Zimmer Unicompartmental High Flex Knee Tecnica Chirurgica per le
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Zimmer Unicompartmental High Flex Knee Tecnica Chirurgica per le
Zimmer® Unicompartmental High Flex Knee Tecnica Chirurgica per le opzioni Intramidollare, Spacer Block ed Extramidollare ZIMMER sommario UNICOMPARTMENTAL PROCEDURA CHIRURGICA INTRAMIDOLLARE (IM) HIGH FLEX KNEE Introduzione............................................. 2 .................................................. 3 Opzione intramidollare, Rationale. Pianificazione preoperatoria................... 4 Spacer Block ed Preparazione del paziente....................... 5 Via di accesso ed esposizione................. 6 extramidollare Fase uno: Preparazione foro nel femore distale...................... 7 Tecniche chirurgiche del Fase due: Resezione distale del femore................................................ 8 mini-invasive Fase tre: Resezione della tibia prossimale............................... 10 Fase quattro: Bilanciamento dello spazio in flessione ed in estensione.............................14 Fase cinque: Misurazione del femore.. 16 Fase sei: Finitura del femore................. 18 Fase sette: Finitura della tibia............... 21 Fase otto: Riduzione di prova............... 24 Fase nove: Impianto delle componenti definitive..................... 26 Chiusura.................................................... 27 Procedura chirurgica con Spacer Block Opzione Spacer Block.............................. 28 PROCEDURA CHIRURGICA EXTRAMIDOLLARE (EM) Introduzione............................................30 Rationale..................................................31 Pianificazione preoperatoria..................32 Preparazione del paziente......................33 Via di accesso ed esposizione................34 Fase uno: Assemblaggio/ Posizionamento dello strumentario.......36 Fase due: Allineamento dell’articolazione.....................................40 Fase tre: Resezione distale del femore...............................................42 Fase quattro: Resezione della tibia prossimale..............................43 Fase cinque: Bilanciamento dello spazio in flessione ed in estensione........................... 44 Fase sei: Misurazione del femore........46 Fase sette: Finitura del femore............48 Fase otto: Finitura della tibia...............51 Fase nove: Riduzione di prova.............54 Fase dieci: Impianto delle componenti definitive....................56 Chiusura...................................................57 1 Procedura intramidollare (IM) con opzione Spacer Block La preparazione tibiale è la medesima per tutte e tre le differenti opzioni. Al contrario, la tecnica di resezione del femore distale è specifica per ognuna delle tre opzioni. Questa guida illustra passo dopo passo la tecnica chirurgica per l’impianto di una protesi Introduzione monocompartimentale mediale. Gli stessi prin- La protesi monocompartimentale si è dimostra- mento laterale, ma si deve estendere l’incisione ta un valido trattamento nell’artrosi isolata del compartimento mediale o laterale del ginocchio. La protesi monocompartimentale M/G® ha dato ottimi risultati clinici con una sopravvivenza del 98% dei casi a 6–10 anni.1 Lo strumentario MIS™ per la protesi monocompartimentale Zimmer High Flex è stato specificatamente progettato per garantire accuratezza e riproducibilità dei risultati utilizzando una tecnica mini-invasiva. Gli scopi di una procedura chirurgica mini-invasiva sono: • Agevolare il recupero post-operatorio del paziente • Ridurre il dolore • Permettere una mobilizzazione più precoce • Ridurre i giorni di degenza ospedaliera Questo strumentario permette al chirurgo di operare senza dover evertere la rotula. Il sistema offre tre differenti strumentari MIS per altrettante opzioni: • Strumentario per opzione intramidollare (IM) • Strumentario per opzione Spacer Block • Strumentario per opzione extramidollare (EM) 2 cipi possono essere applicati anche al compartidi qualche centimetro in più a causa della maggior vicinanza della rotula al condilo laterale. In associazione all’esperienza del chirurgo, alla selezione del paziente e al corretto utilizzo dello strumentario, questa guida spiega in modo comprensivo la selezione delle componenti, la preparazione dell’osso, la riduzione di prova, le tecniche di cementazione e l’impianto delle componenti. Si consiglia al chirurgo di leggere accuratamente tutta la guida per i dettagli, le note ed i suggerimenti tecnici. Rationale L’allineamento della protesi monocompartimenta- Lo scopo principale di una protesi monocompartimentale è migliorale l’asse e la funzione dell’arto inferiore e ridurre il dolore. In genere si deve adottare una tecnica chirurgica in grado di ridurre il danno dei tessuti molli periarticolari durante l’intervento. Lo sviluppo di uno strumentario specifico da utilizzare attraverso una via di esposizione ridotta ha permesso di raggiungere questo scopo. le è differente da quello che si vuole ottenere con le osteotomie tibiali prossimali dove è necessario ottenere una ipercorrezione per ridurre le forze di carico sul comparto ammalato. Al contrario, quando si corregge l’allineamento dell’arto inferiore con una protesi monocompartimentale è fondamentale evitare una ipercorrezione che potrebbe aumentare le forze di carico sul comparto controlaterale e determinare una precoce usura della cartilagine. Gli studi effettuati sulle protesi monocompartimen- Il corretto allineamento dell’arto inferiore viene tali hanno dimostrato che una lieve ipocorrezione garantito dall’asse meccanico, una linea retta dell’arto è correlata ad una lunga sopravvivenza.2 che decorre dal centro della testa femorale al centro della caviglia. Quando il centro del ginocchio giace su questo asse, il ginocchio ha un asse neutro. L’artrosi monocompartimentale in genere riduce lo spazio del lato affetto, causando un malallineamento articolare. Una completa correzione di questo malallineamento riporta il ginocchio in posizione neutra. (Fig. 1). E’ molto importante ricordare che i metodi utilizzati per la correzione dell’asse nella protesi totale sono molto differenti da quelli utilizzati nella protesi monocompartimentale. Nella protesi totale, l’angolazione dei tagli femorali e tibiali determinano l’asse varo/valgo post-operatorio. Nella protesi monocompartimentale, l’angolazione dei tagli non interferisce con l’asse in varo/valgo. Al contrario, l’asse varo/valgo postoperatorio è determinato dallo spessore delle componenti della protesi monocompartimentale. L’asse meccanico del femore è rappresentato da una linea tra in centro della testa femorale e la gola intercondiloidea del ginocchio. Nella tecnica intramidollare, l’angolo tra l’asse meccanico del Asse meccanico Asse meccanico Malallineamento Asse anato mico femore e l’asse anatomico viene misurato e utilizzato per determinare l’angolo di resezione del Asse trasverso femore distale. La guida di resezione viene inserita nel canale femorale così che il taglio femorale distale dipende dall’asse anatomico del femore. Il blocco per il taglio viene agganciato alla guida intramidollare ed orientato in modo da riprodurre l’angolo misurato. Questo determina un taglio femorale distale perpendicolare all’asse meccanico del femore e parallelo al taglio tibiale. Fig. 1 Preoperatorio Asse neutro (correzione completa) 3 Strumentario per opzione Spacer Block L’opzione con blocco spaziatore permette una alternativa extramidollare per il taglio del femore distale. Dopo la resezione della tibia, il blocco spaziatore dello spessore prescelto viene inserito nello spazio articolare e la maschera di taglio femorale distale viene agganciata al blocco spaziatore in modo da garantire un taglio femorale parallelo a quello tibiale. Pianificazione preoperatoria Questa tecnica viene descritta con l’esecuzione del taglio femorale eseguito per primo. In ogni caso, se si preferisce, è possibile eseguire per primo il taglio tibiale. Per eseguire prima il taglio tibiale, iniziare dalla Fase Tre: “Resezione della tibia prossimale”. Quindi proseguire con la Fase Uno: “Resezione del femore distale”. Per la tecnica con Spacer Block, la tibia deve essere necessariamente preparata per prima poiché il taglio femorale dipende dal taglio tibiale. Se si preferisce l’utilizzo del blocco spaziatore, ini- omico Asse anat Asse meccanico ziare con la Fase Tre:” Resezione della tibia prossimale”. Quindi proseguire con la procedura per blocco spaziatore a pag. 28. Dopo aver completato la tecnica con blocco spaziatore, proseguire con la Fase Quattro e proseguire con le successive fasi per la finitura. Eseguire una radiografia in carico del ginocchio artrosico in antero-posteriore e laterale ed una Asse trasverso proiezione assiale di rotula. Eseguire anche una teleradiografia dell’arto interessato che includa il centro della testa femorale, il ginocchio e la tibia (possibilmente anche la caviglia). In alternativa è possibile utilizzare una radiografia in anteroposteriore del femore in toto su lastra 35 x 42 cm per poter eseguire una corretta misurazione. La Guida di Resezione intramidollare e il Blocco per la resezione distale del femore hanno come riferimento l’asse anatomico del femore. Sulla radiogra- Fig. 2 fia, disegnare una linea dal centro di rotazione della testa femorale al centro del ginocchio. Questa linea rappresenta l’asse meccanico del femore. Disegnare una seconda linea passante per il centro della diafisi femorale distale (Fig. 2) che segue la direzione della guida di allineamento intramidollare usata per riprodurre l’asse anatomico del femore. L’angolo tra l’asse meccanico e l’asse anatomico del femore 4 determina il taglio del condilo distale ed in genere è di 6°. L’angolo di resezione del femore distale determina Quando si visita il paziente e si esegue la pia- il punto di contatto della componente femorale nificazione preoperatoria, scegliere una protesi sulla tibia (Fig. 3). Questo angolo non interferisce totale se: con l’asse varo/valgo dell’arto. Lo scopo è ripro- •Sono presenti segni di degenerazione del durre un parallelismo tra il taglio femorale distale e quello tibiale prossimale. La guida di resezione permette la scelta di quattro differenti angoli (2°, 4° 6° e 8°). comparto controlaterale e/o dell’articolazione femoro-rotulea. •Il legamento crociato anteriore è insufficiente. •È presente una importante contrattura in omico Asse anat Asse meccanico flessione. •Non è possibile ottenere una lieve ipocorrezione. •E’ presente una importante lassità in valgo con ipercorrezione. •E’ presente una deformità in valgo o varo maggiore o uguale a 15°. Preparazione del paziente Con il paziente in decubito supino, valutare l’arFig. 3 ticolarità dell’anca e del ginocchio. Se non fosse possibile raggiungere una flessione del ginocchio A volte, in pazienti sottoposti ad artroprotesi di anca con protesi ad angolo cervico-diafisario valgo o pazienti con coxa valga, l’angolo tra asse meccanico e asse anatomico potrebbe essere di 4° o anche 2°. Rari pazienti con coxa vara o pelvi molto grandi con collo femorale lungo possono avere un angolo di 8°. Per la tibia non è necessario alcun calcolo. L’asta di resezione tibiale viene posizionata ed allineata visivamente lungo l’asse tibiale ed il taglio è perpendicolare a questo asse. E’ fondamentale evitare ipercorrezioni. E’ possibile utilizzare una radiografia in stress dell’articolazione per valutare l’appropriata correzione. di 120° gradi, è necessaria una incisione più grande per migliorare l’esposizione. Avvolgere la caviglia con un telo elastico. Non mettere teli troppo spessi sulla tibia distalmente, sulla caviglia e sul piede. Teli troppo spessi potrebbero rendere difficile reperire il centro della caviglia e quindi spostare la guida di resezione tibiale, causando un taglio tibiale non corretto. Assicurarsi che il femore prossimale sia ben accessibile per identificare il centro di rotazione della testa femorale. Utilizzare reperi anatomici per identificare il centro della testa femorale. In alternativa il chirurgo può utilizzare come riferimento la spina iliaca antero-superiore. Suggerimento Posizionare un repere, come un elettrodo per elettrocardiografo, sopra il centro della testa femorale. Controllarne la posizione con una radiografia. 5 Via di accesso ed esposizione L’incisione può essere fatta con la gamba in estensione od in flessione a seconda della preferenza del chirurgo. Eseguire una incisione cutanea pararotulea mediale che si estende dal polo superiore della rotula a circa 2–4 cm al di sotto Incisione cutanea di 7–12 cm della rima articolare vicino alla tuberosità tibiale anteriore (Fig. 4). Eseguire l’artrotomia seguendo l’incisione cutanea partendo dal muscolo vasto mediale ed estendendola distalmente oltre il piatto tibiale (Fig. 5). Rimuovere il corpo di Hoffa per migliorare l’esposizione se necessario stando attenti a non lesionare il corno anteriore del menisco laterale. Scollare per via sottoperiostale i tessuti molli dalla tibia senza scollare i legamenti colla- Fig. 4 terali. Rimuovere il terzo anteriore del menisco mediale. La rimanente porzione del menisco può essere rimossa dopo le resezioni ossee. Scollare il periostio anche lungo la linea mediana fino all’inserzione del tendine rotuleo. Questo faciliterà il posizionamento della guida di taglio tibiale. Pulire l’articolazione ed esplorarla attentamente. Rimuovere gli osteofiti intercondiloidei per evitare Vasto laterale Vasto mediale l’impingement con la spina tibiale od il legamento crociato. Rimuovere anche gli osteofiti periferici che possono interferire con i legamenti collaterali Incisione capsulare e la capsula. Nell’artrosi mediale, gli osteofiti sono Incisione a T in genere a livello della porzione laterale dell’eminenza tibiale mediale e anteriormente all’inserzione del legamento crociato anteriore. Il debridement finale viene eseguito prima dell’impianto delle componenti. Una rimozione attenta degli osteofiti permette di ottenere una estensione completa. 6 Fig. 5 Fase Uno: Preparazione del foro nel femore distale Senza evertere la rotula, flettere il ginocchio di 20–30 gradi e spostare la rotula lateralmente. Scegliere il punto per inserire la guida femorale intramidollare approssimativamente un centi- ginocchio quanto basta per posizionare la guida correttamente. Assicurarsi che la superficie della guida sia perfettamente a contatto con i condili e che non sia in conflitto con i tessuti molli. Eseguire un foro e posizionare un pin nella flangia posteriore della guida intramidollare di resezione femorale. metro anteriormente all’origine del legamento crociato posteriore ed appena anteriormente alla gola intercondiloidea del femore. Utilizzare la fresa femorale da 8 mm od un punteruolo per preparare il foro per la guida. Mantenere la fresa parallela alla diafisi femorale in entrambe le proiezioni antero-posteriore e laterale (Fig. 6). Fresare solamente l’osso spongioso della porzione distale del femore. Aspirare il contenuto del canale midollare. Questo riduce la pres- Fig. 6 sione intramidollare durante l’inserimento delle successive guide IM. L’interno delle diafisi offre poca resistenza all’inserimento dell’asta della guida endomidollare. Le guide femorali intramidollari sono disponibili in due differenti lunghezze e configurazioni LT MED/RT LAT e RT MED/LT LAT. La lunghezza standard è di 23 cm (9 pollici) e permette una più accurata riproduzione dell’asse anatomico. Se il canale femorale fosse alterato, come nei pazienti Fig. 7 portatori di protesi femorali a stelo lungo o negli esiti di malconsolidazioni di fratture femorali, utilizzare la guida intramidollare di resezione femorale da 10 cm (4 pollici). Utilizzando il manico universale, inserire la guida intramidollare prescelta nel femore (Fig. 7). Controllare la rotazione della guida man mano che si avvicina alla superficie articolare del femore. Il bordo posteriore della guida deve essere parallelo alla superficie articolare tibiale (perpendicolare alla diafisi tibiale) (Fig. 8). Lo scopo è di Fig. 8 essere paralleli alla superficie di resezione tibiale dopo la sua preparazione. Flettere od estendere il 7 Fase due: Resezione distale del femore Assicurarsi che la guida intramidollare di resezione femorale sia a contatto con il femore distale (non con gli osteofiti) e che i tessuti molli siano ben protetti. In caso la guida non fosse bene a contatto con il femore distale, ci potrebbe essere una rimozione ossea insufficiente. Scegliere il Blocco di resezione femorale distale appropriato. Il blocco color argento è per la resezione del condilo femorale mediale mentre il blocco color oro è per la resezione del condilo femorale laterale. Con la dicitura che corrisponde al comparto interessato rivolta verso l’alto (Right MED, Left Med o Right LAT, Left LAT), far scivolare il blocco sul perno anteriore della guida intramidollare di resezione fino a quando il bordo del blocco non giunge a contatto del femore distale. Osservare i fori angolari presenti sulla superficie anteriore del blocco e scegliere l’angolazione appropriata valutata durante la pianificazione preoperatoria. Inserire il pin nel foro appropriato del blocco di resezione femorale distale (Fig. 9). Farlo coincidere con il corrispondente foro presente sulla guida intramidollare di resezione femorale. Questo blocca l’angolo ed evita movimenti del blocco di resezione. Nota: Se è stato utilizzato un pin per fissare la guida intramidollare di resezione femorale, questo potrebbe interferire con la lama della sega. Il taglio distale può essere iniziato con il pin in sede, ma deve essere rimosso prima che la lama giunga a contatto. Utilizzare una sega oscillante o reciproca con lama di spessore 1.27 mm (0.050 pollici) per tagliare la porzione distale del condilo attraverso la fessura del blocco di resezione femorale distale (Fig. 10). Lo spessore di cartilagine e di osso che viene rimosso sarà rimpiazzato dalla componente femorale. Mantenendo la guida intramidollare di resezione femorale perfettamente a contatto con il condilo femorale, si garantisce la corretta quantità di resezione ossea. Fig. 9 8 Fig. 10 Quando si esegue la via di accesso mediale, posizionare un divaricatore a livello della zona supero-mediale per proteggere meglio la cute. Dopo la rimozione della guida intramidollare e del blocco di resezione femorale distale, controllare con uno strumento piatto la precisione del taglio condilico distale. Se necessario, modellare la superficie finche non sia completamente piatta. Questo è estremamente importante per il posizionamento corretto delle successive guide e per il corretto fit dello scudo femorale. Spianare tutte le prominenze e Fig. 11 modellare il bordo del contorno osseo del femore per restituire una forma anatomica. Inserire il retrattore rotuleo intramidollare all’interno del canale (Fig. 11). 9 Fase tre: Resezione della tibia prossimale Nota: Questa sezione descrive la tecnica per la resezione della porzione prossimale tibiale dopo Inserire la pinza malleolare sul terminale a coda di rondine dell’asta telescopica e stringere il dado per mantenerla temporaneamente in posizione. Inserire la torretta dell’appropriata lunghezza aver fatto il taglio femorale distale. In caso lo si nell’asta telescopica e stringere il dado. preferisse, è possibile ultimare i tagli femorali Agganciare la mascherina di resezione del lato prima del taglio tibiale (consultare pag. 15). corretto alla corrispettiva base. Nota che la Il Sistema Monocompartimentale Zimmer è stato mascherina e la base sono disponibili in due progettato per un posizionamento anatomico con 5 gradi di slope (inclinazione) posteriore. E’ fondamentale eseguire un taglio tibiale prossimale preciso. Lo strumentario per il taglio tibiale è costituito dalla Mascherina di resezione tibiale, dalla Base, dalla Torretta con asta telescopica e versioni differenti: LT MED/RT LAT e RT MED/ LT LAT. Far scivolare il terminale a coda di rondine della base sulla parte prossimale della torretta e stringere il dado della torretta. Il binario a coda di rondine permette la correzione in medio-laterale della base. dalla Pinza malleolare per la caviglia (Fig. 12). Il Fissare la porzione distale dello strumentario corretto posizionamento della mascherina posizionando i due bracci della pinza malleolare di resezione tibiale è fondamentale. attorno alla caviglia appena prossimalmente ai malleoli (Fig. 13). Allentare il dado nella parte prossimale dell’asta telescopica, posizionare la Mascherina di resezione tibiale mascherina di resezione tibiale prossimalmente alla tuberosità tibiale con la fessura di taglio Base della mascherina all’altezza desiderata e quindi stringere il dado. Torretta Asta telescopica Pinza malleolare Fig. 13 10 Fig. 12 Mentre si mantiene la parte prossimale dell’as- Sul piano sagittale, allineare l’assemblaggio semblaggio in sede, allentare il dado che permet- in modo che sia parallelo alla parte anteriore te il movimento in medio-laterale dell’asta tele- della diafisi tibiale (Fig. 15) utilizzando il siste- scopica. Aggiustare la porzione distale dell’asta ma di aggiustamento A/P presente sulla parte in modo che giaccia perfettamente in linea con la distale dell’asta telescopica. Stringere il dado cresta tibiale. Quindi stringere il dado per blocca- dopo la correzione. Se vi fosse un bendaggio re l’asta. Questo garantisce che la porzione pros- ingombrante a livello della caviglia, corregge- simale della guida sia parallela all’asse mecca- re l’asta per adattarsi alla fasciatura. Questo nico della tibia. Gli aggiustamenti medio-laterali permetterà un taglio tibiale con l’inclinazione possono essere fatti anche prossimalmente, ma corretta. la porzione prossimale resta sempre parallela alla porzione distale ed inoltre parallela all’asse meccanico della tibia. Utilizzare la correzione medio-laterale prossimale per posizionare la zona di fissazione della mascherina di resezione appena medialmente alla linea mediana della tuberosità tibiale in linea con il centro della eminenza intercondiloidea (Fig. 14). Fig. 15 Tecnica opzionale: Se il paziente presentasse una modica contrattura in flessione, diminuire l’inclinazione per ridurre la quantità di osso rimosso posteriormente rispetto alla parte anteriore in modo da aprire maggiormente lo spazio in estensione rispetto a quello in flessione. Questo può essere ottenuto spostando l’asta telescopica più vicino alla gamba distalmente. Quindi valutare l’altezza e l’angolazione della mascherina di resezione. Fig. 14 11 Fissare la porzione prossimale dell’assemblaggio Utilizzare la punta del palpatore da 2 mm per otte- alla tibia con una vite da 48 mm attraverso il foro nere la profondità desiderata per il taglio tibiale. di fissazione presente sulla base di resezione Inserire il palpatore nel foro presente sulla parte (Fig. 16). Non spingere o serrare comple- superiore della mascherina tibiale e stringere tamente la vite fino a quando non sono delicatamente la vite. L’apice del palpatore deve state fatte tutte le correzioni indispen- appoggiare nella parte più profonda del difetto sabili. tibiale (Fig. 17). Questo permette di rimuovere 2 mm di osso al di sotto dell’apice del palpatore. Se necessario utilizzare il dado della base per regolare l’altezza della resezione. Nota: Il palpatore da 4 mm permette una rimozione di 4 mm di osso al di sotto dell’apice del palpatore. Fig. 17 Fig. 16 12 Affondare completamente la vite/pin prece- Inserire il divaricatore medialmente per proteg- dentemente inserita nella base di resezione. gere il legamento collaterale mediale. Utilizzare Quindi stabilizzare la maschera di resezione la sega oscillante con lama da 1.27 mm (0.05 tibiale preforando ed inserendo i pins dorati inch.) nella fessura della guida di taglio per ese- senza testa oppure utilizzando le viti senza guire il taglio trasversale. La guida di resezione testa da 48 mm attraverso i due fori. Utilizzare tibiale deve rimanere ben aderente all’osso l’elettrobisturi o la sega reciproca per segnare durante il taglio. la superficie tibiale dove dovrebbe essere fatto Nota: Non utilizzare una sega con lama più sot- il taglio sagittale. Controllare questo punto sia in flessione che in estensione. Se si desidera, la profondità del taglio può essere verificata utilizzando la guida di resezione (Fig. 18). tile di 1.27 mm per evitare tagli non precisi. Con il ginocchio in flessione, utilizzare la sega reciproca alla base dell’eminenza tibiale e parallelamente all’eminenza stessa sul piano anteroposteriore. Eseguire il taglio lungo il bordo del legamento crociato anteriore ma non oltre il margine del taglio trasversale (Fig. 19). Porre molta attenzione a non danneggiare l‘inserzione del legamento crociato anteriore. Una volta terminata la preparazione tibiale, rimuovere l’assemblaggio tibiale. Fig. 18 Fig. 19 13 Fase quattro: Bilanciamento dello spazio in flessione ed in estensione Per controllare gli spazi in flessione ed in esten- Rimuovere lo spaziatore e flettere il ginocchio. Controllare lo spazio in flessione inserendo la parte sottile dello spaziatore da 8mm nell’articolazione (Fig. 21). sione, sono disponibili differenti spaziatori che Se lo spazio sia in flessione che in esten- corrispondono alla componente tibiale di 8 mm, sione fosse troppo stretto per lo spaziatore 10 mm, 12 mm e 14 mm di spessore. La parte più da 8 mm, allora si deve rimuovere ulteriore spessa di ogni spaziatore replica l’altezza comples- osso tibiale. Quindi riprovare lo spaziatore e siva della componente femorale e tibiale in esten- testare nuovamente lo spazio in flessione ed sione. La parte più sottile dello spaziatore replica estensione. l’altezza della sola componente tibiale in flessione. Se lo spazio in flessione ed estensione fosse Controllare lo spazio in estensione inserendo la troppo ampio, inserire progressivamente gli parte spessa dello spaziatore da 8 mm nell’articola- spaziatori di spessore maggiore e ricontrolla- zione (Fig. 20). re gli spazi. Se lo spazio in estensione fosse troppo piccolo mentre lo spazio in flessione giusto, sono possibili due differenti opzioni: 1) correggere il taglio tibiale riducendo lo slope (inclinazione) 2) effettuare un recut di 1-2 mm del femore distale Dopo ogni correzione dei tagli e degli spazi in flessione ed estensione, utilizzare sempre gli spaziatori per ricontrollare gli spazi. La verifica degli spazi in questa fase dell’in- Fig. 20 tervento riduce la probabilità di instabilità durante le prove di riduzione. Fig. 21 14 Fase cinque: Misurazione del femore Sono disponibili sette taglie differenti per la componente femorale e sette corrispondenti guide di misurazione/finitura femorale. Inserire i denti del manico nei fori corrispondenti presenti sulla guida di misurazione/ finitura femorale del lato appropriato (Fig. 22). Quindi avvitare il manico alla guida e stringerlo con fermezza (Fig. 23). Il contorno della guida di misurazione/finitura femorale corrisponde al contorno della corrispondente componente femorale definitiva. Fig. 22 Fig. 23 15 Inserire la parte inferiore della guida nell’articolazione ed appoggiare la sua superficie piatta contro il taglio condilico distale. Spingere la parte inferiore della guida alzandola fino 2–3 mm a quando non giunge in contatto con la cartilagine/l’osso del condilo femorale posteriore. Si devono lasciare circa 2–3 mm di osso esposto sopra il margine superiore della guida (Fig. 24). Ripetere la procedura con guide di taglia differente fino a quando non si identifica la guida della taglia corretta (Fig. 25). Se si fosse in dubbio tra due taglie differenti, sce- Fig. 24 gliere la taglia più piccola. Questo impedisce il conflitto della rotula con la protesi. Nota: Assicurarsi che non vi siano tessuti molli od osteofiti tra la guida di misurazione/finitura femorale e la superficie di resezione del condilo distale. E’ fondamentale che la guida sia ben appoggiata contro l’osso. Qualunque spazio tra la guida e la superficie di resezione potrebbe compromettere la precisione dei tagli e, di conseguenza, l’aderenza della componente femorale. Non permettere alla rotula di modificare il corretto allineamento della guida. La rotula potrebbe spostare la guida medialmente durante un intervento di protesi monocompartimentale mediale. 16 2–3 mm Troppo grande Troppo piccola Fig. 25 Corretta 17 Fase sei: Finitura del femore Le seguenti indicazioni sono consigliate per migliorare la stabilità e la fissazione della guida di misurazione/finitura femorale. Questo consente l’esecuzione di tagli e fori molto precisi. 1. Con la guida di misurazione/finitura femorale in posizione, inserire una vite con testa da 48 mm od un pin dopo aver preparato il foro nella parte alta della guida (Fig. 26). Ruotare la guida sulla vite/pin fino a quando il suo bordo posteriore non risulta parallelo alla superficie di resezione tibiale (Fig. 27). Controllare che sia visibile osso da entrambi i lati della guida per essere certi che non sia troppo grande. 2. Inserire una vite con testa da 33 mm (testa dorata) nel foro angolato superiore, parallelo alla fessura per il taglio smusso (Fig. 28). Per una fissazione corretta, avvitare la vite lentamente. Questo dovrebbe stabilizzare sufficientemente la guida di finitura femorale. Per migliorare ulteriormente la stabilità, inserire una vite con testa da 48 mm od un pin corto con testa nel foro centrale vicino alla gola intercondiloidea. Se si utilizza questo foro, sarà necessario rimuovere la guida prima di terminare i tagli femorali. Nota: Per le guide A e B, l’angolazione dei fori dei pins è differente rispetto a quelle di taglia più grande. Questo è dovuto alla differenza di taglia dei pegs delle componenti A e B e non modifica le tecnica chirurgica. Fig. 26 Fig. 27 18 Fig. 28 3. Inserire la fresa con stop nel foro anteriore 5. Rimuovere la boccola ed eseguire il taglio ed orientarla con la corretta angolazione smusso posteriore attraverso la fessura della (Fig. 29). Non cercare di inserire o alli- guida. Se fosse stato inserito un pin od una neare la punta della fresa mentre è in vite nel foro centrale della guida, rimuoverlo movimento. Una volta orientata corretta- o tagliare attorno al pin stesso. La rimanente mente, eseguire il foro anteriore e, se neces- isola di osso verrà completata dopo aver rimos- sario, inserire una boccola di fissaggio per so la guida. Se si fosse utilizzato un pin/vite migliorare la stabilità. posteriormente, tagliare fino a quando la lama 4. Eseguire il secondo foro allo stesso modo. non giunge a contatto con il pin (Fig. 31). Questo foro ha la stessa angolazione di quello superiore (Fig. 30). Fig. 29 Fig. 30 Fig. 31 19 6. Tagliare il condilo posteriore attraverso la fessura della guida (Fig. 32). 7. Rimuovere tutti i pin/viti e la guida e terminare i tagli incompleti. 8. Controllare che tutte le superfici di resezione siano piane. Rimuovere tutte le irregolarità o le zone non terminate. Pulire l’articolazione e controllare il condilo posteriore. Ogni sprone od osteofita presente soprattutto nella zona supero-posteriore del condilo femorale deve essere rimosso con una sega oscillante o con un osteotomo, poiché potrebbe limitare la flessione e l’estensione completa (Fig. 33). Suggerimento Inserire la componente femorale di prova e flettere il ginocchio. Questo potrebbe aiutare a identificare e rimuovere ogni porzione di osso dal condilo femorale posteriore che potrebbe limitare la flessione. Fig. 32 Fig. 33 20 Fase sette: Finitura della tibia Rimuovere il menisco rimanente e tutti gli osteofiti presenti, specialmente quelli che interferiscono con il legamento collaterale. Posizionare il misuratore tibiale sulla superficie di resezione della tibia con il bordo retto contro il taglio sagittale eseguito. Verificare la corretta rotazione del taglio sagittale sul piano trasverso. La rotazione è corretta quando il manico del misuratore è a 90° con il piano coronale (Fig. 34). Scegliere il misuratore tibiale che meglio copre Il misuratore tibiale ha un righello che facilita la misurazione in antero-posteriore del piatto tibiale (Fig. 35). Assicurarsi che il margine del misuratore tibiale rimanga ben appoggiato sulla corticale per tutto il suo perimetro. Controllare che non sia troppo grande. Tirare il righello anteriormente fino a quando la punta dell’uncino non si appoggia alla corticale tibiale posteriore (Fig. 36). Suggerimento Pulire il bordo dell’osso resecato con una curette in modo che il misuratore si appoggi preciso sul taglio. la superficie di resezione tibiale sia in anteroposteriore che in medio-laterale. Se si desidera, è possibile utilizzare l’osso resecato per eseguire una ulteriore misurazione. Se necessario, è possibile modificare il taglio sagittale per migliorare la copertura con una taglia più grande. Fig. 35 Fig. 36 Fig. 34 21 Sul misuratore tibiale è segnata una scala gradua- Rimuovere il misuratore tibiale. Quindi pulire ta. Se il righello viene utilizzato senza misuratore accuratamente la regione poplitea. tibiale, i numeri da 1 a 6 presenti sul righello indi- Suggerimento cano la dimensione in antero-posteriore del corrispondente impianto. Se il righello viene utilizzato con il misuratore tibiale, la dimensione in anteroposteriore è indicata sul manico del misuratore (Fig. 37). E’ possibile misurare anche la quantità di osso che rimane scoperta posteriormente al piatto utilizzando il righello con il misuratore posizionato (Fig. 37). Inoltre, lo scasso presente sul bordo retto del misuratore indica la posizione della chiglia tibiale per la preparazione. Per facilitare l’inserimento della base tibiale di fissazione di prova, ruotare la tibia con il ginocchio flesso. Posizionare la corrispondente base tibiale di fissazione di prova sulla superficie di resezione ossea della tibia. Appoggiare l’impattatore nell’apposito scasso e battere in modo che la pinna centrale si agganci nell’osso e che la base tibiale si appoggi perfettamente sull’osso (Fig. 38). Fig. 37 Fig. 38 22 Preforare ed inserire un pin corto con testa da 17 mm (00-5977-056-02) nel foro di fissazione anteriore (Fig. 39). Utilizzare la fresa tibiale con stop per eseguire i fori per i due pegs tibiali (Fig. 40). Notare che questi fori sono angolati di 20° posteriormente per facilitarne la preparazione. Anche se i pegs dell’impianto sono a 90°, i fori angolati sono stati progettati in modo che i pegs entrino perfettamente. Lasciare la base tibiale di fissazione di prova in sede sull’osso. Fig. 40 Fig. 39 23 Fase otto: Riduzione di prova Rimuovere il divaricatore rotuleo intramidollare. Con le superfici ossee preparate, eseguire le riduzioni di prova con la componente femorale di prova, la base di fissazione tibiale di prova e l’inserto articolare di prova. Lo spaziatore tibiale concavo può essere utilizzato in sostituzione del piatto tibiale di prova con Per facilitare il posizionamento della componente femorale, iniziare l’inserimento con la gamba molto flessa. Inserire per primo il fittone più lungo. Quindi ridurre la flessione del ginocchio, ruotando la componente femorale e posizionandola in sede posteriormente alla rotula. Flettere nuovamente il ginocchio per completare il posizionamento. Impattare la componente con colpi di martello (Fig. 42). l’inserto articolare di prova durante le prove Slide the rails on the bottom of the Tibial articolari. Articular Surface Provisional into the grooves Inserire i denti del posizionatore nei corrispondenti fori presenti sulla componente on the Tibial Fixation Plate Provisional (Fig. 43). Check the fit of the provisional compo- femorale di prova (Fig. 41). Avvitare il posizionatore sulla componente di prova e stringerlo fermamente. Fig. 42 Far scivolare i binari inferiori dell’inserto articolare di prova nei solchi del piatto tibiale di prova (Fig. 43). Controllare il giusto posizionamento delle componenti di prova. Se necessario, eseFig. 41 guire un rimodellamento osseo delle superfici di resezione. Fig. 43 24 nents. If necessary, perform minor trimming of Con le componenti di prova in sede, controllare Il giusto spessore della protesi è quello che l’articolarità ed il bilanciamento legamentoso. garantisce il corretto allineamento articolare e L’inserto articolare di prova o lo spaziatore conca- che non causa un eccessivo stress sui legamen- vo devono permettere una estensione e flessione ti collaterali. Come regola generale, la protesi completa. Deve essere evitata una tensione ecces- dovrebbe permettere l’apertura di circa due siva per non sovraccaricare il comparto controla- millimetri dell’articolazione quando sottoposta terale sano. a stress in varo-valgo con il ginocchio in esten- Valutare il bilanciamento legamentoso in fles- sione completa e senza nessun release legamen- sione ed in estensione. Utilizzare lo spessore da toso. 2 mm per accertarsi che la tensione in flessione ed La stessa apertura di due millimetri deve essere estensione non sia eccessiva (Fig. 44). testata anche con il ginocchio flesso a 90°. Una eccessiva tensione in flessione potrebbe limitare la flessione del ginocchio nel post-operatorio e causare un sollevamento anteriore della componente tibiale quando il condilo femorale rotola posteriormente sul piatto. Se l’articolazione fosse molto serrata in flessione, utilizzare un inserto di prova più sottile o aumentare lo slope posteriore della resezione tibiale. Suggerimento Utilizzare lo spessore da 2 mm per controllare il bilanciamento del ginocchio in flessione ed Fig. 44 estensione. Con il ginocchio flesso a 90 gradi, inserire lo spessore di 2 mm tra la componente femorale e lo spaziatore tibiale concavo. Dovrebbe entrare comodamente senza rimanere bloccato. Eseguire lo stesso test con il ginocchio in estensione. 25 Fase nove: IMPIANTO DELLE COMPONENTI DEFINITIVE Utilizzare l’apposito impattatore per il piatto tibiale per impattare la componente tibiale Aprire le componenti definitive ed impiantare (Fig. 45). per prima la componente tibiale. Nota: Non utilizzare l’impattatore tibiale per Suggerimento Considerando che, soprattutto a livello tibiale, viene rimossa una quantità di osso molto ridotta, potrebbe essere presente una superficie tibiale sclerotica. Se fosse presente osso sclerotico sul femore o sulla tibia, impattare la componente tibiale all-poly. Rimuovere la garza sterile umida lentamente dalla zona articolare posteriore ed utilizzare l’uncino per la rimozione del cemento per rimuovere il cemento in eccesso. eseguire delle perforazioni multiple con una punta da trapano piccola (2.0 mm–3.2 mm) per migliorare la penetrazione del cemento. Componente tibiale Per facilitare l’inserimento delle componenti, flettere il ginocchio e ruotare esternamente la tibia. Se si desidera, posizionare una garza bagnata posteriormente alla tibia prima dell’impianto in modo da raccogliere il cemento in eccesso. Applicare il cemento e premere la base tibiale o la componente tibiale all-poly sulla tibia. Inserire ed applicare pressione dapprima sulla parte posteriore della componente. In seguito esercitare pressione sulla parte anteriore per spremere il cemento in eccesso. Fig. 45 26 Componente femorale Inserto articolare Applicare il cemento ed iniziare l’inserimento della Rimuovere il cemento in eccesso dopo il suo induri- componente femorale con il ginocchio in flessione. mento prima di posizionare l’inserto articolare. Non Inserire per primo il fittone più lungo. Quindi ridur- inserire l’inserto articolare definitivo prima re la flessione del ginocchio, ruotando la compo- del completo indurimento del cemento. nente femorale e posizionandola in sede posterior- Con la parte scanalata rivolta verso il basso, far mente alla rotula. Flettere nuovamente il ginocchio ed impattare la componente femorale (Fig. 46). scivolare il bordo dell’inserto articolare sotto il labbro posteriore dalla base tibiale. Quindi agganciare il Posizionatore dell’inserto articolare all’incavo anteriore della base tibiale. Mantenere la ganascia in polietilene dell’inseritore a contatto con l’inserto articolare definitivo. Chiudere i manici dell’inseritore fino a quando l’inserto articolare non scatta sulla base tibiale (Fig. 47). Fig. 46 Se si sta utilizzando una componente tibiale modulare, confermare lo spessore dell’inserto articolare utilizzando l’inserto di prova in massima flessione ed estensione. Utilizzare lo spessore di 2 mm per controllare gli spazi in flessione ed estensione. Ricontrollare l’allineamento dell’arto per evitare una ipercorrezione dell’asse. Fig. 47 Chiusura Lavare abbondantemente l’articolazione e chiudere la ferita. Coprire la ferita con garze sterili ed applicare un bendaggio elastico a partire del piede. 27 OPZIONE Spacer Block Dopo la resezione tibiale prossimale, portare il ginocchio in estensione completa. Inserire il blocco spaziatore da 8 mm nell’articolazione fino a quando la flangia anteriore non si ferma contro la tibia (Fig. 1). Il blocco spaziatore deve essere inse- Agganciare la torretta di allineamento al blocco spaziatore ed inserire l’asta di allineamento (Fig. 3) nella torre. Quindi inserire la guida di centratura nell’asta di allineamento e posizionare la guida a livello della testa del femore per controllare l’asse dell’arto (Fig. 4). rito completamente e deve appoggiare perfettamente sulla superficie di resezione tibiale per poter rimuovere la corretta quantità di osso femorale. Fig. 3 Fig. 1 Se lo spaziatore da 8 mm non dovesse entrare in articolazione, rimuovere ulteriori 2 mm di tibia. Se lo spaziatore da 8 mm fosse troppo basso, utilizzare uno spaziatore più alto. Inserire una vite da 48 mm con testa o effettuare un foro ed inserire un pin a testa corta nel foro angolato antero-mediale del blocco spaziatore (Fig. 2). Fig. 4 Fig. 2 28 La protesi Monocompartimentale Zimmer Unicompartmental High-Flex Knee è stata progettata con uno slope posteriore di 5°. L’angolazione del manico del blocco spaziatore è di 5° rispetto al blocco spaziatore stesso. Questo garantisce che la resezione femorale distale venga fatta perpendicolarmente all’asse del femore. Posizionare la Guida di resezione femorale distale sul manico del blocco spaziatore (Fig. 5). Fig. 5 Fissarla all’osso con una vite da 48 mm con testa o con un pin attraverso il foro anteriore (Fig. 6). Utilizzare una sega oscillante con lama da 1.27 mm per eseguire il taglio femorale (Fig. 7). Non spingere la sega posteriormente oltre l’osso per evitare danni o lesioni alla zona poplitea. Se si desidera, il taglio femorale può essere iniziato in estensione e terminato in flessione. Prima di flettere il ginocchio, rimuovere la guida di resezione femorale distale ed il blocco spaziatore. Quindi proseguire con il controllo degli spazi in flessione ed estensione come descritto nella Fig. 6 Fase 4 della tecnica intramidollare. Fig. 7 29 Procedura chirurgica extramidollare (EM) Il sistema offre tre differenti strumentari MIS Introduzione • Strumentario per opzione blocco spaziatore La protesi monocompartimentale si è dimostra- per altrettante opzioni: • Strumentario per opzione intramidollare (IM) • Strumentario per opzione extramidollare (EM) ta un valido trattamento nell’artrosi isolata del La preparazione tibiale è la medesima per compartimento mediale o laterale del ginoc- tutte e tre le differenti opzioni. Al contrario, la chio. La protesi monocompartimentale M/G ha tecnica di resezione del femore distale è speci- dato ottimi risultati clinici con una sopravviven- fica per ognuna delle tre opzioni. za del 98% dei casi a 6–10 anni. Questa guida illustra passo dopo passo la tec- Lo strumentario MIS per la protesi monocom- nica chirurgica per l’impianto di una protesi partimentale Zimmer High Flex è stato specifica- monocompartimentale mediale. Gli stessi prin- tamente progettato per garantire accuratezza e cipi possono essere applicati anche al comparti- riproducibilità dei risultati utilizzando una tecnica mento laterale, ma si deve estendere l’incisione mini-invasiva. Gli scopi di una procedura chirur- di qualche centimetro in più a causa della mag- gica mini-invasiva sono: gior vicinanza della rotula al condilo laterale. • Agevolare il recupero post-operatorio del In associazione all’esperienza del chirurgo, 1 paziente alla selezione del paziente e al corretto utilizzo • Ridurre il dolore dello strumentario, questa guida spiega in modo • Permettere una mobilizzazione più precoce comprensivo la selezione delle componenti, la • Ridurre i giorni di degenza ospedaliera preparazione dell’osso, la riduzione di prova, le Questo strumentario permette al chirurgo di tecniche di cementazione e l’impianto delle com- operare senza dover evertere la rotula. ponenti. Si consiglia al chirurgo di leggere accuratamente tutta la guida per i dettagli, le note ed i suggerimenti tecnici. 30 Rationale L’allineamento della protesi monocompartimen- Lo scopo principale di una protesi monocompartimentale è migliorale l’asse e la funzione dell’arto inferiore e ridurre il dolore. In genere si deve adottare una tecnica chirurgica in grado di ridurre il danno dei tessuti molli periarticolari durante l’intervento. Lo sviluppo di uno strumentario specifico da utilizzare attraverso una via di esposizione ridotta ha permesso di raggiungere questo scopo. Il corretto allineamento dell’arto inferiore viene garantito dall’asse meccanico, una linea retta che decorre dal centro della testa femorale al centro della caviglia. Quando il centro del ginocchio giace su questo asse, il ginocchio ha un asse neutro. L’artrosi monocompartimentale in genere riduce lo spazio del lato affetto, causando un malallineamento articolare. Una completa correzione di questo malallineamento riporta il ginocchio in posizione neutra (Fig. 1). tale è differente da quello che si vuole ottenere con le osteotomie tibiali prossimali dove è necessario ottenere una ipercorrezione per ridurre le forze di carico sul comparto ammalato. Al contrario, quando si corregge l’allineamento dell’arto inferiore con una protesi monocompartimentale è fondamentale evitare una ipercorrezione che potrebbe aumentare le forze di carico sul comparto controlaterale e determinare una precoce usura della cartilagine. Gli studi effettuati sulle protesi monocompartimentali hanno dimostrato che una lieve ipocorrezione dell’arto è correlata ad una lunga sopravvivenza.2 E’ molto importante ricordare che i metodi utilizzati per la correzione dell’asse nella protesi totale sono molto differenti da quelli utilizzati nella protesi monocompartimentale. Nella protesi totale, l’angolazione dei tagli femorali e tibiali determinano l’asse varo/valgo post-operatorio. Nella protesi monocompartimentale, l’angolazione dei tagli non interferisce con l’asse in varo/valgo. Al contrario, l’asse varo/valgo postoperatorio è determinato dallo spessore delle compo- Asse meccanico Malallineamento nenti della protesi monocompartimentale. Quando si utilizza lo strumentario extramidollare, non è necessario misurare l’angolo tra asse mecmico Asse anato Asse meccanico canico e asse anatomico del femore. Nella tecnica extramidollare, l’arto viene allineato manualmente in estensione, permettendo al chirurgo di visualizAsse trasverso zare ed eventualmente correggere l’allineamento per portarlo al grado di ipocorrezione desiderato. La tensione dei tessuti molli viene determinata dal chirurgo durante questa fase di allineamento. Una volta che il taglio femorale distale ed il taglio tibiale prossimale sono accoppiati, si determina il corretto allineamento dell’arto, effettuando un ultimo controllo prima di eseguire ogni altro taglio. Quindi, per primo viene determinato l’asse e, suc- Fig. 1 Preoperatorio Asse nutro (correzione completa) cessivamente, lo strumentario permette di scegliere le componenti della taglia appropriata ed il loro posizionamento. 31 Una volta ottenuto l’allineamento corretto, lo strumentario permette di effettuare le resezioni ossee tibiali e femorali in maniera riproducibile. Il taglio femorale distale e tibiale prossimale vengono eseguiti tramite una guida di resezione accoppiata. I tagli risultano paralleli, creano uno spazio articolare preordinato e corrispondente allo spessore dell’impianto riproducendo l’allineamento prescelto. Questi tagli accoppiati e precisi riducono la probabilità di dovere effettuare un recut ed aiutano potenzialmente a risparmiare tessuto osseo tibiale. Poiché il livello di resezione tibiale è legato allo spessore dell’inserto articolare prescelto, la probabilità di trovarsi a dover sceglie un inserto tra due misure differenti è molto bassa. Inoltre, lo strumentario extramidollare elimina la necessità di dover aprire il canale intramidollare. Ciò riduce le perdite ematiche e la probabilità di trombo-embolismo. Pianificazione preoperatoria Questa tecnica viene descritta con l’esecuzione del taglio femorale eseguito per primo. In ogni caso, se si preferisce, è possibile eseguire per primo il taglio tibiale. Con entrambe le opzioni, il costrutto tibiale deve essere assemblato ed applicato alla tibia per primo. Le fase 3 e 4 possono essere eseguite nell’ordine preferito. Eseguire una radiografia in carico del ginocchio artrosico in antero-posteriore e laterale, ed una proiezione assiale di rotula. Eseguire inoltre una radiografia antero-posteriore da supino dell’arto interessato che includa il centro della testa femorale, il ginocchio e la tibia (possibilmente anche la caviglia). Questa radiografia viene utilizzata per determinare l’asse dell’arto. Lo scopo della procedura è di stabilire l’allineamento meccanico con una lieve ipocorrezione rispetto all’asse meccanico neutro (Fig. 1). Non ipercorreggere l’asse. E’ meglio rimanere ipocorretti piuttosto che rischiare una ipercorrezione. 32 E’ possibile utilizzare una radiografia in stress dell’articolazione per valutare l’appropriata correzione. Preparazione del paziente Con il paziente in decubito supino, valutare l’articolarità dell’anca e del ginocchio. Se non Quando si visita il paziente e si esegue la fosse possibile raggiungere una flessione del pianificazione preoperatoria, scegliere una ginocchio di 120° gradi, è necessaria una inci- protesi totale se: sione più grande per migliorare l’esposizione. • Sono presenti segni di degenerazione del comparto controlaterale e/o dell’articolazione femoro-rotulea. • Il legamento crociato anteriore è insufficiente • È presente una importante contrattura in flessione • Non è possibile ottenere una lieve ipocorrezione • E’ presente una importante lassità in valgo con ipercorrezione • E’ presente una deformità in valgo o varo maggiore o uguale a 15°. Avvolgere la caviglia con un telo elastico. Non mettere teli troppo spessi sulla tibia distalmente, sulla caviglia e sul piede. Teli troppo spessi potrebbero rendere difficile reperire il centro della caviglia e quindi spostare la guida di resezione tibiale, causando un taglio tibiale non corretto. Assicurarsi che il femore prossimale sia ben accessibile per identificare il centro di rotazione della testa femorale. Utilizzare reperi anatomici per identificare il centro della testa femorale. In alternativa il chirurgo può prendere come riferimento la spina iliaca anterosuperiore. Suggerimento Posizionare un repere, come un elettrodo per elettrocardiografo, sopra il centro della testa femorale. Controllarne la posizione con una radiografia. 33 Via di accesso ed esposizione Eseguire l’artrotomia seguendo l’incisione cuta- L’incisione può essere fatta con la gamba nea partendo dal muscolo vasto mediale ed in estensione od in flessione a seconda estendendola distalmente oltre il piatto tibiale della preferenza del chirurgo. Eseguire una (Fig. 3). Rimuovere il batuffolo di Hoffa se neces- incisione cutanea pararotulea mediale che sario per migliorare la visione. Scollare per via si estende dal polo superiore della rotula a sottoperiostale i tessuti molli dalla tibia senza circa 2–4 cm al di sotto della rima articolare scollare i legamenti collaterali. Rimuovere il terzo vicino alla tuberosità tibiale anteriore (Fig. 2). anteriore del menisco mediale. La rimanente porzione del menisco può essere rimossa dopo le resezioni ossee. Incisione cutanea di 6–10 cm Vasto laterale Vasto mediale Incisione capsulare Fig. 2 Fig. 3 34 Scollare il periostio anche lungo la linea mediana fino all’inserzione del tendine rotuleo. Questo faciliterà il posizionamento della guida di taglio tibiale. Pulire l’articolazione ed esplorarla attentamente. Rimuovere gli osteofiti intercondiloidei per evitare l’impingement con la spina tibiale od il legamento crociato. Rimuovere anche gli osteofiti periferici che possono interferire con i legamenti collaterali e la capsula. Nell’artrosi mediale, gli osteofiti sono in genere a livello della porzione laterale dell’eminenza tibiale mediale e anteriormente all’inserzione del legamento crociato anteriore. Il debridement finale viene eseguito prima dell’impianto delle componenti. Una rimozione attenta degli osteofiti è importante per ottenere una estensione completa. 35 Fase Uno: Posizionamento dello strumentario Con il ginocchio in flessione, utilizzare una sega oscillante per rimuovere la protuberanza tibiale anteriore senza tagliare la superficie articolare tibiale (Fig. 4). Quindi estendere il ginocchio, posizionare un telo sotto la caviglia per mantenere il ginocchio in completa estensione. Agganciare la mascherina di resezione del lato corretto alla corrispettiva base. Nota che la mascherina e la base sono disponibili in due versioni differenti: LT MED/RT LAT e RT MED/LT LAT. Far scivolare il terminale a coda di rondine della base sulla parte prossimale della torretta e stringere il dado della torretta. Il binario a coda di rondine permette la correzione in medio-laterale della base. La mascherina di resezione femorale è disponibile con differenti lunghezze di spatole e differenti altezze di taglio femorale. Per rimuovere due millimetri in meno di osso a livello del condilo femorale, agganciare la maschera di resezione femorale -2 mm. Selezionare la maschera con la spatola della lunghezza corretta in modo che sia in relazione con la parte più prominente del condilo femorale distale. Agganciare la maschera di rese- Fig. 4 Il Sistema Monocompartimentale High Flex Zimmer è progettato per un posizionamento anatomico con 5° gradi di slope (inclinazione) posteriore. E’ fondamentale eseguire un taglio tibiale prossimale preciso. Lo strumentario tibiale zione alla coda di rondine presente sulla maschera di resezione tibiale e inserire il pin di fissaggio. Maschera di resezione femorale distale e pin di fissaggio Mascherina di resezione tibiale Base è costituito dalla Pinza malleolare per la caviglia, dalla Torretta con asta telescopica, dalla Base tibiale, dalla Mascherina di resezione tibiale e dalla Mascherina di resezione femorale (Fig. 5). Il posiTorretta zionamento delle mascherine di resezione tibiale e femorale è fondamentale. ASSEMBLAGGIO DELLO STRUMENTARIO Inserire la pinza malleolare sul terminale a Asta telescopica coda di rondine dell’asta telescopica e stringe- Pinza malleolare re il dado per mantenerla temporaneamente in posizione. Inserire la torretta dell’appropriata lunghezza nell’asta telescopica e stringere il dado. Fig. 5 36 Posizionamento dello strumentario Fissare la porzione distale dello strumentario posizionando i due bracci della pinza malleolare attorno alla caviglia appena prossimalmente ai malleoli (Fig. 6). Allentare il dado dell’asta telescopica ed alzare la parte prossimale dell’assemblaggio fino all’articolazione. Suggerimento Se la spatola della maschera di resezione femorale non dovesse entrare in articolazione, rimuovere il pin di bloccaggio e la maschera stessa. Quindi appoggiare la maschera tibiale contro la tibia e far scivolar la maschera femorale sulla coda di rondine con la spatola infilata nell’articolazione. Stressando la gamba il varo-valgo, infilare la spatola della maschera di resezione tibiale nel compatimento artrosico (Fig. 7). Assicurarsi che la spatola si appoggi sulla parte più sporgente del condilo femorale distale e la maschera di resezione tibiale sia ben aderente alla tibia anteriormente. Stringere il dato dell’asta telescopica. Fig. 7 Fig. 6 37 Mentre si mantiene la parte prossimale dell’as- Sul piano sagittale, allineare l’assemblaggio in semblaggio in sede, allentare il dado che permette modo che sia parallelo alla parte anteriore della il movimento in medio-laterale dell’asta telesco- diafisi tibiale (Fig. 9) utilizzando il sistema di pica. Aggiustare la porzione distale dell’asta in aggiustamento A/P presente sulla parte distale modo che giaccia perfettamente in linea con la dell’asta telescopica. Stringere il dado dopo la cor- cresta tibiale. Quindi stringere il dado per bloccare rezione. Se vi fosse un bendaggio ingombrante a l’asta. Questo garantisce che la porzione prossi- livello della caviglia, correggere l’asta per adattarsi male della guida sia parallela all’asse meccanico alla fasciatura. Questo permetterà un taglio tibiale della tibia. Gli aggiustamenti medio-laterali pos- con l’inclinazione corretta. sono essere fatti anche prossimalmente, ma la porzione prossimale resta sempre parallela alla porzione distale ed inoltre parallela all’asse meccanico della tibia. Utilizzare la correzione medio-laterale prossimale per posizionare la zona di fissazione della mascherina di resezione tibiale appena medialmente alla linea mediana della tuberosità tibiale in linea con il centro della eminenza intercondiloidea (Fig. 8). Fig. 9 Fig. 8 38 Tecnica opzionale: Se il paziente presentasse una modica contrattura in flessione, diminuire l’inclinazione per ridurre la quantità di osso rimosso posteriormente rispetto alla parte anteriore in modo da aprire maggiormente lo spazio in estensione rispetto a quello in flessione. Questo può essere ottenuto spostando l’asta telescopica più vicino alla gamba distalmente. Quindi valutare l’altezza e l’angolazione della mascherina di resezione. Fissare la porzione prossimale dell’assemblaggio alla tibia con una vite da 48 mm attraverso il foro di fissazione presente sulla base di resezione (Fig. 10). Fig. 10 39 Fase due: Allineamento dell’articolazione Nota: Evitare una ipercorrezione dell’arto. E’ preferibile lasciare l’arto con un lieve varo per il comparto mediale e con un lieve valgo per il comparto laterale piuttosto che ipercorreggere l’asse. Correggere manualmente l’asse dell’arto. Chiedere all’assistente di mantenere l’allineamento dell’arto, tenendo l’articolazione aperta. Controllare l’allineamento dell’assemblaggio utilizzando l’asta di allineamento inserita nella torretta dell’asta telescopica. Agganciare la guida di centratura all’asta di allineamento e posizionarla in prossimità della testa del femore (Fig. 11) Mentre si mantiene la corretta posizione, utilizzare la vite presente sulla base della maschera tibiale per spostare le maschere di taglio superiormente fino a quando la spatola della maschera femorale non giunge a contatto con il condilo femorale distale. E’ importante mantenere manualmente aperta l’articolazione ed alzare la spatola fino al condilo piuttosto che utilizzare la spatola per aprire l’articolazione. Una volta che la spatola giunge a contatto del condilo, lo strumentario mantiene il corretto allineamento dell’arto senza l’assistenza manuale. Utilizzare la pinza per i pin per rimuovere il pin dalla maschera di taglio femorale. Rimuovere l’asta di allineamento e la guida di centratura. Con l’arto in estensione completa, fissare la maschera di resezione femorale inserendo i pins o le viti da 48 mm con testa nei due fori (Fig. 12). Fig. 12 Fig. 11 40 Quindi stabilizzare la maschera di resezione tibiale preforando ed inserendo i pins dorati senza testa oppure utilizzando le viti senza testa da 48 mm attraverso i due fori (Fig. 13). Utilizzare l’elettrobisturi o la sega reciproca per segnare la superficie tibiale dove dovrebbe essere fatto il taglio sagittale. Controllare questo punto sia in flessione che in estensione. Se si desidera, è possibile controllare i livelli di resezione utilizzando la falcetta attraverso le fessure di taglio (Fig. 14). Fig. 14 Fig. 13 41 Fase tre: Resezione distale del femore maschera di taglio femorale (Fig. 16) facendola scivolare lungo i pin senza testa o rimuovendo Inserire il divaricatore medialmente per pro- le viti ed i pin con testa. teggere il legamento collaterale mediale. Nota: Se si completa il taglio femorale dopo Utilizzando una sega oscillante con lama stretta la rimozione della maschera, la resezione deve da 1.27 mm, eseguire il taglio femorale distale essere terminata con il ginocchio in flessione. attraverso la fessura presente nella maschera Controllare che la superficie di resezione sia di taglio femorale (Fig. 15). Per evitare lesioni nella zona poplitea, non spingere la lama oltre il margine osseo del condilo femorale con il ginocchio in estensione. Iniziare il taglio femo- piana. Rimuovere l’osso in eccesso per permettere il corretto posizionamento dello strumento successivo sulla resezione appena eseguita. rale in estensione completa. Prima di flettere il ginocchio, utilizzare l’uncino per rimuovere la Fig. 16 Fig. 15 42 Fase quattro: Resezione della tibia prossimale Utilizzare la sega oscillante con lama da 1.27 mm (0.05 inch.) nella fessura della guida di taglio tibiale per eseguire il taglio trasversale. La guida di resezione tibiale deve rimanere ben aderente all’osso durante il taglio. Eseguire il taglio sagittale con il ginocchio in flessione. Posizionare la sega reciproca alla base dell’eminenza tibiale e parallelamente all’eminenza stessa sul piano antero-posteriore. Eseguire il taglio lungo il bordo del legamento crociato anteriore ma non oltre il margine del taglio trasversale (Fig. 17). Porre molta attenzione a non danneggiare l‘inserzione del legamento crociato anteriore. Fig. 17 Una volta terminata la preparazione tibiale, rimuovere l’assemblaggio tibiale. 43 Fase cinque: Bilanciamento dello spazio in flessione ed in estensione Controllare lo spazio in estensione inserendo la parte spessa dello spaziatore da 8 mm nell’articolazione (Fig. 18). Per controllare gli spazi in flessione ed in estensione, sono disponibili differenti spaziatori che corrispondono alla componente tibiale di 8 mm, 10 mm, 12 mm e 14 mm di spessore. La parte più spessa di ogni spaziatore replica l’altezza complessiva della componente femorale e tibiale in estensione. La parte più sottile dello spaziatore replica l’altezza della sola componente tibiale in flessione. Fig. 18 44 Rimuovere lo spaziatore e flettere il ginocchio. Se lo spazio in flessione ed estensione fosse Controllare lo spazio in flessione inserendo la troppo ampio, inserire progressivamente gli parte sottile dello spaziatore da 8 mm nell’ar- spaziatori di spessore maggiore e ricontrollare ticolazione (Fig. 19). gli spazi. Se lo spazio sia in flessione che in estensio- Se lo spazio in estensione fosse troppo piccolo ne fosse troppo stretto per lo spaziatore da mentre lo spazio in flessione giusto, sono pos- 8 mm, allora si deve rimuovere ulteriore osso sibili due differenti opzioni: tibiale. Quindi riprovare lo spaziatore e testare 1) correggere il taglio tibiale riducendo lo nuovamente lo spazio in flessione ed estensione. slope (inclinazione) 2) effettuare un recut di 1-2 mm del femore distale Dopo ogni correzione dei tagli e degli spazi in flessione ed estensione, utilizzare sempre gli spaziatori per ricontrollare gli spazi. La verifica degli spazi in questa fase dell’intervento riduce la probabilità di instabilità durante le prove di riduzione. Fig. 19 45 Fase sei: Misurazione del femore Sono disponibili sette taglie differenti per la componente femorale e sette corrispondenti guide di misurazione/finitura femorale. Il Inserire i denti del manico nei fori corrispondenti presenti sulla guida di misurazione/ finitura femorale del lato appropriato (Fig. 20). Quindi avvitare il manico alla guida e stringerlo con fermezza (Fig. 21). contorno della guida di misurazione/finitura femorale corrisponde al contorno della corrispondente componente femorale definitiva. Fig. 20 Fig. 21 46 Inserire la parte inferiore della guida nell’articolazione ed appoggiare la sua superficie piatta contro il taglio condilico distale. Spingere la parte inferiore della guida alzandola fino a quando non giunge in contatto con la cartilagine/l’osso del condilo femorale posteriore. Si devono lasciare circa 2-3 mm di osso esposto sopra il margine superiore della guida (Fig. 22). Ripetere la procedura con guide di taglia differente fino a quando non si identifica la guida della taglia corretta Troppo grande (Fig. 23). Se si fosse in dubbio tra due taglie differenti, scegliere la taglia più piccola. Questo impedisce il conflitto della rotula con la protesi. Note: Assicurarsi che non vi siano tessuti molli od osteofiti tra la guida di misurazione/finitura femorale e la superficie di resezione del condilo distale. E’ fondamentale che la guida sia ben appoggiata contro l’osso. Qualunque spazio tra la guida e la superficie di resezione potrebbe compromettere la precisione dei tagli e, di conseguenza, l’aderenza della componente femorale. Non permettere alla rotula di modificare il corretto allineamento della guida. La rotula potrebbe spostare la guida Troppo piccola medialmente durante un intervento di protesi monocompartimentale mediale. 2–3 mm Fig. 23 Corretta Fig. 22 2–3 mm 47 Fase sette: Finitura del femore Le seguenti indicazioni sono consigliate per migliorare la stabilità e la fissazione della guida di misurazione/finitura femorale. Questo consente l’esecuzione di tagli e fori molto precisi. 1. Con la guida di misurazione/finitura femorale in posizione, inserire una vite con testa da 48 mm od un pin dopo aver preparato il foro nella parte alta della guida (Fig. 24). Ruotare la guida sulla vite/pin fino a quando il suo bordo posteriore non risulta parallelo alla superficie di resezione tibiale (Fig. 25). Controllare che sia visibile osso da entrambi i lati della guida per essere certi che non sia troppo grande. 2. Inserire una vite con testa da 33 mm (testa dorata) nel foro angolato superiore, parallelo alla fessura per il taglio smusso (Fig. 26). Per una fissazione ottimale, avvitare lentamente la vite. Questo dovrebbe stabilizzare sufficientemente la guida per terminare il femore. Per migliorare ulteriormente la stabilità, inserire una vite con testa da 48 mm od un pin corto con testa nel foro centrale vicino alla gola intercondiloidea. Se si utilizza questo foro, sarà necessario rimuovere la guida prima di terminare i tagli femorali. Nota: Per le guide A e B, l’angolazione dei fori dei pins è differente rispetto a quelle di taglia più grande. Questo è dovuto alla differenza di taglia dei pegs delle componenti A e B e non modifica le tecnica chirurgica. Fig. 24 Fig. 26 Fig. 25 48 3. Inserire la fresa con stop nel foro anteriore 5. Rimuovere la boccola ed eseguire il taglio ed orientarla con la corretta angolazione smusso posteriore attraverso la fessura della (Fig. 27). Non cercare di inserire o alli- guida. Se fosse stato inserito un pin od una neare la punta della fresa mentre è vite nel foro centrale della guida, rimuoverlo in movimento. Una volta orientata cor- o tagliare attorno al pin stesso. Il taglio verrà rettamente, eseguire il foro anteriore e, se ultimato dopo aver rimosso la guida. Se si necessario, inserire una boccola di fissag- fosse utilizzato un pin/vite posteriormente, gio per migliorare la stabilità. tagliare fino a quando la lama non giunge a 4. Eseguire il secondo foro allo stesso modo. contatto con il pin (Fig. 29). Questo foro ha la stessa angolazione di quello superiore (Fig. 28). Fig. 27 Fig. 29 Fig. 28 49 6. Tagliare il condilo posteriore attraverso la fessura della guida (Fig. 30). Pulire l’articolazione e controllare il condilo posteriore. Ogni sprone od osteofita, presente soprattutto nella zona supero-posteriore del condilo femorale, deve essere rimosso con una sega oscillante o con un osteotomo, poichè potrebbe limitare la flessione e l’estensione completa (Fig. 31). Fig. 30 7. Rimuovere tutti i pin/viti e la guida e terminare i tagli incompleti. 8. Controllare che tutte le superfici di resezione siano piane. Rimuovere tutte le irrego- Fig. 31 larità o le zone non terminate. Suggerimento Inserire la componente femorale di prova e flettere il ginocchio. Questo potrebbe aiutare a identificare e rimuovere ogni porzione di osso dal condilo femorale posteriore che potrebbe limitare la flessione. 50 Fase otto: Finitura della tibia Rimuovere il menisco rimanente e tutti gli osteofiti presenti, specialmente quelli che interferiscono con il legamento collaterale. Posizionare il misuratore tibiale sulla superficie di resezione della tibia con il bordo retto contro il taglio sagittale eseguito. Verificare la corretta rotazione del taglio sagittale sul piano trasver- Il misuratore tibiale ha un righello che facilita la misurazione in antero-posteriore del piatto tibiale (Fig. 33). Assicurarsi che il margine del misuratore tibiale rimanga ben appoggiato sulla corticale per tutto il suo perimetro. Controllare che non sia troppo grande. Tirare il righello anteriormente fino a quando la punta dell’uncino non si appoggia alla corticale tibiale posteriore (Fig. 34). so. La rotazione è corretta quando il manico del misuratore è a 90° con il piano coronale (Fig. 32). Scegliere il misuratore tibiale che meglio copre la superficie di resezione tibiale sia in anteroposteriore che in medio-laterale. Se si desidera, è possibile utilizzare l’osso resecato per eseguire una ulteriore misurazione. Se necessario, è possibile modificare il taglio sagittale per migliorare la copertura con una taglia più grande. Fig. 33 Fig. 32 Fig. 34 51 Suggerimento Rimuovere il misuratore tibiale. Quindi pulire Pulire il bordo dell’osso resecato con una curette accuratamente la regione poplitea. in modo che il misuratore si appoggi preciso sul Suggerimento taglio. Per facilitare l’inserimento della base tibiale Sul misuratore tibiale è segnata una scala di fissazione di prova, ruotare la tibia con il graduata. Se il righello viene utilizzato senza ginocchio flesso. misuratore tibiale, i numeri da 1 a 6 presenti Posizionare la corrispondente base tibiale di sul righello indicano la dimensione in anteroposteriore del corrispondente impianto. Se il righello viene utilizzato con il misuratore tibiale, la dimensione in antero-posteriore è indicata sul manico del misuratore (Fig. 35). E’ possibile misurare anche la quantità di osso che rimane scoperta posteriormente al piatto utilizzando il fissazione di prova sulla superficie di resezione ossea della tibia. Appoggiare l’impattatore nell’apposito scasso e battere in modo che la pinna centrale si agganci nell’osso e che la base tibiale si appoggi perfettamente sull’osso (Fig. 36). righello con il misuratore posizionato (Fig. 35). Inoltre, lo scasso presente sul bordo retto del misuratore indica la posizione della chiglia tibiale per la preparazione. Fig. 35 Fig. 36 52 Preforare ed inserire un pin corto con testa da 17 mm (00-5977-056-02) nel foro di fissazione anteriore (Fig. 37). Utilizzare la fresa tibiale con stop per eseguire i fori per i due pegs tibiali (Fig. 38). Notare che questi fori sono angolati di 20° posteriormente per facilitarne la preparazione. Anche se i pegs dell’impianto sono a 90°, i fori angolati sono stati progettati in modo che i pegs entrino perfettamente. Lasciare la base tibiale di fissazione di prova in sede sull’osso. Fig. 37 Fig. 38 53 Fase nove: Riduzione di prova Con le superfici ossee preparate, eseguire le riduzioni di prova con la componente femorale di prova, la base di fissazione tibiale di prova e l’inserto articolare di prova. Lo spaziatore tibiale concavo può essere utilizzato Per facilitare il posizionamento della componente femorale, iniziare l’inserimento con la gamba molto flessa. Inserire per primo il fittone più lungo. Quindi ridurre la flessione del ginocchio, ruotando la componente femorale e posizionandola in sede posteriormente alla rotula. Flettere nuovamente il ginocchio per completare il posizionamento. in sostituzione del piatto tibiale di prova con Impattare la componente con colpi di martello. l’inserto articolare di prova durante le prove Far scivolare i binari inferiori dell’inserto arti- articolari. colare di prova nei solchi del piatto tibiale di Inserire i denti del posizionatore nei corrispon- prova (Fig. 41). Controllare il giusto posiziona- denti fori presenti sulla componente femorale di prova (Fig. 39). Avvitare il posizionatore sulla componente di prova e stringerlo ferma- mento delle componenti di prova. Se necessario, eseguire un rimodellamento osseo delle superfici di resezione. mente (Fig. 40) Fig. 39 Fig. 41 Fig. 40 54 Con le componenti di prova in sede, controllare Il giusto spessore della protesi è quello che garan- l’articolarità ed il bilanciamento legamentoso. tisce il corretto allineamento articolare e che non L’inserto articolare di prova o lo spaziatore concavo causa un eccessivo stress sui legamenti collaterali. devono permettere una estensione e flessione com- Come regola generale, la protesi dovrebbe permetpleta. Deve essere evitata una tensione eccessiva tere l’apertura di circa due millimetri dell’articola- per non sovraccaricare il comparto controlaterale zione quando sottoposta a stress in varo-valgo con sano. il ginocchio in estensione completa e senza nessun Valutare il bilanciamento legamentoso in fles- release legamentoso. sione ed in estensione. Utilizzare lo spessore La stessa apertura di due millimetri deve essere da 2 mm per accertarsi che la tensione in fles- testata anche con il ginocchio flesso a 90°. Una sione ed estensione non sia eccessiva (Fig. 42). eccessiva tensione in flessione potrebbe limitare la flessione del ginocchio nel post-operatorio e causare un sollevamento anteriore della componente tibiale quando il condilo femorale rotola posteriormente sul piatto. Se l’articolazione fosse molto serrata in flessione, utilizzare un inserto di prova più sottile o aumentare lo slope posteriore della resezione tibiale. Suggerimento Utilizzare lo spessore da 2 mm per controllare il bilanciamento del ginocchio in flessione ed estensione. Con il ginocchio flesso a 90 gradi, inserire Fig. 42 lo spessore di 2 mm tra la componente femorale e lo spaziatore tibiale concavo. Dovrebbe entrare comodamente senza rimanere bloccato. Eseguire lo stesso test con il ginocchio in estensione. 55 Fase dieci: Impianto delle componenti definitive Utilizzare l’apposito impattatore per il piatto Aprire le componenti definitive ed impiantare Nota: Non utilizzare l’impattatore tibiale per per prima la componente tibiale. impattare la componente tibiale all-poly. Suggerimento Considerando che, soprattutto a livello tibiale, viene rimossa una quantità di osso molto ridotta, potrebbe essere presente una superficie tibiale tibiale per impattare la componente tibiale (Fig. 43). Rimuovere la garza sterile umida lentamente dalla zona articolare posteriore ed utilizzare l’uncino per la rimozione del cemento per rimuovere il cemento in eccesso. sclerotica. Se fosse presente osso sclerotico sul femore o sulla tibia, eseguire delle perforazioni multiple con una punta da trapano piccola (2.0 mm–3.2 mm) per migliorare la penetrazione del cemento. Componente tibiale Per facilitare l’inserimento delle componenti, flettere il ginocchio e ruotare esternamente la tibia. Se si desidera, posizionare una garza bagnata posteriormente alla tibia prima dell’impianto in modo da raccogliere il cemento in eccesso. Applicare il cemento e premere la base tibiale o la componente tibiale all-poly sulla tibia. Inserire ed applicare pressione dapprima sulla parte posteriore della componente. In seguito esercitare pressione sulla parte anteriore per spremere il cemento in eccesso. 56 Fig. 43 Componente femorale Inserto articolare Applicare il cemento ed iniziare l’inserimento Rimuovere il cemento in eccesso dopo il suo della componente femorale con il ginocchio in indurimento prima di posizionare l’inserto flessione. Inserire per primo il fittone più lungo. articolare. Non inserire l’inserto articolare Quindi ridurre la flessione del ginocchio, ruo- definitivo prima del completo indurimento tando la componente femorale e posizionan- del cemento. dola in sede posteriormente alla rotula. Flettere Con la parte scanalata rivolta verso il basso, far nuovamente il ginocchio ed impattare la componente femorale (Fig. 44). scivolare il bordo dell’inserto articolare sotto il labbro posteriore dalla base tibiale. Quindi agganciare il Posizionatore dell’inserto articolare all’incavo anteriore della base tibiale. Mantenere la ganascia in polietilene dell’inseritore a contatto con l’inserto articolare definitivo. Chiudere i manici dell’inseritore fino a quando l’inserto articolare non scatta sulla base tibiale (Fig. 45). Fig. 44 Se si sta utilizzando una componente tibiale modulare, confermare lo spessore dell’inserto articolare utilizzando l’inserto di prova in massima flessione ed estensione. Utilizzare lo spessore di 2 mm per controllare gli spazi in flessione ed estensione. Ricontrollare l’allineamento dell’arto per evitare una ipercorrezione dell’asse. Fig. 45 Chiusura Lavare abbondantemente l’articolazione e chiudere la ferita. Coprire la ferita con garze sterili ed applicare un bendaggio elastico a partire del piede. 57 1. Berger RA, Nedeff DD, Barden RM, et al. Unicompartmental knee arthroplasty: Clinical experience at 6 to 10 year follow-up. Clin Orthop. 1999;367:50-60. Il presente documento è indirizzato esclusivamente a personale medico e non è destinato a personale non specializzato. Le informazioni sui prodotti e/o procedimenti menzionati in questo documento sono di natura generale e non rappresentano e non costituiscono un consiglio o una raccomandazione medica. Dal momento che queste informazioni non costituiscono in alcun caso risposte diagnostiche o terapeutiche sul singolo caso medico in questione, ciascun paziente deve essere esaminato e consigliato singolarmente e questo documento non sostituisce la necessita di tale esame e consiglio, nell’intero o nella singola parte. Consultare l’allegato presente all’interno della confezione per importanti informazioni sul prodotto, incluso, ma non limitato a controindicazioni, avvertimenti, precauzioni e reazioni avverse. Contattate il vostro rappresentante Zimmer o consultate il sito www.zimmer.com Il segno CE è valido solo se è stampato sull’etichetta del prodotto. Lit.No. 97-5842-002-02REV2 – Ed. 2010-10 +H844975842002021/$101001J101 © 2012 Zimmer GmbH Stampato in Italia Soggetto a modifiche senza preavviso 2. Cartier P, Seinouiller JL, Grelsamer RP. Unicompartmental knee arthroplasty 10-year minimum follow-up period. J Arthroplasty. 1996;11(7):782-788.