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MISCELLANEA
della
Societa Ron1ana
di Storia Patria
SCRITTI
D [
GIUSEPPE ANTONIO SALA
PUBBLlCATI SUGLl AUTOGRAFI
DA GIUSEPPE CUGNONI
VOL.
1.
17'( '1Z 0 &1 c/l
PRESSO
LA
SOCIETA
1882
G.
u4. SALA
DIARIO ROMANO
degli a'nni ,179 8 -99'
PAl\TE
dal
J.
1.
Gennaio al 30. Giugno 179 8 .
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IN ROMA
presso La Societa
r882
GIUSEPPE ANTONIO SALA
'Diario rOl1zarlO deg"li atl1'li 179 8)
~~
I
799.
ORAMAl nota bastan teluente a tutta l' Europa la
condotta da Noi tenuta riguardo aHa Nazione
Francese do po l'epoca della pace di Tolentino.
Molti fogli publici non han cessato di apporci
delle false accuse e de' chilnerici delitti J rna chiunque sia
infornlato delle cose nostre, e voglia giudicarne senza spi­
rito di passione, e costretto a confessare cbe per parte nostra
nulla poteva esigersi di piLl di q uello abbianlo fatto, giacche
colla pib. scrupolosa esattezza abbialTIO corrisposto agl'i1l1­
pegni contratti, e can eroica pazienza ci siamo assoggettati
alIa spoglio di tante cose preziose, e ci siamo ridotti a
quello stato di desolazione e di miseria, che tutti conoscono.
Dopo sacrifizi sl grandi, e dopo una condotta s1 leale,
avevamo ragione di lusingarci, che ci sarebbe state per­
Inesso di vivere in pace; rna ben presto vedemmo deluse
Ie nostre speranze.
N acq uero dapprima Ii notissin1i contrasti suI valor delle
gioie, quantunque i :Francesi ne ricevessero la consegna se­
condo Ie stilne convenute coi lora Periti, e dopoche costretti
Noi a prenderle indietro ne avevamo sborsato l'equivalente
in Ca t11 biali; il fan10so Haller Comn1issario General,e per Ie
II
1l1iscel/anca storica) Vol. 1.
2
'Diario r0111ano
Giusep}?e cA11torzio Sala
Finanze e contribuzioni della Republica Francese presso
l' Arn1ata d'Italia, deputato per questa affare, essendo state
richiesto dal nostro Banchiere Turlonia della ricevuta di
saldo, ebbe il coraggio di rispondergli, non poterlo servire,
- Inentre manCaV::l.110 ancora a1 pareggio de' conti aItri due
milioni di lire, e la restituzione ancora di dette gioie. II
Turlonia 111anifestogli 1a sua sorpresa, e l' Haller repplicb,
conoscer da se medesinlo che i1 proprio ill1piego 10 costrin­
geva a fare l' assassino di strada, l11a ciononos tante esserne
contento, ne potersi rinluovere dalla sua d0111anda. N ac­
quero percio nuove dispute su di un affare, che doveva
tenersi per ultitnato, e che tuttavia ri111ane indeciso.
La rivoluzione di Ancona favorita e protetta da quel
Corl1mandante Francese, fu per Noi un cattivo preludio,
vedenclosi in tal guisa infranti Ii patti della pace, e fu una
scintilla, che dilatossi poi in largo incendio. C0111i nciarono
gli Anconitani a girar per tutta la Provincia della Marca,
e di concerto colle Persone di cattiva massin1a, che dovun­
que S1 trovano, a spargere Ie massio1e di liberta. Lo stesso
C0111tnandante Francese estrasse da q nella Provincia una
quantita prodigiosa di grani, ,e il 11ostro Goverl1Q dove ta­
cere. U sciv~no contin ua111ente d' Ancona stampe incen­
diarie) e si facevano circolare nella 1\,1arca e nel D l1ca to
eli U rbino. Per parte nostra nulla si oppose a sinlili at­
tentati, fuorche 1a pazienza, la prudenza e qualche 1110­
desto reclan1o.
Venne a 1<.on1:1 il Cittadino Bonaparte nuovo An1 bascia­
lore di Francia, che C01TIUnetnente spaccia vasi per U 01110 paci­
fico ed onesto. A chi aveva gli ocehi Iunghi non piacque
ch' Egli cercasse un Palazzo con anl pia Giardino in luoghi
111eno frequentati della Citta, e che scegliesse in ultinlo il
Palazzo Corsini aHa Longara. Crebbero i sospetti allor­
quando volle Ia '1iberazione de' Detel1uti CODle Rei eli tentata
rivoluzione, quali erano stati arrestati previo l' espresso con­
senso del suo Antecessore Cittadino Cacault, e si aU111enta·
rono ancor piilli nostri dubi aIle ful111inanti rappresentanze
3
d ~ Lui avan z:) t e, a ffi nc he si fa ce sse p:l r t ire i t11 m ed i a t a 111 en t e
il General Provera) destinato ad organizzlre la nostra rrruppa.
Fll in cia cosl [ermo, che quantunque si trattasse di un
soggetto a1 servizio dell' lin peratore, col quale Ii Francesi
avevano conchiusa la pace; pure non volle soffrirlo in Ronla
nen1J11enO come pers~na privata, onde it Papa fu costretto
a chian1ar Provera, e a raccoG1adarglisi che partjsse~ 10 che
segul .dopo Ll n reci proco pia nto, altriLnenti l' A tn basciatore
nlinacciava di flr invadere 10 Stato da 2o!n1. uot11ini di
Truppa Francese.
E troppo diificile il riferire quante voIce in breve spazio
cii tenlpO cercassero Ie Persone n1alintenzionate di rovesciare
il Governo, e di turbare la publica tranquillita; ll1a sarebbe
facile il dilTIOstrare cbe Ie Llledesilne godevano la Protezione
de' Francesi. Risalendo alIa esplosione di Castel s. Angelo,
quando non vi fossero altre pruove per crederla opera
francese, basterebbe solo ad accreditarla come tale 1'in1pegno
del Ministro affinche si sospendesse la Processura, che in
I
realta fu subito troncata.
Piu volte, e segnatanlente nella Conversazione cialla
1vlarcbesa Massinli) fu interrogato l' A111basciator Francese
sulle luire della Republica riguardo a Noi, e su i continui
timori, ne' quali ci trovaVa1110; ed Egii sen1pre rispose, non
esservi di cbe tei11ere, ne potersi rnai dare a credere che
it Generale suo FratelJo l' avesse mandato a Rama per sa­
grificarlo I e per fargli fare una trista figura.
Glunse l' epoca della invasione de' Cisalpini e Polacchi,
e delle loro violenze pr incipallnente call' estorcere dal P re­
side di Urbino la sottoscrizione del foglio, in cui si dichia­
ravad' averli esso stesso invitati per ll1ettere la tranquillita
nella Provincia di U rbino; epoca tantoppiu t11en10ra bile,
quantoche il Papa affrettossi a ricol1osc~re detta Republica,
e a spedirgli il proprio Mi n istro. L' An1 basciatore si nlostro
ignaro di tutto, aile replicate istanze del Segretario di Stato
scrisse delle belle lettere tanto al Direttorio di Milano,
quanta a 1 C0111111andante della Cisalpina. 1v10n5. Arezzo,
'...::
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Gz'useppe c/lntonz'o Sala
'Diario romano
Delegaro Apostolico nella Marca, anda al Campo, e non
altra risposta pote conseguire clal Generale Polacco Da­
brouscky, se non se quella di esser Egli state invitato,
e di esser pronto a SOccorrere tutti que' Popoh, che desi­
derassero divenir liberi.
Mi ha riferito 10 stesso Mons. Arezzo, che il General
Desolle, commandante in Ancona, non sapendo da qual ra­
gione provenissero Ie mosse de' Cisalpini, a insinuazione
eli lui ne inrerpella il General Berthier, e che mostrogli la
risposta originale, nella quale si diceva, che rapporto ai Ci­
salpini Egli non a veva da far altro, che vederli, e lasciarli
operare. Lo stesso Desolle aggiunse al Prelato, che se Ie
cose non andavano ad accomodarsi, ten eva una lunga serie
eli orelini tutti diretti ad inquietare 10 Stato Ecclesiastico.
Venne frattanto aRoma il General Duphot, quello stesso,
che fece Ie rivoluzioni di Genova, di Venezia e di tanti al­
tri Luoghi. AlIa conversazione di casa Massimi disse, che
il fare delle rivoluzioni era un divertimento, « un amuse­
ment n.
La sera de' 27. Decembre 1797. furono chiamati h molti
Uffiziali Civici, che trovavansi in dena Conversazione, per
il fatto accaduto verso la Trinita de'Monti, dove una I1lUC­
chia di persone armate si diressero contro una patllglia, fa­
cendo fuoco su di essa. La Marchesa Massimi accostossi
all' Al11basciator Francese, e manife$togli Ii propri timori.
L' Al11basciatore rispose con questo dilemma eli nuova Lo­
gica: 0 mi credono un' Uomo onesto, e debbono viver tran­
quilli; 0 mi giudicano un birbante, e in tal caso direi senza
mistero cia, che si vuol fare.
La mattina seguente il Card. Segretario di Stato scrisse
un biglietto allo stesso Amb:J.sciatore, rappresentandogli, che
Ii torbidi crescevano nella Citta, che Ie coccarde Francesi
si moltiplicavano, e cbe dovendo il Governo prendere delle
misure efficaci, elesiderava sapere, gllali persone fossero di
premura dell' Ambasciatore medesimo, per non molestarle,
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e di avere la liberta di mandar via da Roma gli altri sus­
surratori, quantunque muniti di coccarda.
Quasi nel tempo istesso gli Emissari facevano gli ultimi
sforzi per rivoluzionare il Popolo. Da pili settimane il Pre­
fetto della Grascia faceva estrarre dai Pozzi di Termini 50.
barili d' olio di pili del soli to consumo settimanale, e l' olio
spar iva al momento, e si dispensava colle guardie. Vero e
che molti Incettatori procuravano di reclutarlo per disfarsi
della moneta vicina a calare eli prezzo, ma vero ancora,
che gli Emissari vi avevano la 10ro parte, onde costringere
il Po polo a tUl11ultuare. Li Forni soliti a fare tre, 0 quattro
infornate di pane al giorno, ne facevano sino a sedici, e
la sera il pane non si trovava.
Accresciuto in tal guisa il malcontento del Popolo, la
stessa matrina de' 28. incominciarono gli Emissari ad agire
senza riserva. Certo Abbate Agretti, stato Notaro criminale
del Governo, indi Governatore all' Ariccia, e finalmente creato
Notuio dell' Ambasciaria Francese, liberalissirno nel distri­
buire Cariche e Paten ti; :l9Sicura il General Duphot, esser
tempo di fare il colpo, sostenendo che, esclusi i Nobili ed
i Preti, poteva contarsi su tutto il Po polo e su porzione della
Ci(tadinanza. L' Ambasciator Francese elissentiva, rilevando
che, senza una forza armata, la rivoluzione non avrebbe
avuto un esito felice, e voleva quindi che avanzassero sin
verso Roma i Cisalpini, coi quuli andava esso di accordo;
ma finalmente lasciossi persuadere dalle ragioni dell' Agretti
e del Generale.
N el Riolle di Trastevere gli Emissari principiarono a cer­
eal' olio in quelle botteghe, che ne mancavano, e di questo
pretesto servironsi per aizar la voce contro il Governo. Spar­
sero poi de' danar i, e i nvitarono il Popolo a recarsi 011 Pa­
lazzo Corsini, dove avrebbero trovato tUltO. Le 10ro pre­
diche per altro fecero poco frutto; alcuni fuggivano, altri
invitati a gridare: Viva la liberta, rispondevano: Viva la
Madonna; altri contenti di declamare contro il Governo,
protestavano di non volersi ribellare.
Giuseppe cI1ntonio Sala
'Diario romano
_ Cionollostante gli Emissal'J non S1 perderono eli cOl"aggio.
Entro il Palazzo Corsini vi erano radunati i 10ro Amici, e
cercavano far gente, prendendo a forzEl quelle persone, che
passavano ne11e vicinanze, e che poi fuggirono subitocbe in­
comincib il sussurro.
Tuttavolta l' Agretti, raelunato un pLlgno di gente, 1a con­
dusse SOltO il Palazzo dell' Ambasciatore, e ne segul quanto.
ho narrato nei fogli latini (1). A supplemenlO de'mede­
simi, e per vieppiu smentire Ie calunniose relazioni inse­ rite in tante Gazzette, aggiungo che li rivolLlzionari era no
pochissimi, giacche molta gente era accorsa per semplice cu­
riosita; che il General Duphol investl colla sciabla i soldati
accorsi per calmare il tumulto, fino a vergare co'suoi coJpi
i fucili de' meelesimi; che l' Uffiziale Amadei 10 avvertl a voce
alta eli fermarsi, altrimenti avrebbe fatto far fuoco; che egli
ciononostante volle and are innanzi, animanelo i compagni
col gridare: Avance{, avance{ ; cbe Ii soldati pill eli una volta
stri11arono: Si fermi, non venga avanti, abbiamo ordine di
tirarej e che finalmente, tutto essen do inutile, 10 colpirono
can una fLlcilata. Egli caduto in terra si alzb subito, onde
gli replicarono un secondo colpo, per cui dopo mezz' ora
marl. Accorse il Parroeo, e interrogollo prima se era cat­
tali co, poi se volesse confessarsi. Egli n uUa rispose. Ag­
gi Ll nse il Parroeo se bra masse l' estrema unzione, e allora
il Generale, so11eva ndo la mano, accen nb col dito, che no.
E talso ehe il Cada vere del Generale fosse coperto da un
mLlccllio di sassi. L'Ambaseiatore ordinb che gli fossero
fatte solenni essequie. II Part"oco, interpellandone il Card.
Vicario, trasportb il Cada vel'e pri vatu men te alla Parrocchia,
10 fece seppeliire, forse con soverchia indulgenza, in luogo
sagro, e la mattina seguente, eretto un tumulo in chiesa,
celebrb l' essequie per 1e anime del Purgatorio.
Anco l' Ambasciator Bonaparte doveva ri maner morto.
Un soldato civico 10 aveva preso di mira assai da vicino,
ma nell' atto di scaricare il fucile si pent!, e gli permise di
fuggire dalla parte laterale della Villa Corsini, per cui s' in­
trodusse scavalcando un can cello di ferro.
Detto Am basciatore entrando nel Palazzo, pieno d' j ra
sC'1glib un colpo di stoCCO contra il primo, che gli venne
innanzi, e l'llccise.
Subito accorse numerosa soldatesca per guardare il Pa­
lazzo, onde non fosse fatto insulto ne all' Ambasciatore, ne
agli altri, che quivi trovavansi.
La Moglie dell' Ambasciatore, che viene generalrnente co­
nosciuta per una Donna non meno savia, cbe pia, era in
Chiesa a S. Maria della Scala. II Parroeo l' accompagnb
a Casa, senza cbe Ie fosse fatta il menomo sgarbo. Essa
rim proverb il Marita, e rimprovet"ollo ancora il Cavaliere
Azara, Ministro di Spagna, che pOl"rossi a fargli visita, e
che riusd a persuaderlo di non muoversi da Roma. So­
praggi u flse il Mi nistro di Toscana, Cavaliere Angiolini, no­
tissimo Giacobino, e Giacobino a segno, che la propria
Corte obbligata a tallerarlo in vista delle circostanze, non
si fidava nemmeno eli mandat"gli Ii pieghi da spedirsi a
Napoli, obbligando i Corrieri con giuramento di consegnarli
al Conte Astorri, Direttore delle Poste Imperiali aRoma,
da cui ho saputo questa particolarit8.. Lo stesso Ministro
diede la spinta a Bonaparte perc he partisse, e in premio
degli elogi, cbe detto Bonaparte iece di Lui giunto a Fi­
re11ze, il Gran Duca destinollo Ambasciatore a Parigi per
navig:l.re a seconela de'venti.
L' Ambasciator Francese voleva parJare al Segretario eli
Stato; ma Sua Elnza in un momento sl critico non pote
recarsi da Lui. Vi mandb per altro Mons," Caleppi, e gii
scrisse un Biglietto officloso, invitanelolo a signiiicargli in
iscritto queUo bramava. Sentito in risposta, che voleva
partire, diede tutti gli ordini Ii pill precisi perche avesse i
Cavalli, e non venisse molestalO da cbiccbessia. Lo stesso
Segretario eli Stato, Uomo di buona intenzione, ma eli poco
talento, mal consigliato in quel punto anco dal Cavaliere
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(.I) V. Appcnclice I. II. III.
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Giuseppe cAntonio Sala
Azara, scrisse a Bonaparte e al Direttorio di Parigi lettere
troppo umilianti) ri portandosi circa la verita dell' accaduto
a quanto ne avrebbe riferito 10 stesso Bonaparte, ed esi­
bendo per parte del Papa quelle soddisfazioni e compensi,
che venissero richiesti dal Direttorio.
N ella Villa Corsini furono trovate coccarde ill a bboll­
danza. Sento che nel Palazzo si trovasse pure buona quan­
tita di viveri, e il Maestro di casa del Principe Corsini dopo
vari giomi aprendo una credenza scavata entro il mura, vi
trovo due Cadaveri.
Nel partire asseriscono, esser stato detto dall' Ambascia­
tore, che se la mone eli Ba~lle costa aRoma tanti mi­
lioni, quella di Duphot Ie sarebbe ~ostata tanto sangue.
II Governo la stessa sera de' 28. incomincioli processi del
fatto, dai q uali risulta, che tu tto segul per opera de' Fran­
cesi e de'loro partitanti. Di cia rimaset"o convinti Ii Mi­
nistri esteri, che presero Ie pili esatte informazioni, ed esa­
minarono Testimoni oculari prima di dame parte alle loro
Corti. Siccome pero i Francesi volevano un pretesto per
venire aRoma; cosl non avendo avuto effetto la rivolu­
zione, basta 101'0 1'1 scusa eli vendicare la mone del General
Dupbot.
E rimarcabile la diversita che passa tra il vecchio e il
nuovo Direttorio di Parigi. Il vecchio non solamente era
disposro a mantenere la pace col Papa, ma di pili inclinava
a restiruirgli Ie Provincie cedLlte. Il nuovo vLlole la ruina
di Roma. Si sa che due de'membri sono accaniti contro
di Noi, come naturali nemici del Papa, perche del Partito
Giansenistico. Due altri sonG pili moderati. Il quinto si
1110stra indifferente, e si butta ora da una parte, ora dal­
l' altra.
Prendendo Ie cose nostre un aspetto sempre pill tristo,
incomincio a spargersi un gran timore, specialmente nelle
Persone di senno. l' Erno Caprara, cui non possono con­
trastarsi grandi lumi e grandi cognizioni politiche, avendo,
fin .d:ll tempo, in cui trovavasi Nunzio a Vienna, predetto,
'Diario rom.ano
9
senz3. pero essere ascoltato, e ricevendone in premio dalla
nostra Corte Ii notissimi sgarbi e la patente di Giacobino;
avendo, dico, predeno dove potevano giungere Ie conse­
guenze della rivoluzione Francese, quando in Ita1la non si
fossero prese Ie convenienti misure; veeleva meglio degli
altri la fine dell'incomJnciata Tragedia. Egli gia da qual­
che tempo aveva adottato il part ito di restarsene in Rama
a qualsivoglia evento; ma sopratfatro da un grandissimo
male di occhi, maggiore di quello, da cui fu molestato
alue volte, e per cui ando a consulrare fino a Parigi Ii
migliori Professori, e passo vari anni l' 1nverno a Plsa; teme
didivenir cieco, come accadde a sua Madre, e conslderando
quanto sarebbe stata infelice la di Lui situazione se si fosse
trovato senza la vista frammezzo ai vicini disordini, deter­
mino di partire per la suddetta Citta di Plsa, tamoppili
che altre volte aveva trovato giovevolissimo queL clima, e
sapeva essere per Lui un rimedio il molO, medJante il quale
vanno a dissiparglisi facJ!mente li sali che- 10 molestano.
Avendo invitato me a tenergli compagnia, panii can esso
il giorno 5. Gennaro dell' anno corrente. La Corte Gran­
ducale, ch'era a Pisa, 10 accolse con eccessi di bonta, ayendo
il Gran Duca moltissima stima di Lui. Sua Emza aveva
fissato di passare a Fil-enze il giorno 3. Febraro, dove due
giorni innanzi erasi rcstituita la Corte. Li ultimi Dispacci
giunri alia medesirna da Vienna e da Parigi, annunziavano,
che Ii Francesi volevano marciare verso Roma, ma che non
vi sarebbero entrate le Truppe, quante volte il Governo
tenesse una condotra savin, e riuscisse a conservare l' interna
tralLluillita; in caso diverso qualsivoglia pretesto, 0 di tu­
multo, 0 di partenza del Papa, sarebbe bastato alloro in­
gresso. Il GreIn Duca, il Marchese Manfredini, iI"Principe
RospigLiosi 1l10strarono il pili vivo desiderio per 1a conser­
vazione del Papato tanto nella spirituale, quanto nel tem­
pOl'ale, e fecero intenclere al Cardinale, ch' egli colla sua
cspcrienza e saviezza avrebbe poruto molto contribuirvi.
In vista dunqlle del pubblico bene il Cardinale, sebbene
10
Giuseppe C/lntonio Sala
avesse gia mandato la sua Famiglia ed equipaggio a Firenze,
risolve di tornare aRoma, e il Gran Duea, udita simile
determinazione', abbrjl:ciollo in segno di tenerezza e di
gaudio. Partimmo il dl 30. Gennaro, e la sera de'2. Fe­
braro arrivammo a Roma. II Cardinale sapeva quante voci
ridicole e calunniose si f03sero sparse contro di Lui, atteso
1'improviso allontanamento dalla Capitale; ma con ten to di
aver ricuperata la sanita degli occbi, e di poter fare qual­
che bene aRoma, non vi bad a ne punta ne poco J e subito
portossi dal Segretario di Stato, e si diede tuno il moto
possibile pel buon regolamenlo degli afl'uri in un momenta
sl critico. Egli suggerl diSpedir subito una Deputazione
uguale a quella, che fu mandata a Tolentino, e forse se
la medesima fosse partita senza ritardo, poteva sperarsene
qualche vantaggio.
Fin dal successo de' 28. la nostra Corte aveva implorata
l' assistenza e Ii buoni uffizi di S. M. Siciliana, ma si era
astenuta dal domandare soccorsi di Truppa, sl perche rischia­
vamo di comparire aggressori riguardo ai Francesi, sl an­
cora perche sarebbe stato un passo impolitico e pericoloso
il chiamare in Casa nostra Ie Milizie di una Potenza estera,
massime in un tempo, in cui nOil si sa di chi fidarsi. S. M.
Siciliana aderl aile istanze. Spedl a Parigi, e manda a Mi­
lano Micheri.l, gia suo Ministro a Venezia. Alli nostri rin­
graziamenti si aggiunsero Ie preghiere perche voles.se in­
"iare il Principe di Belmonte Pignattelli, come quello che
cialla M. S. era stato gia destinato Ministro presso la S. Sede,
e che si era trovato presente all3. stipolazione del Trattato
di Tolentino. Di fano anco 10 stesso Principe anda a Mi~
Jano, ma ben presto furono rieonosciute inutili simili spe­
dizioni, poiche, risaputosi a Parigi il successo de'28., Ie cose
cambiarono di aspetto. 11 Direttorio fece arrestare il Mar­
chese Massimi, Ministro del Papa, e feee metlere il sigillo
aIle di Lui carte, nelle quali peraltro nulla trovossi, cbe of­
,fen.der potesse la Nazione Fra:'icese, nOll che attentare alla
sieurezza di quella Republica. Ordina 'II General Berthier
'Dim-io rom.ano
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11
di radunare la Truppa Francese in Italia per marciar verso
Roma, e comanda. che i Cisalpini retrocedessero.
Intrapresero i Francesi il viaggio a marcia forzata, con­
ducendo gran treno eli artiglieria. Invasero il Ducato di Ur­
bino, la Marca, Perugia e Citra di Castello; in nessun luogo
pera mostrarono idea di cambiar Governo .. 11 Ministt"o di
Napoli, Principe di Belmonte, fu richiesto di accompagnare
la nom-a Deputazione. Egli volle prima aspettare su cia Ie
risposte della sua Corte e speelire un corriere al General Ber­
thier. II Cavalier Azara, Ministro di Spagna, prese il par­
tito di andarsene a Tivoli, sentendo che si rinnovavano Ie
lagnanze contro di Lui per l'Armistizio di Bologna, dal quale
il Publico ha ripetuto sel11pre l' epoca della sua rovina .
Giunte Ie risposte da Napoli, il Principe di Belmonte
partl alla volta del campo Francese la manina de' ..... (I)
Febraro, e poche ore dopo 10 seguitarono il Card. della So­
maglia, Mons! Arrigoni e il Principe Giustiniani. Giunto
a Nepi incontra il Corriere di rilamo dal Campo, e per
mezzo di esso manda al Segretario di Stato una lettera, che
dava qualche speranza di buon successo, avvertendolo di
pro~urare Do tutti i p:ltti di mantenel'e la trani.uillita interna,
e eli far sl cbe it Papa e Ii Cardinali stessero saldi, e non
abbandonassero Ie redini del Governo.
Arrivato a Nami trova il Comt11andante Francese, con
cui ebbe un abboceamento, II Generale.protestb di non esser
venuto con mira eli democratizzare, 0 d'invader Stati; ma
solo per prendere una soddisfazione eclatante su Roma. Ar­
rivarono aneora Ii Deputati, ma non poterono avere Udienza.
Scrissero pera ancor' essi insinuando quel tanto che aveva
gift avvertito il Ministro, il quale ha poi confessato di non
essere rimasto troppo contento de' discorsi del Generale, nem­
meno per q uello riguarda la Corte di Napoli. II giorno 7. tor­
narono a Roma it Ministro e la Deputazione, e si seppe che
it General Murat venuto da Parigi in 10. giorni, aveva con­
(I) Laguna del illS.
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Giuseppe c/.lntonio Sala
segnato a Berthier in Narni Ii Dispacci cogli ultimi ordini
del Direttorio.
9. Febl'aro
Avanzando vieppiil Ie Truppe verso Noi, il giurno 9. (I)
furono spediti illcontro al COl11mandante Ii Principi Giusti­
nialli e Gabrielli, ambedue Colonnel1i della Truppa Civica,
affinche procurassero di risapere Ie di Lui intellzioni. Essi
tornarono ben presto coil' avviso che Ie Trllppe erano vicine,
che il Commanelante avrebbe spiegato la sua commissione
dopo l'ingres;o inR.Q!11a, e che la marrina de' 10 voleva
in mano la Fonezza di Castel S. Angelo.. La sera de' 9.
i Francesi occuparono Monte Mario, aile di cui l'alde sana
Ie mure di Roma. Quivi nella Villa Mellini fu stabilito il
Quartier Generale, dove il sig. Alessandro Falconieri, Pa­
drone di detta Villa, foml Ii co modi necessari, e diede trat­
tamento al Commandante.
Nella sera del giorno 8. il Cavaliere Azara ebbe da Ma­
drid per Espresso Ie risposte alla lerrera, che aveva spedito
con Corriere straordinario per il farro de' 28. S. M. Catto­
lica gli ordilHva di procurare tutti Ii mezzi possibili pel- sal­
vare la spiritualita e la rempOl'aLta del Papa. Recossi su­
bito il Cavaliere dal General Berthier la mattina de' 9., e
dopo esserne tornaro la sem, vi fu una seconda volta la norre,
chiamato dal Generale istesso, 111a senza ottener cosa alcuna.
La mattina de' 10., (2) primo giorno di Carnevale, nel
10, Febraro
termine di 4. ore bisogno evacuare la Fonezza di Castel
S. Angelo. Li Commissari Francesi con un TambUi-o ne
presero possesso, e dopo il mezzo giorno entrovvi la lora guar­
nigione. La nostra [u siruata nel Convento di S. Agostino.
Il Papa quella stessa mattina mando in regalo al Com­
mandante Francese 40. bottiglie eli vino, una vitella mon­
gana e uno storione.
La norte precedente bisogno fornire lo/m. razioni, e il
giorno 10. 321m.
11 Commandante aveva detto che il General Cervoni
avrebbe pensato a concertare col Senatore di Roma, Com(I) V. Appendice IV.
(2) V. Appendicc V.
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mandante della Truppa Civica, Ie misure da prendersi pel
regolamentO della Cina.
Fu affisso la mattina istessa il primo Proclama in nome
di Bertbier, col quale smentiva Ie stampe divulgatesi sotto
il di Lui nome, e minacciava la [ucilatura a chiunque ar­
disse di [are altrettanto in avvenire. In seguito uscirono
di mana in mano gli altri Proclami, che contengono Ii di
Lui ordini.
Siccome firi dall' epoca della pace di Tolentino il Ge­
neral Bonaparte aveva manifestato il suo malumore verso
del Card. Giovanni Francesco Albani, Decano del S. Col­
legio, e del Card, Busca, in alJora Segretario di Stato, di­
cbiarando che intendeva eli donal' 101'0 la vita; cosl entrambi
questi Porporati giudicarono opportuno di allontanarsi di
qua, per mettersi in sicuro prima dell'ingresso delle Truppe
Francesi.
Fece altrettanto il Card. Duca di Yorcl~, Vescovo di Fra­
scati, e si crede cbe tutti abbiano preso la direzione del Re­
gno di Napoli.
Parti ancora l' Ab. Sparziani, Minutante della Segreteria
di Stato, cbe per ragione del suo Impiego aveva avuto molta
ingerenza negli affari riguaretaJ1ti b Francia.
Ci mancarO,lO Ie lettere della Stato, e q uelle ancora di
Venezia, per avere i Fra:lcesi trattenLlto i Corrieri in istrada,
e la sera de' 10. non fu perrnesso alnostro Corriere di partire.
Seppesi ciononostante cbe la Truppa Francese si andava
stendendo per la Sabina e per la Provincia del Patrimonio,
e che una Colonna di essa era incaminata alla volta cii Ci­
vitavecchia.
Incominciarol1O 10 stesso giorno a vedersi qui molte Coc­
carde estere e molti stemmi de' diversi Sovrani, 0 Alleati,
Amici della Francia. 11 Principe Cbigi, Ministro Interino
di Toscana, allo stemma del Gran Duca aggiul1se ancora
l'iscrizione « Ministro di Toscana », e iI, Duca Braschi alzo
Ie Armi del Re Cattolico e di Sua Maesti!. Sarda. Peraltro
ciascheduno conservo intatto 10 stemma del Papa.
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II.
l'ebraro
Giuseppe cAntonio Sala
I1 General Berrhier disse che Ie Truppe ascendev:lno al
numero IS./m., che 12~m. verrebbero aRoma e nelle vi­
cinanze, e 6/m. rimarrebbero indietro, oltre alli 15/m. Ci­
salpini, pronti sempre verso il confine della loro RepLlblica.
Secondo i rapponi di Bologna pare cbe questa volta I contra
il solito de' Generali, che sempre eSJgerano un numero mag­
giore, siasi annunziato un numero minore; essendovi mo­
tivo di credere che I' Armata oltrep:lssi Ii 201m. Uomini, e
sapendosi fin da due settimane addietro, cbe da eletta Citta
di Bologna erano passati pill di 100. pezzi di artigliel·ia.
Tanta gente e tanti Cannoni non abbisognavano per sotto­
mettere 10 Stato della Chiesa. Dunque potrebbe darsi che
Ii Francesi avessero in animo di fare un viaggio pili lungo.
11 Segretario di Stato, il DLlca Braschi e altri signori
andarono a complimentare il COl11mandante, da cui ven­
nero accolti con cortesia.
Seguitarono fino alla mattina degli I I. ad agire Ie nostre
Truppe tan to di linea, quanto civica; ma da quell' epoca la
Civica soltanto continuo Ie sue funzioni, e la linea rimase
nelle Caserme, armando pochi posti, come la cancellaria.di
guerra, alcune porte della Citta, sei delle q uali erano state
chi use, la Guardia Reale ec.
In detta mattina incornincio l'illgresso delle prime divi­
sioni Francesi tanto di Fanteria, quanto di Cavalleria. Tutto
fu fatto con buon ordine, e il Popolo si stette pienamente
tranquillo. Le Truppe occuparono Monte Cavallo, il Cam­
pidoglio, Porta del Popolo ecc. N el dopo pra nzo li Frati
Minori Osservanti entro il termine di 4- ore furono costretti
ad abbandonare il 101'0 Convento d' Aracoeli, per ccelerlo ai
Soldati, e fu un vero scom;Jiglio, trattandosi di una Comu­
nita maggiore di 300. Individui, molti de' quali 0 vecchi,
o infermi. Rimase un picciolnumero di Religiosi per I' Uf­
ficiatura della Chiesa. Il Sella tore abbandono la propria Re­
sidenza del Campidoglio, ritirandosi presso il Card. Rezzo­
nico suo Fratello. Peraltro la Truppa Civica seguitb a far
la guardia nell'interno di detto Palazzo.
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Anche il Palazzo Quirinale dove rimaner libero con tutti
Ii suoi annessi in pocbe ore a disposizione de' Francesi. Si
vedevano portal' via in fretta e alla rinfusa i Cavalli e gli
attrezzi delle due Guardie de' Cavalleggieri e delle Corazze,
Ie Mobilie di 11101ti Fal11igliari del Papa, le carrozze e gli altri
arnesi delle scuderie. Rirnasero pero gl'individui della
Guardia Cavallegiera entro Ie lora Abitaziooi nel Palazzo
della Consulta.
Lo stcsso giorno I r., che caelde in Domenica, sem bra va
il giorno del giudizio. Un mota universale, parte per Ii
sgombri, parte per il movimenro delle Tmppe, pane per il
trasporto de' viveri, pane per ]a cmiosira del Po polo.
Al dopo pranzo incominciossi l'erezione degli Alberi della
libenil. Un tron~o rustico cd inforl11e fu piantato in Piazza
di Spagna con un berretto rosso sulla cima. II Cavaliere
Azara, cbe voleva impedlrlo, non vi rillsc!, onde immedia­
tamenre ne porto Ii reclami al COl11mandante Francese. Un
pug no di birbanti cra il correggio di quell' Albero, e Corifeo
e predicatore della libenil era il Fratello del Cavalier Pira­
nesi, Incaricato d'affari del He di Svezia. 10 vidi verso Ie
ore 24, detto Albero, e quantunque vi fosse della gente al­
l'intol'l1o, rimarcai un universale silenzio.
Vidi poco prima ancor l' altro eretto sulla piazza del Po­
polo innanzi alla Guglia, dalla parte della porta della Citta.
Il numero delle persone, quasi tutte in mal arnese, che 10
coneggiava, non potevn eccedere Ie 60. Moire di esse ave­
vano la coccarda tricolore, vi era pure qualche Militare
Francese, e l' Albero verde, scbiantato di fresco da qualche
Villa vicina, era. ornato della b:ll1derola p~Himente tricolore
e cli fettuccie simili. Sali all' ombra cli esso un Uomo di
bruno aspelto, che mi dissero essere ceno Curiale Catarini,
e incomincio la sua predica. 10 non potei ascoltarla, ma
da qualcbe parola intesi cbe inveiva. contro la Religione,
contro il Governo, contro i Sovrani, e ch'eccitava il Popolo
a far applausi alla N azione Francese e aHa liberta. AHa
fine d' ogni periodo Ii circostanti, invitati dal Declamatore
ad applaudire, sollevavano un griclo, cbe sembrava pi'll un
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urlo, che non un applauso. Terminato il e1iscorso un Uomo
di etil provetta, di cui ignoro il nome, ma che l11i venne
annunziato per antico Esattore della chiesa di S. Antonio
de' Ponoghesi, quale trovossi al disotto di grossa somma,
e fu deposto dall'impiego, incomincio a sventolare una ban­
diera fermata su due basto n i lega ti insieme, e composta
di Drappi bianco, rosso e nero. Esso, acco 111 pagnato da
que! pLlgno di mascalzoni, si diresse verso il Corso, gri­
dancio e agitando la bandiera verso Ie Carrozze, e vel'so la
gente, quasi per costringerla ad applaudire; rna come tutti
si tacquero, cos1, appena giunto aUa meta della Piazza, stil110
bene di retrocedere.
Furono affissi il medesimo giorno I I. due Proclami,
uno in data di Foligno, riguardante il trasposto de' viveri
per l' approvisionamento di ROl11a, I' obbligo di ritener 10
stesso nUl11ero di Famigliari, e eli continuare Ie stesse limo­
sine e soccorsi dei Luogbi Pii; I' altro per illibero esercizio
del Culto, per il rispetto ai Ministri esteri ecc.
La sera dopo un' ora di notte, volendo io da strada Frat­
tina restituirmi a Cas a (I), mi trovai il11brogliatissimo. giac­
cbe verso piazza Colonna sentivo gran cbiasso, e fui avvi­
sato esservi della gente can una bandiera, e verso In Piaz­
zetta di S. Claudio scntivo pure della confusione, e un
tamburro battente. Accostandomi, vidi un distaccamento di
Cavalleria arrivato di fresco, che andava a posarsi in piazza
di Spagna.
Nel giorno medesimo vari straccioni svelscro un' Albero
da Campo Vaccina, e 10 depositarono innanzi al Cavallo di
Campidoglio, rna senza successo; e fu pari mente vana l'i1l1­
presa di altri pochi, che can torcie e con bandiera avvici­
navansi a Ponte Sisto per andare in Trastevere, mentre la
Truppa Civica con due colpi di fucile all' aria Ii dissipo e Ii
mise in fuga.
Giul1sero frattanto la sera ordini del General Berthier,
affinche gli Alberi fossero rimossi, e ne venne incombenzata
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la Truppa clvlca, con parola, che Ii Francesi l' avrebbero
protetta, e con permesso di far fuoco in caso di resistenza.
Si novo qualche opposizione, segnatamente in Piazza di
Spagna, onde vari fanatici furono messi in arresto, e una
scarica fatta dai soldati terminG subito il chiasso.
Un Uffiziale Francese disse, che se due 0 tre mila Citta­
dini avessero eretto I'albero della Liberta, essi sarebbero stati
pronri a proteggerli; rna che trattandosi di pochi Birbanti,
non potevano essere garantiti, quandanco arrivassero al nu­
mero di mille.
Li soldati di linea avevano gia incol11inciato a deporre
Ie coccarde, e nel ritirarsi dai Luoghi di Provincia, dove si
approssi mavano Ii Francesi, molti avevano disertato. Si
fece lora intendere, cbe chiunque volesse la dimissione, l' ot­
terrebbe senza contrasto, onde molti la domandarono, altri
partirono senza chiederla, e un buon num'ero di Dragoni
uscl da Porta Pia facendo sonare la Trombetta, come an­
dasse per commissione; e in tal guisa se ne fugg1 la mat­
tina delli 12. portando via aoni e cavalli.
Lo stesso giorno furono cial Commandante orciinati Ii
seguenti Ostaggi:
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Card. i Traietto Carafa, Membro della Congregazione di Stata,
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Roverella, Pro-Datario, e aggiunto a detta Congre­
gazione,
»
Somaglia, Vicario, e aggiunto come sopra,
Carandini, Pre[etto del Buon Governo;
Mons.' D. Marino Carafa, Maggiordomo del Papa,
»
Brancadoro, Segretario della Congregazione di Pro­
paganda fide, gia N unzio in Brusselles;
Principi Gabrielli,
»
Giustiniani,
»
D. Camillo, primogenito del
))
Principe Borghese,
»
Duca Braschi;
Miscellanea stol'ica, Vol. 1.
(1)'11 Sala abilava inconlro la Chiesa di S. IVlaria in Via. (Ii:)
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Banchieri Carlo Sartori, che fu stimatore delle nostre gioie,
e che ando a Milano per Ii contrasti suscitati
su di esse,
)
Gio. Giacomo Acquaroni.
Tutti Ii suddetti ostaggi andarono spontaneamente a
Monte Cavallo, e furono separatamente collocati nel Palazzo
Pontificio Quirinale. 11 Card. Pro-Data rio rimase nel suo
Palazzo della Dataria, come annesso al Quirinale. Ciascuno
pote esser visitato) e girare nell'interno del Palazzo. Al
Duca Braschi non giovarono Ie Armi erette sui suo Palazzo,
e nulla sUffragogli la qualifica di Grande di Spagna di
prima classe.
Adesivamente ai Commandi di Berthier, la Trl1ppa Civic a
arrest a Mons: Barberi, Fiscale del Governo, e 10 tradusse
al quartiere a S. Giacomo in Borgo. Egli avendo sopra­
intenduto a tutte Ie processure contro de' Giacobini e rivo­
luzionarj, fLl alii medesimi sempre in odio. Non volle met­
tersi in salvo, benche stimolato, a contemplazione Iii sua
tenera Famiglia e della Moglie incinta, dicendo sempl'e, che
nulla aveva a rimproverarsi, avendo soltanto esegl1ito gli
ordini del Papa e del Segretario di Stato.
Fl1 parimenti tradono al Profosso Mariano Brandi, ce­
lebre Cameriere del Card. Albani, forse in vece del suo Pa­
drone gii partito. Detto Brandi era l' arbitro del Cardi­
nale, e spacciava gran protezione, facendo per fino refug­
giare nel Palazzo di Sua Eminenza gli omicidiari e altri
furfanti. II Palazzo del Cardinale fu biffatto, e vi furono
messe Ie guardie Francesi. Altrettanto si fece al Palazzo del
Card. Busca, e a quello del Principe Albani, che parimenti
erasi allontanato da Roma.
Cercarono Ii Civici il Capitan Amadei, che net fatto
de' 28. ordino ai soldati di far fuoco; rna ril1scirono inutili
le lora diligenze, poiche aveva preventivarnente provveduto
,.alla propria salvezza.
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Si formo 10 stesso giorno una nuova Congregazione,
coll'intelligenza del General Berthier, composta de'
Cardinali Antonelli,
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Giuseppe Doria, Segretario di Stato;
L' Avvocato Concistoriale Riganti, Avvocato del 'Popolo
Romano,
Monsignor Costantini, Avvocato de' poveri,
Principe Spada.
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Detta Congregazione adunossi la sera nelle Camere del
Segretario di Stato, e si sa esser stata formata colla piena
intelligenza del General Francese.
Alcuni Ussari Francesi all' Osteria della Storta vollero
entrare a forza, e scesi nella cantina ruppero Ie botti del vino.
Quattro di essi, per quanto asseriscono gli Uffiziali Francesi,
vennero fucilati entro Castel S. Angelo la mattina de'12.
A tutto il giorno 12. la Truppa entrata in Roma ascen­
deva a circa 101m. Uomini. La Cavalieri a e montata ma­
gnificamente. Fra la Fanteria vi sono de'soldati mal in ar­
nese, massime rapporto a scarpe e calzette; ma in generale
tutti hanno buone monture di panno.
Dalla Segreteria eli Stato furono Deputati, per destinare
gli alloggi agli Uffiziali, il Cav. Gio. Ricci, Massimiliano
Massimi, Figlio del Marchese di tal Cognome, D. Marco Ot­
toboni de'Ducbi di Fiano, e il Principe di Teano. Essi
collocarono di mano in mana nelle Case gli Uffiziali, spe­
dendo un biglietto 'stampato del seguenre tenore: CI. D'or­
dine di Nostro Signore si partecipa al signor N. N. di pre­
parare l'alloggio e trattamento a due Uffiziali Francesi per
questa sera. Febraro 1798.-Li Deputati agliAllogiamenti ».
Come sl10le accadere, a molti tocco la sorre di a vere
Uffiziali onesti, a molti altri la disgrazia di averne degli
indiscreti e di non facile contentamento. Ho sentito io
medesimo la lagnanza di vari Padroni di Casa, i quali mi
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12.
Febraro
Giuseppe cAntonio Sala
riferirono che i loro Ospiti, oltre a dimostrarsi manifesti
Atei, al mettere in rirlicolo la nostra Religione e al dir cose
iosultanti e minacciose contro de' Preti; parlavaoo senza
alcuo rigua1'do d' ogoi sorta di oscenita an co in presenza
di Zitelle.
All' opposto vari altri, tra' quali ne ho conosciuti io
medesimo, furono trovati pieni di moderazione, e molto
attaccati al Cattolicismo.
Nella Truppa poi vi e ogni genere di Persone, e ho sa­
puto cia un Capitano, trovarvisi ancora de' Preti e de' Frati,
che cambiarooo il Breviaro colla sciabla.
I soldati fin cia principio incomincia1'ono a permettersi
delle insolenze, sia col violentar qualche Don na, sia col
prender roba nelle Osterie ed altrove senza voler pagan:.
Iocontrandosi al fatto qualche Uffiziale, Ii metteva subito
al dovere, ma senza cia i danneggiati erano costretti ad
aver pazienza.
Fino a quest' epoca la Truppa era credi trice del soldo di
cinque mesi.
Li Monaci della Ce1'tosa furono costretti a sloggiare,
ritirandosi a S. Bernardo, per dar sito ai Francesi, e 10
stesso accadde alli Agostiniani scalzi di GesLl e Maria al
Corso, che ritiraronsi nella fabrica vecchia, e alli Frati
Minimi F1'ancesi della Trinita de' Monti.
II giorno 12. essendo stato riferito al Papa, che i F 1'an­
cesi volevano l' Armaria, Sua Santita, gia angustiata ed
affiitta per s1 amare vicende, piangendo disse: « Non gli
rimaoe altro da do man dare , ehe questo sacco d' ossa) il
quale presto andara a disciogliersi ".
La notte de' 12. ebbero di fatto anco tutte Ie armi, che
trovavansi ne' Quartieri della Truppa di linea. Cessa1'ono i
soldati Papalini dalle 101'0 funzioni, a riserva di quelli de­
stinati per Ie guardie reali al Vaticano, come pure a riserva
de' Cavalleggieri, delle Corazze e delli Svizzari. Fu licen­
ziata tutta la Truppa, salve Ie dette .tre guardie, e -quel pic­
colo numero, che sara permesso a1 Papa di conservare. Alli
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soldati fu regalate il vestiario e uno scudo per ciascheduno.
Alli UHiziali fl1ronodati due mesi di Paga.
Li Civici cominciarono il servizio unitamente ai Fran­
cesi alle Porte della Citta, al Monte e in altri siti.
Per ordine del Commandante Francese il giorno 13. eb­
bero l' arresto oelle rispettive 101'0 abitazioni
Mons! Crivelli, Governatore di Roma,
Mons." Consalvi, membro della Coogregazione militare,
Il Geoerale Gandini, Commandaote della Truppa Pon­
tificia.
S'impadronirono del Palazzo Verospi al Corso, acqui­
stato da Monsieur de Va, Fiammingo, che fu Provvisionere
delle Truppe Inglesi, e ch' era venuto a stabilirsi in Roma;
ma in seguito 10 lasciarono Lbero.
Volevano pure impadronirsi di tutti gli eifetti di M." Ien­
hins, Agente d' j nghilterra e Banchiere; ma esso ne aveva
fatta preventiva cessione a certo Castelli 1 suo Cassiere.
Il giorno 13., a petizione di Haller, Tesoriere dell' ar­
mata, furono chiesti 200/m. pezzi duri, da pagarsi entro il
giorno di domani, e ne venne fatto il riparto nella maniera
notata di coo tro.
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7)iario I'omano
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Doria,
Borghese,
Chigi,
Altieri,
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Colonna,
»
Ruspoli,
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Rospigliosi;
Duca di Sermoneta,
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Cesarini,'
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di Bracciano,
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di Polio
L' alloggio pel General Berthier fu fissato i 0 casa del
Principe Ruspoli, che trovasi gia cia vari anni in Vienna.
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Giuseppe cAntonio Sala
7)iario romano
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Era in ordine il pranzo, ma il Generale pranzo nel Casino
del Principe Poniatowsl,i presso Ponte Molle, e alle 22. ore
fu mandato ogni cos a a Monte Mario.
11 General Cervoni, Commandante della Piazza, ha qui
molti Amici, per esser state agli studi pochi anni addietro
in questo Collegio Romano, dov' ebbe il premio della Me­
daglia di oro dalle mani del Card. Zelada. Portatisi a
fargli visita due Professori di detto Collegio, li riceve con
somma gioia, e disse 101'0, che portassero li saluti al men­
tovato Cardinale, a cui non gli era stato ancor permesso
di portarsi per mancanza di tempo, e che baciassero ad esso
1a mana in di Lui nome.
Fu eletto in Vicegovernatore di Roma Mons. r Zauli,
primo Assessore del Governo.
Vari soldati e Uffiziali Francesi motivarono esser rimasti
poco eontenti de' Romani, dai quali eredevano essere aeeolti
can maggior applauso, rimareando ehe nelle altre Citta al
lora ingresso si erano fatte feste e illuminazioni, e vi era
stato del eoncorso intorno all' Albero della liberta. E in
verita il 101'0 ingresso fu aceompagnato, per parte del Po­
polo, da un profondo silenzio. Noi credemmo meglio im­
piegata la festa eli lumi ad onore de'sacri Monumenti, ehe
rimasero poco tempo prima esposti alla pubbliea venera­
zjone; che non nel ricevere un esereito venuto a felieitarei,
senza esservi stato ehiamato da Noi. La Truppa e maleon­
tenta, perche la promessa di dare il sacco l' alletto a ve­
nire aRoma, e gli mise le ali alIi piedi. Ed era purtroppo
inevitabile il saccheggio, se si fosse sparato per parte no­
stra un solo Can none; ma Iddio nel casti garci, ci ha fatto
la grazia di mandaI' tutto in buon ordine, per risparmiarci
un sl terribile flagello, quale, oltre alia perdita della robba,
q.vrebbe eausato la morte, per 10 spavento, a 11101tissime Per­
sone. Ne sonG pocbi quelli, cbe per la venuta de'Francesi
hanno'risentito grave danno nelloro fisico. Se ne contano
piu di venti, trasportati in questi giorni all' Ospedale dei
, Pazzi.
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Proclama, percbe le Guardie fuori delle Porte visitino
Ii Pass,aporti de' Francesi, che vanno e vengono. Ordine
che li Francesi dimoranti in Roma abbiano un biglietto
sottoscritto dal General Leclerc cbe ai soldati non si diano
altre razioni, fuori di quelle, che vengono ripartite ai ri­
spettivi accantonamenti.
Altro proclama .per la ritirata della Truppa a110 sparo del
Cannone della Fortezza di Castel S. Angelo, e per la Di­
sciplina della Truppa medesima.
Le misure prese dal COl11andante per il ritiro de'soldati
alla rnezz' ora di notte, speriamo siano effieaci ad impedire
li disordini, cbe gia incominciavano ad aecadere: e speriamo
altresl ehe saran no eHicaei gli ordini dati per il rispetto ar
eulto, a11e Chiese, ai suoi rninistri, anco per il castigo del
Cittadi no Lauteres, Inspettore de' trasporti dell' artiglieria,
cacciato dall' Armata per essersi portato indecentemente nella
Chiesa di S. Pietro. Bisogna pero (he gli Ecclesiastici siano
molto cauti nel predicare, secondo il Proclama del Com­ mandal1te, e in vista degli ordini da Lui dati per l' arresto
di un Cappuccino, che dicesi aver predicato in termini
d' allarmare il Popolo contro de' Fraocesi.
Oggi ho vedu to vari U ffiziuli repu bblicani andare a spasso
nelle Carrozze del Card. Albani.
Entro 10 spazio di 24. ore li venditori di Cavalli, Ii Vet­
turini, Mulattieri ecc. debbono esibire al Buro della Gene­
ralita la nota delle bestie, cbe ritengono.
Non e perl11esso il partir da Roma senza Passaporto
francese.
Si sono resi publici gli articoli, che ci riguardano, e
che forse si vedranno poi in stal11pa. Oggi stesso nella
Piazza del Campidoglio, coll'intervento del General Cer­
voni' n'e stara fatta la lettura, mentre 1a Truppa era sulle
armi. Condizioni piu dUfe non potevamo aspettarci, rnas­
sil11e in vista della nostra miseria.
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Ghtseppe cAntonio Sa/a
Articoli proposti dai Francesi
Quattro milioni da pagarsl In effettivo.
Altri due milioni di scudi in tanti Beni.
Tutti quei Codici, Statue, Quadri e altre cose appartc­
nenti aile Belle arti, che piacera ai Francesi di scegliere (I).
Una solenne Depurazione da mandarsi a Parigi per chie­
del' scusa, alIa sbarra, dell' Assassin io di Duphot.
Dn compenso alia di Lui Famiglia.
La Dimissione di tutta la Truppa di linea, salvi 500.
Domini.
L' abolizione del Reggimento Guardie, e segnatamente
1a rasazione del Quartiere presso Ponte Sisto, supponen­
dosi che da esso uscisse l' uccisore di Duphot.
Due Mausolei suI Campidoglio in onore di Basville e
di Duphot, con iscrizioni infamanti il Governo di Roma.
Li 500. soldati, che il Papa potra ritenere, oltre Ie guar­
die Svizzara, Cavalleggiera e delle Corazze, saranno com­
mandati dai Colonnelli Colli e Baruich. 11 primo di essi
50prai ntendeva alla fortezza di Castel S. Angelo, il secondo
al Reggimento Colonna; e pare lecito di sospettare, che ne
l' uno ne l' altro servisse troppo bene il suo Principe. N 0­
tisi che Baruich trov'ossi a Pesaro quando vi entrarono
Ii Cisalpini, e che gli fu permesso di ritirarsi colla sua
Truppa.
Al Papa rimarra il Governo Civile dello Stato e Ie Fi­
nanze. Se si va di questo passo, ne godera per poco tempo.
Sembra non esser piD un mistero l'idea, che han no Ii
Francesi d'incaminarsi verso il Regno di Napoli, parlan­
done essi come di cosa gia decisa. Ii General Berthier disse
al Cavaliere Azara 1 che siccome la coccarda Spagnuola e
rossa, come la N apoletana; cosl sarebbe stato bene 10 ag­
giungervi per distintivo un' altro colore: e di fatti vi e stato
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inserito il (bianco). Questo solo indizio diede sub ito luogo
a delle riflessioni su cia, che poteva succedere.
Generalmente i Francesi mostrano desiderio di tornare
aIle loro else dopo tante battaglie e tanti viaggi; e Noi ci
auguriamo che possano vedere quanto prima soddisfatte Ie
loro brame.
Oggi e stato trasportato a Castel S. Angelo Mons: Bar,
beri, Fiscale, che trovasi colla febre,
La scorsa notte (I) essendosi trova ti per Roma de'soldati '+
Francesi senza biglietto del lora Capitano, e accaduta qual­
che buglia tra essi e Ie Patuglie, e vari ne sono stati
messi in arresto.
La notte medesima Ii Francesi hanno preso formale pos­
sessa del Palazzo del Governo. Mons: Crivelli Governatore
per piD di due ore fu costretto ad accompagnarli da per­ tutto sostenelldo illume. Li Francesi s'impossessarono del
danaro ad esso spettante nella somma di due mila scudi in
effettivo, lasciandogli soli 150. scudi, e presero nota della
Mobilia. Chiusero l' appartamellto, e ristrinsero il Prelato
in He sole Cam ere dalla parte del Cortile.
Stammattina Mons: Consalvi e stato racchiuso in Ca­ stello. Esso era Assessore della Congregazione Militare.
Questa mattina vari Patriotti, alla testa de'quali vien
riferito vi Fosse ceno Dottor del Monaco, Medico Napoletano,
si sono portati al Quartier Generale, e hanno chiesto U dienza
da Berthier, ch' era a pranzo. Lo stesso Monaco, portando
la parola, ha avuto il coraggio d'implorare la liberta a
nome del Popolo Romano; e rispondendo Berthier, come
51 poche persone potessero provare, che tale Fosse il voto del
Popolo; Monaco ha soggiunto, che il Popolo istesso rimasto
in istrada ne faceva la richiesta. Vi erano di fatti alcune
cen tinaia di prezzolati mascalzon i, condotti dai Patriotti a
bella posta, Ii quali, affacciatosi alia fenestra Berthier e gli
U ffiziali) comi nciarono a chiedere liberta. 11 Generale mo­
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(I) Allegata 1.
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Appendice VI.
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Giuseppe cAntonio Sala
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7)iario romano
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strossi pago di questa bella deputazione, e diede Ie pib. belle
speranze. Gia si capisce che questi sono Ii soliti accordi e
pantomime, onde aspettiamoci pure la Democratizzazionc.
Si sente che sia stato insinuato di d0013ndarla a Mons: Co­
stantini e all' Avvocato Riganti, facendo loro intendere, cbe
il colpo e inevitabile, e che torna conto il farlo di buon ac­
cordo, mentr' essi in tal guisa potrunno coprire de' posti lu­
minosi.
Siccome Ii Militari Francesi, che sonG a Montecavallo
si facevano lecito di girare per Ie cucine, e di commettervi
delle insolenze; cosl a petizione di Mons," Maggiordomo
hanno incominciato a montare la guardia al Palazzo Qui­
rinale insieme coi Francesi ancora Ii Svizzari.
D' ordine del Comandante, la Dogana di Terra e stata
dichiarata Magazzino Francese, on de ia Dogana si trasporta
tumultuariamente al Palazzo della Fabrica di S. Pietro,
una volta Seminario Romano.
E pur bisognato sgombrare il Magazzino della neve presso
S. Ignazio, dovendo servire per i Cavalli de' Francesi.
Con N otifieazione di Mons. r Tesoriere si comanda a
ehiunlue ritenga etfetti spett ll1ti agli Inglesi, Portogbesi,
Russi, 0 altra Nazione in guerra colla Francia, di csibirne
nota entro il termine di 24. ore, per tenerli a disposizione
de'Francesi, sotto pena di pagar dieci volte il valore di
detti eifetti. A chiunque abbia mlOifatture di dette Nazioni,
e proibito il venderle. Questa Notificazione e]' ultimo atto
giurisdizionale esercitato dal Governo Pc,ntificio,
Si vede per esperienz3., che agli Uffiziali rincresce se i
Padroni di Casa non mangiano in loro compagnia, e tutti
quelli, che vogliono dare ad essi tl'attamento separato, fanno
male i lora conti. Di fatti in Casa Mas3imi gli U ffiziali
gettarono per terra la carne di manzo, dicendo che vole­
vano galline; in Casa Bolognetti ieri andarono in cucina,
e ordinarono il pranzo per J 5. persone; in Casa Teano, mal
soddisfatti del vino usuale, vollero vino rosso generoso.
Molti la mattina eh ieggono la cioccolata, poi il caffe col
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latte, poi la eolazione, e se ne trovano non pochi indi­
screti ed incontentabili. Qualcul10 domanda perfino calze
di seta, biancheria e altri arnesi. In Casa Doria s'inco­
mincia dalla mattina per tempo a dar cia mal'igiare, e si
termina alle sette ore della notte.
Li Deputati agli alloggiamenti, crescendo sempre il nu­
mero dell' Uffizialita, si trovano imbrogliatissimi per eollo­
cada, e han no spedito orcline alii Parrochi, affinche de­
nunzino tutte queUe Case, nelle quali vi e sito eli eollocarli,
distinguendo queUe, in cui non possa aversi se non se il
semplice alloggio, attese Ie scarse finanze de' Padroni. AI­
cuni U ffiziali si sono man dati anco ne' conventi, e in quello
de'SS. Apostoli vi sono IS. Corrieri. Varie Communita
Religiose, cO;llprese Ie Monache, hanno dovuro sommini­
strare de'letti. Dapprincipio si era procurato di lasciare
immuni Ie Case de' Cardinali e de' Prelati, anco perche
seOlbrava che Ii Francesi gradissero piu di stare presso
de'secolari. Ora perc> e bisognato passar sopra a questa
ecceZlOn e.
Si mandarono de' Francesi anco al Palazzo Chigi, ma
il Principe feee valere la qualifica di Ministro estero, e non
volle rieeverli.
Oggi sentiamo arrivati altri due mila Uomini a Monte
Mario, dove la Truppa ha devastato tutte Ie Vigne.
Ii Generale non abita pill a Villa MelJini, ma al Casino
del Principe PoniatowsKi al di Iii. di Ponte Molle .
Dal Banchiere Turlonia fra gli altri Francesi vi alloggia
aneo il Tesorier dell' Armata Haller, queUo stesso, col quale
ebbe tante questioni per l' affare delle gioie. Fenomeni,
che non si sanno spiegare.
In seguito dell'invito del General Berthier di portal' cia­
scheduno il segno di sua Nazione, Roma si e riempita di
coccarele estere. L' hanno messa anco Ii Cardinali, e vari
di essi 1a portano Cisalpina, come originari eli quella Re­
Pl! bliea.
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27
28
15. Febraro
'Diario romano
Giuseppe cAntol1,z"o Sala
Li Francesi hanno voluto dagli Uffizi di Camera il Libro
dell'Enfiteusi, e Ie Assegne, cbe furono date per gli argenti;
forse per rincontrare Ii nomi di quelli, che ricusarono di
farne la consegna.
Hanno incominciato a sventolare Ie bandiere tricolori
suI Campidoglio, a Monte Cavallo, aHa Trinita de' Monti,
a Castel S. Angelo, al Palazzo Doria.
Per volonta de' Francesi e stata cercato il Colonnello
Tartaglioni, grosso N egoziante di Ca m pagna, cb' estraeva
dallo Stato molto grano e altre den-ate, e cbe si dice ne­
goziasse in societa col Duca Braschi. Esso ebbe in con­
segna 1i Carri colli quali l' an no 1796. fu trasportato a
Terracina il Tesoro di Loreto e gli altri effetti preziosi del
Principato, quando il Papa voleva partire da Roma per Ia
temuta invasione dei Francesi; e sempre rimane il dubbio
che detti Carri non tornassero indietro con tutto quello,
ehe avevano carica to nel pat-tire da Roma. Ma Ie diligenze
sono riuscite inutili, avendo fatto in tempo a mettersi in
salvo. Hanno benS1 li Francesi preso possesso della di Lui
abitazione.
A Corneto gli stessi Francesi hanno messo in arresto il
Figlio maggiore di Carlo Giorgi, che am ministrava per il
Padre l' Appalto delle Lumiere, e hanno mandato qua a pren­
dere i libri Mastri, per fargli render conto.
Alcuni fanatici nella Terra di Marino eressero I' Albero
della liberta, liberarono i Carcerati, portarono via dal Pa­
lazzo Pontificio di Castel Gandolfo due Cannoni, e arri­
vando in Albano, estrassero a forza dalle prigioni un loro
eompatriotta.
Giorno memorabile: anniversario della Creazione del
Papa, che incomincia I' anna vigesimo quarto del suo Pon­
tificato, ultimo Giovedl di Carnevale; giorno di lutto per
tune Ie Persone probe ed oneste.
, La ,scorsa notte vari soldati Francesi tentarono di com­
mettere un furto e di rapire una Donna al1i Monti. Una
patuglia eivica accorse aile grida. Essi, sfoderate Ie scia ble,
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1a investirono, sicehe ad un Civico fu troneato quasI mte­
ramente un braccio. Allora Ii civici spararono, uccisero due
Franeesi, e ne arrestarono altri. Fartone il rappono al Ge­
nerale Cervoni, appmva I' operato dai Civici, rna questi cer­
eano di evitare gl'ineontri notturni colli Francesi, perche
rischiano di andare al di sotto.
Stammattina si sonG incominciate a vedere numerose pa­
tugJie tutte di Francesi, aventi ciascheduna alla testa un' Uf­
fiziale.
Erasi il1teso, ehe molti Patriotti si preparavano ad eri­
gere degli Alberi della liberta. Si procurb d'impedire tale
intrapresa, rna aveDdo trovato Ii Generali Francesi, pro­
pensi a favorirla, bisognb contentarsi di supplicarli, ehe al­
meno conservassero l'ordine, e impedissero quelle tristi con­
seguenze, che derivarono in altri Paesi.
Circa Ie 16, ore al Palazzo dell' Accademia di Francia,
nel mezzo della Facciata fu attaccato un gran quadro, con
bella cornice dorata, rappresentante una Donna vestita alla
guerriel'a col berreno in testa, fasci consolari, gonnella fino
aIle ginocchia, braccio e mammella destra seoperta, e iscri­
zione all'intorno Cf. Republique Fran~oise ».
Circa il mezzo giorno salirono a Cavallo suI Campi do­
glio due Uffiziali Francesi, Ii soldati si misero su11' armi:
era gia preparato nel mezzo un grande piedestaUo co11a iseri­ zione « Religione e Iiberta, Legge e uguaglianza »). II Me­
dico Corona aveva incomineiato a fare Ii suoi dis corsi de­ mocratici in Campo vaccino, dove si era adunata molta
gente: l'albero (che fu dipinto nel Teatro Argentina, dove
ne diede il comodo il DLlca Cesarini padrone di detto Tea­
tro) col berreno in cima fu piantato; incontrandosi a pas­
sare in quel tempo l' Eremita del Colosseo, l'obligarono a
dar di mana al trave da erigersi, e il P. Solari Religioso
deUe Scuole pie bacia divotamente q uel tronco. Li U ffiziali
furono accolti can applauso, applaudirono ancor essi J Co­
rona predico per il primo, suben trarono altri Declamatori;
Ii circostanti, 1'ra' quali anco delle Donne, feeero gli evviva,
30
Giuseppe cAntonio Sala
7)iario romano
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si grido: Chi non dice evviva, se ne parta. Si dispensa­
rono coccarde, e una se ne mise alla celebre statu a equestre
di Marco Aurelio; si eressero delle banderuole tricolori in­
torno all' Albero; un distaccamen to di solda ti con tambl1l'o
battente parti dal Campidoglio, non so se per montare q ual­
che gnardia, 0 per dare avviso del fausto avvenimento. Al­
l' erezione assisterono, per farne il rogito, gli Avvocati Ri­
ganti e Costantini; se spinte, 0 sponte io l'ignoro. Vi si
trovarono ancora Ii Duchi Cesarini e Bonelli, il secondo­
genito del Principe Borghese, Bischi gia UHiziale della ca­
vallaria de'Distinti Volontari, il Figlio:della Principessa San­
tacroce. Uno de' Dispensa tori eli coccarde era l' Architetto
Barberi, il quale stan do aIle radici del Campidoglio, insi­
nuava, che si anelasse sopra per dare il nome a quattro No­
tai, quali trovavansi pronti per prenderne registro. II Pic­
chetto di Guardia Civica, cbe si trovava suI Campidoglio,
fu c03tretto a deporre Ie coccarde papali. Li due U Hiziali
Francesi partirono dal Campidoglio accompagnati cia un
picchetto di Cavallaria, e per la strada del Corso giunsero
sino al Popolo, avendo il corteggio de' suddetti due A vvo­
cati Costantini e Riganti e de' Patriotti, alcuni de' quali te­
nevano in mano Ie bandiere tricolori. Fecero mettere in
parata Ii Civici del Quartiere aIle Convertite, e vollero che
si levassero Ie coccarde papali, 10 che devono fare anco Ie
patuglie civiche.
Al do po pranzo entro il General Berthier per la Porta del
Popolo, e recossi al Campidoglio. Lo precedevano cinque
o seicento Patriotti, per 10 pill giovanastri, 0 libertini, 0
gente dell'infime classi. Avevano essi delle banderuole, e
portavano innanzi una banda di nostri sonatori. Seguiva
un grosso distaccamento di Fanteria Francese con banda
numerosa. Dopo, il Generale frammezzo ad altri Generali,
e col corteggio di molti U inziali, tutti a Cavallo. In ti ne
tre squadroni di Cavalleria. Giunto al Carnpidoglio, giro
intorno alla Piazza 1 e con breve discorso, che puo vedersi
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in stampa (I) 1 e cbe attribuisce al Popolo Romano il fatto
di un pic..:iol numero d' Individui, proi11ulgo la liberta della
Republica Romana; indi collo stesso accompagno allelb a
posarsi al Palazzo Doria, pranzando dal General Cervoni.
Al Palazzo Ruspoli, destinatogli per alloggio, non vi e mai
stato, avendo dormito sempre al Campo.
Scese poco dopo dal Campidoglio cerro. \ ... (2), uomo
miserabile" con gran bandiera in mano, scortato da vari
soldati Francesi, col seguito de'soliti bardassoni, che gri­
davano: Viva la Republica Romana, e volevano che tutti
gridassero insieme con loro; sebbene la piu >parte della gente
o taceva, 0 applaudiva forzatamente e per timore. Leg­
gansi i due discorsi di Brunetti e di Corona (3), e si con­
sideri qual atro veleno stia nascosto specialmente nel primo.
Abbial110 saputo, che tutta questa gente fu pagala dai Pa­
triotti, affinche secondasse i loro disegni. Si fecero mille
insulti alii steml11i del Papa, alcuni de' quali [urono but­
tati a terra. Li Patriotti urlando dicevano: Abbasso Ie
armi; e finita la tirannia, siamo liberi ecc.
Un altro Albero era sta to piantato innanzi al Palazzo
Doria.
Un distaccamento di Cavallaria Francese si e trasferito
a Nemi, Feudo del Duca Braschi, e si e' impossessato del
di Lui Palazzo.
GJi Ebrei hanno deposto 10 sciamanno, e gioiscono per
Ie attuali novita. Per altro non andaranno esenti dalle
contribLlzioni.
Agli Ostaggi fu interdetto il ricever visite, richieden­
dosi da oggi in poi una licenza de' Francesi in scritto per
poterli vedere.
AHa solita Cappella tenutasi questa mattina nel Palazzo
Vaticano per l' anniversario della Creazione del Papa, in­
tervennero soli. sei Cardinali, oltre i1 Celebrante, e dopo
la Funzione furono chiamati dal Segretario di Stato, e trat­
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(I) Allegato II.
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(2)
Laguna del ms.
(3) Allegato Ill.
32
16. Febraro
Giuseppe cAntonio Sala
'Diario romanQ
tenuti fino aile are 20., affinche non risehiassero di rice­
vere quaIche insulto ne' pril11i 1110l11enti dell' effervescenza
popolare per l'innalzamento dell' Albero della liberta. Ma
senza di cia non avrebbet'o potuto partire, essendo stato in­
timato ad essi 1'arresto in nome del Commandante Francese.
II Card. De Lorenzana, Spagnuolo, ne fece Ie pili alte do­
glianze, rilevahdo 1'irregolaritiJ. di un tal atto, anco in vista
di trovarsi essi fuori di Casa, e di aver quivi Ie Canozze e
i Famigliari. Fu spedito 0.1 Campo, e venne la risposta,
che si laseiassero partire, e eh' crano stati tratten uti unica­
mente per lora '1naggior sieurezza.
Al do po pranzo il General Cervoni portossi dal Po. pa,
e gli disse, che il Po polo Romano aveva implorato la ge­
nerositil della N azione Francese per liberarsi dall' oppres­
sione del Governo Pontificio; ehe la Francia aveva ad esso
accordata 10. sua assistenza, e ch' essen do divenuto libero,
rimaneva al Papa 10. sola cura della spirituale. Sua San­
tita gli rispose con poche parole, raccomandandogli la Re­
ligione, Ie persone e Ie pro prieta.
Con tinuarono iersera Ie grida de' Po. triotti, che anda­
va no girando per Roma colle bandiere tricolori, e conti­
nuarono altresl gl'insulti alli stemmi del Papa, che furono
atterrati da molti Palazzi di Cardinali, facendoli poi in
pezzi, 0 bruciandoli. II Popolo innanzi al Palazzo del Duea
Braschi fece maggior chiasso, domandandone ad alta voce
10. testa, e un U ffiziale quivi allogiato mando ad acquie­
tarlo, dicendo, ch'esso stava scrivendo, e che non voleva
essere frastornato. A notte gia avanzata pochi briganti del­
l'infima feccia del Popolo, porrando delle toreie di pece e
una corda con uncini, lanciavano 10. medesima per atter­
rare queUe armi, ch'erano ad una discreta altezza, e dando
colpi terribili aile porre delle Ca3e, annunziavano in maniera
minaeciosa ed impropria, che gli stemmi si abbassassero.
Per questo motivo molti so no stati gia tolti dalli luo­
ghi, in cui erano, e girano Muratori e Festaroli do. per tutta
ad oggetto di ultimare questa grande opera.
Girano altres! li tamblllTi civici per avvisare Ii rispettivi
Soldati che si adunino e vadano in Piazza Colon na,
dove il Commandante Francese ne ha ordinata 10. rivista.
Di fatto la Civica si e schierata su detta Piazza, e frat­
tanto il General Cervoni, entrato nel Palazzo di Monte Ci­
torio, e a ffacciatosi alia gran Loggia della Curia Innocen­
ziana, ha reeitato un discorso, annunziando 0.1 Popolo, che
la Francia aveva dato il suo aiuto perche i Romani dive­
nissero liberij 'che 10. Republica ROmaila vel1iva diehiarata
Jibera ed indipendente; che la Republica Francese sarebbe
stata in ogni tempo la di lei pill grande -.amica; che per
govern are venivano prescelti Ii Cittadini Bonelli (Duca),
Avvocati Costan tini e Rigan ti, Pessu ti Prol'essore di ma tte­
matiea, Bassi Curiale, e Stampa e Domenico Maggi Nego­
zianti. Essi banno il titolo di Consoli. Leggansi nella
stampa tutte Ie altre Cariche (I). Si annul1zia in essa il
voto d'innumerabili Cittadini, cioe di quelli del partito,
che sonG pochissimi in confronto della moltitudine, la quale
nulla sapeva nc di Sovranit8., ne di Cariche.
Passando poi detto Generale a Piazza Colonna, signi­
fico alla Guardia Civica ivi schiel"ata, che il nuovo di lei
Commandante sarebbe il Cittadino (Principe) Spada.
Quasi tutti gli Uffiziali Nobili, ch'erano nella stessa Guar­
dia, sono stati dimessi, ne sono stati surrogati de' nuovi, in
breve si faranno in detta Guardia altri cambiamenti, e 0.1­
l'antico Commandante della medesima, Principe D. Abondio
Rezzonico Senatore di Roma, e stato intimato l' arresto. E
accaduto altrettiJ,nto al Card. Giuseppe Doria Segretario di
Staio.
Simi1mente e stato arrestato e condotto in Castello l' Ab.
Beltrami Curiale, che ne'Circoli e ne'Caffe si dimostro sem­
precontrario ai Francesi.
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Miscellallea storlcn, Vol. I.
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34
Gz'useppe cAntonz'o Sala
Gli ostagi hanna ottenLlto il permessq eli veclere Ie per­
sane eli lora maggior conseguenza.
Rimangono chiusi il Monte di Pi eta e il Banco di S.
Spirto, avendovi messo il Sequestra Ii Francesi.
E stato intimato al Cristallaro Vincenzo Finocchj, sotto
pena della vita, di allestire tutta l' accorrente nel Teatro
d' Aliberti, per darvi Domenica notte una Festa da ballo.
Sana riuscite inutili tutte Ie diligenze per trovare il Cap­
puccino, che si suppose aver predicato in guisa d' allarmare
il Popolo di Roma contra de' Francesi. Nessuno sa dire
chi Egli sia, dove abbia fatto la predica, e in quali ter­
mini abbia padato. Sembra percio che l' accusa sia falsa,
e unicamente diretta a screditare e ad atterrire il Clero.
II Provinciale dell' Ordine si e rccato dal Commandante
Francese appunto per smentir detta accusa, ed ha esposto,
che dopa l' arrivo de' Francesi nessun Cappuccino aveva
predicato.
D n altro distaccamento di Truppa Francese e entrato
questa mattina per prender Quartiere al Vaticano. Li Sol­
dati Francesi hanno cacciato a colpi di bastone Ii Soldati
Papalini, che si trovavano alla gran guardia. Hanno pure
Obligato a sloggiare dal Palazzo le guardie de' Cavalle­
gieri e delle Corazze, lasciandovi sola mente Ii Svizzari. Gli
stessi Francesi si sana messi in Sentinella aIle porte del
Palazzo, hanno occupato il Museo, e acquartierandosi nel­
l'Armaria han no chiesto 105. letti, che il Maestro di Casa
del Papa ha dovuto trovare.
Oggi e comparso il primo Editto a nome de' Membri
del nuovo Governo, e a tenore dell'invito da essi fatto,
questa sera la Citta e illuminata in segno di gioia, e 10
sara pure domani sera. Call' Editto medesimo si prescrive
l' abolizione de'Titoli e de' distintivi; Ii segni delle livree,
e si ordina l' abbassamento di tutti Ii stemmi. Vi e pure
1'intImo di portare la cocc"arda nazionale, e l'invito alla
Festa da ballo, che si dara gratuitamel1te Domenica notte
net Teatro d' Aliberti, 111a senza maschere.
'Dz'arz'o romano
35
Li N obili destinali agli Alloggiamenti per li U f!'iziali
Francesi, cessarono fin da jersera dalla loro incombcnza,
rimanendo questa a carico del nuovo Governo.
Li Consoli si adunano a Monte Citorio nell' Apparta­
mento, che occupava Mons." Albani, U ditore della Camera,
dimorante attualmente in Vienna. Anco Mons." Tesoriere
e gli altri Prelati, che abitavano in detto Palazzo, hanna
dovuto' sloggiare.
Mons." Campanelli Arcivescovo eli Atene In dovuto par­
tir suI momenta dalla Casa, ave trovavasi, come ritenuta in
affitto, e mobiliata da Mons! Ersl(ine, Inglese, Dditor del
Papa, che trovasi da malta tempo a Londra per commis­
sione della S. Sede.
Oggi a l:olpi di scure e stato atterrato in Campo di
Fiori il trave, che serviva pel tormento della corda. La
stesso e accaduto in seguito agli altri travi eli simil fatta.
II Papa ha ordinato a Mons: Dini, Maestro delle Cere­
monie, che per Giovedl prossimo, Anniversario della di Lui
Coronazione, non intlm i Cappella; ma che Ie altre Cappelle,
e Ie prediche in Quaresima si continuino secondo il solita.
II Commissario dell' Armata Francese ha richiesto dal
Maestro di Cas a del Palazzo Apostolico la nota delle argen­
tarie spettanti al Papa.
La Duchessa Braschi, ad intercessione del General Kel­
lerman, e ri masta nel suo Palazzo, d' onde volevano cac­
ciarla. Tutta la robba quivi esistente, e stata inventariata
dai Francesi.
II Principe Rezzonico Senatore di Roma e rimasto li­
bero. Cosl pure il Card. Giuseppe Doria, Segretario di
Stato, che ha dovuto subito sloggiare dal Vaticano, tornan­
dosene alia propria Casa.
Sana in arresro l'Avvocato Rufini, Uditor Generale delle
Milizie, l' Avvocato Paradisi, primo Luogotente del Governo,
e l'Ailltante di Piazza della Truppa di linea, Piccirilli, il
quale ha dovuto agire piu volte per l'imprigionamento
de' Rivolllzionarj.
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Giuseppe cAntonio Sala
'Dz"ario romano
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17, Fcbmo
Tutti gli Uffiziali della Segloetaria di Stato licellziati.
II Card. Giuseppe Doria ha fatto ripartire fra loro la somma
eli rremila Scudi.
Sussistono tuttavia Ii Stemmi Pontificj alli Palazzi de'Mi­
nistr-i Esteri, Ii quali aspettaranno Ie istruzion i delle 101'0
Corti pri ma di abbassarli, e prima di riconoscere la Re­
publica Romana.
Li proclami Francesi (I) comparsi oggi, portano l' aboli­
zione dell' asilo ecclesiastico , delle giurisdizioni degli Al11­
basciatori, compresi Ii 101'0 Palazzi, e delle poste particolari.
L' ol"dine di estinguere fra due mesi Ie cedole, ali enanclo
perci6 parte de' beni ecclesiastici, e di migliorare la mo­
neta di bassa lega.
L' EsiIio a tutti gli Emigrati Francesi in 24. ore, com­
preso il Card. Maury Vescovo di Monte Fiascone e Cor­
neto, colla confiscazione de'loro beni esistenti nel Territorio
occupato dall' Armata, a profitto della RepUblica Francese.
Alii Preti deportati si permette di rimanere, finche ven­
gano 'prese su di loro altre provvidenze.
L' annunzio, che alcuni Preti in Trastevere ingannano
il Popolo, e che quindi tutti gli Ecclesiastici di que! Rione
saranno responsabili di qualunque commozione Popolare
possa accadervi. Veramente e noto che Ii Trasteverini per
,la massima parte tacciono e soffrono di mal animo Ie pre­
senti novita, e si sa pure che Ii Preti anco altrove furono
soggetti a simili incolpazioni, senza meritarle. Continuano
inoltre a lagnarsi i Francesi di non ;icevere dal Popolo
quell' applauso, che si aspettavano; ma dovrebbero pur per­
suadersi che il Popolo non Ii voleva, che non Ii ha chia­
mati, e che mai volle secondare in tante occasioni Ie in­
traprese de' Rivoluzionarj.
Proibizione di portar stilo, 0 colteHo, sotto pena della
fucilatura; obligo di depositare tali armi dal General di
Brigata Vial.
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Appendice VII.
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Invito"di portar domani sulla Piazza del Po polo turti Ii
Cavalli e Muli dati gia in nota alli Commissari. Incomin­
ciaran no dunq ue Ii spogli, che sono Ii primi felicissimi ef­
fetti della rigenerazione.
Proclama de' Prefetti della Pulizia, con cui s'intima per
domani Capp~lla Cardinalizia in S, Pietro con Te Deum
e Messa all' Alrare della Tribuna. Si adopera illinguaggio
della Religione per ingannare il Popolo; ma si conosce
bene che alle parole non corrispondono Ii fatti, e la con­
dotta di chi ha sottoscritto il Proclama e opposta alle voci,
che 10 cOl11pongono.
Per volere del Commandante in Capite si restituiranno
gratLlitamente Ii pegni non solo sino alli due, ma sino alii
quattro Scudi. Questa generosita dovremo Noi scontarla in
appresso,
Questa martina e stato riaperto il Banco di S. Spirito.
Tanto per esso, quanto per il Monte di Pieta si stampano
nuove Cedole. PUG darsi che i membri del nuovo Governo
vogliano servirsene per supplire alie prime spese, aggiun­
gendo poi questa Partita aile altre, onde accrescere il de­
bito del passaro Regime. A buon conto l' agio della mo­
neta sussiste, pagandosi il rame sinu al 30. per 100., e
quelli che doverono cercare Ii pezzi dud per pagare la
contribuzione di 200. mila Scudi, stentarono moltissil11o a
trovarli e Ii pagarono pi II di q uatuo Scudi l' uno. Fu detto
che l' accennata contribuzione doveva servire per una cola­
zione alla Tru ppa, cui dal Generale era sta to promesso il
sacchegio di quattr'ore, che poi, per Divina Misericordia,
non ebbe luogo.
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So no stati interpellati dai Francesi Ii Capi Maestri Mu­
ratori Valenti e Lovatti per riferire dove avessero murate
delle Casse nel Palazzo Vaticano. Essi risposero eli non
saper nulla di Cassemurate. Alli Francesi e stato supposto
che il Papa abbia riposto molti l11ilioni, 10 che non pUG
essere assolutal11ente, e quand' anco avesse potuto e voluto
nasconder danaro ed altre cose preziose; non Ie avrebbe
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38
Giuseppe cAntonio Sala
7Jiario romano
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giamll13i collocate in Pdlazzo, giJ..:..:hc in C1S0 di disgrazia
era sicuro cbe guelluogo sarebbe occupato immecliatamente,
e in caso di mone Ii suoi Nipoti non vi avrebbero avuto
pib accesso.
Ierisera si fece andare sulla Piazza di S. Pietro un grosso
. distaccamento di Truppa Civica, che vi e rimasta tutta la
notte, circonda ndo il Palazzo Pon tificio. Aneo Ie Guardie
Svizzare [urono licenziate, e furono portate via Ie 101'0 Armi
suI Carrettone del Duca Cesarini; rimanendo nel Palazzo
Ii soli Soldati Francesi. Gli Utliziali occuparono gli Ap­
partamenti, ordinarono la Cena, e vi dormirono. Si viele
una Carrozza andare innanzi e indietro, e si videro altresl
uscire de' Carri, su de' quali debb' esser stata trasponata
della Mobilia e dell'altra robba, cb'era nel Palazzo. Il Papa
e rimasto senza carrozze e senza Cavalli. Li Cavallegieri
c Ie Corazze ebbero l' intimo di andare sLllla Piazza eli San
Pietro per la rassegna. Quando vi furono, d'ordine cle'Fran.­
cesi scesero dai lora Cavalli, che dovevano lasciare colle bar­
dature e colle armi. Entrarono gli UfIiziali anco nelle Ca­
mere del Papa a fare delle perqllisizioni, e il Tesoriere
dell' Armata, I-Ialler, unitamente all' Ispettore delle Finanze,
Roland, misero i sigilli a due piccioli armari esistenti nella
stanza del Papa. Gli domanda rona se in una cassetta,
ch' ~ra quivi, vi fossero delle g ioie; Egli rispose di non
averne, e disse loro, cbe potevano servirsi, contenendo
de'dolci. Di fatti l' aprirono, e ne mangiarono. E impos­
sibile che sua Sua Santita sopravviva lungamente a tante
sciagure. Trovasi Essa ristretta in poche Camere. Tutto
il resto del Palazzo 0 e biffato, 0 serve di allogio agli
Uffiziali. Il Maestro di Casa ha avuto ordine dai Consoli
di provvedere al lora trattamento, con prOl1lessa, che la
Republica Romana rimborzara tutte Ie spese.
II Duca Braschi e caduto infermo, ed e bisognato fargli
una sanguigna.
leri sera e questa sera sono state fatte Ie Illuminazionl.
Quasi tutti hanno llbidito all'Invito, per non esporsi a ri­
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cevere delle insolenze, ma pochi vi si son indotti di buon
animo. ;Tante Famiglie piangono la lora sciagura per 1a
perdita degl'impieghi e della sussistenza. Tutti. Ii buoni
piangono Ie triste eonseguenze della Rivoluzione, l'avvili­ mento della Religione e del Ministero Ecclesiastico. Chiun­ que abbia fior di senno non pub a menD di non raccapric­ ciare considerando quali saranno gli amari frutti prodotti
dall' Albero di liberta, tantoppiu che si hanno d'innanzi
agli ocebj; gli esempj degli altri Popoli rigenerati. Bisogna
perb sospirare in segreto, e gemere innanzi a Dio per non
incontrare de' guai.
II Palazzo dell' Accademia di Francia si e contradisti n to,
facendo l'illuminazione a cera.
Gli Ebrei oltre all' Illull1inazione del Ghetto baono eretto
innanzi alla Sinagoga l' Albero della liberta can suoni di
bande e distribuzione di rinfreschi.
Sono state in giro queste due sere per Ie strade pill po­
polose Ie bandiere tricolori, accompagnate da tamburri, da
s01dati, da fiaccole accese e da una turba di Popolo, che gri­
dava al solito da forsennato. Sempre perb sono gli stessi
soggetti, Giovinastri, falliti, birbanti, Uomini di niuna ri­
putazione; e facciano pure, e dicano cib che vogliono, il
loro numero e scarsissimo, e i1 Popolo non vede di buon
ocehio queste scenate. La forza arresta Ie parole nelle fauci,
111a se tutti fossero 1iberi a padare, si conoscerebbe subito
che Roma e quella di prima, aliena da simili novita, at­
tacca ta per massima alla Religione e all' an tieo Governo.
Si trovano qui Ii due famosi Rivoluzionari Gambara An­
conitano, e Boni Bolognese, ehe si attribuiscono il titolo di
Apostoli della Liberta. A me costa che it primo ebbe gran
parte nell' erezione dell' Albero sui Campidoglio, come fece
in altri Luogbi. Egli parla da fanatico, e mostra di essere
un Ateo perfetto. Aveva profetizzato la rivoluzione di Roma,
e ora profetizza la democratizazionedi tutta l'Italia.
Questa mattina Ii Commissari Francesi hanno apeno la
Zecca, c hanno descritto quanto trovasi in essa. Nell' en­
4°
18. Fel'raro
Giuseppe cAntonio Sala
trare vedendo uno stemma del Papa in bassorilievo, 10 re­
cera arterrare immediatamen te; indi essendovi in altra
stanza un bnsto in marmo rappresentante il S. Padre, dis­
sera a certo Castelli, Ministro della Zecca, che gli spntasse
in volta, ma esso si scnsa rispondendo, cbe quello in pas­
sato era stato suo Sovrano, e che continuava ad esser tut­
tavia Capo della Chiesa. Onde Ii Francesi si acquietarol1o,
content:lnclosi cbe il bnsto venisse rimosso.
A MOllte citorio, a Piazza Navona, in Trastevere, e al.,
trove S1 veggono de'ridicoli alberi della Liberta. Da per
tutto vi e una sentinella Civica a custodirli, e il suo im­
piego si restringe a cacciare li Cani, cbe vi si accostano
per adacquarli, giacche rimJngono sempre isolati, e non
vi e nemmeno chi Ji clegni di un'occhiata 0 di un saluto.
La mestizja, cbe traspira su i volti di tutti, manifesta ab­
bastanza quale sia il voto del Popolo.
II Palazzo Vaticano e custodito non solo dalle Guardie
Francesi, lIla ben anco dalle Civiche. A nessuno e per­
messo il penetl'arvi senza la licenza de' COl11mandanti. Ecco
com' e trattato il Capo della Religione. IeI' sera I' Ex-Mar­
cbese Vivaldi, cbe in addietro fu processato pill volte, e
per soverchia indulgenza fu rimesso in liberta, essendosi
porlato al Vaticano per dare delle disposizioni relative agli
Alloggi degli U ftiziali, entra anco n ella Camera del Papa,
e gli disse, che non aveva di cbe temere.
La Segretaria di Stata, e quello cbe interessa ancor piu,
l' Archivio segreto di Castel S. Angelo, dove trovansi tante
carte interessanti e Ii Documenti, cbe riguardano il Dominio
Spirituale e temporale Papa, sono in mana de' Francesi,
Li Cardinali, secondo I' int1mo ad essi mandata dai Pre.
fctti della Polizia, e secondo avevano concertato jersera [ra
di loro, sono ani:!ati questa mattina a S. Pietro, ciascbc­
dune con una sola Carrozza, tre Servitori, il Caudatario
c un altro Famigliare. Sebbene ricorresse 1a Domenica eli
Q.uinquagesima, pure a motivo dellasolennita vestirono gli
.'\bili eli Poq\ora. Essi crano in numero eli J 5., cioc tutti
'Diario romano
41
quelli, che qui si trovano, esclusi gl'Infermi. La Messa fu
cantara <ill' Altare della Confessione da Mons! Passari Ar­
civesco eli Larissa e Vicegerentoo: di Roma. In addietro a
detto Altare nessuno poteva celebrare fuori del solo Papa,
secondo l'immemorabile costumanza osservata nelle Basi­
liche Patriarcali; e in qualche circostanza, come sarebbe
la Festa della Cattedra, per caotarvi Messa un Cardinale,
bisognava spedire una Bolla del Papa facoltativa a far cia.
Sua Sanrita di mal animo si e indotta ad accord are il per­
messo, che in tale circostanza il detto Arcivescovo cantasse
quivi la Messa. Alla Funzione vi fu un concorso assai me­
diocre, ed e certo, ch' esclusi quelli, che vi andarono per
semplice curiosita, il numero degli astanti si sarebbe ri­
stretto a pochissimo. Nel tempo del Te Deum ad alcuni
Cardinali apparvero sugli occbj Ie lagrime.
Il General Cervoni portossi al Palazzo Quiri nale, e par­
tecipa agli Osraggi, esser tutti liberati; onde toi-narono aIle
lora Case. Detto Palazzo si dice abbia a servire d' allogio
al General Berthier.
II suddetto Mons." Vicegererrre anda per 'q ualcbe affare
dal Curiale Bassi, uno de' Consoli, cbe 10 riceve mentre si
lavava Ie lllani, e do po avergli detto, che 10 riceveva in
quell' atto per essere al presente tutti eguali, gli [ece un'in­
vettiva vedendolo colle calze pavonazze e col fiocco verde.
Rispose il Prelato, esser quelle Ie insegne della Dignit<t Ve­
scovile, e replica Bassi, cbe il Vescovo era uno solo.
Per grazia ele' Francesi tutte Ie prostitute e altre Cattive
Donne, ch' erano nclle Carceri di S. Michele a Ripa, sono
state messe in liberta. Tuttavolta i Soldati inquietano anco
Ie fellline oneste, e pili di una ne hanno rapita -violente­
mente all'imbrunir del giorno.
Lagn3nze continue per gli allogi, gia'cche essendosi in­
trigati in questo dipartimento vari de' nostri Patribtti, de­
stinano a capriccio, e molte volte anco per spirito di privata
vendetta, 0 di animosita, un numero di Uffiziali maggiore
di quello possa situarsi nelle rispettive Case. Ad uno de'miei
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42
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Gz'useppe cAntonio Sala
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Fratelli se ne volevano far ricevere cinque, avendo gia un
Capo di Battaglione, coll' Aiutante, tre servitori e quattro
Cavalli. Al secondo de'miei Fratelli, che allogia due Uf­
fiziali e un Domestico, se ne volevano mandare altri due.
Per me n' era no assegnati quattro. Fortunatamente e pia­
ciuta di scegliere la mia Casa al Cittadino Barbetti, uno di
qllelli, che trovaronsi nel Palazzo Corsini all' avvenimento
del 28. Decem bre, e che fuggi in compagnia dell' Am basciator
Bonaparte. Egli serve da Segretario nel Consolata e nel
Dipartimento degli Allogi, e vista la ristrettezza della mia
'Abitazione, ba assunro 1'impegno di non mandarmi nuovi
Ospiti. Pare che alimentandosene nove in tre Fratelli, non
yi sia luogo ad accrescerne il numero.
Al Palazzo della Cancellaria, residenza del Card. Duca
eli Yorck, ne hanno mandati ad allogiare cinquanta, e
q'.1ivi e stata fissata la Cancellaria Militare. Mons." Gar­
dogui, che' voleva esser dispensa to, come U ditor di Rota
Spagnuolo, ha dovuto riceverne sette; e per liberarsene ha
dovuto stentar molto ad ottenere un Rescritto del General
Cervoni, adducendo per motivo potissil11o, che non esistendo
pili la Rota, ed essendo Egli Forastiere, voleva'tornarsene
alla propria Casa. Gli Agenti di quelli, che trovansi fuori
eli Roma, e che hanno qui Casa, secondo un prodama
d'oggi, sonG in obligo di allogiare, per non vedersi aperte
a forza Ie Case.
II Principe di Belmonte Pignatelli, Ministro di Napoli,
e partito per far ritorno alIa sua Corte: segno che Ie cose
-vanno sempre pili ad intorbidarsi.
Stammatti na anco Ii Ministri Esteri hanno abbassato Ie
Armi del Papa. Essi credono che Ie rispettive Corti ordi­
neranno loro di allontanarsi di qua, senza riconoscere la
RepUblica Romana. II Ministro di Spagna sopra tutti ha
strepitato, e ha minacciato di partire, se non gli verranno
mantenuti Ii diritti della Franchigia e della Posta.
E deciso cbe il Papa andara in Toscana in compagnia
del Duca Braschi, suo N epote i e cia non per proprio genio,
rna per assoillta volonta de' Francesi. II Maestro di Casa
del S. Palazzo, Vincenzo Frattini, e stato chiamato da La­
darch per riconoscere tra gli eifetti de' Famigliari di Sua
Santita qllali appartengano ad essi, e quali a detto Palazzo.
AccOl11pagnaranno il S. Padre Mons! D. Innico Caracciolo,
Maestl'o di Camera; Mons." De Rossi, Medico Segreto; 10
Scopatore segreto Morelli; che fa ancora da Chirurgo; due
altri Scopatori e Catenacci, Scopatore ancor esso e Cor­
riere di Gabinetto; l' Ab. Calvesi, Chierico Segreto; Gia­
cinto Brandi, Guardarobba privato; Bernardino Calvesi e
Andrea Morelli, Aiutanti di Camera; due Cuochi; un Cre­
denziere; il Decano de' Parafrenieri; e tre Parafrenieri.
Dovendosi stampare I' Indulto per la prossil11a Quaresimu,
il Canonico Gambini, uno de' Ministri della Segrelaria del
Vicariato, ando dal Console Costantini per averne la !icenza,
l'u inviato da esso al Console Riganti, chedopo I'esame di
un' ora e mezza, e dopo varie modificazioni, vi appose il
visa. Ecco la libertil della stampa, e l' esercizio della spi­
ritualita riservato al Papa.
Disposizioni relative aile Cause gia pendenti ne'soppressi
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Tribunali,
11 Capo de' Consoli, Bonelli, ha ordinato che si allesti­
stiscano i Teatri, e che vi recitino Ie Donne, soggiungendo
a tal proposito: CJ. Adesso non comandano pili ne Preti, ne
Frati, cbe ce Ii siamo levati dal c ... ll.
Proclama per la requisizione di tremila Cavalli da som­
millistrarsi all' Armata Francese, e da prendersi da Roma
e clal Territorio.
Ordini per Ie provvisioni della legna da fuoco.
Al Festino dato la SCOl'sa notte nel Teatro Aliberti intervenne un sufficiente nurnero di Persone. Vi furono molti
Nobili, ma per pochi momenti. II resto tutti Uomini, per
lu maggior parte male in arnese, e persino colla semplice
camiciola. Donne pochissime, del che Ii Francesi restarono
maravigliati. Fra dette Donne non poche imitavano la £1­
gl1l'U della liberta pOl'tando un corpetto di seta u l1laglia,
'9, Febra!'o
44
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Giuseppe c/:Intonio Sala
che Ie faceva comparire nune nel petto. Notisi, che non
essendovi maschera, ed entrandosi gratuitamen te, poteva
andarvi chiunque, senza spendere un soldo. Ma la gente
ha voglia piil di piangere, cbe non di divertirsi.
Avendo inteso Ii Consoli la imminente partenza del Papa,
fecero jersera Consiglio, e determinarono di opporvisi, te­
mendo di qualche sommossa in Roma, e temendo mol­
toppiil che altrove possa fare una grande impressione il
viaggio del S. Padre. Ricorsero quindi al Commandante
Berthier, per pregarlo di non permettere a Sua Santita di
abbandonar Roma ; rna siccome li Francesi sonG stati quelli,
che hanno indotto a forza il S. Padre a partire, non si sa
per quali loro fini; cosl Berthier e state saldo, senza dare
orecchio alle rappresen tanze de' Consoli. Frattanto il Duca
Braschi e partito fino da questa mattina alla stessa volta
eli Toscana. II Papa partira domani all' alba.
I1 Consolato gia si trova in i m barazzo per Ie spese, che
giornalmente occorrono. A veva fomi to 30. mila Scudi al
Cittadino Terziani, uno de' Prefetti dell' Annona, e questi
il giorno appresso ne domandc altri 18. mila, dicendo, che
in caso diverso avrebbe rinunziato l'Impiego. 11 Banchiere
Turionia ha somministrato tal somma, sebbene di mal ani­
mo, e tarrocca anch' esso, come Janno tanti altri.
Mons: Della Porta, Tesoriere, ha avuto l'intimo di ren­
der conto, entro 10 spazio di un'ora e 40. minuti, eli tutre
Ie nuove Cedole fatte nel tempo del suo Tesorierato.
Incominciano a ridondare di Ospiti quasi tutte Ie Case
Rdigiose, nelle quali senza distinzione vengollo collocate
ancor delle Donne persino gravide. Molti sostengono, che
la truppa non eccede il numero di 8000. Uomini; ma l' Uf­
tizialita e numerosissima, secondo 10 stile Francese.
Nell' Adunanza de' Consoli si e promossa 1'istanza di
toglierere ai Cardinali l' Abito di porpora. II Console Co­
stantini con molta facondia ed eriergia ha arringato per
la conservazione di detto Abito, e vi e riuscito. Non e
'Diario romano
riuscito perc ad impedire l' apertura de'Teatri in tempo eli
Quaresima.
Non pocl1i Uffiziali Francesi dicono apertamente, che
la presente Guerra e la guerra degli assassini, non essen do
diretta ad ultro, cbe u rubbare, e si lamentano che ad onta
delle vistose contribuzioni, che da per tutto si esiggono, essi
non ne risentono alcun vantaggio, appropiandosi tutto Ii
Generali, Ii Commissuri ed altri Capi. Ii quali non e me­ raviglia cbe siano pieni di quattrini, e che spendano pro­ fusamente. Del General Bonaparte dicesi che abbia messo
insieme pili di 20. milioni, e Berthier, qU3ntunque grande
Amico di detto Generale, pure si e espresso, che il medesimo
quando anco fosse immune da altri delitti, avrebbe perc sem­
pre g uesta macchia, di essersi appropriato tant' oro e tanto
argento.
Dal General Rey, gia Domenicano, che allogia nel Palazzo Sciarra, fu data jersera una Festa cia ballo, ma solamente per Ie Persone, che avevano il biglietto. Vi furono
abbondanti rinfreschi, sontuosa cena e canto di diecl Im­
provvisatori Francesi. Anco il General Cervoni recitc una
Canzonetta molto applaudita. Quelli che andarono tardi
alla Festa, non vi fmono ammessi, quantunque avessero bi­
glietto, quando non conducessero Donne inloro compagnia,
dicen'dosi, cbe degli Uomini ve n' era no gia abbastunza.
Li Servitori, che doverono rimanere parte per Ie scale, parte
in Cortde, fecero un poco di chiasso, dicendo, che quella'
non era uguaglianza.
Manifesti per Associazioni a Fogli Patr~ottici. Vedrerno
delle cose belle. Povera Religione, povera Filosofia, povera
Verita ~
E arrivato al Campo il General Massena. Cattiva nuova
per N oi. Egli e conosci uto per U omo feroce e intrattabile,
ed e biasimato dalla Truppa e dagli Uffiziali. Guai se pren­
dera il supremo comando; partendo Berthier, chi dice per
la spedizione d' Inghilterra, chi per and are a prendere un
altra legione in Lombardia.
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I1 Papa e partito questa mattina a ore J J 1/2 scortato da un
Distaccamento di Dragoni. In principio se ne volevano man­
dare soli J 50, l11a poi se ne accrebbe il numcro per timore
di qualche sommossa ne' Paesi, per dove passara. Tra gli
Uffiziali destinati ad accompagnado vi era in primo luogo
il Cittadino Charriere, Capo di Battaglione, Che allogiu
in Casa del mio Fratello maggiore. Sua Santita fino al
confine della Stato della Chiesa dey' essere accompagnato
dalla Truppa, indi mettera piede ne'Dominj del Gran Duca
di Toscana, dalla di cui pieta ed amorevolezza puo il S. Pa­
dre riprol11ettersi un' ottima accoglicnza. Dicesi che sia per
trattenersi a Siena (1). Il Commissario Rolland permise che
una porzione dell' Argentaria rimasta al Palazzo Apostolico,
s' incassasse per unirla all' eql1ipaggio del Papa, e acconsen­
tiva che v~ si aggiungessero Ie Argental'ie della Cappella;
ma sopraggiunti altri Commissarj 10 impedirono, e appena
partito il Papa bitfarono da per tutto. Alia Santita Sua
diedero Ii Francesi per Ie spese occorren ti J 5/m. Scudi parte
in oro, parte in argento presi dalla Cassa del Banco di
S. Spirito. Vedremo qual appanagio gli verra assegnato
in appresso; probabilmente un bel nulla. E cosa mira bile
come il Papa carico di anni, e ridotto poco fa in un stato
salute il pill deplorabile; ad onta delle inesprimibili ama­
rezze sotferte in questi ultimi giorni, si regga in piedi. Egli
in certi momenri ha mostrato un cOl'aggio eroico, e arriva
persino a dire ai Francesi, che sfogassero pure contro' d i
Lui il10ro odio, cbe si prendessero la sua vita, e che nulla
puo rimanergli fuori di Dio. Ieri segnatal11ente pareva rin­
vigorito e perfettamente sano. Oltre 11 Famigliari gia de­
scritti di sopra, non potendo condurre Muns.l' Stay, Segreta­
rio de' Brevi a' Principi, attesa la decrepitezza del medesimo,
ha menato seco l' Abbate Giuseppe Marotti Ex-Gesuita, bravo
latinante, Professore di Eloquenza nel Collegio Romano.
II S. Padre prima di partire ha sottoscritto varj Cbiro­
(I) Allegato V.
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grafi, acciocche il Card. Pro-Datario, il Vice-Uditor SSlllO,
ed altri Tribunali Ecclesiastici possano sbrigare Ie matet'ie
de,'Loro rispertivi dipartimenti. Turte Ie [acolta Papali Ie
ha communicate alii Cardinali Capi d' ordine, autorizzan­
doli a suddelegare di mana in mano altri in loro vece, se­
condo il bisogno, massime in caso di lora morte, espulsione,
o partenza da Roma.
E mirabile inol~re che Ii Franc~si abbiano voluto asso­
lutamente la partenza della Santita Sua, mentre da tutti
viene riconosciuta per un passo il piu impolitico, che po­
tesse darsi. Chi sa quali siano i 101'0 fini, e quali i dissegni
della provvidenza. Alcuni congetturano cbe 10 Stato Papale
debba 4esser ceduto a qualche Principe Estero, e che percib
siasi voluta allontanare la Persona dell'antico Sovrano. Al­
tri temono, e questi forse daranno nel segno, una persecu­
zione contro la Chiesa, quale incominci dall'Esilio del Capo
di essa. Generalmente il Popolo ha sotferto di mal animo
la perdita del suo Pastore. Sua Santita prima di partire
ascolta la Messa nella sua Cappella privata, e mentre pas­
sava per Ie al1ticamere, Ie guardie stando col cappello in
capo non 1110stravano per Lui il menomo rispetto.
Ordine ai Parrochi di dar nuove ,note per gli Allogi.
Disposizioni per l' Essequie da farsi posdimane al Gene­
ral Dupbot.
N otificaziol1 e per la restituzione gratui ta de' pegni sino
alla somma di Scudi quattro l'uno.
Li Commissarj Francesi si S0110 impossess,ati della Chiesa
e Cas a di S. Antonio de' Portoghesi, come pertinenze di
una N azione in guerra colla Francia, ed hanno portato via
Ie molte argentarie di detta Chiesa, compresi ancora Ii Ca­
lici e Ie pianete nobili. Hanno farto 10 stesso al Palazzo
del Mi'l1istro di S. M. Fedelissima, impadronendosi di tutle
queUe Mobilie, che spettavano aHa Corte.
Eccoci ag1i ultimi 1110menti del Carnevale. Noi 10 ab­
biamo passato in 1utto ed in pian to , e Ie nostre angustie
si sono aUl11entate di giorno in giorno. Ci spaventa ancor
48
11.
Fcbraro
Giuseppe cAntonio Sala
piu l' avvenire, massime in rifiesso di non saper come re­
gere alle spese pel nostro mantenimento e per queUo dei
nostri Ospiti, (he vogliono esser trattati bene. Una Gallina
costa uno Scudo, un Gallinaccio 32 Paoli, il Capretto 20
baj. la Libra, l' Abaccho 17, il Pane bianco un baiocco
l'oncia, il baccala 35 baj. la libra, Ie acciughe un baiocco
1'una, il Tarantello baj. 44 la libra, un mazzo di broccoli
25 baiocchi, il riso baj. 12 la libra, 10 Zuccaro in grana
di mediocre qualita baj. go la libra, altrettanto la cera. Da
questi soli artieoli si argomenti cos a sia tutto il resto. Ora
non esiste pili l'antico Governo, che pagava il grano fino
a 24 Scudi il Rubio, e 10 dava ai Fornari per 8 Scudi, che
rimetteva nell' anno scorso sei paoli in ogni boccale d' olio,
che faceva grossissimi diseapiti sulle cami. Vedremo come
Ii nuovi nostri Legislatori col loro talento sapranno prov­
vedere al ben pUblico. L'abbondanza de'viveri a Roma non
dovrebbe mancare, perche tutte Ie Provincie saranno co­
strette a somministrarne. Si pagaranno per~ carissimi, e
Ie stesse Provincie affamaranno ben presto. II peggio e
che dobbiamo rimanere per necessita senza bovi da lavoro,
e forse ancora senza cavalli per li trasponi delle Vettovaglie.
Molta robba del Palazzo Apostolico, e segnatamente Ie
carrozze di gala sono state vendute agli Ebrei con legge
pero che subito Ie disfacessero.
L' Appartamento, che il Principe Rezzonico, Senator di
Roma, god eva in Campidoglio, e stato interamente sguarnito
per grazia de' Francesi ..
II Principe Chigi ha mandato alli Consoli quattrocento
Colonnati per un dono gratuito alla Republica, ma Ii Con­
soli non hanno voluto accettarli, dicendo, che Ia RepUblica
nGn ne aveva bisogno, e cbe in caso di mgenza essa avrebbe
tassato Ii Cittadini.
Finalmente e uscito l'Indulto della Quaresima, essendosi
stentato fino a questa mattina per avere la licenza d'im­
primerlo e di publicarlo. All' opposto si stampa ora ogni
cosa scnza ii- perli1esso di chiccbessia, e gia s'incomincia 0\
.----------_. __ ..
{U
~}I';'
\I/'";
'Diario romano
49'
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vedere il MOllitore e altri Fogli pieni di veleno e colmi
d'imposture.
Li Cardinali non potendo' piu adunarsi nella Cappella
del Palazzo Apostolico, per esser tutto in potere de' Francesi,
faranno Ie solite funzioni nella Chiesa di S. Pietro, dove
sonG S0l10 stati questa mattina per la ceremonia delle Ce­
neri e per la Messa cantata. Hanno bensl deciso di far
omettere Ie Prediche solite gia farsi in Quaresima .nel Pa­
lazzo Apostolico.
Alla Carrozza, i 11 cui ei-a il S. Padre, si ru ppe una rota
tra la Posta di Baccano e Monterosi. Passo in quell' atto
uno de' nostri Facchini, che 10 vide seduto per istrada
sopra di un sasso. Gli chiese la benedizione. If Papa non
gliela diede, ma cavo un fazzoletto bianco per asciugarsi
gli occbj bagnati di pianto. Risarcito il legno, monto in
carrozza, e aHara bel1edisse il Facchino e gli altri circo­
stanti.
Sono incominciati questa mattina Ii colpi di Cannone
annunzianti l' Essequie del General Duphot. Si e pero 50­
speso 10 sparo per essersi differita la funzione a posdomani,
giacche non era peranco in ordine tutto I' occorrente. Per
formare l'armatura della piramide del gran Mausoleo, si
sono serviti di uno de' Castelli di legno, che stanno nella
Chiesa di S. Pietro. Siccome domani ricorrera la Festa
della Cattedra del Principe degli Apostoli; cosi torna bene
che non siasi eseguita una Funzione sulla piazza poco ana­
loga a quella, che contemporaneamente doveva tarsi in
Chiesa.
Li due Consoli Stampa e Maggi, parte di loro elezione,
. parte per essere stati ringraziati, hanno cessato della loro
incombenza. II primo di essi disse franco al Console Bonel­
Ii: « Cittadino il vostro i-jato puzza, cioe Ii vostri discorsi.
10 sonG nato Cattolico, e tale voglio 1110rire ll. Purtroppo
di mano in mano verranno escluse Ie persone probe ed
oneste, e subentraranno de' Birbanti. Mi e stato riferito,
che agli Avvocati Riganti e Costantini mostrarono Ii Fran­
Misce//allea storica, Vol. I.
4­
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Giuseppe c/l.ntoniu Sala
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eesi gli orc/ini preeisi del Direttorio per fare Ja Rivoluzione,
can intelligenza, ehe eomparisse opera de' Romani, e eh'es­
send'O stato proposto ad entrambi di prendervi parte, si ri­
sotvessero ad aeeudirvi, suI riflesso, ehe rinunziando essi,
probabilmente sarebbero stati sorrogati de' Birbanti. Credo
in reatta ehe detti Avvoeati abbiano buone massime, e so
che un figtio di Costantini ha detto, ehe il Governo at­
tuale per parte de' Consoli e anarchia, per parte de' Fran­
cesi Tirannia. Dovendo rimpiazzarsi Ii due accennati sog­
getti, aveva qualcuno de' Consoli proposto Mons." Arrigoni,
Oomo di mille carati, ma appunto come tale sara. diffieile
che venga aecettato.
Gli Ebrei sono an dati oggi in gran nUl11ero a Monte
Cavallo con bandiere tricolori e tamburri. Hanno ben ra­
gione di stare allegri. Frattanto Ii Trasteverini soffrendo
di mal animo che detti Ebrei non abbiano pili seiamanno,
e che portino Ie eoccarde eguali a queUe degli Uffiziali,
hanno preso il partito di mettere in mezzo aile lora coe­
carde una erocetta. Li stessi Trasteverini gettarono net
Tevere un Albero della Liberta,. e 'sebbene per Ie Ostarie
del lora Rione vadano molti soldati Francesi; pure non
si aceomunano con loro, ne danno ad essi la menoma con­
fidenza.
Annunzio che il General Massena e destinato Comman­
dante. Tutti se ne attristano, eompresa I' Uffizialita Fran­
cese, la quale sel11bra risoluta di fargli delle rappresentanze,
ailinehe moderi il suo rigore e dispotismo, e non si eon­
duea come si eondusse a Padova.
Disposizioni per impedire la creazione di nuove eedole,
faeendo spezzare e gettare nel Tevere Ie stal11piglie, do po
che ne'seorsi giorni ne hanno fatte stampare moltissime,
e, per quanto dicesi, fino alia somma di due milioni di
Seudi. Si venderanno 4. milioni di beni Camerali, e 6.
milioni di beni Eeclesiastiei. Gli aequirenti ne sborzaranno
il prezzo per 4. quinti in eedole, e per un altro qUlDtO in
moneta reale. Le eedole, ehe si ritirano verranno brueiate
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'Diario romano
51 .
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pLlbblicl;llente. L' Edino porta la data de' IS., rna e stato
pubblicato oggi.
Altri ordini per la requisizione de' Cavalli.
Divisione de' Dipartimenti della Repubblica Romana.
Avviso, che tutte Ie lettere s'impostaranno e distribui­
ranno alia posta Nazionale.
Essendo qua tomato il celebre Patriotta Angelucci Chi­ rurgo, e avendo inteso di essere nel numero de' Prefetti
dell' Annona, ha subito fatto Ie sue proteste, dicendo, non
esser carica adattata per Lui, onde entrara nel numero de'Con­
soli. Varj Mascalzoni 10 hanno accompagnato per Roma
con bandiere, ma erano soli a eorteggiarlo e ad appJaudirlo.
Ad uno de' posti vacanti del Consolato si e voluto quasi
a forza nominare Mons," Gio: Francesco Arrigoni, il quale
non intende di aecettar simil carica, e vLlole tornarsene a
Mantova sua Patl-ia. Cosi poco a poco il preteso voto del
Popolo Sovra no se ne va a spasso, e si cam biano tutti Ii
Soggetti de~tinati dapprima al Governo. Sebbene essendo
un Governo provvisorio, e dovendo fare ogni cosa satto la
dipendenza de' Francesi, secondo il Proc1al11a di oggi 1i
Fruncesi medesimi regolaranno in sostanz[\, e Ii Romani
in apparenZ<l. Cosi vecifieacassi sempre rneglio, che tutta
la nostra felicita si riduce a due oeclli per piangere Ie no­
stre disavventure.
Dallo sresso proclama si veggono Ii nomi de' Munici­
palisti, e i1 destino della 101'0 residenza al Palazzo Vaticano.
Detto Proclama e eomparso oggi alia luee, quantunque
porti 1a data de' r6. corrente.
Si pensa ad una eoscrizion Mi1itar'e: 111a possibile, ebe
non possa il nuovo Governo emanare un' ordine senza in­
sultare can termini indeeenti il Governo antieo?
Leggasi I' addio del Po polo al Papa, e si vegga quali
sieno Ii frutti della liberta della Stampa.
II Genecal Berthier, prim.a: di partire ha voluto abitare
il Palazzo Quirinale, dando in esso stammattina un gran
pranzo. Trovandosi Era i Commensali il Du.ca Cesarini gli
22.
Fcbraro
)2
~3. Fc~rnro
Gz'useppe c/l.rztonio Sala
fu al1nunziato, dovet'si farc un secondo riparto sulle P~r­
sone Facolrose per il pagamento di un' altra rata di contri­
buzioni. Egli ad un tale intlmo fu sorpreso da moti COI1­
'luIsi'll; rna ciononostame dovra pagare come gli altri.
Questa sera vi e la prova della Musica funebre da ese­
guirsi domani, e quindi resta di ballo.
E atTivato da Mantova in forma di Corriere un' Uffiziale
Cis'alpino con premurosi Dispacci per 10 stesso General Ber­
thier. Detto Uffiziale e venuto a dormirc in mia Casa, e
ho saputo da Lui, che per istrada non vi sana pill in marcia
Truppe Francesi, ma che peraltro il numero di quclle gia
arrivate aRoma e nelle vicinanze, e delle altre sparse per
10 Stato e considerabile. Li Polacchi rimangono a pie
fermo a Pesaro, Fano e altri Luoghi limitrofi. II medesi mo
Uffiziale confessa di buona fede, che quanto e accaduto ri­
guardo a Noi, tutto era accordato, e che Ii Cisalpini S0110
inquietatissimi per 110n aver potuto eseguire I'impresa della
democratizazione di Roma, affidata 101'0 in principio dal
Direttorio di Parigi. Essi, dice l'Uffiziale, non avrebbero
portato via tutte queUe rarita, che si prenderanno Ii Fran­
cesi, ne avrebbero come Ii Francesi assassinato la Stato a
l'orza di gravosissime contribuzioni. Pare, secondo la di
Lui relazione, che Ii Cisalpini desiderino la riunione della
101'0 Republica colla nostra, che siano disgustatissimi dei
Francesi, e che sperino vendicare un giorno Ii torti ricevuti.
Da questa mattina abbiamo incominciato ad essere in­
quietati ogni cinque minuti colla sparo del Cannone an­
nunziante l' Essequie del General Duphot. Gli abitanti
delle Case vicine al Castello sonG assordati dai continui
colpi, e a varie carrozze passando dal Ponte si sana fra­
cassati Ii cristalli.
Per ci6, che riguarda la Festa di questa mattina, ci ri­
portiamo aile stampe publicate su tal proposito (I). Ag­
giungeremo bensl essere stato un vera obbrobljo il 'led ere
(t) Allegata VI.
'Diario romano
53
sui basamento della piramide il P. Gagliuffi, Scolopio, di
N azione Raguseo, in Abita Religioso celebrare colla sua
orazione, degna di molte censure, Ie lodi dell' estinto Du­
photo Si leggano pure Ie Iscrizioni apposte a dette pira­
mide. La ceremonia nel suo complesso pUb rassomigliarsi
ai gentileschi riti. V'intervenne un numero ben grande
di gente, spinta quasi tutta da sem plice curiosi tao Que'Hi,
che vi andal"Ono per altro oggetto si distinsero, avenda
inn::ll1zi delle bandiere, portando in mana delle ghirlande
e al cappello de' rami di Cipresso. 10 vidi per istrada una
di qlleste processioni, composta di 80 individlli circa, che
camin facendo illvitavano i lora Amici ad unirsi. Mi fece
pieta l' osservare, cbe pill di una terza parte consisteva in
Ragazzi dalli 10. alli 15. anni. Mi dicono, che tutra la
turba de Patriotti riuniti sulla Piazza di S. Pietro, ascen­
desse al nUi11ero eli tre a quattrocento. Sono all'incirca
sem.'re gli stessi, e si trovano pronti a tutto per rappre­
sentare il Popolo Romano, cbe peraltro Ii trucidarebbe, se
non [osse trattenuto clalla forza, che ci domina. Sulla
Piazza vi era una spaziosa Orchestra, 'dove fu cantato
1'Inno, che parimenti pL10 leggersi, e doye accorsero piD
di 300 tl"a Musici e Sonatori, essendovi state per essi invito
generale. L' U ffizialita Francese intervenne quasi tutta, e
vi si trov6 10 Stato Maggiore della Guardia N azionale.
Vi erano 1i Consoli, vestito ciascheduno de' proprj abiti,
can sopra il distintivo di una fascia tricolore, e COil cap­
pelli apPulltat'i da una solda falda, e circondati sino a1­
l'estremita della Cuppola cia drappi parimenti tricolori. Essi
rassomigliavano Ii Spagnuoli quando giostrano col Taro.
Facevano ugual figura li Municipalisti. Qualche ridicola
Femina, Moglie di taluno de' Membri del nuovo Governo,
comparve ancor essa colla .fascia Naziona1e. Le ceneri del
Defonto rassembravano di essere in un vasa di marmo, che
fu depositato sulla piazza del Campidoglio. II Card. Vi­
cario, ad insilluazione del nuovo Governo, mando a tutte Ie
Chicse eli Roma l'ordinc di celebrare lllla Messa letta per
I
54
Giuseppe cAntonio Sala
7Jiario romano
--------_._._-----------_._-_._-----------­
l' Anima di Duphot. Questa sera, per compiere la eere­
mania can maggiore solennita, hanna voluta Ii Francesl che
s'illuminasse la facciata, Ie cuppole e il eolonnaro di S.
Pietro.
Oggi il General Massena, allogiato nel Palazzo Ruspoli,
ha data gran pl'anzo.
Li Francesi han fatto una operazione, cbe fa conoscere
sempre l11eglio il lora carattere. Essi si sono portati alle
Chiese Regie de'Spagnuoli, a S. Giacomo cioe e a Mon­
serrato, e ne hanno involate tulte Ie argentarie, anzi a
S. Giacomo banno preso ancora una grande quantitcl di
galloni d' oro. Lo stesso complimenta hanno fatto all'lm­
pel'ial Chiesa dell' Anima, e avendo raccolto dall'Inventario,
mancare una buona porzione di argenti, sen ten do che Ii
riteneva Mons.'" Strasoldo, Ministro Interino eli S. M. Ce­
sare, minacciarono di andare a prenderli colla forza armata,
onde il Prelata fu costretto a mandarli immediatamente.
Tutte queste argentarie, acciaccate e messe elentro de'saccbi,
sono state trasportate all' Accademia Ecclesiastica, da dove
gli Accademici sono incominciati a partire, essendovi allo­
giati molti Francesi. Posterior mente detti argenti Ii hanno
trasportati alla Zecca.
Si sono altresi impossessati della Casa e Chiesa eli S. 1'0111­
maso degl'Inglesi, obbliganelo que' Giovani Collegiali a slog­
giare nel termine di poche ore.
i.e Massarie, Ie Razze de' Cavalli e il molto Bestiame
grosso di ragione del Duea Braschi e stato preso clai Fran­
cesi, e tino dalle Paludi 10 hanno condorto al Campo.
Le Case Magnatizie trovansi nelle maggiori anguslie per
il pagamento della seconela rata eli contribuzioni, consistente
in 400/m, Scudi. 11 Duca Mattei per mettere insieme quin­
dicimila pezzi eluri, ha dovuto spenelere in cedola ottanta­
mila Scudi. Altri vanno in cerca' eli rrJoneta realc, e non
possono trovarla. Ben presto varie delle Faroiglie piLl co­
spicue si riclurranno aHa miseria.
Seguilano sempre Ii disorclini della Truppa. Molli Osli
..
5J
e Caffettieri tengono chiuse Ie 101'0 botteghe per non essere
inq uiclati ela questa canaglia. Alcuni soldati, per dar fa­
stidio aile Donne, hanna buscato delle bastonate.
Il Cardinale de Lorenzana (I), disgustatissimo di q uesto
soggiorno e della violenza fatta aUe Chiese de' Spagnuoli,
e partito questa mattina per ritornare in Ispagna.
Il Card. Ze/ada se n' e andato a F irenze.
Questa mattina istessa verso il mezzogiorno un nu­ mcro grande di Uffizialita Francese si e adunato aHa Ro­ tonda entro la Chiesa, d'onde fu prima levato il SSmo Sa­
gramento. Incominciarono quivi un consiglio, che duro
fino all' Avcmaria, di poi l' Uffizialita in corpo portossi elai
Generali Massena e Berthier, intimando al primo di essi
l' arresto, e fu spedito un Corriere Srraordinario a Parigi.
Ben presto sapremo il risultata di q uesto consiglio.
Collo stesso Corriere e partito stasera l' uffiziale Cisal­
pino Felice Bosio, che aHogio in mia Casa, e che porto
Ii Dispacci del Direttorio di Milano al General Berthier.
Egli era melanconico, e ho poruto comprendere che la ri­
sposta eli dellO Generale non dey' essere soddisfacente.
Le cose nostre sembrano molto imbrogliate, ne se nc
puo presagire buon fine. Il Cittadino Barbetti, che rimane
sempre presso di me) e al fatto di tutto il piano, rna, dicc
non pOler parlare. Accenna pero che il piano medesimo e
assai [orte, e che jnfino ad ora non si e cominciata l' ese­
cuzione di esso. Pare che 0 sarel110 venduti a Napoli per IS.
miljoni, 0 saremo del tutto liberi e indipendenti. Nel primo
caso Ii Francesi innanzi di partire ci spogliaranno di tutto;
nel secondo, si procurara el' abbattere la Religione, e si tro­
varanno pretesti per perseguitare e elistruggere il Clero. Si
e falto persino uscir di bocca, che Era pochi mesi potreb­
bero non esservi pill Preti, e farsi nella Chiesa eli S. Pietro
una Festa da ballo. Idelio pensara a dj[endere la Chiesa e
(1) V. Appendice VUI.
24. Febraro
"
56
Ii suoi Ministri. Sarebbe per noi una bella grazia il marir
Martiri.
Frattanto il nuovo Governo e una vera babilonia, e 1'a­
cendosi in esso continui cambiamenti, il preteso voto del
Popolo Sovrano se ne va a spasso. Mons." Arrigoni, eletto
Console, si e seusato dicendo, esser egli membro della Re­
publica Cisalpina, come Mantovano, e dover quindi impie­
. garsi al servizio della sua Patria a preferenza di un Paese
straniero. Con questa plausibile pretesto se n' e partito alla
volta di Mantova.
Al posta di Governatore di Piazza Navona e stato scelto
il Fruttaiuolo aHa Minerva, conosciuto per publica spia,
e per Sottogovernatore hanno destinata il Casciarino a
S. Chiara, fallito pili volte dolosamente, e cbe doveva per
Ii suoi delitti andare in galera.
Li disordini sono sempre peggiori, e mentre si vogliono
cercar mezzi per migliorare la moneta di bassa lega, quelJa
di rame non si trova nemmeno pagando un agio del 40.
per cento, e Ii pezzi duri si vendono sino a sette seudi, e
ancbe sette e mezzo l' uno.
Per la requisizione de' cavalli si tiene un metodo di
nuova moda. S'intimano que' Rioni 1 che debbono portadi
di giorno in giorno sulla Piazza del Popolo, li Commissarj
scelgono tutti queHi, che lora piacciono, e senza dare alcun
riscontro ai rispettivi Padroni 1 e senza tcnerne neppur re­
gistro, se Ii ritengono, 0 anche Ii restituiscono affinche siano
mantenuti dai proprietarj. Al Principe Pallavicini, che ne
aveva 21., gEe ne hanno rimandato uno solo patito eli spalJe
e inservibile. Nove del Card. Roverella se Ii sonG riteoull
tutti. Si argomenta da cia, che Ii Commissarj vogliono
reclutarne un buon numero per loro medesimi. Si veg­
gooo ancora delle belle carrozze, cbe 11 Francesi hanno
tolte a diversi Particolari. In somma col pretesto di farci
felici e di renderci liberi, ci vanno spoglianclo interamente.
II nuovo Ospedale di S. Spirito in Sassia fu ceduto per
commodo dell' Armata Francese. Sulla l0ftu di meao V.l
57
'Diario romano
Gz'useppe cAntonz"o Sala
e stata
posta l'iscrizione « Hospital Militaire Fran~ais n.
Le belle arme in marmo di Pio VI, e di Mons." Albici
COI11LDendatore nel tempo, in cui fu fabricato, sono state
abbattute.
Innanzi all' Ospedale vecchio hanno eretto un' albero
della Liberta coll'iscrizione « 11 Popolo e it Sovrano n ed
nitre analoghe, e con un Busto rappre~entante Bruto, avanti
del quale Ii Giovani dell' Ospedale medesimo fanno ardere
la notte una lampada. Peraltro su varj di questi alberi e
stat9. trovata la seguente satira: « Albero senza radici, ber­
retto senza testa, RepUblica senza sussistenza n.
Molte popobzioni dello Stato rimanevano abbandonate
ad una perfetta anarchia, e vivevano nella maggiore per­
plessita; giacche ne i Francesi, ne il nuovo Governo si
erano dati alcun pensiero riguardo aile medesime: In varii
Luoghi 0 dc'cattivi Paesani, 0 de' Forastieri ancora, 0 de'Gio­
vani nazionali, che trovavansi aRoma, innalzarono gli
albcri e organizzarono a loro capriccio Ie rispettive Muni­
cipalita. Oggi finalmente Ii Consoli hanno indirjzzato a
tutte il Proclama, cbe pub leggersi in istampa (1), e dal
quale apparisce, cbe siccome si continua ad esser prodighi
di menzogne; COS1 non si sa mettere penna in carta, senza
inveire furiosamente contro it passato Governo.
Progetto relativo all' estinzione delle Ceclole.
Il risultata del Congresso, che teo nero ieri gli Uffiziali
Francesi pua rilevarsi dal Proclama pubblicato stammattina
in lora nome (2). Essi la scorsa notte obligarono 10 stam­
pator Camerale Lazzarini ad impril11erlo, e 10 vanno di­
stribuendo anco per Ie publiche strade. Si scorge quanto
sia dOl Essi odiato Massena.
Stammattina si sono adunati nuovamente gli Uffiziali
Francesi nella Chiesa d'ella Rotonda, e dopo molti Con­
gressi aile ore 23. hanno publicato il secondo Proclama (3)
per cui il Popolo ha fatto loro dell' applamo.
([) Allegalo VII.
(2) Allegata VIlI.
(3) Allegata LX.
25. Febrar()
58
Giuseppe CAntonio Sala
Secondo il costume di tutti Ii giorni, ancor oggi ci siamo
veduti alfollati di Editti. Invito aUe persone atte a governar
cavalli di recarsi a S. Calisto per esser impiegati in ser­
vizio de' Francesi. Intimo ai Vaccinari e Calzolari di por­
tarsi alia Sapienza, dove dal Cittadino Lensi e slato ordinato
ai medesimi di lava rare per I' Armata Francese, dovendosi
tornire alla medesima trentamila paja di Scarpe, e quattro­
mila paja di Stivali. Ordine di abbattere in otto giorni
tutti Ii stemmi di pietra e di qualsivoglia altra materia.
Mutazione di colore aUe coccarde, sostituendo al nero il
grigio; di togliere qualunque distinzione dalle medesi me, e
segnatamente Ie croci; e di pOl·tare anco Ii Forastieri la coc­
carda romana, esclusi quelli, che trovansi addetti al ser­
vizio de' Ministri Esteri.
Quanta alii stem mi e un guasto non indifferen.te, es­
sendovene grandisslma abbondanza, massime nelle Chiese,
e oltre al perdersene de' bellissimi intagliati in marmo, man­
C,lranno ancora in pili luoghi gli ornamenti, ch'essi face­
vano, e si guastara l' architettura, oltre al cancellarsi in tal
guisa la memoria di queUe Persone benemerite, che fecero
utili stabilimenti, a eressero grandiose fabriche non meno
sacre, che profane. II termine di otto giorni non pUb ba­
stare per questa operazione. Qualcuno si affretta ad ese­
guido, ed io, nel passare oggi per S. Spirito, ho veduto,
che, nonostante il giorno di Domenica, si abbattevano a
colpi di mazza Ie armi esistenti sulle porte dell' Ospedale
vecchio.
Quanta poi aUe coccarde, era facile il presagire, che gli
ordini dati avrebbero accresciuto il malcontento del Popolo.
Li Trasteverini singolarmente, Ii Montisciani e Ii Rego­
lanti soffrivano di malanimo che gli Ebrei, deposto 10 scia­
manna., dovessero portare la coccarda nazionale, e quindi
per distinguersi avevano messo sulle lora coccarde una pic­
cola croce. L'ordine di togliere un tal distintivo e stato
la scintilla eccitatrice di un vasto incendio. Convien dire,
(he Ii Francesi e il Governo gia clubitassero eli Clualcbe
'Diario romano
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sconcerto, mentre prima delle are 22. ho veduto in Piazza
Colonna due distaccamenti di Truppa Francese e Nazio­
nale; passanelo per Ponte S. Angelo ho osservato che Ie
cancellate del Castello erano chiuse; e giunto sulla Piazza
eli S. Pietro, vi ho trovato fermi due picchetti di Cavalla­
oa. Tornando indietro un Amico, ch' era in mia compa­
gnia, voleva prendere la strada della lungara, ma io, quasi
presago, valli tornare per ponte S. Angelo, dicendo, che
i 11 giornata di festa e in tempi non molto tranquilli, sa­
rebbe stato· imprudenza il passare per Trastevere.
Giunto all' Orologio della Chiesa nuova, sentii che Ii
F ra nces i avevano battu to la generale, e cbe varie con trade
erano in sommossa. Arrivato presso l' Agonizzanti, vidi
gen te sbigottita fugire da pi li parti, onde mi ri tirai qui vi
in Casa di un Amico e poco dopo, sembrandomi Ie case pili
tl"anquille, mi rimisi in isu-ada, dove fui avvisato di levar
la coccarda, mentre il Po polo ammutinato, non voleva che
si portasse. Di fatto la nascosi, e avvicinandomi all'im­
boccatura della Piazza della Minerva osservai una lunga
fib di Soldati, parte civici, parte Francesi, e un grosso
picchetto di Cavallaria. Aile 23 1/2 giunsi a Cas a molto spa­
ventato, e mi venne riferito, che avendo un Uffiziale Fran­
cese levato la crocetta dalla coccarda di uno, che ve 1a por­
tava, e avendo alcuni Soldati fatto delle insolenze ad al­
cuoe Donne in Trastevere, era nato un gran sussurro, e
rrovavansi in piena insurrezione Ii Trasteverini, Ii Borghi­
giani eli Regolanti, che volevano attaccar i1 fuoco al Ghetto,
che andavanb gridando da per tutto: « Viva Maria, Viva it
Papa ». Dalla loggia della 111 ia Casa sentivasi un confuso
mOl"l11orio verso Ponte Sisto e Trastevere, e dalla mczz'ora
eli notte fino aile tre ore si sentivano pure frequentemente
delle arcbibugiate in tre diverse parti. Non girava quasi
nessuno, a riserva della Truppa, e sotto Ie fenestre della
mia abitazione imbattutasi una patuglia di Dragoni con
non so chi, I' obbligb a torn are in~lietro, e 10 regalo di varie
piattonatc. Siamo aile ore cinque, c si continua a sentire
•
Giuseppe c/.lntonio Sala
'Diario rOlnano
la Cavallaria in mota, e siamo tutti pieni di spavcnto per
cia, eh' e passato, e per Ie triste eonseguenze, che posso no
derivarne. Domani sentiremo Ii dettEgii pill precisi di que­
sta disgustoso avvenimento.
Discorsi pronunziati dal Cittadino P<lcifiei sotto gli AI­
beri della Ii berta (I).
Alloeuzione ai giovani Romani (z).
Ecco Ie notizie, che ho raccolto fin qui rapporto al tu­
multo di jeri. II Cittadino Barbetti, Segretario del Dipar­
ti menta degli Allogi, e mio Ospite, torno a Casa la sea rsa
notte alle ore g., e mi ha narrato questa mattina, ebe
alIa testa de' Tumultuanti vi erano tre Preti, anzi tre Par­
roehi col Croeifisso, che questi presentandosi a vari Quar­
tieri Civici, predicavano dieendo: «( 0 ferite questa Cristo,
o depositate Ie armi )); che per mezzo di simile stratta­
gemma Ii Tumultuanti el'al1si impadroniti di un buon nu­
mero di fucili, e ebe armati di essi, eli pugnali, stili ecc. ,
andavano processionalmente gridando: « Viva GesLI, Viva
Nlaria Jl, avendo sempre alIa testa detti Preti. Accorsero in
pl'incipio li Civici per sedare il tumulto, e unironsi ad essi
Ii Patriotti, tra i qua Ii il mentovato Barbetti, che trovan­
dosi al suo Uffizio a Monte citorio, prese un fucile, e anclo
verso Trastevere. Quivi era segulta prineipalmente la bu­
glia, alIi Trasteverini si erano aecoppiati Ii Regolan ti, e
vi era chiasso an co per Ii Monti. Si strapparono Ie coc­
earde nazi on ali dai Cappelli, si uccisero de' Francesi. Li
Commandanti diedero ordini affinche la Truppa Francese
agisse, rna la Truppa non obbedl, attesi Ii dissapori col
General Massena. Li Consoli mandarono per 10 stesso ef­
fetto a prcgar gli Uffiziali radunati alla Rotonda, e aHora
i Soldati vennero spediti dove l' esigeva il bisogno. Cirea
300. Trasteverini, passato il Ponte Sisto, ~rano gia nelle
vlcinanze di S. Eustachio, e pare cbe Ie lora mire fossero
dirette a Monte eitorio per sorprendere Ii Membri del nuovo
Governo, ma essendo in numero troppo scarso, furono co­
stretti a desistere dall'impresCl. 11 contrasta principale segul
a Ponte Sisto, dove 1.1 Truppa contenne il Popolo, e dove
gli ammutinati si batterono pill ostinatamente. Le contrade
di Trastevere, queUe delli Monti, e .litre furono ilLtminate,
e giravano tuttavia deUe Processioni anco con ragazzi e
donne a piedi nudi gridando « Viva Maria ecc. Jl. Si fece
fuoco in diversi luoghi dall'una e i' altra parte, e duro
la zuffa sin verso Ie sei ore, mentre Ii Trasteverini, non
potendo sostenere l' im peta della Cavallat'ia, si ritirarono
neUe Case, sparando fucili e pistole dalle fenestre. II nu­
mere de'morti dicono esser maggiore di zoo, buona parte
Francesi, qualcbe civieo, e alcuni Pan-iotti. Il Cbirurgo
Giusti, acerrimo Patriotta, cbe in q uello stesso giorno a veva
spar/ata della Madonna, e che al primo incontro cogi' In­
sorgenti ris?ose con una fucilata al grido « Viva Maria ";
eadde estinto alIi piedi del Cittadino Barbetti. Gl'Insorgenti
tentarono d'impadronirsi del Campidogiio, e ne vennero
respi n ti dalla Truppa, cbe vi si el'a ri nforza tao II forte del
Tumulto fu sempre in Trastevere. In alcune Chiese di quel
Rione fLHono costretti Ii sagrestani dai tumultuanti a suo­
nare Ie Cam;Jane a festa. Un distaccamento Francese al­
I' «( Evviva Maria )) de' Trastevet'ini, grido ancor esso « Viva
Maria Jl e cosl ingannandoli Ii feee avvicinare, e salutolli
con una' scar ica, che ne atterro molti. Li soldati stiedero
in moto tutta ]a notte. Molte persone si trovarono costrette
a rimanere fuori di Casa, e que' pochi, che giravano, a ogni
momento venivano fermati dalle Guardie, e s'erano in com­
pagnia dovevano disunirsi. Un mio Amico, che sino aUe
due si trattenne in Borgo, dove pure vide un Soldato Fran­
cese morto, giunto aHa meta di Ponte S. Angelo incontrossi
can un' Uffiziale, cbe tutto smaniato gli disse: «'Buon Cit­
tadino, procurate che il Popolo sia tranquillo, altrimenti io
vado a far scaricare l' artiglieria del Castello contra la Citta D.
Questo appunto era quello, che Noi temevamo, e se Ii Fran­
cesi avessero fatto fuoco coi Cannoni dalle alture, una gran
60
26.l'cbraro
(I) Allegata X.
(2) Allegala XI.
61
62
Giuseppe cAlltOllio Sala
\
":'
parte del fabricato di Roma ne avrebbe sofferto. Circa 40
de'Tumultuanti furono messi in arresto. Facciasi una ri­
fiessione: nel passato Governo Ii Patriotti tante volte pro­
CUl"arono di sollevarsi, senza mai riuscirvi, menu"e Ie Truppe
del Papa, ch'essi chiamavano sempre col nome di viIi, fu­
rona bastanti a comprimerli. Ora per la sommossa di parte
del Popolo e bisognato impiegare una forza ill1ponente, e
vi e voluto molta a sedarla dopo reciproca strage. Come
combina dunque che il voto libero del Popolo sovrano vo­
leva la liberta, se questo Popolo istesso a fronte del pericolo,
cui si esponeva, atterro gli Alberi, e desidero di tornare al­
l' antica schiavitu?
Quanto alii Preti, non ho potuto ancora appurare la ve..
rita. So che un Prete, il quale predicava verso l' Avell1aria
sulla Piazza di Campo de' Fiori, ad oggetto di radunar gente,
per condurla, secondo il costume, al vicino Oratorio del
Pianta; quando ne partl col Cristo, fu violentato e costretto
ad andare col Popolo: ne mi persuado che vi fossero dei
Curati, seppure ancor' essi non vennero costretti dalla forza
ad unirsi coi lori Parrochiani.
Li soli due Consoli Bonelli e Angelucci rimasero alia
101'0 residenza di Monte citorio, d'onde passaro no al Cam­
pidoglio per esser piu sicuri, essen do necessario il trovarsi
sempre pronti per dare gli ordini opportuni. Gli altri fug­
girono alle rispettive Case, ma poco dopo furono obbligati
a tornare, perche i Compagni fecero ad essi intimare, che
non rendendosi subito al 101'0 posto, intendevansi decaduti
dalla Carica.
Non puo negarsi che il Popolo siasi condotto ad un
passo troppo ardito, Clttesa la forza imponente, che ci domina.
Ma se guadagnava piu presso Ii Ponti, e se Ii Civici gli
prestavano aiuto, la Tragedia sarebbe stata molto piil seria.
Certo Fornarino, Giovane cognito cd ardimenlOso, nel
maggior bollore del tu multo ebbe il cOl"aggio di presenta rsi
al Consolato, asserendo, che tutto andava a calmarsi, e che
5C gli si Fosse somministrata un poco di [orza, Egli avrebbe
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nel momento fatto cessare il tUll1ulto. Le sue mire, ch'erano
ben diverse dalle parole, andarono a vuoto, giacche fu messo
subito in arresto.
Qucsta mattina si sono veduti Ii Proclami analoghi ai
segulti disordini. Dio voglia che siano efficaci a ricondurre
una perfetta tranq uilli tao
Per provvedere all' urgenza e stato permesso aL General
Dallemagne di apporre il suo nome al primo di detti Pro­
cbmi, come Comandante della Piazza di Roma, mentre il
Corpo dell' Uffizialita ha intimato l' arresto ill Casa a tutti
Ii Generali Francesi, al Tesor.iere Haller e alJi Commissarj.
Quando gli UHizi::di dopo il primo Consiglio presentaronsi
al General Massena, cbc poco prima aveva ricusato di am­
mettere una loro deputazione, Egli saIl sopra di Ulla sedia
per Farsi vedere da tutti loro, credendo di esigger rispetto.
Un' Uffiziale gLi disse che 10 conoscevano per Ull ladro, e
avendo egli SOggiUlltO: « Non conoscete voi questa divisa? ))
repplico, nOll esser pill degno d'indossarla. Detta Generale
voleva uscit-e dalle sue Camere, una Sentinella glie 10 impedl,
e valendo Esso avvanzarsi, Ii:! Sentinella gli volto la bajonetta,
col dire, cbe il suo Caporale gLi aveva dato ordine di te­
nerlo in arresto. Ieri dopa pranzo Massena, in mezzo a un
distaccamento di Ussari, se ne ando al Campo, d' onde poi
c partito. Vi ando ancora il General Bertbier, ma nella
notte fece ritorno a Monte Cavallo, essen do state pregato
dagli Uffiziali, di riassumere, in vista delle circostanze, il su­
pl'emo comando. E veraOlente singolare I'impegno, in cui
si sonG messi gli Uffiziali, che vengono secondati da quasi
tlltta la Truppa, e sCll1bra che la condotta sia un' effetto
della Di vina Misericordia su di N oi. Tel11evasi che potesse
nascere qualche attacco fra Ii Generali, 10 Stato Maggiore
e i '101'0 aderenti cia una parte, e il,resto dell' U ffizialita col
maggior nUllJero de'Soldati dall'altra parte; ma l'insurre­
zione di jeri ha frastornato ogni cosa.
Erano gia percorsi l'inviti in istampa per una Festa da
ballo venale, do. darsi La scorsa notte nel Teatro Aliberti j
Giuseppe c/lntonio Sala
'Diario romano
ma il Tumulro nOil permise neml11eno che il Teatro si aprisse.
Gli Uffiziali spediroilo jersera un Corriere straordinario
alli Confini, con ordine che non si lascino venire avanti Ii
Corrieri di nessuna parte. Li Generali volevano pagare a
conto aila Tr'uppa il Soldo di due mesi, 111a la Truppa vuole
esser soddisfatta di tutto l'intero.
In una delle ulti ~ne rassegne fatte al Campo, si trova­
rono mancanti circa zoo Soldati. Essi vanno la notte per
Ie vigne a rubare, e Ii vignaiuoli fanno loro la caccia, Ii
spogliano e Ii sotterrano.
Anco dalla Truppa, ch' e in Citta, mancano 100 Uomini
circa. leI' l' altro nel vuotare una latrina in Borgo vi lu
trovato dentro un Dragone, gettatovi con tutta la montura.
Ad onta delle pro:nesse fatte di lasciare al Papa il libero
esercizio di spiritualita, il Tribunale della Dataria non e
stato riaperto, adesivamente al consiglio dato su cio dai Con­
soli. Si e preso bensl l'espediente di far spedire Ie materie,
che occorrono, mandandole in giro per Ie Case de'respettivi
Officiali di Dataria, e si lavorano per uso de'medes1l11i Ii
sigilli coll'impronta de'S5. Apostoli Pietro e Paolo, e col­
l'iscrizione Pius Papa Sextus, per sosti tuidi alli Stemmi del
Cardinal Pro-Datario. Li Transunti non saranno pili sotto­
scritti dal Notaro della Cancellaria Apostolica; ma da uno
de' Notari pUblici, chiamati in addietro Capitolini.
Li Commissarj Francesi avevano incomiilciato ad adot­
tare il p:utito di lasciare a ciaschedun Cardinale un pajo
di Cavalli. A vari Cardinali pero, come al Vicario e Pro­
Datario, non glie ne hanna rimandato neppur' uno.
Berthier ha pregato gli Uffiziali che vogliano cessare dalle
loro Assmblee sl clamorose, e che per mezzo di Deputati
vogliano trattare con Lui qualsivoglia affare. Essi si un iJor­
maranno al desiderio del Generale, eli Deputati prendera-nno
Ii ricorsi di tutte quelle persone, che sono state gravate.
Oggi sono seguite molte carcerazioni per Ii Monti e per
Trastevere. Aile ore 20 e stata arrestato il celebre abo D.
Giovanni Marchetti, Presidente del Gesu, e tradotto prima
a Monte Citorio, poi a Castello. Le di Lui carte sono state
sigillute. Egli con spirito imperturbabile ando al suo destino
dicendo, non aver nulla di che rimproverarsi. Di farta
il suo delitto non puo Esser altro se non se l' aver sem­
pre combattuto in voce e in seritto per la buona causa. Ha
uvuto la sone medesima il P. Spinelli, religioso Teatino, e
se ne ignora il morivo. Inoltre sono stati arrestati l' Ab.
Capanna, Parroco di S. Maria in Trastevere, col suo Vice­
parroco, e cosl pure un Religioso Carmelitano, Parroco di
S. Grisogono in Trastevere, col Sottocmato; su de' quali
probabilmente ven'a ri[usa la colpa del tumulto di jeri. Anco
Mons," Maccarani, che sel1lpre spacciava nuove contrarie
alli Francesi, trovasi in arresto. AHa Carica di Presiden te
del Gesll, dicesi, verra destinato il Sagrestano di S. Giovanni
Decollato, Zio del General Cervoni.
Proclami per la req uisizione delle armi da taglio e da
[uoco nel Rione d i Trastevere; per la risposta al « Chi va
la "; per l' Agricoltura.
II Cittadino Barbetti, alla testa di un Distaccamento di
Dragoni, si e trasferito in Trastevere, e quivi ha pubblicato
il Proclama del General Dallernagne.
Si e incominciata in detto Rione la requisizione delle
armi, anco con visite domiciliari.
II nUl11ero delle Persone arrestate, a motivo dell'insurre­
zione della scorsa Domenica, arriva alli 200. Vi sono al­
CLlni delli Monti, e tra gli altri il commodo Cittadino Fran­
cesco lngami, cui si da la raccia di capo sussurratore.
Li Generali Francesi vanno a riprendere l' esercizio delle
loro autorita. Abbiamo un Proclama del General Vial in
data di ierj, contenente i dettagli dell'insurrezione, la pa­
rola di difendere Ii Cittadini tranquilli, Ie lodi della Truppa
Civica.
Altro di Berthier riguardante I'insurrezione medesima.
AIrro dello stesso, perche Ii reclami contro Ie persone,
che hanDo derubato ece., si portino a Lui, onde De sia rio
messo il giudizio ad un Consiglio di Guerra.
64
Miscellanea slorica, Vol. I.
65
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66
Giuseppe cAntonio Sala
Editto 11101to energico de' Consoli per disapprovare I' "c­
cacluto nel giorno di Domenica; per lodare ql1egli Eccle­
siastici, che fomentano l' unione e la pace; per disapprovare
chi fa il contrario, e per ingiungere ai Parrochi eli il1umi­
nare il Po polo ecc. Ripristinato il color nero nelle coccarde.
Ordine ai Vaccinari di far la consegna ai Calzolari delle
pel1i, e ai Calzolari medesimidi portarsi subito al lavoro
per servizio dell' Armata Francese.
Ordine ai Macellari di dar Ie pelli senza alterazione eli
prezzo.
Condanna di quattro de' Tumultuanti, fue'ilati questa
mattina sulla Piazza del Popolo.
Dopo pcunzo ne sono stati fucilati quivi altri diciotto.
Uno di essi dopo la scarica si eresse da terra gridando:
grazia; grida: grazia, anco il Popolo; ma la grazia fu una
archibugiata, cbe 10 fece cader morto. Li Soidati Francesi
accostaronsi ai Cadaveri, e l'insultarono con parole. e COil
de'scherzi di mano suI volto. Per Noi, cbe non siamo ac­
cosmmati a simili esecuzioni militari, Ie condanne eseguite
cosl subito ci hanno fano ribrezzo, e ci ha ratto ancar me­
raviglia cbe alIi pazienti non siano stati neppur bendati
gli occbj.
Invito ai Depurati de'sette Dipartimenti della Republica
Romana di radLlnarsi a Monte citorio.
La Municipalita ha preso possesso del Palazzo di Cam­
pidoglio, dove terra Ie sue sessioni, e Ii Consoli in luogo
di avere per Residenzu, com' era stato stabilito, il Palazzo
Vaticano, che sarebbe incomodo per la troppa distanza, si
adunaranno al Palazzo Quirinale. Quando Bertbier diede
in detto Palazzo Pranzo d'invito, vi fu, dopo la pri ma, la
seconda tavola, aHa quale si assissero Ie persone di servizio,
ed altra gente. Mancavano gia. molte salviette, onde vari
di que' Birbanti tagliarono a pezzi Ie tovaglie. Terminato
il desinare presero Ie stesse tovaglie all' estremi ta, e gi tta­
rona in terra quanto vi era sopra, fracassando molti belli
putti di porcellana. Per Ie camere furono ancor tagliate
varie tendine di seta, che stavano aile fenestre.
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67
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Debbono sOl1lministrarsi all' Armata Francese trentamila
camicie. Se ne vorrebbero ottomila nel termine di tre
giol'l1i. Si distribuisce la tela a tutti Ii Monasteri, per af­
frettame il lavoro.
II General Massena fece indennizzare la Casa R uspoli
della spesa fatta pel trattamento datogli durante il suo al­
logio nella medesima. II General Dallemagne, che dimora
nello stesso Palazzo, si tratta a conto proprio.
Si spera che verra rirnesso in liberta il P. Spinelli, Tea­
tino. Uno de'Faziosi, che ponava l' imagine della Madonna.
essendo inseguito dalla Truppa, rifugiossi nel Convento eli
S. Andrea della Valle, e il P. Spinelli gli diede ricovero;
onde un tal elelitto non poteva esser degno di severa pu­
111ZlOne.
L' Ab. Marchetti si e farto andare questa mattina il
pranzo dalla Casa del Gesu.
Per tu tta la citra si e a ttorno alle armi di pietret per
atterrarle. Sara difficile che questa operazione sia ultimata
nel termine prescritto. Fa pena il vedere tanti belli inta·
gli ed omati rotti in pezzi e gettati a terra, per far piu
presto.
Li Cardinali Traietto e Carandini e il Principe eli Piom­
bino, olrre Ii Francesi, cbe ritengono neUe lora case, sana
stati l1lultati pel mantenimento di altri Uffiziali, che tro­
vansi di avere allogio in altri palazzi eli Prelati, cbe par­
tirono da Roma per ripatriare. II primo paga Scudi 25.
al giorno, il secondo Scudi 10., il terzo Scudi 50. Traietto
ha pagato un giorno solo, mostrando che in Roma non
l'\a rendite, ll'ovandosi tutti Ii di Lui eifetti nel Regno di
Napoli. Li alrri otterranno diminuzione, e dopo qualcbe
tempo ven'anno assoluti.
Oggi e stato arrestato il Sagrestano di S. Maria in Tras­
pontina; la scorsa notte il Generale de' Carmelitani scalzi;
due Canonici di S. Spirito, Agostini e Derossi, e il Ma­
riani, Computista di quella pia Casa. Rapporto a questi
tre soggetti e nota che Ii Giovani dell' Ospedale ne hanno
68
28. Fcbraro
Giuseppe CI1ntonio Sala
'Diario romano
procurato la cattura, col pretesto che l' Agostini, Maestro
eli Casa, e il Computista rendano conto della loro ammini­
strazione. Quanto poi a1 Derossi, la sua reita consiste
nell' aver ripreso amorevolmente un Giovane di detto Spe­
dale, che nell' erigersi l' Albero della liberta, parlo contro
i propri Superiori e contra gli Ecclesiastici.
Saputosi il Tumulto di Roma ad Albano, Castel Gan­
dolfo, Velletri ecc., tutti que' Popoli inc0111inciarono a tu­
multuare, onde sono partite due Divisioni di Truppa Fran­
cese con i Cannoni, per mettere al dovere gl'Insorgenti.
Li Cadaveri eli quelli, che furono fucilati jeri, rimasero
insepolti tutta la notte. Questa mattina sono stati tumu­
1ati nel Cemeterio di S. Giacomo elegl'Incurabili.
E stata publicata la semenza de'IS fucilati jeri dopo
pranzo.
Proclama del General Dallemagne agli Abitanti di Roma,
ed all' Armata per animarli alla Concordia, per annUnZial"e
che 1'Insurrezione era preparata anco fuori di Roma e di­
retta contra i Soldati, e che a Velletri furono massacrati 4.
Dragoni, il Segretario e un Servitore elel Commandante di
quella Piazza.
Decreto de' Consoli con ordine che in termine eli 24. ore
tutti gli Ecclesiastici Forastieri, Secolari e Regolari, debbano
ne'respettivi Rioni far iscrivere Sil di un Registro i lora
nomi e il motivo della lora dimora in Roma.
Altro Proclama eli Dallemagne coll' avviso di essers! n­
stabilita la calma in Roma e d' esser stati battuti li Solle­
vati a Castello, Albano e Marino. E tolta la legge di ri­
tirarsi alle g. e solo aIle 10. si sara in ob1igo di pOl'tare il
lume. N uovi elogi alla Truppa civica.
L'Ab. Cardella, Parroco de SS. Vincenzo ed Anastasio
alla Rego1a, e in arresto.
Discorso del cittadino Agretti (I). Chi non conoscesse
questo birbante, 10 crederebbe un Santo Padre, e chi non
sapesse ch' era un miserabile Notaio criminale del Governo,
imaginarebbe che per amore di Roma avesse" rinunziato
alle ricchezze di Creso. Tutta la colpa dee rifondersi sui
Ministri del Santuario. Ecco dove consiste l' arte de' nostri
Declamatori. Domandate Ie pruove della 101'0 assertiva, e
non sapran no rispondervi, 0 vi diranno delle menzogne.
Questa mattina e stato aperto il Monte di Pieta, senza
di che poteva temersi qualche grave sconcerto, non sapendo
la gente corne fare per il cam bio delle Cedo1e, e per la ri­
scossione degli Ordini.
La scorsa notte Ii Comoli hanno inviato Lettere a Pa­
rigi per mezzo di un Corriere straordinario. Ignorasi l' og­
getto di simile spedizione.
Non meno jeri, che questa mattina, tutti Ii Parrochi
della Citta, a norma dell'ordine dei Consoli, hanno appli­
cato la messa per quelli, ch~ morirono in difesa della Re­
publica nel tU111ulo della scorsa Domenica, e, con rubrica
affatto n llova, dopo il Vangelo hanno parlato in lode degli
estinti Patriotti.
Ii Card. Vicario in questi due giorni si e portato in
Trastevere e alli Monti, enrrando ancora nelle Case e nelle
Ostarie, ad oggetto d'insinuare a tutti l' obbedienza, 1a
docilita e 1a quiete.
Sostengono molti, che l' ins1lrrezione di Domenica debba
riconoscersi da un segreto maneggio del' General Massena,
e dico no che a tal effetto aveva il medesimo ordinato, che
buona parte della Truppa si ritirasse a1 Campo facendo ri­
manere in Citta una Divisione a Lui contraria, perche fosse
cia se sola impotente a difendersi, e rimanesse in tal guisa
sacrificata senza scampo. Non si hanno pero buoni fon­
damenti su cui appogiare tali assertive.
Roma, che ridondava in addietro di Abbati, ne copta
ora pochissirni, a riserva deg1i Ecclesiastici, mentre tutti gli
altri si sono secolarizzati spontaneamente, prevenendo in
tal guisa la legge, che Ii avrebbe costretti ad un tal passo.
(I) Allegata XII.
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