alworld economic forum di davos cure erimedi
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Sabato 29 Gennaio 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 04 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO GAZZETTINO EUROPEO.IT SVIZZERA - Sul palco dei 'big' planetari, 2500 partecipanti in tutto, sono passati il premier russo Medvedev, la coppia Sarkozy-Merkel, Bill Gates e il russo Oleg Deripaska AL WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS CURE E RIMEDI CONTRO LA«SINDROME DAAFFATICAMENTO GLOBALE» Sulla vetrina di Davos punta molto la Russia, che spera di entrare entro la Sulla situazione europea interviene Sarkozy: «Merkel e io difenderemo fine di quest’anno nella Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio. l'euro». Anche Trichet, capo della Bce, ha escluso la crisi della valuta. Le divisioni tra fiamminghi del nord e valloni del sud ormai irrisolvibili? IL BELGIO SI MOBILITA CONTRO L’INTERA CLASSE POLITICA CHE, A 244 GIORNI DALLE ELEZIONI, NON RIESCE ANCORA A FORMARE UN GOVERNO TENDENZE FENOMENO “UONNA”: MASCHI SEMPRE PIÙ COME DONNE. LO DICE L'EURISPES Lui sempre più simile a lei. Nasce il fenomeno “uonna”: uomini che non pensano come donne ma agiscono come tali. Per l’Economist: “L’Europa è l’acido in cui si dissolverà il Belgio”. La “lenta dissoluzione” del Paese tra fiamminghi e valloni “può essere letta come la divisione tra un nord tedesco, frugale e germanico e un sud latino, dipendente dai sussidi pubblici” PMI EUROPEE NUOVE AZIONI PER AMPLIARE IL MERCATO UNICO DEI SERVIZI UE EUROPARLAMENTO TORTURE E DETENZIONI SEGRETE IN EUROPA: SERVONO PIÙ INDAGINI GERMANIA CONTAMINAZIONI DA DIOSSINA: NECESSARI CONTROLLI PIÙ SEVERI Consumatori diffidenti in Germania: «Molti cittadini non credono più alle rassicurazioni degli esperti». Intanto in Italia i cibi contaminati non sono più reato. 2 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT SVIZZERA - Sul palco dei 'big' planetari, 2500 partecipanti in tutto, sono passati il premier russo Medvedev, la coppia Sarkozy-Merkel, Bill Gates e il russo Oleg Deripaska AL WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS CURE E RIMEDI CONTRO LA «SINDROME DAAFFATICAMENTO GLOBALE» Dal 26 al 30 gennaio Davos, piccolo centro sciistico svizzero, ospita il World economic Forum. E come ogni anno arrivano nella cittadina 2.500 partecipanti tra capi di Stato, ministri, premi Nobel, businessman ed altri, per discutere dell'andamento dell'economia mondiale. Professori di economia di Harvard come Kenneth Rogoff che hanno descritto le radici della follia finanziaria degli ultimi anni; imprenditori cinesi come Wei Jiafu, ceo della Cosco, una delle maggiori flotte commerciali al mondo; Chanda Kochhar, donna manager tra le più potenti del pianeta e oggi a capo della Banca indiana Icici; imprenditori innovativi della Silicon Valley; funambolici finanzieri di New York salvati a un soffio dal baratro dai fondi sovrani asiatici, insomma tutti i protagonisti dell'economia globale si sono dati appuntamento per questa 41esima edizione del Forum economico più affollato e affascinante al mondo. Ospite d'onore è stato il presidente russo Dmitri Medvedev, a cui è stato affidato il discorso inaugurale del Forum. Una vetrina importante quella di Davos su cui punta molto la Russia che spera di entrare entro la fine di quest’anno nella Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio. In previsione di questo, Mosca ha infatti organizzato a Davos una propria manifestazione in cui sottolineare «l'apertura al capitale internazionale e agli investimenti stranieri», sola strada che può «semplificare il processo di modernizzazione in atto nella Federazione russa». Oltre al capo dello Stato, la delegazione era composta dal vice primo ministro Igor Shuvalov, dalla responsabile per lo Sviluppo economico Elena Nabiullina, dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov e dal sindaco di Mosca Sergij Sobjanin. Ma a questa gigantesca assise sono tantissimi i big shots, i pezzi da novanta della politica, dell'economia e della ricerca che vi partecipano. Per esempio il Regno Unito ha mandato una “pattuglia” di primissimo piano: il premier David Cameron, il suo vice Nick Clegg, il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne (che tra l'altro adora sciare), il sindaco di Londra, Boris Johnson, e il Duca di York. Insomma la Gran Bretagna resterà per qualche giorno senza i suoi governanti. Gli altri Paesi non sono da meno. Gli Stati Uniti hanno mandato Tim Geithner, il ministro del Tesoro. E l'elenco dei partecipanti famosi è lunghissimo: Angela Merkel, Nicolas Sarkozy, Ban Ki-moon, Tony Blair, Bill Clinton, Rupert Murdoch, Oleg Deripaska, Jacob Zuma, Morgan Tsvangirai, Bill Gates, Shimon Peres, Bono, Niall Ferguson e perfino Robert De Niro, che riceverà un premio da Klaus Schwab, l'economista tedesco che ha dato vita all'evento e lo presiede. Per l'Italia parteciperà il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti. A Davos accorrono naturalmente i boss delle maggiori società mondiali: JP Morgan, Deutsche Bank, Sberbank, Renault-Nissan, Hyundai, Royal Dutch Shell, Dell, Unilever, China Mobile, Coca-Cola, Google, Rio Tinto, Siemens, Nestlé, Mahindra & Mahindra, Reliance, Lenovo e Thomson Reuters. Sono lì per stringere accordi ma anche per dare spazio alla loro vena etica, diventando sponsor di iniziative benefiche. Per questo incontrano leader religiosi, artisti, imprenditori sociali e i professori che ruotano attorno a questo mondo. Il cosiddetto “spirito di Davos” è quello di far sedere allo stesso tavolo rappresentanti di realtà molto diverse tra loro. L'argomento dell'edizione 2011 è spiegato dal tema "Shared Norms for the New Reality" ("Regole condivise per la nuova realtà"). Il fine, hanno spiegato gli organizzatori, è di offrire una terapia al mondo che continua a subire la debolezza economica e non è in grado di contrastare «una rete di minacce fra loro correlate che riguardano governi ed economie». Il mondo non ha ancora «metabolizzato» la crisi economica e una «sindrome da affaticamento globale» minaccia i governi e le imprese: così il presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab, aveva anticipato qualche giorno fa alla stampa la chiave di lettura del summit. Come tanti "apprendisti stregoni" a cui è sfuggita di mano la magia della deregolamentazione confidando nell'"irrazionale esuberanza dei mercati azionari" cercheranno di rimettere ordine in quell'architettura della mondializzazione che proprio l’“uomo di Davos” ha contribuito a forgiare e a imporre e che oggi cerca di salvare declinandola in "Regole condivise per la nuova realtà", cioè con più umiltà per evitare una crisi di sistema. «Dobbiamo stare attenti che la crisi, da economica e finanziaria, non diventi anche sociale, come è già successo in diversi paesi», ha aggiunto Schwab, sottolineando come le istituzioni finanziarie e politiche siano «esauste» della situazione attuale. Circa la posizione dei partecipanti europei al Forum, il 27 gennaio è stato Nicolas Sarkozy a lanciare il primo allarme: «Se fallisce l'euro, fallisce l'Europa», ha avvertito il presidente francese nel suo intervento al Forum. «Gli articoli allarmistici dei giornali sono passati, l'euro è rimasto», ha continuato il presidente francese, ricordando che «l'introduzione della moneta unica non è una questione semplicemente monetaria o economica, ma di identità: euro vuol dire Europa. Ed Europa vuol dire 60 anni di pace». Il capo dell'Eliseo ha infine citato i tre «grandi rischi» per l'economia mondiale nel 2011: debito sovrano, squilibri monetari e finanziari, grande volatilità delle materie prime, il cui aumento dei prezzi, secondo Sarkozy, è addebitabile alla mancanza di regole. Il 28 gennaio, il cancelliere tedesco Angela Merkel è tornata sull'argomento: «Difenderemo l'euro», ha detto Merkel, aggiungendo che l'Ue è alle prese con una crisi del debito, non della sua valuta. «L'eccessivo debito è la maggiore minaccia per la prosperità», ha detto il cancelliere tedesco, auspicando per i paesi dell'area euro, un maggiore coordinamento delle politiche economiche. A Davos ha parlato anche il ministro dell'economia, Giulio Tremonti. I Paesi europei sono strangolati da un «ecceso di regole», ha detto il titolare dell'Economia, intervenendo a una tavola rotonda. «In Europa c'é un eccesso di regolamentazione che è insostenibile», ha spiegato il ministro, precisando poi che «le regole sono importanti» ma che «un'eccessiva regolamentazione ha un costo eccessivo anche perché ora la concorrenza non è più fra Paesi ma fra Continenti». La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT FIAMMINGHI DEL NORD vs VALLONI DEL SUD La situazione politica del Belgio, dopo 244 giorni di crisi governativa, secondo gli osservatori è arrivata ad un punto tale che appare più ragionevole pronosticare la totale dissoluzione dello Stato belga, piuttosto che tentare una mediazione di governo tra la comunità fiamminga a nord (6 milioni di abitanti), e quella francofona-vallona a sud (3 milioni e 300 mila abitanti). Per capire quanto grave sia la situazione circa la paralisi del Belgio, lo «Stato fallito», è apparso il 23 gennaio su Slate.fr l’intervento di William Spac, membro di Cabris de l’Europe. «Gli Stati falliti sono di solito quei Paesi africani accusati dall'Occidente di non aver iniziato un processo di ascesa politica e economica, oppressi da povertà, corruzione e dall’evidente assenza di un buon governo. Ma cosa succederebbe se applicassimo l’espressione “Stato fallito” a quei Paesi europei che sono stati incapaci, nell’ultimo decennio, di generare crescita economica e un cambiamento radicale della società in vista delle sfide a venire? È precisamente il caso del Belgio, pericoloso per l’Europa tutta». E pensare, ha argomentato Spac, che il Prodotto interno lordo del Paese è assolutamente invidiabile: 42.596 dollari pro capite per quella che è la 16esima economia del mondo. Ma da quella cifra «dovremmo sottrarre, pur tra le obiezioni di molti economisti e agenzie di rating, l’ammontare del debito pubblico per abitante». Un cal- BELGIO: DOPO SETTE MESI SENZA GOVERNO, MONTA LA PROTESTA DEI CITTADINI CONTRO LA CLASSE POLITICA colo semplice in un Paese con un debito che ammonta al 100% del Pil. «Ciò dimostra come lo status dello Stato belga, al pari di quello di molti altri in Europa, affondi le sue radici in un’immagine globale falsificata». Non bastasse, c’è un disarmante vuoto politico da affrontare, i «244 giorni passati da quando il governo di transizione si è insediato». Non c’è un premier né un’altra figura capace di guidare la politica interna. «Re Alberto II ha un ruolo di mero coordinatore e ha fallito nell’ispirare i belgi, già disaffezionati alla politica», tarlo assai diffuso tra i popoli del vecchio continente. A rincarare la dose ha provveduto in questi giorni l’Economist secondo cui la crisi politica in Belgio e la crisi finanziaria dell’Europa sono due aspetti della stessa medaglia. Secondo l’autorevole giornale londinese, la “lenta dissoluzione” del Paese tra fiamminghi e valloni “può essere letta come la divisione tra un nord tedesco, frugale e germanico e un sud latino, dipendente dai sussidi PARLAMENTO EUROPEO pubblici”. Possibile, si chiede il settimanale britannico, che il Paese più europeista d’Europa possa sparire? La risposta è positiva. “L’Europa è l’acido in cui si dissolverà il Belgio” si legge nell’articolo. Dopo aver ricordato che i leader nazionalisti fiamminghi non auspicano, per esempio, la creazione di un esercito delle Fiandre visto che un giorno esisterà un esercito europeo, l’Economist argomenta la risposta con le parole di Mark Leonard, direttore dello European Council on Foreign Relations. Lo studioso non vede incompatibilità tra nazionalismo ed europeismo perché “togliendo le armi alla politica, l’Europa provoca effetti contraddittori: da un lato assorbe i gruppi violenti nella politica, dall’altro legittima le azioni dei nazionalisti pacifici”. Due esempi? L’integrazione della Yugoslavia da un lato, i nazionalismi scozzese, padano o spagnolo dall’altro. A smentire tutte queste fosche previsioni, però, è intervenuto un fatto nuovo: è bastato l'appello di cinque studenti ventenni via internet, Twitter e Facebook, per chiamare a raccolta, senza intervento di alcuna organizzazione politica o sindacale, decine di migliaia di persone (50 mila per i promotori, 38 mila per la polizia) contro l'intera classe politica belga. Si è trattato di una delle più grandi manifestazioni nella storia del Belgio, se si esclude quella del marzo '96, quando scesero in piazza in 300 mila all'indomani dell'arresto di Marc Dutroux, il mostro di Marcienelle. Migliaia tra studenti e famiglie con bambini, lavoratori e pensionati, fiamminghi e valloni, hanno sfidato il freddo e la pioggia per condannare l'impasse governativa più lunga nella storia del Vecchio continente. Tanto successo di dimostranti, per un popolo storicamente poco sensibile alle questioni politiche federali, è stato reso possibile grazie all'intraprendenza di cinque ragazzi, fiamminghi e francofoni. Simon Vandereecken, Alex Hermans, Thomas Royberghs, Felix De Clerck e Thomas Decreus che neppure si conoscevano, i quali dallo scorso dicembre hanno cominciato a condividere in rete il fastidio per l'irrisolvibile stallo della politica locale. «La manifestazione è un nostro successo e una sconfitta della politica, che non risce a negoziare, che non riesce a trovare un accordo» ha raccontato all'Ansa Royberghs. «Noi ci siamo riusciti. In questo senso, questo corteo è una pesante sconfitta della politica». Tra le decine di cartelli esposti, il filo conduttore è stato quello del richiamo alla serietà e alla concretezza del sistema politico. «Politici, siete pagati per trovare soluzioni, smettetela con i vostri giochi da bambini, vogliamo risultati» era scritto su uno degli striscioni. E ancora: «Finita la ricreazione, è tempo di governare», oppure «Dividerci? Non in nostro nome». Tra i cartelli più spiritosi: «Vogliamo birra, patatine fritte e un governo». TORTURE E DETENZIONI SEGRETE IN EUROPA: SERVONO PIÙ INDAGINI Ci sono forse dei luoghi oscuri in Europa. Luoghi, all'interno delle basi militari americane in territorio europeo, per esempio, trasformati temporaneamente in luoghi segreti di detenzione. E non è un mistero che, dal 2001 al 2005, migliaia di voli organizzati dalla Cia abbiamo attraversato lo spazio aereo del vecchio continente. I deputati avevano già presentato nel 2007 una relazione, scritta dall'ex parlamentare italiano Claudio Fava. Ora, martedì 25 gennaio, i membri della commissione per i diritti umani si sono nuovamente riuniti in un seminario per parlarne con esperti del settore. "Dobbiamo fare molto di più", è stata la conclusione di un dibattito che ha ripreso il lavoro della commissione temporanea del Parlamento europeo sul presunto uso da parte della Cia di alcuni Stati membri per trasporto e detenzione illegale di prigionieri. Da qui l’esortazione all'Unione europea, gli Stati membri e le autorità statunitensi a consentire indagini per fare piena luce sugli abusi e le violazioni commessi nel contesto della "guerra al terrorismo" e concernenti il diritto umanitario internazionale e nazionale, le libertà fondamentali, la proibizione della tortura e dei maltrattamenti, le sparizioni forzate e il diritto a un processo equo, al fine di individuare le responsabilità per quanto riguarda i centri di detenzione segreti, nonché garantire sia che tali violazioni non si ripetano in futuro, sia che la lotta al terrorismo venga condotta senza violare i diritti umani, le libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto. Nel corso dell'incontro Julia Hall di Amnesty International ha presentato il rapporto su "Svela il segreto: la crescente evidenza della complicità europea nelle detenzioni segrete", pubblicato nel novembre 2010, dal quale è emerso il ruolo prezioso di organizzazioni intergovernative, come il Consiglio d'Europa, l'Unione europea e le Nazioni Unite, nell'indagare sulle violazioni dei diritti umani collegate ai programmi Cia di rendition e detenzioni segrete. Infatti, dopo quanto emerso dai loro rapporti, le inchieste sulla complicità degli stati o procedimenti legali nei confronti di singoli imputati hanno avuto luogo o si stanno svolgendo in vari paesi, tra cui Germania, Italia, Lituania, Macedonia, Polonia, Regno Unito e Svezia. L'ex relatore speciale Onu sulle torture, Manfred Nowak, ha poi parlato della relazione Onu sulle detenzioni segrete a livello mondiale. Secondo il dossier, molti paesi, adducendo preoccupazioni per la sicurezza nazionale, “spesso percepite o presentate come emergenze e minacce senza precedenti, ricorrono alla detenzione segreta”. “Il diritto internazionale proibisce in modo netto la detenzione segreta, che viola diversi diritti umani e leggi umanitarie che non possono essere derogate in nessuna circostanza”, si legge nel rapporto. Rispetto alle conclusioni dell’europarlamento adottate nel febbraio 2007 è indispensabile ora un aggiornamento sulla situazione attuale. "Bisogna controllare se gli Stati membri hanno seguito le raccomandazioni del precedente rapporto", hanno affermato i deputati nel corso del seminario. "I centri di detenzione segreti sono come un buco nero dove può succedere di tutto", ha commentato l'ex vice presidente della commissione temporanea, il popolare Carlos Coelho. "Non possiamo permettere che cose come queste succedano nel futuro". Dall'ultimo rapporto ci sono stati diversi sviluppi negli Stati membri, hanno spiegato Julia Hall e Manfred Nowak. "Governi e singoli individui devono assumersi le responsabilità per le violazioni dei diritti umani", ha detto Julia Hall, aggiungendo che i deputati non devono lasciarsi sfuggire l'opportunità di fare qualcosa e devono continuare a portare avanti il lavoro. Per aggiornare la documentazione bisogna incoraggiare maggiori inchieste e cooperazione a livello nazionale, ha commentato la britannica Sarah Ludford (ALDE) mentre la socialdemocratica portoghese Ana Gomes ha aggiunto come anche le navi siano a volte usate come centri di detenzione segreta. 4 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Liberare l'ulteriore potenziale di crescita esistente in un mercato unico dei servizi integrato, per aiutare le imprese a crescere e ad innovare UN AMBIZIOSO PROGRAMMA UE CONTRO GLI OSTACOLI SUPERFLUI ED ONEROSI CHE INTRALCIANO GLI SCAMBI DI SERVIZI NEL MERCATO UNICO Pur rappresentando attualmente due terzi del PIL e dei posti di lavoro dell'UE, i servizi rappresentano solo circa un quinto degli scambi totali all'interno dell'UE. Attualmente solo circa l'8% delle PMI europee operano in altri Stati membri. Questa mancanza di dinamismo non solo ostacola la scelta dei consumatori, ma impedisce anche alle piccole imprese innovative di crescere, sviluppare le loro attività e diventare più competitive. Per liberare questo potenziale del mercato unico dei servizi entro il 2012, la Commissione europea ha adottato nei giorni scorsi una serie di azioni mirate per affrontare i problemi restanti. La direttiva servizi mira proprio ad eliminare gli ostacoli superflui ed onerosi che intralciano gli scambi di servizi nel mercato unico. Adottata il 27 ottobre 2010, la direttiva stima che i vantaggi indotti dal miglior funzionamento del mercato unico dei servizi potrebbero corrispondere ad utili annui oscillanti tra 60 e 140 miliardi di euro, pari ad un potenziale di crescita compreso tra lo 0,6 a l'1,5% del PIL. Pur rappresentando attualmente due terzi del PIL e dei posti di lavoro dell'UE, i servizi rappresentano circa un quinto degli scambi totali intra-UE. Attualmente solo circa l'8% delle PMI europee operano in altri Stati membri. Questa mancanza di dinamismo non solo ostacola la scelta dei consumatori, ma impedisce anche alle piccole imprese innovative di sviluppare le loro attività e crescere ulteriormente. In questo contesto la Commissione propone alcune principali linee d’azione: - assicurarsi che il mercato unico funzioni sul terreno: nel 2011 e 2012 la Commissione eseguirà un "test di efficienza" del mercato unico dei servizi dal punto di vista dell'utente, ad esempio un architetto svedese che vuole progettare una casa in Italia o un residente finlandese che utilizza i servizi di un contabile ceco. Il test di efficienza terrà conto di tutte le altre norme dell'UE applicabili ai servizi e ne valuterà l'interazione. L'obiettivo è individuare problemi pratici specifici che intralciano il mercato interno dei servizi e valutare in che modo l'interazione tra regole diverse possa avere effetti indesiderati. La Commissione ha già indicato la necessità di considerare ulteriori provvedimenti a fronte dei limiti imposti a taluni prestatori in determinati paesi, ad esempio quanto alla forma giuridica che possono assumere (ad esempio vietando ai prestatori di servizi artigianali come i carpentieri di assumere la forma di una società a responsabilità limitata) o alle persone che possono detenere capitale nelle loro società (ad esempio l'obbligo di essere un consulente fiscale qualificato per detenere capitale in una società che offre servizi di consulenza fiscale); - eliminare gli ostacoli ai servizi transfrontalieri: dalla valutazione reciproca è emersa l'esistenza di difficoltà nella prestazione transfrontaliera di servizi in assenza di stabilimento permanente (qualora il prestatore non abbia una base permanente nel paese in cui offre il servizio). La Commissione monitorerà attentamente gli effetti della direttiva servizi sotto questo profilo. Occorrerà inoltre impedire l'insorgere di nuovi ostacoli regolamentari alla prestazione di servizi nella legislazione degli Stati membri, ad esempio quelli derivanti dalla revisione degli obblighi di stabilimento, e la Commissione monitorerà attentamente gli sviluppi rilevanti; - garantire un'attuazione ambiziosa e un'appli- Ulteriori possibilità di semplificazione delle procedure FINANZIAMENTI UE PER RICERCA E INNOVAZIONE: MODIFICHE IMMEDIATE PER RIDURRE GLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI La Commissione europea ha adottato nei giorni scorsi misure intese a stimolare la partecipazione al VII Programma Quadro di ricerca e a renderlo più accessibile ai migliori ricercatori e alle imprese più innovative, in particolare le PMI. Queste misure, basate sul piano di semplificazione annunciato nell'aprile 2010 dalla Commissione, entreranno in vigore immediatamente. La Commissaria per la ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn ha così commentato: "Le misure adottate per la semplificazione delle formalità burocratiche permetteranno alle migliaia di ricercatori e poli di eccellenza che già beneficiano di finanziamenti dell'Unione di risparmiare tempo ed energia e di dedicarsi al cuore della loro attività, ossia realizzare una ricerca e un'innovazione di livello mondiale per rafforzare la crescita e l'occupazione e migliorare la qualità di vita in Europa. Ci auguriamo di stimolare una partecipazione più forte e ancor più qualificata, come quella di piccole imprese dinamiche che non riescono a far fronte a vincoli burocratici eccessivi. Ma è solo un inizio, perché la Commissione ha già proposto modifiche profonde delle regole finanziare che disciplinano tutti i programmi di finanziamento dell'UE. Se le nuove regole saranno approvate dal Parlamento e dal Consiglio, proporremo misure di semplificazione ancora più radicali per il programma che succederà al 7° PQ". La Commissione ha adottato tre misure concrete con effetto immediato sulla gestione delle sovvenzioni di ricerca nell'ambito dell'attuale programma quadro di ricerca dell'UE. Ognuna di esse risponde a preoccupazioni ripetutamente espresse dai partecipanti e dai candidati alla partecipazione al 7° Programma Quadro: - maggiore flessibilità per le modalità di calcolo del costo del personale, in modo da permettere ai beneficiari della sovvenzione di applicare i propri metodi contabili per le domande di rimborso dei costi medi del personale, senza dover creare un'intera contabilità parallela solo per questo scopo; - gli stipendi dei proprietari di una PMI, che non sono registrati formalmente nella contabilità dell'impresa, d'ora in poi potranno essere rimborsati con pagamenti forfettari per il loro contributo ai progetti di ricerca; - un nuovo gruppo direttivo composto da dirigenti esperti di tutte le direzioni della Commissione e delle agenzie coinvolte eliminerà le incoerenze nell'applicazione delle norme sul finanziamento della ricerca. cazione completa della direttiva servizi: la Commissione avvierà un dialogo bilaterale con una serie di Stati membri nei quali sono emersi problemi di attuazione della direttiva. La Commissione eseguirà inoltre nel 2011 una prima valutazione economica degli effetti dell'attuazione della direttiva e del suo impatto sul funzionamento dei mercati dei servizi. 28 GENNAIO 2011: GIORNATA DELLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Nel mondo d'oggi le informazioni si scambiano sempre più facilmente e rapidamente. Può accadere così che i dati di una persona – email, fotografie, agenda elettronica – siano creati nel Regno Unito con un software situato in Germania, trattati in India e conservati in Polonia per poi essere consultati in Spagna da un cittadino italiano. Il rapido intensificarsi dei flussi d'informazione nel mondo intero mette a dura prova il diritto alla riservatezza dei dati personali. Al lavoro, nei rapporti con le autorità pubbliche, viaggiando o navigando su internet, ogni giorno i cittadini hanno a che fare con la protezione dei dati personali, anche nella loro dimensione transfrontaliera. Nella giornata odierna dedicata alla protezione dei dati personali il Consiglio d'Europa e la Commissione europea uniscono le forze per promuovere il diritto fondamentale alla privacy. La Giornata della protezione dei dati personali è celebrata annualmente per spiegare ai cittadini quali sono le informazioni di carattere personale raccolte e trattate, il perché di tale trattamento e i diritti di cui ciascuno dispone in questo ambito. Le norme di protezione dei dati dell'Unione europea hanno ormai più di 15 anni; per quanto abbiano retto bene al tempo, è ora che siano modernizzate in modo da corrispondere al nuovo contesto tecnologico. La Commissione europea intende per l'appunto proporre la modifica della direttiva sulla protezione dei dati del 1995 entro quest'anno. "Una protezione efficace dei dati personali è presupposto essenziale delle nostre democrazie da cui traggono sostegno gli altri diritti e libertà fondamentali", ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente incaricata del portafoglio Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza. "Dobbiamo trovare un equilibrio tra la tutela della privacy e il libero flusso delle informazioni, che può creare nuove opportunità economiche. Sono queste le problematiche che intendo affrontare con le nostre proposte di modernizzare le norme UE di protezione dei dati". La Commissione, individuando nella semplificazione uno dei principi fondamentali dell'architettura del prossimo programma di ricerca e innovazione dell'UE, continuerà a promuoverne il miglioramento. Dopo una consultazione pubblica che sarà lanciata in primavera, entro la fine di quest'anno presenterà le proposte legislative per il futuro programma di ricerca e innovazione. Per l'attuale programma di ricerca dell'Unione (7° PQ), dal 2007 sono pervenute oltre 40.000 proposte dal mondo della ricerca e finora sono stati finanziati circa 8.000 progetti. Hanno risposto quasi tutte le università europee e il 15% dei partecipanti è costituito da PMI. La semplificazione delle procedure è già cominciata con alcune iniziative concrete prese prima e dopo l'avvio del 7° PQ. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT COMMISSIONE EUROPEA - Un'ampia valutazione dell’efficienza e dell'efficacia della vigente normativa europea in materia di appalti pubblici UE: UNA CONSULTAZIONE SULLA MODERNIZZAZIONE DEL MERCATO EUROPEO DEGLI APPALTI PUBBLICI Gli appalti pubblici rappresentano circa il 17% del PIL dell'UE. In un periodo di restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche in molti Stati membri la politica in materia di appalti pubblici deve assicurare l'uso più efficiente del denaro pubblico per sostenere la crescita e l'occupazione. Ciò richiede strumenti flessibili e di facile utilizzo che favoriscano il più possibile procedure trasparenti e competitive di aggiudicazione degli appalti a vantaggio delle autorità pubbliche europee e dei loro fornitori. È per raggiungere questi obiettivi che la Commissione europea ha avviato una consultazione, un dialogo aperto con le parti interessate che riguarderà la modernizzazione delle norme, degli strumenti e dei metodi relativi agli appalti pubblici per conseguire meglio gli obiettivi. Il termine per l'invio delle risposte al Libro verde è fissato al 18 aprile 2011. Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "Dobbiamo chiarire le norme che disciplinano gli appalti pubblici per semplificare la vita sia alle autorità pubbliche che alle imprese che partecipano agli appalti in Europa. Temi quali l'accesso delle imprese più piccole ai mercati degli appalti, la riduzione della burocrazia o la promozione di appalti europei transfrontalieri saranno al centro della consultazione." Le parti in causa, dunque, hanno chiesto un riesame del sistema UE degli appalti pubblici per snellirne le procedure e adeguarle alle nuove sfide. Le imprese, in particolare le PMI (che secondo le stime si aggiudicano tra il 31% e il 38% del valore complessivo degli appalti pubblici), hanno bisogno di un accesso migliore e più semplice agli appalti in tutta l'UE, nonchè un quadro normativo di tute- appalti relativi ai servizi sociali di interesse econola e garanzia dei soggetti partecipanti. mico generale che tengano conto delle specificità Analogamente, i committenti hanno bisogno di di questi servizi? procedure semplici e flessibili che consentano loro - Sono necessarie norme più severe o tutele migliouna migliore gestione delle risor- ri per prevenire i favoritismi, la corruzione o i conse comuni. Il Libro verde indivi- flitti di interesse? dua una serie di settori chiave in - Come si può garantire una concorrenza efficiente cui introdurre possibili riforme e sui mercati degli appalti? Ad esempio, come evitachiede il parere delle parti in re l'emergere di fornitori dominanti o fenomeni causa sulle varie opzioni di modi- come la manipolazione delle offerte o la spartiziofica della normativa. Di seguito ne dei mercati tra gli offerenti? alcune delle domande formulate: - Che cosa occorre fare per migliorare l'accesso - Occorre semplificare le proce- delle imprese europee ai mercati degli appalti pubdure vigenti, in particolare per blici dei paesi terzi? quanto riguarda le autorità locali e regionali più piccole? Come farlo utilmente senza compromettere garanzie essenziali di trasparenza e di non discriminazione tra gli offerenti? - Come ridurre la burocrazia che grava sugli operatori economici, in particolare le PMI? Nel gennaio 2011 sono stati varati due importanti progetCome facilitare la presentazione di offerte in ti finanziati dalla Commissione europea e miranti a reagare di appalto intra-europee? lizzare il sistema europeo GMES (Global Monitoring - A quali condizioni gli appalti tra autorità system for Environment and Security), entrambi i conpubbliche dovrebbero essere esentati dall'ap- tratti per il valore di 2 milioni di euro. Il progetto Icemar plicazione della normativa UE in materia di prepara il terreno per stabilire una rotta abbreviata e sicuappalti pubblici? ra per le navi che viaggino tra l'Europa e la Cina fornen- Occorre modificare la normativa UE sugli do migliori previsioni relative agli iceberg, alle navi che appalti pubblici per fare in modo che tenga si trovino nell'Oceano Artico e nei Mari Baltici. Il promaggiormente conto di altri obiettivi, quali getto obsAIRve fornirà invece informazioni in tempo la promozione dell'innovazione, o di consi- reale sulla qualità dell'aria e segnalazioni relative a livelderazioni ambientali e sociali? Ad esempio, li eccessivi di emissioni inquinanti, tra cui in prima linea occorre introdurre norme UE che fissino gli ossidi di zolfo (SOx), gli ossidi di azoto (NOx) l'ozol'obbligo di acquistare unicamente prodotti no (O3), il monossido di carbonio (CO) ed i particolati, che rispettino determinate condizioni trasmettendole direttamente in linea all'utente grazie a ambientali o di destinare una data percentua- piattaforme telefoniche intelligenti e messaggi SMS. I le del bilancio a beni e servizi innovativi? servizi di Icemar e obsAIRve saranno disponibili ai citSono necessarie norme specifiche per gli tadini entro la fine del 2012. Un contratto per il progetto Icemar è stato firmato con un consorzio che riunisce imprese provenienti da Un programmazione di emergenza per l'inverno Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Svezia e Regno Unito. Il progetto migliorerà la disponibilità e l'accessibilità delle informazioni relative alla presenza di Siim Kallas, vicepresidente della Commissione no: l'inizio delle vacanze natalizie. Molti voli ghiacci nei mari della regione artica, inclusi Oceano europea con delega ai trasporti, ha incontrato nei sono stati cancellati e migliaia di passeggeri Artico e Mar Baltico. Esso fornirà in tempo reale inforgiorni scorsi a Bruxelles i responsabili dei principa- sono rimasti bloccati negli aeroporti di tutta mazioni continue ed accurate sulle condizioni dei ghiacli aeroporti europei per discutere su come evitare, Europa e di altre parti del mondo, con conse- ci in queste regioni e sull'ubicazione e sul movimento in futuro, i problemi che le pesanti nevicate di guenze gravi anche dal punto di vista della degli iceberg nonché previsioni a questo proposito. In dicembre hanno causato agli aeroporti. Le condi- gestione dei bagagli. Il funzionamento di particolare la possibilità di passare in condizioni di sicuzioni atmosferiche avverse alcuni aeroporti è stato disturbato rezza attraverso l'Oceano Artico nei mesi estivi accorcehanno costretto i principali anche dalla carenza di prodotti anti- rebbe drasticamente la rotta tra Europa e Cina (di circa aeroporti dell'UE a chiudere, gelo. Complessivamente sono state 6.000 km) consentendo considerevoli risparmi in termidel tutto o in parte, con gravi cancellate decine di migliaia di ni di tempo, combustibile ed emissioni di CO2. ripercussioni sul traffico aereo voli. Il progetto obsAIRve terrà sotto controllo la qualità delin tutta Europa. Diverse Nel corso della riunione i responsa- l'aria e servirà i cittadini europei diramando informaziomigliaia di passeggeri hanno bili degli aeroporti hanno esposto la ni elaborate sulla qualità dell'aria direttamente alle persodovuto pernottare negli aeroloro esperienza e le loro opinioni in ne via internet, telefoni intelligenti e messaggi SMS. Il porti e sono stati cancellati merito a quanto si è verificato, agli progetto farà pervenire i suoi risultati ai cittadini europei 35.000 voli, più che in tutto il 2009. La elementi coinvolti e alle carenze emerse: per il tramite delle piattaforme esistenti a livello europeo, Commissione proporrà misure specifiche per - Le pesanti nevicate hanno interessato hub nazionale e locale come il portale Eye on Earth ovviare ad alcuni dei problemi principali nel pac- dell'UE che funzionano quasi al massimo dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e le principachetto "Aeroporti", che sarà pubblicato nel corso della capacità e in uno dei periodi di maggio- li piattaforme nazionali di informazione meteorologica del 2011. re attività dell'anno. di tutta Europa che vengono visitate giornalmente da Il vicepresidente Kallas ha così motivato l’inter- - In molti casi la neve è stata rimossa troppo centinaia di migliaia di persone. vento: "Una nube vulcanica è difficile da prevede- lentamente. re per il settore dell'aviazione, ma l'inverno arriva - Heathrow, uno degli hub principali e tra gli aero- za degli aeroporti in caso di neve. ogni anno e dovremmo essere preparati. Spetta al porti con il maggiore traffico nell'UE, è stato chiu- - Occorre garantire una maggiore cooperazione tra settore aereo elaborare ed applicare dei piani di so per diversi giorni, causando effetti a cascata su tutte le parti coinvolte, sia in cielo che in terra. emergenza. A livello istituzionale possiamo contri- altri aeroporti. Gli aeroporti funzionano come un - Occorre assicurare il normale funzionamento degli hub. Vista la possibilità di effetti a cascata, gli buire rafforzando il quadro normativo, in particola- sistema. re, introducendo norme sui requisiti minimi di ser- - Le informazioni sono state fornite ai passeggeri aeroporti devono essere integrati maggiormente in vizio e di qualità che gli aeroporti europei devono troppo lentamente per evitare i tempi di attesa negli modo da funzionare nel complesso come una rete. Non possono operare isolatamente. garantire ai propri passeggeri." aeroporti. A dicembre 2010 il traffico aereo ha subito forti - Il rischio di esaurire i prodotti antigelo ha turbato - Occorre migliorare la comunicazione con i passeggeri, fornendo informazioni migliori e più temperturbazioni, molti degli hub europei più grandi e e limitato il funzionamento degli aeroporti. pestive in caso di ritardi e imbarchi su voli alternapiù attivi sono rimasti parzialmente chiusi durante Come garantire che ciò non si verifichi più? uno dei fine settimana di maggiore attività dell'an- - Occorre migliorare la pianificazione di emergen- tivi. NEVE: CONVOCATI I RESPONSABILI DEGLI AEROPORTI EUROPEI PROGRAMMA GMES: PREVISIONI ICEBERG E CONTROLLO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA 6 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT COMMISSIONE EUROPEA - I rifiuti al centro del 20% circa di tutti i procedimenti d’infrazione in materia di diritto ambientale L’UE SI STA AVVIANDO VERSO LA CREAZIONE DI UNA “SOCIETÀ DEL RICICLAGGIO”, MA VI SONO ANCORA MARGINI DI MIGLIORAMENTO La Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsi una relazione sui risultati ottenuti dagli Stati membri nella prevenzione e nel riciclaggio dei rifiuti. Da quanto emerge, anche se alcuni paesi hanno compiuto progressi eccellenti, si è ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo a lungo termine di una “società del riciclaggio”, in cui non solo si eviti di produrre rifiuti ma li si utilizzi anche come vera e propria risorsa. Janez Potoènik, commissario UE per l'ambiente, ha dichiarato: “Il mio vecchio cellulare contiene oro, platino, palladio e rame: tutte risorse rare in Europa. Una tonnellata di questi apparecchi contiene circa 280 grammi d'oro, 140 grammi di platino e palladio e 63,5 chilogrammi di rame. Non si tratta di rifiuti da interrare o incenerire, ma di risorse che dovremmo rispettare. Il nostro serio intento è fare dell’Europa un’“economia efficiente dal punto di vista delle risorse” – un obiettivo che ci apprestiamo a realizzare nel quadro della strategia di Europa 2020 e che non si limiterà ad una semplice riduzione delle conseguenze ambientali negative e delle emissioni di gas a effetto serra, ma che genererà anche occupazione. Nel solo settore del riciclaggio dei rifiuti si potrebbero creare mezzo milione di posti di lavoro.” Secondo quanto affermato dalla relazione, la produzione complessiva di rifiuti è tendenzialmente in aumento (nel migliore dei casi, in via di stabilizzazione) nella maggior parte degli Stati membri, ma ad un ritmo più lento della crescita economica. Negli ultimi dieci anni, la produzione di rifiuti urbani si è stabilizzata su circa 524 kg pro capite all’anno, sebbene nello stesso periodo i consumi domestici siano aumentati mediamente del 16%. Per ridurre la quantità di rifiuti prodotti, in valore assoluto, si potrebbe pertanto fare di più. Il 25% del cibo acquistato dalle famiglie europee, ad esempio, finisce nella spazzatura. Si potrebbe evitare di gettar via circa il 60% di questi rifiuti, con un risparmio dell’ordine di 500 euro all'anno per famiglia . In ogni caso, un margine di miglioramento significativo può ancora essere raggiunto a fronte di risultati discordanti Esistono enormi differenze tra uno Stato membro e l’altro. I tassi di riciclaggio variano da pochi punti percentuali ad un massimo del 70%. In alcuni paesi lo smaltimento in discarica è virtualmente scomparso, in altri più del 90% dei rifiuti viene ancora interrato. Ciò sta ad indicare che gli obiettivi minimi attuali dell’UE in materia di raccolta e riciclaggio possono essere notevolmente migliorati. In tal senso andrebbe incoraggiata l’introduzione di una combinazione degli strumenti economici e normativi utilizzati dagli Stati membri che registrano i risultati migliori – tra cui il divieto di smaltimento in discarica e l’applicazione del concetto di responsabilità del produttore ad altri flussi di rifiuti all’interno dell’UE. Per promuovere maggiormente il riciclaggio, inoltre, occorre rendere più coerenti la progettazione dei prodotti e le politiche in materia di rifiuti. Poiché la realizzazione di obiettivi ambiziosi nel settore del riciclaggio e della prevenzione richiede la partecipazione dell'intera società, la relazione insiste sulla necessità di compiere sforzi continui per migliorare il coinvolgimento dei soggetti interessati e sensibilizzare i cittadini. I rifiuti sono ancora al centro del 20% circa di tutti i procedimenti d’infrazione in materia di diritto ambientale. Come dimostrato dai recenti avvenimenti in Ungheria e in Italia, la piena attuazione delle norme in materia di rifiuti è vitale per la tutela dell’ambiente e della salute. La nuova direttiva quadro sui rifiuti, che avrebbe dovuto essere recepita entro il 12 dicembre 2010, non è stata ancora trasposta negli ordinamenti nazionali in molti paesi dell’UE. Gli Stati membri disponevano di un periodo transitorio di due anni per poter adottare le misure necessarie ad allinearsi alla nuova direttiva ma, ad oggi, solo pochi hanno informato la Commissione del recepimento della normativa. La Commissione sta controllando attentamente la situazione e, se del caso, procederà contro chi si sarà dimostrato inadempiente in tal senso. La nuova direttiva aggiorna e semplifica il nostro modo di concepire la politica in materia di rifiuti, ispirandola al concetto del “ciclo di vita”. Introduce una gerarchia vincolante a seconda del tipo di rifiuti, stabilendo un ordine di priorità per il loro trattamento. Antepone la prevenzione al riutilizzo, al riciclaggio e alle altre modalità di recupero, relegando in fondo alla scala sistemi di smaltimento quali la messa in discarica. Obbliga infine gli Stati membri ad ammodernare i loro piani di gestione dei rifiuti e a predisporre appositi programmi di prevenzione entro il 2013, nonché a riciclare il 50% dei rifiuti urbani e il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione entro il 2020. La Commissione continuerà a controllare l’attuazione e l’applicazione delle norme sui rifiuti a livello nazionale, incluse le disposizioni della nuova direttiva quadro, e nel contempo cercherà di sviluppare, a monte, il sostegno agli Stati membri nel mettere a punto strategie e politiche adeguate. Nel 2012, per consolidare il quadro politico, essa formulerà nuove proposte che comprenderanno, tra l’altro, la definizione delle misure concrete da adottare per potersi avvicinare sempre di più a una società europea fondata sul riciclaggio e su un impiego efficiente delle risorse. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it IVA PER GLI AGENTI DI VIAGGIO: DEFERITI 8 STATI EUROPEI La Commissione europea ha deciso di deferire alla Corte di giustizia dell’UE per non aver adeguatamente attuato la normativa sull’IVA per gli agenti di viaggio, la Repubblica ceca, la Finlandia, la Francia, la Grecia, l’Italia, la Polonia, il Portogallo e la Spagna. La direttiva IVA contiene disposizioni speciali (il cosiddetto regime speciale del margine) per gli agenti di viaggio che vendono pacchetti ai viaggiatori. Gli Stati membri citati dinanzi alla Corte hanno attuato queste disposizioni speciali in modo scorretto, provocando così distorsioni della concorrenza tra gli agenti di viaggio, poiché alcuni agenti sono soggetti ad un onere fiscale superiore rispetto ad altri. Nel 2006 era stato rilevato che 13 Stati membri stavano attuando il regime speciale IVA in modo scorretto. Da allora Cipro, Ungheria, Lettonia, Paesi Bassi e Regno Unito hanno modificato la loro legislazione. Repubblica ceca, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna non hanno invece adottato le misure necessarie per modificare le proprie norme, ragion per cui la Commissione li ha deferiti alla Corte di giustizia. DEFERITI VARI STATI UE PER GLI ACCORDI DI SORVOLO DELLA SIBERIA La Commissione europea ha avviato una serie di procedimenti di infrazione nei confronti di Belgio, Danimarca, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito relativi agli accordi bilaterali sui servizi aerei stipulati con la Russia, inviando a ciascuno Stato membro una richiesta formale di informazioni. La Commissione teme che detti accordi possano minare la concorrenza tra le compagnie aeree europee e dare luogo a diritti di sorvolo della Siberia potenzialmente illegali ai sensi delle norme antitrust dell'UE. Altre lettere di costituzione in mora erano state spedite nell'ottobre 2010 ad Austria, Francia e Germania: la Commissione sta attualmente esaminando la conformità al diritto dell'UE degli accordi bilaterali sull'aviazione conclusi tra gli altri Stati membri e la Russia. Il fatto che le compagnie aeree europee debbano pagare per volare sopra la Siberia durante i viaggi verso molte destinazioni dell'Asia non solo rende i voli più costosi, ma porta altresì ad una concorrenza sleale tra compagnie dell'UE e compagnie di paesi terzi. La Commissione europea ritiene che gli accordi sul trasporto aereo debbano prevedere la parità di trattamento di tutte le compagnie aeree dell'UE e il rispetto delle norme antitrust. E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 7 8 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache GERMANIA: GRAVI LE RIPERCUSSIONI DELLO SCANDALO ALLA DIOSSINA SUI CONSUMI. MA L’ITALIA, INTANTO, SI RITROVA SENZA LEGGI DI TUTELA A dirla in tutta franchezza non si capisce chi sta peggio: la Germania che, nonostante i controlli accurati sui generi alimentari, l'eco dello scandalo alla diossina rende i consumatori ancora fortemente diffidenti, oppure l’Italia che, di fronte ad una emergenza di tale portata, si ritrova dalla metà dello scorso dicembre con la cancellazione della legge 283 sulla tutela degli alimenti del 30 aprile 1962, che proteggeva i consumatori dai cibi contaminati e puniva i responsabili per la loro confezione e diffusione sul mercato, grazie al provvedimento taglialeggi voluto dal ministro Calderoli. In entrambi i casi sembra non ci sia molto da stare allegri. Intanto, in Germania la Grüne Woche, uno degli appuntamenti fieristici più grandi al mondo dedicato all’agricoltura, all’alimentazione e all’ortocultura (che, iniziata il 21 gennaio, si concluderà il 30 a Berlino) è stata contrassegnata da manifestazioni di protesta. «Anche se la sicurezza dei prodotti alimentari ha raggiunto un livello molto alto», riporta il Tagesspiegel, «molti cittadini non credono più alle rassicurazioni degli esperti e i negozianti misurano quotidianamente la sfiducia dei loro clienti. Non va meglio all’estero: prima i prodotti tedeschi avevano un’alta considerazione, da due settimane, secondo il responsabile alla qualità del gruppo Metro Hans-Jürgen Matern, non si riesce a vendere neppure una carota». E la situazione si riflette anche sui produttori alimentari: «La Russia e altri Stati hanno imposto il blocco alle importazioni di carne di maiale tedesca», un danno economico che si protrarrà anche nei prossimi mesi. Tra i saloni della Grüne Woche si è levato, ovviamente, anche il lamento degli agricoltori. «Adalbert Kienle, membro della associazione tedesca di categoria, ha sostenuto che proprio gli imprenditori agricoli devono essere considerati le principali vittime dello scandalo e ha chiesto un maggiore intervento degli organismi statali», ha riportato la testata. In ogni caso, in Germania sarà presto adottata una lista con tutti gli ingredienti che possono essere contenuti nei mangimi per animali. Si spera che essa possa poi essere adottata in tutta Europa. Il tutto, per consentire all’intero settore di riguadagnare la fiducia dei consumatori. Per contro, in Italia i cibi contaminati non sono più reato da metà dicembre 2010, quando è stata cancellata la legge 283 sulla tutela degli alimenti. Lo ha segnalato il procuratore di Torino Raffaele Guariniello, che in passato aveva più volte applicato la norma, al ministro della Salute Ferruccio Fazio, il quale ha subito annunciato di voler correre ai ripari. Intanto però il vuoto c'è, grazie all'entrata in vigore della procedura «taglia-leggi» (la legge numero 246 del 28 novembre 2005 varata dal ministro Roberto Calderoli), che depennando tutte le disposizioni anteriori al primo gennaio 1970 tranne quelle ritenute «indispensabili», ha cancellato con un colpo di spugna il testo, che prevedeva l'arresto da tre mesi a un anno o la multa fino a 46 mila euro per i responsabili per aver messo in commercio le cozze tossiche, le mozzarelle blu, la carne alla diossina e il vino adulterato. Ma anche chi rinnovava la merce scaduta cambiando l'etichetta o rendeva le salse più rosse, grazie ad additivi cancerogeni. Sembra assurdo legalizzare questo far west, eppure adesso per la magistratura non sarà più possibile intervenire, fatta eccezione per i casi gravi o mortali, puniti dal codice penale. Sarà impossibile anche disporre sia blitz dei Nas, sia i sequestri preventivi. E gli imputati di processo in corso caso, a meno che non vengano contestati anche altri reati, dovranno essere assolti. Secondo quanto ha potuto accertare l'Ansa, il primo caso di assoluzione si è avuto lo scorso 21 dicembre in un tribunale del Sud Italia. L'avvocato dell'interessato, un commerciante, ha citato l'annullamento della 283 e il giudice lo ha assolto «perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato». TAGLI ALLA BBC: 650 DIPENDENTI E SETTE NOTIZIARI IN MENO (Lettera43) - Tagli drastici alla Bbc, l'autorevole e poliglotta emittente inglese. Come riporta il Guardian di giovedì 27 gennaio, a partire dal 2014 il World Service non riceverà più fondi dal ministero per gli Affari esteri britannico, ma sarà finanziato in misura minore dalle tasse sulle concessioni governative. Una decisione presa dal governo Cameron in nome della riduzione della spesa pubblica e che costringe la British broadcasting corporation a una catena di licenziamenti che si tradurrà in un drastico taglio sulle trasmissioni. Delle 32 lingue in cui i notiziari e i programmi della Bbc vengono trasmessi in tutto il mondo, sette saranno sacrificate. Cinque sezioni estere: macedone, albanese, serba, portoghese per l’Africa e inglese per i Caraibi, chiuderanno del tutto i battenti, mentre le trasmissioni su onde corte in hindi, mandarino e swahili saranno interrotte. Un duro colpo per quello che resta il maggiore servizio radiofonico multilingue del pianeta, nonché un prestigioso ambasciatore del Regno Unito nel mondo. In pratica, con questa operazione il governo punta a ridurre del 20% le spese del Bbc World Service che oggi ammontano a 253 milioni di sterline annui per un risparmio netto pari a 46 milioni di sterline. Con essa, però, circa 650 lavoratori, cioè un quarto degli impiegati del World service della Bbc, perderanno il posto entro il 2014. E secondo Peter Horrocks, direttore responsabile del global service della rete, la Bbc potrebbe perdere 30 milioni di ascoltatori rispetto alla propria attuale audience globale di 180 milioni per effetto della riduzione dei programmi e delle lingue. Gli esuberi sono stati confermati, a malincuore, da Peter Horrocks, che ha più volte ribadito come la reputazione del servizio e lo stesso peso del Regno Unito nel mondo risentiranno dei tagli. Horrocks ha assicurato che «il caso è stato portato all’attenzione del governo, ai cui ministri abbiamo spiegato dettagliatamente l’impatto di una simile riduzione del servizio». Se l’opposizione laburista è contraria al sacrificio del World service, i giornalisti britannici sono basiti. Per tutti parla Jeremy Dear, segretario generale della Nuj, l’Unione nazionale dei giornalisti britannici, che definisce la situazione «uno choc per la vasta portata dei tagli» ma sostiene anche che la dirigenza della Bbc non abbia lottato abbastanza per evitarli. Nel frattempo, gli impiegati a rischio licenziamento non ci stanno e da giorni manifestano il proprio disappunto davanti alla storica sede della Bush House. Una struttura costruita ad Aldwych, nel cuore di Londra, negli anni Venti e ampliata nel decennio successivo quando nel 1932 venne fondato il Bbc Empire service, l’antenato dell’attuale World Service. Un complesso che la Bbc si prepara a lasciare l’anno prossimo, trasferendo l’intero servizio per gli esteri in periferia. Un trasloco che potrebbe segnare la fine di un’epoca per il network, depauperato su scala globale in nome dell’interesse nazionale. FRANCIA, CANI PER FIUTARE IL CANCRO ALLA PROSTATA Il cane dimostra ancora una volta di essere il miglior amico dell’uomo. Un gruppo di ricercatori e medici francesi, ha infatti scoperto che grazie alle loro capacità olfattive, i cani possono essere alla base di test affidabili per l’individuazione precoce di un cancro alla prostata. Già da qualche tempo, un’equipe di medici e esperti biochimici, guidati da Olivier Cussenot, professore di urologia oncologica presso l’ospedale Tenon di Parigi, hanno sperimentato questo metodo, ricorrendo a un cane per migliorare i test biochimici utilizzati in laboratorio per l’identificazione del tumore. Per questo, il cane, un pastore belga, lo stesso a cui si fa affidamento per l’individuazione di esplosivi, stupefacenti, o persone sepolte dalle valanghe, viene addestrato per riconoscere le urine. ”A Orleans, l’aviazione militare francese ha già formato un cane che è capace di individuare il cancro alla prostata. Un secondo è in corso di addestramento”, dice Cussenot al quotidiano La Croix. Secondo uno studio che lo stesso professore ha co-firmato per la rivista ‘European Urology’, il margine di successo degli amici a quattro zampe nel depistaggio di un cancro alla prostata è del 91%. FRANCIA, LA CORTE COSTITUZIONALE DICE NO AI MATRIMONI GAY Il Consiglio Costituzionale francese ha confermato il divieto di matrimonio fra persone dello stesso sesso, giudicandolo conforme alla costituzione. L’alta corte ha pertanto demandato ai politici di provvedere a un eventuale cambiamento della legislazione in materia. I ‘Saggi’, il cui parere era stato richiesto su iniziativa di una coppia di donne ”madri” di quattro figli e legate da un Pacs (il Patto civile di solidarietà, unione civile aperta agli omosessuali), hanno dunque rinviato al legislatore ordinario qualsiasi modifica in materia. Il matrimonio gay resta legale, al momento in Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia, Islanda, Canada, Sudafrica, Argentina e in alcuni degli stati Stati Uniti. Nella sua decisione, la Corte rinvia alla legge per quanto riguarda l’applicazione del principio di eguaglianza davanti alla legge. Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache PEGGIORA LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL REGNO UNITO: IL PIL CADE A -0,5% Sempre più in rosso i conti pubblici d’Inghlterra. Il governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, ha espresso preoccupazione per il presente e un moderato ottimismo per il futuro riguardo alla difficile situazione economica del Regno Unito. Dopo la pubblicazione dei dati sul prodotto interno lordo nazionale per l’ultimo trimestre del 2010 da parte dello Uk Office for national statistics (Ons), avvenuta martedì 25 gennaio, King ha scelto di commentare cifre che evidenziano la stagnazione economica del Paese. Il meno 0,5% del Pil nazionale, unito alla crescita dell’inflazione che ha registrato un aumento del 3,7% a dicembre 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima sono infatti segnali poco incoraggianti. Il governatore della Bank of England ha parlato chiaro: «La ripresa si annuncia instabile e l’inflazione rischia di crescere sino al 4-5% annuo, il doppio di quanto preventivato dalla banca centrale». Tuttavia, il governatore continua a difendere l’operato di David Cameron e del ministro per le Finanze, George Osborne. La recessione registrata nell’ultimo trimestre dell’anno passato viene così inquadrata in un’ottica di alti e bassi nella quale, comunque, l’economia britannica ha intrapreso «la strada giusta per tornare a crescere in maniera uniforme. Il percorso giusto è stato tracciato ed è ora importante mantenerlo», ha proseguito King. A dispetto della situazione, dunque, la Bank of England non volta le spalle al governo e alla sua politica di robusti tagli alla spesa pubblica. Come evidenzia il Financial Times, il governatore «consiglia alle famiglie di accettare l’attuale periodo di austerity in nome della necessità di alzare le tasse sui consumi e tagliare le spese per riportare il deficit sotto controllo». In questo scenario, la banca centrale, come ha ribadito King, «non potrebbe né dovrebbe tentare di prevenire la stretta al tenore di vita dei cittadini britannici afflitti da prezzi più alti e da aumenti in busta paga inadeguati». Come evidenzia Robert Winnett sul Daily Telegraph, citando lo stesso King, il potere di acquisto dei cittadini britannici «é lo stesso del 2005», mentre «un simile e perdurante calo del tenore di vita non si registrava da 80 anni». Le parole del governatore non hanno certo contribuito a sollevare il morale della nazione né a rassicurare gli addetti ai lavori. La reazione immediata al discorso di King è stata infatti una caduta dell’1,5% della sterlina nei confronti del dollaro. Il 25 gennaio la valuta inglese è stata scambiata a 1,58 dollari il valore più basso registrato negli ultimi due mesi e mezzo. Sulle avversità del momento non potevano mancare i commenti dei partiti di opposizione. Il neo ministro ombra per le Finanze, il laburista Ed Balls, non ha perso occasione per attaccare Osborne che, nel commentare il passo indietro del Pil a fine 2010, aveva suggerito come le avverse condizioni metereologiche avessero frenato l’economia nazionale. «Il mio consiglio al ministro é di non dare la colpa al brutto tempo. Cambi piuttosto le proprie idee, crei un piano B e stabilisca rapidamente una politica a tutela dei posti di lavoro e della crescita economica». Una presa di posizione forte, ma che non scuote le certezze di George Osborne: «Non è in dicussione alcun cambiamento della nostra politica fiscale sulla base di un mese di grande freddo. Si tratta di una strategia che ha saputo conquistarsi credibilità internazionale». Che tende, però, a vacillare sul fronte interno. Già il giorno prima della pubblicazione dei dati sul Pil, infatti, Sir Richard Lambert, direttore generale uscente della Confederation of British industry (Cbi), organizzazione che riunisce le principali aziende d’Oltremanica, aveva criticato la strategia economica della coalizione di governo. LA CONTINUA ASCESA DELLE DONNE DELLA BUNDESREPUBLIK (Lettera43) - Germania: politica e donne. Per anni il ruolo femminile è stato confinato alle cosiddette tre K, Kinder, Küche e Kirche, bambini, cucina e chiesa. Poi è arrivato il movimento femminista del Sessantotto che ha aperto la battaglia sui pari diritti e da allora le donne hanno compiuto un lungo e faticoso cammino. Perché, come in molti hanno sostenuto, la Germania non è mai stata la Svezia in termini di emancipazione femminile. Anche se oggi, i fatti sembrano dire tutt'altro: la politica tedesca è sempre più in mano alle cosiddette quote rosa. Dalla cancelliera Angela Merkel che, nonostante le difficoltà incontrate durante il suo mandato, ha sempre continuato a mietere consensi fino alla carrellata degli ultimi volti femminili della Bundesrepublik. Come ha scritto anche lo Spiegel, «proprio Annegret Kramp-Karrenbauer sarà un ulteriore simbolo di questo cambiamento epocale quando, presumibilmente fra 5 mesi, sostituirà il dimissionario Peter Müller alla presidenza della regione della Saar. In un Paese che già oggi annovera una cancelliera, 2 presidenti di Regione e 5 ministre, l’ascesa delle donne ai posti di responsabilità nella gestione della cosa pubblica potrebbe non fare più notizia. «Ma se la tornata elettorale amministrativa del 2011 andrà in un certo modo», ha proseguito lo Spiegel, «le presidenti di regione potrebbero diventare addirittura 5. Oltre alla Kramp-Karrenbauer, sono in corsa Julia Klöckner della Cdu nella Renania Palatinato e Renate Künast dei Verdi a Berlino. La prima è attualmente segretario di Stato, la seconda è capogruppo al Bundestag. Entrambe hanno di fronte una campagna elettorale difficile, ma non partono battute. Già oggi si tratta di donne che svolgono un ruolo di primo piano nella scena politica berlinese». Appare stridente il contrasto con altre nazioni, dove in questi giorni il ruolo delle donne viene accostato alla politica per tutt’altre considerazioni. La Germania, Paese per tanti anni più conservatore nei costumi di quanto faccia pensare la sua collocazione geografica al centro dell’Europa, si è ormai lasciata alle spalle le vecchie consuetudini e si è incamminata sul terreno delle uguali opportunità per i due sessi. «Le donne non fanno una politica rumorosa, ha spiegato il magazine, come capita a molti colleghi maschi, la loro caratteristica è di preferire i piccoli passi al grande baccano. La scelta di Annegret Kramp-Karrenbauer come sostituta di Müller è parsa sorprendente giacché la futura presidente del Saarland non si è fatta strada a gomitate, al contrario si è sempre distinta per un comportamento schivo ma di successo nei ruoli importanti finora ricoperti come ministra regionale dell’Interno, dell’Istruzione e degli Affari Sociali». E Ralf Stegner, segretario socialdemocratico nello Schleswig-Holstein ed ex ministro nel primo gabinetto guidato da una donna, Heide Simonis, ha aggiunto: «La mia esperienza è che le donne sono totalmente estranee al concetto di capo branco così caro agli uomini». Insomma, con loro si lavora meglio, in maniera più rilassata e meno concorrenziale. Parola di uomo. PARTENOPEI IN DIFESA DEL MARCHIO STG DELLA PIZZA I pizzaioli di Napoli sono in rivolta. E ne hanno ben motivo: rischiano infatti di perdere il marchio di tutela Stg (specialità tradizionale garantita) per la pizza napoletana, faticosamente conquistato appena un anno fa. L'Unione europea potrebbe infatti rivedere la sua decisione sulle Sgt, poiché lo scorso dicembre ha varato un nuovo 'pacchetto qualità” di norme sulla tutela dei prodotti alimentari. Il che apre due scenari possibili: quello negativo è che, tolte le Stg, si riapra un vuoto legislativo in cui purtroppo sprofonderebbero di nuovo molti dei prodotti tipici italiani, copiati senza troppi problemi in ogni parte del mondo. Quello positivo, almeno secondo i nostri parlamentari europei, è che con la soppressione dell'Stg si dovrebbe far spazio a nuove regole, ancora più severe, sull'attribuzione dei marchi di qualità, magari riallacciandosi alle Dop (denominazione d'origine protetta) e alle Igp (indicazione geografica protetta) esistenti. Insomma, la pizza napoletana sarebbe ugualmente tutelata, poiché per realizzarla c'è già bisogno di un prodotto Dop, come la mozzarella di bufala campana (questo però solo nella variante della Margherita extra). Nulla toglie che in futuro possano essere ”blindati” anche gli altri ingredienti previsti nella ricetta della napoletana depositata a Bruxelles: a partire dalla semplice mozzarella (che è attualmente la seconda Stg italiana), per arrivare ad aglio, origano, foglie di basilico fresco, pomodoro fresco e olio extravergine d’oliva. L'attestazione di specificità “pizza napoletana Stg” è oggi riservata alle pizze che seguono per filo e per segno il disciplinare di produzione registrato in sede Ue. Vale a dire: non solo la lista delle materie prime, ma anche le modalità di lavorazione, cottura e presentazione del prodotto. Indispensabile la presenza di un 'cornicione' fatto a regola d'arte: ben cotto e non più alto di 1-2 centimetri, mentre il diametro del disco di pasta non può superare i 35 centimetri. Il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, si è schierato dalla parte dei pizzaioli, riconoscendo la necessità di «correre ai ripari, registrando il marchio europeo con una maggiore specificità». Magari aggiungendo un aggettivo come “verace” alla definizione. 10 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Maschi sempre più donne. Lo dice l'Eurispes. Lui sempre più simile a lei. Il maschio italiano assomiglia sempre di più a una casalinga inquieta. Così dopo la “uoma”, la donna che si muove e pensa come un uomo, adesso è arrivato il momento della “uonna”, l’uomo che, magari non pensa come una donna, ma sicuramente agisce al femminile. Apparecchia la tavola e si spalma sul viso la crema anti-rughe. Non si perde le ultime tendenze della moda e non vede l’ora di andare al supermercato. Fa la lavatrice e si cimenta con piacere ai fornelli e al cambio dei pannolini del pupo. Il ritratto impietoso appare sulle colonne di Lettera43 che riporta il contenuto dell’ultimo rapporto Eurispes sullo stato dell’Italia da cui emerge che il “lui” della coppia” è sempre più simile alla “lei”. Chissà cosa direbbe oggi Massimo Troisi. Forse cambierebbe la frase finale del suo Pensavo fosse amore e invece era un calesse: «Un uomo e una donna, in particolare, sono le persone meno adatte a sposarsi tra di loro». O forse no. Il regista Fausto Brizzi la ritiene ancora attuale. Tanto che, l’ha usata come apertura del suo film Maschi contro femmine appena uscito dalla programmazione, a cui l’anno prossimo seguirà Femmine contro maschi, dove in scena vanno proprio le situazioni che l’Eurispes descrive. Una donna sempre più forte e sola e un maschio sempre più confuso. Perché, e nemmeno l’Eurispes lo dice, non si sa se questa trasformazione dell’uomo italiano sia figlia di una costrizione o di una convinzione. La verità è che in casa si rimbocca le maniche, non per tutto, ma per parecchie cose. Un compito di cui spesso (35,6%) o sempre (25,8%) gli uomini si fanno carico tra le mura domestiche è quello di raccogliere il sacchetto di rifiuti e portarlo fuori. Vero, alzi la mano chi non lo fa. Oltre la metà del campione (53,3%) apparecchia la tavola, un 46,8% adora andare al supermercato e un buon 32,9% si cimenta con i fornelli. Piace meno pulire il bagno (solo il 23,7% sostiene di farlo) o fare la lavatrice (solo il 19,4% si dedica a questa incombenza). Ma lo fanno. Sui figli poi nessuno si risparmia: cambiare il pannolino è considerato del tutto normale dal 70% degli intervistati e se il figlio ha l’influenza ben il 94,8% dei papà è pronto ad accudirlo. Insomma gli italiani sono anche dei “mammi” fantastici almeno sulla carta che hanno ceduto anche alle lusinghe della vanità. La donna pretende e schiavizza La colpa è anche delle “uome”. Quando si fidanzano o sposano tendono a considerare gli uomini come degli schiavetti e li fanno diventare “uonne”. E vienimi a prendere, e vai a comprare l’acqua perché pesa, e accompagna i bambini a scuola e sbriga tutte le faccende pratiche di casa…. A forza di ubbidire agli ordini il maschio si è femminilizzato e non aspetta nemmeno più il comando. Fa e basta. Per consolarsi, Bunga bunga a parte, non c’è il cibo ma ci sono i prodotti di bellezza. La prova sono i numeri. Negli ultimi tre anni hanno speso per farsi belli oltre 200 milioni di euro e molte aziende hanno lanciato intere linee, con formulazioni adatte alle necessità degli uomini, che costituiscono circa il 10% del totale del fatturato. E dove la crema non basta arriva il bisturi: Secondo i dati della Società italiana di medicina estetica, infatti, è aumentata la richiesta di plastiche addominali, liposuzioni e lifting soprattutto da parte degli over50. Tra gli interventi più richiesti nel 2010 al primo posto figurano le operazioni di liposuzione di fianchi e addome (22%) seguite dai trapianti di capelli (16%), la rinoplastica (14%), la liposcultura al laser per rimodellare i pettorali (12%), i trattamenti di lifting (8%) e la blefaroplastica (5%). La “uonna” è appena nata ma ha già la sua malattia. Si chiama vigoressia e indica l'ossessione per il fisico. Ne sono affetti 670 mila italiani. Il “Cairo Opera House” celebra con un recital i 150 anni dell’Unità d’Italia Tra le diverse iniziative culturali previste dalla 43a edizione della “Fiera Internazionale del Libro del Cairo”, in programma dal 29 gennaio all’8 febbraio, ce n’è una particolarmente interessante per l’Italia e per chiunque ami la buona musica. Il “Cairo Opera House” ospiterà, infatti, sabato 29 gennaio alle ore 20 il recital “L’Opera, Unità d’Italia. La grande rivoluzione del Melodramma” che ripercorre le tappe più significative del percorso operistico italiano, dall’epopea risorgimentale sino al Verismo, figlio delle espressioni più elevate del ritrovato sentire “italiano”. La raffinata kermesse rivisiterà le grandi arie liriche delle indimenticabili opere di Giuseppe Verdi come “La Traviata”, “La forza del destino”, “Don Carlo”, “Un ballo in maschera” insieme a brani tratti dalla “Tosca” di Giacomo Puccini e dalle composizioni di Umberto Menotti Maria Giordano e di Pietro Mascagni. Il pubblico potrà sicuramente godere di indiscussi capolavori della cultura italiana, che ormai fanno parte a pieno titolo del patrimonio artistico internazionale, impreziositi dall’interpretazione del soprano Angela Papale, accompagnata al pianoforte dal M° Fabio Marra. La musica da sempre rappresenta un modo di esprimere il comune sentire di un popolo, interpretandone umori e aspirazioni. Il recital “L’Opera, Unità d’Italia. La grande rivoluzione del Melodramma” fa proprio questo: rende omaggio, attraverso la musica, a tutte quelle persone che hanno contribuito, anche a costo della loro vita, a rendere l’Italia un Paese libero e unito in un solo popolo. Come auspicato da Giuseppe Mazzini ne “La filosofia della musica” (1836), il complicato momento storico risorgimentale esigeva non solo un grande sforzo collettivo e un impegno politico comuni, ma soprattutto una nuova coscienza morale e spirituale verso l’affermazione di quegli ideali di libertà che la potenza evocativa della musica poteva contribuire a sublimare e a diffondere. Giuseppe Verdi ne è, senza dubbio, l’interprete più sensibile ed attento, cogliendo appieno il bisogno essenziale di corale solidarietà popolare al punto da lanciare, senza esitazioni, la propria personale sfida sul campo di battaglia, contribuendo in modo determinante alla definizione dell’identità culturale italiana. "Giorno della memoria" Iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri per una "memoria condivisa" della Shoah E’ partita nei giorni scorsi la campagna di comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla costruzione di una memoria condivisa della Shoah. "La Shoah fu una tragedia unica, collettiva e nazionale, che ha riguardato, direttamente o indirettamente, la gran parte delle famiglie italiane. Anche nel nostro Paese, che vanta tra le altre la più antica Comunità Ebraica della diaspora al mondo. È necessario quindi rendere condiviso con la popolazione italiana sia questo aspetto storico, sia l’utilità pubblica della costruzione di luoghi deputati a divulgare, soprattutto verso le nuove generazioni, la Shoah. Inizia pertanto il 27 gennaio sulle reti Rai la trasmissione dello spot per l’iniziativa “Storia di famiglie - Campagna di raccolta materiali e documenti sulla Shoah”, promossa, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, dal Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivo della Campagna è la raccolta di materiali e documenti destinati ai Musei della Shoah e dell’ebraismo di Roma e Ferrara, nonché al Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, a fini di esposizione, divulgazione e studio. Con lo spot, cui hanno contribuito volontariamente autorevoli testimonial: Piero Angela, Giovanni Maria Flick, Alain Elkann e Massimo Ranieri, i cittadini italiani sono invitati a cercare e raccogliere materiale riguardante la Shoah (lettere, fotografie, cartoline, diari, oggetti…), conservato magari non conoscendone il valore storico-culturale, e a donarlo per contribuire alla costruzione dei Musei della Shoah e dell’ebraismo. La raccolta del materiale ha avuto inizio il 27 gennaio e terminerà il 30 giugno 2011. In tale periodo, tutti coloro che intendono aderire alla Campagna potranno recarsi alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo più vicina (www.interno.it - per informazioni Numero verde 800 893 140) per consegnare, a titolo di donazione, il materiale in proprio possesso, che verrà esaminato da un’apposita Commissione scientifica per la sua definitiva assegnazione. Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 11 12 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE Invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro annuale per la concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di energia (TEN-E) per il 2011 Sovvenzioni a progetti in conformità agli obiettivi definiti. Stanziamento: 24.150.000 euro - GUUE 2010/C 352/12 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Progetti multilaterali, Reti e misure di accompagnamento Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 28 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/20/10 Media 2007 Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee 2° termine per la presentazione di proposte per promuovere la diffusione transnazionale di opere audiovisive europee. Stanziamento: 10.400.000 euro - GUUE 2010/C 248/04 Scadenza: 28 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-ERANET-2011-RTD: invito a presentare proposte per il coordinamento di azioni di ricerca nell'ambito del VII PQ di RST Nel presente invito saranno perseguiti obiettivi specifici riferiti a sette distinte priorità individuate in 17 topic. Stanziamento: 44.610.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 22 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Comenius, Leonardo da Vinci, Grundtvig: Partenariati; Partenariati Comenius-Regio; Grundtvig: Seminari. Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 21 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-COFUND: Proposte per le Azioni “Marie Curie” nell'ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST L'Azione Cofund sosterrà programmi di borse di studio per i ricercatori più promettenti e con esperienza. Stanziamento: 90.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 17 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/32/10 - PROGRAMMA TEMPUS IV RIFORMA DELL’ISTRUZIONE SUPERIORE MEDIANTE LA COOPERAZIONE UNIVERSITARIA INTERNAZIONALE Promuovere la cooperazione multilaterale tra gli istituti d'istruzione superiore dell’Ue e i paesi partner confinanti. Stanziamento: 48.700.000 euro - GUUE 2010/C 278/12 Scadenza: 15 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione delle proposte relative al Programma Jean Monnet aperto agli istituti di istruzione superiore di tutto il mondo. Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 15 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del VII Programma Quadro di RST Termine per la presentazione delle proposte per il dominio 'Physical Sciences and Engineering' (PE) . Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07 Scadenza: 09 febbraio 2011 AMBIENTE NER 300 - PROGETTI DI DIMOSTRAZIONE COMMERCIALE PER IL TRATTENIMENTO E LO STOCCAGGIO GEOLOGICO DI CO2 E PROGETTI DI DIMOSTRAZIONE DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE Stanziamento: 300.000.000 euro - GUUE 2010/C 302/04 Scadenza: 09 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Leonardo da Vinci: Mobilità (incluso il certificato di mobilità Leonardo da Vinci); Corsi di lingue intensivi Erasmus Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 04 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA CULTURA (2007-2010) - SETTORE 1.2.2: PROGETTI DI TRADUZIONE LETTERARIA Il supporto europeo alla traduzione letteraria è finalizzato alla valorizzazione della letteratura e del patrimonio letterario europeo, favorendo la circolazione di opere tra diversi paesi. Stanziamento: 2.700.000 euro - GUUE 2010/C 204/04 Scadenza: 03 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm Pubblicità [email protected] Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 13 Bandi e Concorsi Europei APRILE FEBBRAIO FEBBRAIO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-1: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Collaborative projects: “large scale integrating research projects“ Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-2: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Projects: “small or medium-scale focused research projects“ Stanziamento: 29.700.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-SSH-2011-3: Proposte per la priorità SCIENZE SOCIOECONOMICHE E SCIENZE UMANE nell'ambito del programma specifico 'COOPERAZIONE' del VII Programma Quadro di RST Projects: “Coordination and support actions“ Stanziamento: 6.300.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 02 febbraio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-CSA-5: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Invito a presentare proposte 'Coordination and Support Actions'. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/57/10 - PROGRAMMA «GIOVENTÙ IN AZIONE» 2007-2013 - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2011 1° termine per la presentazione delle domande per promuovere e sostenere la cittadinanza attiva dei giovani in Europa. Stanziamento: 885.000.000 euro - GUUE 2010/C 333/09 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 2/MISURA 3 SOSTEGNO A FAVORE DI PROGETTI PROMOSSI DALLE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE Diffondere la reciproca comprensione tra diverse culture. Stanziamento: 2.807.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 1/MISURA 1.1 INCONTRI FRA CITTADINI NELL’AMBITO DEL GEMELLAGGIO TRA CITTÀ Questa misura comprende attività che prevedono o promuovono scambi diretti fra cittadini europei. Stanziamento: 7.043.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PROGRAMMA «EUROPA PER I CITTADINI» AZIONE 1/MISURA 1.2 - COLLEGAMENTO IN RETE TELEMATICO TRA CITTA’ GEMELLATE Sostenere la creazione di reti telematiche per sviluppare cooperazioni tematiche e durature tra città gemellate. Stanziamento: 4.528.000 euro - GUUE 2010/C 340/14 Scadenza: 01 febbraio 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 14 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE FP7-NMP-2011-EU-RUSSIA: Proposte per l'azione NANOSCIENZE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E AMBIENTE nell'ambito del programma 'COOPERAZIONE' del VII PQ di RST Russia: Small or medium-scale focused research projects. Stanziamento: 4.500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA PRINCE 2010 - UE27 - Cooperazione Europeaid Programma IPA - Invito a presentare proposte L'obiettivo generale del presente invito è la sensibilizzazione sui vantaggi e sulle sfide dell'attuale processo di allargamento dell'UE ai Balcani occidentali, alla Turchia e all'Islanda. Stanziamento: 2.500.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 31 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EACEA/37/10 - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI SCAMBIO - PARTENARIATI TRANSATLANTICI DI LAUREA - Proposte per il Programma EACEA UE-Canada per la cooperazione in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù Stanziamento: 1.546.000 euro - GUUE 2010/C 323/08 Scadenza: 31 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-EURAXESS-II: TRANS-NATIONAL OPERATION OF THE "EURAXESS SERVICES NETWORK II" - Proposte nell'ambito del programma «Persone» del VII PQ di RST Sostegno alla creazione di reti europee di ricercatori all'estero. Stanziamento: 3.000.000 euro - GUUE 2010/C 340/13 Scadenza: 30 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130947/L/ACT/BA GET TO KNOW THE EU La delegazione dell'Ue in Bosnia-Erzegovina intende, attraverso il presente invito, portare avanti attività che favoriscano il dialogo sul processo di integrazione europea. Stanziamento: 120.000 euro - EuropeAid/130947/L/ACT/BA Scadenza: 25 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-IRSES: AZIONI MARIE CURIE SCHEMA DI SCAMBI INTERNAZIONALI TRA STAFF DI RICERCA - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALLA CARRIERA DEI RICERCATORI Partenariati di ricerca attraverso scambi di personale. Stanziamento: 30.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 17 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-7: Proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-LAB Strengthening European research facilities in third countries. Stanziamento: 12.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-6: PROPOSTE PER L'AZIONE ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PROGRAMMA 'CAPACITÀ' DEL VII PROGRAMMA QUADRO DI RST - ACTIVITY ERA-WIDE Eastern Europe and South Caucasus - Mediterranean Countries. Stanziamento: 15.000.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-INCO-2011-8: proposte per l'azione ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE nell'ambito del programma specifico 'CAPACITÀ' del VII Programma Quadro di RST - Activity INCO-HOUSE Invito per la seguente area: INCO.2011-8.1 India Stanziamento: 500.000 euro - GUUE 2010/C 196/06 Scadenza: 15 marzo 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/49/10 - PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (LLP) - INVITO PER PROPOSTE 2011 Termine per la presentazione relativa a Erasmus: Programmi intensivi, Mobilità degli studenti presso scuole o imprese e Mobilità del personale dell'istruzione Stanziamento: 1.065.000.000 euro - GUUE 2010/C 290/06 Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130729/C/ACT/MULTI - LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LA CORRUZIONE: RAFFORZAMENTO DELLA RETE DEI PROCURATORI Proposte per azioni nei Paesi dei Balcani. Stanziamento: 5.000.000 euro - EuropeAid/130729/C/ACT/Multi Scadenza: 11 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130847/L/ACT/RS - SOSTEGNO ALLA SOCIETÀ CIVILE La delegazione dell'Unione europea in Serbia è alla ricerca di proposte per azioni in materia di integrazione nell'UE della Serbia, consentendo la partecipazione della società civile. Stanziamento: 4.000.000 euro - EuropeAid/130847/L/ACT/RS Scadenza: 10 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 E-mail [email protected] 15 Bandi e Concorsi Europei APRILE MARZO MARZO GAZZETTINO EUROPEO.IT PARLAMENTO EUROPEO RICERCA E INNOVAZIONE ERC-2011-AdG: Invito a presentare proposte nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del VII Programma Quadro di RST Termine per la presentazione delle proposte per il dominio Life Sciences (LS). Stanziamento: 661.400.000 euro - GUUE 2010/C 298/07 Scadenza: 10 marzo 2011 RICERCA E INNOVAZIONE FP7-PEOPLE-2011-CIG: PROPOSTE NELL'AMBITO DELL'AZIONE MARIE CURIE CAREER INTEGRATION GRANTS (CIG) - SOVVENZIONI DI INTEGRAZIONE PER LA CARRIERA Nell’ambito del programma 'PERSONE' del VII PQ di RST. Stanziamento: 40.000.000 euro - GUUE 2010/C 283/07 Scadenza: 08 marzo 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EUROPEAID/130732/L/ACT/RS - SERBIA SVILUPPO DI SERVIZI DI COMUNITÀ PER BAMBINI CON DISABILITÀ E LE LORO FAMIGLIE La delegazione dell'Ue presso la Repubblica di Serbia sostiene proposte che si concentrano sullo sviluppo dei servizi locali. Stanziamento: 3.000.000 euro - EuropeAid/130732/L/ACT/RS Scadenza: 04 marzo 2011 OCCUPAZIONE - AFFARI SOCIALI VP/2010/014 - PROGETTO PILOTA COOPERAZIONE ALL-INCLUSIVE TRA AUTORITÀ PUBBLICHE, AZIENDE E IMPRESE SOCIALI A FAVORE DELL'INCLUSIONE SOCIALE E L'INTEGRAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO Stanziamento: 1.500.000 euro - VP/2010/014 Scadenza: 02 marzo 2011 AVVISO: Per ulteriori informazioni sui Bandi riportati in questa pagina o per accedere agli elenchi completi dei Concorsi già in scadenza per il 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm PROMUOVERE I PROGETTI EUROPEI Le attività promozionali e la divulgazione dei risultati conseguiti costituiscono un aspetto estremamente importante e obbligatorio per tutti i progetti che hanno ottenuto finanziamenti dall’Unione europea. Già in fase di redazione della richiesta di sovvenzionamento è necessario definire i supporti (giornali, riviste, siti web) e le azioni (ad esempio diffusione attraverso mailing list) che renderanno pubblici i risultati di ciascuna azione finanziata. “GAZZETTINO EUROPEO”, proprio per la peculiarità delle proprie competenze nel settore dell’informazione comunitaria e, soprattutto, per la collaudata possibilità di diffusione multiregionale per ciascuna sua pubblicazione, può rappresentare un valido supporto per quelle organizzazioni italiane che, a diverso titolo, partecipano a progetti europei. Attività di “disseminazione”, dunque, attraverso “GAZZETTINO EUROPEO” che per questo specifico servizio ha elaborato una vantaggiosa piattaforma di offerte per garantire massima visibilità a costi assolutamente convenienti. Oltre al giornale, poi, una apposita sezione del proprio sito web può essere attivata, su richiesta, per accogliere le schede riassuntive e le note informative di ciascun progetto comunitario; garantendo, in questo caso - senza ulteriori costi aggiuntivi - sia il costante aggiornamento delle informazioni pubblicate, sia l’ampliamento degli spazi web necessari a dare completa ed esauriente rendicontazione dei risultati conseguiti. Per conoscere l’intera gamma delle offerte o ricevere maggiori informazioni sulla tipologia dei servizi, scrivere a: [email protected] 16 Gazzettino Europeo 29 Gennaio 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT