PI AN O DE LL `O FFE RT IVA FORMA TI VA A nn oscol as ti co 2014
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PI AN O DE LL `O FFE RT IVA FORMA TI VA A nn oscol as ti co 2014
Comune di Trieste area educazione, università, ricerca, cultura e sport servizi educativi integrati e politiche giovanili SCUOLA DELL'INFANZIA COMUNALE PIANO DELL'OFFERTIVA FORMATIVA Anno scolastico 2014-2015 Predisposto dal Collegio dei Docenti in data 07/10/2014 Adottato nella riunione del Consiglio della Scuola in data 20/10/2014 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996 Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi ambiti del fare e dell'agire: • Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme • Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute • Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità • I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura • La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura cara così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, settembre 2012). Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo: www.triestescuolaonline.it Riferimenti normativi Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa le linee normative e pedagogiche de: • la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia; • la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione”; • le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R., febbraio 2014); • Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009); • la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (M.I.U.R., ottobre 2010). • gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre 2012). Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a tutti. Il coordinamento pedagogico Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari direttivi Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche. Sul territorio i Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune, attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia, Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici). Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha un ruolo di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema territoriale integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel programma del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi. Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete dei servizi coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro. Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni didattiche e lo scambio di esperienze tra il personale. Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali del territorio e le convenzioni attivate nel territorio. La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia che, rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi. Coordinamento territoriale Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza, sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie, insieme a tutti i soggetti che condividono questo percorso in un determinato territorio della città, si programma l'attività di coordinamento pedagogico in Coordinamenti territoriali, rappresentati dai coordinatori pedagogici delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città. Il progetto pedagogico Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come riferimento le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi educativi del Comune di Trieste. Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intraservizi comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile, Servizio Integrativo Scolastico – S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e formative in un'ottica di continuità. Finalità della scuola dell'infanzia La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione). La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione). La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione). Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell’infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul gioco ed adeguata al livello di maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale: • creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione dell’identità); • stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all’indipendenza (conquista dell’autonomia); • proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive (acquisizione delle competenze); • organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente accogliente e motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di convivenza collettiva (senso della cittadinanza). La scuola come percorso di accoglienza Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di svantaggio sia con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi territoriali come l'Azienda per i Servizi Sanitari (Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte) e le Unità Operative Territoriali. Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza volte a favorire l’inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità e accuratezza. Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di apprendimento (D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (ottobre 2010). Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, scuola primaria e Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i percorsi formativi. Relazioni con le famiglie Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti educativi appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della crescita e dell'educazione di tutti i bambini. Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e affiancamento della genitorialità. In particolare, definiscono le modalità di comunicazione, di informazione e di confronto attraverso: • le giornate di “Open day” che per molte famiglie rappresentano il primo contatto diretto con il mondo della scuola- • le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività dei bambini, illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite didattiche, progetti specifici…); • i colloqui individuali; • l'assemblea dei genitori; • il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d’appoggio. Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. Ampliamento dell'offerta formativa Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia: • Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia) • Bando per il finanziamento di interventi relativi all’Integrazione scolastica degli allievi stranieri (laboratori a tema e presenza di mediatori culturali) • Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle Lingue e Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l’identità plurilinguistica e pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio”(dicembre 2006). Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in collaborazione a soggetti esterni come: • inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum) • musica (Conservatorio di musica G. Tartini) • educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale) • piscina (Triestina Nuoto) • progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità) • “Nati per leggere” • Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari) • “ Orto in condotta Modalità di organizzazione del contesto educativo Il personale Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste): • il coordinatore pedagogico • il personale educativo • il personale d’appoggio Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l’attività di tutto il personale assegnato ed è responsabile del buon funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di lavoro che privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l’apporto professionale di ciascun operatore. Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa. Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la cui turnazione deve assicurare nell’arco della giornata il massimo della compresenza anche finalizzata alla realizzazione di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornaliera secondo il principio della pari responsabilità educativa. È previsto l’insegnante di religione cattolica per i bambini che si avvalgono di tale insegnamento. Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di un corretto clima educativo all’interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delle routines quotidiane (entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla conquista dell’autonomia. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai bisogni dei bambini. Le “classi” Gruppo–sezione (la tradizionale “classe”) rappresenta un modello organizzativo che favorisce il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e flessibile, per consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini provenienti dalle diverse sezioni. La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi individualizzati al fine di favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza. Spazi e tempi Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico condiviso dall’intera equipe scolastica. In particolare: • lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale • il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle attività educative, valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi Mangiare a scuola In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una merenda di metà mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio. Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola Fabbro e visionato dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale d'appalto per il servizio di fornitura pasti prevede l'utilizzo di “Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio equo e solidale, prodotti agricoli regionali.” È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali forme di intolleranze alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei bambini, si possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati determinati alimenti autorizzati. Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire delle Commissioni mensa composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei centri di produzione pasti. Orari Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00. L’accoglimento dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la necessità, di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30. L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore 15.30, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro famiglie. Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico” con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa. Calendario scolastico Inizio anno scolastico per tutto il lunedì 01 settembre 2014 personale Apertura all’utenza lunedì 15 settembre 2014 Sospensione per festa del Santo Patrono lunedì 03 novembre 2014 Sospensione per vacanze natalizie dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 compreso Sospensione per carnevale e mercoledì dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015 delle Ceneri compreso ( Del. Regionale n.787 dd. 24 aprile 2014 ) Sospensione per vacanze pasquali dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso Sospensione per ponte 1°maggio sabato 02 maggio 2015 Sospensione per ponte 2 giugno lunedì 1 giugno 2015 Ultimo giorno di apertura all’utenza sabato 27 giugno 2015 È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'Immacolata Concezione), in quanto festività nazionale. a cura del Coordinamento Pedagogico * Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una semplificazione di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e specificità anche di genere. LA SCUOLA COMUNALE DELL'INFANZIA ''SORELLE AGAZZI'' Parte introduttiva generale La scuola dell'infanzia comunale SORELLE AGAZZI Il lavoro in sezione: La sezione azzurra La sezione rosa La sezione gialla La sezione verde Il lavoro in intersezione Progetti per i bambini piccoli Progetti per i bambini medi Progetti per i bambini grandi Educazione alla religione cattolica GLI SPAZI ED I TEMPI Tutti gli ambienti scolastici vanno predisposti per favorire l'inserimento dei bambini, l'acquisizione dei comportamenti autonomi e rispettosi delle regole, lo sviluppo delle capacità di comprendere, di organizzare il pensiero, di esprimere le proprie idee, di porsi in relazione con gli altri. Occorre un ambiente proporzionato, ordinato, attraente, funzionale, flessibile, differenziato e comunicativo. Lo spazio deve rispondere ai vari momenti della vita quotidiana: ➢ le attività di routine e le esperienze di relazione ➢ il gioco in tutte le sue tipologie ➢ l'acquisizione di competenze, la comunicazione verbale e non ➢ le attività manipolative, espressive e creative ➢ le relazioni tra adulti: incontri collegiali tra insegnanti e genitori. DESCRIZIONE DEGLI SPAZI La scuola SORELLE AGAZZI è disposta su tre piani con due aree verdi. Al piano terra: - cucina con spogliatoio e servizi igienici per il personale di cucina - refettorio - sala insegnanti con ripostiglio - lavanderia - bagni per il personale corridoio Al primo piano: - due aule destinate alle sezioni, verde e azzurra - bagno con servizi igienici per adulti - due servizi igienici per i bambini - spogliatoio per i bambini - direzione Al secondo piano: - due aule destinate a sezioni, rosa e gialla - bagno con servizi igienici per adulti - due servizi igienici per i bambini - salone con materiale psicomotorio - sala laboratorio e videoteca All'esterno: due spazi adibiti a giardino con giochi ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI L'organizzazione degli spazi della scuola costituisce un prerequisito di fondamentale importanza per il corretto svolgimento dell'esperienza educativa in generale e per una buona conduzione delle attività didattiche in particolare. Il primo ambiente con cui il bambino familiarizza è la sezione, che privilegia la dimensione personale ed è organizzato per garantire ai bambini stabilità emotiva ed affettiva e fornire dei punti stabili di riferimento. Per favorire l'attività in piccolo gruppo nella sezione sono stati creati dei centri di interesse, cioè angoli separati gli uni dagli altri pur essendo aperti. Oltre che in sezione, con bambini di età diversa, il lavoro didattico viene svolto per intersezione, ovvero per fasce d'età omogenee. Questa modalità permette un maggiore approfondimento dei temi affrontati, e nello stesso tempo educa il bambino all'interazione con bambini e adulti diversi dai propri compagni ed insegnanti, favorendo la socializzazione. L'attività di intersezione nella nostra scuola viene svolta in particolare nel salone e nel laboratorio, spazi che si prestano a modularità diverse a seconda delle esigenze. ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI Nella progettazione educativa si pianifica l'articolazione dei tempi tenendo in considerazione: l'orario della scuola la successione e la durata dei momenti tipici della giornata scolastica il benessere psicofisico dei bambini e la loro percezione temporale ancora approssimativa Le due insegnanti di sezione si alternano in turni settimanali, rispettivamente dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ( oppure dalle 7.30 alle 12.30 se devono prestare il servizio di pre accoglimento ) e dalle ore 11.00 alle ore 16.00 ( oppure dalle 12.00 alle 17.00 se devono prestare il servizio di uscita fino alle ore 17.00 ). Generalmente è prevista una compresenza di circa due ore (dalle ore 11.00 alle ore 13.00). Sulla base di progetti specifici o di uscite didattiche le insegnanti possono ampliare il proprio orario ed entrare prima delle ore 11. In particolare, prevediamo una compresenza delle insegnanti e quindi una variazione del loro orario di lavoro nei seguenti casi: • uscite didattiche • progetti didattici di intersezione • eventuale prolungamento fino alle 13.15-13.30 nel primo giorno di assenza della collega di sezione (senza invio supplenza). Il personale d'appoggio svolge il proprio lavoro in tre turni, assicurando la presenza dalle ore 7.30 alle 17 e la compresenza nelle ore centrali, di maggiore presenza di bambini. La giornata scolastica Ore 7.30-9.00 entrata 9.00: merenda 9.30: attività di routine 10.00 attività didattiche (in sezione, intersezione, salone, giardino) 11.30: attività di routine 12.00 pranzo 12.45-13.15:prima uscita 14-14.15: uscita a richiesta fino le 15-00: attività ludiche e didattiche predisposte dall’insegnante 15.00- 15.20 :merenda 15.30-17.00: uscita L' insegnante di religione è presente nella giornata di giovedì dalle 9 alle 15. Le risorse umane Coordinatore pedagogico: Nada Bradetich Insegnanti sezione azzurra maestre Daniela e Marta sezione verde maestre Gabriella e Patrizia sezione gialla maestre Antonella e Roberta sezione rosa maestre Erica e Laura religione cattolica maestra Elena personale d'appoggio: signore Paola, Barbara, Marina (coadiuvano il personale educativo soprattutto per l'igiene personale dei bambini). In cucina: Bruna (cuoca), Cristina,Gabriella Le pulizie: sig.ra Mariolina Le risorse materiali Alla scuola sono assegnate annualmente delle dotazioni finanziarie sia dall'Amministrazione Comunale sia in base alla legge regionale 10/88. Tali dotazioni vengono impiegate, per l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, drogheria, farmacia), sviluppo foto e acquisto libri materiale didattico e giochi I genitori dentro la scuola: Riunioni informative per i genitori nuovi a giugno e a settembre Riunione di presentazione della programmazione ad inizio anno scolastico Colloqui individuali con le insegnanti di sezione in corso d'anno Riunioni si sezione Consiglio della Scuola Commissione mensa Laboratori con i genitori in occasione di alcune feste o ricorrenze Festa finale Le scelte metodologiche Queste le basi teoriche principali cui fare riferimento nella progettazione e successiva declinazione operativa delle attività didattiche: valorizzazione del gioco è il "lavoro" dei bambini esplorazione e ricerca la maestra parte dalla curiosità e dall'interesse del bambino vita di relazione Un bambino in un ambiente sereno non solo è più sereno, ma apprende di più organizzazione e lavoro di squadra Ogni persona che lavora nella nostra scuola si sente parte di una squadra che, nessuno escluso, riveste un proprio ruolo nell'educazione dei bambini L’ACCOGLIENZA E L'INSERIMENTO L’ingresso nella scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino che vede il bambino, il più delle volte, alla sua prima esperienza sociale. Margaret Mead, antropologa, parlava della scuola come “vivaio di relazioni umane”, un luogo cioè in cui ogni suo componente ha un ruolo e una posizione precisi, ma soprattutto ha la funzione di contribuire attivamente all’accrescimento delle capacità socio- relazionali non solo dei bambini, ma di tutti i membri che vi fanno parte. Ciascuno è importante per l’altro proprio perché è parte integrante e costituente dello stesso sistema di cui fa parte e senza di esso il sistema non sarebbe più tale. L’accoglienza dei bambini “nuovi” richiede un percorso organizzato che si traduce in un progetto e si sviluppa attraverso la scelta di obiettivi e strategie che non si esauriscono nel primo mese di scuola, ma che proseguiranno in un tempo e spazio che rispetti i tempi e i ritmi dei bambini. Una metodologia “accogliente” crea un legame tra ciò che il bambino porta con sé e le esperienze che la scuola intende promuovere, per questo rappresenterà lo sfondo che delinea un particolare stile relazionale ed educativo durante tutto l’anno scolastico. I bambini che arrivano alla scuola dell’infanzia hanno una serie di conoscenze che sono la base sulla quale costruire altre conoscenze nuove, potenziandole e rafforzandole; l’interazione con gli adulti e soprattutto quella con i coetanei è fondamentale per la strutturazione del concetto di sé e per la costruzione della conoscenza. Imparare ad usare correttamente il pennarello, la matita, usare le forbici oppure la colla sono solo alcuni esempi tra le cose più impegnative che un bambino di 3 anni impara nel suo vivere quotidiano alla scuola dell’infanzia, come altrettanto fondamentale sarà l’interiorizzazione di alcune regole basilari nella convivenza con gli altri, come il mettersi in fila, salire e scendere le scale o lo stare semplicemente seduti a tavola. Per il raggiungimento e il consolidamento dell’autonomia e dell’igiene personale viene seguito un percorso supportato dal personale ausiliario, che è comunque presente in tutti i momenti della giornata. Il percorso formativo dei nostri bambini, oltre a comprendere la realizzazione dei progetti suddivisi in tre grandi fasce corrispondenti alle fasce d’età dei bambini, comprende anche la programmazione di un percorso educativo-didattico che si realizza in ciascun gruppo-sezione e che viene concordato delle due insegnanti. Il primo inserimento nella scuola materna è un momento molto importante per evitare che il bambino lo viva come una forzatura e quindi vi si opponga. Alle volte capita che un bambino venga a scuola volentieri nelle prime settimane e poi cominci a rifiutarla, altre volte succede che rifiuti il cibo per lungo tempo o un' insegnante diversa da quella cui si è legato. Per aiutare il bambino in questa fase così delicata ed importante la scuola dell'infanzia attua queste strategie: 1. inserimento graduale (non da subito presenza a scuola 2. 3. 4. 5. 6. 7. per l'intera mattinata) e orari di entrata/uscita personalizzati presenza del genitore in sezione compresenza delle due insegnanti di sezione per la prima settimana colloqui informativi e di conoscenza con le famiglie assoluto rispetto, compatibilmente alle esigenze familiari, dei tempi del bambino scelta degli spazi per i giorni dell'inserimento (preferibilmente la propria sezione) scelta mirata delle attività proposte PROGETTO: ACQUA FONTE DI VITA Sfondo integratore ai progetti di tutte le sezioni PREMESSA Il progetto generale della scuola per l’ anno scolastico 2014-2015 svilupperà il concetto di acqua come fonte di vita. Ogni sezione presenterà, in modo autonomo e specifico, un progetto inerente l’ argomento. Verranno coinvolti tutti i bambini della scuola. OBIETTIVI Gli obiettivi saranno quelli di far conoscere ai bambini dove si trova l’ acqua in natura, i vari stati dell’ acqua, l’ importanza dell’ acqua per la vita, il perché non deve essere sprecata, che cosa si può fare con essa e come può e deve essere utilizzata. METODOLOGIA Ogni sezione utilizzerà il sistema che riterrà più adeguato per promuovere questo progetto. TEMPI Il progetto si svilupperà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico e si collegherà alle attività svolte in ogni sezione. Alla fine dell’ anno scolastico si cercherà di integrare questo tema con i progetti esterni promossi dalla Regione, verranno coinvolti i bambini di tutte fasce d’ età. LA SEZIONE AZZURRA PROGRAMMAZIONE PREMESSA La scuola dell’ infanzia aggrega bambini di età diverse, infatti quest’ anno nella sezione azzurra sono presenti 6 bambini piccoli, 8 bambini medi e 11 bambini grandi. Per facilitare lo sviluppo del progetto delle varie unità d’ apprendimento abbiamo diviso l’ anno in tre periodi lasciando fuori settembre, in quanto è un mese particolare, nel quale i bambini medi e grandi devono riprendere le regole della scuola, mentre i bambini piccoli devono concludere l’ inserimento e riuscire ad adattarsi all’ ambiente del tutto nuovo per loro. SETTEMBRE Accoglienza Inserimento bambini piccoli Comprensione, accettazione e acquisizione delle regole Amicizia e rispetto Gestione dei conflitti Acquisizione dell’ autonomia Conoscenza degli spazi (aula, salone, mensa, giardino….) Le vacanze appena trascorse Gli amici ritrovati Le maestre e le altre figure della scuola La mia sezione OTTOBRE – NOVEMBRE – DICEMBRE Conosciamo i colori primari e secondari I colori dell’ autunno La frutta autunnale Gli animali e il letargo La Barcolana Il tempo cambia e le giornate si accorciano Giorno e notte Gli opposti Canzoncine, poesie e filastrocche sull’ autunno San Nicolò Il Natale e le sue tradizioni Alla scoperta dello schema corporeo GENNAIO – FEBBRAIO – MARZO Cosa posso fare per essere un bravo cittadino (solo per i bambini piccoli) La mia giornata, il tempo che passa Il freddo, la lana e gli indumenti invernali Il gelo e la neve Le forme geometriche Aspettando Carnevale Le maschere di carnevale Alberi sempreverdi Gli agrumi Il bucaneve Canzoni, poesie e filastrocche invernali Festa del papà Primi segni di primavera APRILE – MAGGIO – GIUGNO Primavera Fiori di primavera Frutta di primavera Festa della mamma La Pasqua e le sue tradizioni L’ estate fa capolino Il mare e suoi abitanti Le case degli animali Disegni personali e cartelloni riassuntivi, incollature La scoperta della fattoria Preparazione per la festa di fine anno Iniziano le vacanze estive Durante ogni stagione verranno presentate delle letture inerenti il periodo trattato e i bambini verranno invitati sia rispondere a semplici domande che a produrre dei disegni per capire il loro livello di comprensione e per stimolarli nella produzione verbale. Dopo le vacanze di Natale verranno sviluppati i progetti: Il riciclo, il ciclo dell’ acqua, 123….conta e gioca insieme a me! E …la geografia attraverso le bandiere. PROGETTO: IL RICICLO PREMESSA A partire dal mese di gennaio, ai soli bambini medi , verrà presentato il progetto del riciclo. Un argomento di attualità che aiuta i bambini a diventare più consapevoli di come bisogna comportarsi per mantenere il nostro ambiente sempre pulito e ben vivibile. OBIETTIVI 1. Che cosa significa riciclare 2. Insegnare ai bambini che non è poi così difficile differenziare i rifiuti 3. E’ bello vivere in un ambiente pulito. METODOLOGIA Ai bambini verrà presentata una storiella che ben fa comprendere loro quanto è importante imparare a dividere i rifiuti. Inoltre verranno presentate delle schede da colorare e da completare e varrà anche chiesto loro di fare una piccola ricerca a casa. FINALITA’ I bambini dovranno essere in grado di distinguere i vari tipi di immondizie e saper sempre in che contenitore inserirli IL CICLO DELL’ ACQUA PRESENTAZIONE A partire dal mese di novembre, a tutti i bambini verrà presentato il progetto inerente l’ acqua. Verrà proposto in modo semplice cosicché anche i bambini più piccoli potranno avvicinarsi e comprendere l’ argomento. Al termine del percorso i bambini dovranno essere in grado di verbalizzare in modo semplice il ciclo dell’ acqua e almeno un’ esperimento. OBBIETTIVI I bambini dovranno essere in grado di spiegare in modo semplice: 1. Il ciclo dell’ acqua 2. Dove si trova l’ acqua 3. Il sapore dell’ acqua 4. Esperimenti 5. Gli stati dell’ acqua 6. L’ acqua serve per….. dissetarsi, per alimentarsi, per l’ igiene personale, per irrigare, per spegnere il fuoco. METODOLOGIA Si inizierà con la presentazione del ciclo dell’ acqua, quindi con la consegna di alcune schede, e poi con l’ utilizzo di giochi con l’ acqua e di semplici esperimenti per stimolare sia la loro osservazione che la formulazione di ipotesi. Si cercherà assieme ai bambini di analizzare gli scopi per cui è necessaria l’ acqua. TEMPI Il progetto si svilupperà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico FINALITA’ Il fine ultimo è rendere consapevole il bambino dell’ importanza dell’ acqua e insegnargli a non sprecarla. 1 2 3 ……CONTA E GIOCA INSIEME A ME! Questo progetto è rivolto ai bambini grandi e medi. I bambini grandi impareranno a contare fino a 20 aiutati dal gioco “ DEI PUNTINI”, unendo in modo corretto i puntini scopriamo che cosa apparirà. Per riuscire a farlo con sicurezza, dovranno, quindi non solo saper contare, ma anche compiere associazioni tra nome, numero e simbolo grafico; saper quindi “leggere” riconoscere i numeri e saperli scrivere. Nella seconda parte del progetto si procederà con insiemistica di base. I bambini medi seguiranno lo stesso percorso imparando a contare a 10. I “ loro puntini” faranno apparire gli animali della foresta. Anche i bambini medi compieranno associazioni tra nome, numero e simbolo grafico. OBBIETTIVI (BAMBINI GRANDI) 1. Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi 2. Sviluppo delle attività logico-matematiche 3. Percezione mediante quantità 4. Saper riferire la quantità di oggetti presenti nell’ insieme 5. Riuscire a ordinare secondo un ordine crescente 6. Confrontare insiemi con numerosità diversa 7. Confrontare quantità 8. Associare numero e quantità 9. Trovare associazioni e relazioni logiche 10.Filastrocche, quindi “RITMO” schemi ricorsivi OBBIETTIVI (BAMBINI MEDI) 1. I bambini stessi procederanno con seriazioni e raggruppamenti in insiemi ( tutti i bambini biondi in un gruppo e quelli castani in un altro) ecco quindi due insiemi. 2. Percepire l’ insieme più numeroso 3. Seriazioni di pennarelli, lego, cubetti…… 4. Filastrocche, quindi “RITMO” sperimentando su se stessi schemi ricorsivi. MATERIALI BAMBINI GRANDI Schede di insiemistica di base e “giochiamo con i puntini” MATERIALI BAMBINI MEDI “Giochiamo con i puntini” Cubetti, pennarelli, lego, cerchi, macchine e palloni Questo progetto inizierà a gennaio. …LA GEOGRAFIA ATTRAVERSO LE BANDIERE A partire da gennaio e fino a maggio, ai soli bambini grandi verrà fatta conoscere la geografia dell’ Europa attraverso le bandiere. Verranno scelte solo alcune bandiere e verrà raccontata in modo semplice la loro storia. Prima di iniziare a colorare la bandiera, ai bambini verrà presentata la carta politica dell’ Europa per far vedere dove si trova lo Stato, quindi colorato. Alla fine del percorso ogni bambino dovrà essere in grado di raccontare in modo semplice la storia e i colori che caratterizzano una bandiera. La scelta della bandiera sarà personale. OBIETTIVI Il bambino dovrà essere in grado di: 1. Indicare i colori della bandiera 2. Sapere a quale Paese appartiene 3. Dove si trova sulla carta geografica il Paese scelto 4. Raccontare la storia della bandiera, in poche parole METODOLOGIA Il progetto si svilupperà attraverso il racconto a voce della storia delle bandiere, della colorazione delle bandiere e dello Stato di appartenenza. FINALITA’ Lo scopo è quello di far conoscere un po’ la geografia anche attraverso la colorazione delle bandiere LA SEZIONE ROSA PROGRAMMAZIONE La sezione è formata da bambini eterogenei per età: - 7 bambini grandi - 11 bambini medi - 7 bambini piccoli Il PROGETTO EDUCATIVO per il corrente anno scolastico “EMOZIONI IN GIOCO “ si pone, come finalità generale, la riscoperta del sé in relazione con gli altri, la conoscenza del mondo che ci circonda, l’interiorizzazione di valori universalmente condivisi quali la libertà, il rispetto, la condivisione e l’impegno ad agire per il bene comune. “L’ambiente educativo ” si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine ( l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il momento del gioco”, ecc..) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e sollecitazioni.” (Indicazioni Nazionali 2012) L’ambiente scuola deve essere accogliente e comunicativo per le famiglie e i bambini. Si sono predisposti, all’interno della sezione, due “angoli”,cioè spazi circoscritti, allestiti con materiale strutturato ,dove i bambini, giocando, sperimentano le proprie competenze e potenzialità. L’angolo della cucina con gli accessori per il gioco simbolico e creativo, L’angolo della lettura e l’angolo morbido per lo sviluppo della comunicazione e dell’apprendimento, per lo sviluppo emotivo e sociale. Il tavolo delle costruzioni e della manipolazione allestito in sezione, i laboratori allestiti negli altri spazi della scuola, oltre ai due giardini esterni, sono i luoghi dove i bambini svolgeranno le attività didattiche ed il gioco libero. I temi che verranno trattati sono i seguenti: - L’ACCOGLIENZA dei bambini EMOZIONI IN GIOCO EMOZIONI D’ACQUA GIOCO CON I NUMERI E LE PAROLE PREVENZIONE E RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’ L’ACCOGLIENZA dei bambini L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino, il più delle volte, alla sua prima esperienza nel sociale. Il momento dell’accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, facilita il processo di separazione dall’adulto, consolida il processo di distanziamento, che è condizione indispensabile per l’avvio del processo di socializzazione. E’ fondamentale accogliere il bambino nella sua complessità strutturale e relazionale per aiutarlo in maniera prioritaria nell’ambientamento. Il contesto accogliente della sezione invita i bambini “nuovi” ad avvicinarsi con curiosità a questa prima esperienza di scolarizzazione. Le insegnanti personalizzano l’accoglienza di ciascun bambino prevedendo ritmi, tempi e spazi di attenzione individuale. Tempi flessibili anche per l’allontanamento dei genitori. Uno dei primi obiettivi è favorire la conoscenza dell’ambiente e di tutti coloro che partecipano all’obiettivo educativo: - Conoscere l’ambiente scolastico - Conoscere le maestre e tutto il personale della scuola - Conoscere il nome dei compagni - Partecipare alle attività di gioco libero ed ai giochi organizzati - Utilizzare i materiali e gli oggetti - Muoversi nello spazio scuola Brevi racconti ed immagini faranno capire al bambino che la scuola materna è un luogo dove potrà divertirsi con altri bambini e giocare con loro, facendo delle cose nuove ed interessanti. Il periodo dell’accoglienza coinvolge inoltre tutti i bambini grandi e medi che, dopo le vacanze, ritrovano la loro scuola e i loro amici e ritrovano quell’ambiente già sperimentato di divertimento e di apprendimento. In relazione al filo conduttore che caratterizza la progettazione didattica della scuola, L’ACQUA , la nostra sezione ha deciso di utilizzare l’elemento naturale acqua in relazione al PROGETTO DI SEZIONE “EMOZIONI IN GIOCO “ EMOZIONI IN GIOCO Lo sviluppo globale del bambino comprende numerose aree non scindibili tra loro, quali l’intelligenze, la creatività, il linguaggio, la motricità, ecc…. In questa ottica, lo sviluppo cognitivo è inseparabile da quello dell’affettività. Le emozioni stanno assumendo un ruolo sempre più significativo nell’offerta formativa della scuola: lo sviluppo delle emozioni positive migliora l’apprendimento, il clima della classe, i rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi e sostiene la loro crescita psicologica. La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali. Obiettivi 1. Riconoscere le emozioni proprie e altrui 2. Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri 3. Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo 4. Promuovere abilità di gestione dei conflitti Contenuti e Attivita’ Attraverso giochi, conversazioni, disegni e lavori di gruppo il laboratorio permetterà ai bambini di scoprire le proprie emozioni e i propri sentimenti, anche quelli negativi, per conoscerli,comprenderli, accettarli e trasformarli senza averne timore. 1) Corpo ed emozioni. Attraverso attività ludiche, si lavorerà con i bambini rafforzando la capacità di cogliere la comunicazione emotiva corporea. Es.:Parlarsi senza le parole - “facciamo le facce” - Io faccio come lui/lei 2) Nominare le emozioni. Selezionare le emozioni primarie e le emozioni secondarie più importanti in età evolutiva; distinguere le emozioni piacevoli e spiacevoli; collegare le emozioni agli eventi che le determinano. Si comincia a conoscere un emozione alla volta... - Rabbia, collera - Paura, terrore - Felicità, gioia - Tristezza, dolore - Sorpresa, meraviglia - Disgusto, schifo - Vergogna, imbarazzo 3) Riconoscere le emozioni proprie e altrui - come mi sento oggi? - ripensiamo a momenti che ci hanno fatto sentire…li raccontiamo, - quella volta che ero piccolo, io… - come si sentono i compagni? Che faccia fanno quando sono... Metodologia Il libro, intorno al quale ruota l’iniziativa progettuale, è “Sei folletti nel mio cuore” di Rosalba Corallo, un testo di narrativa psicologicamente orientata, che attraverso le avventure di Tommy, un bambino che non sopporta di esser definito dai grandi “troppo sensibile” e dei buffi folletti che abitano il suo cuore, affronta la tematica delle emozioni e ne rivela l’importanza di una loro serena accettazione e corretta gestione. EMOZIONI D’ACQUA Il Progetto di sezione viene integrato dal Progetto EMOZIONI D’ACQUA. Si tratta di una proposta di gioco corporeo che utilizza la conoscenza intuitiva dell’acqua per immedesimazione. Obiettivi 1. 2. 3. 4. Sviluppare la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni Far emergere le capacità espressive utilizzando linguaggi diversi Educare ad una coscienza ecologica con il rispetto dell’ambiente Saper ascoltare la natura nelle sue manifestazioni Contenuti ed attività Il rumore delle onde del mare, prima calmo e poi in tempesta, il rumore della pioggia, il temporale, ma anche l’acqua che bolle o semplicemente un rubinetto che gocciola, saranno proposti mediante materiali audiovisivi per poi verificare con i bambini che tipo di emozioni hanno vissuto ascoltandoli, ma anche quali sono state le loro reali esperienze vissute in queste occasioni. I bambini, attraverso fantasie guidate, sostenute da sonorità naturali, saranno sollecitati a diventare, sentirsi, muoversi, immaginarsi come acqua, gocce, onde, correnti, subito dopo a osservare/riconoscere nelle immagini filmate, gli stessi stati/eventi, a verbalizzare e socializzare i loro vissuti e a riprodurli in una trasposizione grafica finale. -Utilizzo di filmati e registrazioni sonore d’acqua - giochi motori d’acqua ACQUA : gioco con LE PAROLE e i NUMERI NUMERI E QUANTITA’ Attraverso le conoscenze che si sviluppano sull’elemento naturale “acqua” , attraverso l’approccio con esso ed attraverso le sperimentazioni e combinazioni con altri elementi si vuole favorire nei bambini un’ampia familiarità sia con la struttura logico-matematica sia con quella fonologica del linguaggio orale ed il codice scritto. Con ciò si vuole fornire al bambino le opportunità per giocare, scoprire, costruire, contare e scoprire i codici scritti e matematici, tenendo conto delle conoscenze che il bambino possiede già e delle varie sollecitazioni presenti nell’ambiente. Il progetto è rivolto prevalentemente ai bambini dell’ultimo anno, e verrà trattato in maniera specifica ed mirata con questi bambini, anche se poi verrà esteso a tutta la sezione, tenendo conto delle abilità e competenze di ognuno. Obiettivi 1. Individuare caratteristiche e particolarità dell’acqua : cos,è, cosa fa 2. Osservare differenze e somiglianze 3. Osservare e descrivere fenomeni e situazioni, rilevandone caratteristiche e descrivendo le sequenze 4. Utilizzare il nesso causa-effetto 5. Riconoscere ed utilizzare parole derivate da “acqua”, nomi d’acqua, azioni d’acqua 6. Stabilire relazioni ed associazioni tra elementi 7. Ricostruzione logica e cronologica delle attività sviluppate Contenuti ed Attività 5. Giochi del tatto , giochi di manipolazione 6. Stimolazione di tutti i sensi: attraverso occhi,orecchie,naso,bocca e tatto scopriamo tutti gli indizi che “sanno” d’acqua. 7. Giochi psicomotori per la percezione spazio-tempo (prima, adesso, dopoieri, oggi, domani – giorni,mesi,stagioni) 8. Giochi linguistici, produzioni linguistiche ( pensieri, piccole storie,poesie) 9. Esperimenti di chimica e fisica 10.Riconoscere i numeri e la loro funzione : contare, rappresentare, confrontare quantità Metodologia E’ importante per la progettazione e lo svolgimento delle attività lo strumento dell’”osservazione” per rilevare , oltre i bisogni , gli interessi manifestati dai bambini. Essi saranno la base di partenza per la scelta dei temi a cui collegare le proposte didattiche. L’approccio e la scoperta di alcuni concetti della matematica avviene in maniera naturale attraverso giochi, canti ed attività specifiche. LETTO-SCRITTURA Si sostiene e si stimola l’evoluzione delle capacità rappresentative dei bambini aiutandoli ad affinare i propri mezzi grafico-espressivi stimolando la motricità fine, coerentemente allo sviluppo di tutti gli altri linguaggi. Obiettivi - Consolidare le abilità di base - Favorire la scrittura spontanea e semplici pre-grafismi - Discriminare i fonemi - Individuare delle “lettere” tra simboli grafici diversi - Associare parole scritte a immagini corrispondenti TEMPI : da ottobre a maggio DESTINATARI : tutti i bambini della Sezione SPAZI : ambiente interno ed esterno della scuola – uscite didattiche sul territorio PREVENZIONE E RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’ I bambini sono notevolmente diversi uno dall’altro, non solo fisicamente, ma anche nelle aspirazioni e nelle potenzialità. Possiamo trovare bambini ancora impacciati nei movimenti ma che possiedono un ricchissimo vocabolario ed altri che corrono e si muovono con disinvoltura ma che trovano difficoltà nel rappresentare graficamente la figura umana, ecc… In base alle nuove norme in materia delle difficoltà di apprendimento in ambito scolastico (Legge 170 del 2010) il progetto propone il seguente Obiettivo - rilevare precocemente eventuali difficoltà che possono insorgere nei bambini nello svolgimento dei compiti loro assegnati e sviluppare le abilità necessarie a colmarle Attivita’ - Schede osservative che permettono di evidenziare le aree nelle quali ci potrebbero essere delle carenze - Schede di rinforzo ( es.:di abbinamento, identificazione, riconoscimento) - Attività di potenziamento per colmare le eventuali carenze e sviluppare maggiormente alcune abilità. - Utilizzo di brevi racconti - Gioco e movimento Tempi Durante la giornata per breve tempo da gennaio a maggio Destinatari : bambini grandi della sezione. Ai bambini “grandi” viene riservato un questionario osservativo preposto ad evidenziare le loro potenzialità . VERIFICA DEI PROGETTI Durante l’anno scolastico verranno raccolti dati relativi al processo di apprendimento in atto. DOCUMENTAZIONE Ogni progetto presenta la documentazione relativa al lavoro svolto attraverso schede, disegni, tabelloni. Il percorso didattico tiene conto altresì delle ricorrenze ed avvenimenti che coinvolgono i bambini. Nel rispetto delle culture diverse si vivrà la festa di San Nicolò, la festa del Natale, i divertimenti del Carnevale e la festa della Pasqua. LA SEZIONE GIALLA PROGRAMMAZIONE LA SEZIONE E’ COMPOSTA DA: 11 BAMBINI GRANDI 9 BAMBINI MEDI 5 BAMBINI PICCOLI GLI SPAZI DELLA SCUOLA L’organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato non artificioso. Lo spazio, infatti, si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento: -ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO -LA CASETTA -MOBILETTI CON CESTI E GIOCHI -L ’ANGOLO MORBIDO E’ IMPORTANTE ATTRIBUIRE AGLI SPAZI UNA FUNZIONE PRECISA E BEN RICONOSCIBILE, PER FAVORIRE LA PERSONALIZZAZIONE E L’IDENTIFICAZIONE. IL BAMBINO… PENSA ALLA SCUOLA Programmare significa costruire qualcosa partendo da una situazione data specifica e non generica: i bambini con i loro bisogni, i loro stili di apprendimento, la loro storia individuale e familiare, i loro ritmi di sviluppo, i bambini nelle loro dinamiche relazionali, le risorse umane e professionali, le opportunità offerte dalla struttura scolastica, il contesto sociale e la realtà del quartiere…. Per questo motivo la programmazione è l’insieme ragionato dei metodi e delle tecniche della prassi scolastica, volto a dare intenzionalità a ciò che si fa, evitando l’improvvisazione e favorendo nel percorso educativo il rapporto dialettico tra le ragioni degli oggetti dell’educazione e le ragioni dei soggetti che si educano. IO E TU….UGUALE NOI L’accoglienza è un momento privilegiato per stabilire nuove modalità di conoscenza, di convivenza e di collaborazione per tutti: tra bambini e adulti, tra bambini e bambini e tra adulti e adulti. Nell’accoglienza si intrecciano tante storie individuali: le storie dei bambini , che sanno sempre trovare risorse ai cambiamenti che la scuola propone e sperimentano sempre nuove modalità di relazionarsi con adulti e compagni diversi; la storia delle famiglie che pur diverse per provenienza, cultura e abitudini di vita, si ritrovano a condividere gli stessi desideri, speranze, dubbi e timori per i loro figli; la storia delle insegnanti che, nel rispetto delle differenze individuali condividono principi educativi per tradurre l’accoglienza in conoscenza reciproca, attuando una valorizzazione delle risorse individuali. A loro il compito di progettare l’itinerario del viaggio, affinché quello che si intravede a scuola sia un bellissimo” viaggio organizzato”, un viaggio che non finisce nel primo mese di scuola, ma che prosegue in un tempo e spazio che rispetti i tempi e i ritmi dei bambini. OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO -PROMUOVERE E INSTAURARE NEL BAMBINO UN ATTEGGIAMENTO DI FIDUCIA NEI CONFRONTI DELL’AMBIENTE CHE LO ACCOGLIE; -PROMUOVERE NEL BAMBINO LA PERCEZIONE DI ESSERE ACCOLTO ED ACCETTATO NELL’AMBIENTE SCOLASTICO; -STIMOLARE NEL BAMBINO IL DESIDERIO DI FAR PARTE DEL GRUPPO IN MODO ATTIVO; -FAVORIRE NEL BAMBINO LA RELAZIONE, LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E LA SOCIALIZZAZIONE CON I PARI E GLI ADULTI. LA SCOPERTA DELL’ACQUA L’ambiente naturale è una fonte inesauribile di idee, di oggetti,fatti e scoperte che offrono spunto per recuperare quello spirito avventuroso e indagatore tipico dell’infanzia. L’acqua, soprattutto per i bambini, è un particolare elemento di gioco e di divertimento, una materia che offre loro possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere, di esplorare….l’acqua è affettività, emozione, ricordo… l’acqua è anche chiave per comprendere i fenomeni della natura, i processi vitali. “TOCCO, ASCOLTO E GUSTO” L’acqua sarà la situazione-sfondo che ci accompagnerà per tutto il percorso di lavoro e l’esperienza diretta costituirà la modalità primaria con cui i bambini saranno invitati a fare per sviluppare gradualmente la capacità di “saper fare”e approfondire tutte le ipotesi emerse nello svolgimento delle attività. Agli occhi dei bambini l’acqua è un elemento affascinante ed emozionante, lo coinvolge nella sua totalità, contribuisce a soddisfare il loro desiderio di manipolazione, gli offre molte possibilità di gioco e la scoperta di nuove conoscenze. BOLLE DI SAPONE Questo percorso si riallaccia al precedente ed è dedicato all’educazione all’igiene,molto importante nella scuola dell’infanzia, poiché aiuta a comprendere quanto , l’assunzione di sane abitudini di vita e una adeguata attenzione all’igiene personale, favoriscano la salute psicofisica. L’educazione alla salute sarà avviata fornendo in modo contestuale alle esperienze di vita , le prime conoscenze utili per la corretta gestione del proprio corpo, mirando all’acquisizione di buone abitudini igienico-sanitarie. DOCUMENTAZIONE Ogni fase del progetto presenterà la propria documentazione formata da tabelloni realizzati in gruppo, schede strutturate e disegni liberi. Un ulteriore sussidio ed anche uno strumento di valutazione e verifica sarà, inoltre,il libro di schede operative pre-scuola che verrà fornito ai bambini medi e grandi. STRUMENTI Utilizzeremo come sfondo integratore il racconto”IL FANTASTICO VIAGGIO DEL SIGNOR ACQUA”.Uno strumento molto interessante per guidare i bambini alla scoperta delle trasformazioni dell’acqua in base alle variazioni del calore….i fenomeni che si possono osservare nel quotidiano come la pioggia, il vapore, la neve e il ghiaccio. LA SEZIONE VERDE PROGRAMMAZIONE PREMESSA Nella scuola dell’ infanzia sono presenti bambini di età diverse, quest’ anno nella sezione verde sono presenti 8 bambini grandi, 6 bambini medi e 11 bambini piccoli. Per promuovere l’ inserimento dei bambini più piccoli si dedicherà tutto il mese di settembre, poi con il mese di ottobre inizieranno le altre attività inserite nella programmazione. OBIETTIVI La programmazione terrà conto della stagionalità, pertanto attraverso il cambiamento degli alberi del giardino, si potrà far notare ai bambini il passare del tempo, argomento molto difficile da comprendere, tanto che i bambini più piccoli fanno molta difficoltà. Questo obiettivo è supportato dalla scelta di utilizzare la previsione metereologica come argomento che introduce alcuni temi come quello del cambiamento del clima e del tempo atmosferico. Tuttavia anche il soffermarsi sulle feste e ricorrenze, permetterà al bambini di raggiungere questo obiettivo. Il tutto sarà poi completato dalle numerose forme di pittura, di disegno e di vari lavoretti che verranno proposti ai bambini durante tutto l’arco dell’ anno. Lo scopo che si vuole raggiungere con la programmazione verrà poi supportato da alcuni progetti che sono quello dell’ accoglienza, dell’ educazione ambientale, dell’ educazione all’ impegno, dei colori e della pittura e anche attraverso il progetto che riguarda l’ acqua, progetto generale di tutta la scuola. TEMPI Per poter sviluppare la programmazione sarà necessario tutto l’ anno scolastico, anche perché tenendo conto della differenza di età, ogni progetto verrà proposto in modo diverso a seconda che il bambino faccia parte del gruppo dei grandi, piuttosto che dei piccoli o dei medi. PROGETTO ACCOGLIENZA PREMESSA Il bambino giunge alla scuola dell’ infanzia con una sua storia: qui le sue potenzialità, le sue conoscenze e le sua capacità devono essere sollecitate, stimolate e sviluppate. Lo spazio accoglienza aiuta i bambini piccoli ad integrarsi nel contesto scolastico. A scuola il tempo rappresenta una variabile determinata nell’ organizzazione della vita e delle esperienze del bambino. Dentro la scuola il ritmo non è casuale: quanto accade nella giornata, nella settimana, nell’ anno è organizzato secondo una logica educativa. Nel quotidiano, in modo diverso a seconda delle giornate ritroviamo: un tempo d’ incontro con l’ ambiente, con le maestre con i compagni. I bambini possono giocare liberamente, esplorando gli spazi, ampliando le relazioni con i compagni ARGOMENTI L’ accoglienza, i racconti e le filastrocche dell’ accoglienza, la conoscenza dei bambini, le attività delle routine, i giorni della settimana, i mesi dell’ anno. OBIETTIVI Fare in modo che il bambino si senta accettato ed ascoltato. Stimolare il bambino ad avere fiducia in sé e negli altri. PROGETTO: EDUCAZIONE ALL’ IMPEGNO Le regole cosa sono e a cosa servono. PREMESSA I bambini devono apprendere le norme di comportamento sociale indispensabili per vivere una corretta vita di relazione, non conoscono la categoria della regola, ma sono in grado di comprendere che certe cose” si possono fare” e certe altre “ non si possono fare”. OBIETTIVI Sviluppare nel bambino un graduale senso di riconoscimento di appartenenza al gruppo e alle sue regole. ARGOMENTI Le regole: cosa sono e a cosa servono. Racconti e filastrocche sulle regole, sviluppare atteggiamenti positivi verso gli altri. TEMPI Da settembre a giugno per tutti i bambini della sezione. VERIFICA DEI PROGETTI Durante l’ anno verranno raccolti dati relativi ai progetti. DOCUMENTAZIONE Tutti i progetti presentano la documentazione relativa attraverso disegni liberi, schede, tabellari, poesie e filastrocche. COLORI E PITTURA PREMESSA Il progetto nasce dal desiderio di educare i bambini all’espressione cromatica, effettuando un percorso di scoperta e di utilizzo dei colori, soprattutto partendo dal presupposto che il colore è un linguaggio, ed è quindi comunicazione, espressione, creatività per vivere quelle esperienze attive che sono il primo passo verso un’espressione creativa che nasce e si sviluppa attraverso il piacere prima visivo e poi corporeo, per divenire così piacere estetico . OBIETTIVI Il progetto intende stimolare la fantasia, l’immaginazione e la creatività offrendo ai bambini e alle bambine varie esperienze attraverso la manipolazione di diversi materiali. Con tale progetto ci proponiamo di far scoprire ai bambini le svariate possibilità espressive e integrando il progetto sull' acqua, filo conduttore dell'argomento annuale. TEMPI Da ottobre a maggio per tutti i bambini della sezione PROGETTO: L’ ELEMENTO ACQUA PREMESSA Questo progetto si rivolgerà a tutti i bambini della sezione verde e verterà sulla conoscenza dell’ acqua, come elemento indispensabile alla vita. OBIETTIVI Lo scopo è quello di insegnare ai bambini l’ importanza dell’ acqua e perché non bisogna sprecarla. Si cercherà assieme a loro di scoprire i luoghi in cui si trova l’ acqua e quali sono i suoi stati; vaporosa, ghiacciata, liquida. METODOLOGIA Il progetto si articolerà attraverso il racconto di alcune storielle, facendo disegni e colorando schede. Alla fine i bambini dovranno essere in grado di verbalizzare in modo semplice gli esperimenti svolti durante l’ anno. Per permettere ai bambini di meglio apprendere, si realizzeranno dei cartelloni esemplificativi. Verranno utilizzate varie tecniche con l’ uso dei pennarelli, delle tempere e di altri materiali. TEMPI Il progetto si svolgerà lungo tutto l’ arco dell’ anno scolastico. PROGETTO: MONDO FELICE PREMESSA Il progetto è dedicato a tutti i bambini della sezione verde, si offre come un solido strumento per far avvicinare i bambini al rispetto e alla valorizzazione dell’ ambiente, insegnando l’ importanza a non sprecare le risorse della terra, la pratica della raccolta differenziata e del riutilizzo dei rifiuti e altri comportamenti corretti che rendono “felice” la natura, e con essa, ogni forma di vita. OBIETTIVI Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere sono: 1. Insegnare la tutela della biodiversità e delle risorse naturali 2. Insegnare la corretta gestione del ciclo dei rifiuti 3. Educare i bambini a diventare soggetti attivi e responsabili verso l’ ambiente dove vivono e di quello dell’ intero pianeta. METODOLOGIA Per raggiungere gli obiettivi sopracitati si utilizzeranno i seguenti strumenti: giochi, filastrocche e disegni spontanei. In questo modo si realizzerà un forte coinvolgimento del mondo della scuola per approfondire la conoscenza delle tematiche ambientali, stimolando i bambini fino a renderli protagonisti di esperienza a contatto diretto con la natura. TEMPI Il progetto si svilupperà da gennaio a maggio IL LAVORO IN INTERSEZIONE Favorisce il lavoro per fasce d'età e l'interazione con altri bambini e adulti I laboratori esterni di inglese e musica verranno svolti da personale esterno, L'educazione stradale, rivolta ai bambini grandi, è a cura degli agenti della Polizia Municipale. Compatibilmente con le risorse finanziarie verranno organizzate anche delle uscite didattiche. Laboratori esterni: Inglese Progetti di intersezione: Movimento che passione! Con il corpo e con la mente…. Laboratorio di danza e musica Forme d’acqua Computer Intercultura Intercultura Educazione cattolica Con tutti i bambini PROGETTO LINGUA INGLESE Il progetto di insegnamento della lingua inglese nella Scuola dell'Infanzia è affidato ad un’agenzia esterna e si fonda sulla consapevolezza che oggi, tutti i bambini europei, ormai inseriti in un contesto socio-cuturale multietnico, debbano essere messi nelle condizioni di stabilire tra loro rapporti di positiva convivenza, attraverso un'educazione alla multiculturalità, ovvero alla conoscenza, comprensione e rispetto di usi, costumi, culture e lingue diverse dalla propria. La lingua è per eccellenza l'accesso privilegiato alla cultura di un popolo , quindi ci sI impegna sin dalla scuola dell'infanzia in un lavoro di sensibilizzazione e familiarizzazione ai suoni e alla cultura straniera di riferimento. La prima esperienza con la seconda lingua sarà volta a promuovere la creatività dei bambini in situazioni ludiche e a favorirne l’alfabetizzazione. Pertanto,la sua introduzione non si configura come un insegnamento precoce, ma come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal proprio che si svilupperà gradualmente in un apprendimento attivo e consapevole. Con i bambini piccoli "MOVIMENTO, CHE PASSIONE" Progetto di psicomotricità con i bambini azzurri verdi Coinvolgimento: Bambini piccoli verdi e azzurri Progetto: Il bambino di tre anni mentre si inserisce gradualmente con l'ambiente della scuola dell'infanzia compie varie esperienze, fra cui quella della corporeità e quella della motricità, molto importanti in quanto lo vedono prioritariamente coinvolto nella percezione di sé come entità corporea e di movimento, contribuendo alla sua crescita e alla sua maturazione. La conoscenza globale del proprio schema corporeo costituisce il presupposto indispensabile di ogni ulteriore presa di coscienza della propria persona quale entità psicofisica. Scopo della nostra attività è di provare un'educazione motoria specifica per i bambini più piccoli, condotta separatamente rispetto al gruppo dei medi. Vogliamo offrire ai bambini delle occasioni di esplorare e controllare le proprie abilità motorie specie nel rapporto con gli spazi, con gli oggetti e con gli altri, facendo in modo che l'attività motoria risulti vivace, varia, stimolante e non procuri noia e frustrazioni. Tra gli obiettivi didattici che intendiamo perseguire rileviamo in particolare i seguenti: comprendere ed eseguire semplici comandi raggiungere un primo controllo degli schemi dinamici e posturali di base acquisire la capacità di denominare alcune parti e alcuni movimenti o atteggiamenti del corpo coordinare i propri movimenti con quelli del compagno comprendere alcuni semplici indicatori spaziali e temporali. Tempi: da ottobre a maggio ”CON IL CORPO …E CON LA MENTE” Progetto di psicomotricità con i bambini rosa e gialli In questo progetto saranno coinvolti i bambini del primo anno di frequentazione scuola dell’infanzia, fascia d’età 3 anni. Corporeità e motricità contribuiscono alla maturazione e allo sviluppo del bambino promovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa. Si tratta di portare il bambino alla presa di coscienza della propria motricità, del proprio sé corporeo e della capacità di esprimere il proprio mondo interiore attraverso il movimento. Ogni bambino è in grado di percepire il proprio corpo solo se l’ha vissuto e percepito attraverso l’esperienza diretta. Così, con il corpo, ciascuno di noi entra in contatto con il mondo esterno formandosi una rappresentazione mentale di esso. Il corpo è inteso come soggetto di azione e di relazione con il mondo, nel senso che nello sviluppo del bambino c’è una stretta relazione tra la sua motricità ed il suo pensiero. I traguardi da perseguire consistono, da una parte nello sviluppo della capacità sensopercettiva e degli schemi dinamici e posturali di base e dall’altra nella progressiva acquisizione della coordinazione nei movimenti e della capacità di progettare ed attuare la più efficace strategia motoria, di intuire ed anticipare quella degli altri,e le dinamiche oggettive dell’attività motoria. L’insieme delle esperienze motorie e corporee correttamente vissute costituiscono un significativo contributo per lo sviluppo di una “immagine positiva di sé”. IL VALORE PSICO-PEDAGOGICO DEL GIOCO MOTORIO Il gioco motorio offerto ai bambini rientra pienamente nel quadro delle attività impiegate al fine di concorrere all’educazione, per una serie di motivi e caratteristiche: 1.attraverso l’esercizio ludico il bambino esprime gli impulsi e i moto del suo animo in un ambiente psicologicamente libero; 2,esso è di grande utilità pedagogica perché offre la possibilità di incanalare le energie, assolvendo la funzione di “riequilibratore” delle condizioni biologiche, qualvolta ce ne fosse il bisogno con qualche bambino in maggiore difficoltà; 3.permette di rivelare le inclinazioni personali dei bambini, offrendo a noi maestre la possibilità di individuare interventi opportuni e mirati; 4.essendo principalmente costituito da attività piacevoli, ricercate e attese, può allentare le tensioni; 5.è spesso un rilevante “attivatore” delle grandi funzioni dell’organismo e, come tale, assume grande importanza per il miglioramento dello stato psico-fisico del bambino. IL PROGETTO PSICO-MOTORIO INIZIERA’ DA GENNAIO Con i bambini medi FORME D’ACQUA Progetto “In viaggio con l’acqua tra immaginazione, emozioni e arte”. Con questo abbiamo voluto integrare obiettivi cognitivi, obiettivi educativi e socio affettivi, con la convinzione che la consapevolezza di sé, la relazione affettiva, il senso di appartenenza ad un ambiente socio culturale stimolante, siano fattori in grado di motivare il bambino all’apprendimento favorendone il passaggio dalla comunicazione egocentrica a quella socializzata. Attraverso i linguaggi espressivi è possibile avvalersi dei metodi della ricerca e della sperimentazione come strumenti di osservazione, rilevazione e cambiamento creativo del contesto al fine di stimolare nei bambini atteggiamenti positivi verso una coscienza ecologica e verso comportamenti di valorizzazione di una convivenza rispettosa dell’ambiente e delle sue risorse naturali. In particolare, in questo progetto ci proponiamo di occuparci di un prezioso bene comune qual è l’acqua. Una conoscenza che rimanda ad alcuni concetti riguardanti lo sviluppo psicobiologico del bambino ed alla formazione dell’identità, che pone le sue fondamenta a partire dall’identità corporea e dal gioco con e attraverso il proprio corpo coinvolto in esperienze connotate emotivamente in cui l’emozione è vissuta e conosciuta attraverso la sensorialità. Questo approccio ha costituito il punto di partenza per la programmazione di un percorso di apprendimento modulato in una sequenza di esperienze che coinvolge i bambini di 4 e 5 anni della scuola, in attività di intersezione, in diverse fasi. Inizialmente con una proposta di gioco corporeo che utilizza la conoscenza intuitiva dell’acqua per immedesimazione e la visione di uno o più filmati che riproducono gli stati dell’acqua così come si presentano in natura, i bambini, attraverso fantasie guidate, sostenute da sonorità naturali, saranno sollecitati a diventare, sentirsi, muoversi, immaginarsi come acqua, gocce, onde, correnti, subito dopo a osservare/riconoscere nelle immagini filmate, gli stessi stati/eventi, a verbalizzare e socializzare i loro vissuti e a riprodurli in una trasposizione grafica finale. In un secondo tempo, i bimbi saranno invitati a condurre una ricerca, su testi e riviste, di riconoscimento/discriminazione degli stati fisici dell’acqua precedentemente osservati e a comporre una serie di elaborati individuali e di gruppo con tecniche pittoriche creative e polimateriche. Ne seguiranno poi conversazioni e riflessioni sui dettagli e sulle caratteristiche di ogni singolo stato. Infine si organizzerà un laboratorio artistico dedicato, nel quale i bambini saranno aiutati e sollecitati a costruire con tecniche creative e multimateriche alcuni strumenti ed elaborati tridimensionali che rappresentino l’acqua e il suono che essa produce, come “Il bastone della pioggia”e delle “maracas” . OBIETTIVI: 11.Sviluppare la consapevolezza delle proprie e altrui emozioni 12.Far emergere le capacità espressive utilizzando linguaggi diversi 13.Educare ad una coscienza ecologica 14.Saper ascoltare la natura nelle sue manifestazioni METODOLOGIA Si utilizzeranno strumenti audiovisivi e materiali platico-pittorici con i quali allestire dei laboratori nei quali verranno impegnati i bambini in piccoli e grandi gruppi. L’attività ludica sarà il tema conduttore di tutto il percorso formativo DESTINATARI Tutti i bambini medi della scuola TEMPI Da gennaio a giugno Con i bambini grandi PROGETTO COMPUTER COINVOLGIMENTO Tutti i bambini grandi delle 4 sezioni OBIETTIVI GENERALI Con questo progetto si vuole avvicinare i bambini al mondo dell’ informatica che è presente in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana, insegnando loro le primissime nozioni. METODO Per avvicinare i bambini ad uno strumento così affascinante, ma allo stesso tempo complesso si utilizzeranno giochi su programmi adatti alla loro età e schede. Verrà stabilito un giorno preciso alla settimana in modo da coinvolgere di volta in volta solo i bambini di un’ unica sezione, pertanto ogni sezione avrà un incontro al mese. DOCUMENTAZIONE Elaborati dei bambini TEMPI Da gennaio a aprile con cadenza mensile. MATERIALI Cartucce per la stampante, sia nere che colorate CD contenenti programmi semplici ed adeguati all’ età dei bambini Risme di carta A4 Matite colorate e/o pennarelli PROGETTO MULTICULTURALITA’ I BAMBINI DEL MONDO SONO QUI Scopriamo la CINA Rapporti sempre più frequenti tra persone provenienti da Altri Paesi e l’intreccio con culture diverse stanno alla base del Progetto di Intercultura I BAMBINI DEL MONDO SONO QUI . Il Progetto, rivolto ai bambini grandi della scuola, vuole promuovere l’educazione alla pace , all’uguaglianza, alla conoscenza e valorizzazione delle diversità partendo dalla conoscenza di “territori altri “ per giungere alla conoscenza di “persone altre”. Il Progetto parte dalla scoperta del mappamondo e dal significato dei simboli geografici: si vedranno i territori -continenti- che formano il mondo; si analizzeranno i colori che rappresentano i mari,i fiumi, i laghi, le montagne, le pianure, i deserti e le città. Il Progetto proseguirà scoprendo e prendendo coscienza che il mondo è popolato da uomini con abitudini di vita diverse dalle nostre e con caratteristiche fisiche diverse dalle nostre. La presenza di bambini di origine cinese nella città, nel nostro territorio di Roiano e nella nostra scuola consente l’opportunità di descrivere e conoscere un paese geograficamente lontano come la Cina e scoprire aspetti della cultura e della tradizione che caratterizzano le abitudini di vita dei bambini cinesi. OBIETTIVI GENERALI - Conoscenza del mappamondo - Valorizzazione dell’educazione multiculturale ed interculturale attraverso la conoscenza di un popolo con cultura e tradizioni diverse dalla nostra. - Sviluppo di atteggiamenti di collaborazione e rispetto nei confronti di tutti. ATTIVITA’: - Il mappamondo: strumento per capire dove siamo noi e in quanti posti diversi vivono altri uomini. Dov’è la Cina? - La Cina: visione di foto, immagini raccolte da riviste o cataloghi di viaggio - Lanterna cinese e drago : simboli della Cina Realizzazione del cartellone della Cina. Gioco allo specchio: cogliere somiglianze e diversità Narrazione della favola cinese “ il cavallino” Ascolto di una musica tipica cinese Menù di piatti tipici cinesi con bastoncini cinesi Ideogrammi: segni per scrivere “ amico, mamma, maestra, ciao …e semplici parole” MATERIALE: mappamondo, cartine geografiche, immagini e foto, libri, oggetti inerenti al tema trattato, colori di vario genere, fogli, schede, forbici, colla. DESTINATARI: tutti i bambini grandi della scuola TEMPI : da gennaio ad aprile con frequenza settimanale. DOCUMENTAZIONE: schede, disegni, cartelloni, fotografie VERIFICHE: periodicamente nel corso dell’anno CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA Il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria costituisce un momento molto importante nel percorso di crescita dei bambini che devono affrontare nuove e più significative esperienze, è un momento importante, pieno di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici. In questa prospettiva si prevedono alcuni incontri tra i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia e gli alunni e gli insegnanti delle scuole primarie del rione, con lo scopo di aprire una finestra sulla nuova realtà scolastica in cui i bambini anni saranno immersi, cercando di diminuire la tensione che inevitabilmente viene determinata da ogni passaggio, promuovere la conoscenza del nuovo ambiente e consolidare quella reciproca tra adulti e bambini che operano nelle due strutture. Le visite alla scuola primaria avranno luogo verosimilmente nel mese di maggio con delle attività organizzate nell’ottica di una continuità verticale. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.) Progetto: “Sui passi dei Santi” Premessa Nella scuola dell’infanzia l'Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) si colloca all' interno di una proposta educativa più ampia che riguarda la formazione dell’identità del bambino. L’I.R.C. è quindi in collegamento con l’attività pedagogica degli altri insegnanti volta allo sviluppo di atteggiamenti positivi del bambino nei confronti dell’altro. La dimensione religiosa è presente fin dall' infanzia in quanto il bambino, già molto piccolo, pone domande di senso che necessitano di risposte adeguate a quello che è il suo “grado di maturità”. Lo scopo che l’insegnante di religione cattolica si prefigge con bambini di queste età è quello di accompagnarli in questa “ricerca di senso”. Tale insegnamento non si configura come catechismo e non richiede né mira a suscitare un’adesione di fede da parte dei bambini; esso è e rimane una proposta di risposta agli interrogativi posti dai bambini nel pieno rispetto della loro educazione familiare, scolastica e sociale. Obiettivi specifici di apprendimento Gli obiettivi specifici di apprendimento dell’IRC nella scuola dell’infanzia sono: -Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore -Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane -Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa. Contenuti Quest’anno il tema proposto ai bambini durante le ore di IRC è quello della conoscenza dei santi, grandi “amici di Gesù”, che sono riusciti con le loro opere a realizzare un buon progetto e sono stati di esempio alle altre persone per la loro condotta di vita. Ad esempio, l’avventurosa vita di San Francesco e la sua predilezione per tutto ciò che Dio ha creato aiuterà i bambini a comprendere meglio quanto siano preziosi gli elementi della natura circostante e quanto sia importante prenderci cura di essa, si parlerà anche dell’elemento ACQUA, tema trattato anche nelle programmazioni di classe, così vitale per gli uomini e nel contempo ricco di significati religiosi; altri santi hanno poi contribuito a dare degli esempi molto concreti di solidarietà come San Martino e Santa Caterina, san Nicola, invece, è ricordato da tanti bambini ma.. quale fu la sua storia? Le loro vite così interessanti e avventurose ci permetteranno di trarre spunto per dialoghi e riflessioni! Metodologia Lettura di passi della Bibbia inerenti questo tema, lettura di libri specifici per l'infanzia e anche visione di elementi dell'arte sacra riguardanti le parabole e i miracoli, dialogo con i bambini per l’approfondimento degli argomenti, attività grafico-pittoriche, drammatizzazioni, canti, filastrocche, giochi. Strumenti Libri, schede, cartelloni, giochi, cassette musicali, cd, dvd, libri, audiovisivi, materiale vario da cancelleria Tempi e ambiente di apprendimento L’attività di I.R.C. verrà svolta ogni giovedì dal mese di settembre 2014 al mese di giugno 2015 in una stanza della scuola, a disposizione per l’attività, dove i bambini che si avvalgono di tale insegnamento lavoreranno suddivisi in gruppi omogenei per fascia d' età. Documentazione Alla fine dell’ anno scolastico verrà consegnato ad ogni bambino un elaborato contenente tutto il materiale da lui prodotto nel corso dell’anno scolastico durante le ore di I.R.C. introdotto da una descrizione dell’attività svolta così da favorire una sua visione organica del lavoro fatto durante l'anno. Verifica Per monitorare l’andamento delle diverse attività e per accertare le competenze acquisite, si proporranno ai bambini momenti di dialogo sul tema trattato, eventuali ripetizioni delle parti più significative delle storie e la realizzazione di schede, elaborati e disegni liberi sugli argomenti proposti, il tutto fatto in un clima giocoso e gioioso.