Presentazione del progetto artistico (formato )

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Presentazione del progetto artistico (formato )
Roma, 5 Luglio 2016
Comunicato stampa
ARTE E MEDIAZIONE CULTURALE:
ARRIVA IN ITALIA “ANGLOMANIA”, IL FESTIVAL DI ARTE INGLESE PER L’INTEGRAZIONE DELLE CULTURE
4 ARTISTI INGLESI CONTEMPORANEI IN UNA ESPOSIZIONE COLLETTIVA:
SARAH SHAW, CHRIS KETTLE, PAUL OSTRER E JIM SANDERS
PRESENTI CON EVENTI E WORKSHOP DI ARTE APERTI A TUTTI
DAL 16 AL 21 SETTEMBRE 2016 A VILLA FABRIS, THIENE (VI)
In una fase storica delicata come quella attuale in cui la Gran Bretagna, dopo l’esito del Referendum
per la Brexit, è al centro del dibattito internazionale, l’arte rema a favore dell’integrazione, facendo
ancora una volta da ponte tra le culture. E’ per questo che, per la prima volta arriva in Italia,
ANGLOMANIA, il festival inglese dedicato al mondo dell'arte contemporanea che mira a
promuovere l’integrazione tra culture diverse, attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Organizzata da Dadaprojects, l’associazione no profit inglese che promuove la mediazione culturale
attraverso le Arti, la mostra che si svolgerà dal 16 al 21 settembre a Thiene (VI) aprirà una finestra sul
panorama artistico inglese attuale, attraverso un’esposizione collettiva ed eventi aperti al pubblico
che avranno come protagonisti quattro artisti: Sarah Shaw, Chris Kettle, Paul Ostrer e Jim Sanders.
Il festival si svolgerà in Veneto, a Thiene (Vi), nella suggestiva cornice di Villa Fabris, una storica dimora
settecentesca che oggi ospita il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio dove, nel corso della
settimana, sarà possibile visitare, “fare esperienza” ed entrare in contatto con alcuni protagonisti del
panorama artistico inglese presente.
Partendo dagli spazi esterni della Villa, sarà possibile visitare, infatti, una mostra collettiva degli artisti
presenti, perdendosi nei loro lavori monografici, esposti in quattro sale, ognuna dedicata alle singole
esposizioni. Ma insieme alla collettiva di Shaw, Kettle, Ostrer e Sanders, ANGLOMANIA propone una
serie di appuntamenti ed attività dove gli artisti avranno modo di interagire direttamente con il
pubblico, gli studenti e con altre realtà del territorio tramite workshop ed incontri durante i quali
ciascun artista spiegherà la propria arte e le opere esposte.
Ad ogni artista corrisponderà uno spazio di espressione differente: per visitare la celebre Sarah Shaw
dovrete accedere nello spazio “Public House”, dove troverete lo stile che l’ha fatta apprezzare a livello
internazionale ed entrare a far parte di molte collezioni private, tra cui Rolling Stones e Ronnie Wood;
l’artista, infatti, è apparsa in numerose competizioni di rilievo, tra cui il National Open e il Premio Arte
Aesthetica e la sua opera “The World Is Spinning Around” e’ stata utilizzata dal gruppo Indie britannico
Daughter come copertina del loro ultimo album “No To Disappear” oltre che come back drop durante
il loro world tour.
Entrando nella stanza “Marginalia”, si potrà conoscere Chris Kettle, il cui lavoro è stato ampiamente
esposto con mostre personali a Gstaad, Newcastle e Brighton e collettive a Milano, New York, Miami e
Londra; con la sua opera “Terranium” è stato uno dei primi tre vincitori della National Open Art
Competition 2011 UK, giudicata da Gavin Turk mentre la sua opera 'Hubris' è stata selezionata per la
mostra che accompogna il prestigioso award.
Lo spazio “Storyteller” ospiterà il lavoro di Paul Ostrer, ex fotografo pubblicitario inglese che nel 2005
ha iniziato a dipingere, utilizzando lo stile figurativo di rappresentazione e spesso il proprio
autoritratto per esplorare argomenti controversi, di natura personale, politica e storica; i suoi lavori
sono stati esposti in mostre collettive e personali sia in Italia che in Inghilterra. Per la prima volta sarà
in mostra con un cambio di stile. Ostrer infatti abbandona completamente lo stile foto-realistico che
lo ha contraddistinto fino ad ora, sostituendo le piccole pennellate, i tratti precisi e l’uso dei colori
ad olio con una tecnica piu’ estemporanea, caratterizzata da tratti piu’ ampi e veloci, l’assenza di
colore e l’utilizzo della grafite.
Nell’area “Wall of Cards” si troverà l’arte viscerale di Jim Sanders l’artista di Brighton che, in un mix di
tecniche, propone un alternanza di espressioni tribali, riferimenti religiosi e intrecci culturali nei suoi
mille formati: disegni, pittura, collage e sculture costruite per creare installazioni su larga scala e
ambienti immersivi. A partire dal disegno intuitivo e istintivo, l’opera di Sanders si evolve in
un’esplosione multiforme e coinvolgente di forma, dimensioni e ambizioni con una esplorazione
eclettica di personaggi, relazioni, azioni e intenzioni, animata dal desiderio di capire la condizione
umana. Le sue opere sono state esposte dal 2001 in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Canada e Grecia.
“Il linguaggio dell’arte è uno degli strumenti universali con cui superare la politica e mantenere vivo il
dialogo e il confronto tra culture differenti – ha dichiarato Stefania Dal Ferro, fondatrice e direttore di
Dadaprojects –. Con Anglomania Dadaprojects vuole dare voce a quel mondo dell’arte inglese che non
vuole separazioni e confini, quanto invece apertura, contaminazione e integrazione per valorizzare
ogni speciale identità”.
E’ questo, infatti, l’obiettivo di Dadaprojecs che attiva connessioni tra le comunità creative
internazionali e locali per offrire agli artisti nuovi stimoli, sfide e piattaforme e promuovere il proprio
lavoro al di fuori dei confini convenzionali. In questa stessa ottica, lo scorso anno, l’associazione aveva
già organizzato “Who Are You?” un festival contro il pregiudizio con mostre e workshop di fotografia,
pittura e letteratura.
Per conoscere il programma completo di appuntamenti e workshop del Festival:
www.dadaprojects.co.uk
IN COLLABORAZIONE CON:
Ufficio stampa Dadaprojects: [email protected]
IT: Sabina Galandrini, Cell. 0039 328.8442704
UK: Ivana Cavallo, Cell. 0044 7968525777
www.dadaprojects.co.uk