miscellanea - TheSourceHH.org
Transcript
miscellanea - TheSourceHH.org
MISCELLANEA della Societa Ron1ana di Storia Patria SCRITTI D [ GIUSEPPE ANTONIO SALA PUBBLlCATI SUGLl AUTOGRAFI DA GIUSEPPE CUGNONI VOL. 1. 17'( '1Z 0 &1 c/l PRESSO LA SOCIETA 1882 G. u4. SALA DIARIO ROMANO degli a'nni ,179 8 -99' PAl\TE dal J. 1. Gennaio al 30. Giugno 179 8 . >1\' <11~\ • ~:. •o l~":• . 1f' \ : J \'J ~' . ' fI , ~ r,' ";.",,', . _.... _--------- ------_ ....,. LiVOR?<O - Tip. di Franc. Vigo .~ ", . ':f..· '~I \/ ·~I'i.:<.:, :i"i'.. ~I' " "•.' . ~;;,~:. IN ROMA presso La Societa r882 GIUSEPPE ANTONIO SALA 'Diario rOl1zarlO deg"li atl1'li 179 8) ~~ I 799. ORAMAl nota bastan teluente a tutta l' Europa la condotta da Noi tenuta riguardo aHa Nazione Francese do po l'epoca della pace di Tolentino. Molti fogli publici non han cessato di apporci delle false accuse e de' chilnerici delitti J rna chiunque sia infornlato delle cose nostre, e voglia giudicarne senza spi rito di passione, e costretto a confessare cbe per parte nostra nulla poteva esigersi di piLl di q uello abbianlo fatto, giacche colla pib. scrupolosa esattezza abbialTIO corrisposto agl'i1l1 pegni contratti, e can eroica pazienza ci siamo assoggettati alIa spoglio di tante cose preziose, e ci siamo ridotti a quello stato di desolazione e di miseria, che tutti conoscono. Dopo sacrifizi sl grandi, e dopo una condotta s1 leale, avevamo ragione di lusingarci, che ci sarebbe state per Inesso di vivere in pace; rna ben presto vedemmo deluse Ie nostre speranze. N acq uero dapprima Ii notissin1i contrasti suI valor delle gioie, quantunque i :Francesi ne ricevessero la consegna se condo Ie stilne convenute coi lora Periti, e dopoche costretti Noi a prenderle indietro ne avevamo sborsato l'equivalente in Ca t11 biali; il fan10so Haller Comn1issario General,e per Ie II 1l1iscel/anca storica) Vol. 1. 2 'Diario r0111ano Giusep}?e cA11torzio Sala Finanze e contribuzioni della Republica Francese presso l' Arn1ata d'Italia, deputato per questa affare, essendo state richiesto dal nostro Banchiere Turlonia della ricevuta di saldo, ebbe il coraggio di rispondergli, non poterlo servire, - Inentre manCaV::l.110 ancora a1 pareggio de' conti aItri due milioni di lire, e la restituzione ancora di dette gioie. II Turlonia 111anifestogli 1a sua sorpresa, e l' Haller repplicb, conoscer da se medesinlo che i1 proprio ill1piego 10 costrin geva a fare l' assassino di strada, l11a ciononos tante esserne contento, ne potersi rinluovere dalla sua d0111anda. N ac quero percio nuove dispute su di un affare, che doveva tenersi per ultitnato, e che tuttavia ri111ane indeciso. La rivoluzione di Ancona favorita e protetta da quel Corl1mandante Francese, fu per Noi un cattivo preludio, vedenclosi in tal guisa infranti Ii patti della pace, e fu una scintilla, che dilatossi poi in largo incendio. C0111i nciarono gli Anconitani a girar per tutta la Provincia della Marca, e di concerto colle Persone di cattiva massin1a, che dovun que S1 trovano, a spargere Ie massio1e di liberta. Lo stesso C0111tnandante Francese estrasse da q nella Provincia una quantita prodigiosa di grani, ,e il 11ostro Goverl1Q dove ta cere. U sciv~no contin ua111ente d' Ancona stampe incen diarie) e si facevano circolare nella 1\,1arca e nel D l1ca to eli U rbino. Per parte nostra nulla si oppose a sinlili at tentati, fuorche 1a pazienza, la prudenza e qualche 1110 desto reclan1o. Venne a 1<.on1:1 il Cittadino Bonaparte nuovo An1 bascia lore di Francia, che C01TIUnetnente spaccia vasi per U 01110 paci fico ed onesto. A chi aveva gli ocehi Iunghi non piacque ch' Egli cercasse un Palazzo con anl pia Giardino in luoghi 111eno frequentati della Citta, e che scegliesse in ultinlo il Palazzo Corsini aHa Longara. Crebbero i sospetti allor quando volle Ia '1iberazione de' Detel1uti CODle Rei eli tentata rivoluzione, quali erano stati arrestati previo l' espresso con senso del suo Antecessore Cittadino Cacault, e si aU111enta· rono ancor piilli nostri dubi aIle ful111inanti rappresentanze 3 d ~ Lui avan z:) t e, a ffi nc he si fa ce sse p:l r t ire i t11 m ed i a t a 111 en t e il General Provera) destinato ad organizzlre la nostra rrruppa. Fll in cia cosl [ermo, che quantunque si trattasse di un soggetto a1 servizio dell' lin peratore, col quale Ii Francesi avevano conchiusa la pace; pure non volle soffrirlo in Ronla nen1J11enO come pers~na privata, onde it Papa fu costretto a chian1ar Provera, e a raccoG1adarglisi che partjsse~ 10 che segul .dopo Ll n reci proco pia nto, altriLnenti l' A tn basciatore nlinacciava di flr invadere 10 Stato da 2o!n1. uot11ini di Truppa Francese. E troppo diificile il riferire quante voIce in breve spazio cii tenlpO cercassero Ie Persone n1alintenzionate di rovesciare il Governo, e di turbare la publica tranquillita; ll1a sarebbe facile il dilTIOstrare cbe Ie Llledesilne godevano la Protezione de' Francesi. Risalendo alIa esplosione di Castel s. Angelo, quando non vi fossero altre pruove per crederla opera francese, basterebbe solo ad accreditarla come tale 1'in1pegno del Ministro affinche si sospendesse la Processura, che in I realta fu subito troncata. Piu volte, e segnatanlente nella Conversazione cialla 1vlarcbesa Massinli) fu interrogato l' A111basciator Francese sulle luire della Republica riguardo a Noi, e su i continui timori, ne' quali ci trovaVa1110; ed Egii sen1pre rispose, non esservi di cbe tei11ere, ne potersi rnai dare a credere che it Generale suo FratelJo l' avesse mandato a Rama per sa grificarlo I e per fargli fare una trista figura. Glunse l' epoca della invasione de' Cisalpini e Polacchi, e delle loro violenze pr incipallnente call' estorcere dal P re side di Urbino la sottoscrizione del foglio, in cui si dichia ravad' averli esso stesso invitati per ll1ettere la tranquillita nella Provincia di U rbino; epoca tantoppiu t11en10ra bile, quantoche il Papa affrettossi a ricol1osc~re detta Republica, e a spedirgli il proprio Mi n istro. L' An1 basciatore si nlostro ignaro di tutto, aile replicate istanze del Segretario di Stato scrisse delle belle lettere tanto al Direttorio di Milano, quanta a 1 C0111111andante della Cisalpina. 1v10n5. Arezzo, '...:: 4 Gz'useppe c/lntonz'o Sala 'Diario romano Delegaro Apostolico nella Marca, anda al Campo, e non altra risposta pote conseguire clal Generale Polacco Da brouscky, se non se quella di esser Egli state invitato, e di esser pronto a SOccorrere tutti que' Popoh, che desi derassero divenir liberi. Mi ha riferito 10 stesso Mons. Arezzo, che il General Desolle, commandante in Ancona, non sapendo da qual ra gione provenissero Ie mosse de' Cisalpini, a insinuazione eli lui ne inrerpella il General Berthier, e che mostrogli la risposta originale, nella quale si diceva, che rapporto ai Ci salpini Egli non a veva da far altro, che vederli, e lasciarli operare. Lo stesso Desolle aggiunse al Prelato, che se Ie cose non andavano ad accomodarsi, ten eva una lunga serie eli orelini tutti diretti ad inquietare 10 Stato Ecclesiastico. Venne frattanto aRoma il General Duphot, quello stesso, che fece Ie rivoluzioni di Genova, di Venezia e di tanti al tri Luoghi. AlIa conversazione di casa Massimi disse, che il fare delle rivoluzioni era un divertimento, « un amuse ment n. La sera de' 27. Decembre 1797. furono chiamati h molti Uffiziali Civici, che trovavansi in dena Conversazione, per il fatto accaduto verso la Trinita de'Monti, dove una I1lUC chia di persone armate si diressero contro una patllglia, fa cendo fuoco su di essa. La Marchesa Massimi accostossi all' Al11basciator Francese, e manife$togli Ii propri timori. L' Al11basciatore rispose con questo dilemma eli nuova Lo gica: 0 mi credono un' Uomo onesto, e debbono viver tran quilli; 0 mi giudicano un birbante, e in tal caso direi senza mistero cia, che si vuol fare. La mattina seguente il Card. Segretario di Stato scrisse un biglietto allo stesso Amb:J.sciatore, rappresentandogli, che Ii torbidi crescevano nella Citta, che Ie coccarde Francesi si moltiplicavano, e cbe dovendo il Governo prendere delle misure efficaci, elesiderava sapere, gllali persone fossero di premura dell' Ambasciatore medesimo, per non molestarle, 5 e di avere la liberta di mandar via da Roma gli altri sus surratori, quantunque muniti di coccarda. Quasi nel tempo istesso gli Emissari facevano gli ultimi sforzi per rivoluzionare il Popolo. Da pili settimane il Pre fetto della Grascia faceva estrarre dai Pozzi di Termini 50. barili d' olio di pili del soli to consumo settimanale, e l' olio spar iva al momento, e si dispensava colle guardie. Vero e che molti Incettatori procuravano di reclutarlo per disfarsi della moneta vicina a calare eli prezzo, ma vero ancora, che gli Emissari vi avevano la 10ro parte, onde costringere il Po polo a tUl11ultuare. Li Forni soliti a fare tre, 0 quattro infornate di pane al giorno, ne facevano sino a sedici, e la sera il pane non si trovava. Accresciuto in tal guisa il malcontento del Popolo, la stessa matrina de' 28. incominciarono gli Emissari ad agire senza riserva. Certo Abbate Agretti, stato Notaro criminale del Governo, indi Governatore all' Ariccia, e finalmente creato Notuio dell' Ambasciaria Francese, liberalissirno nel distri buire Cariche e Paten ti; :l9Sicura il General Duphot, esser tempo di fare il colpo, sostenendo che, esclusi i Nobili ed i Preti, poteva contarsi su tutto il Po polo e su porzione della Ci(tadinanza. L' Ambasciator Francese elissentiva, rilevando che, senza una forza armata, la rivoluzione non avrebbe avuto un esito felice, e voleva quindi che avanzassero sin verso Roma i Cisalpini, coi quuli andava esso di accordo; ma finalmente lasciossi persuadere dalle ragioni dell' Agretti e del Generale. N el Riolle di Trastevere gli Emissari principiarono a cer eal' olio in quelle botteghe, che ne mancavano, e di questo pretesto servironsi per aizar la voce contro il Governo. Spar sero poi de' danar i, e i nvitarono il Popolo a recarsi 011 Pa lazzo Corsini, dove avrebbero trovato tUltO. Le 10ro pre diche per altro fecero poco frutto; alcuni fuggivano, altri invitati a gridare: Viva la liberta, rispondevano: Viva la Madonna; altri contenti di declamare contro il Governo, protestavano di non volersi ribellare. Giuseppe cI1ntonio Sala 'Diario romano _ Cionollostante gli Emissal'J non S1 perderono eli cOl"aggio. Entro il Palazzo Corsini vi erano radunati i 10ro Amici, e cercavano far gente, prendendo a forzEl quelle persone, che passavano ne11e vicinanze, e che poi fuggirono subitocbe in comincib il sussurro. Tuttavolta l' Agretti, raelunato un pLlgno di gente, 1a con dusse SOltO il Palazzo dell' Ambasciatore, e ne segul quanto. ho narrato nei fogli latini (1). A supplemenlO de'mede simi, e per vieppiu smentire Ie calunniose relazioni inse rite in tante Gazzette, aggiungo che li rivolLlzionari era no pochissimi, giacche molta gente era accorsa per semplice cu riosita; che il General Duphol investl colla sciabla i soldati accorsi per calmare il tumulto, fino a vergare co'suoi coJpi i fucili de' meelesimi; che l' Uffiziale Amadei 10 avvertl a voce alta eli fermarsi, altrimenti avrebbe fatto far fuoco; che egli ciononostante volle and are innanzi, animanelo i compagni col gridare: Avance{, avance{ ; cbe Ii soldati pill eli una volta stri11arono: Si fermi, non venga avanti, abbiamo ordine di tirarej e che finalmente, tutto essen do inutile, 10 colpirono can una fLlcilata. Egli caduto in terra si alzb subito, onde gli replicarono un secondo colpo, per cui dopo mezz' ora marl. Accorse il Parroeo, e interrogollo prima se era cat tali co, poi se volesse confessarsi. Egli n uUa rispose. Ag gi Ll nse il Parroeo se bra masse l' estrema unzione, e allora il Generale, so11eva ndo la mano, accen nb col dito, che no. E talso ehe il Cada vere del Generale fosse coperto da un mLlccllio di sassi. L'Ambaseiatore ordinb che gli fossero fatte solenni essequie. II Part"oco, interpellandone il Card. Vicario, trasportb il Cada vel'e pri vatu men te alla Parrocchia, 10 fece seppeliire, forse con soverchia indulgenza, in luogo sagro, e la mattina seguente, eretto un tumulo in chiesa, celebrb l' essequie per 1e anime del Purgatorio. Anco l' Ambasciator Bonaparte doveva ri maner morto. Un soldato civico 10 aveva preso di mira assai da vicino, ma nell' atto di scaricare il fucile si pent!, e gli permise di fuggire dalla parte laterale della Villa Corsini, per cui s' in trodusse scavalcando un can cello di ferro. Detto Am basciatore entrando nel Palazzo, pieno d' j ra sC'1glib un colpo di stoCCO contra il primo, che gli venne innanzi, e l'llccise. Subito accorse numerosa soldatesca per guardare il Pa lazzo, onde non fosse fatto insulto ne all' Ambasciatore, ne agli altri, che quivi trovavansi. La Moglie dell' Ambasciatore, che viene generalrnente co nosciuta per una Donna non meno savia, cbe pia, era in Chiesa a S. Maria della Scala. II Parroeo l' accompagnb a Casa, senza cbe Ie fosse fatta il menomo sgarbo. Essa rim proverb il Marita, e rimprovet"ollo ancora il Cavaliere Azara, Ministro di Spagna, che pOl"rossi a fargli visita, e che riusd a persuaderlo di non muoversi da Roma. So praggi u flse il Mi nistro di Toscana, Cavaliere Angiolini, no tissimo Giacobino, e Giacobino a segno, che la propria Corte obbligata a tallerarlo in vista delle circostanze, non si fidava nemmeno eli mandat"gli Ii pieghi da spedirsi a Napoli, obbligando i Corrieri con giuramento di consegnarli al Conte Astorri, Direttore delle Poste Imperiali aRoma, da cui ho saputo questa particolarit8.. Lo stesso Ministro diede la spinta a Bonaparte perc he partisse, e in premio degli elogi, cbe detto Bonaparte iece di Lui giunto a Fi re11ze, il Gran Duca destinollo Ambasciatore a Parigi per navig:l.re a seconela de'venti. L' Ambasciator Francese voleva parJare al Segretario eli Stato; ma Sua Elnza in un momento sl critico non pote recarsi da Lui. Vi mandb per altro Mons," Caleppi, e gii scrisse un Biglietto officloso, invitanelolo a signiiicargli in iscritto queUo bramava. Sentito in risposta, che voleva partire, diede tutti gli ordini Ii pill precisi perche avesse i Cavalli, e non venisse molestalO da cbiccbessia. Lo stesso Segretario eli Stato, Uomo di buona intenzione, ma eli poco talento, mal consigliato in quel punto anco dal Cavaliere 6 (.I) V. Appcnclice I. II. III. ~::' ... ", ~:i; ~ I".::' r .. '.;."""" "1;-.. .:~. ';1. . ,':,:. . ",". ~': . I.~J", ';'.,.:... ,. 7 8 Giuseppe cAntonio Sala Azara, scrisse a Bonaparte e al Direttorio di Parigi lettere troppo umilianti) ri portandosi circa la verita dell' accaduto a quanto ne avrebbe riferito 10 stesso Bonaparte, ed esi bendo per parte del Papa quelle soddisfazioni e compensi, che venissero richiesti dal Direttorio. N ella Villa Corsini furono trovate coccarde ill a bboll danza. Sento che nel Palazzo si trovasse pure buona quan tita di viveri, e il Maestro di casa del Principe Corsini dopo vari giomi aprendo una credenza scavata entro il mura, vi trovo due Cadaveri. Nel partire asseriscono, esser stato detto dall' Ambascia tore, che se la mone eli Ba~lle costa aRoma tanti mi lioni, quella di Duphot Ie sarebbe ~ostata tanto sangue. II Governo la stessa sera de' 28. incomincioli processi del fatto, dai q uali risulta, che tu tto segul per opera de' Fran cesi e de'loro partitanti. Di cia rimaset"o convinti Ii Mi nistri esteri, che presero Ie pili esatte informazioni, ed esa minarono Testimoni oculari prima di dame parte alle loro Corti. Siccome pero i Francesi volevano un pretesto per venire aRoma; cosl non avendo avuto effetto la rivolu zione, basta 101'0 1'1 scusa eli vendicare la mone del General Dupbot. E rimarcabile la diversita che passa tra il vecchio e il nuovo Direttorio di Parigi. Il vecchio non solamente era disposro a mantenere la pace col Papa, ma di pili inclinava a restiruirgli Ie Provincie cedLlte. Il nuovo vLlole la ruina di Roma. Si sa che due de'membri sono accaniti contro di Noi, come naturali nemici del Papa, perche del Partito Giansenistico. Due altri sonG pili moderati. Il quinto si 1110stra indifferente, e si butta ora da una parte, ora dal l' altra. Prendendo Ie cose nostre un aspetto sempre pill tristo, incomincio a spargersi un gran timore, specialmente nelle Persone di senno. l' Erno Caprara, cui non possono con trastarsi grandi lumi e grandi cognizioni politiche, avendo, fin .d:ll tempo, in cui trovavasi Nunzio a Vienna, predetto, 'Diario rom.ano 9 senz3. pero essere ascoltato, e ricevendone in premio dalla nostra Corte Ii notissimi sgarbi e la patente di Giacobino; avendo, dico, predeno dove potevano giungere Ie conse guenze della rivoluzione Francese, quando in Ita1la non si fossero prese Ie convenienti misure; veeleva meglio degli altri la fine dell'incomJnciata Tragedia. Egli gia da qual che tempo aveva adottato il part ito di restarsene in Rama a qualsivoglia evento; ma sopratfatro da un grandissimo male di occhi, maggiore di quello, da cui fu molestato alue volte, e per cui ando a consulrare fino a Parigi Ii migliori Professori, e passo vari anni l' 1nverno a Plsa; teme didivenir cieco, come accadde a sua Madre, e conslderando quanto sarebbe stata infelice la di Lui situazione se si fosse trovato senza la vista frammezzo ai vicini disordini, deter mino di partire per la suddetta Citta di Plsa, tamoppili che altre volte aveva trovato giovevolissimo queL clima, e sapeva essere per Lui un rimedio il molO, medJante il quale vanno a dissiparglisi facJ!mente li sali che- 10 molestano. Avendo invitato me a tenergli compagnia, panii can esso il giorno 5. Gennaro dell' anno corrente. La Corte Gran ducale, ch'era a Pisa, 10 accolse con eccessi di bonta, ayendo il Gran Duca moltissima stima di Lui. Sua Emza aveva fissato di passare a Fil-enze il giorno 3. Febraro, dove due giorni innanzi erasi rcstituita la Corte. Li ultimi Dispacci giunri alia medesirna da Vienna e da Parigi, annunziavano, che Ii Francesi volevano marciare verso Roma, ma che non vi sarebbero entrate le Truppe, quante volte il Governo tenesse una condotra savin, e riuscisse a conservare l' interna tralLluillita; in caso diverso qualsivoglia pretesto, 0 di tu multo, 0 di partenza del Papa, sarebbe bastato alloro in gresso. Il GreIn Duca, il Marchese Manfredini, iI"Principe RospigLiosi 1l10strarono il pili vivo desiderio per 1a conser vazione del Papato tanto nella spirituale, quanto nel tem pOl'ale, e fecero intenclere al Cardinale, ch' egli colla sua cspcrienza e saviezza avrebbe poruto molto contribuirvi. In vista dunqlle del pubblico bene il Cardinale, sebbene 10 Giuseppe C/lntonio Sala avesse gia mandato la sua Famiglia ed equipaggio a Firenze, risolve di tornare aRoma, e il Gran Duea, udita simile determinazione', abbrjl:ciollo in segno di tenerezza e di gaudio. Partimmo il dl 30. Gennaro, e la sera de'2. Fe braro arrivammo a Roma. II Cardinale sapeva quante voci ridicole e calunniose si f03sero sparse contro di Lui, atteso 1'improviso allontanamento dalla Capitale; ma con ten to di aver ricuperata la sanita degli occbi, e di poter fare qual che bene aRoma, non vi bad a ne punta ne poco J e subito portossi dal Segretario di Stato, e si diede tuno il moto possibile pel buon regolamenlo degli afl'uri in un momenta sl critico. Egli suggerl diSpedir subito una Deputazione uguale a quella, che fu mandata a Tolentino, e forse se la medesima fosse partita senza ritardo, poteva sperarsene qualche vantaggio. Fin dal successo de' 28. la nostra Corte aveva implorata l' assistenza e Ii buoni uffizi di S. M. Siciliana, ma si era astenuta dal domandare soccorsi di Truppa, sl perche rischia vamo di comparire aggressori riguardo ai Francesi, sl an cora perche sarebbe stato un passo impolitico e pericoloso il chiamare in Casa nostra Ie Milizie di una Potenza estera, massime in un tempo, in cui nOil si sa di chi fidarsi. S. M. Siciliana aderl aile istanze. Spedl a Parigi, e manda a Mi lano Micheri.l, gia suo Ministro a Venezia. Alli nostri rin graziamenti si aggiunsero Ie preghiere perche voles.se in "iare il Principe di Belmonte Pignattelli, come quello che cialla M. S. era stato gia destinato Ministro presso la S. Sede, e che si era trovato presente all3. stipolazione del Trattato di Tolentino. Di fano anco 10 stesso Principe anda a Mi~ Jano, ma ben presto furono rieonosciute inutili simili spe dizioni, poiche, risaputosi a Parigi il successo de'28., Ie cose cambiarono di aspetto. 11 Direttorio fece arrestare il Mar chese Massimi, Ministro del Papa, e feee metlere il sigillo aIle di Lui carte, nelle quali peraltro nulla trovossi, cbe of ,fen.der potesse la Nazione Fra:'icese, nOll che attentare alla sieurezza di quella Republica. Ordina 'II General Berthier 'Dim-io rom.ano I~ .~j.r;i;.;j";' ' .:~r.::v'- 1/ .' : , :' . 'r~~;~:~l .' rt~.:, . I' ~.j;,', . j .v' t .'. .~ \"; I.' .. r:··· ~ "J, ,i. !r ,.:1," ;"1': ~ a,I'" "1,;" !~:," ~~' ~ t :t"~, /,., jo ·· . I; 'e:, 1~ . ~I ~ JWiij"t-.'. 11 di radunare la Truppa Francese in Italia per marciar verso Roma, e comanda. che i Cisalpini retrocedessero. Intrapresero i Francesi il viaggio a marcia forzata, con ducendo gran treno eli artiglieria. Invasero il Ducato di Ur bino, la Marca, Perugia e Citra di Castello; in nessun luogo pera mostrarono idea di cambiar Governo .. 11 Ministt"o di Napoli, Principe di Belmonte, fu richiesto di accompagnare la nom-a Deputazione. Egli volle prima aspettare su cia Ie risposte della sua Corte e speelire un corriere al General Ber thier. II Cavalier Azara, Ministro di Spagna, prese il par tito di andarsene a Tivoli, sentendo che si rinnovavano Ie lagnanze contro di Lui per l'Armistizio di Bologna, dal quale il Publico ha ripetuto sel11pre l' epoca della sua rovina . Giunte Ie risposte da Napoli, il Principe di Belmonte partl alla volta del campo Francese la manina de' ..... (I) Febraro, e poche ore dopo 10 seguitarono il Card. della So maglia, Mons! Arrigoni e il Principe Giustiniani. Giunto a Nepi incontra il Corriere di rilamo dal Campo, e per mezzo di esso manda al Segretario di Stato una lettera, che dava qualche speranza di buon successo, avvertendolo di pro~urare Do tutti i p:ltti di mantenel'e la trani.uillita interna, e eli far sl cbe it Papa e Ii Cardinali stessero saldi, e non abbandonassero Ie redini del Governo. Arrivato a Nami trova il Comt11andante Francese, con cui ebbe un abboceamento, II Generale.protestb di non esser venuto con mira eli democratizzare, 0 d'invader Stati; ma solo per prendere una soddisfazione eclatante su Roma. Ar rivarono aneora Ii Deputati, ma non poterono avere Udienza. Scrissero pera ancor' essi insinuando quel tanto che aveva gift avvertito il Ministro, il quale ha poi confessato di non essere rimasto troppo contento de' discorsi del Generale, nem meno per q uello riguarda la Corte di Napoli. II giorno 7. tor narono a Roma it Ministro e la Deputazione, e si seppe che it General Murat venuto da Parigi in 10. giorni, aveva con (I) Laguna del illS. f!I,:. M>, :1; " .. ',;~~ ,,' 12 F;~ Giuseppe c/.lntonio Sala segnato a Berthier in Narni Ii Dispacci cogli ultimi ordini del Direttorio. 9. Febl'aro Avanzando vieppiil Ie Truppe verso Noi, il giurno 9. (I) furono spediti illcontro al COl11mandante Ii Principi Giusti nialli e Gabrielli, ambedue Colonnel1i della Truppa Civica, affinche procurassero di risapere Ie di Lui intellzioni. Essi tornarono ben presto coil' avviso che Ie Trllppe erano vicine, che il Commanelante avrebbe spiegato la sua commissione dopo l'ingres;o inR.Q!11a, e che la marrina de' 10 voleva in mano la Fonezza di Castel S. Angelo.. La sera de' 9. i Francesi occuparono Monte Mario, aile di cui l'alde sana Ie mure di Roma. Quivi nella Villa Mellini fu stabilito il Quartier Generale, dove il sig. Alessandro Falconieri, Pa drone di detta Villa, foml Ii co modi necessari, e diede trat tamento al Commandante. Nella sera del giorno 8. il Cavaliere Azara ebbe da Ma drid per Espresso Ie risposte alla lerrera, che aveva spedito con Corriere straordinario per il farro de' 28. S. M. Catto lica gli ordilHva di procurare tutti Ii mezzi possibili pel- sal vare la spiritualita e la rempOl'aLta del Papa. Recossi su bito il Cavaliere dal General Berthier la mattina de' 9., e dopo esserne tornaro la sem, vi fu una seconda volta la norre, chiamato dal Generale istesso, 111a senza ottener cosa alcuna. La mattina de' 10., (2) primo giorno di Carnevale, nel 10, Febraro termine di 4. ore bisogno evacuare la Fonezza di Castel S. Angelo. Li Commissari Francesi con un TambUi-o ne presero possesso, e dopo il mezzo giorno entrovvi la lora guar nigione. La nostra [u siruata nel Convento di S. Agostino. Il Papa quella stessa mattina mando in regalo al Com mandante Francese 40. bottiglie eli vino, una vitella mon gana e uno storione. La norte precedente bisogno fornire lo/m. razioni, e il giorno 10. 321m. 11 Commandante aveva detto che il General Cervoni avrebbe pensato a concertare col Senatore di Roma, Com(I) V. Appendice IV. (2) V. Appendicc V. eniario romano l",' 1.1' " 'i1r:: '""<.; .I', .• t .~: .~. " :;. l~,";' ,\ , C', I " ., .. ~ , ',:f, .. ' i"I" ~: "f t.<':,' ",::, ;, r~··, ' :;.: ,,' t I.~'l~ -,,1< 13 mandante della Truppa Civica, Ie misure da prendersi pel regolamentO della Cina. Fu affisso la mattina istessa il primo Proclama in nome di Bertbier, col quale smentiva Ie stampe divulgatesi sotto il di Lui nome, e minacciava la [ucilatura a chiunque ar disse di [are altrettanto in avvenire. In seguito uscirono di mana in mano gli altri Proclami, che contengono Ii di Lui ordini. Siccome firi dall' epoca della pace di Tolentino il Ge neral Bonaparte aveva manifestato il suo malumore verso del Card. Giovanni Francesco Albani, Decano del S. Col legio, e del Card, Busca, in alJora Segretario di Stato, di cbiarando che intendeva eli donal' 101'0 la vita; cosl entrambi questi Porporati giudicarono opportuno di allontanarsi di qua, per mettersi in sicuro prima dell'ingresso delle Truppe Francesi. Fece altrettanto il Card. Duca di Yorcl~, Vescovo di Fra scati, e si crede cbe tutti abbiano preso la direzione del Re gno di Napoli. Parti ancora l' Ab. Sparziani, Minutante della Segreteria di Stato, cbe per ragione del suo Impiego aveva avuto molta ingerenza negli affari riguaretaJ1ti b Francia. Ci mancarO,lO Ie lettere della Stato, e q uelle ancora di Venezia, per avere i Fra:lcesi trattenLlto i Corrieri in istrada, e la sera de' 10. non fu perrnesso alnostro Corriere di partire. Seppesi ciononostante cbe la Truppa Francese si andava stendendo per la Sabina e per la Provincia del Patrimonio, e che una Colonna di essa era incaminata alla volta cii Ci vitavecchia. Incominciarol1O 10 stesso giorno a vedersi qui molte Coc carde estere e molti stemmi de' diversi Sovrani, 0 Alleati, Amici della Francia. 11 Principe Cbigi, Ministro Interino di Toscana, allo stemma del Gran Duca aggiul1se ancora l'iscrizione « Ministro di Toscana », e iI, Duca Braschi alzo Ie Armi del Re Cattolico e di Sua Maesti!. Sarda. Peraltro ciascheduno conservo intatto 10 stemma del Papa. ° ~~Li" . 111~ .. '.' :I~l:,', . t~i": "i if,,; ~" ··r >.:1' :,".1. .) 14 II. l'ebraro Giuseppe cAntonio Sala I1 General Berrhier disse che Ie Truppe ascendev:lno al numero IS./m., che 12~m. verrebbero aRoma e nelle vi cinanze, e 6/m. rimarrebbero indietro, oltre alli 15/m. Ci salpini, pronti sempre verso il confine della loro RepLlblica. Secondo i rapponi di Bologna pare cbe questa volta I contra il solito de' Generali, che sempre eSJgerano un numero mag giore, siasi annunziato un numero minore; essendovi mo tivo di credere che I' Armata oltrep:lssi Ii 201m. Uomini, e sapendosi fin da due settimane addietro, cbe da eletta Citta di Bologna erano passati pill di 100. pezzi di artigliel·ia. Tanta gente e tanti Cannoni non abbisognavano per sotto mettere 10 Stato della Chiesa. Dunque potrebbe darsi che Ii Francesi avessero in animo di fare un viaggio pili lungo. 11 Segretario di Stato, il DLlca Braschi e altri signori andarono a complimentare il COl11mandante, da cui ven nero accolti con cortesia. Seguitarono fino alla mattina degli I I. ad agire Ie nostre Truppe tan to di linea, quanto civica; ma da quell' epoca la Civica soltanto continuo Ie sue funzioni, e la linea rimase nelle Caserme, armando pochi posti, come la cancellaria.di guerra, alcune porte della Citta, sei delle q uali erano state chi use, la Guardia Reale ec. In detta mattina incornincio l'illgresso delle prime divi sioni Francesi tanto di Fanteria, quanto di Cavalleria. Tutto fu fatto con buon ordine, e il Popolo si stette pienamente tranquillo. Le Truppe occuparono Monte Cavallo, il Cam pidoglio, Porta del Popolo ecc. N el dopo pra nzo li Frati Minori Osservanti entro il termine di 4- ore furono costretti ad abbandonare il 101'0 Convento d' Aracoeli, per ccelerlo ai Soldati, e fu un vero scom;Jiglio, trattandosi di una Comu nita maggiore di 300. Individui, molti de' quali 0 vecchi, o infermi. Rimase un picciolnumero di Religiosi per I' Uf ficiatura della Chiesa. Il Sella tore abbandono la propria Re sidenza del Campidoglio, ritirandosi presso il Card. Rezzo nico suo Fratello. Peraltro la Truppa Civica seguitb a far la guardia nell'interno di detto Palazzo. ~! 7Jiario "olnano ~I,; "i·' 'If ",':- .. I. . ,,~(, .~;,J:; IS Anche il Palazzo Quirinale dove rimaner libero con tutti Ii suoi annessi in pocbe ore a disposizione de' Francesi. Si vedevano portal' via in fretta e alla rinfusa i Cavalli e gli attrezzi delle due Guardie de' Cavalleggieri e delle Corazze, Ie Mobilie di 11101ti Fal11igliari del Papa, le carrozze e gli altri arnesi delle scuderie. Rirnasero pero gl'individui della Guardia Cavallegiera entro Ie lora Abitaziooi nel Palazzo della Consulta. Lo stcsso giorno I r., che caelde in Domenica, sem bra va il giorno del giudizio. Un mota universale, parte per Ii sgombri, parte per il movimenro delle Tmppe, pane per il trasporto de' viveri, pane per ]a cmiosira del Po polo. Al dopo pranzo incominciossi l'erezione degli Alberi della libenil. Un tron~o rustico cd inforl11e fu piantato in Piazza di Spagna con un berretto rosso sulla cima. II Cavaliere Azara, cbe voleva impedlrlo, non vi rillsc!, onde immedia tamenre ne porto Ii reclami al COl11mandante Francese. Un pug no di birbanti cra il correggio di quell' Albero, e Corifeo e predicatore della libenil era il Fratello del Cavalier Pira nesi, Incaricato d'affari del He di Svezia. 10 vidi verso Ie ore 24, detto Albero, e quantunque vi fosse della gente al l'intol'l1o, rimarcai un universale silenzio. Vidi poco prima ancor l' altro eretto sulla piazza del Po polo innanzi alla Guglia, dalla parte della porta della Citta. Il numero delle persone, quasi tutte in mal arnese, che 10 coneggiava, non potevn eccedere Ie 60. Moire di esse ave vano la coccarda tricolore, vi era pure qualche Militare Francese, e l' Albero verde, scbiantato di fresco da qualche Villa vicina, era. ornato della b:ll1derola p~Himente tricolore e cli fettuccie simili. Sali all' ombra cli esso un Uomo di bruno aspelto, che mi dissero essere ceno Curiale Catarini, e incomincio la sua predica. 10 non potei ascoltarla, ma da qualcbe parola intesi cbe inveiva. contro la Religione, contro il Governo, contro i Sovrani, e ch'eccitava il Popolo a far applausi alla N azione Francese e aHa liberta. AHa fine d' ogni periodo Ii circostanti, invitati dal Declamatore ad applaudire, sollevavano un griclo, cbe sembrava pi'll un I' •·. .·t.l v \ft: :.:~j~ · ~I·i~ . " ro· J.>'.,' "11_ [6 Giuseppe cAntollz'o Sala urlo, che non un applauso. Terminato il e1iscorso un Uomo di etil provetta, di cui ignoro il nome, ma che l11i venne annunziato per antico Esattore della chiesa di S. Antonio de' Ponoghesi, quale trovossi al disotto di grossa somma, e fu deposto dall'impiego, incomincio a sventolare una ban diera fermata su due basto n i lega ti insieme, e composta di Drappi bianco, rosso e nero. Esso, acco 111 pagnato da que! pLlgno di mascalzoni, si diresse verso il Corso, gri dancio e agitando la bandiera verso Ie Carrozze, e vel'so la gente, quasi per costringerla ad applaudire; rna come tutti si tacquero, cos1, appena giunto aUa meta della Piazza, stil110 bene di retrocedere. Furono affissi il medesimo giorno I I. due Proclami, uno in data di Foligno, riguardante il trasposto de' viveri per l' approvisionamento di ROl11a, I' obbligo di ritener 10 stesso nUl11ero di Famigliari, e eli continuare Ie stesse limo sine e soccorsi dei Luogbi Pii; I' altro per illibero esercizio del Culto, per il rispetto ai Ministri esteri ecc. La sera dopo un' ora di notte, volendo io da strada Frat tina restituirmi a Cas a (I), mi trovai il11brogliatissimo. giac cbe verso piazza Colonna sentivo gran cbiasso, e fui avvi sato esservi della gente can una bandiera, e verso In Piaz zetta di S. Claudio scntivo pure della confusione, e un tamburro battente. Accostandomi, vidi un distaccamento di Cavalleria arrivato di fresco, che andava a posarsi in piazza di Spagna. Nel giorno medesimo vari straccioni svelscro un' Albero da Campo Vaccina, e 10 depositarono innanzi al Cavallo di Campidoglio, rna senza successo; e fu pari mente vana l'i1l1 presa di altri pochi, che can torcie e con bandiera avvici navansi a Ponte Sisto per andare in Trastevere, mentre la Truppa Civica con due colpi di fucile all' aria Ii dissipo e Ii mise in fuga. Giul1sero frattanto la sera ordini del General Berthier, affinche gli Alberi fossero rimossi, e ne venne incombenzata ,,~ 'Diario romano i~r '1 ~ ,I, ,'":1't." -,·'f: J' ~ 17 ~-----------------------_._- .,:, .~'r"~. i 'l : ~i·'- .r •. la Truppa clvlca, con parola, che Ii Francesi l' avrebbero protetta, e con permesso di far fuoco in caso di resistenza. Si novo qualche opposizione, segnatamente in Piazza di Spagna, onde vari fanatici furono messi in arresto, e una scarica fatta dai soldati terminG subito il chiasso. Un Uffiziale Francese disse, che se due 0 tre mila Citta dini avessero eretto I'albero della Liberta, essi sarebbero stati pronri a proteggerli; rna che trattandosi di pochi Birbanti, non potevano essere garantiti, quandanco arrivassero al nu mero di mille. Li soldati di linea avevano gia incol11inciato a deporre Ie coccarde, e nel ritirarsi dai Luoghi di Provincia, dove si approssi mavano Ii Francesi, molti avevano disertato. Si fece lora intendere, cbe chiunque volesse la dimissione, l' ot terrebbe senza contrasto, onde molti la domandarono, altri partirono senza chiederla, e un buon num'ero di Dragoni uscl da Porta Pia facendo sonare la Trombetta, come an dasse per commissione; e in tal guisa se ne fugg1 la mat tina delli 12. portando via aoni e cavalli. Lo stesso giorno furono cial Commandante orciinati Ii seguenti Ostaggi: 1~·_1 . "1: .•y 'I~': "'I:, "1 j, "'<', . . '''', l I. U :'.10" . .<'ill.. ,~ ":'y If Card. i Traietto Carafa, Membro della Congregazione di Stata, » Roverella, Pro-Datario, e aggiunto a detta Congre gazione, » Somaglia, Vicario, e aggiunto come sopra, Carandini, Pre[etto del Buon Governo; Mons.' D. Marino Carafa, Maggiordomo del Papa, » Brancadoro, Segretario della Congregazione di Pro paganda fide, gia N unzio in Brusselles; Principi Gabrielli, » Giustiniani, » D. Camillo, primogenito del )) Principe Borghese, » Duca Braschi; Miscellanea stol'ica, Vol. 1. (1)'11 Sala abilava inconlro la Chiesa di S. IVlaria in Via. (Ii:) ·:1·"···· ::\ .~~. " ut· ... JtJ . (; t?,; ;. ~ .' ..;' r ~: '. I~ Giuseppe cI1ntonio Sala , i,-:.1.e'.: J",: 7)iario r01nano 19 ~ Banchieri Carlo Sartori, che fu stimatore delle nostre gioie, e che ando a Milano per Ii contrasti suscitati su di esse, ) Gio. Giacomo Acquaroni. Tutti Ii suddetti ostaggi andarono spontaneamente a Monte Cavallo, e furono separatamente collocati nel Palazzo Pontificio Quirinale. 11 Card. Pro-Data rio rimase nel suo Palazzo della Dataria, come annesso al Quirinale. Ciascuno pote esser visitato) e girare nell'interno del Palazzo. Al Duca Braschi non giovarono Ie Armi erette sui suo Palazzo, e nulla sUffragogli la qualifica di Grande di Spagna di prima classe. Adesivamente ai Commandi di Berthier, la Trl1ppa Civic a arrest a Mons: Barberi, Fiscale del Governo, e 10 tradusse al quartiere a S. Giacomo in Borgo. Egli avendo sopra intenduto a tutte Ie processure contro de' Giacobini e rivo luzionarj, fLl alii medesimi sempre in odio. Non volle met tersi in salvo, benche stimolato, a contemplazione Iii sua tenera Famiglia e della Moglie incinta, dicendo sempl'e, che nulla aveva a rimproverarsi, avendo soltanto esegl1ito gli ordini del Papa e del Segretario di Stato. Fl1 parimenti tradono al Profosso Mariano Brandi, ce lebre Cameriere del Card. Albani, forse in vece del suo Pa drone gii partito. Detto Brandi era l' arbitro del Cardi nale, e spacciava gran protezione, facendo per fino refug giare nel Palazzo di Sua Eminenza gli omicidiari e altri furfanti. II Palazzo del Cardinale fu biffatto, e vi furono messe Ie guardie Francesi. Altrettanto si fece al Palazzo del Card. Busca, e a quello del Principe Albani, che parimenti erasi allontanato da Roma. Cercarono Ii Civici il Capitan Amadei, che net fatto de' 28. ordino ai soldati di far fuoco; rna ril1scirono inutili le lora diligenze, poiche aveva preventivarnente provveduto ,.alla propria salvezza. • r.i.'J. ,.'0' ~,' .~;~ Si formo 10 stesso giorno una nuova Congregazione, coll'intelligenza del General Berthier, composta de' Cardinali Antonelli, ») Antici, » Giuseppe Doria, Segretario di Stato; L' Avvocato Concistoriale Riganti, Avvocato del 'Popolo Romano, Monsignor Costantini, Avvocato de' poveri, Principe Spada. '11' 'J Detta Congregazione adunossi la sera nelle Camere del Segretario di Stato, e si sa esser stata formata colla piena intelligenza del General Francese. Alcuni Ussari Francesi all' Osteria della Storta vollero entrare a forza, e scesi nella cantina ruppero Ie botti del vino. Quattro di essi, per quanto asseriscono gli Uffiziali Francesi, vennero fucilati entro Castel S. Angelo la mattina de'12. A tutto il giorno 12. la Truppa entrata in Roma ascen deva a circa 101m. Uomini. La Cavalieri a e montata ma gnificamente. Fra la Fanteria vi sono de'soldati mal in ar nese, massime rapporto a scarpe e calzette; ma in generale tutti hanno buone monture di panno. Dalla Segreteria eli Stato furono Deputati, per destinare gli alloggi agli Uffiziali, il Cav. Gio. Ricci, Massimiliano Massimi, Figlio del Marchese di tal Cognome, D. Marco Ot toboni de'Ducbi di Fiano, e il Principe di Teano. Essi collocarono di mano in mana nelle Case gli Uffiziali, spe dendo un biglietto 'stampato del seguenre tenore: CI. D'or dine di Nostro Signore si partecipa al signor N. N. di pre parare l'alloggio e trattamento a due Uffiziali Francesi per questa sera. Febraro 1798.-Li Deputati agliAllogiamenti ». Come sl10le accadere, a molti tocco la sorre di a vere Uffiziali onesti, a molti altri la disgrazia di averne degli indiscreti e di non facile contentamento. Ho sentito io medesimo la lagnanza di vari Padroni di Casa, i quali mi ;~: ':,. :1·'···· , .. .. ", , .:. : 20 12. Febraro Giuseppe cAntonio Sala riferirono che i loro Ospiti, oltre a dimostrarsi manifesti Atei, al mettere in rirlicolo la nostra Religione e al dir cose iosultanti e minacciose contro de' Preti; parlavaoo senza alcuo rigua1'do d' ogoi sorta di oscenita an co in presenza di Zitelle. All' opposto vari altri, tra' quali ne ho conosciuti io medesimo, furono trovati pieni di moderazione, e molto attaccati al Cattolicismo. Nella Truppa poi vi e ogni genere di Persone, e ho sa puto cia un Capitano, trovarvisi ancora de' Preti e de' Frati, che cambiarooo il Breviaro colla sciabla. I soldati fin cia principio incomincia1'ono a permettersi delle insolenze, sia col violentar qualche Don na, sia col prender roba nelle Osterie ed altrove senza voler pagan:. Iocontrandosi al fatto qualche Uffiziale, Ii metteva subito al dovere, ma senza cia i danneggiati erano costretti ad aver pazienza. Fino a quest' epoca la Truppa era credi trice del soldo di cinque mesi. Li Monaci della Ce1'tosa furono costretti a sloggiare, ritirandosi a S. Bernardo, per dar sito ai Francesi, e 10 stesso accadde alli Agostiniani scalzi di GesLl e Maria al Corso, che ritiraronsi nella fabrica vecchia, e alli Frati Minimi F1'ancesi della Trinita de' Monti. II giorno 12. essendo stato riferito al Papa, che i F 1'an cesi volevano l' Armaria, Sua Santita, gia angustiata ed affiitta per s1 amare vicende, piangendo disse: « Non gli rimaoe altro da do man dare , ehe questo sacco d' ossa) il quale presto andara a disciogliersi ". La notte de' 12. ebbero di fatto anco tutte Ie armi, che trovavansi ne' Quartieri della Truppa di linea. Cessa1'ono i soldati Papalini dalle 101'0 funzioni, a riserva di quelli de stinati per Ie guardie reali al Vaticano, come pure a riserva de' Cavalleggieri, delle Corazze e delli Svizzari. Fu licen ziata tutta la Truppa, salve Ie dette .tre guardie, e -quel pic colo numero, che sara permesso a1 Papa di conservare. Alli \ , p ~ ~. " ~ I: ·.',······· :~ t· !" (". Ii", l..: L{ '~ ·.i,~! ....•~ " -~ ..\[r f. "l f,t, l If l~' ." ~{,< "'{ :r" 13. Fcbraro Principe )) )) )) .~!l .tiL 'I 21 soldati fu regalate il vestiario e uno scudo per ciascheduno. Alli UHiziali fl1ronodati due mesi di Paga. Li Civici cominciarono il servizio unitamente ai Fran cesi alle Porte della Citta, al Monte e in altri siti. Per ordine del Commandante Francese il giorno 13. eb bero l' arresto oelle rispettive 101'0 abitazioni Mons! Crivelli, Governatore di Roma, Mons." Consalvi, membro della Coogregazione militare, Il Geoerale Gandini, Commandaote della Truppa Pon tificia. S'impadronirono del Palazzo Verospi al Corso, acqui stato da Monsieur de Va, Fiammingo, che fu Provvisionere delle Truppe Inglesi, e ch' era venuto a stabilirsi in Roma; ma in seguito 10 lasciarono Lbero. Volevano pure impadronirsi di tutti gli eifetti di M." Ien hins, Agente d' j nghilterra e Banchiere; ma esso ne aveva fatta preventiva cessione a certo Castelli 1 suo Cassiere. Il giorno 13., a petizione di Haller, Tesoriere dell' ar mata, furono chiesti 200/m. pezzi duri, da pagarsi entro il giorno di domani, e ne venne fatto il riparto nella maniera notata di coo tro. . f,' .., :( 7)iario I'omano . Doria, Borghese, Chigi, Altieri, » Colonna, » Ruspoli, )) Rospigliosi; Duca di Sermoneta, » Cesarini,' » di Bracciano, » di Polio L' alloggio pel General Berthier fu fissato i 0 casa del Principe Ruspoli, che trovasi gia cia vari anni in Vienna. ;I 'l'" .\ ' ',~;Y'h '!. \ \~.' ~~ I 22 Giuseppe cAntonio Sala 7)iario romano 23 L, " Era in ordine il pranzo, ma il Generale pranzo nel Casino del Principe Poniatowsl,i presso Ponte Molle, e alle 22. ore fu mandato ogni cos a a Monte Mario. 11 General Cervoni, Commandante della Piazza, ha qui molti Amici, per esser state agli studi pochi anni addietro in questo Collegio Romano, dov' ebbe il premio della Me daglia di oro dalle mani del Card. Zelada. Portatisi a fargli visita due Professori di detto Collegio, li riceve con somma gioia, e disse 101'0, che portassero li saluti al men tovato Cardinale, a cui non gli era stato ancor permesso di portarsi per mancanza di tempo, e che baciassero ad esso 1a mana in di Lui nome. Fu eletto in Vicegovernatore di Roma Mons. r Zauli, primo Assessore del Governo. Vari soldati e Uffiziali Francesi motivarono esser rimasti poco eontenti de' Romani, dai quali eredevano essere aeeolti can maggior applauso, rimareando ehe nelle altre Citta al lora ingresso si erano fatte feste e illuminazioni, e vi era stato del eoncorso intorno all' Albero della liberta. E in verita il 101'0 ingresso fu aceompagnato, per parte del Po polo, da un profondo silenzio. Noi credemmo meglio im piegata la festa eli lumi ad onore de'sacri Monumenti, ehe rimasero poco tempo prima esposti alla pubbliea venera zjone; che non nel ricevere un esereito venuto a felieitarei, senza esservi stato ehiamato da Noi. La Truppa e maleon tenta, perche la promessa di dare il sacco l' alletto a ve nire aRoma, e gli mise le ali alIi piedi. Ed era purtroppo inevitabile il saccheggio, se si fosse sparato per parte no stra un solo Can none; ma Iddio nel casti garci, ci ha fatto la grazia di mandaI' tutto in buon ordine, per risparmiarci un sl terribile flagello, quale, oltre alia perdita della robba, q.vrebbe eausato la morte, per 10 spavento, a 11101tissime Per sone. Ne sonG pocbi quelli, cbe per la venuta de'Francesi hanno'risentito grave danno nelloro fisico. Se ne contano piu di venti, trasportati in questi giorni all' Ospedale dei , Pazzi. It,~:" :',. 'I;' IJ' /:~ I~ " lJr "fl, ,L " ::! Proclama, percbe le Guardie fuori delle Porte visitino Ii Pass,aporti de' Francesi, che vanno e vengono. Ordine che li Francesi dimoranti in Roma abbiano un biglietto sottoscritto dal General Leclerc cbe ai soldati non si diano altre razioni, fuori di quelle, che vengono ripartite ai ri spettivi accantonamenti. Altro proclama .per la ritirata della Truppa a110 sparo del Cannone della Fortezza di Castel S. Angelo, e per la Di sciplina della Truppa medesima. Le misure prese dal COl11andante per il ritiro de'soldati alla rnezz' ora di notte, speriamo siano effieaci ad impedire li disordini, cbe gia incominciavano ad aecadere: e speriamo altresl ehe saran no eHicaei gli ordini dati per il rispetto ar eulto, a11e Chiese, ai suoi rninistri, anco per il castigo del Cittadi no Lauteres, Inspettore de' trasporti dell' artiglieria, cacciato dall' Armata per essersi portato indecentemente nella Chiesa di S. Pietro. Bisogna pero (he gli Ecclesiastici siano molto cauti nel predicare, secondo il Proclama del Com mandal1te, e in vista degli ordini da Lui dati per l' arresto di un Cappuccino, che dicesi aver predicato in termini d' allarmare il Popolo contro de' Fraocesi. Oggi ho vedu to vari U ffiziuli repu bblicani andare a spasso nelle Carrozze del Card. Albani. Entro 10 spazio di 24. ore li venditori di Cavalli, Ii Vet turini, Mulattieri ecc. debbono esibire al Buro della Gene ralita la nota delle bestie, cbe ritengono. Non e perl11esso il partir da Roma senza Passaporto francese. Si sono resi publici gli articoli, che ci riguardano, e che forse si vedranno poi in stal11pa. Oggi stesso nella Piazza del Campidoglio, coll'intervento del General Cer voni' n'e stara fatta la lettura, mentre 1a Truppa era sulle armi. Condizioni piu dUfe non potevamo aspettarci, rnas sil11e in vista della nostra miseria. J -,-j 24 rniario romano Ghtseppe cAntonio Sa/a Articoli proposti dai Francesi Quattro milioni da pagarsl In effettivo. Altri due milioni di scudi in tanti Beni. Tutti quei Codici, Statue, Quadri e altre cose appartc nenti aile Belle arti, che piacera ai Francesi di scegliere (I). Una solenne Depurazione da mandarsi a Parigi per chie del' scusa, alIa sbarra, dell' Assassin io di Duphot. Dn compenso alia di Lui Famiglia. La Dimissione di tutta la Truppa di linea, salvi 500. Domini. L' abolizione del Reggimento Guardie, e segnatamente 1a rasazione del Quartiere presso Ponte Sisto, supponen dosi che da esso uscisse l' uccisore di Duphot. Due Mausolei suI Campidoglio in onore di Basville e di Duphot, con iscrizioni infamanti il Governo di Roma. Li 500. soldati, che il Papa potra ritenere, oltre Ie guar die Svizzara, Cavalleggiera e delle Corazze, saranno com mandati dai Colonnelli Colli e Baruich. 11 primo di essi 50prai ntendeva alla fortezza di Castel S. Angelo, il secondo al Reggimento Colonna; e pare lecito di sospettare, che ne l' uno ne l' altro servisse troppo bene il suo Principe. N 0 tisi che Baruich trov'ossi a Pesaro quando vi entrarono Ii Cisalpini, e che gli fu permesso di ritirarsi colla sua Truppa. Al Papa rimarra il Governo Civile dello Stato e Ie Fi nanze. Se si va di questo passo, ne godera per poco tempo. Sembra non esser piD un mistero l'idea, che han no Ii Francesi d'incaminarsi verso il Regno di Napoli, parlan done essi come di cosa gia decisa. Ii General Berthier disse al Cavaliere Azara 1 che siccome la coccarda Spagnuola e rossa, come la N apoletana; cosl sarebbe stato bene 10 ag giungervi per distintivo un' altro colore: e di fatti vi e stato [k "f] d, . J ~: ,i', ..,;';, ,~ .l!. [,:t.·I ~: .~ ~ '< i :J~ "r.; 'il';' ';)'jl I, ... : , }fi' it ,: ( d, inserito il (bianco). Questo solo indizio diede sub ito luogo a delle riflessioni su cia, che poteva succedere. Generalmente i Francesi mostrano desiderio di tornare aIle loro else dopo tante battaglie e tanti viaggi; e Noi ci auguriamo che possano vedere quanto prima soddisfatte Ie loro brame. Oggi e stato trasportato a Castel S. Angelo Mons: Bar, beri, Fiscale, che trovasi colla febre, La scorsa notte (I) essendosi trova ti per Roma de'soldati '+ Francesi senza biglietto del lora Capitano, e accaduta qual che buglia tra essi e Ie Patuglie, e vari ne sono stati messi in arresto. La notte medesima Ii Francesi hanno preso formale pos sessa del Palazzo del Governo. Mons: Crivelli Governatore per piD di due ore fu costretto ad accompagnarli da per tutto sostenelldo illume. Li Francesi s'impossessarono del danaro ad esso spettante nella somma di due mila scudi in effettivo, lasciandogli soli 150. scudi, e presero nota della Mobilia. Chiusero l' appartamellto, e ristrinsero il Prelato in He sole Cam ere dalla parte del Cortile. Stammattina Mons: Consalvi e stato racchiuso in Ca stello. Esso era Assessore della Congregazione Militare. Questa mattina vari Patriotti, alla testa de'quali vien riferito vi Fosse ceno Dottor del Monaco, Medico Napoletano, si sono portati al Quartier Generale, e hanno chiesto U dienza da Berthier, ch' era a pranzo. Lo stesso Monaco, portando la parola, ha avuto il coraggio d'implorare la liberta a nome del Popolo Romano; e rispondendo Berthier, come 51 poche persone potessero provare, che tale Fosse il voto del Popolo; Monaco ha soggiunto, che il Popolo istesso rimasto in istrada ne faceva la richiesta. Vi erano di fatti alcune cen tinaia di prezzolati mascalzon i, condotti dai Patriotti a bella posta, Ii quali, affacciatosi alia fenestra Berthier e gli U ffiziali) comi nciarono a chiedere liberta. 11 Generale mo f; (I) Allegata 1. 'ii: 'f.'·'I'~: "if: I Ai: ',' '.I:i:;., 25 (J) v, Appendice VI. Fcbl'aro r l!~~; ~ .. ?:, ~~:. 26 Giuseppe cAntonio Sala ; 7)iario romano .~ f,": strossi pago di questa bella deputazione, e diede Ie pib. belle speranze. Gia si capisce che questi sono Ii soliti accordi e pantomime, onde aspettiamoci pure la Democratizzazionc. Si sente che sia stato insinuato di d0013ndarla a Mons: Co stantini e all' Avvocato Riganti, facendo loro intendere, cbe il colpo e inevitabile, e che torna conto il farlo di buon ac cordo, mentr' essi in tal guisa potrunno coprire de' posti lu minosi. Siccome Ii Militari Francesi, che sonG a Montecavallo si facevano lecito di girare per Ie cucine, e di commettervi delle insolenze; cosl a petizione di Mons," Maggiordomo hanno incominciato a montare la guardia al Palazzo Qui rinale insieme coi Francesi ancora Ii Svizzari. D' ordine del Comandante, la Dogana di Terra e stata dichiarata Magazzino Francese, on de ia Dogana si trasporta tumultuariamente al Palazzo della Fabrica di S. Pietro, una volta Seminario Romano. E pur bisognato sgombrare il Magazzino della neve presso S. Ignazio, dovendo servire per i Cavalli de' Francesi. Con N otifieazione di Mons. r Tesoriere si comanda a ehiunlue ritenga etfetti spett ll1ti agli Inglesi, Portogbesi, Russi, 0 altra Nazione in guerra colla Francia, di csibirne nota entro il termine di 24. ore, per tenerli a disposizione de'Francesi, sotto pena di pagar dieci volte il valore di detti eifetti. A chiunque abbia mlOifatture di dette Nazioni, e proibito il venderle. Questa Notificazione e]' ultimo atto giurisdizionale esercitato dal Governo Pc,ntificio, Si vede per esperienz3., che agli Uffiziali rincresce se i Padroni di Casa non mangiano in loro compagnia, e tutti quelli, che vogliono dare ad essi tl'attamento separato, fanno male i lora conti. Di fatti in Casa Mas3imi gli U ffiziali gettarono per terra la carne di manzo, dicendo che vole vano galline; in Casa Bolognetti ieri andarono in cucina, e ordinarono il pranzo per J 5. persone; in Casa Teano, mal soddisfatti del vino usuale, vollero vino rosso generoso. Molti la mattina eh ieggono la cioccolata, poi il caffe col IL 't ; .. , '1 i ir( 1'1 '~!;p ;~ i;l . I~t ' 11 ~Y , .. tt:'~ ! latte, poi la eolazione, e se ne trovano non pochi indi screti ed incontentabili. Qualcul10 domanda perfino calze di seta, biancheria e altri arnesi. In Casa Doria s'inco mincia dalla mattina per tempo a dar cia mal'igiare, e si termina alle sette ore della notte. Li Deputati agli alloggiamenti, crescendo sempre il nu mero dell' Uffizialita, si trovano imbrogliatissimi per eollo cada, e han no spedito orcline alii Parrochi, affinche de nunzino tutte queUe Case, nelle quali vi e sito eli eollocarli, distinguendo queUe, in cui non possa aversi se non se il semplice alloggio, attese Ie scarse finanze de' Padroni. AI cuni U ffiziali si sono man dati anco ne' conventi, e in quello de'SS. Apostoli vi sono IS. Corrieri. Varie Communita Religiose, cO;llprese Ie Monache, hanno dovuro sommini strare de'letti. Dapprincipio si era procurato di lasciare immuni Ie Case de' Cardinali e de' Prelati, anco perche seOlbrava che Ii Francesi gradissero piu di stare presso de'secolari. Ora perc> e bisognato passar sopra a questa ecceZlOn e. Si mandarono de' Francesi anco al Palazzo Chigi, ma il Principe feee valere la qualifica di Ministro estero, e non volle rieeverli. Oggi sentiamo arrivati altri due mila Uomini a Monte Mario, dove la Truppa ha devastato tutte Ie Vigne. Ii Generale non abita pill a Villa MelJini, ma al Casino del Principe PoniatowsKi al di Iii. di Ponte Molle . Dal Banchiere Turlonia fra gli altri Francesi vi alloggia aneo il Tesorier dell' Armata Haller, queUo stesso, col quale ebbe tante questioni per l' affare delle gioie. Fenomeni, che non si sanno spiegare. In seguito dell'invito del General Berthier di portal' cia scheduno il segno di sua Nazione, Roma si e riempita di coccarele estere. L' hanno messa anco Ii Cardinali, e vari di essi 1a portano Cisalpina, come originari eli quella Re Pl! bliea. :,~) "It. 27 28 15. Febraro 'Diario romano Giuseppe cAntol1,z"o Sala Li Francesi hanno voluto dagli Uffizi di Camera il Libro dell'Enfiteusi, e Ie Assegne, cbe furono date per gli argenti; forse per rincontrare Ii nomi di quelli, che ricusarono di farne la consegna. Hanno incominciato a sventolare Ie bandiere tricolori suI Campidoglio, a Monte Cavallo, aHa Trinita de' Monti, a Castel S. Angelo, al Palazzo Doria. Per volonta de' Francesi e stata cercato il Colonnello Tartaglioni, grosso N egoziante di Ca m pagna, cb' estraeva dallo Stato molto grano e altre den-ate, e cbe si dice ne goziasse in societa col Duca Braschi. Esso ebbe in con segna 1i Carri colli quali l' an no 1796. fu trasportato a Terracina il Tesoro di Loreto e gli altri effetti preziosi del Principato, quando il Papa voleva partire da Roma per Ia temuta invasione dei Francesi; e sempre rimane il dubbio che detti Carri non tornassero indietro con tutto quello, ehe avevano carica to nel pat-tire da Roma. Ma Ie diligenze sono riuscite inutili, avendo fatto in tempo a mettersi in salvo. Hanno benS1 li Francesi preso possesso della di Lui abitazione. A Corneto gli stessi Francesi hanno messo in arresto il Figlio maggiore di Carlo Giorgi, che am ministrava per il Padre l' Appalto delle Lumiere, e hanno mandato qua a pren dere i libri Mastri, per fargli render conto. Alcuni fanatici nella Terra di Marino eressero I' Albero della liberta, liberarono i Carcerati, portarono via dal Pa lazzo Pontificio di Castel Gandolfo due Cannoni, e arri vando in Albano, estrassero a forza dalle prigioni un loro eompatriotta. Giorno memorabile: anniversario della Creazione del Papa, che incomincia I' anna vigesimo quarto del suo Pon tificato, ultimo Giovedl di Carnevale; giorno di lutto per tune Ie Persone probe ed oneste. , La ,scorsa notte vari soldati Francesi tentarono di com mettere un furto e di rapire una Donna al1i Monti. Una patuglia eivica accorse aile grida. Essi, sfoderate Ie scia ble, ,L,;~; ." li~ :£\ i;:::Y: ·;.f '>"~ ,·f' ~l :1 !;{ H' ':~ tJ~1~; J. .. .;:. ~ ,ljt'-' e,!,i ~; ·.~It:., 29 1a investirono, sicehe ad un Civico fu troneato quasI mte ramente un braccio. Allora Ii civici spararono, uccisero due Franeesi, e ne arrestarono altri. Fartone il rappono al Ge nerale Cervoni, appmva I' operato dai Civici, rna questi cer eano di evitare gl'ineontri notturni colli Francesi, perche rischiano di andare al di sotto. Stammattina si sonG incominciate a vedere numerose pa tugJie tutte di Francesi, aventi ciascheduna alla testa un' Uf fiziale. Erasi il1teso, ehe molti Patriotti si preparavano ad eri gere degli Alberi della liberta. Si procurb d'impedire tale intrapresa, rna aveDdo trovato Ii Generali Francesi, pro pensi a favorirla, bisognb contentarsi di supplicarli, ehe al meno conservassero l'ordine, e impedissero quelle tristi con seguenze, che derivarono in altri Paesi. Circa Ie 16, ore al Palazzo dell' Accademia di Francia, nel mezzo della Facciata fu attaccato un gran quadro, con bella cornice dorata, rappresentante una Donna vestita alla guerriel'a col berreno in testa, fasci consolari, gonnella fino aIle ginocchia, braccio e mammella destra seoperta, e iscri zione all'intorno Cf. Republique Fran~oise ». Circa il mezzo giorno salirono a Cavallo suI Campi do glio due Uffiziali Francesi, Ii soldati si misero su11' armi: era gia preparato nel mezzo un grande piedestaUo co11a iseri zione « Religione e Iiberta, Legge e uguaglianza »). II Me dico Corona aveva incomineiato a fare Ii suoi dis corsi de mocratici in Campo vaccino, dove si era adunata molta gente: l'albero (che fu dipinto nel Teatro Argentina, dove ne diede il comodo il DLlca Cesarini padrone di detto Tea tro) col berreno in cima fu piantato; incontrandosi a pas sare in quel tempo l' Eremita del Colosseo, l'obligarono a dar di mana al trave da erigersi, e il P. Solari Religioso deUe Scuole pie bacia divotamente q uel tronco. Li U ffiziali furono accolti can applauso, applaudirono ancor essi J Co rona predico per il primo, suben trarono altri Declamatori; Ii circostanti, 1'ra' quali anco delle Donne, feeero gli evviva, 30 Giuseppe cAntonio Sala 7)iario romano '":'r, 3I i\; I si grido: Chi non dice evviva, se ne parta. Si dispensa rono coccarde, e una se ne mise alla celebre statu a equestre di Marco Aurelio; si eressero delle banderuole tricolori in torno all' Albero; un distaccamen to di solda ti con tambl1l'o battente parti dal Campidoglio, non so se per montare q ual che gnardia, 0 per dare avviso del fausto avvenimento. Al l' erezione assisterono, per farne il rogito, gli Avvocati Ri ganti e Costantini; se spinte, 0 sponte io l'ignoro. Vi si trovarono ancora Ii Duchi Cesarini e Bonelli, il secondo genito del Principe Borghese, Bischi gia UHiziale della ca vallaria de'Distinti Volontari, il Figlio:della Principessa San tacroce. Uno de' Dispensa tori eli coccarde era l' Architetto Barberi, il quale stan do aIle radici del Campidoglio, insi nuava, che si anelasse sopra per dare il nome a quattro No tai, quali trovavansi pronti per prenderne registro. II Pic chetto di Guardia Civica, cbe si trovava suI Campidoglio, fu c03tretto a deporre Ie coccarde papali. Li due U Hiziali Francesi partirono dal Campidoglio accompagnati cia un picchetto di Cavallaria, e per la strada del Corso giunsero sino al Popolo, avendo il corteggio de' suddetti due A vvo cati Costantini e Riganti e de' Patriotti, alcuni de' quali te nevano in mano Ie bandiere tricolori. Fecero mettere in parata Ii Civici del Quartiere aIle Convertite, e vollero che si levassero Ie coccarde papali, 10 che devono fare anco Ie patuglie civiche. Al do po pranzo entro il General Berthier per la Porta del Popolo, e recossi al Campidoglio. Lo precedevano cinque o seicento Patriotti, per 10 pill giovanastri, 0 libertini, 0 gente dell'infime classi. Avevano essi delle banderuole, e portavano innanzi una banda di nostri sonatori. Seguiva un grosso distaccamento di Fanteria Francese con banda numerosa. Dopo, il Generale frammezzo ad altri Generali, e col corteggio di molti U inziali, tutti a Cavallo. In ti ne tre squadroni di Cavalleria. Giunto al Carnpidoglio, giro intorno alla Piazza 1 e con breve discorso, che puo vedersi I ~, ',' I•. " j~. ,. 'If" , 1\1 '1 :\. r~ r. ~ iJ~ , 1· '~, ;'! ,f·, . i'· 'f"f:' ~r .f \' ,.1 ·':!K _..... "I' 'i' ,,:f i':' j f; " in stampa (I) 1 e cbe attribuisce al Popolo Romano il fatto di un pic..:iol numero d' Individui, proi11ulgo la liberta della Republica Romana; indi collo stesso accompagno allelb a posarsi al Palazzo Doria, pranzando dal General Cervoni. Al Palazzo Ruspoli, destinatogli per alloggio, non vi e mai stato, avendo dormito sempre al Campo. Scese poco dopo dal Campidoglio cerro. \ ... (2), uomo miserabile" con gran bandiera in mano, scortato da vari soldati Francesi, col seguito de'soliti bardassoni, che gri davano: Viva la Republica Romana, e volevano che tutti gridassero insieme con loro; sebbene la piu >parte della gente o taceva, 0 applaudiva forzatamente e per timore. Leg gansi i due discorsi di Brunetti e di Corona (3), e si con sideri qual atro veleno stia nascosto specialmente nel primo. Abbial110 saputo, che tutta questa gente fu pagala dai Pa triotti, affinche secondasse i loro disegni. Si fecero mille insulti alii steml11i del Papa, alcuni de' quali [urono but tati a terra. Li Patriotti urlando dicevano: Abbasso Ie armi; e finita la tirannia, siamo liberi ecc. Un altro Albero era sta to piantato innanzi al Palazzo Doria. Un distaccamento di Cavallaria Francese si e trasferito a Nemi, Feudo del Duca Braschi, e si e' impossessato del di Lui Palazzo. GJi Ebrei hanno deposto 10 sciamanno, e gioiscono per Ie attuali novita. Per altro non andaranno esenti dalle contribLlzioni. Agli Ostaggi fu interdetto il ricever visite, richieden dosi da oggi in poi una licenza de' Francesi in scritto per poterli vedere. AHa solita Cappella tenutasi questa mattina nel Palazzo Vaticano per l' anniversario della Creazione del Papa, in tervennero soli. sei Cardinali, oltre i1 Celebrante, e dopo la Funzione furono chiamati dal Segretario di Stato, e trat ~ tt (I) Allegato II. ii", ... , 1[:" . ~I"-' ,', Z" (2) Laguna del ms. (3) Allegato Ill. 32 16. Febraro Giuseppe cAntonio Sala 'Diario romanQ tenuti fino aile are 20., affinche non risehiassero di rice vere quaIche insulto ne' pril11i 1110l11enti dell' effervescenza popolare per l'innalzamento dell' Albero della liberta. Ma senza di cia non avrebbet'o potuto partire, essendo stato in timato ad essi 1'arresto in nome del Commandante Francese. II Card. De Lorenzana, Spagnuolo, ne fece Ie pili alte do glianze, rilevahdo 1'irregolaritiJ. di un tal atto, anco in vista di trovarsi essi fuori di Casa, e di aver quivi Ie Canozze e i Famigliari. Fu spedito 0.1 Campo, e venne la risposta, che si laseiassero partire, e eh' crano stati tratten uti unica mente per lora '1naggior sieurezza. Al do po pranzo il General Cervoni portossi dal Po. pa, e gli disse, che il Po polo Romano aveva implorato la ge nerositil della N azione Francese per liberarsi dall' oppres sione del Governo Pontificio; ehe la Francia aveva ad esso accordata 10. sua assistenza, e ch' essen do divenuto libero, rimaneva al Papa 10. sola cura della spirituale. Sua San tita gli rispose con poche parole, raccomandandogli la Re ligione, Ie persone e Ie pro prieta. Con tinuarono iersera Ie grida de' Po. triotti, che anda va no girando per Roma colle bandiere tricolori, e conti nuarono altresl gl'insulti alli stemmi del Papa, che furono atterrati da molti Palazzi di Cardinali, facendoli poi in pezzi, 0 bruciandoli. II Popolo innanzi al Palazzo del Duea Braschi fece maggior chiasso, domandandone ad alta voce 10. testa, e un U ffiziale quivi allogiato mando ad acquie tarlo, dicendo, ch'esso stava scrivendo, e che non voleva essere frastornato. A notte gia avanzata pochi briganti del l'infima feccia del Popolo, porrando delle toreie di pece e una corda con uncini, lanciavano 10. medesima per atter rare queUe armi, ch'erano ad una discreta altezza, e dando colpi terribili aile porre delle Ca3e, annunziavano in maniera minaeciosa ed impropria, che gli stemmi si abbassassero. Per questo motivo molti so no stati gia tolti dalli luo ghi, in cui erano, e girano Muratori e Festaroli do. per tutta ad oggetto di ultimare questa grande opera. Girano altres! li tamblllTi civici per avvisare Ii rispettivi Soldati che si adunino e vadano in Piazza Colon na, dove il Commandante Francese ne ha ordinata 10. rivista. Di fatto la Civica si e schierata su detta Piazza, e frat tanto il General Cervoni, entrato nel Palazzo di Monte Ci torio, e a ffacciatosi alia gran Loggia della Curia Innocen ziana, ha reeitato un discorso, annunziando 0.1 Popolo, che la Francia aveva dato il suo aiuto perche i Romani dive nissero liberij 'che 10. Republica ROmaila vel1iva diehiarata Jibera ed indipendente; che la Republica Francese sarebbe stata in ogni tempo la di lei pill grande -.amica; che per govern are venivano prescelti Ii Cittadini Bonelli (Duca), Avvocati Costan tini e Rigan ti, Pessu ti Prol'essore di ma tte matiea, Bassi Curiale, e Stampa e Domenico Maggi Nego zianti. Essi banno il titolo di Consoli. Leggansi nella stampa tutte Ie altre Cariche (I). Si annul1zia in essa il voto d'innumerabili Cittadini, cioe di quelli del partito, che sonG pochissimi in confronto della moltitudine, la quale nulla sapeva nc di Sovranit8., ne di Cariche. Passando poi detto Generale a Piazza Colonna, signi fico alla Guardia Civica ivi schiel"ata, che il nuovo di lei Commandante sarebbe il Cittadino (Principe) Spada. Quasi tutti gli Uffiziali Nobili, ch'erano nella stessa Guar dia, sono stati dimessi, ne sono stati surrogati de' nuovi, in breve si faranno in detta Guardia altri cambiamenti, e 0.1 l'antico Commandante della medesima, Principe D. Abondio Rezzonico Senatore di Roma, e stato intimato l' arresto. E accaduto altrettiJ,nto al Card. Giuseppe Doria Segretario di Staio. Simi1mente e stato arrestato e condotto in Castello l' Ab. Beltrami Curiale, che ne'Circoli e ne'Caffe si dimostro sem precontrario ai Francesi. 101'0 \f ..,;~:t;r .;. ~/ .. ~F' '1,·:· l;¥ '!f~, ,if. '~'. w ;.;!' :;:'~ . ([) Allegata IV. Miscellallea storlcn, Vol. I. .... j [.~ ) 33 34 Gz'useppe cAntonz'o Sala Gli ostagi hanna ottenLlto il permessq eli veclere Ie per sane eli lora maggior conseguenza. Rimangono chiusi il Monte di Pi eta e il Banco di S. Spirto, avendovi messo il Sequestra Ii Francesi. E stato intimato al Cristallaro Vincenzo Finocchj, sotto pena della vita, di allestire tutta l' accorrente nel Teatro d' Aliberti, per darvi Domenica notte una Festa da ballo. Sana riuscite inutili tutte Ie diligenze per trovare il Cap puccino, che si suppose aver predicato in guisa d' allarmare il Popolo di Roma contra de' Francesi. Nessuno sa dire chi Egli sia, dove abbia fatto la predica, e in quali ter mini abbia padato. Sembra percio che l' accusa sia falsa, e unicamente diretta a screditare e ad atterrire il Clero. II Provinciale dell' Ordine si e rccato dal Commandante Francese appunto per smentir detta accusa, ed ha esposto, che dopa l' arrivo de' Francesi nessun Cappuccino aveva predicato. D n altro distaccamento di Truppa Francese e entrato questa mattina per prender Quartiere al Vaticano. Li Sol dati Francesi hanno cacciato a colpi di bastone Ii Soldati Papalini, che si trovavano alla gran guardia. Hanno pure Obligato a sloggiare dal Palazzo le guardie de' Cavalle gieri e delle Corazze, lasciandovi sola mente Ii Svizzari. Gli stessi Francesi si sana messi in Sentinella aIle porte del Palazzo, hanno occupato il Museo, e acquartierandosi nel l'Armaria han no chiesto 105. letti, che il Maestro di Casa del Papa ha dovuto trovare. Oggi e comparso il primo Editto a nome de' Membri del nuovo Governo, e a tenore dell'invito da essi fatto, questa sera la Citta e illuminata in segno di gioia, e 10 sara pure domani sera. Call' Editto medesimo si prescrive l' abolizione de'Titoli e de' distintivi; Ii segni delle livree, e si ordina l' abbassamento di tutti Ii stemmi. Vi e pure 1'intImo di portare la cocc"arda nazionale, e l'invito alla Festa da ballo, che si dara gratuitamel1te Domenica notte net Teatro d' Aliberti, 111a senza maschere. 'Dz'arz'o romano 35 Li N obili destinali agli Alloggiamenti per li U f!'iziali Francesi, cessarono fin da jersera dalla loro incombcnza, rimanendo questa a carico del nuovo Governo. Li Consoli si adunano a Monte Citorio nell' Apparta mento, che occupava Mons." Albani, U ditore della Camera, dimorante attualmente in Vienna. Anco Mons." Tesoriere e gli altri Prelati, che abitavano in detto Palazzo, hanna dovuto' sloggiare. Mons." Campanelli Arcivescovo eli Atene In dovuto par tir suI momenta dalla Casa, ave trovavasi, come ritenuta in affitto, e mobiliata da Mons! Ersl(ine, Inglese, Dditor del Papa, che trovasi da malta tempo a Londra per commis sione della S. Sede. Oggi a l:olpi di scure e stato atterrato in Campo di Fiori il trave, che serviva pel tormento della corda. La stesso e accaduto in seguito agli altri travi eli simil fatta. II Papa ha ordinato a Mons: Dini, Maestro delle Cere monie, che per Giovedl prossimo, Anniversario della di Lui Coronazione, non intlm i Cappella; ma che Ie altre Cappelle, e Ie prediche in Quaresima si continuino secondo il solita. II Commissario dell' Armata Francese ha richiesto dal Maestro di Cas a del Palazzo Apostolico la nota delle argen tarie spettanti al Papa. La Duchessa Braschi, ad intercessione del General Kel lerman, e ri masta nel suo Palazzo, d' onde volevano cac ciarla. Tutta la robba quivi esistente, e stata inventariata dai Francesi. II Principe Rezzonico Senatore di Roma e rimasto li bero. Cosl pure il Card. Giuseppe Doria, Segretario di Stato, che ha dovuto subito sloggiare dal Vaticano, tornan dosene alia propria Casa. Sana in arresro l'Avvocato Rufini, Uditor Generale delle Milizie, l' Avvocato Paradisi, primo Luogotente del Governo, e l'Ailltante di Piazza della Truppa di linea, Piccirilli, il quale ha dovuto agire piu volte per l'imprigionamento de' Rivolllzionarj. ~ ~i~." ""1"' ~,,'" .., 36 . ;.' Giuseppe cAntonio Sala 'Dz"ario romano 37 'i" 17, Fcbmo Tutti gli Uffiziali della Segloetaria di Stato licellziati. II Card. Giuseppe Doria ha fatto ripartire fra loro la somma eli rremila Scudi. Sussistono tuttavia Ii Stemmi Pontificj alli Palazzi de'Mi nistr-i Esteri, Ii quali aspettaranno Ie istruzion i delle 101'0 Corti pri ma di abbassarli, e prima di riconoscere la Re publica Romana. Li proclami Francesi (I) comparsi oggi, portano l' aboli zione dell' asilo ecclesiastico , delle giurisdizioni degli Al11 basciatori, compresi Ii 101'0 Palazzi, e delle poste particolari. L' ol"dine di estinguere fra due mesi Ie cedole, ali enanclo perci6 parte de' beni ecclesiastici, e di migliorare la mo neta di bassa lega. L' EsiIio a tutti gli Emigrati Francesi in 24. ore, com preso il Card. Maury Vescovo di Monte Fiascone e Cor neto, colla confiscazione de'loro beni esistenti nel Territorio occupato dall' Armata, a profitto della RepUblica Francese. Alii Preti deportati si permette di rimanere, finche ven gano 'prese su di loro altre provvidenze. L' annunzio, che alcuni Preti in Trastevere ingannano il Popolo, e che quindi tutti gli Ecclesiastici di que! Rione saranno responsabili di qualunque commozione Popolare possa accadervi. Veramente e noto che Ii Trasteverini per ,la massima parte tacciono e soffrono di mal animo Ie pre senti novita, e si sa pure che Ii Preti anco altrove furono soggetti a simili incolpazioni, senza meritarle. Continuano inoltre a lagnarsi i Francesi di non ;icevere dal Popolo quell' applauso, che si aspettavano; ma dovrebbero pur per suadersi che il Popolo non Ii voleva, che non Ii ha chia mati, e che mai volle secondare in tante occasioni Ie in traprese de' Rivoluzionarj. Proibizione di portar stilo, 0 colteHo, sotto pena della fucilatura; obligo di depositare tali armi dal General di Brigata Vial. 1" I;:' r~r: ",~~" ',' :l,:',: 'b; ",.I' '~:: . ..!,' ::~ . :" . I~;~' F· 1: ~jZ· ":F'~'~[" " '\(' , ~'./;. ~~f' , ,i";': ' ~~" .~ ~' :~; ~$ . ,r" '" ~f .:f;,:: ~, '" 1/: .~. ,oF 1\,1,' ii '. . _; (I) -v. Appendice VII. I (~.,.,' :,' ,r.,' "'t" ." , "I ,'Ii, """~ Invito"di portar domani sulla Piazza del Po polo turti Ii Cavalli e Muli dati gia in nota alli Commissari. Incomin ciaran no dunq ue Ii spogli, che sono Ii primi felicissimi ef fetti della rigenerazione. Proclama de' Prefetti della Pulizia, con cui s'intima per domani Capp~lla Cardinalizia in S, Pietro con Te Deum e Messa all' Alrare della Tribuna. Si adopera illinguaggio della Religione per ingannare il Popolo; ma si conosce bene che alle parole non corrispondono Ii fatti, e la con dotta di chi ha sottoscritto il Proclama e opposta alle voci, che 10 cOl11pongono. Per volere del Commandante in Capite si restituiranno gratLlitamente Ii pegni non solo sino alli due, ma sino alii quattro Scudi. Questa generosita dovremo Noi scontarla in appresso, Questa martina e stato riaperto il Banco di S. Spirito. Tanto per esso, quanto per il Monte di Pieta si stampano nuove Cedole. PUG darsi che i membri del nuovo Governo vogliano servirsene per supplire alie prime spese, aggiun gendo poi questa Partita aile altre, onde accrescere il de bito del passaro Regime. A buon conto l' agio della mo neta sussiste, pagandosi il rame sinu al 30. per 100., e quelli che doverono cercare Ii pezzi dud per pagare la contribuzione di 200. mila Scudi, stentarono moltissil11o a trovarli e Ii pagarono pi II di q uatuo Scudi l' uno. Fu detto che l' accennata contribuzione doveva servire per una cola zione alla Tru ppa, cui dal Generale era sta to promesso il sacchegio di quattr'ore, che poi, per Divina Misericordia, non ebbe luogo. ' So no stati interpellati dai Francesi Ii Capi Maestri Mu ratori Valenti e Lovatti per riferire dove avessero murate delle Casse nel Palazzo Vaticano. Essi risposero eli non saper nulla di Cassemurate. Alli Francesi e stato supposto che il Papa abbia riposto molti l11ilioni, 10 che non pUG essere assolutal11ente, e quand' anco avesse potuto e voluto nasconder danaro ed altre cose preziose; non Ie avrebbe ~ .r!. 38 Giuseppe cAntonio Sala 7Jiario romano . ,~ ~. ~.. 39 1; giamll13i collocate in Pdlazzo, giJ..:..:hc in C1S0 di disgrazia era sicuro cbe guelluogo sarebbe occupato immecliatamente, e in caso di mone Ii suoi Nipoti non vi avrebbero avuto pib accesso. Ierisera si fece andare sulla Piazza di S. Pietro un grosso . distaccamento di Truppa Civica, che vi e rimasta tutta la notte, circonda ndo il Palazzo Pon tificio. Aneo Ie Guardie Svizzare [urono licenziate, e furono portate via Ie 101'0 Armi suI Carrettone del Duca Cesarini; rimanendo nel Palazzo Ii soli Soldati Francesi. Gli Utliziali occuparono gli Ap partamenti, ordinarono la Cena, e vi dormirono. Si viele una Carrozza andare innanzi e indietro, e si videro altresl uscire de' Carri, su de' quali debb' esser stata trasponata della Mobilia e dell'altra robba, cb'era nel Palazzo. Il Papa e rimasto senza carrozze e senza Cavalli. Li Cavallegieri c Ie Corazze ebbero l' intimo di andare sLllla Piazza eli San Pietro per la rassegna. Quando vi furono, d'ordine cle'Fran. cesi scesero dai lora Cavalli, che dovevano lasciare colle bar dature e colle armi. Entrarono gli UfIiziali anco nelle Ca mere del Papa a fare delle perqllisizioni, e il Tesoriere dell' Armata, I-Ialler, unitamente all' Ispettore delle Finanze, Roland, misero i sigilli a due piccioli armari esistenti nella stanza del Papa. Gli domanda rona se in una cassetta, ch' ~ra quivi, vi fossero delle g ioie; Egli rispose di non averne, e disse loro, cbe potevano servirsi, contenendo de'dolci. Di fatti l' aprirono, e ne mangiarono. E impos sibile che sua Sua Santita sopravviva lungamente a tante sciagure. Trovasi Essa ristretta in poche Camere. Tutto il resto del Palazzo 0 e biffato, 0 serve di allogio agli Uffiziali. Il Maestro di Casa ha avuto ordine dai Consoli di provvedere al lora trattamento, con prOl1lessa, che la Republica Romana rimborzara tutte Ie spese. II Duca Braschi e caduto infermo, ed e bisognato fargli una sanguigna. leri sera e questa sera sono state fatte Ie Illuminazionl. Quasi tutti hanno llbidito all'Invito, per non esporsi a ri .~:., ""1 ," :;. .f'. ...., :.jI~' ' :, ;'r-' I (,:1 .. ' ;" ;: t tf: jJ:' "Vi t· ! • .:,-, 1;:' ~ .".~, ).~/ ~ '1. . 'r· :J·'r: ;:t If, ;~! ,11.,"', • k',· I cevere delle insolenze, ma pochi vi si son indotti di buon animo. ;Tante Famiglie piangono la lora sciagura per 1a perdita degl'impieghi e della sussistenza. Tutti. Ii buoni piangono Ie triste eonseguenze della Rivoluzione, l'avvili mento della Religione e del Ministero Ecclesiastico. Chiun que abbia fior di senno non pub a menD di non raccapric ciare considerando quali saranno gli amari frutti prodotti dall' Albero di liberta, tantoppiu che si hanno d'innanzi agli ocebj; gli esempj degli altri Popoli rigenerati. Bisogna perb sospirare in segreto, e gemere innanzi a Dio per non incontrare de' guai. II Palazzo dell' Accademia di Francia si e contradisti n to, facendo l'illuminazione a cera. Gli Ebrei oltre all' Illull1inazione del Ghetto baono eretto innanzi alla Sinagoga l' Albero della liberta can suoni di bande e distribuzione di rinfreschi. Sono state in giro queste due sere per Ie strade pill po polose Ie bandiere tricolori, accompagnate da tamburri, da s01dati, da fiaccole accese e da una turba di Popolo, che gri dava al solito da forsennato. Sempre perb sono gli stessi soggetti, Giovinastri, falliti, birbanti, Uomini di niuna ri putazione; e facciano pure, e dicano cib che vogliono, il loro numero e scarsissimo, e i1 Popolo non vede di buon ocehio queste scenate. La forza arresta Ie parole nelle fauci, 111a se tutti fossero 1iberi a padare, si conoscerebbe subito che Roma e quella di prima, aliena da simili novita, at tacca ta per massima alla Religione e all' an tieo Governo. Si trovano qui Ii due famosi Rivoluzionari Gambara An conitano, e Boni Bolognese, ehe si attribuiscono il titolo di Apostoli della Liberta. A me costa che it primo ebbe gran parte nell' erezione dell' Albero sui Campidoglio, come fece in altri Luogbi. Egli parla da fanatico, e mostra di essere un Ateo perfetto. Aveva profetizzato la rivoluzione di Roma, e ora profetizza la democratizazionedi tutta l'Italia. Questa mattina Ii Commissari Francesi hanno apeno la Zecca, c hanno descritto quanto trovasi in essa. Nell' en 4° 18. Fel'raro Giuseppe cAntonio Sala trare vedendo uno stemma del Papa in bassorilievo, 10 re cera arterrare immediatamen te; indi essendovi in altra stanza un bnsto in marmo rappresentante il S. Padre, dis sera a certo Castelli, Ministro della Zecca, che gli spntasse in volta, ma esso si scnsa rispondendo, cbe quello in pas sato era stato suo Sovrano, e che continuava ad esser tut tavia Capo della Chiesa. Onde Ii Francesi si acquietarol1o, content:lnclosi cbe il bnsto venisse rimosso. A MOllte citorio, a Piazza Navona, in Trastevere, e al., trove S1 veggono de'ridicoli alberi della Liberta. Da per tutto vi e una sentinella Civica a custodirli, e il suo im piego si restringe a cacciare li Cani, cbe vi si accostano per adacquarli, giacche rimJngono sempre isolati, e non vi e nemmeno chi Ji clegni di un'occhiata 0 di un saluto. La mestizja, cbe traspira su i volti di tutti, manifesta ab bastanza quale sia il voto del Popolo. II Palazzo Vaticano e custodito non solo dalle Guardie Francesi, lIla ben anco dalle Civiche. A nessuno e per messo il penetl'arvi senza la licenza de' COl11mandanti. Ecco com' e trattato il Capo della Religione. IeI' sera I' Ex-Mar cbese Vivaldi, cbe in addietro fu processato pill volte, e per soverchia indulgenza fu rimesso in liberta, essendosi porlato al Vaticano per dare delle disposizioni relative agli Alloggi degli U ftiziali, entra anco n ella Camera del Papa, e gli disse, che non aveva di cbe temere. La Segretaria di Stata, e quello cbe interessa ancor piu, l' Archivio segreto di Castel S. Angelo, dove trovansi tante carte interessanti e Ii Documenti, cbe riguardano il Dominio Spirituale e temporale Papa, sono in mana de' Francesi, Li Cardinali, secondo I' int1mo ad essi mandata dai Pre. fctti della Polizia, e secondo avevano concertato jersera [ra di loro, sono ani:!ati questa mattina a S. Pietro, ciascbc dune con una sola Carrozza, tre Servitori, il Caudatario c un altro Famigliare. Sebbene ricorresse 1a Domenica eli Q.uinquagesima, pure a motivo dellasolennita vestirono gli .'\bili eli Poq\ora. Essi crano in numero eli J 5., cioc tutti 'Diario romano 41 quelli, che qui si trovano, esclusi gl'Infermi. La Messa fu cantara <ill' Altare della Confessione da Mons! Passari Ar civesco eli Larissa e Vicegerentoo: di Roma. In addietro a detto Altare nessuno poteva celebrare fuori del solo Papa, secondo l'immemorabile costumanza osservata nelle Basi liche Patriarcali; e in qualche circostanza, come sarebbe la Festa della Cattedra, per caotarvi Messa un Cardinale, bisognava spedire una Bolla del Papa facoltativa a far cia. Sua Sanrita di mal animo si e indotta ad accord are il per messo, che in tale circostanza il detto Arcivescovo cantasse quivi la Messa. Alla Funzione vi fu un concorso assai me diocre, ed e certo, ch' esclusi quelli, che vi andarono per semplice curiosita, il numero degli astanti si sarebbe ri stretto a pochissimo. Nel tempo del Te Deum ad alcuni Cardinali apparvero sugli occbj Ie lagrime. Il General Cervoni portossi al Palazzo Quiri nale, e par tecipa agli Osraggi, esser tutti liberati; onde toi-narono aIle lora Case. Detto Palazzo si dice abbia a servire d' allogio al General Berthier. II suddetto Mons." Vicegererrre anda per 'q ualcbe affare dal Curiale Bassi, uno de' Consoli, cbe 10 riceve mentre si lavava Ie lllani, e do po avergli detto, che 10 riceveva in quell' atto per essere al presente tutti eguali, gli [ece un'in vettiva vedendolo colle calze pavonazze e col fiocco verde. Rispose il Prelato, esser quelle Ie insegne della Dignit<t Ve scovile, e replica Bassi, cbe il Vescovo era uno solo. Per grazia ele' Francesi tutte Ie prostitute e altre Cattive Donne, ch' erano nclle Carceri di S. Michele a Ripa, sono state messe in liberta. Tuttavolta i Soldati inquietano anco Ie fellline oneste, e pili di una ne hanno rapita -violente mente all'imbrunir del giorno. Lagn3nze continue per gli allogi, gia'cche essendosi in trigati in questo dipartimento vari de' nostri Patribtti, de stinano a capriccio, e molte volte anco per spirito di privata vendetta, 0 di animosita, un numero di Uffiziali maggiore di quello possa situarsi nelle rispettive Case. Ad uno de'miei 1,.( . ;~: " '," ",: I 42 7)iario r0111.anO Gz'useppe cAntonio Sala 'r'I~' .' :.r Fratelli se ne volevano far ricevere cinque, avendo gia un Capo di Battaglione, coll' Aiutante, tre servitori e quattro Cavalli. Al secondo de'miei Fratelli, che allogia due Uf fiziali e un Domestico, se ne volevano mandare altri due. Per me n' era no assegnati quattro. Fortunatamente e pia ciuta di scegliere la mia Casa al Cittadino Barbetti, uno di qllelli, che trovaronsi nel Palazzo Corsini all' avvenimento del 28. Decem bre, e che fuggi in compagnia dell' Am basciator Bonaparte. Egli serve da Segretario nel Consolata e nel Dipartimento degli Allogi, e vista la ristrettezza della mia 'Abitazione, ba assunro 1'impegno di non mandarmi nuovi Ospiti. Pare che alimentandosene nove in tre Fratelli, non yi sia luogo ad accrescerne il numero. Al Palazzo della Cancellaria, residenza del Card. Duca eli Yorck, ne hanno mandati ad allogiare cinquanta, e q'.1ivi e stata fissata la Cancellaria Militare. Mons." Gar dogui, che' voleva esser dispensa to, come U ditor di Rota Spagnuolo, ha dovuto riceverne sette; e per liberarsene ha dovuto stentar molto ad ottenere un Rescritto del General Cervoni, adducendo per motivo potissil11o, che non esistendo pili la Rota, ed essendo Egli Forastiere, voleva'tornarsene alla propria Casa. Gli Agenti di quelli, che trovansi fuori eli Roma, e che hanno qui Casa, secondo un prodama d'oggi, sonG in obligo di allogiare, per non vedersi aperte a forza Ie Case. II Principe di Belmonte Pignatelli, Ministro di Napoli, e partito per far ritorno alIa sua Corte: segno che Ie cose -vanno sempre pili ad intorbidarsi. Stammatti na anco Ii Ministri Esteri hanno abbassato Ie Armi del Papa. Essi credono che Ie rispettive Corti ordi neranno loro di allontanarsi di qua, senza riconoscere la RepUblica Romana. II Ministro di Spagna sopra tutti ha strepitato, e ha minacciato di partire, se non gli verranno mantenuti Ii diritti della Franchigia e della Posta. E deciso cbe il Papa andara in Toscana in compagnia del Duca Braschi, suo N epote i e cia non per proprio genio, rna per assoillta volonta de' Francesi. II Maestro di Casa del S. Palazzo, Vincenzo Frattini, e stato chiamato da La darch per riconoscere tra gli eifetti de' Famigliari di Sua Santita qllali appartengano ad essi, e quali a detto Palazzo. AccOl11pagnaranno il S. Padre Mons! D. Innico Caracciolo, Maestl'o di Camera; Mons." De Rossi, Medico Segreto; 10 Scopatore segreto Morelli; che fa ancora da Chirurgo; due altri Scopatori e Catenacci, Scopatore ancor esso e Cor riere di Gabinetto; l' Ab. Calvesi, Chierico Segreto; Gia cinto Brandi, Guardarobba privato; Bernardino Calvesi e Andrea Morelli, Aiutanti di Camera; due Cuochi; un Cre denziere; il Decano de' Parafrenieri; e tre Parafrenieri. Dovendosi stampare I' Indulto per la prossil11a Quaresimu, il Canonico Gambini, uno de' Ministri della Segrelaria del Vicariato, ando dal Console Costantini per averne la !icenza, l'u inviato da esso al Console Riganti, chedopo I'esame di un' ora e mezza, e dopo varie modificazioni, vi appose il visa. Ecco la libertil della stampa, e l' esercizio della spi ritualita riservato al Papa. Disposizioni relative aile Cause gia pendenti ne'soppressi ".,'1, :;', .. ,f" ' :,:.' ; , / ':f:,;;' ','," -",,-, "'I' · .i:", ,"-: , dl. · ~~~. '.~. J,t" • I.' "i' I ~" ' if, lr "". !~"~" It, \\1" ,) )1 1 .. f .. , ':i' \ 'i: 43 Tribunali, 11 Capo de' Consoli, Bonelli, ha ordinato che si allesti stiscano i Teatri, e che vi recitino Ie Donne, soggiungendo a tal proposito: CJ. Adesso non comandano pili ne Preti, ne Frati, cbe ce Ii siamo levati dal c ... ll. Proclama per la requisizione di tremila Cavalli da som millistrarsi all' Armata Francese, e da prendersi da Roma e clal Territorio. Ordini per Ie provvisioni della legna da fuoco. Al Festino dato la SCOl'sa notte nel Teatro Aliberti intervenne un sufficiente nurnero di Persone. Vi furono molti Nobili, ma per pochi momenti. II resto tutti Uomini, per lu maggior parte male in arnese, e persino colla semplice camiciola. Donne pochissime, del che Ii Francesi restarono maravigliati. Fra dette Donne non poche imitavano la £1 gl1l'U della liberta pOl'tando un corpetto di seta u l1laglia, '9, Febra!'o 44 ~: ~ Giuseppe c/:Intonio Sala che Ie faceva comparire nune nel petto. Notisi, che non essendovi maschera, ed entrandosi gratuitamen te, poteva andarvi chiunque, senza spendere un soldo. Ma la gente ha voglia piil di piangere, cbe non di divertirsi. Avendo inteso Ii Consoli la imminente partenza del Papa, fecero jersera Consiglio, e determinarono di opporvisi, te mendo di qualche sommossa in Roma, e temendo mol toppiil che altrove possa fare una grande impressione il viaggio del S. Padre. Ricorsero quindi al Commandante Berthier, per pregarlo di non permettere a Sua Santita di abbandonar Roma ; rna siccome li Francesi sonG stati quelli, che hanno indotto a forza il S. Padre a partire, non si sa per quali loro fini; cosl Berthier e state saldo, senza dare orecchio alle rappresen tanze de' Consoli. Frattanto il Duca Braschi e partito fino da questa mattina alla stessa volta eli Toscana. II Papa partira domani all' alba. I1 Consolato gia si trova in i m barazzo per Ie spese, che giornalmente occorrono. A veva fomi to 30. mila Scudi al Cittadino Terziani, uno de' Prefetti dell' Annona, e questi il giorno appresso ne domandc altri 18. mila, dicendo, che in caso diverso avrebbe rinunziato l'Impiego. 11 Banchiere Turionia ha somministrato tal somma, sebbene di mal ani mo, e tarrocca anch' esso, come Janno tanti altri. Mons: Della Porta, Tesoriere, ha avuto l'intimo di ren der conto, entro 10 spazio di un'ora e 40. minuti, eli tutre Ie nuove Cedole fatte nel tempo del suo Tesorierato. Incominciano a ridondare di Ospiti quasi tutte Ie Case Rdigiose, nelle quali senza distinzione vengollo collocate ancor delle Donne persino gravide. Molti sostengono, che la truppa non eccede il numero di 8000. Uomini; ma l' Uf tizialita e numerosissima, secondo 10 stile Francese. Nell' Adunanza de' Consoli si e promossa 1'istanza di toglierere ai Cardinali l' Abito di porpora. II Console Co stantini con molta facondia ed eriergia ha arringato per la conservazione di detto Abito, e vi e riuscito. Non e 'Diario romano riuscito perc ad impedire l' apertura de'Teatri in tempo eli Quaresima. Non pocl1i Uffiziali Francesi dicono apertamente, che la presente Guerra e la guerra degli assassini, non essen do diretta ad ultro, cbe u rubbare, e si lamentano che ad onta delle vistose contribuzioni, che da per tutto si esiggono, essi non ne risentono alcun vantaggio, appropiandosi tutto Ii Generali, Ii Commissuri ed altri Capi. Ii quali non e me raviglia cbe siano pieni di quattrini, e che spendano pro fusamente. Del General Bonaparte dicesi che abbia messo insieme pili di 20. milioni, e Berthier, qU3ntunque grande Amico di detto Generale, pure si e espresso, che il medesimo quando anco fosse immune da altri delitti, avrebbe perc sem pre g uesta macchia, di essersi appropriato tant' oro e tanto argento. Dal General Rey, gia Domenicano, che allogia nel Palazzo Sciarra, fu data jersera una Festa cia ballo, ma solamente per Ie Persone, che avevano il biglietto. Vi furono abbondanti rinfreschi, sontuosa cena e canto di diecl Im provvisatori Francesi. Anco il General Cervoni recitc una Canzonetta molto applaudita. Quelli che andarono tardi alla Festa, non vi fmono ammessi, quantunque avessero bi glietto, quando non conducessero Donne inloro compagnia, dicen'dosi, cbe degli Uomini ve n' era no gia abbastunza. Li Servitori, che doverono rimanere parte per Ie scale, parte in Cortde, fecero un poco di chiasso, dicendo, che quella' non era uguaglianza. Manifesti per Associazioni a Fogli Patr~ottici. Vedrerno delle cose belle. Povera Religione, povera Filosofia, povera Verita ~ E arrivato al Campo il General Massena. Cattiva nuova per N oi. Egli e conosci uto per U omo feroce e intrattabile, ed e biasimato dalla Truppa e dagli Uffiziali. Guai se pren dera il supremo comando; partendo Berthier, chi dice per la spedizione d' Inghilterra, chi per and are a prendere un altra legione in Lombardia. ", Ii<' l.•\ . 'F~: l~' 'f;~' 1"";'/ . 't'}' "::Y :',.x,· ,:L '" . .~, '1; if .. ~~ Ii":' :t·:'· rj"" .J~J: " ::i~ ' ~ ,h:·. :,;~ 'j~' :i, 45 • zD.Febraro '"~ 11 t,;! I~:, '" : i . Giuseppe cAntonio Sala 46 \.,' ,', . 'Diario romano 47 " I1 Papa e partito questa mattina a ore J J 1/2 scortato da un Distaccamento di Dragoni. In principio se ne volevano man dare soli J 50, l11a poi se ne accrebbe il numcro per timore di qualche sommossa ne' Paesi, per dove passara. Tra gli Uffiziali destinati ad accompagnado vi era in primo luogo il Cittadino Charriere, Capo di Battaglione, Che allogiu in Casa del mio Fratello maggiore. Sua Santita fino al confine della Stato della Chiesa dey' essere accompagnato dalla Truppa, indi mettera piede ne'Dominj del Gran Duca di Toscana, dalla di cui pieta ed amorevolezza puo il S. Pa dre riprol11ettersi un' ottima accoglicnza. Dicesi che sia per trattenersi a Siena (1). Il Commissario Rolland permise che una porzione dell' Argentaria rimasta al Palazzo Apostolico, s' incassasse per unirla all' eql1ipaggio del Papa, e acconsen tiva che v~ si aggiungessero Ie Argental'ie della Cappella; ma sopraggiunti altri Commissarj 10 impedirono, e appena partito il Papa bitfarono da per tutto. Alia Santita Sua diedero Ii Francesi per Ie spese occorren ti J 5/m. Scudi parte in oro, parte in argento presi dalla Cassa del Banco di S. Spirito. Vedremo qual appanagio gli verra assegnato in appresso; probabilmente un bel nulla. E cosa mira bile come il Papa carico di anni, e ridotto poco fa in un stato salute il pill deplorabile; ad onta delle inesprimibili ama rezze sotferte in questi ultimi giorni, si regga in piedi. Egli in certi momenri ha mostrato un cOl'aggio eroico, e arriva persino a dire ai Francesi, che sfogassero pure contro' d i Lui il10ro odio, cbe si prendessero la sua vita, e che nulla puo rimanergli fuori di Dio. Ieri segnatal11ente pareva rin vigorito e perfettamente sano. Oltre 11 Famigliari gia de scritti di sopra, non potendo condurre Muns.l' Stay, Segreta rio de' Brevi a' Principi, attesa la decrepitezza del medesimo, ha menato seco l' Abbate Giuseppe Marotti Ex-Gesuita, bravo latinante, Professore di Eloquenza nel Collegio Romano. II S. Padre prima di partire ha sottoscritto varj Cbiro (I) Allegato V. J{ .I:{ :11.·.. ,~,:' "_'1'" i'{'. " T ~( ',':,.: ;~ . I :f ,. ;~F -~. :·'-:;l. ... :;", ,'5: h' •.i... · "'":'. "• '.a.~ . ,'< ' .'to";:' grafi, acciocche il Card. Pro-Datario, il Vice-Uditor SSlllO, ed altri Tribunali Ecclesiastici possano sbrigare Ie matet'ie de,'Loro rispertivi dipartimenti. Turte Ie [acolta Papali Ie ha communicate alii Cardinali Capi d' ordine, autorizzan doli a suddelegare di mana in mano altri in loro vece, se condo il bisogno, massime in caso di lora morte, espulsione, o partenza da Roma. E mirabile inol~re che Ii Franc~si abbiano voluto asso lutamente la partenza della Santita Sua, mentre da tutti viene riconosciuta per un passo il piu impolitico, che po tesse darsi. Chi sa quali siano i 101'0 fini, e quali i dissegni della provvidenza. Alcuni congetturano cbe 10 Stato Papale debba 4esser ceduto a qualche Principe Estero, e che percib siasi voluta allontanare la Persona dell'antico Sovrano. Al tri temono, e questi forse daranno nel segno, una persecu zione contro la Chiesa, quale incominci dall'Esilio del Capo di essa. Generalmente il Popolo ha sotferto di mal animo la perdita del suo Pastore. Sua Santita prima di partire ascolta la Messa nella sua Cappella privata, e mentre pas sava per Ie al1ticamere, Ie guardie stando col cappello in capo non 1110stravano per Lui il menomo rispetto. Ordine ai Parrochi di dar nuove ,note per gli Allogi. Disposizioni per l' Essequie da farsi posdimane al Gene ral Dupbot. N otificaziol1 e per la restituzione gratui ta de' pegni sino alla somma di Scudi quattro l'uno. Li Commissarj Francesi si S0110 impossess,ati della Chiesa e Cas a di S. Antonio de' Portoghesi, come pertinenze di una N azione in guerra colla Francia, ed hanno portato via Ie molte argentarie di detta Chiesa, compresi ancora Ii Ca lici e Ie pianete nobili. Hanno farto 10 stesso al Palazzo del Mi'l1istro di S. M. Fedelissima, impadronendosi di tutle queUe Mobilie, che spettavano aHa Corte. Eccoci ag1i ultimi 1110menti del Carnevale. Noi 10 ab biamo passato in 1utto ed in pian to , e Ie nostre angustie si sono aUl11entate di giorno in giorno. Ci spaventa ancor 48 11. Fcbraro Giuseppe cAntonio Sala piu l' avvenire, massime in rifiesso di non saper come re gere alle spese pel nostro mantenimento e per queUo dei nostri Ospiti, (he vogliono esser trattati bene. Una Gallina costa uno Scudo, un Gallinaccio 32 Paoli, il Capretto 20 baj. la Libra, l' Abaccho 17, il Pane bianco un baiocco l'oncia, il baccala 35 baj. la libra, Ie acciughe un baiocco 1'una, il Tarantello baj. 44 la libra, un mazzo di broccoli 25 baiocchi, il riso baj. 12 la libra, 10 Zuccaro in grana di mediocre qualita baj. go la libra, altrettanto la cera. Da questi soli artieoli si argomenti cos a sia tutto il resto. Ora non esiste pili l'antico Governo, che pagava il grano fino a 24 Scudi il Rubio, e 10 dava ai Fornari per 8 Scudi, che rimetteva nell' anno scorso sei paoli in ogni boccale d' olio, che faceva grossissimi diseapiti sulle cami. Vedremo come Ii nuovi nostri Legislatori col loro talento sapranno prov vedere al ben pUblico. L'abbondanza de'viveri a Roma non dovrebbe mancare, perche tutte Ie Provincie saranno co strette a somministrarne. Si pagaranno per~ carissimi, e Ie stesse Provincie affamaranno ben presto. II peggio e che dobbiamo rimanere per necessita senza bovi da lavoro, e forse ancora senza cavalli per li trasponi delle Vettovaglie. Molta robba del Palazzo Apostolico, e segnatamente Ie carrozze di gala sono state vendute agli Ebrei con legge pero che subito Ie disfacessero. L' Appartamento, che il Principe Rezzonico, Senator di Roma, god eva in Campidoglio, e stato interamente sguarnito per grazia de' Francesi .. II Principe Chigi ha mandato alli Consoli quattrocento Colonnati per un dono gratuito alla Republica, ma Ii Con soli non hanno voluto accettarli, dicendo, che Ia RepUblica nGn ne aveva bisogno, e cbe in caso di mgenza essa avrebbe tassato Ii Cittadini. Finalmente e uscito l'Indulto della Quaresima, essendosi stentato fino a questa mattina per avere la licenza d'im primerlo e di publicarlo. All' opposto si stampa ora ogni cosa scnza ii- perli1esso di chiccbessia, e gia s'incomincia 0\ .----------_. __ .. {U ~}I';' \I/'"; 'Diario romano 49' _------------_.~----- vedere il MOllitore e altri Fogli pieni di veleno e colmi d'imposture. Li Cardinali non potendo' piu adunarsi nella Cappella del Palazzo Apostolico, per esser tutto in potere de' Francesi, faranno Ie solite funzioni nella Chiesa di S. Pietro, dove sonG S0l10 stati questa mattina per la ceremonia delle Ce neri e per la Messa cantata. Hanno bensl deciso di far omettere Ie Prediche solite gia farsi in Quaresima .nel Pa lazzo Apostolico. Alla Carrozza, i 11 cui ei-a il S. Padre, si ru ppe una rota tra la Posta di Baccano e Monterosi. Passo in quell' atto uno de' nostri Facchini, che 10 vide seduto per istrada sopra di un sasso. Gli chiese la benedizione. If Papa non gliela diede, ma cavo un fazzoletto bianco per asciugarsi gli occbj bagnati di pianto. Risarcito il legno, monto in carrozza, e aHara bel1edisse il Facchino e gli altri circo stanti. Sono incominciati questa mattina Ii colpi di Cannone annunzianti l' Essequie del General Duphot. Si e pero 50 speso 10 sparo per essersi differita la funzione a posdomani, giacche non era peranco in ordine tutto I' occorrente. Per formare l'armatura della piramide del gran Mausoleo, si sono serviti di uno de' Castelli di legno, che stanno nella Chiesa di S. Pietro. Siccome domani ricorrera la Festa della Cattedra del Principe degli Apostoli; cosi torna bene che non siasi eseguita una Funzione sulla piazza poco ana loga a quella, che contemporaneamente doveva tarsi in Chiesa. Li due Consoli Stampa e Maggi, parte di loro elezione, . parte per essere stati ringraziati, hanno cessato della loro incombenza. II primo di essi disse franco al Console Bonel Ii: « Cittadino il vostro i-jato puzza, cioe Ii vostri discorsi. 10 sonG nato Cattolico, e tale voglio 1110rire ll. Purtroppo di mano in mano verranno escluse Ie persone probe ed oneste, e subentraranno de' Birbanti. Mi e stato riferito, che agli Avvocati Riganti e Costantini mostrarono Ii Fran Misce//allea storica, Vol. I. 4 ".'1'"'(:''''' , ,I: [.;':t:.: . "f1<.:~., , .J:.: 50 ,. :;)::;, Giuseppe c/l.ntoniu Sala /',:i·, eesi gli orc/ini preeisi del Direttorio per fare Ja Rivoluzione, can intelligenza, ehe eomparisse opera de' Romani, e eh'es send'O stato proposto ad entrambi di prendervi parte, si ri sotvessero ad aeeudirvi, suI riflesso, ehe rinunziando essi, probabilmente sarebbero stati sorrogati de' Birbanti. Credo in reatta ehe detti Avvoeati abbiano buone massime, e so che un figtio di Costantini ha detto, ehe il Governo at tuale per parte de' Consoli e anarchia, per parte de' Fran cesi Tirannia. Dovendo rimpiazzarsi Ii due accennati sog getti, aveva qualcuno de' Consoli proposto Mons." Arrigoni, Oomo di mille carati, ma appunto come tale sara. diffieile che venga aecettato. Gli Ebrei sono an dati oggi in gran nUl11ero a Monte Cavallo con bandiere tricolori e tamburri. Hanno ben ra gione di stare allegri. Frattanto Ii Trasteverini soffrendo di mal animo che detti Ebrei non abbiano pili seiamanno, e che portino Ie eoccarde eguali a queUe degli Uffiziali, hanno preso il partito di mettere in mezzo aile lora coe carde una erocetta. Li stessi Trasteverini gettarono net Tevere un Albero della Liberta,. e 'sebbene per Ie Ostarie del lora Rione vadano molti soldati Francesi; pure non si aceomunano con loro, ne danno ad essi la menoma con fidenza. Annunzio che il General Massena e destinato Comman dante. Tutti se ne attristano, eompresa I' Uffizialita Fran cese, la quale sel11bra risoluta di fargli delle rappresentanze, ailinehe moderi il suo rigore e dispotismo, e non si eon duea come si eondusse a Padova. Disposizioni per impedire la creazione di nuove eedole, faeendo spezzare e gettare nel Tevere Ie stal11piglie, do po che ne'seorsi giorni ne hanno fatte stampare moltissime, e, per quanto dicesi, fino alia somma di due milioni di Seudi. Si venderanno 4. milioni di beni Camerali, e 6. milioni di beni Eeclesiastiei. Gli aequirenti ne sborzaranno il prezzo per 4. quinti in eedole, e per un altro qUlDtO in moneta reale. Le eedole, ehe si ritirano verranno brueiate '1"" i;:t ~ ~' rr ;' "';i I . •",0' . . .~ .. " ;~ . . . ';r~~ .' '):" '> J.' " '; ::.1 ~ ~.. ;.:, ~ ,;: 'Diario romano 51 . ._--------------- pLlbblicl;llente. L' Edino porta la data de' IS., rna e stato pubblicato oggi. Altri ordini per la requisizione de' Cavalli. Divisione de' Dipartimenti della Repubblica Romana. Avviso, che tutte Ie lettere s'impostaranno e distribui ranno alia posta Nazionale. Essendo qua tomato il celebre Patriotta Angelucci Chi rurgo, e avendo inteso di essere nel numero de' Prefetti dell' Annona, ha subito fatto Ie sue proteste, dicendo, non esser carica adattata per Lui, onde entrara nel numero de'Con soli. Varj Mascalzoni 10 hanno accompagnato per Roma con bandiere, ma erano soli a eorteggiarlo e ad appJaudirlo. Ad uno de' posti vacanti del Consolato si e voluto quasi a forza nominare Mons," Gio: Francesco Arrigoni, il quale non intende di aecettar simil carica, e vLlole tornarsene a Mantova sua Patl-ia. Cosi poco a poco il preteso voto del Popolo Sovra no se ne va a spasso, e si cam biano tutti Ii Soggetti de~tinati dapprima al Governo. Sebbene essendo un Governo provvisorio, e dovendo fare ogni cosa satto la dipendenza de' Francesi, secondo il Proc1al11a di oggi 1i Fruncesi medesimi regolaranno in sostanz[\, e Ii Romani in apparenZ<l. Cosi vecifieacassi sempre rneglio, che tutta la nostra felicita si riduce a due oeclli per piangere Ie no stre disavventure. Dallo sresso proclama si veggono Ii nomi de' Munici palisti, e i1 destino della 101'0 residenza al Palazzo Vaticano. Detto Proclama e eomparso oggi alia luee, quantunque porti 1a data de' r6. corrente. Si pensa ad una eoscrizion Mi1itar'e: 111a possibile, ebe non possa il nuovo Governo emanare un' ordine senza in sultare can termini indeeenti il Governo antieo? Leggasi I' addio del Po polo al Papa, e si vegga quali sieno Ii frutti della liberta della Stampa. II Genecal Berthier, prim.a: di partire ha voluto abitare il Palazzo Quirinale, dando in esso stammattina un gran pranzo. Trovandosi Era i Commensali il Du.ca Cesarini gli 22. Fcbraro )2 ~3. Fc~rnro Gz'useppe c/l.rztonio Sala fu al1nunziato, dovet'si farc un secondo riparto sulle P~r sone Facolrose per il pagamento di un' altra rata di contri buzioni. Egli ad un tale intlmo fu sorpreso da moti COI1 'luIsi'll; rna ciononostame dovra pagare come gli altri. Questa sera vi e la prova della Musica funebre da ese guirsi domani, e quindi resta di ballo. E atTivato da Mantova in forma di Corriere un' Uffiziale Cis'alpino con premurosi Dispacci per 10 stesso General Ber thier. Detto Uffiziale e venuto a dormirc in mia Casa, e ho saputo da Lui, che per istrada non vi sana pill in marcia Truppe Francesi, ma che peraltro il numero di quclle gia arrivate aRoma e nelle vicinanze, e delle altre sparse per 10 Stato e considerabile. Li Polacchi rimangono a pie fermo a Pesaro, Fano e altri Luoghi limitrofi. II medesi mo Uffiziale confessa di buona fede, che quanto e accaduto ri guardo a Noi, tutto era accordato, e che Ii Cisalpini S0110 inquietatissimi per 110n aver potuto eseguire I'impresa della democratizazione di Roma, affidata 101'0 in principio dal Direttorio di Parigi. Essi, dice l'Uffiziale, non avrebbero portato via tutte queUe rarita, che si prenderanno Ii Fran cesi, ne avrebbero come Ii Francesi assassinato la Stato a l'orza di gravosissime contribuzioni. Pare, secondo la di Lui relazione, che Ii Cisalpini desiderino la riunione della 101'0 Republica colla nostra, che siano disgustatissimi dei Francesi, e che sperino vendicare un giorno Ii torti ricevuti. Da questa mattina abbiamo incominciato ad essere in quietati ogni cinque minuti colla sparo del Cannone an nunziante l' Essequie del General Duphot. Gli abitanti delle Case vicine al Castello sonG assordati dai continui colpi, e a varie carrozze passando dal Ponte si sana fra cassati Ii cristalli. Per ci6, che riguarda la Festa di questa mattina, ci ri portiamo aile stampe publicate su tal proposito (I). Ag giungeremo bensl essere stato un vera obbrobljo il 'led ere (t) Allegata VI. 'Diario romano 53 sui basamento della piramide il P. Gagliuffi, Scolopio, di N azione Raguseo, in Abita Religioso celebrare colla sua orazione, degna di molte censure, Ie lodi dell' estinto Du photo Si leggano pure Ie Iscrizioni apposte a dette pira mide. La ceremonia nel suo complesso pUb rassomigliarsi ai gentileschi riti. V'intervenne un numero ben grande di gente, spinta quasi tutta da sem plice curiosi tao Que'Hi, che vi andal"Ono per altro oggetto si distinsero, avenda inn::ll1zi delle bandiere, portando in mana delle ghirlande e al cappello de' rami di Cipresso. 10 vidi per istrada una di qlleste processioni, composta di 80 individlli circa, che camin facendo illvitavano i lora Amici ad unirsi. Mi fece pieta l' osservare, cbe pill di una terza parte consisteva in Ragazzi dalli 10. alli 15. anni. Mi dicono, che tutra la turba de Patriotti riuniti sulla Piazza di S. Pietro, ascen desse al nUi11ero eli tre a quattrocento. Sono all'incirca sem.'re gli stessi, e si trovano pronti a tutto per rappre sentare il Popolo Romano, cbe peraltro Ii trucidarebbe, se non [osse trattenuto clalla forza, che ci domina. Sulla Piazza vi era una spaziosa Orchestra, 'dove fu cantato 1'Inno, che parimenti pL10 leggersi, e doye accorsero piD di 300 tl"a Musici e Sonatori, essendovi state per essi invito generale. L' U ffizialita Francese intervenne quasi tutta, e vi si trov6 10 Stato Maggiore della Guardia N azionale. Vi erano 1i Consoli, vestito ciascheduno de' proprj abiti, can sopra il distintivo di una fascia tricolore, e COil cap pelli apPulltat'i da una solda falda, e circondati sino a1 l'estremita della Cuppola cia drappi parimenti tricolori. Essi rassomigliavano Ii Spagnuoli quando giostrano col Taro. Facevano ugual figura li Municipalisti. Qualche ridicola Femina, Moglie di taluno de' Membri del nuovo Governo, comparve ancor essa colla .fascia Naziona1e. Le ceneri del Defonto rassembravano di essere in un vasa di marmo, che fu depositato sulla piazza del Campidoglio. II Card. Vi cario, ad insilluazione del nuovo Governo, mando a tutte Ie Chicse eli Roma l'ordinc di celebrare lllla Messa letta per I 54 Giuseppe cAntonio Sala 7Jiario romano --------_._._-----------_._-_._----------- l' Anima di Duphot. Questa sera, per compiere la eere mania can maggiore solennita, hanna voluta Ii Francesl che s'illuminasse la facciata, Ie cuppole e il eolonnaro di S. Pietro. Oggi il General Massena, allogiato nel Palazzo Ruspoli, ha data gran pl'anzo. Li Francesi han fatto una operazione, cbe fa conoscere sempre l11eglio il lora carattere. Essi si sono portati alle Chiese Regie de'Spagnuoli, a S. Giacomo cioe e a Mon serrato, e ne hanno involate tulte Ie argentarie, anzi a S. Giacomo banno preso ancora una grande quantitcl di galloni d' oro. Lo stesso complimenta hanno fatto all'lm pel'ial Chiesa dell' Anima, e avendo raccolto dall'Inventario, mancare una buona porzione di argenti, sen ten do che Ii riteneva Mons.'" Strasoldo, Ministro Interino eli S. M. Ce sare, minacciarono di andare a prenderli colla forza armata, onde il Prelata fu costretto a mandarli immediatamente. Tutte queste argentarie, acciaccate e messe elentro de'saccbi, sono state trasportate all' Accademia Ecclesiastica, da dove gli Accademici sono incominciati a partire, essendovi allo giati molti Francesi. Posterior mente detti argenti Ii hanno trasportati alla Zecca. Si sono altresi impossessati della Casa e Chiesa eli S. 1'0111 maso degl'Inglesi, obbliganelo que' Giovani Collegiali a slog giare nel termine di poche ore. i.e Massarie, Ie Razze de' Cavalli e il molto Bestiame grosso di ragione del Duea Braschi e stato preso clai Fran cesi, e tino dalle Paludi 10 hanno condorto al Campo. Le Case Magnatizie trovansi nelle maggiori anguslie per il pagamento della seconela rata eli contribuzioni, consistente in 400/m, Scudi. 11 Duca Mattei per mettere insieme quin dicimila pezzi eluri, ha dovuto spenelere in cedola ottanta mila Scudi. Altri vanno in cerca' eli rrJoneta realc, e non possono trovarla. Ben presto varie delle Faroiglie piLl co spicue si riclurranno aHa miseria. Seguilano sempre Ii disorclini della Truppa. Molli Osli .. 5J e Caffettieri tengono chiuse Ie 101'0 botteghe per non essere inq uiclati ela questa canaglia. Alcuni soldati, per dar fa stidio aile Donne, hanna buscato delle bastonate. Il Cardinale de Lorenzana (I), disgustatissimo di q uesto soggiorno e della violenza fatta aUe Chiese de' Spagnuoli, e partito questa mattina per ritornare in Ispagna. Il Card. Ze/ada se n' e andato a F irenze. Questa mattina istessa verso il mezzogiorno un nu mcro grande di Uffizialita Francese si e adunato aHa Ro tonda entro la Chiesa, d'onde fu prima levato il SSmo Sa gramento. Incominciarono quivi un consiglio, che duro fino all' Avcmaria, di poi l' Uffizialita in corpo portossi elai Generali Massena e Berthier, intimando al primo di essi l' arresto, e fu spedito un Corriere Srraordinario a Parigi. Ben presto sapremo il risultata di q uesto consiglio. Collo stesso Corriere e partito stasera l' uffiziale Cisal pino Felice Bosio, che aHogio in mia Casa, e che porto Ii Dispacci del Direttorio di Milano al General Berthier. Egli era melanconico, e ho poruto comprendere che la ri sposta eli dellO Generale non dey' essere soddisfacente. Le cose nostre sembrano molto imbrogliate, ne se nc puo presagire buon fine. Il Cittadino Barbetti, che rimane sempre presso di me) e al fatto di tutto il piano, rna, dicc non pOler parlare. Accenna pero che il piano medesimo e assai [orte, e che jnfino ad ora non si e cominciata l' ese cuzione di esso. Pare che 0 sarel110 venduti a Napoli per IS. miljoni, 0 saremo del tutto liberi e indipendenti. Nel primo caso Ii Francesi innanzi di partire ci spogliaranno di tutto; nel secondo, si procurara el' abbattere la Religione, e si tro varanno pretesti per perseguitare e elistruggere il Clero. Si e falto persino uscir di bocca, che Era pochi mesi potreb bero non esservi pill Preti, e farsi nella Chiesa eli S. Pietro una Festa da ballo. Idelio pensara a dj[endere la Chiesa e (1) V. Appendice VUI. 24. Febraro " 56 Ii suoi Ministri. Sarebbe per noi una bella grazia il marir Martiri. Frattanto il nuovo Governo e una vera babilonia, e 1'a cendosi in esso continui cambiamenti, il preteso voto del Popolo Sovrano se ne va a spasso. Mons." Arrigoni, eletto Console, si e seusato dicendo, esser egli membro della Re publica Cisalpina, come Mantovano, e dover quindi impie . garsi al servizio della sua Patria a preferenza di un Paese straniero. Con questa plausibile pretesto se n' e partito alla volta di Mantova. Al posta di Governatore di Piazza Navona e stato scelto il Fruttaiuolo aHa Minerva, conosciuto per publica spia, e per Sottogovernatore hanno destinata il Casciarino a S. Chiara, fallito pili volte dolosamente, e cbe doveva per Ii suoi delitti andare in galera. Li disordini sono sempre peggiori, e mentre si vogliono cercar mezzi per migliorare la moneta di bassa lega, quelJa di rame non si trova nemmeno pagando un agio del 40. per cento, e Ii pezzi duri si vendono sino a sette seudi, e ancbe sette e mezzo l' uno. Per la requisizione de' cavalli si tiene un metodo di nuova moda. S'intimano que' Rioni 1 che debbono portadi di giorno in giorno sulla Piazza del Popolo, li Commissarj scelgono tutti queHi, che lora piacciono, e senza dare alcun riscontro ai rispettivi Padroni 1 e senza tcnerne neppur re gistro, se Ii ritengono, 0 anche Ii restituiscono affinche siano mantenuti dai proprietarj. Al Principe Pallavicini, che ne aveva 21., gEe ne hanno rimandato uno solo patito eli spalJe e inservibile. Nove del Card. Roverella se Ii sonG riteoull tutti. Si argomenta da cia, che Ii Commissarj vogliono reclutarne un buon numero per loro medesimi. Si veg gooo ancora delle belle carrozze, cbe 11 Francesi hanno tolte a diversi Particolari. In somma col pretesto di farci felici e di renderci liberi, ci vanno spoglianclo interamente. II nuovo Ospedale di S. Spirito in Sassia fu ceduto per commodo dell' Armata Francese. Sulla l0ftu di meao V.l 57 'Diario romano Gz'useppe cAntonz"o Sala e stata posta l'iscrizione « Hospital Militaire Fran~ais n. Le belle arme in marmo di Pio VI, e di Mons." Albici COI11LDendatore nel tempo, in cui fu fabricato, sono state abbattute. Innanzi all' Ospedale vecchio hanno eretto un' albero della Liberta coll'iscrizione « 11 Popolo e it Sovrano n ed nitre analoghe, e con un Busto rappre~entante Bruto, avanti del quale Ii Giovani dell' Ospedale medesimo fanno ardere la notte una lampada. Peraltro su varj di questi alberi e stat9. trovata la seguente satira: « Albero senza radici, ber retto senza testa, RepUblica senza sussistenza n. Molte popobzioni dello Stato rimanevano abbandonate ad una perfetta anarchia, e vivevano nella maggiore per plessita; giacche ne i Francesi, ne il nuovo Governo si erano dati alcun pensiero riguardo aile medesime: In varii Luoghi 0 dc'cattivi Paesani, 0 de' Forastieri ancora, 0 de'Gio vani nazionali, che trovavansi aRoma, innalzarono gli albcri e organizzarono a loro capriccio Ie rispettive Muni cipalita. Oggi finalmente Ii Consoli hanno indirjzzato a tutte il Proclama, cbe pub leggersi in istampa (1), e dal quale apparisce, cbe siccome si continua ad esser prodighi di menzogne; COS1 non si sa mettere penna in carta, senza inveire furiosamente contro it passato Governo. Progetto relativo all' estinzione delle Ceclole. Il risultata del Congresso, che teo nero ieri gli Uffiziali Francesi pua rilevarsi dal Proclama pubblicato stammattina in lora nome (2). Essi la scorsa notte obligarono 10 stam pator Camerale Lazzarini ad impril11erlo, e 10 vanno di stribuendo anco per Ie publiche strade. Si scorge quanto sia dOl Essi odiato Massena. Stammattina si sono adunati nuovamente gli Uffiziali Francesi nella Chiesa d'ella Rotonda, e dopo molti Con gressi aile ore 23. hanno publicato il secondo Proclama (3) per cui il Popolo ha fatto loro dell' applamo. ([) Allegalo VII. (2) Allegata VIlI. (3) Allegata LX. 25. Febrar() 58 Giuseppe CAntonio Sala Secondo il costume di tutti Ii giorni, ancor oggi ci siamo veduti alfollati di Editti. Invito aUe persone atte a governar cavalli di recarsi a S. Calisto per esser impiegati in ser vizio de' Francesi. Intimo ai Vaccinari e Calzolari di por tarsi alia Sapienza, dove dal Cittadino Lensi e slato ordinato ai medesimi di lava rare per I' Armata Francese, dovendosi tornire alla medesima trentamila paja di Scarpe, e quattro mila paja di Stivali. Ordine di abbattere in otto giorni tutti Ii stemmi di pietra e di qualsivoglia altra materia. Mutazione di colore aUe coccarde, sostituendo al nero il grigio; di togliere qualunque distinzione dalle medesi me, e segnatamente Ie croci; e di pOl·tare anco Ii Forastieri la coc carda romana, esclusi quelli, che trovansi addetti al ser vizio de' Ministri Esteri. Quanta alii stem mi e un guasto non indifferen.te, es sendovene grandisslma abbondanza, massime nelle Chiese, e oltre al perdersene de' bellissimi intagliati in marmo, man C,lranno ancora in pili luoghi gli ornamenti, ch'essi face vano, e si guastara l' architettura, oltre al cancellarsi in tal guisa la memoria di queUe Persone benemerite, che fecero utili stabilimenti, a eressero grandiose fabriche non meno sacre, che profane. II termine di otto giorni non pUb ba stare per questa operazione. Qualcuno si affretta ad ese guido, ed io, nel passare oggi per S. Spirito, ho veduto, che, nonostante il giorno di Domenica, si abbattevano a colpi di mazza Ie armi esistenti sulle porte dell' Ospedale vecchio. Quanta poi aUe coccarde, era facile il presagire, che gli ordini dati avrebbero accresciuto il malcontento del Popolo. Li Trasteverini singolarmente, Ii Montisciani e Ii Rego lanti soffrivano di malanimo che gli Ebrei, deposto 10 scia manna., dovessero portare la coccarda nazionale, e quindi per distinguersi avevano messo sulle lora coccarde una pic cola croce. L'ordine di togliere un tal distintivo e stato la scintilla eccitatrice di un vasto incendio. Convien dire, (he Ii Francesi e il Governo gia clubitassero eli Clualcbe 'Diario romano '.f(..,: . .•.~'.t. ,.,. +.. i·fl, .:j{" '!. . ~)i -~ .. .\Z 'I;S';t: ',. \3';\ -. .'~ ,. 'I".' '.... ,1 . \'~" ~::-, • I j , ,.J~['. .j{~':. .~ l;', .:1 -!f:·..·: ,F' j fJt ·1 1(,", , \ '!~ii ~':" .. .. :;~~" . J~ 59 sconcerto, mentre prima delle are 22. ho veduto in Piazza Colonna due distaccamenti di Truppa Francese e Nazio nale; passanelo per Ponte S. Angelo ho osservato che Ie cancellate del Castello erano chiuse; e giunto sulla Piazza eli S. Pietro, vi ho trovato fermi due picchetti di Cavalla oa. Tornando indietro un Amico, ch' era in mia compa gnia, voleva prendere la strada della lungara, ma io, quasi presago, valli tornare per ponte S. Angelo, dicendo, che i 11 giornata di festa e in tempi non molto tranquilli, sa rebbe stato· imprudenza il passare per Trastevere. Giunto all' Orologio della Chiesa nuova, sentii che Ii F ra nces i avevano battu to la generale, e cbe varie con trade erano in sommossa. Arrivato presso l' Agonizzanti, vidi gen te sbigottita fugire da pi li parti, onde mi ri tirai qui vi in Casa di un Amico e poco dopo, sembrandomi Ie case pili tl"anquille, mi rimisi in isu-ada, dove fui avvisato di levar la coccarda, mentre il Po polo ammutinato, non voleva che si portasse. Di fatto la nascosi, e avvicinandomi all'im boccatura della Piazza della Minerva osservai una lunga fib di Soldati, parte civici, parte Francesi, e un grosso picchetto di Cavallaria. Aile 23 1/2 giunsi a Cas a molto spa ventato, e mi venne riferito, che avendo un Uffiziale Fran cese levato la crocetta dalla coccarda di uno, che ve 1a por tava, e avendo alcuni Soldati fatto delle insolenze ad al cuoe Donne in Trastevere, era nato un gran sussurro, e rrovavansi in piena insurrezione Ii Trasteverini, Ii Borghi giani eli Regolanti, che volevano attaccar i1 fuoco al Ghetto, che andavanb gridando da per tutto: « Viva Maria, Viva it Papa ». Dalla loggia della 111 ia Casa sentivasi un confuso mOl"l11orio verso Ponte Sisto e Trastevere, e dalla mczz'ora eli notte fino aile tre ore si sentivano pure frequentemente delle arcbibugiate in tre diverse parti. Non girava quasi nessuno, a riserva della Truppa, e sotto Ie fenestre della mia abitazione imbattutasi una patuglia di Dragoni con non so chi, I' obbligb a torn are in~lietro, e 10 regalo di varie piattonatc. Siamo aile ore cinque, c si continua a sentire • Giuseppe c/.lntonio Sala 'Diario rOlnano la Cavallaria in mota, e siamo tutti pieni di spavcnto per cia, eh' e passato, e per Ie triste eonseguenze, che posso no derivarne. Domani sentiremo Ii dettEgii pill precisi di que sta disgustoso avvenimento. Discorsi pronunziati dal Cittadino P<lcifiei sotto gli AI beri della Ii berta (I). Alloeuzione ai giovani Romani (z). Ecco Ie notizie, che ho raccolto fin qui rapporto al tu multo di jeri. II Cittadino Barbetti, Segretario del Dipar ti menta degli Allogi, e mio Ospite, torno a Casa la sea rsa notte alle ore g., e mi ha narrato questa mattina, ebe alIa testa de' Tumultuanti vi erano tre Preti, anzi tre Par roehi col Croeifisso, che questi presentandosi a vari Quar tieri Civici, predicavano dieendo: «( 0 ferite questa Cristo, o depositate Ie armi )); che per mezzo di simile stratta gemma Ii Tumultuanti el'al1si impadroniti di un buon nu mero di fucili, e ebe armati di essi, eli pugnali, stili ecc. , andavano processionalmente gridando: « Viva GesLI, Viva Nlaria Jl, avendo sempre alIa testa detti Preti. Accorsero in pl'incipio li Civici per sedare il tumulto, e unironsi ad essi Ii Patriotti, tra i qua Ii il mentovato Barbetti, che trovan dosi al suo Uffizio a Monte citorio, prese un fucile, e anclo verso Trastevere. Quivi era segulta prineipalmente la bu glia, alIi Trasteverini si erano aecoppiati Ii Regolan ti, e vi era chiasso an co per Ii Monti. Si strapparono Ie coc earde nazi on ali dai Cappelli, si uccisero de' Francesi. Li Commandanti diedero ordini affinche la Truppa Francese agisse, rna la Truppa non obbedl, attesi Ii dissapori col General Massena. Li Consoli mandarono per 10 stesso ef fetto a prcgar gli Uffiziali radunati alla Rotonda, e aHora i Soldati vennero spediti dove l' esigeva il bisogno. Cirea 300. Trasteverini, passato il Ponte Sisto, ~rano gia nelle vlcinanze di S. Eustachio, e pare cbe Ie lora mire fossero dirette a Monte eitorio per sorprendere Ii Membri del nuovo Governo, ma essendo in numero troppo scarso, furono co stretti a desistere dall'impresCl. 11 contrasta principale segul a Ponte Sisto, dove 1.1 Truppa contenne il Popolo, e dove gli ammutinati si batterono pill ostinatamente. Le contrade di Trastevere, queUe delli Monti, e .litre furono ilLtminate, e giravano tuttavia deUe Processioni anco con ragazzi e donne a piedi nudi gridando « Viva Maria ecc. Jl. Si fece fuoco in diversi luoghi dall'una e i' altra parte, e duro la zuffa sin verso Ie sei ore, mentre Ii Trasteverini, non potendo sostenere l' im peta della Cavallat'ia, si ritirarono neUe Case, sparando fucili e pistole dalle fenestre. II nu mere de'morti dicono esser maggiore di zoo, buona parte Francesi, qualcbe civieo, e alcuni Pan-iotti. Il Cbirurgo Giusti, acerrimo Patriotta, cbe in q uello stesso giorno a veva spar/ata della Madonna, e che al primo incontro cogi' In sorgenti ris?ose con una fucilata al grido « Viva Maria "; eadde estinto alIi piedi del Cittadino Barbetti. Gl'Insorgenti tentarono d'impadronirsi del Campidogiio, e ne vennero respi n ti dalla Truppa, cbe vi si el'a ri nforza tao II forte del Tumulto fu sempre in Trastevere. In alcune Chiese di quel Rione fLHono costretti Ii sagrestani dai tumultuanti a suo nare Ie Cam;Jane a festa. Un distaccamento Francese al I' «( Evviva Maria )) de' Trastevet'ini, grido ancor esso « Viva Maria Jl e cosl ingannandoli Ii feee avvicinare, e salutolli con una' scar ica, che ne atterro molti. Li soldati stiedero in moto tutta ]a notte. Molte persone si trovarono costrette a rimanere fuori di Casa, e que' pochi, che giravano, a ogni momento venivano fermati dalle Guardie, e s'erano in com pagnia dovevano disunirsi. Un mio Amico, che sino aUe due si trattenne in Borgo, dove pure vide un Soldato Fran cese morto, giunto aHa meta di Ponte S. Angelo incontrossi can un' Uffiziale, cbe tutto smaniato gli disse: «'Buon Cit tadino, procurate che il Popolo sia tranquillo, altrimenti io vado a far scaricare l' artiglieria del Castello contra la Citta D. Questo appunto era quello, che Noi temevamo, e se Ii Fran cesi avessero fatto fuoco coi Cannoni dalle alture, una gran 60 26.l'cbraro (I) Allegata X. (2) Allegala XI. 61 62 Giuseppe cAlltOllio Sala \ ":' parte del fabricato di Roma ne avrebbe sofferto. Circa 40 de'Tumultuanti furono messi in arresto. Facciasi una ri fiessione: nel passato Governo Ii Patriotti tante volte pro CUl"arono di sollevarsi, senza mai riuscirvi, menu"e Ie Truppe del Papa, ch'essi chiamavano sempre col nome di viIi, fu rona bastanti a comprimerli. Ora per la sommossa di parte del Popolo e bisognato impiegare una forza ill1ponente, e vi e voluto molta a sedarla dopo reciproca strage. Come combina dunque che il voto libero del Popolo sovrano vo leva la liberta, se questo Popolo istesso a fronte del pericolo, cui si esponeva, atterro gli Alberi, e desidero di tornare al l' antica schiavitu? Quanto alii Preti, non ho potuto ancora appurare la ve.. rita. So che un Prete, il quale predicava verso l' Avell1aria sulla Piazza di Campo de' Fiori, ad oggetto di radunar gente, per condurla, secondo il costume, al vicino Oratorio del Pianta; quando ne partl col Cristo, fu violentato e costretto ad andare col Popolo: ne mi persuado che vi fossero dei Curati, seppure ancor' essi non vennero costretti dalla forza ad unirsi coi lori Parrochiani. Li soli due Consoli Bonelli e Angelucci rimasero alia 101'0 residenza di Monte citorio, d'onde passaro no al Cam pidoglio per esser piu sicuri, essen do necessario il trovarsi sempre pronti per dare gli ordini opportuni. Gli altri fug girono alle rispettive Case, ma poco dopo furono obbligati a tornare, perche i Compagni fecero ad essi intimare, che non rendendosi subito al 101'0 posto, intendevansi decaduti dalla Carica. Non puo negarsi che il Popolo siasi condotto ad un passo troppo ardito, Clttesa la forza imponente, che ci domina. Ma se guadagnava piu presso Ii Ponti, e se Ii Civici gli prestavano aiuto, la Tragedia sarebbe stata molto piil seria. Certo Fornarino, Giovane cognito cd ardimenlOso, nel maggior bollore del tu multo ebbe il cOl"aggio di presenta rsi al Consolato, asserendo, che tutto andava a calmarsi, e che 5C gli si Fosse somministrata un poco di [orza, Egli avrebbe 'I" ,.l~, '~F r~:''., ; 'Dian"o rom,ano 63 .~ ','::~ {;{'., ,..-;,,, .. ~ i'lr" • . .-t>.r,\ . ~j' :; ".""!'" ;~t- .... ... , : nel momento fatto cessare il tUll1ulto. Le sue mire, ch'erano ben diverse dalle parole, andarono a vuoto, giacche fu messo subito in arresto. Qucsta mattina si sono veduti Ii Proclami analoghi ai segulti disordini. Dio voglia che siano efficaci a ricondurre una perfetta tranq uilli tao Per provvedere all' urgenza e stato permesso aL General Dallemagne di apporre il suo nome al primo di detti Pro cbmi, come Comandante della Piazza di Roma, mentre il Corpo dell' Uffizialita ha intimato l' arresto ill Casa a tutti Ii Generali Francesi, al Tesor.iere Haller e alJi Commissarj. Quando gli UHizi::di dopo il primo Consiglio presentaronsi al General Massena, cbc poco prima aveva ricusato di am mettere una loro deputazione, Egli saIl sopra di Ulla sedia per Farsi vedere da tutti loro, credendo di esigger rispetto. Un' Uffiziale gLi disse che 10 conoscevano per Ull ladro, e avendo egli SOggiUlltO: « Non conoscete voi questa divisa? )) repplico, nOll esser pill degno d'indossarla. Detta Generale voleva uscit-e dalle sue Camere, una Sentinella glie 10 impedl, e valendo Esso avvanzarsi, Ii:! Sentinella gli volto la bajonetta, col dire, cbe il suo Caporale gLi aveva dato ordine di te nerlo in arresto. Ieri dopa pranzo Massena, in mezzo a un distaccamento di Ussari, se ne ando al Campo, d' onde poi c partito. Vi ando ancora il General Bertbier, ma nella notte fece ritorno a Monte Cavallo, essen do state pregato dagli Uffiziali, di riassumere, in vista delle circostanze, il su pl'emo comando. E veraOlente singolare I'impegno, in cui si sonG messi gli Uffiziali, che vengono secondati da quasi tlltta la Truppa, e sCll1bra che la condotta sia un' effetto della Di vina Misericordia su di N oi. Tel11evasi che potesse nascere qualche attacco fra Ii Generali, 10 Stato Maggiore e i '101'0 aderenti cia una parte, e il,resto dell' U ffizialita col maggior nUllJero de'Soldati dall'altra parte; ma l'insurre zione di jeri ha frastornato ogni cosa. Erano gia percorsi l'inviti in istampa per una Festa da ballo venale, do. darsi La scorsa notte nel Teatro Aliberti j Giuseppe c/lntonio Sala 'Diario romano ma il Tumulro nOil permise neml11eno che il Teatro si aprisse. Gli Uffiziali spediroilo jersera un Corriere straordinario alli Confini, con ordine che non si lascino venire avanti Ii Corrieri di nessuna parte. Li Generali volevano pagare a conto aila Tr'uppa il Soldo di due mesi, 111a la Truppa vuole esser soddisfatta di tutto l'intero. In una delle ulti ~ne rassegne fatte al Campo, si trova rono mancanti circa zoo Soldati. Essi vanno la notte per Ie vigne a rubare, e Ii vignaiuoli fanno loro la caccia, Ii spogliano e Ii sotterrano. Anco dalla Truppa, ch' e in Citta, mancano 100 Uomini circa. leI' l' altro nel vuotare una latrina in Borgo vi lu trovato dentro un Dragone, gettatovi con tutta la montura. Ad onta delle pro:nesse fatte di lasciare al Papa il libero esercizio di spiritualita, il Tribunale della Dataria non e stato riaperto, adesivamente al consiglio dato su cio dai Con soli. Si e preso bensl l'espediente di far spedire Ie materie, che occorrono, mandandole in giro per Ie Case de'respettivi Officiali di Dataria, e si lavorano per uso de'medes1l11i Ii sigilli coll'impronta de'S5. Apostoli Pietro e Paolo, e col l'iscrizione Pius Papa Sextus, per sosti tuidi alli Stemmi del Cardinal Pro-Datario. Li Transunti non saranno pili sotto scritti dal Notaro della Cancellaria Apostolica; ma da uno de' Notari pUblici, chiamati in addietro Capitolini. Li Commissarj Francesi avevano incomiilciato ad adot tare il p:utito di lasciare a ciaschedun Cardinale un pajo di Cavalli. A vari Cardinali pero, come al Vicario e Pro Datario, non glie ne hanna rimandato neppur' uno. Berthier ha pregato gli Uffiziali che vogliano cessare dalle loro Assmblee sl clamorose, e che per mezzo di Deputati vogliano trattare con Lui qualsivoglia affare. Essi si un iJor maranno al desiderio del Generale, eli Deputati prendera-nno Ii ricorsi di tutte quelle persone, che sono state gravate. Oggi sono seguite molte carcerazioni per Ii Monti e per Trastevere. Aile ore 20 e stata arrestato il celebre abo D. Giovanni Marchetti, Presidente del Gesu, e tradotto prima a Monte Citorio, poi a Castello. Le di Lui carte sono state sigillute. Egli con spirito imperturbabile ando al suo destino dicendo, non aver nulla di che rimproverarsi. Di farta il suo delitto non puo Esser altro se non se l' aver sem pre combattuto in voce e in seritto per la buona causa. Ha uvuto la sone medesima il P. Spinelli, religioso Teatino, e se ne ignora il morivo. Inoltre sono stati arrestati l' Ab. Capanna, Parroco di S. Maria in Trastevere, col suo Vice parroco, e cosl pure un Religioso Carmelitano, Parroco di S. Grisogono in Trastevere, col Sottocmato; su de' quali probabilmente ven'a ri[usa la colpa del tumulto di jeri. Anco Mons," Maccarani, che sel1lpre spacciava nuove contrarie alli Francesi, trovasi in arresto. AHa Carica di Presiden te del Gesll, dicesi, verra destinato il Sagrestano di S. Giovanni Decollato, Zio del General Cervoni. Proclami per la req uisizione delle armi da taglio e da [uoco nel Rione d i Trastevere; per la risposta al « Chi va la "; per l' Agricoltura. II Cittadino Barbetti, alla testa di un Distaccamento di Dragoni, si e trasferito in Trastevere, e quivi ha pubblicato il Proclama del General Dallernagne. Si e incominciata in detto Rione la requisizione delle armi, anco con visite domiciliari. II nUl11ero delle Persone arrestate, a motivo dell'insurre zione della scorsa Domenica, arriva alli 200. Vi sono al CLlni delli Monti, e tra gli altri il commodo Cittadino Fran cesco lngami, cui si da la raccia di capo sussurratore. Li Generali Francesi vanno a riprendere l' esercizio delle loro autorita. Abbiamo un Proclama del General Vial in data di ierj, contenente i dettagli dell'insurrezione, la pa rola di difendere Ii Cittadini tranquilli, Ie lodi della Truppa Civica. Altro di Berthier riguardante I'insurrezione medesima. AIrro dello stesso, perche Ii reclami contro Ie persone, che hanDo derubato ece., si portino a Lui, onde De sia rio messo il giudizio ad un Consiglio di Guerra. 64 Miscellanea slorica, Vol. I. 65 ~I~"t' .( (,r: ~ 66 Giuseppe cAntonio Sala Editto 11101to energico de' Consoli per disapprovare I' "c cacluto nel giorno di Domenica; per lodare ql1egli Eccle siastici, che fomentano l' unione e la pace; per disapprovare chi fa il contrario, e per ingiungere ai Parrochi eli il1umi nare il Po polo ecc. Ripristinato il color nero nelle coccarde. Ordine ai Vaccinari di far la consegna ai Calzolari delle pel1i, e ai Calzolari medesimidi portarsi subito al lavoro per servizio dell' Armata Francese. Ordine ai Macellari di dar Ie pelli senza alterazione eli prezzo. Condanna di quattro de' Tumultuanti, fue'ilati questa mattina sulla Piazza del Popolo. Dopo pcunzo ne sono stati fucilati quivi altri diciotto. Uno di essi dopo la scarica si eresse da terra gridando: grazia; grida: grazia, anco il Popolo; ma la grazia fu una archibugiata, cbe 10 fece cader morto. Li Soidati Francesi accostaronsi ai Cadaveri, e l'insultarono con parole. e COil de'scherzi di mano suI volto. Per Noi, cbe non siamo ac cosmmati a simili esecuzioni militari, Ie condanne eseguite cosl subito ci hanno fano ribrezzo, e ci ha ratto ancar me raviglia cbe alIi pazienti non siano stati neppur bendati gli occbj. Invito ai Depurati de'sette Dipartimenti della Republica Romana di radLlnarsi a Monte citorio. La Municipalita ha preso possesso del Palazzo di Cam pidoglio, dove terra Ie sue sessioni, e Ii Consoli in luogo di avere per Residenzu, com' era stato stabilito, il Palazzo Vaticano, che sarebbe incomodo per la troppa distanza, si adunaranno al Palazzo Quirinale. Quando Bertbier diede in detto Palazzo Pranzo d'invito, vi fu, dopo la pri ma, la seconda tavola, aHa quale si assissero Ie persone di servizio, ed altra gente. Mancavano gia. molte salviette, onde vari di que' Birbanti tagliarono a pezzi Ie tovaglie. Terminato il desinare presero Ie stesse tovaglie all' estremi ta, e gi tta rona in terra quanto vi era sopra, fracassando molti belli putti di porcellana. Per Ie camere furono ancor tagliate varie tendine di seta, che stavano aile fenestre. . :~ , .• {,,' , " ..., ,~-;,:. ',:.1:: ~ .:;~ ;( ... "~,r:·· ,,;'.> "1<'(· . :" i,> {:': .. .~, } I: '.. l~::l' ft ,/, ! ... -_ .. ~._._. __ ._.-.~_. __ ._--_ ,])iario romano ------ .. .------- 67 .--. __ ._------,,_.-.- Debbono sOl1lministrarsi all' Armata Francese trentamila camicie. Se ne vorrebbero ottomila nel termine di tre giol'l1i. Si distribuisce la tela a tutti Ii Monasteri, per af frettame il lavoro. II General Massena fece indennizzare la Casa R uspoli della spesa fatta pel trattamento datogli durante il suo al logio nella medesima. II General Dallemagne, che dimora nello stesso Palazzo, si tratta a conto proprio. Si spera che verra rirnesso in liberta il P. Spinelli, Tea tino. Uno de'Faziosi, che ponava l' imagine della Madonna. essendo inseguito dalla Truppa, rifugiossi nel Convento eli S. Andrea della Valle, e il P. Spinelli gli diede ricovero; onde un tal elelitto non poteva esser degno di severa pu 111ZlOne. L' Ab. Marchetti si e farto andare questa mattina il pranzo dalla Casa del Gesu. Per tu tta la citra si e a ttorno alle armi di pietret per atterrarle. Sara difficile che questa operazione sia ultimata nel termine prescritto. Fa pena il vedere tanti belli inta· gli ed omati rotti in pezzi e gettati a terra, per far piu presto. Li Cardinali Traietto e Carandini e il Principe eli Piom bino, olrre Ii Francesi, cbe ritengono neUe lora case, sana stati l1lultati pel mantenimento di altri Uffiziali, che tro vansi di avere allogio in altri palazzi eli Prelati, cbe par tirono da Roma per ripatriare. II primo paga Scudi 25. al giorno, il secondo Scudi 10., il terzo Scudi 50. Traietto ha pagato un giorno solo, mostrando che in Roma non l'\a rendite, ll'ovandosi tutti Ii di Lui eifetti nel Regno di Napoli. Li alrri otterranno diminuzione, e dopo qualcbe tempo ven'anno assoluti. Oggi e stato arrestato il Sagrestano di S. Maria in Tras pontina; la scorsa notte il Generale de' Carmelitani scalzi; due Canonici di S. Spirito, Agostini e Derossi, e il Ma riani, Computista di quella pia Casa. Rapporto a questi tre soggetti e nota che Ii Giovani dell' Ospedale ne hanno 68 28. Fcbraro Giuseppe CI1ntonio Sala 'Diario romano procurato la cattura, col pretesto che l' Agostini, Maestro eli Casa, e il Computista rendano conto della loro ammini strazione. Quanto poi a1 Derossi, la sua reita consiste nell' aver ripreso amorevolmente un Giovane di detto Spe dale, che nell' erigersi l' Albero della liberta, parlo contro i propri Superiori e contra gli Ecclesiastici. Saputosi il Tumulto di Roma ad Albano, Castel Gan dolfo, Velletri ecc., tutti que' Popoli inc0111inciarono a tu multuare, onde sono partite due Divisioni di Truppa Fran cese con i Cannoni, per mettere al dovere gl'Insorgenti. Li Cadaveri eli quelli, che furono fucilati jeri, rimasero insepolti tutta la notte. Questa mattina sono stati tumu 1ati nel Cemeterio di S. Giacomo elegl'Incurabili. E stata publicata la semenza de'IS fucilati jeri dopo pranzo. Proclama del General Dallemagne agli Abitanti di Roma, ed all' Armata per animarli alla Concordia, per annUnZial"e che 1'Insurrezione era preparata anco fuori di Roma e di retta contra i Soldati, e che a Velletri furono massacrati 4. Dragoni, il Segretario e un Servitore elel Commandante di quella Piazza. Decreto de' Consoli con ordine che in termine eli 24. ore tutti gli Ecclesiastici Forastieri, Secolari e Regolari, debbano ne'respettivi Rioni far iscrivere Sil di un Registro i lora nomi e il motivo della lora dimora in Roma. Altro Proclama eli Dallemagne coll' avviso di essers! n stabilita la calma in Roma e d' esser stati battuti li Solle vati a Castello, Albano e Marino. E tolta la legge di ri tirarsi alle g. e solo aIle 10. si sara in ob1igo di pOl'tare il lume. N uovi elogi alla Truppa civica. L'Ab. Cardella, Parroco de SS. Vincenzo ed Anastasio alla Rego1a, e in arresto. Discorso del cittadino Agretti (I). Chi non conoscesse questo birbante, 10 crederebbe un Santo Padre, e chi non sapesse ch' era un miserabile Notaio criminale del Governo, imaginarebbe che per amore di Roma avesse" rinunziato alle ricchezze di Creso. Tutta la colpa dee rifondersi sui Ministri del Santuario. Ecco dove consiste l' arte de' nostri Declamatori. Domandate Ie pruove della 101'0 assertiva, e non sapran no rispondervi, 0 vi diranno delle menzogne. Questa mattina e stato aperto il Monte di Pieta, senza di che poteva temersi qualche grave sconcerto, non sapendo la gente corne fare per il cam bio delle Cedo1e, e per la ri scossione degli Ordini. La scorsa notte Ii Comoli hanno inviato Lettere a Pa rigi per mezzo di un Corriere straordinario. Ignorasi l' og getto di simile spedizione. Non meno jeri, che questa mattina, tutti Ii Parrochi della Citta, a norma dell'ordine dei Consoli, hanno appli cato la messa per quelli, ch~ morirono in difesa della Re publica nel tU111ulo della scorsa Domenica, e, con rubrica affatto n llova, dopo il Vangelo hanno parlato in lode degli estinti Patriotti. Ii Card. Vicario in questi due giorni si e portato in Trastevere e alli Monti, enrrando ancora nelle Case e nelle Ostarie, ad oggetto d'insinuare a tutti l' obbedienza, 1a docilita e 1a quiete. Sostengono molti, che l' ins1lrrezione di Domenica debba riconoscersi da un segreto maneggio del' General Massena, e dico no che a tal effetto aveva il medesimo ordinato, che buona parte della Truppa si ritirasse a1 Campo facendo ri manere in Citta una Divisione a Lui contraria, perche fosse cia se sola impotente a difendersi, e rimanesse in tal guisa sacrificata senza scampo. Non si hanno pero buoni fon damenti su cui appogiare tali assertive. Roma, che ridondava in addietro di Abbati, ne copta ora pochissirni, a riserva deg1i Ecclesiastici, mentre tutti gli altri si sono secolarizzati spontaneamente, prevenendo in tal guisa la legge, che Ii avrebbe costretti ad un tal passo. (I) Allegata XII. 69