Scarica la pagina in formato

Transcript

Scarica la pagina in formato
 DOCUMENTARI/2 
I cinquanta
anni di Alex, re
dell’handbike
otrebbe essere un documen-
P
tario su Fausto Coppi o Gino Bartali. Tanto la fatica è
sempre la stessa. Invece è un docufilm su un altro campione del
ciclismo, o meglio del paraciclismo: Alex Zanardi. Si intitola 50 X Rio il film che ripercorre
le tappe salienti della sua carriera sportiva: otto Mondiali vinti e sei medaglie paralimpiche
nell’handbike, di cui tre ai Giochi 2016, più la partecipazione a
due Ironman nel triathlon.
Ma la telecamera ne traccia,
pur senza enfasi, anche il profilo umano, accennando solo fugacemente a quello familiare. Lo
sguardo della macchina da presa, infatti, è quasi del tutto puntato sugli allenamenti: su strada,
in palestra o dentro un velodromo insieme all’équipe tecnica per
analizzare test fisici e sul mezzo, questionari, parametri, dati. «A 50 anni te la devi giocare
sulla furbizia, sulla tattica e sulla preparazione, mica sui muscoli», anche se poi la posa è quella
scherzosa del culturista tutto bicipiti.
Prodotto da Enervit (lo sponsor di Zanardi, e si vede) e FilmArt Studio, per la regia di
Francesco Mansutti e la sceneggiatura di Giorgio Terruzzi, quello che emerge da 50 X Rio è il
ritratto di un atleta, di un uomo,
di un personaggio, di un meccanico che sistema la propria bi-
ci nello stesso modo in cui glielo
aveva insegnato suo padre.
Un viaggio dentro il viaggio
che ha portato Alex a correre per
l’oro vinto in Brasile nell’anno in
cui ha compiuto mezzo secolo di
vita, il doppio dell’età di molti dei
suoi avversari. Un percorso che
sa di fatica e sudore, ma soprattutto che ha il sapore dell’entusiasmo di un ragazzino «impavido»
e felice. Una storia densa, carica
di passione, piena di un significato esistenziale quasi fosse un
insegnamento vivente da cui trapelano leggerezza, determinazione, umorismo, serietà e serenità.
Perché, come suggerisce anche il sottotitolo del suo volume
appena uscito per Rizzoli, Volevo
solo pedalare... ma sono inciampato in una seconda vita (272 pagine, 15 euro), dopo l’incidente in
cui ha perso le gambe Zanardi è
«inciampato in una seconda vi-
SuperAbile INAIL
Ex pilota di
automobilismo,
Alex Zanardi ha
perso le gambe
nel 2001. Con
l’handbike
ha vinto otto
Mondiali, due ori
e un argento sia
alle Paralimpiadi
2012 sia lo scorso
settembre a Rio.
Volevo solo pedalare... ma sono
inciampato in
una seconda vita
è il suo secondo
libro scritto
con il giornalista Gianluca
Gasparini, due
anni dopo l’autobiografia.
Conduce il programma Sfide su
Rai 3.
35 Dicembre 2016
ta», più elettrizzante della prima.
Lo ha fatto un po’ per caso – l’incontro fortuito nel parcheggio di
un autogrill con Vittorio Podestà, l’atleta di handbike che a Rio
ha trionfato insieme a lui e Luca Mazzone nella staffetta mista
–, un po’ grazie al suo spirito: un
cocktail di ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi.
Il tutto annaffiato da una
grande dose di umiltà – «non
credo di essere un caso a parte,
ma uno che ha capito come fare
le cose», dice – e dalla consapevolezza di un pilota che ha scoperto
che «nell’automobilismo velocità e lentezza le fanno la macchina, mentre nell’handbike il
motore sei tu». I trailer del documentario, presentato in anteprima a Milano e andato in onda a
novembre su Sky e Tv8, sono disponibili sul sito web e sul canale Youtube di Enervitsport. [M.T.]