La valutazione del rischio stress lavoro La valutazione del rischio
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La valutazione del rischio stress lavoro La valutazione del rischio
IW Workshop: k h Pianificazione e gestione dei costi della sicurezza La valutazione del rischio stress lavorolavoro-correlato da adempimento formale ad applicazione di management positivo. Un esempio tra obblighi ed opportunità Dr. Gianfranco Feroldi Responsabile Servizi di Prevenzione e Protezione aziende del Gruppo UBI Banca Il contesto normativo Nell’affrontare il tema della valutazione del rischio stress lavoro correlato e delle modalità attuative del processo, non si può ovviamente prescindere dai contenuti dell’Accordo Europeo del 2004, recepito in Italia solo nel 2008 non foss’altro perché tale Accordo viene espressamente citato nel comma 1 dell’art. 28 del D.Lgs. 81/08: “ La valutazione di cui all’art. 17 (Obblighi del datore di lavoro non delegabili: valutazione di tutti i rischi con conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28) …(omissis) … deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui pure quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004….(omissis). “ 2 L’Accordo Europeo del 2004 Nell’Accordo si dichiara che lo stress non è una malattia ma uno stato - che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche e sociali - che insorge quando le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle attese nei loro confronti e che può colpire in qualunque luogo di lavoro e qualunque lavoratore a prescindere da dimensioni dell’azienda e tipologia di l lavoro; si pone quindi d la l massima attenzione, sin dalla d ll premessa, sull’assunto ll’ che occuparsi attivamente di stress sui luoghi di lavoro significa non solo i t d tt miglioramento i li t delle d ll condizioni di i i di salute l t e sicurezza i introdurre un netto neii luoghi di lavoro ma garantire nel contempo maggiore efficienza e migliori performance, performance con significati e positivi riscontri anche in termini economici e sociali, non solo per l’azienda medesima ma anche per la comunità nella quale opera Una coraggiosa anticipazione dei temi della responsabilità sociale essa opera. d’impresa oggi così diffusi. 3 Problematiche applicative: luci ed ombre Il recepimento in Italia dell’Accordo Europeo ha prodotto l’elaborazione di una serie di documenti ((Linee Guida emesse dalla Commissione Permanente nella quale siedono anche rappresentanti delle organizzazioni datoriali e di quelle sindacali,, varie versioni dei Manuali editi da INAIL/ISPESL,, Linee q applicative elaborate a livello regionale o dalle singole ASL) dai quali emerge chiaro la volontà di semplificazione, soprattutto nei confronti delle piccolissime e medie imprese, pur a fronte di una significativa e consolidata realtà di imprese che da tempo avevano introdotto misure di gestione delle risorse umane quali quelle citate dall’Accordo Europeo: comunicazione, trasparenza, chiarezza nei ruoli, disponibilità all’ascolto, coerenza tra conoscenze/competenze/attitudini ed ambito lavorativo…. 4 Problematiche applicative: pp luci ed ombre (2) Basta citare la distinzione contenuta nelle Linee Guida tra la valutazione oggettiva, definita come “necessaria”, e la valutazione soggettiva, definita come “eventuale”, per comprendere come sia l’impegno da parte degli applicatori sia quello degli enti di controllo si sia spesso concentrato, in termini più riduttivi, sul controllo degli esiti delle tabelle e dei rigidi meccanismi di calcolo (senza alcun riferimento a benchmark nazionali o di settore e senza alcun riferimento al contesto soci-economico che coinvolge l’azienda) più che sull’effettiva presenza di politiche di gestione delle risorse umane orientate al raggiungimento del benessere organizzativo. 5 Il progetto in UBI BANCA la valutazione SLC da obbligo a opportunità Nel Gruppo UBI Banca, Banca in applicazione delle politiche HR, HR alle quali sono strettamente correlate quelle in materia di health and safety anche nel disegno della organizzazione aziendale, e considerando la sostanziale validità delle misure di gestione già adottate, soggette ad un costante aggiornamento e verifica della loro efficacia,, nel 2013 si è deciso di realizzare anche la valutazione soggettiva, gg , nella convinzione di svolgere una funzione di maggior tutela della salute dei lavoratori e di promozione del benessere organizzativo, nonostante dalla valutazione oggettiva, condotta a partire dal 2010 e costantemente aggiornata ed integrata, fossero emersi solo alcuni e ben circoscritti elementi di attenzione, la cui analisi di dettaglio condotta con HR e le parti sociali trovava giustificazione in momenti specifici di evoluzione aziendale o in accordi di Gruppo (ad esempio l’aumento dell’utilizzo dei permessi legato agli accordi di solidarietà) 6 Gli attori coinvolti il Servizio di Prevenzione e Protezione (capo progetto) il Medico Competente (esiti sorveglianza sanitaria, punto di ascolto, supporto) la l Consulenza C l (raccolta ( l ed d elaborazione l b dati d oggettivi e soggettivi)) Human Resources (collaborazione fornitura dati e relazione con parti sociali) i Rappresentanti Lavoratori per la Sicurezza e le Organizzazioni Sindacali i Dipendenti (formazione, focus group, questionario individuale) 7 La consulenza Consulenza tecnica “storica” del SPP (avvio progetto specifico anno 2010) definizione d fi i i procedura d raccolta lt dati d ti informatizzata i f ti t e definizione d fi i i del d l data d t sett (2011) formazione RLS nell nell’ambito ambito aggiornamento annuale (febbraio 2012) focus group con gli RLS e in alcune società del Gruppo (febbraio/marzo 2012) elaborazione dati oggettivi raccolti informaticamente da dati aziendali certificati primo output: 2008-2009-2010, aggiornato annualmente con integrazione data sett ultimo versione integrata del data set: anno 2015 (triennio 2012-2013-2014) predisposizione piattaforma web per la erogazione questionario soggettivo fornitura dati “grezzi” anonimi per l’elaborazione da parte Università di Padova 8 La consulenza (2) Consulenza Università di Padova – Cattedra Psicologia del Lavoro (da anno 2013) elaborazione questionario on line percezione soggettiva contestualizzato (QuBo Banca) illustrazione progetto a Top Management -> RLS e Delegazioni Sindacali di Gruppo focus group con dipendenti/RLS/OOSS/gestori HR/RSPP/MC (02/2014) 1^ fase test questionario su circa 600 responsabili di struttura (04/1024) illustrazione esiti Top Management -> RLS e OOSS di Gruppo (09/2014) 2^ fase estensione a tutto il personale, elaborazione dati e indicazione piano azione dicembre 2014 questionario volontario on line offerto a tutto il personale settembre 2015 rilascio output degli esiti dell’indagine soggettiva ottobre 2015 incontri con Top Management – HR per analisi e strategie a seguire illustrazione parti sociali 9 La fase di valutazione “preliminare” Il percorso adottato per la valutazione dei fattori di rischio collegati al fenomeno dello stress lavoro-correlato si è sostanzialmente ispirato alle linee nell’Accordo guida contenute nell Accordo Europeo ed al rispetto della metodologia suggerita dalla Commissione Consultiva. A fronte della a talili linee guida, f d ll eccessiva i genericità i i à che h caratterizza i li id che h non tengono conto delle peculiarità che contraddistinguono i diversi contesti o gani ati i ed i diversi di e si ambiti e comparti compa ti produttivi, p od tti i la messa a punto p nto della organizzativi metodologia aziendale, caratterizzata da un elevato livello di complessità, si è incentrata sulla massima contestualizzazione dei fattori indagati (eventi sentinella, fattori di contesto e di contenuto del lavoro) rispetto al settore del credito individuando anche validi sistemi di raffronto in un credito, un’ottica ottica di benchmark di settore. 10 La fase di valutazione “preliminare”: i criteri La valutazione degli indicatori viene eseguita in funzione di tre distinti criteri: Temporale: confronto del dato rilevato nell’ultimo anno con la media degli ultimi lti i tre t annii di rilevazione; il i se il dato d t sii discosta di t in i modo d significativo, i ifi ti i in base al tasso di variazione, si può registrate un’area di attenzione; Confronto col dato di Settore: confronto tra il dato dell’ultimo anno con il valore medio registrato nel database della consulenza; maggiore è lo scostamento del dato dal valore del database,, maggiore sarà il livello di gg attenzione registrato. Il settore di riferimento è specifico per le diverse tipologie di azienda (banche, società prodotto, società di servizi). Confronto col dato di Gruppo UBI: I dati aziendali vengono anche confrontati con il dato di gruppo UBI (confronto con gruppo) distinto nelle tipologie aziendali i d li (banche, (b h società i tà prodotto). d tt ) 11 La fase di valutazione “preliminare”: i gruppi omogenei La valutazione è stata condotta differenziando i dati raccolti con riferimento a “gruppi omogenei di lavoratori” la cui individuazione ha tenuto conto, in primis, dell’assetto organizzativo aziendale e, in un livello successivo, della mappatura dei processi tipici del settore bancario già utilizzata dall’Associazione Bancaria Italiana, per poter disporre di un valido benchmark, integrata con l’analisi delle concrete modalità di svolgimento dell’attività lavorativa da parte dei singoli: Genere - Età (fasce) - Inquadramento (riferimenti CCNL) Livello di responsabilità (responsabili di struttura - altri) Strutture: 1° livello Direzione Centrale - Rete Commerciale 2° livello li ll Governo G - Supporto S t - Business B i - Operations O ti focus su strutture con attività di Call center (sia commerciale che tecnico) ANALOGA STRUTTURA DEI G.O. GO E E’ STATA UTILIZZATA NELLA STRUTTURAZIONE DEI LIVELLI DI ANALISI NELLA VALUTAZIONE SOGGETTIVA 12 La fase di valutazione “preliminare”: i fattori analizzati EVENTI SENTINELLA INFORTUNI Numero di giorni persi per infortuni sul lavoro per dipendente Numero di giorni persi per infortuni in itinere per dipendente Numero di infortuni totali per dipendente (sul lavoro e in itinere) MALATTIA Percentuale di dipendenti con meno di 3 giorni di malattia Percentuale di dipendenti con più di 31 giorni di malattia Percentuale di dipendenti con meno di 2 eventi di malattia Percentuale di dipendenti con più di 12 eventi di malattia Giornate perse per malattia per dipendente Numero eventi di malattia per dipendente Numero di eventi malattia (giornata parziale), visita medica e altre indisposizioni su numero di dipendenti 13 La fase di valutazione “preliminare”: i fattori analizzati TURN OVER (2) EVENTI SENTINELLA Percentuale assunzioni Percentuale cessazioni N Numero di trasferimenti t f i ti interni i t i richiesti i hi ti su numero di dipendenti di d ti Percentuale di dipendenti con dimissioni volontarie N° di dipendenti con contratto cessato per dimissioni volontarie / N* di dipendenti totali (N° di dipendenti assunti + N° di dipendenti con contratto cessato)/ N° di dipendenti totali PROCEDIMENTI, SANZIONI DISCIPLINARI N Numero di Sanzioni S i i di disciplinari i li i per tipologia ti l i Percentuale di dipendenti con provvedimenti disciplinari Numero di provvedimenti disciplinari per dipendente UTILIZZO FERIE Percentuale di dipendenti con più di 10 giorni ferie non godute Ore di ferie non godute per dipendente VISITE MEDICHE SU RICHIESTA Numero di richieste visita medica al Medico Competente ex art. 41 per dipendente 14 La fase di valutazione “preliminare”: i fattori analizzati (3) FATTORI DI CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA Età media Percentuale di dipendenti con contratto a tempo indeterminato (FT e PT) p con contratto part p time Percentuale di dipendenti Percentuale di dipendenti donne Percentuale di dipendenti appartenenti a categorie protette Percentuale di dipendenti iscritti al sindacato Percentuale di dipendenti formati in Salute e Sicurezza Ore di formazione in Salute e Sicurezza su numero di dipendenti Numero di Incentivi e bonus su numero di dipendenti Numero di cambi di mansione per dipendente 15 La fase di valutazione “preliminare”: i fattori analizzati (4) FATTORI DI CONTESTO DEL LAVORO PROGRESSIONE DI CARRIERA Percentuale di Quadri Q Percentuale di Quadri donne (su percentuale donne) Percentuale di dirigenti Percentuale di dirigenti donne (su percentuale donne) Numero di promozioni su numero di dipendenti INTERFACCIA CASA LAVORO Numero di permessi su numero di dipendenti Ore di permesso retribuito per dipendente Percentuale di dipendenti che hanno richiesto permessi Giornate di assenza per maternità anticipata e obbligatoria su numero di dipendenti donne Percentuale donne con maternità à (sul totale donne) Distanza media casa-lavoro (Km) 16 La fase di valutazione “preliminare”: i fattori analizzati (5) FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO PROGETTAZIONE DEI COMPITI Percentuale di laureati (Laurea 5 anni + triennale + master) Percentuale di dipendenti formati (formazione aziendale) Ore di formazione aziendale su numero di dipendenti Percentuale di dipendenti sottoposti a sorveglianza sanitaria ORARIO DI LAVORO Percentuale di dipendenti con turni di lavoro Percentuale di dipendenti con turno notturno Percentuale di dipendenti p con lavoro flessibile Ore di straordinario su numero di dipendenti 17 La fase di valutazione “preliminare”: la lettura dei dati Al fine di individuare fra gli indicatori, quelli che possono costituire oggetto di approfondimento vengono utilizzati alcuni criteri che permettono di segnalare un singolo fattore rispetto ad un benchmark. Dove: il benchmark è: •la media degli ultimi anni per la valutazione temporale (T). •il dato di settore raccolto dalla consulenza per la valutazione di confronto (S). •il dato del gruppo bancario di appartenenza (G). 18 Il risultato della “valutazione valutazione preliminare” preliminare I risultati che emergono dall’analisi effettuata per il triennio 20122012-2014 confermano quanto già evidenziato nell’analisi dei dati oggettivi raccolti nei trienni precedenti: precedenti: a azienda non si rilevano p particolari elementi di criticità,, tali livello di Gruppo pp e di singola g da richiedere il ricorso ad azioni correttive delle policy di gestione delle risorse già adottate.. adottate 19 I dubbi sulla validità della sola “valutazione preliminare” in un’ottica un ottica di perseguimento del benessere organizzativo all’inizio Dalle evidenze raccolte nei focus group tenutisi all inizio del 2012 con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (*) emergeva mancanza di consenso tra il risultato della elaborazione dei sanitaria l b i d i dati d ti oggettivi tti i e glili esiti iti della d ll sorveglianza li it i ed d il giudizio i di i espresso dai RLS, che trovava anche riscontro nelle istanze sindacali di quel periodo, volti a segnalare ambiti di criticità rispetto ad alcuni fattori identificabili, secondo la terminologia della valutazione SLC nel “contenuto e contesto del lavoro” (organici, carichi di lavoro, pressioni commerciali, ristrutturazioni aziendali, etc.). (*) riscontro molto diverso si è avuto nei focus group tenuti direttamente con i lavoratori 20 L’evoluzione del progetto Anche a fronte di tale apparente dicotomia tra le diverse visioni, approcci e proposte di soluzione, sicuramente correlate anche ai diversi ruoli sociali che azienda e componente sindacale rivestono, si è consolidata nel Servizio di Prevenzione e Protezione e nella Direzione HR la convinzione che fosse imprescindibile ll’opzione opzione di procedere attraverso un processo di approfondimento della valutazione del rischio attraverso la raccolta della i d i singoli i li lavoratori, l t i inserendosi i d i appieno i t l decisione d i i ll’ bit delle d ll percezione dei tale nell’ambito politiche di safety e di gestione delle risorse umane adottate dal Gruppo, volte al perseguimento volontario e costruttivo della massima tutela della salute individuale e del benessere lavorativo, in coerenza con i contenuti del Codice Etico e dei principi illustrati nel Bilancio Sociale. 21 L’evoluzione del progetto (2) Per lo sviluppo di tale percorso si è ritenuto necessario integrare le professionalità che già da tempo si fanno carico della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, grazie al supporto di una équipe scientifica dell’Università di Padova, parte terza e autorevole, composta da docenti di Psicologia del lavoro e di Medicina del lavoro, per le tematiche di rispettiva competenza, che ha avviato una serie di incontri di analisi ed approfondimento con le strutture HR e SPP del Gruppo UBI Banca per mettere a punto gli strumenti di analisi. Gli obiettivi e le finalità, nonché gli strumenti tecnici adottati per l’iniziativa sono stati illustrati agli RLS ed alle Delegazioni Sindacali di Gruppo in specifici incontri dalla medesima equipe congiuntamente ad HR e RSPP. 22 La valutazione della percezione soggettiva: il questionario Elemento essenziale del processo è rappresentato dal questionario di rilevamento della i i di id l riferito if it alle ll specifiche ifi h esigenze i d l Gruppo G B t t percezione individuale del UBI Banca tenuto anche conto del contesto socio-economico nel quale esso opera, la cui elaborazione ha previsto una serie di focus group condotti dall dall’equipe equipe universitaria con un campione di Responsabili, referenti delle competenti strutte per la gestione delle Risorse Umane, rappresentanti sindacali e RLS, oltre a Responsabile del SPP e Medico Competente, per mettere a fuoco le caratteristiche del Gruppo, delle aziende che lo compongono, la cultura organizzativa e le specificità del lavoro svolto. Il questionario è stato anche valutato e validato dal Top Management della Capogruppo aziendale, nella convinzione che potesse rappresentare un utile strumento di conoscenza e verifica del clima aziendale e dell’efficacia delle politiche di gestione adottate. 23 Il questionario on line L erogazione La i d l questionario del ti i aglili interessati i t ti è stata t t preceduta d t da d una campagna informativa, sugli obiettivi e finalità dell’iniziativa, che è stata veicolata sia sul portale aziendale che nella casella di posta individuale degli interessati. La compilazione del questionario on line è avvenuta su base volontaria, accedendo dalla propria postazione lavorativa ad una piattaforma web esterna non gestita da individuali resi anonimi già in sede di accesso al strutture del Gruppo; i dati individuali, questionario, sono stati trattati esclusivamente dagli specialisti esterni, essendo le aziende dei i d coinvolte i l nell progetto destinatarie d i i esclusivamente l i d i report aggregati. i 24 La valutazione della percezione soggettiva: la fase di test Si è convenuto di testare inizialmente il nuovo strumento) su un campione di rappresentativo (pari a n. 684 elementi) di responsabili delle unità operative operanti nelle strutture delle società del Gruppo. Hanno aderito all’invito complessivamente p n. 438 responsabili p pari p al 64% del campione. p I report delle analisi condotte sono stati prodotti sia a livello di Gruppo che a livello di singola azienda, azienda allo scopo di consentire all all’Alta Alta Direzione ed ai Responsabili delle Risorse Umane di ottenere essenziali informazioni non solo sinteticamente in ordine al livello di clima e benessere organizzativo rilevato, ma anche in ordine alle diverse dimensioni lavorative fra loro interagenti, in termini sia di determinanti e conseguenze, sia di mediazione e moderazione, che rappresentano benessere/malessere nei vari contesti organizzativi. possibili determinanti di 25 Fonti di stress Risorse e strategie Effetti Relazioni Colleghi, Superiori, Gruppi, Utenti esterni Caratteristiche del lavoro Domanda cognitiva ed emotiva, Pressione temporale, Controllo Personali: caratteristiche e strategie di coping Salute Fisica, Psicologica, Comportamentale Ruolo lavorativo Cambiamento Comunicazione, Partecipazione, Obiettivi Benessere Soddisfazione, Work engagementt Organizzative: Fiducia, Commitment, Identificazione Sicurezza Lavorativa, Ambientale, Eventi criminosi SSupporto Sostegno, ricompense sociali, bilanciamento vita/lavoro Performance Test Qu-BoBanca: principali dimensioni rilevate nel Gruppo UBI Banca De Carlo, N. A. & Falco, A., 2014 2 L’estensione del questionario alla popolazione aziendale Nel dicembre 2014, esperite le previste fasi di informazione e consultazione delle parti sociali sugli esiti del prima fase di test, previa opportuna campagna di sensibilizzazione ed informazione, il questionario on line è stato messo a disposizione di tutto il personale. Hanno risposto validamente n. 9.739 dipendenti pari a ca. il 54 % dell’organico totale. I report, intergrati da un livello di analisi che tiene conto anche della medesima articolazione dei Gruppi Omogenei utilizzata nell’ambito della valutazione oggettiva così indagine verranno illustrati all all’Alta da consentire una lettura integrata dei due livelli di indagine, Alta Direzione della Capogruppo e, successivamente, formeranno oggetto di incontri presso ciascuna Direzione delle società del Gruppo per la individuazione e la condivisione degli interventi di d miglioramento l che h saranno suggeriti dalla d ll consulenza l scientifica. f In un secondo momento si incontreranno le componenti sindacali, a completamento del percorso di informazione e consultazione convenuti. convenuti 27 SOLO UN PROCESSO, PER QUANTO VIRTUOSO, DI OTTEMPERANZA ALLE NORME ? UNA BEST PRACTICE ? O, PIUTTOSTO, LA CONCRETA ATTUAZIONE DEL MOTTO “UBI UBI BANCA FARE BANCA PER BENE” BENE 28 Fare banca per bene Fare banca per bene significa realizzare la visione di una banca in cui avere fiducia, riconosciuta sul mercato per lo stile di gestione improntato a un costante senso di eticità negli affari, affari di trasparenza e correttezza, correttezza dialogo e rispetto; significa credere in valori forti e condivisi e metterli in pratica nel rispetto di principi e regole di condotta che non sono vissuti come vincoli,, ma come la via p per affermare la nostra identità sul mercato 29 Progetto Valore HR Obiettivi Si è voluto attivare un programma che migliori e valorizzi la qualità delle persone che fanno parte del Gruppo UBI Banca, tramite: • la maggiore conoscenza delle loro caratteristiche e potenzialità • l'allocazione ottimale rispetto alle esigenze diverse del Gruppo • la crescita mediante un pprocesso ppiù incisivo di valutazione delle pperformance,, feedback e di engagement • la motivazione come conseguenza di processi di sviluppo meritocratici e trasparenti • Il benessere organizzativo quale valore aggiunto di crescita per la persona, il lavoratore e il business Fattore Fattor e abilitante per il successo del progetto è la qualità delle Risorse Umane di 1 Valore HR per i nuovi “Professionisti RU” RU ▪ Formare e creare professionisti “Gestori RU” dotati di competenze e comportamenti eccellenti in grado di comunicare, gestire e sostenere il cambiamento 2 Performance ▪ Evoluzione del modello di Performance Management per garantire maggiore Management 2 2.0 0 trasparenza ed efficacia nei processi di valutazione e riconoscimento delle performance Le Persone al Centro della Strategia UBI 3 Persone giuste al posto giusto ▪ Garantire il posizionamento delle «persone giuste al posto giusto» tramite un programma strutturato t tt t di sviluppo il e mobilità bilità volto lt a migliorare i li l'l'adeguatezza d t i ttermini in i i di coerenza ttra comportamenti individuali e necessità di business S Sviluppo manageriale di Gruppo ▪ Revisione del modello di gestione delle persone identificate in “popolazioni omogenee” attraverso una gestione RU unitaria a livello di Gruppo con percorsi professionali trasversali dedicati Officina Qualificazione e Opportunità ▪ Disegno e avvio delle attività necessarie alla gestione della mobilità per far fronte alle nuove sfide in ambito gestione delle Risorse disponibili, mediante impieghi in modo flessibile e temporaneo, e delle azioni di sviluppo 4 5 Percorso articolato in 5 “cantieri “cantieri”” per “mettere “mettere le Persone al Centro della Strategia del Gruppo" Gruppo" e per gestirne mobilità e sviluppo Piano di sviluppo professionale personalizzato Percorso Formativo intensivo su capacità e conoscenze specifiche Selezione dei partecipanti, assessment di rilevazione del potenziale Gestione dedicata e Regole di certificazione dei ruoli Coaching e Mentoring a stretto contatto con i vertici del Gruppo Step di carriera definiti e accelerati e crescita retributiva e inquadramentale Da Gestore di Portafoglio Retail… a Manager che governa il business Piano Formativo intenso e dedicato Ruolo del Responsabile diretto, coinvolto nel percorso di crescita e responsabile delle attività di affiancamento/approfondimento delle tematiche inerenti la certificazione del ruolo previsto nei tempi indicati dal progetto Complessità della Filiale/Unità Organizzativa adeguata al ruolo rispetto alla possibilità di sperimentare t it i clientela, territorio, li t l di dinamiche i h gestionali diverse Fattori di accelerazione Qualora – certificati i fattori acceleranti, verificati i risultati delle prove formative e della valutazione professionale – il/la collega non risultasse in linea con le aspettative del Progetto, si valuterà congiuntamente l’uscita dallo stesso, fermo restando la possibilità di proseguire la carriera attraverso il percorso professionale ordinario Gestione strutturata della mobilità con l’obiettivo di: ▪ Sviluppare percorsi formativi personalizzati di professionalizzazione ▪ Diffondere il concetto di mobilità come opportunità di crescita e flessibilità attraverso anche lo strumento del JOB POSTING ▪ Mantenere e gestire una forza lavoro più flessibile e tattica ▪ Individuare opportunità pp impieghi p g "ad hoc” ▪ Istituire strutture dedicate al governo della mobilità 1. Bacino risorse 3. Gruppo Mobilità 4. Qualificazione e Sviluppo 2. Laboratorio impieghi temporanei e flessibili 5. Marketing della Mobilità Job Posting Flessibilità, talento e motivazione sono le parole chiave giuste su cui sviluppare la cultura digitale all’interno e al di fuori dell’azienda. Per UBI è importante facilitare ed accogliere il desiderio di sviluppo e di valorizzazione professionale che le nostre risorse esprimono. Posizione Competenze La spinta p innovativa supportata pp dalla tecnologia ha visto dunque mutare l’approccio organizzativo e il processo di selezione interna. Mettersi in gioco Basta mettersi in gioco gioco… Sviluppo l Motivazione Smart Working STEP 2 Mar.-Dic. 2015 STEP 1 Set. 2014-Feb. 2015 1 Preparare e conoscere 2 STEP 3 Gen.-Giu. 2016 Sperimentare Misurare e diffondere 3 ✔ Adesione Alleanza Smart Working ✔ Start up progetto pilota: 9 marzo 2015 oltre 70 risorse ✔ Condivisione di know-how ✔ Attivazione delle quattro leve di progettazione (policy organizzative, stili di leadership, tecnologie digitali, layout l ffisico)) ✔ Definizione dei processi aziendali interni ✔ Messa a sistema ✔ ✔ Diffusione Laboratorio di accompagnamento ✔ ✔ Efficientamento Monitoraggio degli indicatori NUMERI 74 persone iscritte al programma (UBI e UBIS) 800 ore di Smart Working effettuate VANTAGGI PER L’AMBIENTE 52 000 52.000 km risparmiati 11.000 kg CO2 risparmiati VANTAGGI PER LE PERSONE 1 000 1.000 ore risparmiate negli spostamenti VANTAGGI PER L’AZIENDA 30 000 30.000 euro risparmiati per storno indennità di Mobilità (stima annua) 2,5 tempo medio risparmiato per persona in termini di giornate lavorative Nel mese di marzo 2015 UBI Banca ha attivato una fase di sperimentazione dello Smart Working nell’ambito di un’alleanza di aziende del territorio* Ad agosto/settembre è stato somministrato un questionario intermedio agli smart worker e ai loro responsabili per valutare i benefici in termini di qualità del lavoro e miglioramento della performance Il 25 settembre a Bergamo si terrà l’evento Smart Working, Smart Companies per la promozione del lavoro agile È previsto un ampliamento della sperimentazione per il 2016 * Aziende aderenti: Gruppo UBI Banca, ABB, Banco Popolare, Volvo Italia, Italcementi Group, Comunità Valle Brembana Strategia dei Talenti Pianificazione della Forza Lavoro On-boarding Apprendimento e Sviluppo Gestione delle Performance Sviluppo della Leadership Gestione delle Carriere e delle Successioni Retribuzione e Benefit Cultura Certificazione dei processi HR Work Life Balance We l fa re A z i e n d a l e Assistenza sanitaria integrativa del SSN: forme diversificate (polizze assicurative e/o fondi integrativi basati sul criterio della mutualità) finalizzati ad integrare le prestazioni del SSN attraverso forme di rimborso delle spese per prestazioni medico-sanitarie sostenute dai dipendenti e/o dal nucleo familiare Polizze assicurative integrative: polizze assicurative integrative delle previsioni di legge (INAIL) che coprono i rischi di infortunio professionale ed extraprofessionale, oltre a polizze long term care e rischio morte assoluto Fondi Pensionistici: Fondi Pensione aziendali e di settore Condizioni economiche di maggior favore: forme diversificate di sostegno del reddito (prestiti per spese straordinarie, di i mutuii casa etc.)) Sostegno alla mobilità/pedolarismo: bus navette aziendali per mobilità significativa tra sedi distanti e forme di rimborso per pendolarismo oltre 100Km giornalieri Premio aziendale di produttività: dal 2013 possibile richiedere il rimborso netto di spese sanitarie, scolastiche etc. Ingresso al Fondo di Sostegno al reddito del Credito Circa 870 uscite avvenute tra dicembre 2012 e giugno 2014 Ci 480 Circa uscite previste tra gennaio 2015 e giugno 2016 Circa 300 ulteriori domande d’esodo incentivato in attesa di possibile accoglimento IN CONCLUSIONE ESISTONO MOLTE METODOLOGIE PER VALUTARE LO STRESS LAVORO CORRELATO, CORRELATO MA ESISTE SOLO UN SOLO MODO PER “FARLO FARLO BENE BENE”: CONSIDERARE L’ATTIVITA’ COME UNO DEI PROCESSI ESSENZIALI DELLE POLITICHE DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ED UTILIZZARNE GLI ESITI PER MONITORARE IL LIVELLO DI BENESSERE ORGANIZZATIVO AZIENDALI. E MIGLIORARE LE PERFORMANCE G R A Z I E P E R L’AT T E N Z I O N E 42