Silvia BIFFIGNANDI - Università degli studi di Bergamo

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Silvia BIFFIGNANDI - Università degli studi di Bergamo
L’evoluzione del Terziario.
I servizi distributivi e i servizi alle imprese nella
bassa bergamasca
Silvia Biffignandi
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
Temi trattati nella presentazione
LA RICERCA
9Obiettivi e campo di osservazione
9Metodologia
9Scenario provinciale
9Assunzioni, mercati, fabbisogni
formativi, innovazione
SUGGERIMENTI E CONSIDERAZIONI
SUL TERZIARIO NELLA BASSA
BERGAMASCA
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
LA RICERCA
9Obiettivi e campo di osservazione
9Metodologia
9Scenario provinciale
9Assunzioni, mercati, fabbisogni
formativi, innovazione
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
La ricerca:Obiettivi e campo di osservazione
Obiettivi
™Politiche attive del mercato del lavoro D.L.
469/97 e legge regionale di attuazione 52/98
Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro
(Giunta Provinciale n. 429 del 14.9.2006)
™ Conoscenza dello stato delle attività terziarie
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La ricerca:Obiettivi e campo di osservazione
Sezioni di attività
Commercio al dettaglio (sez. G)
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (sez.
I)
Intermediazione monetaria e finanziaria (sez. J)
Attività immobiliari, noleggio, informatica,
ricerca, altre attività professionali e imprenditoriali
(sez.K)
15 o più addetti
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La ricerca:Obiettivi e campo di osservazione
Silvia Biffignandi
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
La ricerca: Metodologia
Analisi dati statistici fonti varie
Indagine ad hoc
Focus group
Studi di caso (best practices)
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La ricerca:Scenario provinciale
La provincia e la bassa: situazione demografica
La popolazione è cresciuta consistentemente nella
bassa bergamasca!!
Al 2007 vi è una quota rilevante (9,2%) di
stranieri, la popolazione maschile è
preponderante; gli indicatori demografici
segnalano una popolazione piuttosto giovane
(vedi tabelle e slides seguenti)
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Scenario provinciale e bassa
Variazioni popolazione residente per area
Var. %
Var %
Var. %
Var. %
2002 1996
20062002
20061996
20072006
Resto BG
4,4
5,6
9,2
0,9
Bassa bergamasca
5,2
8,3
13,9
1,7
Cpi Romano
5,5
8,1
11,4
1,6
Cpi Treviglio
4,5
8,4
12,6
1,7
Provincia BG
4,5
6,2
9,9
1,1
AREA
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Scenario provinciale e bassa
Popolazione residente 2007
AREA
Totale
Stranieri % stranieri
Resto BG Femmine 412841
25863
6,3
Maschi
402329
31064
7,7
Totale
815170
56927
7,0
Femmine 113711
8558
7,5
Bassa
Maschi
115939
12680
10,9
Totale
229650
21238
9,2
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Scenario provinciale e bassa
Indicatori demografici
•Quota popolazione oltre 65 anni inferiore a BG
(16,3 a Romano,15,8 a Treviglio, Bg:17)
•Indice dipendenza 43,8 Romano, 33,1 Treviglio,
44,1, Bg 47,2
•Indice vecchiaia 101,7 Romano, 107 Treviglio,
Bg 113,3
•Indice ricambio 101.7 Romano, 107 Treviglio,
109,6 Bg
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La ricerca: Scenario provinciale e bassa
Provincia di Bergamo: lo stato delle
attività terziarie
Anno 2006: quota VA dei servizi nella
bergamasca: 56,5% (in Lombardia 64,9 %;
in Italia 71%)
Anno 2001: quota VA dei servizi nella
bergamasca: 53,6% (in Lombardia 64,2 %; in
Italia 69,2%)
Occupazione nelle attività terziarie oggetto
di studio: +8,6% dal 2001 a 2004
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La ricerca:Scenario provinciale e bassa
Le attività terziarie oggetto della ricerca
Le attività terziarie nel complesso sono
cresciute in termini occupazionali e
come valore aggiunto.
Le attività del commercio hanno un
peso rilevante (come mostrano i due grafici seguenti)
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La ricerca: Scenario provinciale e bassa
Addetti alle attività terziarie oggetto
della ricerca (2004)
Provincia Bg 48637
Bassa bergamasca 8533
Resto Bg 40104
.
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La ricerca: Scenario provinciale e bassa
Grafico 2.3.1 - Addetti alle unita' locali di 15 o più addetti per sezioni
16000
Anno 1981
14000
Anno 1991
Anno 2004
Anno 2001
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
G
I
J
K
G
Fonte: elaborazioni su Censimenti industriali e Asia
I
J
K
Bassa BG
G
I
J
K
G
Resto BG
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I
J
K
La ricerca:Scenario provinciale e bassa
%superfici distribuzione in bassa bergamasca (su totale
provincia, 2006)
30,0
25,0
20,0
Sup alim
15,0
Sup non alim
Sup t ot ale
10,0
5,0
0,0
GDO
MDO
Vicinat o
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La ricerca: Scenario provinciale e bassa
Commenti e spunti di riflessione:
™Le attività terziarie sono cresciute,
ma la loro diffusione è ancora inferiore
a quello che è accaduto in altre realtà.
™Sono scarsamente sviluppate attività
terziarie ad alto valore aggiunto.
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La ricerca: Scenario provinciale e bassa
Commenti e spunti di riflessione:
™La crescita di popolazione implica
per il territorio:
- richiesta anche di servizi per le
persone
- l’offerta di lavoro è giovane, con
forte quota immigrazione
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La ricerca: altri risultati dello studio
Assunzioni
‰
motivo assunzione: nuove figure
Bassa bergamasca 44,5%
Resto Bg
91,3%
‰ area funzionale
commercio, marketing, comunicazione
Bassa bergamasca 42,7%; Resto Bg 11%
amministrativa e finanziaria
Bassa bergamasca 8,1%; Resto Bg 4%
logistica, magazzino, trasporti
Bassa bergamasca 49,2%; Resto Bg 84,1%
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La ricerca: altri risultati dello studio
Assunzioni
‰
durata del contratto
a tempo indeterminato
Bassa bergamasca 70,9%
Resto Bg
83,9%
a tempo determinato (fino a 1 anno)
Bassa bergamasca 29,1%
Resto Bg
11,7%
‰ soprattutto tempo pieno
‰classi fatturato
non solo grandi imprese, soprattutto nella bassa
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La ricerca: altri risultati dello studio
Mercati:
‰fornitura prevalentemente alle altre imprese di produzione e ai
consumatori finali
‰ mercati: essenzialmente mercati vicini, ma non irrilevanti anche
mercati lontani (europei ed extra europei)
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La ricerca: altri risultati dello studio
Innovazione
‰circa il 40% delle imprese non ha effettuato innovazione non
tecnologica nel periodo 2005-2007
‰ predisposizione a innovazioni non tecnologiche: il 50%
circa delle imprese dichiara infatti di pensare di farla nel 20082009
‰ innovazione tecnologica: diffusione scarsa. Circa il 48%
delle imprese non ha effettuato innovazione tecnologica.
‰ innovazione tecnologica: circa il 40% tuttavia prevede di
fare innovazioni tecnologiche nel 2008-2009.
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La ricerca: altri risultati dello studio
Formazione
‰ attività
nel periodo 2004-2006 circa un terzo delle
imprese ha partecipato ad attività di formazione
‰ formazione esterna e interna
il 45% delle imprese che ha fatto partecipare a
formazione ha utilizzato corsi esterni
solo il 24% si è avvalsa di formazione interna
‰tendenze
2007 circa simile al 2006: 70% circa delle
imprese (bassa bergamasca 57%)
2008/2009 circa simile al 2006: 67,7% (bassa
bergamasca (80,9%)
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La ricerca: altri risultati dello studio
Fabbisogni formativi
¾ commercio
¾ conoscenze linguistiche
¾ funzione amministrativa
¾ imprenditorialità
¾qualità formazione
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La ricerca: altri risultati dello studio
Studi di caso
‰ Padana spa, lavanderia industriale
‰ Gruberg srl, noleggio gru
Best practices per spunti per creatività
imprenditoriale nelle attività terziarie
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SUGGERIMENTI E CONSIDERAZIONI
SUL TERZIARIO NELLA BASSA
BERGAMASCA emersi dalla ricerca
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Suggerimenti e considerazioni sul terziario nella bassa bergamasca
Fabbisogni formativi di breve periodo
‰ commercio,
‰ amministrazione,
‰Riqualificazione soggetti espulsi dal
manifatturiero e lavoro femminile
Altri fabbisogni formativi
‰ accompagnamento cultura
imprenditoriale
‰ formazione come attività continua
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
Suggerimenti e considerazioni sul terziario nella bassa bergamasca
Gli atteggiamenti delle imprese
‰ interesse per innovazione
‰ crescente domanda di formazione
‰ esistenza anche di capacità imprenditoriali
Territorio e tendenze
‰ nuovi cambiamenti strutturali
‰ cambiamenti infrastrutturali (Brebemi, banda larga)
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
Suggerimenti e considerazioni sul terziario nella bassa bergamasca
Messaggio sui punti critici della competitività
del territorio
Formazione e conoscenza sono fattori chiave per
la competitività del territorio.
E’ necessario monitorare
il cambiamento dei fabbisogni poiché
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI
Suggerimenti e considerazioni sul terziario nella bassa bergamasca
Messaggio sui punti critici della competitività del
territorio
lo sviluppo delle attività terziarie deve innovarsi
nell’ottica dello spostamento verso attività innovative,
creative e ad elevato valore aggiunto!
in un contesto di innovativa sinergia con i cambiamenti
nello sviluppo delle attività manifatturiere
(esternazionalizzazione attività) e della riorganizzazione
dei trasporti e della logistica.
Grazie per l’attenzione!
Silvia Biffignandi, Centro Analisi Statistiche e Indagini-CASI