
3112
290
231
59
2004
3119
3169
324
267
57
2005
3151
3196
323
296
27
2006
3112
3079
364
448
-84
2007
3058
3083
285
314
-29
Fonte: Regione FVG su dati Infocamere.
Tab. 71: Consistenza delle imprese artigiane, per ramo di attività economica in provincia
2003
ATTIVITA'
ECONOMICA
2004
2005
2006
2007
Registrate
Attive
Registrate
Attive
Registrate
Attive
Registrate
Attive
Registrate
Attive
Agricoltura, caccia e
silvicoltura
35
34
33
31
39
38
41
41
43
43
Estrazione di minerali
1
1
1
1
1
1
1
1
0
0
Attivita' manifatturiere
895
868
866
847
852
833
788
775
770
758
1.113
1.097
1192
1177
1252
1238
1280
1268
1301
1292
Comm. ingr. e dett.;
rip. beni pers.e per la
casa
252
247
253
249
252
249
241
239
234
233
Alberghi e ristoranti
13
13
10
10
7
7
7
7
7
7
Trasporti,
magazzinaggio e
comunicaz.
283
279
291
286
278
273
252
248
230
227
Attiv. immob.,
noleggio,
informat.,ricerca
141
139
145
143
146
145
133
133
126
126
Istruzione
9
9
8
8
7
7
7
7
8
8
Sanita' e altri servizi
sociali
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Altri servizi pubblici,
sociali e personali
360
359
357
354
348
348
346
344
346
346
8
7
11
11
12
10
14
14
15
15
3.112
3.055
3169
3119
3196
3151
3112
3079
3082
3057
Costruzioni
Imprese non
classificate
TOTALE
Fonte: Elaborazione su dati Regione FVG
97
Tab. 72: Imprese artigiane per tipo di società. 2002-2007.
Società di capitale
Società di persone
Imprese individuali
Altre forme
Reg
Att
Isc
Ces
Reg
Att
Isc
Ces
Reg
Att
Isc
Ces
Reg
Att
Isc
Ces
2007
68
64
9
5
532
517
30
40
2475
2469
245
268
8
8
1
1
2006
60
56
14
7
546
528
35
50
2498
2488
314
389
8
7
1
2
2005
51
48
11
5
563
540
23
40
2573
2557
288
248
9
6
1
3
2004
42
39
13
3
584
560
26
40
2533
2514
281
224
10
6
4
0
2003
31
30
7
3
599
571
34
37
2476
2449
248
189
6
5
1
2
2002
26
25
9
1
603
575
34
37
2417
2396
229
180
7
6
1
0
Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere.
Analizzando i settori delle attività economiche, si nota un tasso di sviluppo positivo per il settore
dell’agricoltura (2,4 % contrariamente al 2006, -2,6%), e nel settore delle costruzioni (1,6%, inferiore al
2006, 2,1%). Per gli altri settori si rilevano dei tassi di sviluppo negativi; in particolare per il manifatturiero il
tasso di sviluppo è pari a –1,8% (-6,9 nel 2006) e all’interno i settori maggiormente in sofferenza di crescita
sono quello del tessile (-11%), della produzione di metalli (-33%), della fabbricazione di apparecchiature
elettriche (-10%), del recupero e preparazione per il riciclaggio (-12%), della stampa ed editoria (-3%).
Anche il commercio presenta un tasso di sviluppo negativo (-3,7%), con maggiore evidenza del commercio
al dettaglio.
L’analisi per settore di attività evidenzia che nelle imprese artigiane attive, le costruzioni costituiscono il
42,26% del totale, seguite dal manifatturiero (24,79%) e da altri servizi pubblici sociali e personali (11,31%).
Rispetto al totale delle imprese, le attività artigiane costituiscono il 73% nel settore delle costruzioni, il 54%
nell’attività manifatturiera, il 48% nel settore dei trasporti e comunicazioni, il 7,5% nel settore del
commercio, il 3,1% nel settore dell’agricoltura, il 10,7% nelle attività immobiliari e informatica.
Rispetto alla forma giuridica, le imprese artigiane individuali costituiscono la tipologia prevalente (tasso di
attività 99,8%) ma, in diminuzione rispetto al passato (tasso di sviluppo –0,9%); rispetto agli anni precedenti
aumentano le società di capitale (tasso di sviluppo +6,7%) mentre, diminuiscono le società di persone (tasso
di sviluppo –1,8%); stabile il ricorso ad altre forme giuridiche (quale può essere la società cooperativa).
La distribuzione delle imprese artigiane attive sui territori comunali non subisce sostanziali variazioni negli
ultimi quattro anni; dal 2004, le imprese attive diminuiscono di 61 unità nel 2007 e le perdite più evidenti si
registrano nel comune di Gradisca (-25), Gorizia (-10), Monfalcone (-5) e Romans (-5) mentre, aumentano le
imprese attive a Cormòns (+7), Farra (+6) e Turriaco (+10).
98
Figura 34: Imprese artigiane attive per attività e per Comune 2007.
100%
80%
60%
40%
20%
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Estrazione di minerali
Attività manifatturiere
Costruzioni
Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa
Alberghi e ristoranti
Trasporti, magazzinaggio e comunicaz.
Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca
Istruzione
Sanità e altri servizi sociali
Altri servizi pubblici, sociali e personali
Imprese non classificate
99
Villesse
Turriaco
Staranzano
Savogna
San Pier
San Lorenzo
San Canzian
Sagrado
Ronchi D.L.
Romans
Mossa
Moraro
Monfalcone
Medea
Mariano
Grado
Gradisca
Gorizia
Fogliano
Farra
Dolegna
Doberdò
Cormòns
Capriva
0%
1.4.7 Commercio interno ed estero
Il commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresenta il 26% del totale delle imprese registrate e attive nel
2007; in particolare, circa il 3% è costituito dal commercio per manutenzione e riparazione di autoveicoli e
motocicli, l’8,7% dall’intermediazione esclusiva di autoveicoli e, il 15,1% dal commercio al dettaglio
(escluso quello delle auto) e riparazione dei beni per la casa. Come già esposto nelle pagine precedenti, il
tasso di attività del settore è dell’89% ma il tasso di sviluppo medio è negativo del 3,5% (leggermente
superiore ai dati del 2005 e del 2006). Le imprese nuove iscritte nel 2007 risultano pari a 78 e le
cancellazioni pari a 123, con un saldo negativo di 45 unità; la provincia di Gorizia risulta essere la quarta in
regione per nuove imprese iscritte ma è 103-esima tra tutte le province italiane.105
Tab. 73: Commercio al dettaglio in sede fissa: esercizi e superficie di vendita, divisi per natura giuridica. 2004-2007.
Fonte: Infocamere.
Il commercio al dettaglio, che costituisce la parte prevalente del settore, è per la maggior parte costituito da
imprese individuali (55,50% del commercio in sede fissa) mentre, il 25,38% è rappresentato da società di
persone, il 16,50% dalle società di capitali e il 2,47% da altre forme; il fenomeno rispecchia il mutamento
strutturale in corso nel sistema distributivo provinciale, ove a esercizi di piccole e medie dimensioni,
prevalentemente a conduzione individuale o familiare e con sede dell’impresa in provincia, si sostituiscono
gradualmente grandi complessi commerciali per lo più facenti parte di gruppi extra-provinciali ed extraregionali.
Il commercio al dettaglio in sede fissa è di poco diminuito nel 2007 rispetto all’anno precedente (2.423 unità
contro le 2.485 del 2006) mentre, dal 2004 aumenta la superficie media di vendita degli esercizi commerciali
(nel 2004 in media 61mq, nel 2007 70 mq per esercizio); la distribuzione degli esercizi commerciali nei vari
territori comunali, non subisce significative variazioni: diminuisce di poche unità il numero di esercizi a
Gorizia, Gradisca e Monfalcone mentre, aumentano in comuni minori quali Doberdò, Ronchi e Villesse.
Per il tipo di specializzazione, si nota una generale diminuzione del numero di esercizi in quasi tutte le
tipologie.
Per quanto riguarda la grande distribuzione, la tabella evidenzia che rispetto agli anni precedenti
diminuiscono i minimercati a vantaggio dei grandi esercizi specializzati e grandi magazzini; gli ipermercati
rimangono stabili mentre i supermercati diminuiscono ma quelli presenti attuano un’espansione della
superficie dedicata alla vendita
Il commercio ambulante è per la maggior parte di tipo itinerante e si concentra soprattutto negli articoli non
alimentari; molto meno sviluppate sono le altre forme del commercio ambulante quali quello per
corrispondenza e a domicilio.
105
Fonte: Osservatorio del Commercio – Ministero dello Sviluppo Economico. Dati al 31/12/2007.
100
Tab. 74: Numeri degli esercizi commerciali in sede fissa per specializzazione. 2002-2007.
Anno
30/06/2008
2007
2006
Specializzazione
2005
2004
2003
2002
n. esercizi
Carburanti
60
60
56
56
58
59
59
Non specializzati
3
3
5
6
7
7
4
Non specializzati prevalenza alimentare
207
218
238
243
246
248
264
Non specializzati prevalenza non alimentare
26
23
22
18
14
11
11
Frutta e verdura
63
71
70
78
84
85
90
Carne e prodotti a base di carne
44
48
51
51
55
57
60
Pesci, crostacei, molluschi
17
17
16
19
20
19
22
Pane, pasticceria, dolciumi
49
48
49
49
53
54
57
Bevande (vini, oli, birra ed altre)
12
11
11
11
11
11
10
Tabacco e altri generi di monopolio
90
90
88
97
99
100
100
Altri esercizi specializzati alimentari
35
34
32
30
27
31
35
Farmacie
48
48
49
47
46
46
47
Articoli medicali e ortopedici
12
12
11
10
8
8
12
Cosmetici e articoli di profumeria
46
46
54
59
58
57
57
Prodotti tessili e biancheria
46
50
56
53
54
23
20
Abbigliamento e accessori, pellicceria
343
353
356
355
363
421
435
Calzature e articoli in cuoio
67
70
69
67
68
69
72
Mobili, casalinghi, illuminazione
92
93
99
105
109
112
113
Elettrodomestici radio-TV dischi strum. musicali
38
39
47
44
49
69
68
Ferramenta vernici giardinaggio sanitari
84
88
95
91
95
95
97
Libri, giornali, cartoleria
137
141
143
137
131
126
122
Altri esercizi specializzati non alimentari
318
334
334
348
354
334
319
Articoli di seconda mano
7
5
5
6
7
8
12
n.s
0
521
529
514
520
312
0
1.844
2.423
2.485
2.494
2.536
2.362
2.086
TOTALE
Fonte: Infocamere.
Tab. 75: Esercizi della Grande Distribuzione. 2004-2007.
Tipologia
Ipermercati
Grandi magazzini
Supermercati
Grandi esercizi
specializzati
Minimercati
Anno
N. esercizi
Superficie di vendita
alimentare (mq)
Superficie di vendita non
alimentare (mq)
Addetti
Franchising
2005
2
4200
4.882
258
0
2006
2
4200
4.882
258
0
2007
2
4200
4882
274
0
2005
3
-
4.070
34
0
2006
4
-
8.220
75
0
2007
4
-
8.220
74
0
2005
36
35.197
-
602
1
2006
33
29.527
-
516
3
2007
33
30.080
-
498
3
2005
5
-
10.228
68
0
2006
4
-
8.228
59
0
2007
6
-
12.288
83
0
2005
26
8.595
-
177
3
2006
22
7.231
-
161
3
2007
19
6.387
-
130
3
Fonte : Elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia.
101
Tab.76: Commercio ambulante: numero di esercizi (30 giugno 2008)
Provincia
GO
PN
TS
UD
TOTALE
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Esercizi
Altri Articoli
20
30
46
63
159
Alimentare
24
28
43
122
217
Articoli di occasione nuovi e usati
.
1
2
1
4
Commercio ambulante a Calzature e Pelletterie
posteggio fisso
Mobili e Articoli di uso domestico
1
8
5
51
65
5
7
4
23
39
.
35
14
46
95
Non specificata
Abbigliamento e Tessuti
38
71
37
174
320
TOTALE
88
180
151
480
899
Altri Articoli
24
39
55
112
230
12
16
16
50
94
23
90
111
126
350
Commercio ambulante Alimentare
itinerante
Abbigliamento e Tessuti
TOTALE
Commercio per
corrispondenza
Vendita presso domicilio
59
145
182
288
674
Alimentare
.
1
1
2
4
Via Internet Alimentare
3
3
4
1
11
Via Internet Non Alimentare
12
29
24
32
97
Non Alimentare
1
12
13
10
36
Non specificata
2
4
3
13
22
TOTALE
18
49
45
58
170
Alimentare
1
9
2
8
20
Non Alimentare
7
24
13
36
80
Non specificata
2
3
.
8
13
TOTALE
10
36
15
52
113
Alimentare
Commercio per mezzo di Non Alimentare
distributori automatici Non specificata
TOTALE
Non specificata
TOTALE
Fonte: Osservatorio nazionale del commercio
2
8
3
7
20
1
1
2
4
8
3
1
4
1
9
6
10
9
12
37
5
41
11
68
125
186
461
413
958
2.018
102
Import ed Export
La geografia degli scambi dell’Italia con l’estero ha risentito, nel 2007, dei mutamenti intervenuti nella
congiuntura reale internazionale, con il progressivo indebolimento delle principali economie industrializzate
a fronte della tenuta delle aree emergenti, dell’accentuarsi in corso d’anno dello spostamento di potere
d’acquisto dai paesi acquirenti a quelli produttori di materie prime, dell’approfondirsi del deprezzamento del
dollaro nei confronti dell’euro. Questi fenomeni si sono in alcuni casi sommati (frenata americana e caduta
del dollaro), in altri compensati (aumento dei corsi dei prodotti primari e rafforzamento dell’euro), finendo
con l’incidere in maniera significativa sull’orientamento dei flussi italiani di importazione e di esportazione.
Essi non hanno, tuttavia, interrotto la tendenza diffusamente positiva che ha contrassegnato nell’ultimo
biennio i rapporti commerciali del nostro paese con le varie aree ed economie. L’andamento più favorevole
della bilancia mercantile complessiva, osservato nel 2007, ha riflesso il forte balzo dell’attivo nei confronti
dell’Unione europea e miglioramenti nell’interscambio con la gran parte delle altre aree economiche esterne
all’Unione.106
Le tendenze del 2007 hanno mostrato dunque un’accentuazione dell’orientamento delle esportazioni italiane
verso alcune economie emergenti, soprattutto quelle caratterizzate da un’accresciuta capacità di spesa (paesi
produttori di combustibili) e da rapido sviluppo ma geograficamente “non troppo” lontane (Altri paesi
europei).107
Con il rallentamento della crescita economica dell’Unione europea, nel 2007 decelera la dinamica delle
esportazioni dell’Italia verso l’Ue-27, dove comunque continua a dirigersi circa il 60 per cento delle vendite
all’estero. Tale perdita di dinamismo risulta inferiore alla frenata subita dalle importazioni italiane
dall’Unione, infatti l’export si espande a ritmi quasi doppi rispetto agli acquisti e l’attivo commerciale
dell’Italia sperimenta un significativo miglioramento (con un rialzo di circa 5,5 miliardi di euro).108
Nel 2007 il deficit dell’Italia si è più che dimezzato, invertendo la prolungata tendenza che dal 2002 ha visto
peggiorare la bilancia commerciale. Il miglioramento ha riflesso riduzioni dei saldi negativi e aumenti di
quelli positivi nei confronti di quasi tutte le principali aree geografiche. Sono particolarmente cospicui il
miglioramento del saldo commerciale con l’Unione europea e con gli Altri paesi europei; in questi ultimi il
saldo commerciale diventa positivo.109
Le importazioni italiane in dollari a prezzi correnti nel 2007 crescono in linea con quelle mondiali2.
Comunque le importazioni dell’Italia decelerano rispetto al 2006 e, più in generale, rispetto al triennio 20052007.
È particolarmente rilevante l’incremento degli acquisti dalla Cina che, in linea con la forte espansione delle
dimensioni commerciali del paese a livello internazionale, nel periodo che va dal 2000 al 2007 triplica il
valore delle vendite in Italia. Negli stessi anni è marcata anche la dinamica delle importazioni da Libia e
Russia, legate all’andamento dei prezzi dei prodotti energetici.
Nel 2007 le esportazioni italiane aumentano più velocemente rispetto alla media mondiale, consentendo un
leggero recupero della quota di mercato in valore dopo tre anni consecutivi di riduzioni. Infatti, le
esportazioni italiane crescono in dollari a prezzi correnti del 17,9 per cento rispetto all’anno precedente,
contro un aumento del 14,8 per cento del valore delle esportazioni mondiali espresse sempre nella moneta
americana. Particolarmente sostenuta è la crescita delle esportazioni negli Altri paesi europei, nel Medio
Oriente ed, anche se con un peso minore per l’export italiano, è notevole l’incremento delle vendite in
America centro-meridionale, Africa settentrionale ed Asia centro-meridionale. Sebbene ad un ritmo inferiore
rispetto al totale delle esportazioni italiane, sono in aumento le vendite verso i due principali partner
commerciali italiani: la Germania e la Francia, al contempo continua l’incremento delle vendite verso la
Spagna, così
come resta notevole l’espansione delle esportazioni in Polonia ed in Russia. D’altro canto la Russia è l’unico
paese esportatore di prodotti energetici a comparire tra i primi venti mercati di destinazione delle vendite
italiane.110
106
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 257; www.ice.it/editoria.
107
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 259; www.ice.it/editoria.
108
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 263; www.ice.it/editoria.
109
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 279; www.ice.it/editoria.
110
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 280-281; www.ice.it/editoria.
103
L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di PMI esportatrici. Sono circa 200.000 (5.800 quelle che
hanno avviato direttamente attività economica all’estero) e nel 2007 hanno esportato beni e servizi per 448
miliardi di euro, pari a più del 21% dell’export totale e al 29,2% del PIL.111 A livello territoriale, nel 2007 le
esportazioni del Friuli sono aumentate dell’11,3 per cento mostrando una lieve decelerazione rispetto
all’anno precedente, ma confermando la superiorità del ritmo di espansione nei confronti della dinamica
media italiana. Un minor divario di performance è emerso per il primo trimestre 2008, con le esportazioni
regionali che sono cresciute sostanzialmente in linea con quelle nazionali (5,5 per cento).
Il peso della regione sull’Italia, nel medio periodo, è aumentato anche in termini di numerosità degli
esportatori. Se in passato le esportazioni della regione erano prevalentemente legate alle dinamiche
altalenanti dell’industria navale, da un paio di anni il contributo maggiore viene da siderurgia e meccanica,
che hanno costantemente accresciuto il loro peso sulle esportazioni del Friuli fino ad arrivare a contare per il
52 per cento circa del totale. In particolare la meccanica, che è il primo settore dell’export regionale,
continua a crescere all’estero con tassi a due cifre, superiori ai ritmi registrati a livello nazionale, grazie
principalmente alla vivace domanda proveniente da paesi in forte crescita come Cina, Russia e Emirati Arabi
Uniti, oltre che alle positive dinamiche nei mercati francese e tedesco.
Nell’industria dei mobili sembra essersi consolidata la timida ripresa dell’export registrata nell’anno
precedente ma la performance regionale resta inferiore alla media con la conseguenza che la quota sulle
esportazioni italiane è diminuita per il quarto anno consecutivo scendendo al di sotto del 17 per cento. La
dinamica aggregata è il frutto degli opposti andamenti registrati dal distretto della sedia di Manzano (Udine),
il cui fatturato estero è diminuito ininterrottamente dal 2003, e dal distretto di Pordenone, che invece ha
evidenziato nel medio periodo sostenuti tassi di crescita dell’export e concomitanti miglioramenti
dell’incidenza sui flussi nazionali. Tra i mercati più dinamici per i mobili friulani spicca il Regno Unito,
dove l’export regionale nell’ultimo biennio è cresciuto mediamente del 14,5 per cento e che nel 2007 è
diventato il primo paese di destinazione dei flussi settoriali.
Dopo quattro anni consecutivi di variazioni negative, le “esportazioni”112 di servizi dal Friuli nel 2007 sono
aumentate registrando un tasso di crescita notevolmente superiore a quello medio nazionale. Il merito della
dinamica aggregata è attribuibile al settore dei viaggi, ma anche le costruzioni, i servizi finanziari e gli altri
servizi alle imprese hanno contribuito in misura significativa.113
Nel 2007 il valore delle importazioni si è incrementato del 3,6% rispetto all’anno precedente e, le
esportazioni sono aumentate anch’esse ma, in misura superiore (+13,7% sul 2006) determinando un saldo
positivo nella bilancia commerciale di +10,1% (con una variazione positiva di 246 milioni di euro mentre nel
2006 il saldo è stato pari a 138 milioni di euro). Il confronto con altre aree territoriali vede per il 2007 una
variazione positiva delle esportazioni maggiore rispetto alle altre province della regione e maggiore anche ai
valori aggregati a livello nazionale. Mentre il dato non è altrettanto confortante per quanto riguarda le
rilevazioni dell’anno in corso: i dati più aggiornati disponibili sono relativi al secondo trimestre e vedono un
calo delle esportazioni pari al 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in base a dati
ISTAT114di agosto 2008, la provincia di Gorizia non risulta tra le prime venti province esportatrici italiane:
solamente Udine, tra le province della regione, si colloca al 17-esimo posto nella classifica nazionale.
Tab. 77: importazioni ed esportazioni 2006-2007. Valore assoluto e variazione percentuale.
IMPORTAZIONI
FVG
Udine
Gorizia
Trieste
Pordenone
2006
2007
5.626.781.296
2.364.929.220
951.535.545
921.823.391
1.388.493.140
6.648.622.332
2.823.138.747
985.463.823
1.251.721.202
1.588.298.560
ESPORTAZIONI
var.
06-07
18,2
19,4
3,6
35,8
14,4
2006
2007
11.074.875.441
5.002.133.187
1.083.244.801
1.404.322.741
3.585.174.712
12.331.062.757
5.558.419.976
1.231.395.221
1.579.520.023
3.961.727.537
352.464.682.563
368.080.375.825
4,4
332.012.884.964 358.633.067.719
Italia
73.294.997.538
79.427.600.489
8,4
104.411.887.023 111.900.505.440
Italia nord-est
Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT
111
sito internet: www.censis.it
112
I dati sono estrapolati da www.coeweb.istat.it e per il 2007 e 2008 sono provvisori.
“Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 395-396; www.ice.it/editoria.
www.coeweb.istat.it (sito ufficiale dell’ISTAT per il commercio con l’estero).
113
114
104
ESPORTAZIONI
var.
06-07
11,3
11,1
13,7
12,5
10,5
8
7,2
II trim 2007
II trim 2008
3.137.480.831
1.574.785.394
264.469.535
313.948.772
984.277.130
3.606.155.976
1.711.437.807
213.459.804
581.408.240
1.099.850.125
90.271.702.161 95.988.576.562
28.224.118.954 30.340.943.392
var.
07-08
14,94
8,68
-19,29
85,19
11,74
6,33
7,50
Figura 35: Esportazioni 2005-2007 per provincia. Valori assoluti.
Pordenone
Trieste
Gorizia
2007
2006
2005
Udine
14.000.000.000
12.000.000.000
10.000.000.000
8.000.000.000
6.000.000.000
4.000.000.000
2.000.000.000
0
FVG
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
Il contributo maggiore al saldo positivo della bilancia commerciale è dato dal settore merceologico dei
prodotti trasformati e manufatti (+10,7%), seguito dai prodotti minerali energetici e non (+7,9%) mentre, è
negativa la variazione per quanto riguarda i prodotti dell’agricolture, caccia e pesca ed è quasi nulla la
variazione per i prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali; quest’ultimo dato
evidenzia che solo l’incremento del grado di tecnologia incorporato nei nostri beni può creare valore
aggiunto all’export provinciale in modo da non subire la concorrenza di paesi emergenti, dove, peraltro, il
costo delle materie prime è notevolmente più basso.
Per quanto riguarda le singole categorie merceologiche dei prodotti manufatti, nel 2007 il peso percentuale
delle varie categorie, relativamente a importazioni ed esportazioni non varia di molto rispetto al 2006.
Tab. 78: Import ed export dei prodotti manufatti 2005-2007 e variazione 2006-2007. Valori percentuali.
Variazione
06-07
Import
2005
Import
2006
Import
2007
Export
2005
Export
2006
Export
2007
Prodotti alimentari, bevande, tabacchi
9,4
9,3
1,3
4,8
5,5
5,7
-14,2
16,4
Prodotti tessili e d’abbigliamento
1,9
2
1,3
2,1
2,2
1,6
-27,1
-13,6
Cuoio, prodotti di cuoi
0,8
1,5
2,9
0,8
0,9
0,7
-6
-13,2
Legno e prodotti di legno
2,3
2,5
5
0,1
0,2
0,2
26,1
10,6
Pasta da carta, prodotti di carta
4,9
5,2
0
3,8
4,3
4,4
2,9
15,8
8
3,1
2,4
0
0
0
-15,2
18,1
Prodotti chimici
6,6
10,6
8,3
3
2,1
1,5
-14,9
-21
Arcicoli in gomma e materiale plastiche
Lavorazione di minerali e non metalliferi
Metalli e prodotti in metalli
1,8
1,1
23,9
2,3
1,3
34,8
3,2
1,7
38,1
5,9
1,2
6
6,7
1,2
7,5
4,5
1
7,4
52,1
44,7
17,5
-24,8
-4,5
10,2
Macchine, apparecchi meccanici
6,5
7,2
8,5
11,5
14,3
14,4
28,2
13,4
Macchine e apparecchiature elettriche
8,6
10,9
10,9
5,4
4,5
5,2
8,8
29,8
Mezzi di trasporto
21,2
5,5
5,1
45
39,3
42,3
1
22
Altri prodotti
2,9
3,9
3,9
10,3
11,2
11,2
10
13
Totale
100
100
Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT
100
100
100
100
8,1
13,2
Prodotti petroliferi
105
Import
Export
Ciò che si nota invece è la variazione della bilancia commerciale tra il 2006 e il 2007: presentano valori
positivi e in espansione le categorie di editoria, stampa, carta e derivati, prodotti chimici e fibre sintetiche,
macchine elettroniche e mezzi di trasporto (di cui spicca il valore delle esportazioni del 2007); mentre hanno
valori negativi i prodotti delle industrie di abbigliamento, in cuoio e in legno, gli articoli in gomma e materie
plastiche, i prodotti in metallo delle lavorazioni metallifere (di cui spicca il valore delle importazioni nel
2007).115
Figura 36: Grafico su import ed export dei prodotti manufatti 2005-2007. Valori percentuali.
50
45
40
Import2005
35
Import2006
30
Import2007
Export2005
25
Export2006
20
Export2007
15
10
5
Altri prodotti
Mezzi di trasporto
Macchine e apparecchiature elettriche
Macchine, apparecchi meccanici
Metalli e prodotti in metalli
Lavorazione di minerali e non metalliferi
Arcicoli in gomma e materiale plastiche
Prodotti chimici
Prodotti petroliferi
Pasta da carta, prodotti di carta
Legno e prodotti di legno
Cuoio, prodotti di cuoi
Prodotti tessili e d’abbigliamento
Prodotti alimentari, bevande, tabacchi
0
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
Nel territorio provinciale come valore delle esportazioni, primeggiano tra i primi dieci settori quello delle
navi e imbarcazioni, seguito da macchine per impiego generale e per impiego speciale, articoli in materie
plastiche, parti e accessori di autoveicoli e motori, prodotti siderurgici, prodotti della carta, aeromobili e
macchine utensili. Come valore delle importazioni, i primi dieci settori sono quelli dei metalli non ferrosi,
dei prodotti siderurgici,e chimici di base, carbon fossile, motori e generatori elettrici, prodotti della carta,
macchine per impiego generale, carni e prodotti a base di carne,articolini materie plastiche e prodotti
petroliferi raffinati. 116
Il territorio provinciale è competitivo per quanto riguarda le esportazioni di beni commerciali ad alto
contenuto tecnologico: il valore percentuale pari al 61,2% risulta piuttosto elevato sia rispetto alla media
regionale che nazionale; i prodotti tradizionali vengono esportati per il 38% mentre, tutta la produzione
agricola e gli acquisti di materie prime vengono collocati sul mercato interno (le esportazioni sono pari allo
0,8%, mentre le importazioni raggiungono l’11,6%). Per contro, dal lato delle importazioni molto più elevato
è il livello degli acquisti di prodotti tradizionali (65,3%) rispetto ai prodotti specializzati e high-tech
(importazioni pari al 23%).
Guardando all’interscambio fra paesi dal 2004, possiamo notare, che i paresi dell’America centrale e
meridionale hanno perso il primato della zona più importane per l’export provinciale. E’ invece aumentato il
flusso verso l’Europa sia comunitaria che non.
115
Rif. Tav. 7.1-7.2 Andamento economico della provincia di Gorizia nell’anno 2007.
116
Rif. Tav. 7.4 Andamento economico della provincia di Gorizia nell’anno 2007.
106
La composizione dei mercati per le esportazioni indica che il principale mercato di sbocco è l’Europa: per
Gorizia costituiscono il 45% mentre è maggiore il valore raggiunto dalle altre province; per il territorio
provinciale, vista la collocazione più a est, è importante sfruttare i mercati dei nuovi aderenti all’UE.
Dal 2004 è infatti cresciuta la percentuale d’esportazione con i nuovi paesi UE (54% nel 2007), tanto da
superare anche la quota raggiunta dalle altre province.
Tab. 79: Esportazioni UE ed Extra UE nel 2007 per provincia.
Esportazioni UE 27
Esportazioni extra UE 27
Udine
60,14
39,86
Gorizia
45,73
54,27
Trieste
60,02
39,98
Pordenone
67,58
32,42
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
Le variazioni nell’export mostrano un aumento notevole in aree geografiche quali Africa e Asia e, per quanto
riguarda le importazioni una diminuzione accentuata di altre aree quali America settentrionale, Oceania e
paesi europei extra UE 25.
Tab. 80: Interscambio commerciale della provincia di Gorizia per aree geografiche (2006-2007).
Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT
Tab. 81: Esportazioni per aree geografiche e per provincia. 2004-2007. Valori percentuali.
Udine
Area geografica
Gorizia
Trieste
Pordenone
2004
2005
2006
2007
2004
2005
2006
2007
2004
2005
2006
2007
2004
2005
2006
2007
Unione europea 27
63,40
60,90
59,72
60,14
66,29
52,66
48,14
45,73
55,69
58,83
59,24
60,02
69,91
66,66
67,81
67,58
Altri paesi europei
9,93
11,13
10,40
13,01
6,28
10,09
10,69
10,04
19,27
15,85
15,20
12,29
11,54
13,22
12,89
11,96
AFRICA
2,19
2,52
3,03
3,10
1,52
0,74
0,91
1,44
1,70
2,04
3,44
2,51
2,51
2,85
2,67
3,30
8,85
7,77
5,37
3,83
1,37
2,36
2,14
2,32
2,82
2,87
2,76
3,12
4,11
4,48
3,70
3,32
2,71
3,08
3,96
3,97
22,58
30,35
34,11
35,78
6,56
1,54
6,94
3,31
1,27
1,56
1,64
1,78
Medio Oriente
3,23
7,42
8,13
6,74
0,98
1,31
1,39
2,12
3,74
11,98
3,10
4,15
3,02
3,05
3,44
3,44
Asia centrale
1,23
1,62
3,58
2,82
0,15
1,09
1,25
1,15
0,88
0,66
2,26
1,82
1,78
1,97
2,49
2,09
Asia orientale
7,55
4,73
5,20
5,73
0,54
0,99
1,01
1,02
8,03
5,23
6,30
12,04
4,98
5,24
4,68
5,57
0,37
0,39
1,31
1,01
0,76
0,75
0,88
0,97
0,67
0,96
America
settentrionale
America centro
meridionale
OCEANIA E ALTRI
0,90
0,82
0,60
0,65
0,29
0,41
TERRITORI
Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT
107
A livello complessivo, il valore delle esportazioni del territorio provinciale diminuisce per l’area europea
allargata ai 27 paesi e aumenta progressivamente, dal 2004 nel resto del mondo. In particolare nell’area UE
15-paesi calano le esportazioni con la Spagna, la Finlandia e la Germania mentre, restano positive le
variazioni con gli altri paesi membri, tra cui spiccano Portogallo (+52%), Irlanda (+53%)e Danimarca (+49).
Per quanto riguarda gli altri paesi europei, non facenti parte della UE; variazioni piuttosto positive ci sono
nelle esportazioni con i paesi della Federazione Russa (+47%), la Moldavia (+32%) e la Bosnia-Erzegovina
(+31%), la Turchia (+137%) e l’Islanda (+20).
Nei primi trenta paesi di destinazione delle esportazioni, variazioni significative si rilevano verso il Regno
Unito, (+17%), l’Iran (+344%), il Pakistan (+2674%), la Repubblica Ceca (+84%) e gli Emirati Arabi Uniti
(+69%). La tabella seguente evidenzia i valori assoluti delle esportazioni nei primi dieci paesi di destinazione
del territorio provinciale: rispetto al 2006 diminuisce il valore dell’export verso la Spagna (-26%) mentre,
costituisce un nuovo mercato di sbocco lo stato di Bahama.
Figura 37: Primi 10 paesi per valore delle esportazioni. Anno 2007.
Austria
Serbia
Stati Uniti
Croazia
2007
Bahama
2006
Francia
2005
2004
Regno Unito
Slovenia
Germania
Bermuda
0
100.000.000
200.000.000
300.000.000
400.000.000
500.000.000
600.000.000
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
Tab. 82: Importazioni per aree geografiche e per provincia. 2004-2007. Valori percentuali.
Udine
Area geografica
2004
2005
2006
Gorizia
2007
2004
2005
2006
Trieste
2007
2004
2005
2006
Pordenone
2007
2004
2005
2006
2007
Unione europea 27
63,53 66,80 63,39 61,49 66,00 64,92 63,13 62,04 57,97 50,58 38,14 53,09
72,20 74,24 71,41
69,97
Altri paesi europei
22,86 17,55 19,32 18,82
9,75
10,47 11,29
9,88
9,52
15,31 23,54 16,48
9,91
9,58
9,77
8,17
AFRICA
2,02
1,72
2,91
3,31
9,81
11,70 12,94 14,61
4,05
4,72
7,40
5,69
0,82
0,81
0,91
0,98
2,59
2,86
2,30
2,48
4,44
3,28
3,58
2,54
9,51
13,35 12,73
8,44
1,87
1,56
1,47
1,28
1,61
2,55
2,58
3,29
3,77
2,45
1,04
1,31
3,33
3,49
5,05
5,14
1,83
1,36
0,72
1,01
Medio Oriente
0,20
0,25
0,44
0,22
1,03
1,06
0,72
0,23
0,72
0,81
2,92
0,81
0,62
0,76
1,58
1,27
Asia centrale
1,11
1,37
1,20
1,60
0,61
0,89
0,13
0,79
1,56
1,54
1,97
2,08
1,34
1,28
1,25
1,72
Asia orientale
6,03
6,88
7,67
8,71
4,49
5,20
6,72
8,30
13,24
9,98
7,69
7,01
11,24 10,21 12,69
15,43
0,44
0,31
0,10
0,22
0,57
1,25
0,17
0,17
America
settentrionale
America centro
meridionale
OCEANIA E
0,05 0,03 0,19 0,10 0,11 0,03
ALTRI
TERRITORI
Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT
108
0,21
0,21
In linea generale le importazioni nel 2007 nel territorio provinciale diminuiscono rispetto agli anni
precedenti, ad eccezione di quelle provenienti dai paesi africani e dell’Asia orientale, per i quali le
importazioni si concentrano in prodotti manufatti e minerali energetici e non. Diminuiscono anche i valori
delle importazioni da Stati Uniti (-35%), Romania (-17%) Austria (-26%), Francia (-13%) e Slovenia (-8%)
Figura 38: Primi 10 paesi per valore delle importazioni. Anno 2007.
Serbia
Indonesia
Cina
Francia
2007
Federazione russa
2006
Austria
2005
2004
Regno Unito
Germania
Slovenia
Mozambico
0
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
Sono aumentate invece le importazioni da paesi quali Cina (+34%), Indonesia (+23%) per prodotti
dell’abbigliamento e in pelle, prodotti in metallo e derivati dalla lavorazione di minerali, prodotti chimici e
fibre sintetiche e prodotti delle materie plastiche; sono aumentate le importazioni dalle Germania (+2%)
tipicamente per prodotti derivati dal legno e prodotti chimici e fibre sintetiche.
Tab. 83: Alcuni tipi di importazioni di diversi paesi. Anno 2007.
PAESE
Agricoltura
Pesca e Piscicoltura
Minerali
Manufatti
Attività
informatiche
Altri servizi
pubblici e sociali
Germania
2.683.448
0
9.698
106.469.514
490
2.052
Regno Unito
100
93.340
43.114
102.042.293
1.769
1.522
Mozambico
0
0
0
123.565.950
0
0
Indonesia
2.327
0
23.723.595
630.008
0
0
Cina
0
0
0
29.850.015
0
0
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
109
Tab. 84: Scambi commerciali 2007-2008 per provincia. Saldo import-esport. Valori cumulati al II bimestre.
2008
Paese
Udine
Gorizia
Trieste
Pordenone
var.
07/08
Gorizia
13.869.164
-150.467.131
-74,60
38.631.038
-57.398.550
35,19
29.843.770
-59.674.917 -1.491,12
13.447.807
-23.051.178
-3,47
-19.242.690
3.156.656
-43.873.039
-52.142.837
-27.219.442
22.094.130
28,96
195,96
-54,33
2007
Trieste
Pordenone
Udine
Gorizia
Altri paesi
-177.639.477
-22.059.372
-33.675.738 -203.892.867 -76.531.508
-12.634.168
europei
-103.822.625
48.623.228
13.224.409
-68.536.060
-19.545.199
75.018.827
AFRICA
America
-44.024.982
-4.012.048
35.616.444
-53.372.731
-72.930.278
-252.152
settentrionale
America centro
-34.092.164
-446.062.817
30.838.580
-18.238.317
-79.538.289 -431.112.808
meridionale
-226.139.718
-5.940.693
-45.720.135
-86.384.108 -174.112.121
-8.362.868
Medio Oriente
-16.993.337
3.241.512
-15.426.522
-46.715.570
-58.599.146
-3.378.043
Asia centrale
-18.317.695
46.584.728
68.137.796
22.055.635
-46.525.182
30.185.973
Asia orientale
OCEANIA E
-12.771.015
-2.102.271
-13.073.198
-14.808.301
-19.549.652
-157.897
ALTRI
TERRITORI
Unione europea
-731.072.369
11.645.138
-193.091.180 -814.988.142 -885.874.002
32.663.098
27
-1.364.873.382 -370.082.595 -153.169.544 -1.284.880.461 -1.433.205.377 -318.030.038
Totale
Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT
993.258
-44.287.742
-14.182.122 -1.231,42
-787.449.458
64,35
-7.461.778 -1.149.491.505 -16,37
Nel mese di ottobre 2008, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, gli scambi commerciali con i paesi
extra Ue sono aumentati del 3,4 per cento per le esportazioni e del 3,9 per cento per le importazioni. Nello
stesso mese il saldo commerciale con i paesi extra Ue è risultato negativo per 380 milioni di euro, in
peggioramento rispetto al disavanzo di 306 milioni di euro registrato ad ottobre del 2007.
Rispetto al mese di settembre 2008, al netto della stagionalità, ad ottobre le esportazioni sono diminuite del
3,6 per cento e le importazioni del 3,1 per cento. Nel periodo gennaio-ottobre 2008, rispetto allo stesso
periodo del 2007, le esportazioni sono aumentate del 7,7 per cento e le importazioni del 12 per cento.
Il saldo è stato negativo per 20.140 milioni di euro,in peggioramento rispetto al deficit di 13.500 milioni di
euro dello stesso periodo dell’anno precedente.117
Nel mese di settembre 2008, rispetto allo stesso mese del 2007, la dinamica dei flussi commerciali da e verso
l’area Ue è risultata positiva; le esportazioni sono cresciute del 5,7 per cento e le importazioni del 5,4 per
cento. Il saldo commerciale è risultato positivo per 690 milioni di euro, in aumento rispetto all’attivo di 607
milioni di euro rilevato nello stesso mese del 2007.
Nei primi nove mesi del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, le esportazioni sono cresciute del 2,9 per
cento e le importazioni sono risultate pressoché stazionarie (più 0,1 per cento).Nello stesso periodo il saldo è
stato positivo per 9.870 milioni di euro, in netto aumento rispetto all’avanzo di 5.459 milioni di euro rilevati
nello stesso periodo del 2007. 118
L’analisi dei dati sui flussi commerciali relativi al territorio provinciale inerenti il secondo trimestre del 2007
e del 2008 confermano le variazioni tendenziali che si verificano a livello nazionale: si nota un
peggioramento nel saldo tra import ed export verso i paesi extra UE (-9.425 mila euro e soprattutto nel saldo
con i paesi della federazione russa) mentre, pur diminuendo (-21.017 mila euro), il saldo con i paesi europei
rimane positivo; tengono invece gli scambi con i mercati asiatici che rilevano variazioni in aumento sul
valore delle esportazioni. In generale, il calo degli scambi commerciali è dovuto sì al rafforzamento dell’euro
sulle altre valute ma anche alla maggior appetibilità di altri mercati, quali quello americano, che tolgono
quantità al nostro mercato nazionale.
Il rallentamento atteso fino al 2009 nei consumi e negli investimenti dei maggiori mercati europei ù8Uem,
Europa contro-orientale) e negli Stati Uniti avrà un impatto sfavorevole sulle vendite dei beni italiani
all’estero, che per il 2008 dovrebbero attestarsi a +1,6% mentre per il 2009 a +0,6%. Qualche sostegno potrà
venire dai mercati asiatici e del Medio oriente e anche da un rallentamento della crescita dell’euro.
Le sofferenze maggiori interessano il meridione mentre per il nord est, Unioncamere prevede andamenti
stabili e positivi anche se per il Friuli Venezia Giulia è prevista una flessione dello 0,9%.119
117
Comunicato stampa ISTAT dd 25/11/2008.
118
Comunicato stampa ISTAT dd 18/11/2008
119
Comunicato stampa dd 6/11/2008 Unioncamere “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane”.
110
1.4.8 Turismo
Il settore turismo, in un contesto in cui il mercato turistico dà molti segnali di difficoltà, dichiarando un forte
calo delle presenze nazionali ed internazionali, sembra riuscire a tenere in regione, infatti la stagione turistica
dei primi mesi del 2008 ha registrato un incremento del 2,8% negli arrivi e del 1,8% nelle presenze. La
posizione strategica del Friuli Venezia Giulia costituisce la principale opportunità di sviluppo del comparto
turistico. Nell’ottica della recente apertura dei grandi flussi turistici provenienti dal vicini est e Nord Europa,
come pure dall’Oriente e da paesi terzi, si è cercato di promuovere la destinazione Friuli Venezia Giulia sotto
un aspetto unitario ottenendo così un incremento del +6,8% negli arrivi e del 6,2% nelle presenze rispetto
allo stesso periodo del 2007. Più modesto il risultato degli arrivi italiani con un 1,2%, e un calo nelle
presenze del –0,6%, in linea con la progressiva diminuzione della durata delle vacanze alla quale si sta
assistendo da alcuni anni in particolar modo nel mercato nazionale. Il processo di destagionalizzazione ha
consentito di distribuire gli afflussi turistici in un arco di tempo più ampio durante l’anno, processo favorito
dalla diversificazione della domanda che si sta rivolgendo verso forme di turismo articolate e composite che
guarda l’ambiente, il contatto con la natura, l’enogastronomia. Un turismo che si rivolge in misura crescente
agli esercizi complementari, infatti i bed&breakfast e gli alloggi agrituristici continuano ad aumentare
rispettivamente del 24,3% e del 18,8%, in continua crescita gli alberghi diffusi che registrano un
significativo +56% negli arrivi, dovuto all’aumenta capienza ricettiva, anche se gli alberghi rimangono la
struttura ricettiva prediletta per le vacanze (+3,7% di arrivi).
La struttura recettiva delle province del Fvg è evidenziata nella tavola qui di seguito rappresentata, che pone
in evidenza le variazioni dei posti letto nelle strutture alberghiere, i campeggi e villaggi turistici e gli alloggi
in affitto. In particolare gli esercizi alberghieri comprendono alberghi, pensioni, locande, mentre quelli
extralberghieri gli alberghi della gioventù, campeggi, case in affitto ed altri. Come si evince dai dati la
variazione più consistente è avvenuta dal 2002 con un incremento dei posti letto nelle strutture
extralberghiere ed in particolare delle case in affitto. Mentre il 2006 fa registrare un incremento nel settore
alberghiero, in netta ripresa che incide anche sul valore complessivo, il 2007 non presenta variazioni
rilevanti.
Tab. 85: Posti letto nelle strutture ricettive delle province del FVG (var %)
PROVINCE
Pordenone
Udine
Gorizia
Trieste
Variaz. %
2002/03
Variaz. %
2003/04
Alberghieri
Extralberghieri
Totale
5,8
11,7
7,6
0,6
27
8,9
-8,00
Alberghieri
4,2
1,8
-2,01
1,76
2,68
Extralberghieri
Totale
0,8
1,5
-0,1
0,89
-0,06
-1,26
0,3
0,30
0,32
-0,45
Alberghieri
-2,6
4,4
1,09
4,18
-4,87
Extralberghieri
Totale
3,0
1,7
-3,6
-5,07
-3,75
0,51
-1,8
-3,51
-1,82
-0,86
Alberghieri
1,3
4
2,39
3,81
0,98
Extralberghieri
Totale
2,6
2,0
6,1
-1,00
5,76
0,06
4,92
0,44
2,9
5,2
2,3
0,49
Alberghieri
-0,80
2,23
0,84
0,13
-0,88
0,65
-0,45
ESERCIZI
Friuli Venezia Giulia
Variaz. %
2004/05
Variaz. %
2005/06
Variaz. %
2006/07
-0,38
0,61
-0,08
-24,22
22,55
1,38
8,69
0,40
Extralberghieri
1,5
0,1
-0,70
Totale
1,8
0,6
-0,73
Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo - TurismoFVG; elaborazioni a cura del Servizio statistica RAFVG
111
Tab. 86: Capacità degli esercizi ricettivi nelle province del FVG
ESERCIZI ALBERGHIERI
ESERCIZI COMPLEMENTARI
TOTALE ESERCIZI RICETTIVI
PROVINCE
Numero
Letti
Camere
Bagni
Numero
Letti
Camere
Bagni
Numero
Letti Camere Bagni
Anno 2006
Pordenone
112
5.076
2.614
2.568
130
2.465
976
740
242
7.541
3.590 3.308
Udine
430
22.871
11.071
10.775
8.295
88.622
30.999
19.343
8.725
111.493 42.070 30.118
Gorizia
125
6.656
3.164
3.174
278
19.497
4.693
3.028
403
26.153 7.857 6.202
Trieste
73
3.588
1.761
1.687
137
5.095
1.880
767
210
8.683
FVG
740
38.191
18.610
18.204
8.840
115.679
38.548
23.878
9.580
3.641 2.454
153.870 57.158 42.082
Anno 2007
Pordenone
110
5.072
2.590
2.552
129
2.499
987
768
239
7.571
3.577 3.320
Udine
431
23.485
11.211
10.940
8.530
87.502
30.852
19.658
8.961
110.987 42.063 30.598
Gorizia
121
6.332
2.999
3.019
281
19.567
4.705
3.225
402
25.899 7.704 6.244
Trieste
74
3.623
1.774
1.705
136
5.098
1.883
855
210
8.721
FVG
736
38.512
18.574
18.216
9.076
114.666
38.427
24.506
9.812
3.657 2.560
153.178 57.001 42.722
Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo - TurismoFVG; elaborazioni a cura del Servizio statistica RAFVG
La provincia di Gorizia è ricca di bellezze naturali, ambientali, artistiche, culturali ed enogastronomiche che
possono essere fonte di ricchezza e di sviluppo per il settore turistico e per le attività connesse. Non dotata di
grandi infrastrutture ricettive non indirizza l’evoluzione del settore verso uno sfruttamento “intensivo” del
patrimonio tipico del turismo di massa, ma punta ad un’offerta mirata creando percorsi dedicati ad arte e
storia, allo sport ed alla natura, al paesaggio ed alla buona cucina. Per questo motivo si stanno cercando di
valorizzare le principali caratteristiche dell’isontino sotto il profilo della cultura, dell’enogastronomia e
dell’ambiente, non solo in ambito regionale, ma soprattutto nazionale ed internazionale poiché si tratta di
aspetti che oggigiorno sono sempre più ricercati da turisti, i quali sono molto più curiosi e disposti a
muoversi perché vogliono scoprire nuove destinazioni attraverso l’offerta di prodotti tipici locali.
Figura 39: Posti letto nelle strutture ricettive delle province del FVG dal 2001
Trieste
2007
Gorizia
2006
2005
2004
2003
Udine
2002
2001
Pordenone
0
20.000
40.000
60.000
Fonte: elaborazioni su dati Agenzia per lo sviluppo del turismo
112
80.000
100.000
120.000
Dai dati dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale risulta che in regione si riscontrano 507 aziende
autorizzate aventi un totale complessivo di posti letto pari a 2921 e di 19524 posti tavola paria a 19524. In
provincia si sono registrate 75 aziende autorizzate per un totale di 2.717 posti a sedere, di queste quelle che
offrono ristorazione e alloggio sono solamente 7 sul totale regionale.
Tab. 87: Aziende agrituristiche per provincia ed anno (numero)
2001
Udine
174
Pordenone
30
46
Gorizia
Trieste
12
FVG
262
Fonte: Elaborazione su dati ISTAT
2002
187
32
47
13
279
2003
252
38
62
20
372
2004
283
34
66
23
406
2005
287
42
69
25
426
2006
299
43
76
24
442
2007
300
44
75
24
443
luglio
dicembre
dicembre
dicembre
2001
2005
2006
2007
46
69
71
75
Tab. 88: Evoluzione agriturismi della provincia di Gorizia
AZIENDE di cui:
POSTI LETTO
93
317
404
516
POSTI TAVOLO
1.736
2.260
2.857
2.717
RISTORAZIONE
37
48
49
48
11
26
27
33
ALLOGGIO PERNOTTAMENTO
Fonte: Elaborazione su dati ISTAT
L’incremento costante in tutte le province della regione di tale forma ricettiva è dovuta sia ad incentivi per
l’apertura di nuove strutture sia alla necessità di una risposta alla crescente domanda. D’altro canto anche la
crisi del settore agricolo tradizionale ha portato molti coltivatori a ricercare delle forme di reddito addizionali
rispetto all’attività preminente.
In ogni caso l’apparato per lo sviluppo del turismo rurale risulta buono, si conta un aumento del numero di
posti letto disponibili e di aziende autorizzate alla ristorazione e all’alloggio, mentre a livello di servizi
offerti ci sono solo quelli nell’ambito della degustazione, ma non vengono offerti altri servizi specifici ( es.
attività equestre, sportive, ricreative, didattiche e culturali, etc.).
L’analisi degli arrivi e delle presenze dei turisti dal punto di vista della provenienza denota un lieve
cambiamento. Il mercato regionale risente di un leggero calo di afflussi turistici provenienti dall’Italia. La
diminuzione dei turisti italiani è bilanciata da un forte afflusso di ospiti provenienti in prevalenza dai mercati
stranieri, arrivi fortemente correlati alle attività di promozione. L’Austria e la Germania confermano
l’apporto decisivo degli afflussi provenienti dai paesi esteri; anche se la politica economica del mercato
tedesco fa registrare un lieve calo sia negli arrivi (-0,9%) sia nelle presenze (-4,4%), il mercato austriaco si
riprende rispetto alla flessione registrata nel 2007 e si consolida in crescita con un +3,9% di arrivi e +5,2% di
presenze. Le politiche di sviluppo turistico rivolte ai paesi del nord e dell’est Europa hanno portato ad una
ripresa negli arrivi provenienti da Francia (+3,4%), Regno Unito (+8,3%) e Ungheria (+8,6%) oltre alle alte
punte toccate da Repubblica Ceca (+25,8%), Polonia (oltre il +30%), Danimarca (+22,7%), Slovacchia
(quasi il +33%) e il mercato russo che si attesta con una crescita di oltre il 40%.
Tab. 89: Turisti stranieri : numero pernottamenti per provincia visitata (in migliaia)
PROVINCIA
VISITATA
Regione FVG
-- GORIZIA
-- PORDENONE
-- TRIESTE
-- UDINE
Fonte: Ufficio italiano cambi
2004
2005
2006
2007
11.020
1.650
1.740
2.304
5.325
8.329
757
1.447
1.910
4.214
10.092
1.363
1.290
2.578
4.862
10.507
1.507
1.451
1.568
5.981
Gen-Lug
2007
6.223
835
1.050
989
3.349
Gen-Lug
2008
6.104
1.392
522
1.021
3.169
Gen-Lug
2007
612
71
55
176
311
Gen-Lug
2008
564
96
32
148
589
Tab. 90: Turisti stranieri : spesa per provincia visitata ( in milioni di euro)
PROVINCIA
VISITATA
Regione FVG
-- GORIZIA
-- PORDENONE
-- TRIESTE
-- UDINE
Fonte Ufficio italiano cambi
2004
1.181
158
94
333
596
2005
2006
879
105
119
238
417
2007
890
117
83
276
372
113
1.055
124
72
293
566
Tab. 91: FVG arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per residenza della clientela e provincia
ITALIANI
PROVINCE
Arrivi
Presenze
STRANIERI
Permanenza
media
Arrivi
Presenze
TOTALE
Permanenza
media
Arrivi
Presenze
Permanenza
media
Anno 2006
Pordenone
126.441
324.593
2,57
57.504
189.365
3,29
183.945
513.958
2,79
Udine
631.067
3.277.558
5,19
422.866
2.155.654
5,10
1.053.933
5.433.212
5,16
Gorizia
155.548
967.129
6,22
156.860
869.234
5,54
312.408
1.836.363
5,88
160.904
419.313
Trieste
FVG
1.073.960 4.988.593
2,61
94.100
282.441
3,00
255.004
701.754
2,75
4,65
731.330
3.496.694
4,78
1.805.290
8.485.287
4,70
Anno 2007
Pordenone
132.441
332.081
2,51
61.262
186.479
3,04
193.703
518.560
2,68
Udine
657.108
3.299.213
5,02
457.226
2.250.234
4,92
1.114.334
5.549.447
4,98
Gorizia
162.217
1.020.653
6,29
158.095
839.724
5,31
320.312
1.860.377
5,81
Trieste
174.731
509.391
2,92
115.943
296.250
2,56
290.674
805.641
2,77
4,58
792.526
3.572.687
4,51
1.919.023
8.734.025
4,55
FVG
1.126.497 5.161.338
Fonte: Agenzia regionale Turismo FVG
Guardando invece alla situazione della provincia di Gorizia:
Tab. 92: Turismo nella provincia di Gorizia nel 2007
ITALIANI
ARRIVI
PRESENZE
PERMANENZA MEDIA
ESERCIZI ALBERGHIERI
122.942
331.928
2,70
ESERCIZI COMPLEMENTARI
39.275
688.725
17,54
TOTALE ESERCIZI RICETTIVI
162.217
1.020.653
6,29
STRANIERI
ARRIVI
PRESENZE
PERMANENZA MEDIA
ESERCIZI ALBERGHIERI
96.280
321.163
3,34
ESERCIZI COMPLEMENTARI
61.815
518.561
8,39
TOTALE ESERCIZI RICETTIVI
158.095
839.724
5,31
TOTALE
ARRIVI
PRESENZE
PERMANENZA MEDIA
ESERCIZI ALBERGHIERI
219.222
653.091
2,98
ESERCIZI COMPLEMENTARI
101.090
1.207.286
11,94
TOTALE ESERCIZI RICETTIVI
320.312
1.860.377
5,81
Fonte Agenzia per lo sviluppo del turismo – TurismoFVG;
114
Tab. 93: Indicatori statistici sul turismo nella provincia di Gorizia nel 2007
TASSO DI TURISTICITA'
TASSO DI RICETTIVITA'
ESERCIZI ALBERGHIERI
12,67
4,48
ESERCIZI COMPLEMENTARI
23,42
13,85
TOTALE ESERCIZI RICETTIVI
36,09
18,34
Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo – TurismoFVG;
La media di soggiorno dei turisti in provincia sia stranieri che italiani è rimasta uguale al 2006; gli stranieri
permangono in media sul nostro territorio per 5 notti, mentre gli italiani per 6. I tassi di turisticità e di
ricettività degli alberghi e degli esercizi complementari registrano un lieve aumento rispetto all’anno
precedente.
Nell’area Collio i dati a disposizione sono quelli della rilevazione effettuata dalla pro loco di Cormons
nell’annata 2006-2007. Da tale indagine campionaria, legata all’afflusso di utenti presso l’ufficio IAT locale,
si evidenzia la stagionalità del turismo locale, con due massimi in primavera e in autunno per tutte le aree di
provenienza, a cui si somma un picco nella stagione estiva in corrispondenza delle manifestazioni locali.
A livello di numeri si può osservare la tabella qui di seguito presentata.
Figura 39: provenienza degli ospiti 2006-2007(campione 7672 intervistati)
Fonte : IAT Cormòns
I turisti italiani sono maggiormente presenti ad aprile, ad agosto ed a ottobre, magari attratti anche da
manifestazioni specifiche. Per quelli stranieri dipende dalla nazionalità: i tedeschi prediligono settembre e d
ottobre, gli austriaci la primavera e l’autunno, gli altri (europei e non) si rilevano in agosto e settembre.
Se si considerano la distribuzione degli interessi degli ospiti, vi è una sostanziale omogeneità degli interessi
dei turisti di fuori regione sia italiani che stranieri, che vengono a Cormons per visitare la località (circa un
35%), per vedere la regione ed il Collio (circa 23%), per i vini (circa 15%), per l’ospitalità (circa 18%).
Invece i visitatori regionali sono attratti dalle manifestazioni (20%) e dal desiderio di visitare il Collio e le
altre bellezze locali (25%).
115
La stagione turistica estiva continua il processo di crescita registrando un incremento del 3,4% negli arrivi e
1,2% nelle presenze registrate da maggio ad agosto 2008. Con una crescita del 6,7% negli arrivi e del 4,6%
nelle presenze, il prodotto mare della regione si conferma essere l’elemento trainante del turismo regionale.
Grado guadagna il +2,6% di arrivi, bilanciando un calo di arrivi della clientela italiana con una crescita del
6%
di
turisti
stranieri
e
il
+0,6%
nelle
presenze.
Guardano invece al comportamento dei viaggiatori del Friuli Venezia Giulia all’estero , per provincia di
residenza, si evince quanto segue:
Tab. 94: Numero pernottamenti per provincia di residenza (in migliaia)
PROVINCIA DI
RESIDENZA
FRIULI VENEZIA
GIULIA
-- GORIZIA
-- PORDENONE
-- TRIESTE
-- UDINE
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Gennaio/ottobre
2007
6.908
7.123
7.655
6.785
5.984
6.523
4.924
753
1.328
2.422
2.405
891
1.374
2.537
2.321
988
1.148
2.450
3.070
946
1498
2084
2258
751
1168
1890
2174
599
1533
1661
2729
556
847
1306
2215
Tab. 95: Spesa per provincia di residenza ( in milioni di euro)
PROVINCIA DI
2001
RESIDENZA
FRIULI VENEZIA
446
GIULIA
-- GORIZIA
54
-- PORDENONE
88
-- TRIESTE
141
-- UDINE
164
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
2002
2003
2004
2005
2006
Gennaio/ottobre
2007
506
504
515
536
555
493
58
90
203
155
55
90
155
205
87
97
123
208
96
108
135
197
68
105
128
185
63
64
137
230
Nella provincia di Gorizia, dopo un forte incremento nel 2003 di pernottamenti, i valori si stanno
ridimensionando e seguono l’andamento regionale, anche perché viaggiare all’estero costa. Il 2006 tuttavia
evidenzia una ripresa dei pernottamenti, che però non sembra confermata per il 2007.
La spesa per le vacanze è sempre in aumento : in media si spendono 78,00 € a persona per pernottamento.
116
1.4.9 Infrastrutture e trasporti
La viabilità
La Regione Friuli Venezia Giulia occupa una posizione geografica marginale rispetto al territorio nazionale,
ma riveste un ruolo importante sia per i traffici di merci sia per quello passeggeri, che dall’Italia va verso i
paesi europei del centro-nord e dell’est. Questo ruolo importante di collegamento è assicurato non solo dalle
infrastrutture stradali ma, in provincia di Gorizia, anche da quelle portuali (Monfalcone) e autoportuali
(valico di Gorizia). Il territorio provinciale è caratterizzato da due aree socio-economiche localizzate a
Monfalcone e Gorizia nelle quali è concentrato più del 46% della popolazione. Le relazioni esistenti tra
questi ambiti si possono così schematizzare:
•
sull’asse nord-sud esistono due direttrici statali, la prima da Cormons fino a Monfalcone percorre l’asse
mediano della provincia (S.S. 305), la seconda collega Gorizia a Monfalcone affiancando il confine con
la Slovenia (S.S. 55);
sull’asse est-ovest si collocano tre importanti direttrici: la prima a nord della provincia collega Cormons
con Gorizia (S.S. 56), la seconda il casello di Villesse con Gorizia (raccordo autostradale VillesseGorizia), la terza si configura come parte del collegamento Venezia-Trieste (S.S. 14).
•
La provincia fa registrare un livello di dotazione infrastrutturale che la colloca al nono posto a livello
nazionale.
A livello nazionale le strade mancano di presidi efficaci per garantire la piena sicurezza dei cittadini, infatti
nel 2007 si sono verificati 5.131 decessi per incidenti stradali, risultando essere più numerosi che in Paesi
anche più popolosi del nostro risultando essere il Paese con la più alta incidenza di morti su strada ogni 100
mila abitanti.120 A livello regionale i dati relativi agli incidenti stradali ci indicano che le strade sono sicure,
con una percentuale di morti molto inferiore rispetto al numero di persone infortunate. Nella provincia di
Gorizia i valori sono in netto calo rispetto al 2007 e questo grazie ad affidabilità delle infrastrutture e
controlli sulle strade da parte delle forze dell’ordine.
Tab 96: Incidenti e persone infortunate secondo la conseguenza, per provincia - 2007
2004
PROVINCE
2005
PERSONE
Incidenti
INFORTUNATE
Morte
2006
PERSONE
Incidenti
Ferite
INFORTUNATE
Morte
2007
PERSONE
Incidenti
Ferite
INFORTUNATE
Morte
PERSONE
Incidenti
Ferite
INFORTUNATE
Morte
Ferite
Pordenone
1300
39
1712
1126
48
1545
1145
31
1489
1278
36
1737
Udine
1747
79
2451
1722
68
2345
1926
78
2591
1758
58
2422
Gorizia
628
14
866
662
22
906
1306
21
1608
705
15
992
Trieste
1494
12
1844
1398
27
1709
688
12
940
1281
15
1586
Friuli V.G.
5.164
144
6.873
4.899
165
6.505
5.065
142
6.628
5.022
124
6.737
Fonte: ISTAT
120
Dati estrapolati dal sito internet: www.censis.it
117
Tab. 97: FVG numero di incidenti stradali per esito e provincia - Anno 2006
Persone coinvolte in incidenti stradali per
esito incidente
Numero di incidenti per esito incidente
PROVINCE
Incidenti
Incidente
Incidenti
con morti
con morti
con feriti
e feriti
Totale
Morti
entro 24 h
Morti
entro 30
gg.
Feriti
Totale
Indice di
gravità
Pordenone
24
6
1.115
1.145
20
11
1.489
1.520
2,04
Udine
41
33
1.852
1.926
67
11
2.591
2.669
2,92
Gorizia
14
5
1.287
1.306
18
3
1.608
1.629
1,29
Trieste
7
4
677
688
FVG
86
48
4.931
5.065
Fonte: ISTAT; elaborazione a cura del Servizio statistica RAFVG
11
1
940
952
1,26
116
26
6.628
6.770
2,10
A livello regionale il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria Venezia-Trieste, tratto terminale della
linea Torino-Trieste, e da quella che collega Trieste-Gorizia-Udine-Tarvisio-Confine. Gli Autoporti che
consentivano le operazioni di sdoganamento, sosta, trasbordo, collocati nei valichi confinari di Gorizia e
Trieste, rivestivano in passato un ruolo di fondamentale importanza per le strategie economiche regionali.
Con l’entrata nella Comunità Europea dei paesi confinanti tale importanza è messa in discussione anche se la
necessità di uno sviluppo intermodale delle infrastrutture di trasporto potrà fornire un’importante opportunità
di sfruttamento ed ammodernamento.
Se si focalizza l’attenzione sulle linee ferroviarie e sul loro impiego, si può vedere che negli ultimi anni il
traffico merci nella provincia di Gorizia ha avuto un incremento notevole sia nell’area del Goriziano che in
quella del monfalconese. Per quel che concerne i transiti ai confini, si registra un sensibile aumento nel
goriziano rispetto al 2006.
Tab. 98: Traffico ferroviario merci: arrivi e spedizioni per bacino
2005
Bacini e
Stazioni
Carri
2006
Comp.
%
Tonn.
Comp.
%
Carri
Comp.
2007
Tonn.
%
Comp.
Carri
%
Comp.
Tonn.
%
Comp.
%
Pordenonese
13.173
7,6
447.708
7,2
11.813
6,2
402.730
5,9
10.832
5,2
361.720
4,7
Udinese
17.566
10,2
785.082
12,6
19.744
10,4
887.209
12,9
20.011
9,7
904.837
14,9
Alto Friuli
28.087
16,3
1.218.919
19,6
31.877
16,7
1.350.926
19,6
35.507
17,2
1.514.938
19,9
Basso Friuli
34.769
20,1
1.122.507
18,1
31.403
16,5
1.117.942
16,3
33.205
16,1
1.340.862
17,6
Manzanese
589
0,3
13.451
0,2
1.842
1,0
79.900
1,2
1.372
0,7
64.344
0,8
GoriziaTrieste di cui:
78.474
45,5
2.619.868
42,2
93.824
49,3
3.037.560
44,2
105.566
51,1
3.432.093
45,0
Gorizia
2.338
1,4
81.801
1,3
2.160
1,1
80.802
1,2
3.397
1,6
115.721
1,5
Ronchi Sud
932
0,5
41.887
0,7
508
0,3
22.641
0,3
365
0,2
14.674
0,2
Monfalcone
9.187
5,3
408.168
6,6
18.053
9,5
745.675
10,8
21.103
10,2
935.609
12,3
172.655
100
6.207.536
100
190.503
100
6.876.266
100
190.503
100
7.618.795
100
TOTALE
Fonte: Regione FVG
118
Tab. 99: Transiti ferroviari merci ai valichi di confine
IN ENTRATA
VALICHI
Tarvisio C.le
Gorizia C.le
Villa Opicina
TOTALE
IN USCITA
TOTALE
ANNI
N. carri
Migliaia di tonn.
N. carri
Migliaia di tonn.
N. carri
Migliaia di tonn.
2003
106.981
4.163,6
59.934
1.668,6
166.915
5.832,2
2004
121.076
4.751,0
68.980
1.962,2
190.056
6.713,3
2005
127.430
5.163,9
76.305
2.053,3
203.735
7.217,3
2006
143.815
5.581,8
86.547
2.603,6
230.361
8.185,4
2007
152.492
5.653,4
96.845
2.957,7
249.337
8.611,1
2003
27.544
1.086,0
4.377
154,1
31.921
1.240,1
2004
31.698
1.286,3
3.189
101,9
34.887
1.388,2
2005
26.617
1.104,4
1.537
37,5
28.154
1.141,9
2006
24.893
1.030,1
1.933
61,6
26.826
1.091,8
2007
24.904
963,8
2.038
76,6
26.942
1.040,3
2003
26.611
869,5
13.996
429,9
40.607
1.299,4
2004
26.688
846,4
17.080
558,1
43.768
1.404,5
2005
25.822
852,0
19.165
609,0
44.987
1.461,0
2006
29.914
979,4
23.754
667,7
53.668
1.647,1
2007
34.521
1.147,6
26.312
669,5
60.833
1.817,1
2003
161.136
6.119,1
78.307
2.252,6
239.443
8.371,7
2004
179.462
6.883,7
89.250
2.622,2
268.712
9.505,9
2005
79.869
7.120,0
97.008
2.699,8
276.877
9.820,0
2006
198.621
7.591,5
112.234
3.332,9
310.855
10.624,5
2007
211.917
7.764,8
125.195
3.703,7
337.112
11.468,5
Fonte: Trenitalia Spa
Il territorio provinciale è caratterizzato dall’esistenza di una bipolarità tra Gorizia e Monfalcone. I due centri
presentano ruoli in parte diversificati. Sono ambedue poli primari di gravitazione per i servizi terziari:
Gorizia offre servizi amministrativi con un bacino di attrazione che si estende su tutta la Provincia;
Monfalcone presenta una situazione più complessa, contraddistinta da una dinamicità demografica e
industriale di grande rilievo.
La gestione del trasporto pubblico locale in provincia è affidata alla APT Spa, fin dal ’99 in attuazione dl
piano regionale del TPL. La società, partecipata dall’Amministrazione provinciale di Gorizia, svolge servizio
urbano a Gorizia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano, mentre servizio extraurbano
nell’intera provincia con collegamenti con Trieste e Udine. Inoltre nel periodo estivo è attiva la linea via
mare Grado- Trieste. Fornisce inoltre servizio di noleggio pullman con conducente.
Dalla tabella successiva si può rilevare un confronto fra province della regione in relazione alla fruibilità del
trasporto pubblico.
119
Tab. 100: Autoservizi di linea extraurbani e autobus, per provincia
AUTOLINEE
Comprensoriali (*)
Sostitutive di ferrovie
Rete
N.
km
AUTOBUS
Totale
Rete
N.
km
Urbani
Extra-urbani
Totale
Rete
N.
km
N.
N.
N
2004
Pordenone
63
3.463
2
74
65
3.537
25
136
161
Udine
124
3.000
5
132
129
3.132
72
314
386
Gorizia
23
1.061
2
29
25
1.090
37
80
117
Trieste
10
134
1
28
11
162
269
-
269
Friuli Venezia Giulia
220
7.658
10
263
230
7.921
403
530
933
2005
Pordenone
63
3463
2
74
65
3.537
25
136
161
Udine
124
3000
5
132
129
3.132
75
311
386
Gorizia
23
1061
2
29
25
1.090
37
80
117
Trieste
10
134
1
28
11
162
269
-
269
Friuli Venezia Giulia
220
7658
10
263
230
7.921
406
527
933
2006
Pordenone
63
3463
2
74
65
3.537
25
136
161
Udine
124
3.000
5
132
129
3.132
75
311
386
Gorizia
23
1.016
2
29
25
1.090
37
80
117
Trieste
10
134
1
28
11
162
269
-
274
Friuli Venezia Giulia
220
7.658
10
263
230
7.921
406
527
938
2007
Pordenone
63
2491
2
101
65
2.592
25
136
161
Udine
124
3.000
5
136
129
3.136
76
311
386
Gorizia
23
1.061
2
29
25
1.090
37
80
117
Trieste
10
134
1
28
11
162
273
0
273
Friuli Venezia Giulia
220
6.686
10
294
230
6.980
411
526
937
Note (*) Autolinee extraurbane con percorsi totalmente all’interno della suddivisione territoriale, escluse le autolinee urbane comunali.
Fonti: Amministrazioni provinciali; TRENITALIA S.p.a. per i dati delle autolinee sostitutive di ferrovie.
120
Inquadramento infrastrutturale strategico
Nel Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 il sistema territoriale di natura transeuropea che include oltre al
territorio della provincia di Gorizia anche la parte orientale della Regione Friuli Venezia Giulia e quella
della Repubblica di Slovenia più vicina al confine con l’Italia, fa parte integrante della piattaforma nordorientale (Corridoi V–Est). Esso rappresenta lo spazio privilegiato di relazioni tra l’Italia e i mercati
balcanici e dell’Europa centro/orientale. Aspetto di notevole importanza visto l’allargamento in corso
dell’Unione Europa verso Est.
Il territorio verrà attraversato dal passaggio del Corridoio V e potrà diventare uno snodo di importanza
continentale tra i flussi di traffico lungo le direttrici est-ovest (Corridoi V) e quelle nord-sud (Corridoio
Adriatico, Asse isontino), se verranno individuate azioni ed interventi atte al radicamento nel sistema locale
dei benefici dati dal potenziamento delle infrastrutture esistenti sul territorio (porto di San Giorgio di Nogaro
e l’Interporto di Cervignano in provincia di Udine; porto di Monfalcone, aeroporto di Ronchi dei Legionari,
l’autoporto di Gorizia e il previsto Polo Intermodale in provincia di Gorizia; l’autoporto di Nova Gorica, in
Slovenia, il porto di Trieste). Dai dati emersi dal programma S.I.S.Te.M.A, finanziato dal Ministero delle
Infrastrutture e curato dalla 3^ Direzione sono state individuate nelle linee strategiche delle variabili inerenti
al potenziamento dei collegamenti stradali e ferroviari, al fine di valorizzare i nodi di collegamento nazionali
ed internazionali presenti sul territorio regionale.
Tra le più significative è risultata l’ipotesi inerente alla realizzazione di un collegamento ferroviario Gorizia
– Lubiana (SLO) in affiancamento all’asse autostradale. L’Asse Economico Trasportistico Gorizia-Lubiana
prevede quindi una ipotesi di sviluppo infrastrutturale ferroviario lungo la fascia territoriale più ampia che
dalla costa adriatica si sospinge all’interno connettendo il nodo strategico di Gorizia, che non è posta in
concorrenza con il tracciato previsto per il Corridoio V tradizionalmente inteso (asse autostradale e asse
ferroviario Venezia Trieste Lubiana), bensì come anticipazione ed un completamento dello stesso, formando
una rete territoriale di sviluppo in condizione di estendere i benefici della realizzazione delle reti TEN ai
territori da essi attraversati.. La griglia emersa, inoltre dai risultati della conclusione della fase e contesto
territoriale ed infrastrutturale, funzionale e programmatico dello studio di fattibilità del progetto
S.I.S.Te.M.A. ha evidenziato, in provincia di Gorizia, aree che potrebbero essere utilizzate come ambiti
retroportuali del porto di Trieste e di Monfalcone, oltre che dell’interporto di Cervignano, dove potrebbero
essere decentrate e localizzate anche strutture di produzione di servizi logistici nelle aree funzionalmente
integrate al sistema portante multimodale del distretto logistico territoriale transfrontaliero..
Allo stato attuale sempre a cura della 3^ Direzione si sta redigendo per conto del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti il programma “Progetti di Territorio – Progetto Snodo” che partendo da questa
visione di sviluppo del sistema territoriale di riferimento ha come obiettivo l’individuazione di un
Programma operativo intersettoriale delle opere di natura infrastrutturale e partenariali sulla base di una loro
valutazione di sostenibilità economicofinanziaria, sociale ed ambientale, al fine di individuare le priorità
degli interventi da realizzare per l’attuazione della Piattaforma Logistica.
121
Il porto di Monfalcone
Il Porto di Monfalcone è lo scalo più a nord del Mare Adriatico e rappresenta uno sbocco importante ai
traffici commerciali tra il Medio Oriente ed il Nord Europa, Austria - Germania Europa dell'Est, aree
continentali vaste che abbisognano di uno sbocco sul mare per le loro correnti di importazione ed
esportazione. Si trova al centro dell'area multimodale e, grazie ad un'ottima interconnessione tra i sistemi di
trasporto via mare-cielo-terra-rotaia nonchè alla facilità di collegamento esterno, per vie stradali grazie
all'autostrada Venezia-Trieste e Tarvisio-Udine ed alle strade statali per Udine, Gorizia e Trieste e, per via
ferroviaria grazie al raccordo che garantisce il collegamento tra il porto e la linea ferroviaria Trieste-VeneziaUdine- Tarvisio, è in grado di soddisfare tutte le diverse esigenze degli operatori del settore. In genere presso
il porto di Monfalcone vengono manipolate oltre 4,5 milioni di tonnellate di merce varia: caolino, carbone,
cellulosa, cemento, cereali, legname, impiantistica, minerali diversi alla rinfusa, prodotti lapidei, prodotti
siderurgici, rottami di ferro. Il porto, specializzato in general cargo e dry bulk cargo, possiede vasta e
specifica esperienza in determinate tipologie merceologiche. Se il 2004 è stato un anno poco positivo , nel
2005 quasi tutti le categorie di merci hanno registrato un aumento eccetto che per le merci liquide. Il 2006 e
il 2007 consolidano gli andamenti positivi. Nel 2007 la movimentazione complessiva è stata di 4.411.900
tonnellate con una lieve contrazione dei traffici del 2,61%. I più significativi incrementi sono stati registrati
nei comparti delle rinfuse secche (+11%) e delle merci varie (+11%), mentre sono in flessione le rinfuse
liquide (-12%). I primi sei mesi del 2007 sono stati positivi soprattutto per i minerali grezzi (+48%), prodotti
siderurgici (+25%), cereali (+14%), carbone (+9%) e cellulosa (+3%). Nel corso dell’anno sono transitate nel
porto 683 navi. I containers movimentati sono stati 1.519 contro i 1.523 del 2006, registrando una variazione
percentuale di +13,8%, mentre nel car terminal sono state movimentate 82.349 autovetture (+34% rispetto al
2006). Il porto di Monfalcone, che è più che altro legato all’attività industriale, ha archiviato il 2008 con un
totale traffici di 4.022.886 tonnellate, l’8,8% in meno rispetto la 2007.121
Figura 40: Sbarchi e imbarchi per anno di attività (tonnellate)
.
MERCI IN COLLI
RINFUSE SOLIDE VARIE
RINFUSE LIQUIDE
Dati espressi in tonnellate
Fonte: Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone
121
Tratto dall’articolo “La crisi intacca l’indotto dei porti” pubblicato su Il Sole 24 Ore NordEst di mercoledì 21 gennaio 2009
122
Se ci si sofferma sulla provenienza delle navi che attraccano nel porto di Monfalcone si evince che la
maggioranza sono navi italiane con una buona quota di navi da Malta che sono raddoppiate rispetto al 2006
(90 navi attraccate), Panama (45 navi come nel 2006), Turchia e Belize.
Figura 41: Bandiere delle navi che attraccano nel porto di Monfalcone (anno 2007)
Italia
Malta
Panama
Belize
Turchia
Liberia
St. Vincent
Singapore
Georgia
Altre
Fonte: Capitaneria di Porto di Monfalcone – Servizio di sicurezza della navigazione portuale
123
L’Aeroporto di Ronchi dei Legionari
Lo scalo ronchese ha chiuso il 2007 con 742.136 passeggeri transitati, il 9,6% in più rispetto al 2006; per il
terzo anno consecutivo è stato superato il record storico assoluto di transiti. In netto aumento inoltre sia il
traffico cargo (+18,6%) che i movimenti aerei (+9,8%).
Questo andamento è dovuto principalmente ad un migliore andamento dei voli esistenti con particolare
riferimento a quelli della compagnia Air One, nonostante la sospensione a maggio del volo Ryanair per
Francoforte Hahn. Anche i voli charter hanno registrato un incremento che ha raggiunto quasi il 9%.
Ha fatto registrare un notevole aumento anche il settore cargo con un aumento dei volumi di merce transitati
del 22,6% e l’aviazione generale con aumenti sia dei movimenti aerei (+26,8%), che dei passeggeri
(+28,1%).
Tab. 101: Movimento aeromobili nell’aeroporto di Ronchi dei Legionari (esclusi passeggeri)
2007
2006
2005
SCOST. '07/'06
SCOST. %
'07/'06
Linea nazionale
7.250
6.957
6.097
293
4,2%
Linea internazionale
3.481
3.457
3.225
24
0,7%
TRAFFICO ASSISTITO
Numero aeromobili
Charter nazionale
89
86
114
3
3,5%
Charter internazionale
515
609
449
-94
-15,4%
Dirottamenti
79
77
103
2
2,6%
Altri voli
485
515
667
-30
-5,8%
Aviazione generale
7.078
5.582
5.939
1.496
26,8%
Totale
18.977
17.283
16.594
1.694
9,8%
Linea nazionale
168.975
159.262
134.803
9.713
6,1%
Linea internazionale
55.647
56.551
50.527
-904
-1,6%
Tonnellaggio A/M (Ton.)
Charter nazionale
2.100
1.746
2.980
354
20,3%
Charter internazionale
18.901
22.691
21.504
-3.790
-16,7%
Dirottamenti
3.949
4.063
3.650
-114
-2,8%
Altri voli
9.850
10.116
25.886
-266
-2,6%
Aviazione generale
N.D.
N.D.
N.D.
N.D.
N.D.
259.422
254.429
239.350
4.993
2,0%
15,8%
Totale
Passeggeri
Linea nazionale
456.562
394.165
355.067
62.397
Linea internazionale
202.942
201.418
182.967
1.524
0,8%
Charter nazionale
5.425
4.036
5.499
1.389
34,4%
Charter internazionale
62.515
58.395
47.837
4.120
7,1%
Dirottamenti
7.959
7.408
10.242
551
7,4%
2
4
7
-2
-50,0%
Altri voli
Transiti diretti
1.352
7.482
9.408
-6.130
-81,9%
Aviazione generale
5.379
4.198
4.732
1.181
28,1%
742.136
677.106
615.759
65.030
9,6%
Totale
Merce e posta (Kg.)
Merce su aeromobili
322.697
393.931
257.876
-71.234
-18,1%
Merce su camion
835.698
550.825
492.013
284.873
51,7%
1.158.395
944.756
749.889
213.639
22,6%
53.109
77.045
79.671
-23.936
-31,1%
Totale merce
Totale posta
Fonte: Aeroporto FVG
124
Figura 42: Passeggeri voli nazionali ed internazionali (valori assoluti)
800.000
700.000
600.000
500.000
NAZIONALI
400.000
INTERNAZIONALI
300.000
200.000
100.000
0
2004
2005
2006
125
2007
1.4.10 Impatto socio culturale
Volontariato
Il volontariato nella provincia di Gorizia rimane sostanzialmente un fenomeno importante e incisivo sul
tessuto sociale locale. Questa conferma viene data anche dall’analisi dei dati relativi al numero di iscrizioni
al registro regionale del volontariato che nel 2003 era di 111 iscrizioni, nel 2006 passa a 135 mentre nel 2007
tale dato non subisce variazioni avendo 134 iscrizioni.
Confrontando il numero di associazioni per densità di popolazione la provincia di Gorizia risulta al
31.12.2007 al primo posto.
Tab. 102: Associazioni di volontariato iscritte all’albo regionale.
Iscritte registro
Popolazione
Assoc. per
n.ro
%
al 31.12.2007
10.000 ab.
Pordenone
169
21,02%
303.202
5,57
Udine
275
34,20%
531.777
5,17
Gorizia
134
16,67%
141.320
9,48
Trieste
226
28,11%
239.717
9,43
Friuli-Venezia Giulia
804
100%
1.216.016
6,61
Fonte: elaborazioni del servizio statistica su dati della regione FVG
Si ricorda inoltre che il settore del volontariato ha una consistenza sempre maggiore rispetto a quella rilevata
dai dati ufficiali, pur rilevando una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, infatti le associazioni che
operano in maniera attiva sul territorio provinciale indipendentemente dalla loro iscrizione al suddetto
registro sono passate da 512 nel 2000 a 586 nel 2006, riducendosi però a 548 nel 2007. L’incremento
dell’associazionismo viene rilevato soprattutto nei Comuni di Medea, Villesse, S. Lorenzo Isontino e
Dolegna del Collio.
126
Tab. 103: Organizzazioni di volontariato in provincia di Gorizia
Iscritte*
Comuni
Non iscritte
Totale Associazioni
Popolazione
Assoc. Per
n.ro
%
n.ro
%
n.ro
%
res. al 31.12.2007
10.000 ab.
Capriva del Friuli
2
1,45%
10
1,64%
12
1,61%
1.737
69,08
Cormòns
7
5,07%
48
7,89%
55
7,37%
7.753
70,94
Doberdò del Lago
2
1,45%
8
1,32%
10
1,34%
1.470
68,03
Dolegna del Collio
0
0,00%
2
0,33%
2
0,27%
396
50,51
Farra d'Isonzo
0
0,00%
9
1,48%
9
1,21%
1.780
50,56
Fogliano-Redipuglia
0
0,00%
20
3,29%
20
2,68%
3.024
66,14
GORIZIA
45
32,61%
24
3,95%
69
9,25%
36.099
19,11
Gradisca d'Isonzo
5
3,62%
40
6,58%
45
6,03%
6.621
67,97
Grado
2
1,45%
68
11,18%
70
9,38%
8.663
80,80
Mariano del Friuli
0
0,00%
11
1,81%
11
1,47%
1.576
69,80
Medea
1
0,72%
18
2,96%
19
2,55%
945
201,06
Monfalcone
51
36,96%
78
12,83%
129
17,29%
27.815
46,38
Morato
1
0,72%
5
0,82%
6
0,80%
742
80,86
Mossa
0
0,00%
11
1,81%
11
1,47%
1.671
65,83
Romans d'Isonzo
1
0,72%
39
6,41%
40
5,36%
3.735
107,10
Ronchi del Legionari
7
5,07%
59
9,70%
66
8,85%
11.939
55,28
Sagrato
0
0,00%
24
3,95%
24
3,22%
2.234
107,43
San Canzian d'Isonzo
3
2,17%
26
4,28%
29
3,89%
6.354
45,64
S. Floriano del Collio
0
0,00%
2
0,33%
2
0,27%
833
24,01
S. Lorenzo Isontino
1
0,72%
12
1,97%
13
1,74%
1.547
84,03
S. Pier d'Isonzo
1
0,72%
13
2,14%
14
1,88%
1.940
72,16
Savogna d'Isonzo
1
0,72%
14
2,30%
15
2,01%
1.763
85,08
Staranzano
2
1,45%
19
3,13%
21
2,82%
6.966
30,15
Turriaco
1
0,72%
18
2,96%
19
2,55%
2.648
71,75
Villesse
5
3,62%
30
4,93%
35
4,69%
1.662
210,59
138
100,00%
608
100,00%
746
100,00%
141.913
52,57
TOTALE
*L'iscrizione si riferisce al Registro regionale
Fonte: elaborazioni del Servizio della Statistica su dati rilevati dalle anagrafi comunali e Servizio Reg.le del volontariato
(Dati aggiornati a dicembre 2007)
127
Figura 43: Andamento dell’associazionismo nella provincia di Gorizia
Villesse
Staranzano
S. Pier d'Is.
S. Floriano del C.
Sagrado
Romans d'Is.
Moraro
Medea
Grado
GORIZIA
Farra d'Is.
Doberdò del L.
Capriva del Fr.
-
50,00
100,00
150,00
200,00
250,00
Fonte: Regione fvg
Infine da una ricerca effettuata dal Centro Servizi Volontariato FVG, con il quale questo Ente
collabora, viene riconfermato il dato dell’anno precedente, cioè che nella provincia di Gorizia, sono
attive un numero maggiore di associazioni rispetto alle altre province che attuano il proprio operato
soprattutto nel settore culturale, sportivo e sociale.
128