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Rivoluzione inglese
Un quadro generale
Orientamenti religiosi
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Episcopalismo. Dal greco “episcopos”, vescovo. Designa un assetto rigidamente
gerarchico della Chiesa ove il potere ecclesiastico è concepito come discendente
dall’alto, con vescovi e pastori nominati dalle istanze superiori (qui dall’arcivescovo di
Canterbury e in ultima analisi dal Re)
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Puritani. Erano così chiamati coloro che affermavano di professare la “pura” religione
cristiana e intendevano “purificare” la Chiesa inglese dai residui cattolici, rifiutavano di
riconoscere l’autorità della Chiesa Ufficiale Anglicana.
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Indipendenti. Erano tra i puritani coloro che rivendicavano la piena libertà di culto.
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Presbiteriani. Ispirati al modello presbiteriano scozzese introdotto da John Knox
(1505-72), si distinguevano per una concezione non gerarchica o “discendente”,
bensì “ascendente” delle cariche ecclesiastiche pensate come espressione delle
comunità dei fedeli. Dal greco “presbites”, che significa anziano, in particolare il
termine si riferisce al gruppo di anziani, persone particolarmente sagge che insieme
al pastore, in Scozia, dirigevano le comunità parrocchiali, rappresentate dal pastore
in coordinamenti di più parrocchie (presbiteri), nei sinodi provinciali e in un’assemblea
nazionale.
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Quaccheri. Dall’inglese quaker, “tremante”. Pacifisti ad oltranza e contrari ad ogni
forma di organizzazione e autorità religiosa.
Sinossi cronologica
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L'Inghilterra sotto gli Stuart (1603-48)
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1603-25 GIACOMO I (37 anni) si proclama, come re di Scozia ed erede dei Tudor, «re di Gran
Bretagna» (1604) e si appoggia alla Chiesa di Stato anglicana. La Conferenza dei vescovi di
Hampton Court condanna il puritanesimo e il cattolicesimo (1604); di conseguenza,
1605 Congiura delle Polveri ordita dai cattolici. Contro le tendenze assolutistiche del sovrano
(fiscalismo, commercio dei titoli e delle cariche) si forma un'opposizione parlamentare della nobiltà di
campagna (Gentry) e della borghesia (City), allo scopo di garantire gli antichi diritti.
1625-49 CARLO 1(25 anni). Si acuisce il contrasto a causa della giurisdizione regia (Camera
Stellata) e dell'imposizione di nuove tasse (1635, imposta per la costruzione di una flotta da guerra).
Nonostante ripetuti scioglimenti, il Parlamento esige nella
1628 Petition of Rights garanzie contro l'incarceramento arbitrario e la imposizione di nuove tasse
non approvate dal Parlamento.
1629-40 CARLO I scioglie il Parlamento, persecuzione di tutti gli avversari politici e religiosi,
soprattutto dei puritani, un movimento calvinista che mira a purificare la Chiesa dagli eccessi del
culto cattolico sulla base di un libero cristianesimo fondato sulla Bibbia, con principi comunitari e
condotta ascetica di vita. Tra i puritani la corrente radicale degli indipendenti esige una libertà
incondizionata per le loro comunità religiose.
1638 Rivolta degli Scozzesi (presbiteriani) che si ribellano («Covenant», professione di fede presbiteriana) all'introduzione dell'anglicanesimo ad opera di WILLIAM LAUD, arcivescovo di
Canterbury. Per approvare le spese della «Guerra dei Vescovi» contro i rivoltosi scozzesi
1640 convocazione del «Parlamento Corto» e più tardi del «Parlamento Lungo». Dominato dai
puritani (JOHN PYM), esso riesce a imporre un controllo sul governo e la nomina di consiglieri regi
designati dal Parlamento. I collaboratori del re, STRAFFORD (1641) e LAUD (1645), sono processati e mandati a morte.
1642-48 Guerra civile tra la Corona (Cavalieri) e il Parlamento («Teste rotonde», dall'uso di portare i
capelli tagliati corti), causata da una rivolta di cattolici irlandesi (Strage dell'Ulster, 1614) e
dall'imprigionamento di JOHN PYM. - Determinanti sono l'intervento della Scozia (1643) e il nuovo
esercito parlamentare dell'indipendente Oliviero Cromwell (1599-1658) che, convinto della sua divina
missione, riesce a fare dei suoi devoti Ironsides (fianchi di ferro) la fanatica truppa scelta dei puritani.
Dopo i successi di Marston Moor (1644) e di Naseby (1645), defi-nitiva
1648 vittoria, a Preston, di CROMWELL sugli Scozzesi che CARLO I aveva indotto a passare
dalla sua parte. Consegnato per danaro dagli Scozzesi ai puritani, il re viene messo sotto accusa dal
Parlamento. Il processo termina con la
1649 esecuzione di Carlo I e l'abolizione della mo-narchia.
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L'Inghilterra repubblicana (1649-60)
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Instaurazione di un regime repubblicano («Com-monwealth»). Abolizione
della Camera Alta. Il potere è in mano a CROMWELL e ai suoi seguaci.
Prendono vigore le sette religiose (Levellers: Livel-latori, a sfondo egualitario).
Epurazione condotta dai puritani di CROMWELL nell'Irlanda cattolica con
totale esproprio delle terre e nella Scozia (1650-51). Dopo lo scioglimento del
Parlamento, CROMWELL assume il titolo di 1653 Lord Protettore,
instaurando una dittatura personale. - Successi in politica estera contro
l'Olanda e la Spagna.
1651 Atto di Navigazione, diretto contro il commercio marittimo olandese: il
trasporto di tutte le merci da e per l'Inghilterra deve essere effettuato soltanto
su navi inglesi; di conseguenza.
1652-54 la guerra navale anglo-olandese (condotta dall'ammiraglio
ROBERT BLAKE).
1654-59 Guerra contro la Spagna; conquista della Giamaica (1655) e di
Dunkerque (1658). Clima puritano in Inghilterra, con un severo controllo sui
costumi (santificazione della domenica). - Lo spirito che anima i puritani
inglesi, convinti della loro divina missione, trova espressione anche nel
poema "Il Paradiso Perduto" (1667) del segretario di CROMWELL, John
Milton (1608-74).
1658 Morte di CROMWELL suo figlio RICCARDO, incapace a reggere il
potere, si dimette. Il generale MONK restaura la monarchia.
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La restaurazione degli Stuart (1660-88)
 1660-85 CARLO II (30 anni), educato alla Corte di LUIGI XIV. Il suo
assolutismo di stampo francese, la persecuzione dei puritani e la
restaurazione della Chiesa di Stato anglicana (Act of Uniformity, 1662)
portano a nuove tensioni tra la Corona e il Parlamento.
 1665-1666 La peste e un terribile incendio devastano Londra.
 1665-1672 la guerra navale anglo-olandese (con vit-torie dell'ammiraglio
olandese DE RUYTER). Nella pace di Breda, 1667, Nuova Amsterdam (New
York) viene scambiata con il Suriname (Guaiana Olandese). Appoggiato dal
«Mini-stero della Cabala» (1667-73), il re conclude il
 1670 trattato segreto di Dover con LUIGI XIV
 1672-74 guerra contro l'Olanda.
 Dichiarazione di tolleranza del re (1672) a favore dei cattolici, il Parlamento
risponde con il 1673 Test Act (esclusione dalle cariche pubbliche di tutti i nonanglicani) e con lo
 1679 Habeas Corpus Act: protezione contro incar-ceramenti arbitrari e
garanzia della libertà per-sonale. In Parlamento si formano due partiti:
 Whigs (spregiativo per «contadini scozzesi»: borghesi, avversari dei cattolici
Stuart) e
 Tories («banditi irlandesi»: conservatori, angli-cani e fedeli al re).
 1685-88 GIACOMO II (52 anni), cattolico, tenta una restaurazione cattolica,
ma incontra la violenta opposizione della Chiesa anglicana e dei Whigs (W.
RUSSELL, SHAFTESBURY).
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La «Glorious Revolution» (1688)
La nascita inattesa di un erede al trono, GIACOMO (III), fa sorgere per l'Inghilterra la
minaccia di una dinastia cattolica stabile. Whigs e Tories chiamano al trono
GUGLIELMO III D'ORANGE Stathoulder d'Olanda, marito di MARIA II STUART, figlia
protestante di Giacomo II («per la religione protestante e un libero Parlamento!»).
1688 «Rivoluzione Gloriosa» senza spargimento di sangue; fuga di GIACOMO II in
Francia;
1689 Declaration of Rights (approvazione delle tasse, libertà di parola, esercito non
permanente) dettata dal Parlamento e poi tradotta in legge nel
1689 Dicembre, Bill of rights (“legge dei diritti”). Concretizzava le idee di JOHN
LOCKE che nel "Saggio sul governo civile" (1689) teorizza la separazione del potere
legislativo da quello esecutivo a garanzia della libertà personale e della proprietà del
cittadino, riaffermando le prerogative del Parlamento. L'Inghilterra diventa la prima
potenza commerciale e capitalistica del mondo.
1689 L’Atto di tolleranza con cui venivano abrogati, ma soltanto per i protestanti, i
limiti imposti dal test act alla libertà religiosa e all’accesso alle cariche pubbliche.
1694 Fondazione della Banca d'Inghilterra.
Conseguenze per l'Europa. I. Subentra all'assolutismo la monarchia costituzionale.
- 2. La politi-ca egemonica della Francia è superata dal principio dell'equilibrio
(balance of power), perciò guerra contro la Francia, 1688-97.
Conseguenze per il mondo. 1. L'Inghilterra (in unione personale con l'Olanda fino al
1702) conquista il predominio sul mare. - 2. Ha inizio la rivalità coloniale francoinglese.
Le cause delle rivoluzione
PREREQUISITI
Crisi di fiducia sempre
più grave nell’integrità e
nel valore morale di chi
deteneva le massime
cariche nell’amministrazione (cortigiani, nobili,
vescovi, giudici, re)
Mancata acquisizione di due
strumenti chiave del potere da
parte della corona: un esercito
permanente e una burocrazia
salariata
Il declino dell’aristocrazia e la
corrispondente ascesa della
Gentry, sul piano economico,
culturale,politico,dell’esperienza
nell’amministrazione
Diffusione del puritanesimo
tra le classi abbienti e
medio/basse
che
ebbe
come
conseguenza
l’esigenza di cambiamento
nella Chiesa e poi nello
Stato.
Fattori precipitanti – anni 28/40
(1628)
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Petition of rights
Tendeva a riaffermare le tradizionali libertà inglesi assicurate a nobili, ecclesiastici e cittadini dalla
“Magna Carta”
Ostinazione del Re Carlo I che accentua la repressione dell’opposizione politica e religiosa
e conseguente scioglimento del Parlamento (1638)
Patto di resistenza degli scozzesi (Covenant) di fronte al tentativo del Re e del Primate W.
Laud di unificare la Chiesa.
(anni 40)
Convocazione Parlamento per ottenere:
finanziamenti necessari a fronteggiare gli scozzesi ribelli.
Rifiuto del Parlamento e scioglimento dello stesso (Corto Parlamento);
Riconvocazione del Parlamento nello stesso anno (Lungo Parlamento, anni 40-53)
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cause scatenanti – anni 40/42
Carlo I tenta un colpo di Stato con un’incursione armata a Westmister (sede della Camera dei
comuni) per arrestare i dirigenti dell’opposizione.
Passaggio dal conflitto istituzionale al conflitto civile, che terminò nel ’49, con il processo
e la condanna a morte del Re Carlo I
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Locke: “Lettera sulla tolleranza” (p. 63-79)
Riflessioni sugli “oggetti” di tolleranza
Concetto di laicizzazione dello Stato (risultato di patto
tra gli uomini) basato sulla distinzione tra ciò che
riguarda la coscienza individuale e ciò che regola la
pacifica e civile convivenza e che solo appartiene al
“Magistrato”.
Conclusione
Necessità di separazione tra potere spirituale e potere
temporale:
neutralità dello Stato in materia religiosa
l’autorità religiosa a sua volta non ha titolo a interferire
nelle scelte delle istituzioni politiche.
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Verbali del processo a Carlo I
Rappresentano un vero esempio concreto della nota dialettica “aristotelica”
che vede opporsi due punti di vista, quello del Re che fonda il proprio potere
sul Diritto Divino, misconoscendo l’autorità del Parlamento e quello del
Parlamento che sostiene le leggi al di sopra del re e la sovranità basata sul
popolo.
Quella del Parlamento si può definire una vera e propria confutazione che
partendo dalla premessa (a cui naturalmente aderisce lo stesso re) che un
governante debba governare conformemente alle leggi per il bene del
popolo, giunge infine ad accusare di alto tradimento il Re e si arroga il
diritto, fondato su consuetudini storiche, di punirlo.
Si intende educare a passare sempre “dall’altro” punto di vista, una risorsa
per rivedere il proprio che diversamente, attraverso la confutazione, può
diventare una risorsa per l’altro. S’intende, quindi, con ciò rintracciare la
possibilità di evitare che il conflitto ideologico produca effetti negativi come
gli scontri, i conflitti, in ultimo, anche fisici, le guerre.