Linda Bray Classe
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Linda Bray Classe
Scuola: Istituto Professionale Statale “Luigi Galvani” – Trieste Studente: Linda Bray Classe: IV Industria Produzioni (Audiovisive) Traccia: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo. È con questo animo quindi, giovani, che mi rivolgo a voi: non armate la vostra mano. Armate il vostro animo” Discorso di fine anno, 1978 Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Era il 1978. Oggi, quarant'anni dopo, in un mondo in cui mi è difficile trovare esempi di onestà, dignità e di valori umani, rileggo questa frase e mi chiedo cosa sia cambiato, se le persone stanno cominciando ad evolversi o se siamo sempre lì, pronti a tirare fuori le armi per l'ultimo pezzo di terra che riusciamo a conquistare. Era il 1978. La Francia sperimenta l’energia nucleare, Aldo Moro viene ucciso, muore Papa Giovanni Paolo I. Con il passare degli anni siamo progrediti in campo tecnologico, farmaceutico ed in molti altri, siamo diventati più tolleranti, verso le altre religioni, verso gli omossessuali, verso i divorzi, adozioni. Ma il mondo ne ha ancora tanta di strada da fare. Non basta quella percentuale di persone, dobbiamo imparare ad essere tutti più aperti, muniti di poesie e pronti a caricare la nostra matita, con cui comporre canzoni sempre nuove. Molti giovani già dalla prima infanzia hanno avuto la fortuna di avere un buon esempio. Io ho sempre seguito quello di mia madre. La conoscenza è la miglior arma. Ho sempre pensato che l'unica rabbia che potevo sentire verso gli altri era quella di non essere colta come loro e mi sono promessa che avrei sempre fatto di tutto per informarmi, studiare, apprendere. Noi ragazzi siamo il futuro. Ma nessuno l'ha capito. Tutti impegnati a raggiungere un numero preciso di ''mi piace'' sui social network, a farci il taglio all'ultima moda, a seguire uno standard di bellezza. Apparire, apparire. Spero che tutti quegli sguardi, ora rivolti ad un cellulare, un giorno saranno rivolti verso il cielo. Ma non possiamo farlo finchè la società, questo sistema corrotto, ci darà l'esempio che ogni giorno ci inculca nelle menti, quello della violenza che viene istigata nei videogiochi per ragazzi adolescenti, quella delle immagini trasmesse nei telegiornali quella violenza subliminale che troviamo nei testi delle canzoni che vanno in radio. Com'è possibile spiegare ad una persona non vedente com'è il cielo? Com'è possibile spiegare la pace ad una persona che come mezzo d'integrazione in un gruppo conosce solo la violenza? Armare il nostro animo dovrebbe essere nel nostro sangue, nel nostro cuore fino dalla nascita. Conosciamo le parolacce, gli insulti ma non conosciamo l'arte di amare il prossimo. Quell'arte che un giorno, se saremo abbastanza fortunati, ci farà aprire un varco in questo mondo pieno di spazzatura lasciata fuori dai cassonetti. Questo mondo che l'uomo ha creato, strappandolo alla natura, trattandolo così, come se ce ne avessimo uno nuovo. E’ stato l'uomo a creare le armi e ora lo stesso, pretende che non le si usi. Perchè abbiamo sentito questa necessità? E’ il risultato della degenerazione del concetto dell'autodifesa. Se io posso annientarti, non mi farai del male. Perchè l'uomo non è capace di attaccare il nemico con anima e parole. I ragazzi devono impararlo da subito. Dalla scuola elementare, da casa, dallo sport. Finchè questo mondo girerà così, le vibrazioni non cambieranno e finchè le vibrazioni non cambieranno, questo mondo girerà così. E’ cambiato tutto ma non è cambiato nulla. Con tutti gli orizzonti che abbiamo aperto grazie alle nuove tecnologie, alla medicina, alla tolleranza, restiamo sempre fermi. Forse perchè una cosa che è dentro di noi, nella nostra indole, non si può fermare. Forse perchè certe persone non riescono a vedere l'azzurro del cielo o forse semplicemente, non sanno che esiste. L'uomo non imparerà mai dalla storia e dai propri errori. Era il 1978 E’ ancora il 1978.