N.71 aprile (4,25Mb Pdf)

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N.71 aprile (4,25Mb Pdf)
N. 71 - APRILE 2007
Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XIII - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20
GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA
Affrontare
Affrontare le
le
“barriere”
“barriere”
IlIl diritto-dovere
diritto-dovere
dell’impegno
dell’impegno
politico
politico
IlIl secolo
secolo degli
degli
Olocausti
Olocausti
sommario
3
Editoriale - Il diritto-dovere all’impegno politico
5
Il secolo degli Olocausti
6
Affrontare le “barriere”
8
Salute - Infiammazioni ed...
10
Carlo Maccari in Regione
12
Le ricette
16
Cronaca
Arte e dintorni
23
Uno sguardo sulla vita
26
Primavera e dintorni
28
Giorgio de Chirico
34
Noi e la legge
35
Noi e il fisco
36
Istituto Statale d’Arte
40
Amministrazione Comunale
In copertina:
Le rondini ci dicono che la
primavera è arrivata
2
Stela la bimba più giovane della
nuova squadra del Ciclo Club
Guidizzolo
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003
I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro
possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei
dati od opporsi al trattamento stesso.
editoriale
Graziano Pelizzaro
Nel sentimento comune la politica non gode di unanime considerazione. Si
può dire che da tangentopoli in poi le quotazioni della politica siano in forte
ribasso.
Se sulle origini di questo sentimento si sono sprecati fiumi d'inchiostro, più
utile può essere l'analisi della attualità e dei possibili rimedi.
Nel particolare momento politico nazionale, caratterizzato da un bipolarismo
imperfetto, incapace di dare stabilità, ma anche dall'appannamento dei
valori e degli ideali tradizionali, torna al centro della scena il ruolo dei cristiani in politica. O forse lo è sempre stato, mentre noi ci eravamo distratti.
Eppure tutti coloro che partecipano alla vita sociale, vale a dire tutti gli
uomini e le donne, hanno il diritto e il dovere di impegnarsi in campo politico. Naturalmente, ognuno lo può fare con modalità diverse, secondo la sua
situazione e le sue attitudini; ma nessuno può rimanere estraneo a questo
importante compito.
Ciò è particolarmente vero per i cristiani, tanto da potersi definire come
“carità politica”, ovvero un servizio al bene comune. L'essere cattolico costituisce, cioè, di fronte alla propria coscienza, un ulteriore motivo per vivere
con più responsabilità l'impegno politico.
In quest'ottica, la Parrocchia di Guidizzolo ha completato un percorso, durato tre anni, centrato sull'impegno dei cattolici in politica.
La conclusione si è avuta con un incontro pubblico in teatro centrato sull'intervento di un ospite d'eccezione, il gesuita direttore
della
rivista
“Aggiornamenti sociali“,
padre Bartolomeo Sorge.
Dopo una puntuale, attenta ed efficace analisi delle
vicende storiche e politiche che hanno portato ai
giorni nostri, la sua dissertazione ha affrontato
alcuni temi d'attualità che
più rispondevano alle aspettative dell'uditorio. Hanno ancora senso le ideologie? E da che parte devono stare i cristiani?
Dopo l'ovvia constatazione che le ideologie hanno da tempo esaurito la loro
funzione, padre Sorge ha delineato quella che dovrebbe essere la nuova
“civiltà della legalità e dell'amore”, in cui i cristiani sono chiamati a professare la fedeltà ai valori, ma con coraggio profetico. Una civiltà caratterizzata da un senso profondo del rispetto e da un laicato maturo, che veda i cristiani assumere responsabilità civili e politiche quali uomini di sintesi, “spiritualmente santi e professionalmente validi”.
Una nuova auspicata fase che padre Sorge definisce “neo personalismo
solidale”, che può comunque trovare il suo fondamento negli attuali primi
undici articoli della nostra Costituzione.
Una domanda però è rimasta in sospeso: nel frattempo, in attesa di veder
nascere e crescere questa nuova fase politica, il cristiano a chi si deve affidare? Chi nell'attuale momento politico ne interpreta gli auspici? Rutelli,
Casini, Mastella o Follini? Probabilmente nessuno di questi, perché “bisogna
fare qualcosa per restituire un'anima alla politica, tornare a viverla come
progetto ideale, come servizio, come forma di carità, come ricerca leale del
bene comune”.
Il diritto-dovere
all'impegno
politico
3
N U M E R I
ENTI
DIRETTORE
RESPONSABILE
Andrea Dal Prato
CAPO REDATTORE
Graziano Pelizzaro
REDAZIONE
Elisa Corradi
Marco Badini
Marika Busca
Sergio Desiderati
Giusi Nobilini
Elodio Perani
Giovanni Zangobbi
COLLABORATORI
Giorgio Arienti
Giulia Avanzi
Francesca Cappa
Francesca Cargnoni
Cristina Delmenico
Francesco Gandellini
Martina Grandelli
Laura Leorati
Francesca Lugoboni
Antonio Malagutti
Franco Mondadori
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del 30-05-1995
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ORATORIO SAN LORENZO - tel. 335 1211999
FONDAZIONE “V. RIZZINI” - tel. 0376 819120
ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059
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PARROCCHIA BIRBESI - tel. 0376 819602
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sabato dalle 10 alle 12
Assistente sociale:
martedì e venerdì dalle 10 alle 13
BIBLIO TECA
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lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)
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Altri Mondi - tel. 0376 819478
Anspi Birbesi - tel. 0376 849602
Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052
Arca - tel. 0376 818417
Associazione Artigiani - tel. 0376 819528
Associazione Commercianti - tel. 0376 818494
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326
Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253
Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344
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GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240
Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382
ORATORIO S. LORENZO
ORARIO DI APERTURA DOMENICALE
Maggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00
Ottobre - Aprile
dalle 15.30 alle 17,30
U T I L I
AMBUL AT ORI MEDICI
• Dr.ssa Ghisolfi Emi
Prenotazione visite: 0376 689604 (8,30-12,30)
Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011
Cell. 333 8356733
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13
• Dr. Galvani Orfeo Valerio
Prenotazioni visite: 0376 819794
Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)
• Dr. Ponti Giuliano
Ambulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30
Giovedì: dalle 16,30 alle 19
• Dr. ssa Gatti Angela
presso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30
Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109
Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12
Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19
• Pediatra di base D.ssa Schena Stella
presso l’AVIS di Guidizzolo
Per appuntamenti tel. 3491047387
Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30
Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17
• Pediatra di base D.ssa Cavalli Giancarla
Per appuntamenti tel. 0376 868173
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO
tel. 800-228521
ASL
Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713
Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737
Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733
Igiene dell'edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733
PIAZZOL A RIFIUTI
ORARIO DI APERTURA
Lunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30
SANTE MESSE
GUIDIZZOLO
Feriali:
7,30 - 18 (invernale 17 - 30)
Prefestivi:
19 (invernale 18)
Festivi:
8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)
BIRBESI
Feriali:
Festivi:
mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo)
prefestivi 18,00 (invernale)
9,30
REBECCO
Prefestivi 18 (invernale 17)
CIMITERO
Tutti i giorni dalle 8 alle 19
Il secolo degli Olocausti
L'esistenza della storia e del divenire è una verità assoluta, un dogma, un semplice assunto metodologico, oppure una fede con cui si guarda tutto ma che
non viene mai guardata in faccia? (E. Severino)
Gli Armeni, popolazione di lingua indoeuropea, si
stanziarono nel VII sec. A.C. nella regione del lago
di Van, in Anatolia. Prima vassalli dei medi e dei
persiani, poi conquistati dai romani dai persiani
dagli arabi, infine incorporati dall'impero ottomano, conservarono sempre una forte identità legata alla lingua e alla religione cristiana, riuscendo a
costituire una sorta di stato economicamente sviluppato e ben integrato nell'impero.
La prima guerra mondiale aveva aggravato il
declino dell'impero e riacutizzato i conflitti etnici e
religiosi all'interno, riaperti, a partire dagli anni
1910-1914, dal governo dei Giovani turchi che
aveva adottato l'ideologia panturca, ovvero la riunione di tutti i popoli di lingua turca sotto l'egida
della Turchia. Il timore che la “nazione” armena
rivendicasse, una volta finita la guerra, una qualche forma di autonomia all'interno del nuovo
stato, le mire della Russia su quell'area, la crescita di una coscienza nazionale che aveva portato
alla costituzione della Federazione rivoluzionaria,
indussero il sultano a giudicare pericolosa per
l'unità dello stato la presenza armena.
L'inizio del genocidio armeno può essere indicato
nella retata del 24 aprile 1915 quando a
Costantinopoli furono arrestate 2.345 persone,
giornalisti medici avvocati sacerdoti scrittori; tutti
coloro che costituivano i quadri politici e gli alti
dignitari della comunità armena, che occupavano
posti nell'esercito e nell'amministrazione.
Ufficialmente si trattava di un trasferimento verso
i deserti della Siria, in pratica si svolse come un
rastrellamento sistematico e lunga ed estenuante
marcia verso la morte per sfinimento di 1.000.000
e 5.000 persone. Le testimonianze confermano
l'esistenza di almeno 25 campi, ma non con le
caratteristiche classiche di quelli nazisti, sovietici
o cinesi, la loro funzione è di transito per gli estenuati convogli umani costretti a lunghe marce.
Oggi ci sono ancora stati, e la stessa Turchia, che
negano l'olocausto armeno ma attribuiscono queste morti alla condizione di insicurezza e di miseria di quegli anni. Sappiamo che non fu così, anzi
la autorità turche si spinsero fino a condannare a
morte quei musulmani che avessero osato aiutare un armeno, spezzando quel legame di amicizia
e di solidarietà che si era instaurato durante la
lunga convivenza. Soprattutto non si vuole riconoscere a quei morti l'uso del termine genocidio e
olocausto.
Ma questi non dipendono da elementi di tipo
quantitativo, ma sono indicati dalla Convenzione
dei diritti dell'uomo dell'ONU del 1948, secondo la
quale devono presentarsi contemporaneamente
tre requisiti: un elemento materiale, cioè gli atti
criminali; un elemento morale, ovvero l'intenzione
di distruggere una parte o tutto un gruppo sociale; un destinatario particolare, identificabile in un
gruppo etnico, razziale o religioso.
Nello sterminio degli armeni è facile trovare riuniti questi tre elementi, per cui dal punto di vista
storico e giuridico, che però non sempre coincide
con gli interessi della politica, non si può negare il
carattere di genocidio.
Stati Uniti e Germania preferiscono evitare di
affrontare il problema mentre Israele punta a mantenere l'unicità dell'Olocausto.
Papa Giovanni Paolo II ha coraggiosamente
dichiarato che il genocidio degli armeni è stato il
prologo degli orrori che sarebbero seguiti nel '900.
E' necessario ricordare continuamente questi e
molti altri orrori perché mai più nessuno possa
dire pubblicamente, “Chi mai si ricorda oggi dei
massacri degli armeni?” come fece Adolf Hitler
nel suo discorso del 22 agosto 1939.
Giusi Nobilini
5
Affrontare le “barriere”
Chi ha problemi di mobilità, come le persone disabili, gli anziani o chi soffre di
malattie croniche, affronta molte difficoltà pratiche. Niente come il racconto
dell'esperienza diretta può mettere a conoscenza di una realtà molto vicina a
noi tutti, benché troppo spesso ignorata e trascurata. Abbiamo chiesto a persone con diverse disabilità fisiche di raccontare le difficoltà incontrate nella vita di
ogni giorno, a partire dalle comuni attività quotidiane, il tempo libero, i viaggi,
l'assistenza sanitaria. Le loro risposte compongono il quadro realistico dell'impatto della disabilità sul quotidiano.
Il servizio è stato affidato alla cura di Giordano Valbusa che per molti anni è
stato in prima “linea” al servizio dei disabili.
Spostamenti e vita quotidiana
La giornata di una persona disabile spesso è simile a quella di qualunque altra persona, con l'aggiunta di un pesante bagaglio di difficoltà pratiche. Come ovvio, il grado di invalidità aumenta le
difficoltà. Sono barriere anche quelle che si incon-
Le auto parcheggiate,
regolamente, vicino al
muro non permettono
il passaggio delle
carrozzine
6
trano sul percorso per chi, per esempio, è in carrozzella ed è ostacolato da cattivi comportamenti
o poca attenzione (come le auto parcheggiate sui
marciapiedi).
Molte attività (necessarie o desiderate) della vita
di ogni giorno per una persona con disabilità, sono
spesso ostacolate dalle ben conosciute barriere
architettoniche di cui sono piene le città, e anche
il nostro paese non ne è indenne. Abbiamo preso
in considerazione un percorso abbastanza circoscritto che comprendesse la posta, la scuola, le
banca, i negozi e il municipio. Un percorso, direi,
quasi obbligato per tutti, ma particolarmente difficile per i disabili.
Quando vi sono manifestazioni e le vie del paese
vengono chiuse al normale traffico sarebbe
opportuno considerare un'apertura di circa 90 cm
per permettere il passaggio della carrozzine.
Percorso dall’Ufficio postale al Municipio, passando da via Vittorio Veneto e ritorno (compresa
Piazza Marconi):
- Poste: lo scivolo è corretto ma è difficoltoso l'ingresso, le porte sono molto “dure” e non accessibili da una persona in carrozzina.
- Sul lato destro (dal centro verso le scuole), lo
spazio tra il parcheggio ed il muro di cinta della
banca è utilizzabile solo per un tratto, poi vi è una
cabina del metano che lo ostruisce. Sul lato opposto, dalla posta verso il centro, non esiste marciapiedi o altro percorso utile in quanto il parcheggio
delle auto è a fianco del muro e non si passa.
Quindi si è obbligati ad usare la strada.
- Passato l'incrocio con via Rizzini, fino al civico n.
85 tutto bene, qui però la strada si restringe e
considerato il parcheggio (sul lato opposto), spesso le auto salgono sul marciapiedi. Il problema si
ripropone al civico n. 27 fino all'incrocio di via
Rodella.
- Quando i cittadini si recano nei negozi in biciclet-
ta, è abitudine parcheggiare sui marciapiedi questo provoca una strettoia (tra le auto parcheggiate e il muro degli edifici) che obbliga la carrozzina
a spostarsi sulla strada.
- Pur essendo difficoltosa la curva (sul marciapiedi) per via Rodella, questa è ancora passabile;
subito dopo tuttavia se vi sono biciclette (come
spesso capita), si è costretti a rasentare il bordo
del marciapiedi e questo (mancando la barriera di
protezione), può essere molto pericoloso, considerata l'altezza dello stesso.
- Da qui, per andare verso la Banca (Popolare) o si
percorre il marciapiedi fino alle striscie della
Scuola d'Arte, sperando che davanti ai numerosi
Bar non vi siano sedie, biciclette e motorini, oppure si attraversa al semaforo. Qui però ci si trova
sulla piazza che è piena di buche e avvallamenti e
costringe la carrozzina a passare su un percorso
molto poco adatto, per la costante presenza di
auto e per la mancanza di un passaggio pedonale.
- L'ingresso negli uffici (questo vale per tutte e tre
le Banche sul percorso -Agricola, Popolare e
Credem) è molto difficoltoso: richiede l'assistenza
del personale perché si può passare solo dalle
porte antipanico (quella girevole è stretta), il prelievo al Bancomat è quasi impossibile perchè
molto alto e in qualche caso la presenza di gradini ne impedisce l'accesso.
- Per entrare in Municipio è previsto un ingresso
posteriore dal cortile, ma come arrivarci? I parcheggi di via Filzi sono addossati al muro e il percorso è molto rischioso dato il traffico a volte
poco rispettoso della velocità. Quando si entra nel
cortile, il primo tratto (30 m) è impraticabile per la
ghiaia e le buche; con la corsia in cemento si arriva facilmente all'ascensore, qui il personale si e
dimostrato sollecito nel servizio.
- Usciti dal cancello del Municipio, per tornare in
via Vittorio Veneto, si deve attraversare via Filzi,
questo è molto pericoloso per la scarsa visibilità
dovuta alle auto parcheggiate (basterebbe un
limitatore di velocità).
- Giunti al semaforo, prima dell'attraversamento si
deve superare un canalino (scolo dell'acqua) che
può bloccare la carrozzina se non vi è una persona che la spinge. Arrivati sul marciapiedi, per
andare in via Veneto, lo stesso si restringe (palo
del semaforo) ed è difficoltoso accedere alla via
anche per la presenza quasi costante di biciclette
in sosta. Il problema delle biciclette si presenta
Nei punti più stretti
di via V. Veneto è
difficile il transito
sui marciapiedi.
Non infrequente il
caso di cittadini
“disordinati” che
parcheggiano
impedendo il
passaggio alle
carrozzine
per tutta la via (considerati i molti negozi) e spesso impedisce il passaggio.
- Arrivati alla fine di via Vittorio Veneto, per accedere alla Banca Agricola vi è un percorso laterale
che con qualche difficoltà si può fare, il problema
sorge quando a circa metà dello stesso una siepe
ne impedisce il passaggio.
Confidiamo che l’Amministrazione Comunale
interpelli anche i disabili per il riconoscimento e
soddisfacimento delle loro reali necessità e non
cali dall’alto provvedimenti che potrebbero risultare non adeguati.
Giordano Valbusa
Copia di questo servizio è stato consegnato
all'Amministrazione comunale che si è dimostrata
disponibile ed ha assicurato che darà il via ad un programma di recupero della viabilità esteso alle vie che
presentino oggettive difficoltà per i disabili.
7
salute
Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo
Infiammazione ed immunità:
il nostro sistema difensivo
Quando agenti patogeni esterni superano la
nostra barriera organica (ma possiamo essere aggrediti anche da nemici interni), cellule particolari chiamate MASTOCITI, che non circolano nel sangue ma
sono presenti in tutti i tessuti come prima linea di
difesa, secernono ISTAMINA che aumenta la circolazione ematica locale creando quel rossore e quel
calore che viene definito INFIAMMAZIONE.
Tale situazione provoca la fuoriuscita dai
capillari di globuli bianchi detti MACROFAGI (i nostri
soldati di difesa) che annullano gli agenti patogeni.
Questi, così definiti come microrganismi
che rilasciano dei veleni dannosi, si suddividono in:
- BATTERI, costituiti da una sola cellula,
- VIRUS, più piccoli e più semplici, da alcuni sono
paragonati a proteine, tanto che per poter vivere
devono diventare parassiti di cellule viventi,
- FUNGHI o MICETI, si trovano a metà strada tra il
regno animale e quello vegetale di cui diventano
parassiti. Le infezioni provocate, dette micotiche, si
trasmettono facilmente da persona a persona per
contatto diretto o attraverso indumenti ed oggetti.
Tra quelli più pericolosi cito la Candida e l’Aspergillus,
responsabile di micosi profonde.
Aggressori comunque possono essere anche sostanze chimiche ed insulti fisici.
Quando l’azione infiammatoria non è sufficiente ad
annullare gli effetti degli agenti patogeni di ogni tipo,
entrano in azione “le truppe corazzate” e cioè il
SISTEMA IMMUNITARIO.
Il concetto di immunità lo troviamo già in
epoche assai remote: Tucidide, descrivendo la peste
di Atene del 429 a.C., precisa che i risanati di rado si
ammalavano una seconda volta e in ogni caso mai
mortalmente.
Nel medioevo si era constatato che, se si
superava il vaiolo, difficilmente lo si contraeva nuovamente in forma mortale.
Queste ed altre osservazioni dimostrarono
che determinate infezioni, se non conducono a
8
morte, provocano uno stato di refrattarietà dell’organismo verso lo stesso agente.
Jenner (1749-1823) e successivamente
Pasteur (1822-1895) furono i primi ad intuire il concetto di vaccinazione inoculando batteri vivi o morti,
ma fu successivamente che si scoprì l’estrema difficoltà e a volte l’impossibilità di vaccinarci contro
situazioni chimiche o fisiche che di volta in volta ci
vengono a contatto.
Le difese immunitarie quindi in questa parte
non avranno mai un punto di arrivo completo.
Ma ritorniamo in argomento specifico: l’immunità è quindi il meccanismo di protezione e di difesa che i LINFOCITI o globuli bianchi, funzionalmente
nominabili anche come IMMUNOGLOBULINE o
ANTICORPI, attuano contro gli agenti infettivi e le
sostanze estranee all’ organismo, denominati ANTIGENI.
Entrare nel mondo di questi corpuscoli, che
è già materia difficilissima per gli addetti, esula dai
nostri intendimenti, quindi, nell’estrema semplificazione che sempre ho tentato di mantenere, parlerò
soltanto di LINFOCITI T e di LINFOCITI B tralasciando
la tipizzazione delle sottopopolazioni di questa serie.
Tutti i linfociti nascono nel midollo osseo e
maturano, come in un marsupio, in un organo linfoide mediastinico chiamato TIMO che ha funzione
ghiandolare solo nell’infanzia; i linfociti T vengono
istruiti a distinguere ciò che fa parte del corpo da ciò
che non lo è per cui, in presenza di cellule diverse (es.
trapianti) o addirittura tumorali, potendo passare la
membrana cellulare, le attaccano direttamente uccidendole.
I linfociti B invece si trasformano in anticorpi specifici per combattere le cellule provenienti dall’esterno (microbi, parassiti-virus, ecc.).
Entrambi i linfociti T e B, una volta che sono
intervenuti, una parte di essi rimane nel corpo per
creare una specie di memoria delle caratteristiche
degli elementi incontrati che sarà assai utile nel caso
si dovesse ripresentare lo stesso nemico (infezione
salute
secondaria); in questo caso il tempo di risposta sarà
molto più breve.
E’ su questo principio che si basano le vaccinazioni: aiutare il corpo a riconoscere e fabbricare
antigeni per un certo nemico per cui, in questo modo,
lo si prepara ad intervenire prontamente qualora lo
stesso si dovesse ripresentare.
Secondo il loro campo di azione gli anticorpi o immunoglobuline si dividono in:
IgM, rappresentano il 10%: sono le prime ad
attivarsi, unendosi a quella frazione proteica normalmente presente nel siero ematico e chiamata COMPLEMENTO, per dar luogo alla reazione antigene-anticorpo.
IgG o gammaglobuline, sono le più abbondanti nel sangue (75%), le più efficaci contro i batteri e le loro tossine e contro i virus attraverso la fagocitosi.
IgA, si dispongono sulle superfici delle
mucose (intestino, bronchi, occhi, vescica e vie urinarie) ricoprendole con una specie di patina antisettica che rende difficoltoso l’attacco dei germi.
IgE, si scatenano contro antigeni come pollini, latte vaccino, farmaci ecc. liberando istamina
che nei casi più gravi porta allo shock anafilattico.
Quest’ultime immunoglobuline pertanto
causano più problemi quando sono abbondanti (la
loro concentrazione normale nel siero dovrebbe essere inferiore a 100.U.I./ml.).
Bisogna ora ricordare, perché si tratta di un
capitolo importantissimo e molto studiato, che, pur
raramente, i linfociti si trasformano al contrario in
CELLULE AUTOREATTIVE, cioè con funzione di antigene, creando la malattia AUTOIMMUNE, molto più
complicata da dominare.
In ogni caso la reazione antigene-anticorpo
avviene solo in presenza, come già accennato di una
frazione di proteine normalmente presenti nel siero
ematico, chiamate univocamente complemento, che
è attivato direttamente dal microrganismo ed ha una
triplice azione sull’antigene: attrattiva, litica (frammentazione) e opsonizzante (preparatoria alla fagocitosi) che rappresenta l’atto in cui gli anticorpi inglobano gli elementi estranei.
Queste reazioni si chiamano univocamente
FISSAZIONE del complemento o reazione di
Wasserman.
Dal punto di vista biologico l’immunità può
essere:
a) INNATA o NATURALE o ASPECIFICA, che
dipende da un’attitudine propria dell’organismo, è
stabilmente sempre presente e non aumenta all’aggressione dei patogeni.
E’ identificata come barriere chimico-fisiche
quali la pelle, le mucose, la saliva, le lacrime.
Si realizza attraverso la regolazione acidobase del pH, che impedisce la crescita dei batteri
difende l’azione enzimatica battericida del lisozima e
l’azione delle citochine e dell’interferone, proteine
prodotte dai linfociti che favoriscono l’azione dei
macrofagi.
b) ACQUISITA o SPECIFICA, trasferita da
siero di soggetti già infettati e adeguatamente trattato (vaccinazione), quindi introdotta dalla presenza di
patogeni.
A sua volta questa immunità può essere
UMORALE o CELLULO-MEDIATA: umorale quando un
patogeno (antigene) entra nell’organismo e si mantiene extracellulare nel siero ematico ed interstiziale.
In tal caso i linfociti B o plasmacellule (cellule del plasma), che possiedono un vario repertorio
clonale, si selezionano in immunoglobuline o anticorpi specifici per ogni determinato antigene.
Questi anticorpi, dopo aver conosciuto
“l’avversario” lo legano e lo distruggono per poi essere eliminato dai fagociti ossia cellule in grado di inglobare gli elementi estranei.
L’immunità cellulo-mediata o ISTIOGENA si
occupa della difesa dei patogeni intracellulari non
potendo essere attaccati dagli anticorpi serici derivati dai suddetti linfociti B.
In questo altro caso invece i linfociti T possono passare la membrana cellulare e, con la mediatìzione delle citochine, provocano il fenomeno del
rigetto come avviene nei trapianti incompatibili e in
presenza di cellule neoplastiche (chemioterapia).
Tale immunità può essere trasferita mediante linfociti T prelevati da un individuo immunizzato.
9
Carlo Maccari in Regione
Dopo due anni vissuti all’interno del “Parlamento” della Regione Lombardia,
abbiamo chiesto a Carlo Maccari di fare il punto sulla sua attività e sulle intenzioni future. Ne è emerso il “quadro” di un politico attivo alla ricerca continua di
concrete azioni per la nostra comunità. Altra importante iniziativa è l’apertura di
un ufficio, a Guidizzolo, che le permette una maggiore vicinanza al territorio
ascoltando direttamente problemi e necessità.
Carlo Maccari
espone al presidente
Roberto Formigoni
i problemi del
nostro paese
Dr. Maccari, dopo quasi due anni di esperienza
al Consiglio Regionale della Lombardia cosa ci
può dire?
Intanto, se sono quasi due gli anni di permanenza
in consiglio regionale, devo però dire che la stagione politica regionale dell’ottava legislatura è
partita solo dopo le elezioni politiche. Il ruolo
della Regione è certamente un ruolo determinante in tantissimi campi.
Ha compiti nell’organizzazione sanitaria, della
scuola, delle infrastrutture, dell’agricoltura e delle
piccole e medie imprese,
per fare un esempio. E’
evidente quindi che sia
una macchina complessa
dove la funzione di legiferare sta ampiamente
superando quella di
amministrare.
Ciononostante mi sono
ambientato bene, e
spero, lavorando altrettanto bene, in particolare
per il nostro territorio.
Parliamo un attimo di sanità. La Lombardia è la
regione dove i servizi sono tra i migliori.
Qualcuno si lamenta dei ticket…
Giustamente. Però credo sia doveroso significare
ai cittadini lombardi che usufruiscono della
migliore sanità europea, di fronte al trasferimento
dei fondi dello stato per ogni cittadino della
Lombardia, con un meccanismo fortemente penalizzante. In sostanza, meno, molto di altre regioni,
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come ad esempio la vicina Emilia Romagna. Non
solo. A ripetizione, ogni ciclo amministrativo,
mentre la Lombardia consegna alla Corte dei
Conti l’unico bilancio regionale senza deficit, le
altre regioni (quasi tutte) non appongono ticket,
consegnano bilanci devastanti, chiedono al
Governo il ripiano che,
purtroppo avviene regolarmente. Proprio in questi giorni, il Ministro
Padoa Schioppa ha
annunciato il ripiano del
deficit sanitario di sei
regioni. In sostanza, cornuti e mazziati.
Non tutti sanno che nel
dicembre scorso la
Lombardia ha approvato
una legge contro la
povertà attraverso l’attività di recupero e
distribuzione dei prodotti alimentari?
E’ la prima regione italiana che, attraverso una
legge, cerca di affrontare
concretamente, come è
caratteristica di questa
terra, il tema della povertà estrema. Purtroppo è
vero il fatto che soprattutto nelle province periferiche come Mantova, i provvedimenti non di maggiore portata arrivano alla conoscenza dei cittadini con ritardo. E’ per questo che ho attivato un
sito internet (www.carlomaccari.it) da alcuni
giorni dove è possibile trovare alcuni provvedimenti.
Lei in Regione si occupa di diversi aspetti. Già
nei primi mesi di mandato è stato promotore
dell’inserimento delle Colline Moreniche nel
piano regionale di marketing territoriale. Che
opportunità ci sono per le nostre zone?
Molteplici ed in due direzioni principali. Con quel
mio emendamento è stato possibile rendere eleggibili ad un GAL (progetto comunitario di promozione) i nostri colli morenici. Grazie ad una mozione approvata dalla Provincia dall’amico Giovanni
Zangobbi, verrà candidato un progetto per cinque
milioni di euro. In seconda istanza, l’opportunità
che deriva dalla legge 1- 2007, chiamata della
“competitività”. In questa legge, semplice nell’enunciato, si chiede agli imprenditori, o agli aspiranti tali di formulare alla Regione, attraverso
anche associazioni d’impresa e di filiera, progetti
di sviluppo produttivo ed industriale. Una sorta di
partnership che la regione cerca, mettendo a
disposizione dei migliori progetti, finanziamento,
garanzie bancarie e consulenza. Tocca ora a noi
cogliere l’occasione.
Un altro aspetto del Suo lavoro riguarda lo
sport, importantissimo per la crescita umana e
fisica dei nostri ragazzi. Novità?
Vi sono alcune novità. La prima riguarda la gestione degli impianti sportivi, che con nuova legge, di
cui sono stato relatore in Aula, possono essere
dati direttamente alle associazioni sportive, dietro
compenso e senza gara d’appalto. La seconda, è
la promulgazione di un bando regionale per la
costruzione di nuovi impianti sportivi. Su mia proposta, si è cercato di ridurre la quota degli interessi al minimo, fino quasi a scomparire. Una sorta di
prestito ventennale senza interessi.
Lei, lo ricordiamo, è anche presidente provinciale dei Circoli di A.N. Parliamo un po’ di politica. Quali scenari vede a livello locale (sono
prossime elezioni amministrative a Castiglione
e Goito)?
Io credo che sia indispensabile unità per la continuità. Si è lavorato bene e, con qualche aggiustamento, per meglio rafforzare strade già intraprese,
si deve proseguire sul percorso avviato.
Purtroppo registro alla data di oggi alcune indecisioni, e molti personalismi che certo non fanno
bene.
E a livello nazionale? Come si muove la politica?
Lo scenario è sotto l’occhio di tutti. Il centrosinistra è debole, non per la quantità di consenso al
Senato, ma perché non ha motivi di coesistenza,
se non il mero potere. La pensano diversamente
su quasi tutto, e lo stesso D’Alema, recentemente, ha dichiarato che una certa sinistra è da anni
fuori dal tempo, per usare un eufemismo. Ma
anche nel centrodestra sono in atto grossi cambiamenti. Purtroppo la precarietà di un governo
che ogni giorno sembra al capolinea, non fornisce
la tranquillità necessaria ad avviare stagioni
nuove ed importanti.
Poco prima della sua approvazione Lei aveva
giudicato ‘disastrosa’ la Finanzia che si stava
profilando. Mantiene il giudizio?
Certamente. Avevamo detto che non è possibile
prelevare dalle tasche dei cittadini 90.000 miliardi delle vecchie lire, senza pensare di toccare la
stragrande maggioranza delle famiglie italiane nel
portafoglio. E così è stato. Epifani, segretario
generale dalla Cgil e grande sponsor della manovra finanziaria ha ammesso in questi giorni che
coloro che hanno in busta paga poco più di mille
euro, ci perdono! Allora, a chi serve questa manovra?
Un’ultima domanda. Si parla di una nuova
legge elettorale. Qual è il ‘modello’ che ritiene
più idoneo per la realtà italiana?
Il parere è strettamente personale, ma credo che
la legge che regola l’elezione del consiglio regionale sia la migliore. Proporzionale per provincia,
listino come premio di maggioranza, elezione
diretta e collegata del presidente. Semplice, chiara e ampiamente collaudata. Purtroppo credo che
si partorirà l’ennesimo topolino.
L’ufficio si trova a Guidizzolo, in piazza Marconi
(sopra la Banca Popolare di Verona), ed è aperto:
Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30;
martedì e giovedì dalle 15 alle 18.
Per fissare un appuntamento:
Tel. 335 6010786 (risponde Dario Castagna,
reggente l’ufficio)
fax: 178 22 99 309
E-mail:
[email protected]
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Ravioli di porcini
al profumo di timo
a cura di Donatella Lusenti
Ricetta per 4 persone
Ingredienti
500/600 g di ravioli
4 foglie di salvia
1/2 cucchiaino di timo fresco o essicato
In alternativa si possono usare altre erbe
aromatiche - Un battuto di salvia e
rosmarino con l’aggiunta di un pizzico di
maggiorana (2 foglie di salvia o un
rametto di rosmarino)
40 g di parmigiano grattugiato
60 g di burro,
sale
Per la pasta
300 g di farina bianca
3 uova
1 cucchiaio di olio
sale
Per il ripieno
200 g di funghi porcini
100 g di ricotta
2 cucchiaiate di parmigiano
1 cucchiaino di prezzemolo
40 g di burro
1 spicchio d’ aglio
1 albume
sale
pepe
Preparazione
Vini consigliati
Pinot bianco del Collio
Vernaccia di San Gimignano
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Lavare, asciugare e tagliare a lamelle i porcini.
Mettere in un pentolino 40 g di burro, lo spicchio d’aglio schiacciato, i funghi,
salare e cuocere molto al dente (saranno pronti quando l’acqua di vegetazione si sarà asciugata). In una zuppiera riunire la ricotta, i funghi, il prezzemolo
tritato, il parmigiano, spolverare con il pepe e amalgamare bene. Tagliare con
la rotella dei quadrati di pasta* precedentemente preparata di 5cm per lato.
Disporre nel centro un cucchiaino di ripieno, inumidire i bordi con acqua o
albume d’uovo e sigillare saldamente i ravioli a forma di triangolo.
Versarli in acqua bollente ben salata, cuocere al dente, scolare 2-3 minuti e
disporre i ravioli in piatti caldi. In una padellina mettere 60 g di burro, le foglie
di salvia, il timo e far imbiondire. Cospargere i ravioli di parmigiano e versare sopra il burro, dopo averlo passato attraverso un colino fine.
Pasta fresca
Disporre a mucchietto la farina necessaria su uno spianatoio o su un piano di
lavoro e con le dita formare nel centro un piccolo cratere. Versarvi poi le uova
intere una per una (1 uovo ogni 100 g di farina), aggiungere il sale e amalgamare le uova con la forchetta. Impastare, usando sempre la forchetta.
Lavorare poi la pasta con le mani per circa 10 minuti, per amalgamarla bene.
Quando la pasta è morbida lasciarla riposare per 30 minuti, stenderla con il
mattarello, dopo aver spolverato di farina il piano di lavoro.
Fratelli Favalli:
trent’anni di attività
Un’Azienda che nei suoi trent’anni ha saputo stare al passo coi tempi, trasformandosi per poter dare alla clientela un servizio di prima “qualità”.
Nel 1976, all’età di 22 anni, Silvano decide di tentare l’avventura di aprire una sua azienda.
Spinto dalla “molla dell’ideale” che caratterizza la
gioventù dell’epoca, Silvano, che desidera “emergere” fare qualcosa di suo, qualcosa che lo stimoli e lo gratifichi parte e... apre in via Tomasina una
Carrozzeria. Dopo tre anni, nel 1979 lo spazio è
troppo poco, il lavoro non manca e qui si decide il
grande passo, vengono coinvolti il papà Ermete
ed il fratello Luciano, insieme si costituiscono in
una società, si acquista il terreno, si costruisce un
moderno capannone e nello stesso anno ci si sposta in via Cavriana ampliando gli spazi per il lavoro e l’organico. Nello stesso anno la Carrozzeria
diventa autorizzata Ford raccogliendo consensi e
molte soddisfazioni. Nel 1988 ottiene l’autorizzazione Audi Volkswagen e si aumenta il prestigio
per l’importanza dei marchi che hanno concesso
la loro fiducia.
Si lavora “duro” per molti anni, la famiglia si impegna al massimo e continua ad espandersi l’attività grazie all’ottimo lavoro eseguito; perchè è chiaro: il lavoro aumenta perchè i clienti sono soddisfatti altrimenti... Nel 1995 papà Ermete ottiene la
pensione e si ritira.
Nel 2000, dopo aver rinunciato all’autorizzazione
Audi Volkswagen si inizia una nuova avventura
entrando nel mondo del Campeggio e relativa
commercializzazione, affiancando alla Carrozzeria
la Concessionaria di un prestigioso marchio
Tedesco la Dethleffs (del Gruppo HYMER).
Il 2003 segna, per l’azienda, l’ultima svolta importante e radicale. Viene ceduta l’attività di
Carrozzeria e si costituisce la “FZ Motors s.r.l.”,
soci: Silvano Favalli, Luciano Favalli e Giuliano
Zoetti. Il nuovo entrato, Giuliano Zoetti, ha maturato una notevole capacità ed esperienza nella
vendita del prestigioso marchio Audi Volkswagen,
attività svolta per diversi anni.
La nuova ditta, rimanendo fedele alle precedenti
positive esperienze, vende principalmente auto
Audi Volkswagen di provenienza ufficiale sia
nuove che usate, a questo marchio affianca vei-
coli nuovi e usati di tutte le marche. Naturalmente
si continua a curare la vendita e l’assistenza di
caravan e camper.
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Orticoltura:
tecnica in campo
Nello scorso febbraio si è svolta la decima edizione della manifestazione
La manifestazione nata come “porte aperte” della
Ferrari Costruzioni Meccaniche, ha trovato intese
con “Idromeccanica Lucchini” che, con l'allargamento ad altre 20 aziende della filiera orticola,
oltre alla Coldiretti, al Consorzio Agrario Lombardo
Veneto e al patrocinio del Comune, hanno fatto
crescere l'evento fino a farlo diventare un punto di
riferimento internazionale della panoramica
orticola.
La manifestazione è
stata visitata da oltre
mille operatori specializzati: produttori
agricoli, rivenditori,
agronomi,
tecnici
ecc., con una presenza estera di ambito
CEE ed extra CEE di
oltre 150 addetti.
La manifestazione è
stata strutturata, in
questi ultimi anni, su
due aree con due precisi momenti significativi.
Al mattino, presso la
ditta Ferrari, che
dispone di adeguati
spazi coperti e non, si
sono tenute le prove
in campo di attrezzature specifiche di 8
aziende espositrici,
dove si è potuto vedere il funzionamento delle
macchine e la loro produzione in termini di resa
oraria.
Nel pomeriggio presso Idromeccanica Lucchini si
sono svolti convegni specifici riguardanti temi
tecnici sull'importanza delle tecniche colturali,
piuttosto che sulla scelta delle materie prime nella
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concimazione organica come sull'irrigazione in
serra, o sulle prospettive future dell'insalata a
cespo, per terminare con la nuova normativa
agro-farmaci.
All'interno dell'azienda Lucchini si è gestita la
pausa pranzo con servizio a self-service, inoltre è
stato sistemato un idoneo spazio di incontro tra
espositori, clienti ed operatori per discutere di
quesiti e prezzi; all'esterno dell'azienda è stata
allestita una mostra statica di attrezzature specifiche per orticoltura.
Oltre alle due aziende guidizzolesi, Ferrari e
Lucchini, in ambito mantovano hanno aderito
come espositori: Roteritalia di Forigo di Ostiglia,
COSMECO di Ostiglia, GREMIZZI VIVAI di Asola; a
livello nazionale: ORTOMEC di Padova, COGEV di
Rimini, C.A.L.V. Nord Italia New Holland, GOLDONI TRATTORI, CAFFINI di Verona, AGRICOLA ITALIAN di Padova, ISAGRI di Lodi, MINGOZZI di
Ferrara, BASSI di Bologna, SATA di Alessandria,
PROTEMA di Milano, GRAMEGNA di Alessandria,
BASLINI di Milano, TAMINCO Multinazionale chimica, RIJK ZWANN Olandese, LIQUIGAS locale.
Dato l'indice di gradimento elevato rilevato dagli
operatori, il direttivo organizzativo sta pensando
di creare un polo di servizi sul territorio che è a
larga vocazione orticola, in cui queste aziende
possano disporre di strutture, dove si possa fare
sperimentazione varietale, ricerca e innovazione,
sia sui materiali, che sulle tecnologie e dove si
possa creare nel tempo un importante punto di
incontro e di interscambio internazionale tra i più
autorevoli tecnici e ricercatori, valorizzando così il
territorio come fiore all'occhiello della filiera orticola nel mondo. Rivolgiamo un ringraziamento
sentito alla OP Guidizzolese ed in generale agli
orticoltori locali che oltre ad aver aderito alla
manifestazione come sempre si sono resi disponibili con professionalità nella squadra di organizzazione. Ci auguriamo che questa sinergia possa
essere sempre più proficua per tutti.
- Ciao!
- Ah ciao, non è che per caso mi stai fotografando?
- Per chi mi hai preso, per un paparazzo?
- No, ma sai… Non ti puoi più fidare di nessuno!
- Ma poi, scusa… mica sei famoso, tu…! E non
mi risulta che tu sia dedito a stravizi…!
- Beh, confesso che qualche volta un bicchierino
di più me lo faccio…
- L’ho sentito dire, ma pensavo fosse il solito pettegolezzo…
- Magari è una maldicenza…
- Scusa, ma che differenza c’è tra un pettegolezzo
e una maldicenza?
-Beh, un pettegolezzo è quando uno rivela una
cosa vera, o verosimile, quando ancora non lo sa
nessuno, anche se poteva risparmiarsela, magari
sapendo che potrebbe danneggiare le persone
coinvolte…
- E la maldicenza?
- E’ quando uno dice una cosa inventata, quando
tira delle conclusioni partendo da fatti riferiti,
aggiungendoci del suo…
- Faccio fatica a seguirti…
- Ti faccio un esempio; se io dico: Follini si è fatto
eleggere dal centrodestra e poi ha pensato bene
di andare col centrosinistra, ecco questo poteva
essere un pettegolezzo…
- Ma se tu dici che Follini invece…
- Ecco, quella poteva essere una maldicenza!
- Ma se non ho detto niente!
- Però l’hai pensato…
- Perché, vale anche il pensiero?
- Disse il saggio: a pensar male si fa peccato, ma
spesso ci si azzecca!
- Confucio?
- No, Andreotti!
- Sai cosa penso, che tutti questi pettegolezzi non
fanno altro che distrarci dai problemi reali…
- Forse lo fanno apposta…
- Già, così la gente guarda le veline, i grandifratelli, i pippibaudi e non pensa ai disservizi, alle guerre, alle tasse che crescono…
- A proposito, hai sentito che è aumentata l’addizionale Irpef del comune?
- Si, ma… tu sai quanto paga di IRPEF in media
ogni guidizzolese allo Stato? Millesettecento euro!
Bambini e vecchi compresi…
- E allora?
- Sai quanto restituisce lo Stato al Comune di Guidizzolo per ogni cittadino? Quindici euro…!!!
- E come fa il Comune a pagare tutti i servizi?
- Appunto...
- Però , qualche spesa superflua si potrà tagliare…
- Certo, peccato che tutti vogliano sempre tagliare quelle che riguardano gli altri….!
- E allora…
- Come diceva il saggio…. Gli è tutto da rifare!
- Confucio?
- No, Bartali!
- Però è vero… ci vuole un cambiamento culturale, una ricostruzione dello stato, una nuova
coscienza civica…
- Già, hai detto niente…
- Magari si potrebbe cominciare con una legge
elettorale seria…
- E tu come la vedresti… alla francese, all’inglese
o alla tedesca?
- Basta che non sia… alla cinese!!!
15
cronaca
Il semaforo di via Tomasina
Un lettore (anonimo) ci ha scritto criticando la
recente installazione del semaforo all'incrocio tra
via Tomasina, viale Europa e via Donatori di
Sangue, asserendo che il semaforo, anziché portare più sicurezza, favorirebbe il comportamento
di coloro che si preoccupano più della fretta che
della sicurezza.
Non è nostra consuetudine dare riscontro alle lettere anonime, ma in considerazione della rilevanza sociale di un argomento come la sicurezza stradale, abbiamo voluto sentire il parere di alcune
famiglie che abitano in prossimità dell'incrocio,
ritenendoli testimoni privilegiati della vicenda. Gli
intervistati hanno unanimemente espresso pareri
favorevoli alla nuova situazione che vede l'incrocio regolato dal semaforo, ritenendo questa una
soluzione che offra più sicurezza a chi vi transita.
Siamo comunque disponibili a confrontarci con il
lettore, qualora volesse uscire dall'anonimato.
U.N.C.I. all’insegna della solidarietà
Il Consiglio Direttivo Provinciale della Sezione di
Mantova (UNCI) presieduta da Renzo Dalmaschio,
ha deliberato, in linea con i principi statutari dell’associazione, dopo che nello scorso autunno
sono stati premiati: l’Associazione giovani diabetici; l’Associazione Nazionale italiana laringectomizzati (AIL) e l’Associazione italiana per la lotta
contro l’insufficienza respiratoria (ALIR) di asse-
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gnare il “Premio Bontà 2007” consistente in due
contributi, a favore di altrettante associazioni di
volontariato. Il primo è andato al Cepia, il Centro
di primo intervento antidroga diretto da don
Walter Mariani; il secondo all'Unitalsi, Unione
nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e
nei santuari internazionali presieduto da Maurizio
Moro. «Il nostro intento, come prevede lo statuto
dell'Unione - ha precisato il responsabile Unci
Comm. Renzo Dalmaschio - è di promuovere attività benefiche e umanitarie attraverso premi e
riconoscimenti alla bontà e impegno nel sociale».
Nella foto la consegna dei contributi nella sede
Unci: Dalmaschio (al centro) con don Mariani e
Moro.
Una pesca veramente straordinaria
Quando le catture sono eccezionali ti ripagano di
tanti sforzi, di ore di attesa o di ogni difficoltà. Ciò
vale sempre, anche nella pesca.
E questo è quanto è accaduto nei giorni scorsi a
tre pescasportivi guidizzolesi che sono veramente
riusciti ad allamare e tirare a riva alcuni bellissimi
esemplare di trote il cui peso variava dai 4 ai 6
chilogrammi. Luciano e Romi Parmeggiani e
GianLuca Tedoldi non hanno certo difficoltà ad
ammettere che con le loro prede si sono dovuti
confrontare con tenacia e grande volontà, ma alla
fine il risultato li ha ripagati di tutto.
Nella foto mostrano orgogliosi il loro bottino.
cronaca
Protezione Civile:nuova ambulanza
La continua e crescente richiesta di interventi di
assistenza alle gare sportive o di trasporti di persone che necessitano di mezzi adeguati ha indot-
to il Gruppo guidizzolese de Protezione Civile a
dotarsi di una seconda ambulanza presentata proprio nei giorni scorsi durante una cerimonia culminata con la benedizione dei volontari e del nuovo
mezzo.
L’ambulanza, acquistata dalla Protezione civile
con donazioni di aziende ed in parte con fondi propri, è attrezzata con defibrillatore automatico e
monitor multiparametri ed è anche, all’occorrenza, funzionante con la presenza di un medico,
come hanno spiegato il Direttore Sanitario del
Gruppo Dott.ssa Enza Di Marco ed il presidente
Luigi Azzini.
L’Associazione continua e aumenta la sua disponibilità per vari interventi ad esempio: dimissioni
da Pronto soccorso, trasporti da Casa di Riposo a
strutture Ospedaliere, trasporto verso l’Ospedale
scelto dal paziente (il servizio sanitario nazionale
trasporta solo verso l’Ospedale stabilito dal loro
regolamento), trasporto da Ospedale a casa per i
pazienti dimessi che necessitano di questo
mezzo.
La sede è aperta al lunedì dalle 21 alle 23, in ogni
momento si può contattare: 0376 847388 - 349
8608653.
Concludiamo con la tariffa, che è veramente minima e serve a coprire parzialmente i costi di
gestione, 1 euro al Km senza alcun diritto di chiamata.
Un anno d’oro per l’Atletica
Prosegue a pieno ritmo l'attività dell'Atletica
Guidizzolese impegnata in diversi settori sportivi.
Calcio, ma non solo. Nel primo la società è impegnata nei campionati tanto a 7 che a 11 giocatori; poi va segnalata la preparazione in corso per la
partecipazione ai tornei di tamburello, sport molto
diffuso in zona, sia nella serie 'D' provinciale che
nelle giovanili, con una trentina di giovani impegnati tra ragazzi e ragazze. Nel vivo, data la stagione, è la partecipazione alle campestri dove la
società guidizzolese ha primeggiato nella prima
prova provinciale di Casaloldo e si è piazzata al
secondo posto, per pochissimi punti di differenza
con i vincitori, nella recente gara svoltasi nella frazione guidizzolese di Birbesi, in attesa dei campionati provinciali. Facendo invece qualche consuntivo va ricordato come la stagione scorsa sia stata
prodiga di allori. Nel calcio, ad esempio, conquista del titolo provinciale CSI con la formazione a 7
giocatori 'A.G. Tomasi Auto'; nell'atletica leggera
3° posto provinciale a squadre; 2° posto nella
campestre a squadre e ben 10 atleti vincitori del
titolo provinciale di categoria. Da incorniciare infine la premiazione di fine anno 2006 CSI dove
all'Atletica Guidizzolese è stato assegnato il
'Discobolo virgiliano' al merito attribuito su di un
lotto di 77 formazioni. Un riconoscimento che
nasce dai molti anni di attività prima come
'Guidizzolo calcio amatori' ed ora come 'Atletica
Guidizzolese', una storia di sport che continua ed
un premio da condividere con coloro che iniziarono l'attività più di vent'anni or sono.
Il Carnevale 2007
Almeno tremila persone hanno sfilato per le vie
del paese. Andava in scena il 'Carnevale 2007'
promosso come ogni anno dal circolo Anspi 'La
Famiglia' ed ispirato quest'anno ai 4 elementi fondamentali della natura: Aria, Acqua, Terra e
Fuoco. Su di un percorso modificato rispetto
all'abituale evitando così, in segno di solidarietà e
rispetto, di passare proprio davanti alla forneria
Morandi colpita dal recente incendio che l'ha
completamente distrutta, quasi una ventina tra
carri e gruppi mascherati hanno colorato il lunghissimo serpentone che lasciava al suo passaggio coriandoli, stelle filanti e bombolette ormai
vuote dopo aver riversato il loro schiumante contenuto in una delle tante 'battaglie' tra giovani
mascherine.
E sono stati proprio loro, i tantissimi bambini presenti, i veri protagonisti della festa. Qualcuno
forse ignaro di quanto gli avveniva intorno chiuso
nel suo sgargiante costume, ma per la maggior
17
cronaca
parte un'esplosione di gioia che non ha mancato
di contagiare genitori e nonni tutti intenti a fermare in qualche scatto fotografico questa o quell'espressione di meraviglia.
Ad aprire la sfilata, sotto la guida dei due presentatori Alberto e Federica, l'Anspi Car seguita dei
'Pionieri del West' della banda musicale di
Guidizzolo. Poi carri di diverse classi di scuola: Il
mare, La terra, Water Wars, L'inferno (alla fine
risulterà il carro 1° assoluto) Il paese di
Ventilandia, Il Paradiso, Sempre con il pane.
Nel mezzo tanti gruppi a piedi e il carro 'I quater
elementc di Ghidisol' del Gruppo volontari guidizzolesi. Al termine della sfilata, nuovamente sul
piazzale della chiesa parrocchiale da dove era partita un'ora e mezza prima, ci sono state le premiazioni per categoria e soprattutto lattughe per tutti.
L'intera sfilata è stata coordinata dagli agenti della
Polizia Locale coadiuvati dai volontari della
Protezione Civile.
Trattoria “Al Monumento”
Birbesi, recentemente riaperta la storica trattoria
“Al Monumento”!
Sonia, il marito Giacomo e le figlie Elisa e Martina
portano avanti la tradizione familiare (gestita per
oltre 50 anni a Solferino) nella ristorazione, offrendo ai clienti i piatti tipici della nostra zona:
Capunsei e bigoli al torchio nonché ogni tipo di
pasta rigorosamente fatta in casa!
Sonia, che ama la buona e sana cucina, precisa
che per la riuscita di un piatto buona parte spetta
alla materia prima, proprio per questo motivo gran
parte della carne da lei utilizzata proviene da allevamenti del luogo; ad esempio la carne d'asino
necessaria per l'ottimo stracotto, viene allevata a
Rebecco!
Ottima anche la selezione di vini, scelti per poter
al meglio accompagnare ed esaltare i sapori della
portate. La tagliata di bufalo e la selvaggina son
fra le specialità proposte da Sonia e molto gradite
alla clientela.
E’ disponibile un Menù particolare con “assaggi”
di primi e secondi, naturalmente tutti col vino
appropriato.
Insomma un menù da leccarsi i baffi!
Non resta che provare sul “campo” e sicuramente non resterete delusi.
Presentati i giovanissimi
Tolti i veli domenica scorsa sulla formazione
Giovanissimi 2007 del Ciclo Club 77 Guidizzolo. 18
attualmente i piccoli ciclisti che difenderanno i
colori della società guidizzolese che quest'anno
festeggia il 30° anniversario dalla sua fondazione
e lo farà nel migliore dei modo organizzando in
Guidizzolo il Campionato Regionale lombardo FCI
per Giovanissimi il prossimo 1 luglio. Ma veniamo
alla presentazione. Dopo i saluti del presidente del
sodalizio Claudio Cervi, del presidente provinciale
Corrado Lodi e del vice presidente regionale
Bruno Righetti, i ragazzini hanno posato, nei pressi dell'Oratorio duecentesco di San Lorenzo, per le
tradizionali foto con un look completamente rinnovato, tanto nell'abbigliamento che nelle attrezzature. Il segretario Adriano Roverselli, nella sua relazione ha invece ricordato i successi ottenuti lo
scorso anno, successi andati ben al di là di ogni
più rosea aspettativa, tanto sul versante dei risultati che su quello organizzativo dove il Ciclo Club
77 non è secondo a nessuno. Alla cerimonia
erano presentii, tra gli altri, il consulente e socio
fondatore del sodalizio Franco Marchesini ed il
presidente dell'associazione commercianti
Riccardo Tenedini. Ed ora gli atleti della prossima
stagione. G1 Pasquale Giordano, Elia Aziz, Stela
Gjyshja, Mirko Campagnola; G2 Elia Maroni e
Simone Turrini (Campione provinciale in carica
nella G1); G3 Riccardo Mezzani, Chiara Tosi
(Campionessa provinciale in carica nella G2); G4
Davide Bertoletti (Campione provinciale in carica
nella G3), Paolo Gualdi e Cristian Bignotti; G5
Simone Cobelli, Omar Gandini, Eliv Gjyshja, Nicola
Mazzi; G6 Salvatore Giordano, Flavio Chiarello e
Andrea Amico.
cronaca
Novità da “Misspizza”
Da pochi mesi i fratelli Domenico e Pietro gestiscono la Pizzeria al taglio e già si notano i segni
del gradimento per i servizi offerti.
Da “Misspizza” possiamo gustare le deliziose
pizze “trancio” e le classiche rotonde da 33 cm e
max da 45 cm (per tre persone). Nel ricco menù
sono presenti tutte le pizze tradizionali e alcune
novità gustose e accattivanti.
In particolare stanno ottenendo un grande successo; la “Montanara” che si presenta con: mozzarella, crema di tartufo, funghi chiodini, pancetta;
zucchine e gamberetti; la “Delicata“ con carote,
crema di tartufo e formaggio verde.
Il locale con comodi tavolini è arredato con gusto
e permette, per chi lo desidera, il consumo nel
locale stesso dove potremo anche gustare oltre
alle classiche bevande una buona birra di qualità
superiore.
Per evitare attese, specie nelle ore di punta, è
gradita la prenotazione Tel. 0376 840494, certi di
trovare pronta e calda la nostra pizza al momento
richiesto.
Gli Alpini in festa
Domenica 18 marzo il Gruppo Alpini di Guidizzolo
ha festeggiato il settimo anno di fondazione. Alla
Santa Messa erano presenti il sindaco Graziano
Pelizzaro, il presidente della sezione di Cremona
Carlo Fracassi con il labaro, il coordinatore della
Protezione Civile Alpina sig. Canal Tarciso, il
Tenente Mario Manzia con la moglie (madrina
della sezione di Guidizzolo), i rappresentanti delle
sezioni di Cremona, Asola, Castiglione delle
Stiviere, Castel Goffredo, Casalmaggiore, Goito,
Marmirolo e Verona. Molto gradita la presenza
della sezione di Cavriana degli Artiglieri d’Italia.
Nella pausa del pranzo, organizzato con particola-
re cura dai titolari del ristorante “Hostaria della
Pace” di Guidizzolo ai quali va il più sentito ringraziamento per tutte le specialità che abbiamo potuto gustare, il Capo Gruppo Virgilio Bignotti ha ringraziato i numerosissimi presenti e illustrato le
finalità costitutive e gli impegni assunti a favore
della comunità. Il sindaco ha rilevato l’importanza
della Associazioni di volontariato e ricordato che
è nelle intenzioni dell’Amministrazione intitolare
una via agli Alpini. In conclusione il presidente
della sezione di Cremona ha rimarcato la grande
importanza dell’Associazione Alpini a livello nazionale e confermato che Guidizzolo si sta muovendo
in perfetta sintonia e secondo gli impegni più
nobili dando lustro a tutti.
Quando la strada
ti ruba i sogni
Mille Miglia 12 maggio 1957 – 2007 – programma della commemorazione
Sono trascorsi cinquant’anni da quel 12 maggio
1957, quando un tragico incidente segnò il funesto epilogo della competizione automobilistica
delle Mille Miglia.
Eppure è ancora vivo nella nostra comunità il
ricordo di quell’evento che ha segnato per sempre
la vita delle famiglie colpite, ma anche di tutti gli
sportivi, rimasti orfani di una delle manifestazioni
più sentite e spettacolari.
Oltre al pilota Alfonso de Portago ed al copilota
PH Umberto Taffettani - Archivio Storico Red PassionTeam
La Ferrari 351 era
guidata dal pilota
Alfonso Cabeza de
Vaca, 17° marchese
De Portago, al suo
fianco, il suo secondo, l’americano
Eddy Nelson
20
Edmund Nelson, furono nove le persone che persero la vita quel pomeriggio. Cinque i bambini:
Anita Boscaini, Giovanni Conzato, Virginia Rigon,
Valentino Rigon e Carmen Tarchini. Quattro gli
adulti: Angelo Dobelli, Silvestro Franzini, Pietro
Grandelli, Romeo Stancari.
L’incidente accadde in territorio di Cavriana, ma
gli eventi successivi coinvolsero anche
Guidizzolo, così come è frequente l’associazione a
Guidizzolo nella memoria storica dell’evento.
Genitori, amici e parenti abitano ancora a
Guidizzolo o a Cavriana e ne conservano vivo il
dolore.
L’idea di ricordare questa ricorrenza non poteva,
pertanto, che trarre ispirazione da una sofferenza
che permane nel tempo, per farne monito ed esortazione alle generazioni presenti. Occorre, cioè,
favorire occasioni di riflessione sui temi legati alla
sicurezza della strada.
Le cronache quotidiane, anche locali, ci offrono
purtroppo continue occasioni di riportarci con la
memoria a quel tragico 12 maggio 1957. Ma non
basta, occorre che in tutti maturi la consapevolezza che la sicurezza stradale è una priorità assoluta. Se da una parte la tecnologia propone soluzioni sempre più orientate alla sicurezza, è necessario lavorare sull’educazione, sulla formazione degli
utenti, prima ancora che sulla prevenzione e sulla
repressione.
Ed i destinatari devono essere in particolare i giovani, visto che sono proprio loro, secondo le statistiche, le vittime più frequenti.
Nella convinzione che le istituzioni devono recitare un ruolo da protagonista in questo percorso
educativo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, le
Amministrazioni Comunali di Guidizzolo e
Cavriana, insieme, hanno deciso di commemorare il 50° anniversario di quel tragico evento, con
un programma che è incentrato soprattutto su iniziative diverse, che hanno appunto come comune
denominatore il tema della sicurezza stradale,
incontrando peraltro la disponibilità di numerosi
soggetti, sia pubblici che privati, quali la Provincia
di Mantova, l’Automobile Club di Mantova,
l’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo, la Scuderia
Ferrari Club, l’Associazione Italiana Famiglie e
Vittime della Strada, il Red Passion Team, l’AIDO
ed altri sponsor.
Contemporaneamente, l’ACI e la FIA (Federazione
Internazionale dell’Automobile) stanno proponendo a tutti i Comuni l’approvazione di una petizione
volta ad invitare l’ONU ad adottare una risoluzione, denominata “strade sicure – make roads
safe”, che promuova azioni concrete per ridurre
gli effetti dell’incidentalità stradale nel mondo.
Il programma, da dettagliare e divulgare, prevede
tra l’altro un incontro di allievi dell’Istituto d’Arte
di Guidizzolo con rappresentanti dell’Associazione
Italiana Famiglie e Vittime della Strada, poi un
incontro pubblico in sala civica a Cavriana, destinato a tutti, ragazzi e famiglie, dal titolo “Graffiti
dell’anima – un progetto di tutela della vita sulla
strada”, con la presentazione di un libro-iniziativa
che racconta le numerose poesie, frasi, frammenti di canzoni, centinaia di dediche scritte sui muri
fuori dai Centri di Rianimazione degli Spedali Civili
di Brescia, che rappresentano il quotidiano dolore
vissuto in tanti nosocomi italiani.
I consigli comunali di Guidizzolo e Cavriana, poi, in
seduta congiunta nella mattinata del 12 maggio,
raccoglieranno l’invito dell’ACI approvando la petizione sopra esposta.
Seguirà poi la posa dell’omaggio floreale sul
monumento alle vittime delle Mille Miglia e la
messa di suffragio, celebrata nella chiesa di
Castelgrimaldo.
Sulla stele commemorativa nel monumento delle
Mille Miglia leggiamo: “Innocenti uomini d’altri
tempi, astratta potenza, fuggono la vita e la storia,
lasciando dietro a sé la strage di uomini d’oggi,
presenti e felici della calda umile vita, innocenti
eroi”.
Coltiviamo la speranza che presto abbiano a cessare questi lutti e che nessuno abbia più ad erigere lapidi commemorative e che la strada non
abbia più a rubare i nostri sogni.
Il monumento ai
caduti dell’ultima
“Mille Miglia”
Graziano Pelizzaro
Festa dello sport
Il direttivo di “Sportiva-mente Guidizzolo”,
un’iniziativa nata lo scorso anno per riunire tutti gli sport in un’unica festa, avvisa
tutti gli interessati che la macchina organizzativa si è già messa in moto.
La manifestazione avrà inizio il 25 maggio
e si concluderà il 3 giugno mettendo
insieme sport, tempo libero e spettacolo.
Tutte le associazioni, le palestre o i singoli che vogliono partecipare e inserirsi
per proporre competizioni sportive o altro
genere di eventi sono pregati di contattare:
- Giorgio Tedoldi (335-7065866)
- Ermes Pelizzola (347-6939273)
- Luca Bianchera (339-5405807)
- Claudia Morselli (340-5827336).
21
ORGANIZZA
SERATA INFORMATIVA SU T.F.R. E PREVIDENZA
PER LAVORATORI DIPENDENTI E AUTONOMI
(GRATUITA E LIBERA)
Presso
TEATRO COMUNALE DI GUIDIZZOLO
LUNEDI' 16 APRILE 2007
ORE 20,30
PROGRAMMA DELLA SERATA
1) Situazione previdenziale pubblica attuale e futura
2) Cos'è il TFR
3) Differenze sostanziali tra “scelta tacita”e “scelta esplicita”
4) Alternative del dipendente
5) Vantaggi fiscali per dipendenti ed lavoratori autonomi
PER EVENTUALI CHIARIMENTI IN MERITO CONTATTARE IL NUMERO 340 0912625
Davide Rivera - Via Cantarane, 15/3 - Guidizzolo
Giuliano Milani - Via Colli Storici, 15 - Guidizzolo
Banca Mediolanum S.p.A.
Capitale sociale euro 371.000.000 i.v.
Codice Fiscale - Iscr. Registro Imprese
di Milano n. 02124090164
Partita Iva 10698820155
Società con unico Socio
Capogruppo del Gruppo Bancario Mediolanum
Iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari
Banca Iscritta all’Albo delle Banche
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia ed
al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Sede legale e Direzione
20080 Basiglio (MI)
Palazzo Meucci - Milano 3
Via Francesco Sforza
Tel. 02.9049.1
www.bancamediolanum.it
Uno sguardo sulla vita
L’ultimo lavoro pubblicato da Sergio Rizzardi è diviso in due parti, la prima “Incontri” raccoglie una
serie di testimonianze di vita vissuta , mentre nella
seconda “Profonde riflessioni” sono riunite alcune
brevi poesie. Riflettere con lucidità e serenità sul
proprio passato non è un'impresa facile; si può
cadere nell'errore di ingannarsi pensando che se le
cose sono andate male è colpa del destino o dei
cattivi incontri, come è invitante, se il bilancio è
stato positivo, congratularsi con se stessi per le
proprie capacità. In questa trappola non è caduto
Sergio Rizzardi che ripercorre importanti esperienze della sua vita con una esemplare lucidità, mantenendo sempre viva la dimensione del colloquio,
non solo personale, ma anche in sinergia con gli
uomini che ha incontrato e con gli eventi che gli
sono accaduti. Ecco allora che si commuove per la
malattia di un amico, non nascondendo la sua
commozione e la sua apprensione e si indigna con
colleghi che non hanno saputo assolvere al loro
mandato che li poneva al servizio dei cittadini.
Attraverso episodi di vita quotidiana esprime con
fermezza e fierezza la sua autentica missione di
vita, volta sempre alla realizzazione di uno scopo
positivo e soprattutto utile per gli altri; non trascura una valutazione dell'aspetto politico che, proprio
in questo periodo, ha il sapore amaro di verità da
sempre conosciute. I numerosi incontri descritti ci
portano in una storia umana ricca di avvenimenti e
sentimenti e testimonia una sensibilità capace di
stupirsi di fronte alle bellezze della natura, alle gioie
dell'amore e dell'amicizia, ma anche una profonda
empatia di fronte alle sofferenze e alle ingiustizie. È
sicuramente fortunato il nostro autore che ha potuto apprezzare molte esperienze, godere dell'amicizia di ottime persone, visitare luoghi interessanti,
ma spesso tutti abbiamo queste possibilità e non
sempre siamo in grado di coglierle. Le poesie ripropongono in modo suggestivo ancora esperienze e
sentimenti vissuti, ma con una gradevole sensazione di leggerezza che colpisce il lettore. Sono
smorzati i toni, a volte amari o meditativi degli
“INCONTRI” per lasciare spazio all'urgere immediato del sentire.
PENSIERI
I pensieri volano liberi
come farfalle;
Vanno, vengono
e si perdono nell’infinito,
recensioni
arte &
dintorni
sanno raccontare verità
oppure menzogne;
nascondono nel profondo
amore ed odio.
Così, come il giorno
incontra la notte,
il pensiero da luce
alla vita.
L’ALTRO
Ti vedo, ti sento,
ti ascolto;
mille sofferenze non cancellano
l’eterno sogno della vita.
Orizzonti infiniti appaiono e
scompaiono, sembrano fuggire
nel nulla,
Giusi Nobilini
ma il nostro ed il vostro Dio
uniti nella preghiera saprà
indicarci la strada che conduce
al sentiero della pace.
23
la nostra storia
arte &
dintorni
Il principe Carlo
Windisch Graetz
colonnello dell’
esercito austriaco
morto nei pressi di
Rebecco
Franco Mondadori
24
Epigrafi e iscrizioni:
postille e commenti
Il libro “Guidizzolo: Epigrafi e Iscrizioni” ha incontrato un buon successo come attestano lettere e
telefonate giunte all’editore e all’autore. La diffusione del libro è stata anche occasione di chiarimenti, precisazioni, lamentele per qualche epigrafe tralasciata. Che il libro abbia fatto discutere è
cosa assai positiva. Ecco qualche tema discusso.
Alle epigrafi si rivolge frequentemente l’accusa di
essere false, di lodare ad esempio personaggi non
proprio limpidi o esemplari. Ciò dipende dal fatto
che i testi sono suggeriti
dai famigliari; inoltre le epigrafi rientrano nel genere
letterario della retorica e
non avrebbero ragione di
essere se non si uniformassero al precetto: Del prossimo parla bene oppure taci.
Perchè prendersela con le
epigrafi quando al presente
grondano di retorica e falsità le cronache della stampa
quotidiana? e gli elogi sperticati, a volte persino
imprudenti, a persone in
vita?
Altre testimonianze sono
pertinenti. Elodio Perani,
apprezzato collaboratore
della Rivista, auspica che il
libro possa contribuire a far conoscere la storia
del paese e tramandarla alle generazioni future.
Mons. Giovanni Volta, Vescovo emerito di Pavia,
vorrebbe addirittura che procurassi una lapide per
me “in vista del futuro”, ma saggiamente aggiunge: “la lapide migliore è quella della memoria di
Dio”.
Nato e cresciuto a Guidizzolo (lo rivedo con la divisa di collegiale, mantella con gli alamari d’oro) è il
professor Vittorio Cappa, già Preside della facoltà
di Agraria all’università cattolica di Piacenza, dove
vive e da dove ha inviato un ricordo della sua adolescenza.
Una persona molto anziana nel cortile di casa parlava ai ragazzini della battaglia di Solferino. “El vèc
Piassa” (al secolo Piazza Giacomo, morto nel
1953 all’età di 97 anni, è il nonno di Anna, Ermete,
Emo e Tina Nicolai) raccontava: “A Guidizzolo
prima dell’inizio della battaglia erano accantonati
gli austriaci e il generale Windes Graz voleva
punire i guidizzolesi perchè si erano dimostrati
ostili alla presenza degli
austriaci. La mattina del 24
giugno, prima di andare in
battaglia il generale aveva
lanciato questa minaccia:
GUIDIZZOLO, SE CAMPO TI
LAMPO, SE MUOIO TI PERDONO.”
Il generale è morto e
Guidizzolo fu salva! “El vèc
Piassa”
evidentemente
storpiava il vero nome e
sbagliava il grado, ma sembra di vederlo circondato
dagli occhi curiosi dei bambini. L’episodio è tramandato fino a noi per via orale e
non contraddice affatto il
testo dell’epigrafe (pag.
99).
Per i fratelli Carlo è un eroe pure nella sconfitta.
Fossero andate diversamente le cose il principe
Carlo Windisch-Graetz sarebbe diventato davvero
un incendiario volendo punire i guidizzolesi?
Un’ultima annotazione. La Parrocchia fin dal settembre dell’anno scorso ha provveduto a ridipingere e rendere leggibile l’epigrafe (pag. 43) del
monumento di don Fortunati e così ha fatto la
famiglia Margonari con la lapide (via Chiassi n.
64) che ricorda Cicco, il cavallo del dottor
Brazzabeni, vedi a pagina 138.
La storia scritta
sui muri
Da “La Cittadella” del 26 gennaio 2007
La nuova fatica di Franco Mondadori è un libro
singolare e appassionante.
E’ in distribuzione in questi giorni a Guidizzolo (da
notare: in distribuzione gratuita per le famiglie del
paese) un libro, ben curato dal Centro Culturale
San Lorenzo, intitolato Guidizzolo: Epigrafi e iscrizioni.
Ne è autore il prof. Franco Mondadori, infaticabile
studioso della storia locale, che tra l’altro ha già
delineato in due pregevoli
volumi, dedicato il primo a
illustrare in ogni aspetto la
chiesa parrocchiale, e il
secondo le vicende della
famiglia più rilevante, i
Rizzini.
In questo appena uscito,
egli considera le vicende del
comune da un punto di
vista originale, che per
completezza e impostazione
trova ben pochi riscontri, e
anzi, a conoscenza di chi
scrive, nessuno in ambito
mantovano. Partendo da
una precedente parziale
ricerca, con certosina
pazienza egli ha raccolto
tutte le epigrafi esistenti nel
capoluogo, nelle frazioni e nelle campagne, riportandole puntualmente e integralmente.
Ma, limitato a questo, il volume sarebbe opera
specialistica, di interesse ristretto a pochi studiosi; invece l’autore ha voluto fame un testo alla
portata di ogni lettore, e allo scopo ha tradotto le
scritte in latino, e tutte le ha corredate con spiegazioni e commenti, atti a farne cogliere la rilevanza e tramutarle in altrettanti documenti su
uomini e vicende che in vario modo hanno segnato il territorio. Di più: le scritte sono raccolte a
gruppi, secondo l'epoca o il luogo in cui si trovano, e anche ogni gruppo è accompagnato da note
chiarificatrici. Completa il quadro un'attenta scelta di fotografie correlate.
Ne risulta un libro che non esiterei a dire appassionante, e non soltanto per i guidizzolesi; è una
dimostrazione di come si fa la storia, di come
nascono o dovrebbero nascere i volumi sul nostro
passato; non in base a incerte tradizioni o opinabili manipolazioni, ma con l'onesta paziente ricerca delle fonti. Suggerisce
inoltre quanto significative
siano le tante epigrafi che
abbiamo sotto gli occhi, cui
pure dedichiamo non più di
uno sguardo distratto.
Si scrive giustamente nella
presentazione: "I muri parlano: anche nell'era di internet le iscrizioni su lapidi e
targhe rappresentano una
comunicazione tradizionale, che sa rivolgersi al
cuore dei cittadini, ne
aumenta il senso di identità
e arricchisce il significato di
muri e strade”.
Davvero pregevole, questa
nuova fatica del prof.
Mondadori. E se tanto si
ricava dalle epigrafi di una località non particolarmente ricca di storia, quali risultati darebbe analogo impegno in quei comuni, a cominciare dalla
stessa Mantova, dove la storia ha lasciato tante
più tracce? Ne deriva l'auspicio che questo libro
non resti una stella solitaria, ma sia di stimolo
perché altri lo seguano su una così promettente
strada.
la nostra storia
arte &
dintorni
Roberto Brunelli
Storico dell’Arte
Direttore del Museo diocesano
25
appunti di viaggio
arte &
dintorni
Francesca Lugoboni
Primavera in Liguria
È davvero mondiale la fama del monte di
Portofino, grandioso bastione di roccia che si protende nel mar Ligure a dividere il golfo del Tigullio
dal golfo Paradiso, dando luogo ad un'incredibile
varietà di paesaggi. Sul versante occidentale,
infatti, il litorale è caratterizzato da pendici ripide
e scoscese che, procedendo verso est, lasciano
progressivamente spazio ad una costa articolata
in numerose insenature ed incantevoli calette,
caratterizzate da angoli di straordinario effetto
panoramico.
Ma procediamo con ordine, iniziando la nostra
visita dalla graziosa stazione climatica di Nervi;
qui, in una bella cornice di olivi e agrumeti, è possibile camminare lungo la splendida passeggiata
“Anita Garibaldi” che si svolge alta, ricavata nella
viva roccia battuta dalle onde e che si estende per
quasi 2 km fra il piccolo porto e S. Ilario Basso.
Lungo la passeggiata è piacevole sostare nel
Parco Municipale, magnifico giardino pubblico
formato dall'unione di due parchi e ricco di rigogliosi esemplari di palme, lecci, pini e alberi esotici abitati da buffi e divertenti scoiattoli che facilmente si lasciano avvicinare, attirati da qualche
nocciolina.
Riprendendo l'auto si prosegue lungo la litoranea
che da Nervi porta a Camogli. È d'obbligo, però,
una sosta culinaria in uno dei tanti panifici del
borgo di Recco, ricordato per aver dato origini alla
famosa e unica “focaccia ligure”.
Il centro marinaro di Camogli è, forse, il più pittoresco fra quelli della Liguria. Affacciato sul golfo
Paradiso, sta alla base del promontorio di
Portofino. Suggestivo è l'antichissimo porticciolo,
chiuso tra il molo seicentesco e le coloratissime
case dei pescatori e dominato da uno sperone
che porta alla Basilica di Santa Maria Assunta e
all'attiguo Castel Dragone, di origini medievali, di
cui, però, rimane un'unica torre a sovrastare le
poderose mura.
Si prosegue lungo la statale e si giunge all'incantevole Portofino. Il panorama del borgo, con le sue
case alte e strette raccolte intorno al piccolo
porto, è uno tra i più celebri d'Italia. Parcheggiata
l'auto ci si dirige verso Piazza Martiri dell'Olivetta,
meglio conosciuta come la piazzetta: lungo i suoi
lati si susseguono negozi, boutique e ristoranti
pronti ad offrire ai numerosi turisti squisiti piatti di
specialità liguri, fra cui trofie al pesto e prelibatezze di mare.
Che dite? Luoghi tanto incantevoli e nemmeno
troppo lontani meritano di essere visitati, soprattutto in questa stagione tanto bella che è la primavera.
A Roberto Bollani
(Bule)
Mi ripetevi: “Hai mai visto Turista per caso? Devi
assolutamente vederlo”. Ho sempre rimandato
fino ad oggi quando, preso da una curiosità
improvvisa, ho cercato il dvd e finalmente l’ho
comprato. Forse è stata la curiosità di sapere
cosa volevi comunicarmi o forse il desiderio di
stabilire una sorta di contatto.
Il film parla di Macon Leary un giovane autore di
guide turistiche che in realtà non ama molto viaggiare e forse ne ha paura. Le sue guide riscuotono grande successo tra coloro che sono costretti
a partire ma detestano sentirsi di passaggio.
Infatti contengono utili consigli per sentirsi sempre a casa propria ed evitare spiacevoli contrattempi durante il soggiorno. Ma è ugualmente un
film sul viaggio, sul fascino e la scoperta del
nuovo. E a te Roberto piaceva viaggiare, eccome!
Magari così… un po’ all’avventura. Allora ti sarai
chiesto cosa mettere in valigia, quali abiti, oggetti o accessori sono indispensabili, senza ingombrare. E certamente avrai sorriso ai consigli di
Maicon: “Un vestito basta e avanza… il vestito
dovrà essere grigio. Il grigio non solo copre lo
sporco ma è perfetto per un funerale improvviso”
o “In viaggio, come d’altronde nella vita, il meno è
immancabilmente meglio.” o ancora “non portatevi mai in viaggio niente… di così prezioso o a voi
caro… la cui perdita possa gettarvi nella disperazione”.
Il film parla anche d’amore. L’amore che capita
all’improvviso, inaspettato. Maicon è un scrittore
di successo ma la sua vita familiare degenera
dopo la perdita dell’unico figlio, in un incidente.
Un giorno, di ritorno da uno dei tanti viaggi, la
moglie lo accusa di scarsa attenzione nei suoi
confronti e se ne va. A lui non resta che la compagnia del cane. La svolta alla sua esistenza
avviene in una clinica per animali dove conosce
l’esuberanza e l’allegria di Muriel, istruttrice di
cani. E’ la fortuna a determinare gran parte del
corso della nostra vita. Non è facile da ammettere ma è così.
Ci sono delle volte in cui un oggetto a noi molto
caro e fragile ci sta per sfuggire dalle mani. E
mentre sta per cadere rovinosamente a terra
siamo già consci delle conseguenze. E allora un
sentimento di paura, rabbia e disperazione ci
prende. Vorremmo che il tempo tornasse magicamente indietro. Ma questo non è possibile. Chissà
com’è rendersi conto che stai per perdere la vita,
lasciare d’un colpo fidanzata, fratelli, genitori,
amici, tutto quello che hai
realizzato o sognato. Io non
credo, come dicono, che tutta
l’esistenza ti scorra dinanzi, in
un solo istante. Non ce n’è il
tempo. Forse non c’è il tempo
nemmeno per chiudere gli
occhi. A volte mi metto in
sella a quello scooter, quel
maledetto giorno, a quella
maledetta ora. Un corpo inerte sbattuto contro ferraglia
impazzita, lanciata a tutta
velocità. Percepisco solo un
infinitesimo di quell’impatto
ed è già insopportabilmente
troppo.
Rimane il rammarico di non aver potuto sfruttare
tutto il tempo a disposizione, di non averti potuto
salutare un’ultima volta. L’unica consolazione è
ricordare tutte le cose che abbiamo fatto, tutte le
cose che ci siamo detti e quell’esortazione amichevole...
In ogni film amato c’è una parte di noi e quel titolo sarà sempre per me il tramite verso di te, una
porta aperta direttamente nell’aldilà.
Ciao Bule, mio grande amico.
cinema
arte &
dintorni
Luca Piazza
27
mostre
arte &
dintorni
1948. Olio su tela,
cm 70x50 Roma,
Fondazione Giorgio
e Isa De Chirico
Francesca Cargnoni
28
Giorgio De Chirico
Tra le grandi personalità di artisti che più hanno
contribuito a dare un corso completamente nuovo
all’arte del Novecento, de Chirico figura nelle
vette di un’ideale classifica.
Giorgio de Chirico nasce in Grecia, a Volos nel
1888 da una famiglia benestante di origine italiana. Assecondato dai genitori
nella sua inclinazione al disegno
inizia a frequentare l’Accademia
di Belle Arti di Atene. La sua formazione continua poi fuori della
Grecia, poiché nel 1905, con la
morte del padre, Giorgio si trasferisce a Monaco di Baviera, al
seguito della mamma e di
Andrea, il fratello minore che
diventerà il celebre musicista e
pittore meglio conosciuto con lo
pseudonimo di Alberto Savinio, e
con il quale Giorgio stringerà per
tutta la vita un vivace sodalizio
intellettuale.
L’iscrizione all’Accademia di
Monaco influisce profondamente
sulla maturazione dell’artista,
attratto fortemente in questo
frangente dalle immagini visionarie dello svizzero Arnold Böcklin.
Dalla Germania De Chirico si sposta in Italia e
quindi a Parigi: qui inizia a farsi conoscere esponendo i suoi quadri alla manifestazione del Salon
d’Automne nel 1912. È questo l’avvio di una carriera, favorita inizialmente dal noto mercante d’arte Paul Guillaume e dal dibattito con il poeta e critico d’arte Apolinnaire, durante la quale egli sarà
prima incompreso e poi fortemente acclamato
dalla critica. In Francia De Chirico ritorna successivamente stabilendosi nella capitale tra gli anni
Venti e Trenta, dopo aver trascorso il periodo del
conflitto e del primo dopoguerra in Italia, tra
Ferrara e Roma, città in cui abita definitivamente,
insieme alla compagna Isabella Far, dal 1944.
Scomparso all’età di novant’anni De Chirico ci ha
lasciato, oltre ad alcuni scritti, una produzione pit-
torica vastissima che sta alle origini del
Surrealismo. Universalmente noti sono soprattutto i quadri “metafisici”: la Metafisica, una tendenza che nasce grazie all’incontro con un altro grande del ‘900, Carlo Carrà, è quell’atmosfera desolata e malinconica che De Chirico ci trasmette con
la rappresentazione di piazze, architetture ad arcate, esili figure umane, nature morte che vedono
accostate senza logicità busti classici, frutta, libri,
giocattoli, biscotti… La Metafisica è un modo di
De Chirico di leggere il mondo “al di là della fisica”, Metafisica significa proporre dei soggetti
apparentemente privi di senso che però sono in
realtà lo specchio di un complesso mondo interiore: il treno che spesso appare sullo sfondo dei
suoi paesaggi onirici evoca ad esempio il mondo
familiare, il ricordo del padre, ingegnere impegnato nella costruzione di ferrovie, e della natia Volos
dotata di una piccola stazione ferroviaria. La stagione metafisica è quella più nota al pubblico,
decisamente meno conosciuto è invece il resto
della produzione: visitare la mostra di Padova è un
modo per avvicinarsi alla complessità di un pittore così enigmatico il cui pensiero è tutto intriso di
pensieri filosofici e delle teorie di Nietzsche.
L’esposizione ripercorre gli esordi di De Chirico
con i primi quadri di sapore mitologico e arcaico
che richiamano il mondo greco, propone quindi
una vasta rassegna di quadri metafisici, i celebri
manichini, si sofferma anche sulla pittura classicheggiante dei primi anni Venti, su quella barocca
del decennio successivo e sull’attività di scenografo. La mostra si chiude con una successione di
quadri “neometafisici” e con la serie dei “Bagni
Misteriosi”: strani paesaggi con piscine d’acquaparquet disseminati di cabine da mare e curiosi
bagnanti. De Chirico raccontava che l’idea gli era
venuta una volta che trovandosi in una casa il cui
parquet era lucidissimo di cera aveva visto riflesse le gambe di un signore che camminava davanti a lui. Ebbe l’impressione che egli avrebbe potuto affondarvi, come in una piscina, e persino nuotare.
Arthur e il popolo
dei Minimei
Luc Besson colpisce ancora. Dopo aver inaugurato con “Il quinto elemento” la stagione dei film di
fantascienza creati in Europa, il noto regista francese sfida i colossi americani su un diverso
campo di battaglia: l’animazione computerizzata.
Ed è di nuovo centro. “Arthur e il popolo dei
Minimei” si rivela una favola deliziosa, portata
sulle scene con tecniche ambiziose e innovative.
Il film, che alterna senza strappi animazione 3D e
azione dal vivo, ha richiesto una lavorazione di
cinque anni e la collaborazione di ben trecentocinquanta esperti di grafica e animazione; per meglio
sostenere la continuità tra scene vere e animate
alcune parti della scenografia sono state ricostruite realmente. Il notevole impegno tecnico ha portato alla realizzazione di un lungometraggio
d’avanguardia, già titolo di punta della recente
edizione del Future Film Festival di Bologna, e che
si è aggiudicato l’Imagina Award 2007, un premio
prestigioso, assegnato ogni anno a Montecarlo,
per il miglior utilizzo degli effetti visivi realizzati
con tecnologie digitali, non solo sulla base delle
qualità tecniche ma anche sulle emozioni che essi
suscitano. In effetti, “Arthur e il popolo dei
Minimei” rappresenta un mirabile esempio di
“stile europeo”non solo per la raffinata sceneggiatura e l’accuratezza dell’animazione, ma anche e
soprattutto per il contenuto emotivo e la delicatezza della sua espressione, che ha saputo integrare la semplicità poetica dell’immaginario infantile, gli slanci e i contrasti dal sapore preadolescenziale dei protagonisti e la mera realtà degli
adulti senza mai perdere in armonia e poeticità.
Significativa, sia dal punto di vista tecnico che
contenutistico, la scelta di dividere le vicende del
protagonista tra il mondo visibile e quello microscopico dei Minimei, affidato alla creatività dei
tecnici d’animazione tridimensionale, dove Arthur
assume a sua volta l’aspetto di un minuscolo folletto africano, appunto un Minimeo. La separazione, anche fisica, del mondo reale dalla meraviglio-
sa dimensione dei Minimei, quasi invisibile e
accessibile solo a pochi, diventa aperta allegoria
del divario tra realtà e fantasia. Allo stesso tempo,
l’inscindibilità di queste due dimensioni strettamente complementari risalta come lezione cardine della storia, un esito tanto semplice quanto
illuminato, oltre ai sempre graditi messaggi ecologisti e di fratellanza interrazziale che colorano la
vicenda. L’intreccio, tratto dai primi due libri di
Besson sulle avventure di Arthur (“Arthur e il
popolo dei Minimei”, e “Arthur e la città proibita”,
per l’occasione prontamente ristampati da
Mondatori in accattivanti versioni illustrate), trae
spunto dal vasto immaginario fiabesco e leggendario, specialmente dai temi della celeberrima
“Spada nella roccia”, con una disinvoltura quasi
spudorata, ma conserva una straordinaria freschezza nella caratterizzazione dei personaggi,
permeati da una sottile vena poetica, nonché da
una connaturata simpatia, che si riflette sull’ambientazione e sull’azione, colorandole con quel
tratto di delicatezza e nostalgia quasi esoterica
implicitamente derivate dalle vette del romanticismo e dalle ombre della sua caduta decadentista,
auree culturali del tutto estranee al Nuovo
Continente, che conferiscono alle produzioni europee uno stile inconfondibile, specialmente laddove la fantasia può esprimersi liberamente.
Consapevole, e orgoglioso, della portata innovatrice delle sue imprese cinematografiche, Besson
già si prepara a dirigere il seguito del film, probabilmente condensando la storia di almeno uno
degli altri due libri sulle avventure dell’intraprendente bambino amico dei folletti, nuovamente alle
prese con il perfido epicureo Maltazard in “La vendetta di Maltazard”. Le prospettive della storia si
stanno ulteriormente ampliando: Arthur esplora
anche il mondo virtuale con l’omonimo videogioco e un sito grazioso, altamente fotorealistico.
recensioni
arte &
dintorni
Mariavittoria Spina
29
Psicologia
a cura della Dott.ssa Giulia Stuani
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Disturbi ossessivo-compulsivo
Capita, ad ognuno di noi di soffrire, a volte, di
quelle che, nel senso comune, chiamiamo
“manie”; ovvero ci capita di essere particolarmente suscettibili a certi fatti o a certe situazioni e di
sviluppare nei loro confronti dei veri e propri pattern comportamentali, sequenze di azioni, tipici
solo ed esclusivamente di noi stessi. Ad esempio,
può capitarci di volere che la piega del letto sia
messa in un determinato modo, o di volere che i
libri sui nostri scaffali siano disposti in ordine crescente di altezza, e, se così non fosse, ci innervosiremmo parecchio. Questi comportamenti sono
del tutto normali, fintanto che non arrivano ad
impedire un sereno svolgimento della nostra vita.
La patologia subentra, appunto, nel momento in
cui queste nostre “manie” diventano talmente
importanti da non riuscire a pensare ad altro; in
questo caso si sviluppano delle ossessioni e/o
delle compulsioni, che insieme vanno a creare il
disturbo ossessivo-compulsivo, un disturbo annoverato tra i disturbi d’ansia.
Tale disturbo si caratterizza per la presenza di
ossessioni e di compulsioni, ma non sempre di
entrambe. Le prime sono dei pensieri intrusivi,
ripetitivi, persistenti, che la persona non è in
grado di scacciare e di controllare; il soggetto che
li esperisce sa che sono irrazionali e che non
hanno senso, ma non è capace di allontanarli. Le
ossessioni possono essere viste come una forma
estrema di indecisione o di dubbio e le più diffuse
riguardano l’aggressività, gli impulsi sessuali o
l’ipocondria. Ad esempio, un soggetto può credere improvvisamente di potersi scagliare con tutta
la violenza di cui è capace contro chiunque egli
incontri, senza il benché minimo motivo, e per
questo, probabilmente svilupperà un comporta-
30
mento di evitamento sociale, rifugiandosi in casa
e temendo di relazionarsi a chiunque, evitando,
appunto, il contatto sociale.
Questi comportamenti che si mettono in atto in
seguito alle ossessioni, sono le compulsioni,
ovvero dei veri e propri comportamenti ripetitivi
che la persona si sente costretta ad eseguire per
ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi;
tali comportamenti sono spesso estremamente
eccessivi e rientrano in un disturbo mentale perché occupano talmente tanto tempo della vita
della persona, da impedirle di poter fare altro. Le
compulsioni più comuni riguardano l’igiene e l’ordine; ad esempio, una persona che creda di potersi sporcare o infettare anche solo osservando un
luogo o un oggetto, potrà passare anche tre quarti della propria giornata lavandosi, arrivando addirittura a crearsi delle escoriazioni per l’eccessivo
sfregamento.
Si vuole ricordare che, per essere considerate un
disturbo vero e proprio, le ossessioni e le compulsioni devono impedirci di vivere normalmente,
quindi non preoccupiamoci se a volte siamo un
po’ fissati con l’ordine e la pulizia di casa nostra.
Esistono vari tipi di terapie per il disturbo ossessivo-compulsivo, da quelle psicanalitiche, quelle
psicologiche, quelle farmacologiche ed addirittura
quelle chirurgiche, in cui si va a distruggere una
parte di una zona del cervello chiamata giro del
cingolo, ma che non ha ancora provato la sua
effettiva efficacia.
Si ricorda ai lettori che, se avessero particolari
curiosità inerenti alle dinamiche comportamentali
o dubbi e domande di interesse pubblico, possono farle pervenire alla redazione e sarà loro risposto quanto prima.
Games area
a cura di Davide Truzzi
I lettori possono suggerire consigli che siano di interesse generale
GOD OF WAR 2 - Ps2
Dalla sua uscita nel 2005 God of War, videogame
action a sfondo mitologico per Ps2, ha rivoluzionato a sorpresa l’intero panorama videoludico
grazie a suoi ritmi sfrenati, nuove soluzioni giocabili e un carismatico protagonista, Kratos, risoluto
combattente spartano e futuro dio della guerra,
dotato di armi e poteri divini. In questa nuova ed
attesissima avventura, prevista per la metà di
aprile, Kratos, spodestato dal proprio trono divino
duramente guadagnato nell’ episodio precedente,
sfogherà tutta la sua ira sui propri eterni nemici,
gli dei stessi, impegnato a sconfiggere terribili e
giganteschi titani, in perfetta linea con la tradizione greca. Parlando dell’aspetto prettamente tecnico, God of War 2 si presenta ancora più solido e
brillante del predecessore, con una grafica capace di spremare al massimo l’hardware ps2, nuove
abilità, originali missioni e una migliorata longevità.
DEVIL MAY CRY 4 - Ps3
Sono passati parecchi anni dall’uscita su Ps2 del
primo capitolo di una delle saghe più gettonate
degli ultimi tempi: Devil may cry, esperienza
videoludica fondata su veloci azioni all’ arma bianca ed armi pesanti, nonché sul proprio protagonista assoluto, Dante, irriverente e sbruffone cacciatore di demoni che ora si prepara a compiere
un importante salto generazionale, sbarcando
sulla neonata di casa sony Ps3. Nel quarto capito-
lo il nostro amatissimo Dante sembra sul punto di
andare in “pensione“, o meglio, sembra diventare
malvagio, opponendosi aspramente ad un nuovo
e giovane protagonista: Nero, agile e potente
guerriero dotato di uno straordinario revolver,
nonché di un vero e proprio asso nella manica, e
cioè il proprio braccio destro, capace di allungarsi e dalla forza straordinaria. Se la trama non è
ancora definata non si può dire la stessa cosa
dell’ apparato tecnico, capace di regalare, grazie
al nuovo processore a disposizione e ad una enorme potenza di calcolo, emozioni uniche.
HALO 3 - Xbox 360
Parlando di Microsoft, e quindi di Xbox, non si può
fare a meno di parlare di uno dei videogame più
famosi e giocati in tutto il mondo, sia in modalità
singola che in multigiocatore tramite internet:
Halo, futuristico sparatutto in prima persona con
protagonista Master Chief, soldato facilmente
riconoscibile dalla sua sfolgorante e tecnologica
armatura. Dopo i primi 2 episodi videogiocatori di
tutto il mondo attendono con trepidazione l’uscita
del terzo capitolo, su cui anche la software house
americana fonda le proprie speranze; anche se
l’uscita di questo videogame è ancora lontana, le
poche immagini trapelate dalla rete sembrano
promettere molto bene, mantenendo l’alto livello
di qualità riscontrabile nei capitoli precedenti.
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Ti regalerò
una rosa
A cura di Martina Grandelli
32
Ho navigato in Internet finchè ho trovato il testo.
E il motivetto continua a balenarmi nella mente.
Parlo della canzone “Ti regalerò una rosa” di
Cristicchi. Vincitrice della 57esima edizione del
Festival di Sanremo. In questo numero la voglio
citare perché: primo, penso sia una delle poche
canzoni serie che ti fanno riflettere, e, secondo,
perché devo ammettere di sentirmi un po’ in
colpa: non mi ero mai fermata a pensare ai
“matti”. E sinceramente non so cosa provare.
Curiosità? Indifferenza? Pena?
Che dire di loro. Sono chiusi tra mura bianche di
un luogo neutro. In mezzo a pensieri contorti,
domande e sensi di colpa di chissà quale lontano
reato. Stanno ai bordi della società tra bavaglie,
badanti e camicie di forza. Loro che hanno bisogno di aiuto o di chiarimenti almeno. Lo so, è
quasi impossibile. Perché certe malattie si curano
lentamente o non si può e basta. Cosa gira mai
nella testa dell’uomo…
E tutto questo può fare un po’ paura, (dovrebbe?),
ma alla fine sono persone come noi, solo un po’…
diversi. Non so se sia il termine giusto. Meno fortunati? No, neanche… sono e basta. Sono loro.
Hanno cuori come i nostri. Cuori che battono forte
e chiaro. Solo con più paura di questo mondo che
cambia così velocemente. E dopo questa breve e
contorta prefazione, vi lascio con il testo della
canzone che, per qualche minuto, ha fermato il
mio mondo e mi ha fatto riflettere su Loro, su queste “migliaia di astronavi che poche volte tornano
alla base”.
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un
manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
"Spùse mè nona"
Serata a teatro con l'Associazione Donna per Donna
Nella splendida cornice del Teatro Sociale di
Castiglione delle Stiviere, sabato 17 marzo è
andata in scena la commedia comica in tre atti
"Spùse mè nona", con la compagnia teatrale La
Beffa di Guidizzolo, per la regia di Carlo Zuanon.
Grande successo di pubblico per una serata di
beneficenza a favore dell'Associazione Donna per
Donna.
La serata è stata organizzata dall'Associazione
Donna per Donna, associazione di volontariato
con sede in Desenzano in via Achille Papa 30, ed
attiva anche nel mantovano.
Donna per Donna si propone di sostenere e rafforzare la volontà della donna operata di tumore al
seno per poter trasformare un'esperienza che
potrebbe evolversi in una disarmonia di tutta la
persona, in un miglioramento ottimale del suo
equilibrio generale, che si configura elemento
indispensabile anche per la profilassi della malattia, ed in particolare, attraverso l'attività psicosocio-sanitaria. Donna per Donna si propone
come "luogo" dove l'argomento tumore della
mammella può essere affrontato e chiarito in tutte
le sue implicazioni, attraverso incontri, seminari e
pubblicazioni. Fortunatamente possiamo contare
su consulenti specialisti di fama come il dott.
Carlo Baroni, il dott. Enrico Micheletti, il dott.
Luciano Cirelli, il Prof. Lorenzo Magno, il dott.
Privato Fenaroli, dice Ines Micucci, Presidente
dell'Associazione Donna per Donna.
Chiunque può contattarci telefonicamente al
numero 030-9142545 o inviarci una e-mail:
[email protected]
Nel sito www.donnaperdonna.it si trovano tutte le
iniziative dell'Associazione.
La serata si è potuta realizzare grazie alla solidarietà della Bcc di Bedizzole-Turano Valvestino, il
Lions Club Sirmione, Reale Mutua Assicurazioni,
Stagnoli T.G. di Lonato, Armonia, centro benessere di Desenzano, G.P. Gnesato Padovan di
Desenzano, Il Gazzettino Nuovo di Castiglione, Fa
Fashion prodotti per capelli di Castiglione, Centro
Gamma Termosanitaria spa di Desenzano, Lago
Fiorito vivaio di Desenzano, trattoria Da Milani di
La Presidente
Ines Micucci e
Clara Polato
Consegna omaggi
alla Compagnia
Teatrale
Compagnia Teatrale
Guidizzolese
“La Beffa”
Centenaro di Lonato, ADS Viadotto di Desenzano,
Il Forno di Gozzi di Desenzano, Fiorista Roberto di
Desenzano, la compagnia teatrale La Beffa di
Guidizzolo, al regista ed amico dell'Associazione
Carlo Zuanon e La Notizia periodico di Guidizzolo.
Ed infine un caloroso grazie va a tutto il pubblico
presente.
Clara Polato
33
Noi e la legge
a cura di Laura Leorati, dottore in legge
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
Oltre il diritto: tra “spettacolo” e realtà
Al termine di
Valencia-Inter,
partita di Coppa
Campioni, una rissa
indecorosa ha
guastato la serata,
lo spettacolo e...
il buonsenso.
Quando i giocatori
inizieranno a dare il
“buon esempio”
evitando ogni
violenza in campo?
34
Prevenzione e repressione contro la violenza connessa a competizioni calcistiche: un binomio per
voltare pagina, almeno sulla carta. Il decreto sulle
misure urgenti prevede lo svolgimento di partite
senza la partecipazione del pubblico, per gli
impianti non rispondenti alle norme di sicurezza.
E’ stata parzialmente rivista la disciplina sul
“divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono
manifestazioni sportive” (DASPO) introdotta dalla
L. 401/89, la quale contempla la facoltà per il questore di disporre il suddetto divieto a coloro che
risultano, nel corso degli ultimi cinque anni,
denunciati o condannati, anche con sentenza non
passata in giudicato, per violenza commessa in
occasione o a causa di
manifestazioni sportive.
A norma del decreto in
argomento, il DASPO può
ora essere disposto anche
nei confronti di chi, pur non
essendo stato raggiunto da
denuncia o da sentenza,
abbia in occasione o a
causa di manifestazioni
sportive e sulla base di elementi oggettivi (ad esempio
filmati) tenuto una condotta
volta a partecipare attivamente a episodi di violenza
o, comunque, idonea a porre in pericolo la sicurezza pubblica. Per garantire l’effettiva osservanza
del divieto, è altresì previsto l’obbligo di presentarsi ad un ufficio di polizia durante la manifestazione vietata.
Altro elemento di novità è rappresentato dalla previsione di un limite minimo di durata del DASPO
equivalente a tre mesi. La precedente normativa
indicava, invece, solo la durata massima di tre
anni. Misure di prevenzione sono adottabili anche
nei confronti di coloro che sono indagati (non
ancora rinviati a giudizio), per aver agevolato (non
già causato) manifestazioni di violenza. E’ applicabile la confisca in relazione ai beni idonei a facilitare la commissione di altri illeciti.
In capo alle società organizzatrici della competi-
zione è stato posto il divieto di vendere o cedere,
a qualsiasi titolo direttamente o indirettamente,
alle società calcistiche biglietti destinati ai tifosi
in trasferta. La finalità di responsabilizzare i club
sportivi è perseguita altresì vietando agli stessi di
agevolare sotto qualsiasi forma i destinatari di un
DASPO, ovvero coloro che siano stati comunque
condannati, anche con sentenza non definitiva,
per reati connessi a manifestazioni sportive. Le
violazioni sono punite con sanzione pecuniaria da
50.000 a 200.000 euro.
La strategia repressiva è contrassegnata da un
inasprimento delle pene:
reclusione da cinque anni (anziché tre) a quindici
anni per i reati di violenza, minaccia o resistenza
a pubblico ufficiale ad opera di gruppi armati composti da più di cinque persone, ovvero da più di
dieci pur senza armi;
reclusione da uno a quattro anni per chi negli
stadi o nelle immediate adiacenze lancia o utilizza,
in modo da generare pericolo per le persone,
oggetti contundenti o comunque atti ad offendere;
reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 500 a
2.000 euro per chi e’ trovato in possesso di razzi,
bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per
l’emissione di fumo o di gas visibile, ovvero di
bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere.
Infine, è stato ampliato il segmento temporale
della “quasi flagranza” di reato dilatandolo a 48
ore anziché 36 dal fatto. In altri termini: quando
non è possibile arrestare immediatamente il soggetto, quest’ultimo si considera comunque in
stato di flagranza (cioè colto sul fatto) quando
risulta, sulla base di riprese video fotografiche o
da altri elementi dai quali emerge con evidenza il
fatto, autore del reato. Per i suddetti reati si procede con il rito direttissimo che consente al p.m.
di presentare direttamente l’imputato davanti al
giudice del dibattimento.
Auspichiamo che una puntuale applicazione della
normativa restituisca una dignitosa certezza al
diritto ed alla pena.
Noi e il fisco
a cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale
La riforma del TFR: le scelte possibili
Il nostro sistema previdenziale sta diventando non
più sostenibile; per tale motivo il legislatore ha
emanato alcuni provvedimenti, con i quali si introduce o si incentiva il ricorso alla previdenza complementare o all’assicurazione individuale.
Dal primo gennaio 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare. Perno di tale
riforma è la destinazione del trattamento di fine
rapporto (Tfr) che ne diventa la principale fonte di
finanziamento.
Cercheremo di chiarire punti principali.
Prima di tutto occorre precisare che la riforma non
tocca le quote di Tfr maturate fino al 31 dicembre
2006, che continueranno e rimanere presso le
aziende e verranno rivalutate ai sensi di legge.
Per quanto riguarda le quote che maturano dal
primo gennaio 2007, i lavoratori hanno tempo fino
al 30 giugno 2007 (per i lavoratori assunti dopo
tale data, i sei mesi decorrono dalla data di assunzione) per manifestare la propria scelta su dove
destinarlo; se entro il termine previsto il lavoratore non esercita alcuna scelta entrerà in funzione il
“silenzio-assenso”. E’ necessario fare alcune
distinzioni in relazione alle dimensioni delle aziende ed all’anzianità contributiva dei lavoratori:
Soggetti assunti prima del 31.12.2006 e neoassunti dopo l’1.01.2007
- Scelte esplicite:
Il lavoratore può decidere espressamente di destinare il proprio Tfr al fondo pensione scelto (in tal
caso la scelta è irrevocabile);
Il lavoratore può decidere di lasciare il proprio Tfr
presso l’azienda (scelta revocabile); in quest’ultimo caso però è necessario operare una seconda
distinzione: se l’azienda ha fino a 49 dipendenti il
Tfr rimane interamente in azienda; se l’azienda ha
più di 50 dipendenti il Tfr maturando verrà fatto
confluire interamente in un apposito fondo gestito
dall’INPS.
- Scelta tacita: il datore di lavoro trasferirà il Tfr
futuro a un Fondo pensione previsto dal contratto
collettivo individuato con accordo aziendale o, in
assenza di accordo al fondo pensione a cui ha
aderito il maggior numero di lavoratori in azienda;
o in mancanza delle altre due possibilità al fondo
pensione costituito presso l’Inps (fondo residuale
da non confondersi con il Fondo dello Stato gestito dall’Inps che invece gestirà il Tfr per le sole
imprese con almeno 50 dipendenti quando si
scelga di non optare per una delle forme di previdenza complementare).
Soggetti assunti prima del 29.04.1993
Chi è stato assunto prima del 29 aprile 1993 si
trova di fronte a una rosa di opportunità: nell’ipotesi in cui abbia già aderito a un fondo pensione
può continuare a contribuire con la stessa quota
versata in precedenza, mantenendo presso il
datore di lavoro il resto del Tfr maturando; oppure
può versare ai fondi l’intera liquidazione futura.
Se, al contrario, non è ancora iscritto a fondi pensione può scegliere di trasferire il Tfr futuro anche
solo nella misura fissata dagli accordi collettivi o,
in assenza di questi, in misura non inferiore al
50% oppure di mantenerlo in azienda.
E’ doveroso precisare, infine, che sono al momento esclusi dal campo dell’applicazione della riforma i pubblici dipendenti ai quali continua ad applicarsi la disciplina previdente.
"Fino a pochi anni fa si andava in pensione col
sistema retributivo, cioè i contributi di coloro che
stavano lavorando servivano per pagare le pensioni in essere. Chi andava in pensione riscuoteva
mensilmente circa l'80% della retribuzione media
degli ultimi 5 anni. Tale sistema era in grado di
funzionare in presenza di tre lavoratori per ogni
pensionato. A causa dell'allungamento della vita
media tale rapporto non è piu stato rispettato e
dal 1996 è stato introdotto il sistema contributivo;
con tale sistema l'individuo percepirà la pensione
calcolata sui contributi effettivamente versati in
tutto l'arco della vita lavorativa. Poichè i contributi versati dall'azienda sono circa il 40% della retribuzione lorda mensile, ne consegue che chi andrà
in pensione con questo sistema percepirà una
pensione pari a circa il 40% dell'ultimo stipendio.
Da ciò deriva la necessità di creare una fonte integrativa alla pensione utilizzando il TFR dei dipendenti."
35
Istituto Statale d’Arte
A cura della Proff.ssa Fiorenza Travagliati
Laboratorio teatrale
“In-soliti Attori” all’Istituto Statale d’Arte di
Guidizzolo
Il progetto di laboratorio teatrale “In-soliti attori”
ha avuto inizio con un concorso bandito dalla
Provincia di Mantova; il Dirigente Scolastico
dell’Istituto Statale d’Arte “Alessandro Dal Prato “
di Guidizzolo e le docenti Prof.sse Tommasa
Burgio e Giulia dell’Aringa ne hanno illustrato l’elevato valore sociale all’Amministrazione Comunale
di Guidizzolo ed alla Fondazione “Non solo Arte”,
che hanno creduto nell’iniziativa, sostenendola
economicamente.
Il Teatro Magro di Mantova ha poi curato tutti gli
aspetti tecnici del laboratorio, infatti la regia è
stata realizzata da Flavio Cortellazzi, mentre
Alessandro Pezzali si è interessato della consulenza artistica. I ragazzi delle scuole mantovane
conoscono molto bene i loro nomi ed i loro volti,
perchè con essi sono da sempre impegnati ad
allestire attività teatrali e drammatizzazioni.
Insieme alle insegnanti ed alle educatrici Maria
Rosa Marani e Raffaella Gialdini hanno coordinato
il lavoro di sedici alunni dell’Istituto d’Arte e di
quattro ragazzi del Centro Diurno Disabili ANFFAS
di Rebecco.
Molto significativi sono stati gli obiettivi fissati dai
referenti del progetto che hanno puntato priorita-
36
riamente alla valorizzazione delle risorse espressive individuali e di gruppo e all’ampliamento delle
capacità di comunicazione con il diverso da sé.
Lo spettacolo preparato da questi insoliti attori, e
frutto di sei mesi di incontri, è stato messo in
scena il 7 marzo scorso presso il Teatro Comunale
di Guidizzolo, che ha dato piena disponibilità e
sostegno alla manifestazione.
..Anche Il Grande Fratello ha voluto andare da
Cenerentola...
“70v.7” In-soliti attori all’Istituto Statale d’Arte
Gli in-soliti attori dell’Istituto Statale d’Arte di
Guidizzolo insieme ai ragazzi del Centro Diurno
Disabili di Rebecco hanno così concluso il loro
percorso laboratoriale, coronandolo con un grande successo.
Due gli appuntamenti con il pubblico: un matiné
riservato alle scuole ed una performance serale
dedicata alla cittadinanza. Applausi fragorosi a
scena aperta hanno salutato questo spettacolo
molto gradevole, ma di grande significato morale.
Rappresentazione dal titolo intrigante “70 v.7”
perchè sette sono i vizi capitali su cui si è centrato il tema proposto dal regista, un valente Flavio
Cortellazzi, supportato da Alessandro Pezzali che
ha curato la scenografia.
I ragazzi hanno proposto testi recitati, tratti da
Beckett, Salomone, Shakespeare, Marx, che
hanno imparato nei sei mesi di prove pomeridiane. Particolarmente suggestiva é stata la lettura in
chiave analitica della “superbia” riservata alla
fiaba di Cenerentola con tanto di voce fuori
campo e presentazione grafica con proiezione
estemporanea sullo schermo, ma decisamente
accattivanti sono risultate le visioni finali
dell’Inferno e del Paradiso combinate insieme
quasi ad offrire allo spettatore una scelta personalizzata del proprio aldilà.
I contenuti hanno motivato questi in-soliti attori a
partecipare attivamente, ed essi sono riusciti a
liberare le loro emozioni e superare le loro insicu-
Istituto Statale d’Arte
A cura della Proff.ssa Fiorenza Travagliati
rezze attraverso la riflessione ed il gioco sul palcoscenico.
Gli esperti del Teatro Magro sono intervenuti con
esercizi finalizzati alla percezione di sé e dell’altro
e gli attori si sono posti come spettatori invisibili,
ma allo stesso tempo partecipi e disponibili a
mettersi in gioco attraverso l’esperienza diretta
nel lungo e faticoso cammino che conduce all’integrazione.
La realizzazione di tutto ciò é stata possibile grazie all’intervento combinato di tante persone che
hanno garantito la loro piena disponibilità ed é a
queste persone che l’Istituto Statale d’Arte porta
il suo ringraziamento: Dott. Federici Canova,
Provincia di Mantova, Graziano Pelizzaro, Sindaco
di Guidizzolo, Biblioteca e Teatro Comunale di
Guidizzolo, Centro Culturale San Lorenzo e Desirèe
Bombana presidente della Fondazione “Non Solo
Arte Franco Bombana”.
Lo spettacolo, conclusivo di un intenso percorso
laboratoriale, non é esaustivo, ma é stato molto
significativo e il Dirigente Scolastico dell’Istituto
d’ Arte Prof. Antonio Piazza, le insegnanti referenti del progetto Prof.sse Giulia Dell’Aringa e
Tomasa Burgio, insieme alle educatrici del CDD di
Rebecco Marisa Marani, Raffaella Gialdini e alla
coordinatrice del Centro Laura Baccaro auspicano
con tutto il personale docente che si presenti
un’altra occasione per poter ripetere una simile
esperienza.
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Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa
Lettera da una neo bandista
Ciao.
Mi chiamo Marialuigia, ho quattordici anni, frequento il Liceo d'arte di Guidizzolo e suono nel
corpo bandistico di questo paese. Proprio di quest'ultima cosa volevo parlarvi...
Suono nella banda da quasi due anni, anche se con
qualche interruzione!
Sono felicissima di stare con questo gruppo. Tutti i
venerdì sera ci troviamo per provare i pezzi che si
suoneranno poi ad un concerto; beh... queste serate sono fantastiche, oltre a suonare ci divertiamo
con battute al cambio d'ogni brano, e tutti ridono e
scherzano.
Io credo che in qualunque cosa si faccia, almeno un
pizzico di divertimento ci vuole sempre!
La banda non ha uno di quei soliti maestri noiosi e
pesanti, ma il contrario, il nostro maestro "Nicola
Ferraresi" non è così, lui riesce ad insegnare ma
nello stesso momento a farti divertire, per trascorrere allegramente insieme quei momenti stupendi
d'ogni serata.
Però c’è da affermare che non è solo merito del
maestro, la causa di questo divertimento, che credo
tutti come me provano, ma penso che è un lavoro
che esegue la maggior parte delle persone che
compone questa mitica banda.
Quando suoniamo ad un concerto le persone che ci
osservano non possono immaginare il divertimento
trascorso insieme per prepararlo e che si nasconde
dietro i nostri occhi, mentre leggiamo gli spartiti.
Tramite queste serate, i servizi o il campo estivo, ho
avuto l'opportunità di fare nuove conoscenze o di
approfondire un'amicizia che a stento c'era con
persone giovani o anziane del mio stesso paese.
Oltretutto una cosa importante che ho notato è che
ci sono molto spesso dialoghi tra ragazzi e anziani,
a questi giorni è molto raro vedere ciò; con questo
ho capito che spesse volte anche il consiglio di un
anziano può essere utile, cosa che i ragazzi d'oggi
ignorano completamente.
Ringrazio tutti i componenti della banda, che mi
fanno vivere questi bellissimi momenti di felicità, e
per tutti i ragazzi: la felicità non è solo il sentimento che si prova quando si è insieme a un ragazzo o
una ragazza, o quando prendi un bel voto a scuola
o altro, ma anche quando trovi serenità e riuscite a
essere voi stessi in gruppo di persone più grandi o
meno grandi di voi!
Marialuigia Maffei
Carnevale 2007
Visto che l'anno scorso la Banda Bassotti ha
avuto un enorme successo, abbiamo deciso di
replicare!
Quest'anno il tema erano i quattro elementi: aria,
acqua, terra e fuoco e noi con un po' di fantasia ci
siamo trasformati nei “padroni del deserto” i cowboys!
Il carro è stato intitolato “I Pionieri del West” e
portava a spasso sceriffi, malviventi, gentil donzelle tutti, quanti armati fino ai denti di pistole e
strumenti!
Sulle note del grande M° Ennio Morricone è stato
inscenato un vero duello dove i tre protagonisti, il
buono, il brutto e il cattivo si sono sfidati a colpi
di pistola.
E' stato un Carnevale divertente, accompagnato
da uno splendido sole e da altrettanto favolosi
carri. Speriamo che l'anno venturo i nostri bassotti trasformati in cow-boys si inventino qualcos'altro!!!
Un ringraziamento speciale va alle persone che si
sono impegnate all'allestimento del carro, senza
di loro e il loro duro lavoro non sarebbe stato lo
stesso carnevale!
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Notizie
dall’Amministrazione
A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO
Notizie dal Consiglio Comunale
Inizia da questo numero la rubrica “Notizie dal Consiglio Comunale”, con la
quale si intende far conoscere ai cittadini di Guidizzolo l'attività, riguardo le
sedute e le deliberazioni, del nostro Consiglio Comunale.
Questo fu un mio preciso impegno, assunto nella seduta del 29 Settembre
2006, quando venni eletto Presidente del Consiglio Comunale. Ritengo sia un
modo utile per valorizzare il Consiglio Comunale e il lavoro che esso svolge al
servizio di tutta la nostra comunità.
Ricordo che il nostro Consiglio Comunale è composto da 17 componenti, 16
Consiglieri, più il Sindaco, suddivisi in tre gruppi: “Lista per Guidizzolo”
(Graziano Pelizzaro, Giovanni Zangobbi, Renato Azzini, Claudio Busca, Emi
Ghisolfi, Gianfranco Gobbi, Massimo Grassi, Cesare Maccari, Luca Madella,
Giacomino Milani, Giovanni Milani, Laura Toniato), per la maggioranza;
“Guidizzolo al Centro” (Fabio Azzini, Giorgio Gandini, Stefania Fontanesi) e
“L'Unione” (Matteo Cappa, Elena Zaccagni), per la minoranza, perché tre erano i
candidati a sindaco, con le rispettive liste, presenti alle elezioni.
E’ possibile consultare il testo completo delle Delibere sul sito:
www.comune.guidizzolo.mn.it.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Giovanni Zangobbi
CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 GENNAIO 2007, ORE 20.30.
- LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE.
Si trattava di approvare i Verbali della seduta di Consiglio Comunale del 29/09/2006.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER LE ESPROPRIAZIONI
ALL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA.
Si proponeva di approvare lo schema di Convenzione con la quale il Comune di Guidizzolo
trasferisce la titolarità della propria funzione espropriativa all’Ufficio per le Espropriazioni
della Provincia di Mantova, attribuendo allo stesso i compiti di Ufficio Comune per le
Espropriazioni.
Per i Comuni non dotati di un Ufficio Espropri, la forma associativa della Convenzione permette un contenimento dei costi e garantisce una procedura corretta.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
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- ESAME ED APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA URBANA.
Essendo il precedente Regolamento di Polizia Urbana risalente al 1956 e, quindi, ormai superato nel contenuto, veniva proposto questo nuovo Regolamento.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DI BENI
IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE.
Il Regolamento disciplina la materia dell’alienazione dei beni immobili di proprietà comunale, mediante le procedure dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata o diretta.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI
RAGAZZI.
Con l’approvazione del Regolamento viene avviato il percorso per arrivare all’elezione del
Consiglio Comunale dei Ragazzi (quarta e quinta elementare e Scuola Media). Lo scopo è di
coinvolgere i ragazzi nella via democratica del Comune.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- ESAME ED APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI
DI SOLFERINO, DESENZANO DEL GARDA, LONATO, POZZOLENGO, CASTIGLIONE DELLE STIVIERE, GUIDIZZOLO, CAVRIANA, MEDOLE, MONZAMBANO, PONTI SUL MINCIO, VOLTA MANTOVANA E GOITO, PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
AMBIENTALE ED ARCHITETTONICO DEI TERRITORI INTERESSATI DALLA
BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINO.
Siccome il territorio di Guidizzolo è stato interessato dalla battaglia del 24 Giugno 1859,
l’Amministrazione Comunale ha proposto l’approvazione del Protocollo al fine di promuovere la creazione di un “Parco culturale integrato” della battaglia, e questo per ottenere adeguati finanziamenti per un’opera che possa durare nel tempo, nell’imminenza delle celebrazioni del 150° anniversario.
presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- DETERMINAZIONE PERCENTUALE DEL COSTO DI COSTRUZIONE PER
INTERVENTI CON DESTINAZIONE COMMERCIALE, DEL TERZIARIO DIRETTIVO, TURISTICO – ALBERGHIERO – RICETTIVO, AI SENSI DELL’ART. 48,
COMMA 4, L.R. n. 12/2005.
Il contributo proposto è pari al 10% del costo di costruzione; ad eccezione delle strutture
commerciali (negozi di vicinato) fino a 150 mq ubicate in zona A di PRGC o in frazione
(8%); e per le strutture turistico alberghiero ricettive (5%).
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- INTEGRAZIONE CONVENZIONE CON IL TENNIS CLUB DI GUIDIZZOLO.
E’ integrato l’art. 6 della Convenzione al fine di dare la possibilità al gestore di effettuare
interventi migliorativi o di manutenzione straordinaria.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
CONSIGLIO COMUNALE DEL 06 FEBBRAIO 2007, ORE 18.30.
- LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE.
Vengono approvati i Verbali della seduta del 24/01/2007.
Presenti: 14.
Assenti: 3.
Favorevoli: unanimità dei presenti.
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- ESAME ED APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF; DETERMINAZIONE ALIQUOTE ANNO 2007.
Il Consiglio era invitato ad approvare il Regolamento e a determinare l’aliquota per l’addizionale Irpef per l’anno 2007. L’Amministrazione Comunale ha proposto l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,4% allo 0,7%.
Questo punto ha avuto due distinte votazioni.
Per l’approvazione del Regolamento:
Presenti: 16.
Assenti: 1.
Favorevoli: unanimità dei presenti.
Per l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,4% allo 0,7%:
Presenti: 16.
Assenti: 1.
Favorevoli: 11.
Contrari: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena
Zaccagni).
- DETERMINAZIONE DELLE AREE EDIFICABILI AI FINI ICI ANNO 2007.
E’ determinato il valore venale delle aree fabbricabili del Comune, suddiviso in macro-zone.
Su questo valore dovrà essere calcolata l’ICI.
Presenti: 16.
Assenti: 1.
Favorevoli: unanimità dei presenti.
- DETERMINAZIONE IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI) PER
L’ANNO 2007.
L’Amministrazione Comunale ha proposto di mantenere invariate le aliquote dell’anno precedente.
Presenti: 16.
Assenti: 1.
Favorevoli: unanimità dei presenti.
- DETERMINAZIONE DEI GETTONI DI PRESENZA AI CONSIGLIERI COMUNALI PER L’ANNO 2007.
Il gettone di presenza per l’anno 2007 è determinato nella misura di € 16,27 (lordi) a seduta, per ciascun consigliere, pari a quella dell’anno precedente.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- ESAME E APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO TARIFFA RIFIUTI – ANNO
2007.
Riguarda la tariffa relativa al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi
urbani. Dal 2006 il servizio è affidato alla gestione della SIEM, della quale il Comune di
Guidizzolo è socio.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- DETERMINAZIONE QUALITA’ E QUANTITA’ DELLE AREE DA DESTINARE
ALL’EDILIZIA ECONOMICO – POPOLARE, ANNO 2007.
Al momento, nel nostro Comune, non esistono aree da destinare all’edilizia residenziale in
diritto di proprietà e in diritto di superficie.
Presenti: tutti.
Favorevoli: 12.
Astenuti: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena
Zaccagni).
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- ESAME E APPROVAZIONE BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE 2007,
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA, BILANCIO 2007 – 2009.
Il Consiglio Comunale era chiamato ad approvare, o meno, il Bilancio del nostro Comune,
che pareggia (per le entrate e le uscite) sulla cifra di € 7.702.477,00.
Presenti: tutti.
Favorevoli: 12.
Contrari: 5 (Fabio Azzini, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Matteo Cappa, Elena
Zaccagni).
- ESAME E APPROVAZIONE DEL CAPITOLATO D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD).
Essendo scaduto il contratto d’appalto con la Coop. Sinergie, si deve procedere a una nuova
gara d’appalto triennale. Il valore presunto dell’appalto è di € 306.900,00, iva inclusa, considerando a base d’asta il prezzo orario di € 16.00, iva inclusa, a fronte di un numero massimo di ore 4.375 annue.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- RECEPIMENTO DELLE MODIFICHE PER L’AGGIORNAMENTO DEL TITOLO
III DEL VIGENTE REGOLAMENTO LOCALE D’IGIENE, CONCERNENTE
DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI DA CADUTE DELLALTO.
Riguarda il recepimento della proposta di modifica pervenuta dall’ASL di Mantova.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- AUTORIZZAZIONE PER L’ALIENAZIONE AREE IN ZONA P.I.P. (N. 2 LOTTI).
Si tratta di autorizzare l’alienazione di aree standard all’interno del P.I.P..
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- APPROVAZIONE DEFINITIVA ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI
CUI AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE.
Era da approvare definitivamente la variante alle Norme Tecniche deliberata nel Consiglio
del 29/09/2006.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- ADOZIONE VARIANTE SEMPLIFICATA AL VIGENTE PRGC AI SENSI DELL'ART. 2 EX L.R. 23/97 E DELLA L. 12/2005 ART. 25.
Essendo necessario ampliare l'attuale area feste di Rebecco, si propone la variazione di due
aree, una attigua all'area feste di Rebecco e una nel Capoluogo, cambiando le rispettive destinazioni urbanistiche.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
- PRESA D'ATTO DELLA TRASFORMAZIONE DELLA FORMA GIURUDICA
DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA DA CONVENZIONE A CONSORZIO, ED APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE ISTITUTIVA.
E' la presa d'atto della trasformazione dell'ATO in Consorzio.
Presenti: tutti.
Favorevoli: unanimità.
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