Italian Golf show: su il sipario con entusiasmo

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Italian Golf show: su il sipario con entusiasmo
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LA KERMESSE
DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016
q.ALLE FIERE SI E' APERTO L'APPUNTAMENTO CHE DURERA' FINO A DOMANI
Italian Golf show:
su il sipario
con entusiasmo
Aspettando la Ryder Cup, sono in aumento
i numeri di chi pratica questo sport
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Vittorio Rotolo
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II Non è solo l’affascinante prospettiva della Ryder Cup, che l’Italia ospiterà nel 2022, a conferire
prestigio e credibilità al golf. L’immagine vincente, questa disciplina, ha saputo costruirsela nel
tempo, con cura e pazienza, facendo leva su un’opera di promozione che sembra aver dato i propri frutti, alla luce della crescita
esponenziale del numero di praticanti. Una vitalità che emerge
con forza a «Italian Golf Show»,
l’unica manifestazione fieristica
di settore che, per il terzo anno
consecutivo, è tornata a Baganzola, grazie alla proficua sinergia
tra Golf Town e Fiere di Parma.
Inaugurata alla presenza, tra gli
altri, del numero uno federale
Franco Chimenti, del presidente
della Regione Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini, del sindaco di
Parma Federico Pizzarotti e del
presidente di Fiere di Parma Gian
Domenico Auricchio, la rassegna
proporrà fino a domani tavole rotonde e dimostrazioni. In mostra
pure i prodotti delle marche più
conosciute: abbigliamento, accessori e soprattutto i bastoni, che
appassionati e curiosi hanno la
possibilità di testare nelle 15 po-
stazioni di campo pratica del Driving Range. «La scelta di Parma
quale sede di Italian Golf Show si è
rivelata felice prima di tutto sul
piano strategico, vista la sua collocazione geografica, in una regione che si caratterizza già per
l’elevata qualità delle offerte turistico-golfistiche - ha sottolineato
Chimenti -, ma qui il Salone ha la
fortuna di poter contare pure sulla
funzionalità delle strutture messe
a disposizione da Fiere di Parma,
spazi accoglienti e che riscuotono
sempre il gradimento dei visitatori».
Al fianco di Chimenti c’è il presidente del Comitato Regionale
Fig Emilia-Romagna, Stefano Frigeri: «Ci stiamo avviando verso
una nuova era di promozione per
il golf, capace di includere soprattutto i giovani ed i neofiti - ha detto
-: rispetto all’auspicata crescita
del numero dei praticanti, i dati
nazionali e locali ci stanno dando
ragione».
Un buon viatico, in vista dell’appuntamento con la Ryder Cup.
«Che avrà certamente un grandissimo impatto sul comparto turistico del nostro Paese - evidenzia
Bonaccini -; parliamo di un evento
paragonabile alle Olimpiadi o ai
campionati del mondo di calcio,
CALCIO E UNIVERSITA'
che porterà ad un’autentica invasione di giocatori, appassionati ed
addetti ai lavori stranieri. La nostra regione, con le sue bellezze
artistiche e paesaggistiche, vuol
essere indiscussa protagonista».
A «Italian Golf Show» chi vuol
divertirsi può farlo giocando realmente sul putting green, oppure
anche solo a livello virtuale, grazie
al sofisticato simulatore gestito da
Parma Golf Academy. I gonfiabili
dimostrativi della Fig registrano
quest’anno la presenza dei giocatori professionisti della Pga italiana, pronti a dare consigli utili
sia ai più esperti che a quanti si
avvicinano per la prima volta al
green.
A tutti loro si rivolge «Il mio
golf», il volume curato da Massimo Scarpa, team manager delle
squadre nazionali.
«La conclusione cui sono giunto, dopo anni di studio, è che il
maestro di golf non è altro che un
sarto che costruisce abiti su misura» ha detto Scarpa. «La nostra
disciplina - ha quindi rilevato non solo è tra le meno costose in
assoluto, ma ha un potenziale
enorme da sfruttare, specie al Sud
dove non è ancora molto diffusa».u
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Golf L'inaugurazione con il taglio del nastro e (a destra in alto) il sindaco Pizzarotti impegnato sul green sotto gli occhi di Bonaccini.
Sancita la collaborazione
Giocampus e Federazione golf, binomio vincente
nn Giocampus e Federazione
Italiana Golf, un binomio vincente. Alle Fiere di Parma, la
nuova edizione di «Italian Golf
Show» è stata pure l’occasione
per sancire l’alleanza tra una
disciplina in espansione ed il
progetto educativo frutto della
collaborazione tra Barilla, Comune di Parma, Università, Coni
ed Ufficio Scolastico Provinciale, che vede nell’attività motoria e nei corretti stili di vita due
pilastri su cui edificare il corretto sviluppo psico-fisico dei
più giovani.
«Riteniamo che il golf possa rappresentare davvero un valore
aggiunto per Giocampus e siamo
orgogliosi di questa collaborazione con la Federazione guidata
dal presidente Chimenti, che
condivide pienamente i principi
della nostra alleanza educativa»
ha spiegato Elio Volta, coordinatore di Giocampus.
q.IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FIFA
SCI
Parma e quel legame con Infantino
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Giorgio Gandolfi
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II Parlando di Gianni Infantino,
fresco presidente della Fifa, la
Federazione mondiale del calcio, significa approdare un po’
anche a Parma, legato com’era e
com’è al Master sportivo universitario al quale legò il suo
nome nella fase iniziale a San
Marino prima che diventasse
una «scuola» parmigiana. Una
delle più importanti al mondo,
come confermano Luca di Nella, attuale direttore del Dipartimento di Economia di via
Kennedy e Roberto Ghiretti,
ma soprattutto Marco Brunelli,
direttore generale della Lega
Calcio che anni fa, lui che era
nativo di Fano, dopo le tappe di
Bologna e Milano aveva deciso
di vivere a Parma «città che conoscevo per lavoro ed amicizie
e che rispondeva pienamente
alle mie esigenze a differenza di
Milano, ideale come lavoro».
Dunque la storia comincia nel
1996 quando Brunelli chiamò a
San Marino Gianni Infantino,
che era segretario del Ciess,
centro internazionale di studi
sportivi, dando vita così alla
prima tappa di un percorso che
ha festeggiato proprio in questi
giorni i vent’anni.
«Lo stesso legame di adesso dice Brunelli - con un Infantino
che era già allora esperto nel
ramo sportivo internazionale:
insegnò ai primi 25 allievi, divenuti oltre 400 nel tempo e il
settanta per cento dei quali stabilmente occupati».
Negli anni il diritto sportivo è
divenuto fonte di approfondimenti davvero notevoli, basta
fare una visita agli uffici del
professor Di Nella, nella palazzina Feroldi del blocco universitario di via Kennedì per capire, attraverso la fornita biblioteca, quanta sia estesa la
nomenclatura in proposito.
«Infantino era figlio di emigranti calabresi - continua Brunelli, protagonista alcuni anni
fa a Parma del Piccolo Premio,
Fifa Gianni Infantino.
inventato da Roberto Ghiretti
in collaborazione con l’Oratorio di San Benedetto - e ha infilato una carriera strepitosa: lo
ha dimostrato anche recentemente quando ha affrontato il
«Già l’estate scorsa - ha aggiunto - la Federazione ha partecipato attivamente, con i suoi tecnici qualificati, alle attività di
Giocampus, che peraltro è stata
protagonista pure ai recenti
Open d’Italia con la partecipazione, all’interno dell’area riservata ai più piccoli, dei suoi
istruttori insieme ai Maestri del
Gusto».
Alzare l’asticella degli obiettivi è
un passaggio obbligato. «Dal
viaggio in sessanta paesi diversi
per la sua candidatura alla presidenza della Fifa. Non per
niente parla cinque lingue, caratteristica questa di molti svizzeri . Una singolare coincidenza: è nativo di Brig, a pochi chilometri dalla città dove nacque
e visse Blatter. Suo padre era
controllore dei treni e la madre
edicolante: per due calabresi
conoscersi in Svizzera e sposarsi fu tutt’uno. Dalla loro unione
nacque questo ragazzo che è
davvero un portento e che soprattutto ha sempre il suo cuore in Italia». Uno che per studiare, raccontano le cronache
odierne, puliva in gioventù i vagoni letto ed aiutava la madre
nel chiosco in stazione. La laurea in legge all’Università di
Friburgo fu la prima tappa. Poi
la conoscenza con Brunelli,
quando aveva 26 anni, il master
universitario a San Marino dove cominciò ad insegnare quindi il consolidato rapporto con
Di Nella e Ghiretti con risultati
che hanno reso importante il
master della nostra Università
«valutato da una rivista specializzata come Sport Business fra
i 20-25 migliori del mondo»
continua Brunelli, giustamente
fiero di questi risultati.
L’altra sera all’Università c’erano tutti i 25 iscritti del corso
attuale coi loro computer e l’attenzione rivolta al professor
Chimenti per il suo master sulla
Ryder Cup, così come era avvenuto un mese prima per il
Parma Calcio con Scala, Carra e
Minotti. «Più avanti, Infantino
fece partire il Master della Fifa
– conclude Brunelli- che è strettamente legato al nostro di Parma e di altre università. Una
bella storia, indubbiamente, un
risultato importante per l’Italia
e anche per Parma dove non
mancherà di ritrovarsi con gli
amici». E per fare fronte alla
promessa fatta a Di Nella e Ghiretti di presenziare ad una Conviviale del Panathlon. u
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momento che, nel 2022, l’Italia
ospiterà la prestigiosa Ryder
Cup – ha fatto notare Volta –,
siamo convinti che l’esperienza
di Giocampus, fatta di idee e
competenze capaci di coniugare
qualità, sport, educazione e benessere, possa trovare proprio
in quell’evento una notevole
cassa di risonanza, oltre che una
cornice ideale, nel percorso legato alla sua diffusione».u V.R.
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q.CIRCUITO REGIONALE PULCINI
Tre volte terzi i piccoli
dello Schia Monte Caio
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Luca Bertozzi
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II Tre volte terzi. Si riassume
così il bellissimo risultato ottenuto dai piccoli sciatori dello sci club Schia Monte Caio
che nella seconda tappa del
circuito regionale pulcini Trofeo San Carlo al Cimone, località Le Polle.
In gara le categorie baby 1 e 2
(anni 2007/2006) e cuccioli 1 e
2 (anni 2005/2004).
Quasi duecento gli iscritti in
due gare, una di gigante e uno
speciale.
Come detto prima, tre i bronzi, che sono stati conquistati,
rispettivamente nello speciale
e nel gigante da Federico Squeri e Diego Contini per quanto
riguarda i Baby 2, mentre
Tommaso Rossi ha ottenuto lo
stesso risultato in gigante, nella categoria Cuccioli 1.
Se per Squeri il terzo posto è
viziato da un piccolo errore nel
finale che poteva farlo addirit-
tura salire almeno sul secondo
gradino del podio, Rossi e Contini stanno crescendo di gara
in gara.
Tutto questo in una due giorni di gare baciata dal sole ma
con un manto nevoso impegnativo, che ha costretto alla
caduta diversi atleti, e che ha
visto l’esordio di Aldo Pavarani - baby 1 anno 2007 - che alla
sua prima gara ha ottenuto un
incoraggiante quarto posto a
soli 20 centesimi dal podio.
Buone anche le prestazioni
di Riccardo Squeri - cuccioli 2
anno 2004 - che si è piazzata
sesta in speciale e ottava in gigante.
Tra gli altri atleti dello sci
club Schia Monte Caio, si sono
messi in evidenza anche Margherita Saccardi, Irene Turchi,
Flavio Montaina, Margherita
Mazzoni, Ginevra Grondelli,
Alberto Bacchini, Christian
Barili e Matteo Panizzieri. u
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