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SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE 1.1 - POPOLAZIONE Prospetto preliminare riassuntivo (art.156 D.Lgs. 267/2000) Popolazione legale al Censimento 2001 n.136.491 Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente n. 141.948 maschi femmine n. 69.166 n. 72.782 Popolazione scolastica iscritta alle scuole medie 1 superiori di competenza provinciale 1.1.1 n. 5.372 La demografia I dati degli ultimi dieci anni dimostrano una generale tendenza ad un incremento della popolazione per tutte le province della Regione, ad eccezion fatta di Trieste. Tab. 1: Andamento della popolazione nelle province 1998-2007. PROVINCIA 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Pordenone 278.379 280.326 282.841 285.801 289.580 293.709 297.315 299.640 303.202 307.464 Udine 518.630 518.818 520.449 521.935 523.548 526.144 528.441 529.843 531.777 535.949 Gorizia 137.909 138.305 138.838 139.213 139.521 140.242 140.788 141.088 141.229 141.948 Trieste 248.998 247.723 246.464 245.397 243.903 242.620 241.326 240.332 239.717 239.655 1.183.916 1.185.172 1.188.592 1.192.346 1.196.552 1.202.715 1.207.870 1.210.903 1.216.016 1.224.981 F.V.G. 2 Fonte: ISTAT La popolazione residente in provincia di Gorizia, alla data del 31.12.2007, è di 141.948 unità ripartita in 69.166 di sesso maschile (48,73%) e in 72.782 di sesso femminile (51,27%). Figura 1: Distribuzione territoriale al 31/12/2007. 40.000 35.000 Popolazione 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 Comuni Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. 1 2 Riferimento a.s. 2008/2009 (dati rilevati a settembre 2008-ufficio Istruzione Provincia di Gorizia). Sito: www.demo.istat.it 3 Villesse Turriaco Staranzano Savogna San Pier San Lorenzo San Floriano San Canzian Sagrado Ronchi Romans Mossa Moraro Monfalcone Medea Mariano Grado Gradisca Gorizia Fogliano Redipuglia Farra Dolegna Doberdo del Lago Cormons Capriva 0 Secondo i dati rilevabili dal sito dell’ISTAT, la popolazione residente in famiglia è costituita da 140.668 persone, di cui il 51,21% donne e il 48,79% uomini; le persone che vivono in regime di convivenza sono pari a 1.280 di cui 536 uomini e 744 donne. Il numero di famiglie è pari a 64.246 (+1.34% rispetto al 2006) e le convivenze sono pari a 103. Il numero medio di componenti per famiglia è pari 2,2 persone. I dati delle anagrafi comunali sulla consistenza dei nuclei familiari del territorio provinciale evidenziano che sono più numerose le famiglie con uno o due componenti. Rispetto agli anni precedenti aumentano le famiglie con più di quattro componenti e diminuiscono le famiglie con solo tre componenti. Tab. 2: Numero di famiglie divise per componenti nucleo familiare.3 2004 2005 2006 2007 Variazione % 2004-2005 Variazione % 2005-2006 Variazione % 2006-2007 1 componente 20.608 21.147 21.858 22.455 2,62% 3,36% 2,73% 2 componenti 18.603 18.969 19.180 19.591 1,97% 1,11% 2,14% 3 componenti 13.088 13.023 12.758 12.593 -0,50% -2,03% -1,29% 4 componenti 7.746 7.614 7.443 7.464 -1,70% -2,25% 0,28% 5 componenti 1.607 1.567 1.563 1.621 -2,49% -0,26% 3,71% 538 -1,68% 0,38% 1,89% 535 526 528 più di 5 componenti Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS. Analizzando la distribuzione territoriale del numero di famiglie, si nota che i nuclei monocomponenti sono più numerosi a Gorizia, Monfalcone e Grado; la distribuzione della famiglie con due componenti è più omogenea su tutto il territorio; mentre le famiglie con maggior numero di componenti (oltre i tre) si concentrano soprattutto nei comuni più piccoli. Figura 2: Percentuale di famiglie divise per componente e per Comune .Anno 2007.4 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 1 componente 2 componenti 3 componenti 4 componenti 5 componenti 6 componenti Villesse Turriaco Staranzano Savogna d'Isonzo San Pier d'Isonzo San Lorenzo Isontino San Floriano del Collio San Canzian d'Isonzo Sagrado Ronchi dei Legionari Romans d'Isonzo Mossa Moraro Monfalcone Medea Mariano del Friuli Grado Gradisca d'Isonzo Gorizia Fogliano Redipuglia Farra d'Isonzo Dolegna del Collio Doberdo del Lago Cormons Capriva 0% 7 componenti Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS. 3 4 Sono comprese le convivenze. La percentuale è data dal rapporto tra il numero di famiglie per componente diviso il numero di famiglie totali relativamente a ciascun comune. 4 Il trend di crescita della famiglie ad un solo componente viene evidenziato anche nella tavola sottostante che riporta la distribuzione della popolazione per sesso e stato civile. Si nota un aumento progressivo nei divorzi ed una diminuzione della popolazione residente coniugata. Tab. 3: Popolazione residente per sesso e per stato civile . Valori assoluti5 Maschi Maschi Maschi Maschi Totale Femmine Femmine Femmine Femmine Totale Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Maschi Nubili Coniugati Divorziati Vedove Femmine Totale M/F 2007 28.613 35.578 1.704 1.947 69.175 23.229 34.751 2.228 11.813 72.764 141.948 2006 29.159 36.092 1.648 1.928 68.827 23.347 35.089 2.133 11.833 72.402 141.229 2005 28.758 36.459 1.442 1.937 68.596 22.906 35.250 1.913 12.016 72.085 140.681 2004 28.269 36.116 1.347 1.936 67.668 22.675 35.175 1.809 12.080 71.739 139.407 27.911 2003 Fonte: ISTAT 35.903 1.260 1.944 67.018 22.514 35.097 1.731 12.103 71.445 138.463 L’analisi dell’evoluzione demografica nella provincia di Gorizia, durante l’ultimo decennio, rileva un costante invecchiamento della popolazione; è infatti salita a 46 anni l’età media della popolazione provinciale. L’indice di vecchiaia subisce un rialzo grazie all’aumento nelle fasce d’età 0-14 anni e 65+, che fa ben sperare per il futuro. In particolare si nota un aumento pari a 3.124 persone minori di 15 anni (+22,67%), che nel 1997 rappresentavano 10,12% della popolazione mentre rappresentano l’11,19% della popolazione nel 2007. Le persone con 65 anni e più sono aumentate per 4.707 unità, pari ad un aumento percentuale del 15,79% (la variazione è costruita come rapporto della differenza tra popolazione totale al 31.12.2007 e popolazione totale al 31.12.1997 rispetto alla popolazione totale al 31.12.1997, moltiplicato per cento). Tab. 4: Caratteristiche demografiche della popolazione della provincia di Gorizia 31.12.19976 31.12.20077 Classi età T maschi T femm. TOT. T maschi T femm. TOT. < 15 anni 7.006 6.772 13.778 8.757 8.145 16.902 % < 15 anni 10,77 9,54 10,12 12,66 11,19 11,19 >= 65 anni 11.219 18.587 29.806 13.766 20.747 34.513 % >= 65 anni 17,24 26,18 21,90 19,90 28,51 24,32 15-64 anni pop. attiva 46.856 45.643 92.499 46.652 43.872 90.524 % pop. Età attiva 72,00 64,28 67,97 67,44 60,29 63,78 Indice di vecchiaia 160,13 274,47 216,33 157,2 254,72 204,19 Indice di dipendenza 38,90 55,56 47,12 48,28 65,86 56,79 Età media 43,19 47,68 45,53 44,49 48,82 46,71 Totale Maschi 65.081 Totale Femmine 69.175 71.002 72.764 Totale MF 136.083 141.939 rapporto di mascolinità 91,66 95,07 Indice di struttura attiva 102,52 127,70 Indice di ricambio 161,42 173,01 Fonte: ISTAT e anagrafi comunali. La composizione per età della popolazione mette in evidenza una notevole presenza di ultrasessantacinquenni (24,14%) a scapito dei giovanissimi con meno di 14 anni, al cui presenza si attesta all’11,19%, con un indice di vecchiaia molto elevato (204,19), contro la media nazionale pari a 141,71. 5 I dati relativi all’anno 2007 sono comunque ancora provvisori da verificare con le anagrafi comunali. Ci sono 1333 uomini e 743 donne di cui lo stato civile non è precisato a causa di errori e/o omissioni nell’indicazione dello stato civile. Fonte OPPS – Provincia di Gorizia. 6 Rielaborazione dati Istat, sito: www.demo.istat.it; 7 Rielaborazione dati anagrafi comunali, rilevati da OPPS-Provincia di Gorizia 5 1.1.2 Movimento migratorio L'andamento delle principali componenti demografiche provinciali degli ultimi cinque anni è riportato nel prospetto seguente. Come si vede il saldo migratorio è sempre positivo anche se ridotto rispetto agli anni 2002-2005 ma risulta aumentato di 638 unità rispetto al 2006. Quest’ultima variazione positiva è dovuta soprattutto alle nuove iscrizioni dall’estero che rispetto alle cancellazioni fanno registrare un aumento di 1.013 unità. Il saldo naturale invece è negativo, confermando il trend degli anni passati e segno del minor ricambio generazionale caratteristico degli ultimi anni. Tab. 5: Bilancio demografico 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Nati vivi 1.121 1.110 1.113 1.123 1.111 1.142 1.152 Morti 1.763 1.745 1.719 1594 1.609 1.655 1.618 Saldo naturale -642 -635 -606 -471 -498 -513 -466 Nuovi Iscritti 4558 6.094 5.729 6.596 5.737 5.504 6.033 Cancellati 3541 3.450 4.179 4.851 4.725 4.957 4.848 Saldo migratorio 1017 2.644 1.550 1.745 1.012 547 1.185 Saldo demografico 375 2009 944 1.274 514 34 719 8 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. Il grafico sottostante evidenzia la tendenza costante e generalizzata degli ultimi anni che è quella di un saldo naturale sempre negativo e di un flusso altalenante nel saldo demografico che è reso positivo dal maggior o minor flusso migratorio registrato. Figura 3: Trend bilancio demografico dal 2003 al 2007. 2.000 1.500 1.000 saldo naturale 500 saldo migratorio saldo demografico 0 2003 2004 2005 2006 2007 -500 -1.000 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.9 La tavola sottostante espone il bilancio demografico per singolo comune del territorio. Si nota un saldo naturale negativo nella maggior parte dei comuni ad eccezione di Farra, San Canzian, San Floriano, Staranzano e Villesse. Il saldo migratorio è positivo in quasi tutti i comuni tranne che per Dolegna, Morato e Mossa. Rispetto al 2006 il flusso migratorio registra un incremento verso i centri di minori dimensioni (ad eccezion fatta di Gorizia che registra una differenza di 148 persone in più, e Monfalcone con 184 persone in più), e con particolare riguardo a Staranzano(+103) San Lorenzo Isontino (+60), Turriaco (+60) e Cormòns (+85); l’andamento negli altri comuni non varia di molto rispetto all’anno precedente. 8 9 Fonte: sito: www.demo.istat.it; Fonte: sito: www.demo.istat.it; 6 Tab. 6: Flussi demografici per comune nell’anno 2007 popolazione iniziale nati vivi morti saldo naturale saldo migratorio Numero di famiglie Convivenze popolazione al 31/12/07 Capriva del Friuli 1727 14 23 -9 19 712 1 1737 Cormons 7699 64 92 -28 85 3306 6 7756 Doberdò del Lago 1458 11 13 -2 14 589 3 1470 Dolegna del Collio 406 2 7 -5 -5 161 2 396 Farra d'Isonzo 1760 24 21 3 16 749 1 1779 Fogliano-Redipuglia 2974 28 37 -9 59 1372 1 3024 Gorizia 36172 250 460 -210 148 16959 50 36110 Gradisca d'Isonzo 6616 49 56 -7 14 2984 3 6623 Grado 8641 57 127 -70 92 4301 7 8663 Mariano del Friuli 1583 14 25 -11 4 729 1 1576 Medea 934 5 12 -7 18 413 1 945 27701 247 307 -60 184 12912 11 27825 Moraro 747 7 10 -3 -2 321 0 742 Mossa 1692 15 21 -6 -15 677 0 1671 Romans d'Isonzo 3705 31 32 -1 31 1613 2 3735 Ronchi dei Legionari 11810 103 120 -17 153 5380 5 11946 Sagrado 2204 21 30 -9 36 998 1 2231 San Canzian d'Isonzo 6326 58 51 7 24 2738 2 6357 San Floriano del C.ollio 816 9 4 5 12 315 2 833 San Lorenzo Isontino 1496 11 20 -9 60 647 1 1547 San Pier d'Isonzo 1926 12 26 -14 28 820 1 1940 Savogna d'Isonzo 1760 12 21 -9 12 702 1 1763 Staranzano 6862 63 59 4 103 2961 1 6969 Turriaco 2595 23 30 -7 60 1185 0 2648 Villesse 1619 22 14 8 35 702 0 1662 141.229 1.152 1.618 -466 1.185 64.246 103 141.948 Comune Monfalcone TOTALE Fonte: ISTAT 10 Alla fine del 2007 la popolazione straniera residente è pari a 8.360 unità con una aumento rispetto all’anno precedente di 909 in valore assoluto. La popolazione straniera in provincia di Gorizia costituisce il 10,04% della popolazione straniera in regione, pari a 83.306 persone. Tab. 7: Popolazione straniera residente in Provincia di Gorizia. Anno 2007.11 ISCRITTI 11 altri Popolazione straniera Totale al 31.12.2007 455 285 3.472 28.781 539 389 3.646 31.313 147 141 235 1.043 8.360 119 372 83 851 14.852 791 1.507 992 9.012 83.306 per acquis. per per cittadinanza l'interno l'estero italiana Nati dall'interno dall'estero altri Totale Morti Pordenone 590 2.892 3.767 109 7.358 26 2.477 229 Udine 583 2.860 4.664 172 8.279 46 2.376 296 Gorizia 143 590 1.115 104 1.952 11 509 Trieste 163 396 1.698 10 2.267 29 248 6.738 11.244 395 19.856 112 5.610 Friuli-V. G. 1.479 10 CANCELLATI Fonte: sito: www.demo.istat.it; Fonte: sito: www.demo.istat.it; dati al 31 dicembre 2007. 7 Rispetto al 2002 la popolazione straniera in provincia è aumentata del 95,19%: in particolare la presenza delle donne è aumentata del 96% e quella dei minorenni del 141%. Inoltre, dal 2002, la variazione degli iscritti per nascita è stata pari al 138% mentre l’aumento degli iscritti dall’estero del 143%. Tab. 8: Bilancio demografico popolazione straniera Provincia di Gorizia 2002-2007. popolazione straniera iscritti totale iscritti cancellati di cui: iscritti dall'estero totale cancellati cittadinanza italiana anni totale Uomini Donne Minorenni 2002 4.283 2.441 1.842 721 887 458 388 57 2003 5.165 2.967 2.198 861 1.360 898 478 87 2004 5.953 3.534 2.419 1.045 1.682 956 894 93 2005 6.600 3.852 2.748 1.151 1.519 790 872 106 2006 7.451 4.319 3.132 1.499 1.783 866 932 127 2007 8.360 4.748 3.612 1.739 1.952 1.115 1.043 141 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.12 Figura 4: Popolazione straniera distinta per paese di provenienza. Anno 2007. 1068 1334 Bangladesh Bosnia-Erzegovina 100 Croazia Serbia e Montenegro 112 929 147 Macedonia Romania 217 Slovenia 233 Albania Ucraina 248 918 358 Marocco Cina Rep. Popolare Polonia 482 Senegal 857 652 Moldova altri paesi 705 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.13 La popolazione straniera proviene per la maggior parte dai paesi dell’est (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro, Romania, Macedonia e Slovenia) e da paesi extracomunitari (Bangladesh); la popolazione proveniente da altri paesi, in totale 1.334, sono rappresentati da realtà europee ed extraeuropee il cui valore assoluto sul territorio è inferiore a 100 persone. La variazione della popolazione straniera residente nei singoli comuni del territorio provinciale è rappresentata nella tabella 9 sottostante. 12 13 Fonte: sito: www.demo.istat.it; bilancio demografico popolazione straniera 2002-2007. Fonte: sito: www.demo.istat.it; bilancio demografico popolazione straniera 2002-2007. 8 Tab. 9: Popolazione straniera residente per Comune. Anni 2005-2007. 2007 2006 2005 var 07-06 var 06-05 Capriva del Friuli 46 48 28 -4,17 71,43 Cormòns 341 290 264 17,59 9,85 Doberdo' del Lago 32 31 29 3,23 6,90 Dolegna del Collio 6 6 6 0,00 0,00 Farra d'Isonzo 44 38 37 15,79 2,70 Fogliano Redipuglia 88 87 76 1,15 14,47 Gorizia 2610 2523 2186 3,45 15,42 Gradisca d'Isonzo 231 223 215 3,59 3,72 Grado 399 336 346 18,75 -2,89 Mariano del Friuli 48 51 56 -5,88 -8,93 Medea 25 18 15 38,89 20,00 3074 2613 2282 17,64 14,50 Moraro 33 30 23 10,00 30,43 Mossa 46 35 31 31,43 12,90 Romans d'Isonzo 70 58 51 20,69 13,73 Ronchi dei Legionari 503 419 372 20,05 12,63 Sagrado 67 58 51 15,52 13,73 San Canzian d'Isonzo 189 166 147 13,86 12,93 San Floriano del Collio 8 8 12 0,00 -33,33 San Lorenzo Isontino 18 19 20 -5,26 -5,00 San Pier d'Isonzo 59 52 54 13,46 -3,70 Savogna d'Isonzo 45 38 31 18,42 22,58 Staranzano 260 217 191 19,82 13,61 Turriaco 88 63 58 39,68 8,62 Villesse 30 24 19 25,00 26,32 Monfalcone Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 9 Rispetto all’anno precedente, si nota che i residenti stranieri sono in aumento in tutti i comuni tranne che nei comuni di Mariano del Friuli, Capriva e San Lorenzo Isontino, che presentano, invece, una variazione negativa; nei comuni di Dolegna del Collio e San Floriano del Collio, è rimasta invariata. La crescita più consistente rispetto al 2006 è stata registrata in comuni di minori dimensioni quali Medea (+38%), Turriaco (+39%) e Mossa (+31%); in questi ultimi tre comuni la variazione è rimasta sostenuta anche rispetto alla variazione registrata quale differenziale tra il 2005 e il 2006 (variazione 2005-2006: rispettivamente +20%, +8% e +12%). Anche per i comuni di Cormòns, Farra, Romans, Ronchi, Sagrado e Staranzano la variazione positiva rimane sostenuta rispetto alla variazione registrata quale differenza tra il 2005 e il 2006. Nei comuni di Grado e San Pier d’Isonzo si passa da una variazione negativa 2005-2006 ad una variazione positiva 2007-2006; Altri comuni quali Savogna, Moraro, Gorizia, FoglianoRedipuglia e Doberdò, pur registrando una variazione positiva tra il 2006 e il 2007, sono in decremento rispetto alla variazione 2005-2006. Figura 5: Popolazione straniera residente su popolazione totale residente per Comune 2005-2007. 12,00 Valore percentuale 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 Villesse Turriaco Staranzano Savogna d'isonzo San pier d'isonzo San lorenzo isontino San floriano del collio San canzian d'isonzo Sagrado Ronchi dei legionari Romans d'isonzo Mossa Moraro Medea Monfalcone Mariano del friuli Grado Gradisca d'isonzo Gorizia Fogliano redipuglia Farra d'isonzo Dolegna del collio Doberdo' del lago Cormons Capriva del friuli 0,00 Comuni 2007 2006 2005 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.14 Il grafico della figura 5 evidenzia la percentuale della popolazione straniera sulla popolazione residente in ogni comune del territorio dal 2005 al 2007. Si nota un generale incremento in tutti i comuni dal 2005 ad eccezione di alcuni comuni quali Mariano, San Floriano e San Lorenzo Isontino; la concentrazione maggiore è, per motivi legati al mondo del lavoro, nel comune di Monfalcone (circa 12%), e nel capoluogo (circa 8%); Intorno al 4% è la presenza degli stranieri rispetto alla popolazione totale nei comuni quali Cormòns, Grado, Moraro, Ronchi, Staranzano, Turriaco e Gradisca. Più omogenea, con valori all’1 al 3% l’incidenza della popolazione straniera negli altri comuni della provincia. Le figure 6 e 7 seguenti evidenziano la distribuzione della popolazione straniera residente nel 2007, divisa per fasce d’età. Nella prima il rapporto è costruito come quoziente tra il valore assoluto della popolazione straniera residente nel comune ed il totale della popolazione residente nel comune stesso. Si denota una maggior presenza in tutti i comuni delle persone d’età compresa tra il 20 e i 40 anni Nella seconda il quoziente è dato quale rapporto tra la il valore assoluto della popolazione straniera residente nel comune ed il totale della popolazione residente in provincia, secondo le fasce d’età individuate. Si nota che i cittadini stranieri residenti in provincia con più di 65 anni sono maggiormente distribuiti nei comuni di Monfalcone, Gorizia e Grado. 14 Sito: sito: www.demo.istat.it 10 Mossa Moraro Romans d'isonzo Ronchi dei legionari Sagrado San canzian d'isonzo San floriano del collio San lorenzo isontino San pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse Figura 6: Distribuzione degli stranieri rispetto alla popolazione residente per Comune e per fasce d’età Monfalcone Medea 5,00 Villesse Mariano del friuli 4,00 Turriaco Grado 3,00 Staranzano Gradisca d'isonzo 2,00 Savogna d'isonzo Gorizia 1,00 San pier d'isonzo 0,00 San lorenzo isontino Fogliano redipuglia >65 San floriano del collio Farra d'isonzo 50-65 San canzian d'isonzo Dolegna del collio 40-50 >65 Sagrado Doberdo' del lago 20-40 50-65 Ronchi dei legionari Cormons 15-20 Romans d'isonzo Capriva del friuli <15 40-50 Mossa Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.15 Moraro Figura 7: Distribuzione degli stranieri rispetto al totale degli stranieri presenti in provincia, per fasce d’età 20-40 Monfalcone Medea 45,00 15-20 11 Mariano del friuli 40,00 Grado 35,00 Gradisca d'isonzo 30,00 Gorizia 25,00 Fogliano redipuglia 20,00 Farra d'isonzo 15,00 Dolegna del collio 10,00 Doberdo' del lago 5,00 0,00 Cormons <15 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT.16 15 Sito: sito: www.demo.istat.it Sito: sito: www.demo.istat.it 16 Capriva del friuli Secondo i dati della Questura di Gorizia i permessi di soggiorno al 31/12/2008 sono stati 8359, tra quali 232 per richiesta asilo e asilo, 97 sono stati gli inviti per formalizzazione istanza asilo, 1198 le richieste formalizzate status rifugiato, 1 le richieste asilo inviati al CARA, 151 i richiedenti asilo trattenuti C.I.E. e 2 i riconoscimenti status rifugiato. Nello stesso periodo si evidenzia la seguente situazione in merito ai provvedimenti presi dalla suddetta. Sono stati presi in totale 800 provvedimenti, 51,63% di questi con allontanamento o con accompagnamento al CPT, 46,63% inviti art. 15 TULPS esclusi per asilo e 1,75% di espulsioni intimate. Figura 8: Provvedimenti adottati dalla Questura di Gorizia per controllare l’immigrazione – dati al 31/12/2008 4% 1% 15% 17% 48% 9% 0% 6% 0% inviti per formalizzazione istanza di asilo richieste formalizzate status rifugiato richiedenti asilo inviati al CARA richiedenti asilo trattenuti al C.I.E. riconoscimenti status rifugiato soggiornanti per richiesta asilo e asilo provvedimenti eseguiti con allontanamento dal t.n. ovvero con accompagnamento a C.P.T. provvedimenti con ordine del Questore e inviti ai sensi dell'art. 15 TULPS provvedimenti espulsioni intimate Fonte: Questura di Gorizia 12 1.1.3 Istruzione La situazione scolastica complessiva nel nostro paese è caratterizzata da 17: o una leggera diminuzione degli iscritti alla scuola dell’infanzia rispetto all’anno precedente anche se, complessivamente la scuola accoglie la quasi totalità della popolazione nella fascia d’età interessata; questo calo si può imputare anche al fatto che per molti bambini che hanno 5 anni viene scelto il passaggio anticipato alla scuola primaria; o un aumento nella richiesta per l’orario lungo con una prevalenza al Nord piuttosto che nel resto del paese:complessivamente l’81% dei bambini iscritti alla scuola statale frequenta sezioni di 40 ore e oltre; o un aumento dei servizi idonei per realizzare la permanenza più lunga dei bambini a scuola. Tra questi rientra sicuramente quello della mensa che le scuole offrono in numero sempre maggiore. Nell'anno scolastico 2006/2007, infatti, le istituzioni scolastiche con il servizio mensa sono 12.727, corrispondenti al 93,6% delle scuole statali. La loro presenza è maggiore nelle aree del Nord e del Centro e si allinea coerentemente con quanto già emerso sugli iscritti per fasce orarie; o un aumento complessivo della popolazione scolastica nelle regioni del Nord e Centro, legata sicuramente al fenomeno delle immigrazioni, presente soprattutto nelle zone a più alto sviluppo industriale. In questo senso, la previsione della popolazione in età 5-13 anni, riconducibile al primo ciclo di istruzione, presenta per l'anno 2012 un aumento in tutte le aree geografiche; nel 2017 invece, si riscontra una contrazione a livello nazionale dell'1%, fortemente influenzata dal decremento nel Nord pari a -5,1%, così significativo da non compensare la crescita che si riscontra nelle altre aree geografiche. La popolazione in età 14-18 anni, appartenente al secondo ciclo, diminuisce per entrambi gli anni di riferimento e in tutte le aree geografiche. Unica eccezione è il Nord, dove nell'anno 2017 è previsto un incremento della popolazione pari al 4,7%; o una preferenza, per quanto riguarda le scuole superiori, maggiore per gli istituti tecnici al Nord mentre, il Centro e il Sud sono preferiti i Licei; o un continuo aumento del numero delle classi ma, in questo dato la nostra regione si pone in controtendenza con –42 classi nell’a.s. 2006/2007; o una diminuzione del numero di alunni per classi soprattutto negli ultimi anni di corso, conseguenza del fenomeno dell’abbandono scolastico che, invece viene ripreso in età adulta determinando un aumento del ritorno a scuola nelle scuole serali; o un aumento degli studenti con cittadinanza non italiana (soprattutto nelle aree del Nord che offrono maggiori opportunità di lavoro), per i quali risulta più difficile il percorso scolastico ed un maggiore rischio di insuccesso a causa delle difficoltà di apprendimento della lingua; o un aumento delle lingue straniere studiate: La situazione odierna vede il 98,6% degli iscritti studiare almeno una lingua straniera mentre il 35,9% ne studia più di una; o un aumento dell’integrazione degli alunni diversamente abili: Mentre negli ultimi anni l'aumento della presenza di alunni disabili nella scuola dell'obbligo si mantiene su livelli più o meno contenuti, in quanto la legge garantisce a tutti il diritto all'istruzione, un incremento maggiore si registra per la scuola secondaria di o II grado (si passa da 0,8% di iscritti nel 2001/2002 all'1,5% del 2006/2007): indice del bisogno di acquisire una maggior competenza, che dia la possibilità anche a chi è disabile di integrarsi maggiormente nella società e nel mondo del lavoro. o negli ultimi anni, rimane sostanzialmente invariato il numero degli insegnanti per alunno, con un valore medio ultimo rilevato pari a 11 alunni per docente; Per quanto riguarda il territorio provinciale, il patrimonio scolastico statale della provincia di Gorizia risulta così composto: 4 circoli didattici, 12 istituti comprensivi, 3 istituti di scuola secondaria di I grado, 8 I.S.I.S. (Istituti Superiori Istruzione Statale), 1 Istituto Professionale e 1 Istituto Tecnico Agrario. 18 Sono presenti sul territorio provinciale 13 scuole non statali di cui: 9 Scuole dell’Infanzia, 2 Scuole Primarie, 1 di I grado e 1 di II grado.19 17 18 19 Fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/news/2008/allegati/libro_la_scuola_in_cifre_2007.pdf , dati a.s. 2006/2007; Fonte: http://www.scuola.fvg.it/repositR/Indirizzari/IstituzioniScolasticheFVG_as08-09.pdf Fonte: http://www.scuola.fvg.it/repositR/Indirizzari/Scuole paritarie fvg_0809.pdf 13 Nell’a.s. 2008-2009 la popolazione scolastica in regione e nelle province risulta così composta: Tab. 10: Distribuzione alunni in regione e province. Dati a.s. 2008/2009. PROVINCIA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO TOTALI GORIZIA 2.902 5.575 3.354 5.372 17.203 PORDENONE 3.963 13.699 7.663 11.240 36.565 TRIESTE 1.774 7.860 5.346 8.197 23.177 UDINE 8.887 20.983 12.605 20.364 62.839 REGIONE FVG 17.526 48.117 28.968 45.173 139.784 Fonte: Ufficio Scolastico regionale20 La popolazione scolastica regionale è pari a 139.784 alunni con un aumento percentuale dell’1,81 rispetto all’a.s. precedente. Gli alunni di ogni ordine e grado della provincia di Gorizia rappresentano il 12,31% del totale in regione e le scuole elementari e superiori sono più numerose rispetto alle scuole materne e medie. Tab. 11: Scuola d’infanzia e primaria statale per anno di corso. Dati a.s. 2008/2009 e variazione percentuale rispetto all’anno scolastico 2007/2008. Scuola d’infanzia Scuola primaria Valore assoluto Var.% Alunni Valore assoluto Var. %Alunni a.s. 2008/2009 2008/2009-2007/2008 a.s. 2008/2009 2008/2009-2007/2008 GORIZIA 2.858 1,5% 5.575 4,1% PORDENONE 3.786 4,7% 13.699 3,7% TRIESTE 1.726 2,8% 7.860 0,1% UDINE 8.676 2,5% 20.983 2,3% 17.044 2,8% 48.117 2,5% REGIONE FVG 21 Fonte: Ufficio Scolastico regionale Analizzando i dati per grado di istruzione, le scuole d’infanzia regionali fanno registrare un incremento del 2,8%. Nella nostra provincia l’aumento è il più basso della regione mentre più importante, pari a 4,7% è nella provincia di Pordenone. Per quanto riguarda la scuola primaria, nella provincia di Gorizia si registra una variazione percentuale del 4,1 rispetto all’anno scolastico precedente, dato superiore rispetto alle altre province e rispetto alla regione. Tab. 12: Scuola secondaria di I grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale. A.S. 2005-2006 GORIZIA A.S. 2006-2007 A.S. 2007-2008 A.S. 2008-2009 classi alunni classi alunni classi alunni alunni 153 3.189 152 3.176 150 3.159 3.354 Var. %Alunni 2008/2009- 2007/2008 6,2% PORDENONE 357 7.259 359 7.178 354 7.310 7.663 4,8% TRIESTE 262 5.344 260 5.159 255 5.076 5.346 5,3% UDINE 621 11.973 615 11.820 614 12.088 12.605 4,3% TOTALI 1.393 27.765 1.386 27.333 1.373 27.633 28.968 4,8% Fonte: Ufficio Scolastico regionale22 20 Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008. Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008. 22 Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008. 21 14 I dati relativi alle scuole secondarie di I grado evidenziano un aumento a livello regionale pari al 4,8%, più importante nelle province di Gorizia e Trieste (rispettivamente del 6,2% e del 5,3%) rispetto alle altre due province. Tab. 13: Scuola secondaria di II grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale. A.S. 2005-2006 A.S. 2006-2007 A.S. 2007-2008 A.S. 2008-2009 Var. %Alunni 2008/2009- 2007/2008 classi alunni classi alunni classi alunni alunni 296 4.999 278 5.189 271 5.262 5.372 PORDENONE 523 10.731 529 10.925 531 11.255 11.240 -0,1% TRIESTE 474 8.033 431 8.512 410 8.406 8.197 -2,5% GORIZIA 2,0% UDINE 1.024 20.088 1.006 20.085 984 20.173 20.364 0,9% TOTALI 2.317 43.851 2.206 44.762 2.196 45.096 45.173 0,2% Fonte: Ufficio Scolastico regionale23 Mentre in provincia di Gorizia anche il numero di iscritti alle scuole secondarie di II grado segue il trend di variazione positiva che si registra a livello regionale in tutte le scuole di ordine e grado, solamente per le province di Pordenone e Trieste il trend è in controtendenza e presenta valori negativi. Figura 8: Numero alunni nell’a.s. 2008/2009, per tipologia d’istituto e per provincia. 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 Infanzia GORIZIA PORDENONE Primaria TRIESTE Secondaria I grado Secondaria II grado UDINE Fonte24: Ufficio Scolastico regionale Un ulteriore dato di rilievo per la scuola secondaria di II grado il numero degli alunni iscritti al primo anno di corso. I dati provvisori al 25 marzo 2008 evidenziano un aumento di un totale nella nostra regione di 152 alunni iscritti in più nell’a.s. 2008/2009 rispetto all’a.s. precedente mentre, a livello nazionale questo dato diminuisce di ben 7 mila unità con una concentrazione maggiore del fenomeno nelle regioni del centro e del su del paese. In particolare in regione vi è una preferenza maggiore per gli istituti tecnici commerciali e per geometri, per i licei artistici e gli istituti professionali mentre i licei classici perdono una quota percentuale del 5,78.25 23 24 25 Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008. Dati pubblicati su “Il Sole 24Ore” di mercoledì 3 settembre 2008. Fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2008/allegati/allprot900_08.pdf 15 Tab. 14: Scuole superiori di II grado per tipologia nella provincia di Gorizia : valori assoluti alunni. 2008-2009 2007-2008 2006-2007 2005-2006 2004-2005 212 Liceo classico 276 251 285 231 Liceo scientifico 1.104 1.128 1.122 1.028 961 Istituti d'arte 232 246 258 239 246 Istituti tecnici 2.434 2.063 2.118 2.069 2.082 Istituti professionali 706 1071 997 986 985 Istituti magistrali 540 503 451 369 333 Fonte: Ministero Istruzione e Provincia di Gorizia26 Nella provincia di Gorizia nelle scuole secondarie di II° grado, come tipologia di scelta, prevalgono gli istituti tecnici (2.434 alunni), seguiti da licei scientifici (1.104 alunni), istituti professionali (706 alunni), magistrali (540 alunni) liceo classico (276 alunni) e istituto d’arte (232 alunni). Dati rilevati a livello nazionale evidenziano che aumenta il numero di studenti che conseguono il diploma sia per il primo che per il secondo ciclo di studi; sono le studentesse le più studiose sia in qualità dei voti finali conseguiti che nel numero medio di alunni diplomati: queste ultime inoltre mostrano una maggiore regolarità nel percorso scolastico risultando diplomate per circa il 73,5% entro i 19 anni mentre, per i ragazzi questa percentuale si abbassa al 62,5%. Nella nostra regione la percentuale dei diplomati nella scuola secondaria superiore è leggermente inferiore alla media nazionale (97,3% contro il 97,5% di valore medio). 27 I dati statistici a livello nazionale28 evidenziano che il numero degli alunni con cittadinanza non italiana, negli ultimi dieci anni è cresciuto di oltre 500 mila unità portando l’incidenza degli stessi al 6,4% sul totale della popolazione scolastica (nell’a.s. 2007/2008 gli studenti stranieri rilevati sono pari a 574.133 unità).29 La concentrazione maggiore di studenti stranieri è presente nel segmento scolastico della scuola primaria e secondaria di I grado, rispettivamente con il 7,7% e 7,3% di presenze. Nonostante la scuola dell’infanzia non rientri nell’obbligo scolastico, la presenza di studenti non italiani rappresenta una quota significativa pari al 6,7%. La cittadinanza più rappresentata, a livello nazionale, è quella rumena con il 16,15% del totale degli alunni stranieri. Altre presenze significative sono alunni con cittadinanza albanese e marocchina, rispettivamente il 14,84% e il 13,28% del totale degli alunni stranieri. Il dato allarmante rilevato è la mancanza di regolarità scolastica tra gli studenti stranieri: in media il 42,5% non è in regola con gli studi e il crescere dell’età aumenta il disagio in ambito scolastico. Ciò è dovuto principalmente alla scarsa conoscenza della lingua italiana e a problemi di integrazione sociale. La presenza di alunni stranieri è particolarmente significativa al centro Nord; la nostra regione, assieme alla Valle d’Aosta, è una delle aree del nord del paese in cui si rileva la concentrazione maggiore di alunni con cittadinanza non italiana entrati per la prima volta nel sistema scolastico nazionale: la percentuale è pari al 10,7%. 30 In Friuli Venezia Giulia l’incidenza degli alunni stranieri iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, sul totale alunni nazionale per l’anno 2007-2008 è del 2,43% (pari a 13.956 alunni); in provincia di Gorizia gli studenti stranieri costituiscono il 9,47% del totale alunni stranieri della regione. La provincia con maggior numero di studenti stranieri è Udine (5.362 alunni), seguita da Pordenone (5.219 alunni), Trieste (2.054 alunni) e Gorizia (1.321 alunni). 26 Per i dati fino all’a.s. 2007/2008 la fonte è il Ministero della Pubblica Istruzione mentre per l’a.s. in corso i dati sono stati forniti dall’Ufficio Istruzione della Provincia di Gorizia e rilevati direttamente dalle scuole superiori 27 fonte: http://www.pubblica.istruzione.it/dg_studieprogrammazione/notiziarioesiti0708.pdf 28 Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pagg. 2-4. 29 I dati esposti comprendono anche la quota di popolazione straniera irregolare la cui componente in età scolare ha pieno diritto e dovere di partecipare al sistema scolastico italiano come previsto dal DPR 349/99, art. 45. 30 Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 13 tavola 11. 16 La distribuzione per ordinamento scolastico, mostra che, a livello provinciale è la scuola primaria a far registrare il maggior numero di studenti stranieri con 464 alunni iscritti, seguita dalla Scuola Secondaria di II grado con 368 stranieri e le scuola Secondaria I grado con 255 alunni. Si osserva invece una presenza in continua crescita bambini stranieri nella scuole dell’infanzia: 234 mentre erano 185 nell’a.s. 2006/2007. Figura 9: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per ordinamento. 6.000 5.000 Infanzia 4.000 Primaria 3.000 Secondaria I grado 2.000 Secondaria II grado 1.000 GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE REGIONE FVG Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati Ministero dell’Istruzione.31 Per quanto riguarda la distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di II grado del territorio provinciale, i dati riassunti nella tabella sottostante evidenziano che la maggior parte di essi frequenta gli Istituti professionali(15,3%), in secondo luogo gli Istituti/Scuole magistrali (6,9%), a seguire gli Istituti tecnici (5,4%) e di istruzione artistica (4,6%) e da ultimi i licei (3%). A livello regionale e nelle altre province invece gli Istituti tecnici sono preferiti agli Istituti/Scuole magistrali. Tab. 15: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per tipo di scuola. Licei Magistrali Tecnici Professionali Artistici GORIZIA 3 6,9 5,4 15,3 4,6 PORDENONE 3,7 3,7 7,9 17,7 5 TRIESTE 3,1 4,6 7,6 12,6 5,6 UDINE 2,6 5,8 5,9 12,2 3,9 REGIONE FVG 3,1 5,2 6,6 14,1 4,7 ITALIA 1,7 2,8 4,8 8,7 3,4 Fonte: Ministero dell’Istruzione32 La maggioranza degli alunni stranieri del territorio provinciale proviene da paesi europei (65,55%) di cui il 15,97% proviene da paesi UE; rilevante è anche la presenza di studenti provenienti dai paesi asiatici (16,88%), seguiti dall’Africa (9,84%) e dall’America (5,07%). 31 Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 19 app. 1. 32 Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 21 app. 2. 17 Tab. 16: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. CONTINENTE 33 UE Africa America Asia Oceania Apolide non indicato Totale GORIZIA Europa 866 211 130 67 223 1 - 34 1.321 PORDENONE 3.024 1.070 1.333 379 448 3 4 28 5.219 TRIESTE 1.675 327 71 116 185 6 1 - 2.054 UDINE 3.637 1.028 922 424 335 7 - 37 5.362 REGIONE FVG 9.202 2.636 2.456 986 1.191 17 5 99 13.956 Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione.34 Figura 10: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. (valori percentuali rispetto al totale provinciale) 0,08% 16,88% 2,57% Europa UE 5,07% Africa America Asia Oceania 9,84% 49,58% Apolide non indicato 15,97% Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione Figura 11: Studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. (valori percentuali rispetto al totale della regione) 7,12% Europa 8,00% UE 34,34% 5,29% Africa America Asia 6,80% Oceania Apolide non indicato 0,00% 18,72% 5,88% Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell’Istruzione. 33 Il dato dell’Europa comprende gli alunni provenienti dall’UE. Fonte: Fonte: “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008” – rapporto luglio 2008 del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 23 app. 3. 34 18 Analizzando la provenienza in dettaglio si può osservare che la maggior parte degli studenti è originaria dell'area balcanica – Bosnia Erzegovina (12,96%), Macedonia (11,36%), Kosovo (6,55%), Croazia (5,21%) ed Albania (5,81%) - e dai paesi della vicina Slovenia (8,48%) e Romania (4,74%). Nel comune di Monfalcone si registra una percentuale pari all’11,76% degli studenti stranieri è originaria del Bangladesh. Interessante è la percentuale di studenti di origine marocchina del 4,94% e di origine cinese del 4,68% iscritti nelle scuole della provincia. Figura 12: Alunni stranieri per paese di provenienza sul totale degli studenti stranieri iscritti nelle scuole della provincia. Albania Algeria Bangladesh 2,00% 5,81% Bosnia-Erzegovina 9,55% 8,48% 1,67% Brasile Cina 11,76% Croazia 2,61% Germania India 4,74% 12,96% Kosovo Macedonia 1,47% Marocco 1,20% Mauritania Moldavia 1,87% Polonia 1,40% 4,68% 0,94% Romania Serbia Slovenia 0,80% 4,94% 11,36% 6,55% 5,21% Ucraina Altro Fonte: Osservatorio provinciale politiche sociali Per quel che concerne la qualificazione universitaria si nota un cambio di tendenza rispetto agli ultimi anni: secondo i dati raccolti dalle banche dati del MIUR (tav. seguente), le iscrizioni per l’a.s. 2007-2008 diminuiscono all’Università di Udine e Trieste (rispettivamente –1,03% e –2,57%) mentre le immatricolazioni diminuiscono all’Università di Udine ma aumentano in quella di Trieste (rispettivamente –1,79% e +12,38%). In totale le iscrizioni sono diminuite di 662 unità che per l’Università di Udine corrispondono al 25,53% e per l’Università di Trieste al 74,47% in meno del totale delle minori iscrizioni. 19 Distinguendo la composizione per genere. Gli iscritti all’a.s. 2007-2008 risultano così composti: il 47,62% uomini e il 52,38% donne all’Università di Udine e il 42,66% uomini e il 57,34% donne all’Università di Trieste. Questi si distribuiscono all’interno delle facoltà nel seguente modo: o all’Università di Udine è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Economico-Statistico, seguito dalle facoltà di Ingegneria e quelle del gruppo Politico-Sociale; gli studenti maschi si concentrano per la maggior parte nelle facoltà di Ingegneria, Economia-Statistica e Scientifiche; la distribuzione delle studentesse è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più numerose alle facoltà di Economia, del gruppo Politico-Sociale e alle facoltà di Lingue; o all’Università di Trieste è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Politico-Sociale, seguito dalle facoltà di Ingegneria e da Economia-Statistica; gli studenti maschi si concentrano per la maggior parte nelle facoltà di Ingegneria, seguite dal quelle del gruppo Politico-Sociale e quelle di EconomiaStatistica; anche qui la distribuzione è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più numerose alle facoltà del gruppo Politico-Sociale, Lingue e Insegnamento. Per quanto riguarda gli iscritti ai corsi di Laurea Specialistica, essi risultano essere in totale pari a 4.900 di cui 2.276 all’Università di Udine (14,02% del totale iscritti) e di cui 2.624 all’Università di Trieste (14,08% del totale iscritti; anche in questo caso il numero risulta in ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti (+17,44% per Udine e +15,64% per Trieste).35 Le facoltà con la percentuale più elevata di studenti iscritti ai corsi di Lauree Specialistiche, in entrambe le Università, sono le facoltà del gruppo di Ingegneria ( il 22,19% a Udine e 16,58% a Trieste)36; la distribuzione è differente tra i due atenei per quanto riguarda le altre facoltà.37 Nell’anno solare 2007 il numero complessivo di laureati è stato pari a 6.503 per le due Università della regione di cui: o a Trieste sono stati 3.511 (39,85% uomini e 60,15% donne) di cui 235 nella sede di Gorizia; le percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche, Ingegneria e Giurisprudenza; o per l’Università di Udine sono stati 2.992 (44,69% uomini e 55,31% donne) di cui 332 nella sede di Gorizia; le percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Ingegneria, Lingue e Letterature straniere, Economia e Medicine e Chirurgia. Tab. 17: Iscrizioni ed immatricolazioni dal 2002 al 2007.38 Iscrizioni 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 UDINE 16.442 16.249 16.636 16.407 16.238 18.641 TRIESTE Immatricolazioni UDINE TRIESTE 23.309 21.030 20.004 19.134 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 3.412 3.444 3.363 3.112 3.056 2.941 2.859 3.213 3.533 3.154 Fonte: Elaborazioni ufficio di Statistica del MIUR.. Rilevazione iscritti a.s. 2007-2008. Dati al 31/01/2008. Il Polo universitario di Gorizia, per l’Università di Udine registra un numero di iscrizioni pari a 1.490 di cui 215 sono le nuove immatricolazioni; mentre per l’Università di Trieste, il Polo di Gorizia registra un numero di iscrizioni pari a 887, di cui 165 sono le nuove immatricolazioni. I dati rivelano una diminuzione delle iscrizioni e delle immatricolazioni per entrambe le Università nel Polo Universitario Goriziano. 35 Nell’a.a. 2006-2007 le iscrizioni alle Lauree Specialistiche sono state pari a 1.938 per Udine e 2.269 per Trieste. Fonte: MIUR Rilevazione iscritti per lauree specialistiche a.a. 2006-2007. 36 La percentuale è riferita al totale degli iscritti per l’a.a. 2007/2008 alle lauree specialistiche. 37 Si veda www.statistica.miur.it, Rilevazione iscritti a.a. 2007/2008. 38 Per completezza di informazione si riportano anche i dati dell’a.a. in corso ma questi valori sono provvisori in quanto non ancora scaduti i termini di presentazione delle iscrizioni e dunque tali dati non fanno parte della parte narrativa. 20 Per quel che concerne la struttura dell’offerta universitaria a Gorizia relativamente all’Università di Udine il numero di iniziative didattiche attivate sono 4 triennali (DAMS, Relazioni Pubbliche, Relazioni Pubbliche on line, Viticoltura ed Enologia), 7 specialistiche (Discipline della Musica, del Cinema e dello Spettacolo, Relazioni Pubbliche delle Istituzioni e Relazioni Pubbliche d’Impresa, Traduzione specialistica e multimediale, Interpretazione). Per quel che riguarda l’Università di Trieste, le lauree triennali sono 5 (Politica del territorio, Economia e gestione dei servizi turistici, economia ed ambiente, comunicazione aziendale e gestione delle risorse umane, scienze internazionali e diplomatiche), quelle specialistiche sono 3 (Economia del turismo e dell’ambiente, Politica del territorio e Scienze internazionali e diplomatiche). Si conferma il dato presente da alcuni anni e cioè che la provenienza degli studenti stranieri è superiore rispetto agli altri paesi esteri, sia presso l’Università di Udine che per quella di Trieste. 21 Figura 13: Studenti stranieri presso il Polo Universitario di Gorizia anno 2007-2008. ALBANIA ALGERIA ARGENTINA AUSTRIA BOSNIA AND HERZEGOVINA BRAZIL BULGARIA CAMEROON COLOMBIA COTE D'IVOIRE CROATIA DOMINICAN REPUBLIC FRANCE ISRAEL LEBANON MACEDONIA, THE FORMER YUGOSLAV REPUBLIC OF MOLDOVA, REPUBLIC OF MOROCCO NETHERLANDS NIGERIA PALESTINIAN TERRITORY, OCCUPIED PERU POLAND ROMANIA RUSSIAN FEDERATION SERBIA SLOVENIA SPAIN SWITZERLAND TOGO UKRAINE UNITED KINGDOM UNITED STATES Fonte: Ufficio anagrafe studenti MIUR. 39 39 Sito: www.anagrafe.miur.it 22 Per quanto riguarda l’Università della terza età, i dati aggiornati relativi all’anno 2007-2008, evidenziano un lieve calo nelle iscrizione della sede di Monfalcone e un aumento invece in quelle di Gorizia e Cormòns, pari rispettivamente al 20.18% e al 2,62%.40 Figura 14: Numero di iscritti nelle Università della terza età della provincia di Gorizia. 700 600 500 400 Gorizia Monfalcone Cormons 300 200 100 0 AA 2001-2002 AA 2002-2003 AA 2003-2004 AA 2004-2005 AA 2005-2006 AA 2006-2007 AA 2007-2008 Tab. 17: N. Iscrizioni nelle Università della terza età della provincia di Gorizia. Valori assoluti. 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 Gorizia 555 553 528 528 515 530 637 Monfalcone 624 583 588 512 446 580 549 Cormòns 303 335 400 365 492 533 547 Fonte: Università della III età di Gorizia, Monfalcone, Cormòns (dati aggiornati a ottobre 2008) 40 I dati dell’anno in corso 2008/2009 non sono rilevati in quanto non ancora disponibili. 23 1.1.4 Condizioni socio-economiche dei residenti Le caratteristiche socio-economiche dei residenti in provincia di Gorizia sono evidenziabili dai dati qui di seguito rappresentati. Si conferma netta la frattura tra Nord e Sud del Paese, anche se nei gruppi peggiori compaiono 12 province del Nord Ovest. Quindi a fronte di una sostanziale stabilità della situazione sul versante della qualità della vita nel nord est, centro e Mezzogiorno, si assiste ad un crollo del nord ovest, evidenziando così un processo di polarizzazione non soltanto tra nord e sud del paese, ma anche tra province dell’Italia centrosettentrionale in vetta alla classifica, e province della stessa ripartizione geografica in cui la qualità della vita tende a non tradursi mai in eccellenza e, in alcuni casi, peggiorare. La coda della classifica italiana è data dalla provincia di Caltanissetta, con gravi difficoltà demografiche, offerta di servizi e business. La metodologia usata per l’indagine 2008 sulla qualità della vita nelle province italiane tiene conto dell’analisi di sei aree – tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, ordine pubblico, demografia e tempo libero -. Rispetto al 2007 ci sono stati degli aggiustamenti infatti nel tenore di vita ritorna il dato sull’inflazione, invece di quello sull’Ici prima casa. In affari e Lavoro, la novità riguarda l’introduzione dei fallimenti al posto dei tassi di interesse applicati ai prestiti a breve termine. Piccola modifica in materia di imprese registrate e di rapporto tra attività nuove e cessate: vengono reintrodotte le ditte individuali. Due le modifiche in Servizi, Ambiente e Salute, è stato reinserito il parametro sui sinistri auto al posto di quello della migrazione ospedaliera. In materia scolastica si considera il tasso di abbandono tra gli studenti superiori invece della disponibilità di sezione nelle scuole per l’infanzia. Sono stati effettuati degli aggiornamenti nel capitolo sulla Popolazione, gli indicatori considerati riguardano: densità demografica; saldo tra nuove iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza, rapporto tra giovani under 30 e over 65; laureati rispetto alla popolazione 25-30 anni, dato cambiato rispetto l’anno precedente in cui si considerava la fascia di età 19-25 anni, stima massima stranieri soggiornanti. Per quanto riguarda il Tempo Libero quest’anno compare il dato sulle organizzazioni di volontariato invece della classifica relativa alle attività culturali e ricreative; il numero di bar e ristoranti prende il posto dell’indice di qualità enogastronomico e i concerti di musica classica, leggera e jazz sostituiscono mostre ed esposizioni; nel cinema è considerato il numero di spettacoli invece di quello delle sale. Il Friuli Venezia Giulia può vantare un’ottima collocazione nella classifica sulla Qualità della vita 2008 elaborata dal Sole 24 Ore, con Trieste e Gorizia nella top ten, Udine che resiste a un buon diciassettesimo posto e Pordenone che scende dalla 35^ alla 51^ posizione. Il dossier realizzato dal Sole 24 Ore, che misura la vivibilità delle 103 province italiane e delle regioni attraverso una serie di dati statistici elaborati in 36 classifiche, pone Gorizia all’ottava posizione, facendole guadagnare ben 14 posizioni rispetto al 2006. Gorizia si colloca ai primi posti tra le città italiane più vivibili. Appare evidente il balzo in avanti di Gorizia, che rispetto al 2007 guadagna ben 14 posizioni, passando dal 22^ all’8^ posto in classifica. A determinare il piazzamento nelle prime dieci posizioni sono la sicurezza, il tempo libero e i servizi, mentre un aspetto negativo è rappresentato dalla scarsa vivacità imprenditoriale. Dalla classifica emerge l’immagine di una città che offre molto sul piano delle attività ricreative, tanto da meritarsi il 5^ posto nella graduatoria, grazie non solo al numero di associazioni, ma anche agli acquisti in libreria, al numero di spettacoli cinematografici, alle palestre e alla grande disponibilità di bar e ristoranti.41 La provincia è al 13^ posto in Italia per numero di libri acquistati in rapporto alla popolazione, in provincia è stato venduto il 2% dei libri venduti in Italia, 3^ per il numero di concerti proposti, 154 concerti ogni 100 mila abitanti, prima per il volontariato con 1,3 organizzazioni ogni 1000 abitanti, e 11^ per il cinema, 3294 proiezioni ogni 100 mila abitanti.42 41 42 Tratto da il “Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici” del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre 2008 Tratto da “Qualità della vita: Isontino all’8° posto” de Il Piccolo di martedì 30 dicembre 2008 24 L’indagine evidenzia risultati lusinghieri per il capoluogo isontino nel tenore di vita (8^ posizione), determinanti sono il Pil pro capite e il valore delle pensioni che risultano essere più alti che nella maggior parte delle città italiane, nell’ambito dei servizi e ambiente (18^) e nella classifica dell’ordine pubblico (20^). Si è registrato un risultato particolarmente positivo nell’ambito delle infrastrutture, che pesa per il 25% nella valutazione del settore Servizi e Ambiente, infatti Gorizia risulta al 9^ posto, alle spalle di città come Roma, Firenze e Milano ma davanti a metropoli come Bologna, Napoli e Torino.43 Controversa appare la situazione per quanto riguarda le politiche del lavoro, dal momento che l’occupazione è la più alta in regione, ma non si può dire accompagnata da un altrettanto spirito imprenditoriale, considerando l’elevato numero di imprese che sono state costrette a chiudere. Il tenore di vita è influenzato dai risparmi delle famiglie che nel 2007 sono pari a 10.346,89 € per abitante (depositi bancari) in aumento rispetto al 2006 quando erano pari a 10.078,00 €, infatti Gorizia passa dalla 52^ alla 49^ posizione, e dal Pil pro capite per abitante in euro che pone la provincia alla 28^ posizione, positiva risulta la posizione occupata per importo medio mensile pensioni infatti Gorizia passa dalla 34^ alla 18^ con un importo mensile pari a 779,66 €. Per quanto concerne la sezione Popolazione Gorizia mantiene la stessa posizione per numero di abitanti per Kmq (84^), mentre migliora nei nati nel 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al 2003 passando dalla 64^ alla 59^, però si deve tenere conto che il dato dell’anno precedente era rapportato al 2002, e la stima massima di immigrati in percentuale sulla popolazione passando dal 25^ al 15^ posto; per quanto concerne il numero di laureati ogni mille giovani quest’anno la provincia passa dalla 10^ alla 49^ posizione dovuto al fatto che la fascia d’età considerata è cambiata. Nella sezione Servizi e Ambiente significativo è il miglioramento della dotazione di infrastrutture infatti la posizione di Gorizia passa dalla 14^ alla 9^ posizione. Positivo risulta l’indice di assorbimento libri e il numero di spettacoli cinematografici su 100 mila abitanti perché collocano la provincia al 13^, mentre nel 2007 la collocava al 24^, e al 16^ posto. Andando a guardare le diverse tabelle pubblicate, non mancano alcuni campanelli d’allarme. Gorizia è al 100^ posto per lo spirito d’iniziativa economica e all’81^ per la dispersione scolastica. Si tratta di cattive performance bilanciate dagli indicatori sulla vivacità culturale. La nostra provincia ha il valore più “pesante” per quanto riguarda il numero di minori oggetto di denuncia o arresto, quasi 39 ogni 100 mila abitanti, un dato che ricalca la presenza e il transito delle popolazioni immigrate e nomadi nelle località di frontiera, anche se il numero dei delitti complessi risultano in calo. Tali dati penalizzanti emergono dal fatto che basta un solo evento all’anno per capovolgere le posizioni e porre la provincia in una posizione penalizzante. La popolazione non è caratterizzata da grandi sorprese infatti la terza età è sempre superiore ai giovani. 43 Tratto da il “Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici” del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre 2008 25 Tab. 18: Principali indicatori della qualità della vita secondo Il Sole 24 Ore. Indici Qualità della vita riferimento temporale pagella finale affari e lavoro Gorizia Udine Trieste Pordenone 8° 17° 6° 51° 55° protesti importo pro capite in euro ott. 2007 - sett. 2008 10° 6° 7° 24° in cerca di lavoro/forza lavoro in % 2007 17° 24° 43° 11° persone 25-34 anni occupate in % 2007 45° 40° 11° 48° ott. 2007 - sett. 2008 80° 22° 99° 82° settembre 2008 100° 58° 103° 77° ott. 2007 - sett. 2008 102° 97° 81° 76° fallimenti/1000 imprese registrate imprese registrate/100 abitanti iscrizioni/cancellazioni Camera di Commercio 20° ordine pubblico furti in casa denunciati/ 100 mila abitanti 2007 8° 18° 46° 38° rapine/ 100 mila abitanti 2007 9° 18° 42° 14° furti d'auto denunciati/100 mila abitanti 2007 11° 10° 9° 13° var. del trend dei delitti totali su base 2003 15° 23° 14° 47° borseggi e scippi/ 100 mila abitanti 2007 41° 44° 95° 51° minori denunciati/1000 abitanti 2007 103° 80° 101° 66° 83° popolazione stima massima immigrati in % su popolazione 2007 15° 55° 41° 13° laureati ogni mille giovani 25-30 anni 2007 49° 28° 1° 86° 59° 58° 38° 9° nati 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al 2003 trasferimenti ogni 100 cancellazioni 2007 72° 55° 43° 49° numero di abitanti per Kmq 2007 84° 28° 101° 37° persone 15-29 anni rispetto agli over 65 2007 96° 77° 103° 53° 18° servizi e ambiente indice Tagliacarne dotazione infrastrutture 2007 9° 68° 1° 79° indice Legambiente Ecosistema 2008 39° 22° 50° 62° cause esaurite su nuove e pendenti 41° 8° 1° 24° differenza gradi mese più caldo più freddo 49° 62° 38° 81° 81° 52° 74° 20° 86° 49° 92° 70° tasso dispersione alle secondarie a.s. 2006-2007 incidenti ogni 100 mila abitanti 5° tempo libero organizzazioni volontariato/1000 abitanti 2007 1° 59° 10° 35° concerti ogni 100 mila abitanti 2007 3° 59° 36° 57° spettacoli cinematografici/100 mila abitanti indice assorbimento libri in % su popolazione bar e ristoranti/ 100 mila abitanti indice sportività 2007 11° 26° 2° 58° settembre 2008 13° 30° 7° 32° settembre 2008 16° 15° 17° 69° 2007 55° 31° 5° 67° 8° 35° 2° 51° tenore di vita ottobre 2008 8° 36° 53° 43° importo medio/ mese pensioni in euro 2007 18° 48° 8° 38° indice Foi costo vita (tabacchi compresi) 2007 26° 49° 31° 61° Pil pro capite per abitante in euro 2007 28° 22° 26° 40° spesa pro capite auto-mobili-elet. in euro 2007 45° 41° 31° 61° 2007 49° 26° 1° 46° costo mq. in semicentro in euro depositi bancari per abitanti in euro Fonte: Il Sole 24 Ore 26 Poiché gli indicatori che misurano la percezione e quelli che ne valutano la realtà, in particolare quando si parla di servizi ai cittadini, non sempre proseguono appaiati e di pari passo e non sempre sono confrontabili tra loro, il Sole 24 Ore ha affiancato all’analisi dei dati oggettivi e statistici un’indagine sulla percezione che gli stessi cittadini hanno del territorio, indipendentemente dai dati ufficiali e oggettivi.44 Quindi il sondaggio sulla percezione dà voce a giudizi, aspettative e problemi. Nella classifica stilata in base alle interviste ai cittadini è emerso che l’anno scorso i meno colpiti dalla crescita dei prezzi risultavano gli abitanti di Gorizia , posizionando la provincia al 6^ posto dell’indice di percezione dell’aumento dei prezzi, ciò dimostra che la città è una di quelle in cui l’inflazione è più contenuta, preceduta da Udine e Trieste, rispettivamente 1^ e 2^ posto. Si segnala la compattezza del Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda l’indice di percezione della gravità attribuita al problema del lavoro. La nostra provincia si trova al 35^ posto della classifica della soddisfazione individuale.45 Tab. 19: principali indicatori di percezione sulla qualità della vita utilizzati nell’indagine condotta da Il Sole 24 Ore. indici di percezione Gorizia Udine Trieste Pordenone 6° 1° 2° 17° indice di percezione della gravità attribuita al problema lavoro 19° 20° 16° 17° indice di percezione di problemi relativi a servizi, assistenza, ambiente e inquinamento** 23° 26° 11° 24° indice di percezione della gravità attribuita ai problemi di criminalità e ordine pubblico** 30° 14° 10° 15° indice di percezione sul miglioramento della qualità della vita rispetto a 2-3 anni fa*** 64° 107° 76° 68° indice di soddisfazione per le strutture e l'offerta di attività per il tempo libero**** 45° 11° 39° 12° indice di felicità personale***** 35° 23° 17° 7° indice di percezione dell'aumento dei prezzi nell'ultimo anno* ** Fonte: Il Sole 24 Ore 44 45 * Tratto da “Il sentiment dei cittadini integra le statistiche” di A. Noto pubblicato su Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre 2008 Tratto dal dossier “Qualità della vita” de Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre 2008 ordine crescente rispetto alla percezione dell’aumento ordine crescente rispetto alla gravità ** *** ordine decrescente rispetto al miglioramento ordine crescente rispetto all’insoddisfazione dal valore più alto al più basso **** ***** 27 1.2 – TERRITORIO Dati riassuntivi: - Superficie in kmq: 466,02 di cui 397,9 di pianura (85%) e 68,09 di collina (15%) – STRADE *Statali Km: *Autostrade Km: 138 15 *Provinciali Km: 128,134 *Comunali Km: 210 Strumenti di pianificazione territoriale: 1.2.1 Caratteristiche fisiche e protezione civile Tab. 20: Ripartizione della superficie e della densità. Collina Pianura totale Val.assoluti % Val.assoluti % Val.assoluti % Numero comuni 3 12% 22 88% 25 100 Superficie km² 57,70 12,38% 408,30 87,61% 466,00 100 Densità di pop per km² 155,66 / 325,55 / 304,6 / Fonte: elaborazione su dati regionali46 La provincia di Gorizia è organizzata in 25 comuni e presenta un assetto morfologico comprendente 408 kmq di pianura e aree di bonifica e 58 kmq di collina. Nel complesso quindi con la sua superficie totale di 466 kmq, rappresenta solamente un 6% dell’intera Regione Friuli Venezia Giulia. Dal punto di vista geografico la provincia si trova compresa tra l’estremo bordo meridionale delle Prealpi Giulie, rappresentate dai rilievi del Collio, e la laguna di Grado sul mare Adriatico ed è limitata ad ovest dalla pianura friulana e ad est dal confine di stato con la Repubblica di Slovenia e con le alture calcaree del Carso. I rilievi, ubicati nel settore settentrionale ed orientale, appartengono a due distinte unità geologiche e precisamente l’area del Collio (Prealpi Giulie) fa parte del sistema delle Alpi Meridionali, con strutture orientate prevalentemente in direzione E-O, mentre il Carso di Doberdò appartiene al sistema delle Dinaridi, caratterizzato da elementi strutturali orientati prevalentemente NO-SE. La densità abitativa è decisamente superiore a quella nazionale e a quella del Nord-Est e colloca la provincia al 19-esimo posto nella graduatoria nazionale delle province; il 45,05% risiede nei due comuni con più di 20 mila abitanti e dal 1991 il trend dell’urbanizzazione risulta quasi sempre decrescente. Caratteristiche idrogeologiche e paesaggistiche Il fiume Isonzo è il principale corso d’acqua della provincia di Gorizia ed il suo bacino caratterizza fortemente il territorio, sebbene entro i confini nazionali scorra solamente un terzo del suo intero percorso, poiché con la fine della seconda guerra mondiale il tratto montano è stato assegnato alla Jugoslavia (ora Slovenia) e quello a valle all’Italia. Il bacino dell’Isonzo, compresi tutti i suoi affluenti, ha una superficie totale di 3430 kmq di cui 1112 kmq appartengono al territorio italiano. A valle di Gorizia, dopo la confluenza con il Vipacco, l’Isonzo lambisce con la sponda sinistra il Monte S Michele e le estreme propaggini occidentali del Carso, mentre con la sponda destra incontra il Torre nella zona dei magredi e scorre abbastanza rettilineo fino al ponte ferroviario di Pieris, dove avviene la confluenza con il Torre, che apporta pure le acque del Natisone e dello Judrio. In particolare i suoi principali affluenti sono il Coritenza, che si trova completamente in territorio sloveno ed il Torre con i suoi subaffluenti Malina, Judrio e Versa, che scorrono interamente entro i confini nazionali ed il Natisone, che scorre parte in Slovenia, parte in Italia. 46 Sito.www.regione.fvg.it; Tabella POPOLAZIONE RESIDENTE E SUPERFICIE PER COMUNE - Situazione al 31.12.2007 28 A monte delle risorgive il paesaggio sfuma gradualmente in quello dell’alta pianura, un ambiente rurale che denota una maggior maturità per la presenza di appezzamenti meno regolari con colture promiscue. I terreni si fanno più grossolani e la forte permeabilità ha imposto il diffondersi delle pratiche irrigue per agevolare l’agricoltura, i campi diventano più magri, ma in cambio nell’agro cormonese–gradiscano le condizioni ambientali e le tradizioni rurali hanno fortemente favorito la viticoltura e la frutticoltura. In questo paesaggio si elevano le basse colline del Collio, che con i loro declivi arrotondati degradano lentamente verso la pianura, offrendo la visione di un curato e ben coltivato, soprattutto a vigneto, poiché la generale disposizione a mezzogiorno offre un clima particolarmente mite, favorevole alle colture di tipo mediterraneo. Tab. 21: Superfici boschive per Comune. Superficie censuaria Kmq 6,22 34,58 26,85 12,49 10,13 7,77 41,11 10,8 114,06 8,36 7,30 20,52 3,5 6,09 15,37 16,98 14,14 33,58 10,57 4,36 9,09 16,41 18,71 5,28 11,75 466,02 Comuni Capriva del Friuli Cormòns Doberdò del Lago Dolegna del Collio Farra d'Isonzo Fogliano-Redipuglia Gorizia Gradisca d'Isonzo Grado Mariano del Friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'Isonzo Ronchi dei Legionari Sagrado S. Canzian d'Isonzo S. Floriano del Collio S. Lorenzo Isontino S. Pier d'Isonzo Savogna d'Isonzo Staranzano Turriaco Villesse TOTALE Fonte: ISTAT 14° censimento generale della popolazione Superficie boschiva Kmq 0,85 6,33 21,01 4,96 0,97 0,89 10,34 0,59 1,51 0,33 1,47 3,79 0,02 0,87 0,74 1,03 9,10 0,92 2,76 0,83 0,67 6,98 0,73 0,09 1,49 79,27 Nel settore sud orientale, compreso tra il Vipacco ed il golfo di Panzano, limitato ad est dalla linea del confine di stato, troviamo infine il paesaggio degli altopiani carsici, dove la forte permeabilità dei calcari, intensamente fratturati, favorisce la presenza di una vasta gamma di fenomeni e morfologie carsiche. L’abbondante piovosità sopperisce alla carenza di circolazione idrica superficiale consentendo una discreta copertura vegetale, molto varia e complessa, in cui elementi mediterranei sono a contatto con elementi alpini, illirici e centroeuropei. In questo paesaggio così variegato si possono trovare anche riserve naturali e biotipi naturali istituiti ai sensi del L.R. 30/96, aree di rilevante interesse ambientale e parchi comunali istituiti dalla L.R. 42/96 art5 e art.6., SIC e ZPS siti appartenenti alla Rete Natura 2000, prevista dalla Direttiva 92/43/CEE, che fanno parte della rete per la conservazione della natura prevista dalla Unione Europea. 29 Parco o riserva Comuni interessati Riserva naturale Val Cavanata Riserva naturale foce dell’Isonzo Riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa Grado Fiumicello, Grado, S. Canzian d’Is. Staranzano Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari, Monfalcone Biotipi Palude del fiume Cavana Risorgive Schiavetti Monfalcone Monfalcone/ Staranzano Superficie in Ha 260 1252 727 40 63,9 Aree di interesse ambientale Fiume Isonzo Parchi comunali e intracomunali Parco dei Laghetti rossi Parco comunale dell’Isonzo Parco comunale del Colle di Medea Fogliano- Redipuglia- Gorizia- Gradisca d’Is.- San Canzian d’Is – Staranzano- Savogna d’Is.- Turriaco - Villesse 1798,5 San Lorenzo d’Is Turriaco Medea 110,7 119,7 136 Medea Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari, Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Sagrado Duino Aurisina e Monfalcone Fiumicello, Grado, San canzian, Staranzano 38,7 SIC Colle di Medea Laghi di Doberdò e Pietrarossa Foce del Timavo Isola della Cona – Foce dell’Isonzo Valle Cavanata e Bando Mula di Muggia Cavana di Monfalcone 1434,50 179,3 2653,2 Grado 856,1 Monfalcone Staranzano 130,7 ZPS Foce dell’Isonzo Valle Cavanata e Bando Mula di Muggia Laguna di Grado e Marano Grado, San Canzian d’Is e Staranzano 2653,20 Grado 16289,80 Grado e alcuni Comuni in prov. Di Udine 856,1 Fonte: Regione FVG Ai sensi della d.m. 27/01/78 è stata decretata zona umida la Val Cavanata e sono state dichiarate aree di salvaguardia per reperimento prioritario ai sensi dell’art.70 della L.r.42/96 il Banco d’Orio e la Landa Carsica. 30 Climatologia Complessivamente l’anno appena trascorso, dal punto di vista termico, può essere suddiviso in tre periodi: il primo (da gennaio a maggio) in cui si è registrata una temperatura superiore alla media 2000-2007); il secondo (giugno e luglio) in cui si sono registrate temperature praticamente in media; il terzo (da agosto a dicembre) in cui si sono registrate temperature inferiori alla media di riferimento.47 Figura 15: Temperature medie in regione. Anno 2007. Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 48 Alla fine dell’anno la temperatura media è stata di 11,5°C, 0,7°C superiore alla media di riferimento: è stato l’anno più caldo dal 2000. La temperatura massima più elevata in regione è stata di 38,3°C, registrata il 19 luglio a Gradisca d’Isonzo (bassa pianura): è la terza più elevata dal 2000 registrata in regione dopo i 38,7°C dell’agosto 2003 ed i 39,4°C del luglio 2006. La temperatura minima più bassa registrata in regione è stata di -14,2°C, toccata il 15 dicembre sul Monte Lussari (Alpi Giulie, 1760 metri slm): negli anni precedenti non si era mai registrato un valore così elevato, ma si era sempre sceso al di sotto dei -18,0°C. Per quanto riguarda la piovosità, da inizio anno fino a settembre la precipitazioni sono risultate essere quasi sempre superiori alla media, ad eccezione del mese di aprile (molto secco) e del mese di luglio (quasi in media); il periodo autunnale invece è risultato essere molto secco, tanto da portare l’accumulo annuo delle precipitazioni sotto la media di riferimento. Il mese più piovoso dell’anno è stato agosto (173,7 mm) e il giorno in cui si è registrato il maggior accumulo di pioggia è stato il 24 novembre, quando sul Monte Zoncolan (Alpi Carniche, 1750 metri slm) sono caduti 176,4 mm. 47 Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 48 Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 31 Figura 16: Andamento delle precipitazioni dal 1998 al 2007. 500 450 400 Gennaio Febbraio 350 Marzo Aprile mm di pioggia 300 Maggio Giugno 250 Luglio 200 Agosto Settembre 150 Ottobre Novembre 100 Dicembre 50 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 anni Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 49 Costa Temperatura media pioggia 49 2007 15,8° 655,2 mm Media 2000-2006 15,1° 804,2 mm Fonte: “Andamento climatico dell’anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 32 differenza +0,7° -149 mm Bassa pianura Temperatura media pioggia 2007 14,1° 859,3 mm Media 2000-2006 13,5° 1157,3 mm differenza +0,6° -298 mm Sismicità del territorio Sulla GU 108 dd 11/5/06 è stata pubblicata l'Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3519 recante “criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone”. Tale provvedimento normativo ha introdotto parecchie novità, rispetto al OPCM n. 3274 del 2003: per esempio ogni zona è individuata mediante valori di accelerazione massima del suolo ag e le valutazioni di ag da usare sono effettuate sulla base di studi della pericolosità sismica condotti su dati aggiornati. La situazione sismica della provincia di Gorizia è evidenziata nel seguente prospetto che raffigura il Friuli Venezia Giulia. Figura 17: Valori di pericolosità sismica(espressi in termini di accelerazione massima del suolo (OMPC2006). Fonte: FESN 33 Gli eventi sismici, di maggior rilevanza dal 1279 ad oggi, vedono un'unica volta l’epicentro in provincia di Gorizia ed in particolare proprio nel 1279 a S. Floriano del Collio. Tuttavia il livello di intensità di altri terremoti ha comunque causato danni anche nel territorio provinciale (si pensi al terremoto del 1976 a Gemona). Da segnalare che l’ultimo evento percepito nel territorio regionale di una certa rilevanza è la scossa di magnitudo 2.9 avvenuta il 16/10/08 a Cimolais (Ud). Nel 2007 l’evento con magnitudo maggiore in regione si è registrato il 26 febbraio a Claut. Tab. 22: Terremoti recenti locali. DATA ORA MAGNITUDO ZONA 16/10/2008 7.57.47 2.09 CIMOLAIS (FRIULI) 16/10/2008 5.00.58 2.05 CIMOLAIS (FRIULI) 16/10/2008 4.19.05 2.02 CIMOLAIS (FRIULI) 14/10/2008 17.41.15 2.04 PULFERO (FRIULI) 09/10/2008 17.03.46 3.02 MONTEBELLUNA (VENETO) 08/10/2008 20.29.07 2.06 ODERZO (VENETO) 02/10/2008 18.37.58 1.08 LONGARONE (VENETO) 02/10/2008 18.37.58 2.02 CIMOLAIS (FRIULI) 24/09/2008 18.35.47 2.02 MANIAGO (FRIULI) 20/09/2008 10.19.55 2.01 TOLMEZZO (FRIULI) 17/09/2008 22.10.44 2.08 PASSO DI VIZZE (ALTO ADIGE) 10/09/2008 19.38.03 2.02 GEMONA (FRIULI) 08/09/2008 5.21.51 2.02 VILLA SANTINA (FRIULI) 04/09/2008 18.20.46 1.07 TAIPANA (FRIULI) 03/09/2008 22.58.49 1.09 CAVE DEL PREDIL (FRIULI) 02/09/2008 10.48.56 1.06 GEMONA (FRIULI) 31/08/2008 4.38.43 2.00 VILLA SANTINA (FRIULI) 31/08/2008 4.33.20 2.08 VILLA SANTINA (FRIULI) 28/08/2008 12.43.36 1.08 M.PRAMAGGIORE (FRIULI) 28/08/2008 12.08.42 1.07 BUIA (FRIULI) 26/08/2008 3.50.43 2.05 M.PRAMAGGIORE (FRIULI) 19/08/2008 9.55.54 2.04 MOGGIO UDINESE (FRIULI) 18/08/2008 19.44.05 1.09 MAIANO (FRIULI) 17/08/2008 10.51.07 1.09 TOLMEZZO (FRIULI) 14/08/2008 4.02.26 2.02 PONTE NELLE ALPI (VENETO) Fonte: CRS - Centro di Ricerche Sismologiche 34 1.2.2 Stato dell’ambiente Gestione rifiuti La gestione dei rifiuti in ambito provinciale è definita in dettaglio nel “Programma provinciale di attuazione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani” adottato dal Consiglio il 3/05/04, poi approvato dalla Regione il 30/12/2004. L’articolo 23, comma 1, lettera m) della L.R. 30/1987 “Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti”, più volte modificata ed integrata, stabilisce che le Province, predispongano “annualmente una relazione sullo stato della rispettiva gestione delle funzioni spettanti in materia”. Nel corso degli anni le competenze attribuite alle Province, specie per effetto dell’entrata in vigore del Dlgs 22/97, oggi sostituito dal Dlgs 152/2006, e di altre normative in materia di rifiuti, sono state ampliate. La produzione si è confermata stabile: 67.611,42 tonnellate rispetto al dato di 68.424 tonnellate del 2006, con una ulteriore contrazione del 15,38% della frazione indifferenziata (31.809,56 tonnellate rispetto alle 37.592 del 2006) cui corrisponde un aumento della frazione differenziata (30.832 tonnellate nel 2006 e 35.801,86 tonnellate nel 2007). Figura 18: Trend di crescita dei rifiuti a livello provinciale nel 2007. 85.000 80.000 75.000 70.000 MAX 65.000 MIN valore reale 60.000 55.000 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 50.000 Fonte: IRIS I risultati della raccolta differenziata provinciale sono più che positivi, se nel 2004 il dato si assestava al 26,5 %, la raccolta differenziata ha fatto registrare il valore di 42,8% nel 2005, nel 2006 la percentuale provinciale si attestata a circa il 45 % per il 2007 si prevede la stabilizzazione del sistema con un sostanziale aumento di differenziata oltre il 50% (soglia prevista dal piano provinciale). Il dato di raccolta differenziata nel 2007, si attesta al 48,8% con un trend relativo al secondo semestre del 2007 del 51% (successivamente all’avvio della raccolta differenziata domiciliare a Monfalcone). Se si tiene conto che il dato nel secondo semestre 2007 è comunque fortemente influenzato dall’apporto derivato all’attività turistica estiva di Grado, si può ritenere l’obiettivo del Programma provinciale di attuazione del 50% di raccolta differenziata entro il 2007 raggiunto con successo. La Società Idecom S.r.l. è stata incaricata dalla Provincia di Gorizia, con Determina della Direzione del Territorio e Ambiente numero 1682/3/2007 del 07 Novembre 2007 e successivo incarico prot. 5170/08 del 06 Febbraio 2008, di ricostruire il flusso dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato dalle utenze della Provincia. L’obiettivo generale dello studio è stato quello di raccogliere e riorganizzare le informazioni relative alla filiera dei rifiuti urbani garantendo una migliore comunicazione e trasparenza. 35 L’obiettivo specifico allo studio è stato, quindi, quello di individuare i soggetti coinvolti nel flusso dei rifiuti della Provincia di Gorizia indagando i trattamenti eseguiti e la loro efficienza nel recupero materiali. Nel corso del 2005-2007 la gestione dei rifiuti è cambiata profondamente nella provincia di Gorizia che fino all’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata spinta domiciliare applicava un sistema di raccolta “aggiuntivo”, in cui, oltre al circuito stradale per la raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati, si aggiungevano ulteriori circuiti di raccolta caratterizzati per diverse metodologie a seconda del materiale raccolto.50 Nello schema seguente si presentano i quantitativi del 2007: RIFIUTI DIFFERENZIATI 35.801,86 t (52,95%) RIFIUTI INDIFFERENZIATI 31.809,56 t (47,05%) TOTALE RIFIUTI PRODOTTI 67.611,42 t (100%) Figura 19: Produzione di rifiuti provinciale dal 1996 al 2007. produzione rifiuti t/a 80.000 74.785 75.000 72.500 72.809 73.442 73.112 70.000 69.700 67.712 67.611 65.000 61.858 62.650 60.000 63.046 55.000 50.000 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2005 2006 2007 Fonte: Ufficio tutela ambiente Provincia di Gorizia 50 Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 36 Osservando lo schema si evince la crescita della raccolta differenziata e il trend positivo dal 1996 al 2007: PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA ANNI 1996 - 2007 70.000 100% 90% 60.000 80% 50.000 70% 60% 40.000 50% t/a 30.000 40% 30% 20.000 20% 10.000 10% 0 0% 1996 1997 1998 1999 RACCOLTA INDIFFERENZIATA 2000 2001 2002 2003 RACCOLTA DIFFERENZIATA 2004 2005 2006 2007 Picco raccolta differenziata Fonte: Ufficio Territorio Ambiente In sintesi si può ravvisare che: § il livello di RACCOLTA DIFFERENZIATA medio provinciale è del 56,80% circa. § il trasporto rifiuti indifferenziati presso ACEGAS TS dall'intera Provincia per l’anno 2007 è quantificabile in: TOTALE RIFIUTI INDIFFERENZIATI 17.650 t In tutta la provincia vi è un forte dibattito sulle modalità di raccolta rifiuti e le varie modifiche introdotte in ordine sparso dai singoli comuni fanno presagire che vi saranno ulteriori sviluppi a breve termine nelle scelte delle modalità operative. Si sottolinea comunque su tutta la provincia la necessità di verificare ed uniformare la soglia dei rifiuti assimilati RSU sulla base del Dlgs 4 dd. 16/01/2008 art. 36, comma 26 che modifica l’art. 195 del 152/2006 per evitare disparità di trattamento nei confronti del sistema delle imprese. Tale verifica con annesso impegno sulla tracciabilità di tutti i rifiuti interessati richiede un accordo con il sistema delle imprese all’interno del Patto dello Sviluppo della Provincia di Gorizia. 37 Se guardiamo agli ultimi dati forniti da IRIS per l’anno 2008 (fino a giugno) articolati per comune : 100,00% 90,00% 74,78% 80,00% 70,00% 60,00% 69,97% 69,01% 67,67% 71,67% 65,13% 69,10% 65,12% 67,11% 69,03% 67,15% 62,80% 64,97% 64,34% 66,31% 68,05% 65,65% 59,69% 60,88% 57,65% 50,00% 61,78% 61,05% 62,88% 56,80% 51,81% 40,00% 30,00% 28,42% 20,00% 10,00% totale provincia VILLESSE TURRIACO STARANZANO SAVOGNA D'ISONZO S. PIER D'ISONZO S. LORENZO ISONTINO S. FLORIANO DEL COLLIO S.CANZIAN D'ISONZO SAGRADO RONCHI DEI LEGIONARI ROMANS D'ISONZO MOSSA MORARO MONFALCONE MEDEA MARIANO DEL FRIULI GRADO GRADISCA D'ISONZO GORIZIA FOGLIANO-REDIPUGLIA FARRA D'ISONZO DOLEGNA DEL COLLIO DOBERDO' DEL LAGO CORMONS CAPRIVA DEL FRIULI 0,00% Fonte: Ufficio tutela ambiente della Provincia di Gorizia su dati Iris GLI IMPIANTI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI La provincia di Gorizia dispone di una discarica, di proprietà IRIS, per RSU a Pecol dei Lupi nel Comune di Cormòns, che copre una quota considerevole del fabbisogno annuo di RSU a smaltimento. Per il 2008 il quantitativo autorizzato conferibile in discarica è stato fissato dalla provincia in 12.000 tonnellate. La rimanente quota di rifiuto urbano destinata a smaltimento è coperta dall’inceneritore di Trieste.51 Totale Smaltimento autorizzato dalla provincia negli ultimi quattro anni: anno 2005 complessivi 30.500 t/a anno 2006 complessivi 33.000 t/a anno 2007 complessivi 27.020 t/a a fronte dei 27.500 t/a autorizzati di previsione anno 2008 complessivi 12.000 t/a Tab. 23: Piano di coltivazione ad esaurimento della discarica di Pecol dei Lupi (Coeff. Di compattazione 1,044). 2009 2010 Capacità residua Capacità residua 12.000 t/a 5.000 t/a Fonte: Ufficio ambiente Provincia di Gorizia 51 Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 38 GLI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI Esistono due impianti di compostaggio in provincia, uno a morato di proprietà di iris e uno a Staranzano, di proprietà del Comune ma in concessione ad una società privata. L’impianto di compostaggio di morato è dimensionato per trattare a regime 18.000 tonnellate annue di rifiuti provenienti da raccolta differenziata così suddivisi: frazione organica per 9.00 tonnellate/anno; fanghi da depurazione biologica per 2.700 tonnellate/anno; rifiuti verdi da potature e falci per 6.300 tonnellate/anno. L’impianto nel suo complesso ha iniziato la sua attività nel marzo del 2006 e ha concluso il suo iter autorizzativi nel mese di dicembre 2007.52 Tab 24: Quantitativi di rifiuti ricevuti dagli impianti di compostaggio di Moraro e Staranzano – anno 2007. IMPIANTO DI MORARO IMPIANTO DI STARANZANO CER TONNELLATE CONFERITE ANNO 2007 TONNELLATE CONFERITE ANNO 2007 RSU 200301 346,22 -- LEGNO 150103 2,36 -- UMIDO 200108 6108,44 477,25 VERDE 200201 5351,38 37,04 11459,82 514,29 TIPOLOGIA RIFIUTO Totale complessivo Fonte: Ufficio Territorio Ambiente LE STRUTTURE DI SUPPORTO AI SERVIZI DI RACCOLTA Il sistema attuale delle ecopiazzole nella provincia di Gorizia è basato su di un sistema di strutture semplici, a servizio di un solo comune o di più (sovracomunali). Le ecopiazzole sovracomunali principali sono due, collocate Moraro e Monfalcone e gestite direttamente da Iris. Il Comune di Gorizia possiede un’ecopiazzola semplice, mentre il comune di Grado possiede un’ecopiazzola semplice che dovrebbe trasformarsi in un’ecopiazzola complessa con funzioni di travaso. Negli altri comuni la situazione è molto variabile: esistono semplici aree per la ricezione del verde o vi sono strutture che la collocazione e le dimensioni non garantiscono un adeguato servizio. Solo i comuni di Ronchi dei Legionari, Staranzano, Gradisca d’Isonzo possiedono strutture adeguate come dimensioni alle necessità dell’utenza domestica del comune e sono facilmente accessibili. In seguito all’emanazione della L.R. 25/2005, art. 19, è stata bloccata la raccolta di accumulatori in piombo e altri rifiuti pericolosi. 53 52 Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 53 Tratto dalla “Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l’anno 2007”- Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 39 ATTIVITA’ SANZIONATORIA Tab. 25: Violazioni accertate anno 2007. NUMERO VIOLAZIONI ACCERTATE AMMONTARE PAGAMENTO ORDINANZA INGIUNZIONE Art. 133 del D.Lgs. 152/06 51 120.264,00 Art. 190 ed art. 258 del D.Lgs. 152/06 20 32.269,49 Art. 192 del D.Lgs. 152/06, 17 1.942,11 Art. 193 ed art. 258 del D.Lgs. 152/06 11 4.628,34 Art. 233 e 256 del D.Lgs. 152/06 2 516,67 Art. 3 del D.Lgs. 209/99 3 6.716,00 Art. 5 ed art. 13 del D.Lgs. 209/03 1 516,67 105 166.853,28 VIOLAZIONE Acque Rifiuti TOTALE Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente Tab. 26: Numero di casi di abbandono dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi – Anno 2007. Anno 2006 Anno 2007 Segnalazioni siti con abbandono dei rifiuti 18 45 Ripristino dello stato dei luoghi 9 15 Abbandono di Rifiuti Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente 40 “PROGETTO MICRORACCOLTA E SMALTIMENTO AMIANTO” E’ stato avviato il “Progetto di Microraccolta di coperture contenenti cemento-amianto (eternit)” ai fini della bonifica delle coperture nello stesso materiale nocivo nella Provincia di Gorizia, per il quale sono stati sanziati, nel bilancio dell’Amministrazione Provinciale 100.000 euro. Sono state presentate, entro il 31/03/2008, 330 richieste di intervento di bonifica a beneficio, per un totale di contribuzione richiesto di 201.040 euro. Nella tabella sottoriportata si evidenzia un dettaglio per ciò che riguarda le domande pervenute e quelle teoricamente finanziabili con copertura finanziaria prevista attualmente. Tab. 27: Progetto Amianto: risultati delle domande pervenute alla Provincia di Gorizia. DOMANDE PERVENUTE DOMANDE FINANZIABILI NUMERO DOMANDE METRI QUADRI SMALTIBILI NUMERO DOMANDE CAPRIVA DEL FRIULI 4 152 2 89 CORMONS 6 253 6 253 DOBERDO' DEL LAGO 5 122 5 122 DOLEGNA DEL COLLIO 1 160 --- --- FARRA D'ISONZO 4 140 4 140 LOCALITA' METRI QUADRI SMALTIBILI FOGLIANO REDIPUGLIA 9 258 7 170 GORIZIA 57 1652,33 35 901 GRADISCA D'ISONZO 23 1060,5 10 399 GRADO 4 115 4 115 MARIANO DEL FRIULI 11 397,41 3 70 MEDEA 4 133 --- --- MONFALCONE 71 1504,3 24 758 MOSSA 3 211 2 97 ROMANS D'ISONZO 13 603,22 5 300 RONCHI DEI LEGIONARI 42 1086,9 20 626 S. LORENZO ISONTINO 4 146 2 99 SAGRADO 15 310 9 218 SAN CANZIAN D'ISONZO 5 211 4 126 SAN FLORIANO DEL COLLIO 2 26 1 6 SAN PIER D'ISONZO 6 193 2 59 SAVOGNA D'ISONZO 8 198 6 153 STARANZANO 24 820,5 19 680 TURRIACO 8 236 5 158 VILLESSE 1 5 1 5 330 9994,16 176 5543,85 Totale complessivo Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente 41 Gestione delle acque Il 98% della popolazione della provincia è servita dal servizio di acquedotto. Le principali opere di presa dell’acqua destinata all’uso potabile si trovano nei territori comunali di Ronchi dei Legionari e Gorizia, dove il volume medio captato è rispettivamente di circa 9.144 e 6.600 migliaia di mc l’anno. L’acqua potabile viene prelevata prevalentemente dalle falde sotterranee e risulta di buona qualità , tanto che sul territorio esistono solo 4 potabilizzatori. Con riferimento invece alle acque reflue, in provincia, le reti di raccolta sono circa 628 km. I Comuni nei quali è maggiore l’estensione della rete fognaria sono quelli territorialmente più ampi e più densamente abitati, quali Gorizia, Monfalcone, e Grado, ma in generale possiamo dire che in ogni singolo Comune servito dalla fognatura il quadro di copertura del sistema fognario è maggiore dell’80% della popolazione residente. L’unico comune non servito da rete fognaria è quello di Doberdò del Lago. Questi valori si pongono al di sopra dei rispettivi valori medi nazionali che vedono l’86% degli italiani serviti dal servizio di acquedotto e il 63% da quello di fognatura. Per quel che concerne la depurazione la copertura raggiunge l’80% della popolazione residente. Esistono ancora piccoli impianti ad uso abitativo nella zona di Savogna centro e di Grado loc. Fossalon. In totale si contano 10 impianti di depurazione primaria e 8 impianti di tipo biologico ed un impianto di depurazione fisico-chimico a servizio del Comune di Grado. La maggior parte degli impianti a trattamento primario sono posti a servizio di centri abitati con un numero di residenti non superiori alle 500 unità, fatta eccezione per l’impianto del Comune di Medea ove gli abitanti serviti dal servizio di fognatura/depurazione sono circa 843. Le acque di scarico dagli impianti vengono scaricate previa depurazione nell’Isonzo, Judrio, Versa e nel mare Adriatico. Nell’ambito del settore è stato costituito, con convenzione di cooperazione stipulata il 12 febbraio 1999, l’AATO Orientale Goriziano. Avendo ultimato la attività di pianificazione, consistente nella approvazione del Piano d’Ambito, della Convenzione/Contratto e sue successive modifiche ed integrazioni e della Carta dei Servizi, le principali attività che verranno sviluppate dall’A.A.T.O. Orientale Goriziano nel corso del 2009 riguarderanno la gestione del contratto di servizio ed il controllo sull’operato del gestore nonché la tutela degli utenti. La attività di gestione del contratto di servizio consiste nel fatto di garantire agli utenti ed ai Comuni dell’Ambito che il gestore rispetti gli impegni assunti nei documenti di pianificazione. Per gli aspetti non espressamente disciplinati nel contratto di servizio, l’attività dell’A.A.T.O. sarà quella di assumere decisioni, in contraddittorio con il gestore, in merito alle diverse problematiche che si presenteranno nel rispetto dei principi normativi contenuti nei documenti di pianificazione. I fattori più rilevanti oggetto della attività di regolazione e controllo sul gestore riguarderanno la verifica periodica del raggiungimento degli standard di servizio, della corretta applicazione delle tariffe, della realizzazione degli investimenti previsti nel Piano e di ogni altro adempimento previsto in Convenzione/Contratto e nella Carta dei Servizi. La tutela degli utenti rappresenta uno dei compiti istituzionali delle Autorità d’Ambito a seguito dell’affidamento del servizio idrico integrato, essa si esplica nella verifica che i diritti dei consumatori vengano rispettati nei rapporti con il gestore del servizio. E’ intenzione dell’A.A.T.O. la creazione di un proprio sito web nel quale verranno pubblicate tutte le informazioni più rilevanti riguardanti lo stato del servizio. La normativa statale e regionale affida all’A.A.T.O. il compito di autorizzare e di controllare gli scarichi industriali in fognatura. A tal fine è in fase di completamento la raccolta di tutte le autorizzazioni già rilasciate dai Comuni dell’Ambito, mentre continueranno il progressivo rinnovo delle stesse e le nuove istruttorie per le autorizzazioni richieste. In particolare nel 2009 verrà avviato un controllo capillare e puntuale delle autorizzazione rilasciate tramite l’analisi diretta di alcuni scarichi industriali da parte dell’Arpa di Gorizia; a tal fine con Delibera d’Assemblea 44 del 2/12/2008 sono stati destinati per il 2009, 40.000 Euro da utilizzare nel controllo degli scarichi industriali della Provincia di Gorizia. 42 Con il 2009, terminato il primo ciclo di regolazione triennale (2006/2008), inizia il nuovo ciclo di regolazione triennale che vede già dai primi mesi l’AATO impegnata nella redazione del bilancio di fine ciclo e del rapporto di sintesi. È previsto inoltre l’aggiornamento della pianificazione in base alle informazioni raccolte nel primo ciclo di attuazione del piano. Il Sistema Informativo di Audit (SIA), già implementato nel 2008, costituirà per il 2009 lo strumento di comunicazione digitale delle informazioni tra AATO ed ente gestore oltre che uno strumento di controllo e di regolazione del Piano d’Ambito. Per la massima divulgazione delle attività inerenti il Ciclo Idrico Integrato verranno predisposti appositi moduli del SIA di accesso pubblico e/o regolato da password delle informazioni raccolte. Tra gli interventi già iniziati e/o in corso di realizzazione nel 2009 verranno in particolare avviati: la progettazione del depuratore della Destra Isonzo in Comune di Gradisca d’Isonzo (per il comprensorio dei comuni di Gradisca, Farra, Capriva, Mossa, Mariano, Cormòns e Romans d’Isonzo) la realizzazione del depuratore biologico (80.000 a.e.) in Comune di Grado in sostituzione del depuratore chimico fisico esistente. Importanti lotti di fognatura nella città di Gorizia e Monfalcone e in altri centri minori. 43 Le tariffe 2008 Fonte: AATO 44 1.3 - I SERVIZI 1.3.1 Personale Dati vecchia macrostruttura fino al 14/09/2008 Tabella dotazione organica alla luce dell’applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico – area enti locali 1.3.1.1 Posti previsti in Pianta Organica 5 76 84 34 11 2 5 217 Categoria Dirigenti D C B A PLB PLA TOTALE Posti coperti 4 69 75 28 10 2 4 192 Posti Vacanti 1 7 9 6 1 0 1 25 2 Dipendenti di Categoria D risultano essere assunti a tempo determinato fuori Pianta Organica. Personale diviso per direzione di competenza: Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.2 – DIREZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA Posti previsti in Pianta Organica 1 8 15 2 1 27 Posti coperti 1 8 15 2 1 27 1.3.1.3 – DIREZIONE AMMINISTRATIVA GIURIDICO – LEGALE AVVOCATURA E SVILUPPO SOCIALE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 10 10 C 10 10 B 7 7 A 2 2 TOTALE 30 30 1.3.1.4 – DIREZIONE TERRITORIO E AMBIENTE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TECNICO MANUTENTIVE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 13 13 C 14 14 B 2 2 A 0 0 PLB 2 2 PLA 4 4 TOTALE 36 36 1.3.1.5 – DIREZIONE VIABILITA’ TRASPORTI E ATTIVITA’ TECNICO AMMINISTRATIVE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 13 13 C 16 16 B 10 10 A 5 5 TOTALE 45 45 45 Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.6 – MUSEI PROVINCIALI Posti previsti in Pianta Organica 0 6 3 6 0 15 Posti coperti 0 6 3 6 0 15 1.3.1.7 – SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA – UFFICIO STAMPA Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 3 3 C 2 2 B 0 0 A 0 0 TOTALE 5 5 1.3.1.8 – UFFICIO DIREZIONALE PER LO SVILUPPO DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLE RISORSE UMANE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 13 13 C 11 11 B 1 1 A 2 2 TOTALE 27 27 1.3.1.9 – UFFICIO DIREZIONALE SEGRETERIA GENERALE E DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 2 2 C 4 4 B 0 0 A 0 0 TOTALE 6 6 Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.4 – UNITA’ OPERATIVA CULTURA E TERRITORIO Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 46 Dati nuova macrostruttura dal 15/09/2008 Tabella dotazione organica alla luce dell’applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico – area enti locali 1.3.1.1 Posti previsti in Pianta Organica 5 73 85 34 10 2 5 214 Categoria Dirigenti D C B A PLB PLA TOTALE Posti coperti 4 71 75 27 10 2 4 193 Posti Vacanti 1 2 10 7 0 0 1 21 Personale diviso per direzione di competenza: Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.2 – DIREZIONE CULTURA E CREATIVITA’ Posti previsti in Pianta Organica 1 10 9 7 0 27 Posti coperti 0 9 6 6 0 21 Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.3 – DIREZIONE LAVORI E MOBILITA’ Posti previsti in Pianta Organica 1 18 19 11 5 54 Posti coperti 1 17 19 11 5 53 Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.4 – DIREZIONE LAVORO E WELFARE Posti previsti in Pianta Organica 1 24 15 5 2 47 Posti coperti 1 24 15 1 2 43 1.3.1.5 – DIREZIONE RISORSE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 7 7 C 20 18 B 2 2 A 1 1 TOTALE 31 29 1.3.1.6 – DIREZIONE SVILUPPO TERRITORIALE E AMBIENTE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 10 10 C 12 10 B 2 0 A 0 0 TOTALE 25 21 47 Categoria Dirigenti D C B A TOTALE 1.3.1.7 – SEGRETERIA GENERALE Posti previsti in Pianta Organica 0 4 10 7 2 23 Posti coperti 0 4 7 7 2 20 Categoria PLB PLA TOTALE 1.3.1.8 – SERVIZIO POLIZIA PROVINCIALE Posti previsti in Pianta Organica 2 5 7 Posti coperti 2 4 6 48 1.3.2 Strutture ESERCIZIO IN CORSO TIPOLOGIA PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Strutture Scolastiche (edifici) al 31.12 n. 16 Posti n. 5292 Posti n. 5292 Posti n. 5292 Posti n. 5292 Scuole secondarie tecniche Posti n. 1865 Posti n. 1865 Posti n. 1865 Posti n. 1865 Posti n. 1920 Posti n. 1920 Posti n. 1920 Posti n. 1920 Posti n. Posti n. Posti n. Posti n. 1507 1507 1507 1507 21 21 n. 21 n. 21 Autoveicoli n. 14 n. 14 n. 14 n. 14 Autocarri Motocarri Barca Trattori 6 3 1 2 6 3 1 2 6 3 1 2 6 3 1 2 Quadriciclo a motore Rimorchi 0 2 0 2 0 2 0 2 467 78 194 467 78 194 467 78 194 467 78 194 160 30 5 13 160 30 5 13 160 30 5 13 160 30 5 13 Altre Strutture: Casa albergo “Mons. Faidutti” di Bagni di Lusnizza n. letti 92 n. letti 92 n. letti 92 n. letti 92 Quota parte della Ex sede Comunità montana del Carso - Sistiana 33,17% 33,17% 33,17% - n. 6 54 Scuole secondarie Scientifiche n. 4 Altre scuole di competenza provinciale n. 6 Mezzi operativi Personal Computer in deposito utilizzati dall’ente utilizzati nelle scuole uffici del lavoro motorizzazione Servers 54 Nelle scuole secondarie scientifiche rientrano il liceo classico, scientifico e l’istituto magistrale 49 1.3.3 Organismi gestionali Organismi gestionali ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 SOCIETA’ PARTECIPATE 11 8 8 8 CONSORZI E ASSOCIAZIONI 9 8 8 8 QUOTE ASSOCIATIVE 10 9 9 9 Attualmente l’ente provinciale partecipa agli organismi gestionali sottoelencati: Società partecipate: - Azienda Provinciale Trasport S.pA. - Autovie Venete S.p.A - Banca Popolare Etica S.C.p.a. - Gestione immobili F.V.G. S.p.A. - Autoservizi F.V.G. S.p.A. (S.A.F) - Società Consortile Collio S.r.l. - Società Consortile A.r.l. “Isontina Sviluppo” - Aeroporto “Amedeo Duca d’Aosta” di Gorizia S.p.A. - Consorzio Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. - Banca Intesa S.p.A. - Gal Carso - Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone Consorzio di sviluppo e artigianale di Gorizia Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia Consorzio universitario del Friuli Consorzio per lo Sviluppo Internazionale dell’Università degli Studi di Trieste Consorzio Gorizia e l’Isontino Consorzio Isontina Servizi Integrati (C.I.S.I.) Orchestra Sinfonica Associazione culturale Palazzo del Cinema (Hisa Filma) Consorzi e associazioni: Quote associative: - Associazione Regionale Italiana Comuni d’Europa Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni d’Europa Unione della Provincia d’Italia Unione delle Province della Regione Friuli Venezia Giulia Lega delle Autonomie Associazione Nessuno Tocchi Caino Centro di Ecologia Teorica e Applicata di Gorizia (C.E.T.A) Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (I.S.I.G.) Società Filologica Friulana Consorzio Salvaguardia Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia 50 1.3.4 Accordi di programma e altri strumenti di programmazione ACCORDI DI PROGRAMMA E PROTOCOLLI D’INTESA Nel 2009, finanziati attraverso lo strumento dell’accordo di programma 2003-2005 con la regione FVG, avranno inizio i lavori di Palazzo Attems, proseguirà la progettazione della ristrutturazione del Palazzo della Provincia e si concluderanno i lavori all’Istituto alberghiero di Grado. A seguito del protocollo d’intesa in materia di edilizia scolastica, stipulato con la regione FVG nel corso 2008 ( L.R. 30/07 e del. G.R. 226/08), durante il 2009 verranno avviate le seguenti opere: - Liceo scientifico di Gorizia – sede via Randaccio- sistemazione area esterna; Liceo scientifico di Gorizia – rifacimento delle facciate e del tetto della palestra; IPSIA professionale di Grado – laboratori di cucina; ITC Einaudi di Staranzano- rifacimento dell’impermeabilizzazione del tetto; Istituto d’Arte Marx Fabiani – rifacimento tetto falegnameria; ITC Einaudi di Staranzano- scala di sicurezza e lavori di adeguamento; IPSIA di Monfalcone – sistemazione serramenti; Complesso delle Scuole Slovene – adeguamento normativi 1° lotto Attraverso lo strumento del protocollo d’intesa in materia di viabilità siglato con la Regione FVG nel 2007, con l’impiego di risorse provinciali e comunali oltre che regionali, verranno realizzati alcuni importanti interventi in programmazione per il 2009: - Prosecuzione della viabilità d’accesso a Grado, principale località turistica provinciale, in particolare con la prosecuzione dei lavori di allargamento della SP19; - Realizzazione dell’accesso alla città mandamento di Sagrado; - Prolungamento della bretella A4-SS14-SP19 sino alla Z.I. di Staranzano; - Realizzazione della rotatoria in località Ronchi dei Legionari tra la SS305 e l’autostrada; - Adeguamento funzionale della SP15 nel tratto finale in località Devetachi; - Realizzazione del sottopasso di S.Polo (in fase di ultimazione); Nell’ambito della valorizzazione turistico culturale del Carso, la Provincia ha attivato la procedura di sottoscrizione di apposito accordo di programma con la Regione FVG, finalizzato alla realizzazione di interventi di recupero storico-culturale e di valorizzazione turistica dei siti legati alla prima guerra mondiale. Tale accordo è normativamente previsto dalla l.r. 30/07 art.4 comma 18 e dovrà venire sottoscritto entro il 2009. Nel corso del 2009, in attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria regionale la Provincia realizzerà il Piano provinciale dell'impiantistica sportiva, anche sulla base del lavoro di mappatura e censimento effettuato in collaborazione con il CONI e già avviato nel corso del 2008, che verrà ultimato e presentato in corso d’anno, al fine di individuare le graduatorie di priorità e le risorse da destinare ai singoli interventi. Si intende in tale modo mettere al più presto a disposizione delle amministrazioni locali le risorse per l'adeguamento, la messa a norma, il completamento, la ristrutturazione e l'ampliamento dell'impiantistica sportiva, anche nelle forme di protocolli d’intesa, che saranno per il 75% di provenienza regionale e per il restante 25% degli enti locali. 51 ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Nell’ambito delle forme di finanziamento alternative agli accordi di programma si sottolinea che la Provincia riceverà un contributo statale, che perverrà tramite la Regione, per la realizzazione della ristrutturazione della palazzina della presidenza dell’ITAS D’Annunzio di Gorizia, i cui lavori avranno inizio nel 2009. Un finanziamento della CCIAA di Gorizia, a valere sul Fondo Gorizia, garantirà 3.850.000 euro di investimenti infrastrutturali nell’area del Collio (mobilità lenta). INIZIATIVE TRANSFRONTALIERE: Si conferma il ruolo della Provincia quale ente di coordinamento e di raccordo tra gli enti locali più vicini al cittadino, comuni e la Regione, come previsto dal D.Lgs 267/2000. Poiché è già avviata la nuova programmazione comunitaria 2007-2013, la Provincia intende svolgere un ruolo di primo piano nel perseguire la realizzazione dell’obiettivo 3 dell’UE, relativo alla cooperazione territoriale e transfrontaliera. La provincia ha partecipato nel corso del 2008 al primo bando per i progetti strategici a valere sul programma di cooperazione Italia - Slovenia, allo scopo di continuare con la collaborazione già avviata con successo nel periodo precedente di programmazione 2000-2006, puntando, in particolare, sulle progettualità che possono favorire uno sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero di area vasta. Nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Slovenia 2007-2013, per i progetti presentati e, di cui si auspica l’accoglimento, la Provincia di Gorizia è capofila del progetto “WaLKS – Le vie della prima Guerra Mondiale”. Con tale progetto si intende creare un “parco integrato” della Grande Guerra attraverso la valorizzazione dei siti, musei e sentieri, rafforzare la collaborazione tra enti locali e associazioni abbracciando tutta la fascia confinaria italo-slovena dall’Austria a Trieste. La Provincia è inoltre partner dei seguenti progetti strategici sullo stesso programma: 1) “INTERBIKE – Rete ciclistica intermodale transfrontaliera”, con capofila il Centro regionale di sviluppo Capodistria, progetto volto a migliorare i sistemi di trasporto e rafforzare l’integrazione tra le aree urbane e rurali. Ha come obiettivo principale realizzazione di una rete di percorsi ciclabili e un sistema unico di segnaletica; 2) “MIRBIS – Studi di base per la gestione del bacino internazionale del fiume Isonzo con riguardo agli obiettivi di gestione delle risorse idriche”, con capofila l’Università di Luviana, che vuole definire una serie di punti chiave nella gestione integrata bacino dell’Isonzo; 3) “CARSO – Gestione sostenibile di risorse naturali e territoriali”, con capofila la Provincia di Trieste, che promuove lo sviluppo congiunto del Carso dal punto di vista ambientale e pianificatorio; 4) “VALOPT – turismo nelle aree rurali fondato sulla tutela e sullo sviluppo dei prodotti tipici agricoli, artigianali e culinari”, con capofila L’Istituto per l’agricoltura di Nova Gorica. Si punta alla promozione del turismo enogastronomico, attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e di qualità dell’area transfrontaliera, con interventi di supporto alla produzione ed al marketing integrato dei prodotti tipici. 5) “BioEdilNet; Progetto Strategico Transfrontaliero sulla Bioedilizia”, con capofila la Provincia di Treviso, intende favorire un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche e migliorare la qualità ambientale attraverso la bioedilizia. 6) “OPEN MUSEUMS”, con capofila la Provincia di Ravenna, la Provincia di Gorizia partecipa a questo progetto che intende innovare l’offerta delle istituzioni mussali tra le quali i Musei Provinciali di Gorizia; 7) “LABIRINTI.SI”, progetto proposto dal Collegio del Mondo Unito di Duino, per avviare tecniche innovative nell’istruzione tra Italia e Slovenia. Infine, la Provincia di Gorizia sta predisponendo ulteriori proposte progettuali in vista dei prossimi bandi del programma Italia – Slovenia, partecipa ad altre iniziative comunitarie quali, un progetto di ricerca nell’ambito del 7° programma quadro e intende proseguire la proficua collaborazione avviata nell’ambito di Obiettivo 3 IPA Adriatico. 52 1.4 - ECONOMIA INSEDIATA Struttura economica del territorio Tab. 28: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento: ottobre 2008). INDICATORI Tendenza % su (variazioni su stesso periodo dell'anno precedente) regione 141.948 +3,98% rispetto al Censimento 2001 11,58%1 204,19 in aumento rispetto al censimento 1991 (192,1) 8.360 5,8% della popolazione4 10,03%5 Valore DINAMICA DEMOGRAFICA Residenti al 31 dicembre 2007 2 Indice di vecchiaia Cittadini stranieri residenti in provincia 3 DINAMICA SETTORIALE Imprese attive 6 10.774 +3,96% 10,47% Agricoltura e Pesca 1.504 -2,46% 7,59% Industria 1.168 -3,15% 9,47% Costruzioni 1.703 5,44% 10,86% Commercio 3.707 +0,27% 12,20% Servizi 2.692 +16,89% 10,91% Imprese attive al netto dell'agricoltura 9.270 +3,70% 11,16% Imprese attive per 10mila abitanti 759 839 regione MERCATO DEL LAVORO 7 Forza lavoro 61mila tasso di attività (15-64) 66,5%; 67,9 t.a. reg. 11,27% Occupati 59mila tasso di occupazione (15-64) 64,3%; 65,5 t.o. reg. 11,30% di cui dipendenti 81,35% 76,81% Regione Tasso di crescita occupazionale previsto8 +1,6% +1,0% nazionale; +1,3% regionale 3,2% Maschile: 2,4%; Femminile: 4,4% Tasso di disoccupazione9 Avviamento stranieri 5.827 Totale FVG 47.977 Iscritti nelle liste di mobilità 1.107 14,43% degli iscritti in FVG; 1,88% del tot FL Fonte: Elaborazione dati Ufficio Statistica Provincia di Gorizia, ottobre 2008.10 1 Variazione in valore assoluto rispetto al censimento 2001: +5.457. Fonte: ufficio statistica regione FVG. Popolazione anziana (da 65 anni in poi) su popolazione giovane (fino 15 anni). 3 Dati al 31.12.2007. 4 Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale della popolazione in provincia (141.948). 5 Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale degli stranieri in Regione (83.306). 6 Rilevazione dati ottobre 2008 dal sito: www.infoimprese.it; 7 Dati anno 2007. Sito regione fvg, Regione in cifre 2008-Lavoro. 8 Stima per l’anno 2008 da Unioncamere, luglio 2008 – Sistema Informativo Excelsior. 9 Valori inferiori alla media regionale, pari a 3,4%. Anno 2007. 10 Fonti utilizzate: Dinamica demografica: Istat e Regione FVG Dinamica settoriale: Infoimprese Mercato del lavoro: Regione FVG Dati macroeconomici: Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, Capitaneria di Porto di Monfalcone , Camera di Commercio di Gorizia,Unioncamere, Banca d’Italia. Interscambio commerciale: Unioncamere, Regione FVG 2 53 Tab. 29: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento: ottobre 2008) . INDICATORI Valore Tendenza % su (variazioni su stesso periodo dell'anno precedente) regione MACROECONOMICI Prodotto interno lordo (2007)11 4.027,4 12 Crescita del Pil regionale (stima anno 2008) PIL pro capite (2007)13 + 0,7% 28.517,10 Rispetto al 2006: Gorizia +3,6%, FVG + 2,5% stima Nord Est: +0,7% Media PIL pro capite nazionale: 25.921,4 Prezzi al consumo:14 FOI (indice x famiglie operai e impiegati) 134,5 +2,0%15 NIC (indice generale x l’intera collettività) 136,9 +2,2%16 17 4.022.827 Traffico porto di Monfalcone (tonnellate) Impieghi 19 Depositi 20 Imbarchi: +16,7% ; Sbarchi: -4,5%18 8,48% 2.646 +6,90% 9,40% 2.450 + 9,08% 7,60% 1.231,39 +13,76% 9,98% 985,46 +3,56% 14,82% INTERSCAMBIO COMMERCIALE Esportazioni 21 Importazioni Saldo commerciale normalizzato 11,09% 11 Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in euro. “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2008-2011”, 16 luglio 2008 - Unioncamere 13 Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in milioni di euro. 14 Rilevazione dati dicembre 2008, compresi i tabacchi. Fonte: Istat. 15 Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 16 Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al 2006 la variazione % del 2007 è stata del 1,7%. 17 Rilevazione dati Capitaneria di Porto di Monfalcone, dicembre 2008. 18 Totale movimenti a fine 2007, tonnellate: 4.411.900 Gorizia, 51.983.501 Regione. Variazioni 2006-2007. Ufficio statistica Regione FVG. 19 Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia. 20 Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia. 21 Per import ed export: fonti: Atlante della competitività delle Province e delle Regionei-Unioncamere e Regione in cifre 2008 FVG. Anno 2007. Dati in milioni di euro. 12 54 1.4.1 Occupazione A livello nazionale nei primi due trimestri del 2008 si è registrato un aumento delle persone in cerca di occupazione pari al 20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La mancanza di lavoro colpisce soprattutto soggetti precedentemente occupati (+27,9%) e persone in cerca di prima occupazione (+5,8%). Dal 2004 al 2007 il tasso di attività femminile è passato dal 50,6% al 50,7%, il tasso di occupazione dal 45,2% al 46,6%, il tasso di disoccupazione dal 10,5% al 7,9%. In generale in regione, l’anno 2007 si chiude con andamenti positivi sul mercato del lavoro. I dati ISTAT evidenziano infatti, rispetto al 2006, un ulteriore aumento dell’occupazione e del tasso di occupazione, delle forze di lavoro e del tasso di attività nonché, una diminuzione del tasso di disoccupazione. Le forze di lavoro superano le 540mila unità, con un incremento di +2,6mila quasi interamente attribuibile alla componente femminile. L’occupazione cresce in tutte le province ma con alcune peculiarità: per Gorizia e Pordenone l’incremento si ripartisce pressoché equamente tra i due generi, mentre a Trieste si registra una diminuzione dell’occupazione maschile (-2,7mila) ed un aumento di quella femminile (+3,2mila); il segno si inverte in provincia di Udine che presenta un calo dell’occupazione femminile (-1,2mila) ed un aumento di quella maschile (+2,3mila).55 I differenziali territoriali delle quattro province della regione, negli indicatori fondamentali, sono e rimangono contenuti a testimonianza di un soddisfacente grado di coesione geografica nel mercato del lavoro.56 Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, la posizione, in termini occupazionali appare soddisfacente. Il tasso di disoccupazione totale si attesta al 3,2% (la metà del dato nazionale: 6,10%), in diminuzione rispetto al 2006 (3,6%), collocandosi così all’82-esimo posto in una classifica decrescente tra le province italiane. Anche il tasso di attività57(15-64) registra un trend positivo di +0,02%, attestandosi al 66,5%58; per gli uomini il tasso di attività è pari al 74,3%, con un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2007 e, conferma il trend positivo registrato dal 2004; per le donne il tasso di attività si attesta al 58,4% con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2007 ma, in crescita rispetto al 2004 (+5,5% in quattro anni). Gli occupati sono circa 59mila (di cui 34.217 maschi e 24.777 femmine) e il tasso di occupazione (15-64) passa dal 63,9% del 2006 al 64,3% nel 2007; per gli uomini il tasso di occupazione è del 72,5% con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 2,1 punti dal 2004; per le donne il tasso di occupazione è del 55,7% con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 5,4 punti rispetto al 2004. Tab. 30: Tasso di attività, occupazione e disoccupazione per Provincia. Anno 2007. Valori percentuali tasso di attività tasso di occupazione tasso di disoccupazione Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Pordenone 79,2 58,8 69,2 77,6 56,4 67,2 1,9 4,2 2,8 Udine 77,3 56,5 67,0 75,6 53,4 64,6 2,1 5,3 3,4 Gorizia 74,3 58,4 66,5 72,5 55,7 64,3 2,4 4,4 3,2 Trieste 75,5 62,7 69,1 72,3 59,8 66,0 4,1 4,4 4,3 75,2 55,7 65,5 2,4 4,7 3,4 Regione FVG 77,1 58,5 67,9 Fonte: Il mercato del lavoro. Rapporto FVG 2008. Pag. 93. 55 Per approfondimenti: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg. 86-93. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 56 Fonte: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pag 93. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 57 Forza lavoro (15-64)/popolazione (15-64). 58 Superiore di 4,00 punti percentuali rispetto alla media nazionale (62,5). Fonte dati Unioncamere – Atlante della competitività delle province. Anno 2007. Dati rilevabili anche su regione.fvg.it; regione in cifre 2008. 55 Figura 20: Tasso totale di disoccupazione per Provincia. Anno 2007. Valori percentuali. Italia Regione FVG Trieste Totale Femmine Gorizia Maschi Udine Pordenone 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Fonte : Regione in cifre, sezione lavoro. Rispetto ai due anni precedenti, la disoccupazione totale in regione nel 2007 diminuisce (-0,7% dal 2005); anche la disoccupazione distinta per generi diminuisce rispetto al 2005: -0,8% quella maschile e –0,6% quella femminile. A livello provinciale le variazioni sono diverse per i due generi: come già evidenziato la disoccupazione totale diminuisce ma, mentre quella femminile registra un trend in diminuzione (-1,3% rispetto al 2005), quella maschile diminuisce rispetto al 2005 (-2%) ma aumenta rispetto al 2006 (+0,5%). La fascia d’età che presenta il maggior grado di disoccupazione è quella tra i 15 e i 24 anni , con un notevole gap tra maschi e femmine (rispettivamente 15,5% e 29,5%); il gap è molto ridotto nella fascia 25 anni e oltre per la quale la disoccupazione totale è del 2,3% (1,7% per gli uomini e 3,1% per le donne).59 59 Fonte: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg 283-.287. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 56 Figura 21: Disoccupazione per sesso e provincia nel 2005-2007. Valori percentuali. 8,0 7,0 6,0 5,0 FVG Udine 4,0 Gorizia Trieste 3,0 Pordenone 2,0 1,0 maschi femm 2005 tot maschi femm tot 2006 maschi femm tot 2007 Fonte: Regione in cifre, sezione lavoro. I dati sulla disoccupazione evidenziano il trend occupazionale positivo registrato negli ultimi due anni, dato che viene confermato anche dall’andamento sugli avviamenti. Osservando i flussi, a livello regionale si registra un valore assoluto pari a 210.504 avviamenti; dunque rispetto al 2006 la variazione positiva che si osserva è quasi pari al 34%. Questo valore va però depurato di alcune poste per le quali negli anni precedenti non vi era l’obbligo di comunicazione imposto dalla Legge finanziaria 2007. Per rendere dunque i dati più verosimili alla situazione degli anni precedenti, si deve applicare un processo di stima che porta il valore assoluto degli avviamenti in regione pari a 178.553 unità. La variazione che ne deriva rispetto al 2006 è comunque positiva pari al 13,6% (+5,3 per gli uomini e +17,1% per le donne), confermando il trend positivo nell’andamento degli avviamenti.60 A livello provinciale, i dati rilevati dagli uffici del lavoro61 per l’anno 2007, rilevano un totale di avviamenti pari a 24.379, di cui 13.349 uomini (54,76%) e 11.030 donne (45,24%). Le aziende interessate sono state 4.641 e di queste circa il 49% ha assunto uomini e il 51% donne. 60 Per approfondimenti: “Il mercato del lavoro in FVG – Rapporto 2008”. Pagg 93-98. A cura dell’ Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 61 Rilevazioni Netlabor 2007; fonte: www.provincia.gorizia.it/lavoro/statistiche/ 57 Figura 22:Avviamenti valori assoluti dal 2000 al 2007.62 30.000 25.000 20.000 Totale 15.000 Donne Uomini 10.000 5.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007. La suddivisione degli avviamenti per macro settori di attività è evidenziata nella seguente tabella. Nel terzo trimestre del 2007, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, crescono gli avviamenti nell’Agricoltura e Pesca (+63,8%), nei Servizi (+47,3%) e nell’Industria (+6,8%); valori di crescita minori si registrano per le Costruzioni (+2,1%); in particolare sono il settore manifatturiero dell’industria e quello dei servizi turistici nei servizi che registrano i maggiori incrementi.63 Tab. 31: Avviamenti per settori di attività e per genere. Anno 2007. Valori assoluti. Settori maschi femmine totale Agricoltura e Pesca 1.839 1.185 3.024 Industria 6.765 1.181 7.946 Servizi 4.745 8.664 13.409 TOTALE 13.349 11.030 24.379 Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007. 62 Il dato 2007 è notevolmente superiore rispetto al precedente anche in conseguenza dell’effetto amministrativo dovuto alle comunicazioni obbligatorie delle Finanziaria 2007. Per una corretta confrontabilità il dato dovrebbe essere depurato delle poste per le quali la comunicazioni non era obbligatoria in anni precedenti. 63 Scheda sull’economia e sul mercato del lavoro nella Provincia di Gorizia. Gennaio 2008. Fonte: sito provincia di Gorizia-sezione lavoro. 58 ATTIVITA' ECONOMICHE Agricoltura Industria Servizi n.a. 64 Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG M 2.859 4.098 1.839 104 8.902 F 2.175 2.750 1.185 56 6.166 M 14.847 17.563 6.763 4.652 43.825 F 6.171 5.229 1.181 1.133 13.714 M 8.101 21.834 4.745 10.865 45.545 F 17.864 44.072 8.664 21.684 92.284 M 10 9 - 17 36 F 1 11 - 20 32 M 25.817 43.504 13.349 15.638 98.308 26.211 52.062 di cui a M 17.999 28.345 tempo F 19.659 38.839 determinato: Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. 11.030 22.893 112.196 9.763 11.053 67.160 8.546 18.474 85.518 TOTALE F Per quanto riguarda la tipologia di contratto, il tempo determinato si conferma la forma più utilizzata (75%), anche se il tempo indeterminato (pari al 20%), seppur a ritmi inferiori, registra un buon andamento rispetto al 2006. Pur se in diminuzione rispetto all’anno precedente, nel corso del 2007 si registra un aumento tendenziale del lavoro interinale e del lavoro a chiamata. Come si nota dal grafico seguente, la percentuale maggiore di avviamenti per aziende, si registra nel comune di Monfalcone, dove è anche più alta la percentuale di avviamenti per gli uomini mentre Gorizia registra la percentuale maggiore di avviamenti per le donne. 64 Settore economico non attribuito. Negli avviamenti a tempo determinato sono compresi i contratti di apprendistato e di formazione 59 Figura 23: Avviamenti per comune e per genere. Anno 2007. Valori percentuali. 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 maschi VILLESSE TURRIACO STARANZANO SAVOGNA D'ISONZO SAN PIER D'ISONZO SAN LORENZO ISONTINO SAN CANZIAN D'ISONZO SAN FLORIANO DEL COLLIO SAGRADO RONCHI DEI LEGIONARI MOSSA ROMANS D'ISONZO MORARO MONFALCONE MEDEA MARIANO DEL FRIULI GRADO GRADISCA D'ISONZO GORIZIA FOGLIANO REDIPUGLIA FARRA D'ISONZO DOLEGNA DEL COLLIO CORMONS DOBERDO' DEL LAGO CAPRIVA DEL FRIULI 0,00 femmine Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007. I dati relativi al primo semestre 2008 confermano il brusco calo degli avviamenti sia su base congiunturale che su base tendenziale, gli avviamenti nel primo semestre 2008 si attestano sulle 11.210 unità. Su base tendenziale si tratta di un calo del 18,8% degli avviamenti, il dato negativo riguarda in modo particolare la componente maschile. Nei primi sei mesi dell’anno gli avviamenti di donne sono 5.761, con una variazione congiunturale del – 12,4% che è meno della metà di quella degli uomini (-28,4%). Per i giovani con meno di 30 anni gli avviamenti sono stati 4 mila, con una flessione di oltre 1.400 unità (-27%), rimane stabile su base tendenziale la componente over 50 anni, invece registra un peggioramento su base congiunturale, con una perdita di 570 avviamenti rispetto al valore del secondo semestre 2007 (-38,7%). Se ci si sofferma sulla tipologia di contratto gli avviamenti a tempo determinato (7.232) si confermano la tipologia contrattuale più importante, i tempi indeterminati (2.611) flettono di circa un terzo, mentre il dato sull’apprendistato è molto negativo (-44,2%). Su base territoriale gli avviamenti registrati dal CPI di Gorizia sono stati 3.801 contro i 7.409 di Monfalcone, quindi la diminuzione su base tendenziale è per il CPI di Gorizia del –31,5% contro il 10,3% relativo a Monfalcone.65 65 “Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it 60 Il mercato del lavoro italiano e locale è caratterizzato da una rilevante presenza di lavoratori stranieri. Infatti il progressivo invecchiamento della popolazione, l’alto tasso di scolarizzazione, l’allungamento dei processi formativi, l’impossibilità di reperire manodopera italiana disposta a svolgere mansioni scarsamente qualificate spinge il sistema economico a ricorrere a mercati del lavoro extracomunitari, dove l’immigrazione temporanea o permanente ed il lavoro transfrontaliero risolvono i problemi dell’ormai cronica mancanza di figure professionali non più presenti in loco. Per quanto riguarda gli avviamenti di lavoratori stranieri, nel 2007 questi sono stati di 3.282, pari al 13,46% del totale avviamenti e, le aziende interessate sono state 1.074 (il 23,14% delle aziende con avviamenti). La maggior parte delle persone risiede in provincia (54%) mentre, il 43% proviene da altre province della regione o da altre regioni (maggiormente il Veneto). Dopo mesi di crescita della componente straniera nel primo semestre 2008 si registra un crollo della dinamica: circa 2mila avviamenti contro i 2.735 del primo semestre 2007 e i 3.522 del secondo semestre 2007, quindi la flessione è del –25,2% su base tendenziale e del –42,3% su base congiunturale.66 Tab. 32: Avviamenti lavoratori stranieri e aziende interessate. Anno 2007. Valori assoluti. v.a. maschi femmine totale Avviamenti 2.483 799 3.282 numero aziende interessate 713 467 1.074 Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007. Tab. 33: Avviamenti di lavoratori stranieri per cittadinanza e provincia. Anno 2007. Valori assoluti. Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG EU27 6.842 7.505 2.597 1.799 18.743 di cui: Romania 5.540 4.829 891 905 12.165 Polonia 840 835 237 137 2.049 Slovenia 26 413 1.225 375 2.039 3.618 6.622 1.649 3.226 15.115 1.693 1.858 210 374 4.135 Jugoslavia-Serbia 250 1.106 328 1.551 3.235 Ucraina 581 1.341 154 209 2.285 Croazia 144 638 337 570 1.689 5.619 5.306 1.626 1.568 14.119 1.348 514 29 4 1.895 692 714 164 69 1.639 Europa Centro orientale (*) di cui: Albania Altri di cui: Ghana Marocco 435 143 67 1.322 Bangladesh 677 Nota: (*) l'Europa Centro Orientale comprende Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldavia, Russia, Serbia (Jugoslavia fino al 4 giugno 2006, insieme al Montenegro), Ucraina Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. 66 “Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it 61 La distribuzione degli avviamenti per settore di attività in provincia vede il maggior impiego degli stranieri nell’Industria e nei Servizi; gli uomini sono maggiormente impiegati nell’Industria e le donne nel settore dei Servizi. Tab. 34: Avviamenti di lavoratori stranieri in provincia divisi per attività. Valori Assoluti. Anno 2007. macro attività maschi femmine totale Agricoltura e Pesca 109 73 182 Industria 1.851 94 1.945 Servizi 523 632 1.155 2.483 799 3.282 TOTALE Fonte: Rilevazioni Netlabor 2007. 62 Un’indagine condotta a livello nazionale nel periodo febbraio-maggio 2008 da Unioncamere e Ministero del Lavoro67, ha evidenziato una prospettiva di crescita per il 2008 per quanto riguarda il lavoro dipendente (+1%), con una prevalenza delle assunzioni nell’industria (35,3%) e nei servizi (64,7%), concentrate soprattutto nelle piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda le grandi imprese, anche se la stima è nel senso di un’espansione della base lavorativa (+0,2%), la congiuntura degli ultimi mesi preannuncia un ricorso alla cassa integrazione guadagni o la predisposizione di significative operazioni di ristrutturazione, che porterebbe ad un ridimensionamento del saldo occupazionale delle grandi imprese rispetto alle previsioni iniziali. La tipologia di contatto utilizzata prevista si ripartisce equamente tra tempo determinato (42,6% delle assunzioni) e tempo indeterminato (47,4% delle assunzioni), lasciando poco spazio ad altre forme quali l’apprendistato e il contratto di inserimento, le cui quote rimangono su valori bassi (<10%) e inferiori al 2007. L’indagine mette in evidenza inoltre che ci sono più opportunità offerte per i laureati e i diplomati (che insieme rappresentano il 51,1% della domanda di lavoro) a svantaggio degli altri livelli di istruzione (formazione professionale 14,5% e scuola dell’obbligo 34,3%). Aumenta la domanda di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (59,7% del totale) e aumenta anche la richiesta di operai specializzati (20,1% delle assunzioni, mezzo punto in più rispetto al 2007). In diminuzione invece la richiesta di personale non qualificato (12,5% cono il 13,7% del 2007). L’indagine pone in evidenza che, a livello regionale in Friuli Venezia Giulia è previsto un andamento positivo (+1,3% saldo tra entrate e uscite, contro il +0,8% del 2006) collocando così la regione al sesto posto tra le regioni italiane (assieme a Puglia e Abruzzo). In particolare per la Provincia di Gorizia è previsto un tasso di crescita occupazionale pari a 1,6%, con un saldo in valore assoluto di 480 unità (l’indagine prevede un incremento occupazionale di 110mila unità in tutta Italia). Tab. 35: Movimenti e tassi previsti per il 2008, per settore di attività e classe dimensionale. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei servizi per il 2008.” 67 Comunicato stampa Unioncamere dd 14/07/2008; sito:www.unioncamere.it. Dati dal Sistema Informatico Excelsior, 2008. 63 Descrivendo brevemente le previsioni evidenziate dall’indagine, nella provincia di Gorizia68, il 33,8% delle imprese prevede assunzioni, contro il 9,3% che non ne prevede affatto; le assunzioni si concentrerebbero maggiormente nel settore dell’industria e, in termini di numero di dipendenti, nelle grandi imprese con più di 50 dipendenti nel settore dei servizi. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei servizi per il 2008.” 68 Indagine Unioncamere e Ministero del Lavoro – Sintesi dei principali risultati 2008 – Sistema Informativo Excelsior. 64 Le imprese che prevedono di non riuscire ad espandere la base occupazionale lo attribuiscono a fattori quali la difficoltà e le incertezze del mercato (dovute a domanda di prodotto incerta o in calo), oppure al fatto che hanno già un organico completo o sufficiente. Nell’industria, i settori di attività maggiormente in espansione sarebbero quelli della chimica, meccanica, elettronica ed energia mentre, nei servizi le imprese in espansione sarebbero quelle del commercio e dei trasporti, credito/assicurazioni e servizi alle imprese. Le aree funzionali per le quali si prevedono maggiori assunzioni sono quelle dedicate alla produzione di beni o forniture di servizi nel settore dell’industria e, il livello di inquadramento maggiormente richiesto è quello di operai e apprendisti nel settore delle costruzioni, un po’ in controtendenza rispetto alle previsioni a livello nazionale che preferiscono figure più specializzate. Tab. 36: Assunzioni previste nel 2008 per area funzionale e livello di inquadramento. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei servizi per il 2008.” Le assunzioni previste verranno offerte prevalentemente con contratti a tempo determinato e a carattere stagionale nel settore dei servizi mentre, minori sono le assunzioni previste con contratti stabili a tempo indeterminato negli altri settori. In particolare per le assunzioni “non stagionali”69 (totale previsto 2.550), il livello richiesto è quello degli operai specializzati metalmeccanici e affini (490 assunzioni previste), in un’età compresa tra i 30 e i 44 anni (pari al 34,7% delle richieste ma, il 36% delle richieste ritiene l’età non rilevante ai fini dell’assunzione); si conferma la maggiore richiesta di persone diplomate (41,7%) o con la scuola dell’obbligo (35,6%) mentre minore è la richiesta di laureati (6,9%). 69 Sono considerati i contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, di inserimento, a tempo determinato finalizzati alla prova di nuovo personale e alla sostituzione temporanea di personale o alla copertura nei picchi di attività. 65 Le richieste previste di personale immigrato riguardano maggiormente il settore delle costruzioni e dei trasporti e servizi, nelle aziende con più di 50 dipendenti e con necessità di formazione da parte delle imprese. La richiesta prevista per contratti a tempo parziale si concentra soprattutto nel settore dei servizi nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato le richieste maggiori sono verso le qualifiche di impiegati nel settore dei servizi e preferibilmente di persone laureate. Per quanto riguarda le collaborazioni a progetto nel 2008 quelle previste sono 500 unità (mentre quelle in essere sono state pari a 730) richieste dal 9,8% delle imprese con più di 50 dipendenti, soprattutto nel settore dei servizi (330 unità) da inquadrare in professioni ad elevata specializzazione, con livello di istruzione richiesto di scuola superiore o post diploma e in un’età compresa dai 30 anni e oltre. Tab. 37: Assunzioni previste per il 2008 per tipo di contratto. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. “I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell’industria e nei servizi per il 2008.” 66 L’indagine statistica di Unioncamere ha inoltre evidenziato alcuni risultati per il 2007. Il 50,9% delle imprese (e di queste il 66,7% nell’industria, la maggior parte delle quali con più di 50 dipendenti) ha utilizzato personale con contratti temporanei: il 34% contratti a tempo determinato (il 28,9% dei dipendenti a tempo determinato è stato assunto), il 22,9% con contratti di apprendistato, il 7,7% con contratti di lavoro interinale e il 14,6% contratti per collaboratori a progetto. Il 16,7% delle imprese ha ospitato personale in tirocinio o stage e la maggior parte nel settore dell’industria: il 15,4% dei tirocinanti è stato destinato all’assunzione. Il 28,8% delle imprese hanno effettuato corsi di formazione (interni o esterni all’azienda) per il personale, maggiormente nel settore dei servizi con più di 50 dipendenti. Unioncamere70 ha evidenziato che, per il 2008 a livello nazionale, la crescita nel mercato del lavoro prevista inizialmente con i 110mila nuovi posti, viene confermata soprattutto grazie al contributo delle piccole e medie imprese (+1,5%) che da sempre caratterizzano il tessuto produttivo nazionale e che dimostrano maggiori capacità di reazione e di adattamento alle avversità dei mercati. Le grandi imprese71invece registrano una flessione pari allo 0,2%. L’ultima rilevazione ISTAT relativa al mese di agosto evidenzia, sempre per le grandi imprese, una variazione negativa dello 0,1% nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2007; nel solo mese di agosto la variazione è stata pari a –0,5% al lordo della cig.72 I settori che hanno mostrato segnali di crescita positiva sono i servizi alle imprese (+2,8%), il tessile con abbigliamento e calzature (+3%), commercio all’ingrosso e di autoveicoli (+1,5%) e le industrie dei metalli (+1,2%). Una crescita ridimensionata rispetto alle previsioni si registra per le imprese del settore alberghiero e turistico (+0,3%), del commercio al dettaglio (+0,5%) e delle costruzioni (+0,8%). La difficile crisi economica degli ultimi mesi porta a rivedere le stime sugli scenari di sviluppo delle economie territoriali e, per il 2009 per quanto riguarda l’occupazione si prevede una ridottissima crescita delle unità di lavoro (+0,1%), con crescita negativa al Sud e positiva pari a +0,3% nel Nord Est. Anche il tasso di disoccupazione è atteso in aumento e, a livello nazionale per il 2008 si prevede al 6,8% mentre per il 2009 è atteso sul 7,2%; nel Nord Est l’incremento della disoccupazione atteso è pari a 0,5% portando il dato dal 3,1% al 3,6%.73 La distribuzione degli occupati per settore mette in evidenza che, in regione, nel primo semestre dell’anno in corso, il settore dei servizi è quello che assorbe la maggior parte dei lavoratori (dipendenti e non), con il 66,13% degli occupati (il 12,63 si trovano nel commercio); l’industria assorbe il 31,74% delle risorse (7,45% nelle costruzioni) e solo il 2,12% è impiegato nel settore agricolo. Il confronto con il primo semestre dell’anno precedente non mette in risalto particolari variazioni. 70 Comunicato stampa Unioncamere del 16 settembre 2008 con dati consuntivi a giugno 2008. sito: www.unioncamere.it - informazione statistica; 71 Sono considerate grandi imprese quelle con più di 500 dipendenti. Articolo da Il Sole 24Ore dd 30 ottobre 2008. www.ilsole24ore.com-economia. 72 73 Comunicato stampa del 6 novembre 2008 Unioncamere “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane” 67 Figura 24: Distribuzione degli occupati in FVG per settore di attività. 350 300 250 200 150 100 50 maschi femmine totale maschi I semestre 2008 femmine totale I semestre 2007 Agricoltura Industria Servizi Fonte: ISTAT– Rilevazione sulle forze di lavoro. Dati in migliaia di unità. Al 30 giugno 2008 la forza lavoro in FVG rappresenta il 45,48% della popolazione e il restante 54,52% è costituito dalla non forza lavoro. Gli occupati rappresentano il 43,46% mentre il 2,02% sono persone (con o senza esperienza lavorativa) in cerca di occupazione; tra coloro che costituiscono la parte “non attiva” nel mercato del lavoro, il 22,10% è rappresentato da persone con più di 64 anni mentre il 17,66% non cerca lavoro e non è disponibile a lavorare; il tasso di attività rilevato è pari al 69,1%. La cassa integrazione guadagni, insieme ai dati più prettamente economici, fornisce un indicatore dello stato di salute delle imprese regionali nei diversi settori di attività economica. Inoltre può essere valutato l’impatto sociale di tale intervento a seconda delle categorie dei beneficiari (imprese) e dei soggetti implicati (lavoratori). Essa può essere ordinaria o straordinaria: la prima si attua nel caso di sospensione o riduzione dell’attività produttiva dovuta ad eventi temporanei non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori; la seconda quando l’azienda si trova nelle seguenti condizioni: ristrutturazione, riorganizzazione, conversione, crisi aziendale, procedure concorsuali. Esiste poi la cassa edile, specifica per questo settore di attività. A livello regionale, dopo il minimo storico del 1999, la cassa integrazione guadagni ha registrato un leggero incremento nel 2000 e 2001, mentre un aumento notevole si è verificato nel 2002 e ha interessato prevalentemente il settore meccanico, tessile e dell’edilizia. Il 2003 ha registrato invece un calo soprattutto nella gestione straordinaria, mentre nel 2004 si è verificato una contrazione nella gestione ordinaria ed un forte aumento nella straordinaria e nell’edilizia. Nel 2005 si è registrato un ulteriore peggioramento in particolare per settore tessile che ha visto aumentare notevolmente le ore concesse, seguito dal settore alimentare e chimico. Nel 2006 invece il numero delle ore concesse per la cassa integrazione ordinaria straordinaria hanno registrato una flessione rispetto agli aumenti precedenti. Nel 2007 la dinamica della cassa integrazione è in netto affievolimento: quella ordinaria passa da 53 a 21mila ore e anche le ore concesse nell’edilizia registrano un calo passando da 87mila a circa 650mila.73 In provincia il settore maggiormente toccato è quello meccanico con poco più di 202mila ore concesse agli operai (per gli impiegati le ore sono state 43mila); meno interessati gli altri settori produttivi. 73 ” Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia” - Gennaio 2008. sito: www.provincia.gorizia.it-lavoro. 68 Tab. 38: Ore autorizzate per cassa integrazione ordinaria e straordinaria per provincia e settore - Anno 2007. Pordenone ATTIVITA' ECONOMICHE Udine Gorizia Trieste FVG Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari attività agric. industriali estrattive - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - legno 14.573 - 47.170 82.383 5.636 - - - 67.379 82.383 alimentari 18.828 57.992 7.758 128.816 384 - - - 26.970 186.808 409 - - 4.888 - - - - 409 4.888 meccaniche 83.821 523.711 44.610 51.136 3.708 246.552 1.512 52.786 133.651 874.185 tessili 15.449 30.471 9.153 92.356 7.152 - - 161.658 31.754 284.485 - - 6.562 356 - - - - 6.562 356 5.739 - 2.808 - 1.402 - - 132.538 9.949 132.538 metallurgiche vest. abbigl. e arredam. chimiche pelli e cuoio trasf. minerali carta e poligraf. - - 7.555 - - - - - 7.555 - 1.207 - 3.735 - 71 - 638 - 5.651 - - - 31.116 13.588 712 - 14.427 62.641 46.255 76.229 8.475 - 6.472 - 1.504 - 5.680 - 22.131 - energia elettr. e gas - - - - - - - - - - trasporti e comun. 1.818 - 472 - - 2.288 - - 2.290 2.288 varie - - - 46.648 - - 134 - 134 46.648 tabacchicoltura - - - - - - - - - - 3N edilizia commercio - 51.168 - 12.605 - - - - - 63.773 TOTALE 150.319 663.342 167.411 432.776 20.569 248.840 22.391 409.623 360.690 1.754.581 Fonte: Regione FVG Il grafico seguente mette in evidenza il forte rallentamento della componente straordinaria che consente un ritorno verso i livelli fisiologici dopo i picchi del triennio 2004-2006. Figura 25: Cassa integrazione guadagni in provincia di Gorizia. Anno 2000-2007. Fonte: elaborazione su dati INPS. 74 74 “Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia”, pag. 10 - Gennaio 2008 - sito internet: www.provincia.gorizia.it-lavoro. 69 Le ore concesse nel 2007 costituiscono meno del 12% del totale regionale contro quasi il 25% dell’anno precedente. Ciò è imputabile alla forte contrazione della componente straordinaria che nel 2007 si attesta al 14,2% contro il 37% del 2006. Anche le ore della cassa integrazione ordinaria si riducono notevolmente: dal 92,% del 2006 passano al 5,7% nel 2007. Figura 26: Cassa integrazione guadagni, incidenza provincia di Gorizia sul totale regionale. Anno 2006-2007. Fonte: elaborazione su dati INPS. 75 Per quanto concerne la regione nel suo complesso, le ore concesse di CIGO nel corso del 2008 sono aumentate del 64,99% rispetto al 2007, di queste ore autorizzate il 52,52% ha interessato l’industria e il 47,48% l’edilizia. A livello regionale le ore di CIGS rispetto al 2007 crescono del 47,70%, delle quali l’industria ha interessato il 97,76% del totale, mentre il commercio il 2,24%. Le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nel corso del 2008 in provincia per il ramo dell’industria sono state 122.712, di cui 115.275 hanno interessato gli operai e 7.437 gli impiegati; di queste le classi di attività maggiormente interessate sono state alimentare ( 32.560 ore ripartite tra operai 28.416 ore ed impiegati 4.144 ore), meccaniche (27.535 ore di cui 26.991 ore degli operai e 544 degli impiegati), tessili (17.592 ore), carta e poligrafici (15.313 ore) e legno (10.554 ore). Per quanto concerne il ramo dell’edilizia le ore autorizzate hanno interessato l’industria edile (38.715 ore che hanno interessato per 38.691 ore gli operai e 24 ore gli impiegati) e l’artigianato edile (26.120 ore ripartite tra operai 25.835 ed impiegati 285 ore). Nel complesso le ore di CIGO autorizzate nel 2008 sono state 187.547 di cui 179.801 hanno interessato gli operai e 7.746 gli impiegati. 75 “Scheda sull’economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia”, pag. 11 - Gennaio 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it-lavoro. 70 Tab. 39: Cassa Integrazione Guadagni – gestione ordinaria 2008 – ore autorizzate Classe di attività Operai Impiegati TOTALE INDUSTRIA att. Agr. Industriali - - - estrattive 8.232 - 8.232 legno 9.180 1.374 10.554 alimentari 28.416 4.144 32.560 - - - meccaniche 26.991 544 27.535 tessili 17.500 92 17.592 - - - metallurgiche vest. abb. arredamento chimiche 1.441 724 2.165 pelli e cuoio - - - trasf. Minerali - - - carta e poligrafici 14.759 554 15.313 (3N) edilizia 6.212 5 6.217 - - - 2.120 - 2.120 424 - 424 tabacchicoltura - - - servizi - - - agricoltura - - - 115.275 7.437 122.712 industria edile 38.691 24 38.715 artigianato edile 25.835 285 26.120 - - - energia elettr. e gas trasp. e comunic. varie TOTALI EDILIZIA artigianato lapidei industria lapidei - - - 64.526 309 64.835 INDUSTRIA 115.275 7.437 122.712 EDILIZIA 64.526 309 64.835 - - - 179.801 7.746 187.547 TOTALI COMMERCIO COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS76 Se si analizzano le ore autorizzate nel 2008 di Cassa Integrazione Guadagni Straordinarie si osserva che queste hanno interessato solamente il settore Industria (546.398 ore ripartite tra operai (431.934) ed impiegati (114.464)).Delle 431.934 ore che hanno interessato gli operai: 190.608 sono state autorizzate alle meccaniche, 226.720 alle chimiche e 14.606 ai trasporti e comunicazioni; invece le 114.464 ore che hanno interessato gli impiegati sono ripartite tra le meccaniche (33.344) e le chimiche (81.120). 76 Sito internet: www.inps.it 71 Tab. 40: Cassa Integrazione Guadagni – gestione straordinaria 2008 – ore autorizzate Classe di attività Operai Impiegati TOTALE - - - INDUSTRIA att. Agr. Industriali estrattive - - - legno - - - alimentari - - - metallurgiche - - - 190.608 33.344 223.952 tessili - - - vest. abb. arredamento - - - 226.720 81.120 307.840 meccaniche chimiche pelli e cuoio - - - trasf. Minerali - - - carta e poligrafici - - - (3N) edilizia - - - energia elettr. e gas - - - trasp. e comunic. 14.606 - 14.606 varie - - - tabacchicoltura - - - servizi - - - agricoltura - - - 431.934 114.464 546.398 industria edile - - - artigianato edile - - - artigianato lapidei - - - industria lapidei - - - TOTALI EDILIZIA TOTALI INDUSTRIA - - - 431.934 114.464 546.398 EDILIZIA - - - COMMERCIO - - - 431.934 114.464 546.398 COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS Nel complesso nell’anno 2008 sono state autorizzate tra gestione straordinaria ed ordinaria 733.945 ore, delle quali l’83,35% ha interessato gli operai e il restante 16,65% gli impiegati . Tab. 41: Cassa Integrazione Guadagni – gestione straordinaria ed ordinaria 2008 – ore autorizzate GESTIONE RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA ore autorizzate ore autorizzate agli Operai agli Impiegati Totale ore autorizzate Straordinaria Industria 431.934 114.464 546.398 Edilizia - - - Commercio - - - 431.934 114.464 546.398 Industria 115.275 7.437 122.712 Edilizia 64.526 309 64.835 TOTALE Ordinaria - - - TOTALE Commercio 179.801 7.746 187.547 COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS 611.735 122.210 733.945 72 Per quanto riguarda gli ingressi in liste di mobilità i flussi fanno registrare una diminuzione nel 2007, soprattutto per la componente italiana (-196) e quella maschile (-177). Anche la variazione dello stock è negativa (-792), e passa da 1.847 a 1.055 unità. Tab 42: Iscritti nelle liste di mobilità per genere e provincia. Anno 2007. Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Maschi 688 1.736 503 621 3.548 Femmine 836 2.032 604 647 4.119 1.107 1.268 7.667 TOTALE 1.524 3.768 Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. Figura 26: Lista di mobilità. Flussi annui per tipologia, 2001-2007. Fonte: elaborazione Netlabor. I dati sulle liste di mobilità confermano un peggioramento della congiuntura, nel corso del primo semestre 2008 i flussi segnano un incremento del 93%. I nuovi ingressi nel corso dell’anno 2008 sono stati pari a 410 contro i 212 dell’anno precedente. L’incremento interessa per lo più la componente italiana (+160) e quella maschile (+164). Per quanto concerne l’età, 178 dei 198 ingressi registrati in più nel semestre sono riferibili agli adulti (30-54 anni). L’incidenza degli ingressi per licenziamento individuale (L. 236/93) è molto elevata (280 su 410), infatti sono aumentati, su base tendenziale, sia nel primo (+43) che nel secondo trimestre (+83), invece se si osservano i valori riferibili alla componente collettiva, si può notare una flessione (-17) nel primo trimestre e un balzo (+90) nel secondo. La crescita degli ingressi in lista di mobilità è concentrata sul CPI di Gorizia (da 112 a 227 ingressi, +103% contro i 183 di Monfalcone. L’incremento dei licenziamenti individuali è più marcato sul CPI di Gorizia, quello dei licenziamenti collettivi sul CPI di Monfalcone.77 In generale nel 2007 per il mercato del lavoro si registrano valori della cassa integrazione in calo protesi ad un ritorno verso i livelli fisiologici del passato e, una forte espansione degli avviamenti su base tendenziale per i quali però si deve tener in debito conto l’effetto amministrativo imposto dai vincoli della Finanziaria 2007 e che rende difficilmente comparabili i dati con gli anni precedenti, a meno di accurate stime che possono dar luogo a risultati in valori assoluti anche diversi. Per quanto riguarda il 2008, le previsioni sono ottimistiche e vengono in gran parte confermate dai valori registrati fino a giugno ma sembra piuttosto prudente tener conto anche della congiuntura attuale che evidenzia previsioni pessimistiche per il prossimo anno (pil negativo e stagnazione economica) e che sicuramente influenzerà i valori tendenziali che si registreranno alla fine dell’anno. 77 “Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia” – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it 73 Per la provincia di Gorizia, l’indagine Excelsior, prevede per l’intero anno 2008 3.450 entrate e 2.960 uscite, con un saldo positivo di 480 unità. Gran parte delle assunzioni si concentrano nel settore dei servizi (2.520), poco più di 900 le assunzioni nell’industria, di cui 680 nell’industria in senso stretto. Il 40% delle assunzioni è previsto per le aziende con più di 50 dipendenti, il 38,6% per quelle 1-9 e il 21,2% per quelle tra 10-49 dipendenti. In termini di posizione professionale, sono 2.550 le assunzioni previste di operai, 890 di impiegati, 580 di immigrati, di cui 390 nell’industria. Il 44,4% delle assunzioni riguardano lavoratori per le quali le aziende non esprimono una preferenza di genere, l’esplicita indicazione di preferenza femminile riguarda circa il 20% del totale, accrescendosi al 25,4% quando si consideri il settore dei servizi. Ponendo l’attenzione sulla posizione professionale risultano di più difficile reperimento alcune figure professionali, quali gli operai specializzati, gli specialisti e i tecnici.78 78 “Scheda trimestrale sull’economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia” – Novembre 2008 – sito internet: www.provincia.gorizia.it 74 1.4.2 Fenomeno infortunistico I primi dati ufficiali sul fenomeno infortunistico del 2007 fotografano una situazione positiva; a livello nazionale rispetto al 2006 si registra un incremento delle denunce dell’1,7% che trova conferma nelle statistiche riferite al Nord-Est per il quale si osserva una riduzione del 2,2% e di quelle del Friuli Venezia Giulia che indicano una contrazione dello 0,6%. Dei 28.055 infortuni denunciati nel 2007 nella regione, 26.339 hanno riguardato l’Industria e Servizi, 1.033 l’Agricoltura e 683 i Dipendenti del Conto Stato.79 Tab. 43: Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 per territorio, gestione e anno80 Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale Alla riduzione degli infortuni in regione ha contribuito in maniera incisiva Gorizia con il –1,8%. Accanto ai dati sulle denunce grande attenzione suscita la diffusione delle statistiche sui casi mortali che per il 2007 a livello nazionale sono scesi sotto la soglia dei 1.200, attestandosi a 1.170 dopo la ripresa del 2006, anno in cui avevano raggiunto i 1.341 casi. Tab. 44: Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2005-2007 per territorio, gestione e anno81 Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale 79 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 81 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 80 75 Dei 25 casi mortali avvenuti nel 2007 4 hanno interessato le donne, lo stesso numero era stato conteggiato per il 2006 quando i decessi erano stati 30. inoltre la metà sono avvenuti nelle attività industriali più rischiose: 7 nelle Costruzioni, 3 nell’Industria dei metalli e 3 in quella della fabbricazione di mobili, gioielli e giocattoli. Tab. 45: Infortuni mortali sul lavoro per settori di attività e territorio – Anno 200782 Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale 82 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 76 Nel 2007 gli infortuni degli stranieri sono aumentati di poco meno del 10% rispetto all’anno precedente e del 16,6% rispetto al 2005. Il tasso di crescita nella regione è stato superiore sia a quello nazionale , dell’8,7% nel biennio e del 12,6% nel triennio, sia a quello del Nord-Est (8% e 11,5%). Tab. 46: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri nel periodo 2005-2007 per territorio e anno – Gestione Agricoltura, Industria e Servizi83 Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale Gorizia con il 12,7% di infortuni è ultima tra le quattro province, accanto alla ex-Jugoslavia84 vanno segnalati i casi di infortuni occorsi a cittadini stranieri provenienti dal Bangladesh e della Bosnia-Erzegovina. 83 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 84 Ci si riferisce a coloro che sono nati nella ex-Yugoslavia prima della suddivisione negli stati che da essa sono derivati: Croazia, Slovenia, BosniaErzegovina, Serbia, Montenegro e Macedonia 77 Tab. 47: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri per Paese di nascita e provincia – Anno 200785 Fonte: INAIL – Consulenza Statistico Attuariale Considerando gli indicatori di rischio, che forniscono informazioni correlate alla effettiva esposizione al rischio da parte dei lavoratori, la nostra regione risulta occupare la seconda posizione a livello nazionale perché in Friuli Venezia Giulia sono concentrati i settori produttivi caratterizzati dal più elevato rischio infortunistico come la metallurgia, il legno-mobilio, la costruzione di mezzi di trasporto, alcuni comparti della meccanica e l’edilizia. La provincia di Gorizia è quella connotata dal valore più elevato tra tutte le province italiane dell’indice di frequenza infortunistica perché si trova concentrata l’industria navalmeccanica che comprende due attività che si pongono ai primi posti per il rischio connesso, vale a dire l’industria della costruzione di mezzi di trasporto (al sesto posto della graduatoria settoriale) e quella meccanica (ottavo).86 85 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 86 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 78 Tenendo conto delle malattie professionali denunciate in tutto il Friuli Venezia Giulia sono passate da 1.146 nel 2003 a 1.311 nel 2007, registrando una crescita del 14,4% e una variazione tra il 2006 e il 2007 di circa l’8,70%. Tab. 48: Numero di malattie professionali denunciate, nei settori Agricoltura, Industria e Servizi, nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia, nel Nord-Est e in Italia, nel quinquennio 2003-200787 Fonte: INAIL A Gorizia le denunce sono diminuite, passando da 489 nel 2003, a 282 nel 2004, a 254 nel 2005, a 208 nel 2006 per poi risalire nel 2007 giungendo a 219 (-55,2% nel periodo tra il 2003 e il 2007). Tra il 2006 e il 2007 a Gorizia il numero di denunce è cresciuto del 5,8%. Figura 26: Numero di denunce nei settori delle Industrie Manifatturiere, delle Costruzioni e dei Servizi di Gorizia nel quinquennio 2003-200788 Fonte: INAIL A Gorizia la distribuzione in base a macrosettore economico ha visto, nel 2003, le Industrie Manifatturiere aggiudicarsi il 77,9% delle denunce, seguite dalle Costruzioni con l’11,0%, dai Servizi con il 7,7% e dal Commercio con il 3,3%. Nel 2007 le quote sono state, rispettivamente, dell’80,0%, del 2,6%, del 13,0% e del 4,3%. 87 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 . 88 Sito internet INAIL – Rapporto FVG 2007 79 1.4.3 Credito L’evoluzione dell’economia reale è fortemente legata alle dinamiche dei mercati creditizi e finanziari. L’avvicendarsi degli eventi degli ultimi mesi, legati in primo luogo alla crisi dei mercati finanziari americani e a seguire di quelli europei e internazionali, hanno evidenziato le conseguenze che derivano all’economia reale da una situazione di crisi e di generalizzata sfiducia dei mercati finanziari. Inoltre, l’analisi delle dinamiche creditizie è importante per comprendere l’evoluzione dell’economia nazionale e locale in quanto il credito riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese. Negli ultimi anni si è assistito ad un radicale cambiamento nel sistema bancario italiano: il processo di razionalizzazione di espansione del numero degli istituti creditizi, legati al fenomeno della globalizzazione, ha interessato anche la regione e le province. Il generale rafforzamento delle banche, ha migliorato la loro capacità di stare sul mercato e la maggior competitività richiesta per contrastare la notevole pressione della concorrenza estera dovuta anche al fatto di appartenere al sistema dell’Unione monetaria Europea. La fotografia del credito in Friuli Venezia Giulia nel quinquennio 2003-2008 mostra un sistema bancario di qualità, che cresce a ritmi inferiori rispetto alla media nazionale (+6,4% di impieghi contro il 7,6% della media nazionale), ma con una percentuale di sofferenze più contenuta delle altre regioni (2,46% contro un 2,9%) e un volume di depositi che aumenta di un 5,9% annuo contro il 5% nazionale. La qualità del credito in regione si mantiene positiva, considerando tutte le attività svolte dal sistema bancario la situazione risulta equilibrata sia per impieghi che per raccolta. Negli ultimi 5 anni la crescita degli impieghi in regione è stata del 42,5% contro il 53,1% del nord-Est e il 46,8% della media italiana. Il tasso di crescita medio annuo è stato del 7,3% (8% in Italia e 8,9% a Nord-Est), anche se ha avuto un andamento altalenante. Gli impieghi a Gorizia sono cresciuti del 40% dal 2003, rispetto al 2007 la crescita è stata del 7,3%.90 Figura 27: Banche e sportelli bancari in attività per provincia. 2002-2007. 500 450 400 350 300 250 Gorizia 200 Pordenone 150 Trieste Udine 100 2002 2003 2004 2005 2006 Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Banche 0 Sportelli 50 2007 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati Banca d’Italia. Nell’anno 2007 si rileva la presenza sul territorio provinciale di 110 sportelli bancari appartenenti a 5 gruppi di banche (in totale 21 sedi), che coprono la domanda di 22 comuni. Rispetto all’anno precedente, gli sportelli sono aumentati di 3 unità e le sedi di una unità. In generale, nelle province della regione, rispetto al 2002 vi è una tendenza all’aumento del numero delle sedi e, soprattutto, degli sportelli degli istituti di credito e, ciò conferma una politica di espansione della presenza delle banche più capillare e localizzata sul territorio. 90 Tratto dall’articolo “Credito a prova di sofferenze” de Il Sole 24 ore di mercoledì 14 gennaio 2009 80 Tab. 48: Distribuzione per localizzazione (province) e gruppi istituzionali di banche (al 31/3/08). Banche S.p.A. Totale Banche di credito cooperativo Banche popolari Filiali di banche estere Comuni serviti da banche Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Friuli Venezia Giulia 26 942 7 656 1 71 16 212 2 3 177 Gorizia 5 110 0 68 0 5 5 36 1 1 22 Pordenone 3 223 1 165 0 17 2 41 0 0 39 Trieste 3 143 1 120 0 8 1 14 1 1 5 Udine Fonte: Banca d’Italia 15 466 5 303 1 41 8 121 1 1 111 La provincia di Gorizia, è fra i primi posti nella graduatoria nazionale per numero di sportelli con una media di circa 11 sportelli per 1000 imprese e 8 per 10.000 abitanti. Con riferimento al numero di ATM attivi e ai servizi di home e corporate banking nel 2007 si registra un incremento che insieme al phone banking va confermare la tendenza al rialzo di tali strumenti che agevolano l’accesso al credito. In calo rispetto l’anno precedente il numero dei POS. Tab. 49: N° di POS, ATM attivi e home e corporate banking per famiglie e imprese (al 31/12/2007). Trieste Gorizia Udine Pordenone Fonte: Banca d’Italia POS ATM Attivi Home and corporate banking per famiglie 4.895 2.996 10.448 5.682 229 155 645 330 85.597 33.024 130.621 74.182 Home and corporate banking per imprese 7.133 4.077 15.859 9.890 Phone banking 84.886 26.914 104.790 65.729 Il ricorso ai prestiti bancari è rallentato rispetto all’anno precedente: la minore crescita alle famiglie consumatrici ha riguardato sia i mutui, sia il credito al consumo, mentre i prestiti alle imprese hanno risentito dell’andamento della congiuntura regionale. La qualità del credito, misurata dalle nuove sofferenze rettificate in rapporto agli impieghi vivi di inizio periodo, si è mantenuta elevata, ma le posizioni con rate scadute o relative alla clientela in una situazione di temporanea difficoltà hanno registrato un sostenuto incremento. La raccolta presso le famiglie consumatrici si è ulteriormente incrementata, con una crescita accentuata per la componente obbligazionaria. I prestiti alle imprese sono invece diminuiti: tale decelerazione ha riguardato sia l’industria manifatturiera, sia le costruzioni che i servizi. La minore crescita non ha interessato le imprese di minori dimensioni (ditte individuali e società non finanziarie con meno di 20 addetti), che hanno invece registrato un’accelerazione dei debiti bancari. Le Amministrazioni pubbliche hanno proseguito a ridurre il proprio indebitamento bancario. Tab.50: Impieghi a Gorizia per settori di attività economica della clientela. 2003-2007. AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOCIETA' NON FINANZIARIE FAMIGLIE ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO AMMINISTRAZIONI CENTRALI AMMINISTRAZIONI LOCALI 31/03/2008 24,215 1.379,619 1.316,908 47,905 2,318 21,898 31/12/2007 25,199 1.347,182 1.313,152 48,993 2,740 22,460 31/12/2006 18,588 1.209,332 1.262,889 48,035 0,001 19,502 31/12/2005 21,419 1.054,171 1.198,213 41,953 0,014 21,406 31/12/2004 21,674 1.030,729 1.081,312 29,337 0,007 20,557 31/12/2003 27,116 1.000,201 1.003,019 21,475 0,01 27,107 Fonte: Banca d’Italia 81 Rispetto al 2006, a livello regionale nel 2007 la raccolta presenta valori crescita: aumentano i depositi del 10,5% e le obbligazioni del 20,9%; mentre, si registra un calo sul lato degli impieghi: i prestiti diminuiscono dello 0,4% dovuto alla forte diminuzione registrata nella provincia di Trieste (-21%); nelle altre province i valori della raccolta e degli impieghi presentano variazioni positive. Tab. 51: Raccolta e prestiti delle banche per provincia Depositi Prestiti91 Province Gorizia Pordenone Trieste Udine Totale Gorizia Pordenone Trieste Udine Totale 31.12.2007 1.749 3.696 7.471 7.454 20.370 2.646 6.891 6.923 11.687 28.148 Var % +10,5 +6,3 +14,8 +7,7 +10,2 +6,9 +7,9 -21,0 +9,9 -0,4 Fonte: Banca d’Italia In Friuli Venezia Giulia si è registrata una variazione dei tassi bancari attivi e passivi a breve termine dal 2006 al 2007: i tassi attivi sono passati dal 6,6% al 7,2% del 2007, mentre quelli passivi dal 1,6% al 2,1%. Tab. 52: Crediti di firma per comparti di attività SETTORI E SOCIETA' E COMPARTI DI AMMINISTRAZION ATTIVITA' QUASI SOCIETA' I PUBBLICHE ECONOMICA NON FINANZIARIE DELLA CLIENTELA FAMIGLIE PRODUTTRICI TOTALE CLIENTELA ORDINARIA RESIDENTE IMPRESE FINANZIARIE E ASSICURATIVE FAMIGLIE CONSUMATRICI, ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE E DATI NON CLASSIFICABILI DATA Valore Valore Valore Valore Valore Valore 31/03/2008 162,177 3.722,952 53,879 5.068,781 1.003,778 125,996 31/12/2007 162,105 3.734,279 51,182 4.683,643 596,159 139,920 31/12/2006 188,792 3.404,723 52,207 4.739,616 972,886 121,010 31/12/2005 29,846 2.980,270 51,983 3.945,184 757,541 125,547 31/12/2004 43,974 3.205,455 52,664 4.488,605 1.061,002 125,512 31/12/2003 24,384 3.137,076 60,288 4.124,528 775,303 127,479 31/12/2002 Fonte: Banca d’Italia 1.136,296 3.691,120 56,372 5.910,371 818,523 208,060 91 Esclusi i pronti contro termine e le sofferenze. 82 Guardando gli interventi agevolativi per incrementare gli investimenti locali, si può notare che, nel 2007 è sempre alta la quota di finanziamenti rivolti all’edilizia e alle abitazioni. Tab. 53: Finanziamenti agevolati per settore di attivita' economica e per provincia(oltre 18 mesi). Settore Trieste Gorizia Udine Pordenone Mezzogiorno e altre aree depresse 0,128 0,009 0,021 0,596 PMI 2,567 19,468 36,796 30,478 Industria, altre imprese 0,312 4,373 31,421 11,041 Commercio, attività finanz. e assic., trasporti e comunicaz., servizi vari 11,835 11,357 52,350 35,068 Esportazioni 0,008 0,000 n.d. n.d. Agricoltura, foreste e pesca 1,746 6,173 24,478 11,520 Edilizia ed abitazioni 15,047 21,244 67,441 40,322 Artigianato 3,488 8,159 36,901 17,112 Calamità naturali 0,303 0,255 0,985 0,518 Altre destinazioni 33,023 27,894 142,048 97,481 Totale 68,457 98,932 392,441 244,136 Fonte: Banca d’Italia. Dati al 31/12/2008. Dati in milioni di euro. Per quanto concerne il numero dei protesti si è assistito ad un loro aumento. Si può evidenziare l’aumento dell’insolvibilità in termini di importi e la diminuzione del numero di operazioni non andate a buon fine. Complessivamente in calo gli assegni protestati, con una diminuzione degli importi soggetti a protesto del 10,61% e in sostanziale stabilità per il numero di assegni emessi. Tab. 54: Assegni, cambiali e tratte levate in protesto Gennaio- Ottobre 2008 Gennaio- Ottobre 2007 Variazione Assegni Importo Numero Importo Numero Importo Gorizia 703.414 125 645.763 127 8,9% Numero -1,6% Pordenone 2.833.928 414 1.864.795 257 52,0% 61,1% Trieste 2.524.518 503 3.665.986 655 -31,1% -23,2% Udine 3.056.041 582 4.023.369 590 -24,0% -1,4% Importo Numero Importo Numero Importo Numero 1.145.553 1.011 1.641.618 1.191 -30,2% -15,1% -9,5% Cambiali Gorizia Pordenone 4.901.172 2.124 3.797.812 2.347 29,1% Trieste 1.013.754 1.239 1.235.903 1.273 -18,0% -2,7% Udine 3.689.401 2.251 2.842.172 2.389 29,8% -5,8% Importo Numero Importo Numero Importo Numero n.d. Tratte Gorizia n.d. n.d. n.d. Pordenone 12.049 21 22.269 19 -45,9% 10,5% Trieste 12.398 17 11.135 14 11,3% 21,4% -9,1% 113,2% Udine 446.773 81 491.690 38 Fonte: elaborazioni Unioncamere-Infocamere su dati registro informatico dei protesti 83 1.4.3 Settore agricoltura, silvicoltura e itticoltura Negli ultimi anni, i forti e i repentini cambiamenti hanno reso il tema della competitività delle aziende agricole un fattore importante per lo sviluppo futuro dell’intero sistema agroalimentare nazionale; la riforma della Politica Agricola Comune (PAC), la verifica del bilancio comunitario, l’estrema volatilità dei prezzi agricoli (soprattutto per mais e frumento tenero che hanno avuto un’impennata del 2007 ma, ora ridimensionate ai livelli di due anni fa) e, la crisi finanziaria economica internazionale del momento attuale, hanno fatto riemergere la strategicità della funzione produttiva dell’intero sistema agricolo e la centralità delle imprese agricole nel sistema economico.92 Nell’XI Rapporto sull’agricoltura italiana “La competitività dell’agricoltura italiana di fronte ai nuovi scenari evolutivi”, promosso da Confagricoltura e tracciato da Nomisma, emergono alcuni aspetti significativi: 1. Ritardo strutturale dell’agricoltura italiana: a fronte di una media comunitaria di circa 12 ettari di superficie agricola utilizzata per azienda, nel nostro paese il valore è pari a poco più di 7 ettari (contro i 49 della Francia e i 44 della Germania). Le imprese che espandono la produzione, su una superficie superiore ai 50 ettari, pesa per solo il 2%, contro il 35% della Francia e il 22% della Germania. 2. Competitività sul mercato estero: attualmente il nostro paese è al decimo posto nella graduatoria internazionale dei paesi esportatori per il settore agroalimentare, valori cresciuti progressivamente negli ultimi dieci anni (dal 97 al 2007), durante i quali, la quota nelle esportazioni è passata dal 2,8% al 3,1% e, con una crescita del valore dei prodotti del +104% (mentre la media mondiale è ferma all’89%). Dunque i mercati esteri sono un fattore di estrema importanza strategica per lo sbocco del “made in italy alimentare” e ciò rende necessario intervenire con politiche tese a favorire la competitività delle imprese verso l’estero. 3. Ricambio generazionale ritardato: il ritardo competitivo del settore agricolo deriva anche da un indice piuttosto basso nel ricambio generazionale dei capi d’azienda. Il dato è misurato come rapporto tra i conduttori con meno di 35anni e quelli over 65, ed è pari all’8% in Italia, contro, una media comunitaria pari al 22%. (Spiccano, peraltro, il 125% della Germania e il 66% della Francia). 4. Altri fattori di criticità: un’indagine condotta su un campione di 500 aziende del territorio nazionale, fa emergere come ulteriori fattori critici il difficile accesso al credito (dovuto a tassi elevati e all’inesistenza di strumenti di credito adeguati alle esigenze dell’impresa), la complessità e la lungaggine degli adempimenti amministrativi, la difficoltà di espandere il giro d’affari oltre uil mercato locale, gli elevati costi della manodopera, la formazione professionale non adeguata e l’incapacità di reperire forza lavoro con tempestività. Nelle considerazioni conclusive del rapporto Nomisma viene evidenziato che una migliore strutturazione ed una maggiore competitività del settore agricolo possono essere raggiunte attraverso leve quali: una maggior organizzazione produttiva (mediante processi di aggregazione e qualificazione della produzione), migliore sistema di commercializzazione (attraverso uno sviluppo migliore delle relazioni con la grande distribuzione ordinaria), nuovi strumenti in grado di migliorare la tutela del rischio e politiche più specifiche efficaci sul sistema lavoro, sul sistema della semplificazione burocratica e per l’accesso al mercato e al credito. Dall’analisi delle imprese registrate emergono dati significativi in merito all’andamento negativo sul numero delle imprese agricole in provincia. Infatti dalle 1.785 aziende del 2000 si è passati alle 1.526 del 2007 (14,5%) Negli anni si è registrata una progressiva tendenza a cessazioni di molto superiori alle nuove iscrizioni, con un picco nell’anno 2002; rispetto al 2006, nel 2007 ci sono state meno iscrizioni (-9) e più cancellazioni (+24) con una tendenza ad un peggioramento nel numero totale delle imprese. Per quanto riguarda la pesca il totale delle imprese è rimasto pressoché stabile, registrando solo un lievissimo calo. La forma giuridica prevalente è la ditta individuale (85% del totale); rispetto agli anni precedenti sono aumentate le società di persone (+30%). 92 Comunicato stampa del 4 dicembre 2008 sul XI Rapporto sull’agricoltura italiana condotto da Nomisma. 84 Tab. 55: Numero imprese registrate ed attive nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia. 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive Agricoltura, caccia e servizi 1.654 1.526 1.515 1.641 1.578 1.565 1.490 1.479 1.453 1.443 1.441 1.432 1.400 1.391 Silvicoltura 9 7 7 9 10 10 10 10 10 10 9 9 8 8 Agricoltura, caccia, sivicoltura 1.663 1.533 1.522 1.650 1.588 1.575 1.500 1.489 1.463 1.453 1.450 1.441 1.408 1.399 Pesca, pescicoltura 108 108 107 107 109 108 111 110 116 116 120 120 118 117 Totale 1.771 1.641 1.629 1.757 1.697 1.683 1.611 1.599 1.579 1.569 1.570 1.561 1.526 1.516 Fonte: Infocamere – Movimprese. Anno 2007. Figura 28: Numero imprese iscritte e cessate nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia. 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Iscritte Cessate Iscritte 2001 Cessate 2002 Iscritte Cessate Iscritte 2003 Cessate 2004 Agricoltura, caccia, sivicoltura Iscritte Cessate 2005 Pesca, pescicoltura Iscritte Cessate 2006 Iscritte Cessate 2007 Totale Fonte: Infocamere – Movimprese. Anno 2007. Figura 29: Suddivisione delle aziende agricole e pescicoltura per forma giuridica. Anno 2007. 1800 180 1600 160 1400 140 1200 120 1000 100 Soc. Di capitali 800 80 Soc. Di persone 600 60 400 40 200 20 Ditte individuali Altre forme 0 0 1998 2001 2002 2003 2004 2005 Fonte: Movimprese 85 2006 2007 In termini occupazionali il settore primario assorbe una quota sempre più bassa di forza lavoro locale. La maggioranza delle aziende risulta essere a conduzione diretta del coltivatore, che si avvale di salariati e/o compartecipanti solo nel caso in cui la superficie media a disposizione si attesti intorno ai 50 ha. Altre forme, come la conduzione a colonia parziaria, scomparsa nel corso degli anni, sono pressoché inutilizzate. Nel caso di aziende a conduzione diretta, quelle con minor superficie impiegano solo la manodopera familiare e all’aumentare della superficie totale a disposizione, prevale sempre la manodopera familiare prevalente e poi si tende ad impiegare in prevalenza manodopera extrafamiliare. Tab. 56: Occupati in agricoltura in regione e provincia. Anno 2006 e 2007 ATTIVITA' ECONOMICHE 2007 2006 Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Italia Dipendenti 1 2 1 1 5 442 Indipendenti 2 5 2 1 9 481 Totale 3 7 3 2 14 923 Dipendenti 1 [2] 1 [0] 5 475 Indipendenti 3 5 2 [0] 10 506 Totale 4 7 3 [0] 15 981 Fonte: Regione FVG-lavoro. Dati in migliaia. Per quanto riguarda la superficie dedicata alle principali produzioni agricole si nota come maggiori sono le aree rivolta alle coltivazioni di cereali (41%), in particolare di mais (20%) e frumento tenero (11%) e ai vigneti per la produzione del vino (21%); seguono, in ordine di superfici dedicate, altre colture quali coltivazioni industriali (19%) tra le quali la produzione di soia (20%) che occupa la maggior area, prati e pascoli (6%), foraggere (7%), erba e graminacee (6%); molto minore, intorno all’2%, la superficie dedicata alle altre coltivazioni quali frutta, ortaggi, legumi e oliveti. Per quanto riguarda la quantità prodotta nel 2007 è aumentata la produzione di cereali, che costituiscono il 41% della produzione totale, a discapito delle coltivazioni industriali (soia, barbabietola da zucchero, girasole e colza) e che comunque rappresentano il 19% della produzione. Anche nell’anno in corso, le statistiche agricole delle coltivazioni e colture industriali93, rilevano un incremento di superficie totale dedicata alla coltivazione di frumento duro, frumento tenero e orzo (in regione +94%); l’inversione di tendenza del 2007 e attuale, rispetto al 2006, è imputabile alla maggior convenienza alla coltivazione dei cereali e del sensibile incremento dei prezzi di mercato. Figura 30: Superficie dedicata alle principali produzioni agricole in provincia nel 2007.94 M ais So ia 2 0% 9% B arb abieto la, giraso le, co lza Frum ento 3% 4% 2 0% P rati avvicend ati O rticoltura Frutta fresca e olivo V igneto 2 1% 1% 1% 1% 3% 1 7% Fo raggere p erm aneti Fo raggere tem po ranee A ltri cereali (segale, orzo , Fonte: ISTAT 93 94 Bollettino Agrit 2/08 del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle Politiche di Sviluppo Economico e Rurale. Fonte: www.istat.it/agricoltura/datiagri/coltivazioni/anno2007/p0312007.htm 86 Tab. 57: Andamento delle produzioni agricole totali (in q)95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 frumento 51.330 44.000 48.125 47.000 54.400 58.354 43.000 122.000 orzo 71.000 64.520 81.540 85.000 89.420 91.500 102.000 75.000 avena 45 100 100 100 110 104 60 800 mais 242.000 236.300 239.250 297.000 297.000 299.000 264.000 297.000 ortaggi 26.831 26.824 26.760 26.131 26.154 26.154 26.485 25.395 coltivazioni industriali 779.061 718.237 986.177 672.813 988.020 1.277.399 408.682 148.847 frutta fresca 25.010 41.450 39.750 37.340 30.170 31.412 31.420 27.840 olivo 100 184 280 266 266 285 350 150 foraggere temporanee 472 472 464 431 431 450 166 131 foraggere permanenti 187 121 116 79 79 109 84 84 prati avvicendati Fonte: ISTAT 273 273 263 229 229 249 117 117 La produzione di uva da vino in provincia di Gorizia, nell’anno 2007 ha rappresentato il 25% del totale delle produzioni agricole e, il valore percentuale della produzione raccolta è stato pari al valore della produzione totale, pari a 306mila quintali. La produzione di vino è stata di 198mila quintali, in valore assoluto. L’orientamento dei produttori, sia di collina che di pianura, è verso la qualità del prodotto e pertanto vi è una notevole attenzione sia alle pratiche colturali che agli investimenti in cantina. I sistemi di impianto sono orientati verso la densità medio alta, con ridotte quantità di uva per ceppo e di notevole rilevanza sono gli interventi dei produttori per l’adozione di metodi di irrigazione ad ala gocciolante interrata. Tali sistemi consentono di una costante resa qualitativa del vigneto ed un economia della risorsa idrica. Anche la propensione all’innovazione tecnologica in cantina risulta molto elevata: l’impiego di vinificatori meccanizzati che consentono macerazioni guidate e i sistemi di microfiltrazione tangenziale per la pulizia di mosti e/o vini sono solo un esempio del crescente interesse per il miglioramento delle proprie produzioni. Anche la fase dell’imbottigliamento e del marketing promozionale vedono investimenti in notevole aumento. Per quanto riguarda le qualità di vino prodotte, come evidenziato anche da esperti del settore, alcune tipologie possono non presentare valori perché non riconosciute come Doc a causa di una non adeguata qualità dell’annata, oppure per diverse scelte di classificazione delle uve da parte dei produttori stessi. Tab. 58: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Carso Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 Q.tà vino 2007 146,02 159,04 255,32 166,53 126 473,27 Carso Pinot grigio 25,9 26,04 50,05 25,69 30,1 21,07 Carso Sauvignon 87,5 126 38,5 60,2 60,9 45,53 Carso Malvasia Traminer aromatico 70 70 101,5 51,1 50,4 0 Cabernet franc 301 301 500,5 301 301 0 Cabernet sauvignon 301 301 400,4 276,5 275,1 0 0 nd 100,1 nd 100,1 65,66 Carso rosso Carso Merlot 21 27,3 25,9 26,6 26,6 20,3 Refosco p.r. 101,5 101,5 200,2 100,8 100,1 0 Terrano 101,5 103,6 0 0 0 353,36 Vitovska(*) 0 0 0 0 0 512,89 Carso Refosco(*) 0 0 0 0 0 85,05 Carso Chardonnay(*) 0 0 0 0 0 75,74 1.155,42 1.215,48 1.672,47 1.008,42 1.070,30 1.652,87 Totale DOC Carso Fonte: Camera di Commercio di Trieste. Valori in ettolitri (*) Si tratta di qualità di vini ammessi a coltura Doc nella sola Provincia di Trieste (area cui i dati si riferiscono) mentre, nella provincia di Gorizia è ammessa la sola coltivazione dei vigneti e non la produzione di vino Doc. 95 Fonte: www.istat.it/agricoltura/datiagri/coltivazioni/anno2007/p0312007.htm 87 Le considerazioni agronomiche sulla vendemmia del 2007, da parte degli esperti del settore, evidenziano, con particolare riferimento per la zona del Collio, una raccolta molto precoce, iniziata già dopo ferragosto segnando così la vendemmia più precoce che si ricordi a memoria d’uomo. L’andamento climatico è stato buono tale da non favorire il proliferare delle malattie, in particolare gli attacchi di botrite. Pur se si sono verificate delle grandinate, gli acini non hanno subito danni importanti. Nel 2006 la produzione di uva da vino è stata di 204mila quintali mentre la produzione di vino ha raggiunto i 136mila ettolitri; rispetto all’anno precedente dunque il 2007 ha registrato un aumento di 102mila quintali nella produzione di uva e, un aumento di 62 ettolitri nella produzione di vino. Tab. 59: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Collio Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 268,55 257,1 255,98 216,15 88 0 6.568,87 6.083,66 7.700,70 6.424,27 5.996 6.789 Malvasia istriana 991,6 1.070,79 1.133,78 1.102,02 1.000 1.333 Muller thutgau 169,22 169,51 204,4 160,33 147 108 Picolit 93,79 99 102,12 97,02 125 129 Bianco Chardonnay Q.tà vino 2007 Pinot bianco 3.604,17 3.638,63 4.481,40 3.405,84 3.140 3.502 Pinot grigio 18.636,60 18.911,13 23.632,10 21.043,35 20.910 23.724 Ribolla gialla 2.986,17 3.437,57 3.619,20 3.694,08 3.960 4.569 Riesling italico 119,7 157,72 120,6 231,48 25 69 Riesling renano 294,84 259,12 394,6 46,55 191 188 Sauvignon 11.602,96 12.186,49 15.492,06 13.152,85 11.522 14.951 Friuliano 10.403,27 10.873,84 12.618,75 10.260,14 10.652 12.366 580,38 566,94 541 308,67 348 508 21 10,5 0 19,88 23 0 Cabernet franc 3.755,05 3.845,07 4.845,50 4.230,65 3.615 4.567 Cabernet sauvignon 1.684,19 1.673,87 2.088,60 1.576,88 1.245 1.467 Merlot 5.933,35 6.213,94 7.681,00 6.409,48 5.767 6.642 Pinot nero 882,9 1.021,91 1.223,00 1.030,66 957 911 Rosso 45,56 40,74 Traminer aromatico Cabernet Totale DOC Collio 68.642,17 70.517,53 Fonte: Consorzio tutela vini Collio. Valori in ettolitri. 46,9 38,5 0 0 86.181,69 73.448,80 69.711,37 81.822,36 Tab. 60: Produzione di vino per tipologia di varietà. Doc Isonzo. Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 Q.tà vino 2007 Chardonnay 5.944,58 6.163,16 8.456,06 5.351,22 6.066 6.873,39 Malvasia istriana 1.774,01 1.883,39 1.432,26 1.374,75 1.347 1.630,58 Moscato giallo 471,25 342,43 437,3 520,8 342 514,16 Pinot bianco 3.203,24 3.547,97 3.791,77 3.002,97 2.867 3.444,59 Pinot grigio 11.416,12 12.526,73 15.256,46 12.251,99 13.552 16.193,50 Riesling italico 20,09 294,73 458,64 113,92 0 5,74 Riesling renano 221,55 27,65 0 0 106 156,45 Rosso 0 37,31 38,9 50,89 15 0,00 Sauvignon 6.057,94 6.367,57 8.798,31 6.404,17 6.120 8.503,55 Friuliano 11.534,69 9.609,17 11.319,95 11.276,90 9.925,36 9.922 Traminer aromatico 463,05 440,89 587,3 346,76 373 373,32 Verduzzo friulano 956,24 1.046,77 1.244,75 947,04 742 1.050,15 Cabernet 211,54 260,73 0 143,43 - 0,00 Cabernet franc 6.484,57 6.604,11 7.578,72 6.116,00 5.979 7.145,04 Cabernet sauvignon 3.489,41 3.686,98 4.617,23 3.419,68 3.187 4.090,05 Franconia 164,8 124,9 220,01 159,67 233 256,27 9.562,12 10.117,78 12.299,47 9.193,99 9.099 9.819,54 404,32 563,37 630,07 510,09 715 759,09 Refosco p.r. 1.507,81 1.581,34 1.894,82 1.927,09 1.833 2.238,76 Moscato rosa 89,18 33,71 129,5 40,95 - 2,10 Schiopettino 181,93 206,57 212,14 140,42 187 184,17 79.360,61 61.941,19 62.684,73 74.775,14 Merlot Pinot nero Totale DOC Isonzo 62.232,92 67.178,04 Fonte: Consorzio tutela vini Isonzo. Valori in ettolitri. 88 Figura 31: Produzione totale di vino 2002-2007. totale produzione 180.000,00 167.214,77 160.000,00 132.030,51 158.250,37 140.000,00 138.911,05 ettolitri 133.466,40 136.398,41 120.000,00 100.000,00 80.000,00 60.000,00 40.000,00 20.000,00 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: Elaborazione ufficio statistica su dati Doc Collio, Doc Carso e Doc Isonzo. Per quanto riguarda la vendemmia 2008, a livello nazionale la produzione stimata è in crescita (+7%, rispetto ai dati ISTAT) ma non abbastanza da recuperare le quantità prodotte nel 2007.96 Le rilevazioni Ismea stimano, per la nostra regione, una flessione produttiva (dal 5% al 10%) e, questo principalmente a causa delle condizioni climatiche che hanno caratterizzano la primavera (con basse temperature ed eccessive piogge tali da compromettere l’allegagione) e, successivamente il periodo estivo (con i temporali, la grandine e la bora del mese di agosto); il miglioramento delle condizioni meteorologiche dei mesi successivi possono aver permesso alle uve di recuperare in qualità e di raggiungere una maturazione ottimale con un soddisfacente grado zuccherino; non si rileva però un buon stato fitosanitario infatti, i produttori hanno dovuto fare trattamenti superiori a quelli dello scorso anno per arginare gli attacchi di peronospora, mal dell’esca e botrite.97 Gli esperti del settore stimano, per quanto riguarda la produzione locale, un calo del 25% nella produzione, soprattutto per i piccoli produttori a causa del maltempo, delle malattie del vigneto e anche a causa del fenomeno della presenza dei cinghiali che hanno causato danni soprattutto alle colture a terra (quelle a pergola hanno avuto meno danni). Per quel che concerne la pesca si nota un mercato variabile nelle quantità prodotte a seconda delle annate; nel 2007 la raccolta è di poco aumentata rispetto al 2006 (+0,94%) ma risulta comunque inferiore al 2004 e 2005, con una conseguente diminuzione nei valori di realizzo che per il 2007 si attestano a poco più di 3milioni di euro. Tab. 61: Pesca marittima: Quantità e prezzi. PESCI Quintali MOLLUSCHI €/kg Quintali CROSTACEI €/kg Quintali TOTALE €/kg totale quintali 2001 5526,27 € 3,03 2470,95 € 4,21 1139,78 € 4,90 9137 2002 2706,04 € 4,74 1689,74 € 5,44 572,69 € 3,80 4968,47 2003 2667,8 € 4,59 1981,02 € 5,14 755,03 € 4,25 5403,85 2004 4839 € 3,42 9474 € 3,65 661 € 4,11 14974 2005 2490 € 5,52 4667 € 4,06 672 € 4,30 7829 2006 1982,7 € 6,07 4066,8 € 3,93 633,7 € 5,78 6683,2 2007 1890,31 € 6,18 4258,6 € 3,67 597,38 € 8,47 6746,29 Fonte: Elaborazione CCIAA Gorizia. 96 97 98 98 Stime elaborate da Ismea, settembre 2008. Sito: www.ismea.it News mercati n. 28, Speciale previsione di produzione vini – Ismea Dati forniti dal mercato ittico all’ingrosso di Grado. 89 1.4.5 Settore imprenditoriale e attività manifatturiera I dati rilevati nel corso del 2007 evidenziano un anno iniziato con variazioni positive di crescita rispetto al precedente e, chiuso con variazioni tendenziali in crescita nel corso dei trimestri ma, con un generale rallentamento nel settore manifatturiero. Il rallentamento della crescita è comunque generalizzato a tutti i macro settori dell’economia, anche a livello nazionale, come emerge dalle rilevazioni ISTAT sulla produzione industriale. Le imprese del territorio provinciale hanno avuto una dinamica più lenta rispetto al 2006 con minor tasso di natalità (6,5%) e minor tasso di mortalità (7,6%) : ne consegue un maggior variazione negativa nel tasso di sviluppo che si è attestato a –1,1%. Le iscrizioni sono state nel complesso 772 mentre le cessazioni sono state invece 900 e, il saldo negativo è stato di -128 imprese (-83 nel 2006), confermando il calo degli ultimi anni. Le imprese attive sono state 10.357 alla fine del 2007 e 10.409 alla fine del 2006, registrando un decremento di 52 unità. Il tasso di attività, cioè il rapporto tra imprese attive e registrate, è stato di 88,2 % contro l’87,8% dell’anno precedente, confermando una dinamica più attiva delle imprese rispetto all’anno precedente ma, con valori di presenza comunque in calo. Per quanto riguarda i singoli settori, il settore dell’agricoltura conferma uno sviluppo negativo (-3,2%), presente già dal 1998; presentano un andamento negativo anche altri settori, quali alberghi e ristoranti (tasso di sviluppo -3,9%), commercio all’ingrosso e al dettaglio (-3,5%), trasporti e comunicazioni (-6,1%), attività immobiliari, noleggio, informatica (-1,5% e, tra queste il settore della ricerca e sviluppo è quello che presenta il tasso negativo più alto pari a –16,7%). Il settore manifatturiero è ancora in calo (-2,5%): in particolare presentano valori negativi il settore tessile (-11,6%), l’industria alimentare (-1,9%), della carta (-5,9%); presentano invece valori di sviluppo positivi le attività manifatturiere del settore del legno (esclusi i mobili +3,4%), il settore dei prodotti chimici e delle fibre sintetiche (+5,9%), la fabbricazione di elaboratori e macchine per ufficio (+12,5%).99 Un recente comunicato stampa di Unioncamere, evidenzia che sono, a livello nazionale +20mila le imprese tra luglio e settembre 2008, con un saldo attivo di 20.358 unità rispetto alla fine del trimestre precedente, segnando un modesto miglioramento (+0,33%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Seppur a ritmo più lento, dunque, il sistema imprenditoriale italiano continua ad espandersi. Tale situazione di espansione non è però confermata dai valori rilevati per la provincia di Gorizia che al 30 settembre presentava un saldo negativo di 20 unità rispetto al trimestre precedente, corrispondente ad un variazione tendenziale negativa dello 0,17% e che pone la nostra provincia al terzultimo posto in una graduatoria provinciale nazionale, davanti solo alle province di Trapani e Napoli; assieme alla provincia di Gorizia anche quella di Trieste presenta un saldo negativo (-0,02%) mentre positive sono le variazioni tendenziali di Udine (+0,24%) e Pordenone (+0,18%), valori che consentono di avere un saldo regionale positivo di +0,14% nel tasso di crescita delle imprese. Tab. 62: Principali indicatori di natalità-mortalità delle imprese italiane nel III trimestre 2008. stock tasso di crescita Go 11.402 -0,17 Ud 54.335 0,24 Pn 28.996 0,18 Ts 17.149 -0,02 FVG 111.882 0,14 La presenza femminile nel mondo dell’imprenditoria rimane sempre bassa rispetto al totale degli imprenditori (27,82% donne contro il 72,17% uomini) e con valori in calo negli ultimi quattro anni (5.506 donne del 2004 contro le 5.408 nel 2007). Rispetto al totale degli imprenditori e, per carica ricoperta, la maggior presenza si nota in qualità di socio (le donne rappresentano il 10,74% del totale degli imprenditori e il 38,60% del totale delle donne imprenditrici), però all’interno degli amministratori la presenza è più elevata e raggiunge quasi gli uomini (47,17% contro il 54,82%) mentre rimane alta la differenza nelle altre tipologie 99 Elaborazione dati Ufficio Statistica CCIAA Gorizia su dati Infocamere – Relazione 2007 “Andamento economico della Provincia di Gorizia”. 90 di incarichi. La maggior presenza femminile è nelle società di persone (2.256 donne), nelle imprese individuali (1.862 donne) e poi nelle società di capitali (1.078 donne). La maggior parte degli imprenditori è di nazionalità italiana anche se la presenza di imprenditori extracomunitari è in aumento negli ultimi quattro anni (1.185 del 2003 e 1.390 nel 2007), con una variazione positiva del 17%. Figura 32: Tassi di natalità, mortalità, sviluppo ed attività anni 1999-2007. 10,0 valori percentuali 8,0 6,0 tasso di natalità 4,0 tasso di mortalità tasso di sviluppo 2,0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 -2,0 anni Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Figura 33: Tasso di attività delle imprese dal 1999 al 2007. 90,5 90,0 valore percentuale 89,5 89,0 88,5 tasso di attività 88,0 87,5 87,0 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 86,5 anni Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Il tessuto imprenditoriale è costituito per il 26,4% da imprese del settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, e all’interno di questa la prevalenza del commercio al dettaglio (esclusi gli autoveicoli) che rappresenta il 14,4% delle imprese. Il settore delle costruzioni è rappresentato per il 15,1% mentre, il settore agricoltura, caccia e silvicoltura, e le attività manifatturiere rappresentano ciascuna il 12% del settore imprenditoriale; attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca rappresentano il 10% delle imprese mentre, alberghi e ristoranti sono pari all’8,4%; trasporti, magazzinaggio e comunicazioni sono il 4%, l’intermediazione finanziaria è pari all’1,8% e gli altri settori quali attività estrattive, pesca istruzione e sanità hanno un’incidenza che non supera l’1% sul totale delle imprese registrate. Osservando le imprese attive, le percentuali non si discostano di molto da quelle riportate per le imprese registrate tranne che per agricoltura, caccia e silvicoltura e per l’intermediazione finanziaria, dove le imprese attive sono maggiori, in percentuale, di quelle registrate rispettivamente pari al 13,5% e al 2%. 91 Interessanti sono i dati riguardanti i numeri delle imprese individuali condotte da titolari nati fuori dalla Ue nel 2006, si contano 227.524 imprese che permettono di registrare un aumento del 116% nel periodo 20012006. Nel 2006 un terzo degli avviamenti fanno capo alla componente straniera, mentre tra aprile e giugno 2007 sono state avviate 10.958 ditte individuali a fronte di 4.770 cessazioni. Una crescita di 6.188 iniziative individuali a fronte di un saldo negativo di –3.999 imprese individuali italiane.100 Gli stranieri titolari d’impresa sono 290 mila, pari al 19,2% degli occupati di nazionalità estera, in pratica un lavoratore migrante ogni 5 svolge un’attività autonoma, e all’8,4% di tutte le imprese attive. I comparti prevalenti sono commercio (38,4%) e costruzioni (31%, con un incremento del 128% tra il 2003 e il 2007). Tra il 2006 e il 2007 il numero di imprese con titolare straniero è cresciuto del 10,2% e l’incremento complessivo nel periodo 2003-2007 è stato del 65,5%.101 Tab. 63: Imprese attive per settore e per provincia. Stock al 31.12.2007. ATTIVITA' ECONOMICHE Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi PN UD GO TS FVG 6.530 11.298 1.399 473 19.700 23 230 117 73 443 Estrazione di minerali 24 45 8 10 87 Attività manifatturiere 3.700 5.897 1.197 1.491 12.285 Prod. distrib.energia elettr. gas e acqua 7 42 6 6 61 Costruzioni 3.872 7.406 1.645 2.509 15.432 Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa 5.647 10.682 2.774 4.847 23.950 Alberghi e ristoranti 1.212 3.397 881 1.364 6.854 Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 856 1.325 408 891 3.480 Intermediaz. monetaria e finanziaria 459 925 202 425 2.011 2.878 5.538 1.073 2.045 11.534 Istruzione 63 110 35 74 282 Sanità e altri servizi sociali 61 151 46 153 411 1.054 1.998 501 780 4.333 24 57 65 88 234 26.410 49.101 10.357 15.229 101.097 Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate TOTALE Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Il processo di terziarizzazione è tuttora in atto: dal 2002 al 2007 il settore agricolo e della pesca hanno perso assieme 169 imprese (-9,97%), le attività manifatturiere sono diminuite di 61 unità. Il settore delle costruzioni, come a livello nazionale, mostra il maggior dinamismo +359 (25,38%). Tra i servizi il commercio perde 249 imprese (-7,43%), delle quali 119 nell’ingrosso e intermediazione e 115 nel dettaglio (7,7%); dopo un periodo di espansione a tutto il 2006, nel 2007 gli alberghi e ristoranti subiscono una flessione di 18 unità registrate (-1,78% rispetto al 2006); l’intermediazione monetaria e finanziaria resta stabile; le attività immobiliari-noleggio - informatica- ricerca aumentano di 207 (+21,31%) trainate soprattutto dalle immobiliari (+145, ovvero +46,17%). Dal 2001 al 2005 le imprese sono aumentate del 2,068% ma, successivamente hanno subito una flessione riportandosi a valori di poco superiori al quelli iniziali (10.300 nel 2001, 10.357 nel 2007). 100 Articolo de Il Sole 24 Ore di domenica 7 dicembre 2008 “Le imprese individuali degli immigrati aiutano l’integrazione” 101 Sito internet: www.censis.it 92 Tab. 64: Numero delle imprese attive dei settori più importanti dal 2001 al 2007. ATTIVITA' ECONOMICHE 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Agricoltura,caccia e silvicoltura 1.650 1.575 1.522 1.489 1.453 1.441 1.399 107 108 107 110 116 120 117 Pesca,piscicoltura Estrazione di minerali 9 9 8 8 8 8 8 Attività manifatturiera 1.276 1.283 1.311 1.271 1.245 1.194 1.197 Prod-distrib energ e gas 4 4 4 5 5 8 6 Costruzioni 1.210 1.314 1.379 1.486 1.552 1.595 1.645 Commercio ing, dett. E riparaz. 3.083 3.043 2.994 2.972 2.915 2.853 2.774 Alberghi e ristoranti 884 899 918 914 918 896 881 Trasporti e magazzinaggio 446 449 443 459 455 435 408 Intermediazione finanz. E monet. 216 205 205 203 202 211 202 Attività immob, nolo e ricerca 839 867 902 980 1.040 1.029 1.073 Istruzione 27 27 28 29 29 33 35 Sanità e altri servizi 18 24 30 34 42 43 46 Altri servizi pubblici 507 506 513 493 493 499 501 Imprese non classificate 24 34 25 25 40 43 65 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Per quanto riguarda la forma giuridica delle imprese, le ditte individuali rappresentano nel 2007, il 55,7% del totale registrate e il 62,6% delle attive; mentre, più omogenea è la distribuzione tra società di capitale e di persone: per entrambe il peso percentuale sul totale delle imprese registrate è del 20% mentre le imprese attive sono, rispettivamente, il 15% e il 19%. Le società di capitale hanno registrato una serie continua di saldi positivi, per cui il loro peso sul totale delle imprese risulta in costante aumento: se nel 1999 costituivano il 14,5% delle imprese, nel 2004 sono il 17,5%, nel 2005 18,5%, nel 2006 19,3 % e, nel 2007 sono il 20%. Il sistema produttivo provinciale continua dunque a rafforzarsi sotto l’aspetto strutturale e organizzativo, in analogia con l’andamento nazionale. Tab. 65: Imprese iscritte e cancellate dal 2000 al 2007. Valori assoluti. 2002 Iscritte Cessate società di capitale società di persone imprese individuali 179 140 542 60 118 623 2003 Iscritte Cessate 140 130 540 69 122 561 2004 Iscritte Cessate 2005 Iscritte Cessate 2006 Iscritte Cessate 2007 Iscritte Cessate 157 106 583 79 86 530 168 129 601 78 117 633 165 130 580 94 139 724 164 95 495 117 105 657 Altre forme 24 14 12 14 14 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. 14 19 36 12 13 18 21 800 700 600 500 società di capitale 400 300 società di persone 200 imprese individuali 100 0 Altre forme Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate 2002 2003 2004 2005 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere 93 2006 2007 La ”cooperativa” quale forma giuridica di gestione d’impresa è un fenomeno diffuso in Italia, anche se il numero complessivo delle cooperative diminuisce costantemente: si contano 7.363 imprese attive nel 2006 radicate principalmente nel Mezzogiorno ed operanti in tutti i settori di attività. Per quanto riguarda la distribuzione regionale,il FVG è tra le ultime regioni per numero di cooperative, con un trend sempre più negativo. Il numero delle cooperative in FVG è infatti sceso di più di 10% negli ultimi cinque anni. La tabella della ripartizione settoriale delle cooperative in regione, evidenzia che maggiormente interessati al fenomeno sono il settore della produzione e del lavoro e quello dell’agricoltura. Tab. 66: Imprese cooperative dal 2003 al 2007 in regione. 0 15 3 35 18 Mutuo soccorso 0 2004 101 80 0 14 3 36 17 0 251 2005 104 80 0 14 3 41 18 0 260 2006 101 77 0 14 4 43 18 0 257 2007 100 78 - 11 5 46 17 - 257 2003 386 156 4 51 3 117 42 2 761 2004 372 142 4 46 3 122 36 2 727 2005 370 132 4 37 2 116 34 2 697 2006 360 130 4 28 2 116 34 2 676 2007 342 123 4 23 2 111 35 2 642 2003 107 22 3 20 2 27 6 2 189 2004 103 20 3 19 2 26 5 2 180 2005 105 18 3 14 2 21 3 2 168 2006 98 19 4 15 2 21 4 2 165 2007 109 17 4 13 2 19 4 2 170 2003 251 8 26 19 1 56 17 0 378 2004 248 8 26 17 1 52 15 0 367 2005 247 6 26 17 2 54 15 0 367 2006 244 5 26 15 2 50 15 0 357 2007 Fonte: Regione FVG 246 4 25 14 3 48 13 - 353 Provincia Anni 2003 PN UD GO TS Produzione e Agricoltura lavoro 102 82 Pesca Edilizia Trasporti Mista Consumo Totale 255 Il Friuli Venezia Giulia deve difendersi dalla concorrenza delle regioni confinanti e punta sulla fiscalità di sviluppo, ossia uno sconto sulle imposte dirette a carico delle imprese, poichè il nord est è stimolato ad investire nei land austriaci di confine e in Slovenia che offrono: vicinanza alle sedi centrali, fiscalità contenuta, incentivi per l’insediamento e burocrazia non soffocante.102 A livello nazionale il settore manifatturiero rappresenta il 12% del totale delle imprese registrate e attive ma il settore è in calo e lo conferma il saldo tra le imprese cessate (51.716) e le imprese iscritte (30.266), pari a 21.450 unità in meno. I dati rilevati nel rapporto dell’ISTAT 2008, relativamente al 2007 evidenziano una produzione industriale in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente; i settori che hanno registrano variazioni positive sono stati quello della gomma e delle materie plastiche (+4,5%), tessile e abbigliamento (+4,4%), macchine e apparecchi meccanici (+3,4%) e raffinerie di petrolio (+3,3%). Le maggiori flessioni si sono registrate, invece, nel settore degli apparecchi elettrici di precisione (-6%), delle pelli e calzature (5,8%), dei prodotti chimici e fibre sintetiche (-1,7%) e dei minerali non metalliferi (-1,7%). Il fatturato relativo all’industria ha registrato un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente, con maggiore influenza del mercato estero (+10,3%) rispetto al mercato interno (+3,7%). Per quanto riguarda l’indice generale della produzione industriale delle attività manifatturiere, complessivamente questo si attesta al 96,4 nel 2007 (nel 2006 era 95,8, con un aumento dello 0,6); all’interno del manifatturiero, i settori che, negli ultimi quattro anni hanno registrato aumenti sono quello dell’industria alimentare e bevande, del legno e prodotti in legno, della carta , stampa ed editoria, prodotti chimici e fibre sintetiche, articoli in gomma e materiale plastiche, lavorazione del metallo e prodotti derivati, fabbricazione mezzi i trasporto; rispetto all’anno precedente quasi tutti i settori del manifatturiero subiscono una flessione, a parte il settore petrolifero e derivati, fabbricazione di apparecchiature meccaniche ed elettriche e dei trasporti. Gli indicatori del fatturato e della quantità di ordinativi si presentano in aumento in tutti i settori, a causa dell’aumento dei prezzi più che del valore in sé della produzione industriale. 102 Articolo “Per la competitività il Friuli V.G. punta sul taglio d’imposta”, mercoledì 3 dicembre 2008. 94 Tab. 67: Indici del fatturato e della produzione industriale 2005-2007 settore manifatturiero in Italia. 2005 2006 2007 Fatturato Prod ind Fatturato Prod ind Fatturato Prod ind Alimentari e bevande 115 107,5 120 108 126,3 107,7 Tessile e abbigliamento 86 81,6 90,6 81 92,1 84,6 Concia e calzature 88,5 67,8 98,4 67,3 102,6 63,4 Legno esclusi i mobili 114,5 106 124,8 105,9 133,1 104,2 101 106 103,5 104 103,8 103,9 Carta e derivati, editoria e stampa 125 108,7 131,6 105,2 133,5 108,7 Prodotti chimici e fibre sintetiche 106,3 99,2 111,5 102,6 117,2 100,9 Gomma e mat. Plastiche 110,2 90,3 119,9 93,2 124,8 97,4 Cooke, raffinerie Prodotti minerari non metallici 118,9 99,3 122,5 97,6 123,7 95,9 Metallurgia 118,2 102,3 136 106 151,1 106,9 Macchine e app. meccanici 107,7 97,9 117,6 101,6 129,9 105,1 Macchine elettriche e apparecchiature 95,4 76,3 104,4 81,6 108,7 76,7 94 76,4 110,7 81,3 120,1 83,5 Altre industrie 95,8 90,5 99,5 89,7 100,5 92,1 Attività manifatturiera 106 93,9 114,8 95,8 121,4 96,4 Mezzi di trasporto Fonte: Conti economici delle imprese, anno 2007. Rilevazione ISTAT103 Nella provincia di Gorizia il settore manifatturiero ha nel 2007 un tasso di sviluppo pari a –2,4%, confermando il trend negativo in atto a ritmi altalenanti, dal 2003. Il tasso di attività si attesta mediamente sull’84,2% (sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente), con alcuni settori che perdono, quali vestiario, editoria, industria del legno e, altri che tengono o sono in aumento. Tab. 68: Tasso di attività imprese manifatturiere in provincia. Anni 200-2007. Valori percentuali. 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Alimentari e bevande 85,6 87 87,2 86,9 86,5 87,7 Tessile 86,4 83,7 78,7 75,6 79,1 80 Vestiario e pellicce 82,5 100 82,9 84,4 86,7 83,3 Concia cuoio e fabb. Artic. Viaggio 83,3 60 60 60 60 60 Legno esclusi i mobili 90,1 87,9 86,2 85,5 79,8 78,2 Carta e pasta carta 64,1 56,3 56,3 58,8 58,8 68,8 Editoria e stampa 96,6 95 92,1 91,9 89,7 87,5 Cooke, raffinerie 100 100 n.d n.d n.d n.d Prodotti chimici e fibre sintetiche 57,1 55 52,9 52,9 52,9 55,6 Gomma e mat. Plastiche 71,3 71,4 71,4 70,6 68,8 64,7 Prodotti minerari non metallici 74,2 74,5 75,9 75,9 73,5 74,5 Metalli e leghe 77,8 81,8 80 75 75 75 Metalli, escluse macchine 90,7 90,4 89,2 88,9 89,5 89,3 Macchine e app. meccanici 87,4 87,4 85,7 87,3 83,7 86,9 Macchine per ufficio 58,6 64,3 54,5 44,4 50 60 Altre macchine 85,7 82,9 84,2 81,6 86,1 86,5 App. per comunicazione e radioelettrici 88,4 88,4 77,3 77,3 70 70 Medicinali e strumenti ottici 95,4 93,8 95,1 95 93,7 94,8 Autoveicoli e rimorchi 57,1 62,5 66,7 50 66,7 66,7 Altri mezzi di trasporto 83,7 86,5 87,1 85,7 84,8 86,6 Mobili ed altre manifatture 86,6 87 85 83,4 83 79,8 Recupero e prep. Per reciclaggio 100 100 92,3 92,3 93,3 92,9 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. 103 Annuario 2008, ISTAT pag. 374-375. 95 Tab. 69: Consuntivo 2007 delle attività manifatturiere. Variazioni percentuali tendenziali. I trim 2007 II trim 2007 Gorizia FVG Gorizia Produzione 12,8 11,3 Fatturato 12,7 19,2 Fatturato interno 4,7 Fatturato estero Ordini Prezzi dei materiali III trim 2007 FVG Gorizia 5,4 4 3,6 7,3 14,2 2,5 23,4 22,8 15,4 10,7 6,9 7,4 IV trim 2007 FVG Gorizia FVG 8,6 4 7,5 3,5 9,1 4,3 8,1 4,6 8,7 4,1 3 1,7 4,8 6,4 6,7 19,8 7,3 19,2 3,1 2,1 5,6 7,5 9,6 4,9 1 -0,01 3,3 7,3 3 3,7 2,3 Prezzi prodotti finiti 2,8 5,7 -0,2 2,2 5,3 2,1 2,7 2,4 Grado utilizzo impianti 88,1 86,1 83,5 85,1 77,4 86,6 80,4 85 62 97 41 143 56 67 47 29 Giorni di produzione Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Confindustria. I dati riassuntivi del 2007 sull’andamento del settore, registrano variazioni percentuali tendenziali in diminuzione rispetto ai rispettivi trimestri dell’anno precedente, in diminuzione per quanto riguarda la produzione, il fatturato, gli ordinativi e i prezzi dei materiali. I prezzi dei prodotti finiti rimangono invece tendenzialmente invariati. Il 2007 si apre con il primo trimestre che presenta valori positivi per fatturato (+9,1%) e produzione (+6,2%) ma leggermente inferiori rispetto al trimestre precedente; una buona performance delle vendite, trainata soprattutto dal fatturato estero e una buona prospettiva per la domanda interna confortata dall’aumento nel quantitativo degli ordini. Nel secondo trimestre i risultati sono positivi e incoraggianti ma, nel terzo trimestre, i dati sulle variazioni di produzione e fatturato, pur continuando ad essere positivi, subiscono un forte rallentamento; cala anche il fatturato ma si mantiene positiva la variazione sul dato occupazionale: le prospettive di crescita in generale sono meno ottimistiche rispetto ai due trimestri precedenti. L’anno si chiude confermando le minori prospettive di crescita evidenziate nel terzo trimestre e, la produzione interna è quella che segnala le variazioni al ribasso con ordinativi in calo dell’1,3%. Le prospettive di crescita stabile o negativa avanzate a fine 2007, vengono confermate dai dati del primo semestre dell’anno in corso che, a giugno vede variazioni tendenziali della produzione in calo dell’1,7% e un calo delle vendite (soprattutto con la domanda interna) che porta il fatturato ad una variazione di –0,1% rispetto al periodo precedente. La crisi americana e quella finanziaria degli ultimi tempi aggiungono elementi di preoccupazione e, le previsioni non sono particolarmente incoraggianti. Le previsioni aggiornate parlano della recessione più lunga dal dopoguerra in poi, con un Pil per il 2008 a –0,4% e per il 2009 a –1% e con previsioni più pessimistiche rispetto alle valutazioni precedenti; le nuove previsioni sono dettate dalla caduta dell’attività produttiva nel secondo e terzo trimestre, ben superiore alle attese e, interessa tanto il settore industriale che il terziario. La flessione del prodotto interno lordo nell’ultimo trimestre del 2008 è pari all’1,8%, mentre è del 2,6% rispetto al IV trimestre del 2007. Il pessimo andamento dell’ultimo trimestre 2008 fa archiviare l’intero 2008 con una flessione del Pil italiano pari allo 0,9%. La performance negativa di fine anno lascia in eredità al 2009 un effetto di trascinamento statistico pari all’1,8%, perciò le stime per l’anno in corso si avvicinano a un –3% piuttosto che al –2% stimato in precedenza. La crisi ha investito simultaneamente e ovunque quasi tutte le attività economiche.104 La crisi finanziaria ed il livello di sfiducia nei mercati, hanno contagiato l’economia reale: in Italia le tendenze al peggioramento sono evidenti nel calo degli ordini interni ed esteri e negli indicatori qualitativi, in particolare nel settore manifatturiero e, la sfiducia delle imprese è scesa ai minimi dal 1993. Stabilità e crescita necessitano di scelte strategiche atte a consentire lo sviluppo del territorio per ripristinare trend virtuosi, coerenti con le potenzialità dell’economia e della società locale. A livello europeo è necessario adeguare il taglio dei tassi reali per tener conto dell’effettivo costo del denaro pagato dalle imprese. In particolare, in generale, ai governi locali dei paesi europei viene richiesto di sostenere la domanda attraverso una politica espansiva con maggiori investimenti pubblici, riduzione delle imposte sui redditi e agevolazioni agli investimenti delle imprese. 104 Articolo: “Pil:-1,8% nell’ultimo trimestre del 2008” – Il Sole 24 Ore di sabato 14 febbraio 2009 96 1.4.6 Artigianato Nel 2007 le imprese artigiane costituiscono il 26,24% del totale delle imprese registrate in provincia. Il tasso di sviluppo è ancora negativo (-0,9%) seppur inferiore rispetto all’anno precedente: il tasso di natalità è pari al 9,2% mentre, il tasso di mortalità è pari al 10,1%, indice di un turnover sostenuto, di un sistema che si basa sulla ditta individuale e su investimenti contenuti. Il tasso di attività delle imprese artigiane è del 99,2%, in aumento rispetto al 2006, con punto di totale impiego nel settore agricolo, del turismo e delle attività immobiliari, noleggio e informatica. Tab. 70: Imprese artigiane in provincia di Gorizia 2000-2007. anni Attive Registrate Iscritte Cessate Saldo 2000 2886 2942 259 226 33 2001 2943 2998 293 237 56 2002 3002 3053 273 218 55 2003 3055 3112 290 231 59 2004 3119 3169 324 267 57 2005 3151 3196 323 296 27 2006 3112 3079 364 448 -84 2007 3058 3083 285 314 -29 Fonte: Regione FVG su dati Infocamere. Tab. 71: Consistenza delle imprese artigiane, per ramo di attività economica in provincia 2003 ATTIVITA' ECONOMICA 2004 2005 2006 2007 Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Agricoltura, caccia e silvicoltura 35 34 33 31 39 38 41 41 43 43 Estrazione di minerali 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 Attivita' manifatturiere 895 868 866 847 852 833 788 775 770 758 1.113 1.097 1192 1177 1252 1238 1280 1268 1301 1292 Comm. ingr. e dett.; rip. beni pers.e per la casa 252 247 253 249 252 249 241 239 234 233 Alberghi e ristoranti 13 13 10 10 7 7 7 7 7 7 Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 283 279 291 286 278 273 252 248 230 227 Attiv. immob., noleggio, informat.,ricerca 141 139 145 143 146 145 133 133 126 126 Istruzione 9 9 8 8 7 7 7 7 8 8 Sanita' e altri servizi sociali 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 Altri servizi pubblici, sociali e personali 360 359 357 354 348 348 346 344 346 346 8 7 11 11 12 10 14 14 15 15 3.112 3.055 3169 3119 3196 3151 3112 3079 3082 3057 Costruzioni Imprese non classificate TOTALE Fonte: Elaborazione su dati Regione FVG 97 Tab. 72: Imprese artigiane per tipo di società. 2002-2007. Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces 2007 68 64 9 5 532 517 30 40 2475 2469 245 268 8 8 1 1 2006 60 56 14 7 546 528 35 50 2498 2488 314 389 8 7 1 2 2005 51 48 11 5 563 540 23 40 2573 2557 288 248 9 6 1 3 2004 42 39 13 3 584 560 26 40 2533 2514 281 224 10 6 4 0 2003 31 30 7 3 599 571 34 37 2476 2449 248 189 6 5 1 2 2002 26 25 9 1 603 575 34 37 2417 2396 229 180 7 6 1 0 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Analizzando i settori delle attività economiche, si nota un tasso di sviluppo positivo per il settore dell’agricoltura (2,4 % contrariamente al 2006, -2,6%), e nel settore delle costruzioni (1,6%, inferiore al 2006, 2,1%). Per gli altri settori si rilevano dei tassi di sviluppo negativi; in particolare per il manifatturiero il tasso di sviluppo è pari a –1,8% (-6,9 nel 2006) e all’interno i settori maggiormente in sofferenza di crescita sono quello del tessile (-11%), della produzione di metalli (-33%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche (-10%), del recupero e preparazione per il riciclaggio (-12%), della stampa ed editoria (-3%). Anche il commercio presenta un tasso di sviluppo negativo (-3,7%), con maggiore evidenza del commercio al dettaglio. L’analisi per settore di attività evidenzia che nelle imprese artigiane attive, le costruzioni costituiscono il 42,26% del totale, seguite dal manifatturiero (24,79%) e da altri servizi pubblici sociali e personali (11,31%). Rispetto al totale delle imprese, le attività artigiane costituiscono il 73% nel settore delle costruzioni, il 54% nell’attività manifatturiera, il 48% nel settore dei trasporti e comunicazioni, il 7,5% nel settore del commercio, il 3,1% nel settore dell’agricoltura, il 10,7% nelle attività immobiliari e informatica. Rispetto alla forma giuridica, le imprese artigiane individuali costituiscono la tipologia prevalente (tasso di attività 99,8%) ma, in diminuzione rispetto al passato (tasso di sviluppo –0,9%); rispetto agli anni precedenti aumentano le società di capitale (tasso di sviluppo +6,7%) mentre, diminuiscono le società di persone (tasso di sviluppo –1,8%); stabile il ricorso ad altre forme giuridiche (quale può essere la società cooperativa). La distribuzione delle imprese artigiane attive sui territori comunali non subisce sostanziali variazioni negli ultimi quattro anni; dal 2004, le imprese attive diminuiscono di 61 unità nel 2007 e le perdite più evidenti si registrano nel comune di Gradisca (-25), Gorizia (-10), Monfalcone (-5) e Romans (-5) mentre, aumentano le imprese attive a Cormòns (+7), Farra (+6) e Turriaco (+10). 98 Figura 34: Imprese artigiane attive per attività e per Comune 2007. 100% 80% 60% 40% 20% Agricoltura, caccia e silvicoltura Estrazione di minerali Attività manifatturiere Costruzioni Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca Istruzione Sanità e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate 99 Villesse Turriaco Staranzano Savogna San Pier San Lorenzo San Canzian Sagrado Ronchi D.L. Romans Mossa Moraro Monfalcone Medea Mariano Grado Gradisca Gorizia Fogliano Farra Dolegna Doberdò Cormòns Capriva 0% 1.4.7 Commercio interno ed estero Il commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresenta il 26% del totale delle imprese registrate e attive nel 2007; in particolare, circa il 3% è costituito dal commercio per manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli, l’8,7% dall’intermediazione esclusiva di autoveicoli e, il 15,1% dal commercio al dettaglio (escluso quello delle auto) e riparazione dei beni per la casa. Come già esposto nelle pagine precedenti, il tasso di attività del settore è dell’89% ma il tasso di sviluppo medio è negativo del 3,5% (leggermente superiore ai dati del 2005 e del 2006). Le imprese nuove iscritte nel 2007 risultano pari a 78 e le cancellazioni pari a 123, con un saldo negativo di 45 unità; la provincia di Gorizia risulta essere la quarta in regione per nuove imprese iscritte ma è 103-esima tra tutte le province italiane.105 Tab. 73: Commercio al dettaglio in sede fissa: esercizi e superficie di vendita, divisi per natura giuridica. 2004-2007. Fonte: Infocamere. Il commercio al dettaglio, che costituisce la parte prevalente del settore, è per la maggior parte costituito da imprese individuali (55,50% del commercio in sede fissa) mentre, il 25,38% è rappresentato da società di persone, il 16,50% dalle società di capitali e il 2,47% da altre forme; il fenomeno rispecchia il mutamento strutturale in corso nel sistema distributivo provinciale, ove a esercizi di piccole e medie dimensioni, prevalentemente a conduzione individuale o familiare e con sede dell’impresa in provincia, si sostituiscono gradualmente grandi complessi commerciali per lo più facenti parte di gruppi extra-provinciali ed extraregionali. Il commercio al dettaglio in sede fissa è di poco diminuito nel 2007 rispetto all’anno precedente (2.423 unità contro le 2.485 del 2006) mentre, dal 2004 aumenta la superficie media di vendita degli esercizi commerciali (nel 2004 in media 61mq, nel 2007 70 mq per esercizio); la distribuzione degli esercizi commerciali nei vari territori comunali, non subisce significative variazioni: diminuisce di poche unità il numero di esercizi a Gorizia, Gradisca e Monfalcone mentre, aumentano in comuni minori quali Doberdò, Ronchi e Villesse. Per il tipo di specializzazione, si nota una generale diminuzione del numero di esercizi in quasi tutte le tipologie. Per quanto riguarda la grande distribuzione, la tabella evidenzia che rispetto agli anni precedenti diminuiscono i minimercati a vantaggio dei grandi esercizi specializzati e grandi magazzini; gli ipermercati rimangono stabili mentre i supermercati diminuiscono ma quelli presenti attuano un’espansione della superficie dedicata alla vendita Il commercio ambulante è per la maggior parte di tipo itinerante e si concentra soprattutto negli articoli non alimentari; molto meno sviluppate sono le altre forme del commercio ambulante quali quello per corrispondenza e a domicilio. 105 Fonte: Osservatorio del Commercio – Ministero dello Sviluppo Economico. Dati al 31/12/2007. 100 Tab. 74: Numeri degli esercizi commerciali in sede fissa per specializzazione. 2002-2007. Anno 30/06/2008 2007 2006 Specializzazione 2005 2004 2003 2002 n. esercizi Carburanti 60 60 56 56 58 59 59 Non specializzati 3 3 5 6 7 7 4 Non specializzati prevalenza alimentare 207 218 238 243 246 248 264 Non specializzati prevalenza non alimentare 26 23 22 18 14 11 11 Frutta e verdura 63 71 70 78 84 85 90 Carne e prodotti a base di carne 44 48 51 51 55 57 60 Pesci, crostacei, molluschi 17 17 16 19 20 19 22 Pane, pasticceria, dolciumi 49 48 49 49 53 54 57 Bevande (vini, oli, birra ed altre) 12 11 11 11 11 11 10 Tabacco e altri generi di monopolio 90 90 88 97 99 100 100 Altri esercizi specializzati alimentari 35 34 32 30 27 31 35 Farmacie 48 48 49 47 46 46 47 Articoli medicali e ortopedici 12 12 11 10 8 8 12 Cosmetici e articoli di profumeria 46 46 54 59 58 57 57 Prodotti tessili e biancheria 46 50 56 53 54 23 20 Abbigliamento e accessori, pellicceria 343 353 356 355 363 421 435 Calzature e articoli in cuoio 67 70 69 67 68 69 72 Mobili, casalinghi, illuminazione 92 93 99 105 109 112 113 Elettrodomestici radio-TV dischi strum. musicali 38 39 47 44 49 69 68 Ferramenta vernici giardinaggio sanitari 84 88 95 91 95 95 97 Libri, giornali, cartoleria 137 141 143 137 131 126 122 Altri esercizi specializzati non alimentari 318 334 334 348 354 334 319 Articoli di seconda mano 7 5 5 6 7 8 12 n.s 0 521 529 514 520 312 0 1.844 2.423 2.485 2.494 2.536 2.362 2.086 TOTALE Fonte: Infocamere. Tab. 75: Esercizi della Grande Distribuzione. 2004-2007. Tipologia Ipermercati Grandi magazzini Supermercati Grandi esercizi specializzati Minimercati Anno N. esercizi Superficie di vendita alimentare (mq) Superficie di vendita non alimentare (mq) Addetti Franchising 2005 2 4200 4.882 258 0 2006 2 4200 4.882 258 0 2007 2 4200 4882 274 0 2005 3 - 4.070 34 0 2006 4 - 8.220 75 0 2007 4 - 8.220 74 0 2005 36 35.197 - 602 1 2006 33 29.527 - 516 3 2007 33 30.080 - 498 3 2005 5 - 10.228 68 0 2006 4 - 8.228 59 0 2007 6 - 12.288 83 0 2005 26 8.595 - 177 3 2006 22 7.231 - 161 3 2007 19 6.387 - 130 3 Fonte : Elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia. 101 Tab.76: Commercio ambulante: numero di esercizi (30 giugno 2008) Provincia GO PN TS UD TOTALE Esercizi Esercizi Esercizi Esercizi Esercizi Altri Articoli 20 30 46 63 159 Alimentare 24 28 43 122 217 Articoli di occasione nuovi e usati . 1 2 1 4 Commercio ambulante a Calzature e Pelletterie posteggio fisso Mobili e Articoli di uso domestico 1 8 5 51 65 5 7 4 23 39 . 35 14 46 95 Non specificata Abbigliamento e Tessuti 38 71 37 174 320 TOTALE 88 180 151 480 899 Altri Articoli 24 39 55 112 230 12 16 16 50 94 23 90 111 126 350 Commercio ambulante Alimentare itinerante Abbigliamento e Tessuti TOTALE Commercio per corrispondenza Vendita presso domicilio 59 145 182 288 674 Alimentare . 1 1 2 4 Via Internet Alimentare 3 3 4 1 11 Via Internet Non Alimentare 12 29 24 32 97 Non Alimentare 1 12 13 10 36 Non specificata 2 4 3 13 22 TOTALE 18 49 45 58 170 Alimentare 1 9 2 8 20 Non Alimentare 7 24 13 36 80 Non specificata 2 3 . 8 13 TOTALE 10 36 15 52 113 Alimentare Commercio per mezzo di Non Alimentare distributori automatici Non specificata TOTALE Non specificata TOTALE Fonte: Osservatorio nazionale del commercio 2 8 3 7 20 1 1 2 4 8 3 1 4 1 9 6 10 9 12 37 5 41 11 68 125 186 461 413 958 2.018 102 Import ed Export La geografia degli scambi dell’Italia con l’estero ha risentito, nel 2007, dei mutamenti intervenuti nella congiuntura reale internazionale, con il progressivo indebolimento delle principali economie industrializzate a fronte della tenuta delle aree emergenti, dell’accentuarsi in corso d’anno dello spostamento di potere d’acquisto dai paesi acquirenti a quelli produttori di materie prime, dell’approfondirsi del deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro. Questi fenomeni si sono in alcuni casi sommati (frenata americana e caduta del dollaro), in altri compensati (aumento dei corsi dei prodotti primari e rafforzamento dell’euro), finendo con l’incidere in maniera significativa sull’orientamento dei flussi italiani di importazione e di esportazione. Essi non hanno, tuttavia, interrotto la tendenza diffusamente positiva che ha contrassegnato nell’ultimo biennio i rapporti commerciali del nostro paese con le varie aree ed economie. L’andamento più favorevole della bilancia mercantile complessiva, osservato nel 2007, ha riflesso il forte balzo dell’attivo nei confronti dell’Unione europea e miglioramenti nell’interscambio con la gran parte delle altre aree economiche esterne all’Unione.106 Le tendenze del 2007 hanno mostrato dunque un’accentuazione dell’orientamento delle esportazioni italiane verso alcune economie emergenti, soprattutto quelle caratterizzate da un’accresciuta capacità di spesa (paesi produttori di combustibili) e da rapido sviluppo ma geograficamente “non troppo” lontane (Altri paesi europei).107 Con il rallentamento della crescita economica dell’Unione europea, nel 2007 decelera la dinamica delle esportazioni dell’Italia verso l’Ue-27, dove comunque continua a dirigersi circa il 60 per cento delle vendite all’estero. Tale perdita di dinamismo risulta inferiore alla frenata subita dalle importazioni italiane dall’Unione, infatti l’export si espande a ritmi quasi doppi rispetto agli acquisti e l’attivo commerciale dell’Italia sperimenta un significativo miglioramento (con un rialzo di circa 5,5 miliardi di euro).108 Nel 2007 il deficit dell’Italia si è più che dimezzato, invertendo la prolungata tendenza che dal 2002 ha visto peggiorare la bilancia commerciale. Il miglioramento ha riflesso riduzioni dei saldi negativi e aumenti di quelli positivi nei confronti di quasi tutte le principali aree geografiche. Sono particolarmente cospicui il miglioramento del saldo commerciale con l’Unione europea e con gli Altri paesi europei; in questi ultimi il saldo commerciale diventa positivo.109 Le importazioni italiane in dollari a prezzi correnti nel 2007 crescono in linea con quelle mondiali2. Comunque le importazioni dell’Italia decelerano rispetto al 2006 e, più in generale, rispetto al triennio 20052007. È particolarmente rilevante l’incremento degli acquisti dalla Cina che, in linea con la forte espansione delle dimensioni commerciali del paese a livello internazionale, nel periodo che va dal 2000 al 2007 triplica il valore delle vendite in Italia. Negli stessi anni è marcata anche la dinamica delle importazioni da Libia e Russia, legate all’andamento dei prezzi dei prodotti energetici. Nel 2007 le esportazioni italiane aumentano più velocemente rispetto alla media mondiale, consentendo un leggero recupero della quota di mercato in valore dopo tre anni consecutivi di riduzioni. Infatti, le esportazioni italiane crescono in dollari a prezzi correnti del 17,9 per cento rispetto all’anno precedente, contro un aumento del 14,8 per cento del valore delle esportazioni mondiali espresse sempre nella moneta americana. Particolarmente sostenuta è la crescita delle esportazioni negli Altri paesi europei, nel Medio Oriente ed, anche se con un peso minore per l’export italiano, è notevole l’incremento delle vendite in America centro-meridionale, Africa settentrionale ed Asia centro-meridionale. Sebbene ad un ritmo inferiore rispetto al totale delle esportazioni italiane, sono in aumento le vendite verso i due principali partner commerciali italiani: la Germania e la Francia, al contempo continua l’incremento delle vendite verso la Spagna, così come resta notevole l’espansione delle esportazioni in Polonia ed in Russia. D’altro canto la Russia è l’unico paese esportatore di prodotti energetici a comparire tra i primi venti mercati di destinazione delle vendite italiane.110 106 “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 257; www.ice.it/editoria. 107 “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 259; www.ice.it/editoria. 108 “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 263; www.ice.it/editoria. 109 “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 279; www.ice.it/editoria. 110 “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 280-281; www.ice.it/editoria. 103 L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di PMI esportatrici. Sono circa 200.000 (5.800 quelle che hanno avviato direttamente attività economica all’estero) e nel 2007 hanno esportato beni e servizi per 448 miliardi di euro, pari a più del 21% dell’export totale e al 29,2% del PIL.111 A livello territoriale, nel 2007 le esportazioni del Friuli sono aumentate dell’11,3 per cento mostrando una lieve decelerazione rispetto all’anno precedente, ma confermando la superiorità del ritmo di espansione nei confronti della dinamica media italiana. Un minor divario di performance è emerso per il primo trimestre 2008, con le esportazioni regionali che sono cresciute sostanzialmente in linea con quelle nazionali (5,5 per cento). Il peso della regione sull’Italia, nel medio periodo, è aumentato anche in termini di numerosità degli esportatori. Se in passato le esportazioni della regione erano prevalentemente legate alle dinamiche altalenanti dell’industria navale, da un paio di anni il contributo maggiore viene da siderurgia e meccanica, che hanno costantemente accresciuto il loro peso sulle esportazioni del Friuli fino ad arrivare a contare per il 52 per cento circa del totale. In particolare la meccanica, che è il primo settore dell’export regionale, continua a crescere all’estero con tassi a due cifre, superiori ai ritmi registrati a livello nazionale, grazie principalmente alla vivace domanda proveniente da paesi in forte crescita come Cina, Russia e Emirati Arabi Uniti, oltre che alle positive dinamiche nei mercati francese e tedesco. Nell’industria dei mobili sembra essersi consolidata la timida ripresa dell’export registrata nell’anno precedente ma la performance regionale resta inferiore alla media con la conseguenza che la quota sulle esportazioni italiane è diminuita per il quarto anno consecutivo scendendo al di sotto del 17 per cento. La dinamica aggregata è il frutto degli opposti andamenti registrati dal distretto della sedia di Manzano (Udine), il cui fatturato estero è diminuito ininterrottamente dal 2003, e dal distretto di Pordenone, che invece ha evidenziato nel medio periodo sostenuti tassi di crescita dell’export e concomitanti miglioramenti dell’incidenza sui flussi nazionali. Tra i mercati più dinamici per i mobili friulani spicca il Regno Unito, dove l’export regionale nell’ultimo biennio è cresciuto mediamente del 14,5 per cento e che nel 2007 è diventato il primo paese di destinazione dei flussi settoriali. Dopo quattro anni consecutivi di variazioni negative, le “esportazioni”112 di servizi dal Friuli nel 2007 sono aumentate registrando un tasso di crescita notevolmente superiore a quello medio nazionale. Il merito della dinamica aggregata è attribuibile al settore dei viaggi, ma anche le costruzioni, i servizi finanziari e gli altri servizi alle imprese hanno contribuito in misura significativa.113 Nel 2007 il valore delle importazioni si è incrementato del 3,6% rispetto all’anno precedente e, le esportazioni sono aumentate anch’esse ma, in misura superiore (+13,7% sul 2006) determinando un saldo positivo nella bilancia commerciale di +10,1% (con una variazione positiva di 246 milioni di euro mentre nel 2006 il saldo è stato pari a 138 milioni di euro). Il confronto con altre aree territoriali vede per il 2007 una variazione positiva delle esportazioni maggiore rispetto alle altre province della regione e maggiore anche ai valori aggregati a livello nazionale. Mentre il dato non è altrettanto confortante per quanto riguarda le rilevazioni dell’anno in corso: i dati più aggiornati disponibili sono relativi al secondo trimestre e vedono un calo delle esportazioni pari al 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in base a dati ISTAT114di agosto 2008, la provincia di Gorizia non risulta tra le prime venti province esportatrici italiane: solamente Udine, tra le province della regione, si colloca al 17-esimo posto nella classifica nazionale. Tab. 77: importazioni ed esportazioni 2006-2007. Valore assoluto e variazione percentuale. IMPORTAZIONI FVG Udine Gorizia Trieste Pordenone 2006 2007 5.626.781.296 2.364.929.220 951.535.545 921.823.391 1.388.493.140 6.648.622.332 2.823.138.747 985.463.823 1.251.721.202 1.588.298.560 ESPORTAZIONI var. 06-07 18,2 19,4 3,6 35,8 14,4 2006 2007 11.074.875.441 5.002.133.187 1.083.244.801 1.404.322.741 3.585.174.712 12.331.062.757 5.558.419.976 1.231.395.221 1.579.520.023 3.961.727.537 352.464.682.563 368.080.375.825 4,4 332.012.884.964 358.633.067.719 Italia 73.294.997.538 79.427.600.489 8,4 104.411.887.023 111.900.505.440 Italia nord-est Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 111 sito internet: www.censis.it 112 I dati sono estrapolati da www.coeweb.istat.it e per il 2007 e 2008 sono provvisori. “Rapporto ICE 2007-2008”, pag. 395-396; www.ice.it/editoria. www.coeweb.istat.it (sito ufficiale dell’ISTAT per il commercio con l’estero). 113 114 104 ESPORTAZIONI var. 06-07 11,3 11,1 13,7 12,5 10,5 8 7,2 II trim 2007 II trim 2008 3.137.480.831 1.574.785.394 264.469.535 313.948.772 984.277.130 3.606.155.976 1.711.437.807 213.459.804 581.408.240 1.099.850.125 90.271.702.161 95.988.576.562 28.224.118.954 30.340.943.392 var. 07-08 14,94 8,68 -19,29 85,19 11,74 6,33 7,50 Figura 35: Esportazioni 2005-2007 per provincia. Valori assoluti. Pordenone Trieste Gorizia 2007 2006 2005 Udine 14.000.000.000 12.000.000.000 10.000.000.000 8.000.000.000 6.000.000.000 4.000.000.000 2.000.000.000 0 FVG Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Il contributo maggiore al saldo positivo della bilancia commerciale è dato dal settore merceologico dei prodotti trasformati e manufatti (+10,7%), seguito dai prodotti minerali energetici e non (+7,9%) mentre, è negativa la variazione per quanto riguarda i prodotti dell’agricolture, caccia e pesca ed è quasi nulla la variazione per i prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali; quest’ultimo dato evidenzia che solo l’incremento del grado di tecnologia incorporato nei nostri beni può creare valore aggiunto all’export provinciale in modo da non subire la concorrenza di paesi emergenti, dove, peraltro, il costo delle materie prime è notevolmente più basso. Per quanto riguarda le singole categorie merceologiche dei prodotti manufatti, nel 2007 il peso percentuale delle varie categorie, relativamente a importazioni ed esportazioni non varia di molto rispetto al 2006. Tab. 78: Import ed export dei prodotti manufatti 2005-2007 e variazione 2006-2007. Valori percentuali. Variazione 06-07 Import 2005 Import 2006 Import 2007 Export 2005 Export 2006 Export 2007 Prodotti alimentari, bevande, tabacchi 9,4 9,3 1,3 4,8 5,5 5,7 -14,2 16,4 Prodotti tessili e d’abbigliamento 1,9 2 1,3 2,1 2,2 1,6 -27,1 -13,6 Cuoio, prodotti di cuoi 0,8 1,5 2,9 0,8 0,9 0,7 -6 -13,2 Legno e prodotti di legno 2,3 2,5 5 0,1 0,2 0,2 26,1 10,6 Pasta da carta, prodotti di carta 4,9 5,2 0 3,8 4,3 4,4 2,9 15,8 8 3,1 2,4 0 0 0 -15,2 18,1 Prodotti chimici 6,6 10,6 8,3 3 2,1 1,5 -14,9 -21 Arcicoli in gomma e materiale plastiche Lavorazione di minerali e non metalliferi Metalli e prodotti in metalli 1,8 1,1 23,9 2,3 1,3 34,8 3,2 1,7 38,1 5,9 1,2 6 6,7 1,2 7,5 4,5 1 7,4 52,1 44,7 17,5 -24,8 -4,5 10,2 Macchine, apparecchi meccanici 6,5 7,2 8,5 11,5 14,3 14,4 28,2 13,4 Macchine e apparecchiature elettriche 8,6 10,9 10,9 5,4 4,5 5,2 8,8 29,8 Mezzi di trasporto 21,2 5,5 5,1 45 39,3 42,3 1 22 Altri prodotti 2,9 3,9 3,9 10,3 11,2 11,2 10 13 Totale 100 100 Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 100 100 100 100 8,1 13,2 Prodotti petroliferi 105 Import Export Ciò che si nota invece è la variazione della bilancia commerciale tra il 2006 e il 2007: presentano valori positivi e in espansione le categorie di editoria, stampa, carta e derivati, prodotti chimici e fibre sintetiche, macchine elettroniche e mezzi di trasporto (di cui spicca il valore delle esportazioni del 2007); mentre hanno valori negativi i prodotti delle industrie di abbigliamento, in cuoio e in legno, gli articoli in gomma e materie plastiche, i prodotti in metallo delle lavorazioni metallifere (di cui spicca il valore delle importazioni nel 2007).115 Figura 36: Grafico su import ed export dei prodotti manufatti 2005-2007. Valori percentuali. 50 45 40 Import2005 35 Import2006 30 Import2007 Export2005 25 Export2006 20 Export2007 15 10 5 Altri prodotti Mezzi di trasporto Macchine e apparecchiature elettriche Macchine, apparecchi meccanici Metalli e prodotti in metalli Lavorazione di minerali e non metalliferi Arcicoli in gomma e materiale plastiche Prodotti chimici Prodotti petroliferi Pasta da carta, prodotti di carta Legno e prodotti di legno Cuoio, prodotti di cuoi Prodotti tessili e d’abbigliamento Prodotti alimentari, bevande, tabacchi 0 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Nel territorio provinciale come valore delle esportazioni, primeggiano tra i primi dieci settori quello delle navi e imbarcazioni, seguito da macchine per impiego generale e per impiego speciale, articoli in materie plastiche, parti e accessori di autoveicoli e motori, prodotti siderurgici, prodotti della carta, aeromobili e macchine utensili. Come valore delle importazioni, i primi dieci settori sono quelli dei metalli non ferrosi, dei prodotti siderurgici,e chimici di base, carbon fossile, motori e generatori elettrici, prodotti della carta, macchine per impiego generale, carni e prodotti a base di carne,articolini materie plastiche e prodotti petroliferi raffinati. 116 Il territorio provinciale è competitivo per quanto riguarda le esportazioni di beni commerciali ad alto contenuto tecnologico: il valore percentuale pari al 61,2% risulta piuttosto elevato sia rispetto alla media regionale che nazionale; i prodotti tradizionali vengono esportati per il 38% mentre, tutta la produzione agricola e gli acquisti di materie prime vengono collocati sul mercato interno (le esportazioni sono pari allo 0,8%, mentre le importazioni raggiungono l’11,6%). Per contro, dal lato delle importazioni molto più elevato è il livello degli acquisti di prodotti tradizionali (65,3%) rispetto ai prodotti specializzati e high-tech (importazioni pari al 23%). Guardando all’interscambio fra paesi dal 2004, possiamo notare, che i paresi dell’America centrale e meridionale hanno perso il primato della zona più importane per l’export provinciale. E’ invece aumentato il flusso verso l’Europa sia comunitaria che non. 115 Rif. Tav. 7.1-7.2 Andamento economico della provincia di Gorizia nell’anno 2007. 116 Rif. Tav. 7.4 Andamento economico della provincia di Gorizia nell’anno 2007. 106 La composizione dei mercati per le esportazioni indica che il principale mercato di sbocco è l’Europa: per Gorizia costituiscono il 45% mentre è maggiore il valore raggiunto dalle altre province; per il territorio provinciale, vista la collocazione più a est, è importante sfruttare i mercati dei nuovi aderenti all’UE. Dal 2004 è infatti cresciuta la percentuale d’esportazione con i nuovi paesi UE (54% nel 2007), tanto da superare anche la quota raggiunta dalle altre province. Tab. 79: Esportazioni UE ed Extra UE nel 2007 per provincia. Esportazioni UE 27 Esportazioni extra UE 27 Udine 60,14 39,86 Gorizia 45,73 54,27 Trieste 60,02 39,98 Pordenone 67,58 32,42 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Le variazioni nell’export mostrano un aumento notevole in aree geografiche quali Africa e Asia e, per quanto riguarda le importazioni una diminuzione accentuata di altre aree quali America settentrionale, Oceania e paesi europei extra UE 25. Tab. 80: Interscambio commerciale della provincia di Gorizia per aree geografiche (2006-2007). Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT Tab. 81: Esportazioni per aree geografiche e per provincia. 2004-2007. Valori percentuali. Udine Area geografica Gorizia Trieste Pordenone 2004 2005 2006 2007 2004 2005 2006 2007 2004 2005 2006 2007 2004 2005 2006 2007 Unione europea 27 63,40 60,90 59,72 60,14 66,29 52,66 48,14 45,73 55,69 58,83 59,24 60,02 69,91 66,66 67,81 67,58 Altri paesi europei 9,93 11,13 10,40 13,01 6,28 10,09 10,69 10,04 19,27 15,85 15,20 12,29 11,54 13,22 12,89 11,96 AFRICA 2,19 2,52 3,03 3,10 1,52 0,74 0,91 1,44 1,70 2,04 3,44 2,51 2,51 2,85 2,67 3,30 8,85 7,77 5,37 3,83 1,37 2,36 2,14 2,32 2,82 2,87 2,76 3,12 4,11 4,48 3,70 3,32 2,71 3,08 3,96 3,97 22,58 30,35 34,11 35,78 6,56 1,54 6,94 3,31 1,27 1,56 1,64 1,78 Medio Oriente 3,23 7,42 8,13 6,74 0,98 1,31 1,39 2,12 3,74 11,98 3,10 4,15 3,02 3,05 3,44 3,44 Asia centrale 1,23 1,62 3,58 2,82 0,15 1,09 1,25 1,15 0,88 0,66 2,26 1,82 1,78 1,97 2,49 2,09 Asia orientale 7,55 4,73 5,20 5,73 0,54 0,99 1,01 1,02 8,03 5,23 6,30 12,04 4,98 5,24 4,68 5,57 0,37 0,39 1,31 1,01 0,76 0,75 0,88 0,97 0,67 0,96 America settentrionale America centro meridionale OCEANIA E ALTRI 0,90 0,82 0,60 0,65 0,29 0,41 TERRITORI Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 107 A livello complessivo, il valore delle esportazioni del territorio provinciale diminuisce per l’area europea allargata ai 27 paesi e aumenta progressivamente, dal 2004 nel resto del mondo. In particolare nell’area UE 15-paesi calano le esportazioni con la Spagna, la Finlandia e la Germania mentre, restano positive le variazioni con gli altri paesi membri, tra cui spiccano Portogallo (+52%), Irlanda (+53%)e Danimarca (+49). Per quanto riguarda gli altri paesi europei, non facenti parte della UE; variazioni piuttosto positive ci sono nelle esportazioni con i paesi della Federazione Russa (+47%), la Moldavia (+32%) e la Bosnia-Erzegovina (+31%), la Turchia (+137%) e l’Islanda (+20). Nei primi trenta paesi di destinazione delle esportazioni, variazioni significative si rilevano verso il Regno Unito, (+17%), l’Iran (+344%), il Pakistan (+2674%), la Repubblica Ceca (+84%) e gli Emirati Arabi Uniti (+69%). La tabella seguente evidenzia i valori assoluti delle esportazioni nei primi dieci paesi di destinazione del territorio provinciale: rispetto al 2006 diminuisce il valore dell’export verso la Spagna (-26%) mentre, costituisce un nuovo mercato di sbocco lo stato di Bahama. Figura 37: Primi 10 paesi per valore delle esportazioni. Anno 2007. Austria Serbia Stati Uniti Croazia 2007 Bahama 2006 Francia 2005 2004 Regno Unito Slovenia Germania Bermuda 0 100.000.000 200.000.000 300.000.000 400.000.000 500.000.000 600.000.000 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Tab. 82: Importazioni per aree geografiche e per provincia. 2004-2007. Valori percentuali. Udine Area geografica 2004 2005 2006 Gorizia 2007 2004 2005 2006 Trieste 2007 2004 2005 2006 Pordenone 2007 2004 2005 2006 2007 Unione europea 27 63,53 66,80 63,39 61,49 66,00 64,92 63,13 62,04 57,97 50,58 38,14 53,09 72,20 74,24 71,41 69,97 Altri paesi europei 22,86 17,55 19,32 18,82 9,75 10,47 11,29 9,88 9,52 15,31 23,54 16,48 9,91 9,58 9,77 8,17 AFRICA 2,02 1,72 2,91 3,31 9,81 11,70 12,94 14,61 4,05 4,72 7,40 5,69 0,82 0,81 0,91 0,98 2,59 2,86 2,30 2,48 4,44 3,28 3,58 2,54 9,51 13,35 12,73 8,44 1,87 1,56 1,47 1,28 1,61 2,55 2,58 3,29 3,77 2,45 1,04 1,31 3,33 3,49 5,05 5,14 1,83 1,36 0,72 1,01 Medio Oriente 0,20 0,25 0,44 0,22 1,03 1,06 0,72 0,23 0,72 0,81 2,92 0,81 0,62 0,76 1,58 1,27 Asia centrale 1,11 1,37 1,20 1,60 0,61 0,89 0,13 0,79 1,56 1,54 1,97 2,08 1,34 1,28 1,25 1,72 Asia orientale 6,03 6,88 7,67 8,71 4,49 5,20 6,72 8,30 13,24 9,98 7,69 7,01 11,24 10,21 12,69 15,43 0,44 0,31 0,10 0,22 0,57 1,25 0,17 0,17 America settentrionale America centro meridionale OCEANIA E 0,05 0,03 0,19 0,10 0,11 0,03 ALTRI TERRITORI Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 108 0,21 0,21 In linea generale le importazioni nel 2007 nel territorio provinciale diminuiscono rispetto agli anni precedenti, ad eccezione di quelle provenienti dai paesi africani e dell’Asia orientale, per i quali le importazioni si concentrano in prodotti manufatti e minerali energetici e non. Diminuiscono anche i valori delle importazioni da Stati Uniti (-35%), Romania (-17%) Austria (-26%), Francia (-13%) e Slovenia (-8%) Figura 38: Primi 10 paesi per valore delle importazioni. Anno 2007. Serbia Indonesia Cina Francia 2007 Federazione russa 2006 Austria 2005 2004 Regno Unito Germania Slovenia Mozambico 0 50.000.000 100.000.000 150.000.000 200.000.000 250.000.000 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Sono aumentate invece le importazioni da paesi quali Cina (+34%), Indonesia (+23%) per prodotti dell’abbigliamento e in pelle, prodotti in metallo e derivati dalla lavorazione di minerali, prodotti chimici e fibre sintetiche e prodotti delle materie plastiche; sono aumentate le importazioni dalle Germania (+2%) tipicamente per prodotti derivati dal legno e prodotti chimici e fibre sintetiche. Tab. 83: Alcuni tipi di importazioni di diversi paesi. Anno 2007. PAESE Agricoltura Pesca e Piscicoltura Minerali Manufatti Attività informatiche Altri servizi pubblici e sociali Germania 2.683.448 0 9.698 106.469.514 490 2.052 Regno Unito 100 93.340 43.114 102.042.293 1.769 1.522 Mozambico 0 0 0 123.565.950 0 0 Indonesia 2.327 0 23.723.595 630.008 0 0 Cina 0 0 0 29.850.015 0 0 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT 109 Tab. 84: Scambi commerciali 2007-2008 per provincia. Saldo import-esport. Valori cumulati al II bimestre. 2008 Paese Udine Gorizia Trieste Pordenone var. 07/08 Gorizia 13.869.164 -150.467.131 -74,60 38.631.038 -57.398.550 35,19 29.843.770 -59.674.917 -1.491,12 13.447.807 -23.051.178 -3,47 -19.242.690 3.156.656 -43.873.039 -52.142.837 -27.219.442 22.094.130 28,96 195,96 -54,33 2007 Trieste Pordenone Udine Gorizia Altri paesi -177.639.477 -22.059.372 -33.675.738 -203.892.867 -76.531.508 -12.634.168 europei -103.822.625 48.623.228 13.224.409 -68.536.060 -19.545.199 75.018.827 AFRICA America -44.024.982 -4.012.048 35.616.444 -53.372.731 -72.930.278 -252.152 settentrionale America centro -34.092.164 -446.062.817 30.838.580 -18.238.317 -79.538.289 -431.112.808 meridionale -226.139.718 -5.940.693 -45.720.135 -86.384.108 -174.112.121 -8.362.868 Medio Oriente -16.993.337 3.241.512 -15.426.522 -46.715.570 -58.599.146 -3.378.043 Asia centrale -18.317.695 46.584.728 68.137.796 22.055.635 -46.525.182 30.185.973 Asia orientale OCEANIA E -12.771.015 -2.102.271 -13.073.198 -14.808.301 -19.549.652 -157.897 ALTRI TERRITORI Unione europea -731.072.369 11.645.138 -193.091.180 -814.988.142 -885.874.002 32.663.098 27 -1.364.873.382 -370.082.595 -153.169.544 -1.284.880.461 -1.433.205.377 -318.030.038 Totale Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT 993.258 -44.287.742 -14.182.122 -1.231,42 -787.449.458 64,35 -7.461.778 -1.149.491.505 -16,37 Nel mese di ottobre 2008, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, gli scambi commerciali con i paesi extra Ue sono aumentati del 3,4 per cento per le esportazioni e del 3,9 per cento per le importazioni. Nello stesso mese il saldo commerciale con i paesi extra Ue è risultato negativo per 380 milioni di euro, in peggioramento rispetto al disavanzo di 306 milioni di euro registrato ad ottobre del 2007. Rispetto al mese di settembre 2008, al netto della stagionalità, ad ottobre le esportazioni sono diminuite del 3,6 per cento e le importazioni del 3,1 per cento. Nel periodo gennaio-ottobre 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, le esportazioni sono aumentate del 7,7 per cento e le importazioni del 12 per cento. Il saldo è stato negativo per 20.140 milioni di euro,in peggioramento rispetto al deficit di 13.500 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.117 Nel mese di settembre 2008, rispetto allo stesso mese del 2007, la dinamica dei flussi commerciali da e verso l’area Ue è risultata positiva; le esportazioni sono cresciute del 5,7 per cento e le importazioni del 5,4 per cento. Il saldo commerciale è risultato positivo per 690 milioni di euro, in aumento rispetto all’attivo di 607 milioni di euro rilevato nello stesso mese del 2007. Nei primi nove mesi del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, le esportazioni sono cresciute del 2,9 per cento e le importazioni sono risultate pressoché stazionarie (più 0,1 per cento).Nello stesso periodo il saldo è stato positivo per 9.870 milioni di euro, in netto aumento rispetto all’avanzo di 5.459 milioni di euro rilevati nello stesso periodo del 2007. 118 L’analisi dei dati sui flussi commerciali relativi al territorio provinciale inerenti il secondo trimestre del 2007 e del 2008 confermano le variazioni tendenziali che si verificano a livello nazionale: si nota un peggioramento nel saldo tra import ed export verso i paesi extra UE (-9.425 mila euro e soprattutto nel saldo con i paesi della federazione russa) mentre, pur diminuendo (-21.017 mila euro), il saldo con i paesi europei rimane positivo; tengono invece gli scambi con i mercati asiatici che rilevano variazioni in aumento sul valore delle esportazioni. In generale, il calo degli scambi commerciali è dovuto sì al rafforzamento dell’euro sulle altre valute ma anche alla maggior appetibilità di altri mercati, quali quello americano, che tolgono quantità al nostro mercato nazionale. Il rallentamento atteso fino al 2009 nei consumi e negli investimenti dei maggiori mercati europei ù8Uem, Europa contro-orientale) e negli Stati Uniti avrà un impatto sfavorevole sulle vendite dei beni italiani all’estero, che per il 2008 dovrebbero attestarsi a +1,6% mentre per il 2009 a +0,6%. Qualche sostegno potrà venire dai mercati asiatici e del Medio oriente e anche da un rallentamento della crescita dell’euro. Le sofferenze maggiori interessano il meridione mentre per il nord est, Unioncamere prevede andamenti stabili e positivi anche se per il Friuli Venezia Giulia è prevista una flessione dello 0,9%.119 117 Comunicato stampa ISTAT dd 25/11/2008. 118 Comunicato stampa ISTAT dd 18/11/2008 119 Comunicato stampa dd 6/11/2008 Unioncamere “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane”. 110 1.4.8 Turismo Il settore turismo, in un contesto in cui il mercato turistico dà molti segnali di difficoltà, dichiarando un forte calo delle presenze nazionali ed internazionali, sembra riuscire a tenere in regione, infatti la stagione turistica dei primi mesi del 2008 ha registrato un incremento del 2,8% negli arrivi e del 1,8% nelle presenze. La posizione strategica del Friuli Venezia Giulia costituisce la principale opportunità di sviluppo del comparto turistico. Nell’ottica della recente apertura dei grandi flussi turistici provenienti dal vicini est e Nord Europa, come pure dall’Oriente e da paesi terzi, si è cercato di promuovere la destinazione Friuli Venezia Giulia sotto un aspetto unitario ottenendo così un incremento del +6,8% negli arrivi e del 6,2% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2007. Più modesto il risultato degli arrivi italiani con un 1,2%, e un calo nelle presenze del –0,6%, in linea con la progressiva diminuzione della durata delle vacanze alla quale si sta assistendo da alcuni anni in particolar modo nel mercato nazionale. Il processo di destagionalizzazione ha consentito di distribuire gli afflussi turistici in un arco di tempo più ampio durante l’anno, processo favorito dalla diversificazione della domanda che si sta rivolgendo verso forme di turismo articolate e composite che guarda l’ambiente, il contatto con la natura, l’enogastronomia. Un turismo che si rivolge in misura crescente agli esercizi complementari, infatti i bed&breakfast e gli alloggi agrituristici continuano ad aumentare rispettivamente del 24,3% e del 18,8%, in continua crescita gli alberghi diffusi che registrano un significativo +56% negli arrivi, dovuto all’aumenta capienza ricettiva, anche se gli alberghi rimangono la struttura ricettiva prediletta per le vacanze (+3,7% di arrivi). La struttura recettiva delle province del Fvg è evidenziata nella tavola qui di seguito rappresentata, che pone in evidenza le variazioni dei posti letto nelle strutture alberghiere, i campeggi e villaggi turistici e gli alloggi in affitto. In particolare gli esercizi alberghieri comprendono alberghi, pensioni, locande, mentre quelli extralberghieri gli alberghi della gioventù, campeggi, case in affitto ed altri. Come si evince dai dati la variazione più consistente è avvenuta dal 2002 con un incremento dei posti letto nelle strutture extralberghiere ed in particolare delle case in affitto. Mentre il 2006 fa registrare un incremento nel settore alberghiero, in netta ripresa che incide anche sul valore complessivo, il 2007 non presenta variazioni rilevanti. Tab. 85: Posti letto nelle strutture ricettive delle province del FVG (var %) PROVINCE Pordenone Udine Gorizia Trieste Variaz. % 2002/03 Variaz. % 2003/04 Alberghieri Extralberghieri Totale 5,8 11,7 7,6 0,6 27 8,9 -8,00 Alberghieri 4,2 1,8 -2,01 1,76 2,68 Extralberghieri Totale 0,8 1,5 -0,1 0,89 -0,06 -1,26 0,3 0,30 0,32 -0,45 Alberghieri -2,6 4,4 1,09 4,18 -4,87 Extralberghieri Totale 3,0 1,7 -3,6 -5,07 -3,75 0,51 -1,8 -3,51 -1,82 -0,86 Alberghieri 1,3 4 2,39 3,81 0,98 Extralberghieri Totale 2,6 2,0 6,1 -1,00 5,76 0,06 4,92 0,44 2,9 5,2 2,3 0,49 Alberghieri -0,80 2,23 0,84 0,13 -0,88 0,65 -0,45 ESERCIZI Friuli Venezia Giulia Variaz. % 2004/05 Variaz. % 2005/06 Variaz. % 2006/07 -0,38 0,61 -0,08 -24,22 22,55 1,38 8,69 0,40 Extralberghieri 1,5 0,1 -0,70 Totale 1,8 0,6 -0,73 Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo - TurismoFVG; elaborazioni a cura del Servizio statistica RAFVG 111 Tab. 86: Capacità degli esercizi ricettivi nelle province del FVG ESERCIZI ALBERGHIERI ESERCIZI COMPLEMENTARI TOTALE ESERCIZI RICETTIVI PROVINCE Numero Letti Camere Bagni Numero Letti Camere Bagni Numero Letti Camere Bagni Anno 2006 Pordenone 112 5.076 2.614 2.568 130 2.465 976 740 242 7.541 3.590 3.308 Udine 430 22.871 11.071 10.775 8.295 88.622 30.999 19.343 8.725 111.493 42.070 30.118 Gorizia 125 6.656 3.164 3.174 278 19.497 4.693 3.028 403 26.153 7.857 6.202 Trieste 73 3.588 1.761 1.687 137 5.095 1.880 767 210 8.683 FVG 740 38.191 18.610 18.204 8.840 115.679 38.548 23.878 9.580 3.641 2.454 153.870 57.158 42.082 Anno 2007 Pordenone 110 5.072 2.590 2.552 129 2.499 987 768 239 7.571 3.577 3.320 Udine 431 23.485 11.211 10.940 8.530 87.502 30.852 19.658 8.961 110.987 42.063 30.598 Gorizia 121 6.332 2.999 3.019 281 19.567 4.705 3.225 402 25.899 7.704 6.244 Trieste 74 3.623 1.774 1.705 136 5.098 1.883 855 210 8.721 FVG 736 38.512 18.574 18.216 9.076 114.666 38.427 24.506 9.812 3.657 2.560 153.178 57.001 42.722 Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo - TurismoFVG; elaborazioni a cura del Servizio statistica RAFVG La provincia di Gorizia è ricca di bellezze naturali, ambientali, artistiche, culturali ed enogastronomiche che possono essere fonte di ricchezza e di sviluppo per il settore turistico e per le attività connesse. Non dotata di grandi infrastrutture ricettive non indirizza l’evoluzione del settore verso uno sfruttamento “intensivo” del patrimonio tipico del turismo di massa, ma punta ad un’offerta mirata creando percorsi dedicati ad arte e storia, allo sport ed alla natura, al paesaggio ed alla buona cucina. Per questo motivo si stanno cercando di valorizzare le principali caratteristiche dell’isontino sotto il profilo della cultura, dell’enogastronomia e dell’ambiente, non solo in ambito regionale, ma soprattutto nazionale ed internazionale poiché si tratta di aspetti che oggigiorno sono sempre più ricercati da turisti, i quali sono molto più curiosi e disposti a muoversi perché vogliono scoprire nuove destinazioni attraverso l’offerta di prodotti tipici locali. Figura 39: Posti letto nelle strutture ricettive delle province del FVG dal 2001 Trieste 2007 Gorizia 2006 2005 2004 2003 Udine 2002 2001 Pordenone 0 20.000 40.000 60.000 Fonte: elaborazioni su dati Agenzia per lo sviluppo del turismo 112 80.000 100.000 120.000 Dai dati dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale risulta che in regione si riscontrano 507 aziende autorizzate aventi un totale complessivo di posti letto pari a 2921 e di 19524 posti tavola paria a 19524. In provincia si sono registrate 75 aziende autorizzate per un totale di 2.717 posti a sedere, di queste quelle che offrono ristorazione e alloggio sono solamente 7 sul totale regionale. Tab. 87: Aziende agrituristiche per provincia ed anno (numero) 2001 Udine 174 Pordenone 30 46 Gorizia Trieste 12 FVG 262 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT 2002 187 32 47 13 279 2003 252 38 62 20 372 2004 283 34 66 23 406 2005 287 42 69 25 426 2006 299 43 76 24 442 2007 300 44 75 24 443 luglio dicembre dicembre dicembre 2001 2005 2006 2007 46 69 71 75 Tab. 88: Evoluzione agriturismi della provincia di Gorizia AZIENDE di cui: POSTI LETTO 93 317 404 516 POSTI TAVOLO 1.736 2.260 2.857 2.717 RISTORAZIONE 37 48 49 48 11 26 27 33 ALLOGGIO PERNOTTAMENTO Fonte: Elaborazione su dati ISTAT L’incremento costante in tutte le province della regione di tale forma ricettiva è dovuta sia ad incentivi per l’apertura di nuove strutture sia alla necessità di una risposta alla crescente domanda. D’altro canto anche la crisi del settore agricolo tradizionale ha portato molti coltivatori a ricercare delle forme di reddito addizionali rispetto all’attività preminente. In ogni caso l’apparato per lo sviluppo del turismo rurale risulta buono, si conta un aumento del numero di posti letto disponibili e di aziende autorizzate alla ristorazione e all’alloggio, mentre a livello di servizi offerti ci sono solo quelli nell’ambito della degustazione, ma non vengono offerti altri servizi specifici ( es. attività equestre, sportive, ricreative, didattiche e culturali, etc.). L’analisi degli arrivi e delle presenze dei turisti dal punto di vista della provenienza denota un lieve cambiamento. Il mercato regionale risente di un leggero calo di afflussi turistici provenienti dall’Italia. La diminuzione dei turisti italiani è bilanciata da un forte afflusso di ospiti provenienti in prevalenza dai mercati stranieri, arrivi fortemente correlati alle attività di promozione. L’Austria e la Germania confermano l’apporto decisivo degli afflussi provenienti dai paesi esteri; anche se la politica economica del mercato tedesco fa registrare un lieve calo sia negli arrivi (-0,9%) sia nelle presenze (-4,4%), il mercato austriaco si riprende rispetto alla flessione registrata nel 2007 e si consolida in crescita con un +3,9% di arrivi e +5,2% di presenze. Le politiche di sviluppo turistico rivolte ai paesi del nord e dell’est Europa hanno portato ad una ripresa negli arrivi provenienti da Francia (+3,4%), Regno Unito (+8,3%) e Ungheria (+8,6%) oltre alle alte punte toccate da Repubblica Ceca (+25,8%), Polonia (oltre il +30%), Danimarca (+22,7%), Slovacchia (quasi il +33%) e il mercato russo che si attesta con una crescita di oltre il 40%. Tab. 89: Turisti stranieri : numero pernottamenti per provincia visitata (in migliaia) PROVINCIA VISITATA Regione FVG -- GORIZIA -- PORDENONE -- TRIESTE -- UDINE Fonte: Ufficio italiano cambi 2004 2005 2006 2007 11.020 1.650 1.740 2.304 5.325 8.329 757 1.447 1.910 4.214 10.092 1.363 1.290 2.578 4.862 10.507 1.507 1.451 1.568 5.981 Gen-Lug 2007 6.223 835 1.050 989 3.349 Gen-Lug 2008 6.104 1.392 522 1.021 3.169 Gen-Lug 2007 612 71 55 176 311 Gen-Lug 2008 564 96 32 148 589 Tab. 90: Turisti stranieri : spesa per provincia visitata ( in milioni di euro) PROVINCIA VISITATA Regione FVG -- GORIZIA -- PORDENONE -- TRIESTE -- UDINE Fonte Ufficio italiano cambi 2004 1.181 158 94 333 596 2005 2006 879 105 119 238 417 2007 890 117 83 276 372 113 1.055 124 72 293 566 Tab. 91: FVG arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per residenza della clientela e provincia ITALIANI PROVINCE Arrivi Presenze STRANIERI Permanenza media Arrivi Presenze TOTALE Permanenza media Arrivi Presenze Permanenza media Anno 2006 Pordenone 126.441 324.593 2,57 57.504 189.365 3,29 183.945 513.958 2,79 Udine 631.067 3.277.558 5,19 422.866 2.155.654 5,10 1.053.933 5.433.212 5,16 Gorizia 155.548 967.129 6,22 156.860 869.234 5,54 312.408 1.836.363 5,88 160.904 419.313 Trieste FVG 1.073.960 4.988.593 2,61 94.100 282.441 3,00 255.004 701.754 2,75 4,65 731.330 3.496.694 4,78 1.805.290 8.485.287 4,70 Anno 2007 Pordenone 132.441 332.081 2,51 61.262 186.479 3,04 193.703 518.560 2,68 Udine 657.108 3.299.213 5,02 457.226 2.250.234 4,92 1.114.334 5.549.447 4,98 Gorizia 162.217 1.020.653 6,29 158.095 839.724 5,31 320.312 1.860.377 5,81 Trieste 174.731 509.391 2,92 115.943 296.250 2,56 290.674 805.641 2,77 4,58 792.526 3.572.687 4,51 1.919.023 8.734.025 4,55 FVG 1.126.497 5.161.338 Fonte: Agenzia regionale Turismo FVG Guardando invece alla situazione della provincia di Gorizia: Tab. 92: Turismo nella provincia di Gorizia nel 2007 ITALIANI ARRIVI PRESENZE PERMANENZA MEDIA ESERCIZI ALBERGHIERI 122.942 331.928 2,70 ESERCIZI COMPLEMENTARI 39.275 688.725 17,54 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 162.217 1.020.653 6,29 STRANIERI ARRIVI PRESENZE PERMANENZA MEDIA ESERCIZI ALBERGHIERI 96.280 321.163 3,34 ESERCIZI COMPLEMENTARI 61.815 518.561 8,39 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 158.095 839.724 5,31 TOTALE ARRIVI PRESENZE PERMANENZA MEDIA ESERCIZI ALBERGHIERI 219.222 653.091 2,98 ESERCIZI COMPLEMENTARI 101.090 1.207.286 11,94 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 320.312 1.860.377 5,81 Fonte Agenzia per lo sviluppo del turismo – TurismoFVG; 114 Tab. 93: Indicatori statistici sul turismo nella provincia di Gorizia nel 2007 TASSO DI TURISTICITA' TASSO DI RICETTIVITA' ESERCIZI ALBERGHIERI 12,67 4,48 ESERCIZI COMPLEMENTARI 23,42 13,85 TOTALE ESERCIZI RICETTIVI 36,09 18,34 Fonte: Agenzia per lo sviluppo del turismo – TurismoFVG; La media di soggiorno dei turisti in provincia sia stranieri che italiani è rimasta uguale al 2006; gli stranieri permangono in media sul nostro territorio per 5 notti, mentre gli italiani per 6. I tassi di turisticità e di ricettività degli alberghi e degli esercizi complementari registrano un lieve aumento rispetto all’anno precedente. Nell’area Collio i dati a disposizione sono quelli della rilevazione effettuata dalla pro loco di Cormons nell’annata 2006-2007. Da tale indagine campionaria, legata all’afflusso di utenti presso l’ufficio IAT locale, si evidenzia la stagionalità del turismo locale, con due massimi in primavera e in autunno per tutte le aree di provenienza, a cui si somma un picco nella stagione estiva in corrispondenza delle manifestazioni locali. A livello di numeri si può osservare la tabella qui di seguito presentata. Figura 39: provenienza degli ospiti 2006-2007(campione 7672 intervistati) Fonte : IAT Cormòns I turisti italiani sono maggiormente presenti ad aprile, ad agosto ed a ottobre, magari attratti anche da manifestazioni specifiche. Per quelli stranieri dipende dalla nazionalità: i tedeschi prediligono settembre e d ottobre, gli austriaci la primavera e l’autunno, gli altri (europei e non) si rilevano in agosto e settembre. Se si considerano la distribuzione degli interessi degli ospiti, vi è una sostanziale omogeneità degli interessi dei turisti di fuori regione sia italiani che stranieri, che vengono a Cormons per visitare la località (circa un 35%), per vedere la regione ed il Collio (circa 23%), per i vini (circa 15%), per l’ospitalità (circa 18%). Invece i visitatori regionali sono attratti dalle manifestazioni (20%) e dal desiderio di visitare il Collio e le altre bellezze locali (25%). 115 La stagione turistica estiva continua il processo di crescita registrando un incremento del 3,4% negli arrivi e 1,2% nelle presenze registrate da maggio ad agosto 2008. Con una crescita del 6,7% negli arrivi e del 4,6% nelle presenze, il prodotto mare della regione si conferma essere l’elemento trainante del turismo regionale. Grado guadagna il +2,6% di arrivi, bilanciando un calo di arrivi della clientela italiana con una crescita del 6% di turisti stranieri e il +0,6% nelle presenze. Guardano invece al comportamento dei viaggiatori del Friuli Venezia Giulia all’estero , per provincia di residenza, si evince quanto segue: Tab. 94: Numero pernottamenti per provincia di residenza (in migliaia) PROVINCIA DI RESIDENZA FRIULI VENEZIA GIULIA -- GORIZIA -- PORDENONE -- TRIESTE -- UDINE 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Gennaio/ottobre 2007 6.908 7.123 7.655 6.785 5.984 6.523 4.924 753 1.328 2.422 2.405 891 1.374 2.537 2.321 988 1.148 2.450 3.070 946 1498 2084 2258 751 1168 1890 2174 599 1533 1661 2729 556 847 1306 2215 Tab. 95: Spesa per provincia di residenza ( in milioni di euro) PROVINCIA DI 2001 RESIDENZA FRIULI VENEZIA 446 GIULIA -- GORIZIA 54 -- PORDENONE 88 -- TRIESTE 141 -- UDINE 164 Fonte: elaborazione su dati ISTAT 2002 2003 2004 2005 2006 Gennaio/ottobre 2007 506 504 515 536 555 493 58 90 203 155 55 90 155 205 87 97 123 208 96 108 135 197 68 105 128 185 63 64 137 230 Nella provincia di Gorizia, dopo un forte incremento nel 2003 di pernottamenti, i valori si stanno ridimensionando e seguono l’andamento regionale, anche perché viaggiare all’estero costa. Il 2006 tuttavia evidenzia una ripresa dei pernottamenti, che però non sembra confermata per il 2007. La spesa per le vacanze è sempre in aumento : in media si spendono 78,00 € a persona per pernottamento. 116 1.4.9 Infrastrutture e trasporti La viabilità La Regione Friuli Venezia Giulia occupa una posizione geografica marginale rispetto al territorio nazionale, ma riveste un ruolo importante sia per i traffici di merci sia per quello passeggeri, che dall’Italia va verso i paesi europei del centro-nord e dell’est. Questo ruolo importante di collegamento è assicurato non solo dalle infrastrutture stradali ma, in provincia di Gorizia, anche da quelle portuali (Monfalcone) e autoportuali (valico di Gorizia). Il territorio provinciale è caratterizzato da due aree socio-economiche localizzate a Monfalcone e Gorizia nelle quali è concentrato più del 46% della popolazione. Le relazioni esistenti tra questi ambiti si possono così schematizzare: • sull’asse nord-sud esistono due direttrici statali, la prima da Cormons fino a Monfalcone percorre l’asse mediano della provincia (S.S. 305), la seconda collega Gorizia a Monfalcone affiancando il confine con la Slovenia (S.S. 55); sull’asse est-ovest si collocano tre importanti direttrici: la prima a nord della provincia collega Cormons con Gorizia (S.S. 56), la seconda il casello di Villesse con Gorizia (raccordo autostradale VillesseGorizia), la terza si configura come parte del collegamento Venezia-Trieste (S.S. 14). • La provincia fa registrare un livello di dotazione infrastrutturale che la colloca al nono posto a livello nazionale. A livello nazionale le strade mancano di presidi efficaci per garantire la piena sicurezza dei cittadini, infatti nel 2007 si sono verificati 5.131 decessi per incidenti stradali, risultando essere più numerosi che in Paesi anche più popolosi del nostro risultando essere il Paese con la più alta incidenza di morti su strada ogni 100 mila abitanti.120 A livello regionale i dati relativi agli incidenti stradali ci indicano che le strade sono sicure, con una percentuale di morti molto inferiore rispetto al numero di persone infortunate. Nella provincia di Gorizia i valori sono in netto calo rispetto al 2007 e questo grazie ad affidabilità delle infrastrutture e controlli sulle strade da parte delle forze dell’ordine. Tab 96: Incidenti e persone infortunate secondo la conseguenza, per provincia - 2007 2004 PROVINCE 2005 PERSONE Incidenti INFORTUNATE Morte 2006 PERSONE Incidenti Ferite INFORTUNATE Morte 2007 PERSONE Incidenti Ferite INFORTUNATE Morte PERSONE Incidenti Ferite INFORTUNATE Morte Ferite Pordenone 1300 39 1712 1126 48 1545 1145 31 1489 1278 36 1737 Udine 1747 79 2451 1722 68 2345 1926 78 2591 1758 58 2422 Gorizia 628 14 866 662 22 906 1306 21 1608 705 15 992 Trieste 1494 12 1844 1398 27 1709 688 12 940 1281 15 1586 Friuli V.G. 5.164 144 6.873 4.899 165 6.505 5.065 142 6.628 5.022 124 6.737 Fonte: ISTAT 120 Dati estrapolati dal sito internet: www.censis.it 117 Tab. 97: FVG numero di incidenti stradali per esito e provincia - Anno 2006 Persone coinvolte in incidenti stradali per esito incidente Numero di incidenti per esito incidente PROVINCE Incidenti Incidente Incidenti con morti con morti con feriti e feriti Totale Morti entro 24 h Morti entro 30 gg. Feriti Totale Indice di gravità Pordenone 24 6 1.115 1.145 20 11 1.489 1.520 2,04 Udine 41 33 1.852 1.926 67 11 2.591 2.669 2,92 Gorizia 14 5 1.287 1.306 18 3 1.608 1.629 1,29 Trieste 7 4 677 688 FVG 86 48 4.931 5.065 Fonte: ISTAT; elaborazione a cura del Servizio statistica RAFVG 11 1 940 952 1,26 116 26 6.628 6.770 2,10 A livello regionale il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria Venezia-Trieste, tratto terminale della linea Torino-Trieste, e da quella che collega Trieste-Gorizia-Udine-Tarvisio-Confine. Gli Autoporti che consentivano le operazioni di sdoganamento, sosta, trasbordo, collocati nei valichi confinari di Gorizia e Trieste, rivestivano in passato un ruolo di fondamentale importanza per le strategie economiche regionali. Con l’entrata nella Comunità Europea dei paesi confinanti tale importanza è messa in discussione anche se la necessità di uno sviluppo intermodale delle infrastrutture di trasporto potrà fornire un’importante opportunità di sfruttamento ed ammodernamento. Se si focalizza l’attenzione sulle linee ferroviarie e sul loro impiego, si può vedere che negli ultimi anni il traffico merci nella provincia di Gorizia ha avuto un incremento notevole sia nell’area del Goriziano che in quella del monfalconese. Per quel che concerne i transiti ai confini, si registra un sensibile aumento nel goriziano rispetto al 2006. Tab. 98: Traffico ferroviario merci: arrivi e spedizioni per bacino 2005 Bacini e Stazioni Carri 2006 Comp. % Tonn. Comp. % Carri Comp. 2007 Tonn. % Comp. Carri % Comp. Tonn. % Comp. % Pordenonese 13.173 7,6 447.708 7,2 11.813 6,2 402.730 5,9 10.832 5,2 361.720 4,7 Udinese 17.566 10,2 785.082 12,6 19.744 10,4 887.209 12,9 20.011 9,7 904.837 14,9 Alto Friuli 28.087 16,3 1.218.919 19,6 31.877 16,7 1.350.926 19,6 35.507 17,2 1.514.938 19,9 Basso Friuli 34.769 20,1 1.122.507 18,1 31.403 16,5 1.117.942 16,3 33.205 16,1 1.340.862 17,6 Manzanese 589 0,3 13.451 0,2 1.842 1,0 79.900 1,2 1.372 0,7 64.344 0,8 GoriziaTrieste di cui: 78.474 45,5 2.619.868 42,2 93.824 49,3 3.037.560 44,2 105.566 51,1 3.432.093 45,0 Gorizia 2.338 1,4 81.801 1,3 2.160 1,1 80.802 1,2 3.397 1,6 115.721 1,5 Ronchi Sud 932 0,5 41.887 0,7 508 0,3 22.641 0,3 365 0,2 14.674 0,2 Monfalcone 9.187 5,3 408.168 6,6 18.053 9,5 745.675 10,8 21.103 10,2 935.609 12,3 172.655 100 6.207.536 100 190.503 100 6.876.266 100 190.503 100 7.618.795 100 TOTALE Fonte: Regione FVG 118 Tab. 99: Transiti ferroviari merci ai valichi di confine IN ENTRATA VALICHI Tarvisio C.le Gorizia C.le Villa Opicina TOTALE IN USCITA TOTALE ANNI N. carri Migliaia di tonn. N. carri Migliaia di tonn. N. carri Migliaia di tonn. 2003 106.981 4.163,6 59.934 1.668,6 166.915 5.832,2 2004 121.076 4.751,0 68.980 1.962,2 190.056 6.713,3 2005 127.430 5.163,9 76.305 2.053,3 203.735 7.217,3 2006 143.815 5.581,8 86.547 2.603,6 230.361 8.185,4 2007 152.492 5.653,4 96.845 2.957,7 249.337 8.611,1 2003 27.544 1.086,0 4.377 154,1 31.921 1.240,1 2004 31.698 1.286,3 3.189 101,9 34.887 1.388,2 2005 26.617 1.104,4 1.537 37,5 28.154 1.141,9 2006 24.893 1.030,1 1.933 61,6 26.826 1.091,8 2007 24.904 963,8 2.038 76,6 26.942 1.040,3 2003 26.611 869,5 13.996 429,9 40.607 1.299,4 2004 26.688 846,4 17.080 558,1 43.768 1.404,5 2005 25.822 852,0 19.165 609,0 44.987 1.461,0 2006 29.914 979,4 23.754 667,7 53.668 1.647,1 2007 34.521 1.147,6 26.312 669,5 60.833 1.817,1 2003 161.136 6.119,1 78.307 2.252,6 239.443 8.371,7 2004 179.462 6.883,7 89.250 2.622,2 268.712 9.505,9 2005 79.869 7.120,0 97.008 2.699,8 276.877 9.820,0 2006 198.621 7.591,5 112.234 3.332,9 310.855 10.624,5 2007 211.917 7.764,8 125.195 3.703,7 337.112 11.468,5 Fonte: Trenitalia Spa Il territorio provinciale è caratterizzato dall’esistenza di una bipolarità tra Gorizia e Monfalcone. I due centri presentano ruoli in parte diversificati. Sono ambedue poli primari di gravitazione per i servizi terziari: Gorizia offre servizi amministrativi con un bacino di attrazione che si estende su tutta la Provincia; Monfalcone presenta una situazione più complessa, contraddistinta da una dinamicità demografica e industriale di grande rilievo. La gestione del trasporto pubblico locale in provincia è affidata alla APT Spa, fin dal ’99 in attuazione dl piano regionale del TPL. La società, partecipata dall’Amministrazione provinciale di Gorizia, svolge servizio urbano a Gorizia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano, mentre servizio extraurbano nell’intera provincia con collegamenti con Trieste e Udine. Inoltre nel periodo estivo è attiva la linea via mare Grado- Trieste. Fornisce inoltre servizio di noleggio pullman con conducente. Dalla tabella successiva si può rilevare un confronto fra province della regione in relazione alla fruibilità del trasporto pubblico. 119 Tab. 100: Autoservizi di linea extraurbani e autobus, per provincia AUTOLINEE Comprensoriali (*) Sostitutive di ferrovie Rete N. km AUTOBUS Totale Rete N. km Urbani Extra-urbani Totale Rete N. km N. N. N 2004 Pordenone 63 3.463 2 74 65 3.537 25 136 161 Udine 124 3.000 5 132 129 3.132 72 314 386 Gorizia 23 1.061 2 29 25 1.090 37 80 117 Trieste 10 134 1 28 11 162 269 - 269 Friuli Venezia Giulia 220 7.658 10 263 230 7.921 403 530 933 2005 Pordenone 63 3463 2 74 65 3.537 25 136 161 Udine 124 3000 5 132 129 3.132 75 311 386 Gorizia 23 1061 2 29 25 1.090 37 80 117 Trieste 10 134 1 28 11 162 269 - 269 Friuli Venezia Giulia 220 7658 10 263 230 7.921 406 527 933 2006 Pordenone 63 3463 2 74 65 3.537 25 136 161 Udine 124 3.000 5 132 129 3.132 75 311 386 Gorizia 23 1.016 2 29 25 1.090 37 80 117 Trieste 10 134 1 28 11 162 269 - 274 Friuli Venezia Giulia 220 7.658 10 263 230 7.921 406 527 938 2007 Pordenone 63 2491 2 101 65 2.592 25 136 161 Udine 124 3.000 5 136 129 3.136 76 311 386 Gorizia 23 1.061 2 29 25 1.090 37 80 117 Trieste 10 134 1 28 11 162 273 0 273 Friuli Venezia Giulia 220 6.686 10 294 230 6.980 411 526 937 Note (*) Autolinee extraurbane con percorsi totalmente all’interno della suddivisione territoriale, escluse le autolinee urbane comunali. Fonti: Amministrazioni provinciali; TRENITALIA S.p.a. per i dati delle autolinee sostitutive di ferrovie. 120 Inquadramento infrastrutturale strategico Nel Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 il sistema territoriale di natura transeuropea che include oltre al territorio della provincia di Gorizia anche la parte orientale della Regione Friuli Venezia Giulia e quella della Repubblica di Slovenia più vicina al confine con l’Italia, fa parte integrante della piattaforma nordorientale (Corridoi V–Est). Esso rappresenta lo spazio privilegiato di relazioni tra l’Italia e i mercati balcanici e dell’Europa centro/orientale. Aspetto di notevole importanza visto l’allargamento in corso dell’Unione Europa verso Est. Il territorio verrà attraversato dal passaggio del Corridoio V e potrà diventare uno snodo di importanza continentale tra i flussi di traffico lungo le direttrici est-ovest (Corridoi V) e quelle nord-sud (Corridoio Adriatico, Asse isontino), se verranno individuate azioni ed interventi atte al radicamento nel sistema locale dei benefici dati dal potenziamento delle infrastrutture esistenti sul territorio (porto di San Giorgio di Nogaro e l’Interporto di Cervignano in provincia di Udine; porto di Monfalcone, aeroporto di Ronchi dei Legionari, l’autoporto di Gorizia e il previsto Polo Intermodale in provincia di Gorizia; l’autoporto di Nova Gorica, in Slovenia, il porto di Trieste). Dai dati emersi dal programma S.I.S.Te.M.A, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e curato dalla 3^ Direzione sono state individuate nelle linee strategiche delle variabili inerenti al potenziamento dei collegamenti stradali e ferroviari, al fine di valorizzare i nodi di collegamento nazionali ed internazionali presenti sul territorio regionale. Tra le più significative è risultata l’ipotesi inerente alla realizzazione di un collegamento ferroviario Gorizia – Lubiana (SLO) in affiancamento all’asse autostradale. L’Asse Economico Trasportistico Gorizia-Lubiana prevede quindi una ipotesi di sviluppo infrastrutturale ferroviario lungo la fascia territoriale più ampia che dalla costa adriatica si sospinge all’interno connettendo il nodo strategico di Gorizia, che non è posta in concorrenza con il tracciato previsto per il Corridoio V tradizionalmente inteso (asse autostradale e asse ferroviario Venezia Trieste Lubiana), bensì come anticipazione ed un completamento dello stesso, formando una rete territoriale di sviluppo in condizione di estendere i benefici della realizzazione delle reti TEN ai territori da essi attraversati.. La griglia emersa, inoltre dai risultati della conclusione della fase e contesto territoriale ed infrastrutturale, funzionale e programmatico dello studio di fattibilità del progetto S.I.S.Te.M.A. ha evidenziato, in provincia di Gorizia, aree che potrebbero essere utilizzate come ambiti retroportuali del porto di Trieste e di Monfalcone, oltre che dell’interporto di Cervignano, dove potrebbero essere decentrate e localizzate anche strutture di produzione di servizi logistici nelle aree funzionalmente integrate al sistema portante multimodale del distretto logistico territoriale transfrontaliero.. Allo stato attuale sempre a cura della 3^ Direzione si sta redigendo per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il programma “Progetti di Territorio – Progetto Snodo” che partendo da questa visione di sviluppo del sistema territoriale di riferimento ha come obiettivo l’individuazione di un Programma operativo intersettoriale delle opere di natura infrastrutturale e partenariali sulla base di una loro valutazione di sostenibilità economicofinanziaria, sociale ed ambientale, al fine di individuare le priorità degli interventi da realizzare per l’attuazione della Piattaforma Logistica. 121 Il porto di Monfalcone Il Porto di Monfalcone è lo scalo più a nord del Mare Adriatico e rappresenta uno sbocco importante ai traffici commerciali tra il Medio Oriente ed il Nord Europa, Austria - Germania Europa dell'Est, aree continentali vaste che abbisognano di uno sbocco sul mare per le loro correnti di importazione ed esportazione. Si trova al centro dell'area multimodale e, grazie ad un'ottima interconnessione tra i sistemi di trasporto via mare-cielo-terra-rotaia nonchè alla facilità di collegamento esterno, per vie stradali grazie all'autostrada Venezia-Trieste e Tarvisio-Udine ed alle strade statali per Udine, Gorizia e Trieste e, per via ferroviaria grazie al raccordo che garantisce il collegamento tra il porto e la linea ferroviaria Trieste-VeneziaUdine- Tarvisio, è in grado di soddisfare tutte le diverse esigenze degli operatori del settore. In genere presso il porto di Monfalcone vengono manipolate oltre 4,5 milioni di tonnellate di merce varia: caolino, carbone, cellulosa, cemento, cereali, legname, impiantistica, minerali diversi alla rinfusa, prodotti lapidei, prodotti siderurgici, rottami di ferro. Il porto, specializzato in general cargo e dry bulk cargo, possiede vasta e specifica esperienza in determinate tipologie merceologiche. Se il 2004 è stato un anno poco positivo , nel 2005 quasi tutti le categorie di merci hanno registrato un aumento eccetto che per le merci liquide. Il 2006 e il 2007 consolidano gli andamenti positivi. Nel 2007 la movimentazione complessiva è stata di 4.411.900 tonnellate con una lieve contrazione dei traffici del 2,61%. I più significativi incrementi sono stati registrati nei comparti delle rinfuse secche (+11%) e delle merci varie (+11%), mentre sono in flessione le rinfuse liquide (-12%). I primi sei mesi del 2007 sono stati positivi soprattutto per i minerali grezzi (+48%), prodotti siderurgici (+25%), cereali (+14%), carbone (+9%) e cellulosa (+3%). Nel corso dell’anno sono transitate nel porto 683 navi. I containers movimentati sono stati 1.519 contro i 1.523 del 2006, registrando una variazione percentuale di +13,8%, mentre nel car terminal sono state movimentate 82.349 autovetture (+34% rispetto al 2006). Il porto di Monfalcone, che è più che altro legato all’attività industriale, ha archiviato il 2008 con un totale traffici di 4.022.886 tonnellate, l’8,8% in meno rispetto la 2007.121 Figura 40: Sbarchi e imbarchi per anno di attività (tonnellate) . MERCI IN COLLI RINFUSE SOLIDE VARIE RINFUSE LIQUIDE Dati espressi in tonnellate Fonte: Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone 121 Tratto dall’articolo “La crisi intacca l’indotto dei porti” pubblicato su Il Sole 24 Ore NordEst di mercoledì 21 gennaio 2009 122 Se ci si sofferma sulla provenienza delle navi che attraccano nel porto di Monfalcone si evince che la maggioranza sono navi italiane con una buona quota di navi da Malta che sono raddoppiate rispetto al 2006 (90 navi attraccate), Panama (45 navi come nel 2006), Turchia e Belize. Figura 41: Bandiere delle navi che attraccano nel porto di Monfalcone (anno 2007) Italia Malta Panama Belize Turchia Liberia St. Vincent Singapore Georgia Altre Fonte: Capitaneria di Porto di Monfalcone – Servizio di sicurezza della navigazione portuale 123 L’Aeroporto di Ronchi dei Legionari Lo scalo ronchese ha chiuso il 2007 con 742.136 passeggeri transitati, il 9,6% in più rispetto al 2006; per il terzo anno consecutivo è stato superato il record storico assoluto di transiti. In netto aumento inoltre sia il traffico cargo (+18,6%) che i movimenti aerei (+9,8%). Questo andamento è dovuto principalmente ad un migliore andamento dei voli esistenti con particolare riferimento a quelli della compagnia Air One, nonostante la sospensione a maggio del volo Ryanair per Francoforte Hahn. Anche i voli charter hanno registrato un incremento che ha raggiunto quasi il 9%. Ha fatto registrare un notevole aumento anche il settore cargo con un aumento dei volumi di merce transitati del 22,6% e l’aviazione generale con aumenti sia dei movimenti aerei (+26,8%), che dei passeggeri (+28,1%). Tab. 101: Movimento aeromobili nell’aeroporto di Ronchi dei Legionari (esclusi passeggeri) 2007 2006 2005 SCOST. '07/'06 SCOST. % '07/'06 Linea nazionale 7.250 6.957 6.097 293 4,2% Linea internazionale 3.481 3.457 3.225 24 0,7% TRAFFICO ASSISTITO Numero aeromobili Charter nazionale 89 86 114 3 3,5% Charter internazionale 515 609 449 -94 -15,4% Dirottamenti 79 77 103 2 2,6% Altri voli 485 515 667 -30 -5,8% Aviazione generale 7.078 5.582 5.939 1.496 26,8% Totale 18.977 17.283 16.594 1.694 9,8% Linea nazionale 168.975 159.262 134.803 9.713 6,1% Linea internazionale 55.647 56.551 50.527 -904 -1,6% Tonnellaggio A/M (Ton.) Charter nazionale 2.100 1.746 2.980 354 20,3% Charter internazionale 18.901 22.691 21.504 -3.790 -16,7% Dirottamenti 3.949 4.063 3.650 -114 -2,8% Altri voli 9.850 10.116 25.886 -266 -2,6% Aviazione generale N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. 259.422 254.429 239.350 4.993 2,0% 15,8% Totale Passeggeri Linea nazionale 456.562 394.165 355.067 62.397 Linea internazionale 202.942 201.418 182.967 1.524 0,8% Charter nazionale 5.425 4.036 5.499 1.389 34,4% Charter internazionale 62.515 58.395 47.837 4.120 7,1% Dirottamenti 7.959 7.408 10.242 551 7,4% 2 4 7 -2 -50,0% Altri voli Transiti diretti 1.352 7.482 9.408 -6.130 -81,9% Aviazione generale 5.379 4.198 4.732 1.181 28,1% 742.136 677.106 615.759 65.030 9,6% Totale Merce e posta (Kg.) Merce su aeromobili 322.697 393.931 257.876 -71.234 -18,1% Merce su camion 835.698 550.825 492.013 284.873 51,7% 1.158.395 944.756 749.889 213.639 22,6% 53.109 77.045 79.671 -23.936 -31,1% Totale merce Totale posta Fonte: Aeroporto FVG 124 Figura 42: Passeggeri voli nazionali ed internazionali (valori assoluti) 800.000 700.000 600.000 500.000 NAZIONALI 400.000 INTERNAZIONALI 300.000 200.000 100.000 0 2004 2005 2006 125 2007 1.4.10 Impatto socio culturale Volontariato Il volontariato nella provincia di Gorizia rimane sostanzialmente un fenomeno importante e incisivo sul tessuto sociale locale. Questa conferma viene data anche dall’analisi dei dati relativi al numero di iscrizioni al registro regionale del volontariato che nel 2003 era di 111 iscrizioni, nel 2006 passa a 135 mentre nel 2007 tale dato non subisce variazioni avendo 134 iscrizioni. Confrontando il numero di associazioni per densità di popolazione la provincia di Gorizia risulta al 31.12.2007 al primo posto. Tab. 102: Associazioni di volontariato iscritte all’albo regionale. Iscritte registro Popolazione Assoc. per n.ro % al 31.12.2007 10.000 ab. Pordenone 169 21,02% 303.202 5,57 Udine 275 34,20% 531.777 5,17 Gorizia 134 16,67% 141.320 9,48 Trieste 226 28,11% 239.717 9,43 Friuli-Venezia Giulia 804 100% 1.216.016 6,61 Fonte: elaborazioni del servizio statistica su dati della regione FVG Si ricorda inoltre che il settore del volontariato ha una consistenza sempre maggiore rispetto a quella rilevata dai dati ufficiali, pur rilevando una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, infatti le associazioni che operano in maniera attiva sul territorio provinciale indipendentemente dalla loro iscrizione al suddetto registro sono passate da 512 nel 2000 a 586 nel 2006, riducendosi però a 548 nel 2007. L’incremento dell’associazionismo viene rilevato soprattutto nei Comuni di Medea, Villesse, S. Lorenzo Isontino e Dolegna del Collio. 126 Tab. 103: Organizzazioni di volontariato in provincia di Gorizia Iscritte* Comuni Non iscritte Totale Associazioni Popolazione Assoc. Per n.ro % n.ro % n.ro % res. al 31.12.2007 10.000 ab. Capriva del Friuli 2 1,45% 10 1,64% 12 1,61% 1.737 69,08 Cormòns 7 5,07% 48 7,89% 55 7,37% 7.753 70,94 Doberdò del Lago 2 1,45% 8 1,32% 10 1,34% 1.470 68,03 Dolegna del Collio 0 0,00% 2 0,33% 2 0,27% 396 50,51 Farra d'Isonzo 0 0,00% 9 1,48% 9 1,21% 1.780 50,56 Fogliano-Redipuglia 0 0,00% 20 3,29% 20 2,68% 3.024 66,14 GORIZIA 45 32,61% 24 3,95% 69 9,25% 36.099 19,11 Gradisca d'Isonzo 5 3,62% 40 6,58% 45 6,03% 6.621 67,97 Grado 2 1,45% 68 11,18% 70 9,38% 8.663 80,80 Mariano del Friuli 0 0,00% 11 1,81% 11 1,47% 1.576 69,80 Medea 1 0,72% 18 2,96% 19 2,55% 945 201,06 Monfalcone 51 36,96% 78 12,83% 129 17,29% 27.815 46,38 Morato 1 0,72% 5 0,82% 6 0,80% 742 80,86 Mossa 0 0,00% 11 1,81% 11 1,47% 1.671 65,83 Romans d'Isonzo 1 0,72% 39 6,41% 40 5,36% 3.735 107,10 Ronchi del Legionari 7 5,07% 59 9,70% 66 8,85% 11.939 55,28 Sagrato 0 0,00% 24 3,95% 24 3,22% 2.234 107,43 San Canzian d'Isonzo 3 2,17% 26 4,28% 29 3,89% 6.354 45,64 S. Floriano del Collio 0 0,00% 2 0,33% 2 0,27% 833 24,01 S. Lorenzo Isontino 1 0,72% 12 1,97% 13 1,74% 1.547 84,03 S. Pier d'Isonzo 1 0,72% 13 2,14% 14 1,88% 1.940 72,16 Savogna d'Isonzo 1 0,72% 14 2,30% 15 2,01% 1.763 85,08 Staranzano 2 1,45% 19 3,13% 21 2,82% 6.966 30,15 Turriaco 1 0,72% 18 2,96% 19 2,55% 2.648 71,75 Villesse 5 3,62% 30 4,93% 35 4,69% 1.662 210,59 138 100,00% 608 100,00% 746 100,00% 141.913 52,57 TOTALE *L'iscrizione si riferisce al Registro regionale Fonte: elaborazioni del Servizio della Statistica su dati rilevati dalle anagrafi comunali e Servizio Reg.le del volontariato (Dati aggiornati a dicembre 2007) 127 Figura 43: Andamento dell’associazionismo nella provincia di Gorizia Villesse Staranzano S. Pier d'Is. S. Floriano del C. Sagrado Romans d'Is. Moraro Medea Grado GORIZIA Farra d'Is. Doberdò del L. Capriva del Fr. - 50,00 100,00 150,00 200,00 250,00 Fonte: Regione fvg Infine da una ricerca effettuata dal Centro Servizi Volontariato FVG, con il quale questo Ente collabora, viene riconfermato il dato dell’anno precedente, cioè che nella provincia di Gorizia, sono attive un numero maggiore di associazioni rispetto alle altre province che attuano il proprio operato soprattutto nel settore culturale, sportivo e sociale. 128