I nostri 35 anni

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I nostri 35 anni
Anno XXI (XXXVI) - N° 4 - APRILE 2003 - Via S. Lucia Filippini n° 25 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 6 6 2 / 9 6 art. 2 - comma 2 0 / c
«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli
Direzione, redazione: 0 1 0 2 7 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 - Tel. 826050 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via 0 . Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 - e-mail: [email protected]
Angelus 15 settembre 2002
La Croce, pegno di speranza,
di riscatto e di pace
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Alla festa dell'Esaltazione della Santa Croce, che abbiamo celebrato
ieri, fa seguito oggi la memoria della Madonna Addolorata. Due ricorrenze liturgiche, che ci invitano a compiere un pellegrinaggio spirituale fino al Calvario. Ci stimolano ad unirci alla Vergine Maria nel
contemplare il mistero della Croce.
Il Cristianesimo ha nella Croce il suo simbolo principale. Dovunque il
Vangelo ha posto radici, la Croce sta ad indicare la presenza dei cristiani. Nelle chiese e nelle case, negli ospedali, nelle scuole, nei cimiteri la Croce è diventata il segno per eccellenza di una cultura che
attinge dal messaggio di Cristo verità e libertà, fiducia e speranza.
Nel processo di secolarizzazione, che contraddistingue gran parte del
mondo contemporaneo, è quanto mai importante che i credenti fissino
lo sguardo su questo segno centrale della Rivelazione e ne colgano il
significato originario e autentico.
Anche oggi alla scuola degli antichi Padri, la Chiesa presenta al
mondo la Croce quale "albero della vita", dal quale si può cogliere il
senso ultimo e pieno di ogni singola esistenza e dell'intera storia
umana.
Da quando Gesù ne ha fatto lo strumento della salvezza universale, la
Croce non è più sinonimo di maledizione, al contrario, di benedizione.
All'uomo tormentato dal dubbio e dal peccato, essa rivela che "Dio ha
tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque
crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3,16). In una
parola, la Croce è il supremo simbolo dell'amore.
Per questo, i giovani cristiani la portano con fierezza per le strade del
mondo, confidando a Cristo ogni loro preoccupazione ed ogni attesa di
libertà, di giustizia, di pace.
(flou^/L^ n-, V
I nostri 35 anni
E' dal gennaio 1968 che "La Voce" entra nelle vostre case.
All'inizio c o n una tiratura di poche copie, c o n il tempo ha raggiunto incredibilmente quota quattromila, per portarvi continue
emozioni.
Nell'arco di sette lustri non ha mai s m e s s o di regalare un'infinità
di sorprese, con testimonianze, cronaca, politica, sport, storia,
attualità, ricordi, religione. E' stata desiderata ed attesa sempre.
E' stato, ed è, bello aspettare tutti i mesi la sua uscita. S i a m o orgogliosi di tutto ciò. U n e n c o m i o particolare merita il Direttore don
A g o s t i n o Ballarotto, inossidabile ed insostituibile, che c o n costanza, competenza professionale e notevoli capacità è riuscito nella
non facile impresa. Gli siamo tutti
riconoscenti.
Pochi giornali p o s s o n o vantare una tale longevità e tanta buona
salute editoriale soprattutto per la sua peculiare caratteristica: v i v e re solamente delle vostre offerte. In 35 anni sono usciti ben 3 7 2
numeri. Sempre. Il vostro sostegno è stato, ed è, essenziale e determinante. E' un avvenimento che f e s t e g g i a m o insieme.
II numero che avete nelle mani è memorabile per due motivi. La
prima pagina è interamente a colori: dono squisito dei titolari della
Tipografia Silvio Pellico. Il secondo m o t i v o è che contiene l'annuncio dell'uscita di un primo v o l u m e c o m m e m o r a t i v o del trentacinquesimo, pubblicato c o m e supplemento a La Voce con il contributo determinante dei nostri amici tipografi. Primo v o l u m e dove
sono riproposte le caricature di tanti personaggi locali pubblicati
mensilmente, per quasi due decenni, scaturiti dalla matita di
Zelindo Gianlorenzo.
La sua uscita è quindi parallela a quella del mensile e il caratteristico libro si può trovare presso tutte le chiese parrocchiali della
città e nelle edicole. Sarà a disposizione dei lettori (ai quali rivolg i a m o la preghiera di contribuire alla spesa sostenuta anche c o n
una piccola offerta). E' un v o l u m e di circa trecento pagine. La sua
tiratura è tuttavia limitata.
Se ben accetto (non può
non esserlo), sarà seguito da altri ad iniziare dal
secondo, previsto, con
tutte le prime pagine del
mensile attraverso i 35
anni.
Per m e che ho iniziato
scrivendo sin dal primo
numero, nel lontano
1 9 6 8 , sempre c o n un
rinnovato e c o n t i n u o
interesse, dalla cronaca
allo sport, dalla storia
alla cultura, "La Voce" è
stata c o m e una persona
cara che mi ha a c c o m pagnato per quasi tutta
la vita e questo breve
editoriale mi suscita una
e m o z i o n e particolare.
Questo mio, nostro picc o l o sogno, continua.
Marcello Mari
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
pag. 2
Il Battesimo è ancora un sacramento?
Il Battesimo, come annuncia Marco nel suo Vangelo, é l'inizio del messaggio di salvezza
di Gesù Cristo...
Si tratta di riscoprirne i valori oggi, in un mondo in cui sembra accentuarsi sempre
più il distacco fra la fede professata e le scelte della vita quotidiana...
Il Battesimo per noi adulti è la presa di coscienza, è l'accettare di essere figli di Dio,
è l'impegno a vivere da figli di Dio. Come c^li altri Sacramenti, non é un atto magico che
produce una realtà che prima non c'era; è invece, un gesto che rende visibile qualcosa che
già c'è, ce ne proclama l'essenza, ce ne rende consapevoli: noi e la comunità nella quale
viviamo.
Da momento di purificazione e conversione, quale era il battesimo di Giovanni Battista
("la gente andava da lui: venivano in massa... confessavano pubblicamente i loro peccati...", per paura di Dio e del suo giudizio), diventa, infatti, un momento di rivelazione quando Gesù ne fa compiere il rituale su di sé: "Questo è il Figlio mio, che io amo. lo l'ho mandato".
Gesù si ritira nel deserto, nella meditazione, per maturare che cosa vuol dire essere figli
di Dio e da lì inizia la sua predicazione.
Dio è il padre che ci ama: questo è il senso del messaggio di salvezza del Battesimo
anche per noi. E anche noi da questo momento incominciamo a camminare verso la perfezione di essere figli di Dio, in una ricerca continua per superare noi stessi. In questa ricerca
risiede la nostra dignità divina.
Gli Evangelisti ce lo dicono con le immagini dello squarcio nel cielo, della colomba,
della voce: Dio e l'uomo non sono lontani!
Nella Fede possiamo sentire questa vicinanza. Ma in essa non c'é nulla di automatico.
Non la si può paragonare a un bene di cui l'uomo si appropria una volta per sempre. Essa é
un dono e, se l'accettiamo, rimane viva soltanto se rinnoviamo la nostra scelta, di momento
in momento, nel quotidiano...
La domanda del Battesimo per il proprio figlio, può offrire alla coppia l'occasione per
andare alla radice di questa scelta, per riflettere, per riprendere la ricerca, per precisare il
significato che si vuole dare alla propria vita, una vita che va oltre la realtà che ci circonda.
Tutti noi, che col Battesimo fummo immersi nel Cristo, fummo immersi nella morte di
Lui. Fummo sepolti, insieme a Lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti
per mezzo della gloria del Padre, cosi anche noi possiamo camminare in una vita nuova..."
(Rom 6,1).
li Battesimo - sottolinea San Paolo nella lettera ai Romani - è un passaggio dalla morte
alla vita, dal buio alla luce.
Ecco perchè i più antichi battisteri sono fosse scavate nel terreno; ecco perché anticamente il Battesimo si conferiva agli adulti nella notte del Sabato Santo in quella notte in
cui Gesù si trovava morto nel sepolcro...
Cristo uscì vivo dal sepolcro all'alba e quando il catecumeno usciva dalla "fossa" non era
lui che usciva, era il Cristo che misteriosamente ne usciva come questo nuovo innesto".
Ecco perchè San Paolo dice: "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal
2,20). Il battezzato veniva vestito di una veste bianca, che portava per tutta la settimana di Pasqua, simbolo del Cristo Risorto. Anche oggi viene consegnata la veste bianca e
il segno della croce che ci viene fatto sulla fronte (simbolo di un patibolo di Chi ha pagato
con la vita la fedeltà a ciò che aveva detto sull'uomo e su Dio) ci ricorda che apparteniamo
a Dio, a quel Dio trinitario che era prima di noi (Padre), che vive con noi (Figlio), che ci
infonde la sua forza (Spirito Santo)...
Fratel Luigi Papacchini
dei Fratelli delle Scuole Cristiane
Vice Preside
Istituto Pio XII - Roma
Il B a t t e s i m o , in q u e s t a n o s t r a s o c i e t à c h e ha p e r d u t o m o l t i v a l o r i d e l
Cristianesimo, é ancora un Sacramento?
O non è piuttosto solamente una propizia occasione di un festoso incontro familiare in
ristorante? O non é anche solamente occasione per stringere e risaldare rapporti o amicizie
affidando il Battezzato al Padrino - Compare?
CALENDARIO PARROCCHIALE
Settimana Santa e Pasqua di Risurrezione
Domenica 13 aprile:
Delle Palme e della passione del Signore.
ore 10,45: Benedizione delle Palme in Piazza Vittorio
Emanuele (se è tempo cattivo o piove in S.
Andrea). Corteo fino a S.Margherita, dove
Mons. D'Ascenzi, vescovo emerito, celebrerà la santa Messa.
Lunedì 14 aprile:
Si celebra alle ore 18 in S. Margherita il trigesimo della morte di Don Biagio Governatori
canonico della Basilica. I canonici saranno
presenti e concelebreranno per rendere
omaggio e suffragio al confratello.
Mercoledì 16 aprile:
ore 16,30: Messa crismale nella cattedrale di San Lorenzo
a Viterbo. Tutti i sacerdoti della Diocesi si ritroveranno con il Vescovo diocesano, al quale rinnoveranno le loro promesse sacerdotali.
Giovedì Santo 17 aprile
ore 18,00: in S. Margherita, Messa vespertina della
cena del Signore. Celebra sua Ecc.za Mons.
D'Ascenzi.
ore 22,00: Ora di adorazione in S. Margherita.
Venerdì santo 18 Aprile (digiuno e astinenza)
ore 17,00: Celebrazione della passione del Signore.
ore 21,30: Processione di Cristo Morto, percorso: Via
Trento - S. Lucia - Piazza - via Bixio - via
Verentana - corso Cavour- S. Margherita.
Giornata di preghiera per la Terra Santa.
Sabato Santo 19 aprile:
Veglia Pasquale, madre di tutte le Veglie.
ore22,00:
in S. Margherita: attesa notturna della
Resurrezione con celebrazione e rinnovo
delle promesse battesimali.
In mattinata e nel pomeriggio: Confessioni in
S. Margherita.
Pasqua 20 aprile : Questo é il giorno di Cristo Signore.
Alleluia! Alleluia!!
Gesù Nazareno, il crocifisso é risorto.
Lunedì dell'Angelo 21 aprile
ore 11,00: S. Margherita.: S. Messa con benedizioni.
Celebra il Vescovo Lorenzo
Sabato 26 aprile:
Festa della consacrazione della Basilica di
S. Flaviano. Il programma sarà fatto conoscere
a tempo debito.
Giovedì 1 maggio:
Inizia il mese dedicato a Maria SS. ma.
Domenica 4 maggio:
Prima comunione per i ragazzi diella parrocchia di S. Margherita.
Giornata dell'Università cattolica del Sacro
Cuore
PRO DEFUNCTIS
25 aprile
30 aprile
3 maggio
4 maggio
ore
ore
ore
ore
ore
18:
18:
9:
9:
19,30:
D. Domenico e D. Luigi
Caterina Ciarmatori
Marisa Bracoloni
Scoponi Luigi e Lucia
Bertuccini Rosa Perello
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MONTEFIASCONE
7,30
Divino A m o r e
S. Maria delle Grazie
8
Corpus Domini - Le Coste
S. Pietro - B e n e d e t t i n e
Villa S. Margherita
8,1 5
S .Maria del Riposo
9
S. F r a n c e s c o (vicino O s p e d a l e )
C h i e s a P o g g e r i (1§ e 3- domenica del mese)
9,30
Corpus Domini -Le Coste
S. Maria del Giglio - Z e p p o n a m i
S.
10
—
11
S. Margherita
11,30
S. Flaviano
Corpus Domini - Le Coste
S. G i u s e p p e - Le M o s s e
S. Maria del Giglio - Z e p p o n a m i
Santuario di S. Lucia Filippini
(Fiordini)
Margherita
S. Flaviano
S. G i u s e p p e - Le M o s s e
S . M a r i a d e l l a V i t t o r i a (P. C a p p u c c i n i )
Villa S. Margherita
S. Flaviano
S. A n d r e a
S . F r a n c e s c o (dal mese di maggio)
M E S S A V E S P E R T I N A F E S T I V A DEL S A B A T O
1 7
S. Maria delle Grazie
16,30
S. Maria del Giglio
1 8
1 9
1 0 , 3 0
"Villa S e r e n a " (ex
ONPI)
Montedoro
S. Margherita
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Vecchie
Da comparsa
a
pag. 3
Foto
protagonista
La fotografia, per la quale ringraziamo il fornitore, mostra la
conferenza tenuta presso la Sede Sindacale della CISL dal dr.
Franco Ranucci (direttore provinciale dell'ENPI) avente per
oggetto "Prevenzione infortuni ed igiene del lavoro".
L a C I S L , c o m e é n o t o , si e r a c o s t i t u i t a s c i n d e n d o s i d a l
Sindacato C.G.I.L. in quanto quest'ultimo si era rivelato spesso
come "Instrumentum regni"del Partito comunista (PCI). La CISL
si ispirava invece alla corrente sindacale cristiana, alle ACLI, e
poteva ben dirsi che il loro motto era questo: "Amicus piato sed
magis amica veritas"- quindi lontana da ogni ingerenza od interesse politico.
Si era nel 1954, il Sindacato post bellico poteva ben dirsi "eroico" in quanto doveva far ritornare protagonisti e responsabili del
proprio destino lavorativo gli operatori di ogni settore, cosa non
facile dopo il ventennio di sonno durante il quale aveva agito la Magistratura del Lavoro istituita dal Fascismo ed abolita dopo la fine della guerra. Il
rapporto di lavoro veniva così ricondotto dal campo del Diritto Pubblico al campo del diritto privato, rimanendo la magistratura al suo peculiare compito di garante del "pacta sunt servanda". C o m e si vede dal reperto fotografico la conferenza era presieduta dal sig. Giuseppe Gianlorenzo,
segretario provinciale della CISL agricoltura; si notano inoltre il segretario provinciale dott. Adorni ed il segretario provinciale dei lavoratori
dell'industria, sig. Spartaco De lacobis.
MONTEFIASCONE E IL SUO VINO
1834
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Paradiso per il Belli ed inferno - almeno riferito all'ambiente in cui
il famoso vino si produceva - per Hans Christian Andersen il quale, non
r i u s c e n d o a p r o c u r a r s e n e a M o n t e f i a s c o n e , per poterlo a s s a p o r a r e
dovette raggiungere Acquapendente. Il 2 aprile 1834 lo scrittore danese,
partito da una locanda di Ronciglione diretto al nord, dopo aver festeggiato il suo ventinovesimo compleanno con una semplice tazza di caffè
s e n z a l a t t e e s e n z a p a n e , c o s ì c o m m e n t a v a il s u o t r a n s i t o p e r
Montefiascone.
Dopo la partenza la tempesta si fece più violenta, i monti erano
bianchi di neve e il freddo mi penetrava nel midollo. Superata
Viterbo il paesaggio si fece sempre più desertico e lungo la via
avevano bruciato il bosco per difendersi dai briganti, ora ne restavano solo le stoppie nere. Tutta la zona era selvaggia e abbandonata; verso mezzogiorno raggiungemmo Montefiascone, famosa,
come saprete, a causa di Fugger che morì per aver bevuto troppo
"Est, Est, Est"; mi ero riproposto di brindare anch'io con quel vino
alla salute dei miei amici, ma non trovammo una mescita in tutta
la città. C o n s u m a m m o un pasto in una miserabile osteria dove la
p a d r o n a ci offrì dell'acqua calda con formaggio e sale che lei
chiamava zuppa, ma quando poi pretese dieci volte il prezzo di
una zuppa decente, io l'insultai. 1
Per quanto riguarda la qualità del servizio offerto dalla locanda
montefiasconese c'è da credere che Andersen non abbia esagerato nel
s u o c o m m e n t o in q u a n t o , u n v i a g g i a t o r e i n g l e s e t r a n s i t a t o a
Montefiascone otto anni prima, ne aveva riportato la stessa sgradevole
impressione: "Che nessun inglese si fermi a Monte-Fiascone
(intendo
dire nella locanda della cittadina), a meno che non voglia farsi affumicare
e sottoporsi a digiuno; ma prosegua per Viterbo che è una bella città con
un'ottima locanda lungo la via...".2 Bisogna comunque considerare che
Montefiascone non costituiva, fortunatamente o purtroppo, un caso singolo. Scorrendo il diario di Andersen ci si rende conto delle generali difficoltà allora connesse al viaggiare.
poeta viene finalmente portato un bicchiere di Est, Est, Est con cui riuscì
a festeggiare il compleanno. Evidentemente la fama del vino era tale da
spingere anche le località limitrofe ad approfittare del potenziale commerciale che, come in altre occasioni, appare sfruttato con noncuranza
dai produttori locali.
1841
Il freddo di Montefiascone, c o m u n q u e , non impedì al poeta di
uscire poiché nel diario si legge: Ho disegnato la città con la chiesa dove
è sepolto Fugger. Nello schizzo, in realtà, lo scrittore riproduce la chiesa
di S. Margherita con la cupola, e non quella di S. Flaviano ove era sepolto il popolare beone. Fermatosi ad Acquapendente per il pernottamento,
davanti ad un fuoco scoppiettante acceso nel camino della locanda, al
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I (VALÉRY)
Defuc non sarebbe stato la sola vittima del glorioso moscatello in
quanto le peripezie politiche e le sfortune diplomatiche del cardinale
Jean Siffrein Maury, 3 vescovo di Montefiascone dal 1794 al 1814,
sarebbero scaturite, secondo Valéry, proprio dalla nociva influenza del "fatale"
vino.
On connaît l'aventure et le bachique mausolée de l'évêque allemand Fuger mort pour avoir trop bu du moscadello, célèbre vin
blanc agréable et sucré. Ce vin muscat ne fut pas moins fatal à
u n i l l u s t r e o r a t e u r f r a n ç a i s , d e v e n u c a r d i n a l et é v ê q u e de
Montefiascone. Les trop fréquentes libations qu'il en fit, peut-être
pour se consoler des ennuis de l'exil, amenèrent le déclin de ses
facultés, autrefois si fortes, si brillantes, et commencèrent la perte
de sa haute renommée de courage et d'éloquence..."
1844
-1845
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In occasione del suo viaggio in Italia, Charles Dickens transitò per
Montefiascone; così il celebre scrittore inglese annota il suo passaggio
nel territorio, non menzionando, comunque, né le bellezze naturali né
quelle artistiche, ma soltanto il famoso vino.
All'imbrunire giungemmo in vista del lago di Bolsena sulle cui rive
c'è un paese che porta lo stesso nome, noto per la malaria [...] La
sera successiva, al tramonto, ci inoltrammo in uno scenario di più
suggestiva desolazione. P a s s a m m o attraverso Montefiascone,
celebre per il vino, e Viterbo, per le f o n t a n e . . . 5
(10 -
Sì, l'Italia è bella e tuttavia durante il viaggio che mi portava a
Roma mi son più volte detto che avrei fatto meglio a non partire.
Sbalordisce? le dirò le ragioni, anche se avrà difficoltà a crederci:
la sporcizia supera ogni idea che uno si può fare del sudiciume!
Di sei notti ne dormimmo solo una perché le cimici ci costrinsero
a rifugiarci nelle stalle. Le pulci hanno un ruolo assai importante e
si dice che discendano dagli elefanti di Annibale; le mosche sono
velenose e io ho contato su una sola mano ben 137 punture; avevamo il viso gonfio e terribili dolori ci affliggevano; per un'intera
settimana, si può dire, abbiamo dovuto dormire con i vestiti indosso; la mancanza di sonno e gli stimoli della fame ci impedivano di
godere i bei paesaggi. Creste di gallo fritte nell'olio, uova marce e
fichi s e c c h i fu tutto quel c h e ci m a n t e n n e in vita. D i n e s e n e
Neergaard vogliono tornare a casa con la nave, non ce la fanno
più...
DI GIANCARLO BRECCOLA
continua)
note:
1A
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, H
A
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S
IT
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, Quadri di viaggio dall'Italia, Copenaghen 1991;
grazio Luigi Scoppola Jacopini per l'indicazione.
2H
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IL
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, Notes ofa Journey trough France and Italy, Londra 1826
3 Jean Siffrein Maury nacque a Valréas, Avignone, nel 1746 e morì a Roma nel
1817. Predicatore di successo, celebre per i suoi Panegirici, deputato agli Stati
Generali (1789), combatté violentemente la secolarizzazione dei beni della
Chiesa e la costituzione civile del clero. Costretto a lasciare la Francia, si rifugiò a
Roma (1792), dove Pio VI lo nominò vescovo di Montefiascone (1792), arcivescovo in partibus di Nicea, e cardinale (1794). Si mise poi al servizio di Napoleone
(1806), che lo nominò vicario capitolare di Parigi (ottobre 1810), dignità che
accettò senza l'autorizzazione pontificia. Sostenne la politica imperiale nel concilio del 1811, e, dopo il ritorno dei Borboni, cercò di nuovo asilo a Roma (1814).
Rinchiuso in Castel Sant'Angelo per ordine del papa, venne liberato per intercessione del cardinal Consalvi, ma dovette rinunciare al vescovado. La sua opera
principale è il Saggio sull'eloquenza dal pulpito (1810). [Accad. fr., 1785; rieletto
nel 1807.]
4 "Si conosce l'avventura e la bacchica tomba del vescovo tedesco Fuger morto
per aver bevuto troppo moscatello, celebre vino bianco piacevole e dolce. Questo
vino moscatello non fu meno fatale ad un illustre oratore francese, divenuto cardinale e vescovo di Montefiascone. Le troppe frequenti bevute che egli ne fece,
forse per consolarsi dei dispiaceri dell'esilio, cagionarono la fine delle sue facoltà,
un tempo così forti, così brillanti, e dettero inizio alla perdita della sua grande
fama di coraggio e di eloquenza".
rin-
pag. 4
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
Rubrica
Sosta selvaggia sul sagrato
Sosta selvaggia nel centro storico di Montefiascone. Il piazzale di
Santa Margherita, tanto per fare un esempio eclatante, è costantemente
invaso da automobili, furgoni, camioncini, ecc.., tutti i giorni della settimana ed anche di notte in quanto è utilizzato come garage. "Vi pare giusto?
Vorrei Invitare i concittadini - dice amareggiato il decano parroco della cattedrale, don Agostino Ballarotto - a trovare una Basilica importante come
è la n o s t r a , c o n un p a r c h e g g i o s e l v a g g i o c o m e è t o l l e r a t o a
Montefiascone".
Non solo la piazza antistante la basilica cattedrale è soffocata dalle
macchine in perenne sosta, ma la stessa è difficilmente raggiungibile da
Via Trento, la strettissima strada medievale che è costantemente ostruita
da auto in sosta. Su questa via si può parcheggiare su un lato ma spesso
le macchine sono lasciate alla rinfusa e non sempre è agevole percorrerla
dagli automobilisti, così come dai pedoni. Gli automobilisti, come invita il
Ascensore per il centro
storico
Sempre più in alto. Ma non scalando a piedi il ripido colle di
Montefiascone ma guadagnando i vari livelli di altura all'interno di
comodi ascensori. Il primo di questi permetterà agli automobilisti che
parcheggiano i propri mezzi al campo della fiera di salire, attraverso
l'ascensore fino al piazzale dell'ospedale e di raggiungere così il centro storico al livello di via Verentana.
Un secondo ascensore collegherà la prima stazione con la sovrastante piazza Vittorio Emanuele e tutto il nucleo centrale della cittadina, posto all'apice del colle falisco, sarà servito da questo innovativo
mezzo di trasporto pedonale. Per l'impianto del campo della fiera è
stato già approvato il progetto preliminare ed è in corso quello definitivo - esecutivo finanziato con un primo contributo regionale di 180 mila
euro. A copertura poi dell'intero progetto di collegamento con il centro
storico la Regione Lazio ha già concesso un ulteriore contributo di 125
mila euro per cui, nelle casse comunali, entreranno 305 mila euro sufficienti per completare i lavori di installazione dell'impianto.
In attesa che inizino i lavori di questa moderna struttura di "risalita", peraltro già presente in diverse citttà italiane che si trovano in posizione di altura, un altro ascensore sta per entrare in servizio nel cuore
del centro cittadino. E' quello che da piazzale Angelo Frigo permette di
raggiungere i vari piani del palazzo comunale. L'opera ha permesso,
fra l'altro, di abbattere le varie barriere architettoniche che impedivano
a tante persone, anziane o con problemi di deambulazione, di accedere a palazzo Doria, sede del Comune di Montefiascone.
Campionati con le stellette
Le strade che si snodano intorno al colle di Montefiascone e che si
inoltrano nelle sue verdi campagne sono state scelte dal Ministero
dell'Interno per lo svolgimento di due importanti avvenimenti sportivi. Si
tratta del 4° Campionato Italiano Interforze e del 18° Campionato
Italiano Vigili del Fuoco di ciclismo su strada per cicloamatori che
saranno disputati il prossimo 8 giugno. Il percorso è già stato prestabilito dallo stesso Ministero in collaborazione con il Comitato provinciale
del Coni e del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. A questa
importante manifestazione di carattere nazionale parteciperanno gli
atleti del comando nazionale dei Vigili del Fuoco e delle seguenti forze
armate: Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Aeronautica,
Marina, Polizia di Stato, Corpo Forestale e Polizia Penitenziaria.
Per questa occasione l'amministrazione comunale di
Montefiascone, avrà l'onore di ospitare numerose autorità militari e civili, unitamente a centinaia di atleti e dei loro famigliari provenienti da
tutta Italia. Ma sarà una ghiotta occasione per far conoscere le bellezze
storico, artistiche e ambientali del territorio falisco insieme alle sue specialità enogastronomiche, tra cui il famoso vino Est! Est!! Est!!!. L'intera
manifestazione sarà seguita da radio e televisione a livello nazionale e
internazionale e da numerosi giornalisti sportivi.
Il sindaco Mario Trapè, entusiasta dell'iniziativa ha sottolineato
come Montefiascone e i suoi abitanti siano particolarmente legati al
ciclismo. Basti ricordare il campione del mondo dilettanti su strada del
1956, Santino Ranucci e la medaglia d'oro olimpica Livio Trapè. Ma,
specie nel settore dilettantistico altri atleti di Montefiascone, si sono
fatti onore. A cominciare da Giuseppe Caprio, forte ciclista degli anni
20 e 30 del secolo scorso che gareggiò con Guerra, Binda e
Girardengo.
E non vanno dimenticati i vari Ardelio Trapè, Mauro Aiazzi, i fratelli
Nando e Pietro Maurizi, Franco Salmistraro e Corrado Governatori che
intorno agli anni 60 dettero del filo da torcere a qualsiasi ciclista si trovasse sulla loro strada. Per l'organizzazione della manifestazione sportiva dell'8 giugno, la Regione Lazio ha assicurato un contributo di
34.000 euro.
a cura di Umberto
Ricci
parroco che ha chiesto un incontro urgente con il comandante dei vigili
urbani, capitano Luigi Salvatori, non debbono fermarsi sul piazzale della
chiesa, ma debbono lasciare la propria auto nel vicino e sottostante piazzale Mauri e q u i n d i r a g g i u n g e r e la b a s i l i c a a piedi a t t r a v e r s o via
Indipendenza e via Cardinal Barbarigo.
Quest'ultima via è l'accesso aperto di recente sia per la chiesa superiore che per la cripta di Santa Lucia Filippini. Certo, tutte quelle automobili in
sosta permanente non sono uno spettacolo edificante specie per i tanti
turisti che salgono il colle falisco per visitare le tante emergenze artistiche
ed architettoniche del centro storico. Oltre alla bellissima cattedrale, gioiello di arte rinascimentale, che vanta la terza cupola d'Italia per grandezza,
splendente al suo interno di stucchi, affreschi, quadri, statue marmoree,
vetrate artistiche, vi si trovano il palazzo vescovile, la casa madre delle
Maestre Pie Filippini, il seminario e poco più in alto la monumentale Rocca
dei Papi. Ma questo scenario di sapore antico è offeso dalle tante automobili che assediano questi pregevoli monumenti ad ogni ora del giorno e
della notte.
Da Carcere
a Museo
del
vino
Si è concluso il primo lotto dei lavori di ristrutturazione dell'ex-carcere mandamentale
di Montefiascone, chiuso da una trentina di anni durante i quali è rimasto in stato di fatiscenza e di completo abbandono. Per il recupero di questa palazzina ottocentesca la
Regione Lazio ha concesso un primo finanziamento di 150 mila euro ed altrettanti si prevedono che concederà per la sua definitiva sistemazione. Una volta ristrutturato, l'immobile, addossato alle mura della Rocca dei Papi, ospiterà il Museo del vino e l'Enoteca
provinciale. In attesa della conclusione dei lavori, la stessa Enoteca sarà allestita in uno
dei grandiosi saloni del soprastante palazzo papale. Da luogo di sofferenza e di espiazione della pena, questa costruzione, diventerà luogo di delizie e di allegria. Come è strana
la vita. Basti pensare a quanti uomini, messi ai ferri, durante lo Stato Pontificio, e poi lo
Stato Italiano, siano campati a pane e acqua a come oggi, fra quelle stesse mura, campeggino centinaia di bottiglie di ottimo vino: sogno e incubo di quei detenuti.
Il carcere della Rocca di Montefiascone ha una lunga storia, intrisa di sofferenze e di
privazioni almeno per quanto riguarda gli anni precedenti al 1870 e cioè fino all'unificazione d'Italia e al passaggio, dalla dura e intransigente giustizia pontificia a quella leggermente più umana del Regno d'Italia. Nel secolo scorso ha comunque funzionato come
luogo di espiazione per reati minori. Non ha più ospitato assassini o persone che si erano
macchiati di gravi reati. Specie negli ultimi cinquant'anni, vale a dire, fino al 1970, gli
ospiti del carcere mandamentale di Montefiascone, diventato nell'ultimo periodo casa circondariale, sono stati, per usare un termine leggero ma non dispregiativo, dei "ruba galline". Tanto che è ancora nella memoria dei montefiasconesi la bonarietà del carceriere
Tommaso e della moglie, la sora Teta. Dai reclusi, i due anziani coniugi, non erano considerati tanto i guardiani, quanto dei genitori, un pò burberi, ma allo stesso tempo tolleranti e benevoli. Mai, da nessuno dei carcerati, furono intesi come degli aguzzini. Spesso
i condannati per reati minori, dai paesi vicini, arrivavano al carcere da soli, in bicicletta.
Chiamavano la sora Teta che gli buttava giù le chiavi. Poi, magari, li mandava a fare la
spesa o a governare i maiali che allevava nei pressi del carcere.
Villa Serena ai privati
Casa di riposo Villa Serena di Montefiascone: si va verso la privatizzazione. Che al
momento sembra l'unica via di uscita da una situazione finanziaria non proprio rosea,
anzi decisamente "in rosso". Con la costituzione di una società mista, pubblica-privata
che, a quanto è dato di sapere, sarà più privata che pubblica, si approderà così al quarto
passaggio giuridico della casa di riposo falisca.
Infatti in origine, siamo intorno agli anni 60 del secolo scorso, la struttura assistenziale era gestita dall'ONPI (Opera nazionale pensionati italiani), quindi vi è stato il passaggio
diretto al comune di Montefiascone che nel giugno dell'anno scorso la trasformò in una
istituzione autonoma, con un proprio consiglio di amministrazione e adesso la gestione
sarà affidata ai privati. I quali, beninteso, non rileveranno Villa Serena con spirito di beneficienza e di volontariato gratuito, ma, come in tutte le imprese private, dovranno trarne
dei vantaggi economici.
A questo punto gli interrogativi e le perplessità sul futuro della casa di riposo sono più
che evidenti. Il privato, per far quadrare il bilancio dell'istituto (200 ospiti e circa 100
addetti) ha a disposizione due strade obbligate. La prima: aumentare le entrate; la seconda: diminuire le uscite. Per percorrere la prima direttrice dovrà nesessariamente aumentare le rette di soggiorno in quanto i contributi regionali e comunali si stanno rivelando
sempre più inadeguati alle necessità di gestione. Per la seconda, il privato investitore,
ricorrerà, come scelta obbligata al ridimensionamento del personale con inevitabili licenziamenti. Inoltre dovrà lesinare sulle forniture di beni e servizi. Ora non sfugge a nessuno
che la sopravvivenza di queste strutture assistenziali, rivolte alle persone anziane o
svantaggiate in genere, è affidata agli interventi economici pubblici per il risanamento dei
bilanci. E questa regola vale per tutti i servizi pubblici. Ma la prassi ha sempre comportato degli sprechi. Nel senso che, si spende e si spande, tanto sarà poi lo Stato, la Regione
e il Comune a ripianare le spese. Ma nel futuro, per la casa di riposo Villa Serena non
sarà più così. Ne soffriranno, prima di tutto, i livelli occupazionali, specie nel settore dei
servizi non essenziali. Là dove adesso ci sono, per esempio, dieci giardinieri, domani ce
ne saranno soltanto un paio e così di centralinisti, gli uscieri, le guardarobiere, ecc...
Certo non si dovranno diminuire, anzi è urgente aumentarli, gli infermieri, assistenti tutelari, ausiliari ed in genere tutti gli addetti impegnati direttamente all'assistenza degli
anziani ospiti.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
pag. 5
- Comunicato stampa -
NOTA DI AGRICOLTURA
P a r a d o s s i e contraddizioni
Nel Libro della Genesi è scritto: "Crescete e moltiplicatevi
e assoggettate ogni creatura
vivente che si muove sulla terra"; ma purtroppo l'uomo ha fatto molto di più, ha infranto tanti
principi ecologici che regolano la vita sulla terra. Siamo cresciuti e ci siamo moltiplicati in modo
così esagerato che attualmente la popolazione mondiale é di quasi sette miliardi di individui.
Gli scienziati che si interessano di agricoltura cercano di risolvere, con tutte le forze, l'equazione popolazione-cibo. Tentano di moltiplicare le produzioni agricole mondiali con tecniche rivoluzionarie, come nuove varietà di semi, di piante, nuovi concimi e nuovi fitofarmaci, pur tenendo in debita considerazione i rischi che corriamo tutti. La necessità dell'uso di prodotti di sintesi chimica ci ha portato, incredibile a dirsi, a
considerare la necessità del non uso degli
stessi.
Un paradosso di tale portata, non é nuovo
per l'umanità, che si é sempre rivelata nemica
della natura. Circa 150 anni fa, il poeta e drammaturgo inglese Thomas Levell Beddoes,
contemplando il mondo di allora, già devastato
dall'uomo, fu preso dalla disperazione e scrisse: " la natura é c o n t a m i n a t a , in ogni suo
recesso esistono uomini che compiono azioni
dannose". La trasformazione dell'agricoltura
tradizionale, che era necessaria per la sussistenza familiare, si é evoluta in impresa agricola , presentando delle grosse contraddizioni.
Vediamo insieme perché.
Un terreno qualsiasi é composto di sostanze minerali sterili e non é fertile; invece il terreno
agricolo ha un substrato contenente humus, in modesta quantità, ma sufficiente per la sua fertilità, rendendolo adatto alla vita delle piante. Prima che arrivassero i trattori, anche la più piccola azienda agricola era attrezzata di stalla per il ricovero del somaro, del mulo o del cavallo
usati per i lavori più pesanti nei campi e per il traino dei mezzi di trasporto. Nelle stalle si produceva letame, che distribuito a terra, contribuiva, insieme alle rotazioni colturali, a mantenere la
dotazione humlfera del terreno coltivato. Avendo a disposizione abbondante stabbio, l'agricoltore bruciava tutti i residui colturali dei precedenti raccolti, sia perché era un modo comodo e
sbrigativo per ripulire il terreno e sia perché il fuoco bruciava i semi delle erbe infettanti e
distruggeva le uova degli insetti nocivi e le spore che provocano le malattie fungine.
Con la modernizzazione dell'agricoltura la disponibilità del letame si é ridotta quasi a zero,
diventando necessario e prezioso l'utilizzo dei residui colturali, per reintegrare le perdite di
humus dal terreno; inoltre bruciare le sterpaglie sul campo é rigorosamente proibito.
Nell'impossibilità di usare il fuoco, non possiamo più bonificare il terreno con mezzi naturali e
siamo costretti ad usare prodotti chimici, come diserbanti per combattere le malerbe, gli insetticidi per combattere gli insetti nocivi e gli anticrittogamici per combattere le malattie delle piante.
In altre parole, dovendo recuperare e riciclare in modo naturale i residui colturali, non possiamo
più usare un mezzo naturale come il fuoco per distruggere i parassiti, e questa é sicuramente
una contraddizione. Facciamo un'altra considerazione.
I residui colturali vanno sotterrati, per dare modo ai microrganismi che vivono sul terreno, di
decomporre in modo naturale le sostanze vegetali; trasformandole in prezioso humus. Questi
piccolissimi esseri trasformano i composti organici, non per fare un favore, gratis et amore,
all'agricoltore, ma solamente per vivere e moltiplicarsi come fanno tutte le creature della terra.
Per far ciò, hanno bisogno di energia quindi di mangiare. Il cibo più gradito da questi microrganismi é l'azoto, che trovano nel terreno e che consumano in grande quantità. Attingendo azoto
dal terreno, lo rubano alle colture in vegetazione, le quali vanno in sofferenza non avendo,
ovviamente, più azoto a disposizione. Per rimediare a questi squilibri naturali e per non perdere il raccolto, l'agricoltore deve reintegrare le scorte di azoto nel terreno, distribuendo azoto di
sintesi, cioè concimi chimici. In conclusione, per ottenere un processo naturale, come la produzione di humus, bisogna ricorrere ad un processo chimico-artificiale. E questa é sicuramente
un'altra contraddizione.
GIMBERTO
"Casa Oleandri"
P. Santo Stefano (Gr)
Come negli anni passati, nel periodo estivo, la
Confraternita S. Carlo di Montefiascone, dopo aver
accontentato le richieste di posti al mare di P.
Santo Stefano da parte di Comuni ed altri Enti,
riserva dei periodi per famiglie private che ne
faranno richiesta per cura elio-terapica, con un
minimo di dieci giorni di permanenza marina, al
responsabile D. Luigi Picotti Curia Vescovile di
Montefiascone prima della prossima Pasqua.
Si possono notare a tal proposito i seguenti
tempi:
a) dal 17 giugno al 29 giugno 2003 mattina;
b) dal 20 agosto al 31 agosto 2003 pomeriggio;
c) dal 2 settembre al 13 settembre 2003 pomeriggio.
Con gli Enti, che ne faranno richiesta, saranno
messi a disposizione: 3 giugno-15 giugno (anziani), 1 luglio-20 luglio (Colonia bambini), 22 luglio-4
agosto (Grest adolescenti), 6 agosto-18 agosto
(Associazione S. Teresa di Fiesole).
Ogni incontro delle diverse categorie è regolato
da uno specifico progetto educativo, studiato e
seguito da uno "staff direzionale" che ne controlla
le fasi dello sviluppo. Tutti gli ospiti trovano in questo angolo dell'Argentario una ottimale miscela di
tranquillità e familiarità con paesaggi incontaminati
e suggestivi scorci naturalistici.
Marisa Bracoloni in Castellani
18.09.35 - 3.03.2003
Da t e m p o era
sofferente,
da
tempo lottava per
a l l u n g a r e la vita,
eppure l'abbiamo
vista sempre sorridente, c o m e la
vediamo in fotografia, c a p a c e di far
c o r a g g i o a suo
marito
Nicola
Castellani, e a tutti
quelli della sua
famiglia. Serena sempre, non ha avuto figli propri, ma ha considerato come suoi i nipoti specie
dei due fratelli e non contenta s'è impegnata
per alcuni anni con i bambini del catechismo di
S. Margherita. Il dolore ha preso il sopravvento
negli ultimi giorni fino a portarla nella pace e
nella gioia di Dio Padre.
Grazie, signora Marisa, della testimonianza umana e cristiana che ci davi. Continua,
ora, a sorridere, perché ti sei incontrata con i
tuoi genitori e non hai più timori umani, ma
vivi serena eternamente in Dio.
A c c a d e m i a Internazionale "Francesco Petrarca"
Via dei Monti snc, 01012 Capranica (VT) - Tel. 3385909435
Indice e organizza a Montefiascone
Il 1° Concorso "Ragazzi della Tuscia" - Tra poesia e Disegno
Possono partecipare tutti i Ragazzi della Provincia di Viterbo
dall l a Elementare alla 3a Media
con Poesie, Disegni in libertà di espressione
quota d'iscrizione 1 Euro
Scadenza del Concorso 30 Aprile
2003
Una giuria il qual giudizio è insindacabile ed inoppugnabile
premia con coppe, medaglie ed attestati
i primi due di ogni classe di grado
(Presidente del Premio Antonio Fontana)
Inoltre i primi premi avranno una pagina personale Web sul sito dell'Accademia
Tutti i partecipanti saranno menzionati sul sito www. centrostudipetrarca. it
Per ulteriori informazioni rivolgersi al 3 4 8 7 0 5 4 0 2 4 - oppure scrivi a: [email protected]
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
pag. 6
Taccuino economico e tributario
a cura di: Rag. Paolo Radicati e Dott.ssa Paola Ciripicchio
Dal 30 gennaio 2003 sono entrate in vigore le disposizioni che riformano la materia del
collocamento ordinario e le procedure di assunzioni e di trasmissione dell'informativa ai
competenti centri dell'impiego. Il provvedimento ha abrogato parte della legislazione che,
fino a tale data, aveva regolamentato l'avviamento al lavoro del personale dipendente. Il
Dlgs 297/2002 introduce importanti novità finalizzate a snellire e semplificare le procedure di
avviamento al lavoro. Le novità sono tante e tutte importanti e vanno dall'abolizione delle
liste di collocamento ordinarie e speciali, ai principi fondamentali finalizzati alla prevenzione
della disoccupazione di lunga durata, alle modalità di assunzione nonché alla previsione
della comunicazione contestuale, ai competenti centri per l'impiego, dell'assunzione o della
costituzione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Il Dlgs 297/2002 fornisce anche la definizione di "adolescenti e giovani; chiarisce cosa si debba intendere per
stato di disoccupazione, di disoccupati di lunga durata e di inoccupati di lunga durata e
donne in reinserimento lavorativo.
Vengono definiti, infine, i criteri relativi alla conservazione, sospensione e perdita dello
stato di disoccupazione. Il provvedimento, particolarmente articolato ha, tra l'altro, stabilito le
seguenti innovazioni:
1. abolizione del libretto di lavoro e delle liste di collocamento ordinarie e speciali;
2. abolizione dell'obbligo di assunzione di riservatari: tra le norme che vengono
abrogate contestualmente all'entrata in vigore del Dlgs 297/2002 si registrano alcune disposizioni contenute nell'articolo 25 della legge 223/1991 che avevano introdotto l'obbligo, per
datori di lavoro con più di 10 dipendenti sull'intero territorio nazionale, di riservare, in caso di
nuove assunzioni, il 12% delle stesse in favore di lavoratori cosiddetti "riservatari", cioè
disoccupati da oltre 24 mesi, iscritti nelle liste di mobilità e ad altre categorie di fasce socialmente deboli appositamente previste dalle regioni. Le regioni possono, peraltro, individuare
particolari categorie di lavoratori a rischio di disoccupazione lunga cui riservare posti di lavoro;
3. nuove regole per l'assunzione: i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici
procedono all'assunzione diretta di tutti i lavoratori per qualsiasi tipologia di rapporto di lavoro, salvo l'obbligo di assunzione mediante pubblico concorso secondo quanto stabilito dagli
statuti degli enti pubblici economici; non è possibile inoltre assumere direttamente i lavoratori extracomunitari ancora residenti all'estero, i lavoratori italiani da impiegare o trasferire
all'estero in Paesi non compresi nell'Unione europea ed i lavoratori appartenenti alle categorie protette che devono essere avviati tramite il sistema del collocamento obbligatorio;
4. riduzione da un anno a sei mesi dell'obbligo di precedenza dei lavoratori licenziati per riduzione di personale: a partire dal 30 gennaio 2003 viene ridotto da 12 a 6 mesi
il periodo entro cui vige, in caso di nuove assunzioni, il diritto di precedenza alla riassunzione dei lavoratori (con medesima qualifica) licenziati per riduzione di personale;
5. obbligo di comunicazione della registrazione nel libro matricola e obblighi di
informazione: all'atto dell'assunzione i datori di lavoro e gli enti pubblici economici sono
tenuti a consegnare al lavoratore una dichiarazione contenente i dati della registrazione
effettuata nel libro matricola e sono tenuti inoltre a comunicare: l'identità delle parti, il luogo
di lavoro, inquadramento, livello, qualifica;
6. criteri per l'accertamento, conservazione, perdita o sospensione dello "stato di
disoccupazione": il Dlgs297/2002 demanda alle regioni la fissazione dei criteri per adottare
procedure uniformi in materia di accertamento, conservazione, perdita o sospensione dello
"stato di disoccupazione". In particolare la conservazione è legata oltre che allo stato di
disoccupazione, al fatto eventualmente di svolgere attività lavorativa da cui scaturisca un
reddito non superiore alla quota esclusa da imposizione; la perdita si verifica in caso di mancata e ingiustificata presentazione della convocazione fatta dai centri per l'impiego o di
ingiustificato rifiuto a una congrua offerta di lavoro a tempo pieno e indeterminato o, se a termine o interinale; superiore a 8 mesi e, infine, la sospensione nel caso di accettazione, di
un'offerta a termine o di lavoro temporaneo inferiore a 8 mesi, ridotta a 4 per i giovani
(ragazzi da 18 a 25 anni compiuti o fino a 29 se laureati).
European Computer
Driving Licence (ECDL)
La European
Computer
Driving
Licence
(ECDL), ovvero la patente europea di guida del
computer, costituisce attualmente uno strumento
di i n d i s p e n s a b i l e a u s i l i o p e r l ' i n g r e s s o nel
mondo del lavoro, per l'aggiornamento professionale e per accrescere le proprie competenze
informatiche di base.
Il certificato ECDL attesta, a livello comunitario, il possesso delle conoscenze informatiche
fondamentali, nonché dei programmi applicativi
più comuni. I programmi di esame, consistenti
nel superamento di sette test, si fondano sul syllabus, ovvero su di un sistema uniforme di riferimento.
Nel nostro Paese l'ente responsabile è costituito dall'AICA ( A s s o c i a z i o n e italiana per
l'Informatica ed il Calcolo Automatico) ed è possibile sostenere gli esami presso i test centers
accreditati, pubblici o privati, ormai numerosi in
tutte le principali città italiane.
L'obiettivo dell'ECDL consiste nell'alfabetizzazione informatica di massa, risultando diretto
ad elevare il livello di conoscenza e di uso del
personal
computer.
Da ciò ne conseguono i seguenti vantaggi:
a) possesso di una qualificazione informatica
certificata alla portata di tutti;
b) strumento di formazione professionale;
c) maggiori opportunità in ambito lavorativo;
d) o p p o r t u n i t à di p a r t e c i p a z i o n e alla c.d.
società dell'informazione;
e) capacità di risolvere i principali problemi
applicativi.
L'ECDL, inoltre, è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca (MIUR), quale documento attestante il
possesso delle capacità informatiche da parte
degli studenti. Il possesso di tale certificato,
pertanto, equivale ad un determinato numero
di crediti formativi e, presso alcuni Atenei,
risulta addirittura equipollente all'esame di
idoneità informatica.
I corsi sono veramente molto semplici ed
alla portata di tutti, anche di coloro i quali non
siano in possesso di alcuna conoscenza inform a t i c a (tale a f f e r m a z i o n e risulta c o n f e r m a t a
dalla mia esperienza personale).
E' possibile, per maggiori informazioni, consultare il sito dell'AICA al s e g u e n t e indirizzo:
www.aicanet.it.
Colgo l'occasione per augurare una Felice
Pasqua alla redazione, ai collaboratori, a tutti i
lettori de "La Voce".
Aw. Marco Mariane Ilo
AIUTO!!!
S'ode a destra uno squillo di tromba,
a sinistra risponde uno squillo:
italiano che dormi tranquillo,
corri presto l'Italia a salvar.
Corri presto a salvare l'Italia,
perché è in crisi del Calcio la Lega:
in un mare di debiti annega
e già grida: si salvi chi può!
Cecchi Gori, Moratti e Galliani
poverini, ci chiedono aiuto;
Berlusconi si sente perduto
e ripete: si salvi chi può!
Cosa importa se c'è il terrorismo
e se cadon le torri gemelle?
Se s'inquinan le cose più belle?
Importante si salvi il pallon.
Se la mafia nel sud imperversa,
se nel mondo c'è guerra e c'è fame,
del pallone si salvi il reame
e l'Italia salvata sarà.
Soccoriamo gli eroici atleti
con le barche, le ville e le amanti,
riempiamo ancor più di brillanti
e di dollari i loro tesor.
Accorrete, operai e massaie,
contadini, impiegati, artigiani:
la calcistica Lega e Galliani
voi soltanto dovete salvar.
Settembre 2002
Giovanni Mai
T e n n i s
t a v o l o
e
R i l i a r d i n o
Dal corrente mese di aprile 2003 avranno inizio presso la nuova sede del centro polisportivo Libertas di M o n t e f i a s c o n e in via Bixio
n.41, le attività maschili e femminili di tennis
tavolo e biliardino (calcio balilla) con partecipazione a tornei e campionati federali.
Per informazione rivolgersi presso la suddetta sede o telefonando al n. 0761.826881 (ore
pasti).
Si comunica inoltre che il giorno domenica 4
maggio 2003 si svolgeranno presso il Palazzetto
Comunale dello sport di Montefiascone
i campionati federali provinciali
assoluti di Tennis
Tavolo.
pag. 7
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
"Una voce nel silenzio del
cuore"
La vita intima e spirituale di Madre Teresa
Così dovrebbe essere la
"Riforma della scuola"
Il riordino dei cicli scolastici
Laura Benedetti Esposito
"Semmai diverrò una santa, sarò certamente
una santa del "nascondimento": mi assenterò in
continuazione dal paradiso per recarmi sulla terra
ad accendere la luce di quelli che si trovano nell'oscurità".
Sono queste
le parole di Madre
Teresa che leggiamo sul retro
del
libro
di
Saverio Gaeta "Il
segreto di Madre
Teresa", dove
sono raccolte le
lettere inedite dei
suoi colloqui con
Gesù riportati alla
luce dal processo
di beatificazione.
"Colloqui custoditi
gelosamente da
Skopje 26.8.10 - Calcutta 5.09.97
Madre Teresa e
dei quali soltanto
il suo direttore spirituale, il gesuita Celeste Von
Exem, ne era al corrente. A Saverio Gaeta caporedattore di Famiglia Cristiana, scrittore, che ha pubbicato numerosi libri su grandi personalità religiose
del nostro tempo, chiediamo che cosa l'ha spinto a
scrivere questo secondo libro su Madre Teresa:
"Prima di tutto fa parte della trilogia delle tre figure
più significative dell'ultimo scorcio del Novecento:
Padre Pio, Giovanni XXIII, Madre Teresa di
Calcutta. Si sono scritte e dette molte cose di Lei,
ma per me scrivere questo libro ha significato scoprire il volto spirituale della Madre, e questo è stato
possibile dopo lunghe e accurate indagini, incontri
con i postulatori e testimonianze dirette di coloro
che seguivano l'opera missionaria di Madre Teresa".
Con queste pagine dunque, l'autore porge all'attenzione del lettore, la parte più intima e mistica
della Missionaria della Carità, e il tracciato di un
disegno divino che Ella, sebbene con il cuore in
tumulto, ha percorso fino in fondo. Ormai tutti o
quasi, conoscono l'opera di Madre Teresa svolta in
tutto il mondo a favore degli ultimi. Negli anni giovanili dopo lunga preparazione, entra nella
Congregazione di nostra Signora di Loreto e come
tale poi, missionaria in India. Il 10 settembre 1946,
mentre la Madre viaggiava in treno da Calcutta a
Darjeeling, sentì nell'intimo la misteriosa "chiamata
dentro la chiamata", cioè una nuova vocazione oltre
la sua vocazione che la porterà più tardi a fondare
l'Ordine delle Missionarie della Carità. Perché
Madre Teresa sentì questo irrefrenabile impulso? E
perché proprio l'India la sua seconda patria? Che
cosa percepiva dentro di sé con tanta insistenza?
Era una Voce, "una Voce nel silenzio del cuore"
scrive Saverio Gaeta nel primo capitolo del suo libro
rivelatore; è l'inizio dei dialoghi di Madre Teresa con
Gesù durati per circa due anni.
Per i nostri lettori, cercheremo di riportare in sintesi, alcuni brani dei "colloqui" e scritti, che l'autore
ci mette a disposizione. "A partire dal 10 settembre
1946, la Voce si manifesta con sempre maggiore
chiarezza: Gesù in persona le chiede la disponibilità
a "lasciare tutto ed a raccogliere intorno a sé alcune
compagne per svolgere il Suo lavoro in India".
E' l'inizio di un serrato dialogo nel quale Madre
Teresa, pur rendendosi disponibile alla volontà divina, pone obiezioni, esprime perplessità, cerca persino di convincere il Signore che la propria vocazione
è di restare fra le suore di Loreto. Ma Cristo non le
lascia un attimo di respiro: "La tua generosità si è
raffreddata? Sono passato in secondo piano per
te?... Il tuo cuore non è stato inondato dal dolore
come fu quello di mia Madre. Ambedue demmo tutto
noi stessi per le anime, e tu?... La tua vocazione è
di amare e di soffrire e di salvare le anime, e compiendo questo passo esaudirai il desiderio del mio
Cuore verso di te. Questa è la tua vocazione!".
Madre Teresa prova ad avanzare perplessità: "Mio
Gesù, quello che mi chiedi è troppo grande per me.
Riesco a malapena a comprendere la metà delle
cose che desideri. Non sono degna... Vai Gesù e
cerca un'anima più degna e generosa". Ma nessuna
obiezione riesce a far cambiare idea a Cristo, che le
tratteggia con precisione il futuro, dal nome per la
nuova Congregazione fino all'essenziale obiettivo:
"Desidero suore indiane, Missionarie della Carità,
che siano il mio fuoco d'amore tra i più poveri, gli
ammalati, i moribondi, i bambini di strada. Voglio
che tu conduca a me i poveri, e le suore che offriranno le loro vite come vittime del mio amore condurranno a me queste anime. Ti vestirai con semplici abiti indiani, o piuttosto come si vestiva mia
Madre, semplice e povera. Il tuo attuale abito è
santo perché è il mio simbolo. Il tuo sari diventerà
santo perché sarà il mio simbolo". I colloqui si protraggono, e nel frattempo, Madre Teresa ha ben tre
visioni dove Ella scorge una grande folla nell'oscurità, c'erano anche bambini con le mani protese
verso di lei. In una di esse era ben visibile Cristo in
Croce e accanto la Vergine, innanzi a Lei, Madre
Teresa. Ancora Cristo le se rivolge dicendole: "Te
l'hanno chiesto loro, e lei mia Madre, te l'ha chiesto.
Ti rifiuterai di fare questo per me, di prenderti cura di
loro, di condurli a me?". A questo punto il cerchio si
chiude - continua Saverio Gaeta - il bivio dinanzi al
quale si trova la vita di Madre Teresa è ben definito.
Il colpo di scena, che oggi ci permette per la
prima volta di raccontare una straordinaria esperienza nella quale fede e carità si fondono completamente, è avvenuto quando, nel luglio 1999, l'arcivescovo di Calcutta Henry Sebastian D'Souza ha
aperto il processo diocesano per la canonizzazione
di Madre Teresa, invitando a presentarsi al tribunale
ecclesiastico chiunque possedesse scritti della
Serva di Dio o potesse offrire testimonianze sulla
vita e sulle sue virtù. Soltanto allora a monsignor
D'Souza sono stati consegnati il diario e le lettere di
Madre Teresa che padre Van Exem aveva amorevolmente conservato all'insaputa di tutti, per ordine
dell'arcivescovo Pèrier, e che aveva affidato al
responsabile dei Gesuiti di Calcutta poco prima di
morire nel 1993.
Gli inediti testi hanno così potuto essere inseriti,
come le gemme più preziose, nella documentazione
raccolta dal tribunale diocesano e successivamente
inviata in Vaticano. Al bivio fra due vocazioni, una
donna nel pieno del vigore che, per rispondere alla
chiamata di Dio e andare missionaria in India, ha
lasciato alle proprie spalle gli affetti familiari, ha
scacciato ogni nostalgia per la terra dove è nata, ha
rinunciato agii amici e alle persone care con cui
avrebbe potuto trascorrere l'intera vita. E' questo il
ritratto di Madre Teresa quando Gesù comincia a
farsi sentire, ponendola dinanzi a un drammatico
interrogativo sulla propria vocazione e sollecitandola
a un'ulteriore e lacerante scelta di vita, che avrebbe
significato una nuova rottura con il proprio passato e
soprattutto le avrebbe spalancato dinanzi l'incognito.
Dopo quasi un anno e mezzo di dialoghi serrati con
Gesù Cristo, a colpi di obiezioni e di risposte accorate, Madre Teresa ha ormai abbassato la guardia e
si è completamente donata alla volontà divina:
"Anche se tutto il mondo ti è contro, se le tue compagne e le superiore ti guardano dall'alto in basso,
non temere ci sono io con te. Soffrirai, soffrirai moltissimo. Ma ricorda, io sono con te, anche se il
mondo intero ti respinge. Non avere paura. Ci sono
io".
Quello che abbiamo trascritto dal testo di Gaeta,
non è che una piccola parte di un lungo racconto,
ricco di sorprese, di episodi eclatanti, sulla vita mistica di Madre Teresa. Leggendo il libro, ci introdurrà
in quella sfera spirituale necessaria per approfondire
un vissuto di amore e di carità, profuso nel nostro
tempo. Un tempo di guerre, di esodi di massa, di
odio e di violenza. Ma anche un tempo di santità, di
speranza, di comune anelito di pace, di cui Madre
Teresa ne è stata il simbolo e appassionata interprete.
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DI durata triennale.
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elementare è divisa in tre cidi,
seguiti da quattro anni
di scoila media e tre di liceo.
Alla scuola elementare si intra
a sei anni, A11 anni si entra
nella secondaria, con un primo
ciclo, alia fine del quale
sì passa, con un esame, al
ciclo successivo con opztoa»
Ira liceo e p r o t o t i o n a l e
Il Ministro Letizia Moratti non nasconde la
sua soddisfazione: "Abbiamo cercato di lavorare
- ha detto - su una riforma che ha come obiettivo quello di innalzare la qualità della scuola, di
dare a tutti una scuola personalizzata,
che
garantisca a ciascuno opportunità di successo".
Ora si dovrà lavorare ai decreti attuativi per
avviare davvero la riforma.
pag. 8
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
Il Sindaco illustro olio cittodinonzo
il nuovo piono regolatore generale
Con d e l i b e r a z i o n e della giunta
regionale del Lazio n. 2 7 9 9 d e l
8/7/1975 venne approvato il PIANO
REGOLATORE GENERALE del nostro
comune; l'amministrazione da me guidata ha ritenuto ormai dopo trent'anni
un dovere procedere alla redazione di
una nuova variante al vigente piano
regolatore.
Viene così adeguato lo strumento
urbanistico alle nuove esigenze della
popolazione ed alla nuova realtà sociale del territorio comunale.
P e r t a n t o il 7 / 4 / 1 9 9 7 , d o p o
approfondita e attenta riflessione si
venne alla determinazione di incaricare per la redazione del nuovo
P.R.G. il prof. Paolo Portoghesi,
il Sindaco Mario Trapè
noto urbanista.
Sono trascorsi 6 anni circa dal conferimento dell'incarico e finalmente siamo arrivati al consiglio comunale per
l'adozione del piano. Possiamo dire che il termine trascorso, non è un periodo lungo dal momento che predisporre una variante non è un'opera che si
possa fare in un breve arco di tempo, considerato che a parte le difficoltà e
le esigenze di ordine tecnico procedurale, occorre poi, in fasi successive,
esaminare e valutare una serie molteplice di problematiche, di esigenze, di
realtà, attraverso dibattiti, incontri che, partendo da una prima bozza di
piano, conducono poi, attraverso successive rielaborazioni e attraverso
un'opera costante di affinamento e perfezionamento delle previsioni, alla
stesura definitiva.
Nel caso specifico del Comune di Montefiascone, man mano che si
andava configurando la bozza, questa era sottoposta all'esame delle realtà
politiche, associazioni, organizzazioni sindacali e commissione consiliare,
tutto ciò nell'ottica di dare massima trasparenza al procedimento nella considerazione che il progetto costituisca il migliore strumento urbanistico possibile per la disciplina edilizia del territorio.
Questo processo di continua rielaborazione e di attenta valutazione delle
esigenze raffigurate è il frutto di una precisa scelta operata in modo che
venissero accolte e recepite le esigenze dei cittadini, dei nuclei familiari che
hanno necessità di realizzare una propria casa di abitazione per i propri figli,
assicurando loro, nel limite del possibile un minimo di edificabilità, tenendo
presente che per la legge non è possibile concepire e prevedere cubature
speciali e consistenti, dati i limiti imposti dalle normative vigenti.
Peraltro la predisposizione del piano ha dovuto tenere conto di tutta una
serie di vincoli che limitano enormemente la possibilità di utilizzare liberamente il territorio. L'Amministrazione nelle varie fasi ha indicato al professionista gli obiettivi da raggiungere con la nuova variante al P.R.G. che si possono così riassumere:
1. Riqualificazione dell'ambiente urbano, valorizzazione del centro
storico;
2. Sviluppo dei settori economici con particolare attenzione a quello del turismo;
3. Definizione della nuova viabilità per migliorare tanto i collegamenti con il territorio che i collegamenti interni;
4. Recupero e riqualificazione dell'ambiente rurale tramite un riordino normativo.
5. Sistemazione di quella notevole quantità di case che non fanno
parte delle frazioni e che oggi possono considerarsi centro urbano.
Dette aree che erano state ignorate dal precedente P.R.G., oggi si è cercato di porvi rimedio, inserendole correttamente a destinazione residenziale,
cioè è stata operata una ricucitura, dando la possibilità di edificare sulle aree
rimaste libere - ZONE F4.
All'interno delle frazioni, dove è stato possibile reperire altre aree libere,
la variante prevede la realizzazione di nuove piazze, destinate ad accogliere
servizi sia pubblici che privati, che possano diventare momenti di aggregazione tra cittadini.
Per quanto riguarda il settore turistico oggi Montefiascone ha purtroppo ancora una limitata capacità ricettiva; per questo il piano prevede la realizzazione di strutture alberghiere, strutture complementari quali campeggi,
villaggi turistici.
Vengono realizzate aree da destinare a strutture alberghiere, con la possibilità di creare almeno 600 nuove camere - ZONE G3.
Sono previste alcune aree a destinazione turistico-residenziale ZONE G4 (case albergo, appartamenti per vacanze con servizi centralizzati
e a gestione unitaria), ove daranno la possibilità di realizzare circa 600 nuovi
posti letto da destinare esclusivamente al turismo.
Infine la realizzazione di due nuovi campeggi e l'ampliamento di
quelli esistenti porterà la recettività a circa 3.000 ospiti.
Per migliorare il rapporto con il lago è stata inserita una nuova viabilità e per sviluppare un corretto rapporto con la nautica da diporto, il piano
prevede la possibilità di realizzare un piccolo approdo turistico. Un obiettivo
è quello di togliere dallo specchio dell'acqua centinaia di imbarcazioni a
motore ancorate in maniera sparsa e disordinata e l'altro è quello di creare
infrastrutture per sviluppare la navigazione a vela.
Sono state individuate aree in punti strategici per realizzare parcheggi;
sono state localizzate aree per posteggio caravan e roulotte.
Si è cercato di valorizzare le proprietà dell'amministrazione: il podere
di "Marcello" di Ha. 20 (realizzazione di una struttura alberghiera), podere
di "Lucrino" di Ha. 45, con la realizzazione di un campo da golf a 18 buche
con relative attrezzature e il terreno adiacente la Casa di Riposo di Ha. 30
con la possibilità di insediare nuovi mini alloggi per residenze per anziani.
Per la stesura dello strumento urbanistico si è tenuto conto degli indirizzi
sempre tesi alla valorizzazione di Montefiascone, collocato in una posizione
ideale per dominare uno dei paesaggi più belli dell'Italia centrale: il lago.
Infatti gli elementi fondamentali del Piano sono: la conservazione
del paesaggio, che porti un turismo di qualità, la valorizzazione e
ristrutturazione del centro storico e la creazione di strutture ricettive
senza ledere le attrattive naturali. Gli indirizzi per la valorizzazione turistica dati dall'Amministrazione hanno tenuto conto di uno sviluppo non smisurato che non vada a compromettere gli equilibri ecologici. Il piano tende a
riavvicinare la periferia al centro urbano per contribuire a dare un ordine
armonico a tutto il territorio; sono state previste nuove edificazioni per colmare i vuoti con le abitazioni già esistenti.
Altro aspetto importante del piano è quello riservato alla viabilità. Il
traffico all'interno del paese è da un lato fattore di incremento per il turismo e
dall'altro elemento negativo per i residenti. Il piano pertanto prevede la realizzazione di una tangenziale est, che intercetta e raccoglie i flussi di traffico
extraurbano proveniente dalla Verentana a Ovest, Cassia a Sud e Nord,
Umbro Casentinese ad est, scaricando così dal traffico le tratte interne di
queste strade; al tempo stesso migliora i collegamenti Interni, costituendo
così un momento di collegamento veloce tra le vaste ed articolate parti dell'intero agglomerato urbano di Montefiascone.
Le nuove costruzioni previste dal piano devono essere compatibili
con gli indirizzi della Regione Lazio, peraltro molto restrittivi; è stato
effettuato un ritocco sostanziale degli standard abitativi.
Dal punto di vista residenziale sono previste oltre alle zone B anche limitate zone di espansione chiamate CR, zone di espansione residenziale sottoposte a riqualificazione e recupero urbano. I parametri per la distinzione
tra le zone B e le zone C li detta la legge: data una determinata zona omogenea, se questa ha una superficie coperta dagli edifici superiore al 12,5 %
(1/8) ed una cubatura edificata che determina un indice superiore ad 1,5 me
per mq. della zona, questa deve essere considerata zona di completamento
B, se gli indici sono inferiori C.
La differenza è che nella zona B si attuano gli interventi edilizi con concessione singola o diretta, nelle zone C l'edificazione si attua tramite un
Piano particolareggiato, che nel caso venga proposto dai privati, deve essere convenzionato.
Le zone produttive vengono mantenute inalterate, essendo Pian di
Monetto e Le Guardie, pienamente sufficienti ed oggetto di recente ridefinizione urbanistica.
La variante è stata dimensionata (aree per l'istruzione, servizi pubblici e
di interesse pubblico, aree a verde per lo sport ed il tempo libero, parcheggi)
per circa 16.500 abitanti, potenzialmente insediabili nei prossimi dieci anni,
adottando una percentuale di aumento del 30% rispetto alla popolazione
attuale che è il massimo che consente la legge regionale; questo anche se
dalle valutazioni della tendenza effettuate con i dati ISTAT negli ultimi 30
anni, la crescita si dovrebbe attestare intorno al 10%.
Il Consiglio Comunale è arrivato alla adozione conclusiva del PRG,
l'amministrazione ha inteso agevolare nei limiti di ciò che è stato possibile, le
richieste delle fasce dei cittadini non motivati da finalità speculative, sono
inoltre stati recepiti suggerimenti e interventi dell'intero Consiglio Comunale
con la partecipazione anche delle minoranze, nel rispetto del proprio ruolo.
Come previsto dalle normative il consiglio ha adottato il piano nella seduta
del 16/10/2001 e dopo l'avvenuta pubblicazione l'amministrazione ha recepito molte osservazioni presentate dai cittadini e dall'ufficio tecnico, e così ha
riproposto al Consiglio la rimodulazione ed una nuova adozione più precisa
di alcune scelte fatte in sede di prima adozione.
Una volta che questo PRG sarà finalmente approvato dalla Regione (e ci
auguriamo che ciò avvenga in tempi ragionevolmente brevi) sarà consegnato all'Amministrazione uno strumento efficace che governando il
nostro territorio per gli anni avvenire costituirà fattore d'impulso e di
sviluppo economico sociale, turistico e produttivo della nostra cittadinanza.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
pag. 9
Festa degli alberi all'Istituto Comprensivo di Montefiascone
Nella mattinata di giovedì 20/03/2003 presso l'Istituto Comprensivo
di Montefiascone ex Scuola Media Manzoni diretto dalla Preside dott.
Maria Patrìzia Gaddi, nell'area antistante la palestra, si è tenuta la
manifestazione della "Festa degli alberi" promossa ed organizzata dal
prof. Nicolai Rinaldo docente ordinario di educazione tecnica. Alla
manifestazione erano presenti oltre al Preside il Sindaco del comune di
Montefiascone Mario Trapè, l'Assessore allo Sport e Turismo Fernando
Fumagalli, il C o m a n d a n t e del Corpo Forestale dello Stato Tiziano
Marson, due agenti forestali Andrea Gasparri ed Ezio Massera, il vice
Preside prof. Fiocchetti Marsilio, nonché insegnanti, personale non
docente ed alunni.
Per l'occasione i ragazzi hanno esposto numerosi cartelloni da loro
stessi preparati raffiguranti piante nei loro vari aspetti: ecologico, poetico-artistico, paesaggistico, naturalistico, ecc. Il prof. Nicolai, dopo aver
presentato i lavori svolti dalle varie classi, ha rivolto parole di ringraziamento alla
Preside e
a t u t t o il
c o r p o
docente
per aver
autorizzato il p r o g e t t o , al
Sindaco
per
la
disponibilità d i m o s t r a t a nel
d o n a r e le
quattro
piante messe a dimora, al prof. Fernando Fumagalli per la collaborazione nell'organizzare la manifestazione, nonché al Comandante del Corpo
Forestale per l'assiduo impegno di vigilanza sui boschi e per il materiale
distribuito ai ragazzi per renderli sempre più sensibili verso il rispetto
della natura.
S u c c e s s i v a m e n t e prendeva la parola la Preside Maria Patrizia
Gaddi esprimendo gratitudine per la riuscita della manifestazione ed
apprezzamenti verso i ragazzi per l'impegno dimostrato nell'effettuare i
vari lavori esposti. Era quindi la volta del Sindaco Mario Trapè che nel
suo intervento ha sottolineato l'importanza della festa degli alberi quale
sensibilizzazione verso i giovani. Infine concludeva gli interventi il
Comandante della Forestale Tiziano Marson che ricordava leggi e regolamenti che disciplinano il settore boschivo, augurandosi che questa
manifestazione venga ripetuta negli anni futuri (come avveniva nel passato).
La manifestazione proseguiva con la messa a dimora, da parte dei
ragazzi, delle quattro piante corredate di targhette in rame recanti il
nome scientifico della pianta e la famiglia di appartenenza e con la dedica:
"Il Corbezzolo" alla Preside, quale capo d'Istituto;
"Il Melograno" alle classi prime;
"La Magnolia" alle classi seconde;
"L'olivo" (appositamente scelto quale simbolo della pace) alle classi
terze;
Tutta la cerimonia si è conclusa con un lungo applauso dei presenti
che si sono dati appuntamento per il prossimo anno.
Attivata la biglietteria automatica alla stazione.
Soddisfazione per gli utenti del treno
Nella mattinata di ieri i tecnici delle Ferrovie dello Stato
hanno messo a punto la emettitrice di biglietti automatica nella
stazione Fs di Montefiascone. Il sogno si è tramutato in realtà.
Un grosso passo avanti ha commentato il capo storico dei
pendolari dell'Alto Lazio Pietro Brigliozzi, artefice principale
anche di questo risultato, mentre il sindaco Mario Trapè alla
presenza delle autorità ferroviarie e dei vigili urbani, ha innaugurato la macchina acquistando il primo biglietto.
La macchina è stata istallata nella sala d'aspetto viaggiatori accanto al quadro che riporta l'orario dei treni locali. Tutti
coloro che si recano a prendere il treno sprovvisti di biglietto di
viaggio potranno munirsi di esso usando correttamente la
distributrice, ovviamente recandosi alla stazione almeno dieci
minuti prima che arrivi il treno altrimenti nel fare tali operazioni
c'è il rischio che lo si veda partire sotto il naso.
E' la macchinetta più moderna ed efficiente infatti, a differenza delle altre che emettono biglietti per la circolazione all'interno della sola regione Lazio, questa di Montefiascone consente l ' a c q u i s t o di biglietti a n c h e per località fuori della
Regione Lazio. I biglietti che la macchina emette sono di varie
entità dalla semplice corsa di andata, a quella di andata e ritorno; da quello di prima classe a quello di seconda classe inoltre i biglietti
sono validi anche per quelle autolinee che sostituiscono i treni in alcuni
tratti di linea dismesse come la Capranica-Orte.
La macchina è completamente automatica, sul display fornisce tutte
le informazioni dei passaggi da seguire per avere il biglietto ed è collegata telemáticamente alla centrale di Roma dalla quale è costantemente
tenuta sotto il controllo e presso la quale vengono registrate tutte le operazioni compiute. E' possibile individuare chi usufruisce della macchinetta e chi ne danneggia la struttura. Ha un tasto che in caso di errate informazioni immesse, permette di correggere il dato sbagliato immesso per
sostituirlo con quello esatto. Fino a quando non si da l'OK finale è possibile effettuare qualunque modifica di dati. Essa funziona con monete sia
in banconota che in metallo, da il resto fino 95 o e da bonifici di credito al
di sopra di tale cifra. Con il bonifico l'utente dovrà recarsi presso una
qualunque biglietteria FS ed avrà il relativo rimborso in moneta. Accanto
alla macchina, ma collegata con essa vi è una lista di località con accanto un numero in tre cifre che corrispondono al codice da digitare sulla
tastiera della macchina per avere il biglietto. Una volta digitato il codice,
introdotte le monete e dato l'OK finale la macchina emette il biglietto
desiderato. Grande soddisfazione è stata espressa dal portavoce dei
pendolari Pietro Brigliozzi il quale prima ha colto l'occasione per ringraziare soprattutto la direzione Regionale Lazio nella persona dell'ing.
Enrico Sciarra e la direzione di Rete Ferroviaria Italiana nella persona
dell'ing. Silvio Martinelli per l'attenzione che stanno prestando alla stazione di Montefiascone la quale, unico nodo di scambio gomma-treno
dell'Alto Lazio, poi per sottolineare come si sta portando avanti l'accordo
tre Trenitalia e la Regione Lazio nella persona di F. Aroldi.
B.P.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
pag. 10
D. Biagio Canonico Governatori
Omaggio del Vescovo
diocesano
Sua Eccellenza
Chiarlnelli,
durante il
funerale di Don Biagio Governatori, ha avuto
parole di sincero affetto nel confronti
del
sacerdote e dell'uomo.
Ha ricordato il suo percorso di vita, dalla
scelta del Seminario fino ai suoi 57 anni trascorsi come Parroco prima di S. Maria delle
Grazie e poi di S. Flaviano. Un arco di tempo
lunghissimo e fecondo, durante il quale tante
storie ed esistenze, di una grande
comunità
parrocchiale,
si sono intrecciate e sono state
sostenute da un prete che ha saputo costruire rapporti di affetto e di stima,
pienamente
cosciente della sua scelta di vita in Dio.
Le parole del Vescovo sono state prive di
retorica, concrete, realistiche,
sottolineando
quali responsabilità
si assume chi decide di
essere portatore
della Parola di Dio nella
comunità
ecclesiale.
La presenza
forte ed
affettiva di tanta assemblea ai funerali di un
presbitero ha dimostrato quali vincoli di affetto, amicizia e fiducia si fossero creati nel
tempo tra il Sacerdote ed i suoi fedeli.
Il Vescovo
ha ricordato
che se Don
Biagio avesse potuto: "assistere
idealmente"
alla sua ultima Messa, sarebbe stato felice di
vedere così tanto calore e ricordo.
N a s c e a Marta il 2 febbraio 1920 da Marcello e da
Marzia Concioli, quinto figlio dopo Agostino, Domenica,
Rosa e Ada e q u a r t u l t i m o prima di Iolanda, la sorella
fedele e buona che l'ha seguito con vero amore fino alla
fine, il fratello Giuseppe che gli rassomiglia più di tutti e
infine la sorella Filomena, sposata e vivente alle Grazie.
E' entrato al Seminario di Montefiascone il 7 ottobre
1 9 3 2 e vi è r i m a s t o f i n o al 1937, a v e n d o a v u t o c o m e
Rettore Mons. Enrico Chierichetti, c o m e vice-rettore D.
A n g e l o Ercolani, c o m e p a d r e spirituale Mons. O s v a l d o
Belardi: Vescovo era Mons. Giovanni Rosi.
Nel 1937 e n t r a nel S e m i n a r i o R e g i o n a l e de "La
Quercia" e vi compie gli studi liceali e di teologia, avendo
c o m e R e t t o r e M o n s . D o m e n i c o Brizi, v i c e - r e t t o r e D o n
G i o v a n n i A n t o n a z z i e p a d r e s p i r i t u a l e Don F r a n c e s c o
2.02.20 - 15.03.03
Soligo.
Il 13 a g o s t o 1 9 4 4 v i e n e c o n s a c r a t o o s a c e r d o t e a
Marta, dove è nato e dove è parroco Mons. Liberato
Al termine del rito funebre celebraTarquini, da Mons. Giovanni Rosi e la prima Messa è celeto nella Basilica d i S. Flaviano il 17
brata a Marta il 15 agosto, festa dell'Assunta. La prima
marzo 2 0 0 3 , il cugino di Don Biagio,
domenica di avvento del 1944 fa ingresso nella parrocchia
Don Pietro M o n s . C o n c i o l i V i c a r i o
di S. Maria delle Grazie, mentre il possesso canonico lo
Generale, ha espresso questi ringraziaprende il 1° gennaio 1945. Prima di lui, parroco di S. Maria
menti:
delle Grazie era stato D. Domenico Cruciani. D. Biagio,
• Ringrazio innanzitutto il Signore
malgrado difficoltà soprattutto di abitazione, celebra l'Anno
Dio per aver concesso gratitudine a
Santo del 1950 e nel 1954 fa innalzare nel piazzale della
Don Biagio il dono del sacerdozio.
chiesa il monumento alla Madonna; ha avuto sempre grande devozione mariana e le varie edicole elevate in parroc• Ringrazio lo stesso Don Biagio
chia alla Madonna lo stanno a dimostrare, l'apice di questa
per aver vissuto il Suo sacerdozio in
devozione si è avuto il 16 marzo 1994, data in cui il S. spirito d i servizio a Dio e alla sua
Padre ebbe a benedire una statua della Madonna di
Chiesa.
Fatima, che poi fu condotta nella parrocchia di S. Flaviano.
• Ringrazio il Vescovo Mons.
Nel 1960 la sede parrocchiale è trasferita nella basilica
Lorenzo Chiarinelli che, nonostante,
di S. Flaviano, vicino alla quale è costruita la nuova casa
qualche problema di salute, ha voluto
parrocchiale, dove si trasferisce don Biagio e dove è rimatenacemente presiedere questa celebrasto assistito s e m p r e dalla fedele sorella Iolanda, fino a
quando sono state accettate le sue dimissioni il 21.10.2001
lasciando la parrocchia a D. Luciano Trapè.
E' vissuto negli ultimi tempi in casa propria vicino alla
chiesa della Madonna delle Grazie. Nel 2002 doveva tenere la predicazione della Novena dell'Immacolata nella basilica di S. Margherita di cui era stato nominato canonico dal
Vescovo Lorenzo. Il male che lo ha aggredito e che all'inizio s e m b r a v a cosa da poco, glielo ha impedito. Dopo la
prima operazione sembrava tornare alla vitalità primitiva,
senonché non è stato così e il 15 marzo, lucido fino alla
fine è ritornato a Dio Padre.
I suoi funerali, svoltisi nella basilica di S. Flaviano il 17
marzo, sono stati un trionfo oltre che un vero omaggio alla
sua persona.
Aveva compiuto da circa un mese 83 anni.
Ci sono tre sacerdoti amici: D. Luigi, D. Oliviero, D.
Biagio ritratti insieme al Vescovo Fiorino: ora tutti e
quattro in Paradiso
zione funebre.
• Ringrazio il personale medico e
paramedico
dell'Ospedale
di
Montefiascone per l'impegno professionale prestatogli nel decorso della sua
malattia con vera cura e premura.
• Ringrazio tutti i fedeli di questa
Comunità parrocchiale di S. Flaviano
per l'attestato di affetto e di riconoscenza che la fiumana d i presenze alla
camera ardente presso il Santuario
delle Grazie e con la partecipazione al
rito funebre gli hanno attestato.
• Per ultimo, ma non come ultimo,
il grazie vada alla sorella Iolanda che
per ben 5 9 anni ha seguito Don Biagio
ininterrottamente, fedelmente e premurosamente nella assistenza familiare.
D. Biagio insime alla
sorella
Iolanda, che l'ha seguito
amorevolmente per tutta la vita.
Una gran fortuna!
19.07.2002 - Processione di S. Margherita.
D. Biagio era felice d'essere nominato
canonico del Capitolo.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Alcune sue
caratteristiche
Regolarità degli orari: Al mattino
era s e m p r e d i s p o n i b i l e in c h i e s a per
a c c o g l i e r e i fedeli, poi t r a s c o r r e v a la
mattinata o in ufficio o dalle Suore del
Divino Amore, delle quali è stato confessore per circa 30 anni e fedele "maestro" di vita spirituale per le probande
c h e s o n o p a s s a t e p e r l ' I s t i t u t o di
Montefiascone per poi portarsi a Roma.
Pranzo abbastanza presto, preparato dalla fedele sorella Iolanda. Il pomeriggio lo trascorreva in parrocchia, port a n d o a v a n t i o il " G r u p p o b i b l i c o " o
I'"Associazione d'Azione Cattolica".
Naturalmente c'era sempre una funzione serale e spesso altre cerimonie
(funebri, ecc..). Si ritirava a casa abbastanza presto e difficilmente dava udienza dopo una certa ora.
L'oratore: D. Biagio parlava sempre
con tono sostenuto, piacevole e incisivo,
preparandosi sempre scrupolosamente
ogni qual volta doveva prendere la parola. Uno dei suoi ultimi impegni presi: la
Novena dell'Immacolata da tenere nella
B a s i l i c a di S. M a r g h e r i t a , a v e v a già
pronto lo s c h e m a , q u a n d o ha dovuto
lasciare per il male che si presentava.
Il Pellegrino: Una sua caratteristica
era organizzare pellegrinaggi e già
aveva p r o g r a m m a t o tappe per questo
2003, quando ha preferito pellegrinare
in cielo, per essere felice per l'eternità.
Buon umore: la sua ilarità era veramente contagiosa: mentre raccontava,
specie episodi a lui accaduti o presunti,
se la rideva coinvolgendo fin dall'inizio il
pubblico presente.
Serietà: di vita, di azione apostolica,
tanto da essere talvolta quasi temuto,
specie dai ragazzi.
Organizzatore: lo ricorda lui stesso
nel testamento spirituale. Le iniziative
prese erano sempre ben portate avanti,
e seguite dalla popolazione; basti pensare alla processione della festa della
Madonna delle Grazie. Uomo di carattere, d'una spiritualità fedele a tutta prova,
dedito al suo apostolato di parroco, talvolta duro a primo contatto, ma sempre
aperto al suo Dio con il quale s'è meritato di vivere per l'eternità.
E' s e p o l t o i n s i e m e a g l i a m i c i D.
D o m e n i c o C r u c i a n i , D. Luigi M o c i n i ,
nella t o m b a preparata da Mons.
Boccadoro proprio all'inizio del Cimitero,
subito sulla destra.
pag. 11
Testamento spirituale di Don Biagio
Nel nome di Cristo. Ameni
Ringrazio di cuore Dio per
avermi fatto nascere in una
famiglia profondamente cristiana, credente e praticante. Lo
ringrazio ancora per avermi
chiamato al sacerdozio. E' stato
un atto di bontà e di benevolenza divina, di cui non potrò mai
essere adeguatamente riconoscente. Ho sempre cercato di
compiere, per quanto umanamente mi è stato possibile, la
mia missione s a c e r d o t a l e .
Ammetto che talvolta ho compiuto errori e scatti di superbia
e nervosismo, ma posso affermare di avere amato molto i
miei fedeli ed ho sempre considerato la mia diletta parrocchia
di S. Flaviano come la mia
seconda famiglia. In essa arrivai giovanissimo, mentre era ancora viva la seconda guerra mondiale.
Di tutte le mancanze compiute in così lungo
periodo di azione pastorale (57 anni) il Signore
misericordioso mi perdoni e i fedeli mi scusino. Di
ogni cattivo esempio che avessi involontariamente
dato, il S i g n o r e mi usi bontà e m i s e r i c o r d i a .
Ringrazio i fedeli tutti per la collaborazione datami,
specie coloro che appartengono ai movimenti parrocchiali, come l'Azione Cattolica, il Gruppo di preghiera di P. Pio, il Gruppo biblico, che hanno dato
una chiara terstimonianza di fede e di carità ed un
contributo efficace nello svolgimento di tutte le attività pastorali perché ogni iniziativa andasse a buon
fine per la gloria di Dio, per l'onore della Madonna
delle Grazie e per il bene delle anime.
Ripenso in questo momento gli straordinari
avvenimenti, le date memorabili vissute insieme a
tutta la Comunità in un entusiasmo e un fervore
v e r a m e n t e e c c e z i o n a l i . Eccone alcune: la
Peregrinatio Mariae, la Peregrinatio di S. Lucia
Filippini, il Congresso Eucaristico, quello catechistico, l'inaugurazione del monumento alla Madonna,
D. Biagio, insieme al nuovo parroco di S.
Flaviano, D. Luciano, insieme ad una coppia che
festeggia il 50° di matrimonio.
Il traghettatore... verso la patria del
cielo!
l'inaugurazione dell'organo a
canne nella Basilica di S.
Flaviano, le feste solenni per la
riapertura della Basilica di S.
Flaviano con l'inaugurazione del
nuovo altare e l'incoronazióne
della Madonna delle Grazie per le
mani del Cardinale Opilio Rossi.
Date memorabili che sono state
scritte a caratteri d'oro dalla fede
di tutto un popolo. Grazie sinceramente a tutti! Mantenetevi saldi
nella fede, cari fedeli, amate sempre Dio nostro Padre celeste e
abbiate una grande, sincera, filiale
devozione verso la Madre di Gesù
e Madre nostra. Povero sono nato
e povero muoio, nonostante che
qualcuno la pensi diversamente.
La mia unica ricchezza, il mio vero
tesoro sono state le vostre anime,
cari fanciulli, giovani e adulti. Vi prego di ricordarmi
nelle vostre preghiere. Grazie sinceramente per la
collaborazione prestatami nel mio lavoro pastorale
all'Azione Cattolica, al Gruppo biblico, al Gruppo di
preghiera di P. Pio, al Gruppo delle catechiste e alle
Suore Maestre Pie Filippini, veri angeli di bontà e
carità in seno alla parrocchia. Un grazie ancora alle
Monache Benedettine per la stima sempre manifestata verso di me e alle carissime Suore del Divino
Amore, di cui sono stato per lunghi anni confessore
e direttore spirituale; anche dal cielo cercherò di guidarle ancora con la preghiera doverosa e riconoscente. Il Divino Amore le sostenga, le illumini e le
guidi nel vivere sempre più e sempre meglio il carisma del loro Istituto. "Cursum consumavi, fidem servavi, in reliquo riposita est mihi corona justitiae" (Ho
terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora
solo mi resta la corona di giustizia) (2 Tm 4,7-8).
Rinnovo il mio atto di fede nelle verità rivelate a
Dio e insegnate dalla Chiesa. Amen. Deo gratis!
Montefiascone 9 giugno 2002
Don Biagio Governatori
Lourdes 2002
Il 14 aprile, lunedì, alle ore 18, nella basilica di S. Margherita, verrà celebrata una S. Messa per il canonico D. Biagio, alla quale invitiamo le
Suore: Maestre Pie, del Divino Amore, il Seminario di Montefiascone e tutte le persone che l'hanno conosciuto, stimato e che intendono esprimergli riconoscenza con la preghiera di suffraggic.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
pag. 12
"LA
VOCE"
E'
GRATA
A I
SUOI
C A V A L I E R I : Mercuri Isabella, Misantoni Giuseppe,
Scerch Giovanni, Acciari Claudio, Ceccobello Franco, Pecugi
Gioacchino, Cicoria Bruno, Gaddi Vittoria, Tassoni Antonio,
Marinelli Bruno, Cascella Lidia, Mocini Annita, Sensi Alvaro e
Margherita, Marianello Filippo, Paolini Silvano, Salvatori
Nardino, Poggetti Giovanni, Trapè Irene, Canulli Francesca,
Manzi Giancarlo, Torrigiani Bruno, Falchetti Concetta, Manzi
G i u s e p p e , P a l o m b o Ugo, R a n u c c i S a l v a t o r e , G a m b e r i
Santucci Maria, Pascucci Italo, Cicoria Luigi, Manzi Mario,
Governatori Angelo, Rubeca Giuseppe, Napoli Augusto,
Bucaccio Gualtiero, Crocoli Gina, Cevolo Sante, Carelli Lidia,
Pezzato Salvatore, Nami Giuseppe e Mario, Cordovani Lidio,
Broccoletti Attilio, Ceccariglia Vittoria, Ugolini Arcangelo,
Manzi M e c u c c i o , C e n t r o p o l i s p o r t i v o "Libertas", Manzi
Amanzio, Baiocco Anna, Giommetti Gabriele, Corona De
Simone Anna e Vittorio, Panichi Carolina e Palumbo Ugo,
Buroni Laura, Moschini Alzirdo, Quami Elide, Corba
Torquato, Neri Sante, Belli Enrico, Cappelloni Mario.
S O S T E N I T O R I : C e c c a r i n i Italo, Castellani Angelo,
Ranaldi Francesco, Carletti Paolo, Governatori Ada, Buroni
Vincenzo, Pecugi Giuseppa, Maiucci Franco, Barbini Altea,
Biagioni Adeni, Torrigiani Gina, Andolti Ludovico, Catteruccia
Giovanna, Santini Giancarlo, Napoli Mario, Petroselli Luigi,
Cicoria Franco, Leoni Piera, Cicoria Sisto, Zampetta Santino,
Menghini Giuseppe, Agostini Massimiliano e En?o, Catasca
Lidia, Cipriani Francesco, Loppi Giuseppino, Sassara Vera.
BENEMERITI: Trapè Ettore, Ranucci Costantino, Tacchi
Giuseppe, Ceccobello Rosa, Sensi Orifiamma, Cevolo Pietro,
Cicoria Giuseppe, Famiglia Menghini, Gai Bernardo,
Ceccarini Domenico, Filiè Cesarina, i famigliari in suffragio di
Vergari Rosa, Ceccarelli Giuseppe, Camicia Olindo, De Luca
Michele, De Luca Daniele, Fantini Arduino, Menichetti Maria
C r i s t i n a , C a p p a n n e l l a R i n a l d o e R a n u c c i Va., Frilicca
Caterina, Brodo Settimio, Ceccarelli Lucio, Catasca Irene,
Cicoria Bellupeppe, Antonelli Luciano e Moscetti Ferdinando,
M e n g h i n i Angelo, Marignoli Luigi, Crocetti Flaviano,
Salmistraro Paolo, Camicia Lorenzo, Buroni Mario, Pagliaccia
Enzo, Presciuttini Pietro, Cartafina Ornella, Fornassini
Albertina, Rosetto Linda, Santini Arduino, Stefanoni Settimio,
Stefanoni Santina, Morleschi Maria Rosaria, Lanzi Pierina,
Femminella Maria Luisa, Ricci Giancarlo.
AMICI: Stefanoni Pericle, Marianello Settimio, Biscetti
Luigi, Crocetti Augusto, Bertuccini Luigi, Sozzu Roberto.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "amici della cattedrale":
Pulicari Clara, Minciotti Ida, Bigerna Sofia, Ciripicchio Emilia,
Ugolini Daniele, lacoponi Susanna, lacoponi Rosa, Barcarolo
Giuseppa, Mancini Ida, Pascucci Pierina, Paoletti Florido,
Pepponi Camillo, Trapè Elio, Maccaroni Fernando, Manzi
Corrado, Pieri Valeria, Fumagalli Diletta, Durantini Rosa,
l a c o p o n i A l d o , S o r d i G i n a , Nardini G i u s e p p e , Ferlizzi
Giuseppe, Sposi Silvia Menghini e Fabrizio, i familiari in suffragio di Bertuccini Rosa in Perelli, Scoponi Lucia e Luigi,
Maccaroni Paoletti Ada.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Pezzato Alessia di Gabriele e Moisè Patrizia
(17.2); Benella Camilla di Luca e Fortunati Michela (16.2);
Assanti Valentina di Fabrizio e Milioni Francesca (20.2);
Napoli Alice di Piergiorgio e Belac Sabina (24.2); Tarantello
Gianni di Stefano e Renzetti Stefania (28.2); Fetahi Alex di
Bljerim e Fetahi Saska (17.2); Terzoli Emanuele di Marco e
Cicoria Antonella (18.2); Marianello Andrea di Massimiliano
e Merlani Stefania (20.2).
MATRIMONI: Caporali Gianpaolo e Damiani Stefania
(1.2).
MORTI: Ciarmatori Caterina (n. 25.11.19, m. 20.2);
Bertoccini Rosa (n. 15.09.10, m. 22.2); Scoponi Luigi (n.
16.06.10, m. 28.2); Ramazzotti Maria (n. 14.06.21, m. 28.2);
Marricchi Liberato (n. 03.04.13, m. 03.03); Piacentini Flaviano
(n. 02.01.33, m. 04.03); Paolocci Mario (n. 08.03.13, m.
05.03); Corbucci Natalina (n. 24.12.28, m. 05.03); Rocchi
Lucia (n. 28.10.13, m. 05.03); Notazio Pierina (n. 22.09.24,
m. 0 8 . 0 3 ) ; G o v e r n a t o r i Biagio (n. 02.02.20, m. 15.03);
Bacchiarri Iole (n. 30.05.19, m. 16.03); Catasca Giuseppe (n.
27.08.19, m. 10.02); Andreini Maria (n. 21.02.20, m. 14.02);
Tassoni Antonietta (n. 18.10.39, m. 17.02); Governatori
Angelo (n. 11.02.32, m. 03.02); Barbini Virginia (n. 06.02.15,
m. 18.02); Vergari Rosa (n. 14.01.20, m. 28.02); Menghini
Angelo (n. 24.10.44, m. 03.03); Ambrogi Altea (n. 09.03.11,
m. 28.02); Bracoloni Marisa (n. 18.09.35, m. 03.03); Coralloni
Franca (n. 20.08.44, m. 04.03); Trapè Nicola (n. 27.02.12, m.
11.03); Piergiovanni Adele (n. 05.08.18, m. 14.03).
A S T R O N O M I A - di A. C E M P A N A R I
NUOVA ASSOCIAZIONE
COSTITUITA A MONTEFIASCONE
Come avevo promesso, i tempi sono stati brevi. Reduci, purtroppo, dalla disavventura ASAPEGASUS, numerosi astrofili e semplici simpatizzanti (al momento più di 25) hanno manifestato con forza la volontà di sentirsi rappresentati da una nuova associazione.
Il sottoscritto, insieme a Giacomo Mazzuoli, Andrea Burla e Tiziana Annesi, li ha accontentati.
L'11 marzo di quest'anno, con un atto notarile siglato dal Dott. Adriano Castaldi,
notaio in Tuscania e Canino, è nata: M.F. Astrofili, ovvero Montefiascone Astrofili provincia di Viterbo - onlus nella quale, per un primo periodo di 3 anni, sono state riconosciute le
seguenti cariche:
Presidente: Angelo Cempanari
Segretario: Andrea Burla
Vicepresidente: Giacomo Mazzuoli
Cosa ci prefiggiamo:
• La divulgazione dell'astronomia, soprattutto tra i giovani e nelle scuole.
• Organizzare manifestazioni pubbliche, conferenze, mostre e quant'altro atto a stimolare un corretto interesse verso le scienze astronomiche.
• Attività osservativa autonoma e se possibile, cercare un coinvolgimento nella ricerca scientifica vera e propria.
• La costruzione di un osservatorio astronomico pubblico.
Lj
In merito a q u e s t ' u l t i m o punto, uniremo le
L
Provincia dì Viterbo
nostre forze per sensibilizzare la nostra (ma anche
altre) amministrazione comunale, matura ormai ad
allargare gli orizzonti di intervento sociale e culturaSOCIO ONORARIO
le.
M.F. Astrofili, nasce essenzialmente a
Ass.re Luciano C I M A R E L L O
Montefiascone ma si riconosce operante in tutta la
provincia, non persegue scopi di lucro, ma finalità
socio culturali nei settori dell'istruzione e della formazione, tutelando e promuovendo l'interesse
scientifico a favore anche della natura e dell'ambiente, in particolare la lotta contro l'inquinamento luminoso e il risparmio energetico.
L'associazione si propone altresì di eliminare ogni forma di disparità, ovvero accetta, previa
iscrizione, astrofili, sostenitori, gruppi culturali e tutte le persone appassionate e motivate, di
Montefiascone e della provincia di Viterbo, italiani e stranieri, senza distinzione politica (lecita e
democratica) e credo religioso... ma, come astrofili, solo una cosa deve essere perseguita forte
e chiara: l'interesse per le scienze astronomiche e per la cultura in generale, nonché il
rispetto reciproco e una forte motivazione.
Per le iscrizioni: 0761/824551 oppure [email protected] o [email protected]
I ragazzi di età inferiore a 18 anni devono avere l'assenso dei genitori.
Per il momento non abbiamo un logo (sul quale dovremo lavorarci graficamente) ma, nel
frattempo, abbiamo preparato le tessere per i soci onorari. Questi ultimi si sono già attivati in
nostro favore, e sarà dovere di tutti i soci e mio in particolare, ringraziarli personalmente e pubblicamente nei tempi e nei modi più appropriati.
"La Voce" di Montefiascone sarà uno dei mezzi più efficaci.
]M f Astrofili
Mentoring: due scuole si incontrano
il giorno 27 febbraio, alle ore 17,00, nell'aula magna della Scuola Elementare "O. Golfarelli" di
Montefiascone, alla presenza delle autorità locali, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del
Mentoring, un'attività di grande valore formativo ed educativo, per arginare e prevenire il fenomeno
della dispersione scolastica.
Aderendo al programma "Mentoring USA - ITALIA" in convenzione con la Regione Lazio, il
Liceo della Comunicazione "Card. Barbarigo" e la Scuola Elementare "O. Golfarelli" hanno
iniziato una forma di collaborazione veramente singolare. Gli alunni della classe V Liceo, selezionati e formati dagli psicologi responsabili del programma, incontreranno, una volta alla settimana,
di pomeriggio ed in ambito esclusivamente scolastico, i bambini e diventeranno i loro mentori o
amici volontari. Dovranno instaurare, nel corso del tempo, un rapporto di fiducia, di ascolto, per
aiutare il piccolo alunno ad accrescere la stima in se stesso, a far emergere le sue potenzialità e,
conseguentemente, a migliorare il suo rendimento scolastico. Le attività, coordinate dalle psicologhe Dott.sse Carmela Campidoglio e Alberta Presciuttini, sono state accettate con entusiasmo
dai Dirigenti Scolastici dei due Indirizzi di scuola: Dott. Enzo De Benedetti e Don Jean Paul
Gouarin, a dimostrazione di come, sul territorio, la scuola possa agire concretamente per la crescita umana e culturale dei suoi alunni.
Un plauso ai giovani mentori volontari, già impegnati nei precedenti anni scolastici in altre
forme di volontariato che li nobilitano e di cui va fatta menzione: Federica Pepponi, Mario Egidi,
Paola Muscio, Paola Passeri, Enrica Meneghini, Elisa Ionizza, Francesco Curti, Marco Rapiti,
Laura Santori, Giada Vitale, Marina Gallinella, Teresa Famoso, Gioia Nibbio, Stefania Stendardi.
Un "grazie" di cuore al Comune di Montefiascone, sensibile nei confronti della Scuola e presente
nella persona dell'Assessore Renzo Vincenzoni, all'Assessore Regionale alle Politiche per le
Famiglie e Servizi Sociali Anna Teresa Formisano, che ha reso possibile l'attuazione del
Mentoring e alla Preside del Liceo Scientifico e Classico di Acquapendente Dott.ssa Mariella
Mazzeschi, che ha partecipato al pomeriggio di inaugurazione dei lavori, plaudendo l'iniziativa.
Paola Passeri
V Liceo della Comunicazione - Montefiascone
pag. 13
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Ricorre quest'anno il 7° centenario della nascita di Santa Brigida di Svezia
L a g r a n d e "Mistica del N o r d " a M o n t e f i a s c o n e
di Roberto Saccarello
Il 7 o t t o b r e 1 3 9 1 , n e l l a B a s i l i c a v a t i c a n a P a p a B o n i f a c i o IX
c a n o n i z z ò B r i g i d a di S v e z i a . N e l l a B o l l a "Ab origine mundi" v e n i v a n o o p p o r t u n a m e n t e s o t t o l i n e a t i , t r a le v i r t ù e i c a r i s m i d e l l a
n u o v a S a n t a , la s u a s p i c c a t a p i e t à , il d o n o d e l d i s c e r n i m e n t o d e i
c u o r i e d e l l e s o p r a n n a t u r a l i i n t u i z i o n i , lo s p i r i t o p r o f e t i c o . T r e a n n i
p i ù t a r d i , d u r a n t e u n c o n c i l i o a d A r b o g a , il c l e r o s v e d e s e p r o c l a m ò Brigida S a n t a Protettrice della Svezia.
Riscoperta e riconosciuta oggi c o m e u n a delle personalità più
forti e u n a d e l l e d o n n e c h e m a g g i o r m e n t e si è a d o p e r a t a p e r la
pace e l'unità della Chiesa, S a n t a Brigida costituisce un vero
p o n t e di u n i o n e t r a R o m a e la S v e z i a , t r a la C h i e s a C a t t o l i c a e le
C h i e s e l u t e r a n e d e l N o r d E u r o p a . Ella era nata nel 1303 ( g i u g n o
1303 - s e c o n d o un altro c o m p u t o 1302) a Finsta, piccolo centro
n o n l o n t a n o d a S t o c c o l m a . Il p a d r e , Birger Persson,
era uno dei
p e r s o n a g g i più potenti della Svezia, m e m b r o del Consiglio reale;
la madre, Ingeborg,
e r a i m p a r e n t a t a c o n la d i n a s t i a r e g n a n t e d e i
F o l k u n g . L a f a n c i u l l e z z a , le f a s i d e l l a c r e s c i t a , il m a t r i m o n i o , la
maternità di Brigida s o n o documentati nella biografia scritta dai
s u o i c o n f e s s o r i , gli s t e s s i c h e t r a d u s s e r o in l a t i n o e r e d a s s e r o le
sue rivelazioni - 1400 pagine - nell'edizione attuale. S o n o queste
Revelationes,
u n i t a m e n t e al s u o m o d o d i v i v e r e , a d e l i n e a r e il
profilo u m a n o e religioso della S a n t a del Nord.
L ' i d e a di e s s e r e c h i a m a t a a d a s s o l v e r e u n c o m p i t o d i v i n o
s e m b r a e s s e r s i d e s t a t a in lei a l c u n i a n n i d o p o la m o r t e d e l m a r i t o , Ulf Gudmarsson,
d a l l a c u i u n i o n e e r a n o n a t i o t t o figli. B r i g i d a ,
in q u e l t e m p o , d a l 1 3 4 4 al 1 3 4 9 , a b i t a v a in u n e d i f i c i o s i t u a t o n e i
p r e s s i d e l m o n a s t e r o di A l v a s t r a , f o n d a t o nel 1 1 4 3 d a i
C i s t e r c e n s i ; la d e v o z i o n e v e r s o D i o , p e r s o n a l e e d i n t i m a , i n s e g n a t a d a S a n B e r n a r d o c o n c u i E l l a v e n n e in c o n t a t t o n e l c h i o -
stro avrebbe caratterizzat o la s u a r e l i g i o s i t à . F u a d
A l v a s t r a , infatti, c h e e b b e
le p r i m e r i v e l a z i o n i e c h e
d e c i s e di r e a l i z z a r e q u e l l o
c h e c o n c e p i v a c o m e un
c o m a n d o di C r i s t o : f o n d a r e u n " n u o v o v i g n e t o in
o n o r e d e l l a M a d r e di Dio":
un n u o v o Ordine,
un
nuovo monastero.
Nel
1349
Brigida
lasciò A l v a s t r a con un
p i c c o l o s e g u i t o c o n lo
s c o p o di
raggiungere
R o m a . Il 1 3 5 0 e r a a n n o di
g i u b i l e o e q u e l l o di l u c r a r e le i n d u l g e n z e e r a u n o
degli scopi del viaggio.
P r i m a di t u t t o p e r ò lei
a v r e b b e operato per ottenere l'approvazione per
l ' O r d i n e c h e a v e v a in
m e n t e di f o n d a r e e per
r i p o r t a r e la C h i e s a a l l a
p u r e z z a e v a n g e l i c a . In
special modo
avrebbe
o p e r a t o p e r c h é i P a p i t o r n a s s e r o n e l l a S e d e di P i e t r o e l a s c i a s sero Avignone, dove soggiornavano dal 1309.
E' s i n g o l a r e c o m e m o l t e d e l l e v i c e n d e l e g a t e a l l ' a p p r o v a z i o n e d e l l a r e g o l a e al
t e n t a t i v o d i r i c o n d u r r e il P o n t e f i c e a R o m a a b b i a n o a v u t o c o m e s f o n d o
M o n t e f i a s c o n e , il C a s t e l g a n d o l f o d e i P a p i d e l '300. U n g i o r n o , u n p i c c o l o p r e t e
t u t t o i m p o l v e r a t o si p r e s e n t ò al p o r t o n e d e l p a l a z z o p a p a l e d e l l a C i t t à f a l i s c a ,
c h i e d e n d o in c a t t i v o latino, u d i e n z a al p o n t e f i c e : e r a M a g n u s Petri l a t o r e di u n a
lettera d e l l a m i s t i c a s v e d e s e per U r b a n o V. Q u e s t a lettera n o n ci è s t a t a t r a m a n d a t a . N e l l a r i v e l a z i o n e p r e s e n t a t a al P o n t e f i c e , il Figlio di D i o p a r l a alla s u a s p o s a
d i U r b a n o e lo p a r a g o n a a d u n r o c c h e t t o d ' o r o .
U r b a n o è d'oro " m a è avviluppato da preoccupazioni m o n d a n e " . Una parola
gli v i e n e rivolta: "Il tuo tempo è breve. Urbano!".
Alzati pertanto,
e bada come le
anime che ti sono affidate possono
essere salvate".
C o n la p r i m a lettera, B r i g i d a
d e v e a v e r i n v i a t o al P a p a la r e g o l a d e l l ' O r d i n e : "la quale regola uscì dalla
mia
bocca" d i c h i a r a C r i s t o . Q u e l l o c h e o t t e n n e n o n fu p e r ò q u e l l o c h e d e s i d e r a v a e
s p e r a v a . T a n t o il C o n c i l i o d e l L a t e r a n o d e l 1 2 1 5 , q u a n t o q u e l l o di L i o n e d e l 1 2 7 4 ,
a v e v a n o e s p l i c i t a m e n t e i m p o s t o , a tutti c o l o r o c h e i n t e n d e v a n o f o n d a r e un
n u o v o ordine religioso, di adottare una delle vecchie regole già sperimentate.
M a p o t e v a c i ò a v e r e v a l o r e per u n a r e g o l a c o m e q u e l l a c h e C r i s t o a v e v a d e t t a to a B r i g i d a d i r e t t a m e n t e ? La
>
r i s p o s t a d e l P a p a f u p r o p r i o in
q u e s t o s e n s o . P i e n a di s p e r a n z a
B r i g i d a si e r a r e c a t a n e l l ' e s t a t e d e l
1370 a Montefiascone,
come
abbiamo detto residenza estiva
d e l l a C o r t e r o m a n a , in c o m p a g n i a
di A l f o n s o P e c h a d e V a d a t e r r a ,
v e s c o v o g i à di J a e n in A n d a l u s i a .
L'amico Nicola Orsini era presente
all'udienza e fungeva da interpre-
i . U t o m x . MAI:
24 januari 2003
Il raffinato francobollo con cui la Svezia ha voluto solennizzare il 7° centenario della nascita di Brigida. La vignetta mostra un'immagine della Santa tratta da una scultura
di Johannes Stenrat, conservata a Kraksmala.
BRIGIDA con tutti i suoi attributi iconografici
- Incisione
Praga,
Biblioteca
Metropolitana
Prof. Roberto Saccarello
V ì a Tangenziale Ovest n . 6
0 1 1 0 0 Viterbo
A l Rev.mo
Prof. Don A G O S T I N O BALLAROTTO
D e c a n o d e l l a C a t t e d r a l e di S. M a r g h e r i t a
0 1 0 2 7 Montefiascone
Caro
Professore,
Nel compiere
alcune
ricerche
su
Santa
Brigida di Svezia, di cui ricorre quest'anno
il
VII centenario
della nascita,
ho
scoperto
come molte vicende relative
all'approvazione della regola e ai rapporti con Urbano V si
siano svolte proprio a
Montefiascone.
Ho pensato,
quindi,
di presentare
ai lettori
della "Voce" un profilo della grande
Mistica
del Nord,
così attuale nel suo desiderio
di
rinnovamento
della Chiesa e nella sua ricerca della pace per l'Europa
cristiana.
Non
dimenticando,
ovviamente,
i riferimenti,
a
Montefiascone.
Confidando
in un Suo ricordo all'Altare,
La saluto
sentitamente.
Viterbo, 1 2 marzo 2 0 0 3
Prof. Roberto
Saccarello
te: U r b a n o p a r l a v a l a t i n o alla f r a n c e s e , e l ' a c c e n t o di B r i g i d a e r a u n p ò n o r d i c o .
A p p r e s e c h e t a n t o la r e g o l a c h e le c o s t i t u z i o n i per il m o n a s t e r o di V a d s t e n a e r a n o
s t a t e e s a m i n a t e d a d i v e r s i m a e s t r i di t e o l o g i a , e c h e il P a p a , b a s a n d o s i s u i c o n s i g l i o di q u e s t i dotti, d o v e v a c o n s i g l i a r e B r i g i d a a d a d o t t a r e la r e g o l a a g o s t i n i a n a
c h e gli s e m b r a v a la p i ù a d a t t a .
E la R e g u l a S a n c t i S a l v a t o r i s ? A n c h e q u e s t a e r a s t a t a a p p r o v a t a , m a c o m e
u n ' a p p e n d i c e d e l l a r e g o l a a g o s t i n i a n a . La bolla p a p a l e , d a t a t a 5 a g o s t o 1 3 7 0 v i e n e
c o n s e g n a t a al c o n t e N i c o l a e l ' u d i e n z a t e r m i n a . C o n il c u o r e p i e n o di a m a r e z z a
B r i g i d a l a s c i a il p a l a z z o p a p a l e . La b o l l a s a r à i n t e r p r e t a t a c o m e la p r o v a di u n a
s c o n f i t t a d a lei r i p o r t a t a .
continua sul prossimo numero
pag. 14
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
E' giunto il momento di sciogliere
le vele (2 Tm. 4,6)
Angelo Governatori
11.2.1932
•
3.2.2003
23.7.1933
15.9.1910
-
22.2.2003
Angelo si era sposato con Santina
Cosimi nel 1963 ed
é stato un marito
ideale, affettuoso,
non solo con la
sposa, ma anche
con i due figli: Paolo
con
la
sposa
Giuseppina,
e
Giulia sposata con
Delfo Fortini. Le
nipoti, Elena e Elia,
costituivano le pupille dei suoi occhi. Pur appartenendo alla classe di
diamante (!) del 1932, tanto da essere sempre
presente agli incontri annuali, é stato colpito dal
solito male che l'ha portato in prestissimo tempo a
vivere nella luce eterna di Dio. Ora sarà sicuramente un "Angelo", tra gli angeli del cielo.
La signora Rosa è
stata sposa del signor
Pietro Perello, morto
durante la 2a Guerra
Mondiale, lasciandola
giovane con due figli
da tirare avanti. E' vissuta lavorando sodo,
bidella stimata ha voluto bene non solo agli
insegnanti, ma anche
agli alunni per 32 anni.
Di fede schietta e sincera ha sempre frequentato la
chiesa, ha sempre aiutato chi considerava più bisognoso di lei, é stata sempre il perno della sua famiglia,
amata e rispettata dai suoi figli: Ottavio, che l'ha preceduta in cielo, e Elsa che l'ha seguita giorno per giorno, soprattutto durante il tempo che è vissuta serena a
Villa S. Margherita, l'accoglieva sempre con il sorriso
sulle labbra.
Angelo Menghini
La figlia ringrazia pubblicamente il Dr. Busà e tutti gli
assistenti di Villa S. Margherita, compreso il direttore
P. Terenzio.
24.10.1944
-
3.3.2003
Per quante parole io possa usare
non riuscirei a
darle
l'idea
dell'Uomo, sarò
quindi sintetico.
Iniziamo
dalia
fine, Angelo si é
spento il 3 marzo
alle 13.25. Noi
famigliari,
la
moglie Vera ed i
figli Ida ed Andrea l'abbiamo assistito fino all'ultimo istante all'ospedale Belcolle di Viterbo. La sua
é stata (magra consolazione) una dipartita serena,
come serena fu, tutto sommato, la sua vita. Era un
uomo semplice, un lavoratore. E' stato per tutta la
sua esistenza un uomo d'una volta, ed il suo
stampo apparteneva ad un'epoca lontana, ad un
tempo genuino, schietto e solare, da cui egli s'era
plasmato riuscendo a mantenere e a trasmettere
a quanti lo conobbero, immutati, i valori più importanti.
Margherita Leonetti
1.1.1917
•
28.12.2002
Aveva perduto suo marito Camillo Mercuri nel
1983 e da allora è vissuta più vicina che mai alle
sue figlie Giuseppina
che ha dato a mamma
due nipoti: Francesca e
Michela; e Isabella non
è stata da meno con le
sue figliole Chiara e
Marta. Margherita ha
fatto onore alla Santa
titolare della Basilica di S. Margherita e a suo fratello il
vescovo Tommaso, sepolto nella Cripta di S. Lucia.
Lucia Rocchi e Luigi Scoponi
28.10.13 -5.3.2003
16.6.10 - 28.2.2003
Caterina Ciarmatori
-
-
2.2.2003
Caro Pietro,
la tua scomparsa ci ha
lasciato tanta tristezza
nel cuore, nonostante
già conoscevamo il tuo
destino.
Sei stato una persona
sempre pronta ad aiutare il prossimo, non ti sei
mai tirato indietro su
niente: hai fatto tutto il
possibile per tutti, ti sei
diviso in quattro per non far mancare niente alla tua
famiglia.
Dopo tanti anni di lavoro, Gesù ha scelto te per una
malattia lunga e sofferente che hai sopportato con
coraggio e rassegnazione, aiutato giorno dopo giorno dai tuoi figli Fausto e Cesarina e da me, tua
moglie Bruna.Con ii nostro amore e ia nostra dedizione abbiamo fatto il possibile per alleviare le tue
sofferenze, ed ora sentiamo un grande vuoto.
Pietro ci manchi tanto, il Signore ti ha chiamato
troppo presto, avevamo ancora bisogno di te, dei
tuoi consigli, del tuo affetto, della tua presenza tra
noi. Sarai sempre vivo nei nostri cuori, non ti
dimenticheremo mai, ed ora che sei in cielo potrai
vegliare sempre su di noi ed in particolare sulle tue
nipotine Gloria e Gaia, che ti vogliono tanto bene.
La tua famiglia.
Settimio Brachino
1.6.1928
-
3.2.2003
Sei salito in cielo dove la
tua c a r a c o n s o r t e ti
attendeva. Nella chiesa
della Madonna delle
Grazie, unitamente a
noi, tanta gente é venuta
a p r e g a r e . R i p o s a in
pace.
I figli.
Rosa Verga ri
14.1.1920
Lascia una moglie, Vera, due figli, Ida ed Andrea
e due nipoti oltremodo amati, Alessio di anni 13,
ed Ilaria di anni 9, questi bimbi erano la luce dei
suoi occhi. Marito, Padre, Nonno, che ora sei lassù
dove dimorano i giusti, ia tua famiglia ti saluta.
Famiglia Menghini
25.11.1919
Pietro Cevolo
•
28.2.2003
La signora Rosa era
sposata
con
Spartani
Luigi
deceduto nel 1991.
Non aveva figli; per
questo si sentiva
unita più che mai
con le due sue
sorelle e con il fratello, che le avevano
dato ben cinque pro-nipoti. Era una casalinga
rispettosa degli altri, religiosa, sempre accogliente. Ora in cielo si sarà unita di nuovo al marito
Luigi per vivere nella pace per l'eternità.
20.2.2003
Sposata
con
Ceccarelli Enzo
nel 1947, ha
avuto tre figli:
Valerio,
Fernando e Luigi
che le sono stati
sempre vicini e
affettuosi con le
spose: Valeria,
Rosetta e Paola;
d'altra parte la
mamma è stata
sempre buona
con loro. Come tutte le nonne il suo affetto più
grande era per i suoi nipoti: Monica, Michela, Lorenzo, Davide, Daniele, Simona, Claudio e
Marco, affetto ricambiato non solo per lei ma
anche per il nonno Enzo. La signora Caterina dal
cielo sicuramente proteggerà suo marito che é
stato sempre al suo fianco come i suoi figli con le
spose e i nipoti.
La Placa Pasquale
L'amore non é bello se non é litigarello!
Questo vale per questa coppia di sposi, dei quali
abbiamo scritto più volte, perchè sono riusciti a celebrare non solo il 50° anno di matrimonio, ma anche le
nozze di diamante, insieme ai loro quattro figli: Mario,
Giorgio, Anna e Adalgisa e ai cinque nipoti.
La signora Lucia è stata sempre vivace e intraprendente ed ha seguito lo sposo, un po' burbero, ma benefico,
fino alla fine, quando un ictus l'ha costretta in ospedale, prima al Belcolle poi qui a Montefiascone.
Luigi, mancandogli la compagnia con la quale discutere, si è aggravato ed ha ceduto alla chiamata di Dio
alla bella età di 93 anni. La signora Lucia, solo qualche
giorno dopo, l'ha voluto seguire nell'eternità per continuare ad amarsi e a discutere del più e del meno.
Coppia da portare di esempio a tante nostre giovani
coppie, che, alla prima discussione, ognuno va per la
sua strada!
E la benedizione e la grazia di Dio
fare?
che ci stanno a
24.4.1924
•
15.3.2003
Caro nonno,
non mi sembra vero
che tu non sei più tra
noi, con i tuoi occhi
felici ed orgogliosi,
con le tue parole
pronte ad incoraggiarmi...
Una parte del tuo
amore, dei tuoi gesti,
saranno
sempre
dentro di me, nel mio cuore come un "piccolo
fuoco": il fuoco del ricordo che si accenderà in
qualsiasi momento della mia vita.
La tua nipote Francesca
Lo piangono sinceramente la sposa Franca
Bartoleschi, le figlie Grazia e Annarita, nipoti,
parenti e quanti lo hanno conosciuto.
pag. 15
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Rubrica dei mestieri e cose antiche del colle falisco
a cura d i Impero G i a n l o r e n z o
Antica ricetta delle Pizze di Pasqua di Nonna
Nei giorni che precedono la Pasqua, dalle case che si affacciano sulle
vie del borgo antico si spande il profumo degli ingredienti usati dalle massaie per preparare in casa le pizze dolci di Pasqua. Aleggia il profumo che
emanano gli aromi delle gocce del mischietto preparato in farmacia con oli di
essenza di cannella e vaniglia frammisti a un tiepido profumo di uovo sbattuto con zucchero, rancio e limone grattugiato.
Questa la dose segreta delle pizze di pasqua dolci cotte al forno a legna
da nonna Orlanda: 40 uova (rosso e chiara), 4 chili di farina, 3 Kg. di zucchero, lievito di birra, 3 dosi di Pane degli Angeli, 4 limoni grattugiati, due
bustine di vaniglia, 4 buste di fecola da 250 grammi l'una, 1 litro di latte, 500
gr. di acqua, 1 chilo e mezzo di lievito di pane, 30 cucchiai di burro e olio,
mischietto di Marenghi, gocce della farnacia di Braguti. La preparazione
delle pizze inizia la sera sciogliendo il lievito in 1 litro di latte e acqua tiepida
quanto basta.
L'impasto ottenuto va messo sul cumulo di farina a tronco di cono tipo
vulcano e lasciato al caldo dentro la madia per tutta la notte. Il mattino si
sbattono le uova con lo
zucchero e si aggiungono
via via tutti gli altri ingredienti, olio, burro, fecola,
dosi e aromi. Il segreto
delle Pizze di Pasqua dolci
di Montefiascone è negli
aromi del mischietto di
Marenghi e delle gocce
preparate dalla farmacia
Braguti. La mistura delle
gocce di essenze di oli e
aromi preparate dalla farmacia Braguti segue una ricetta che un secolo fa
inventò il vecchio farmacista Enos Volpini che in punto di morte svelò al
genero farmacista Braguti. L'impasto ottenuto si lascia lievitare per circa 6
ore.
Nel frattempo si prepara e riscalda il forno a legna per cuocere le pizze
Orlando
lievitate bruciando
fascine di viti e ulivo e
quando il forno è
caldo si toglie tutta la
brace e cenere pulendo il fondo con uno
straccio umido.
La prova della
temperatura si fa con
un foglio di giornale
appallottolato che si
introduce nel forno.
Se la carta del giornale non cambia colore
sul dorato senza diventare nera o bruciare, significa che il forno è caldo al
punto giusto e pronto per infornare le pizze. L'impasto delle pizze, morbido e
pastoso, viene messo nelle teglie oliate e imburrate per 1/3 del volume perché la pasta lievitandosi non fuoriesca dalla teglia, ma resti a forma di fungo.
Le pizze lievitate nelle teglie vengono messe a cuocere nel forno per un'ora
dopo aver spalmata con un pennello un misto di chiara d'uovo sbattuta e
montata con la frusta da pasticciere. Quando la pasta delle pizze dentro il
forno è diventata di un bel colore bronzo dorato significa che le pizze sono
cotte e possono essere sfornate. Il segreto della cottura delle pizze, oltre
all'impasto, è nel riscaldare il forno al punto giusto avvalendosi dell'esperienza, maestra di vita.
Le pizze di Pasqua sono un dolce tipico che le famiglie falische mangiano la mattina di pasqua insieme alle uova sode, lonza o capocollo, salame,
vino bianco dolce frizzante Est! Est!! Est!!! e, per finire, un bicchiere di vinsanto o di aleatico. Ancor oggi, tante famiglie del contado falisco, usano far
benedire dal parroco le pizze che la famiglia riunita mangerà la mattina di
Pasqua, raccogliendo dalla tovaglia le briciole benedette che non vanno buttate via o gettate in pasto ai cani, ma gelosamente conservate come si fa
con gli scarti delle ostie sacre.
Galleria dei personaggi a cura di Impero Gianlorenzo
"Parla
falisco"
il neo eletto presidente dell'Unione Provinciale
Agricoltori di Viterbo
"Luigi
Pa s qua letti
''
Avrà l'arduo compito di traghettare gli imprenditori agricoli del viterbese
zione tipica e biologica del terzo millennio con rispetto, tutela e salvaguardia
ambiente della Tuscia con incremento del reddito agrario
aziendale.
L'assemblea dell'Unione Provinciale
Agricoltori di Viterbo del 21 marzo 2003 ha
eletto all'unanimità presidente il medico veterinario Luigi Pasqualetti di Tuscania, cittadino
onorario del colle falisco, avendo sposato
Franca Leonardi della dinastia dei "Tibetto"
che dal secolo scorso risiede a Via del Pino
dove il nonno Domenico e i suoi figli, i fratelli
Giorgio e Carlo, hanno costruito le famose
Cantine dell'Est! Est!! Est!!! ed il Frantoio
Leonardi che produce l'olio "dop" (denominazione di origine di produzione) extra vergine
d'oliva dei colli falisci.
Il neo presidente dell'Unione Provinciale
Agricoltori di Viterbo è stato eletto all'unanimità
i n s i e m e ai d u e v i c e p r e s i d e n t i G i u s e p p e
Chiarini (figlio ed erede della famiglia Carletti
di Viterbo e figlio del noto Vinicio Chiarini) e
Giuseppe Ginnasi di Ronciglione. Questa la
nuova giunta esecutiva: Rodolfo Parenti, Remo
Parenti, Fabio Cordeschi, Gabriella Ascenzi e
Gianfederico Angelotti. I neo eletti resteranno
in carica per un triennio e potranno essere confermati una sola volta.
Il neo presidente Luigi Pasqualetti, che ricopriva la carica di vice presidente, subentra al
posto del presidente uscente Andrea Vergati
che ha retto l'Unione Provinciale Agricoltori di
verso una produdell'incontaminato
V i t e r b o ( U p a ) per q u a s i otto a n n i . Luigi
Pasqualetti è un veterinario e agricoltore di
Tuscania che sostituisce Andrea Vergati dottore in agraria che si è laureato all'università di
P e r u g i a n e l l ' a n n o a c c a d e m i c o 7 2 / 7 3 alla
facoltà di agronomia e coltivazioni erbacee
discutendo la tesi della concimazione azotata
al grano. I due personaggi ricoprono importanti
incarichi a livello provinciale ed ora Vergati
lascerà al neo eletto Pasqualetti anche la carica di p r e s i d e n t e della C o n f i d i - U p a che si
aggiungerà a quella di consigliere del consiglio
di amministrazione (cda) della Fondazione
Carivit (Acri) oltre che componente della commissione agricoltura alla Camera di Commercio
di Viterbo.
L'elezione di Luigi Pasqualetti alla presidenza dell'Unione Provinciale Agricoltori di Viterbo
è avvenuta all'insegna della continuità dell'azione tracciata e svolta dal presidente uscente
Andrea Vergati, anche se l'agricoltura viterbese
si aspetta molto dal neo eletto presidente che
ha ricevuto gli auguri di buon lavoro dal presidente della Coldiretti Leonardo Michelini, dal
p r e s i d e n t e del c o n s o r z i o A g r a r i o R e n a t o
Bartolini e da tutte le associazioni di categoria,
enti locali e istituzionali della provincia, e,
ovviamente, da tutto il mondo imprenditoriale
agricolo e industriale del viterbese.
Luigi Pasqualetti porterà nell'Unione
A g r i c o l t o r i di V i t e r b o a n c h e la v o c e di
Montefiascone, paese di adozione avendo
sposato, come detto, "donna Franca Leonardi"
una falisca doc così come si sentono falisci a
tutti gli effetti i due figli Alessandro di diciotto
anni e Francesco di dodici essendo cresciuti,
come tutti quelli della grande famiglia dei
"Leonardi", giocando sui prati del poggio di "Via
del Pino". Luigi Pasqualetti, personaggio schivo
e riservato, alto e brizzolato, con l'andatura
dinoccolata che ricorda la camminata del grande attore americano Gary Cooper, nel celebre
film d ' a v v e n t u r a w e s t e r n " M e z z o g i o r n o di
fuoco", è nato quarantotto anni fa, esattamente
il 25 g e n n a i o 1954. S e g n o z o d i a c a l e
dell'Acquario, sengo d'aria che induce a legami
duraturi con l'anima gemella, scambi e relazioni, associazionismo con affinità elettive, il cui
fine ultimo si chiama fratellanza universale.
Carattere indipendente incline alla libertà che
sacrifica all'avere a profitto "dell'essere". Un
carattere universale duro e tenace, rigoroso,
più con se stesso che verso gli altri, che attrae
simpatie e larghi consensi, generoso quanto
basta, in breve: un vero imprenditore e "pater
familias" del terzo millennio.
pag. 16
LA VOCE - n° 3 - Marzo 2003
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09
di Z e l i n d o G i a n l o r e n z o
Ogni volta che mi accingo a scrivere articoletti per questo giornale mi
rendo conto di essere vecchio: la mente, e il desiderio, si rifiutano di
accettare questa spiacevole realtà, ma purtroppo tale pensiero è un inutile perditempo. Mi sembra di essere diventato un nonno che racconta ai
nepoti gli avvenimenti del suo tempo quando "beltà splendea negli occhi
ridenti...", cioè quando era giovane pieno di speranze e di fiducia in un
lieto avvenire.
Ecco perché spesso e volentieri riferisco fatti e misfatti del periodo
della S e c o n d a Guerra Mondiale; qualcuno avrà detto certamente che
ormai sarebbe ora di saltare ad altri argomenti; ed ha ragione! Ma che
volete! Gli avvenimenti più significativi sono per me avvenuti proprio in
quel t e m p o e d hanno lasciata impressa nell'animo mio giovanile una
traccia che nessuno potrà mai cancellare.
Questa volta parlerò dunque... del dopo-guerra; se non è zuppa è
pan bagnato, si dirà, ma stavolta il conflitto c'entra di sbieco.
Intanto chiarisco che il numero indicato nel titolo non è un prefisso
telefonico; coloro che hanno sfiorato la cinquantina, guardando all'indietro, forse avranno capito di che cosa si tratta, ma il mistero non guasta. I
miei scarsi lettori abbiano pazienza: svelerò il segreto (di Pulcinella)
dopo aver fatto una premessa sui motivi che hanno portato ad indicare
quel numero.
Cessati d u n q u e i fragori e la vita convulsa del conflitto mondiale,
ognuno rientrò nella sfera normale della sua precedente attività: si riaprirono le scuole, ricominciò il lavoro, sopravvennero le preoccupazioni
finanziarie, e, quel che è peggio, ricominciò la marcia verso l'invecchiamento: tutte cose, cioè, che non solo non interessano nessuno ma che a
ricordarle soltanto portano noia e deprimono, specie in chi cerca di trovare nel giornale un momento di svago e di rilassamento; vale dunque sorvolare su di esse.
Per una di quelle aberrazioni della mente umana, quel vivere pericoloso del t e m p o di guerra appare oggi al ricordo c o m e interessante e
vivace, di fronte al quale la vita post-bellica sembra abbastanza noiosa;
succede c o m e a colui che, essendo stato gravemente malato, ricorda
con orgoglio le battaglie mediche sopportate e vinte contro il male; una
s p e c i e di vittoria f a t i c o s a m e n t e conquistata al cui p a r a g o n e lo stato
attuale di convalescenza gli sembra ora inerte e poco interessante se
non fosse illuminato dalla certezza della vicina piena salute.
Si sa che nell'animo umano si agita un misto di sentimenti contrastanti, spesso aberranti come quello di far apparire non dico bello ma
n e m m e n o tanto brutto il periodo della guerra, in verità spaventoso per le
rovine e per gli amari lutti che ha comportato; ma io credo, senza arrogarmi la presunzione di capire alcunché di psicologia, che dietro i disastri
immani, colui che ricorda intraveda incoscientemente sorgere la magica
parola: Gioventù. Al proposito lo scrittore francese Alexis Carrell ha scritto il libro "L'uomo questo sconosciuto".
Sia come sia, la gente abituata a correre di qua e di là, la domenica
si annoiava mortalmente e vagolava in giro in cerca di un uncino al quale
aggrapparsi per rendere accettabile la forzata inerzia festiva.
Fu così che alcuni giovani concittadini, dei quali farò i nomi perché li
considero veramente benemeriti, pensarono di mettere insieme un'orchestrina da ballo per animare i suddetti pomeriggi domenicali, nonché
per essere presente durante il Carnevale.
Codesti fondatori in principio erano in 9 (nove) (ecco svelato il segreto di Pulcinella) e da questo numero prese il nome il complesso: tutti i
c o m p o n e n t i c o n o s c e v a n o la musica avendo frequentato i corsi tenuti
p r e s s o la S a l a C o m u n a l e d a l M a e s t r o P i e r o P i e r i q u a n d o
l'Amministrazione cittadina teneva in piedi una banda musicale davvero
notevole per numero e per qualità dei suonatori; non si sa poi perché gli
amministratori decisero di abolire il complesso bandistico: qualcuno dice
che fu per risparmiare lo stipendio che il Comune pagava al Maestro; chi
fosse questo "capiscione" non si è mai saputo, certo non doveva essere
una persona intelligente.
Il direttore della orchestrina 09 era Pietro Bartolozzi, detto il bastaretto, bravo suonatore di cornetta o tromba che dir si voglia; tanto bravo
che al tempo della nostra guerra africana in Abissina fu scelto per suonare: "l'attenti" in occasione della visita al campo del generale Rodolfo
Graziani: diceva "il bastaretto" che tremò tanto dalla paura di far emettere per poco fiato una nota stonata dalla sua cornetta trasformando così il
momento solenne in una ridicola farsa: ma gli andò bene e fu lodato dal
comandante del battaglione.
Alla Batteria era addetto Carlo Ferrerò; costui proveniva
dall'Aeronautica militare e parlava tartagliando un pochino: quando lo
c o n o s c e m m o non aveva questo difetto; un giorno ci spiegò che tornando
con l'aereo trimotore militare S/79-Savoia-Marchetti - dopo aver bombardato Gibilterra, l'apparecchio fu abbattuto da caccia inglesi ed il nostro
a m i c o r i m a s e i m m e r s o per un giorno ed u n a notte nelle a c q u e del
Mediterraneo finché non fu salvato da un natante; ma il trauma fu così
forte, e si capisce, che gli lasciò come regalo quell'impedimento espressivo.
Gli altri c o m p o n e n t i : Violino: Bernardino Rocchi, F i s a r m o n i c a :
Giuseppe Ferlizzi, Clarinetto: Alfredo Tromboni, Sassofono contralto in Si b e m o l l e : A m e r i g o C e c c a r e l l i , S a s s o f o n o t e n o r e : M a n z i
Raffaele, Chitarra:
Rodolfo
Lenti,
Trombone
in
Si
bemolle:
Alcide
Lozzi
detto
Serenella.
Saltuariamente
suonavano: Giacinto
Mezzetti - Flicorno
tenore o contrabbasso - Fisarmonica: Giovanni Conticelli - Angelo
L a m p a n i , un certo F e r n a n d i n o C r o c c h i o n e - C o n t r a b b a s s o : A l b e r t o
Mocini. Quasi tutti morti, purtroppo.
Tipi di Ballo: Valzer, Tanghi argentini, mazurke, slow, one-step, marcette; si ballava in locali diversi, abbracciati alla donna, non come oggi
che il ballo sembra un esercizio ginnico eseguito in solitudine con l'uomo
e la donna che sembrano scrutarsi a vicenda.
Un tal degli Zepponami soprannominato Melacotta durante un ballo
all'aperto sembrò affascinato dal batterista (che, m u o v e n d o l'apposita
leva azionava col piede il percussore del tamburo), allontanandosi disse:
"Come bussava Ferriero ma 'n quel botticéllo".
Tutto finì, tutto passò travolto dalla moda americana sulla quale i giovani si buttarono a pesce: noi seppur di poco più anziani fummo messi in
archivio e non se ne parlò più: del resto "questo è il c a m m i n o delle
umane genti".
La nostra orchestrina suonava canzoni melodiche, romantiche (non
sincopate come quelle d'America) specialmente nei ritmi lenti dì ballo. Mi
piace ricordarne una, malinconica, intitolata "Autunno" che diceva così:
/"
"Cadono le foglie ad una ad una
Ed il vento se le porta via
Come i sogni della vita mia
Che svaniscono lontano insieme a te.
2°
Cadono le foglie ad una ad una
Come gocce di malinconia
Chi mi fan pensar con nostalgia
Ai tuoi baci che non sono più per me.
Questa è la musica.
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jìtuUtjHg?
Vorrei anzi dire che sia le parole che la musica sono tristissime, tragiche quando si pensa che la bellissima ragazza che la cantava col supporto musicale dell'orchestrina aveva una voce stupenda che forse le
a v r e b b e a p e r t o le più a m p i e vie nel s e t t o r e d e l l a m u s i c a l e g g e r a .
Ebbene codesta meravigliosa fanciulla è morta giovanissima: Si chiamava Vanda Della Casa.
Per le persone religiose e credenti essa sarà stata senz'altro aggregata per la sua inimitabile voce tra II coro degli Angeli che cantano le lodi
del Signore.
Però, alle volte, la natura è davvero spietata, anzi feroce: al pensiero
di quello che fu, o ci parve, un mondo felice non si può fare a meno di
sentire d a v v e r o nel nostro a n i m o l ' a m a r o s a p o r e di quelle g o c c e di
malinconia delle quali parlano le strofe della canzone.
"Leider, so ist das Leben" - "Purtroppo, così è la vita" - recita un
popolare detto tedesco.
Trova
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo d'essere gentile,
è la strada della felicità.
il
tempo
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'esser contento,
è la musica dell 'anima.
Antica ballata irlandese
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Nuove strutture per il canile
Nel parco di Villa Serena sorgono ambulatori e sala operatoria
di Gianni Nunziati
Canili? Luoghi tristi che ricordano le prigioni, pieni di cani che sognano di uscire dalle gabbie
ma, nel Canile di Montefiascone, "... i cani se la passano veramente da pascià...", parola di
Emilio Nessi, fotoreporter e grande amico degli animali, inviato di Paolo Limiti. I cani, giornalmente, vengono lasciati liberi in uno spazio verde per circa 3 ore, poi, tornano nei propri box dove consumano il loro pasto quotidiano. Istituito dall'Amministrazione comunale nel 1999, su proposta dell'assessore Catasca, condivisa dal Sindaco Trapè e dalla Giunta, sensibile al problema, il canile ha
mosso i primi passi nelle vecchie strutture, completamente ricoperte da terra e vegetazione spontanea, che un tempo servivano da ricovero per
i suini dell'allora proprietario del complesso,
oggi Villa Serena.
Per la parte sanitaria, gli animali, vengono seguiti dai medici dal servizio veterinario
della ASL di M o n t e f i a s c o n e , Dott.
Melchiorri e Gentili, i quali provvedono al
tatuaggio ed a visite periodiche, ed intervengono in casi d'urgenza. La ASL gestisce
anche il servizio di a c c a l a p p i a m e n t o .
Attualmente si sta provvedendo, grazie al
contributo regionale, alla realizzazione di
ulteriori 8 box ed alla costruzione del centro
sanitario. Qui saranno effettuati i tatuaggi dei
cani, sia del canile che di proprietà, per l'iscrizione all'anagrafe canina. Inoltre, la struttura, si compone di sala operatoria, studio medico, sala raggi, locale per l'osservazione e le degenze, ufficio del
custode, direzione sanitaria, nonché un magazzino. Il canile viene portato avanti con cura e dedizione ed ha raggiunto, in positivo, le cronache nazionali attraverso la stampa e la televisione che gli
hanno dedicato innumerevoli servizi. Dal 1999 ad oggi molti sono stati i cani ospiti, moltissimi hanno
trovato casa. Purtroppo, l'abbandono, è sempre consistente, ed anche pericoloso. Si pensi che, lo
scorso 2002 sono stati circa 4000 gli incidenti stradali dove vi erano coinvolti cani.
Le numerose campagne di sensibilizzazione, nonché l'inasprimento delle pene, non scoraggiano gli egoisti e senza scrupoli proprietari
che, infischiandosi del cane e delle conseguenze ad esso e da esso derivanti, continuano
nella loro opera di abbandono. Nel nostro
paese, nel 2002, sono stati accalappiati e
condotti al canile, 37 cani. Hanno trovato
casa 22. Ne sono ad oggi ospitati circa 65.
Molti sono i cittadini che vorrebbero portare il
loro aiuto, ma i modi non sono poi tanti, visto
che gli animali sono ben assistiti ed hanno tutto ciò che gli occorre sia sotto l'aspetto sanitario, che
quello affettivo, invece, considerato il consistente numero, sempre in aumento, pensiamo che, nonostante l'alimentazione venga fornita giornalmente con gli avanzi della casa di riposo, sarebbe gradito se il contributo fosse di genere alimentare: crocchette, scatolame, ecc.., che può essere
recapitato presso il canile. A questo proposito ci sia concesso ringraziare i sigg. Ciripicchio e
Fabene, titolari dei rispettivi forni, che periodicamente forniscono, in modo del tutto gratuito, il pane
d'avanzo di cui i cani sono ghiottissimi. E terminiamo con le parole di Emilio Nessi, che ben si addicono alla situazione: "... più che un canile, un centro di accoglienza a misura di cane, dove i
trovatelli vengono trattati con i guanti bianchi,... dove per loro non c'è mare in tempesta, ma
soltanto pace e serenità".
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Donare sangue... Donare sangue... SII!! Ma che
cos'è questo benedetto sangue?!? Proviamo a dare un
minimo di informazione. Come tutti sappiamo il Sangue
è un liquido che si presenta di color rosso, serve per
r e
e sembra uguale per tutte le Persone; ma non è
del tutto vero, in quanto esso si divide per gruppi, per
W
fattore Rh ed è composto da più elementi e sostanze.
Questo mese "parleremo" dei gruppi e del fattore Rh
che sono le reali differenze del sangue.
Nel 1900 il medico viennese Karl LANDSTEINER scoprì che sulla superficie dei globuli rossi
erano presenti delle sostanze chiamate agglutinogeni, e che nel plasma c'erano degli anticorpi
chiamati agglutinine; sulla base di queste scoperte il suddetto medico distinse nella specie
Umana TRE gruppi sanguigni chiamati A, B e O (zero).
Nel 1902 i professori Von DECASTELLO e STURLI scoprirono il quarto gruppo, molto raro,
chiamato AB. Gli individui che possiedono l'agglutinogeno A sono iscritti al gruppo A, quelli che
possiedono l'agglutinogeno B sono iscritti al gruppo B, quelli che possiedono l'agglutinogeno A e
B sono iscritti al gruppo AB, quelli che mancano di sostanze antigene sono iscritti al gruppo 0
(zero).
In piena seconda Guerra Mondiale Karl LANDSTEINER, questa volta insieme al ricercatore A.
WIENER, scoprì un Fattore responsabile di incidenti trasfusionali, questo fattore fu chiamato FATTORE Rh, perché riconosciuto simile ad un antigene scoperto in una scimmia: Macacus Rhesus.
Gli individui che possiedono questo FATTORE sono chiamati Rh positivi (Rh+), gli altri Rh negativi
(Rh-). Per chi non è libero il giovedì, ricordiamo che è possibile donare anche Domenica 4
Maggio p.v. sempre presso il centro fisso di prelievo avis in ospedale con orario 08,00-10,30.
Per la sez. avis Montefiascone
Carlo GIANVINCENZI
pag. 17
"Tutti no global,
se si parla di sesso / /
Tempo fa Striscia la Notizia mandò in onda una specie di spot per un prodotto anticalcare con protagonista
Manuela Arcuri, il carabiniere più amato dagli italiani.
Non si capiva per quale televisione del villaggio globale
fosse stato girato. Allusioni e ammiccamenti da caserma,
il tutto riscattato dalla mediterranea bellezza della protagonista che ci ha nascosto le tonsille e poco più.
Quella sera io ero ospite in casa di amici e stavamo
tutti a tavola, con il televisore acceso a fare da sottofondo luminoso e sonoro alla conversazione (con il pretesto,
dichiarato dal padrone di casa, di sentire le ultime notizie
dal mondo), quando I conduttori del varietà satirico
annunciarono l'andata in onda del prezioso documento.
Un attimo di silenzio, nessun imbarazzo, i due figli dei
miei amici (tredici e quindici anni) che si sistemano sul
divano per vedere meglio, la loro mamma che con il telecomando alza di un filino il volume. La Arcuri passa,
ridiamo, commentiamo in maniera compassata. I due
ragazzi non fanno una piega. Finito lo spot la loro
mamma torna a diminuire il volume, e tutti riprendiamo a
conversare.
Tornando a casa in macchina, mi è venuto spontaneo ripensare ai due ragazzi che avevano ricevuto,
durante la cena, una grossa porzione di nuda bellezza
femminile. A metà degli anni... anta, quando avevo più o
meno la loro età, per noi adolescenti era difficile anche
solo guardare le figure, perché non ne esistevano. La
donna era mistero, dalla testa ai piedi, anzi dal collo a
sotto il ginocchio, anche se per fortuna qualcosa si rimediava grazie alla bicicletta, diffusissima, e a certi lavori
agricoli (la raccolta della frutta e delle olive, la pigiatura
dell'uva, la mondatura del riso della eccitante Silvana
Mangano).
Nascosta, negata agli adolescenti, remota, mitica
quanto l'araba fenice, restava Lei, la cosa, ben diversa
dalla cosina esplorata qualche anno prima durante il
gioco del dottore. I ragazzi più grandi ne parlavano con
eccessiva disinvoltura, rivelando che quasi sempre si
trattava di millantato credito. La si incontrava citata ovunque, perfino nei graffiti murali, che allora non erano geroglifici incomprensibili come quelli di oggi, bensì sani messaggi, anche se spesso di parte: Viva Stalin Abbasso
Sceiba, Viva Coppi Abbasso Bartali, Viva la Lazio
Abbasso la Roma o viceversa, Viva la... Moglie del sorcio
(ecco, Lei non aveva rivali, e non lessi mai Abbasso). La
si poteva rinvenire in alcune filastrocche oppure dovevamo avere uno sviluppatissimo senso di immaginazione,
mentre ai giovani di oggi, anche ai giovanissimi, basta
aprire una rivista o accendere il televisore per vedere
perfino Lei. Però, a pensarci meglio, che gusto c'è conquistarsi un posto in prima fila nel tu per tu della realtà,
quando non solo hai già visto tutto, ma quel tutto lo hai
visto di una donna bellissima, truccata, massaggiata,
magari siliconata, comunque virtualmente corretta?
Quando il povero ragazzo riesce, senza troppa fatica, a
mettere gli occhi e le mani addosso a una coetanea in
carne ed ossa, non può non restare deluso confrontandola con la donna della televisione, del cinema, dei rotocalchi, dei calendari, dei siti internet. Per questo non
meraviglia leggere che, secondo le statistiche, tre milioni
di giovani italiani hanno problemi sessuali. E che molti
dei maschi efficienti sono dei palestrati abituati a vivere il
rapporto sessuale come un banale esercizio ginnico.
Il discorso vale infatti anche per noi adulti, drogati da televisione e affini, sedotti da Veline, Letterine,
Conduttrici, Ballerine e perfino fascinose telegiornaliste. Bellezze d'ogni colore e sfumatura, culi e tette
all'infinito, italiane, tedesche, americane, ugandesi,
australiane. Meraviglia che il movimento no global
abbia trascurato questo importante settore. Colgo
l'occasione per lanciare dalle pagine de "La Voce"
una campagna contro le multinazionali dell'immagine
che stanno facendoci dimenticare la donna reale in
cambio del divin mostro, ovvero la Gnocca Virtuale,
La Mona Globale. Esiste una congiura contro la vera
Lei?
Goffredo Balestra
pag. 18
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2002
filotizie di don Eustachio dal
eoMgo
in
sijvzvesi
Il c o n t a i n e r è a r r i v a t o al p o r t o di
Pointe-Noire il 4 ottobre. Dopo molte difficoltà nella pratica perché dall'inizio l'indirizzo è stato sbagliato, ho potuto sdoganare s o l o il 16 N o v e m b r e 02 - Il 25
Novembre tutto è arrivato al seminario di
Brazzaville (per aereo cargo) situato a 510
Km del porto di Pointe-Noire.
All'arrivo delle sostanze così importanti ed abbondanti, i seminaristi hanno
i n t o n a t o c a n t i di g i o i a e di ringraziamento a Dio ed a ciascuno dei donatori,
s o n a n d o p u r e le c a m p a n e : è s t a t o
" l ' E x u l t e t " per la r i u s c i t a per q u e s t a
impresa.
Volendo assicurarmi dell'arrivo del
container per rendervi conto, ho aspettato
fino a questo momento per farmi vivo, ed
eccomi, tutto gioiosissimo e soddisfatto e
vi ringrazio di cuore. Ho capito che ci
siamo messi insieme per portare avanti
l'impegno di formazione dei futuri sacerdoti con il vostro contributo di ogni genere.
Dedicarsi a questo impegno è un atto di
carità portato all'eccellenza: "come Dio vi
ha amato, amatevi gli uni gli altri" Gn
15,12. Carissimi, avete capito che la grandezza di Gesù è di annullarsi per donarsi
all'uomo, è la stessa grandezza che state
I Seminaristi che stanno mangiando riso e pasta, ringraziando i donatori
per ricercare nel
vostro
essere
cristiano.
Avete
manifes t a t o di
nuovo
u n a
carità
senza
confini,
fino
a
raggiung e r e
questi
ragazzi
in formaz i o n e al
sacerdozio al centro dell'Africa. In questo
atteggiamento sublime del vostro essere
cristiano, questi ragazzi danno una risposta di ringraziamento a Dio e a ciascuno di
voi e si ricorderanno di voi nella loro vita
futura nel sacerdozio per aver contribuito
alla loro formazione. Nel discorso sulla
montagna, Gesù ci dice il modo suo di
essere e si pone come modello: "vi è stato
detto, io vi dico...". Questa crociera per la
CARITA' vi ha fatto diventare concretamente testimoni dell'amore di Dio, come
Gesù. T r a m i t e voi, questi s e m i n a r i s t i
hanno visto il volto di Dio che ama. Mi
ricorderò sempre della suggestiva piazza
di Santa Margherita: da un lato si prega
(Basilica) dall'altro si serve (CARITAS);
questa immagine ha veramente impregnato e impastato la vostra vita. Grazie!
Per concludere, ringrazio il vescovo
Sua Ecc.za L o r e n z o Chiarinelii che è
I seminaristi stanno scaricando i prodotti
alimentari venuti da Montefiascone (VT) - Italia
stato sempre uri Padre s p i r i t u a l e per
me; Don Agostino con il quale sono legato
in modo particolare di affetto e di complicità pastorale; Don Angelo e la sua sorella, discretamente, fanno tante cose nel
silenzio assoluto; Don Biagio ormai conosciuto come benefattore della mia Diocesi
di Pointe-Noire (CONGO); Don Giuseppe
(le Coste) nella sua convalescenza si è
mosso con i suoi parrocchiani per la causa
della carità; Don Luciano per il suo cuore
che è rimasto in Africa; Don Flavio un fratello e un amico; Don Domenico per la sua
vicinanza; Don Fabio per la sua buona
parola al Vaticano; Don Giuseppe Trapè
per la fiducia che mi ha concesso sempre;
Don Giorgio e i suoi parrocchiani di N.D. di
Lourdes di Tuscania per l'interessamento
al Seminario di Brazzaville.
A q u e s t a g r a n d e o p e r a che porto
avanti, non posso dimenticare il contributo delle c o m u n i t à religiose: del Divino
Amore, delle Maestre Pie, del Monastero
S. Pietro di Montefiascone e Silvestrini di
Bassano Romano, i Figli dell'Immacolata
di Sta M a r g h e r i t a , il G r u p p o del
Rinnovamento nello Spirito che è ormai la
mia famiglia a Montefiascone, le mie affettuose e calorose comunità parrocchiali, di
Sta Margherita e Fastello, il comitato delle
feste dei F i o r d i n i , la Caritas di Sta
Margherita e Diocesana, il comune di
Montefiascone, i miei personali ed intimi
amici che non posso nominare per non
soffrire di dimenticare alcuni, il Direttore
della C O N A D e il suo p e r s o n a l e che
hanno sponsorizzato la raccolta dei prodotti alimentari, i miei vicini di abitazione
con il nostro Gruppo che posso chiamare
"Presso il pozzo", a tutte le Famiglie e a
tutti i Montefiasconesi, siete bravissimi vi
voglio bene e vi porto nel mio cuore e
nelle mie umili preghiere, altrettanto dalla
parte dei centoventotto seminaristi (con
sette di meno rispetto all'anno scorso).
Dio benedica le vostre Famiglie: Felice
e Santo Anno Nuovo.
Vostro fratello ed Amico
Don Eustachio DOUNGUI
Rettore del Seminario Maggiore
G.F. SINGHA di Brazzaville
(CONGO - BRZZA)
Carissimo don Agostino,
dopo una lunga e difficile pratica per sdoganare il container per motivo di sbaglio d'indirizzo, volevo assicurarmi dell'arrivo dei prodotti fino a Brazzaville (Via aereo cargo);
perciò ho aspettato fino a questo momento per farmi vivo, ed eccomi, tutto gioioso e soddisfatto e vi ringrazio di cuore, insieme ai Formatori e ai Seminaristi.
Nel rinnovare la mia riconoscenza per l'accoglienza, l'amicizia, la disponibilità e la
generosità che mi avete dimostrato, vi auguro con tutto il cuore a tutti i parrocchiani Buon
Anno. Sto bene però impegnatissimo. Penso già alla prossima Estate per rivederci. Sulla
cartolina questa è una via della nostra città Brazaville.
Con affetto e stima
Don Eustachio
filotizie dal Bangladesh
Da: "PIME Regional House" <[email protected]>
A: "d. Agostino Ballarotto"
Nostro nuovo indirizzo: [email protected]
Caro Don Agostino,
ho aperto l'e-mail adesso e to' che trovo il tuo messaggio. E
qui la gioia anche perché non capita spesso. Oggi ho ricevuto
anche "la lunga lettera" come la chiami tu (La Voce). Quindi
doppia gioia, lo sto bene e continuo il mio lavoro accogliendo i
gruppi che ogni domenica sera arrivano al mio eremitaggio.
S o n o ancora contento del lavoro. Poter dedicare tanto
tempo alla parola di Dio la considero una grazia, nell'età
dell'ultima tappa. I nostri comuni amici ci stanno lasciando.
G r a z i e e di loro c h e li ricordo nella p r e g h i e r a . A n c h e qui
abbiamo i nostri morti. Il 16 c.m. ci ha lasciato un padre che
aveva un solo anno più di me e che era venuto in missione un
anno dopo di me. Piano piano sto arrivando in prima fila. Son
contento che hai visto Claudio il che significa che riesce ancora a muoversi. Ogni tanto ci scriviamo. Comunico più spesso
con Elsa perché Enrico ha l'e-mail.
Tempo fa mi scrisse Sr. Elena che a quanto pare tira avanti
bene. Le scrissi quando andò in Albania congratulandomi.
S a l u t a m e l a t a n t o . A n c h e n o i q u i in B a n g l a d e s h a
Chittagong abbiamo una Madonna che lacrima, o meglio
una statua della Madonna, lo avrei preferito che ridesse,
lo non do importanza a questi fatti, ma è apparso sui giornali
locali. Ha fatto un inverno molto freddo e nebbioso. Da qualche giorno si sta bene. Clima primaverile. Spero proprio che il
Bush non faccia la guerra. Darebbe fastidio ad oltre un miliardo di mussulmani oltre che a tanti tanti altri. Ma sembra che
non ascolti nessuno e che proprio la farà.
Allora qui s a r a n n o tempi difficili. Dal 25 c.m. avrò quattro
amici giapponesi che mi v e n g o n o a trovare. Ti ringrazio di
avermi scritto. O r a facciamolo c o n un pò più di f r e q u e n z a
vista la comodità della posta elettronica. Un saluto a tutti, a te
con affetto un abbraccio.
Enzo.
Una buona iniziativa
Montefiascone lì 18.03.2003
ASSOCIAZIONE
Patrimonio - San Pietro in Tuscia (Italia)
e Comtat Venaissin (France)
Corso Cavour 37 - Montefiascone 01027
Tel. 0761.82.39.42 - 00393286250169
Ai Sindaci di Avignone
e Carpentras
Illustrissimi,
Come vi è noto, lo Stato Pontificio era suddiviso in otto
regioni tra queste, due hanno dato un contributo alla rinascita
del papato; la Regione del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia con
capitale M o n t e f i a s c o n e e il Comtat V e n a i s s i n con capitale
Carpentras e successivamente Avignone.
Urbano V° papa avignonese cercò di riportare il Papato a
Roma, sbarcò nel porto di Corneto ora Tarquinia, luogo non
distante da Montefiascone, nella pur breve permanenza del
Papa in terra italiana, Montefiascone fu elevata dallo stesso
Papa ai rango di Città. La figura di questo Papa è sentita dalla
popolazione, ebbe il merito fra le altre cose di creare la diocesi
di Corneto-Montefiascone, nonché scavare un profondo pozzo
per l'approvvigionamento dell'acqua al centro del paese, opera
ancora visitabile. Il palazzo papale che sovrasta la nostra città di
certo non può competere con quello di Avignone, ma è certo
che anche da lì, la storia dei Papi si è fatta sentire. Carpentras è
unita q u i n d i dalla stessa vita amministrativa che regnava a
Montefiascone, ed Avignone per avere lo stesso se pur diverso
Palazzo Papale. Per questi motivi si è creata un'associazione
che vuol ricordare l'arrivo del Papa nella zona con una manifestazione che si terrà nell'anno, nella quale occasione sarà inaug u r a t a una t a r g a c o m m e m o r a t i v a a r i c o r d o d e l l ' e v e n t o .
Saremmo ben lieti di una Vostra partecipazione e poiché nella
nostra tradizione vi è anche quella di un corteo storico che
ricorda anche un evento medievale, che ha reso f a m o s o il
nostro vino denominato EST! EST!! EST!!! saremo altresì lieti di
poter creare l'opportunità di conoscenza tra le popolazioni, di
eventuali incontri fra cortei storici e realtà associative culturali,
e ciò nella profonda convinzione di un'Europa che cresce e ci
unisce rendendoci, sempre più liberi.
Quest'incontro quindi, rappresenterebbe una conoscenza
da non sottovalutare sotto ogni aspetto, sia esso culturale, storico e personale; le popolazioni avranno parecchie cose da
conoscere e ciò non potrà che migliorare lo spirito di libertà, di
eguaglianza e di fratellanza patrimonio comune dell'umanità e di
tutti noi.
Il Responsabile
Dott. Angelo A. Caporiccio
LA VOCE - n° 4 - Aprile 2003
Montefiascone avanti
tutta...
Partecipazione al prestigioso Torneo "Giusy Conti rr
Realizzazione opuscolo informativo "IL GIALLOVERDErr
C o n t i n u a la serie positiva nel
Campionato di Promozione con risultati successivi eccellenti che gratificano tutto l'ambiente sportivo. Gli ultimi anni hanno dato i
suoi frutti soprattutto per i nostri giovani calciatori provenienti dal vivaio e che militano
nella 1 a squadra.
Elogi sono arrivati soprattutto dal Settore
Giovanile, gli ALLIEVI in primis per il gioco
dimostrato e la posizione primaria di classifica incontrastata, malgrado gli infortuni di
percorso di alcuni giocatori. Un'iniziativa
importante è la partecipazione per il primo
anno al prestigioso Torneo "Giusy Conti", la
ragazza deceduta in seguito agli incidenti durante la finale di Coppa Campioni negli anni '80 allo stadio
Eysel di Bruxelles, tra la Juventus e il Liverpool. Il torneo riservato alle categorie Giovanissimi e Allievi,
si svolgerà nel mese di maggio p.v. nella
città di Arezzo e parteciperanno importanti
Società
calcistiche
aretine
quali
Montevarchi, Arezzo, Santa Firmina,
Sangiovannese, Arno calcio, Battifolle,
Subbianese e altre; il Montefiascone Calcio
parteciperà con ben due squadre, utilizzando per le trasferte, Pulmans Gran Turismo
della ditta EPF TOURS di Montefiascone.
Altro importante progetto è stato la realizzazione del periodico mensile informativo
- ciclostilato in proprio - dal titolo "IL GIALLOVERDE", che sarà distribuito a tutti gli
sportivi e dove saranno elencate tutte le
varie classifiche delle squadre con le graduatorie sui giocatori (goleador, correttezza in campo, curiosità), una finestra sarà poi dedicata ai tecnici-istruttori per continuare a migliorarci ininterrottamente.
Allievi
L'A.S. Calcio Montefiascone
Due battute... dal Baseball
Montefiascone
Lo scorso mese di Marzo sono stati
pubblicati i calendari delle partite dei tornei che interesseranno gli atleti del baseball Montefiascone. Anche quest'anno il
Baseball Montefiascone sarà impegnato
nel campionato di serie B girone D, e si
presenta molto impegnativo anche in
considerazione delle squadre che saranno le nostre prossime avversarie. Infatti i
ragazzi del Presidente TOFANICCHIO
dovranno misurarsi con le seguenti formazioni: CBR Baseball Arezzo, Jolly Rogers Castiglion della Pescaia, Capannelle Roma, Peones
Nettuno, Nettuno 2, Cali Roma XII, Thundhers Salerno, A.S. san Giorgio Reggio Calabria, Universitaria
Sport Messina. Il campionato avrà inizio il 12 Aprile 2003, dopodiché ci sarà la pausa per la Santa
Pasqua e si riprenderà a giocare il 10 Maggio.
Verrà effettuata una pausa la seconda settimana di giugno per consentire il raduno della
Nazionale, per poi fermarsi il campionato nel mese di Agosto, per concludersi definitivamente con i
suoi verdetti nel mese di settembre. Riguardo al settore giovanile, in attesa dell'inizio dei campionati, la
società sportiva Montefiascone Baseball ha ricevuto la gradita visita del Selezionatore nazionale per la
categoria cadetti Alfonso GUALTIERI, che ha potuto osservare i nostri piccoli campioncini in tutte le
azioni di gioco, al fine di poter eventualmente selezionare i migliori elementi che verranno chiamati a
far parte della Nazionale Italiana Baseball categoria Cadetti.
In vista dell'inizio dei campionati in bocca al lupo a tutti i giocatori del Baseball Montefiascone.
Mauro TOF.
La Confraternita S. Maria del Giglio
S. Felice da Cantalice ha eletto il suo direttivo
Nella giornata di domenica 9 Febbraio 2003 i confratelli della confraternita S. Maria del Giglio-S.
Felice da Cantalice che sono stati chiamati alle urne per eleggere democraticamente lo staff dei consiglieri ed il Priore. Dei 40 confratelli regolarmente iscritti ed aventi facoltà di votare hanno votato 32.
Nella votazione per la carica di Priore è stato eletto-riconfermato a pieni voti il Priore uscente sig.
Tarcisio Roscani, mentre a consiglieri sono risultati eletti i sig.ri Brigliozzi Giuseppe, Stefanoni
Antonio, Pepponi Ettore, Bellomarini Franco, Rossi Alberto e Santini Mario.
Il Priore, venuto in possesso del carteggio elettorale, ha indetto la prima riunione degli eletti per
dare gli altri incarichi secondo ed in conformità di quanto stabilisce lo statuto ed il regolamento d'attuazione nella giornata di mercoledì 26 Febbraio alle ore 21,00. Le cariche che dovranno essere conferite
dagli eletti sono quelle del cappellano, quella del vice-priore, quella del segretario, quella del cassiere
ed altre attività minori ma di grande aiuto e valido supporto all'attività del direttivo per il miglior funzionamento della confraternita in ossequio ai dettami dello statuto e del regolamento d'attuazione.
pag. 19
S&occùx
U
(Mtd,,,
Giulia
Stefanoni
Eccomi qua! Mi
presento:
sono
Giulia Stefanoni in
braccio al mio fratellinno Alessio. Sono
venuta alla luce il
giorno 6 Febbraio
2003 per la gioia di
babbo
Fabio
e
mamma
Michela
Silvestri.
lo e il mio fratellino chiediamo a
Gesù che benedica
sempre la nostra famiglia. Tanti bacioni ai nonni, agli zii
e ai bisnonni che sono impazziti dalla gioia.
DaWAmerica
Gent.mo Don Agostino,
eccomi di nuovo a scrivere
due righe, e mandare la
mia offerta per La Voce,
ringraziando tutti di questo
bellissimo giornale che
viene stampato al paese.
Per chi è lontano è una
festa riceverlo. Non so se
10 ha saputo: mio fratello Antonio Gamberi in Germania è
in Ospedale, gli hanno tagliato un piede per il diabete,
ora sta un poco meglio. Per il resto della famiglia si sta
tutti bene, grazie a Dio! Metto questa foto del mio terzo
nipotino, figlio di mia figlia Rita, che è nato il 1 Agosto
2002, ora che scrivo ha 7 mesi e ha una sorellina di 1
anno e mezzo Isabella.
Ho tre nipoti uno di 3 anni, una di un anno e mezzo e
11 piccolo di sette mesi, a giugno se tutto andrà bene, la
mia nuora prenderà una bambina.
Parlo spesso con Aldo lacoponi grazie al giornale.
Saluti infiniti a Lei e a tutto il gruppo de La Voce.
Maria Gamberi
Aurora
Brunamonti
Si tratta della piccola Aurora, venuta a
far c o m p a g n i a il 14
gennaio al fratellino
Leonardo, che se la
stringe in modo tale da
dire: guai a chi me la
tocca! Mamma Ornella
e papà Mario Brunamonti ne vanno orgogliosi, mentre i
nonni: Valeria e Riziero, Maria e Amilcare, non entrano
più nella pelle.
Lo zio D. Angelo, Direttore responsabile de "La
Voce", che ne dice? Anche se ormai è abituato ai nipoti,
prova sempre tanta emozione. Buon'aurora, signorina
Aurora!
Lorenzo
Zazzu
S o n o
Lorenzo Zazzu,
il 15 marzo è
stato il mio primo
compleanno.
Una grande
festa, per una
piccola peste in
erbai!
Ciao a tutti.
pag. 20
LA V O C E - n° 4 - Aprile 2002
Lions Club di Montefiascone
"Falisco Vulsineo"
La vita e le opere del Card. M. A.
Barbarigo
Il Serra Club di Viterbo e il Lions Club di
Montefiascone Falisco-Vulsineo hanno organizzato il 24
febbraio 2003 presso il Seminario Diocesano M.A.
Barbarigo di Montefiascone una Conferenza sul tema:
"La vita e le opere del Cardinale M.A. Barbarigo". La vita
e le opere dell'eminente figura, che ha lasciato a
Montefiascone un rilevante segno della sua presenza,
sono state tracciate da relatori che conoscono bene
quanto egli ha fatto per Montefiascone.
M. Emanuela Vanich, Superiora Istituto Maestre Pie
Filippini, ha illustrato "La biografia del Cardinale
M.Antonio Barbarigo"; Mons. Fabio Fabene, Officiale
Vaticano alla Congregazione dei Vescovi, ha dissertato sul "Ministero Episcopale e sul Processo di
Beatificazione del Cardinale M. Antonio Barbarigo"; Giancarlo Breccola, che ha effettuato numerosi studi sulla
storia di Montefiascone ha esposto alcune "Spigolature del Seminario M. Antonio Barbarigo con riferimenti alla
stamperia e alla Biblioteca", due strutture di grande importanza culturale che hanno segnato la presenza del
Seminario sul territorio.
Numeroso il pubblico intervenuto che ha apprezzato l'alto livello della manifestazione.
Un sentito ringraziamento va ad Antonio Cianchi, Presidente del Serra Club di Viterbo che ha avuto l'intuizione di realizzare tale iniziativa, proposta che è stata accolta con grande favore dal Lions di Montefiascone
che dà alle iniziative sul territorio una notevole importanza per promuovere gli ideali di servizio e di miglioramento della comunità che sono alla base dell'Associazione internazionale di riferimento. In questo caso gli
ideali cattolici, che sono alla base del Serra International (il primo Club fu fondato a Seattle nel 1935) si sono
coniugati con gli ideali laici di servizio del Lions International.
Fausto Vitiello
Supplica a Maria
per la pace
Vergin celeste, che risiedi in cielo
e guardi noi, in questa strada impervia
in questo mondo, ove è ira e superbia
i nostri cuori rigonfi di gelo.
Non siamo più capaci, ad amare
non siamo in grado di voler più bene
siamo selvaggi come lupi o iene
pensiam solo al potere, ed a sbranare.
Nuove considerazioni sul S. Flaviano di Montefiascone
Il 28 Gennaio alle ore 16,00 presso la Rocca di Montefiascone è stato
presentato dai: Prof.ssa Marina RIGHETTI TOSTI CROCE Docente
Università La Sapienza di ROMA, Prof.ssa Anna Maria D'ACHILLE Docente
Università La Sapienza di ROMA e dal Prof. Gerhard WIEDMANN Biblioteca
ACQLAPENDENTE - MONTEFIASCONE (VI >
O divin Madre, prega tuo Figlio
tu che sei santa e piena di grazia
ferma la guerra questa gran disgrazia
e che si creda ad un solo Dio.
Nuove considerazioni sul
San Flaviano di Montefiascone
Hertziana ROMA, il libro
"Nuove considerazioni sul S.
Flaviano di Montefiascone" curato dai Professori: M.G. BONELLI e A. BOCO.
La pubblicazione rappresenta il risultato di un lavoro di ricerca mirata, in cui il territorio o meglio gli elementi architettonici di una prestigiosa chiesa vengono studiati da un gruppo che ha nei Docenti le guide e negli
Alunni attenti discepoli: esempio di una scuola attiva ed aperta che non solo trasmette, ma soprattutto elabora conoscenza e cultura.
Con vivo compiacimento.
MARIA MAZZESCHI PORRETTI
Dirigente Scolastico del Liceo Leonardo da Vinci
Un salto di qualità e di prestigio
Acciari Claudio, già dirigente del Comitato Regionale di Controllo
è stato recentemente trasferito a Roma presso l'Assessorato agli Affari
Istituzionali ed Enti Locali.
Lavora a stretto contatto con l'assessore On. Donato Robilotta in
qualità di dirigente dell'Area Programmi e Progetti, nell'ambito della
Direzione Regionale Sicurezza, della quale ha assunto l'incarico di
vice-direttore.
Implora Dio per noi, per la pace
che ci perdoni i nostri peccati
fino a quel giorno che sarem chiamati
che ci guidi in una via meno audace.
Dona sollievo alle popolazioni
che soffron la fame, e son malate
sporche, cenciose e abbandonate
scordate da tutte le nazioni.
Ma tu non puoi ascoltarmi, madre Santa
piangi anche tu, su Sodoma e Gomorra
su questo mondo che anche Iddio aborra
su tanta gente, cui la fede manca.
Scusami Madre, per quel che ti chiedo
io non sono che un peccatore
ma cerco pace, e credo nel Signore
e mi sento oppresso per quel che vedo.
Monanni Franco
PER COMODITÀ' DEI LETTORI DE "LA VOCE"
NON CI SONO DUE LAUREE...
SENZA LA TERZA?!
Potete versare:
• sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica
• sul c.c. n° 10/61268 presso la Cassa di Risparmio di Montefiascone
0 inviare tramite c. c. postale n. 12158010 intestato a Parrocchia S.
Margherita - 01027 Montefiascone
0 consegnare ad Angelo Menghini presso il negozio In Via S. Lucia
Filippini preoccupandovi di mettere il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi".
Apprendiamo che in data 28.01.2003 il dott. Angelo A. Caporiccio,
Commercialista e noto tributarista e nostro concittadino già laureato in
Scienze Politiche si è nuovamente laureato in Giurisprudenza presso
l'Università di Macerata con la tesi "L'ONERE DELLA PROVA NEL PROCESSO TRIBUTARIO", Chiar.mo Prof. Eugenio della Valle, con il punteggio
106/110.
Complimenti e auguri di ottimo lavoro!