Diario di bordo ROSA, RANA, RISO, RADIO

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Diario di bordo ROSA, RANA, RISO, RADIO
Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Resuttano- Marianopoli – Classe I A Marianopoli
Scuola Primaria Marianopoli – CLASSE I sez.A
Diario di bordo
14 marzo 2010
Disciplina: Lingua italiana
Insegnante: Claudia S. Amico
Inizia una nuova, intensa giornata di scuola con quelli che ormai sono diventati i complici
privilegiati di questa meravigliosa avventura: i miei alunni.
Come ogni giorno, ormai dall’inizio dell’anno, arrivo a scuola anzitempo armata di
valigetta nella mano sinistra, una borsa piena di “stimoli sensoriali” nella destra e l’ormai
consueto “cartellone multisensoriale” sottobraccio.
Preparo il setting: in fondo all’aula, nell’angolo della lettura, stendo il tappeto sul quale si
siederanno i miei alunni per l’ascolto della lettura, sulla cattedra dispongo da una parte il cappello
del mago e nascosto sotto il nuovo fonema costruito ad hoc in polistirolo; dall’altra parte della
cattedra il cartellone rovesciato, perché i bambini non scoprano entrando il fonema, e un vassoio
con la farina (vi svelerò dopo a cosa serve!). Già deve essere una sorpresa!
Oggi presento il fonema R.
Dopo aver salutato e accolto i miei alunni li invito a sistemarsi in assetto di circle time sul
tappeto, perché anche il fonema di oggi sarà introdotto dalla lettura del mago. Vi chiederete ma
chi è il mago? Il mago è il personaggio del libro “Il mago dell’alfabeto” che porta in classe il
nuovo fonema nascondendolo sotto il suo magico capello. La lettura crea negli alunni un clima di
attesa e di aspettativa nei confronti del nuovo fonema, motivandoli all’apprendimento attraverso la
scoperta. Il caro Bruner sostiene che una delle forme più significative di apprendimento è proprio
quello che avviene attraverso la scoperta e il coinvolgimento attivo dell’esperienza del bambino
nel processo di apprendimento. Consapevole della veridicità della teoria di Bruner mi accingo a
svolgere la lezione di oggi. La lettura coinvolge emotivamente i bambini e li stiamola a produrre
oralmente il fonema oggetto della lezione, devono impostare bene la lingua e curvarla contro il
palato e far passare il fiato per farla vibrare e quindi produrre il suono. Lo fanno benissimo!!!
Anche G. che all’inizio dell’anno presentava alcune dislalie, provando e riprovando
riesce ad emettere il suono rrrrr.
Invito i bambini ad andare alla ricerca di parole che iniziano o contengono il fonema R.
L’esercizio serve a sviluppare una delle competenze fondamentali per l’acquisizione dell’abilità di
letto-scrittura: la competenza fonologica. Ormai sono diventati bravi ed, una dopo l’altra, come
per incanto escono, dalle loro piccole bocche parole come:
ROSA, RANA, RISO, RADIO, RETE, e…
chi più ne ha più ne metta!
Arriva il momento tanto atteso: quello di scoprire il cartellone e cominciare ad esplorarlo
con i cinque sensi.
Leggo negli occhi dei miei alunni curiosità e stupore nel momento in cui giro il
cartellone. So cosa stanno pensando. Cosa ci farà gustare, toccare, annusare, vedere, udire oggi la
maestra Claudia?
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Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Resuttano- Marianopoli – Classe I A Marianopoli
Figura 1 - Cartellone multisensoriale
La R è stata associata al colore rosso e all’immagine della rana per la VISTA;
al sapore della Rucola per il GUSTO;
al rumore del Rombo del motore per l’UDITO;
al ruvido della Rete per il TATTO.
al profumo della Rosa e del Rosmarino per l’OLFATTO.
Dopo aver coinvolto tutti i bambini nell’esplorazione sensoriale del cartellone, li invito a scrivere
sul quaderno le parole che contengono il fonema. Di ogni parola devono fare lo spelling per
individuare i vari fonemi che la compongono; per facilitare questo compito distribuisco a ciascuno
di loro i gettoni colorati. Si tratta di gettoni di cartoncino che gli stessi bambini hanno ritagliato e
che adoperiamo tutte le volte che dobbiamo scrivere sottoforma di autodettato le parole. L’attività
in termini tecnici si chiama counting e serve ad evitare di omettere lettere nello scrivere le parole;
cosa che spesso succede nei bambini che hanno ancora una scrittura allo stadio presillabico.
Abbiamo scelto una legenda per i nostri gettoni:
¨ arancione per i fonemi
¨ giallo per le doppie
¨ trasparente per l’H
R
I
G
H
E
L
L
O
Figura 2 - attività di counting
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Prima di scrivere sul quaderno la parola, ogni bambino è invitato a ricostruirla sul banco con i
gettoni e ad accertarsi che nessuna lettera sia stata dimenticata. Anche in questa attività sono
ormai diventati bravissimi.
Si passa successivamente alle attività per l’acquisizione del gesto grafico.
Li invito prima a disegnare nell’aria con il braccio la R. Poi passo con un vassoio pieno di farina
tra i banchi e li invito a disegnare con il dito il grafema R sulla stessa (ecco a cosa serviva la
farina!).
Distribuisco quindi una scheda di pregrafismo: si tratta di unire i puntini che formano la R e solo
successivamente li invito a rifare il grafema sul quadernone rispettando il quadretto.
Figura 3 – Scheda pregrafismo
Adesso è il momento del barrage. Il barrage è una tecnica che consiste nel barrare fra tante lettere
quella individuata come target, in questo caso la R.
E’ un esercizio che non solo consolida il riconoscimento del grafema, ma potenzia le capacità di
concentrazione e di attenzione nei bambini ad alta distraibilità, e tra i miei alunni ce n’è un paio.
Devo dire che però dall’inizio dell’anno ad oggi, grazie a questo esercizio, hanno registrato
notevoli miglioramenti, le loro capacità di concentrazione sono notevolmente migliorate e i loro
livelli attentivi si sono elevati dai pochi minuti di applicazione ai 10 minuti e più.
Che successo!!!
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Figura 3 – Barrage
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Adesso inizia il bello!
Si passa, infatti, alle attività espressive. Distribuisco a ciascun bambino una fotocopia con la R
riprodotta in wordart e del riso, dovranno riempire la R con la tecnica del mosaico incollando uno
accanto all’altro i chicchi di riso.
Che pazienza!!!
C’è chi sbruffa perché il riso gli sfugge a destra e a sinistra, chi si diverte perchè riesce a
manipolare bene il riso e c’è chi, infine, il mosaico lo ha realizzato sul grembiule! Che bella
sorpresa per la mamma al ritorno a casa!!!.
L’ultima operazione consiste nel colorare la R che hanno realizzato con i colori a tempera.
La giornata volge ormai al termine, leggo la stanchezza negli occhi dei mie alunni, ma nello
stesso tempo li vedo soddisfatti e vogliosi di continuare a lavorare.
- Maestra, e domani quale letterina ci porterà il mago? Mi dice A.
- Non lo so - rispondo io -è una sorpresa.
Tra un’attività e l’altra la giornata è giunta al termine, sembra sia volata.
Torno a casa stanca ma con una consapevolezza in più: il metodo fonosillabico multisensoriale su
base logopedica che sto impiegando con i miei alunni per l’acquisizione dell’abilità della lettoscrittura è davvero efficace; riflettendoci mi sento di condividere pienamente quei versi del poeta
Tagore che così recitano:
Se mi dici una cosa
Posso dimenticarla.
Se me la mostri
Anche può darsi
Che me la ricordi.
Ma se mi coinvolgi
Non la dimenticherò più.
…intanto si comincia a pensare cosa fare domani. Ad maiora!!!
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